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La battaglia ambientale sul caso Silva e sulla contaminazione da Pfas nel Vicentino non conosce tregua. Dopo mesi di denunce, conferenze stampa e documenti esclusivi diffusi dal Comitato Tuteliamo la Salute, la vicenda ha ormai assunto i contorni di un vero e proprio casus regionale. Ma la novità più sorprendente arriva da Londra: Sua Maestà Re Carlo III ha preso posizione, scrivendo direttamente al Comitato.
La Nato sta valutando di attuare risposte più decise nei confronti della Russia, compresa anche la possibilità di effettuare un attacco ibrido preventivo, in risposta alle operazioni informatiche, i sabotaggi e le violazioni dello spazio aereo da parte della Russia. Lo ha confermato Giuseppe Cavo Dragone, responsabile del Comitato militare della Nato, in una intervista al Financial Times.Ascolta "Notizie dall'Ucraina" ogni giorno su podcast.adnkronos.com e su tutte le piattaforme di streaming.
È appena partita la prima campagna nazionale di prevenzione e sensibilizzazione contro la violenza domestica, sessuale e di genere, e nell'odierna Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne Modem dedica la puntata a questo tema. A fare da sfondo, i 21'127 reati di violenza domestica registrati in Svizzera nel 2024, in crescita rispetto all'anno precedente, o i 27 femminicidi già perpetrati quest'anno, anch'essi in crescita. Violenza di genere che può essere fisica, sessuale, psicologica, anche economica. Una piaga sociale che colpisce perlopiù le donne, ma non solo, e si manifesta con preoccupante frequenza anche all'interno della famiglia, dell'economia domestica o di un rapporto di coppia esistente o sciolto. Intervengono: Giorgia Bazzuri, Responsabile della comunicazione per la Svizzera Italiana della campagna “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere”Mia Wojcik, avvocata e nel Comitato dell'Associazione Consultorio e Casa delle DonneMarco Castoldi, Capo del Servizio Violenza Domestica della Polizia Cantonale Ticinese
Nel mese dedicato all'educazione finanziaria a livello globale, Ersel torna a riflettere sui valori chiave di questa disciplina. Federica De Giorgis, Financial Advisory di Ersel, ci guida tra le lezioni di Warren Buffett e l'importanza della formazione per investire con consapevolezza.Scoprirai le 4 parole chiave per far crescere i tuoi risparmi: Tempo, Pazienza, Disciplina, Formazione. Imparerai a vedere la volatilità come opportunità e a investire nella tua educazione finanziaria: l'unico rendimento garantito! Resta informato, proteggi i tuoi investimenti e ascolta il parere degli esperti.Mentalità da investitore? Inizia ora: ascolta il podcast e condividi con chi vuole migliorare la propria cultura finanziaria!#EducazioneFinanziaria #Ersel #WarrenBuffett #Investimenti #Formazione #Risparmio #Podcast#comunicazionedimarketingIl presente podcast non intende in alcun modo promuovere la sottoscrizione di servizi e prodotti finanziari che può essere effettuata solo dopo aver preso visione dell'informativa precontrattuale e previa valutazione dell'adeguatezza del servizio o dello strumento finanziario rispetto al profilo individuato con il questionario MiFID. Il presente podcast non è un documento contrattualmente vincolante né un documento informativo necessario ai sensi di una disposizione legislativa e non è sufficiente per prendere una decisione di investimento.Ersel ha verificato con la massima attenzione tutte le informazioni rappresentate nella presente registrazione, ma non garantisce della loro esattezza e completezza, e non risponde dell'uso che terzi potrebbero fare di tali informazioni, né di eventuali perdite o danni che possano verificarsi in seguito a tale uso. Le indicazioni e i dati relativi agli strumenti finanziari, forniti dalla Società nel presente video, non costituiscono necessariamente un indicatore delle future prospettive dell'investimento o disinvestimento: i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È vietata la riproduzione e/o la distribuzione, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente, del presente podcast, non espressamente autorizzata.
Dopo esserci occupati dell'Iniziativa per il futuro, diamo spazio all'altro oggetto in votazione a livello federale a fine mese: l'iniziativa popolare denominata “Per una Svizzera che si impegna” (l'Iniziativa Servizio civico). Il testo propone una vera e proprio riforma: introdurre un obbligo di servire per tutti, uomini e donne, un servizio di milizia riconosciuto sul modello di quello militare, da svolgere non necessariamente nell'esercito, ma a favore della collettività, in ambito sociale, sanitario o ambientale per esempio. In questo modo si favorirebbe la coesione sociale e si garantirebbe un'uguaglianza di trattamento, di doveri e di opportunità a donne e uomini. All'esercito e alla protezione civile verrebbero comunque garantiti gli effettivi necessari per funzionare. E' un'iniziativa promossa da numerosi politici provenienti da praticamente tutti i partiti, anche da donne di sinistra, e ha il sostegno anche di militari, oltre che di rappresentanti della società civile. Ma per il Consiglio federale e per la maggioranza del Parlamento va troppo oltre. Ne risulterebbero soprattutto costi elevati per la Confederazione e i Cantoni, e anche l'economia ne risentirebbe in modo significativo. Un servizio civico promuove veramente l'uguaglianza o penalizza ulteriormente le donne? Indebolisce l'esercito o militarizza la società? Favorisce l'impegno di ognuno a favore della collettività oppure introduce un volontariato forzato in ambiti già mal retribuiti?Ne discuteremo conJonathan Binaghi, ufficiale ed ex guardia pontificia, del Comitato d'iniziativa Barbara Di Marco Christoffel, del collettivo “Io l'8”Michele Moor, presidente della Società svizzera degli ufficiali, membro dell'Alleanza sicurezza svizzeraCamilla Tartaglia, dei giovani Verdi liberali
Dopo esserci occupati dell'Iniziativa per il futuro, diamo spazio all'altro oggetto in votazione a livello federale a fine mese: l'iniziativa popolare denominata “Per una Svizzera che si impegna” (l'Iniziativa Servizio civico). Il testo propone una vera e proprio riforma: introdurre un obbligo di servire per tutti, uomini e donne, un servizio di milizia riconosciuto sul modello di quello militare, da svolgere non necessariamente nell'esercito, ma a favore della collettività, in ambito sociale, sanitario o ambientale per esempio. In questo modo si favorirebbe la coesione sociale e si garantirebbe un'uguaglianza di trattamento, di doveri e di opportunità a donne e uomini. All'esercito e alla protezione civile verrebbero comunque garantiti gli effettivi necessari per funzionare. E' un'iniziativa promossa da numerosi politici provenienti da praticamente tutti i partiti, anche da donne di sinistra, e ha il sostegno anche di militari, oltre che di rappresentanti della società civile. Ma per il Consiglio federale e per la maggioranza del Parlamento va troppo oltre. Ne risulterebbero soprattutto costi elevati per la Confederazione e i Cantoni, e anche l'economia ne risentirebbe in modo significativo. Un servizio civico promuove veramente l'uguaglianza o penalizza ulteriormente le donne? Indebolisce l'esercito o militarizza la società? Favorisce l'impegno di ognuno a favore della collettività oppure introduce un volontariato forzato in ambiti già mal retribuiti?Ne discuteremo conJonathan Binaghi, ufficiale ed ex guardia pontificia, del Comitato d'iniziativa Barbara Di Marco Christoffel, del collettivo “Io l'8”Michele Moor, presidente della Società svizzera degli ufficiali, membro dell'Alleanza sicurezza svizzeraCamilla Tartaglia, dei giovani Verdi liberali
Emergenza siccità con più di 6mila le aziende potenzialmente in crisi (con il commento dell'ex sindaca di Sarule Mariangela Barca del Comitato cittadini liberi sardegna). Poi sanità perché che continua a occupare le cronache sarde con notizie non proprio positive, la proposta di legge Zuncheddu ormai agli sgoccioli e la campagna per il compostaggio domestico a Oristano.Vuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. La tensione sulle tasse e lo scandalo della privacy, Sarkozy esce dal carcere in libertà vigilata, l'educazione sessuale alle medie, il piano per creare i bimbi OGM. Parliamo di case a 1 euro. In diretta con noi Claudio Malaguti, caporedattore di Casa facile. L'Unesco dà il primo sì alla cucina italiana patrimonio dell'umanità. Ieri mattina l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura ha reso pubblica la valutazione tecnica del dossier di candidatura della cucina italiana: l'organo degli esperti mondiali Unesco consiglia l'iscrizione della cucina italiana nella Lista dei patrimoni culturali immateriali dell'umanità. Si tratta del primo fondamentale parere che sarà sottoposto alla decisione finale, di tipo politico, che sarà assunta dal Comitato intergovernativo dell'Unesco che si riunirà in India a New Delhi dall'8 al 13 dicembre. Ne abbiamo parlato con Gianmarco Mazzi, sottosegretario di Stato alla cultura con delega Unesco. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Parliamo di Ambiente. Ieri si è aperta la Cop30 a Belém, in Brasile (la Conference of the Parties), la riunione annuale delle Nazioni Unite per fare il quadro sui cambiamenti climatici. Ne abbiamo parlato con Sara Gandolfi, inviata del Corriere della Sera proprio a Belèm. Tennis. Sono in corso le Nitto ATP Finals a Torino di cui RTL 102.5 è radio ufficiale. Il punto con il nostro Massimo Caputi. L'attualità, commentata dall'editorialista del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli. All'interno di Non Stop News, con Massimo Lo Nigro, Enrico Galletti Giusi Legrenzi e Lucrezia Bernardo.
