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Raffaello Corvo (Juv&Me) a "Ieri e Oggi".
"Ieri e Oggi" con Franco Leonetti. Ospiti: Raffaello Corvo (Juv&Me), Elena Baratta (Controcalcio).
Raffaello Corvo (Juv&Me) a "Ieri e Oggi".
"Ieri e Oggi" con Franco Leonetti. Ospiti: Raffaello Corvo (Juv&Me), Elena Baratta (Controcalcio).
L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti. Tutto in meno di 30 minuti. Ieri alla Camera ha preso il via un'indagine conoscitiva con l'intento di arrivare ad una proposta di legge per rendere l'ora legale permanente, e oltre 350 mila firme depositate in tal senso dai cittadini. Ne parliamo con Andrea Barabotti, deputato della Lega.
"Ieri e Oggi" con Franco Leonetti. Ospiti: Gabriele Ferrero e Giovanni Arbuffi (scrittori).
"Ieri e Oggi" con Franco Leonetti. Ospiti: Gabriele Ferrero e Giovanni Arbuffi (scrittori).
Ieri è stata la giornata mondiale per le vittime della violenza stradale, prima causa di morte in Italia per gli under30. Oltre 3000 persone uccise nel nostro paese, a fronte di un obiettivo di dimezzarle entro il 2030. Dove si pedala e si cammina di più, però, le morti calano molto. A Belèm, fuori da Cop30, questo sabato si è tenuta una grande manifestazione popolare con decine di migliaia di persone da tutto il mondo. Ci racconta tutto Lorenzo Tecleme, inviato in Brasile per Valori.it, e delle aspettative che ci saranno sul negoziato. Nel Regno Unito, è il partito laburista a stringere molto le regole per i richiedenti asilo, quadruplicando la permanenza necessaria per lo status da rifugiato, che nemmeno sarà più definitivo. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it. Dashboard della Mappa degli incidenti ciclisti in Italia dal 2014 al 2023. Puntata speciale Il cinema salverà il mondo? Con Marina Pierri e Mercedes Fernandez
In questo articolo affrontiamo uno degli argomenti che più vi fa venire il mal di testa: quando usare l'ausiliare ESSERE e quando usare AVERE? Lo so, lo so... ogni volta che dovete formare un tempo composto vi viene il panico! "Ma si dice ho andato o sono andato?" "È ho piaciuto o sono piaciuto?" Tranquilli! Vi spiego tutto con regole chiarissime e trucchi infallibili. E alla fine di questo articolo, non avrete più dubbi! Promesso! Tempi Composti: Come scegliere l'ausiliare giusto? Quando Usare "ESSERE"? L'ausiliare ESSERE si utilizza in diversi casi specifici che è importante conoscere e riconoscere. La caratteristica principale dei verbi che richiedono "essere" è che il participio passato deve concordare in genere e numero con il soggetto. 1) Verbi di Movimento (Spostamento da un Luogo all'Altro) I verbi di movimento che indicano uno spostamento da un posto all'altro o un cambiamento di posizione richiedono sempre l'ausiliare ESSERE. Questi verbi esprimono l'azione di muoversi, spostarsi o cambiare la propria collocazione nello spazio. Verbi principali: andare, venire, tornare, partire, uscire, entrare, cadere, fuggire, arrivare, salire, scendere, rientrare RICORDA: Con l'ausiliare "essere", devi concordare il participio passato in genere e numero con il soggetto. Esempi pratici: Io sono andata al supermercato (soggetto femminile singolare) Paolo è tornato dal suo viaggio ieri (soggetto maschile singolare) Noi siamo partiti per Parigi un anno fa (soggetto maschile plurale o misto) Le tue sorelle sono venute a casa mia ieri (soggetto femminile plurale) Maria e Luca sono usciti insieme stasera (gruppo misto: si usa il maschile plurale) Il treno è arrivato in ritardo stamattina Sono salita al terzo piano a piedi ATTENZIONE: Eccezioni con "AVERE" Alcuni verbi che indicano movimento, ma senza specificare la destinazione o il punto di arrivo, utilizzano invece l'ausiliare AVERE: Verbi con AVERE: ballare, camminare, nuotare, correre, viaggiare, passeggiare Perché usano AVERE? Perché questi verbi descrivono un'azione continuativa senza indicare uno spostamento specifico da un punto A a un punto B. Esempi: Ho camminato per due ore (movimento generico, nessuna destinazione specifica) Abbiamo ballato tutta la notte Ho nuotato in piscina Hanno corso per mantenersi in forma NOTA BENE: Anche CADERE richiede sempre l'ausiliare "essere" perché indica un cambiamento di posizione: Sono caduto dalle scale. 2) Verbi di Permanenza (Stare in un Luogo o in una Condizione) I verbi di permanenza indicano il fatto di rimanere in un certo luogo o di mantenere una determinata condizione per un periodo di tempo. Esprimono staticità piuttosto che movimento. Verbi principali: stare, restare, rimanere, durare Esempi pratici: Ieri sono rimasta a casa tutto il giorno perché dovevo lavorare (permanenza in un luogo) Luca è stato fermo tutto il tempo perché aveva paura (permanenza in una condizione) Loro sono rimasti dentro perché stava diluviando Il film è durato troppo (durata temporale) Siamo stati in silenzio per rispetto Le ragazze sono rimaste sole tutto il weekend Questi verbi esprimono la continuità di uno stato o di una posizione, senza implicare movimento o cambiamento attivo. 3) Verbi che Esprimono Cambiamenti di Stato Questa categoria include tutti i verbi che indicano una trasformazione, un cambiamento fisico o psicologico, o l'inizio/fine di uno stato. Sono verbi che descrivono come qualcosa o qualcuno diventa diverso da come era prima. Verbi principali: nascere, morire, crescere, diventare, invecchiare, dimagrire, ingrassare, impazzire, arrossire, guarire, ammalarsi, migliorare, peggiorare, cambiare, scomparire, apparire Esempi pratici con spiegazione: Sono nata nel 1996 (inizio dell'esistenza) Luca è diventato famoso grazie a quel video (cambiamento di condizione sociale)
Tra i vari temi, il G7 in Canada non poteva che concentrarsi anche sull'Ucraina, che affronta da un lato un caso di corruzione interna e dall'altro l'avanzata russa a Pokrovsk. Ne parliamo con Marco Di Liddo, Direttore del Centro Studi Internazionali. Ieri con un accordo bipartisan alla Camera è stato approvato un emendamento che modifica il reato di violenza sessuale: il consenso deve essere libero e attuale. Ne parliamo con Michela Di Biase, deputata del Partito Democratico che ha presentato l'emendamento insieme a Carolina Varchi, di Fratelli d'Italia.
