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Quattro anni fa accendevo il microfono con la voce tremante e un dubbio: “Ma chi vuoi che lo ascolti un podcast sul giardinaggio sostenibile?”E invece… eccoci qui.In questo episodio ti porto dietro le quinte di Giardino Futuro: come è nato, cosa ho imparato in questi anni e perché credo che parlare di giardini oggi sia un piccolo atto rivoluzionario.Ti racconto le radici del progetto, le persone che lo hanno fatto crescere e qualche seme che sto per piantare per il futuro — tra nuove puntate, ospiti speciali e un libro che sta prendendo forma.
Paura in Francia, sull'isola di Oléron, dove un automobilista ha travolto deliberatamente pedoni e ciclisti con l'auto ferendo almeno dieci persone, quattro delle quali in modo grave. L'uomo è stato poi fermato dalla polizia, dopo aver urlato "Allah Akbar".
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Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d'Elci e Livio PacellaThe Monster of Florence è il titolo internazionale de Il Mostro, splendida e cupa serie fieramente italiana, la cui prima stagione è da poco uscita (ottobre 2025) su Netflix. Quattro episodi, da un'ora circa ciascuno, girati dall'ottimo Stefano Sollima (Romanzo Criminale), che ha ideato questo ambizioso progetto assieme a Leonardo Fasoli.Ambizioso perché Il Mostro vuole raccontare la babele investigativa e giudiziaria di uno dei casi italiani di cronaca nera più noti, anche all'estero: quello del Mostro di Firenze. Tra il 1968 e il 1985 vengono brutalmente assalite, uccise e mutilate ben otto coppie. Le giovani donne - ché di giovani vittime si trattava - sono spesso state mutilate… E ad oggi, ufficialmente, non esiste un colpevole per la giustizia nostrana.“2 voci, 1 serie”: dialoghi sulle cose che ci piacciono, o ci interessano, nel podcast di Mondoserie.Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/ Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita o su: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoserie https://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Sono queste le risultanze delle consulenze tecniche disposte dal tribunale sull'inchiesta a carico di Paola Pettinà, la 46enne di Bolzano Vicentino che millantava di essere una operatrice socio-sanitaria e che avrebbe somministrato agli anziani di cui si occupava farmaci psicotropi tanto da causarne in alcuni casi la morte.
Il Brutto Il Cattivo - Il meglio e il peggio di cinema e serie tv
Quattro film tutti in sala. Springsteen: Liberami dal nulla è il biopic incentrato sul Boss alle prese con i demoni del passato mentre registra Nebraska. Regia come sempre minimalista di Scott Cooper. Interpretazione, chissà?, da Oscar di Jeremy Allen White.Tron: Ares segna il ritorno della saga nata negli anni Ottanta con Jared Leto e la musica dei Nine Inch Nails. La vita va così con Virginia Raffaele ha aperto la Festa del Cinema di Roma e ci chiediamo perché (e diamo anche la risposta). Chiusura con Luca Guadagnino e After the Hunt con Julia Roberts, Ayo Edebiri e Andrew Garfield. Sul banco degli imputati #metoo e politically correct.
Quattro criminali hanno rubato otto gioielli antichi della collezione di Napoleone, conservata al Museo del Louvre a Parigi. Il tutto in pieno giorno e a sale aperte ai visitatori: com'è stato possibile? In questa puntata parliamo anche degli scontri tra tifosi delle squadre di basket Rieti e Pistoia nei quali una persona ha perso la vita; e dei disservizi alla rete Internet che si sono verificati lunedì per colpa di un malfunzionamento di uno dei servizi che tiene in piedi un terzo della rete a livello mondiale. Oggi faremo il cambio dell'ora (cioè?) mentre in Islanda si disperano: sono arrivate le zanzare
I denne episoden av Scoochpodden har vi besøkt en helt spesiell garasje på nordsiden av Ingolstadt, nærmere bestemt Horten. Her møter vi Henning Olafsen som til daglig holder på med G-wagen og Brabus konverteringer. På hjemmefronten er det Audi konverteringer som tas både langt og kort på en gang. Etter å ha bygget opp en Sport Quattro for banemoro ble siktet satt på en helt riktig S1 Evo2!. Fortsatt kort akselavstand men mer bredde, mer vinger og riktig ned i detaljene. Kort sagt en bil til å fly med! Henning har teft for finish og detaljer, men har også en egen evne til å havne på rett plass til rett tid! En kort quattro fungerer også merkelig bra som adgangskort! Vi anbefaler en titt på henning_olafsen_motorsport på Instagram, takk for praten Henning.Bli patreon av Scoochpodden å få episodene reklamefrie: https://www.patreon.com/scoochpodFølg oss på facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100051375947801Instagram: https://www.instagram.com/scoochpod/ Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Cristina Comencini"L'epoca felice"Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itRosa sa di avere un vuoto nella memoria, un lungo intervallo di tempo che segna con una riga netta la fine della sua adolescenza: la ragazzina vitale, inquieta, fantasiosa è diventata una giovane diligente e fin troppo responsabile. Quei mesi – persi, cancellati – sono gli stessi in cui i genitori, spaventati dalla sua esuberanza e dai cattivi risultati a scuola, l'avevano ricoverata in una clinica del sonno, come usava negli anni settanta.Ora che Rosa è una donna matura, dopo anni trascorsi all'estero in missioni umanitarie, rientra in Italia. Ed ecco che il tempo perduto si riaffaccia da una vecchia fotografia che la ritrae durante una gita in montagna. Da quello scatto, i suoi quindici anni cocciuti e felici la interrogano: dov'è finita la ragazzina che preoccupava tanto i genitori, ormai scomparsi, e che adesso a lei sembra la parte più autentica e vitale di sé? E chi è il ragazzo che ha scattato quella fotografia, perché sente che c'è con lui qualcosa da recuperare, un sentimento da trarre in salvo dall'oblio? Per ricomporre la sua vita spezzata e recuperare il passato, Rosa ha bisogno delle sorelle: Margherita, la maggiore, che quella gita la ricorda bene, e Viola, la più giovane, pronta a scardinare insieme a lei segreti e silenzi di famiglia.