River in France
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Viviamo immersi in un flusso infinito di violenza, immagini e storie dolorose provenienti da tutto il mondo che ogni giorno escono dallo schermo della TV e dello smartphone e fanno irruzione nelle nostre case. Tutta questa violenza non è salutare per la nostra mente. ARTICOLO ORIGINALE: https://www.smetteredilavorare.it/2023/11/proteggersi-dal-dolore.html
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- Una terapia genica contro le metastasi epatiche- Dolore cronico, il ruolo del tessuto adiposo- Tech2Doc, una rete per la salute digitalesat/mrv
Da molte ricerche emerge una maggiore sensibilità e suscettibilità dei soggetti di sesso femminile al dolore cronico, specialmente a quello di origine nervosa. Uno studio condotto dal Consiglio nazionale delle ricerche, dalla Fondazione Santa Lucia di Roma, dal Centro di Studi e Tecnologie Avanzate dell'Università “D'Annunzio” di Chieti-Pescara e dall'Università Kore di Enna ne svela la possibile causa. Lo studio, infatti, mette per la prima volta in luce il ruolo chiave svolto dal tessuto adiposo nella regolazione delle risposte infiammatorie e metaboliche specifiche legate al sesso biologico, come spiega Sara Marinelli ricercatrice dell'Istituto di biochimica e biologia cellulare del Cnr.sat/mrv
Può il dolore essere una messa in scena? Rudi Capra, Giuseppe Gangi e Claudio Confalonieri discutono sul ventiseiesimo film di Martin Scorsese, Killers of the flower moon.
In questo episodio parleremo di dolore toracico nel bambino. Con l'aiuto degli specialisti dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, scopriremo quali sono le cause e come si manifesta.Episodio registrato mercoledì 19 luglio 2023.
PALERMO (ITALPRESS) - "Sono stati giorni terribili, terribili anche per me. Ho vissuto momenti di grandissimo dolore, anche perché era la prima missione internazionale per i nostri siciliani che si sono immolati in un momento di scontro dove ancora i sistemi di sicurezza non erano quelli di oggi. In questi anni, in silenzio, sono stato vicino alle loro famiglie, ai loro problemi, ai problemi dei loro figli, della loro educazione. Occorre non dimenticare, non possiamo dimenticare". Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, al termine della messa celebrata nella Cappella Palatina, al Palazzo reale di Palermo, in memoria delle sette vittime siciliane di Nassiriya, alla vigilia del ventesimo anniversario della strage. xm3/vbo/red
Dal conflitto in corso tra Israele e Hamas giungono immagini di sofferenza impressionanti. È la spettacolarizzazione della guerra. Una recente intervista passata in Rai alla ragazza di Palermo stuprata da un branco questa estate ha suscitato indignazione e anche qui si è parlato di spettacolo del dolore. È il tema che approfondiamo in questo appuntamento con Gaia Tortora ospite in studio della trasmissione.
Questo è quanto sottolinea uno studio della Université de Montréal e McGill University pubblicato sulla rivista Frontiers in Pain Research che commentiamo a Obiettivo Salute il commento del dottor Francesco Aquilar, psicologo psicoterapeuta a Napoli, docente di psicoterapia cognitiva presso la Scuola di Specializzazione CRP di Roma.
Francesco Borrasso"Sott'acqua"Giulio Perrone Editorewww.giulioperroneditore.comAlla notizia della morte della madre Luca sviene. Quando si risveglia sente una forte pressione sul petto, la gola stretta, i colori intorno sono alterati e ogni movimento gli appare più lento. Per lui tutte quelle emozioni sono nuove e incomprensibili, l'unica spiegazione cheriesce a darsi è di essere diventato un pesce e di vivere sott'acqua. Si chiude in un ostinato silenzio, dialoga utilizzando brandelli di carta, quaderni, fogli d'occasione e inizia a interagire col mondo come se la trasformazione fosse avvenuta. Un solo pensiero lo rincuora, le parole che la madre ogni sera gli sussurrava prima di andare a letto: «Nessuno di noi morirà». Da qui il bambino si convince che lei abbia mantenuto la promessa, che sia da qualche parte nel mondo, e decide di scappare per andare a cercarla. È l'inizio di un viaggio solitario che, nella scoperta dei luoghi e la causalità degli incontri, lo spinge verso la comprensione della morte e di sé, e di quel dolore straniero e inaspettato.Francesco Borrasso ha esordito con il romanzo La bambina celeste (Ad est dell'equatore, 2016). Ha poi pubblicato la raccolta di racconti Storia dei miei fantasmi (Caffèorchidea, 2017) e due memoir: Restare vivo (Inschibboleth, 2021) e Isula (Editoriale scientifica, 2021). Collabora con «Nazione Indiana». Lavora come editor freelance e per alcune case editrici.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
A rivelarlo uno studio pubblicato sulla rivista iScience che sottolinea il ruolo chiave svolto dal tessuto adiposo nella regolazione delle risposte infiammatorie. A Obiettivo Salute il commento del prof. Roberto Coccurello, neuroscienziato, ricercatore Cnr-Isc e Fondazione Santa Lucia IRCCS e supervisore dello studio.
