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In questa puntata passiamo in rassegna quattro importanti libri usciti quest'anno. You Tourned The Tables On Me è la nuova edizione (editore seipersei), in formato più grande, di un classico di Roberto Masotti, il grande fotografo mancato nell'aprile scorso: un lavoro emblematico della trasversalità dell'approccio di Masotti alla scena musicale degli anni settanta. Curato da Markus Muller, Free Music Production: The Living Music (testi in inglese o tedesco), è un monumento alla Fmp, l'etichetta tedesca che è stata il principale riferimento discografico per l'improvvisazione radicale europea. Blues e femminismo nero (Edizioni Alegre) è un fondamentale e illuminante saggio di Angela Davis - autrice che non ha bisogno di presentazioni - sulle istanze protofemministe presenti nella produzione di Ma Rainey, Bessie Smith e Billie Holiday: una traduzione che si attendeva da anni. Come quella di Liberare il tempo di Paul Bley, pubblicato nella eccellente collana Chorus di Quodlibet: autobiografia molto stimolante e allo stesso tempo godibile per la vena di humour che la percorre di uno dei più grandi pianisti emersi nel jazz della seconda metà del novecento.
Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare in onda alle 11.30: la Scala ricorda il fotografo di scena Roberto Masotti, Massimiliano Loizzi introduce „La Bestia“ lo spettacolo che porterà alla Festa di Radio Popolare il 12 giugno, Marco Zappalaglio parla di „Soste vaganti“ rassegna sull‘Oglio, l'ultimo film di Fabio Martina e molto altro
Nella notte tra il 24 e il 25 aprile è mancato a Milano, portato via da una crudele malattia, Roberto Masotti, grande fotografo che dalla fine degli anni sessanta ha seguito con passione jazz, musica improvvisata europea, avanguardie (da Demetrio Stratos a Battiato a John Cage) e per molti anni anche musica classica come fotografo ufficiale (assieme alla moglie Silvia Lelli) della Scala. Roberto è stato più volte ospite di Jazz Anthology. L'ultima nel maggio del 2019, per presentare il suo libro Jazz Area: lo ricordiamo riproponendovi pressoché integralmente la puntata. Stava per inaugurarsi la grande mostra sua e di Silvia Lelli a Palazzo Reale: abbiamo preferito non tagliare o correggere i riferimenti a quel momento, perché sentire Roberto parlare al futuro, di cose che voleva fare e che stavano per avvenire, ci dà l'illusione di averlo ancora con noi.
Un ricordo di Miles Davis a più voci con: Enrico Rava, Rob Mazurek, Mirko Cisilino, Claudio Donà, Luciano Linzi, Roberto Masotti, Enrico Merlin, Luca Ragagnin e Claudio Sessa
How many drummers can you name who changed the whole conversation, just with their playing? Like, to the point that they became the North Star for the next generation or two? How many of those were also great bandleaders, and maybe even solid composers? It's a short list by anybody's count but one name you are probably already thinking of is Jack DeJohnette. Drummer Pheeroan Aklaff joins Mitch Goldman in putting DeJohnette in Deep Focus. Mitch, of course, has some dazzling live music from the archives that you've probably never heard. DeJohnette's band Special Edition is ripe for rediscovery. #WKCR #DeepFocus #MitchGoldman #PheeroanakLaff #JackDeJohnette #JazzRadio #JazzInterview #JazzPodcast Photo credit: Roberto Masotti
How many drummers can you name who changed the whole conversation, just with their playing? Like, to the point that they became the North Star for the next generation or two? How many of those were also great bandleaders, and maybe even solid composers? It's a short list by anybody's count but one name you are probably already thinking of is Jack DeJohnette. Drummer Pheeroan Aklaff joins Mitch Goldman in putting DeJohnette in Deep Focus. Mitch, of course, has some dazzling live music from the archives that you've probably never heard. DeJohnette's band Special Edition is ripe for rediscovery. #WKCR #DeepFocus #MitchGoldman #PheeroanakLaff #JackDeJohnette #JazzRadio #JazzInterview #JazzPodcast Photo credit: Roberto Masotti
