Il podcast Italiano sui Green Bay Packers a cura di Italian Packers Fans Network
I Green Bay Packers, oramai più simili ad un tristissimo clown show che ad una franchigia di football professionistico, perdono in casa contro i Detroit Lions già eliminati dalla corsa alla postseason salutando stagione e dignità.
L'euforia generata dalla vittoria natalizia sui Dolphins e le crescenti chance di acciuffare i playoffs.
La scontata vittoria del Monday Night contro i Rams, il sogno di agguantare immeritatamente i playoffs, l'incubo di non trarre le giuste conclusioni da questa stagione.
Con la vittoria di Chicago i Packers diventano la squadra con più vittorie (787) nella storia della NFL, superando proprio i Bears che detenevano il primato da un secolo. Una vittoria importantissima quindi, ma anche probabilmente una vittoria di Pirro nell'economia della stagione in corso.
Nella stagione degli infiniti alibi, dopo la sconfitta di Philadelphia è toccato a Joe Barry finire sul banco degli imputati.
Il presente ed il futuro dei Packers dopo l'ennesima sconfitta stagionale, questa volta contro i Titans. Con la partecipazione di Danilo di Tennessee Titans Italia.
La vittoria sui Cowboys, fuoco di paglia o punto di svolta?
La sconfitta più imbarazzante degli ultimi anni, gentilmente offerta dall'autore del furto del secolo.
La sconfitta di Buffalo, la mancata trade per un ricevitore ed il crescente clima da tutti contro tutti.
Altra prestazione straight outta Gubbio dell'attacco dei Packers e di Aaron Rodgers, altra imbarazzante sconfitta. E nessuno mostra la maturità e la decenza necessarie per prendere atto della situazione.
La vergognosa sconfitta casalinga contro i Jets e la patetica prestazione di un QB mediocre.
La sconfitta di Londra contro i Giants e l'imbarazzante prestazione dell'Eroe dei Due Mondi.
La vittoria in OT sui Patriots, più netta di quanto lasci intendere il risultato finale.
La vittoria sui Bucs, la connection Rodgers-Doubs, le difficoltà offensive del secondo tempo e la grande prova della difesa.
La vittoria sui Bears evidenzia ancora una volta come i Packers debbano fondare la propria identità offensiva sulle corse, checchè ne dica il QB1.
Un attacco autoreferenziale ed una difesa in bambola escono meritatamente con le ossa rotte dalla trasferta di Week 1 contro i Minnesota Vikings.
A pochi giorni dall'esordio stagionale dello US Bank Stadium contro i Minnesota Vikings, il riassunto delle puntate precedenti e le aspettative per l'ennesima stagione da "se non ora quando" dei Green Bay Packers.
Le ultime dal clown show, dal contrattone firmato da uno che non voleva assolutamente 50 milioni l'anno ed ha finito per prendere esattamente 50 milioni l'anno, alla trade di Scottie Pippen ai Raiders.
"Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi".
Dopo tanto parlare, alla prova dei fatti il risultato finale è sempre lo stesso e l'arruffata ricerca di alibi ed attenuanti è ancora più patetica del solito.
É tempo di Divisional Round! Sabato al Lambeau arrivano i lanciatissimi 49ers, reduci dalla vittoria sui Cowboys nel Wild Card Round. Presentiamo l'incontro ed i suoi spunti più interessanti assieme ad Alberto Cantù di The Bootleg Podcast.
La vittoria sui Vikings mette matematicamente al sicuro il Seed nr. 1 nella NFC ed il first-round bye nei playoffs, aprendo altresì a mille fisime mentali sul far giocare o meno i titolari, e specificamente Aaron Rodgers, in Week 18 a Detroit contro i Lions.
Il record di TD-pass, le game-changing plays della difesa ed una vittoria sofferta ma pesantissima contro i Cleveland Browns.
La sofferta vittoria di Baltimore, il Seed #1, la difesa senza Kenny Clark, un attacco finalmente concettualmente bilanciato.
I Packers nonostante gli Special Teams più penosi della NFL ne mettono 45 ai Bears e, complice la sconfitta dei Cardinals nel Monday Night contro i Rams, tornano in vetta alla NFC.