È difficile rappresentare il momento fuggevole della felicità, ma Cristina Comencini ci riesce, incastonandola come un prisma nel tempo dell'adolescenza, delle sue turbolenze emotive, dei suoi saliscendi spiazzanti, abbaglianti.L'adolescenza è l'ultima occasione. Se non capiamo cosa ci è successo in quegli anni, rifacciamo continuamente gli stessi errori.Cristina Comencini nasce a Roma nel 1956. Figlia del regista Luigi Comencini e madre di Carlo, Giulia e Luigi, esordisce al cinema come attrice nel 1969, diretta dal padre in Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano, accanto a Tina Aumont e Maria Grazia Buccella. Laureata in Economia e Commercio con Federico Caffè, lavora per alcuni anni come giornalista economica e ricercatrice. Inizia la carriera di scrittrice nel cinema sceneggiando insieme al padre il film TV Il matrimonio di Caterina (1982) e il lungometraggio Buon Natale... Buon anno del 1989; è co-sceneggiatrice di Ennio De Concini in Quattro storie di donne (1986) e autrice insieme a Suso Cecchi D'Amico dei televisivi Cuore e La Storia, entrambi diretti dal padre.Nel 1988 esordisce alla regia con una fiaba lieve e aggraziata, Zoo, cui fanno seguito l'ambizioso ed elegante I divertimenti della vita privata (1990), il criptico e sinuoso La fine è nota (1992, tratto dal romanzo omonimo di Geoffrey Holliday Hall), il fortunato Matrimoni (1998) e successivamente Liberate i pesci con Michele Placido e Laura Morante, passando nel 1995 per la trascrizione in immagini del celebrato bestseller di Susanna Tamaro Va' dove ti porta il cuore. Del 2005 è La bestia nel cuore, pellicola nominata all'Oscar come miglior film straniero e premiata al Festival del Cinema di Venezia con la Coppa Volpi per l'interprete femminile protagonista, Giovanna Mezzogiorno. Nel gennaio 2008 Cristina Comencini è tornata al cinema con Bianco e nero, commedia e storia d'amore appassionato tra un giovane uomo italiano senza grandi idee sul tema dell'Africa e una donna senegalese che vive in Italia da dieci anni. Sceneggiatrice de La donna della mia vita, ha partecipato alla 68. edizione della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia con il lungometraggio Quando la Notte. Latin Lover con un cast quasi tutto al femminile del 2015. Qualcosa di nuovo, adattamento cinematografico dello spettacolo teatrale La scena, è il suo penultimo film, uscito nel 2017. Successivamente realizza il documentario Sex Story e il film Tornare, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nel 2019.Cristina Comencini è anche autrice e regista di pièces teatrali (Due Partite, 2006; Est Ovest, 2009; il dialogo Libere, 2010, La scena 2013; Tempi Nuovi 2017) e di numerosi romanzi editi da Einaudi (Essere vivi, 2016, Da soli, 2018, L'altra donna, 2021) e da Feltrinelli (Pagine strappate, 1991; Passione di famiglia, 1994; Matrioska, 2002; La bestia nel cuore, 2004; Due partite, 2006; L'illusione del bene, 2007, finalista al Premio Strega; Quando la Notte, 2009; La nave più bella 2012; Lucy, 2014; Voi non la conoscete, 2014; Flashback, 2022; L'epoca felice, 2025). Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Si moltiplica la preoccupazione dopo la conclusione delle indagini della Procura di Vicenza sulla presenza di Pfas nelle impermeabilizzazioni delle gallerie della Superstrada Pedemontana Veneta a Malo e Sant'Urbano di Montecchio Maggiore. 12 le persone ai vertici di Spv e Sis indagate.
Il Buddha chiamò dukkha il suono fastidioso di una ruota ovalizzata: tunk, tunk, tunk. Non solo grande sofferenza e dolore, ma quella sottile insoddisfazione costante, quella sensazione che qualcosa non vada del tutto bene anche quando tutto sembra andare bene. Pensate alla spa: per qualche ora state benissimo. Poi finisce, tornate al lavoro, la schiena fa di nuovo male. Questo è dukkha: cercare felicità stabile in esperienze instabili. Commentiamo qui il sutta della messa in moto della ruota del Dhamma, il Dhammacakkappavattanasutta, SN 56.11. Le Quattro Nobili Verità non sono pessimismo, ma una diagnosi medica precisa con una cura efficace: il Nobile Ottuplice Sentiero. Riflessioni di Dharma registrate registrata da Sirimedho Stefano De Luca nel gruppo di meditazione dell'Associazione Kalyanamitta il 17 ottobre 2025. Se vuoi partecipare agli incontri, vai sul nostro sito, sezione Partecipa / Gruppi di meditazione.
Armando BuonaiutoQuesto vuoto d'intorno"Torino Spiritualità"http://www.torinospiritualita.orghttp://www.circololettori.itTorino Spiritualità costruisce uno spazio di riflessione sul vuoto e sulle sue numerose forme, esplorando questa presenza impalpabile ma pervasiva. “Questo vuoto d'intorno. Smarrirsi / / Raggiungersi” è la XXI edizione del festival, ideato dalla Fondazione Circolo dei lettori e curato da Armando Buonaiuto, in programma dal 15 al 19 ottobre al Circolo dei lettori e delle lettrici, in teatri, chiese, cinema, spazi della cultura a Torino. In un'epoca dominata dall'eccesso di impegni, oggetti e esperienze, Torino Spiritualità propone di guardare al vuoto non come a una mancanza da colmare, ma come a una dimensione da abitare, soglia aperta sull'inatteso, spazio di contemplazione di sé e del mondo. Pensatrici e pensatori, voci della teologia, della scienza, della letteratura e della filosofia accompagnano il pubblico in un percorso fatto di parole, silenzi e domande radicali sul senso dell'esistere.«Per paradossale che sia, il vuoto riempie le nostre giornate manifestandosi sotto molteplici apparenze: a volte confortanti come la quiete di “una stanza tutta per sé”, altre volte angoscianti come lo scricchiolio di un pavimento troppo sottile per reggerci. Ma qual è in definitiva la natura di questo vuoto? Vortice e sorgente, precipizio e rifugio, il vuoto è lo spazio sospeso di ogni divenire possibile», afferma Armando Buonaiuto, curatore di Torino Spiritualità.«Se da un lato c'è un vuoto che vogliamo fuggire, dall'altro ce n'è uno a cui miriamo. Oggi che le nostre giornate sono travolte da sollecitazioni continue, il vuoto non è soltanto mancanza ma anche spazio di libertà, persino di sollievo: una pausa necessaria in cui sottrarsi all'eccesso e ritrovare misura.» dichiara Giuseppe Culicchia, direttore della Fondazione Circolo dei lettori.Il festival prende il via martedì 14 ottobre con l'anteprima Concerto al buio del compositore, musicista e sound designer Teho Teardo: un'esperienza di puro ascolto che dopo il MAXXI di Roma e la Triennale di Milano, approda al Circolo dei lettori e delle lettrici in doppio spettacolo (h 18.45 e h 20.45). Distesi a terra, immersi nell'oscurità, i partecipanti saranno guidati in cinquanta minuti di viaggio sonoro tra registrazioni ambientali notturne effettuate nelle foreste al confine tra Italia, Austria e Slovenia.La giornata inaugurale di mercoledì 15 ottobre si apre alla Chiesa di San Filippo Neri (h 18.30) con Questo vuoto d'intorno, questo vuoto di dentro, dialogo tra il teologo Vito Mancuso e il fisico Guido Tonelli, moderato dal curatore del festival Armando Buonaiuto: tra scienza e spiritualità, un invito ad accogliere l'enigma del vuoto e della sua vertigine. Segue una serata