"Ieri e Oggi" con Franco Leonetti. Ospiti: Sandro Mosca, Nicola Penta.
"Ieri e Oggi" con Franco Leonetti. Ospiti: Sandro Mosca, Nicola Penta.
Ieri sera dalla COP30 di Belém è fuoriuscita una indiscrezione che parla di un accordo fra Brasile e Cina e di una roadmap per l'uscita dai combustibili fossili. Possibile? E la Cina ha davvero raggiunto il picco delle sue emissioni di CO₂? Intanto fuori dai palazzi, tra proteste, testimonianze e dibattiti sul debito climatico, cresce la pressione dei movimenti. Parliamo anche dei nuovi dati sulle rinnovabili, di centrali a osmosi e di un referendum sull'acqua pubblica a Empoli.INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:43 - Notizie trapelate da Cop3000:17:54 - Due notizie importanti sulle rinnovabili00:22:59 - Un referendum a Empoli sull'acqua pubblica non ha superato il quorumFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/accordo-ambizioso-belem/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEwVuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.
Ieri alla Cop30 di Belèm sono tornate le proteste della società civile, dopo 3 anni di stati che reprimevano ogni libertà di espressione, in particolare della numerosa società indigena brasiliana – tra cui oltre 200 navi della flotilla che è scesa lungo il Rio delle Amazzoni. Ce lo racconta Giacomo Talignani, giornalista in diretta da Belém, insieme ai suoni, alle voci e al caos che le proteste hanno portato nei negoziati.Dopo oltre un mese dal cosiddetto cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas, i negoziati per la seconda fase sono bloccati – ma l'esercito israeliano ha intanto uccio più di 250 palestinesi e feriti oltre 600. In più, c'è stato il primo voto a favore della leggere per inserire la pena di morte per i palestinesi condannati per terrorismo.L'Agenzia internazionale dell'energia ha rilasciato il World energy outlook: entro il 2030 potrebbe esserci il picco di consumo di petrolio e carbone, ma le pressioni degli Stati Uniti hanno influenzato anche questo dibattito.Rassegna stampa: È passato un mese dal cessate il fuoco a Gaza. E Israele lo ha violato almeno 282 volte, Luigi Mastrodonato
A Roma in fiamme un edificio occupato. Ci aggiorna Lorenzo Nicolini, giornalista di RomaToday. Andiamo poi in Brasile, da dove Jacopo Bencini, Presidente di Italian Climate Network, ci aggiorna su che giornata sarà per la Cop30. Ieri il report dell'Aifa sul consumo di farmaci in Italia: aumentata la spesa complessiva e in meno di dieci anni è raddoppiato il consumo di psicofarmaci fra bambini e adolescenti. Ci spiega meglio Marzio Bartoloni, de Il Sole 24 Ore.
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. La tensione sulle tasse e lo scandalo della privacy, Sarkozy esce dal carcere in libertà vigilata, l'educazione sessuale alle medie, il piano per creare i bimbi OGM. Parliamo di case a 1 euro. In diretta con noi Claudio Malaguti, caporedattore di Casa facile. L'Unesco dà il primo sì alla cucina italiana patrimonio dell'umanità. Ieri mattina l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura ha reso pubblica la valutazione tecnica del dossier di candidatura della cucina italiana: l'organo degli esperti mondiali Unesco consiglia l'iscrizione della cucina italiana nella Lista dei patrimoni culturali immateriali dell'umanità. Si tratta del primo fondamentale parere che sarà sottoposto alla decisione finale, di tipo politico, che sarà assunta dal Comitato intergovernativo dell'Unesco che si riunirà in India a New Delhi dall'8 al 13 dicembre. Ne abbiamo parlato con Gianmarco Mazzi, sottosegretario di Stato alla cultura con delega Unesco. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Parliamo di Ambiente. Ieri si è aperta la Cop30 a Belém, in Brasile (la Conference of the Parties), la riunione annuale delle Nazioni Unite per fare il quadro sui cambiamenti climatici. Ne abbiamo parlato con Sara Gandolfi, inviata del Corriere della Sera proprio a Belèm. Tennis. Sono in corso le Nitto ATP Finals a Torino di cui RTL 102.5 è radio ufficiale. Il punto con il nostro Massimo Caputi. L'attualità, commentata dall'editorialista del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli. All'interno di Non Stop News, con Massimo Lo Nigro, Enrico Galletti Giusi Legrenzi e Lucrezia Bernardo.
