“Governare il futuro”, un podcast per prendere un caffè insieme, tutte le mattine, per tre minuti, per raccontarvi e raccontarci sottovoce fatti, idee e opinioni su diritto e politica dell’innovazione.
Nessuna certezza che accadrà davvero, per ora potrebbe essere solo un leak o, magari, addirittura una fakenews ma l'idea potrebbe essere quella giusta e aiutarci a pensarci due volte prima di insultare qualcuno via Twitter, rivelare informazioni confidenziali, pubblicare foto destinate a rimanere private o accendere discussioni sterili delle quali potremmo pentirci.
Il revenge porn come, ormai, abbiamo imparato a definire la pratica barbara di rendere pubblico online un video a contenuto esplicito senza il consenso della sua protagonista - protagonista al femminile perché normalmente è una donna – miete ogni anno, in un modo o nell'altro, distruggendo vite o, nei casi più gravi, spingendo donne al suicidio, decine di migliaia di vittime in tutto il mondo.Dal prossimo 8 marzo, il Garante per la protezione dei dati personali, farà un nuovo piccolo passo dalla parte delle vittime di questa forma di violenza che va fermata a ogni costo.
L'87% dei crimini denunciati – dice la pubblicità della Flock – negli Stati Uniti rimane irrisolto non perché la polizia si dia poco da fare ma per mancanza di prove e spesso la prova mancante è rappresentata dalla targa della macchina usata per commetterlo.La conclusione che segue è di disarmante semplicità ma non per questo quella giusta.
Si chiama Deep Nostalgia ed è un servizio online basato su algoritmi di intelligenza artificiale e big data che promette di animare le foto dei vostri antenati o, almeno, così viene presentato al pubblico perché, poi, come lo si usa dipende in buona parte da noi.
La National Security Commission americana sull'intelligenza artificiale, istituita nel 2018, ha appena presentato la sua relazione di fine lavori.Quasi ottocento pagine piene zeppe di decine di suggerimenti che il neo-Presidente Biden, secondo gli estensori del documento, dovrebbe seguire se vuole scongiurare il rischio di perdere la partita sull'intelligenza artificiale e restare l'uomo più potente del mondo.
In tutta sincerità mette i brividi, almeno stando a quanto noto qui, l'idea annunciata nei giorni scorsi e rilanciata venerdì dal Governatore del Nevada: autorizzare società private, ricche e tecnologicamente potenti a battere una propria bandiera, fissare le proprie regole, stabilire le proprie tasse e erogare servizi ai cittadini.
Costerà caro a Facebook aver usato, senza consenso, i dati biometrici dei suoi utenti.Un giudice californiano ha appena approvato un accordo transattivo, nell'ambito di una class action, per effetto della quale il gigante dei social dovrà versare agli utenti appartenenti alla classe interessata 650 milioni di dollari.
Prima o poi, speriamo prima che poi, torneremo a viaggiare.E, a quel punto, nella smarphone society nella quale viviamo, avere la certezza di poter usare il nostro telefonino a Roma, Parigi, Madrid o Berlino alle stesse condizioni sarà un elemento essenziale per sentirci europei.Ecco perché la proposta della Commissione europea arrivata nei giorni scorsi è preziosa.
Non servono i numeri, quali che essi siano, per dire che un bambino solo online – come d'altra parte offline – non è al sicuro ovunque.Ma il NCMEC, uno dei centri al mondo più attivo nel settore, ha appena pubblicato il suo rapporto annuale e vale la pena leggerlo.
Conoscete Spot, il cane-robot senza testa della Boston Dynamics?È quello che sin qui, in dozzine di video diventati rapidamente virali, abbiamo visto ballare con la grazia di una ballerina professionista, consegnare dolcetti o sostituire con ineguagliabile maestria il pastore di un gregge di pecore.In tanti sono preoccupati – probabilmente non a torto – che quello stesso robot possa essere utilizzato come un'arma letale.
Le videocall sono indiscutibilmente tra le protagoniste digitali dell'anno della pandemia.Senza sarebbe stato tutto enormemente più complicato nel settore pubblico e in quello privato, a scuola e al lavoro, nella vita professionale e in quella personale.Ma non c'è rosa senza spine.E, soprattutto, non c ‘è rosa che non punga se non la si prende per il verso giusto e con la necessaria cautela.
Ancora una sfida, una challenge come ormai abbiamo imparato a dire, ancora su TikTok anche se forse non solo su TikTok.Questa volta il rischio e di ritrovarvi più o meno nudi davanti a milioni di persone.
La notizia della settimana per chi si occupa di web e dintorni è arrivata ieri.Facebook, in Australia, ha bloccato la condivisione dei link ai contenuti informativi pubblicati dagli editori.E' la risposta del socialnetwork a un disegno di legge che contiene regole non troppo diverse da quelle approvate di recente anche in Europa secondo le quali i social network, quando usano o fanno usare, anche se semplicemente attraverso link e snippet, i contenuti degli editori devono pagare a questi ultimi una percentuale dei loro profitti.