How many drummers can you name who changed the whole conversation, just with their playing? Like, to the point that they became the North Star for the next generation or two? How many of those were also great bandleaders, and maybe even solid composers? It's a short list by anybody's count but one name you are probably already thinking of is Jack DeJohnette. Drummer Pheeroan Aklaff joins Mitch Goldman in putting DeJohnette in Deep Focus. Mitch, of course, has some dazzling live music from the archives that you've probably never heard. DeJohnette's band Special Edition is ripe for rediscovery. #WKCR #DeepFocus #MitchGoldman #PheeroanakLaff #JackDeJohnette #JazzRadio #JazzInterview #JazzPodcast Photo credit: Roberto Masotti
How many drummers can you name who changed the whole conversation, just with their playing? Like, to the point that they became the North Star for the next generation or two? How many of those were also great bandleaders, and maybe even solid composers? It's a short list by anybody's count but one name you are probably already thinking of is Jack DeJohnette. Drummer Pheeroan Aklaff joins Mitch Goldman in putting DeJohnette in Deep Focus. Mitch, of course, has some dazzling live music from the archives that you've probably never heard. DeJohnette's band Special Edition is ripe for rediscovery. #WKCR #DeepFocus #MitchGoldman #PheeroanakLaff #JackDeJohnette #JazzRadio #JazzInterview #JazzPodcast Photo credit: Roberto Masotti
How many drummers can you name who changed the whole conversation, just with their playing? Like, to the point that they became the North Star for the next generation or two? How many of those were also great bandleaders, and maybe even solid composers? It's a short list by anybody's count but one name you are probably already thinking of is Jack DeJohnette. This Monday, drummer Pheeroan Aklaff joins Mitch Goldman in putting DeJohnette in Deep Focus. Mitch, of course, has some dazzling live music from the archives that you've probably never heard. DeJohnette's band Special Edition is ripe for rediscovery. #WKCR #DeepFocus #MitchGoldman #PheeroanakLaff #JackDeJohnette #JazzRadio #JazzInterview #JazzPodcast Photo credit: Roberto Masotti
How many drummers can you name who changed the whole conversation, just with their playing? Like, to the point that they became the North Star for the next generation or two? How many of those were also great bandleaders, and maybe even solid composers? It's a short list by anybody's count but one name you are probably already thinking of is Jack DeJohnette. This Monday, drummer Pheeroan Aklaff joins Mitch Goldman in putting DeJohnette in Deep Focus. Mitch, of course, has some dazzling live music from the archives that you've probably never heard. DeJohnette's band Special Edition is ripe for rediscovery. #WKCR #DeepFocus #MitchGoldman #PheeroanakLaff #JackDeJohnette #JazzRadio #JazzInterview #JazzPodcast Photo credit: Roberto Masotti
Paul Motian 200th Podcast! Lots of readings from Motian's unpublished autobiography, Be Bop new & old, unreleased trio with Frisell & Lovano Set List: https://jazzcloset.blogspot.com/2019/11/set-loist-110419.html Photo: Paul Motian 1974 courtesy ECM Records ©Roberto Masotti
"Catalogue d'Oiseaux" di Olivier Messiaen con Ciro Longobardi (nuova uscita per Piano Classics), mostra "Bianco Nero Piano Forte" con Roberto Masotti. Recensioni, ascolti e chiacchiere attorno ai recenti concerti di Accademia Musica Antica Milano, Cameristi della Scala (Giovanni Sollima), Messa di Mozart e "Idomeneo".
"Catalogue d'Oiseaux" di Olivier Messiaen con Ciro Longobardi (nuova uscita per Piano Classics), mostra "Bianco Nero Piano Forte" con Roberto Masotti. Recensioni, ascolti e chiacchiere attorno ai recenti concerti di Accademia Musica Antica Milano, Cameristi della Scala (Giovanni Sollima), Messa di Mozart e "Idomeneo".
"Catalogue d'Oiseaux" di Olivier Messiaen con Ciro Longobardi (nuova uscita per Piano Classics), mostra "Bianco Nero Piano Forte" con Roberto Masotti. Recensioni, ascolti e chiacchiere attorno ai recenti concerti di Accademia Musica Antica Milano, Cameristi della Scala (Giovanni Sollima), Messa di Mozart e "Idomeneo".