di appuntamenti: al Circolo dei lettori e delle lettrici lo psicoanalista Claudio Widmann riflette sul rapporto tra inconscio ed energia con Il vuoto del mozzo fa girare la ruota (h 21); al Cinema Romano l'astronauta Paolo Nespoli e il sacerdote Luca Peyron, moderati dalla giornalista scientifica Elena Cestino, dialogano intorno a I vuoti, lo spazio: esplorare il cielo per dare senso alla Terra (h 21).Giovedì 16 ottobre la giornata si apre al Circolo (h 10.30) con Per la vicenda eterna delle cose, incontro con lo scrittore e poeta Daniele Mencarelli dedicato alle scuole. Segue Natura abhorret a vacuo? con Donatella Puliga e Guido Bertagna Sj, a cura del Centro Ignaziano di Spiritualità (h 11.30). Nel pomeriggio, tre appuntamenti: al Circolo, Vuoti e pieni nel cammino alla ricerca di senso con il Comitato Interfedi della Città di Torino (h 18) e, sempre nelle sale di Palazzo Graneri della Roccia, il Death Café di Torino Spiritualità con il medico e scrittrice Giorgia Protti e l'antropologa Cristina Vargas (h 18), mentre alla Biblioteca dell'Educatorio della Provvidenza: Oltre il vuoto con Gianni Gentile, Antonio Dematteis e Michele Genisio (h 18). Al Cinema Romano, il filosofo Maurizio Ferraris inaugura il ciclo di lezioni “I maestri del sospetto” con La morte di Dio non è più quella di una volta (h 18.30), riflessioni sul presente a partire da Nietzsche. In serata, all'Ospedale Mauriziano, il Gruppo Stanza del Silenzio propone Il vuoto che riempie, il silenzio che parla (h 20.30). Quattro diversi appuntamenti chiudono la giornata: al Teatro Vittoria lo spettacolo Il vecchio e il marlin con Roberto Abbiati (h 21); al Circolo dei lettori e delle lettrici Marco Vannini con Vuoto, perché Dio lo abiti (h 21); sempre al Circolo l'incontro interreligioso Zero Metafisico con Giuseppe Momigliano, Mulayka Laura Enriello e Sonia Brunetti Luzzati (h 21).La quarta giornata di Torino Spiritualità, venerdì 17 ottobre, si apre al Circolo dei lettori e delle lettrici con Stefania Verde e Matteo Suffritti sj che meditano su una pagina biblica in La corsa di Gesù e dei suoi testimoni, a cura del Centro Ignaziano di Spiritualità (h 11.30). Nel pomeriggio la Biblioteca civica della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” ospita Dentro l'invisibile. Storie, parole e silenzi oltre le mura, una tavola rotonda che restituisce dignità alle voci di chi vive in detenzione, a cura di Arianna Balma Tivola e con la partecipazione di educatori, psicoterapeuti, tanatologi e operatori penitenziari, a cura del festival Il rumore del lutto (h 15). Di nuovo al Circolo dei lettori e delle lettrici, Maria Grazia Prandino e Paolo Monaco sj riflettono sull'esperienza ignaziana del dare e ricevere in Prendi, ricevi, dammi, a cura del CIS (h 16.30). La serata si apre con tre percorsi paralleli: al Polo Culturale CAM Francisca Vairo Scaramuzza ed Ermanno Savarino affrontano i grandi interrogativi esistenziali in Domande senza risposta (h 18); al Circolo l'artista e viaggiatore Stefano Faravelli dialoga con Andrea Bocconi in Verso Capo Horn: il taccuino per reimmaginare il mondo (h 18); al Teatro San Giuseppe il teologo Vito Mancuso e l'attore Gabriele Goria, accompagnati dalle musiche originali di Simone Campa, portano in scena la lezione-spettacolo L'arciere è il bersaglio, ispirata al celebre Lo Zen e il tiro con l'arco di Eugen Herrigel (h 18). A seguire, al Circolo, si tiene Colmare un vuoto o cercare la Pienezza?, dialogo tra religione e politica che vede confrontarsi l'imam Yahya Pallavicini, Lama Paljin Tulku Rinpoce, l'assessore Maurizio Marrone e i senatori Lucio Malan e Francesco Verducci, moderati da Mikail Mocci (h 18.30).La sera si accende di suggestioni: al Teatro San Giuseppe il cantautore Brunori Sas e il monaco Guidalberto Bormolini, con la moderazione di Armando Buonaiuto, si interrogano sull'amore e sul vuoto in Solamente un grande vuoto che a guardarlo ti fa male (h 21); al Circolo dei lettori e delle lettrici la sociologa Maria D'Ambrosio esplora le dinamiche dell'invidia nell'era digitale con Invidia. Il tuo pieno è il mio vuoto (h 21); all'Unione Culturale Antonicelli l'attore Saulo Lucci dà voce al pubblico in Hell o'Dante. Un canto scelto dal pubblico, viaggio dantesco che lascia spazio al rischio dell'imprevisto (h 21).La quinta giornata di Torino Spiritualità, sabato 18 ottobre, prende avvio con quattro appuntamenti in contemporanea. Al Cinema Massimo la lezione Anche questo è fame di vento: Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose e di Casa della Madia, legge e commenta il libro di Qohelet, gioiello di sapienza dell'Antico Testamento capace di illuminare le disillusioni del nostro tempo (h 10). Al Circolo dei lettori e delle lettrici, con Lettere dalla vacuità, i monaci Zen Dario Doshin Girolami ed Elena Seishin Viviani, con la voce narrante di Gabriele Goria, rendono omaggio a Shunryū Suzuki Roshi, indimenticato maestro di buddhismo Zen (h 10). Al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, lo scrittore e poeta Daniele Mencarelli riflette su Caproni e Sbarbaro, poeti dell'abisso, dove il vuoto è assenza radicale o mancanza di Dio (h 10). Alla Moschea Dar As-Salam, infine, prende avvio il ciclo Conversazioni nelle moschee di Torino con Ismail Sikder e Idris Abd al-Razzaq Bergia, che esplorano il tema Il vuoto e la pienezza nella vita tradizionale del musulmano (h 10).Al Circolo dei lettori e delle lettrici, Gualtiero Graglia e Ferruccio Ceragioli meditano su La voce del silenzio a partire da una pagina biblica (h 11.30), mentre la teologa Adriana Valerio conduce Le donne e il vuoto, riflessione sulla fecondità spirituale del vuoto uterino (h 11.30). Contemporaneamente, al Teatro Gobetti, Paolo Scquizzato e Maciej Bielawski, accompagnati dalla danza classica Odissi di Antonietta Fusco, tracciano un Lessico della rarefazione, alla ricerca delle metafore del mistero (h 11.30). Al Cinema Massimo il ciclo I maestri del sospetto prosegue con Vuoto del mondo, vuoto di sé, lezione di Vittorio Lingiardi che ripercorre Freud e il concetto di perdita tra psicoanalisi, cinema e poesia (h 12).Il pomeriggio comincia al Cinema Massimo, dove Luigi Maria Epicoco mette in dialogo Marguerite Yourcenar e Sant'Agostino sul tema Il vuoto e la vertigine (h 14). Al Museo del Risorgimento, Loredana Blasi e l'abate Bernardo Gianni dialogano con Armando Buonaiuto in Più forte della morte è l'amore, incontro sulla resilienza dei genitori colpiti dalla perdita di un figlio (h 15). Alla Moschea del Misericordioso, prosegue il ciclo delle Conversazioni nelle moschee di Torino, con gli interventi di Kassab Boutcha, Alija Salihovic e Abd al-Adil Mustafa Roma (h 15). Al Teatro Gobetti, il maestro buddhista Lama Michel Tulku Rinpoche invita a fermare l'affannosa corsa di ogni giorno con Dove vai così di fretta? (h 15.30). Al Circolo dei lettori e delle lettrici lo scrittore olandese Tommy Wieringa, in dialogo con il giornalista Eugenio Giannetta, presenta I conquistatori del vuoto, tra letteratura e testimonianza dal fronte ucraino (h 16.30Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