Si chiama Omegle e il suo logo è una Omega ruotata di 45 gradi.È uno dei tanti socialnetwork attivi online, peraltro ormai vecchio di oltre dieci anni.Ma una bella inchiesta della BBC suggerisce di fare attenzione al suo utilizzo, specie se da parte dei più piccoli.
Si chiama scripta manent ed è una bella idea del Governo francese per tenere sott'occhio l'evoluzione dei documenti contrattuali che i grandi fornitori di servizi online ci fanno accettare spesso giocando sul fatto che sappiamo che cliccheremo su “accetta e continua” senza aver letto assolutamente nulla.
Ne vedremo delle belle perché le sfide che la c.d. intelligenza artificiale lancia, il più delle volte, inconsapevolmente alla società sono davvero incredibili.E se non ci credete fatevi un giro su BuzzFeed la popolare testata online americana e partecipate al Quiz che ha lanciato per San Valentino: in pochi minuti troverete l'anima gemella.
Le cam per tenere sotto controllo le nostre case, ormai, costano poche decine di euro e, soprattutto, si installano con estrema facilità.Difficile resistere alla tentazione di acquistarne un paio e star più tranquilli quando siamo fuori.Ma attenzione perché c'è il rischio che poi ci si ritrovi in casa meno soli di quanto non si pensi!
Basta una foto e il primo appuntamento non avrà più segreti.E' una delle possibili applicazioni della richiesta di brevetto che la Clearview ha appena presentato all'ufficio brevetti americano.
Ha appena emesso il primo vagito rivedendo cinque delle milioni di decisioni assunte dal sistema di moderazione di Facebook ma già pensa in grande, anzi in grandissimo.Sto parlando del Facebook Oversight Board.
Capita nella vita reale e capita nella dimensione social.Si condivide un pezzo di strada, poi ci si allontana, per caso o per scelta.E non è detto che si voglia che chi abbiamo incrociato sul nostro cammino si faccia i fatti nostri per sempre.
Oggi è il Safer Internet Day, la giornata internazionale di sensibilizzazione per un uso più sicuro e consapevole del web istituita nel 2004 dalla Commissione europea.E quest'anno cade nell'anno della pandemia e del next generation plan, due circostanze che dovrebbero attribuire a questo nostro Safer Internet Day un significato ancora più profondo del solito.
Il numero di applicazioni dell'intelligenza artificiale cresce ogni giorno e non c'è un settore della nostra vita che non ne sia interessato oggi o che non lo sarà domani.Oggi è la volta di un sistema diversamente intelligente capace di guardare una persona che suona il piano e riprodurne i suoni senza ascoltarlo come, probabilmente, il più navigato dei pianisti ma, in tempo reale.
Si comincia sempre così e poi fermarsi diventa difficile.Delta Airlines, una delle più grandi compagnie aeree americane ha appena annunciato che sta per consentire ai passeggeri che si imbarcano su uno dei suoi voli in partenza dall'aeroporto di Detroit la possibilità di salire a bordo senza mostrare un documento di identità ma semplicemente, si fa per dire, lasciandosi riprendere in volto da una telecamera.
Si chiama Blue Check Homes, è un nuovo servizio, per ora attivo solo in California grazie al quale potete chiedere e ottenere un flag blu, come quello che contraddistingue i profili di alcuni utenti su Twitter per intenderci, da attaccare sulla facciata di casa vostra per indicare che siete qualcuno che conta.
Nei mesi scorsi PornHub era finito sulla graticola mediatica dopo una bella inchiesta del New York Times nella quale si raccontava delle vite spezzate dalla diffusione attraverso la piattaforma di video con protagoniste donne – e talvolta ragazzine – non consenzienti.Ora PornHub annuncia un'idea per risolvere il problema ma non sembra quella giusta.
Basta caricare l'immagine di una persona qualsiasi online e gratis, aspettare qualche istante e, come per incantesimo, il servizio ci restituisce decine, centinaia o migliaia di altre immagini nelle quali quella persona è ritratta.Ci siamo il riconoscimento facciale è ormai una soluzione di massa e dobbiamo farci i conti.
In una società digitale come quella in cui viviamo gli errori nelle scelte tecnologiche rendono l'amministrazione meno efficiente in danno dei cittadini persino quando si tratta di combattere contro il virus.
Il nostro prossimo smartphone, probabilmente, lo ricaricheremo senza tirarlo fuori dalla tasca.
La recente iniziativa di Whatsapp di aggiornare i propri termini d'uso e la propria informativa per la privacy e la discussione globale che ne è derivata ha determinato molti a lasciare l'app di messaggistica di casa Facebook per Telegram.
Dopo tanto clamore, le prime cinque decisioni dei venti giudici del Comitato indipendente incaricato da Facebook di rivedere le proprie scelte in fatto di moderazione dei contenuti sono arrivate.