Il rogo che ha distrutto i magazzini Munari sarebbe divampato a partire da uno scatolone contenente giocattoli e altro materiale. Ieri si era sparsa la notizia di un sequestro dell'area, fatto smentito questa mattina dai vigili del fuoco. Non pare infatti che vi siano fattori dolosi in quanto accaduto.
I titoli: Lunedì al via in Brasile la Cop30, Conferenza Onu sui cambiamenti climatici. Ieri pre vertice a Belem dei capi di Stato e di governo. All'Onu pronta la bozza Usa di risoluzione per il futuro di Gaza Chiesta una forza internazionale con il compito di disarmare Hamas. Nuovi attacchi di Israele in Libano. Incontro ieri in Vaticano fra Papa Leone e il presidente dello Stato di Palestina, Mahmoud Abbas. Al centro del colloquio gli sforzi per la fine del conflitto nella Striscia. Conduce: Paola Simonetti In studio: Daniele Giorgi
Era gennaio 2025, poco meno di un anno fa, quando il generale libico Almasri, su cui pendeva un mandato d'arresto della Corte penale internazionale, fu prima arrestato e poi rilasciato dalle autorità italiane. Ieri, 5 novembre, Almasri è stato arrestato in Libia con l'accusa di tortura e omicidio. Ne parliamo con Jalel Archaoui, analista esperto di affari libici per il RUSI.Pokrovsk sta per cadere. La città "fortezza" del Donetsk che le forze ucraine continuano a difendere ostinatamente pare sia infatti completamente accerchiata dalle truppe russe. Ne parliamo con Davide Maria De Luca, giornalista di Domani a Kyiv.
"Ieri e Oggi" con Franco Leonetti. Ospiti: Ermanno Vittorio, Nicola Penta.
Dopo la sentenza che avrebbe cambiato il Play Store negli Stati Uniti, l'accordo tra le parti introduce una novità su scala globale. Ieri giornata con moltissime presentazioni, ecco tutte le novità che sono state lanciate. Apple sta per perdere un'importante funzione in Europa. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
"Ieri e Oggi" con Franco Leonetti. Ospiti: Ermanno Vittorio, Nicola Penta.
filippo Vagli (match analyst) a "Ieri e Oggi".
"Ieri e Oggi" con Franco Leonetti. Ospiti: Filippo Vagli, Raffaello Corvo (Juv&Me).
filippo Vagli (match analyst) a "Ieri e Oggi".
"Ieri e Oggi" con Franco Leonetti. Ospiti: Filippo Vagli, Raffaello Corvo (Juv&Me).
A Gaza la cosiddetta tregua è diventata un interruttore. Israele la spegne, la riaccende, la sospende, la rinomina. Ieri notte, mentre il governo annunciava la “ripresa” del cessate il fuoco, i raid avevano già ucciso più di cento persone, tra cui trentacinque bambini. Poi, ieri alle nove del mattino, la tregua è tornata in vigore. Così dicono i comunicati. Ma i corpi non hanno avuto il tempo di essere contati. La giustificazione è sempre la stessa: «Hamas ha violato l'accordo». Un soldato israeliano ucciso a Rafah, un frammento di verità sufficiente a far ripartire i bombardamenti. Poi, quando la polvere si posa, la stessa autorità militare comunica che la tregua è ripristinata. È la pace a orologeria, con un dito solo sul pulsante. Il premier Benjamin Netanyahu guida un governo che decide unilateralmente cosa significhi “cessate il fuoco”, mentre resta formalmente ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra. Eppure gli Stati Uniti parlano ancora di «diritto alla difesa». Il linguaggio resta sempre lo stesso: amministrare la guerra fingendo la tregua. Nelle ultime ventiquattr'ore sono morte oltre cento persone, ventiquattro solo bambini, in quello che Israele chiama “azione lecita”. Gli ospedali di Gaza — già distrutti, senza corrente, senza farmaci — continuano a ricevere resti umani. Ogni volta che il governo israeliano proclama la fine dei raid, lo fa per poche ore, giusto il tempo di rivendicare la calma. Poi ricomincia. E allora ci si chiede cosa resti della parola “accordo”, se un esercito può accenderla e spegnerla come un faro. A Gaza la tregua non è un patto: è un privilegio concesso e revocato da chi bombarda. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Nicola Penta a "Ieri e Oggi".
"Ieri e Oggi" con Franco Leonetti. Ospiti: Ermanno Vittorio, Nicola Penta.
Nicola Penta a "Ieri e Oggi".
"Ieri e Oggi" con Franco Leonetti. Ospiti: Ermanno Vittorio, Nicola Penta.
E' durata solo diciotto giorni la fragile tregua tra Hamas e Israele sancita dall'accordo di Sharm el Sheikh sul piano Trump. Ieri l'aviazione israeliana ha bombardato a più riprese la Striscia, dopo l'ordine arrivato dal premier Netanyahu di sferrare "attacchi massicci e immediati".
