Siete sintonizzati sul podcast della prima radio libera d'Italia. Dal settembre del '43 al febbraio del '44 nella sede dell'E.I.A.R. al civico 247 di via Putignani a Bari l’emittente trasmise le prime forme spontanee di resistenza contro il nazifascismo. A settantasette anni di distanza, attraverso questo canale accessibile e libero, raccontiamo le vicende meno note di Bari, della Puglia e non solo.
Un tempo la conformazione della città di Bari era diversa da quella odierna, scopriamo come erano distribuiti i primi bagni della città. Voce di Luca Marchiori
In passato frequenti erano gli attacchi da parte di banditi nelle campagne pugliesi e non solo. Scopriamo come con la voce di Luca Marchiori.
In tempi di pandemia, vediamo come veniva affrontata la peste a fine Seicento. Voce di Luca Marchiori.
Curiosità sul Tavoliere
Se pensiamo a come è cambiata la comunicazione oggi rispetto agli ultimi cinquant'anni ci sembra passata un'era. Ma ancora prima le regole erano ben più rigide.
Si avvicina il Natale e come possiamo non ricordare i riti che contraddistinguono la città di Bari in questo periodo di festa?
Sorto nelle vicinanze dell'attuale Camera di Commercio di Bari, il teatro la Zuppiera, così denominato per la sua singolare forma, ha ospitato artisti acclamati dal caloroso pubblico barese.
Anticamente la città di Bari ospitava numerose piantagioni di cotone che erano fonte di reddito per tante famiglie. D'un tratto questa pratica cessò e con essa tutte le attività che ne derivavano, dai corredi da sposa alla produzione di calze.
Nel 1962 Michele e Tito, all'epoca neanche diciottenni, si lanciano in una meravigliosa avventura: aprono un reparto scout al villaggio Trieste a Bari come costola del gruppo scout Bari 3 di San Ferdinando. Una vera impresa portare e soprattutto "inventarsi" lo scoutismo in un quartiere di frontiera e di composizione multietnica, che non era una cosa tanto comune a differenza di oggi. Quattro testimonianze di questa esperienza unica: estote parati, si parte!
A pochi giorni dal primo lockdown tre ragazze baresi e viaggiatrici inaugurano il loro ostello. Dopodichè, il lockdown e il calvario: tra le tante conseguenze della pandemia, non si viaggia più. Resistono, resistono, resistono fino alla nuova e promettente stagione estiva del 2021. Il tutto condito da tante lingue e tante storie, più o meno facili, di persone che le aiutano.
Con il referendum costituzionale del 1946 l'Italia decide che la Repubblica sostituirà la Monarchia come forma di governo istituzionale. Un percorso lungo, costato molto sangue e sacrifici, che alla fine ci hanno donato la forma di governo in assoluto più democratica, partecipativa e libera.
Grazie ad un bando "PIN pugliesi innovativi" quattro giovani di Terlizzi riescono a realizzare un sogno: partita per aiutare un amico divenuto non vedente, Wonderadio diventa crocevia di storie ed esperienze di tutti i tipi. Facendo della sensibilizzazione ai problemi della disabilità il centro della propria attività, si finisce per dar ascolto ma soprattutto voce a storie di persone "uniche" e per questo incredibili.
Negli ultimi anni si sta diffondendo molto la sensibilità e l'attenzione a raccogliere rifiuti per strada, dalle campagne e dalle spiagge. PuliAMO Terlizzi ha cominciato nel 2013 a sporcarsi le mani nella spazzatura, ma oltre ad una azione di cittadinanza attiva ne ha fatto un fenomeno virale. Con ben più di seicento interventi in otto anni sono riusciti ad accogliere e coinvolgere volontarie e volontari di tutte le età: chi contribuisce nelle attività di pulizia, chi con una torta o una focaccia, chi con una donazione o qualche attrezzatura, chi con un po' d'acqua o magari una birra alla fine dei "giochi". PuliAMO Terlizzi, la città dei fiori, e anche il resto.
Al termine degli studi universitari Giuliana comincia una carriera spaziale a tutti gli effetti. Esperienze professionali e formazione la portano, tra le tante cose, ad approfondire temi legati al cosiddetto processo di "colonizzazione" dello spazio che viene considerato un passo avanti per l'umanità verso il progresso.
E' difficile stare al passo con i continui cambiamenti organizzativi e le restrizioni derivanti da questo virus infame. E' soprattutto difficile dover rinunciare alle abitudini e alle emozioni dal tempo trascorso normalmente in compagnia e all'aperto con l'arrivo della bella stagione. Cassandra racconta il valore inestimabile di "un giro d'orologio in più".
