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SIMPLE ITALIAN PODCAST | IL PODCAST IN ITALIANO COMPRENSIBILE | LEARN ITALIAN WITH PODCASTS
In questo episodio del nostro podcast in italiano comprensibile parliamo di Einstein e di cosa mi ha insegnato. Vediamo insieme alcune delle sue citazioni più famose, dalle quali tutti dovremmo prendere spunto. Buon ascolto! Vorrei sentire la tua opinione, ti va di rispondere ad un paio di domande? Ecco il link: https://bit.ly/3YtBkkG ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ITALIAN COMPREHENSIBLE INPUT:
E' allarme tra gli psicologi sui media per l'ennesima sfida ottusa che sta spopolando su TikTok tra gli adolescenti, un gesto autolesionista che si chiama "cicatrice francese", una sorta di pizzico che si assesta sul proprio zigomo fino a prcurarsi un ematoma. Ma gli adulti di oggi hanno mai compiuto in gioventù sfide pericolose e altrettanto ottuse? Noi sospettiamo di sì. Vediamo se gli ascoltatori ce lo confermano.
In una strada di Palermo è stato affisso un manifesto con la scritta "Gli amanti della mia ex moglie". Sotto la scritta, oltre alla foto della donna, appaiono 15 foto di uomini, compresa quella dell'ex marito, con nomi e cognomi e con l'indicazione degli anni in cui si sarebbero verificati i presunti tradimenti. Ovviamente al momento l'autore dell'iniziativa resta ignoto, e anche se tutto farebbe pensare che sia stata una vendetta mediatica perpetrata da un uomo tradito si possono fare anche altre ipotesi. Vediamo quali.
Per andare in pensione, conviene il riscatto della laurea? In quali occasioni effettuare questo tipo di investimento è positivo? Sono in molti a porsi queste domande: a inizio carriera o quando sono già avanti con gli anni. Ovviamente non c'è una risposta univoca, che valga per tutti. È necessario soppesare alcuni fattori. Vediamo quali.
Allenare le competenze umane è essenziale oggi: abbiamo bisogno di maggiore empatia, connessione e supporto reciproco. Vediamo 4 modi per lavorare sulla tua intelligenza emotiva.Se vuoi lavorare sulla tua intelligenza emotiva, puoi farlo con i professionisti di Mindcenter, il centro clinico da me fondato e diretto, https://www.mindcenter.it/contattaci/
Proprio adesso che i prezzi aumentano, la benzina sale, le bollette crescono... arriva la BCE e alza la rata del mutuo. Ma allora ce l'hanno con noi? Vediamo di capirlo insieme, per vedere se il Ministro della Difesa ha identificato correttamente quali cose potrebbero attaccare il nostro Paese. Puoi trovarci su tutte le piattaforme di podcast, inclusa la tua preferita. web: http://www.PianoInclinato.it email: redazione@pianoinclinato.it Newsletter EPT: https://tinyletter.com/PianoInclinato
Analizzare un bilancio di un'azione potrebbe sembrare un compito estremamente pesante e difficile. Molti sono intimoriti quando si avvicinano ad un bilancio aziendale e non sanno da dove partire, spesso fermandosi prima di iniziare. Questo è un problema comune e piuttosto rilevante, perché spinge gli investitori più novizi a cercare delle scorciatoie per sopperire alla mancanza.Oggi spieghiamo un framework che può aiutare a ragionare su come analizzare un bilancio e dovrebbe semplificare la vita. L'idea è analizzare l'azienda dagli occhi di una banca che le sta per prestare dei soldi. Mettetevi nei panni di un creditore e chiedetevi: “vorrei prestare i miei soldi a questa società?”.Vediamo come fare, sintonizzatevi!----------------MEMBERSHIP: https://mataandassociates.com/membershipSITO: https://mataandassociates.comEMAIL: staff@mataandassociates.com
Torniamo sull'aumento dei carburanti e capiamo come impattano sui gestori degli impianti di rifornimento con Giuseppe Sperduto, presidente della Faib, la Federazione dei gestori carburanti Confesercenti.In apertura parliamo di numero chiuso per fronteggiare gli impatti negativi del turismo nelle località dove la vocazione turistica è più forte. Vediamo qual è la situazione in alcune delle destinazioni dove il tema è più sentito. A Venezia sentiamoClaudio Scarpa, direttore associazione veneziana albergatori. Nelle 5 terre troviamoFabrizia Pecunia, sindaca di Riomaggiore (5 Terre). A Bolzano sentiamo Daniel Alfreider, assessore alla mobilità della provincia di Bolzano. Quali sono le strategie per affrontare questo problema all'estero?Alessandra Priante, Direttore per l'Europa di UNWTO, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di turismo a livello globaleParliamo di sicurezza nelle aree di sosta. Un tema che riguarda tutti gli utenti ma in particolare le persone che in questi luoghi svolgono i loro turni di lavoro diurni e notturni. Barbara Ducoli, Nuova Sidap Valleggia (Sv), Lavoratrice Delegata sindacale Uiltucs e Rsu e Rosita Tracà, delegata RSA Filcams Cgil Autogrill "Sacchitello Nord" Autostrada CT - PA (A19)Lontananza da casa e stipendi bassi. Sono alcune delle ragioni del declino della professione di autotrasportatore, ne servirebbero 20 mila. Ci racconta di più Tiziano D'Aprile, autotrasportatoreSmartphone ai più piccoli. Paolo Ferri, docente di "Teoria e tecnica dei nuovi media" all'università Bicocca di Milano La farina di grillo entra nei cibi europei -Luisa Torri, professore associato di scienza e tecnologia del cibo e responsabile del Laboratorio di Analisi Sensoriale UNISG (Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – CN) I trofei sul campo di calcio e due lauree all'Università per Raphael "Rapha" Odogwu, attaccante del Sud Tirol, che milita in Serie B
Secondo me questo è il miglior tema per cominciare il nuovo anno cosa dite?In questa puntata proviamo a spiegare cosa c'è dietro il design thinking, perché funziona, perché non funziona e come farlo funzionare meglio. Ovviamente prendiamo il design thinking come esempio, ma quello che stiamo per dire si potrebbe applicare a qualunque processo creativo, lavorativo e privato. Se già così il tutto potrebbe sembrare incredibile, io ci aggiungo la meditazione, perché ricordiamoci sempre che quando parliamo di vita, che sia interiore o esteriore, cambiano le forme, ci sono differenti livelli di spiegazione e analisi, ma la sostanza sotto è sempre la stessa. Questo dovrebbe essere il vero significato di olistico e questo è il significato di “spiritualità che fa rima con quotidianità”.In noi e di conseguenza nel mondo, tutto funziona grazie a poche leggi, a pochi meccanismi che possono essere spiegati con la scienza o con la spiritualità e, guarda caso, si arriva alle stesse conclusioni. La maggior parte delle volte si tratta solo di essere curiosi e di andare a cercare le fonti scientifiche che spiegano qualcosa - alcuni di noi lo fanno - e, molto più difficile, cercare le fonti interiori che spiegano qualcosa…molti di noi lo fanno in modo automatico perché siamo programmati per sopravvivere, ma pochi di noi lo fanno con coscienza e volontà. Bene, da dove partiamo? Partiamo dal concetto di creatività, perché se parliamo di design thinking parliamo proprio di creatività. Secondo la neuroscienza quando parliamo di creatività non intendiamo affatto qualcosa di nuovo, ma qualcosa che in noi è già stato registrato, visto, provato, anche emozionalmente, qualcosa che è familiare, ma che viene riproposto in modo diverso e che, soprattutto, ha un significato importante per noi, per il mondo, per la vita in generale.Ma se la creatività non è qualcosa di “nuovo, di mai visto”, forse significa che è solo un modo diverso di “vedere” qualcosa? In un certo senso si e infatti alla creatività sono collegati due tipi di pensiero, convergente e divergente o potremmo dire di sintesi o fuori dagli schemi, o ancora abituale o fuori dalla comfort zone..insomma tutte cose già sentite…a proposito che la creatività non è nulla di completamente nuovo…Il pensiero convergente e divergente è collegato a due aree del cervello diverse con relativi neurocircuiti..non entriamo in questo dettaglio, nelle note vi lascio tutte le fonti…un dettaglio che se non siete nerd vi interessa poco, neanche io l'ho memorizzato.Due neurocircuiti e di nuovo un sola fondamentale molecola, che ritroviamo in quasi tutto; una molecola alla quale ho dedicato due puntate : la dopamina.La dopamina, collegata ricordiamolo alla motivazione ed al movimento, prima che al piacere, è collegata alla creatività perché essere creativi vuol dire essere motivati e poi agire.Vediamo i pensieri: convergente, un pensiero di sintesi e che ci porta ad una soluzione, spesso la più ovvia o comunque una tra quelle più sensate per il contesto e l'insieme di opzioni; divergente significa appunto vedere qualcosa e iniziare a pensare fuori dagli schemi, fare brainstorming, tante ipotesi. Bene nel design thinking non si fa proprio questo? Si parte da bisogno, obiettivo, ipotesi e si iniziano a fare dei reframing, delle associazioni, delle soluzioni. Pensiero divergente. Poi si raggruppano e si arriva ad una soluzione che si testa. Pensiero convergente + azione. Di fondo sempre una grande motivazione, un entusiasmo.Quando vogliamo essere creativi, in generale, dovremmo quindi essere motivati, pensare divergente e poi convergente ed essere orientati all'azione, sia interiore che esteriore aggiungo io.Abbiamo messo insieme qualcosa di professionale con qualcosa della vita privata…ma facciamo di più..Come alziamo la dopamina e quindi la motivazione? Come alleniamo il pensiero prima divergente e poi convergente?I modi sono diversi..qui vediamo questi.Dopamina: prima di tutto se siamo già motivati e carichi gli studi sembrano dirci che non dobbiamo alzare ulteriormente la dopamina perché non saremmo in grado di focalizzarci, cosa che vediamo in chi fa uso di sostanze stupefacenti o in alcuni disturbi come il disordine bipolare dove la persona è stra eccitata e motivata ma non è concreta, oggettiva e focalizzata su quello che può fare.Se abbiamo bisogno di motivarci vanno bene musica o stimoli esteriori come lo sport. In sostanza se siamo un pò giù, stanchi, prima di iniziare un processo creativo dovremmo caricarci..ma occhio al caffè perchè esso, anche se attiva i recettori della dopamina, lo fa per la parte che riguarda il pensiero convergente che ci serve dopo..A me succede..sono bloccato e poco motivato, vado in palestra e mi sfogo, torno a casa pieno di entusiasmo e idee, magari mangio qualcosa e mi bevo un caffè e poi vado sul concreto.Pensiero convergente e divergente. Qui entra in gioco la nostra pratica, il più possibile quotidiana, di meditazione…lo sapete che la meditazione ha un significato e valore spirituale e divino e usarla in questi contesti potrebbe sembrare una blasfemia…bene per me si e no…per me è poco utile se meditiamo per diventare più ricchi o performanti o per rilassarci.. si medita per realizzare quello che siamo dentro, ma quello che siamo e facciamo nella vita fa parte di questa realizzazione, quindi, per me meditare per vivere meglio non è sbagliato..sta ad ognuno di noi poi sentire o non sentire dentro di sé il valore divino di quello che facciamo…Ci sono tanti modi di meditare e noi li sintetizziamo in due: focalizzandoci con volontà o osservando e ascoltando quello che accade, senza identificarci o farci coinvolgere.Uno studio, che lascio sempre nelle note, ha visto che il primo modo aumenta la nostra capacità di focus e quindi di pensiero convergente ed il secondo quello innovativo e convergente. Ammesso che vogliate fare tutto insieme in una meditazione, anche qui si parte con la meditazione che osserva senza giudizio, collegata al pensiero divergente, per poi chiudere con quella dove focalizziamo la nostra attenzione su un qualche oggetto, corpo, respiro, suoni ecc ecc..Ovviamente ci sarebbero stati tanti modi di affrontare questo argomento e noi ne abbiamo visto solo uno.Riassumendo: per essere creativi dobbiamo allenare sia il pensiero convergente che divergente e dobbiamo essere motivati al punto giusto da portare tutto all'azione. Gli eccessi non funzionano; se siamo poco motivati degli stimoli positivi sono di aiuto, ma se siamo già carichi non ha senso caricarsi troppo. Infine abbiamo detto che la meditazione può essere di aiuto.Vi lascio con questa domanda: se entrassimo nella profondità di quello che abbiamo visto oggi, come potrebbe cambiare la nostra vita? Al di là del lavoro e dei progetti, come potrebbe cambiare il progetto vita? sempre se questa divisione poi esiste.Vi ricordo che nelle note vi lascio gli studi e le fonti di riferimento.Grazie.Riferimenti:The Huberman LabStudio: Open monitoring meditation reduces the involvement of brain regions related to memory function
Vediamo le linee guida per la strategia di digital advertising.
Vediamo come trovare i propri obiettivi
Vediamo molte buone notizie di oggi e parliamo di chatGPT. Come guadagnare denaro online https://diventeromilionario.it/guadagnare-online/ Canale Telegram https://diventeromilionario.it/telegram Compila il questionario: https://diventeromilionario.it/questionario Vai su Audible https://diventeromilionario.it/audible -- Sono Giacomo e diventerò milionario in 5 anni! https://diventeromilionario.it/ Canale Telegram Del Timido https://diventeromilionario.it/timido
Come aiutare i bambini a sconfiggere le paure?Oggi prendo come spunto la domanda che mi ha fatto Silvia, mamma di 3 bambini, due gemelli di 10 anni e un bambino di 6 anni, sul mio canale Telegram. Parlo di uno degli aspetti che ha cambiato radicalmente la prospettiva di diversi genitori che hanno lavorato con me e li ha aiutati a supportare al meglio i figli in questi momenti spesso difficili.In questa puntata:02:27Riprendo le parole di Silvia.03:15I bambini hanno paure ed è normale. Ma avere paura non è MAI il problema. L'atteggiamento più tipico che i genitori hanno in questi casi è negare la paura. Vediamo perché non funziona e conosciamo un atteggiamento che invece è il più indicato per aiutare i bambini ad affrontare le loro paure.10:27Una metafora potente che aiuta a capire il ruolo del genitore nell'accompagnare il bambino spaventato e uno dei problemi più comuni che vivono i genitori in difficoltà nell'aiutare i bambini a gestire le loro paura13:32Come fare il primo passo nell'aiutare i bambini a "sconfiggere" le loro paure? Vediamo due strategie semplici, potenti ed efficaci che puoi applicare già oggi.---Visita il mio sito https://giovanniarico.it/ per scorpire come iniziare a lavorare con me.Canale Telegram: https://t.me/crescerecontuofiglio/ --- Country Cue 1 di Audionautix è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/ Artista: http://audionautix.com/
Quali sono gli step per portare l'innovazione digitale nelle aziende native tecnologiche? Ne ho parlato in questo primo episodio di Techpreneurs Talk con Giuseppe Zangari, Digital Manager di Nokia.Vediamo insieme:✔️ cultura e mindset dell'innovazione;✔️ come organizzare il team per innovare;✔️ gli errori da non commettere.
Quanto tempo passiamo ad ascoltare il nostro corpo? Prestiamo attenzione solo quando fa male qualcosa, oppure riusciamo a percepirlo in ogni momento? Vediamo perché è così importante SCUOLA DI COACHING Il 20 gennaio 2023 parte la MYP COACHING ACADEMY - I Livello - SELF COMPETENCIES 8 giornate in formula week end Per saperne di più clicca qui
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Universo parallelo, mondo diverso ma situazione familiare. In una Arkam vitale ed energica un culto serpeggia tra i suoi angoli più bui, ma non abbiate paura. Un eroe mandato ad indagare si è fatto catturare per sgominarlo dall'interno...forse... Vediamo se in questa realtà coloro che riesco a sopravvivere al perfido culto riusciranno a scappare e sgominarlo dal suo interno.
Il modello di attribuzione Data Driven grazie al machine learning ha l'ambizione di superare i problemi nella valutazione dell'advertising e dei canali di marketing.Vediamo cos'è e come usarlo con Google Analytics 4
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Qui dalle Canarie vi mando i miei migliori auguri di Buon Natatale cercando di portare una riflessione sul concetto di felicità e di libertà, anche in questo giorno particolare dove sarebbe ben più semplice e populista sparare a zero sulle contraddizioni e il cinismo che contraddistinguono questa e altre feste comandate. Vediamo se riesco a non essere banale ;) (riflessioni dal bosco #36)
Fai tanta lead generation, ma poi i commerciali si lamentano che i contatti che gestiscono non sono in target?È un problema molto comune, ma posso insegnarti come risolverlo: bisogna accompagnare il pubblico in un percorso verso la Consapevolezza.Vediamo insieme come!#leadgeneration #piramidedellaconsapevolezza #consiglidibusiness-Per altre informazioni su imprenditoria, organizzazione, marketing e vendita, iscriviti al mio canale YouTube:
Vediamo come una sensazione possa trasformarsi in realtà semplicemente visualizzandola. Compila il questionario: https://diventeromilionario.it/questionario Vai su Amazon Prime https://diventeromilionario.it/prime Vai su Amazon Video https://diventeromilionario.it/primevideo Vai su Amazon Music https://diventeromilionario.it/amazonmusic Vai su Amazon https://diventeromilionario.it/amazon Vai su Audible https://diventeromilionario.it/audible -- Sono Giacomo e diventerò milionario in 5 anni! https://diventeromilionario.it/ Canale Telegram https://diventeromilionario.it/telegram Canale Telegram Del Timido https://diventeromilionario.it/timido
"Lioneeeel esta copa te la mereces". Il mondiale è finito. L'Argentina ha alzato la coppa, ci siamo divertiti ed abbiamo scoperto che Amrabat è un top player mondiale. Ora può ricominciare la Serie A. Vediamo, ruolo per ruolo, chi parte in pole position e chi può essere il cavallo di rincorsa che ci porterà a gioire nei nostri fanta.Con:@romanrings@lucaramb@piscobombSpecial Guest:Jackman
Sul circuito di Nardò (Le), normalmente utilizzato per realizzare test di velocità su auto e motociclette, è stata installata una rete 5G per testare funzionalità e nuovi casi d'uso della connettività tra autoveicoli e delle "strade intelligenti". Enrico Pagliarini ne parla con Alessandro Magnino, Head of global enterprise di Vodafone Business. E' disponibile e attivo anche in Italia il Wi-fi calling per smartphone. Cos'è e come funziona lo spiega Paolo Turrini, responsabile delle sviluppo tecnologico dei prodotti per Samsun Italia. Parliamo di large Language models, strumenti basati sull'intelligenza artificiale in grado di leggere, tradurre e generare frasi come un essere umano. Vediamo cosa fanno, che limiti hanno, come vengono addestrate e quali sono le potenzialità interattive di queste macchine con Edmondo Orlotti, direttore della divisione che si occupa dello sviluppo del business per il calcolo ad alte prestazioni e l'intelligenza artificiale in HPE.
Gesù è disceso a Natale per portare la Gioia a tutti: non solo ai "giusti", ma soprattutto a coloro che non conoscono un Dio "lento all'ira e di gran bontà". Scendiamo in strada, e festeggiamo assieme a loro la Gioia che viene.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 25 minutiOggi è la terza domenica di Avvento, e quella che ci rammenta la Gioia. L'angelo aveva detto ai pastori:"Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore.” (Luca 2 10:11)Da dove proviene la gioia nella nostra vita? Quali eventi ci recano gioia, e quali ce la tolgono?Parlando di Giona, penso che vedere una intera città di centoventimila persone convertirsi a Dio dovrebbe portare gioia, non è vero? Sotto ogni aspetto si tratta di una campagna evangelistica di successo; tutta la città ha risposto.Se avessi la possibilità di predicare a 120.000 persone e dieci di queste venissero alla fede, proverei gioia. Lo faremmo tutti. Sarà cos' anche per Giona? Vediamo:“Giona ne provò gran dispiacere e ne fu irritato. Allora pregò e disse: «O Signore, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato. Perciò, Signore, ti prego, riprenditi la mia vita; poiché per me è meglio morire piuttosto che vivere». Il Signore gli disse: «Fai bene a irritarti così?»” (Giona 4:1-4)Giona non prova gioia, ma rabbia. Che strano profeta è lui! Giona è un profeta che conosce bene come Dio sia incline dal recedere dalle punizioni promesse: basta leggere il libro di 'Esodo e quello di Numeri; Dio è tornato costantemente indietro dalle sue decisioni anche se il popolo si è dimostrato "un popolo dal collo duro" che non è mai stato grato per ciò che Dio stava facendo.Giona sembra dimenticare che, anche verso di lui, Dio ha cambiato idea, altrimenti sarebbe morto in fondo al mare! Dio è coerente con il suo carattere... ma questo non porta gioia a Giona.“Anche quando ero a casa, a Gat-Efer sapevo che sarebbe successo. Sapevo che sarei andato a Ninive a predicare e che la gente si sarebbe pentita e che tu avresti perdonato. Lo sapevo. Tu sei un Dio lento all'ira e e di gran bontà, un Dio che recede dal mandare calamità. È sbagliato che tu sia così. E' sbagliato che tu perdono quella schifezza di gente dei Niniviti! Loro si MERITANO la tua punizione, Dio!””"Lento all'ira e di gran bontà": troverete questa frase 9 volte nella Bibbia; solo che le altre volte era per vantare la bontà di Dio. Questa volta invece e per fare una ramanzina a Dio: “Dio, non si fa! Non puoi e non devi cambiare idea con quelle persone! Anzi, lo sai che c'è? La tua decisione è così sbagliata che, piuttosto di vedere i Niniviti salvi, preferisco morire. Ammazzami e facciamola finita!”Giona ha vinto il premio per l'evangelista di successo più ingrato di sempre. Pensate quando torna a casa dalla moglie: "Com'è andato il viaggio, caro?". "Beh, ho avuto una piccola deviazione, ma quando sono arrivato lì 120.000 persone si sono pentite in meno di tre giorni". "WOW! Stupendo!". "Ma che dici! E' stata la mia peggiore crociata evangelistica da sempre".Persone come Giona ce ne sono a bizzeffe; sono quelli che chiamo gli "estintori della gioia", ovvero quelli che vogliono spegnere la gioia di scoprire un Dio che ha misericordia di noi, nonostante tutto. Quelli che vogliono un Dio clemente con me, che sono bravo e prego, e vado in chiesa, e do la decima, e spietato con l'altro, che bestemmia, ruba e non crede in Dio, figuriamoci andare in chiesa.Vi ricordate la parabola del figliuol prodigo? Il figlio minore prende la sua eredità e la sperpera. Il padre aspetta e, quando il figlio ritorna, corre da lui e lo tratta con il meglio. L'estintore della gioia è il figlio maggiore:"Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici. Ma quando è venuto questo tuo figlio che ha sperperato i tuoi beni con le prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato”." (Luca 15:29-30)Non c'è gioia per il ritorno del fratello perduto, o per una famiglia riunita. Tutto ciò che prova è la sensazione di essere rimasto “fregato”: “Io sono quello bravo, io sono quello che merita misericordia, non lui!” . La misericordia del padre gli sembra mal riposta, eccessiva, sbagliata. E la gioia, in questo modo, si estingueOppure nella parabola degli operai della vigna. Gli operai che erano riusciti a lavorare alle 6 del mattino, all'inizio della giornata, per tutto il giorno hanno assistito all'arrivo di un numero sempre maggiore di operai; alle 9, a mezzogiorno, alle tre del pomeriggio e un gruppo persino alle cinque del pomeriggio. In pratica all'ultimo gruppo assunto non era rimasto che mettere a posto gli attrezzi e innaffiare le viti. Ma quando arriva l'ora della paga, tutti ricevono la stessa somma: un denaro per un giorno di lavoro, come era stato concordato tra tutti.“Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo: “Questi ultimi hanno fatto un'ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo”.” (Matteo 20:11-12)E così, negli operai delle sei di mattina, scatta il giudizio verso Dio e verso gli operai delle cinque di pomeriggio: “Non è giusto che il padrone abbia misericordia e dia a tutti la stessa paga! Noi abbiamo lavorato. Noi abbiamo sudato, noi meritiamo tutti i soldi!” E la gioia di avere una paga abbondante (pensate che con due denari il Buon Samaritano aveva offerto tre giorni di vitto e alloggio gratis al malcapitato picchiato per strada e derubato) se ne va... E non c'è gioia nel vedere che tutti hanno ricevuto un premio, anche se sono arrivati tardi.Mostrare misericordia è sbagliato. La gioia non deve essere per tutti. La gioia deve essere riservata a pochi. La gioia deve essere meritata, sudata , faticata... Dio non deve portare gioia a tutti, ma solo a quelli che sono giusti davanti a lui: quelli che si comportano bene, che vanno nella chiesa giusta, che pregano le preghiere giuste...E invece, scopriamo che la misericordia, inaspettata ma promessa di Dio, ha un piano differente. Ricordate? In quel primo Natale gli angeli avevano detto:“Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà...” (Luca 2:10)In quel primo Natale Dio ha mostrato che egli vuole la gioia per “tutto il popolo”; per tutti quelli che ascolteranno, vedranno, capiranno, e accetteranno il dono del Natale che è in Gesù. Non per i giusti, ma per coloro che possono divenire giusti attraverso l'accettazione del Natale, l'accettazione di un Dio che scende per salvarci. Isaia l'aveva detto:“...per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità.” (Isaia 53:11)Non siate estintori di gioiaSapete, anche senza volerlo, ognuno di noi può divenire un “estintore di gioia”, Sappiamo di aver un Dio “lento all'ira e di gran bontà". Ma poi, quando lo vediamo in azione, e quell'azione non è come ce la aspettiamo, e non è verso chi diciamo noi... diventiamo tutti un po' Giona.“Sapevo che tu sei un Dio benevolo e compassionevole, lento all'ira e ricco d'amore, un Dio che si trattiene dal mandare calamità. Ma quella famiglia che abita in fondo alla via, che lascia sempre la macchina in mezzo alla strada, che alza la voce quando glie lo fai notare, che tiene a tutto volume la TV alle tre di notte... Quelli che non vanno mai in chiesa.. Quelli non meritano nulla! E' bene che nessuno parli loro di Gesù. E' bene che non siano salvati. Non per loro deve arrivare il Natale!”E lo stesso vale per tutte le varie gradazioni di “male”: da chi non rispetta lo stop, a chi scatena una guerra tra nazioni: non per loro deve giungere la gioia! Per loro ci deve essere solo giudizio!Talvolta siamo un po' come Gobbe; Giobbe odiava i Niniviti. Li odiava a ragione. Non conoscevano Dio, il dio vero; si prostravano davanti agli idoli; uccidevano, e stupravano... La loro punizione era giusta, dovuta, richiesta. E invece, Dio li vedeva... ed aveva compassione di loro. Tutto questo ha un solo nome: egoismo, Quando pensiamo a noi stessi come i migliori, quando reputiamo gli altri inferiori di molto a noi, siamo “estintori di gioia”, siamo egoisti. Paolo invece ha detto:“Non fate niente per motivi egoistici, non fate niente per esaltare voi stessi. Siate invece umili, considerando gli altri con riguardo, come se fossero migliori di voi.” (Filippesi 2:3 PV)Dio aveva continuato a vedere; Dio vede ancora quel po' o quel tanto di Ninive nel mondo, in chi governa, in chi agisce contro il prossimo, (che equivale ad agire contro di lui). Dio vede quel po' di Ninive che c'è in ciascuno di noi... e, nonostante tutto, manda la sua soluzione finale... e si pente del male che avrebbe a ragione potuto farci, se lo accettiamo. La manda tra i peccatori, non tra i santi, perché i santi non hanno bisogno della misericordia inaspettata di Dio, ma i peccatori si! E chi più pecca, di più misericordia ha bisogno, affinché possa provare la gioia di essere compreso accettato, salvato. Gesù stesso ha detto:“Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.” (Luca 15:7)Non dobbiamo essere “estintori di gioia”, se vediamo Dio all'opera: Dio è alla ricerca di coloro che vivono a Ninive, perché vuole portarli dalla morte alla vita, dalla tristezza alla gioia. Giona pensava di averne il diritto; Dio gli chiede: "Hai il diritto di esserlo?". Ma Giona che fa?“Poi Giona uscì dalla città e si mise seduto a oriente della città; là si fece una capanna e si riparò alla sua ombra, per poter vedere quello che sarebbe successo alla città.” (Giona 4:5).Giona si siede per controllare cosa sarebbe successo alla città; in cuor suo forse si attendeva scendesse il fuoco dal cielo a bruciare Ninive... E invece...Invece tutti in città festeggiano; la gioia del Signore è la loro forza. Festeggiano il perdono e la meraviglia di conoscere un Dio che manda la salvezza, che cambia idea. Celebrano il Dio Il Dio benevolo e compassionevole, ”lento all'ira e di gran bontà e che si pente del male minacciato.”Questo Dio è venuto a loro nel bel mezzo del loro male e della loro violenza, della discordia, della paura e del dubbio e di tutto ciò che sono stati. Questo Dio è venuto da loro! Giona avrebbe dovuto essere lì, nella città, a festeggiare con loro! Invece è fuori dalla città a spegnere la gioia e la misericordia di Dio, arrabbiandosi sempre di più. E, incredibilmente, Dio non punisce neanche Giona per quella sua durezza di cuore, ma lo fa riflettere: “Hai il diritto di arrabbiarti, Giona? Pensaci su!”Abbiamo il diritto di spegnere la gioia di Dio che deriva dalla sua misericordia? A volte pensiamo che Dio dovrebbe punire, e basta. Punire chi scatena una guerra, chi uccide, chi opprime... chi sta nel buio.Ma è Dio che decide, e talvolta decide di non farlo; non lo ha fatto con Ninive... e ha deciso di non farlo mai più, scendendo una notte di tanto tempo fa.Dio è venuto nel mezzo del male del mondo, nel mezzo della violenza di un mondo che lo negava, della discordia tra uomo e uomo, tra popolo e popolo tra nazione e nazione. La luce è giunta, come afferma Isaia:“Il popolo che camminava nelle tenebre vede una gran luce; su quelli che abitavano il paese dell'ombra della morte la luce risplende.” (Isaia 9:1)E' questo che ci rammenta il Natale: della Gioia discesa dal Cielo grazie a un Padre “misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che si pente del male minacciato.”Non estinguiamo la gioia di essere perdonati, di avere un Padre così, che vuole mostrare misericordia a tutti, non solo a quelli del “suo partito”. Non sediamoci mai su una collina aspettando di vedere il il giudizio, ma piuttosto scendiamo in città e festeggiamo la misericordia sul mondo.“Il Signore ha revocato la tua condanna e ha disperso i tuoi nemici. Il Signore, re d'Israele, è con te: non devi temere più nulla di male. Viene il momento quando si dirà a Gerusalemme: 'Non aver paura, città di Sion, non ti scoraggiare! Il Signore tuo Dio è con te; è forte e ti salva! Esulta di gioia per te, nel suo amore ti dà nuova vita. Egli si rallegra per te con canti di gioia..” (Sofonia 3:15-17 TILC)Il Natale ci porta la Gioia; scendi in città esulta assieme al resto del mondo per un Padre che si rallegra di te, con canti di Gioia.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Vediamo come dovremmo affrontare la cosa