Nella mattinata di mercoledì 5 novembre, è stato ospite in Degiornalist - Gli Spaccanotizie, Guido Castagna, Maestro Cioccolatiere e presidente del Comitato del Gianduiotto di Torino IGP. Con i nostri Fabiana Paolini e Claudio Chiari, Guido ci ha parlato dei recenti rincari che stanno colpendo le materie prime per il cioccolato, in particolare il cacao e le nocciole, le quali hanno visto aumenti di prezzo significativi a causa di problemi di raccolto e speculazioni internazionali, influenzate dalla produzione turca. Castagna espone le difficoltà nel mantenere il Gianduiotto un prodotto accessibile e non di lusso, nonostante l'aumento dei costi delle nocciole Piemonte IGP: «Quest'anno siamo arrivati a cifre di quasi 20 euro al chilo per una nocciola cruda, quindi ancora da tostare: pensate dunque al totale, con il lavoro che c'è dietro, che cifra ha assunto il gianduiotto». Inoltre, è in corso il processo per il riconoscimento europeo del Gianduiotto di Torino IGP, di cui Guido Castagna è a capo.
La rassegna stampa di oggi, giovedì 30 ottobre 2025, è a cura di Miriam Aly.In apertura la trasformazione voluta per l'ex Metropolitan dalla Regione: l'ex cinema va verso l'attività commerciale, ma intanto arriva un ricorso. Su RomaToday.Mobilità: su Fanpage.it, gli aggiornamenti sulla ZTL romana e le fasce verdi, con le proroghe al primo novembre.I limiti di velocità sulla Cristoforo Colombo: una lotta continua contro l'altavelocità. Lo racconta l'associazione Salvaciclisti. Oggi e nei prossimi giorni il sopralluogo del Presidente del Municipio VIII e del Sindaco. La notizia su Repubblica.Ancora su Repubblica, il blitz omofobo al Parco delle Valli: al centro, una panchina color arcobaleno con il numero di telefono della Gay Help Line.A un anno dall'insediamento di Massimiliano Smeriglio come Assessore alla cultura, l'intervista sul Corriere della sera.Sul manifesto: l'emergenza sfratti che da Bologna sbarca a Roma. Oggi si discute di casa al senato, in un'iniziativa istituita da Alleanza Verdi Sinistra, presenti anche una delegazione di Plat-Bologna e del Comitato di quartiere Quarticciolo.Foto: © La RepubblicaSveja è un progetto sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne.
Sono tanti e diversi gli argomenti del nostro podcast settimanale. A cominciare dalle considerazioni su chi ha effettivamente firmato per la sala pubblica Elena Lonati lo scorso 2 ottobre per il dibattito di Brescia ai Bresciani e Barricata con i parlamentari Benzoni di Azione e Almici di Fratelli d'Italia sul futuro dell'Iveco. A dichiarare di "ripudiare il fascismo e il nazismo" e di "non professare e non fare propaganda di ideologie neofasciste, neonaziste, razziste" è Jacopo Massetti, ex responsabile provinciale di Forza Nuova, alle elezioni del 2013 si candidò in consiglio comunale a Brescia e prese un voto. Oggi invece è consigliere a Collebeato ed è presidente di Brescia ai Bresciani e interviene spesso a proposito di Remigrazione, anche alla festa nazionale di Casa Pound. Le altre notizie riguardano la vicenda dell'acquisto di 50 copie del libro di Renzo Rozzini, marito della sindaca Laura Castelletti, da parte del comune di Brescia; la localizzazione del prossimo progetto di maxi depuratore del Garda; Acque Bresciane e l'ipotesi di lanciare un bond per 150 milioni di euro per gli investimenti; la repressione contro Extinction Rebellion, e il dissenso in generale; il cambio di gestione del "Desenzanino" dopo che la cooperativa sociale che l'ha gestito per tanto tempo non ha vinto la gara; l'ordinanza di demolizione delle opere non autorizzate e di quelle non conformi realizzate in Val Adamé da parte del rifugio omonimo, gestito da un'associazione: su questo sentiremo anche l'intervento di Veronica Vismara del Comitato per la difesa del parco dell'Adamello.
Intrattenimento e informazione, musica, cultura, i fatti del giorno e la rassegna stampa con i vostri messaggi in diretta: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi insieme per iniziare la giornata con numerosi ospiti! Come ogni giorno, protagonisti gli ascoltatori! Tra i temi di oggi, abbiamo parlato della Giornata Europea della Sordocecità, insieme a Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Lega del Filo d'Oro. E poi Benedetta Capelli ha intervistato l'arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore, il cardinale Rolandas Makrickas , in occasione dei sei mesi dalla morte di Papa Francesco. Intervieni in diretta tramite WhatsApp al numero 335 1243 722 Gli ospiti di oggi in ordine di presenza: Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Lega del Filo d'Oro Cardinale Rolandas Makrickas, arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore Suor Rose Pacatte, suara paolina Cesare Augusto Di Camargo, guida turistica brasiliana Conducono Marina Tomarro e Stefania Ferretti A cura di Marina Tomarro e Stefania Ferretti Hanno collaborato i colleghi: Francesco De Remigis All'interno della diretta collegamento con Piazza San Pietro per l' udienza generale di Papa Leone XIV e post udienza condotto da Orazio Coclite e Eugenio Bonannata Tecnica del suono: Daniele Giorgi
Nuovo appuntamento con il sabato di «Giorno per giorno»: l'editorialista torna sugli argomenti di cui ha scritto durante la settimana nella sua rubrica «Il Caffè», integrandoli con i commenti nel frattempo ricevuti dai lettori.I link di corriere.it:Il Nobel per la Pace 2025 a María Corina Machado, leader dell'opposizione a Maduro in Venezuela: «Un riconoscimento della nostra lotta, mai come oggi contiamo su Trump»Intervista a María Corina Machado: «La sconfitta di Maduro? Mai stata così vicina. Vivo in clandestinità, il regime mi dà una caccia feroce»Trump e il Nobel, la Casa Bianca contro il Comitato che assegna il premio: «Alla pace antepone la politica»
La motivazione del Comitato di Oslo è quella di aver difeso, con coraggio e determinazione, i principi democratici e i diritti umani nel contesto di repressione e censura sistematica presente nel paese sudamericano.
I risultati dei primi tre mesi hanno infatti evidenziato l'efficacia del provvedimento. Stamattina il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica ha deciso di ampliarne i confini fino ai Giardini Salvi e al Park Cattaneo per dare risposta ad altre zone a rischio. 7.580 le persone controllate, 55 gli ordini di allontanamento, 7 violazioni al Daspo urbano.
Leo Goretti, Responsabile del programma Politica estera dell'Italia dello IAI, è intervenuto a Il Vicino Oriente, il programma di Radio Radicale condotto da Francesco De Leo. Goretti ha commentato la dichiarazione del premier spagnolo Pedro Sánchez, secondo cui la FIFA e il Comitato Olimpico Internazionale applicano un doppio standard nei confronti di Russia e Israele.
All'interno del programma radiofonico di Radio PNR, "Buongiorno PNR", abbiamo ascoltato Luca Cosentino, delegato provinciale del Comitato italiano paralimpico che, ci ha parlato del torneo di tennis che si svolgerà nel prossimo fine settimana presso lo storico circolo "Nuova Saves" di Alessandria.
Quattro premier si sono avvicendati in questa legislatura in Francia, che, nonostante una legge elettorale ritenuta da tutti affidabile, in questo momento è tra i Paesi più instabili d'Europa. Ne parliamo con Jean-Pierre Darnis, insegna Storia Contemporanea alla facoltà di Scienze Politiche della Luiss Guido Carli e Marco Fortis, vicepresidente Fondazione Edison e presidente del Comitato scientifico del Centro studi di Confindustria.
In apertura Cecilia Sala, giornalista e autrice de "I figli dell'odio. La radicalizzazione di Israele, la distruzione della Palestina, l'umiliazione dell'Iran" (Mondadori), ci parla della sua analisi sui cambiamenti sociali in atto, in alcune zone calde del Mediterraneo orientale.A seguire, facciamo il punto sugli ultimi dati sull'occupazione e sulla prossima manovra economica con Marco Fortis, vicepresidente Fondazione Edison e presidente del Comitato scientifico del Centro studi di Confindustria.Infine, uno sguardo alle nuove tendenze dei flussi turistici con Antonio Preiti, economista, docente di Destination management all'Università di Firenze.
Non si esaurisce e, anzi, vive di una nuova puntata l'accesa triangolazione tra cittadini, amministrazione e vertici aziendali. Succede a Valdagno dove, nel contesto della proposta di Fenice Spa per la realizzazione di un impianto industriale nella campagna Festari, il Comitato promotore della petizione “Per una campagna Festari bella, sana, vivibile e della comunità” ha diffuso una risposta articolata e puntuale, contestando le dichiarazioni rilasciate dall'azienda.
A Marostica, città che da oltre un secolo celebra la strategia e la riflessione attraverso la sua celebre Partita a Scacchi vivente, si è consumato un episodio che merita più di una lettura superficiale. La giunta comunale, guidata dal sindaco Matteo Mozzo, ha deciso di non approvare la rassegna estiva di film proposta dal Comitato della Biblioteca civica, ritenendo alcuni titoli “troppo politici” o “troppo impegnati”.
È polemica nella città degli scacchi dopo la decisione della giunta comunale di non approvare la rassegna estiva di cineforum proposta dal Comitato della Biblioteca civica. Una scelta che ha provocato le dimissioni in blocco del comitato, a partire dalla presidente Laura Dinale, figura nominata direttamente dal sindaco Matteo Mozzo. Alla base della rottura, la valutazione negativa di alcuni film ritenuti “troppo politici” o “troppo impegnati” per il contesto cittadino.