Il 6 marzo 2021 Papa Francesco ha incontrato in piena pandemia in Iraq l'Ayatollah Al-Sistani. Il dialogo interreligioso è uno dei temi più delicati e avvincenti dei nostri giorni in quanto si crea un punto di incontro tra realtà che in passato spesso tendevano a dividersi. In un'epoca contraddistinta dal distanziamento, questo abbraccio simbolico potrebbe avviare un cammino di condivisione.
Antonio descrive un volto differente del problema della disabilità. Non vedente sin dalla nascita, motivato dai genitori, non si arrende alle difficoltà e raggiunge, soprattutto attraverso lo studio, risultati straordinari. Tuttavia, in Italia e a Bari c'è ancora tanta strada da fare per rendere lo spazio urbano e le infrastrutture accessibili a tutti. La sua prossima missione? "Non vedo che Bari".
All'interno dell'Istituto Redentore Salesiano di Bari molte attività sono dedicate ai giovani. In questo percorso tra i corridoi della struttura nel cuore del quartiere Libertà, si parlerà del centrio diurno per minori, del convitto universitario, del centro di formazione professionale e del progetto CANTI.
L'Istituto Salesiano Redentore opera a Bari nel quartiere Libertà a partire dal 1905 seguendo gli insegnamenti di don Bosco. In questo primo di due episodi sull'attività di questa grande struttura, don Francesco racconta la storia recente dell'Istituto e Ana l'esperienza di integrazione culturale attraverso il ristorante Ethnic Cook che ha fondato e gestisce all'interno del Redentore.
Il 28 e 29 gennaio 1944 si svolse a Bari, presso il teatro Piccinni, il primo Congresso dei Comitati di liberazione nazionale. Il clima non mancò di tensioni e l'organizzazione fu piuttosto complicata, anche per le continue pressioni del governo vigente. Intervennero esponenti di partiti di tutti gli schieramenti. Fra i vari interventi, notevole la lucida visione sistemica di Benedetto Croce e la dura critica al re e al generale Badoglio di Tommaso Fiore.
La sera del 2 dicembre 1943 un raid aereo tedesco mette a ferro e fuoco il porto di Bari e diversi edifici adiacenti la zona. Un attacco fulmineo che coglie a sorpresa sia gli Alleati sia la cittadinanza che pensava ormai di aver passato i momenti peggiori del secondo conflitto mondiale. A rendere la situazione più drammatica, l'esplosione della nave statunitense John Harvey che conteneva un segreto e pericolosissimo carico di iprite che si rivelerà fatale per molti innocenti, condannati ad una lenta e dolorosa morte.
A partire dall'8 settembre del 1943 la Puglia che negli ultimi anni era stata terra di emigrazioni per tutti coloro che fuggivano dai soprusi del regime, diventa terra di immigrazione ricevendo migliaia di profughi provenienti dai Balcani. Diversi campi di accoglienza sorgono su tutto il territorio e specialmente in Salento. Una ospitalità che si rinnoverà con i grandi flussi migratori a partire dagli anni '90.
Dal 10 settembre del '43 Barletta fu assediata dai tedeschi. Nella violenta operazione gli uomini di Hitler fucilarono dieci vigili urbani e due operai comunali. Gli agguati proseguirono anche nelle settimane successive, mettendo a repentaglio la cittadinanza che con coraggio si opporrà fino alla fine del mese.
Il 9 settembre 1943, con la notizia dell'armistizio, vige a Bari un clima di eccitazione per la liberazione dai tedeschi, ma allo stesso tempo di incertezza perché il nemico è ancora in città. Si è impreparati ad affrontare le truppe naziste che approfittandone attaccheranno il porto, cogliendo gli italiani di sorpresa. Il generale Bellomo coi suoi soldati e un gruppo di valorosi giovani di Bari vecchia, riusciranno ad allontanare la minaccia difendendo la città da un potenziale e pericoloso assedio. (con la testimonianza di Michele Romito da "Dal Fascismo alla Repubblica" - Rai TGR Puglia - RaiTeche)
“Ci hanno sparato addosso come se fossimo nemici in guerra”. Il 28 luglio 1943 in via Nicolò dall'Arca un gruppo di soldati e individui dalle finestre della sede del Partito Nazionale Fascista sparano una pioggia di proiettili contro un corteo di giovanissimi innocenti che chiedono la rimozione dei simboli del regime. A Bari ci sarà una delle prime stragi del dopo fascismo.
Dal settembre del '43 al febbraio del '44 l'emittente barese dell'E.I.A.R. assume un ruolo strategico nello scenario nazionale e internazionale, trasmettendo informazioni finalmente libere dalla censura fascista fondamentali per i gruppi partigiani, ma anche aprendo le prospettive verso nuovi scenari politici, economici, sociali e culturali.