Stefano Rossi, pedagogo ed educatore, ai Cogito Studios per parlare di scuola, disagio, psicologia, sofferenza e significato della vita! Impara l'inglese con CAMBLY! Usa il codice sconto cogito50off e inizia a usare Cambly con uno sconto del 50% sul piano annuale: https://bit.ly/45cKwxr ⬇⬇⬇SE VUOI CONOSCERCI MEGLIO⬇⬇ Leggi l'ultimo libro di Stefano: https://amzn.to/3M6ZgXJ Abbonati al canale da 0,99 al mese ➤➤➤ https://bit.ly/memberdufer Spettacoli e conferenze in tutta Italia ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi La CogitoLetter quotidiana ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Il videocorso per parlare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Il videocorso tra filosofia e psicologia ➤➤➤ https://psinel.com/psicostoici-sp/ Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/pSVdzMB Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ #educazione #scuola #rickdufer INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La musica della sigla è tratta da Epidemic Sound (Ace-High, "Splasher"): https://login.epidemicsound.com/ - la voce della sigla è di ELIO BIFFI Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Comunicazione sui social con bambini morti, pezzi di ragazzi massacrati nella guerra tra Palestina ed Israele, tanto basta mettere “sensitive content”, e vi scandalizzate per un pompino? forse c'è un problema
Roberta Fulci"Che cosa chiamiamo dolore?"Cicap Fest, Padovawww.cicapfest.itSabato 14 ottobre 2023, ore 18:15"Che cosa chiamiamo dolore?"con Roberta FulcisCome si spiega il dolore fisico a chi non l'ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di dolore cambia con l'esperienza, l'ambiente e la cultura? Soprattutto, che cosa chiamiamo dolore? Roberta Fulci si avventura in un'indagine che la porta a ripercorrere storie incredibili e a dialogare con i protagonisti della ricerca sul dolore, mettendo insieme discipline diverse con una scrittura coinvolgente che mette da parte ogni accademicità. Restituendo così un quadro ricco e sorprendente di un tema tanto complesso quanto universale nelle nostre vite.Domenica 15 ottobre 2023, ore 11:00"Il male detto"Come si spiega il dolore fisico a chi non l'ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di dolore cambia con l'esperienza, l'ambiente e la cultura? Soprattutto, che cosa chiamiamo dolore? Roberta Fulci si avventura in un'indagine che la porta a ripercorrere storie incredibili e a dialogare con i protagonisti della ricerca sul dolore, mettendo insieme discipline diverse con una scrittura coinvolgente che mette da parte ogni accademicità. Restituendo così un quadro ricco e sorprendente di un tema tanto complesso quanto universale nelle nostre vite.Roberta Fulci"Il male detto"Codice Edizioniwww.codiceedizioni.itImmaginate di dover spiegare che cos'è il dolore fisico a una persona che non l'ha mai provato in vita sua. Che cosa direste? È la prima delle tante domande che guidano la giornalista scientifica Roberta Fulci nella sua indagine sulla natura del dolore. Il dolore si può misurare? Può essere considerato un senso? In passato era vissuto diversamente? Che significato evolutivo ha? La nostra idea di dolore cambia con l'esperienza, l'ambiente, la lingua, la cultura? Ogni risposta apre nuove prospettive e nuovi interrogativi che ruotano sempre attorno alla questione centrale: che cosa chiamiamo dolore? Roberta Fulci ha parlato con i protagonisti della ricerca sul dolore, affrontando il tema con brio e con una scrittura coinvolgente che mette da parte l'approccio accademico per intrecciare le storie più diverse: dal ricercatore che colleziona micidiali punture di insetto al polpo che sceglie da che parte stare, fino alla neuroscienziata che mostra ridendo la sua “stanza delle torture”. Restituendo così un quadro ricco e sorprendente di un tema tanto complesso quanto universale nelle nostre vite.Roberta Fulci, in redazione e al microfono di Radio3 Scienza. Matematica di formazione, ha studiato comunicazione della scienza al master “Franco Prattico” della SISSA di Trieste, dove ora insegna. Collabora, tra gli altri, con “Il Tascabile”, Feltrinelli e l'Heidelberg Laureate Forum Foundation. Con Vichi De Marchi ha scritto per Editoriale Scienza Ragazze con i numeri e Ragazze per l'ambiente, illustrati da Giulia Sagramola.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
La sintomatologia del dolore può essere estremamente variegata e coinvolgere parti differenti del corpo e così come sono interessate parti differenti si sviluppano sintomi differenti in associazione al sintomo dolore, e questo insieme di sintomi e dolore hanno significati differenti dal punto di vista della diagnosi e di conseguenza della necessità di rivolgersi al medico e del trattamento. Ne parliamo a Obiettivo Salute risveglio con il dottor Marco Sassi, neurochirurgo ed esperto di agopuntura.
Lo Stato batte c:assa presso i risparmiatori e ai mercati inganna i primi ma non i non i secondi. Oscar Giannino, Don Chisciotte, ne parla con Carlo Alberto Carnevale Maffé, Ronzinante, e Renato Cifarelli, Sancho Panza.Per supportarci potete farlo quiwww.donchisciottepodcast.itSee omnystudio.com/listener for privacy information.
La tragedia di domenica sopra l'abitato di San Piero di Valdastico ha avuto una giovanissima vittima. Si tratta di Martina Benedetti, nata nel 2002, di Valli del Pasubio, innamorata dei monti che purtroppo ha trovato la morte dopo essere scivolata sulle rocce, precipitando nel vuoto per 150 metri. Il padre, ieri, l'attendeva alla base del sentiero delle Anguane.
Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d'Elci e Livio PacellaATTENZIONE, LA PUNTATA CONTIENE ALCUNI SPOILER DELLE 3 STAGIONI!Andata in onda in Italia dal luglio 2014 al luglio 2017, e oggi disponibile con le sue tre stagioni su Sky, The Leftovers è uno dei capolavori della serialità del nuovo millennio. Partendo da una premessa fantastica e sconcertante (il 2% della popolazione scompare di colpo, in una giornata come le altre) la serie creata da Damon Lindelof (Lost, Watchmen) indaga non tanto il perché del fenomeno, quanto lo smarrimento di coloro che sono rimasti. Divenendo così un formidabile affresco e una magistrale riflessione sull'elaborazione del lutto e la ricerca di senso.Puntata pubblicata originariamente nella prima stagione del nostro podcast, luglio 2021.“1 classico in 2” è uno dei format del podcast di Mondoserie: conversazioni a due voci su serie che hanno segnato l'immaginario.Ascolta anche la puntata su Lost: https://www.mondoserie.it/lost-podcast-republish/Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcastCollegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/https://twitter.com/mondoserie_ithttps://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQhttps://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Valentina Cei"Pavese Festival"Inaugura sabato 9 settembre alle 11 alla galleria d'arte Ossimoro (do)lorem ipsum la quarta tappa del progetto multidisciplinare This must be, avviato nel 2020 e declinato in tre fasi: #Theplace, #Ultra e #Theway.In questi tre anni, gli artisti coinvolti sono stati chiamati a dialogare attraverso performance, arte, fotografia e scrittura sulla corsa, sul movimento, sul mondo che cambia, sulle scelte e sull'immaginazione. Ma anche sul rapporto di dipendenza e reciprocità tra uomo e natura, pensiero e materia, astratto e concreto, vita, morte e risurrezione.In questa fase gli attori in causa, Claudio Lorenzoni (direttore del Museo a cielo aperto di Camo) e Valentina Cei, partendo dal tema del dolore nell'opera di Cesare Pavese in contrapposizione all'opera del filosofo Byung-Chul Han La società senza dolore, attraverso una performance sui generis proporranno una ricognizione teorica-artistica del concetto di “corpo-archivio”.Nei fatti, il corpo di Lorenzoni, dopo una serie di riti propiziatori, su tapirulan correrà per 24h o allo sfinimento, fino alla soglia estrema del dolore. Contestualmente Valentina Cei scriverà a flusso continuo alla luce del “nuovo dolore”. Le sue parole come didascalie descriveranno l'archivio ritrovato mentre sul video wall della galleria verranno proiettate immagini d'archivio famigliari (non obbligatoriamente dei due artisti), parole, disegni che Lorenzoni e Cei cercheranno di fare loro.Il pubblico verrà coinvolto attraverso delle sessioni di scrittura collettiva improvvisata o coinvolto in dialoghi più o meno interattivi (microfoni, registratori, macchine fotografiche) e come delle note descriveranno la situazione che si troveranno innanzi. In altri momenti il video sarà spento, le didascalie spariranno e il pubblico vedrà due corpi in uno spazio “teatrale” completamente neutro.A corollario, sui muri della galleria una mostra fotografica dedicata al dolore e a tutte le sue sfumature a cura di Cinzia Sauli e Ilaria Garofano.Il progetto This Must Be è realizzato in collaborazione con Museo a cielo aperto di Camo, fondazione Cesare Pavese, Comune di Santo Stefano Belbo, Ossimoro art gallery.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Ve lo dico subito..questo NON è un tutorial di Blasphemous 2!Niente trucchetti , soluzioni, passaggi segreti o cose del genere....semplicemente commento una frase , secondo me molto vera, che viene detta al penitente.
c'è un famoso motto che dice...via il dente via il dolore. Il problema è che io a certi denti sono affezionati perché sono miei!
In questo episodio esploriamo l'interessante intreccio tra la fede e la psicologia e come queste due dimensioni della vita umana possono contribuire alla nostra resilienza emotiva e mentale. Insieme alla testimonianza di Laura Umbertelli scopriremo come la fede possa fornire un senso di scopo e significato alla esistenza umana, e di come la connessione con qualcosa di più grande di noi stessi possa impattare positivamente il nostro stato mentale e la nostra capacità di affrontare lo stress e l'ansia.***
La sofferenza e, più in generale il dolore fisico e anche emotivo, hanno una funzione. eliminarlo del tutto sarebbe pericoloso, ecco perché.SCOPRI LA NOSTRA SCUOLA DI COACHING Il 22 settembre 2023 parte la MYP COACHING ACADEMY - I Livello - SELF COMPETENCIES 8 giornate in formula week end Per saperne di più clicca qui
Massimo Di Lecce ha intervistato per voi il Dr. Antonino D'Ercole del Centro Terapia del Dolore di Vasto.
Oggi voglio condividere con te un'esperienza dolorosa che ho vissuto e che sto ancora vivendo, da cui non sono ancora uscita completamente. Un colpo emotivo, molto forte. Non entrerò nei dettagli, ma posso dirti che all'improvviso mi sono sentita mancare la terra sotto i piedi. Non sapevo più dov'ero, cosa stavo pensando, cosa stavo facendo, mi sono sentita completamente persa. È per questo che ho deciso di fare un di passo indietro rispetto ai social. Creare e scrivere contenuti, pubblicare storie, rispondere a tutti i commenti, ha un costo. A livello di energia, di tempo, di denaro. Ma gli strumenti che ho appreso nel mio percorso, soprattutto negli ultimi anni, mi hanno aiutato molto a darmi supporto e a prendermi cura di me in questo momento di grande vulnerabilità. Cosa ho fatto? Per prendermi cura di me, per prendermi in braccio? Quando non c'è nessun altro. Ascolta questo podcast per scoprirlo. Se ancora non l'hai fatto, ti invito a candidarti per il mio ritiro di settembre Energia, Respiro & Spiritualità.