Qualche anno dopo essere stato ospite di Jazz Anthology in occasione dell'uscita del lbro in cui ha raccolto le sue foto di Keith Jarrett scattate nell'arco di diversi decenni, Roberto Masotti torna nella nostra trasmissione a presentarci Jazz Area, un libro da poco pubblicato da Seipersei. Masotti ha cominciato a fare foto di jazz alla fine degli anni sessanta; quindi nei primi anni settanta il contatto a Milano (dove poi si è trasferito) con la nuova scena del jazz italiano (Mazzon, Liguori, Gaslini) e la folgorazione per l'improvvisazione europea. Cinquant'anni dopo, e dopo tante altre esperienze (fra cui il rapporto con la Ecm e molti anni di lavoro, assieme a Silvia Lelli, come fotografi ufficiali della Scala) la passione è intatta: Masotti ci racconta il suo atteggiamento nel fotografare il jazz e l'improvvisazione e ci spiega come è nato questo libro (nella cui fisionomia non convenzionale e non asettica sembra di vedere una consonanza con le musiche non conformiste che Masotti ha seguito); ma ricorda anche quella volta che a Perugia Sun Ra, in procinto di salire sul palco di Umbria Jazz, in un fuoriprogramma che mise nel panico gli organizzatori entrò in corteo con l'Arkestra a visitare la sua mostra.
Qualche anno dopo essere stato ospite di Jazz Anthology in occasione dell'uscita del lbro in cui ha raccolto le sue foto di Keith Jarrett scattate nell'arco di diversi decenni, Roberto Masotti torna nella nostra trasmissione a presentarci Jazz Area, un libro da poco pubblicato da Seipersei. Masotti ha cominciato a fare foto di jazz alla fine degli anni sessanta; quindi nei primi anni settanta il contatto a Milano (dove poi si è trasferito) con la nuova scena del jazz italiano (Mazzon, Liguori, Gaslini) e la folgorazione per l'improvvisazione europea. Cinquant'anni dopo, e dopo tante altre esperienze (fra cui il rapporto con la Ecm e molti anni di lavoro, assieme a Silvia Lelli, come fotografi ufficiali della Scala) la passione è intatta: Masotti ci racconta il suo atteggiamento nel fotografare il jazz e l'improvvisazione e ci spiega come è nato questo libro (nella cui fisionomia non convenzionale e non asettica sembra di vedere una consonanza con le musiche non conformiste che Masotti ha seguito); ma ricorda anche quella volta che a Perugia Sun Ra, in procinto di salire sul palco di Umbria Jazz, in un fuoriprogramma che mise nel panico gli organizzatori entrò in corteo con l'Arkestra a visitare la sua mostra.
Qualche anno dopo essere stato ospite di Jazz Anthology in occasione dell'uscita del lbro in cui ha raccolto le sue foto di Keith Jarrett scattate nell'arco di diversi decenni, Roberto Masotti torna nella nostra trasmissione a presentarci Jazz Area, un libro da poco pubblicato da Seipersei. Masotti ha cominciato a fare foto di jazz alla fine degli anni sessanta; quindi nei primi anni settanta il contatto a Milano (dove poi si è trasferito) con la nuova scena del jazz italiano (Mazzon, Liguori, Gaslini) e la folgorazione per l'improvvisazione europea. Cinquant'anni dopo, e dopo tante altre esperienze (fra cui il rapporto con la Ecm e molti anni di lavoro, assieme a Silvia Lelli, come fotografi ufficiali della Scala) la passione è intatta: Masotti ci racconta il suo atteggiamento nel fotografare il jazz e l'improvvisazione e ci spiega come è nato questo libro (nella cui fisionomia non convenzionale e non asettica sembra di vedere una consonanza con le musiche non conformiste che Masotti ha seguito); ma ricorda anche quella volta che a Perugia Sun Ra, in procinto di salire sul palco di Umbria Jazz, in un fuoriprogramma che mise nel panico gli organizzatori entrò in corteo con l'Arkestra a visitare la sua mostra.
Un lungo fotobar con Silvio e Federico (in cui si parlerà anche male di Sony). Tornano le interviste ai grandi fotografi, oggi è il turno di Roberto Masotti, un maestro indiscusso della fotografia musicale (o della musica fotografica)! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse […]