Podcasts about comitato

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agrifake - agricoltura, piante e ambiente
#110 Peste suina. Cos'è? Origine e diffusione, pericoli (parte 1)

agrifake - agricoltura, piante e ambiente

Play Episode Listen Later May 17, 2025 29:25


In 3 episodi affrontiamo un tema attuale e urgente per la salute animale e la sostenibilità degli allevamenti: la peste suina. Ne parliamo con la Dott.ssa Giulia Mauri, veterinaria dell'AUSL di Modena, in un'intervista chiara e approfondita.

il posto delle parole
Franco Pezzini "Morte astrale"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 12, 2025 28:54


Franco Pezzini"Morte astrale"Polidoro Editorewww.alessandropolidoroeditore.itGran Bretagna, 1904. L'età vittoriana è appena terminata, ma dalla fine del secolo appena chiuso è montata in tutto l'Occidente la marea dell'irrazionale, un fiorire di gruppi occultistici ed esoterici. Il più importante è il leggendario Ordine ermetico della Golden Dawn fondato a Londra nel 1888. Tra le tecniche adottate con entusiasmo dai suoi affiliati figurano i viaggi astrali, fuori dal corpo, in dimensioni altre della realtà. Ma i grandi esperimenti hanno spesso vita breve: agli inizi del Novecento la Golden Dawn esplode in un contesto da pochade: cattiva gestione, scandali, risse ridicole, nell'inanellarsi di situazioni surreali. E nel frattempo in Germania fioriscono le fraternità saturnie terreno di fantasie prenaziste.Franco Pezzini (Torino, 1962), laureato in Diritto Canonico con la tesi Esorcismo e magia nel Diritto della Chiesa, è studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al Fantastico. Tra i fondatori negli anni Ottanta della rivista ‘L'Opera al Rosso', è ora membro del Comitato editoriale de ‘L'Indice dei libri del mese', della Redazione di ‘Carmillaonline. Letteratura, immaginario e cultura di opposizione', e suoi articoli sono apparsi su varie testate (‘Poesia', pagine culturali di ‘Avvenire', ‘tuttolibri', ‘LN │ librinuovi.net').IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Giovanni De Luna "Una domenica d'aprile"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 24, 2025 22:48


Giovanni De Luna"Un domenica d'aprile"Piazzale Loreto 1945: una fine, un inizioMondadori Editorewww.mondadori.itTutti i cittadini italiani sanno cosa è accaduto a piazzale Loreto, a Milano, nell'aprile del 1945: l'esposizione del cadavere di Mussolini appeso a testa in giù resta come simbolo della fine di un regime e di una guerra, entrambi catastrofici per l'Italia. Ma quel momento e quel luogo non sono solo un simbolo, o un episodio risaputo, e a ottant'anni esatti di distanza Giovanni De Luna riesce a darcene dimostrazione, con una ricostruzione ravvicinata che è insieme un'interpretazione originale. Una ricostruzione ravvicinata, perché il fuoco si stringe sulla città di Milano, il luogo dove era stato fondato il primo Fascio di combattimento nel 1919, dove erano stati fucilati e insepolti i quindici martiri partigiani dell'agosto 1944, dove Mussolini fece il suo ultimo bagno di folla ancora nel dicembre di quell'anno. E perché quella giornata, una domenica d'aprile di festa e di orrore, viene raccontata ora per ora attraverso una miriade di testimonianze "dal basso": diari, fotografie, lettere, ricordi di gente comune. E insieme un'interpretazione originale, perché a piazzale Loreto accadono avvenimenti che esigono di essere compresi, se non giudicati. La folla che fa scempio del cadavere del Duce è la stessa che lo applaudiva al Teatro alla Scala solo qualche mese prima? Come è possibile che si festeggi la fine di un regime violento abbandonandosi alla violenza? Cosa lascia in eredità quel giorno alla rinata Italia? «Pochi giorni dopo, della folla di piazzale Loreto non restavano tracce evidenti se non nella memoria di chi c'era stato. Si respirava ormai un'altra aria. Ancora qualche anno e, come in un gigantesco processo di rimozione collettiva, il ricordo di quella domenica di aprile sembrava già come si fosse inabissato.» Ma rimuovere il passato non è mai senza conseguenze e guardare in faccia la folla di piazzale Loreto resta fondamentale anche nell'Italia di oggi.Giovanni De Luna è stato ordinario di Storia contemporanea all'Università di Torino e ha pubblicato, tra i suoi libri più recenti, La passione e la ragione. Il mestiere dello storico contemporaneo (Bruno Mondadori), La Resistenza perfetta (Feltrinelli 2015). La Repubblica inquieta (Feltrinelli 2017). Con Aldo Agosti, Juventus, storia di una passione italiana, Utet, 2019. Editorialista de La stampa, è autore di fortunate trasmissioni radiofoniche e televisive. È tra i volti di Rai storia ed è membro del Comitato scientifico della Fondazione Feltrinelli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Radio Vaticana con voi
Radio Vaticana con Voi 25.04.2025

Radio Vaticana con voi

Play Episode Listen Later Apr 24, 2025 286:59


Intrattenimento e informazione, musica e cultura: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi 4 ore insieme per iniziare la giornata con numerosi ospiti! Protagonisti gli ascoltatori, come ogni giorno! Intervenite in diretta via WhatsApp al numero 335 1243 722 Gli ospiti di oggi in ordine di presenza: Massimiliano Menichetti, vicedirettore dei media vaticani e responsabile testata Radio Vaticana - Vatican News; Luca Pancalli, presidente Comitato italiano paralimpico; Don Guido Errico, sacerdote salesiano di Don Bosco; Giulio Alfano, professore Pontificia Università Lateranense; Roberto Balzani, presidente Museo della Resistenza; Natalia Cangi, direttrice Archivio Diaristico; padre Giuseppe Midili, liturgista. Conducono Gianmarco Murroni e Silvia Giovanrosa A cura di Gianmarco Murroni e Silvia Giovanrosa Hanno collaborato le colleghe ed i colleghi Jean Charles Putzolu, Greta Giglio, Mara Miceli, Marina Tomarro, Nicoletta De Rose, Amedeo Lomonaco, Pierluigi Morelli Tecnici del suono Gustavo Messina, Luca Rossi e Daniele Giorgi

TG Luna
Ep. 657 | Comitato di Liberazione Razionale - 23.04.25

TG Luna

Play Episode Listen Later Apr 23, 2025 17:34


di Alessandro Luna | Tra gli argomenti di oggi i funerali del Papa, il minuto di silenzio nelle scuole e un sobrissimo 25 aprile. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Mario De Curtis "La salute dei bambini"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 22, 2025 26:19


Mario De Curtis, Silvio Garattini"La salute dei bambini"Migliorarla si puòPrefazione di Giorgio ParisiBaldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itIn un'epoca in cui il benessere dei bambini dovrebbe essere una priorità, soprattutto di fronte alla grave denatalità che affligge il nostro Paese, Mario De Curtis e Silvio Garattini accendono i riflettori sulle significative disuguaglianze regionali ed etniche che persistono nel diritto alla salute e sull'impatto che la crescente povertà ha nello sviluppo infantile. Non si tratta solo di analisi statistiche: questo libro vuole essere infatti un grido d'allarme in grado di sollecitare un intervento immediato da parte delle istituzioni e della società, offrendo informazioni scientificamente aggiornate e soluzioni concrete. Dalla prevenzione delle malattie fin dall'epoca prenatale, dalla promozione di stili di vita sani fino alla tutela legale dei bambini in situazioni di svantaggio. È fondamentale – raccomandano gli autori – rinforzare i principi di universalità, uguaglianza ed equità anche all'interno del Servizio Sanitario Nazionale, ribadendo la necessità di sostenerlo e di adattarlo alle nuove sfide emergenti. Affrontando tematiche delicate come i diritti dei bambini con malattie inguaribili e rare, quelli dei figli nelle famiglie omogenitoriali e le difficoltà legate alle adozioni, De Curtis e Garattini ci ricordano che garantire il benessere dei bambini è una responsabilità collettiva. Un appello alla solidarietà per costruire un futuro migliore per ogni bambino, perché proteggendone la salute stiamo investendo in una società più forte e giusta per tutti.Il prof. Mario De Curtis è stato professore ordinario di Pediatria all'Università di Roma La Sapienza, dove ha diretto l'Unità di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Umberto I. È editor emerito di «The Italian Journal of Pediatrics», presidente del Comitato per la Bioetica della Società Italiana di Pediatria e membro del Comitato Etico per la Sperimentazione e la Ricerca Clinica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Ha ricevuto l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e il titolo di Maestro della Pediatria conferito dalla Società Italiana di Pediatria. Collabora con diversi quotidiani su tematiche sanitarie e sociali riguardanti l'infanzia.Il prof. Silvio Garattini, medico farmacologo, è uno dei più noti scienziati italiani, fondatore e presidente dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto numerose onorificenze nazionali e internazionali, tra cui la Legion d'Onore della Repubblica Francese per meriti scientifici, il titolo di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, la Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica e diverse lauree honoris causa conferite da università europee. È autore di numerosi testi divulgativi in ambito sanitario. Giorgio Parisi, autore della prefazione al libro, è premio Nobel per la Fisica e già presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

24 Mattino - Le interviste
Violenza sessuale negata

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Apr 17, 2025


Fa discutere una sentenza di assoluzione dal reato di violenza sessuale per due uomini. Confermata anche in Appello la sentenza di primo grado perché la presunta vittima, una diciottenne, era sì ubriaca ma consenziente.Ne parliamo con Simonetta Matone, deputata della Lega e magistrata.Potrebbe esserci la mafia cinese, in particolare quella cosiddetta delle grucce, dietro il duplice omicidio di due cittadini cinesi a Roma.Ne parliamo con Pietro Pittalis, deputato della commissione Antimafia, presidente del Comitato sulle mafie straniere.

il posto delle parole
Isabella Guanzini "Come funamboli" Marion Muller-Colard

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 17, 2025 27:42


Marion Muller-Colard"Come funamboli"Inaugurare la vitaEdizioni QiqajonComunità di Bosewww.qiqajon.itTraduzione di Emanuele BorsottiPrefazione di Isabella GuanziniL'amicizia di due giovani donne, madri. La grazia di una nascita e la condanna di una diagnosi senza speranza.Una lettera, commovente, poetica, piena di passione, destinata a Jeanne, bambina ancora senza una storia, la cui madre morirà pochi mesi dopo la sua nascita per un cancro.Marion Muller-Colard, l'amica, mettendosi alla scuola della nuova vita che inizia e di un'altra che si confronta con la finitudine, racconta senza compromessi il calvario della malattia, e condivide una profonda riflessione sullo spessore del tempo e della realtà, sulla potenza dell'attimo, vissuto “come funamboli”, domando le vertigini di fronte agli abissi. E scrive, scrive a Jeanne per trasmetterle ciò che questa traversata sul filo di sua madre le ha insegnato.Marion Muller-Colard (Marsiglia 1978) è teologa protestante e scrittrice. Autrice di numerosi saggi e romanzi, dal 2017 è membro del Comitato consultivo nazionale di etica e ha fatto parte della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella chiesa (CIASE). Dal 2022 è direttrice delle edizioni Labor et Fides.Isabella Guanzini (Cremona 1973), filosofa e teologa, ha conseguito il dottorato in teologia presso l'Università di Vienna. Dal 2019 è professoressa ordinaria di teologia fondamentale presso l'Università cattolica di Linz.Emanuele Borsotti (Carmagnola, Torino, 1978), monaco di Bose e presbitero, si è specializzato in teologia sacramentaria e liturgia presso l'Institut catholique di Parigi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Modem
Allarme morbillo

Modem

Play Episode Listen Later Apr 8, 2025 29:57


A inizio anni 2000 gli Stati Uniti avevano proclamato l'eradicazione del morbillo grazie alle campagne di vaccinazione.Dall'inizio di quest'anno hanno registrato più di seicento casi, la maggior parte in TexasAd oggi sono due i bambini morti – uno di 6 e una di 8 anni – in Texas per complicazioni legate al morbillo, oltre a un adulto nello stato del New Mexico. Si tratta dei primi decessi per la malattia negli Stati Uniti da quasi dieci anni. Nessuno dei due bimbi era vaccinato, nessuno dei due aveva problemi di salute noti. Una situazione che ha portato il segretario alla Salute americano, Robert Kennedy Jr., a invitare la gente a vaccinarsi, unica soluzione per combattere il diffondersi della malattia. Lui che in passato aveva espresso posizioni no-vax…E se negli Stati Uniti in alcune zone con importanti focolai, ormai si puô dire che è emergenza sanitaria, “il morbillo è tornato”, laddove era scomparso, e questo “è un campanello d'allarme”, a detta dell'OMS, l'Organizzazione mondiale della sanità. Anche in Europa – infatti - i casi sono in aumento, così come in Svizzera. La ragione: diminuisce la copertura vaccinale…Come reagire a questa situazione? C'è da preoccuparsi? C'è il rischio di ritrovarsi a combattersi, tra promotori e contrari ai vaccini? E che relazione c'è fra l'aumento dei casi di morbillo e la pandemia di Covid-19?Ne parliamo con:Alessandro Diana, pediatra infettivologo e membro esperto presso InfovacRoberto Ostinelli Medico internista, granconsigliere di Helvethica Ticino, scettico su vari vaccini Guenda Bernegger Filosofa, insegna Etica alla SUPSI ed è membro del Comitato etico cantonale

il posto delle parole
Antonio Ballarò "La forma del Credo"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 7, 2025 29:42


Antonio Ballarò"La forma del Credo"La redazione del simbolo cristianoPresentazione di Stella MorraEDB Edizioni Dehoniane Bolognawww.dehoniane.itIl Credo, nella sua dimensione testuale, non solo è aperto a diverse proposte teologiche, ma tocca ogni esperienza umana. Non è un caso che sia concessa a chiunque la libertà di poter dire «credo» nella propria esistenza, ossia di effettuare la scommessa di fede indipendentemente da qualsiasi condizione di partenza. Quello di cui il Credo fa memoria al singolo non è una risoluzione, ma una garanzia che il credere non contraddice lo sperare.Antonio Ballarò è dottorando in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma) e insegnante di religione cattolica nella scuola secondaria. I suoi ambiti di ricerca sono la teologia fondamentale, l'ecclesiologia e la teologia pubblica. Nel triennio 2021-2023 ha fatto parte del Comitato di redazione della rivista il Mulino. Ha all'attivo diverse collaborazioni editoriali, anche con la rivista il Regno.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Radio Vaticana con voi
Radio Vaticana con Voi 04.04.2025

Radio Vaticana con voi

Play Episode Listen Later Apr 3, 2025 49:00


Intrattenimento e informazione, musica e cultura: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi 4 ore insieme per iniziare la giornata con numerosi ospiti! Protagonisti gli ascoltatori, come ogni giorno! Intervieni in diretta tramite WhatsApp al numero 335 1243 722 Gli ospiti di oggi in ordine di presenza: Lucia Ercoli, direttore scientifico dell'Istituto di Medicina Solidale; Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Famiglie; Giorgina Specchia Ematologa e componente del Comitato scientifico Ail; padre Giuseppe De Stefano, Comunità Frontiera e Città dei Ragazzi di Mola di Bari; Emanuele Caroppo, psichiatra e responsabile della Comunità Mario Gozzano, realtà terapeutica-riabilitativa del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 2; Rossella Fiamingo, schermitrice, oro a Paris 2024; Alberta Santuccio,schermitrice, oro a Paris 2024; Giampaolo Mattei, presidente di Athletica Vaticana. Conducono Andrea De Angelis e Silvia Giovanrosa A cura di Andrea De Angelis e Silvia Giovanrosa Hanno collaborato le colleghe ed i colleghi Marco Guerra, Roberta Barbi, Benedetta Capelli, Fabio Colagrande, Amedeo Lomonaco, Gianmarco Murroni, Federico Piana e Marina Tomarro Tecnici del suono Gustavo Messina e Alberto Giovannetti

il posto delle parole
Antonio Forcellino "Dipingere il sogno"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 2, 2025 29:27


Antonio Forcellino"Dipingere il sogno"Il miracolo dell'arte italiana da Cimabue e CaravaggioHarper Collinswww.harpercollins.itEsistono periodi straordinari durante i quali, in un unico luogo e tempo, in un solo campo del sapere, si succedono e si affiancano così tanti uomini geniali da far gridare al miracolo. È il caso dei poeti tragici e lirici nella Grecia del quinto secolo avanti Cristo, dei filosofi tedeschi del Settecento e dell'Ottocento. E, ovviamente, dei pittori italiani del Rinascimento. In poco più di due secoli, una fioritura mai vista prima di talenti rivoluzionò la pittura, creando una nuova visione del mondo che suscita, ancora oggi, stupore, estasi, meraviglia. Antonio Forcellino, uno dei più grandi restauratori e storici dell'arte italiani, molti di questi capolavori li ha toccati con mano, restituendoli al pieno splendore, dialogando con loro attraverso un'acuta ricerca e una profondissima passione. Passione e ricerca che gli permettono di raccontare questa storia miracolosa, intessendo legami e influenze tra generazioni di artisti che sembrano appartenere a un'unica straordinaria famiglia.Per la prima volta la storia delle immagini diventa una storia di relazioni anche sentimentali tra i protagonisti della scena artistica italiana del Rinascimento. La storia comincia con Cimabue, indicato da Dante come l'iniziatore della pittura moderna, e si ferma a Caravaggio, scandaloso e geniale innovatore della visione, passando per i meravigliosi affreschi di Giotto ad Assisi, la potenza vitale di Masaccio e le geometrie sublimi di Piero della Francesca, confluite tutte nella grande e terribile pittura di Michelangelo. Dipingere il sogno è un libro appassionante e illuminante, che spiega e racconta l'arte moderna come mai è stato fatto prima."L'arte italiana tra Cimabue e Caravaggio si può leggere come una storia di famiglia. L'Italia è la casa comune abitata dagli artisti, un'immensa casa ideale dove vive una famiglia che di generazione in generazione, da un certo momento in poi, persegue un obiettivo comune: rappresentare al meglio la realtà e il sogno."Antonio ForcellinoTra i maggiori studiosi europei di arte rinascimentale, ha realizzato restauri di opere di grande valore, come il Mosè di Michelangelo e l'Arco di Traiano. La sua attenzione si rivolge da sempre a tutta la ricchezza del fare arte, ai contesti storici, alle tecniche e ai materiali, alle radici psicologiche e biografi che dei grandi capolavori. È stato eletto membro del Comitato per le celebrazioni dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci, promosso dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Per HarperCollins ha pubblicato la trilogia di romanzi Il secolo dei giganti, dedicata ai grandi protagonisti dell'arte rinascimentale: Il cavallo di bronzo: l'avventura di Leonardo, Il colosso di marmo: l'ardore di Michelangelo e Il fermaglio di perla: la grazia di Raffaello.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Focus economia
La guerra dei dazi, Trump annuncia il 25% sulle auto

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 27, 2025


Donald Trump ha colpito duro le auto straniere importate negli Stati Uniti imponendo una tassa del 25% "permanente" a partire dal 2 aprile: il giorno della "liberazione dell'America" come l'ha definito il presidente, quando scatteranno anche i dazi reciproci nei confronti di 15 Paesi. Per il tycoon la mossa servirà a stimolare la produzione nazionale, ma rischia di mettere a dura prova le finanze delle case automobilistiche che dipendono dalle catene di forniture globali e tradursi in costi più elevati per i consumatori americani. Così di sicuro pensano i mercati che hanno reagito molto male alla notizia: Wall Street ha chiuso in rosso ancora prima dell'annuncio ufficiale ed è calata ulterioremente dopo, mentre la maggior parte delle azioni delle case automobilistiche hanno lasciato sul terreno circa il 2-3%, da General Motors a Stellantis. La misura del presidente americano potrebbe anche innescare ulteriori scontri commerciali con l'Unione europea, in particolare Paesi come Germania e Italia, ma anche Giappone e la Corea del Sud. Affrontiamo il tema con Mario Cianflone, Il Sole24OreTrump Makes China Attractive Again Mentre aumentano le frizioni tra gli Stati Uniti di Trump e i suoi alleati. C'è un grande attore globale pronto ad approfittarne. Durante il China Development Forum, il premier cinese Li Qiang ha intensificato gli sforzi per provare ad attrarre aziende straniere in Cina, nel tentativo di ravvivare l economia cinese che sta attraversando una fase di deflazione, alti tassi di disoccupazione e crescita economica debole. Qiang ha promesso stabilità e politiche favorevoli alle imprese, sottolineando l impegno di Pechino per la globalizzazione, il multilateralismo e la resistenza al protezionismo. Reuters riporta anche che una rete di aziende gestite da una società tecnologica cinese segreta starebbe cercando di reclutare gli ex dipendenti del governo federale statunitense licenziati nelle ultime settimane. Intanto oggi la Cina rigetta l'offerta del presidente americano Donald Trump di concessioni sul fronte dei dazi in cambio del via libera di Pechino alla vendita di TikTok. E' quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, secondo cui "i nuovi dazi Usa sulle auto importate violano le regole dell'Organizzazione del commercio (Wto) e minacciano il sistema del commercio basato sulle regole". La posizione di Pechino è "consistente e chiara": le tariffe "non aiuteranno gli Stati Uniti a risolvere i suoi problemi" e "le guerre commerciali non avranno alcun vincitore"; ha aggiunto Guo.Il commento è di Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia dell'IspiOlimpiadi, a Cortina inaugurata la pista da bob delle polemiche Lunedì 24 Marzo è stata inaugurata la nuova pista da bob "Eugenio Monti" di Cortina. La pista da Bob di Cortina viene considerato un "Miracolo olimpico" vista la difficoltà nella realizzazione e lo scetticismo che ha accompagnato il progetto dall'inizio. "La pista da bob è il monumento alla follia". A dirlo è stato il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante la cerimonia di inaugurazione della pre-omologazione dello Sliding Centre di Cortina che si è svolta martedì 25 marzo.«Mi dicevano che era una follia», ha aggiunto Zaia, «ed invece abbiamo trasformato una discarica nel Guggenheim del ghiaccio». In questi anni, si era discusso della possibilità di utilizzare impianti in Austria, Svizzera o Germania, che avrebbero eliminato la necessità di costruire una nuova pista. Le parole del CIO a dicembre 2023, quando il primo bando di gara è andato deserto, L ultima stroncatura per le gare olimpiche invernali in Italia arriva direttamente con un comunicato del Comitato Olimpico Internazionale: «in una fase così avanzata devono essere prese in considerazione solo le piste già esistenti e operative». Invece poi il governo è riuscito a convincere una delle più grandi imprese italiane, la Pizzarotti, a raccogliere la sfida e in tredici mesi l'opera ha visto la luce. Un tempo record. Anche per il Comitato olimpico internazionale, che nutriva perplessità sul futuro riutilizzo della struttura, oltre che sulle effettive spese, di fatto lievitate dagli 81,6 milioni di euro del bando di ricostruzione andato deserto alla scadenza del 31 luglio 2023, ai 118,4 milioni euro di investimento complessivo dichiarato da Simico, la società infrastrutture di Milano Cortina 2026. Sul cantiere si sono mosse 135 persone sotto la direzione dell'impresa capofila Pizzarotti che ha stretto accordi con 35 appaltatori ditte principalmente bellunesi e nazionali. Ne parliamo proprio con Paolo Pizzarotti, Presidente Impresa Pizzarotti.

Divergente
Dove ci sta portando la deriva economica statunitense?

Divergente

Play Episode Listen Later Mar 25, 2025 15:57


Gli Usa possono andare in default già questa estate secondo un articolo del New York Times con riferimento ad un'analisi del Bipartisan Policy Center, se il Congresso non sospenderà o alzerà il tetto del #debito, il default potrebbe concretizzarsi già a luglio o ad inizio autunno Il centro prevede che il giorno X... arriverà tra metà luglio e inizio ottobre.Gli USA, dobbiamo ricordarlo, non sono le city, ovverosia il centro borghese di quel pugno di città con le periferie disperate e gli homeless che vengono portati con i camion nelle discariche umane - altro che immigrati - ma sono le Detroit, le Baltimora Philadelphia e poi Ohio, Texas, New Mexico e la maggior parte di quella cinquantina di stati della federazione che non si sente partecipe dello Stato disunito che ha eletto un Tycon che facesse i loro interessi, o almeno anche quelli. Infatti, se una decina di capitalisti ha le risorse che mancano del tutto al restante 80% dei concittadini, non è neppure quello l'aspetto peggiore che manderà in crisi il paese. E se Trump avrebbe potuto fare qualcosa alla sua prima elezione adesso l'impresa si va facendo disperata ed è solo grazie al fatto che non è un presidente ma, come nella Francia della rivoluzione, quello che potremmo chiamare un "Comitato della Salute Pubblica", ovvero quel Gotha bipartisan che comprende anche gli ex-dem Robert Kennedy Jr. e Elon Musk. Proprio le parole di quest'ultimo spese nelle tre ore (di cui ho seguito solo l'inizio e, confesso, con il traduttore automatico) dell'episodio di 15 giorni fa del celebre podcast di Joe Rogan. Sentiamo cosa ci ha detto Musk.

Effetto notte le notizie in 60 minuti
​Ucraina, da Riad oggi nessuna firma

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Mar 24, 2025


Russia e Stati Uniti si parlano a Riad, in colloqui che vengono definiti “creativi” da Grigory Karasin, membro della delegazione russa e capo del Comitato per gli affari internazionali del Consiglio della Federazione. Dalla Casa Bianca intanto il Presidente Donald Trump afferma che si sta discutendo “di territori, linee di demarcazione e di energia”. Ne discutiamo con Marco Di Liddo, Direttore del Centro Studi Internazionali (CeSI). Commentiamo poi la giornata della politica italiana, con al centro la tensione fra il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. Con noi Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore. Secondo il Rapporto mondiale sui salari dell’Organizzazione internazionale del Lavoro (agenzia specializzata delle Nazioni Unite sui temi del lavoro e della politica sociale), i salari reali in Italia sono inferiori di 8,7 punti rispetto a quelli del 2008, il risultato peggiore fra i Paesi del G20. Ci spiega tutto Morya Longo, giornalista de Il Sole 24 Ore.Var, novità in Coppa Italia: gli arbitri spiegheranno le decisioni a tutto lo stadio. Ci racconta tutto Giovanni Capuano.

il posto delle parole
Raffaella Baritono "Furore. Gli Stati Uniti verso la guerra civile" Biennale Democrazia

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 24, 2025 18:01


Raffaella Baritono"Furore. Gli Stati Uniti verso la guerra civile"Biennale Democraziawww.biennaledemocrazia.itDomenica 30 marzo, ore 11:00Teatro Carignano, TorinoFurore. Gli Stati Uniti verso la guerra civileRaffaella Baritono, Mattia Diletti, introduce Oliviero Bergamini.UniVerso per Biennale Democrazia.Negli Stati Uniti è in corso una «guerra civile fredda»? Alcuni dati lo suggeriscono. Il tasso di fiducia nel governo è al 22% (era il 77% negli anni Sessanta), e la polarizzazione cresce a ritmi vertiginosi: in soli otto anni (2016-2024) la quota di repubblicani che considera i democratici «immorali» è cresciuta dal 47 al 72%, quella inversa dal 35 al 63%. Ricondurre tutto a Trump, comunque, sarebbe miope: il processo di frammentazione sociale è in corso da oltre mezzo secolo, con lo scandalo Watergate e la crisi del manifatturiero. Il risultato, oggi, è un'America spaccata lungo confini profondi – economici, politici, culturali. Un fenomeno sempre più difficilmente reversibile.Raffaella Baritono è professoressa ordinaria di Storia e politica degli Stati Uniti presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Bologna. E' attualmente direttrice del Centro Studi dipartimentale sugli Stati Uniti (LAB-USA), è stata direttrice del CISPEA (Centro Interuniversitario di Storia e Politica Euro-Americana), nonché presidente della SIS (Società Italiana delle Storiche) e vicepresidente dell'AISNA (Associazione Italiana di Studi Nord Americani). Ha fatto parte anche del Comitato direttivo della SISI (Società Italiana di Storia Internazionale). È stata co-direttrice ed attualmente fa parte del Comitato direttivo della rivista “Ricerche di Storia Politica” e di “Scienza&Politica” e ha fatto parte, per due mandate, del Comitato direttivo della rivista “Il Mulino”. È attualmente membro del Comitato direttivo dell'Associazione Il Mulino e fa parte del Comitato editoriale della casa editrice Il Mulino e del Comitato scientifico della Fondazione Gramsci-Emilia Romagna. È anche socia dell'Accademia delle Scienze dell'Università di Bologna. Ha svolto periodi di ricerca all'estero (University of Wisconsin-Madison, University of Southern Illinois, Indiana University, Columbia University, University of Oxford, SciencePo-Lyon).I suoi interessi di ricerca riguardano la storia politica e politico-intellettuale statunitense, nonché della storia politica dei femminismi americani. Fra le sue pubblicazioni più recenti: Eleanor Roosevelt. Una biografia politica, Bologna, Il Mulino, 2021, «A bad edition of a Polish king»: i presidenti americani e le trasformazioni del sistema politico contemporaneo, in Giovanni Orsina e Maurizio Ridolfi , a cura di, La Repubblica del presidente. Istituzioni, pedagogia civile e cittadini nelle trasformazioni delle democrazie, Roma, Viella, 2022, pp. 325-342; Angela Davis, Roma, Carocci, 2024.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Ultim'ora
Cina, La Russa incontra presidente Comitato Permanente Assemblea

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Mar 24, 2025 1:09


PECHINO (CINA) (ITALPRESS) - Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha incontrato in Cina il presidente del Comitato Permanente dell'Assemblea Nazionale del Popolo, Zhao Leji.sar/mca2(Fonte video: ufficio stampa Senato)

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Cina, La Russa incontra presidente Comitato Permanente Assemblea

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Mar 24, 2025 1:09


PECHINO (CINA) (ITALPRESS) - Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha incontrato in Cina il presidente del Comitato Permanente dell'Assemblea Nazionale del Popolo, Zhao Leji.sar/mca2(Fonte video: ufficio stampa Senato)

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Ex Safond, parla il Comitato: “La gente sta prendendo coscienza”. E Dueville rivede la sua posizione

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Mar 16, 2025 1:52


L'attivo "Comitato Tuteliamo la Salute" annuncia di aver superato quota 3mila firma, ma è forse la nuova presa di posizione del comune di Dueville il risultato più apprezzato dal sodalizio nato per contrastare un progetto, quello proposto da Silva nell'area ex Safond a Montecchio Precalcino, ritenuto pericoloso per la salute e l'ambiente di molta parte dell'alto vicentino.

il posto delle parole
Bruno Bignami "Primo Mazzolari. Oltre le sbarre, il fratello"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 13, 2025 14:13


Bruno Bignami"Primo Mazzolari. Oltre le sbarre, il fratello"Il carcere e la giustiziaA cura di Bruno Bignami e Umberto ZanaboniPrefazione di Gian Carlo PeregoEDB Edizioni Dehoniane Bolognawww.dehoniane.itIl tema della giustizia è quanto mai attuale, ma è utile uno sguardo di misericordia e redenzione sulla vita di quanti hanno commesso gravi errori tanto da finire in carcere. Mazzolari è maestro di umanità e cerca di leggere il cuore, non si ferma all'apparenza o al pregiudizio. Egli anticipa il principio della fraternità di papa Francesco. Pur senza affermarla in modo esplicito, la prospettiva di don Primo è la stessa che sostiene la giustizia riparativa: bisogna educare più che condannare, dare opportunità più che chiudere porte, perché «chi non crede alla redimibilità di una creatura umana non è cristiano».Don Primo Mazzolari (1890-1959) fu cappellano militare al tempo della Prima guerra mondiale e trascorse la sua vita come parroco di Cicognara e di Bozzolo. I suoi scritti e le sue predicazioni lo imposero all'attenzione pubblica. Bruno Bignami, direttore dell'Ufficio CEI per i problemi sociali e il lavoro, e Umberto Zanaboni, direttore diocesano dell'Ufficio missionario di Cremona, rispettivamente postulatore e vicepostulatore della causa di beatificazione del parroco di Bozzolo, realizzano questa pubblicazione su invito del Comitato scientifico della Fondazione don Primo Mazzolari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Inside
Lorenzo Bini Smaghi: Le misure economiche di Trump e la reazione dei mercati finanziari globali

Inside

Play Episode Listen Later Mar 6, 2025 10:08


Il dottor Lorenzo Bini Smaghi, già membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, interviene a Radio Radicale – Spazio Trasnazionale, condotto da Francesco De Leo, per analizzare le prime misure economiche messe in atto da Donald Trump, che hanno fatto registrare reazioni negative sui mercati finanziari. Il dottor Lorenzo Bini Smaghi è socio e Consigliere Scientifico dell'istituto Affari Internazionali.

RadioPNR
Walking for Her: iniziativa del Comitato della Croce Rossa di Gavi

RadioPNR

Play Episode Listen Later Mar 4, 2025 5:06


All' interno del programma Buongiorno PNR,Francesca Ravanello e Sabina Carrea ci hanno illustrato l' iniziativa Walking for Her di sabato 8 Marzo,una camminata di 5 km con partenza alle 14.00 da piazza Dante a Gavi

Ultim'ora
Sala incontra Piantedosi, "Preoccupa abbassamento età di chi delinque"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Mar 3, 2025 2:09


MILANO (ITALPRESS) - "Direi che è stato un buon incontro. Abbiamo esaminato un po' i dati che sono positivi in generale, ma è chiaro che la tematica relativa ai reati predatori da strada è un problema e la cosa che preoccupa è anche l'abbassamento dell'età di chi commette un crimine. Una questione su cui dobbiamo porre grande attenzione". Così oggi il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine di una tavola rotonda in Prefettura del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.xp2/trl/mca1

Ultim'ora
Sala incontra Piantedosi, "Preoccupa abbassamento età di chi delinque"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Mar 3, 2025 2:09


MILANO (ITALPRESS) - "Direi che è stato un buon incontro. Abbiamo esaminato un po' i dati che sono positivi in generale, ma è chiaro che la tematica relativa ai reati predatori da strada è un problema e la cosa che preoccupa è anche l'abbassamento dell'età di chi commette un crimine. Una questione su cui dobbiamo porre grande attenzione". Così oggi il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine di una tavola rotonda in Prefettura del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.xp2/trl/mca1

Sveja
Oltre la retata. Il Quarticciolo ha un piano. E no, non è quello del modello Caivano. Appuntamento al corteo di sabato

Sveja

Play Episode Listen Later Feb 28, 2025 21:31


Oltre la retata.Il Quarticciolo ha un piano. E no, non è quello del modello Caivano. Appuntamento al corteo di sabatoEra il pomeriggio del 18 gennaio quando centinaia di persone si sono ritrovate davanti all'ex-questura, in piazza del Quarticciolo, a manifestare contro l'esportazione del cosiddetto modello Caivano. Proprio l'ex-questura, a rischio sgombero, è ormai un luogo simbolo della resistenza di un quartiere che negli ultimi mesi occupa tutte le prime pagine dei quotidiani locali. Ma in che modo si racconta il Quarticciolo? Si dà spazio alle voci che lo animano, alla complessità che lo abita, alle presenze che si impongono alla desertificazione o, piuttosto, si soffia sul fuoco smontando pezzo per pezzo le alternative che ostinatamente si fanno spazio? Dall'emergenza abitativa allo spaccio di crack, come molte periferie romane anche il Quarticciolo subisce decenni di abbandono e, quindi, le sue drammatiche conseguenze. I problemi ci sono e no, non vengono negati. L'esperienza sociale e politica del Quarticciolo racconta che si dovrebbe diffidare di risposte semplici a domande complesse. Dispiegare forze di polizia mentre si chiudono consultori e plessi scolastici, aumentare le videocamere mentre si tolgono presidi sociali, tenere chiuse le serrande mentre si sgomberano case e dopo-scuola, arrestare, reprimere, minacciare: niente di tutto questo renderà questi luoghi più sicuri. Se l'obiettivo del governo sembra quello di voler rendere il Quarticciolo e le altre “periferie d'Italia” luoghi sempre più isolati e ancora più terrorizzati e terrorizzanti, il quartiere non ci sta: domani, sabato 1° marzo,  tornerà in piazza. Perchè il Quarticciolo ha ancora qualcosa da dire sul proprio destino. E da urlare. Il Fuori Porta di oggi, curato per Sveja da Alessandro Coltré, Marica Fantauzzi e Angela Gennaro mette insieme alcune di queste voci resistenti, con il montaggio e la post-produzione di Luca Tommasini e le foto di Miriam Aly. Si ringraziano il Comitato del Quarticciolo e Daniele Leppe.Sveja è un progetto di comunicazione indipendente sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della fondazione Charlemagne.

Voci dipinte
Vita d'artista

Voci dipinte

Play Episode Listen Later Feb 23, 2025 55:14


Il Gran Premio svizzero d'arte / Prix Meret Oppenheim va anche quest'anno a tre operatori culturali di spicco. Su raccomandazione della Commissione federale d'arte (cfa), l'Ufficio Federale della Cultura premia Felix Lehner, Miroslav Šik e Pamela Rosenkranz, la grande artista svizzera che ha conquistato la scena internazionale. Tutti ricordiamo la sua installazione Our Product , presentata alla 56a Biennale di Venezia, un'installazione che trasformò il padiglione svizzero in un'esperienza multisensoriale. Ma la straordinaria carriera di questa artista, originaria di Altdorf, Canton Uri, è un'eccezione nel panorama elvetico? Quanto è difficile, oggi, per le artiste svizzere riuscire a scegliere il percorso dell'arte, a crescere e sviluppare la propria ricerca? La nostra redazione prende spunto dal premio a Pamela Rosenkranz per andare a guardare da vicino il percorso e il lavoro di due artiste ticinesi: Samoa Remy e Daniela Droz.Ospiti della puntata: Samoa Remy, artista. Daniela Droz, artista, Roberto Pellegrini, membro del Comitato di Visarte Ticino. Con un intervento del Presidente della Commissione federale d'arte Raffael Dörig.Anche l'inserto della settimana ci consente di mettere a fuoco la ricerca di un'artista svizzera, Louisa Gagliardi. Il MASI Lugano presenta Many Moons, la prima grande mostra istituzionale in Svizzera a lei dedicata. Ce ne parleranno la curatrice Francesca Benini e l'artista Louisa Gagliardi.

La Storia riletta da Mauro Lanzi
La Rivoluzione Francese - Parte XI

La Storia riletta da Mauro Lanzi

Play Episode Listen Later Feb 21, 2025 31:08


Con l'esecuzione di Danton inizia in Francia il periodo detto del Grande Terrore; ora come non mai Robespierre ed il Comitato di Salute Pubblica utilizzano Tribunale Rivoluzionario e ghigliottina per mettere a tacere ogni opposizione; la Francia è disgustata da questo fiume di sangue, oltre al malcontento per la difficile situazione economica, ma tutto viene accettato per il timore della minaccia portata dagli eserciti stranieri. La vittoria di Fleurus dissipa anche questa paura, la Francia è pronta a liberarsi del Terrore e dei suoi sostenitori.

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
2024, il peggior anno per il giornalismo

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Feb 19, 2025 1:48


Il 2024 è stato l'anno in cui sono stati uccisi più giornalisti da quando il Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) ha cominciato a contarli. Sono 124 giornalisti ammazzati in diciotto Paesi, con Gaza che guida la drammatica classifica con 85 operatori uccisi durante l'offensiva israeliana. I palestinesi riferiscono che gli operatori dell'informazione uccisi nel 2024 sarebbero almeno 200, tenendo conto dei cameraman, dei tecnici e di altri operatori dell'informazione. Alcuni sono stati assassinati mentre lavoravano, altri mentre si trovavano nelle loro abitazioni con le loro famiglie. “È il momento più pericoloso per un giornalista nella storia del CPJ”, avverte la presidente del CPJ Jodie Ginsberg. “Inoltre, la detenzione dei giornalisti sta raggiungendo livelli record, evidenziando i crescenti rischi per i reporter e gli operatori dei media”. Secondo il rapporto del CPJ, almeno ventiquattro giornalisti in tutto il mondo sono stati deliberatamente uccisi nel 2024 a causa dei loro reportage. Altri reporter sono stati uccisi ad Haiti, in Messico, in Pakistan, in Myanmar, in Mozambico, in India, in Iraq e in Sudan. Secondo Ginsberg, il rischio per chi fa informazione è aumentato poiché i governi operano nell'impunità e non sono tenuti a rispondere degli attacchi alla stampa. Il giornalismo è sotto attacco, non solo per le bombe e le pallottole. Il logoramento delle democrazie ha bisogno di silenzio e cecità per rompere gli argini della propaganda. Quei morti sono un attacco a chi scrive ma anche a chi legge. Forse, per rendersene conto, servirebbero i funerali collettivi, oltre ai festival. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Ex Safond, i sindaci puntualizzano: “Legittimo raccogliere firme, ma si vanno diffondendo falsità”

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Feb 15, 2025 1:52


"La preoccupazione è comprensibile e ci riguarda tutti, ma da quando il "Comitato Tuteliamo la Salute" ha promosso la sua petizione, si sono diffuse notizie allarmanti che non trovano riscontro nella realtà". Non vuole passare come il capo di un'amministrazione inerte Fabrizio Parisotto, sindaco di Montecchio Precalcino, dopo i crescenti malumori sorti a seguito dell'annuncio della realizzazione di una piattaforma multifunzionale per il recupero di rifiuti sanitari e per la produzione di "EoW" ("End of Waste") per fonderie.

Focus economia
Chi paga la difesa europea?

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 13, 2025


Oggi si è tenuto a Bruxelles la riunione dei ministri della Difesa della Nato. Sul tavolo inevitabilmente quanto annunciato ieri da Donal Trump in merito all'inizio delle trattative per una pace in Ucraina e la richiesta all'Europa, avanzata dal Segretario americano alla Difesa Pete Hegseth, di farsi carico della maggior parte dei finanziamenti all'Ucraina. Dai 31 membri della Nato Trump continua a pretendere un impegno finanziario maggiore del 2% del loro Pil, mentre complessivamente i Paesi Nato della Ue sono all 1,9%, con l Italia per esempio che non arriva all 1,6%. Nello specifico Cambio in un intervento all'incontro dello Ukraine Defence Contact Group, che riunisce più di 40 paesi alleati dell'Ucraina, tenutosi ieri a Bruxelles, il Segretario americano alla Difesa Pete Hegseth ha dichiarato che l'Europa dovrà fornire la maggior parte dei finanziamenti all'Ucraina, segnando un cambio di rotta nella politica di Washington. Se tutti i Paesi Ue fossero al 2% del Pil, così come chiede la Nato già ora, ci sarebbero 60 miliardi in più da spendere. I singoli Paesi europei in questi mesi dovranno decidere se mantenere l inefficiente frammentazione e rimpolpare i loro sistemi di difesa, pagando ognuno di tasca propria e portando acqua all industria militare Usa, o accordarsi per una Difesa comune europea. Per finanziarla, sempre nel quadro della Nato, è in discussione la possibilità di emettere debito comune. In questo caso gli scenari sono due: 1) acquisti centralizzati dai miglior offerenti per spendere meno; 2) concentrare le risorse sulla industria europea per uniformare le forniture. A margine della Ministeriale della Nato a Bruxelles si è espresso anche il ministro della Difesa Guido Crosetto: 'Su obiettivo oltre 3% concordi quasi tutti' L'impegno di spendere per la difesa una somma annua pari ad almeno il 2% del Pil "ormai è ampiamente superato". Il segretario alla Difesa degli Usa Pete Hegseth "ci ha ribadito che la richiesta di Donald Trump sarà al 5%. Noi abbiamo ribadito che per molti Paesi è impossibile pensare di raggiungere un obiettivo di questo tipo". "Probabilmente - ha aggiunto - a fine giugno, quando si riunirà la Nato, ci sarà un'ulteriore proposta" di obiettivo per la spesa per la difesa, "che non sarà più sicuramente il 2%, neanche il 2,5%. Si parla di oltre il 3%", obiettivo che, conclude, "trova concordi quasi tutti i Paesi". Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles.La Lega insiste sulla pace fiscale ma Giorgetti non si sbilanciaL obiettivo per ora è soprattutto mediatico. Matteo Salvini ha riunito ieri alla Camera il Consiglio federale della Lega per rilanciare la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali che secondo il vicepremier del Carroccio potrebbe arrivare in primavera, anche con un decreto ad hoc. Toccherà ora a Giancarlo Giorgetti mettere in pratica l idea riuscendo a far quadrare i conti di quella che il segretario della Lega ha battezzato pace fiscale . E qui viene il difficile. Lo si capisce dalla risposta sibillina del ministro dell Economia. Ai giornalisti che gli chiedono se sia d accordo con questa nuova rottamazione risponde con un sibillino «non smentisco». A spanne il costo si aggirerebbe attorno ai 5 miliardi di euro. Tanto, troppo per un bilancio in sofferenza. Oggi il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti durante il question time al Senato ha spiegato che lavora sempre sulle coperture di ogni tipo perché purtroppo il lavoro il Mef è su tutte le coperture, rispondendo alla domanda se fosse in corso la ricerca di risorse per la rottamazione delle cartelle fiscali. Intanto ieri è arrivato ieri sera in extremis l emendamento fiscale al Milleproroghe che riapre i termini della rottamazone quater (domande entro il 30 aprile) e corregge la stretta sulle auto aziendali: i contratti firmati nel 2024 eviteranno l aumento di costi. Intanto la Lega insiste sulla sanatoria in 10 anni. Alleati freddi. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 OreTim, ok a Mef-Retelit su Sparkle La firma per il distacco di Sparkle da Telecom Italia è fissata per l 11 aprile, ma la vendita sarà completata «entro il primo trimestre del 2026», una volta ottenute le prescritte autorizzazioni antitrust e golden power. Il cda Tim ha approvato ieri l offerta Mef-Retelit. Della società dei cavi sottomarini il Mef rileverà il 70%, la controllata italiana del fondo Asterion il 30%, finanziando l operazione per circa la metà a debito, con il supporto di un pool di banche (Intesa, Ing, Bpm e Mps). L offerta, che valuta la società dei cavi sottomarini internazionali 700 milioni in termini di enterprise value, era diventata vincolante prima di Natale, ma il termine di validità, inizialmente fissato nel 27 gennaio, era poi slittato al 15 marzo. L offerta è passata al vaglio del Comitato parti correlate per la presenza nel capitale di Cdp (9,8%) e nel board del presidente della Cassa Giovanni Gorno Tempini. Ieri il board ha esaminato anche il preconsuntivo del 2024 che ha riportato risultati anche migliori degli obiettivi aziendali. La nota Tim sottolinea che «sono state centrate tutte le guidance per tre anni consecutivi». I ricavi consolidati sono cresciuti del 3,1% a 14,5 miliardi, con un miglioramento dell 1,5% a 10,2 miliardi sul mercato domestico e un progresso del 6,8% a 4,4 miliardi in Brasile. L Ebitda aumenta dell 8,3% a 4,3 miliardi, con contributo analogo e identica progressione dalle attività in Italia e nel Paese sudamericano. L Ebitda after lease sale del 10,1% a 3,7 miliardi (+8,5% sul mercato domestico a 2 miliardi e +11,9% in Brasile a 1,7 miliardi). Sul mercato domestico Tim consumer ha riportato ricavi per 6,1 miliardi (+0,6%) e Tim enterprise per 3,3 miliardi (+4,1%). Ne parliamo con Antonella Olivieri Il Sole24OreConfindustria: dai dazi effetti profondi sull ItaliaTrump firmerà presto un ordine per imporre dazi a tutti i Paesi che applicano dazi sulle importazioni statunitensi. Il presidente statunitense ha già annunciato dazi su acciaio e alluminio dal 12 marzo, scatenando reazioni negative da Canada, Ue e Messico.In questo contesto secondo il Centro Studi di Confindustria, che oggi ha pubblicato una nota, l export italiano è più esposto della media Ue al mercato Usa. Tra i settori maggiormente esposti: bevande (39%), autoveicoli e altri mezzi di trasporto (30,7% e 34%) e farmaceutica (30,7%). Nel 2024 le vendite di beni italiani negli Usa sono state pari a circa 65 miliardi di euro, generando un surplus vicino a 39 miliardi. "I lavori empirici basati sull esperienza della prima amministrazione Trump - si legge nella nota - mostrano che i dazi si sono scaricati interamente sui prezzi di acquisto, con un impatto finale di minori margini per le imprese e maggiori prezzi per i consumatori. Per Italia ed Europa si prefigurano considerevoli rischi, accanto ad alcune opportunità, in termini di quote di mercato potenzialmente contendibili nel mercato Usa liberate dal decoupling con la Cina". I dazi, spiega il Centro Studi, sono uno strumento "estremamente distorsivo" e nel caso dell'Italia " le connessioni economiche sono estremamente profonde". Il commento è di Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.

BASTA BUGIE - Comunismo
10 Febbraio: il giorno del ricordo, per non dimenticare le foibe

BASTA BUGIE - Comunismo

Play Episode Listen Later Feb 11, 2025 9:26


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=807510 FEBBRAIO: IL GIORNO DEL RICORDO, PER NON DIMENTICARE LE FOIBE di Roberto de Mattei Il 10 febbraio di ogni anno si commemorano le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo della popolazione della Venezia Giulia e della Dalmazia. La "Giornata del ricordo", istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, ha infatti stabilito questa data per "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".Le foibe nel loro significato geografico sono delle voragini, strette e profonde, che si aprono nei territori dell'Istria, della Dalmazia e del Friuli Venezia-Giulia, Ma sotto l'aspetto storico, la parola foibe indica le efferate violenze compiute in queste regioni dai partigiani comunisti jugoslavi, tra l'autunno del 1943 e il 1947, ben dopo la conclusione della guerra. Migliaia di italiani vennero "infoibati" ovvero gettati in queste orrende cavità, dopo essere stati assassinati, ma spesso ancora vivi, morendo tra atroci sofferenze.Questo assassinio di massa faceva parte del progetto politico di Josip Brosz Tito, segretario generale del Partito Comunista di Jugoslavia, che, con l'aiuto della Russia sovietica, a partire dal 1941, si mise alla testa di un Esercito popolare di Liberazione contro le forze di occupazione italo-tedesche. Il maresciallo Tito fu poi capo della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia dal 1945 fino alla sua morte nel 1980.Il piano di Tito prevedeva l'annessione della Venezia-Giulia e di altre terre allora italiane alla nuova Jugoslavia comunista, come in parte avvenne. Per raggiungere l'obiettivo era necessario eliminare fisicamente ogni possibile oppositore, indipendentemente dalle sue complicità con i tedeschi e il passato regime fascista. Si trattava soprattutto di distruggere la vecchia classe dirigente, come avveniva in tutti i paesi in cui il comunismo prendeva il potere. Furono prese di mira dunque anche personalità di orientamento moderato e antifascista, compresi alcuni cattolici e liberali che militavano nel Comitato di Liberazione Nazionale (CNL). Tutti coloro che venivano ritenuti contrari al progetto di espansione slavo-comunista venivano trucidati o avviati nei campi di concentramento.IL MASSACROGli storici stimano che oltre 10 mila persone furono gettate vive o morte nelle foibe, tra l'8 settembre 1943 e il 10 febbraio 1947, giorno della firma dei Trattati di Pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia, i territori, già italiani dell'Istria, del Quarnaro, della città di Zara con la sua provincia e della maggior parte della Venezia Giulia. L'occupazione jugoslava fu causa non solo del fenomeno delle foibe, ma anche di massicce deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi e dell'esodo di circa 300mila giuliani, istriani, fiumani e dalmati.Il massacro ebbe inizio in Istria dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Nel momento in cui l'esercito italiano si sbandò, i partigiani di Tito, avviarono il terrore, con arresti, uccisioni, infoibamenti di italiani. Il 16 settembre fu arrestato dalle milizie comuniste il parroco di Villa di Rovigno Angelo Tarticchio. Dopo averlo torturato, i partigiani lo trascinarono presso Baksoti (Lindaro), dove assieme a 43 prigionieri, legati con filo spinato, venne ucciso con una raffica di mitragliatrice e gettato in una cava di bauxite. Quando un mese più tardi il corpo fu riesumato dai Vigili del Fuoco di Pola, lo si trovò nudo, con una corona di spine conficcata sulla testa e i genitali tagliati e conficcati nella bocca.Pochi giorni dopo, il 25 settembre, venne catturata a Visinada, insieme ad altri membri della sua famiglia, Norma Cossetto, una giovane ventitreenne. Dopo essere stata sottoposta a brutali sevizie da parte dei suoi carcerieri, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, la giovane fu gettata viva, legata a altre vittime, nella foiba di Villa Surani.In Istria, nell'antico castello Montecuccoli di Pisino, era insediato un feroce tribunale rivoluzionario. I condannati venivano legati con filo di ferro spinato e trasportati sull'orlo delle foibe dove erano uccisi a colpi di mitra e di fucile. In molte occasioni, prima dell'esecuzione, i prigionieri erano obbligati a spogliarsi completamente in modo da cancellare ogni possibile traccia della loro identità.FOIBA DI BASOVIZZA VANDALIZZATA DI RECENTELa seconda ondata di infoibamenti avvenne nel 1945, quando l'esercito di Tito invase la Venezia Giulia, giungendo a Trieste prima delle forze Alleate. Simbolo di queste stragi è la cosiddetta "Foiba di Basovizza", un pozzo minerario che, nel maggio 1945, divenne un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, arrestati dai partigiani comunisti. A Basovizza arrivavano gli autocarri della morte con il loro carico di disgraziati. Questi, con le mani straziate dal filo di ferro e spesso avvinti fra loro a catena, venivano sospinti a gruppi verso l'orlo dell'abisso. Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro.Il termine genocidio, con cui si intende definire il deliberato sterminio di un popolo o di una parte di esso, non è improprio per connotare questa "pulizia etnica". Bisogna ricordare però che la violenza dei partigiani di Tito non si limitò a colpire gli italiani, colpevoli di difendere la propria identità nazionale, ma si estese anche contro tutti quei militari e civili, sloveni e croati, che si opponevano all'instaurazione di una Repubblica comunista in Jugoslavia. La dimensione ideologica dell'eccidio era per certi versi più profonda di quella etnica e nelle foibe, italiani, tedeschi e slavi mischiarono spesso il loro sangue.Il dramma delle foibe va inserito all'interno di un processo rivoluzionario che ha le sue origini in Francia nel 1789. Il primo genocidio sistematico dalla storia fu infatti quello del popolo vandeano, che tra il 1793 e il 1797 si oppose alla Rivoluzione francese. Il maresciallo Tito attuava i principi della Rivoluzione francese e di quella comunista, secondo cui tutti i nemici della libertà e dell'uguaglianza, anche se solo "sospetti", vanno drasticamente eliminati. I crimini contro l'umanità che ancora oggi insanguinano il mondo sono figli di questa filosofia rivoluzionaria. E la giornata della memoria dedicata alle foibe ci ricorda anche questo.Nota di BastaBugie: Lorenza Formicola nell'articolo seguente dal titolo "Foibe: oltraggio alle vittime, pensioni d'oro ai carnefici" parla di Tito, dittatore comunista e medaglia al merito della Repubblica Italiana, onorificenza mai revocata così come i vitalizi pagati dall'INPS ai suoi soldati che divennero i boia dei loro connazionali.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 10 febbraio 2025:Sabato 8 febbraio, a quarantott'ore dal Giorno del Ricordo, e ottant'anni dall'inizio dei fatti, la foiba di Basovizza a Trieste è stata vandalizzata. Tre le frasi con l'inchiostro rosso: "Trieste è nostra", il motto usato dai comunisti; "Trieste è un pozzo", in riferimento alle foibe; "Morte al fascismo, libertà al popolo".E poi il numero 161, che sta per AFA, il collettivo antifascista internazionale d'ispirazione comunista. Ma l'oltraggio alle vittime delle foibe viene anche dai riconoscimenti istituzionali e dalle pensioni elargite ai loro carnefici.L'articolo 2 dello Statuto dell'Ordine «Al merito della Repubblica italiana», che disciplina il conferimento della più importante onorificenza del nostro Paese, prevede che il Presidente della Repubblica possa conferirla per «benemerenze di segnalato rilievo (...) e per ragioni di cortesia internazionale». La stessa «cortesia internazionale» che nell'ottobre 1969 (con il socialdemocratico Saragat al Quirinale e la Democrazia Cristiana al governo) consegnò la più alta delle onorificenze dello Stato italiano al dittatore Josip Broz, alias il maresciallo Tito, il dittatore comunista, assassino di nostri connazionali.Cinquantasei anni dopo, quella medaglia al merito è ancora lì, in palese contraddizione con una legge dello Stato che nel 2004, grazie al presidente Berlusconi, istituiva il Giorno del Ricordo per mantenere viva la memoria dei 10.000 italiani infoibati, della pulizia etnica d'Istria, Fiume e Dalmazia e dell'esodo di 350.000 italiani costretti a scappare dalle loro case. Insomma, mentre ricordiamo la tragedia degli italiani del Nord-Est ancora celebriamo la memoria dell'assassino Tito che li ha infoibati e costretti alla fuga.In questa legislatura ci sono due proposte di legge, alla Camera, primi firmatari Rizzetto (FdI) e Rampelli (FdI), e al Senato, primo firmatario Bizzotto (Lega), per revocarla post mortem. Sarebbe, infatti, un cavillo burocratico ad impedire di cancellare l'onorificenza di Tito: è morto. La legge già prevede di togliere l'onorificenza per «indegnità», come è stato fatto con al-Assad quando nel 2010 Napolitano gli aveva appuntato sul petto la stessa decorazione di Tito. Eppure, per un misterioso disegno, oltre che per ottusa burocrazia, da decenni, nessuno osa toccare quella medaglia che è un'offesa all'Italia.La nostra Penisola ha persino strade dedicate al comunista Tito. Un po' come se a Berlino, o in qualsiasi altro angolo d'Europa, ci fosse qualche piazza dedicata ad Hitler e nel mentre si celebrasse comunque la Giornata della Memoria. Con l'aggravante che per sessant'anni, in Italia, di

Analisi e commenti | RRL
809 - Le foibe: un genocidio comunista

Analisi e commenti | RRL

Play Episode Listen Later Feb 9, 2025 8:50


Le foibe: un genocidio comunista   Il 10 febbraio di ogni anno si commemorano le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo della popolazione della Venezia Giulia e della Dalmazia. La “Giornata del ricordo”, istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, ha infatti stabilito questa data per "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.Le foibe nel loro significato geografico sono delle voragini, strette e profonde, che si aprono nei territori dell'Istria, della Dalmazia e del Friuli Venezia-Giulia, Ma sotto l'aspetto storico, la parola foibe indica le efferate violenze compiute in queste regioni dai partigiani comunisti jugoslavi, tra l'autunno del 1943 e il 1947, ben dopo la conclusione della guerra. Migliaia di italiani vennero “infoibati” ovvero gettati in queste orrende cavità, dopo essere stati assassinati, ma spesso ancora vivi, morendo tra atroci sofferenze.Questo assassinio di massa faceva parte del progetto politico di Josip Brosz Tito, segretario generale del Partito Comunista di Jugoslavia, che, con l'aiuto della Russia sovietica, a partire dal 1941, si mise alla testa di un Esercito popolare di Liberazione contro le forze di occupazione italo-tedesche. Il maresciallo Tito fu poi capo della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia dal 1945 fino alla sua morte nel 1980.  Il piano di Tito prevedeva l'annessione della Venezia-Giulia e di altre terre allora italiane alla nuova Jugoslavia comunista, come in parte avvenne. Per raggiungere l'obiettivo era necessario eliminare fisicamente ogni possibile oppositore, indipendentemente dalle sue complicità con i tedeschi e il passato regime fascista. Si trattava soprattutto di distruggere la vecchia classe dirigente, come avveniva in tutti i paesi in cui il comunismo prendeva il potere. Furono prese di mira dunque anche personalità di orientamento moderato e antifascista, compresi alcuni cattolici e liberali che militavano nel Comitato di Liberazione Nazionale (CNL). Tutti coloro che venivano ritenuti contrari al progetto di espansione slavo-comunista venivano trucidati o avviati nei campi di concentramento.Gli storici stimano che oltre 10 mila persone furono gettate vive o morte nelle foibe, tra l'8 settembre 1943 e il 10 febbraio 1947, giorno della firma dei Trattati di Pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia, i territori, già italiani dell'Istria, del Quarnaro, della città di Zara con la sua provincia e della maggior parte della Venezia Giulia.  L'occupazione jugoslava fu causa non solo del fenomeno delle foibe, ma anche di massicce deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi e dell'esodo di circa 300mila giuliani, istriani, fiumani e dalmati. Il massacro ebbe inizio in Istria dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Nel momento in cui l'esercito italiano si sbandò, i partigiani di Tito, avviarono il terrore, con arresti, uccisioni, infoibamenti di italiani. Il 16 settembre fu arrestato dalle milizie comuniste il parroco di Villa di Rovigno Angelo Tarticchio. Dopo averlo torturato, i partigiani lo trascinarono presso Baksoti (Lindaro), dove assieme a 43 prigionieri, legati con filo spinato, venne ucciso con una raffica di mitragliatrice e gettato in una cava di bauxite. Quando un mese più tardi il corpo fu riesumato dai Vigili del Fuoco di Pola, lo si trovò nudo, con una corona di spine conficcata sulla testa e i genitali tagliati e conficcati nella bocca. Pochi giorni dopo, il 25 settembre, venne catturata a Visinada, insieme ad altri membri della sua famiglia, Norma Cossetto, una giovane ventitreenne. Dopo essere stata sottoposta a brutali sevizie da parte dei suoi carcerieri, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, la giovane fu gettata viva, legata a altre vittime, nella foiba di Villa Surani.  In Istria, nell'antico castello Montecuccoli di Pisino, era insediato un feroce tribunale rivoluzionario. I condannati venivano legati con filo di ferro spinato e trasportati sull'orlo delle foibe dove erano uccisi a colpi di mitra e di fucile. In molte occasioni, prima dell'esecuzione, i prigionieri erano obbligati a spogliarsi completamente in modo da cancellare ogni possibile traccia della loro identità.La seconda ondata di infoibamenti avvenne nel 1945, quando l'esercito di Tito invase la Venezia Giulia, giungendo a Trieste prima delle forze Alleate. Simbolo di queste stragi è la cosiddetta "Foiba di Basovizza", un pozzo minerario che, nel maggio 1945, divenne un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, arrestati dai partigiani comunisti. A Basovizza arrivavano gli autocarri della morte con il loro carico di disgraziati. Questi, con le mani straziate dal filo di ferro e spesso avvinti fra loro a catena, venivano sospinti a gruppi verso l'orlo dell'abisso. Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro. Il termine genocidio, con cui si intende definire il deliberato sterminio di un popolo o di una parte di esso, non è improprio per connotare questa “pulizia etnica”. Bisogna ricordare però che la violenza dei partigiani di Tito non si limitò a colpire gli italiani, colpevoli di difendere la propria identità nazionale, ma si estese anche contro tutti quei militari e civili, sloveni e croati, che si opponevano all'instaurazione di una Repubblica comunista in Jugoslavia. La dimensione ideologica dell'eccidio era per certi versi più profonda di quella etnica e nelle foibe, italiani, tedeschi e slavi mischiarono spesso il loro sangue.Il dramma delle foibe va inserito all'interno di un processo rivoluzionario che ha le sue origini in Francia nel 1789. Il primo genocidio sistematico dalla storia fu infatti quello del popolo vandeano, che tra il 1793 e il 1797 si oppose alla Rivoluzione francese. Il maresciallo Tito attuava i principi della Rivoluzione francese e di quella comunista, secondo cui tutti i nemici della libertà e dell'uguaglianza, anche se solo “sospetti”, vanno drasticamente eliminati. I crimini contro l'umanità che ancora oggi insanguinano il mondo sono figli di questa filosofia rivoluzionaria. E la giornata della memoria dedicata alle foibe ci ricorda anche questo. (Roberto de Mattei).

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Ex Safond, cresce il fronte del no al nuovo piano industriale: “A rischio acqua e aria”

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Feb 8, 2025 1:45


Sono oltre 300 le firme raccolte in meno di una settimana contro la realizzazione, a Montecchio Precalcino, di una piattaforma multifunzionale per il recupero di rifiuti sanitari e per la produzione di "EoW" ("End of Waste") per fonderie il cui progetto è stato reso pubblico dal soggetto proponente, Silva Srl, lo scorso novembre.

Ultim'ora
Milano Cortina, Bach "Malagò al Coni durante Giochi? È leader capace"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Feb 6, 2025 0:39


MILANO (ITALPRESS) - "Stiamo parlando ora del Comitato organizzatore e siamo molto felici di avere con Giovanni Malagò un leader capace". Lo ha dichiarato il presidente del Cio Thomas Bach nel suo discorso a margine della cerimonia del 'One Year to Go' ai Giochi invernali di Milano-Cortina al Piccolo Teatro di Milano, a proposito della possibilità che Giovanni Malagò resti alla presidenza del Coni fino al termine dei Giochi di Milano-Cortina 2026. "Sappiamo che con Andrea Varnier e tutto il team, ha fatto un grande lavoro insieme a tutta la squadra e sarà così fino all'ultimo giorno dei giochi paralimpici", ha poi aggiunto.pia/gm/gtr

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Milano Cortina, Bach "Malagò al Coni durante Giochi? È leader capace"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Feb 6, 2025 0:39


MILANO (ITALPRESS) - "Stiamo parlando ora del Comitato organizzatore e siamo molto felici di avere con Giovanni Malagò un leader capace". Lo ha dichiarato il presidente del Cio Thomas Bach nel suo discorso a margine della cerimonia del 'One Year to Go' ai Giochi invernali di Milano-Cortina al Piccolo Teatro di Milano, a proposito della possibilità che Giovanni Malagò resti alla presidenza del Coni fino al termine dei Giochi di Milano-Cortina 2026. "Sappiamo che con Andrea Varnier e tutto il team, ha fatto un grande lavoro insieme a tutta la squadra e sarà così fino all'ultimo giorno dei giochi paralimpici", ha poi aggiunto.pia/gm/gtr

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Cava Pianezze, fronte unico fra Comune e residenti contro l'ampliamento. Tante le criticità

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Play Episode Listen Later Feb 3, 2025 1:34


RadioPNR
"Proteggiamo La Salute": iniziativa del comitato tortonese della Croce Rossa Italiana

RadioPNR

Play Episode Listen Later Jan 28, 2025 6:03


All'interno dell'programma "Buongiorno PNR2, Il Presidente della delegazione tortonese della C.R.I TORTONESE Mauro Bombardi, ci espone il progetto di screening a favore della salute dei cittadini, attraverso la presenza dell'ambulatorio mobile presente nei comuni del tortonese.

Due di denari
27 gennaio - Casalinghe e casalinghi: assicurazione e previdenza

Due di denari

Play Episode Listen Later Jan 27, 2025


Il 31 gennaio 2025 scade il termine per effettuare il pagamento dell’importo annuale della polizza obbligatoria dell’assicurazione contro gli infortuni domestici (cd. "assicurazione casalinghe"), pari a 24 euro. Ne approfittiamo per fare il punto sul funzionamento di questo strumento, che viene ritenuto obbligatorio per una serie di categorie di persone piuttosto variegata. Dedichiamo uno spazio anche al Fondo previdenziale Casalinghe e Casalinghi, istituito presso l'Inps. Ci colleghiamo per parlare di questi temi con Federica Rossi Gasparrini, Presidente nazionale Federcasalinghe e del Comitato amministratore del fondo autonomo speciale per l’assicurazione contro gli infortuni domestici.In apertura di puntata tornano gli aggiornamenti di MeteoBorsa. Ci chiediamo che settimana sarà per i mercati finanziari con l'aiuto di Tommaso Tassi, Country Head Italia di Columbia Threadneedle Investments.

Si può fare
I tesori in fondo al mare

Si può fare

Play Episode Listen Later Jan 26, 2025


La domanda di materie prime rare fa crescere l'interesse per l'attività estrattive dai fondali oceanici. I nostri mari, già così provati dalle attività umane, reggeranno alla corsa?Gli ospiti di oggi:Rita Salimbeni - Giornalista ambientaleEnnio Tasciotti - Responsabile del Comitato scientifico di Plastic Free Onlus e direttore del programma longevità umana del San Raffaele di RomaMargherita Maiani - coordinatrice di volontariato ambientale e promotrice di campagne di sensibilizzazione alla sostenibilità

Focus economia
Ceto medio in ritirata: in 20 anni redditi in calo del 7%

Focus economia

Play Episode Listen Later Dec 9, 2024


La fotografia che il rapporto Censis traccia dell'Italia nel 2024 è statica. La definisce ( e da qui prende il titolo l'annuale report) «la sindrome italiana», una specificità nazionale che indica «la continuità nella medietà» in cui gli italiani restano intrappolati in quell area indistinta dove non si registrano picchi nei cicli positivi e non si sprofonda nelle fasi critiche e recessive. Nel medio periodo, si legge nel 58° Rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese, un termometro che misura le tendenze dei macrofenomeni dell Italia, i principali indicatori economici - il Pil, i consumi delle famiglie, gli investimenti, le esportazioni, l occupazione - tendono a ruotare intorno a «una linea di galleggiamento», senza grandi scosse, né in alto, né in basso, all interno di un campo di oscillazione molto ampio, perimetrato dai valori massimi e minimi toccati dai Paesi europei. Abbiamo approfondito il tema con Massimiliano Valerii direttore generale Censis.Cina, rischio deflazione e allentamento politica monetariaQuesta mattina è stato annunciato che i principali leader cinesi hanno in programma di allentare la politica monetaria il prossimo anno, mentre Pechino si prepara a una seconda guerra commerciale con Donald Trump. Il Politburo, il Comitato centrale di 24 membri guidato dal presidente Xi Jinping, ha annunciato che cambierà la strategia di politica monetaria in "moderatamente flessibile" nel 2025, segnando la prima svolta dal 2011 quando la Banca Centrale aveva preferito una politica invece "moderatamente accomodante", in risposta alla crisi finanziaria globale. Il comitato ha sottolineato che la Cina aumenterà "vigorosamente i consumi" e amplierà "la domanda interna su tutti i fronti" e punterà anche a "stabilizzare i mercati immobiliari e azionari". Ne abbiamo parlato con Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.it Nuova puntata del risiko, Crédit Agricole al 15% di Banco BpmVenerdì 6 dicembre Crédit Agricole è salita al 15,1% di Banco Bpm e la banca francese chiederà l autorizzazione all autorità di vigilanza per aumentare la propria partecipazione in Banco Bpm oltre il 10% e fino al 19,99 per cento. Precisa però che non intende lanciare un offerta pubblica di acquisto sulle azioni del Banco. La puntata del Credit Agricole è alta: 1,6 miliardi di euro per il 10% di Bpm che raddoppia il peso francese nel capitale di Piazza Meda. E tutto fa pensare che la banca di Philippe Brassac, che secondo quanto riportato nel fine settimana da Reuters avrebbe avuto un contatto una sorta di «sostegno informale» dal Governo, sia convinta di vincere a mani basse. Ma in questa tesissima partita a poker tra alcuni dei principali player del mondo bancario i giochi sembrano ancora tutti aperti. Prova ne è la richiesta che, secondo quanto risulta a Il Sole24 Ore, si starebbe studiando con gli advisor legali da presentare a Consob per verificare una possibile deroga sulle norme che regolano la passivity rule, scattata dopo l Ops di UniCredit, che vieta a piazza Meda una serie di operazioni straordinarie. Abbiamo approfondito l'argomento con Luca Davi, Il sole 24 Ore.

Focus economia
Tutti contro Tavares, che intanto non esclude taglio posti di lavoro

Focus economia

Play Episode Listen Later Oct 14, 2024


Il caso Stellantis che tiene banco dopo l'audizione di Carlos Tavares alla Camera di venerdì scorso, durante la quale il gruppo italo-francese ha chiesto all'Italia nuovi incentivi. Una richiesta che ha sollevato le reazioni della politica. E non solo. Intervenendo alla trasmissione "Amici e nemici", su Radio24, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha ricordato che gli incentivi non hanno funzionato: a fronte di 950 milioni di euro già erogati, Stellantis ha aumentato la cassa integrazione e diminuito la produzione in Italia. Landini ha anche chiesto un intervento di Palazzo Ghigi. Ancor più diretto è stato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini: «La richiesta di Stellantis di ulteriori incentivi è una pazzia», ha detto il numero uno di Viale dell'Astronomia a margine della convention di Capri organizzata dai Giovani di Confindustria. Intanto oggi è tornato a parlare Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, durante la prima giornata del Mondial de l'Auto, il Salone dell'auto di Parigi: "Altri hanno creato il caos e voi chiedete a me di risolvere la situazione e di garantire posti di lavoro. Non sono un mago, sono un essere umano come voi. Voi mi chiedete di risolvere problemi creati da altri, per risolvere quelle situazioni potrei dovere fare cose che non saranno accolte bene". Il Ceo ha risposto a chi chiedeva se fosse in grado di garantire che non saranno tagliati posti di lavoro all'interno del gruppo.Il commento di Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore.Boing tra crisi e scioperi si avvicina al licenziamento di massa (e a una crisi di liquidità)Boeing, nella bufera di crisi e scioperi, vola verso licenziamenti di massa: nei prossimi mesi eliminerà 17.000 posti di lavoro, a tutti i livelli, pari al 10% dei suoi dipendenti. Accanto ai tagli, il colosso aerospaziale ha ammesso nuovi ritardi nel decollo del progetto di un nuovo, grande velivolo per le rotte internazionali, il 777X, che, avviato nel 2013, ha da tempo sfondato ogni budget e traguardo. Ora è slittato al 2026 dal 2025. Sarà inoltre cancellato dal 2027, in nome dell'austerity, uno dei modelli finora più noti della sua flotta: la versione cargo del 767.La società americana non fa profitti dal 2018 e secondo il New York Times a breve dovrebbe annunciare ricavi per 17,8 miliardi di dollari, con perdite di 10 dollari per azione. Il suo debito è salito a 58 miliardi, ossia nove in più di un decennio fa. Le decisioni sulla produzione, annunciate dal nuovo chief executive Kelly Ortberg, si tradurranno in oneri straordinari per 5 miliardi di dollari: tre miliardi per gli interventi sui programmi civili che si sommeranno a 2 miliardi di svalutazioni anche nel settore della Difesa, dove Boeing, uno dei principali fornitori del Pentagono, ha a sua volta incontrato difficoltà. A conti fatti, l'azienda ha avvertito che dovrà contabilizzare perdite trimestrali per 6 miliardi.Lo sciopero in atto da cinque settimane da parte di 30.000 tecnici e ingegneri del gruppo, con in gioco il contratto, si è aggiunto alle sfide. L'agitazione, secondo alcune stime, da sola costa al gruppo oltre un miliardo al mese. I negoziati sono nell'impasse: Boeing ha accusato il sindacato di malafede; le union hanno risposto che è Boeing a non trattare con trasparenza. «Il ceo Ortberg ha fatto sapere uno dei leader dello sciopero - ha l'opportunità di agire diversamente, invece di ricorrere a minacce e intimidazioni».È stato ospite a Focus Economia Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it Il dibattito sul colonialismo torna attuale con il Nobel a Acemoglu, Johnson e Robinson Il premio Nobel per l economia 2024 va a Daren Acemoglu, Simon Johnson, entrambi del Mit di Boston, e James A. Robinson della University of Chicago per gli studi su come le istituzioni si formano e influenzano la prosperità. I tre economisti hanno dimostrato che una buona parte della differenza nella ricchezza e nello sviluppo degli stati dipende da come funzionano le istituzioni. Società con uno scarso stato di diritto e istituzioni fragili non riescono a generare crescita e cambiamento, e i loro studi sono in gran parte volti a capire perché questo avvenga. "Ridurre le enormi differenze di reddito tra i Paesi è una delle maggiori sfide del nostro tempo. I vincitori", ha detto Jakob Svensson, presidente del Comitato per il Premio di Scienze Economiche, "hanno dimostrato l importanza delle istituzioni sociali per raggiungere questo obiettivo».«Quando gli europei colonizzarono ampie zone del mondo, le istituzioni di quelle società cambiarono. Questo cambiamento è stato a volte drammatico, ma non si è verificato ovunque nello stesso modo. In alcuni luoghi l obiettivo era sfruttare la popolazione indigena ed estrarre risorse a vantaggio dei colonizzatori. In altri, i colonizzatori hanno creato sistemi politici ed economici inclusivi per il beneficio a lungo termine degli immigrati europei», si legge nella nota a dell Academy che spiega la ricerca dei tre economisti. «I vincitori hanno dimostrato che una spiegazione delle differenze di prosperità dei Paesi è data dalle istituzioni sociali introdotte durante la colonizzazione. Le istituzioni inclusive sono state spesso introdotte in Paesi che erano poveri al momento della colonizzazione e, nel tempo, hanno portato a una popolazione generalmente prospera. Questo è un motivo importante per cui le ex colonie un tempo ricche sono ora povere e viceversa.Il commento di Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino, al microfono di Sebastiano Barisoni.

Il ricatto di Putin
Veterani gravidi di violenza - Yurii Colombo

Il ricatto di Putin

Play Episode Listen Later Oct 13, 2024 3:32


Mosca – Il 7 ottobre il Comitato investigativo di Saratov, città della Russia meridionale bagnata dal Volga, ha arrestato un uomo di 35 anni accusato di aver ucciso una donna di 27. Sarebbe un ‘normale' caso di cronaca nera, come se ne sentono purtroppo tanti in giro per il mondo, se non fosse che Azamat Iskaliev, il presunto assassino, era un reduce della guerra in Ucraina che si era accomiatato solo qualche settimana fa dall'esercito.

Corriere Daily
La crisi in Libano. Una Nobel sudcoreana. Nadal smette(

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Oct 10, 2024 20:11


(00:37) Marta Serafini racconta la drammatica situazione del Paese tra i bombardamenti di Israele contro le basi Unifil nella zona-cuscinetto tra i due Paesi e l'emergenza sfollati.(08:46) Marco Del Corona spiega perché il Comitato svedese ha scelto di assegnare a Han Kang il premio per la Letteratura.(13:42) Gaia Piccardi  parla del fuoriclasse spagnolo, che ieri ha annunciato il suo ritiro dal tennis.I link di corriere.it:Cos'è la missione Unifil in Libano e cosa possono fare i militari italianiIl Nobel per la Letteratura 2024 a Han KangNadal si ritira dal tennis: l'annuncio in un video

il posto delle parole
Laura Crispini "Impariamo dall'Antartide, il continente degli estremi"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 1, 2024 15:35


Laura Crispini"Impariamo dall'Antartide, il continente degli estremi"Pianeta Terra Festivalsabato 5 ottobre 2024, ore 15:00Pianeta Terra Festival, Lucca"Impariamo dall'Antartide, il continente degli estremi"con Francesca BuonincontiL'Antartide è il continente degli estremi, lontano e difficilmente accessibile. Il suo isolamento prolungato dagli altri continenti e l'ambiente poco ospitale per la vita umana lo hanno reso un laboratorio naturale unico per studiare i fenomeni e i processi naturali, ancora oggi poco o per nulla influenzati dall'impatto antropico. Ma cosa possiamo imparare dalla storia dell'Antartide? Il racconto della re- cente scoperta di una catena di vulcani sottomarini a bordo della rompighiaccio “Laura Bassi” sarà l'occasione per capire come il territorio si è modellato e adattato ai grandi cambiamenti del passato, come i materiali naturali e gli ecosistemi hanno interagito e reagito agli agenti esterni. Possiamo così imparare a convivere con i cambiamenti, interpretandone le pericolosità e miti- gandone i rischi.Laura Crispini, è docente di Geologia strutturale e Tettonica presso l'Università di Genova, è ricercatrice, team leader e coordinatrice scientifica in spedizioni scientifiche nazionali e internazionali in Antartide, Oceano Pacifico e Oman. Le sue ricerche comprendono la mappatura geologica delle terre emerse e dei fondali marini, lo studio dei processi che caratterizzano la dinamica terrestre e le interazioni tra Litosfera e Criosfera nelle regioni polari. Ha partecipato a 8 spedizioni in Antartide lavorando anche da campi remoti e su navi da ricerca. È rappresentante italiana per le geoscienze nello SCAR (Comitato Scientifico per la Ricerca Antartica), fa parte del Comitato per la Ricerca Polare Italiana ed è coordinatrice del Gruppo di Geologia Strutturale per la Società Geologica Italiana. Nel 2016 è stata scelta tra le 150 donne rappresentanti del mondo della ricerca femminile in Antartide nell'ambito dell'evento wikibomb Celebration of Women in Antarctic Research.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Laser
Non solo giusto, ma anche utile

Laser

Play Episode Listen Later Sep 27, 2024 26:05


Nell'autunno del 1924 un gruppo di 300 giovani volontari pacifisti, provenienti per lo più dalla Svizzera interna ma alcuni addirittura dagli Stati Uniti, si recava in Vallemaggia per prestare soccorso alla comunità di Someo, duramente colpita da una frana alluvionale. Distruzioni, feriti, morti. Un disastro che ricorda tristemente i fatti recenti avvenuti in quella valle.I volontari del '24 erano guidati dai fratelli neocastellani Ernest, colonello dell'esercito, e Pierre Cérésole, obiettore di coscienza pacifista e fondatore del movimento del Service Civile International (SCI). Uno straordinario esperimento di solidarietà e di impegno concreto che oggi, a distanza di 100 anni, è considerato la prima scintilla del servizio civile in Svizzera.La storia del SCI, che oggi continua la sua missione di promozione della pace organizzando campi di volontariato e scambio per i giovani di tutto il mondo, ci permette di ripercorrere il tortuoso percorso che ha portato all'introduzione in Svizzera del servizio civile, l'alternativa pacifista all'obbligo del servizio militare.Era il 1996. Fino ad allora, migliaia di giovani obiettori di coscienza sono stati puniti con il carcere.Con la partecipazione di: Marsilio Passaglia, membro Comitato direttivo Servizio civile internazionale Svizzera; Wolfgang Sahlfeld, docente DFA – Dipartimento formazione e apprendimento SUPSI; Maurizia Campo-Salvi e Luca Invernizzi, membri Comitato organizzativo per le commemorazioni dei 100 anni del Disastro di Someo; Filippo Lafranchi, co-coordinatore Centro per la Nonviolenza del Svizzera italiana (ex-Gruppo ticinese per il Servizio civile); Oscar Nota, volontario Servizio civile internazionaleEsposizioni in corso:Mostra fotografica per il centenario del Disastro di Someo, Someo, Piazza ComunaleInaugurazione: domenica 29 settembre 2024, 10h30.Mostra itinerante per il centenario del Servizio Civile Internazionale Svizzera, Locarno, DFA/ASP, stabile A, primo piano.

Focus economia
Export, previsioni ottimistiche rispetto agli altri paesi. Necessario investire sul territorio