Monica Farnetti"Vera gioia è vestita di dolore"Anna Maria OrteseLettere a MattiaAdelphi Edizionihttps://adelphi.itNel maggio del 1940, Anna Maria Ortese incontra a Bologna Marta Maria Pezzoli, giovane studentessa universitaria che gli amici chiamano Mattia. Nasce fra loro un'intesa, un'intimità che, come precisa la Ortese, è tenerezza di sorelle: «Ti sono così grata di essermi vicina in questo tempo difficile – sola sorella». Una tenerezza tanto più intensa in quanto fondata sulla dissimmetria: Mattia è malinconica, sollecita, assidua, percettiva, Anna Maria mutevole, tempestosa, non di rado silente, caparbiamente intenta a coltivare la sofferenza, sua «vera patria», a trasformarla in conoscenza, a trasfonderla in un lavoro che pure reca con sé dubbio e tormento: «Non ho sete che di gioia, di luce, d'amore. E tutto questo non c'è, fra le carte. Scrivere, è uguale al canto raccolto e disperato del mare, nelle insenature segrete. È il rifugio triste, non è la vita. Vorrei essere dove voi tutti siete» – ma capace anche di trasmettere all'amica la sua irrequietezza visionaria, in lettere di fiammeggiante bellezza.A cura di Monica Farnetti.Con una Nota di Stefano Pezzoli.Anna Maria Ortese (1914–1998), romana, autodidatta, è stata una grande voce nella letteratura del Novecento italiano, eppure, non è molto conosciuta, forse a causa della sua scrittura poco agile e del complesso apparato simbolico dei suoi libri. Ortese, rientra nella corrente del Realismo Magico di Massimo Bontempelli, per la sua capacità di cogliere una realtà visionaria, di atmosfere sognanti, con stupore e meraviglia. Questi sentimenti quasi infantili, si mescolano ad atmosfere di malinconia e di tragedia inevitabile. La vita di Ortese, infatti, fu segnata da lutti familiari violenti che lasciarono un'impronta indelebile nell'animo della donna. Il mare non bagna Napoli, pubblicato nel 1953 per Einaudi, fu visto dagli intellettuali della rivista Sud, dove collaborava la stessa Ortese, come un libro contro Napoli, perché troppo duro nel descriverne lo squallore. La scrittrice venne detta nemica della città e Ortese, fu costretta ad abbandonare Napoli che amava e aveva scelto, senza più far ritorno.Monica Farnetti è nata a Ferrara, ha studiato a Firenze e a Parigi VII, ha insegnato nelle università statunitensi di Smith College e UCLA ed è docente di Letteratura italiana all'Università di Sassari. È socia dall'origine della Società Italiana delle Letterate. Ha pubblicato monografie su autori antichi e moderni della letteratura italiana, su alcuni problemi di teoria letteraria, sul rapporto fra filosofia e poesia e fra letteratura e musica, sui temi del giardino e del paesaggio, e sulla scrittura delle donne. Fra le autrici di cui si occupa con edizioni e saggi si segnalano: Gaspara Stampa, Cristina Campo, Anna Maria Ortese, Goliarda Sapienza.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Lo scorso 27 Giugno è stato il secondo anniversario dalla morte di Chiara Gualzetti, uccisa a 15 anni da un suo coetaneo a Monteveglio, in provincia di Bologna. Radioimmaginaria, la radio degli adolescenti, ha incontrato il padre, Vincenzo Gualzetti: "Il dolore non passa e il tempo non migliora le situazioni".fsc/gtr
Nel Buena Onda del 30 giugno con Laura Basile e Giangiacomo Secchi, l'osteopata Federico Tieghi, star di Instagram e di TikTok, dà una serie di indicazioni per interpretare il dolore alle ginocchia: «In base al tipo di dolore si può capirne l'origine. Per esempio nelle zone laterali probabilmente è il menisco, se invece vicino alla rotula può essere la cartilagine usurata». Un altro elemento per determinare la provenienza è la costanza del dolore. Il rinforzamento muscolare è di estrema importanza: «È importantissimo mantenere equilibrati i muscoli anteriori e posteriori della coscia per stabilizzare l'articolazione». Il consiglio che dà a tutti è di non sottovalutare mai i dolori alle ginocchia e se perdurano di andare ad effettuare una risonanza magnetica.
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Trasformare il dolore: le fasi dell'elaborazione del lutto.La prima cosa da tenere in considerazione quando parliamo di lutto è che Il dolore non è qualcosa di negativo. Elaborare il dolore vuol dire vivere emozioni e riconoscerle.Il lutto e il dolore non sono solo legate alla morte di una persona. Il lutto è la perdita, la separazione e perdita di identità, la fine di una storia di amore, di una amicizia, allontanamento dei figli (cambia qualcosa nel rapporto), una malattia inaspettata, un evento traumatico, , etc.Cosa vuol dire elaborare? Il punto di partenza dell'elaborazione del lutto è comprendere che non ci sono scorciatoie per il dolore. L'unica cosa che possiamo fare per integrare ed elaborare il dolore è attraversarlo.Spesso incappiamo in due errori:• Evitare il dolore• Rimanerci incastrati dentro.Come possiamo accorgerci che siamo ancora nella non elaborazione? Se mettiamo in atto questi comportamenti:• comportamenti compulsivi: non riuscire a non fare qualcosa (mangio troppo, bevo troppo, dipendenze, ) qualcosa che non è più sotto il mio controllo;• ritiro dalle relazioni: isolamento.• iperattività: segno che non vogliamo contattare quel dolore. Vogliamo evitare il dolore con il fare, ma questo crea un loop e ti mantiene nel dolore; finchè eviti non cresci e non vai avanti.• Insonnia-iper-reattività: disturbi del sonno ( non riuscire a dormire bene), essere molto irritabili, reazioni spropositate al minimo stimolo.Elaborare invece significa confrontarsi con il fatto accaduto (morte, malattia, relazione finita), confrontarsi con le emozioni che il fatto genera.Secondo il modello di Kubler-Ross le fasi dell'elaborazione del lutto sono 5: • Negazione: sensazione anche inconscia che non è possibile, non mi sembra vero ciò che è accaduto; • Rabbia: spesso noi abbiamo difficoltà a riconoscerla, a viverla ed accettarla; cerchiamo subito di scacciare la rabbia; è una fase naturale ed è naturale se è una fase, cioè se passa; è necessaria perché risponde a due situazioni che viviamo (impedimento al benessere e all'ingiustizia); • Contrattazione: cercare di aggiustarsi la realtà; è un vero e proprio patteggiamento con la vita, cercando una soluzione, che di solito è solo razionale; è la fase della razionalizzazione.• Depressione: è la fase della disperazione, come se tutte le difese precedenti mollano e il dolore invade e ti arrendi al dolore come se non ci fosse più nulla da sperare;• Accettazione: quando accetto ciò che è successo, le emozioni che provo e le integro e finalmente torno alla vita. È la porta per uscire dal dolore dopo aver attraversato le diverse fasi; senza idealizzare.Quali sono i passaggi necessari?• Confrontarci con quelle fasi e capire dove stiamo, dove ci stiamo incastrando• Confrontarci con il vissuto• Evitare di evitare.
Vivere può essere affrontato come tortura oppure come sfida: nel primo caso sarà complicato trovare il proprio ruolo nel mondo, nel secondo potrebbero esserci ottime sorprese di fronte a noi! Parliamone! Compra e leggi "La Parola a don Chisciotte" ➤➤➤ https://amzn.to/3jmCYpQ ⬇⬇⬇SOTTO TROVI INFORMAZIONI IMPORTANTI⬇⬇ STANDUPCOGITO GIUGNO 2023 15/6 Padova con Andrea Lorenzon (Cartoni Morti): https://bit.ly/lorenzonstandup 17/6 Bologna con Wesa: https://bit.ly/wesastandup 18/6 Villa Torlonia con L'Avvocato dell'Atomo: https://bit.ly/romanostandup 20/6 Mestre con Parabellum: https://bit.ly/parabellstandup 22/6 Firenze con Dario Moccia: https://bit.ly/mocciastandup 26/6 Milano con Vittorio Emanuele Parsi: https://bit.ly/parsistandup Abbonati al canale da 0,99 al mese ➤➤➤ https://bit.ly/memberdufer I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Entra nella Community ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickdufer La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Daily Cogito su Spotify ➤➤➤ http://bit.ly/DailySpoty Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/pSVdzMB Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ #esistenza #vita #filosofia INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La sigla è stata prodotta da Freaknchic: https://www.freaknchic.it/ La voce è della divina Romina Falconi, la produzione del divino Immanuel Casto. A cura di Stefano Maggiore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Silvia Piras"Redsilienza"Le trame di Circehttps://letramedicirce.itIspirato alla storia reale dell'autrice, il viaggio di Sara, detta Red per la luce ramata dei suoi capelli, parte da un piccolo borgo italiano e raggiunge New York. A ventitré anni, la protagonista di Redsilienza (opera prima della scrittrice e influencer Silvia Piras), affronta la morte del fidanzato Diego; il baratro, il tunnel di dolore, vessazioni sortite dal bullismo, fragilità di radice antica, la spingono a cercare sé stessa in un altrove che non le rammenti nulla del passato. Con la sua coinquilina Dafne, perciò, si trasferisce nella Grande Mela. Qui sfida ogni demone interno ed esterno al suo cuore; qui, scarnificata e decisa a cambiare pelle, vive un amore nuovo e inatteso, non privo di ostacoli.Ecco che la sua storia di “resilienza”, parola che la sua generazione conosce fino a farne abuso, assume una connotazione centrale e tutta intima. Ecco la nuova pelle che Sara bramava, che cercherà sempre e che, forse, tra le luci di New York, promette di essere il suo approdo.Silvia Piras, classe 1985, è una responsabile amministrativa nata ad Arona sul Lago Maggiore. Dopo aver viaggiato molto per lavoro e piacere in tutto il mondo, ha deciso di trasferirsi a Genova, dove vive da cinque anni. Ama i fari e i Rooftop.Si è sempre spostata col suo fedele compagno Bunny, un coniglio che ha perso un anno fa, ma con cui ha condiviso quasi otto anni della sua vita e che è ormai diventato il suo simbolo e logo sui Social, dove è conosciuta come Red Esse.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
In principio furono "Gli autunnali", poi sono arrivati "Gli estivi" e "Gli invernali", ora a completare la quadrilogia di Luca Ricci dedicata alle stagioni è in libreria "I primaverili"(La nave di Teseo). Anche in questo caso si tratta di un romanzo che indaga le relazioni d'amore e i desideri e che riflette su quanto il benessere possa dipendere da un altro essere umano. L'io narrante è uno scrittore in crisi perché non riesce a mettere nero su bianco il secondo romanzo. Resta affascinato da una donna che incontra in libreria: i due si avvicinano, iniziano una relazione, ma una relazione un po' strana perché lei, Simonetta, non intende includere il sesso in questo rapporto. Nella seconda parte parliamo di "Il dolore crea l'inverno" (Garzanti), romanzo di un giovanissimo scrittore Matteo Porru, 22 anni, vincitore nel 2019 con il suo racconto del Campiello giovani. Protagonista di questo romanzo è un uomo anziano, Elia Legasov, discendente di una dinastia di spalatori di neve. Siamo nell'estremo nord della Russia, vicino al Circolo polare artico, in un piccolo villaggio di 294 anime, sarebbe meglio dire "anime morte" come si legge nel libro perché la caratteristica di queste persone è la solitudine che si accompagna al silenzio, alla monotonia e a un generale sentimento di resa. La vita di questo villaggio verrà in parte sconvolta da due eventi l'arrivo: di un gruppo geologi che devono fare rilievi per la ricerca del petrolio e il ritrovamento di un cadavere che era rimasto congelato per molti anni.
Quarta meditazione Quaresimale "Il dolore è vinto" a cura del Card. Angelo Comastri.
Il piano di Gesù non era quello di risolvere solamente i problemi legati alla nostra vita quotidiana, ma di risolvere in maniera globale il problema della VITA: quella scritta tutta in maiuscolo. Quella eterna! Come risurrezione e vita, Gesù sarà sempre lì, al nostro fianco per noi. Credi tu questo?---Predicatore: Marco Delle MonacheCLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 8 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 21 minutiImmaginatevi di avere un familiare gravemente ammalato, che rischia la vita, e di sapere che c'è uno specialista che potrebbe salvarlo...e che quello specialista è amico vostro...“C'era un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e di Marta, sua sorella. Maria era quella che unse il Signore di olio profumato e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; Lazzaro, suo fratello, era malato. Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».” (Giovanni 11:1-3)Marta e Maria stanno affrontando davvero questa situazione:sanno che Gesù ha ridato la vista ai ciechi, ha guarito i lebbrosi e ha scacciato i demoni dagli indemoniati. E tutti questi erano per lui “estranei.”Ma Lazzaro non è un estraneo. Anzi, Lazzaro, Marta e Maria erano grandi amici. Gesù era stato lì per i fine settimana; aveva mangiato alla loro tavola, era come uno di famiglia. Così, sembra naturale chiedere a lui che intervenga...ma Gesù non interviene...Anzi, deliberatamente rifiuta di andare...minimizza la gravità della malattia:“Gesù, udito ciò, disse: «Questa malattia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato»” (Giovanni 11:4)E così, accade quello che Maria e Marta temevano, quello che, chiamando Gesù, volevano evitare:“Gesù dunque, arrivato, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel sepolcro... Marta dunque disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto...” (Giovanni 11:17, 21-22)Come si saranno sentite Marta e Maria? Confuse.? Deluse? Un po' imbrogliate? Perché Gesù non aveva guarito Lazzaro; non era stato neppure al suo funerale?Quando Gesù arriva a Betania, Lazzaro è stato sepolto da quattro giorni. È passata un'intera settimana da quando Gesù ha ricevuto il messaggio della malattia.Lazzaro è morto quattro giorni fa; e lui stava a quattro giorni di cammino... non ce l'avrebbe fatta a raggiungere Lazzaro prima che morisse!Però, un attimo,Gesù ha guarito il servo del Centurione a distanza...Ha guarito un “estraneo”...Perché non l'amico Lazzaro? Se lo chiedono persino le persone davanti al sepolcro!“Ma alcuni di loro dicevano: «Non poteva, lui che ha aperto gli occhi al cieco, far sì che questi non morisse?»” (Giovanni 11:37)Sono convinto che se lo era chiesto anche Marta, quando aveva detto: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto..." (v. 21)Ti suona familiare? Le parole della folla non sembrano le mie, e le tue? Parole che abbiamo detto ad alta voce, o pensato tra noi e noi, davanti a momenti bui delle nostre vite? “Dio, se tu avessi fatto il tuo lavoro questa situazione non sarebbe accaduta. Se tu avessi usato il tuo potere, non saremmo in questa situazione. Ero nel bisogno e Tu non ti sei fatto vivo.”Non c'è bisogno di stare davanti a una tomba, o di assistere alla malattia di un caro, per avere pensieri come questo. Bastano anche eventi più piccoli, inciampi quotidiani per dirle o pensare.Delusione. Confusione. Dolore. Si presenta in ogni tipo di forma.Abbiamo fede, preghiamo, leggiamo la Bibbia, ci impegniamo verso il prossimo, siamo leali e veritieri...Perché, allora, Gesù, ti volti dall'altra parte, e non fai nulla! Dov'è Gesù quando ne abbiamo bisogno? E anche noi facciamo eco alle parole di Davide:“Fino a quando, o Signore, mi dimenticherai? Sarà forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? Fino a quando avrò l'ansia nell'anima e l'affanno nel cuore tutto il giorno? Fino a quando s'innalzerà il nemico su di me?” (Salmo 13:1-2).La fede dice: "Gesù non ci deluderà mai", il dolore dice: "Mi sento deluso, mi sento delusa". Marta e Maria si sentivano così. Anche noi possiamo sentirci così. “Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». Marta gli disse: «Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà, e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?»” (Giovanni 11:23-26)Gesù non voleva non guarire Lazzaro, ma non voleva SOLO guarire la malattia di Lazzaro:Il suo piano era molto più alto, mirava a dare una risposta totale, e per sempre ai problemi della vita di Lazzaro...e di tutti i Lazzaro che si sarebbero rivolti a lui...come me... come te che mi ascolti oggi!Vedete, i momenti difficili non smentiscono l'amore di Dio. Le difficoltà della vita non smentiscono che Gesù si preoccupi.Giovanni 11:35 ci consegna il versetto più corto di tutta la Bibbia, ma il più ricco di significato per chi si trova nel bisogno, nella disperazione, nel dolore:“Gesù pianse.” (Giovanni 11:35)Gesù è l'Emmanuele, colui che abbiamo celebrato a Natale, il Dio con noi non solo nella gioia, non solo nella festa, ma anche, e soprattutto nei momenti bui.Il Figlio di Dio piange con noi. Piange il nostro dolore. Sente il nostro dolore. Isaia, più di settecento anni prima,lo aveva descritto così:“Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.” (Isaia 53:3)Gesù è l'uomo dei dolori. E' colui che salirà la croce per spezzare ogni dolore, e dare una nuova vita, perché la sua morte divenga la porta attraverso cui potranno passare tutti coloro che crederanno in lui. Ma, all' epoca della morte di Lazzaro la sua morte e la sua risurrezione dovevano ancora arrivare. Nessuno conosceva ancora la potenza della croce.Non so perché Gesù pianga; se per l'amico morto, o per la tristezza di Marta e Maria, o perché vede che la gente là attorno, anche coloro che lo conoscono e lo amano, si fermano a vedere ciò che c'è ora, e non ciò che ci sarà... se crederanno...“Credi tu questo?” (v.26)Mentre la gente lo critica perché lui era arrivato in ritardo per i miracolo, è come se lui dicesse:"Aspettate un attimo, qui c'è in gioco molto di più. Non la vita, la VITA, quella scritta tutta in maiuscolo! Quella eterna! Io sono la risurrezione e la vita".Ci preoccupiamo tanto di cose come il matrimonio, la carriera, la posizione sociale. Siamo occupati, e preoccupati di tante cose durante le nostre giornate, diamo priorità a tutto...ma dimentichiamo la parte più importante...Marta lo aveva appreso da Gesù, quale fosse la parte importante:“Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta».” (Luca 10:39-41)Dovremmo essere più Maria, fermarci ad ascoltare il Maestro di più...e ci ritroviamo ad essere tante Marta, indaffarate, preoccupate, sudate... lamentone...Gesù, davanti alla tomba del fratello, stava ricordando a Marta, ancora una volta, la prospettiva eterna che le era sfuggita durante quella visita a casa sua.Ancora una volta le chiede di concentrarsi su quella!(“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà, e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?” (vv. 24-26)Attenzione al verbo che usa Gesù:“Io sono”: in greco è declinato al “presente indicativo attivo”che esprime un'azione che sta succedendo nell'esatto momento in cui viene pronunciato.Non è "Io sarò la risurrezione e la vita" ma Gesù afferma a Marta: “Io SONO la resurrezione e la vita!In questo momento tu puoi essere già risorta: sta accadendo in questo momento. Ci credi, Marta?Ci credi che puoi ottenere questo se tu ti fidi, se tu ti affidi a me, Marta?”Gesù non si concentra solo sul superamento della morte. Gesù ci mostra come possiamo godere della vita.Gesù è venuto per dare la vita. Per darci la forza di cui abbiamo bisogno, che è più che sufficiente per affrontare i nemici che dobbiamo affrontare in questa vita.Nemici come il dubbio. Nemici come la confusione, la delusione, la rabbia per il passato o per le ingiustizie subite. Nemici che cercano di trascinarci giù e di portarci via.Nemici che ci fanno dubitare che Gesù sia realmente interessato, che voglia coinvolgersi con le nostre vite.Ma Gesù è vicino; Gesù promette una soluzione non agli inciampi della vita ma alla vita in se...promette che, se ci focalizziamo sul dono eterno, su quella croce e su quella resurrezione che tra qualche settimana celebreremo, noi saremo vincitori.“Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.” (Romani 8:37)Mi piace la parafrasi che la Bibbia “La Parola è vita” fa di questo versetto“Ma anche se affrontiamo tutte queste cose la vittoria schiacciante è nostra, grazie a Cristo, che ci ha tanto amato da morire per noi.” (Romani 8:37 PV)Non solo vincitori:più che vincitori, una vittoria schiacciante...vale un 7 a 0 a calcio, 6-0 6-0 6-0 a tennis, un giro di distacco al secondo in Formula 1...Quando ci serve di ricordarcelo? Quando non raggiungiamo i nostri obiettivi. Quando le nostre aspettative non vengono soddisfatte. Quando ci troviamo in quel luogo di delusione, di confusione di "perché proprio adesso, perché proprio a me?".Dopo tutto quello che ho detto potresti essere portato, o portata a pensare che Gesù NON si occuperà MAI di te...dei tuo inciampi, delle tue cadute. TI prego, non pensarlo mai! Non essere come Marta!“Gesù disse: «Togliete la pietra!» Marta, la sorella del morto, gli disse: «Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno». Gesù le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?»” (Giovanni 11:39)Gesù si occuperà anche di quello; dei tuoi problemi di tutti i giorni, del tuo matrimonio in crisi, del lavoro che non arriva, della malattia piombata nella tua vita...della tomba chiusa... con un cadavere che puzza... Gesù intervenne nella vita di Marta e Maria, e Lazzaro visse di nuovo...e di nuovo morì...anche se era già risorto...E non sulla terra, ma al cospetto di Dio, come credente.Immaginatevi di essere gravemente ammalati, di rischiare la vita, e non quella terrena, ma quella eterna.E di avere uno specialista che ha già vinto la morte per noi...e che quello specialista è amico vostro...E di sapere che i momenti difficili non smentiscono l'amore di Dio. Le difficoltà della vita non smentiscono il fatto che a Gesù importa di te!Come risurrezione e vita, Gesù sarà sempre lì, al nostro fianco per noi.“Credi tu questo?”Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Puntata a cura di Untimoteo. Il Corvo di Alex Proyas è uno dei migliori cinecomics degli anni ‘90, o per lo meno tra i pochi a non sembrare imbarazzante a distanza d'anni. Amori perduti e vendette che non appagano. Un mondo spietato e violento in cui piove sempre e che non conosce redenzione. Il primo antieroe dark, truccato come un pierrot assassino, che ha segnato l'immaginario della generazione X cresciuta a videoclip di Mtv.Oggi raccontiamo il fumetto di James O'Barr da cui è tratto.“Fumetto” è il formato del podcast di Mondoserie dedicato al mondo dei fumetti. Dai grandi classici alle opere più recenti. Italiani, orientali, occidentali.Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://twitter.com/mondoserie_it https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Analizzando i testi di alcuni brani di "Sangue" arriviamo a capire come nasce il movimento Truce Klan. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Come affrontare il dolore psicologico e l'infelicità? Per questo ci viene in aiuto il principio delle due frecce. Immagina di essere colpito da una freccia. Bene, appena riesci a toglierla vieni colpito da un'altra freccia, sempre nello stesso punto. La seconda farà molto più male della prima. Il principio delle due frecce, applicato alla vita, insegna che la prima freccia sono gli eventi spiacevoli e inevitabili. La seconda freccia sono i pensieri e l'atteggiamento mentale negativo che assumiamo. La prima freccia non la scegli, ma la seconda sì."Il dolore è inevitabile, l'infelicità è una scelta" se ti è piaciuta questa frase, amerai "Psicologia a Strappo", il mio nuovo libro che raccoglie 60 idee rivoluzionarie. Compra la tua copia qui: https://amzn.to/2XObvmc