We review the Best Ski Boots for the new 2026 winter season, covering the best piste, all mountain and freeride ski boots. Host Iain Martin was joined by The Ski Podcast's equipment expert Al Morgan and Frazer Shand, Operations Manager at Profeet. This special episode has been made possible by the Profeet Ski Boot Lab, based in south-west London. Profeet offer expert ski boot fitting, custom insoles and ski boot modifications. SHOW NOTES Watch our ‘Best Skis of 2026' video Ski Boot definitions and terms… Shell (4:00) Last (4:30) Mondopoint (5:45) Flex (7:15) Liner (8:45) BOA (10:15) Powerstrap (12:30) Walk mode and Grip Walk (13:30) Sustainability (16:30) Function, Fit and Footbeds (18:15) Find out about the fitting process at the Profeet Ski Boot Lab (18:45) Profeet start with a biomechanical analysis and foot scan (19:45) Custom insoles (23:00) Customisation (24:00) Visiting the Dalbello factory (34:00) Get your free tickets to the London Snow Show (55:45) Profeet will be exhibiting at the London Snow Show (56:30) THE BEST SKI BOOTS OF 2026 Piste and All-Mountain Ski Boots K2 Cortex Zonal 120 BOA(26:30) £625 SIZES (MP): 24.5 - 28.5 VOLUME: Low LAST (mm): 96 – 98 WEIGHT (per boot): 2,179g (26.5MP) These are incredible boots, delivering a ton of support and superb hold, in a flex that will work far better for most skiers. K2 has offered single BOA on higher-volume boots previously, but the Cortex is the slimmest profile they've integrated this into, and this time you get the benefit of the dial and cable system on the shell and cuff, on the Zonal models. Non-Zonal Cortex models have BOA only over the foot. The softer material over the instep makes it a tad easier to get into the boot, and aids shell wrapping, when you dial in the snugness. The heel has a slimmer internal profile than their other boots, and the lace-up liner adds to the excellent hold you get. You also get a cam power strap, which is not that common on 120 flex boots, and I much prefer this strap to a Velcro option. There are two bolts on the spine, and you can remove the top one if you want a more forgiving flex profile. They offer the Cortex range right up to the £725, all-singing, all-dancing 140 flex model, which is the only one with pin inserts in the toe. Dalbello Veloce Space 120 Dual(32:00) £580 SIZES (MP): 24.5 - 30.5 VOLUME: Medium LAST (mm): 101 FLEX: 120 WEIGHT (per boot): 2,050g (27.5MP) This is the first season Dalbello has offered BOA on their boots, and they've added Dual and Single BOA models to their range, in this new Veloce Space line. Dual BOA is available on the 105, 120 and 130 flex models. The shell and cuff on the 120 are made of PU. They inject differing hardnesses of plastic, to take advantage of the phenomenal wrap you get with the BOA system. It also makes the boots easier to get on. The mouldable liner is beautifully comfortable, and the Adaptive Tongue construction, integrating memory foam, is so nice for the shins, also helping with instep comfort. The pre-shaped Ankle Sense zones enhance the heel hold. The 120 is also available in a single BOA (£540), with regular cuff buckle closure, like the 110, 100, 95 and 85. These single BOA versions get a lever you can release on the spine, allowing an easier walking motion. Head Kalibre 110 MV BOA 2(36:00) £510 SIZES (MP): 25.0 - 30.5 VOLUME: Medium LAST (mm): 100 WEIGHT (per boot): No stated weights This is Head's Dual BOA offering and is totally new. The Kalibre boots have a clean aesthetic. They inject different hardnesses or plastic into the shell, to take advantage of the superb wrap of the BOA H+i1 system. Kaliber, like many BOA offerings, is a medium volume fit, with 100mm last. They have a new liner for this range too, called Synapse. They weave in Graphene for tech-level temperature regulation. The 110 has a Velcro power strap, although £600 130 flex has a claw strap. The Kaliber line features a greater range of flexes in single BOA and four clip versions, but the BOA2 models are pretty awesome. This is the only 110 flex dual BOA model we know of for this season. Freeride Ski Boots Rossignol Alltrack 130 Elite LV LT GW (40:30) £625 SIZES (MP): 24.0 – 29.5 WALK MODE: Y, no stated ROM VOLUME: Low LAST (mm): 98 FLEX: 130 WEIGHT (per boot): 1,825g (no stated size) The Alltrack line has been redesigned for this season. They've added BOA to shell of the 102mm HV models, but we tested the narrow-last Elite LT model, which has tech inserts in the toe and heel. Even though these are 98mm last, low-volume boots, they have more room inside than some other LV boots in this category. They look sensational, have heat-mouldable liners and an innovative ski-walk mode, inspired by the work done developing the Vizion easy (rear) entry boots. Flip the ski-walk mode lever up, and the rear of the boot can tilt back, with the liner attached to the rear of the cuff with a loop to hold it in place, in order that you can easily slide in. Fasten the buckles, flex forward and the walk mode locks into the ski position, ready for the descent. To tour, flip the rear lever up, loosen the cuff buckles and power strap, and off you go. This boot skied beautifully, and I just love the way the Dual Core shells flex. Armada AR One 130 (43:00) £580 SIZES (MP): 24.5 - 29.5 WALK MODE: N VOLUME: Medium LAST (mm): 100 FLEX: 130 WEIGHT (per boot):100g (26.5MP) The AR One is Armada's first ever ski boot and it's a very impressive hybrid cabrio design blending Alpine and freeski design. Designed by Armada, it's built in partnership with their sister company, Atomic. It's a medium volume unisex boot, with a 100mm last in a size 26.5MP, in 5 flexes. The 120 and 130 are only available from 24.5MP and up, whilst the 90, 100 and 110 go down to 23.5MP. The heat mouldable shell and liner, along with excellent out-of-the-box shaping, ensures a very comfy, and customisable, fit. A tool free volume adjuster lets you create space for pressured calves, and most parts are user replaceable, improving sustainability. The top three flexes are pure PU shell, cuff and tongue, for a smooth ride. The rubber boot board does a fab job of smoothing landings and judders. The