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. I nuovi attacchi aerei su Gaza, la visita di Orban in Italia, il caso Fiano, Nordio sulla questione Garlasco. Spazio Calcio. Ieri sera i primi anticipi della nona giornata di serie A. Lecce Napoli e il big match tra Atalanta e Milan. Il punto con il nostro Andrea Salvati. Sicurezza sul lavoro. Il dramma degli incidenti che coinvolgono operai, agricoltori e, in generale, persone che stanno svolgendo il proprio lavoro. A un anno di distanza dal meccanismo per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro varato dal governo, ci sono nuove proposte allo studio dell'esecutivo. Ne abbiamo parlato con Daniele Cirioli, giornalista di Italia Oggi. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Qual è lo stato di salute dei mercati? Quelli rionali, che davvero sono un punto di riferimento per tanti very normal people. Ne abbiamo parlato con Giacomo Errico, presidente di FIVA Confcommercio (la Federazione Italiana Venditori Ambulanti). Andiamo all'estero, in Asia, dove il presidente degli Stati Uniti Trump è in viaggio. Dopo il Giappone è la volta della Corea del Sud, dove è anche previsto l'incontro con il presidente cinese Xi Jinping. Il punto con Dario Fabbri, direttore di Domino. Torna l'appuntamento: "Beppe Sala a tutto campo", la rubrica di RTL 102.5 per commentare i principali temi di attualità insieme al sindaco di Milano. In diretta con noi Beppe Sala. All'interno di Non Stop News, con Massimo Lo Nigro, Enrico Galletti e Giusi Legrenzi.
1) Dopo più di due settimane dall'entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza, i palestinesi continuano a lottare per la propria vita. Mancano cibo, acqua e rifugi. 2) Francia, 27 ottobre 2005. 20 anni fa dopo la morte di due adolescenti in fuga dalla polizia, scoppiava la rivolta delle banlieue. (Francesco Giogini) 3) Argentina, alle elezioni di midterm trionfa il partito di Milei. L'astensionismo colpisce i peronisti e la polarizzazione della società azzera il centro. (Alfredo Somoza) 4) Spagna, Puigdemont rompe con i socialisti. Nessuna mozione di censura per il momento, ma Sanchez si ritrova con un governo di minoranza. (Giulio Maria Piantedosi) 5) Cina e Stati Uniti verso un accordo. I due paesi si preparano all'incontro di giovedì tra Trump e Xi Jinping. (Gabriele Battaglia) 6) I miliziani del PKK iniziano il ritiro dalla Turchia. Il partito curdo prosegue nel processo di pacificazione annunciato da Ocalan. Il governo turco però, ancora non si muove. (Serena Tarabini) 7) New York si prepara al voto. Ieri 13mila persone per il comizio del candidato sindaco Mamdani. “Con questa elezione ci giochiamo l'America” dicono i newyorkesi. (Roberto Festa)
Președintele american Donald Trump a început un turneu asiatic plin de mize economice. Unul dintre obiective este ca SUA să încheie mai multe acorduri comerciale, printre care și pe tema pământurilor rare. Ieri, Trump a participat la Kuala Lumpur, în Malaezia, la reuniunea Asociației statelor din Asia de Sud-Est (ASEAN). Astăzi, președintele american se va întâlni cu prima femeie premier a Japoniei, tema fiind tot cea a discutării unor detalii tehnice după ce SUA și Japonia au semnat un acord comercial. Apoi, Trump va fi prezent în Coreea de Sud la summit-ul Asociației pentru cooperarea economică Asia-Pacific (APEC), acolo unde se va întâlni joi cu președintele chinez, Xi Jinping. Tema principală este cea a relațiilor economice și comerciale dintre SUA și China, tensionate din nou de anunțul Chinei de restricționare drastică a exporturilor de metale rare și de replica lui Donald Trump care amenință cu o creștere cu 100% a taxelor vamale pentru importurile venite din China. Până la întâlnirea de joi, 30 octombrie a.c., în SUA este în continuare multă efervescență legată de taxele vamale. De exemplu, la sfârșitul săptămânii trecute, Donald Trump a anunțat o creștere a tarifelor vamale cu încă 10% pentru importurile din Canada. Decizia vine după ce președintele american s-a enervat din cauza unei reclame. Care este problema? Guvernul provinciei Ontario a lansat în urmă cu două săptămâni o campanie publicitară împotriva tarifelor vamale americane, campanie care a fost distribuită pe o rețea socială chiar de către premierul provinciei Ontario, Douglas Ford. Răspunsul lui Donald Trump a fost că a oprit negocierile comerciale cu Canada, iar în week-end a anunțat creșterea tarifelor vamale pentru importurile din Canada. Clipul publicitar a fost difuzat la sfârșitul săptămânii trecute, în timpul primului meci al campionatului nord-american de baseball, un eveniment sportiv care, de altfel, s-a bucurat de o audiență foarte mare. Campania publicitară a provinciei Ontario a inclus clipuri audio și video dintr-un discurs radio al fostului președinte american Ronald Reagan, din aprilie 1987. Președintele Reagan, republican, critica tarifele impuse importurilor spunând că acestea au dus la pierderea de locuri de muncă, au defavorizat consumatorii și au declanșat războaie comerciale. Negocierile comerciale dintre SUA și Canada care se derulau pe teme importante precum, aluminiul, oțelul și energia, au fost blocate de Donald Trump, iar întâlnirea dintre președintele american și premierul canadian la reuniunea APEC a fost, se pare, anulată. Canada este al doilea partener comercial al SUA și un important furnizor de oțel și aluminiu pentru companiile americane. Unele importuri canadiene sunt taxate cu 25% (10% pentru energie și potasiu), iar mărfurile incluse în acordul comercial SUA-Canada-Mexic sunt scutite de taxe vamale. După cum se știe deja, va fi de văzut în cât timp va trece furia lui Trump și se va reveni la negocierile comerciale. Totodată, președintele american are o problemă la el acasă și anume o creștere cu 15% a prețului cărnii de vită, într-un an, la o inflație de numai 3%. Este un caz delicat pentru consumatorii americani care sunt obișnuiți să cumpere cantități importante de carne de vită, sub diverse forme alimentare. Drept urmare, președintele american a schimbat macazul, în sensul că deși este un protecționist evident, a decis să deschidă piața americană pentru carnea de vită argentiniană. Astfel, Casa Albă a anunțat că va crește de patru ori cota de carne de vită din Argentina care poate intra în SUA cu tarife vamale preferențiale. De altfel, într-un mesaj adresat pe rețeaua sa socială preferată, Donald Trump a precizat „că îi adoră pe crescătorii de vite americani, dar că ei trebuie să înțeleagă că o duc atât de bine pentru că s-au impus tarife vamale și că ar trebui să reducă prețurile.” Desigur, crescătorii americani de bovine își prevestesc propriul lor dezastru, dar în acest caz, Donald Trump nu face, deocamdată, derogări.