Giorgio Mezzalira"Ciò che era giusto"Eredità e memoria di Alexander LangerGoffredo FofiAlphabeta Verlaghttps://www.raetia.com/it/territorio-gesellschaft/1086-cio-che-era-giusto.htmlCon i contributi di Gad Lerner, Peter Kammerer, Daniel Cohn-BenditCosa resta di Alexander Langer (1946-1995), del suo multiforme pensiero, del suo impegno civile, del suo messaggio universale? Goffredo Fofi ripercorre la vicenda politica e umana dell'amico Alex, ricordando in modo schietto e vibrante l'intellettuale eterodosso e visionario, l'instancabile attivista, il fautore della nonviolenza, il precursore dell'ambientalismo, lo strenuo sostenitore della pacifica convivenza etnica. A trent'anni esatti dalla sua morte – che ha chiuso, simbolicamente, un'epoca di lotte e speranze, e di “buona politica” – emerge il profilo di un caparbio uomo del dialogo, dalle solide radici cristiane, stretto tra coerenza etica e inevitabili contraddizioni, generosi sforzi e fragilità nascoste. Quasi il ritratto di una generazione “sconfitta”, ma non “perduta”.Da altre testimonianze “eccellenti” di chi lo ha conosciuto e frequentato, dalla sua biografia, ma soprattutto dai suoi scritti – raccolti nel presente volume –, prende forma un'eredità spirituale che costituisce una sorgente di idee e di pratiche per immaginare e costruire un futuro differente. In un mondo scosso da conflitti armati e nuovi nazionalismi, e in un modello di sviluppo sempre più fondato sullo sfruttamento indiscriminato di risorse naturali e umane, quella di Langer rimane una figura di straordinaria, talvolta sorprendente, attualità. «Il sentiero di cresta su cui Alex si è mosso (e l'immagine gli si addice: uomo di montagna e di confine) è stato, spinto fin quasi all'estremo, il più esemplare ed educativo di tutti quelli percorsi dalla sua generazione, il più aperto al confronto con le contraddizioni della politica e anche il più autenticamente, coerentemente, lucidamente drammatico e vero.»(Goffredo Fofi)Giorgio Mezzalira, nato a Padova (1954), risiede a Bolzano. Studi di Storia contemporanea all'Università di Bologna (A.A. 1981-1982, laureato con lode), socio fondatore del gruppo “Storia e regione/Geschichte und Region”, presidente del Comitato di indirizzo della Fondazione Museo storico del Trentino, membro del comitato scientifico della rivista “Qualestoria”, socio Sissco. Fa parte della “Fondazione Alexander Langer Stiftung” ed è co-curatore dell'Archivio di Alexander Langer. Editorialista del “Corriere dell'Alto Adige” e del “Corriere del Trentino”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giorgia Meloni saluta “con grande soddisfazione” l'approvazione della Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi a causa del loro lavoro. Parole solenni, da capo di governo che onora il mestiere di chi racconta il mondo rischiando la vita. Eppure basta scorrere la cronaca di questi mesi per inciampare nella domanda che spezza la retorica: anche quelli uccisi a Gaza rientrano nella memoria istituzionale della premier Meloni? Dal 7 ottobre 2023, secondo i dati del Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ), almeno 238 giornalisti palestinesi sono stati uccisi sotto i bombardamenti israeliani mentre documentavano, fotografavano, testimoniavano. La strage silenziosa che accompagna il genocidio non trova spazio nei comunicati ufficiali del governo. Eppure erano giornalisti, esattamente come quelli celebrati dalla nuova legge italiana. Stavano facendo il loro lavoro. Esattamente come quelli di cui si onora il coraggio. Il dubbio non è retorico, è politico. Dopo il risveglio tardivo di Palazzo Chigi davanti alle bombe sulle chiese cristiane, ci si chiede se davvero ci sarà anche un secondo scatto di coscienza. Sarebbe un miracolo, di questi tempi. Riconoscere il sacrificio dei reporter palestinesi significherebbe smentire l'alleato Netanyahu, rompere la linea dell'equidistanza pavida, spezzare il silenzio complice. Ma la memoria, si sa, è un muscolo politico selettivo. Funziona bene quando non disturba i rapporti internazionali, meno quando nomina i carnefici. Così il governo che celebra i giornalisti uccisi, dovrebbe includere quelli fatti a pezzi dai suoi alleati. Altrimenti il rispetto per il giornalismo resta confinato ai comunicati stampa. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
A partire dal primo agosto, Arno Zanetti, nato nel 1960 e poschiavino doc, andrà ufficialmente in pensione, concludendo una carriera straordinaria nel mondo dell'educazione e dell'insegnamento. Zanetti ha dedicato la sua vita alla scuola: prima come studente, poi come insegnante e, negli ultimi otto anni, come ispettore scolastico del Circondario del Grigione Italiano, ruolo che ha condiviso con entusiasmo e affiatamento con la brusiese Manuela Della Ca-Tuena.Nel corso della sua carriera, Zanetti ha accumulato un'esperienza vasta e diversificata, che gli ha permesso di conoscere a fondo il sistema educativo e tutti i suoi meccanismi. Oltre ad essere stato insegnante, ha ricoperto il ruolo di presidente della Conferenza regionale del distretto Bernina, è stato membro del Comitato centrale degli insegnanti, direttore scolastico delle scuole comunali di Poschiavo dal 2003 al 2017 e, infine, ispettore scolastico. In quest'ultimo ruolo, si è dedicato a valutare e sostenere la scuola, monitorando costantemente la qualità dell'insegnamento.Come ispettore scolastico, Zanetti ha interagito con oltre 220 insegnanti (per un totale di 1350 alunni), offrendo consulenza su questioni di pianificazione scolastica, gestione dei conflitti e supporto didattico-metodico e pedagogico.
Lucetta Scaraffia"Dio non è così"Otto mistiche laiche del NovecentoBompiani Editorewww.bompiani.itPassaggi Festival, FanoMercoledì 25 giugno 2025, ore 19:30Lucetta Scaraffia "Dio non è così"con Laura Mandolini https://www.passaggifestival.it/scaraffia-lucetta/Otto mistiche laiche che cercano il divino fuori dalla cornice strettamente religiosa sono le protagoniste di questo libro: donne libere e coraggiose, che vogliono andare al di là dell'idea di Dio che viene loro proposta. “Dio non è così, ne sono sicura, e quindi lo cerco per conto mio,” dice Catherine Pozzi, e come lei la pensano Adrienne von Speyr, Banine, Élisabeth Behr Sigel, Romana Guarnieri, fino a Simone Weil e Chiara Lubich. In questa ricerca nutrita di consapevolezza fondano movimenti, lavorano nelle fabbriche, amano senza riserve, esercitano una professione. Dio è qui e ora, nelle piccole e grandi cose della vita, nel lavoro che facciamo e nelle relazioni che coltiviamo con pazienza e dedizione, sembrano volerci dire. Incontrarlo non è così difficile, non serve chissà quale paludamento religioso: basta attingere alla ricchezza della propria vita interiore alla ricerca di un senso del nostro esistere. Otto storie di donne che hanno sperimentato nuovi rapporti interpersonali e nuove gerarchie ispirando le chiese e la società. Un anelito alla spiritualità che è anche un percorso di emancipazione inscritto nel movimento di liberazione femminile novecentesco.Lucetta ScaraffiaStorica e giornalista, ha insegnato Storia contemporanea presso l'Università La Sapienza di Roma ed è stata professoressa alla Sorbona di Parigi. I suoi studi si sono concentrati sulla storia delle donne e sulla storia della religiosità, con particolare attenzione a quella femminile. Dal 2007 è membro del Comitato nazionale di bioetica. Nel 2017 per la sua attività di storica e di giornalista ha ricevuto dal presidente della Repubblica francese l'onorificenza di ufficiale della Legion d'onore. È stata ed è editorialista di vari quotidiani. Tra i suoi libri La fine della madre (2017), La donna cardinale (2020), Anime nere (con Anna Foa, 2021), Agnus dei (con Anna Foa e Franca Giansoldati 2022) e Atti impuri (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Maria Novella De Luca"Le appassionate"Storie di donne che hanno cambiato il futuroFeltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itPassaggi Festival, FanoVenerdì 27 giugno 2025, ore 19:30Maria Novella De Luca e Simonetta Fiori "Le appassionate"con Flavia Fratello (giornalista, La7) e Tiziano Ragni (giornalista)https://www.passaggifestival.it/maria-novella-de-luca-2025/L'unica rivoluzione, in un paese senza rivoluzioni, è stata quella delle donne. Invisibile, ostinata, intrecciata alla quotidianità e alla politica, alla giustizia e alla cura, alle battaglie pubbliche e alle rivoluzioni intime. Una rivoluzione senza armi, ma non senza ferite.Questo libro raccoglie le storie di chi ha cambiato il mondo senza aspettare il permesso di farlo. Donne che hanno osato varcare soglie chiuse da secoli, che hanno sfidato istituzioni immobili, che hanno pagato un prezzo per ogni conquista. Alcune lo hanno fatto sotto le luci della ribalta, altre nel silenzio della fatica quotidiana, ma tutte hanno lasciato un segno, spesso più profondo di quanto la storia sia disposta a riconoscere.Dalla politica alla medicina, dall'informazione ai diritti civili, dall'università al sindacato, queste testimonianze tracciano un filo di resistenza e cambiamento, una memoria che non deve andare perduta. Non solo per riconoscere ciò che è stato, ma per capire cosa sta accadendo ora. Perché se il patriarcato non è crollato, se i diritti acquisiti rischiano di sgretolarsi sotto il peso delle nuove disuguaglianze, allora questa rivoluzione non è finita.E le battaglie delle madri e delle nonne risuonano nelle lotte delle nuove generazioni, nelle parole di chi ancora oggi si ribella alle ingiustizie, nei gesti di chi non accetta di fare passi indietro. Queste storie raccolte dalla voce delle protagoniste, che ci hanno consegnato anche il lato privato delle loro vite, sono un testimone affidato a chi continuerà a lottare. Perché la rivoluzione delle donne resta aperta, viva, necessaria. Raccontarla significa difenderla.La rivoluzione delle donne è silenziosa ma inarrestabile. E se oggi rischia di arretrare, raccontarla diventa un atto politico.“Se la battaglia per i diritti non finisce, nemmeno la memoria deve finire.”Maria Novella De Luca è inviata di “Repubblica”, dove da molti anni si occupa di cronaca, diritti civili, questioni di genere e inchieste sociali. Ha scritto Le tribù dell'ecstasy (Theoria, 1996), dedicato ai giovani e al mondo della notte. Ha curato il libro-intervista con la sociologa Chiara Saraceno, La famiglia naturale non esiste (Laterza, 2025). Per il gruppo Gedi ha realizzato la web serie Finché legge non vi unisca, inchiesta sulle unioni civili e le famiglie arcobaleno. Fa parte del Comitato scientifico dell'Osservatorio Step (Stereotipi e pregiudizi) della Sapienza Università di Roma.Simonetta Fiori, per tanti anni inviata di “Repubblica”, dove continua a scrivere di temi culturali. Ha curato per Laterza due libri-intervista: Il grande silenzio (2009) con Alberto Asor Rosa e Italiani senza padri (2011) con Emilio Gentile. È autrice dei docufilm Inge Film su Inge Feltrinelli (con Luca Scarsella, Feltrinelli, 2010) e Repubblica primo sogno su Eugenio Scalfari (Gedi, 2021). Per Guanda ha pubblicato La testa e il cuore. L'amore in trenta storie (2020) e ha curato per Einaudi La biblioteca di Raskolnikov. Libri e idee per un'identità democratica (2024). Collabora con il master di Editoria, giornalismo e management culturale della Sapienza Università di Roma. Ha vinto il Premiolino, il premio Geraldini Donne per il giornalismo e il premio Scalfari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nell'intervista a la Repubblica, il ministro Urso ha promesso 25 miliardi per sostenere le imprese colpite dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e UE, attingendo a fondi Pnrr, Coesione e Fondo sociale per il clima. Tuttavia, si tratta in realtà di risorse già oggetto di riprogrammazione da mesi, come ha spiegato Il Sole 24 Ore lo scorso 9 aprile: non nuovi stanziamenti, ma riutilizzo di fondi già assegnati all'Italia, da recuperare per evitare il disimpegno per ritardi attuativi. In particolare, il piano Transizione 5.0 da 6,2 miliardi ha finora generato prenotazioni per appena 664 milioni. Una parte dei fondi – 3,5-4 miliardi – è destinata a contratti di sviluppo per filiere strategiche, non a sostegni diretti. Anche per i programmi nazionali “Giovani, donne e lavoro” e “Ricerca e competitività per la transizione digitale” (11 miliardi totali), l'avanzamento è minimo: zero spesa per il primo, impegni al 30% per il secondo. Il Fondo sociale per il clima, poi, vincolato dal regolamento europeo, è destinato esclusivamente a famiglie vulnerabili e microimprese, non a grandi aziende esportatrici. Ne parliamo con Gianni Trovati, Il sole24 Ore.Trump rilancia con la “Big Beautiful Bill”, 3.300 miliardi di nuovo debito in 10 anniLa Camera dei Rappresentanti americana ha approvato il maxi-bilancio voluto da Donald Trump, soprannominato la “Big Beautiful Bill”. Il pacchetto contiene tagli permanenti alle tasse, abolizione delle imposte su mance e straordinari, incentivi per l'acquisto di auto americane e misure sul confine. Trump ha celebrato l'approvazione su Truth Social, sollecitando il Senato a completare l'iter. Ma secondo il Comitato per un bilancio federale responsabile, la legge aumenterà il debito pubblico di 3.300 miliardi di dollari in dieci anni, portandolo dal 98% al 125% del PIL, ovvero oltre 36mila miliardi. La notizia ha innescato nuove vendite sui titoli di Stato: i rendimenti dei decennali sono saliti al 4,60%, quelli trentennali al 5,15%. Il provvedimento prevede anche un taglio di 800 miliardi a Medicaid, il programma sanitario per i meno abbienti, e riduzioni significative dei crediti per le rinnovabili. Interviene Alessandro Plateroti direttore di newsmondo.comEx Ilva, Urso incontra l'indotto ma la soluzione resta lontanaOggi pomeriggio alle 16.30 si è tenuto un nuovo incontro al Mimit tra il ministro Adolfo Urso e i rappresentanti dell'indotto dell'ex Ilva, mentre resta in sospeso il confronto centrale con i sindacati. La riunione permanente convocata da Palazzo Chigi è stata nuovamente rinviata al 9 giugno: un ulteriore slittamento dopo quello del 27 maggio, motivato ufficialmente dalla necessità di approfondire valutazioni tecniche e dagli impegni congressuali e internazionali delle sigle sindacali. La settimana scorsa, intanto, si è chiusa senza progressi l'urgenza aperta dal sequestro degli altoforni 1 e 2 e dall'incendio all'AFO 2, che ha danneggiato un impianto di aspirazione riaccendendo le preoccupazioni sulla sicurezza. Il ministro Urso ha ribadito alla Camera che il blocco giudiziario rischia di compromettere la riconversione ambientale, economica e negoziale dello stabilimento di Taranto. Anche il sottosegretario Mantovano è intervenuto, parlando di un'eredità tecnica pesante lasciata dal socio privato e di condizioni impiantistiche “ben peggiori di quanto previsto”. In parallelo, a Taranto circa 200 lavoratori hanno protestato bloccando la statale per Bari, lamentando l'assenza di un collegamento streaming con il tavolo romano: “Il governo ci prende in giro”, ha detto un delegato. Rocco Palombella (Uilm) ha chiesto “risposte vere” entro la prossima settimana. Il commento è di Domenico Palmiotti Il Sole 24 Ore Taranto.
Franco Pezzini"Morte astrale"Polidoro Editorewww.alessandropolidoroeditore.itGran Bretagna, 1904. L'età vittoriana è appena terminata, ma dalla fine del secolo appena chiuso è montata in tutto l'Occidente la marea dell'irrazionale, un fiorire di gruppi occultistici ed esoterici. Il più importante è il leggendario Ordine ermetico della Golden Dawn fondato a Londra nel 1888. Tra le tecniche adottate con entusiasmo dai suoi affiliati figurano i viaggi astrali, fuori dal corpo, in dimensioni altre della realtà. Ma i grandi esperimenti hanno spesso vita breve: agli inizi del Novecento la Golden Dawn esplode in un contesto da pochade: cattiva gestione, scandali, risse ridicole, nell'inanellarsi di situazioni surreali. E nel frattempo in Germania fioriscono le fraternità saturnie terreno di fantasie prenaziste.Franco Pezzini (Torino, 1962), laureato in Diritto Canonico con la tesi Esorcismo e magia nel Diritto della Chiesa, è studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al Fantastico. Tra i fondatori negli anni Ottanta della rivista ‘L'Opera al Rosso', è ora membro del Comitato editoriale de ‘L'Indice dei libri del mese', della Redazione di ‘Carmillaonline. Letteratura, immaginario e cultura di opposizione', e suoi articoli sono apparsi su varie testate (‘Poesia', pagine culturali di ‘Avvenire', ‘tuttolibri', ‘LN │ librinuovi.net').IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giovanni De Luna"Un domenica d'aprile"Piazzale Loreto 1945: una fine, un inizioMondadori Editorewww.mondadori.itTutti i cittadini italiani sanno cosa è accaduto a piazzale Loreto, a Milano, nell'aprile del 1945: l'esposizione del cadavere di Mussolini appeso a testa in giù resta come simbolo della fine di un regime e di una guerra, entrambi catastrofici per l'Italia. Ma quel momento e quel luogo non sono solo un simbolo, o un episodio risaputo, e a ottant'anni esatti di distanza Giovanni De Luna riesce a darcene dimostrazione, con una ricostruzione ravvicinata che è insieme un'interpretazione originale. Una ricostruzione ravvicinata, perché il fuoco si stringe sulla città di Milano, il luogo dove era stato fondato il primo Fascio di combattimento nel 1919, dove erano stati fucilati e insepolti i quindici martiri partigiani dell'agosto 1944, dove Mussolini fece il suo ultimo bagno di folla ancora nel dicembre di quell'anno. E perché quella giornata, una domenica d'aprile di festa e di orrore, viene raccontata ora per ora attraverso una miriade di testimonianze "dal basso": diari, fotografie, lettere, ricordi di gente comune. E insieme un'interpretazione originale, perché a piazzale Loreto accadono avvenimenti che esigono di essere compresi, se non giudicati. La folla che fa scempio del cadavere del Duce è la stessa che lo applaudiva al Teatro alla Scala solo qualche mese prima? Come è possibile che si festeggi la fine di un regime violento abbandonandosi alla violenza? Cosa lascia in eredità quel giorno alla rinata Italia? «Pochi giorni dopo, della folla di piazzale Loreto non restavano tracce evidenti se non nella memoria di chi c'era stato. Si respirava ormai un'altra aria. Ancora qualche anno e, come in un gigantesco processo di rimozione collettiva, il ricordo di quella domenica di aprile sembrava già come si fosse inabissato.» Ma rimuovere il passato non è mai senza conseguenze e guardare in faccia la folla di piazzale Loreto resta fondamentale anche nell'Italia di oggi.Giovanni De Luna è stato ordinario di Storia contemporanea