A volte il destino si prende gioco degli uomini.In Inghilterra il Governo avrebbe distribuito dei computer infetti nell'ambito di un programma finalizzato a tenere a casa i bambini per evitare la diffusione del virus nelle scuole.
Si chiama Guard Plus ed è una delle ultime funzionalità di Alexa, la popolare assistente vocale di casa Amazon.
La protezione dei dati personali è dappertutto nella nostra vita, sin dall'inizio.E' questo uno dei tanti messaggi che il nuovo video istituzionale del Garante per la protezione dei dati personali appena lanciato vuole aiutarci a diffondere e comunicare.
Anche i siti di appuntamenti online, ora, hanno deciso di seguire l'esempio di Facebook & c. e di iniziare a far pulizia tra i loro utenti.Fuori tutti quelli che hanno partecipato – forse – all'assalto al Campidoglio.
Non c'è nessuna certezza, siamo solo all'inizio ma è una brutta storia.Amazon accusata di fare cartello con gli editori sul prezzo dei libri.
Quello che ci siamo appena buttati alle spalle è stato decisamente un anno difficile.Ora un mini-videogame lo racconta.
Non pubblicare – almeno fino al giorno dell'insediamento di Biden – pubblicità di divise e accessori militari.E' questa la richiesta che tre senatori e quattro procuratori generali americani hanno rivolto a Facebook nelle scorse ore.
Niente droni per finalità di polizia sui cieli francesi.La Cnil, il Garante francese per la privacy, ha ordinato al Ministero dell'interno di tenere a terra la sua flotta di droni, almeno per il momento.
Si chiama Flo è un'app utilizzata da oltre 100 milioni di donne in giro per il mondo per calcolare i periodi di ciclo e quelli di fertilità e secondo la Federal Trade Commission è venuta meno all'obbligo di riservatezza assunto nei confronti delle sue utenti.
Spotify ha deciso di consentire ai genitori di condividere con i figli la musica che piacerebbe loro ascoltassero.La notizia di per sé non è rivoluzionaria ma è l'occasione per una riflessione interessante.
Airbnb, la più grande catena alberghiera al mondo senza alberghi, ha appena annunciato che sta cancellando le prenotazioni di violenti, terroristi e facinorosi a Washington DC, in vista dell'evento di insediamento del Presidente eletto Joe Biden.
Oggi è l'11 gennaio, secondo alcune voci circolate con insistenza in Rete nelle scorse settimane il giorno della schedatura sanitaria di massa degli italiani per effetto del Fascicolo sanitario elettronico ma non accadrà assolutamente nulla.
Gli smartphone ormai rappresentano i forzieri nei quali sono conservati i segreti più intimi della nostra esistenza e se si è un criminale o semplicemente si è sbagliato una volta, probabilmente, gli inquirenti, una volta dentro lo smartphone ne avranno la prova.Negli USA – ma non solo negli USA – la pratica di ordinare all'imputato di rivelare la password del proprio smartphone o, comunque, di sbloccarlo è molto diffusa.
Avete presente quando ci si invita a accettare i termini d'uso di un servizio e a dichiarare di aver preso visione dell'informativa sulla privacy proponendoci semplicemente un link ai due documenti? Dieci secondi di pazienza, la sigla e ne parliamo.
I dati raccolti da TraceTogether, l'app di contact tracing utilizzata dal Governo di Singapore per combattere il Covid-19 sono accessibili alla polizia per le sue indagini.Guai a considerare la notizia che rimbalza da Singapore come una vicenda che viene da lontano e che non ci interessa perché, nella realtà, ci riguarda tutti ed è carica di lezioni che non possiamo e non dobbiamo farci scivolare addosso.
Si chiama amfetamina è un'app e a cavallo di capodanno ha scatenato una delle questioni più controverse degli ultimi tempi nell'Apple store.
Ci sono volte nelle quali la proprietà industriale lascia l'amaro in bocca persino quando si parla di frutta.La guerra dei marchi tra Apple e Prepeir è una di queste.
Secondo Refuge un'organizzazione inglese specializzata nel contrasto alla violenza domestica, nel 2019 nel 95% degli abusi denunciatile la tecnologia è stata strumento di violenza.E questa percentuale è aumentata nei mesi della pandemia e del lockdown.
I vaccini sono arrivati o, almeno, stanno arrivando in Italia, in Europa e nel resto del mondo.E sarà perché siamo al 31 dicembre ma ci fanno sperare che la normalità sia vicina.Per dar forma a questa speranza, in giro per il mondo, si moltiplicano le app che promettono di chiudere nello smartphone la prova della circostanza che ci siamo vaccinati o che abbiamo fatto con successo un test.Tecnologicamente sono buone idee ma attenzione ai diritti.
È successo di nuovo. Un sistema di riconoscimento facciale della Clearview utilizzato dalla polizia di Detroit ha riconosciuto un innocente come colpevole e lo ha spedito in galera.