În ultimii ani, Chișinăul și-a modernizat strategiile de apărare, punând accent pe modernizarea unei armate rămase cam la nivelul tehnologic al Uniunii Sovietice, iar acum printre priorități sunt apărarea antiaeriană și interoperabilitatea cu armatele statelor UE, declară invitatul Moldova Zoom, secretarul de stat al Ministerului Apărării de la Chișinău, Ghenadie Cojocaru. Acesta spune că parteneriatul în domeniul Apărării dintre Republica Moldova și România trebuie privit „dincolo de orice scenariu de atac sau amenințare directă din partea unor forțe externe ostile”. Un interviu realizat de Liliana Barbăroșie. Temele ediției: - Președinția Maia Sandu a discutat cu opoziția privind desemnarea candidatului pentru funcția de premier. La această oră Maia Sandu se întâlnește și cu reprezentanții partidului de guvernare, care au anunțat joi seara că îl vor înainta de economistul Alexandru Munteanu pentru funcția de premier. O corespondență de Valeria Vițu. - Republica Moldova și România se luptă cu femicidul, însă numai la Chișinău există o lege, atrage atenția jurnalistul Euronews România, Vitalie Cojocari. - Consiliul European salută progresele semnificative ale Republicii Moldova în parcursul de aderare la Uniunea Europeană, iar Chișinăul anunță că este pregătit să deschidă și să închidă în aceeași sesiune de negocieri două dintre capitolele de aderare – cele care țin de educație și cultură. - Se așteaptă ca președinta Maia Sandu să desemneze astăzi candidatura noului prim-ministru. - Sancțiunile americane impuse companiilor petroliere rusești Rosneft și Lukoil nu vor afecta aprovizionarea cu combustibil a Republicii Moldova. - Directorul Serviciului de Informații și Securitate de la Chișinău, Alexandru Musteața, a mers joi la Comrat, capitala autonomiei găgăuze, pro-ruse, care se confruntă cu un vid de ptuere. Știrile zilei: Consiliul European a salutat progresele semnificative ale Republicii Moldova în parcursul de aderare la Uniunea Europeană și a reafirmat sprijinul ferm al celor 27 de state pentru integrarea europeană a țării. În concluziile adoptate joi seara la Bruxelles, liderii europeni au felicitat autoritățile de la Chișinău pentru angajamentul ferm și măsurile eficiente pentru protejarea integrității recentelor alegeri parlamentare, în pofida ingerințelor hibride ale Federației Ruse. „Uniunea Europeană va continua să colaboreze îndeaproape cu Republica Moldova pentru a consolida reziliența și stabilitatea țării și pentru a valorifica experiența acesteia prin lecțiile învățate”, se menționează în textul oficial al Concluziilor Consiliului European. *** Vicepremiera pentru integrare europeană, Cristina Gherasimov, a salutat concluziile reuniunii de la Bruxelles, subliniind că acestea, citez, „ne dau multă încredere și sunt o recunoaștere a muncii depuse de Guvern și de societate pentru reformele în drumul spre UE”. Sprijinul celor 27 de lideri de state este un semn că ușile Uniunii Europene sunt larg deschise pentru Republica Moldova”, a declarat Cristina Gherasimov. Aceasta a mai spus că Moldova este pregătită să deschidă și să închidă în aceeași sesiune de negocieri două dintre capitolele de aderare la Uniunea Europeană – capitolele 25 și 26, care țin de educație și cultură, care au fost deja aliniate la normele europene. *** Președinția Maia Sandu a discută cu liderii grupurilor parlamentare despre desemnarea noului premier. Ieri după amiaza aceasta s-a întâlnit cu opoziția, iar la această oră discuțiile continuă cu reprezentanții partidului de guvernare, care au anunțat aseară că îl vor înainta pe economistul Alexandru Munteanu pentru funcția de prim-ministru. Anunțul a fost făcut de liderul PAS, Igor Grosu, după ședința Consiliului Politic Național al partidului. Potrivit lui Grosu, Munteanu este „un om cu profilul și experiența care