all'Università di Torino e ha pubblicato, tra i suoi libri più recenti, La passione e la ragione. Il mestiere dello storico contemporaneo (Bruno Mondadori), La Resistenza perfetta (Feltrinelli 2015). La Repubblica inquieta (Feltrinelli 2017). Con Aldo Agosti, Juventus, storia di una passione italiana, Utet, 2019. Editorialista de La stampa, è autore di fortunate trasmissioni radiofoniche e televisive. È tra i volti di Rai storia ed è membro del Comitato scientifico della Fondazione Feltrinelli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Mario De Curtis, Silvio Garattini"La salute dei bambini"Migliorarla si puòPrefazione di Giorgio ParisiBaldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itIn un'epoca in cui il benessere dei bambini dovrebbe essere una priorità, soprattutto di fronte alla grave denatalità che affligge il nostro Paese, Mario De Curtis e Silvio Garattini accendono i riflettori sulle significative disuguaglianze regionali ed etniche che persistono nel diritto alla salute e sull'impatto che la crescente povertà ha nello sviluppo infantile. Non si tratta solo di analisi statistiche: questo libro vuole essere infatti un grido d'allarme in grado di sollecitare un intervento immediato da parte delle istituzioni e della società, offrendo informazioni scientificamente aggiornate e soluzioni concrete. Dalla prevenzione delle malattie fin dall'epoca prenatale, dalla promozione di stili di vita sani fino alla tutela legale dei bambini in situazioni di svantaggio. È fondamentale – raccomandano gli autori – rinforzare i principi di universalità, uguaglianza ed equità anche all'interno del Servizio Sanitario Nazionale, ribadendo la necessità di sostenerlo e di adattarlo alle nuove sfide emergenti. Affrontando tematiche delicate come i diritti dei bambini con malattie inguaribili e rare, quelli dei figli nelle famiglie omogenitoriali e le difficoltà legate alle adozioni, De Curtis e Garattini ci ricordano che garantire il benessere dei bambini è una responsabilità collettiva. Un appello alla solidarietà per costruire un futuro migliore per ogni bambino, perché proteggendone la salute stiamo investendo in una società più forte e giusta per tutti.Il prof. Mario De Curtis è stato professore ordinario di Pediatria all'Università di Roma La Sapienza, dove ha diretto l'Unità di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Umberto I. È editor emerito di «The Italian Journal of Pediatrics», presidente del Comitato per la Bioetica della Società Italiana di Pediatria e membro del Comitato Etico per la Sperimentazione e la Ricerca Clinica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Ha ricevuto l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e il titolo di Maestro della Pediatria conferito dalla Società Italiana di Pediatria. Collabora con diversi quotidiani su tematiche sanitarie e sociali riguardanti l'infanzia.Il prof. Silvio Garattini, medico farmacologo, è uno dei più noti scienziati italiani, fondatore e presidente dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto numerose onorificenze nazionali e internazionali, tra cui la Legion d'Onore della Repubblica Francese per meriti scientifici, il titolo di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, la Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica e diverse lauree honoris causa conferite da università europee. È autore di numerosi testi divulgativi in ambito sanitario. Giorgio Parisi, autore della prefazione al libro, è premio Nobel per la Fisica e già presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Fa discutere una sentenza di assoluzione dal reato di violenza sessuale per due uomini. Confermata anche in Appello la sentenza di primo grado perché la presunta vittima, una diciottenne, era sì ubriaca ma consenziente.Ne parliamo con Simonetta Matone, deputata della Lega e magistrata.Potrebbe esserci la mafia cinese, in particolare quella cosiddetta delle grucce, dietro il duplice omicidio di due cittadini cinesi a Roma.Ne parliamo con Pietro Pittalis, deputato della commissione Antimafia, presidente del Comitato sulle mafie straniere.
Marion Muller-Colard"Come funamboli"Inaugurare la vitaEdizioni QiqajonComunità di Bosewww.qiqajon.itTraduzione di Emanuele BorsottiPrefazione di Isabella GuanziniL'amicizia di due giovani donne, madri. La grazia di una nascita e la condanna di una diagnosi senza speranza.Una lettera, commovente, poetica, piena di passione, destinata a Jeanne, bambina ancora senza una storia, la cui madre morirà pochi mesi dopo la sua nascita per un cancro.Marion Muller-Colard, l'amica, mettendosi alla scuola della nuova vita che inizia e di un'altra che si confronta con la finitudine, racconta senza compromessi il calvario della malattia, e condivide una profonda riflessione sullo spessore del tempo e della realtà, sulla potenza dell'attimo, vissuto “come funamboli”, domando le vertigini di fronte agli abissi. E scrive, scrive a Jeanne per trasmetterle ciò che questa traversata sul filo di sua madre le ha insegnato.Marion Muller-Colard (Marsiglia 1978) è teologa protestante e scrittrice. Autrice di numerosi saggi e romanzi, dal 2017 è membro del Comitato consultivo nazionale di etica e ha fatto parte della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella chiesa (CIASE). Dal 2022 è direttrice delle edizioni Labor et Fides.Isabella Guanzini (Cremona 1973), filosofa e teologa, ha conseguito il dottorato in teologia presso l'Università di Vienna. Dal 2019 è professoressa ordinaria di teologia fondamentale presso l'Università cattolica di Linz.Emanuele Borsotti (Carmagnola, Torino, 1978), monaco di Bose e presbitero, si è specializzato in teologia sacramentaria e liturgia presso l'Institut catholique di Parigi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Antonio Ballarò"La forma del Credo"La redazione del simbolo cristianoPresentazione di Stella MorraEDB Edizioni Dehoniane Bolognawww.dehoniane.itIl Credo, nella sua dimensione testuale, non solo è aperto a diverse proposte teologiche, ma tocca ogni esperienza umana. Non è un caso che sia concessa a chiunque la libertà di poter dire «credo» nella propria esistenza, ossia di effettuare la scommessa di fede indipendentemente da qualsiasi condizione di partenza. Quello di cui il Credo fa memoria al singolo non è una risoluzione, ma una garanzia che il credere non contraddice lo sperare.Antonio Ballarò è dottorando in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma) e insegnante di religione cattolica nella scuola secondaria. I suoi ambiti di ricerca sono la teologia fondamentale, l'ecclesiologia e la teologia pubblica. Nel triennio 2021-2023 ha fatto parte del Comitato di redazione della rivista il Mulino. Ha all'attivo diverse collaborazioni editoriali, anche con la rivista il Regno.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Antonio Forcellino"Dipingere il sogno"Il miracolo dell'arte italiana da Cimabue e CaravaggioHarper Collinswww.harpercollins.itEsistono periodi straordinari durante i quali, in un unico luogo e tempo, in un solo campo del sapere, si succedono e si affiancano così tanti uomini geniali da far gridare al miracolo. È il caso dei poeti tragici e lirici nella Grecia del quinto secolo avanti Cristo, dei filosofi tedeschi del Settecento e dell'Ottocento. E, ovviamente, dei pittori italiani del Rinascimento. In poco più di due secoli, una fioritura mai vista prima di talenti rivoluzionò la pittura, creando una nuova visione del mondo che suscita, ancora oggi, stupore, estasi, meraviglia. Antonio Forcellino, uno dei più grandi restauratori e storici dell'arte italiani, molti di questi capolavori li ha toccati con mano, restituendoli al pieno splendore, dialogando con loro attraverso un'acuta ricerca e una profondissima passione. Passione e ricerca che gli permettono di raccontare questa storia miracolosa, intessendo legami e influenze tra generazioni di artisti che sembrano appartenere a un'unica straordinaria famiglia.Per la prima volta la storia delle immagini diventa una storia di relazioni anche sentimentali tra i protagonisti della scena artistica italiana del Rinascimento. La storia comincia con Cimabue, indicato da Dante come l'iniziatore della pittura moderna, e si ferma a Caravaggio, scandaloso e geniale innovatore della visione, passando per i meravigliosi affreschi di Giotto ad Assisi, la potenza vitale di Masaccio e le geometrie sublimi di Piero della Francesca, confluite tutte nella grande e terribile pittura di Michelangelo. Dipingere il sogno è un libro appassionante e illuminante, che spiega e racconta l'arte moderna come mai è stato fatto prima."L'arte italiana tra Cimabue e Caravaggio si può leggere come una storia di famiglia. L'Italia è la casa comune abitata dagli artisti, un'immensa casa ideale dove vive una famiglia che di generazione in generazione, da un certo momento in poi, persegue un obiettivo comune: rappresentare al meglio la realtà e il sogno."Antonio ForcellinoTra i maggiori studiosi europei di arte rinascimentale, ha realizzato restauri di opere di grande valore, come il Mosè di Michelangelo e l'Arco di Traiano. La sua attenzione si rivolge da sempre a tutta la ricchezza del fare arte, ai contesti storici, alle tecniche e ai materiali, alle radici psicologiche e biografi che dei grandi capolavori. È stato eletto membro del Comitato per le celebrazioni dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci, promosso dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Per HarperCollins ha pubblicato la trilogia di romanzi Il secolo dei giganti, dedicata ai grandi protagonisti dell'arte rinascimentale: Il cavallo di bronzo: l'avventura di Leonardo, Il colosso di marmo: l'ardore di Michelangelo e Il fermaglio di perla: la grazia di Raffaello.