buckle setup is very different, especially the instep buckle and cable Y-configuration, securely holding you in the heel pocket. The 130 and 110 share the Team liner, whilst the others have the Pro Liner, which lacks the repositionable tongue, which allows you to adjust volume and fit over the foot. The elasticate claw power-strap on these two flexes is a superb, but the others only get a Velcro strap. Toe pin inserts on the 130 allows use with hybrid bindings like the Shift, Duke PT and the new ATK Hy. This is a fabulous downhill ski boot, with excellent lateral response, impressive power, it's smooth with great damping and superb heel hold. Scarpa 4 Quattro GT Woman (45:45) £580 SIZES (MP): 22.5 – 27.0 WALK MODE: Y, 61° ROM VOLUME: Medium LAST (mm): 101 FLEX: 90 / 110 WEIGHT (per boot): 1,510g (25.0MP) The 4-Quattro range has been an incredible success, especially the XT model which has been a benchmark freeride touring boot in recent seasons. Scarpa's dropped the XT for this winter, but they've updated the SL, they still have the 4-Quattro Pro, which Nikolai Schirmer uses and helped develop, and they've added in a new GT model in a woman's and man's version. The GT has a roomier fit, has a new 4Pro Flex GT Intuition liner, and is the warmest 4-Quattro model. You get a Velcro power strap, rather than a claw version seen on the others, and it's made using Desmopan plastic for the shell and cuff, rather than Pebax Renew, although all Quattro models have a Pebax tongue. The Desmopan CQ MBC uses bio-circular TPU, enhancing the sustainability, and reducing the CO2 footprint. You don't get the Carbon Core construction of the SL or Pro, but the GT skis better. They're an easier flex for lighter or less aggressive riders, and the fact these are such great value is a bonus. PROFEET'S CHOICE Technica Mach1 LV 130, £550 (48:30) Updated for this season with a fully redesigned shell and liner, offering a touch more instep depth but still an excellent low volume fit. From a boot fitter point of view, they are also a pleasure to work on with design features allowing for easier customisation of the shell. Feedback (51:00) I enjoy all feedback about the show, so if you enjoyed this episode, or if you have any questions about skis we didn't cover, then please let us know by leaving a comment at Instagram or Facebook – we are @theskipodcast – or by dropping me an email theskipodcast@gmail.com. You can also follow us on WhatsApp for exclusive material released ahead of the podcast. Adam Matthews on Instagram enjoyed our ‘Best Skis' episode: “Great podcast. Been looking forward to this since last year's episode” Rick on YouTube loved Al's choice of the Volkl V.Werks 100: “I rode this a lot last winter, so much that I crashed and busted my knee. But seriously, it´s an absolutely amazing ski.” There are now 276 episodes of The Ski Podcast to catch up with. You can do that too, there is so much to listen to in our back catalog, just go to theskipodcast.com and search around the tags and categories: you're bound to find something of interest. If you enjoyed this episode and would like to help the podcast, there are three things you can do: - you can follow us, or subscribe, so you never miss an episode - you can give us a review on Apple Podcasts or leave a comment on Spotify - And, if you're booking ski hire this winter, don't forget that you can help The Ski Podcast and save yourself some money on your ski hire by using the code ‘SKIPODCAST' when you book at intersportrent.com. 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La Footscray Primary School a Melbourne ha adottato, quattro anni fa, un programma bilingue italiano e inglese. Abbiamo trascorso una mattinata con studenti e insegnanti per celebrare la XXV edizione della Settimana della lingua italiana che quest'anno avrà come tema “Italofonia: lingua oltre i confini”.
Quanto valore politico può avere la comunicazione di uno psicologo?In questa puntata esploro il valore politico della comunicazione dello psicologo: come pensare e ripensare pubblicamente ciò che accade, dare senso e possibilità di azione senza tradire la deontologia.Quattro direzioni concrete — parole che reggono, colleganza che si fa ascoltare, condivisione come cura, e spazio per dirci che ci tocca.---
Si tratta del senatore Marco Croatti, delle eurodeputate Annalisa Corrado e Benedetta Scuderi e del deputato Arturo Scotto. "Siamo un po' provati, ma il nostro pensiero continua a essere a Gaza e agli altri attivisti ancora in Israele" hanno detto
La cultura italiana è ricca di superstizioni, nate da tradizioni antiche, folklore e religione, che ancora oggi tutti conoscono. Anche se non tutti ci credono, restano parte della vita quotidiana e dell'identità culturale italiana.Start learning Italian today!1. Explore more simple Italian lessons: https://italianmatters.com/2112. Download the Italian Verb Conjugation Blueprint: https://bit.ly/freebieverbblueprint3. Subscribe to the YouTube lessons: https://www.youtube.com/italianmattersThe goal of the Italian Matters Language and Culture School is to help English speakers build fluency and confidence to speak the Italian language through support, feedback, and accountability. The primary focus is on empowering Italian learners to speak clearly and sound natural so they can easily have conversations in Italian. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Secondo una prima ricostruzione, un'auto intenta a svoltare, è stata urtata con violenza da una Fiat Punto che viaggiava in direzione di Marano. Nell'urto è rimasta coinvolta anche una terza auto e una delle persone ferite è stata portata in ospedale in codice giallo.
La sedicenne Emma comincia una relazione online con un ragazzo problematico che sogna di diventare un rapper. Quando si presenta l'occasione di incontrarsi, Emma non si aspetta di trovarsi davanti una persona molto diversa. L'incontro avrà un esito spaventoso. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/true-crime-mistery--5398711/support.
La sedicenne Emma comincia una relazione online con un ragazzo problematico che sogna di diventare un rapper. Quando si presenta l'occasione di incontrarsi, Emma non si aspetta di trovarsi davanti una persona molto diversa. L'incontro avrà un esito spaventoso. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/true-crime-mistery--5398711/support.
È ormai diventata un appuntamento irrinunciabile dell'autunno scledense: è tempo di SCHIOdinzolando, la manifestazione organizzata da Enpa Thiene Schio con il patrocinio del comune di Schio, che torna domenica 5 ottobre 2025 al “Parco Canile” di via Fornaci 95.