se pliază pe necesitățile actuale ale Republicii Moldova, în special în ceea ce privește creșterea economică”. *** Parteneriatul în domeniul Apărării dintre Republica Moldova și România trebuie privit „dincolo de orice scenariu de atac sau amenințare directă”, a declarat pentru RFI secretarul de stat al Ministerului Apărării de la Chișinău, Ghenadie Cojocaru. La București, șeful Statului Major al Apărării, Gheorghiță Vlad, a declarat recent că România are instrumentele politice, militare și de altă natură, pentru a sprijini Moldova, și mai ales cetățenii români din Republica Moldova, în cazul unei agresiuni externe. Secretarul de stat al Ministerului Apărării de la Chișinău a mai subliniat că noua strategie militară a Republicii Moldova, criticată de Rusia, schimbă filosofia de apărare a țării și mizează pe cooperarea cu România — un partener considerat „mai mult decât strategic”. *** Sancțiunile americane impuse companiilor petroliere rusești Rosneft și Lukoil nu vor afecta aprovizionarea cu combustibil a Republicii Moldova. Asigurările în acest sens au fost date de ministrul în exercițiu al energiei, Dorin Junghietu. Oficialul a spus că nu există riscul ca Moldova să rămână fără combustibil, nici acum, nici pe viitor. Marea majoritate a produselor petroliere sunt importate din România. *** Directorul Serviciului de Informații și Securitate de la Chișinău, Alexandru Musteața, a mers joi la Comrat, capitala autonomiei găgăuze. Autonomia, cunoscută pentru orientarea sa pro-rusă, este controlată în prezent de adepți ai oligarhului fugar Ilan Șor, care a coordonat rețeaua rusească de deturnare a alegerilor din Republica Moldova. Autonomia se confruntă cu un vid de putere, după ce șefa administrației, bașkana Evghenia Guțul, a fost condamnată la 7 ani de închisoare pentru implicare în finanțarea ilegală a partidului condus de Ilan Șor. În plus, mandatul legislativului local, numit Adunarea Populară, expiră în noiembrie, iar comisia electorală a autonomiei, care ar trebui să anunțe alegeri noi, a fost dizolvată de aleșii locali acum doi ani. În aceste condiții, Chișinăul caută soluții pentru a aduce autonomia în logica statului de drept. În urma discuțiilor cu șeful Serviciului de Informații și Securitate, Adunarea Populară a Găgăuziei a anunțat crearea unui grup de lucru cu Parlamentul de la Chișinău pentru asigurarea funcționalității regiunii.
In tempi di campagna elettorale permanente non c'è un attimo per tirare il fiato: gli schieramenti si preparano per le prossime elezioni regionali in Campania, Puglia e Veneto. Nel frattempo gli occhi della politica nazionale sono puntati sulla manovra finanziaria. Per parlare di questi due temi sentiamo Emilia Patta, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore e Giovanni Parente, giornalista de Il Sole 24 Ore. Ieri sera l'agguato al pullman dei tifosi del Pistoia basket ha portato alla morte di un autista. Ne parliamo con il nostro Dario Ricci.
Anna si ritrova con il cuore a pezzi dopo la fine di una relazione. Decisa a non soffrire mai più in quel modo, inizia a mettere in discussione tutto ciò che pensava di sapere sull'amore, sulla fedeltà e sulla monogamia. Nel suo ultimo romanzo, "La gioia di ieri", Elena Stancanelli torna a raccontare la vita di Anna, già protagonista de "La femmina nuda" e "Un uomo giusto", mentre cerca una nuova forma di legame sentimentale, non più di coppia, ma di comunità.
L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti. Tutto in meno di 30 minuti. Ieri la plenaria di Strasburgo ha approvato a scrutinio segreto l'immunità a favore dell'eurodeputata Avs, Ilaria Salis. L'eurodeputata salva per un solo voto. I favorevoli sono stati 306, i contrari 305. Per parlarne ospitiamo Flavio Tosi, europarlamentare del gruppo dei Popolari, eletto nelle liste di Forza Italia.