Una massima celebre di Karl von Klausewitz è che la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi. Arrivati però al termine di una guerra, spesso anche l'inverso è valido: la politica è una prosecuzione della guerra con altri mezzi. Vediamo come Eraclio se la cava al tavolo della pace.---PER ACQUISTARE "IL MIGLIOR NEMICO DI ROMA":- Amazon (link affiliato): https://amzn.to/3DG9FG5- IBS: https://www.ibs.it/miglior-nemico-di-roma-storia-libro-marco-cappelli/e/9788828210085- Feltrinelli: https://www.lafeltrinelli.it/miglior-nemico-di-roma-storia-libro-marco-cappelli/e/9788828210085- Mondadori: https://www.mondadoristore.it/miglior-nemico-Roma-Storia-Marco-Cappelli/eai978882821008/---Ti piace il podcast? Sostienilo, accedendo all'episodio premium, al canale su telegram, alla citazione nel podcast, alle première degli episodi e molto altro ancora:Patreon: https://www.patreon.com/italiastoria Tipeee: https://it.tipeee.com/storia-ditaliaPer una donazione: https://italiastoria.com/come-sostenere-il-podcast/---►Informazioni sul mio libro "Per un pugno di barbari":https://italiastoria.com/libro/►Registrarsi alla mia mailing list:https://italiastoria.com/mailing-list/►Trascrizioni episodi, mappe, recensioni, genealogie:https://italiastoria.com/►FacebookPagina: https://www.facebook.com/italiastoriaGruppo: https://www.facebook.com/groups/italiastoria►Instagramhttps://www.instagram.com/italiastoria/►Twitterhttps://twitter.com/ItaliaStoria►YouTube:https://www.youtube.com/channel/UCzPIENUr6-S0UMJzREn9U5Q►Canale Discord:https://discord.gg/cyjbMJe3Qk►Contattami per commenti, idee e proposte di collaborazione: info@italiastoria.com---Musiche di Riccardo Santatohttps://www.youtube.com/user/sanric77---Livello Giuseppe Verdi: Massimiliano PastoreLivello Dante Alighieri: Musu Meci, Manuel Marchio, Mauro, Marco il Nero, Massimo Ciampiconi, Mike Lombardi, David l'Apostata, Luca Baccaro. Musu Meci, Manuel Marchio, Mauro Samarati, Marco il Nero, Massimo Ciampiconi, Mike Lombardi, David l'Apostata, Luca Baccaro e Gugliemo de martino! Grazie anche ai Leonardo da Vinci: Paolo, Pablo, Simone, i due Jacopo, Riccardo, Frazemo, Enrico, Alberto, Davide, Andrea Vovola e D'agostini, Settimio, Giovanni, Cesare, Francesco Favazza e Cateni, Jerome, Diego, Alanchik, Flavio, Edoardo Vaquer e De Natale, Stefano, Luca, Arianna, Mariateresa, John, Fasdev, Norman, Claudio, Marko, Barbaking, Alfredo, Manuel, Lorenzo, Corrado, Piernicola, Totila, Vito, Tascio, InSpaten, Carlo, Daniele, Matteo, Luigi e Simone!Grazie anche a tutti i miei sostenitori al livello Marco Polo e Galileo Galilei!---Musiche di Riccardo Santato
Padova è un comune italiano di 208.533 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Veneto. Ricca di luoghi suggestivi, rappresenta oggi una meta turistica interessante, a causa delle numerose attrazioni da visitare. E voi, ci siete mai stati? Vediamo insieme cosa fare e cosa visitare mentre si è in vacanza a Padova! Cose da fare e da vedere a Padova Di seguito vi proponiamo un elenco con le maggiori attrazioni, accompagnate da una breve descrizione, che la città di Padova offre ai turisti che desiderano visitarla: dalla piazza più bella alle basilica più visitata, dai palazzi più prestigiosi alle bevande più gettonate. Fare una passeggiata per “Prato della Valle” Conosciuta come una delle piazze più belle e più grandi d'Europa (è la quinta piazza più grande del continente), è caratterizzata da un'isola verde centrale e circondata da un canale, sul quale si affacciano 78 statue di personaggi illustri, tra cui Francesco Petrarca e Galileo Galilei. Visitare la Cappella degli Scrovegni La Cappella degli Scrovegni è senza dubbio uno dei più grandi capolavori dell'arte italiana, nominata di recente patrimonio dell'Unesco. Si tratta di un museo civico, presso il quale è possibile ammirare un noto ciclo di affreschi di Giotto risalente ai primi anni del XIV secolo, a cui appartiene il celeberrimo Giudizio Universale. Fare un salto alla Basilica di Sant'Antonio o più semplicemente alla “Basilica del Santo” Una delle basiliche più visitate al mondo, costituisce quasi una sorta di “tappa obbligatoria” per chi visita la città. Custodisce le reliquie del Santo e dispone persino di un sito web dove è possibile inviare preghiere “virtuali”. Visitare Palazzo Bo, sede dell'Università di Padova L'Università di Padova, una delle più antiche e prestigiose università italiane, ha visto tra i propri docenti persino Galileo Galilei per 18 lunghi anni. Nel 1678, presso l'Università di Padova, si è inoltre laureata la prima donna al mondo, Elena Cornaro Piscopia. L'edificio è, poi, famoso per la presenza del primo “teatro anatomico”, creato appositamente per dissezionare i cadaveri e studiare il corpo umano. Partecipare ad una visita guidata nella Sala dei Giganti La Sala dei Giganti è una sala trecentesca tutta affrescata, ubicata presso Palazzo Liviano, il cui programma iconografico fu curato da Francesco Petrarca. Visitare la Torre dell'Orologio La Torre, alta 30 metri, fu elevata tra il 1426 e il 1430 sulle rovine della porta orientale della Reggia Carrarese, residenza e sede del governo dei signori della città. L'orologio astrario che vediamo oggi venne inaugurato nel 1437. È la ricostruzione fedele del precedente realizzato nel 1344. Il quadrante ha una forma circolare, con al centro il pianeta Terra e ad esso sono legate tutt'oggi diverse leggende. Visitare il “museo del pre-cinema” Si tratta di un museo molto particolare, ricco di illusioni ottiche e macchine da vedere. Ubicato all'ultimo piano del Palazzo Angeli, raccoglie tutti gli strumenti di proiezione precedenti a quelli del cinema come lo conosciamo oggi. Visitare il Palazzo della Regione, passando per “Padova sotterranea” Sotto al Palazzo della Regione, una delle maggiori attrazioni della città, si trova “Padova sotterranea”, una serie di rovine risalenti al 1200. Gustare un caffè presso il “Caffè Pedrocchi” anche detto il “Caffè senza porte” Il Caffè Pedrocchi, situato nel centro di Padova, è un caffè storico famosissimo in tutto il mondo. Il suo nome, alquanto singolare, deriva dal fatto che fosse aperto giorno e notte fino al 1916, poiché si trattava di un punto d'incontro molto prestigioso, frequentato da intellettuali, studenti e uomini politici. Bere uno spritz con gli amici Il termine “spritzen” in tedesco significa spruzzare, e questo è dovuto al fatto che la bevanda nasce nel Triveneto durante il dominio Austroungarico. Bevanda alcolica di origine veneta,
Dopo la Champions, siamo subito pronti per la tredicesima giornata di Serie A! Domani sera, ore 20.45, si gioca contro lo Spezia. Vediamo insieme le ultime da Milanello, ma soprattutto, chi giocherà in trequarti?
Napoli e Inter perdono 2-0 con Liverpool e Bayern Monaco. Ma poco importa perchè i nerazzurri avevano già conquistato gli ottavi a testa altissima, nel girone più complicato della Champions. I partenopei, invece, restano primi in classifica. Un trionfo. Vediamo se questa sera riusciranno a centrare i loro obiettivi Milan e Juve: ai rossoneri basterebbe un pari col Salisburgo, i bianconeri aspettano a Torino la parata di stelle del PSG e sperano almeno nell'Europa League. Ne parliamo con Fabrizio Biasin e Franco Ordine. Con Filippo Maria Ricci parliamo invece dell'Atletico Madrid che, con il 2-1 subito dal Porto, resta fuori anche dall'Europa League. È la fine del Cholismo?
✅❌Hai capito come si usano queste frasi italiane? INIZIA IL QUIZ https://bit.ly/3NjhN2y In questo podcast imparerai 10 frasi brevi che gli italiani usano ogni giorno. Le frasi e le espressioni italiane che vedremo insieme sono rivolte a studenti con un livello intermedio o avanzato. Grazie alle frasi che imparerai, potrai parlare con più facilità in italiano poiché sono frasi veramente usatissime e questo ti darà modo di parlare in italiano sempre più naturalmente e facilmente. 0:00 - INTRODUZIONE 1:46 - 1. A OCCHIO E CROCE2:22 - 2. DI GRAN LUNGA2:53 - 3. DI PUNTO IN BIANCO3:33 - 4. ECCOMI4:09 - 5. MI TOCCA4:42 - 6. NEL GIRO DI5:08 - 7. OGNI TANTO5:31 - 8. PER FILO E PER SEGNO6:14 - 9. PRIMA O POI6:48 - 10. SONO COMBATTUTO7:44 - CONCLUSIONE#1 A OCCHIO E CROCEA occhio e croce o semplicemente a occhio significa all'incirca, più o meno, su per giù. Si usa solitamente per fare un calcolo approssimativo, senza essere troppo precisi. Vediamo degli esempi: A occhio e croce alla riunione ci saranno stati cento dipendenti. A occhio e croce quell'uomo avrà quarant'anni. #2 DI GRAN LUNGA Di gran lunga significa di molto. Si trova generalmente insieme a comparativi o superlativi relativi. Come in queste frasi: Giada è di gran lunga la più intelligente della classe. Questo è di gran lunga il migliore limoncello che abbia mai assaggiato in vita mia. #3 DI PUNTO IN BIANCODi punto in bianco significa all'improvviso, tutt'a un tratto, quando una cosa succede senza preavviso, inaspettatamente. Le cose che accadono di punto in bianco solitamente ci sorprendono e ci colgono impreparati, producendo così un effetto sorpresa. Cristina se n'è andata di punto in bianco. Stavamo cenando quando di punto in bianco abbiamo sentito una scossa di terremoto. #4 ECCOMIQuando qualcuno ti chiama e vuoi dire che sei presente, che sei lì, puoi dire eccomi o anche eccomi qua. E al plurale diventa eccoci. Qualcuno sa dove è finito Giuseppe? Eccomi! Stavo finendo di preparare il pranzo. Dove sono Carlo e Lucia? Eccoci qua! abbiamo trovato molto traffico in autostrada. #5 MI TOCCAUn modo colloquiale per dire devo farlo io è mi tocca. Questa espressione si può sentire da sola o insieme a un verbo all'infinito che indica cos'è che ci tocca fare, ovvero cos'è che dobbiamo fare. Vediamo subito degli esempi: Oggi mi tocca fare la spesa. Domani mi tocca pulire la casa. #6 NEL GIRO DINel giro di significa nell'arco di, nel corso di, in, e si riferisce al tempo. Vediamo alcuni esempi: L'imbianchino ha detto che finirà il lavoro nel giro di una settimana. Finiremo il progetto nel giro di due mesi. #7 OGNI TANTOOgni tanto significa qualche volta, di tanto in tanto, talvolta. Ogni tanto vado a trovare Maura in ospedale. Dovresti fare attività fisica ogni tanto. #8 PER FILO E PER SEGNOPer filo e per segno significa minuziosamente, nei minimi particolari, precisamente, in modo accurato.Si usa per descrivere un'azione eseguita in modo preciso o un concetto spiegato in modo dettagliato. Com'è stata la festa di ieri sera? Voglio sapere tutto, per filo e per segno. La nonna è molto curiosa, mi chiede sempre di raccontarle tutto per filo e per segno. #9 PRIMA O POIPrima o poi significa a un certo punto nel tempo, una volta o l'altra. Si usa per dire che una cosa succederà, ma non si sa quando esattamente, però pensiamo che accadrà, presto o tardi. Prima o poi Giancarlo scoprirà tutta la verità. Abbi pazienza, vedrai che prima o poi passerai l'esame. #10 SONO COMBATTUTOQuando siamo indecisi su quale decisione prendere possiamo dire sono combattuto oppure al femminile sono combattuta. Quindi quando sei davanti a una scelta difficile e sei indeciso, incerto, stai esitando perché ti trovi in una situazione di incertezza, dirai sono combattuto. Devo cambiare il telefono, sono combattuto tra questo e quel modello. Carlotta è combattuta tra la rabbia e la preoccupazione.