Paolo Borzacchiello"Forse sei già felice e non lo sai"Il primo manuale di crescita personale realistica e sostenibileMondadori Editorehttps://www.mondadori.it/Non è possibile essere sempre felici e avere una vita in cui non succedono mai cose brutte. Gli imprevisti, lungo il cammino, sono tanti: guerre, pandemie, crisi economiche ma anche persone care che muoiono, altre che ci fanno soffrire o ci mettono i bastoni fra le ruote incasinandoci i piani.Eppure, finora, i manuali di crescita personale ci hanno infarcito la testa con idee senza fondamento che hanno prodotto aspettative sbagliate. Ci hanno convinti che “volere è potere”, e così facendo hanno trasformato la nostra vita in una lotta costante, piena di delusioni e sensi di colpa. Ci hanno messo in testa che “la fortuna non esiste” e siamo noi ad attirare la buona e la cattiva sorte, rendendoci così incapaci di accettare il fallimento e alimentando una spirale di frustrazione.Con questo libro Paolo Borzacchiello spiega, in modo semplice e molto pratico, alcune dinamiche che stanno alla base delle nostre azioni quotidiane per migliorarle. Ci dice come affrontare alcune situazioni e persone che incontreremo lungo la strada, con le quali dobbiamo confrontarci tutti i giorni e verso le quali è opportuno prendere le adeguate contromisure. E ci invita ad affrontare alcune sfide che ci permetteranno davvero di crescere a livello sia personale sia professionale, in modo realistico, sostenibile e responsabile.“Come prima cosa, però, dobbiamo fare tabula rasa e ridefinire il campo di gioco. Come?Imparando a capire cosa può portarci momenti di gioia e cosa no, e scoprire, guardando dalla parte giusta, il tesoro davanti agli occhi, che, accecati dalla luce fasulla di riflettori artificiali, non abbiamo mai visto. Perché, se ridefinisci il campo di gioco, magari puoi renderti conto che forse sei già felice e non lo sai.”Paolo Borzacchiello è uno dei massimi esperti di intelligenza linguistica. Da oltre quindici anni si occupa di studio e divulgazione di tutto ciò che riguarda le interazioni umane e il linguaggio. Autore di bestseller e podcast di successo, consulente e divulgatore, è il co-creatore di HCE, Human Connections Engineering, la disciplina che studia le interazioni umane. Ogni anno forma migliaia di persone in aula e segue la formazione di aziende, imprenditori e manager in tutto il mondo. Ha scritto e scrive per diverse testate giornalistiche, tra cui “Il Sole 24 Ore”, ed è spesso in televisione e in radio per promuovere la sua missione, “La conoscenza rende liberi”. Su Audible i suoi podcast sono tra i più seguiti e apprezzati. Ha pubblicato con Mondadori il ciclo di romanzi bestseller La Parola Magica, Il Super Senso e La quinta essenza, il saggio Basta dirlo e, con Elisa Sednaoui, Nessuno può farti star male senza il tuo permesso.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Il dolore delle donne e il dolore delle donne nere è il secondo episodio di Dentro il mio Utero, una rubrica curata e ospitata interamente da Emmanuelle Maréchal. Con Dentro il mio Utero, Emmanuelle condivide con noi un tema che la riguarda personalmente , ovvero i fibromi uterini. Siamo al secondo episodio dove racconta del dolore provocato dai fibromi inteso sia come dolore fisico e l'intensità di cui poche persone ne conoscono la portata ma anche ciò che comporta psicologicamente. Crediamo fortemente nell'importanza di questa rubrica come strumento di sensibilizzazione e un contributo prezioso nella diffusione di questo tema. Buon ascolto!
Va bene non stare bene. In questa puntata condivido un momento difficile di questo periodo e quanto sia importante abbracciare il dolore (per farlo passare). Ps. Ecco alcuni link utili: Accedi alla community di Yogi gratuita
Nuovo appuntamento con il sabato di «Corriere Daily»: l'editorialista torna sugli argomenti di cui ha scritto durante la settimana nella sua rubrica «Il Caffè», integrandoli con i commenti nel frattempo ricevuti dai lettori.Per altri approfondimenti:- Toscana, il racconto di un giovane dottore: “A 30 anni non ce la faccio già più. Finisco la specializzazione e scappo” https://bit.ly/3rHEl2Z- Bari, professore del Majorana picchiato per una nota: “Ora ho paura di tronare in classe” https://bit.ly/3fQt6mf- Anthony Bourdain, gli ultimi messaggi con Asia Argento prima del suicidio: “Che posso fare?” “Smettila di rompermi” https://bit.ly/3ecXyGK
Radio 24 racconta ogni settimana l'Italia e il mondo attraverso il formato del reportage. Realizzati dalla redazione e dai collaboratori di Radio 24, il racconto sonoro ci porta dall'Ungheria al cuore dell'Africa, dagli ospedali alle discoteche, per parlare di persone e di passioni, di sofferenza e di speranza. Un mondo intero da raccontare attraverso le parole, i suoni e le emozioni raccolte e diffuse attraverso la radio. A partire da quest'anno dedichiamo una parte della nostra produzione a raccontare l'Europa che verrà, attraverso i reportage realizzati in collaborazione con la rete EuranetPlus. A cura di Anna Migliorati.
Superare il lutto, elaborare il lutto, sono tra le domande che mi avete posto più volte negli ultimi anni. Infatti era da tempo che pensavo di fare questa trilogia dedicata all'elefante nella stanza. Poi purtroppo l'elefante ha raggiunto anche me e la mia famiglia, e dopo circa un anno di esperienza ho deciso di parlarne apertamente…Clicca qui per approfondire (link attivo dalle 5:00am del 25/07/22) https://www.psicologianeurolinguistica.net/2022/07/come-superare-il-lutto-terzo-capitolo-finale-della-trilogia-sulla-morte.htmlSe ti piace il podcast adorerai il mio libro: “Facci caso”... https://www.amazon.it/Facci-distrarre-sciocchezze-attenzione-davvero/dp/8804728833Qui puoi trovare i migliori contenuti sulla meditazione:https://jo.my/funnel-contenuti-meditazioneQui puoi trovare il mio corso "Emotional Freedom":https://jo.my/funnel-contenuti-emozioniQui trovi contenuti per la gestione dell'ansiahttps://jo.my/funnel-contenuti-ansiaIscriviti al corso "10 Giorni di meditazione scientifica" oggi in una APP bellissima e gratuita: https://jo.my/clarity-appDai un'occhiata a Clarity il mio percorso ad abbonamento mensile:https://clarityapp.it/Iscriviti alla Community di Psinel, ricevi subito 237 audio in mp3 per la tua formazione + un report completo sulla Meditazione Moderna (è gratis!): http://www.psicologianeurolinguistica.com/psinelform.htmlSeguimi su Instagram:https://www.instagram.com/gennaro_romagnoli/Credits (traccia audio) https://www.bensound.com