Il giornale francese Les Echos ha riferito che Stellantis ha annunciato ai rappresentati sindacali di Poissy che lo stabilimento, che dà lavoro a circa 2mila persone, rimarrà fermo per tre settimane, esattamente dal 13 ottobre al 3 novembre. I dipendenti saranno costretti a prendere una settimana di ferie forzate e 12 giorni di disoccupazione. Ma, sostiene ancora il quotidiano, «l'arresto della produzione non toccherà solamente Poissy, ma altri cinque stabilimenti europei, che si fermeranno temporaneamente nel mese di ottobre». In particolare sono indicate le fabbriche di Eisenach in Germania, di Saragoza in Spagna, del polo polacco di Tychy. Inoltre, è scritto ancora, «Madrid e Pomigliano si fermeranno rispettivamente 14 e 15 giorni». Ne parliamo con Filomena Greco, Il Sole 24 Ore e con Dario Duse, EMEA Leader per Automotive & Industrial e Italy Country Head di AlixPartners.Giorgetti, rottamazione ragionevole, contributo da bancheIl cantiere della manovra riparte dal quadro della crescita, da cui dipenderanno i parametri di debito e deficit su cui costruire la legge di bilancio: dalle prime stime provvisorie contenute nel Dpfp, il documento che sarà inviato in Parlamento entro il 2 ottobre, emerge una crescita tendenziale, cioè senza tener conto delle misure di stimolo all'economia, pari a +0,5% per il 2025 e +0,7% nel 2026. Ieri il ministro Giorgetti ha parlato in collegamento a un evento elettorale della Lega a Pesaro durante il quale ha spiegato: "ho presente la rotta, chiaramente non faccio come quelli che mettono il pilota automatico e non si rendono conto dei temporali che arrivano, la rotta è stata un po' disturbata da temporali" a partire dalla guerra in Ucraina. Sulle misure ha parlato della rottamazione: "L'obiettivo è arrivare alla pace fiscale, termine migliore di rottamazione e battaglia storia della Lega. Ci stiamo lavorando, ormai siamo in vista di un risultato ragionevole utile per arrivare a possibilità di far rifiatare chi si trova in questa situazione, di farlo lavorare per se e la propria impresa e contribuire in ragione delle sue possibilità". Lato entrate, invece, il ministro leghista definisce "assolutamente doveroso" un contributo delle banche dove "non andiamo a fare crociate, ci metteremo al tavolo con loro e troveremo il modo in cui possano dare un contributo al sollievo fiscale": si tratta di intervenire su un settore che ha fatto "utili stratosferici" ma "senza bullizzare nessuno". Approfondiamo il tema con Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore.Microchip, al via il progetto da 220 milioni a CataniaQuesta mattina, come ha scritto sul Sole Nino Amadore, a Roma nei locali della sede del Cnr, ha cominciato a prendere forma il progetto strategico per Catania e per l'Europa. Il kick off meeting (la riunione di avvio del progetto) della Linea pilota Wbg (Wide Band Gap) punta alla ricerca e sviluppo sul fronte dei microchip di potenza che permettono di costruire dispositivi più efficienti e compatti per auto elettriche, impianti fotovoltaici, reti intelligenti e industrie avanzate. Un progetto, uno dei cinque finanziati nell'ambito del Chips Act voluto dalla Commissione europea per incentivare la produzione di semiconduttori a livello europeo, portato avanti dal Consorzio Chip4Power, formato dal Cnr come socio di maggioranza, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione ChipsIT e Consorzio Iunet, di cui fa parte anche l'Ateneo di Catania. E oggi a Roma all'incontro che sarà aperto dal presidente del Cnr Andrea Lenzi, oltre ai rappresentanti dei due ministeri che hanno sostenuto l'iniziativa (il Mimit e il ministero dell'Università) si ritroveranno tutti i partner: una quindicina distribuiti in sette Paesi dell'Ue (Italia, Svezia, Francia, Germania, Austria, Polonia e Finlandia). Ne parliamo con Nino Amadore, Il Sole 24 Ore.
Ieri in tutta Italia si è svolto lo sciopero generale in sostegno della popolazione palestinese: almeno centomila persone sono scese in piazza per chiedere al governo italiano di intraprendere azioni politiche concrete per opporsi al genocidio nella Striscia di Gaza. Con Claudia Durastanti, scrittrice.Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che farà causa per diffamazione e calunnia al New York Times, a cui chiede 15 miliardi di risarcimento. Con Alexander Stille, giornalista, da New York.Oggi parliamo anche di:Scienze • “Cani si diventa” di Taylor Mitchell Brown https://www.internazionale.it/magazine/taylor-mitchell-brown/2025/09/18/cani-si-diventaRaiPlay • Baubau di e con Palo PoliCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Inizio di autunno all’insegna del maltempo, Milano sotto l’acqua. Sentiamo Giulio Betti, climatologo e meteorologo del Consorzio Lamma del CNR, e Marco Granelli, Assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile del Comune di Milano. Oggi l’Italia in piazza per Gaza, mentre questa sera nel corso dell’Assemblea Generale ONU Francia, Gran Bretagna e altri paesi riconosceranno formalmente lo Stato di Palestina. Ne parliamo con Alberto Negri, editorialista del Manifesto. Ieri a Phoenix i funerali di Charlie Kirk, una ripartenza per il movimento e il popolo MAGA? Con noi Mattia Diletti, docente di public policy alla Sapienza, esperto di politica americana e autore di “Divisi. Politica, società e conflitti nell’America del XXI secolo” (Treccani Libri).