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Donald Trump ha colpito duro le auto straniere importate negli Stati Uniti imponendo una tassa del 25% "permanente" a partire dal 2 aprile: il giorno della "liberazione dell'America" come l'ha definito il presidente, quando scatteranno anche i dazi reciproci nei confronti di 15 Paesi. Per il tycoon la mossa servirà a stimolare la produzione nazionale, ma rischia di mettere a dura prova le finanze delle case automobilistiche che dipendono dalle catene di forniture globali e tradursi in costi più elevati per i consumatori americani. Così di sicuro pensano i mercati che hanno reagito molto male alla notizia: Wall Street ha chiuso in rosso ancora prima dell'annuncio ufficiale ed è calata ulterioremente dopo, mentre la maggior parte delle azioni delle case automobilistiche hanno lasciato sul terreno circa il 2-3%, da General Motors a Stellantis. La misura del presidente americano potrebbe anche innescare ulteriori scontri commerciali con l'Unione europea, in particolare Paesi come Germania e Italia, ma anche Giappone e la Corea del Sud. Affrontiamo il tema con Mario Cianflone, Il Sole24OreTrump Makes China Attractive Again Mentre aumentano le frizioni tra gli Stati Uniti di Trump e i suoi alleati. C'è un grande attore globale pronto ad approfittarne. Durante il China Development Forum, il premier cinese Li Qiang ha intensificato gli sforzi per provare ad attrarre aziende straniere in Cina, nel tentativo di ravvivare l economia cinese che sta attraversando una fase di deflazione, alti tassi di disoccupazione e crescita economica debole. Qiang ha promesso stabilità e politiche favorevoli alle imprese, sottolineando l impegno di Pechino per la globalizzazione, il multilateralismo e la resistenza al protezionismo. Reuters riporta anche che una rete di aziende gestite da una società tecnologica cinese segreta starebbe cercando di reclutare gli ex dipendenti del governo federale statunitense licenziati nelle ultime settimane. Intanto oggi la Cina rigetta l'offerta del presidente americano Donald Trump di concessioni sul fronte dei dazi in cambio del via libera di Pechino alla vendita di TikTok. E' quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, secondo cui "i nuovi dazi Usa sulle auto importate violano le regole dell'Organizzazione del commercio (Wto) e minacciano il sistema del commercio basato sulle regole". La posizione di Pechino è "consistente e chiara": le tariffe "non aiuteranno gli Stati Uniti a risolvere i suoi problemi" e "le guerre commerciali non avranno alcun vincitore"; ha aggiunto Guo.Il commento è di Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia dell'IspiOlimpiadi, a Cortina inaugurata la pista da bob delle polemiche Lunedì 24 Marzo è stata inaugurata la nuova pista da bob "Eugenio Monti" di Cortina. La pista da Bob di Cortina viene considerato un "Miracolo olimpico" vista la difficoltà nella realizzazione e lo scetticismo che ha accompagnato il progetto dall'inizio. "La pista da bob è il monumento alla follia". A dirlo è stato il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante la cerimonia di inaugurazione della pre-omologazione dello Sliding Centre di Cortina che si è svolta martedì 25 marzo.«Mi dicevano che era una follia», ha aggiunto Zaia, «ed invece abbiamo trasformato una discarica nel Guggenheim del ghiaccio». In questi anni, si era discusso della possibilità di utilizzare impianti in Austria, Svizzera o Germania, che avrebbero eliminato la necessità di costruire una nuova pista. Le parole del CIO a dicembre 2023, quando il primo bando di gara è andato deserto, L ultima stroncatura per le gare olimpiche invernali in Italia arriva direttamente con un comunicato del Comitato Olimpico Internazionale: «in una fase così avanzata devono essere prese in considerazione solo le piste già esistenti e operative». Invece poi il governo è riuscito a convincere una delle più grandi imprese italiane, la Pizzarotti, a raccogliere la sfida e in tredici mesi l'opera ha visto la luce. Un tempo record. Anche per il Comitato olimpico internazionale, che nutriva perplessità sul futuro riutilizzo della struttura, oltre che sulle effettive spese, di fatto lievitate dagli 81,6 milioni di euro del bando di ricostruzione andato deserto alla scadenza del 31 luglio 2023, ai 118,4 milioni euro di investimento complessivo dichiarato da Simico, la società infrastrutture di Milano Cortina 2026. Sul cantiere si sono mosse 135 persone sotto la direzione dell'impresa capofila Pizzarotti che ha stretto accordi con 35 appaltatori ditte principalmente bellunesi e nazionali. Ne parliamo proprio con Paolo Pizzarotti, Presidente Impresa Pizzarotti.
Russia e Stati Uniti si parlano a Riad, in colloqui che vengono definiti “creativi” da Grigory Karasin, membro della delegazione russa e capo del Comitato per gli affari internazionali del Consiglio della Federazione. Dalla Casa Bianca intanto il Presidente Donald Trump afferma che si sta discutendo “di territori, linee di demarcazione e di energia”. Ne discutiamo con Marco Di Liddo, Direttore del Centro Studi Internazionali (CeSI). Commentiamo poi la giornata della politica italiana, con al centro la tensione fra il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. Con noi Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore. Secondo il Rapporto mondiale sui salari dell’Organizzazione internazionale del Lavoro (agenzia specializzata delle Nazioni Unite sui temi del lavoro e della politica sociale), i salari reali in Italia sono inferiori di 8,7 punti rispetto a quelli del 2008, il risultato peggiore fra i Paesi del G20. Ci spiega tutto Morya Longo, giornalista de Il Sole 24 Ore.Var, novità in Coppa Italia: gli arbitri spiegheranno le decisioni a tutto lo stadio. Ci racconta tutto Giovanni Capuano.
Raffaella Baritono"Furore. Gli Stati Uniti verso la guerra civile"Biennale Democraziawww.biennaledemocrazia.itDomenica 30 marzo, ore 11:00Teatro Carignano, TorinoFurore. Gli Stati Uniti verso la guerra civileRaffaella Baritono, Mattia Diletti, introduce Oliviero Bergamini.UniVerso per Biennale Democrazia.Negli Stati Uniti è in corso una «guerra civile fredda»? Alcuni dati lo suggeriscono. Il tasso di fiducia nel governo è al 22% (era il 77% negli anni Sessanta), e la polarizzazione cresce a ritmi vertiginosi: in soli otto anni (2016-2024) la quota di repubblicani che considera i democratici «immorali» è cresciuta dal 47 al 72%, quella inversa dal 35 al 63%. Ricondurre tutto a Trump, comunque, sarebbe miope: il processo di frammentazione sociale è in corso da oltre mezzo secolo, con lo scandalo Watergate e la crisi del manifatturiero. Il risultato, oggi, è un'America spaccata lungo confini profondi – economici, politici, culturali. Un fenomeno sempre più difficilmente reversibile.Raffaella Baritono è professoressa ordinaria di Storia e politica degli Stati Uniti presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Bologna. E' attualmente direttrice del Centro Studi dipartimentale sugli Stati Uniti (LAB-USA), è stata direttrice del CISPEA (Centro Interuniversitario di Storia e Politica Euro-Americana), nonché presidente della SIS (Società Italiana delle Storiche) e vicepresidente dell'AISNA (Associazione Italiana di Studi Nord Americani). Ha fatto parte anche del Comitato direttivo della SISI (Società Italiana di Storia Internazionale). È stata co-direttrice ed attualmente fa parte del Comitato direttivo della rivista “Ricerche di Storia Politica” e di “Scienza&Politica” e ha fatto parte, per due mandate, del Comitato direttivo della rivista “Il Mulino”. È attualmente membro del Comitato direttivo dell'Associazione Il Mulino e fa parte del Comitato editoriale della casa editrice Il Mulino e del Comitato scientifico della Fondazione Gramsci-Emilia Romagna. È anche socia dell'Accademia delle Scienze dell'Università di Bologna. Ha svolto periodi di ricerca all'estero (University of Wisconsin-Madison, University of Southern Illinois, Indiana University, Columbia University, University of Oxford, SciencePo-Lyon).I suoi interessi di ricerca riguardano la storia politica e politico-intellettuale statunitense, nonché della storia politica dei femminismi americani. Fra le sue pubblicazioni più recenti: Eleanor Roosevelt. Una biografia politica, Bologna, Il Mulino, 2021, «A bad edition of a Polish king»: i presidenti americani e le trasformazioni del sistema politico contemporaneo, in Giovanni Orsina e Maurizio Ridolfi , a cura di, La Repubblica del presidente. Istituzioni, pedagogia civile e cittadini nelle trasformazioni delle democrazie, Roma, Viella, 2022, pp. 325-342; Angela Davis, Roma, Carocci, 2024.