John McMillin aveva certamente a cuore quello che sarebbe rimasto di lui dopo la sua dipartita, e per assicurarsi una buona compagnia si fece costruire... l'Afterglow. Come sempre tutte le fonti, le musiche e la trascrizione sono sul sito acufenipodcast.it e sul canale youtube @prismatic310 puoi guardare la versione video della puntata.
Avete bisogno di comprare un paio di scarpe in Italia ma non volete varcare la soglia del negozio impreparati? O magari siete semplicemente curiosi e felici di ampliare il vostro vocabolario italiano. In ogni caso, questo articolo fa per voi! Continuate a leggere per scoprire l'ampio lessico italiano delle scarpe. Ovvero tutte le parole ed espressioni da usare in un negozio di scarpe in Italia, ma anche in qualsiasi altro contesto. E allora...affrettatevi! LESSICO ITALIANO DELLE SCARPE Di seguito vi proponiamo un utilissimo dialogo ambientato in un negozio italiano durante una sessione di shopping di scarpe. Tra una battuta e l'altra troverete tutte le spiegazioni e definizioni necessarie per capire pienamente questa realistica conversazione informale in italiano. Inoltre, in fondo all'articolo vi aspettano le espressioni idiomatiche più comuni relazionate con le SCARPE e che gli italiani usano quotidianamente! Mi raccomando: leggete fino alla fine! G: Buongiorno. A: Salve! Mi dica pure: di cosa ha bisogno? G: Avrei bisogno di comprare delle scarpe da ginnastica. A: Ha delle preferenze? Marche, colore, prezzo… G: La marca non è importante per me, ma vorrei un paio bianco, se fosse possibile. Ho bisogno di abbinarle alla mia tuta nuova di zecca! A: Certamente! Ne abbiamo una vasta scelta. G: Ancora una cosa: non vorrei spendere una fortuna! Magari sugli 80 euro, se fosse possibile. A: D'accordo, ha fatto bene a dirmi il suo budget. Vado in magazzino e le porto delle opzioni! G: Perfetto! E ora, prima di proseguire con il dialogo, facciamo un po' di chiarezza. Leggendo il dialogo, avrai notato che io, come cliente, avevo bisogno di comprare delle scarpe da ginnastica. Ma queste sono solo una delle tante tipologie di calzatura. Le tipologie sono tantissime: ecco le più comuni! Le scarpe da ginnastica Le scarpe col tacco Le ballerine I sandali Le infradito I mocassini Gli anfibi I sabot Le stringate/francesine Gli stivaletti (alla caviglia) Gli stivali Chiedendo alla commessa una di queste tipologie, lei potrebbe porci la seguente domanda: “Ha delle preferenze?”. In effetti, per ogni tipologia ci sono modelli diversi, con caratteristiche variabili. Le scarpe sono due, perciò si parla di “un paio” di scarpe. Due paia di scarpe, tre paia e così via... La tuta non è esattamente una calzatura, ma spesso gli stranieri non sanno cosa sia, quindi ho pensato che fosse opportuno parlarne brevemente: si tratta di un completo formato da un pezzo di sopra (generalmente una felpa) e un pezzo di sotto (pantaloni della tuta) abbinati tra loro. Esistono anche modelli di tuta uniti, usati sia per lavoro sia per piacere. Torniamo al dialogo... A: Dunque… Sugli 80 euro purtroppo non c'è molto… Sa, le scarpe da ginnastica buone sono costose. Ma c'è questo modello che verrebbe 78 euro grazie a uno sconto del 25%, perché è periodo di saldi. G: Mi piace molto! A: Che numero porta? Vediamo se c'è! G: Io porto il 39, ma spesso prendo il 40, per stare più comoda! Dipende dal modello. A: Dunque, ho solo il 40 infatti… G: Le provo! Per caso ha un calzascarpe? Sa, d'estate faccio sempre un po' fatica a indossare le scarpe nuove. A: Certamente, lo trova sotto la poltrona. G: Sì! Calzano bene. A: Le sente comode? G: Camminando, sento che la suola è un po' dura e mi fa un po' male la pianta del piede. A: È normale perché sono nuove, ma non si deve preoccupare. Con il passare del tempo diventeranno più morbide. G: D'accordo. E senta, avreste dei lacci blu? Sa, così posso cambiarli quando ne ho voglia. A: Certo! Eccoli! Gradisce anche dei calzini? G: No, grazie. Quelli ce li ho. Come detto in precedenza, esistono molti tipi diversi di scarpe, ma ognuno di questi ha dei modelli differenti. Per esempio, se consideriamo la tipologia dei sandali, possiamo avere i modelli di sandalo basso,
«Non vediamo l’ora di passare dalle parole ai fatti». Così Matteo Salvini in una nota della Lega, che spiega: «Giornata di incontri lombardi per Matteo Salvini. In mattinata ha incontrato l’Ad di Arexpo Igor De Biasio per discutere del futuro dell’area che attrae investimenti da tutto il mondo e che già si è offerta per ospitare un eventuale Ministero dell’Innovazione». «Il segretario della Lega si è poi confrontato con l’Assessore ai Giovani e quello alla Famiglia di Regione Lombardia: due temi al centro dell’agenda leghista anche nei prossimi mesi. L’emergenza – però – resta il caro bollette: Salvini ne ha discusso con il Presidente Attilio Fontana e con il Ministro Giancarlo Giorgetti», conclude la nota.
In questa lezione parleremo di un argomento molto importante della grammatica italiana: i verbi modali. I verbi modali italiani (volere, dovere, potere e sapere), come in molte altre lingue, sono dei verbi un po' speciali: possono essere usati autonomamente o seguiti dall'infinito di un altro verbo e ognuno di loro ha delle specifiche sfumature di significato. Inutile dire che sono molto comuni e sono utilizzati centinaia di volte al giorno. Però, proprio perché sono così comuni, è importante usarli correttamente. E non sempre è facile. In particolare, in questo video vedremo insieme 5 degli errori più comuni commessi con i verbi modali. I 5 errori più comuni con i verbi modali 1. POSSO CANTARE o SO CANTARE? Uno degli errori più frequenti commessi con i verbi modali riguarda la confusione che gli stranieri fanno tra POTERE e SAPERE. In particolare, molti utilizzano il verbo “potere” al posto di “sapere” quando si parla di un'abilità. Esempi: Io posso cantare molto bene Mia madre può cucinare divinamente Voi potete ballare il tango argentino Ma perché questo è sbagliato? Vediamo nel dettaglio il significato dei due verbi: Potere è utilizzato quando la capacità di svolgere o meno un'attività dipende dalla volontà di altre persone o da circostanze, restrizioni, obblighi esterni (ES: Giovanni non può nuotare perché la piscina è chiusa —> la chiusura della piscina diventa una circostanza esterna che non gli consente di svolgere un'attività) Sapere è usato per descrivere una capacità o un'abilità che qualcuno possiede perché l'ha acquisita nel tempo. In altre parole, quando parliamo di qualcuno che ha imparato a fare qualcosa (ES: Giovanni sa nuotare molto bene perché frequenta la scuola di nuoto da quando aveva 5 anni) Facciamo un esempio finale per capire bene la differenza: Giovanni sa nuotare, (abilità acquisita nel tempo) ma dato che la piscina è chiusa, (circostanze esterne) oggi non può nuotare. 2. SAI LUCA? Un altro errore ricorrente è usare il verbo sapere al posto del verbo conoscere, in particolare quando si parla di persone. Però, in realtà i due verbi si usano in casi molto specifici, quindi non vanno mai scambiati. In particolare, quando si tratta di persone, non bisogna avere dubbi su quale verbo è più corretto utilizzare in italiano: si usa solo e sempre “CONOSCERE”. Esempi: Conosco Lucia da molti anni. Finalmente i genitori di Stefania hanno conosciuto il suo fidanzato. Inoltre, si usa CONOSCERE per indicare che si ha una buona conoscenza di luoghi, cose, concetti perché sono stati visti, studiati, esplorati. Esempi: Conosce tutte le poesie di Pascoli a memoria. Conosco bene la città di Firenze perché ci ho vissuto per molti mesi. Conosci un buon ristorante da queste parti? Come si può vedere, CONOSCERE è sempre e solo seguito da un SOSTANTIVO, un nome. Mai da un verbo. SAPERE, invece, indica che si è a conoscenza di qualcosa (fatti, informazioni, notizie), per caso o per determinate circostanze. A differenza di CONOSCERE, SAPERE può essere seguito da un sostantivo ma anche da CHE/DI + un verbo. Esempi: So che vi siete parlati, ma non sono arrabbiata. Sanno di essere nel torto e per questo sono disposti a fare qualsiasi cosa. Non sappiamo gli orari dei treni: dovremmo cercarli sul sito. 3. DIMENTICARE IL SECONDO SIGNIFICATO DI "DOVERE"? Un altro errore molto comune è quello di pensare a “dovere” solamente come un verbo modale. In realtà, DOVERE ha anche un secondo significato, cioè: avere l'obbligo di fare qualcosa o essere tenuti a svolgere una certa attività perché si è in debito con qualcuno da cui si è avuto qualcosa e ci si vuole sdebitare. Esempi: Grazie per aver comprato i biglietti anche per noi: ti dobbiamo un favore! Quanto le devo per la riparazione della mia auto? Forse non te ne sei accorto, ma ti devo la vita! Con questo significato,
Una delle maniere più potenti che abbiamo come credenti per testimoniare Cristo al mondo è il riunirsi; non visitando un edificio una volta alla settimana, ma essendo coinvolti gli uni con gli altri. Sia che ci troviamo in una grande chiesa sia in una piccola comunità, il risultato sarà quello di mostrare la gioia della salvezza al mondo.---Predicatrice: Jean GuestCLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 8 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 30 minutiQuando le guerre erano basate più sul corpo a corpo che sulla tecnologia a distanza, era difficile sapere in mezzo al caos dove si trovasse il proprio schieramento; così si usava esporre uno stendardo, o una bandiera, per segnalare "qui è dove si trova la tua gente, qui è dove ci stiamo radunando". Era anche il luogo in cui si trovava il comandante e da lì partivano gli ordini. C'è un esempio di questo nell'Esodo...“E Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci a combattere contro Amalec; domani io starò sulla vetta del colle con il bastone di Dio in mano». Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combatté contro Amalec; e Mosè, Aaronne e Cur salirono sulla vetta del colle. E quando Mosè teneva le mani alzate, Israele vinceva; e quando le abbassava, vinceva Amalec. Ma le mani di Mosè si facevano pesanti. Allora essi presero una pietra, gliela posero sotto ed egli si sedette; Aaronne e Cur gli tenevano le mani alzate, uno da una parte e l'altro dall'altra. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. E Giosuè sconfisse Amalec e la sua gente passandoli a fil di spada.” (Esodo 17:9-13)Lo stendardo qui era il bastone sorretto da Mosè. È lo stesso bastone a cui si riferisce Gesù in Giovanni 3: “E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui [non perisca, ma] abbia vita eterna.” (Giovanni 3:14-15)In Giovanni 12 dice anche questo“...e io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me...” (Giovanni 12:32)Gesù si riferisce chiaramente alla sua morte sulla croce, ma ci sono implicazioni per noi come Chiesa. In che modo Gesù viene innalzato oggi? In che modo le persone vengono attirate a Lui nel 2022? Succede quando ricordiamo che siamo i suoi portabandiera riuniti per far conoscere la sua presenza e tenere alto il suo vessillo d'amore. Come dice Tyler Staton, pastore della chiesa di Bridgetown: "Il compito della chiesa non è comprovare la narrazione biblica, ma incarnarla in modo tale che le persone sappiano senza alcun dubbio che questa è la dimora di Dio".Quindi la prima cosa che siamo come popolo riunito di Dio è un indicatore della sua presenza viva nel mondo.La seconda cosa che siamo secondo Gesù è questa...“E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti”?».” (Marco 11:17 a)Gesù sta citando Isaia 56:7 ed è nel contesto in cui sgombera il tempio dagli usurai e da coloro che traggono profitto dalla vendita delle offerte sacrificali; dice che hanno trasformato il tempio in un "covo di ladri". Stanno rubando ai fedeli e a Dio perché hanno eretto delle false barriere: solo chi ha abbastanza denaro può permettersi di entrare, mettendo Dio fuori dalla portata della maggior parte delle persone. Guardate cosa succede subito dopo:“E disse loro: «È scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera”, ma voi ne fate un covo di ladri». Allora vennero a lui, nel tempio, dei ciechi e degli zoppi, ed egli li guarì.” (Matteo 21:13-14)Coloro che erano rimasti fuori hanno improvvisamente accesso alla presenza di Dio, sono accolti e guariti.L'idea che il tempio sia una casa di preghiera ad accesso libero può essere fatta risalire al momento in cui Davide prese finalmente il suo posto di re. Davide aveva trascorso sette anni dopo l'unzione da parte di Samuele, impedito di occupare il posto che gli spettava sul trono; si potrebbe pensare che in tutti questi sette anni avrebbe pianificato un'incoronazione fantasmagorica. Ma questo è ciò che accadde.“Davide era cinto di un efod di lino e danzava a tutta forza davanti al Signore. Così Davide e tutta la casa d'Israele trasportarono su l'arca del Signore con gioia e a suon di tromba, Portarono dunque l'arca del Signore e la collocarono al suo posto, in mezzo alla tenda che Davide le aveva montato; e Davide offrì olocausti e sacrifici di riconoscenza davanti al Signore. Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di riconoscenza, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore degli eserciti e distribuì a tutto il popolo, a tutta la moltitudine d'Israele, uomini e donne, un pane per uno, una porzione di carne e un grappolo di uva passa. Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua.” (2 Samuele 6:14-15, 17-19)Davide non è al centro dell'attenzione, entra come sacerdote e non come re; al centro dell'attenzione c'è l'arca del Signore. Davide aveva recuperato l'arca da dove Saul l'aveva abbandonata e stava riportando la rappresentazione fisica della presenza di Dio nel cuore della comunità. La colloca in una tenda (o tabernacolo) a cui tutto il popolo ha accesso e da cui benedice tutto il popolo. Per citare ancora Tyler Staton: "Quando diamo priorità alla preghiera e all'adorazione nella chiesa, si ottiene il Regno nella città e la gente viene benedetta".Essere chiesa riguarda il modo in cui viviamo e il modo in cui preghiamo. La Chiesa primitiva lo sapeva.I credenti formano una comunità“Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le proprietà e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.” (Atti 2:42-47)Vediamo cosa possiamo imparare, ma prima di farlo, notate il titolo I credenti formano una comunità. La nostra salvezza è personale, ma il modo in cui viene vissuta è in comunità, non visitando un edificio una volta alla settimana, ma essendo coinvolti gli uni con gli altri.La parola "perseveranti" significa "continuamente saldi". Significa abbracciare completamente qualcosa, essere immersi in qualcosa, essere totalmente fedeli. La fedeltà è dura, è una fatica, richiede lavoro e intenzionalità. Si sa che i maratoneti di solito si allenano in gruppo perché è più facile continuare a percorrere la lunga distanza quando ci sono altri che ti incoraggiano. Gesù ha detto "rimanete in me", in altre parole, "rimanete fedeli" e questo è più facile da fare nella comunità dei credenti.Notate le cose a cui si dedicavano: l'insegnamento/apprendimento, la comunione fraterna, il mangiare insieme e la preghiera - non necessariamente attività di gruppo, ma più facili da praticare se praticate in compagnia. Questo mi porta alla prossima frase evidenziata: la condivisione.Nel brano è menzionata più di una volta. I credenti condividevano i pasti, il tempo, i beni, il denaro. Ciò significava che nessuno rimaneva senza, nessuno rimaneva con un bisogno non soddisfatto, nessuno si sentiva solo. Voglio dare un contesto a questo particolare modo di condividere. All'improvviso c'era un gran numero di visitatori stranieri che erano diventati credenti - probabilmente non avevano avuto nessuna intenzione di rimanere a Gerusalemme più di qualche giorno, ma erano qui e avevano bisogno di cose basilari.Ora, non lo dico per creare una giustificazione, "allora era così, oggi è cosà", ma per dimostrare che la chiesa era flessibile, adattabile e rispondeva ai bisogni immediati delle persone intorno a loro (tenete a mente questo pensiero per la terza parte di questa serie). È una reazione che è caratteristica di quella "generosità gioiosa" che Paolo dice essere il modo in cui la chiesa dovrebbe essere in 2 Corinzi 9. Sia che ci troviamo in una grande chiesa continuamente inondata di nuovi convertiti, sia che ci presentiamo fedelmente per incontrare solo alcuni, il risultato sarà lo stesso: condividere chi siamo e ciò che abbiamo con generosità produrrà gioia, (vedi Atti 2:46 “prendevano il loro cibo insieme, con gioia”).E adoravano. Notate che continuano a frequentare il tempio ogni giorno: è qui che andavano a pregare ed è probabilmente il modo in cui potevano riunirsi in un gruppo numeroso (chi ha spazio per 3000 persone nella propria casa)? Ma si riunivano anche nelle case per condividere la Cena del Signore. Al centro del loro culto c'era l'Eucaristia, la Cena del Signore, la Messa, la Comunione, in qualsiasi modo vogliamo chiamarla oggi nelle nostre tradizioni; lo scopo di celebrarla non è cambiato in 2000 anni. "Nel pane e nel vino dell'Eucaristia il passato e il futuro si incontrano nel presente. Attraverso l'Eucaristia veniamo rafforzati dalla presenza e dalla vita di Gesù, non solo per sconfiggere il male nella nostra vita, ma anche per far risplendere la luce di Dio nel mondo. ... abbiamo bisogno che la sua vita trasformante sia la nostra vita per trasformarci per la sua missione nel mondo." N.T. WrightE come dice Paolo in 1 Corinzi 10:17, parla della nostra unità in lui: “Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane.” (1 Corinzi 10:17)Torniamo al capitolo 2 di Atti:“E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio.” (Atti 2:46-47 a)C'era sia un luogo di culto formale che uno informale - notate "lodando Dio" (si parla di "mentre andate per i vostri affari quotidiani, lodatelo"). Trovo davvero interessante che Paolo, nel bel mezzo di un lunghissimo elenco di ciò che sembra essere la vita giusta, e ciò che certamente non dovrebbe esserla, inserisca questa piccola frase:“...parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore...” (Efesini 5:19)Nel suo senso più elementare, l'adorazione è praticare la presenza di Dio; se lo facciamo, i nostri cuori, i nostri occhi e le nostre motivazioni hanno maggiori possibilità di rimanere fedeli e santi. L'adorazione mette sia Dio che noi al nostro giusto posto.“… lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.” (Atti 2:47)Inoltre, ci indirizza verso la missione; l'adorazione è un ricevere e un dare, un ritmo di vita del regno di Dio che viene. “Liberamente riceviamo, liberamente diamo” suggerisce Gesù. Non è una coincidenza o un caso che la chiesa primitiva, grazie alla sua adorazione e generosità verso la missione, si sia arricchita ogni giorno di credenti nuovi. Ed è qui che ci dirigeremo la prossima volta.Amen.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
La parola “tanto” è molto frequente in italiano... fin troppo! È giunto il momento di variare un po' e in questo articolo scoprirai tutti i modi per sostituirla, in base al significato che esprime. Alternative a TANTO in italiano Prima di cominciare, facciamo chiarezza: quando si usa la parola "tanto"? E cosa esprime? TANTO si utilizza per: riferirsi a qualcosa (sostantivo) che si presenta in grande quantità (in questo caso, concorda con il sostantivo in genere e in numero); per enfatizzare, rendendolo più intenso, un avverbio o un aggettivo (in questo caso, resta invariato); per riferirsi ad un'azione (verbo), sottolineandone la grande frequenza o intensità (anche in questo caso resta invariato). Esempi:In biblioteca ci sono tanti libri. [sostantivo]Oggi sono tanto nervoso, non me ne va bene una! [aggettivo]Lucia e Marco si amano tanto e presto si sposeranno. [verbo] Per creare ancora più enfasi, “tanto” può essere accompagnato da veramente, davvero, oppure si usa la forma al superlativo tantissimo.Esempi:Ieri mi sono divertita veramente tanto!Sono davvero tanto contenta di averti conosciuto.La lezione di storia non mi è piaciuta: mi sono annoiata tantissimo. Vediamo ora come si potrebbe sostituire TANTO! MOLTO - ASSAI - PARECCHIO Queste alternative hanno la stessa funzione di “tanto” e possono essere utilizzate negli stessi contesti e negli stessi modi. Esempi:Le lezioni di musica mi appassionano assai! [verbo]Il negozio è fornitissimo: ci sono molti capi di abbigliamento tra cui scegliere. [sostantivo]Penso che le tue parole siano parecchio offensive. [aggettivo]Dovete rispondere molto attentamente! [avverbio]È assai difficile riuscire ad avere un appuntamento col direttore! [aggettivo]Luca ha comprato parecchi