Una panoramica su quanto successo in NFC durante la bye week dei Packers, le ultime notizie dall'infermeria, le previsioni sul finale di stagione e tanto spazio alle vostre domande.
La dodicesima partita consecutiva porta i Packers alla nona vittoria stagionale. Contro i Rams, il margine finale di 8 punti sta stretto per la superiorità mostrata in tutte le fasi di gioco ma porta anche in luce un approccio ancora troppo altalenante in attacco, che spiegheremo con dovizia di dati. Ora il meritato bye darà la possibilità ad Aaron Rodgers di curare con argilla e meditazione il fractured toe, ed a Matt LaFleur di fare un po' di self-scouting per preparare al meglio (si spera) lo sprint finale verso i playoffs.
La sconfitta dello US Bank Stadium contro i Vikings ci riporta alle solite narrazioni trite e ritrite nonchè prive di aderenza alla realtà, mentre ancora una volta l'attacco stenta per metà partita finendo sotto 16-3 prima di ricordarsi come si gioca a football.
La vittoria sui Seattle Seahawks catapulta nuovamente i Packers in testa alla NFC. La difesa, nonostante le assenze, domina e lascia Russell Wilson a zero per la prima volta in carriera, mentre l'attacco fatica per tre quarti a concludere i drive pur riuscendo a muovere bene palla.
Nell'ultima settimana è successo di tutto, dalla positività al covid di Aaron Rodgers alla scoperta della verità sul suo status vaccinale con annesso delirio in diretta YouTube da Pat McAfee, fino a giungere alla prima da starter di Jordan Love nella sconfitta per 13-7 a Kansas City contro i Chiefs.
La vittoria sui Cardinals ci restituisce una squadra unita, consapevole dei propri punti di forza e dei propri limiti, capace di far fronte ad ogni difficoltà. E domenica si va a far visita a Patrick Mahomes.
La vittoria contro la squadra di football di Washington, un attacco efficiente e coerente anche senza poter contare sul running game, una difesa che pur in piena emergenza trova le giocate decisive e rompe la maledizione dei TD concessi in redzone.
La vittoria del Soldier Field, un attacco finalmente coerente ed il magico momento dell'I still own you.
Dopo averle provate tutte per tornare da Cincinnati con una sconfitta, i Packers ottengono ugualmente la vittoria numero 4 della stagione. I dubbi su un attacco troppo estemporaneo e non particolarmente ragionato permangono, le assenze in difesa aumentano, e domenica si va al Soldier Field ad affrontare dei Chicago Bears in decisa crescita.
Dopo la vittoria sugli Steelers Matt è 6-0 all-time al Lambeau ed i Packers sono 3-1 in stagione. Parliamo dell'esperienza di Matt e famiglia al Lambeau, dell'atmosfera sugli spalti, di una partita mai realmente in bilico ma neanche mai definitivamente chiusa prima dell'intercetto finale di Eric Stokes.
La vittoria di San Francisco, le polemiche arbitrali (sic) e l'esaltazione generale.
La vittoria casalinga sui Lions da scontata ricorrenza annuale si è trasformata in un pretesto per abbandonarsi a trionfalismi e proclami del tutto ingiustificati.
Dopo una offseason ridicola, un inizio di regular season ancora più ridicolo pareva impossibile ma il Nostro Eroe ed i suoi fidi scudieri sono riusciti nella mirabolante impresa di far rimpiangere i duetti hawaiiani sulle canzoni di Taylor Swift.
Dal delirio di onnipotenza di uno, al training camp degli altri.
La telenovela dell'anno è finalmente giunta a conclusione, in tempo per l'inizio del Training Camp.
Il mandatory minicamp è arrivato, Aaron Rodgers no, quindi fino a nuovo ordine Jordan Love è il QB1 dei Green Bay Packers.
La soap opera è ancora in stallo, ma nel frattempo il calendario della offseason scorre inesorabile e a breve, volenti o nolenti, si capirà quanta distanza ci sia davvero tra le parti.