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Bruno Bignami"Primo Mazzolari. Oltre le sbarre, il fratello"Il carcere e la giustiziaA cura di Bruno Bignami e Umberto ZanaboniPrefazione di Gian Carlo PeregoEDB Edizioni Dehoniane Bolognawww.dehoniane.itIl tema della giustizia è quanto mai attuale, ma è utile uno sguardo di misericordia e redenzione sulla vita di quanti hanno commesso gravi errori tanto da finire in carcere. Mazzolari è maestro di umanità e cerca di leggere il cuore, non si ferma all'apparenza o al pregiudizio. Egli anticipa il principio della fraternità di papa Francesco. Pur senza affermarla in modo esplicito, la prospettiva di don Primo è la stessa che sostiene la giustizia riparativa: bisogna educare più che condannare, dare opportunità più che chiudere porte, perché «chi non crede alla redimibilità di una creatura umana non è cristiano».Don Primo Mazzolari (1890-1959) fu cappellano militare al tempo della Prima guerra mondiale e trascorse la sua vita come parroco di Cicognara e di Bozzolo. I suoi scritti e le sue predicazioni lo imposero all'attenzione pubblica. Bruno Bignami, direttore dell'Ufficio CEI per i problemi sociali e il lavoro, e Umberto Zanaboni, direttore diocesano dell'Ufficio missionario di Cremona, rispettivamente postulatore e vicepostulatore della causa di beatificazione del parroco di Bozzolo, realizzano questa pubblicazione su invito del Comitato scientifico della Fondazione don Primo Mazzolari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Oggi si è tenuto a Bruxelles la riunione dei ministri della Difesa della Nato. Sul tavolo inevitabilmente quanto annunciato ieri da Donal Trump in merito all'inizio delle trattative per una pace in Ucraina e la richiesta all'Europa, avanzata dal Segretario americano alla Difesa Pete Hegseth, di farsi carico della maggior parte dei finanziamenti all'Ucraina. Dai 31 membri della Nato Trump continua a pretendere un impegno finanziario maggiore del 2% del loro Pil, mentre complessivamente i Paesi Nato della Ue sono all 1,9%, con l Italia per esempio che non arriva all 1,6%. Nello specifico Cambio in un intervento all'incontro dello Ukraine Defence Contact Group, che riunisce più di 40 paesi alleati dell'Ucraina, tenutosi ieri a Bruxelles, il Segretario americano alla Difesa Pete Hegseth ha dichiarato che l'Europa dovrà fornire la maggior parte dei finanziamenti all'Ucraina, segnando un cambio di rotta nella politica di Washington. Se tutti i Paesi Ue fossero al 2% del Pil, così come chiede la Nato già ora, ci sarebbero 60 miliardi in più da spendere. I singoli Paesi europei in questi mesi dovranno decidere se mantenere l inefficiente frammentazione e rimpolpare i loro sistemi di difesa, pagando ognuno di tasca propria e portando acqua all industria militare Usa, o accordarsi per una Difesa comune europea. Per finanziarla, sempre nel quadro della Nato, è in discussione la possibilità di emettere debito comune. In questo caso gli scenari sono due: 1) acquisti centralizzati dai miglior offerenti per spendere meno; 2) concentrare le risorse sulla industria europea per uniformare le forniture. A margine della Ministeriale della Nato a Bruxelles si è espresso anche il ministro della Difesa Guido Crosetto: 'Su obiettivo oltre 3% concordi quasi tutti' L'impegno di spendere per la difesa una somma annua pari ad almeno il 2% del Pil "ormai è ampiamente superato". Il segretario alla Difesa degli Usa Pete Hegseth "ci ha ribadito che la richiesta di Donald Trump sarà al 5%. Noi abbiamo ribadito che per molti Paesi è impossibile pensare di raggiungere un obiettivo di questo tipo". "Probabilmente - ha aggiunto - a fine giugno, quando si riunirà la Nato, ci sarà un'ulteriore proposta" di obiettivo per la spesa per la difesa, "che non sarà più sicuramente il 2%, neanche il 2,5%. Si parla di oltre il 3%", obiettivo che, conclude, "trova concordi quasi tutti i Paesi". Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles.La Lega insiste sulla pace fiscale ma Giorgetti non si sbilanciaL obiettivo per ora è soprattutto mediatico. Matteo Salvini ha riunito ieri alla Camera il Consiglio federale della Lega per rilanciare la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali che secondo il vicepremier del Carroccio potrebbe arrivare in primavera, anche con un decreto ad hoc. Toccherà ora a Giancarlo Giorgetti mettere in pratica l idea riuscendo a far quadrare i conti di quella che il segretario della Lega ha battezzato pace fiscale . E qui viene il difficile. Lo si capisce dalla risposta sibillina del ministro dell Economia. Ai giornalisti che gli chiedono se sia d accordo con questa nuova rottamazione risponde con un sibillino «non smentisco». A spanne il costo si aggirerebbe attorno ai 5 miliardi di euro. Tanto, troppo per un bilancio in sofferenza. Oggi il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti durante il question time al Senato ha spiegato che lavora sempre sulle coperture di ogni tipo perché purtroppo il lavoro il Mef è su tutte le coperture, rispondendo alla domanda se fosse in corso la ricerca di risorse per la rottamazione delle cartelle fiscali. Intanto ieri è arrivato ieri sera in extremis l emendamento fiscale al Milleproroghe che riapre i termini della rottamazone quater (domande entro il 30 aprile) e corregge la stretta sulle auto aziendali: i contratti firmati nel 2024 eviteranno l aumento di costi. Intanto la Lega insiste sulla sanatoria in 10 anni. Alleati freddi. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 OreTim, ok a Mef-Retelit su Sparkle La firma per il distacco di Sparkle da Telecom Italia è fissata per l 11 aprile, ma la vendita sarà completata «entro il primo trimestre del 2026», una volta ottenute le prescritte autorizzazioni antitrust e golden power. Il cda Tim ha approvato ieri l offerta Mef-Retelit. Della società dei cavi sottomarini il Mef rileverà il 70%, la controllata italiana del fondo Asterion il 30%, finanziando l operazione per circa la metà a debito, con il supporto di un pool di banche (Intesa, Ing, Bpm e Mps). L offerta, che valuta la società dei cavi sottomarini internazionali 700 milioni in termini di enterprise value, era diventata vincolante prima di Natale, ma il termine di validità, inizialmente fissato nel 27 gennaio, era poi slittato al 15 marzo. L offerta è passata al vaglio del Comitato parti correlate per la presenza nel capitale di Cdp (9,8%) e nel board del presidente della Cassa Giovanni Gorno Tempini. Ieri il board ha esaminato anche il preconsuntivo del 2024 che ha riportato risultati anche migliori degli obiettivi aziendali. La nota Tim sottolinea che «sono state centrate tutte le guidance per tre anni consecutivi». I ricavi consolidati sono cresciuti del 3,1% a 14,5 miliardi, con un miglioramento dell 1,5% a 10,2 miliardi sul mercato domestico e un progresso del 6,8% a 4,4 miliardi in Brasile. L Ebitda aumenta dell 8,3% a 4,3 miliardi, con contributo analogo e identica progressione dalle attività in Italia e nel Paese sudamericano. L Ebitda after lease sale del 10,1% a 3,7 miliardi (+8,5% sul mercato domestico a 2 miliardi e +11,9% in Brasile a 1,7 miliardi). Sul mercato domestico Tim consumer ha riportato ricavi per 6,1 miliardi (+0,6%) e Tim enterprise per 3,3 miliardi (+4,1%). Ne parliamo con Antonella Olivieri Il Sole24OreConfindustria: dai dazi effetti profondi sull ItaliaTrump firmerà presto un ordine per imporre dazi a tutti i Paesi che applicano dazi sulle importazioni statunitensi. Il presidente statunitense ha già annunciato dazi su acciaio e alluminio dal 12 marzo, scatenando reazioni negative da Canada, Ue e Messico.In questo contesto secondo il Centro Studi di Confindustria, che oggi ha pubblicato una nota, l export italiano è più esposto della media Ue al mercato Usa. Tra i settori maggiormente esposti: bevande (39%), autoveicoli e altri mezzi di trasporto (30,7% e 34%) e farmaceutica (30,7%). Nel 2024 le vendite di beni italiani negli Usa sono state pari a circa 65 miliardi di euro, generando un surplus vicino a 39 miliardi. "I lavori empirici basati sull esperienza della prima amministrazione Trump - si legge nella nota - mostrano che i dazi si sono scaricati interamente sui prezzi di acquisto, con un impatto finale di minori margini per le imprese e maggiori prezzi per i consumatori. Per Italia ed Europa si prefigurano considerevoli rischi, accanto ad alcune opportunità, in termini di quote di mercato potenzialmente contendibili nel mercato Usa liberate dal decoupling con la Cina". I dazi, spiega il Centro Studi, sono uno strumento "estremamente distorsivo" e nel caso dell'Italia " le connessioni economiche sono estremamente profonde". Il commento è di Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.
Il 31 gennaio 2025 scade il termine per effettuare il pagamento dell’importo annuale della polizza obbligatoria dell’assicurazione contro gli infortuni domestici (cd. "assicurazione casalinghe"), pari a 24 euro. Ne approfittiamo per fare il punto sul funzionamento di questo strumento, che viene ritenuto obbligatorio per una serie di categorie di persone piuttosto variegata. Dedichiamo uno spazio anche al Fondo previdenziale Casalinghe e Casalinghi, istituito presso l'Inps. Ci colleghiamo per parlare di questi temi con Federica Rossi Gasparrini, Presidente nazionale Federcasalinghe e del Comitato amministratore del fondo autonomo speciale per l’assicurazione contro gli infortuni domestici.In apertura di puntata tornano gli aggiornamenti di MeteoBorsa. Ci chiediamo che settimana sarà per i mercati finanziari con l'aiuto di Tommaso Tassi, Country Head Italia di Columbia Threadneedle Investments.