libri, ma non ne ha letto nessuno. [sostantivo] “Molto” e “parecchio” concordano con il sostantivo se si riferiscono a un sostantivo, proprio come “tanto”. “Assai” invece resta sempre invariato, a prescindere dalla parola che accompagna. UN SACCO - UN BOTTO - UNA MAREA - UN CASINO Queste alternative a “tanto” sono estremamente informali, perciò si usano soprattutto in contesti colloquiali, quando si parla con amici, parenti e persone che si conoscono molto bene. Esempi:Ci siamo divertiti un casino alla festa di Stefano. [verbo]Ho una marea di compiti da finire per domani! [sostantivo]Abbiamo camminato un botto ma ne è valsa la pena! [verbo]Alla protesta sono venute un sacco di persone. [sostantivo] Dagli esempi si possono dedurre alcune cose molto importanti: 1 - Queste alternative (un sacco, un casino, un botto e una marea) si usano sempre in riferimento a un sostantivo o un verbo. Il loro uso in riferimento a un aggettivo o un avverbio è molto, molto raro. 2 - Quando queste alternative si riferiscono a un sostantivo, devono essere seguite dalla preposizione DI (un sacco di persone, una marea di compiti) 3 - Un dubbio molto frequente tra gli studenti di italiano in merito a queste espressioni è: dopo “un sacco di + sostantivo plurale” (es. un sacco di persone) ci vuole il verbo singolare (perché “un sacco” è singolare) o il verbo plurale (perché il sostantivo è plurale)? Qui si fa di solito una CONCORDANZA A SENSO. Cosa significa? Significa che non si rispettano le regole grammaticali di concordanza, ma si segue piuttosto il senso, privilegiando le parole che danno il significato generale alla frase.Perciò, il verbo concorderà con il sostantivo “principale”, quello dopo la preposizione DI. Esempi:Una marea di persone vanno in spiaggia a Ferragosto.Un sacco di studenti hanno scelto di iscriversi al nostro corso. IN ABBONDANZA Questa alternativa si usa solo in riferimento a sostantivi o verbi. Esempi:Puoi cenare da noi: c'è cibo in abbondanza, da sfamare un esercito! [sostantivo]Hai giocato in abbondanza con i tuoi amici. È il momento di tornare a casa e fare i compiti! [verbo]
SIMPLE ITALIAN PODCAST | IL PODCAST IN ITALIANO COMPRENSIBILE | LEARN ITALIAN WITH PODCASTS
In questo episodio del Simple Italian Podcast introduco il concetto di intelligenza emotiva e delle emozioni in generale. A cosa servono le emozioni e perché l'intelligenza emotiva è così importante? Vediamo cosa ci dice Goleman a questo proposito! Ecco qui il sondaggio per capire quali sono i vostri episodi preferiti: https://bit.ly/3DTBgUI Qui invece potete trovare il mio template per la mappa delle emozioni: https://bit.ly/trackemo Buon ascolto! ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ OFFERTE PER TE:
Maurizio Crozza veste i panni di Mario Draghi in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXwSee omnystudio.com/listener for privacy information.
Quando si studia una lingua straniera, si hanno molte domande. Ovviamente, anche gli studenti stranieri di italiano le hanno. Lo so bene io perché ricevo moltissime domande da voi, a cui provo a rispondere nei miei vari video. Ma lo sa bene anche Google… Quante volte chiedete a Google qualcosa sull'italiano? Praticamente ogni giorno, no? Ebbene, in questo video ho deciso di prendere il posto di Google, umilmente, e rispondere alle domande più cercate su Google riguardo all'italiano! Vediamo se anche voi vi siete mai chiesti queste cose… E vediamo se conoscete le risposte! Le 10 domande più cercate su Google riguardo all'italiano 1. Perché l'italiano è una lingua difficile? Sento già le voci “Per il congiuntivo”. Ma la verità è che l'italiano è difficile non solo per il famigerato congiuntivo! La lingua italiana possiede molti punti complessi, che spesso hanno fin troppe regole grammaticali o al contrario non ne hanno nessuna e vanno imparati così come sono! Qualche esempio? I verbi irregolari, i plurali irregolari, le preposizioni dopo i verbi, addirittura uno stesso verbo può reggere diverse preposizioni in base al nome che lo segue. Per non parlare poi delle parole polisemiche, ossia quelle che hanno differenti significati. Solo per menzionarne alcuni! Ma non bisogna scoraggiarsi, attraverso tanta pratica è possibile riuscire ad ottenere un ottimo livello di italiano. Per esempio, potreste cominciare con i nostri video! Ci sono video in cui vi spiego tutti gli argomenti complessi che ho menzionato prima! Vi lascio i link in descrizione! Ma ora proseguiamo! 2. Perché l'italiano è importante? Bella domanda! Certamente l'italiano non è proprio la lingua più importante da conoscere per sopravvivere nel mondo, lo riconosco. Ma penso che sia importante per l'arricchimento culturale. Non ci dimentichiamo che è la lingua dell'arte e della cultura, la lingua di Dante e di una vasta e bella letteratura, la lingua dell'opera, della lirica, la lingua di grandi pensatori e filosofi. E non è tutto! È anche la lingua dell'architettura e della cucina. Conoscere l'italiano probabilmente non aiuta se si deve viaggiare nel mondo, ma certamente aiuta la mente, aiuta a pensare, a sognare, ad arricchire il proprio bagaglio culturale. Siete d'accordo? 3. Perché l'italiano assomiglia allo spagnolo? Innanzitutto le due lingue hanno una radice comune: il latino. Poi si sono sviluppate in modo molto simile: per esempio, possiedono lo stesso numero di lettere dell'alfabeto e le strutture grammaticali sono estremamente simili. Lo spagnolo e l'italiano condividono anche le stesse coniugazioni e gli stessi tempi verbali. Certo, ci sono delle differenze, ci sono dei falsi amici, ma per gli italiani non è troppo complicato comprendere a grandi linee lo spagnolo e viceversa. Eppure… udite udite… non è lo spagnolo la lingua più simile all'italiano! *SHOCK* Infatti, secondo uno studio di “Ethnologue”, il francese ha l'89% di parole simili all'italiano ed è la lingua più simile alla nostra. La storia ce lo conferma: tra Francia e Italia ci sono sempre stati importanti scambi economici, culturali, intellettuali. Quindi i due Paesi si sono un po' influenzati a vicenda. Certo, la pronuncia francese può rendere questa lingua difficile da comprendere per gli italiani che non la conoscono, ma se invece gli italiani leggono un testo in francese possono capire molto, anche se non lo hanno mai studiato. 4. Come è nato l'italiano? L'italiano è una evoluzione del volgare fiorentino, uno dei tanti “dialetti” che sono nati dal latino durante e dopo il crollo dell'Impero Romano. Il vecchio latino si è evoluto in diverse versioni, in base alla zona d'Italia in cui era parlato. In particolare, il volgare fiorentino nel corso dei secoli è diventato la lingua dotta per eccellenza, quella parlata dai letterati e dalle persone di cultura.
Grammatica: il congiuntivo trapassato - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Livello B1 B2In questo episodio impariamo i verbi al congiuntivo trapassato Buongiorno cari amici e amanti dell'italiano e benvenuti al podcast numero 92.Il congiuntivo in italiano ha 4 forme: il congiuntivo presente, che abbiamo visto nell'episodio numero 68il congiuntivo passato, che trovate nell'episodio numero 70, il congiuntivo imperfetto dell'episodio numero 85e l'ultima forma, quella che vediamo oggi, è il congiuntivo trapassato.Vediamo prima di tutto come si forma il congiuntivo trapassato. È un verbo composto, cioè consiste di due verbi: l'ausiliare (Hilfsverb) e il participio passato del verbo principale.Gli ausiliari sono il verbo avere e il verbo essere e devono essere al congiuntivo imperfetto, ecco qui le forme:...The full transcript of this Episode and excercises are available via "Luisa's learn Italian Premium" - das komplette Transcript / die Show-Notes und Übungen zu den Grammatik-Episoden sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar. Den Shop mit allen Materialien zum Podcast finden Sie unter https://premium.il-tedesco.itLuisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie zu den Grammatik Episoden Übungen die Sie "pro Stück" bezahlen (ab 25ct). https://premium.il-tedesco.itMehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premium
Non solo il Fondo di finanziamento ordinario 2022 è arrivato in grande anticipo rispetto al solito, ma tutti gli atenei italiani hanno ricevuto più soldi dell'anno scorso. Vediamo chi ha conquistato gli aumenti più grossi
Quale è la tua definizione ideale di amore? Quella dove dai amore per riceverne, o quella dove ami con tutto ciò che ha, senza attendere nulla in cambio, perché soffri, speri, credi e sopporti ogni cosa per amore del tuo prossimo?---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 34 minutiCome definiresti l'amore? Cosa è l'amore per te? Vediamo se sei d'accordo o meno con questa definizione:”Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia. Dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, volta ad assicurare reciproca felicità, o la soddisfazione sul piano sessuale”La definizione che vi ho letto, è quella che compare sul dizionario Treccani... ed è soltanto una minima parte... perché la definizione completa è ben più ampia e copre due pagine di dizionario.Perché, quando parliamo di amore, bisogna a distinguere tra le svariate categorie di amore possibili. In italiano tendiamo a semplificare, e abbiamo una sola parola: amore.Forse proviene dal sanscrito “kama” = passione, attrazione. Altri dicono dal greco mao (poi in latino in amao, e poi amor) = desiderio, Una teoria affascinante dice che venga dal latino a-mors: mors=morte + alfa privativo = senza morte, che non muore mai.Per gli ebrei, invece, le parole per ogni singolo tipo di more erano diverse, almeno sei: quelle che sono più usate nel Nuovo Testamento sono “phileo” e “agape”.L'amore phileo indica una profonda stima, intima e autentica. E poi c'è l'amore “agape”... ne parleremo tra poco.Un gruppo di psicologi ha posto la domanda "Cosa vuol dire amore?" a bambini dai 4 agli 8 anni. Queste le risposte:1. L'amore è quando esci a mangiare e dai un sacco di patatine fritte a qualcuno senza volere che l'altro le dia a te. (Gianluca, 6 anni).2. Quando nonna aveva l'artrite e non poteva mettersi più lo smalto, nonno lo faceva per lei anche se aveva l'artrite pure lui. Questo è l'amore. (Rebecca, 8 anni).3. L'amore è quando la ragazza si mette il profumo, il ragazzo il