Unsere Morgenmänner Thomas Apfel und Torsten Hanft blicken immer am Freitag auf ihre Woche zurück. Themen die nicht nur die beiden sondern die Welt und das RadioEINS-Land bewegt haben. Dabei blicken sie natürlich auf alles um sich rum, also in die Landkreis Coburg, Kronach und Lichtenfels. Dazu gibt es viele Berichte und Interviews, auch unser Hanft mit seinem Küpser Dialekt gehört mittlerweile regelmäßig dazu. Auch die bekannten Studien die Thomas Apfel parat hält, sind ein klassischer Bestandteil des Podcasts. Die beiden waren auch schon im Markt Küps im Schloß, unter dem Zollinger Dach in Coburg, bei der Braumanufaktur Lippert in Lichtenfels und in der Rosenbergalm in Kronach live mit ihrem Podcast zu erleben. Hier sind auch weitere Events geplant. Die Themen in dieser Ausgabe: - Quattro-Liga - Schiedsrichtereinsatz für den Apfel - Geldautomatensprengung in Küps - Täter gefunden? - Manuela fährt nen apfelgrünen R5 - 80 Sekunden ohne Ja und Nein - Wer säuft, ist schlau? - Ein neues Crana Mare für Kronach - Malle ist nur einmal im Jahr - Besondere Ausstellung: Architektur hilft heilen - Interview mit Christian Limpert, ARD-Studioleiter in Tel Aviv, über die Situation in Israel und am Gaza-Streifen Nächsten Freitag - nächste Folge. Und wer uns eine E-Mail schreiben will, der kann das tun unter: apfelundhanft@radioeins.com Und auch wir haben natürlich einen Instagram-Account: https://www.instagram.com/apfelundhanft_fanpage/ @apfelundhanft_fanpage Danke an Gerät für das tolle Intro! Den findet ihr hier: https://www.instagram.com/gereat_rock/ Und ganz viele Songs von Gerät hier: https://open.spotify.com/artist/4ir86MFtgGMTgGWFlVivmS?si=ntZzyf_hSiCzwJjiuHaMMw&nd=1 Danke an unsere Sponsoren: https://www.optik-lindlein.de @optik_lindlein https://www.wagner-coburg.de @frischecenter.wagner Alle Infos zu unserer Apfel & Hanf(t) - Bratwurst: https://www.radioeins.com/aktionen/die-apfel-hanft-bratwurst/ NEU unser Am Telefon ist noch Milch YOUTUBE CHANNEL: https://www.youtube.com/@AmTelefonIstNochMilch Wir sprechen mit und über: Quattro Liga https://www.instagram.com/quattro_liga/ Round Table https://www.instagram.com/roundtablecoburg/ Crana Mare https://www.instagram.com/erlebnisbad_cranamare_kronach/ Christian Limpert https://www.instagram.com/limpertain/ Zu hören sind wir bei Radio EINS in Coburg - werktäglich von 6-10 Uhr bei DER MORGEN MIT APFEL UND HANFT - www.radioeins.com
Entro il 2050 un milione di abitazioni australiane si troveranno in zone ad “altissimo rischio” e saranno di fatto non assicurabili: l'allarme del National Climate Risk Assessment.
Tutti i numeri difensivi del Milan in questo avvio di stagione: dagli xG ai tiri concessi, passando per i contropiedi. Poi un confronto con l'ultima Juventus di AllegriDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.
Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta
Quante volte hai detto o pensato: “Non sono felice, ma non so nemmeno cosa voglio davvero”? È la frase che ascolto ogni giorno parlando con decine di donne proprio come te: impegnate, brillanti, con vite piene, che però si sentono sospese in uno stato di stallo e impotenza. In questo episodio del podcast voglio farti vedere che non è una condanna: quella sensazione può diventare il punto di partenza più potente della tua vita. Ti parlo non solo da coach, ma da donna che ci è passata. In questo episodio scoprirai:
Quarta Repubblica e Quattro di Sera (15/09/25)
Ritorna March Madness con quattro domande filosofiche sulla stagione 2025-26: italiani, europei, le squadre più forti e i grandi prospetti per una panoramica che lancia una grande stagione, tutta da seguire su BasketballNcaa.com
Puntata a cura di UntimoteoCreata da Donald Glover e diretta da Hiro Murai, Atlanta consta di 4 stagioni per un totale di 41 episodi (2016-2022, Disney+). Ha vinto tre Emmy, due Golden Globe, un Peabody e molti altri riconoscimenti. Ora, a distanza di qualche anno dalla sua conclusione, questa serie merita un'ulteriore riflessione. Ecco il perché di questo nuovo podcast. Perché siamo di fronte a una delle opere più interessanti dell'odierna serialità televisiva, un ritratto dell'America di oggi, pregna di disagio e angoscia. Intrappolata nei propri paradossi. Destinata a subire i contraccolpi del mito dell'American Dream. Riviste oggi, le quattro stagioni sembrano un lento passaggio dalla dormiveglia al sonno, fino al sogno profondo. E nell' attimo del risveglio… la serie finisce."10 minuti 1 serie" è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in dieci minuti (più o meno!). Senza troppe chiacchiere, dritti al punto.Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/ Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita o su: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoserie https://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
In questo episodio di quattro chiacchiere conoscerete Valentina. Valentina è una delle proprietarie di una libreria a Porcari, vicino a Lucca. Ci racconterà dell'apertura della sua attività durante la pandemia, delle iniziative e delle tendenze letterarie degli italiani.Corso B2 in apertura!inizio 15/912 lezioni su zoom ogni lunedì dalle 18.00 alle 19.30. Vuoi migliorare il tuo italiano? Scrivici a info@stivaleitaliano.com
Chuck and Roxy are back in Syracuse, NY for La Cheeserie Night Part IV "Quattro Formaggio!"SO many different guests pop by to say hi during the exciting 3-2 Syracuse Mets victory over the Worcester Red Sox! SONGS: "The Golden Voice of Vin Scully" & "Love, War and a Baseball Game" by Dan Bern www.danbern.com Podcast Website - www.loyallittlespod.com Patreon: www.patreon.com/c/loyallittlespod/membershipPodcast Email - WTFCPODNET@GMAIL.COMTwitter:@loyallittlespod Instagram: @theloyallittlespodcastPODCAST LOGO DESIGN by Eric Londergan www.redbubble.com Search: ericlondergan or copy and paste this link! https://www.redbubble.com/people/ericlondergan/shop
Quattro premier si sono avvicendati in questa legislatura in Francia, che, nonostante una legge elettorale ritenuta da tutti affidabile, in questo momento è tra i Paesi più instabili d'Europa. Ne parliamo con Jean-Pierre Darnis, insegna Storia Contemporanea alla facoltà di Scienze Politiche della Luiss Guido Carli e Marco Fortis, vicepresidente Fondazione Edison e presidente del Comitato scientifico del Centro studi di Confindustria.