La domanda di materie prime rare fa crescere l'interesse per l'attività estrattive dai fondali oceanici. I nostri mari, già così provati dalle attività umane, reggeranno alla corsa?Gli ospiti di oggi:Rita Salimbeni - Giornalista ambientaleEnnio Tasciotti - Responsabile del Comitato scientifico di Plastic Free Onlus e direttore del programma longevità umana del San Raffaele di RomaMargherita Maiani - coordinatrice di volontariato ambientale e promotrice di campagne di sensibilizzazione alla sostenibilità
La fotografia che il rapporto Censis traccia dell'Italia nel 2024 è statica. La definisce ( e da qui prende il titolo l'annuale report) «la sindrome italiana», una specificità nazionale che indica «la continuità nella medietà» in cui gli italiani restano intrappolati in quell area indistinta dove non si registrano picchi nei cicli positivi e non si sprofonda nelle fasi critiche e recessive. Nel medio periodo, si legge nel 58° Rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese, un termometro che misura le tendenze dei macrofenomeni dell Italia, i principali indicatori economici - il Pil, i consumi delle famiglie, gli investimenti, le esportazioni, l occupazione - tendono a ruotare intorno a «una linea di galleggiamento», senza grandi scosse, né in alto, né in basso, all interno di un campo di oscillazione molto ampio, perimetrato dai valori massimi e minimi toccati dai Paesi europei. Abbiamo approfondito il tema con Massimiliano Valerii direttore generale Censis.Cina, rischio deflazione e allentamento politica monetariaQuesta mattina è stato annunciato che i principali leader cinesi hanno in programma di allentare la politica monetaria il prossimo anno, mentre Pechino si prepara a una seconda guerra commerciale con Donald Trump. Il Politburo, il Comitato centrale di 24 membri guidato dal presidente Xi Jinping, ha annunciato che cambierà la strategia di politica monetaria in "moderatamente flessibile" nel 2025, segnando la prima svolta dal 2011 quando la Banca Centrale aveva preferito una politica invece "moderatamente accomodante", in risposta alla crisi finanziaria globale. Il comitato ha sottolineato che la Cina aumenterà "vigorosamente i consumi" e amplierà "la domanda interna su tutti i fronti" e punterà anche a "stabilizzare i mercati immobiliari e azionari". Ne abbiamo parlato con Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.it Nuova puntata del risiko, Crédit Agricole al 15% di Banco BpmVenerdì 6 dicembre Crédit Agricole è salita al 15,1% di Banco Bpm e la banca francese chiederà l autorizzazione all autorità di vigilanza per aumentare la propria partecipazione in Banco Bpm oltre il 10% e fino al 19,99 per cento. Precisa però che non intende lanciare un offerta pubblica di acquisto sulle azioni del Banco. La puntata del Credit Agricole è alta: 1,6 miliardi di euro per il 10% di Bpm che raddoppia il peso francese nel capitale di Piazza Meda. E tutto fa pensare che la banca di Philippe Brassac, che secondo quanto riportato nel fine settimana da Reuters avrebbe avuto un contatto una sorta di «sostegno informale» dal Governo, sia convinta di vincere a mani basse. Ma in questa tesissima partita a poker tra alcuni dei principali player del mondo bancario i giochi sembrano ancora tutti aperti. Prova ne è la richiesta che, secondo quanto risulta a Il Sole24 Ore, si starebbe studiando con gli advisor legali da presentare a Consob per verificare una possibile deroga sulle norme che regolano la passivity rule, scattata dopo l Ops di UniCredit, che vieta a piazza Meda una serie di operazioni straordinarie. Abbiamo approfondito l'argomento con Luca Davi, Il sole 24 Ore.
Il caso Stellantis che tiene banco dopo l'audizione di Carlos Tavares alla Camera di venerdì scorso, durante la quale il gruppo italo-francese ha chiesto all'Italia nuovi incentivi. Una richiesta che ha sollevato le reazioni della politica. E non solo. Intervenendo alla trasmissione "Amici e nemici", su Radio24, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha ricordato che gli incentivi non hanno funzionato: a fronte di 950 milioni di euro già erogati, Stellantis ha aumentato la cassa integrazione e diminuito la produzione in Italia. Landini ha anche chiesto un intervento di Palazzo Ghigi. Ancor più diretto è stato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini: «La richiesta di Stellantis di ulteriori incentivi è una pazzia», ha detto il numero uno di Viale dell'Astronomia a margine della convention di Capri organizzata dai Giovani di Confindustria. Intanto oggi è tornato a parlare Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, durante la prima giornata del Mondial de l'Auto, il Salone dell'auto di Parigi: "Altri hanno creato il caos e voi chiedete a me di risolvere la situazione e di garantire posti di lavoro. Non sono un mago, sono un essere umano come voi. Voi mi chiedete di risolvere problemi creati da altri, per risolvere quelle situazioni potrei dovere fare cose che non saranno accolte bene". Il Ceo ha risposto a chi chiedeva se fosse in grado di garantire che non saranno tagliati posti di lavoro all'interno del gruppo.Il commento di Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore.Boing tra crisi e scioperi si avvicina al licenziamento di massa (e a una crisi di liquidità)Boeing, nella bufera di crisi e scioperi, vola verso licenziamenti di massa: nei prossimi mesi eliminerà 17.000 posti di lavoro, a tutti i livelli, pari al 10% dei suoi dipendenti. Accanto ai tagli, il colosso aerospaziale ha ammesso nuovi ritardi nel decollo del progetto di un nuovo, grande velivolo per le rotte internazionali, il 777X, che, avviato nel 2013, ha da tempo sfondato ogni budget e traguardo. Ora è slittato al 2026 dal 2025. Sarà inoltre cancellato dal 2027, in nome dell'austerity, uno dei modelli finora più noti della sua flotta: la versione cargo del 767.La società americana non fa profitti dal 2018 e secondo il New York Times a breve dovrebbe annunciare ricavi per 17,8 miliardi di dollari, con perdite di 10 dollari per azione. Il suo debito è salito a 58 miliardi, ossia nove in più di un decennio fa. Le decisioni sulla produzione, annunciate dal nuovo chief executive Kelly Ortberg, si tradurranno in oneri straordinari per 5 miliardi di dollari: tre miliardi per gli interventi sui programmi civili che si sommeranno a 2 miliardi di svalutazioni anche nel settore della Difesa, dove Boeing, uno dei principali fornitori del Pentagono, ha a sua volta incontrato difficoltà. A conti fatti, l'azienda ha avvertito che dovrà contabilizzare perdite trimestrali per 6 miliardi.Lo sciopero in atto da cinque settimane da parte di 30.000 tecnici e ingegneri del gruppo, con in gioco il contratto, si è aggiunto alle sfide. L'agitazione, secondo alcune stime, da sola costa al gruppo oltre un miliardo al mese. I negoziati sono nell'impasse: Boeing ha accusato il sindacato di malafede; le union hanno risposto che è Boeing a non trattare con trasparenza. «Il ceo Ortberg ha fatto sapere uno dei leader dello sciopero - ha l'opportunità di agire diversamente, invece di ricorrere a minacce e intimidazioni».È stato ospite a Focus Economia Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it Il dibattito sul colonialismo torna attuale con il Nobel a Acemoglu, Johnson e Robinson Il premio Nobel per l economia 2024 va a Daren Acemoglu, Simon Johnson, entrambi del Mit di Boston, e James A. Robinson della University of Chicago per gli studi su come le istituzioni si formano e influenzano la prosperità. I tre economisti hanno dimostrato che una buona parte della differenza nella ricchezza e nello sviluppo degli stati dipende da come funzionano le istituzioni. Società con uno scarso stato di diritto e istituzioni fragili non riescono a generare crescita e cambiamento, e i loro studi sono in gran parte volti a capire perché questo avvenga. "Ridurre le enormi differenze di reddito tra i Paesi è una delle maggiori sfide del nostro tempo. I vincitori", ha detto Jakob Svensson, presidente del Comitato per il Premio di Scienze Economiche, "hanno dimostrato l importanza delle istituzioni sociali per raggiungere questo obiettivo».«Quando gli europei colonizzarono ampie zone del mondo, le istituzioni di quelle società cambiarono. Questo cambiamento è stato a volte drammatico, ma non si è verificato ovunque nello stesso modo. In alcuni luoghi l obiettivo era sfruttare la popolazione indigena ed estrarre risorse a vantaggio dei colonizzatori. In altri, i colonizzatori hanno creato sistemi politici ed economici inclusivi per il beneficio a lungo termine degli immigrati europei», si legge nella nota a dell Academy che spiega la ricerca dei tre economisti. «I vincitori hanno dimostrato che una spiegazione delle differenze di prosperità dei Paesi è data dalle istituzioni sociali introdotte durante la colonizzazione. Le istituzioni inclusive sono state spesso introdotte in Paesi che erano poveri al momento della colonizzazione e, nel tempo, hanno portato a una popolazione generalmente prospera. Questo è un motivo importante per cui le ex colonie un tempo ricche sono ora povere e viceversa.Il commento di Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino, al microfono di Sebastiano Barisoni.
(00:37) Marta Serafini racconta la drammatica situazione del Paese tra i bombardamenti di Israele contro le basi Unifil nella zona-cuscinetto tra i due Paesi e l'emergenza sfollati.(08:46) Marco Del Corona spiega perché il Comitato svedese ha scelto di assegnare a Han Kang il premio per la Letteratura.(13:42) Gaia Piccardi parla del fuoriclasse spagnolo, che ieri ha annunciato il suo ritiro dal tennis.I link di corriere.it:Cos'è la missione Unifil in Libano e cosa possono fare i militari italianiIl Nobel per la Letteratura 2024 a Han KangNadal si ritira dal tennis: l'annuncio in un video
Il Comites dell'ACT ha pubblicato una guida informativa sull'Anagrafe degli italiani residenti all'estero e sul ruolo del Comitato degli italiani all'estero.