Focus economia

Play Episode Listen Later Sep 23, 2024


I dati Istat relativi a luglio 2024 dicono che l'export italiano ha registrato un lieve calo su base mensile ma ha mantenuto una crescita sostenuta sull'anno. Le esportazioni nel mese di luglio sono infatti diminuite rispetto a giugno dello 0,5%, a fronte delle importazioni che sono cresciute dell'1,1%. Nel trimestre maggio-luglio 2024, rispetto ai tre mesi precedenti, l'export si è ridotto del 2,8%, l'import dello 0,5%. Su base annua, però, l'export ha registrato una crescita del 6,8% in valore e del 4,3% in volume, in maniera settorialmente e geograficamente diffusa. Come nel 2023, anche gli altri stati vicino a noi decrescono, e il made in Italy si rivela più resiliente. Lo ha ricordato il presidente dell'Agenzia Ice Matteo Zoppas al salone Nautico di Genova (che chiude i battenti domani 24 settembre): "Rispetto al 2000 e 2019 quando c'erano 480 miliardi di fatturato di fatturato dell'export, abbiamo contato e stiamo siamo sulla traccia ancora dei 625 miliardi, più del 30% in più.Rimane l'esigenza degli investimenti sul territorio. È in questo scenario che si inserisce la 'Misura Africa', operativa dallo scorso 25 luglio, il plafond di finanza agevolata dalla duplice finalità: supporto per la realizzazione di investimenti per lo sviluppo e l innovazione delle imprese italiane con interessi in Africa e attrazione di investimenti italiani verso i Paesi Africani.È intervenuta ai microfoni di Sebastiano Barisoni Regina Corradini D'Arienzo, AD di Simest. UniCredit rafforza la sua posizione in Commerzbank, puntando al 29,9% e richiedendo l approvazione della BceAncora una volta, Andrea Orcel spiazza il mercato con una mossa a sorpresa. Dopo aver rastrellato nelle scorse settimane il 9% circa di Commerz in due tranche - metà sul mercato e l altra metà nel corso di un asta indetta dal Governo tedesco, che a suo dire era inconsapevole delle volontà della banca italiana il banchiere va avanti nella sua Campagna di Germania , superando anche i messaggi (e i veti) che arrivano dal mondo politico tedesco, o quanto meno da una sua parte. Venerdì scorso il Governo di Berlino, tramite il Comitato direttivo interministeriale responsabile delle decisioni chiave del Fondo di Stabilizzazione dei Mercati Finanziari, ha infatti comunicato che «al momento» non venderà, fino a nuovo avviso, ulteriori azioni a seguito della cessione parziale di azioni avvenuta nei giorni scorsi, ribadendo come «la strategia della banca sia orientata all indipendenza».Oggi, dunque, la contromossa di Orcel, che ha sfruttato così il calo mattutino del titolo Commerzbank, indebolitosi a valle dell annuncio dell esecutivo tedesco. E che forse punta a fare breccia nelle fratture interne al Governo Semaforo, magari supportato dalle istituzioni europee, a partire dalla Bce che vede di buon occhio le fusioni transfrontaliere. Una volta ottenuto l ok di Francoforte e con il 21% in tasca, UniCredit si troverebbe primo azionista di Commerz davanti al Governo tedesco, a un passo dalla soglia dell Opa.Nello specifico: dopo lo stop alla vendita di nuove azioni da parte del Governo di Berlino, la banca italiana ha comunicato di aver «presentato istanza regolamentare per l acquisizione di una partecipazione superiore al 10%», dal 9% attuale, per salire «fino al 29,9% in Commerzbank». E nel frattempo l istituto comunica di aver «sottoscritto» nella giornata di oggi «strumenti finanziari aventi a oggetto una partecipazione pari a circa l 11,5% del capitale sociale» della banca tedesca.Tradotto: la posizione complessiva di UniCredit in Commerzbank «ha raggiunto circa il 21%», come annuncia l istituto in una nota, precisando che «il relativo regolamento in azioni può avvenire solo subordinatamente all ottenimento delle relative autorizzazioni».La banca guidata dall a.d. Andrea Orcel si tiene comunque mani libere, all insegna della massima «flessibilità» sia a vendere che a proseguire negli acquisti. Per questo sottolinea che «la maggior parte dell esposizione economica di UniCredit è oggetto di copertura, al fine di assicurare piena flessibilità di rimanere a questo livello, cedere la partecipazione, con una copertura in caso di ribassi, o incrementarla ulteriormente, in funzione dell esito delle interlocuzioni con Commerzbank, i suoi consigli di gestione e di sorveglianza e, più in generale, tutti i suoi stakeholder in Germania». UniCredit «ritiene che ci sia un significativo potenziale di creazione di valore che possa essere estratto in Commerzbank, sia in uno scenario standalone che in UniCredit, a beneficio dell intera Germania e di tutti i suoi stakeholder». «Ciononostante - puntualizza -, come avvenuto per UniCredit stessa, lo sviluppo di tale potenziale richiede l adozione di azioni concrete».Intanto "Il governo tedesco sostiene la strategia di indipendenza di Commerzbank. Abbiamo preso atto delle azioni di UniCredit. Non siamo a favore di un'acquisizione. Lo abbiamo comunicato a UniCredit". È quanto affermano al ministero delle Finanze tedesco, rispondendo a una domanda dell'ANSA sull'aumento delle quote di partecipazione della banca italiana nell'Istituto di credito tedesco.È intervenuto a Focus Economia Luca Davi, Il Sole 24 OreUrso a imprese e sindacati, 'una nuova stagione per l'auto'Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, proporrà al prossimo consiglio Competitività dell'Unione europea di «anticipare a inizio 2025 la revisione» della normativa sulle emissioni del settore auto per dare «certezze a imprese e consumatori». Infatti, al tavolo con le associazioni di impresa e i sindacati, sulle priorità italiane di politica industriale per l'auto nel nuovo mandato delle istituzioni europee, Urso ha spiegato: «Se lasciamo nell'incertezza imprese e consumatori nei prossimi 2 anni, aspettando la revisione, le imprese non sanno dove investire e anche i cittadini non sanno cosa comprare». Parlando al tavolo con imprese e sindacati sulla proposta di politica industriale europea per il settore automotive, Urso ha specificato che «questa è una delle tematiche che porterò al consiglio Competitività», in quanto «politica industriale e politica ambientale devono remare nella stessa direzione», puntando ad arrivare a una «neutralità tecnologica»."È un confronto estremamente importante perché si apre una nuova stagione in Europa dove l'Italia certamente conta". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, aprendo il All'incontro partecipano tra gli altri il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Per Cgil e Cisl sono presenti segretari confederali. Intanto i sindacati sono pronti allo sciopero per il settore automotive nel mese di ottobre. Domani i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, annunceranno le iniziative di mobilitazione dei lavoratori di Stellantis e della filiera. "La situazione del settore automotive in Italia e in Europa è sempre più critica e, in assenza di una netta inversione di direzione, si rischiano effetti industriali e occupazionali senza precedenti", spiegano i tre sindacati che hanno ricevuto il mandato dai rispettivi coordinamenti del settore auto a procedere con una forte mobilitazione unitaria.Il commento di Alessandro Arona di Radio24 e Michele Crisci, Presidente Unrae.

SBS Italian - SBS in Italiano
Cosa sono Aire e Comites? Una guida bilingue lo spiega a chi risiede in Australia

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Sep 20, 2024 10:42


Il Comites dell'ACT ha pubblicato una guida informativa sull'Anagrafe degli italiani residenti all'estero e sul ruolo del Comitato degli italiani all'estero.

Focus economia
Nomisma, -8% compravendite case, pesano tassi e inflazione

Focus economia

Play Episode Listen Later Jul 9, 2024


"Negli ultimi 18 mesi il mercato immobiliare italiano ha evidenziato segnali di appannamento con una flessione della domanda di acquisto che si è tradotta in una riduzione tendenziale del numero di compravendite di poco inferiore all'8%". Lo rileva Nomisma nel 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024, secondo cui il calo delle compravendite nel 2023 è "imputabile esclusivamente alla componente di domanda che è uscita dal mercato in quanto dipendente dal credito bancario (-26%), mentre gli acquisti senza mutuo sono continuati a crescere (+4,8%). Dopo il ridimensionamento degli ultimi 18 mesi, secondo Nomisma ora "il mercato immobiliare italiano sembra destinato a riprendere una traiettoria ascendente". Dal rapporto di Nomisma emerge che, nel primo trimestre 2024, gli acquisti sostenuti da mutuo scendono al 38,6% dal 51,9% del primo trimestre 2022, con una stima di 300.000 famiglie che, nonostante fossero intenzionate ad acquistare casa con mutuo, non sono riuscite a concretizzare il proposito. "A ben guardare - sottolinea Nomisma - i riflessi sull'attività transattiva non nascono da un cambiamento delle intenzioni di acquisto da parte delle famiglie, ma dalla drastica riduzione del loro potere d'acquisto, cui si uniscono le politiche restrittive di erogazione da parte degli istituti di credito, con una contrazione del plafond destinato ai mutui". I prezzi di acquisto risultano infatti ancora in crescita e sul mercato della locazione si allarga la forbice tra domanda e offerta. Ne parliamo con Luca Dondi, Amministratore Delegato di Nomisma.Boeing accordo con autorità Usa per gli incidenti. Ma oggi altro problemaIeri la Boeing ha dichiarato di aver «raggiunto un accordo» con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sui due incidenti mortali del 737 MAX avvenuti più di cinque anni fa. «Abbiamo raggiunto un accordo di principio sui termini di una risoluzione con il Dipartimento di Giustizia», ha affermato la società in una nota inviata all Afp, aggiungendo che l accordo è soggetto «all approvazione di termini specifici». Un funzionario governativo Usa citato dall agenzia di stampa britannica Reuters aveva affermato in precedenza che la Boeing aveva accettato di dichiararsi colpevole di un accusa di cospirazione per frode criminale per risolvere l indagine del Dipartimento di Giustizia americano. L accusa si riferisce ai due incidenti in Indonesia ed Etiopia nel 2018 e 2019 che hanno ucciso 346 persone. L azienda installerà un monitor aziendale e dovrà spendere almeno 455 milioni di dollari per rafforzare i suoi programmi di conformità e sicurezza nei prossimi tre anni come parte dell accordo, che richiede l approvazione del tribunale. Intanto arrivano due grane. Le autorità americane ordinano ispezioni sulle maschere per l ossigeno su più di 2.600 Boeing 737. A chiederle è la Federal Aviation Administration sulla scia di timori che le maschere potrebbero non funzionare in caso di emergenza. Nel caso venissero riscontrati problemi«azioni correttive, se necessario, vanno prese in 120-150 giorni», hanno detto le autorità americane. La seconda è che proprio oggi un aereo di linea Boeing ha perso lunedì uno pneumatico durante il decollo dall aeroporto di Los Angeles, nuovo episodio imbarazzante per il produttore di velivoli Usa che sta accumulando contrattempi e guasti tecnici. La compagnia americana United Airlines che operava il volo ha confermato l incidente in un comunicato stampa. «La ruota è stata recuperata a Los Angeles e stiamo indagando sulle cause di questo evento», ha annunciato. L'aereo, un Boeing 757-200, aveva a bordo 174 passeggeri e sette membri dell equipaggio ed era diretto a Denver in Colorado. È riuscito ad atterrare senza danni nonostante la ruota mancante, con 25 minuti di ritardo. L aereo è stato consegnato alla compagnia 30 anni fa, nel 1994, secondo un portavoce della Boeing. L azienda ha cessato la produzione del modello 757-200 dal 2004. L incidente ha portato all apertura di una nuova indagine da parte dell autorità di regolamentazione dell aviazione americana Faa.Ne parliamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it Giorgetti: «Non serve una manovra lacrime e sangue per ridurre debito». Panetta: «Nel secondo trimestre Pil stimato al +0,3%»L obiettivo del Def per il Pil 2024 è alla portata. Non serve una manovra lacrime e sangue per ridurre il debito. In un contesto globale instabile e incerto l'economia italiana conferma un ottima tenuta, gli andamenti macroeconomici sono positivi ha affermato il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto all assemblea dell Abi, l'Associazione bancaria italiana, che si è svolta martedì 9 luglio a Roma. All assemblea, aperta dal presidente Antonio Patuelli, è intervenuto anche il governatore di Bankitalia Fabio Panetta. Il neoeletto Consiglio dell Abi, che si è riunito dopo l Assemblea annuale, accogliendo l indicazione unanime formulata dal Comitato esecutivo, ha rieletto per acclamazione Patuelli Presidente dell Abi. Il ministro dell Economia del governo Meloni ha aggiunto che negli ultimi 3 anni l andamento della crescita è stato più sostenuto da altri paesi dell area euro. I dati del primo trimestre sono in continuità con questo. Il rialzo del pil dello 0,3% è confortante perchè ad oggi la crescita acquisita sarebbe già pari allo 0,6 e salirebbe allo 0,9% se le stime del governatore fossero confermate . Di qui, la conclusione di Giorgetti: L'uscita dalla condizione di paese ad alto debito è un obiettivo raggiungibile e senza una manovra lacrime e sangue . L'obiettivo può essere raggiunto semplicemente sulla base di una seria politica di controllo della dinamica della spesa pubblica e di miglioramento dell efficienza del prelievo fiscale, senza un inasprimento delle aliquote d imposta . Sebbene l andamento dell economia risenta ancora di fattori di ordine sovranazionale - ha continuato il responsabile dell Economia e delle Finanze -, in particolare le decisioni delle banche centrali, con tutte le cautele del caso siamo fiduciosi che l obiettivo di crescita dell 1% fissato nell ultimo DEF sia ampiamente alla nostra». In Italia "nel primo trimestre di quest'anno la crescita è stata anche da noi dello 0,3 per cento, e sarebbe rimasta dello stesso ordine di grandezza nel secondo". Lo ha detto il governatore di Bankitalia Fabio Panetta all'assemblea dell'Abi. Secondo Panetta, "continua l'espansione dei servizi, soprattutto quelli legati al turismo, mentre perdura la debolezza della manifattura. Per il complesso del 2024 - ricorda il governatore - le previsioni di Consensus Economics indicano una crescita dello 0,8 per cento". Intanto però scoppia la polemica sui tagli ai comuni: "Il governo conferma il taglio quinquennale a migliaia di Comuni, penalizzando quelli che hanno preso più fondi Pnrr. Avevano congelato tutto solo per evitare contraccolpi alle elezioni". Lo dichiara Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd in Commissione Bilancio a Montecitorio. "I 250 milioni di tagli, - aggiunge Pagano - previsti in legge di Bilancio, tornano sul tavolo della Conferenza Stato-Città. I criteri dei tagli, che erano stati smentiti, li ritroviamo nel comunicato del ministero degli Interni sulla seduta del 27 giugno. È la conferma che intendono andare avanti nonostante in Conferenza non sia stata raggiunta un'intesa".Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.