In questo articolo vi propongo una sfida che farà tremare anche gli italiani più coraggiosi: i verbi pronominali! Questi verbi rappresentano una delle sfide più affascinanti e complesse della lingua italiana. Sei pronto per la sfida? TEST sui Verbi Pronominali Italiani: la Sfida Cosa Sono i Verbi Pronominali Un verbo pronominale è un verbo che ha deciso di "sposarsi" con una o più particelle pronominali (mi, ti, si, ci, vi, se, la, le, ne...) e da questo matrimonio nasce un significato completamente nuovo! Questi verbi rappresentano una delle caratteristiche più distintive dell'italiano colloquiale e letterario. Le particelle pronominali possono essere: Pronomi riflessivi: mi, ti, si, ci, vi, si Particelle avverbiali: ci, vi, ne Pronomi diretti e indiretti: la, le, gli, lo Perché Sono Così Difficili Questi verbi sono il terrore di ogni straniero che studia italiano per diversi motivi fondamentali: 1. Mancanza di logica apparente Perché "fregarsene" significa "non importarsene"? Perché "cavarsela" significa "riuscire a uscire da una situazione difficile"? La logica semantica spesso sfugge anche ai madrelingua! 2. Cambio di ausiliare imprevedibile Alcuni verbi pronominali vogliono l'ausiliare essere, altri preferiscono avere, e questa scelta non sempre segue regole chiare. Per esempio: "me la sono cavata" (essere) ma "ce l'ho fatta" (avere). 3. Registro colloquiale Molti di questi verbi appartengono al linguaggio colloquiale e informale, quindi li sentite ovunque in Italia ma spesso non si trovano nei manuali di grammatica tradizionali. 4. Variazioni regionali Alcuni verbi pronominali possono avere sfumature di significato diverse a seconda della regione italiana in cui vengono utilizzati. I Verbi Pronominali Più Comuni Prima di affrontare il test, ecco una panoramica dei verbi pronominali più utilizzati nella lingua italiana: Verbo PronominaleSignificatoEsempioFarcelaRiuscire in qualcosaNon ce la faccio più!PrenderselaArrabbiarsi, offendersiNon te la prendere!CavarselaUscire da una situazione difficileMe la sono cavata per miracoloFregarseneNon importarseneSe ne frega di tuttoDarsela a gambeScappare velocementeSe la sono data a gambeSvignarselaAndarsene di nascostoMe la sono svignata senza salutareSentirselaAvere voglia/coraggio di fare qualcosaNon se la sente di partire Il Test: Metti alla Prova le Tue Conoscenze Pronti? Cominciamo subito! Scegli la forma corretta tra le tre opzioni proposte. Segnatevi le risposte perché le soluzioni saranno alla fine dell'articolo. Domande del Test 1. Ieri sera Marco non _________________ a finire i compiti in tempo. a) se l'è cavata b) ce l'ha fatta c) se l'è fatta 2. Quando ha saputo della bocciatura, _________________ dalla vergogna! a) se l'è data a gambe b) se l'è presa c) se l'ha svignata 3. Gli alunni _________________ sempre quando gli diciamo di studiare di più. a) se la intendono b) se ne intendono c) se la prendono 4. Giulia non aveva studiato, perciò temeva di fare scena muta. Invece, _________________ con un voto sufficiente. a) le ha buscate b) se l'è cavata c) se l'è fatta sotto 5. Marta non _________________ di calcio. Ma adesso che sta con un calciatore, _________________ . a) se la sentiva -- ci ha preso b) ce la faceva -- ci ha preso la mano c) se ne intendeva -- ci ha preso la mano 6. Il professore _________________ completamente del nostro ritardo. a) se n'è fregato b) se ne ha fregato c) ci ha fregato 7. Nonostante noi _________________ con voi, vi abbiamo comunque invitato all'evento. a) ce l'avevamo b) ce l'avessimo c) ne volessimo 8. I ladri hanno rubato l'incasso ma il povero cassiere _________________ . a) ne è andato b) ci si è messo c) ci è andato di mezzo 9. Credo che Maria _________________ : è stata licenziata perché arrivava sempre in ritardo.
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Puntata piena di informazioni, storie e tanta confusione per Matteo. Curiosi? Partiamo subito, abbiamo poco tempo e tante tante cose di cui parlare. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Italians Reveal Their Favourite Things - https://www.youtube.com/watch?v=WFj0MfiDVGw&t=104s Iniziamo con un Santo molto particolare, un Santo nuovo, giovane, definito influencer. Ma chi è? Carlo Acutis. https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Acutis E poi sport, tanto sport, ma poca Italia. Meno male che ci sono le ragazze della pallavolo! https://it.wikipedia.org/wiki/Nazionalefemminiledipallavolodell%27Italia Concludiamo con un bel giretto in Italia. Torniamo a girare per borghi, e questa volta il borgo è molto molto particolare. Andiamo a Valloria, il borgo delle porte. Ma cosa hanno di particolare queste porte? E dov'è Valloria? https://it.wikipedia.org/wiki/Valloria_(Prel%C3%A0) Valloria è in Liguria e le sue porte sono tutte uniche, perché dipinte tutte da artisti diversi, e se siete fortunati e passate per Valloria durante il festival annuale, riuscite anche a vedere i nuovi artisti che dipingono nuove porte! Trascrizione Raffaele: [0:23] Matteo, buongiorno. Matteo: [0:25] Buongiorno, come va? Raffaele: [0:27] Tutto bene qui a Napoli, come va a Milano? Matteo: [0:31] Bene, bene. Ieri ho sofferto per la prima volta un po' di caldo, devo dire. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
Le parole di Fabio: ""Quel posto che proprio non ti piace è quello che ti fa sviluppare ciò che sei"": prendi il meglio di ciò che c'è anche se il posto non è giusto. Scopri a cosa si riferisce. Ieri il discorso di Francesca Albanese alla Flotilla: Fabio legge le sue parole.
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Il tennis italiano segna un altro record: il primo quarto tutto azzurro della storia dei tornei dello Slam sarà Musetti-Sinner agli US Open. Ieri i due tennisti italiani hanno vinto nettamente contro Munar il toscano e Bublik il campione altoatesino. Ne parliamo con Paolo Bertolucci, SkySport. Ieri alle 20 si è chiuso il calciomercato con gli ultimi movimenti che hanno interessato anche le grandi squadre. Milan e Roma sono quelle più deluse dal rush finale perché gli obiettivi prefissati non sono arrivati e i tifosi iniziano a mugugnare. Ne parliamo con Andrea Di Caro, Corriere della Sera.È martedì e come ogni martedì torna l'appuntamento con Leo Turrini. Con lui partiamo dal triste avvicinamento della Ferrari al Gran Premio di Monza in programma domenica prossima.