Francescqa Coin "Lavoreremo fino alla tomba?"Festival del Pensare Contemporaneowww.pensarecontemporaneo.itFestival del Pensare Contemporaneodomenica 14 settembre 2025 - 10:30- 12:00"lavoreremo fino alla tomba?" Bassi salari, intelligenza artificiale e solidarietà intergenerazionaleIntroduce e modera Alessandra Cardaci.Con Alessandra Ingrao, Andrea Garnero, Francesca Coin e Luca Bolognini. Salari bassi e fermi, carriere intermittenti, potere degli algoritmi: come ci siamo ridotti così? Quattro sguardi — economia del lavoro, sociologia, diritto del lavoro, dati e IA — mettono a nudo cause e fratture che attraversano più generazioni. Prima ancora di ragionare su ricette per uscire da questo stallo storico, occorrono uno scatto (come si ridistribuisce tempo, potere, reddito?) e uno scarto (per lasciarci alle spalle l'opacità algoritmica, il lavoro-merce, il produttivismo fine a se stesso) e capire in che modo evitare che l'IA diventi un acceleratore di sfruttamento e non invece l'occasione per ripensare valore, tutele e futuro del lavoro. Francesca Coin. Sociologa, si occupa di lavoro e diseguaglianza sociale. Sino al 2022 ha lavorato come Professoressa Associata nel Dipartimento di Sociologia dell'Università di Lancaster, nel Regno Unito. Ora insegna all'Università di Parma. È direttrice della collana di libri sul lavoro “Infedeli” per la casa editrice Derive Approdi. Il suo ultimo libro, pubblicato da Einaudi, “Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita” (2023), ha vinto il Premio Alessandro Leogrande (2024) e il Premio Biella Letteratura e Industria (2024). Scrive per Internazionale.Francesca Coin"Le grandi dimissioni"Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vitaEinaudi Editorewww.einaudi.itCi hanno sempre ripetuto che il lavoro è ciò che ci definisce, il fondamento della nostra dignità di esseri umani. E allora perché, in tutto il mondo, sempre più persone si dimettono? Negli ultimi anni abbiamo avuto diverse occasioni per chiederci se la vita che stiamo vivendo è quella che vogliamo vivere. Per molti la risposta è stata no. Questo perché è cresciuta l'indisponibilità a sottostare a regole tossiche e vessatorie che numerosi contesti lavorativi impongono. A partire dal vissuto delle lavoratrici e dei lavoratori – soprattutto in Italia – Francesca Coin analizza le ragioni della crescita di una tendenza del tutto inattesa, e mostra come oggi dimettersi significhi non solo impedire alle condizioni di sfruttamento di deteriorare la nostra salute e le nostre relazioni, ma anche riconquistare tempo per noi stessi e per la nostra vita.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In this episode of Grow Think Tank, host Gene Hammett talks with Nate Medoff, CEO of Quatrro Business Support Services, about the challenge of scaling without losing your culture. Quatrro Business Support Services No. 4197 on the 2024 Inc. 5000 list. Medoff reveals how Quattro has grown through rapid expansion and acquisitions while staying true to its cultural values and retaining top talent. He discusses leveraging AI to enhance client services without losing personal connection, measuring culture with clear KPIs, and fostering innovation by creating a safe space to learn from failure. This conversation offers leaders practical strategies to scale successfully while preserving the culture that fuels long-term success.
Labor Day is generally a slow news day in the US. But this year it happened to be the day Elon Musk chose to unveil Tesla’s “Master Plan, Part 4.” Since its first installment in 2006, the electric vehicle-maker’s future roadmap has been seen by some as a big part of the company’s identity. The latest version comes at a critical moment for the company. With Tesla sales down in many markets, tepid interest in new models and high-profile controversies often stemming from its voluble CEO, his right-wing politics and association with Donald Trump—the stakes are high. In this week’s episode of Elon, Inc. Max Chafkin invites Bloomberg automotive editor Craig Trudell and Elon Musk reporter Dana Hull to discuss the document and the state of Tesla. Most noteworthy in the report they say is a newfound focus on robots, specifically the humanoid autonomous Optimus model. As a matter of fact, Musk himself followed up on X and claimed in his usual hyperbolic fashion that around “80% of Tesla’s value will be Optimus.” But what about the cars? Trudell says he remembers the priorities around the previous big Tesla plan in 2023 (a year before Trump was re-elected) and how they have changed. “Right around that time, this was a company that was all about sustainable energy,” Trudell says. Now “it’s all about AI, it’s all about robots, it’s all about self-driving cars.” Hull takes things a step further and pinpoints what she says is a potential weak point for the company: “I think that Tesla has a real marketing problem where you have a CEO who is clearly bored of the car industry.” But more broadly, regarding the question of whether the company will be able to turn it’s struggling car business around, Chafkin has a theory. “It feels like there’s a little bit of an effort, maybe even a deliberate effort underway to untangle Elon from the future of Tesla,” he says.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Ein Rassismus-Skandal bei der Polizei erschüttert die Waadt. Gleichzeitig randalieren Jugendliche auf der Strasse. Haben die Verantwortlichen zu lange weggeschaut? Kritische Fragen an die FDP-Nationalrätin und frühere Waadtländer Sicherheitsdirektorin Jacqueline de Quattro. Sie gilt als eine Verfechterin von «Law and Order» und tritt auch jetzt in der Lausanner Polizeiaffäre entsprechend auf: Jacqueline de Quattro weist den Vorwurf eines systemischen Rassismus in der Polizei zurück. Sie befürchtet, dass die Rassismus-Vorfälle instrumentalisiert werden für Gewalt. Doch macht es sich die FDP-Sicherheitspolitikerin und frühere Sicherheitsdirektorin damit nicht zu einfach? Erweist sie mit ihren Relativierungen der Polizei und der Sicherheit nicht einen Bärendienst? In der Waadt haben sich Todesfälle von schwarzen Menschen bei Polizeieinsätzen gehäuft in den letzten Jahren. Und Warnungen vor einem toxischen – und somit auch gefährlichen – Klima innerhalb der Polizei gab es bereits in de Quattros Amtszeit als Waadtländer Sicherheitsdirektorin. Die freisinnige Politikerin nimmt Stellung zu kritischen Fragen. Thema in der Sendung sind auch Femizide. Allein dieses Jahr sind je nach Zählweise bis zu 23 Frauen und Kinder von ihren Partnern, Ex-Partnern oder Familienangehörigen ermordet worden. Jacqueline de Quattro setzt sich für eine härtere Gangart ein und verlangt mehr Massnahmen. Spannt die freisinnige Hardlinerin im Kampf gegen häusliche Gewalt und Femizide nun mit den Linken zusammen, die massiv mehr Geld für Prävention und Schutz verlangen? Ergänzend zum Tagesgespräch finden Sie jeden Samstag in unserem Kanal die aktuelle Samstagsrundschau.
