Connessioni significative tra stadio ed avvicinamento allo studio
Per concludere il punto clou di questo stadio!
Fare la differenza tra ciò che è’ reale e ciò che è inventato
Puntata Spoiler ...vi racconto come va a finire questo stadio...
Oggi ...vediamo un aspetto molto importante per avere cura di....ce lo insegna proprio il 4 Stadio...
Io sono ok?! Si....no...e tu?! A che gioco giochiamo?!
Imparare a fare amicizia con il linguaggio del cuore
Chicca: piccola è preziosa regola per Tutti a tutte le età!
In questo stadio iniziamo a veder come la sfida si va complicando
La Mindfulness è per noi adulti il recupero delle abilità di quando eravamo bambini!!!
Il secondo stadio permette all'adolescente di recuperare alcune abilità e di usarne di nuove, ma soprattutto di fare alcune cose in modo diverso...vediamo quali per tenerne conto e saper ascoltare cosa fanno e chiedono.
Ognuno di noi ha diritto a ricevere il più grande permesso, quello di Esistere, sapendo che va bene così com'è!
Tenendo conto di alcune dimensioni qualitative legate all’esistere e fare, abbiamo 4 possibilità: 1. Affettivo positivo: stimola ad esprimersi e a cercare risposte ai propri bisogni, aiuta quando è necessario, offre il PERMESSO di riuscire, operare bene, vincere e cambiare se necessario. Dà riconoscimenti e tiene a mente il diritto a ricevere carezze, a sentirsi importante, ad evolversi e crescere, a rendersi autonomo, raggiungere obiettivi, il diritto ad essere amati e ad amare. Nella relazione, utilizza la propria emotività con un linguaggio IO (“mi sento in questo spaventato quando so che potresti metterti in pericolo e capisco che hai bisogno di provare a fare nuove cose”), sintonizzandosi a sua volta sull’emotività dell’altro, si rende disponibile, gentile, mostra interesse alle cose ed offre appoggio nelle scelte. Si confronta da una posizione esistenziale Io sono OK-Tu sei OK. 2. Affettivo negativo: invita al fallimento, a mantenersi dipendente, anche se in apparenza sembra che sproni all’autonomia e al riuscire. per cui giudica il figlio come debole e inadeguato, incapace di crescere ed imparare, non stimola l’autocontrollo e la determinazione. Usa il “linguaggio TU, parlando da una posizione di superiorità (es. “Tu sei incapace, ci penso io”). Quando parla della propria emotività, lo fa attribuendone la responsabilità all’esterno (“Mi fai sentire triste se non fai quello che ti chiedo”), per cui si convince che dipenda da lui il sentire dell’altro. I comportamenti tipici di questo stile sono soffocanti e morbosi, iperprotettivi. Parte da una posizione IO non sono Ok-Tu non sei OK, 3. Critico positivo: dà dimostrazione di come si fa a fare bene le cose, ad ottenere risultati, raggiungere obiettivi e vincere. Sostiene nella crescita e nei cambiamenti, aiutandolo a sentirsi competente, capace, creativo, a capire le conseguenze delle proprie azioni, a trovare sempre alternative, a saper chiedere aiuto al momento del bisogno. Fa presente quando un comportamento non va ed offre un’alternativa di cambiamento (“Non si butta via la carta, piuttosto, puoi aiutarmi a riciclarla”). Uno stile che si accompagna ad assertività, alla capacità di dare dei limiti, di ottenere che si portino avanti gli impegni presi, offrendo l’aiuto necessario. La posizione esistenziale è Io sono OK-Tu sei OK. 4. Critico negativo: deride, biasima, ridicolizza, giudica. Usa spesso il confronto (es. “Sei proprio lento a fare i compiti! Hai visto il tuo amico? Ha già finito”). Utilizza le generalizzazioni, quindi frasi assolutistiche del tipo “Tu sei SEMPRE il solito!”, “Tu non fai MAI quello che dico”, “OGNI VOLTA mi fai fare le figuracce davanti a tutti!”. Dà etichette, accusa facendo domande da cui non c’è via d’uscita . Oppure indaga, ma (“Chi ha rotto il vaso?”) non stimola la soluzione. Convinto che le proprie emozioni dipendano dagli altri le utilizza nella relazione per ricattare (“Se non smetti di fare proteste, non ti voglio più”). Usa il senso dell’umorismo per ridicolizzare e prendere in giro. Questo stile riflette durezza, biasimo, derisione, umiliazione se in pubblico. La posizione esistenziale è chiaramente IO sono OK- Tu NON sei OK.P.S. Se vuoi far parte di una comunità di genitori che si confrontano insieme a Me su questi temi, cerca tra i Gruppi di FB:- "ERRORI DA BUON GENITORE" - e fai richiesta di iscrizione (è un Gruppo Chiuso)saremo felici di accoglierti e fare un pezzo di strada insieme.P.P.S. Questi primi 30 video sono concepiti come un mini corso. Per diventare innanzitutto il Tuo miglior Genitore (prima di tutto per TE stesso).Queste note vocali le puoi trovare come file audio da scoltare anche sul mio canale Telegra:t.me/ParentalCoaching
Compito principale del genitore nel primo stadio tra 0/6 mesi di vita del bambino.