dopobarba, poi escono insieme per annusarsi. (Martina, 5 anni).4. L'amore è la prima cosa che si sente, prima che arrivi la cattiveria. (Carlo, 5 anni).5. L'amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato, ma non strilli per non farlo piangere. (Susanna, 5 anni).6. L'amore è quella cosa che ci fa sorridere quando siamo stanchi. (Tommaso, 4 anni).7. L'amore è quando mamma fa il caffè per papà e lo assaggia prima per assicurarsi che sia buono. (Daniele, 7 anni).8. L'amore è quando mamma dà a papà il pezzo più buono del pollo. (Elena, 5 anni).9. L'amore è quando il mio cane mi lecca la faccia, anche se l'ho lasciato solo tutta la giornata. (Anna Maria, 4 anni).10. Non bisogna mai dire “Ti amo” se non è vero. Ma se è vero bisogna dirlo tante volte. Le persone dimenticano. (Jessica, 8 anni).Vedete come il dizionario puntava verso un amore dove l'importante è la reciproca soddisfazione; infatti dice: “Dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, volta ad assicurare reciproca felicità”. Si ama per essere amati a nostra volta.I bambini dicono l'opposto :”L'amore è assaggiare un caffè per sentire se è abbastanza buono per la persona con cui vivi, è chinarsi nonostante il dolore dell'artrite per non far sentire quel dolore all'altra, è non urlare anche quando avresti la voglia, o il diritto, di urlare per non far piangere qualcun altro."Quale versione dell'amore preferisci? Quale versione dell'amore pratichi? E, soprattutto, quale è l'amore che vuole Dio da te e per te? Leggiamo 1 Corinzi:“L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; {l'amore} non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.” (1 Corinzi 13:4-7)Non vi citerò le parole originali greche, ma vi dirò cosa significano, cosa significava per Paolo scegliere quelle parole. E forse avremo una prospettiva un po' differente Per prima cosa, Paolo parla dell'amore “agape”, l'amore totale, quello che coinvolge tutto, anima, cuore, sentimento... tutto; che caratteristiche ha?E' pazienteL'amore paziente, anche quando ha in mano il potere, decide di non esercitare quel potere. Quando hai diritto ti applicare la legge di “urlare”” come diceva la bimba, urli... o eviti di farlo per non far piangere chi ti sta a fianco?E' benevoloL'amore è bene-volo, è “volere il bene” dell'altro (o degli altri); è dare il pezzo più buono del pollo all'altro, come diceva Elena. Qualche volta è più facile volere il bene di quelli che non conosci, come le famiglie in Ucraina ma siamo chiamati a volere il bene di tutti.Non invidiaL'amore non invidia, l'amore non è bollente, se lo tocchi non scotta, non ustiona l'altro. Non augura al vicino di casa che ha fatto la macchina nuova di incontrare un tir. L'amore, quando sei in basso, non tira sassi a chi è più in alto. L'amore è dare all'altro anche le tue patatine , come diceva Gianluca.L'invidia è un sentimento che fai da solo, da sola e che l'altro non solo non sfiora, ma non si immagina nemmeno. Sono sassi che tiri, ma ti cadono in testa. e non sfioreranno neppure il destinatario.Non si vantaL'amore non si vanta, non attribuisce alle cose o alle storie maggiore significato di quello che hanno. Quello che hai, quello che sei, quello che la tua famiglia era non servono a renderti migliore o peggiore: sono quello che sono, e tu vali per chi sei, non per ciò che hai (danaro, posizione sociale, antenati).Chi si vanta è l'obiettivo prediletto di chi invidia... Paolo non li ha messi uno di seguito all'altro per caso! E un incitamento al reato di tirare sassi!Se per l'invidia basti te da solo, da sola, per il vantarsi serve almeno un'altro, o un'altra... da spingere verso il peccato e rendere invidiosi! Quante volte hai incitato gli altri a tirarti i sassi, per gustare la scena dei sassi che finivano sulle loro teste?Non si gonfiaL'amore non si gonfia. Una delle tecniche usate in natura per difendersi è sembrare più grandi: gonfiarsi. Lo fa il rospo, lo fa il pesce palla, lo suggeriscono le guide se incontri un orso sui monti (apri un cappotto... fai vedere all'orso che sei più grande).Ma ricordati; è solo aria che gonfia... basta un ago... e BUM!Non si comporta in modo sconvenienteL'amore non si comporta in modo sconveniente, l'amore ha una forma precisa, è come la tessera di un puzzle che deve entrare in uno spazio preciso.Quante volte tentiamo di riempire il puzzle della nostra vita, con una tessera di forma differente.Non ci và, ma noi ce la mettiamo a forza. E succedono due cose, la nostra tessera soffre, si piega, si rompe, e allo stesso modo le tessere a fianco soffrono, si piegano, si rompono.Non cerca il proprio interesseL'amore non cerca il proprio interesse, non cerca di adorare se stesso. L'amore è come dice Gianluca. sei anni, dare tante patatine a qualcuno senza volerle indietro. Quante patatine vuoi, per la patatina che dai? Quale è il tuo tasso di interesse?Non si inasprisceL'amore non si inasprisce, l'amore non tende a diventare acido. Le cose aspre, come il limone, sono sempre dei prodotto che in chimica si definiscono “acidi” E un acido sulla pelle crea dei danni talvolta irreparabili.Se tendi a diventare “acido”, o “acida”, a seconda del tasso di acidità che raggiungi, puoi creare danni permanenti sia a te sia a quelli che ti passano vicino.Non addebita il maleL'amore non addebita il male, l'amore non fa una lista delle cose che secondo te, l'altro sta facendo male. Il vero amore è come il cane di Anna Maria, quattro anni, che non pensa che la padrona abbia fatto a posta a lasciarlo da solo ma la lecca perché la rivede.Se da qualche parte hai un taccuino dove tieni conto del male subito, è ora di dare alle fiamme quel taccuino. Anche. anzi, soprattutto, se è all'interno del tuo cuore.Non gode dell'ingiustiziaL'amore non gode dell'ingiustizia, l'amore non espone bandiere per festeggiare gli sbagli contro gli altri. L'amore, piuttosto, è solidale con gli altri. Hai festeggiato l'accertamento fiscale che hanno fatto al tuo vicino antipatico, anche se sai che è a posto con le tasse? Riarrotola la tua bandiera, e bruciala.Paolo per spiegarci cosa sia l'amore fa un processo aritmetico: prima di spiegarci cosa è l'amore, sottrae dal nostro cuore cosa non lo è.Ce ne vorrà per “riempire” di roba, perché siamo a -8! Cosa è l'amore, per Paolo, dunque?Gioisce con la veritàL'amore gioisce con la verità, l'amore fa salti per salutare l'arrivo del vero. E' così che festeggi quando vedi che la verità trionfa vero? se no, dovresti!Ma forse non basta a riempire il -8! Paolo lo sa, ed è pronto a riempire fino a far traboccare il vaso del nostro cuore. E chiude con quatto affermazioni “totali” che in se racchiudono tutte le precedenti. Soffre ogni cosaL'amore soffre ogni cosa, letteralmente, l'amore mette un tetto a TUTTO. Quello che è stato tradotto con “ogni cosa” in greco è “pas” o “pan”. Avete presente la parola “panorama”? pan=tutto orama = vedere Tutto: niente rimane escluso, visione a 360 gradi.Il tuo amore, mette un tetto, copre ogni cosa? Ma se la misura non fosse colma...Crede ogni cosaL'amore crede ogni cosa (sempre “pas”) l'amore ha fiducia di tutto. Cosa c'è in questo “tutto” di cui parla Paolo? Ci sono anche i politici, o le riviste di “gossip”? Paolo ce lo spiega in Filippesi cosa c'è dentro questo “tutto”“Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.” (Filippesi 4:8)Se politici, o riviste di gossip dicono tali cose si... altrimenti..Spera ogni cosaL'amore spera ogni cosa, l'amore vive nell'aspettativa che giunga il meglio. Molti di noi si alzano, invece, dicendo “Chissà che cosa mi succederà di brutto oggi!” Se è questo il tuo pensiero la mattina, quando ti alzi dal letto, sappi che non viene da Dio, ma da quell'altro.Sopporta ogni cosaL'amore sopporta ogni cosa, l'amore sa reggere il peso di tutto questo, è la fondazione su cui poggia la vita di colui che ama davvero.Quello che la nostra chiesa ha fatto negli anni è stato rincorrere questo tipo di amore: vi ricordate le raccolte di cibo per le persone che non ne avevano? Le raccolte per i terremotati? Ultimamente, i saponi ed i rasoi mandati in Ucraina? E anche, i vari concerti per avere fondi per costruire case per i terremotati, o mandare bambini profughi per la guerra in vacanza?E' l'applicazione (non perfetta ma valida) di molti dei principi che Paolo ci ha trasmesso.Abbiamo agito in amore, perché vogliamo il bene per chi ha perso tutto, e nessuno ha avuto invidia per quello che stava facendo l'altro per aiutare; ognuno ha avuto un compito, chi di andare tra i terremotati, chi di allestire la sala per i concerti, chi di stampare le locandine, chi di scrivere articoli, chi di cucinare, chi di suonare, chi di recitare, chi di cantare.Nessuno è stato la primadonna, nessuno si è vantato e nessuno si è gonfiato per quello che ha fatto, e abbiamo cercato di riempire con la tessera della giusta forma la casella del puzzle che si chiama Montefiascone.Nel fare questo molti sono andati contro il proprio interesse, mettendoci soldi, benzina, tempo. Sia noi di chiesa, sia gli amici fuori della chiesa che ci hanno dato una mano i musicisti, le attrici... pur di portare un sorriso a chi lo ha perso.Alcuni potrebbero stupirsi, o rimanere amareggiati del perché non siamo “cresciuti numericamente” dopo aver applicato quello che Paolo dice.Paolo dice che l'amore E' così... ma non dice che verremo premiati dal mondo... Il mondo è abituato a distruggere chi ama: vi ricordate Gesù?“Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando.” (Giovanni 15:13-14)Il mondo non ha premiato Gesù... lo ha ucciso... ma egli è risuscitato! E ci chiede di continuare a FARE! Fare l'amore, costruirlo, indipendentemente se siamo cento, o dieci, o uno.Fare, continuare a costruire il regno di Dio, perché noi siamo il suo corpo, che siamo in mille, in cento, in dieci, o in due.Se FATE le cose che io vi comando: L'amore non è un sentimento, l'amore è una azione! E va fatto comunque, non importa in quanti siamo a farlo!Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM ---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Vediamo insieme con il Rosso mette mano alle regole! Fateci sapere cosa ne pensate commentando sul nostro reddit:https://www.reddit.com/r/locandadeldragorosso/Durante la puntata abbiamo parlato di:Nuova serie di Fabula Ultimahttps://www.instagram.com/p/CiGBXvUtNLz/