Quattro ragazzini, tra i 13 e gli 11 anni, rubano un'auto e investono una donna di 71 anni, che resta uccisa. È successo l'11 agosto a Milano, nel quartiere del Gratosoglio, periferia sud della città, che confina con Rozzano.Quattro ragazzini che sono risultati essere agganciati alle famiglie Rom abusivamente accampate in via Selvanesco, tra sterpaglie e rifiuti, tra mancanza d'acqua e d'igiene. Quattro ragazzini nemmeno registrati all'anagrafe, che è un po' come dire che non esistono.Questi fatti e questa realtà sono stati la premessa al reportage realizzato da Francesca Torrani proprio lì, al Gratosoglio: per cercare di capire quali sono le criticità, quali le aspettative, quali le risposte che la società e le istituzioni riescono a dare a chi, in quella periferia, vive.Abbiamo cercato risposte con don Paolo Steffàno, parroco storico delle periferie milanesi, che gestisce (anche) la chiesa del Gratosoglio. Don Paolo dice che le istituzioni in realtà lì non arrivano. Che la dispersione scolastica è altissima. Che il quartiere è affaticato e fragile. Dice che la soluzione è solo nella continuità degli investimenti - umani e strutturali - in quell'area. «È un popolo che ha un potenziale immenso - afferma - ma che non ha né la forza né la consapevolezza di poter essere un corpo sano».
Ministro israeliano annuncia un piano per seppellire l'idea di Stato della Palestina, così l'Europa non avrà nulla da riconoscere. In collegamento il clown Pimpa che porta l'acqua nella Striscia e Maria Elena Delia, portavoce della Global Sumod Flotilla – Italia, la flotta che si prepara a partire.Quattro anni fa oggi, i talebani prendevano il potere in Afghanistan, e cominciava un genericidio unico al mondo.Alaska: Trump: “Putin pronto a fermare la guerra in Ucraina”.Serbia, proteste degenerano in scontri violenti.Trattato ONU sulla plastica, bozza respinta da quasi 100 Paesi Introduzione al notiziario: Le promesse non mantenute.Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
Audi's hopped-up entry-level sedan saw a slight overhaul for the 2025 model year. Launching as a 2022 model year vehicle, the latest generation S3 sees updated styling and extra oomph. The 2025 Audi S3 packs a turbocharged 2.0-liter four-cylinder under the hood that sends 328 hp and 295 lb-ft of torque through the seven-speed automatic transmission. That power then travels through the standard Quattro all-wheel-drive system before making its way to the wheels. That's a 22 hp bump over the previous model year, with the peak torque staying the same. On this episode of Quick Spin, host Wesley Wren hops behind the wheel of the 2025 Audi S3 and puts it through its paces. Wren takes you on a guided tour of the updated S3 and highlights some of his favorite features. Later, Wren takes you along for a live drive review. Adding to these segments, Wren chats with Autoweek's Patrick Carone about the Audi S3, how it stacks up with the competitive set, and more. Closing the show, the pair breaks down what makes the 2025 Audi S3 special.
Il 29 luglio 1900, il Re d'Italia Umberto I di Savoia viene assassinato a Monza da Gaetano Bresci, un anarchico tornato dagli Stati Uniti con un'unica missione: uccidere il sovrano. Quattro spari squarciano la sera festosa, mettendo fine a un regno e aprendo un capitolo tragico nella storia dell'Italia unita. In questo episodio di Dentro la Storia ripercorriamo passo dopo passo: le cause politiche e sociali dell'attentato, il profilo di Bresci, l'anarchico fiorentino, la fine violenta di Umberto I, il "Re Mitraglia", le reazioni dell'Italia e del mondo al regicidio. Un viaggio storico tra monarchia, anarchia e vendetta politica, perfetto per chi ama la storia d'Italia, i misteri politici e le vicende drammatiche del nostro passato.
El Audi Quattro es un coche clave en la historia y un mito. Seguro que conoces sus éxitos y, sin duda, su historia… ¿seguro? Os lanzo un reto: ¿Sabías que este modelo se diseñó de una forma un poco “chapuza” utilizando partes y elementos de otros modelos? Te aseguro que es un verdadero “coche Frankenstein”... El Audi Quattro, un verdadero “Monstruo de Frankenstein” hecho con trozos aprovechados de otros modelos, nació gracias el alemán Ferdinand Piëch, nieto de Ferry Porsche, a su vez hijo del fundador de la marca Porsche, Ferdinand Porsche… Una pequeña parte de esta historia ya la contamos, pero conviene recordarla, porque en realidad todo comienza en 1964… 16 años antes de que se presentase el Audi Quattro. En 1964 VW compra DKW… os recuerdo que 5 años después compraría NSU. Dos buenas decisiones, pues de DKW tomo la tecnología de la tracción total. Era una especie de jeep 4x4 fabricado por DKW. Como VW ya tenía la tecnología de tracción total se animó a participar en un concurso del ejército que quería más coches de todo terreno. Y nació el Iltis, que ganó el concurso y que ganó el Paris-Dakar en 1980. Por la “puerta de atrás” y discretamente en 1977 VW pide a la FIA derogar la norma que impedía correr en el Mundial de Rallyes a coches de tracción total… la FIA pregunta al resto de las marcas y ninguna se negó… Y en 1978 se lanza el VW Iltis. Y arranco el proyecto 262, que sería finalmente el Audi Quattro. Os hablaba de copia y de “chapuza”, con comillas. Hemos visto la parte de la “copia”, aunque no quiero dejar de recordar que Walter Treser, ingeniero que trabajo en el proyecto Quattro, se compró un Jensen FF… no por casualidad. ¿Qué tenéis por ahí? Esta pudo ser la pregunta que hizo Jörg Bessiger a sus colegas de VW. Porque el Quattro está hecho de piezas y elementos tomados de otros coches: Motor del Audi 200, chasis del Coupé, trasmisión del Iltis, suspensiones de Audi 80… todo ello modificado como se pudo para “armar” el mecano que era el Audi Quattro. Lo que hizo Audi es partir de un motor de VW 4 cilindros añadirle uno y con una cilindrada unitaria muy similar, de 428 cm3, llegaron a los 2.144 cm3 del motor 5 cilindros de Audi de esa época. O sea, que utilizaron ese motor, porque prácticamente no requería ni un solo marco, no había euros todavía, de inversión en investigación, y no por otra cosa… seguramente mejor hubiese sido un V6… que es lo que usan ahora. Ese motor, nacido para el 200 Turbo se utilizó tal cual para el Quattro y en la misma posición, delantero longitudinal en voladizo, lo cual no era la mejor opción para un deportivo, pero insisto, ¡es lo que había! Hans Navidek que tenía la responsabilidad de instalar la tracción total, usó la tomada del Iltis, en un Coupé. Lo que sucede es que el Iltis era más alto y con chasis separado y el Quattro debía de ser bajito y contaba con chasis monocasco… esta fue la parte más complicada. Consiguieron “meter” un diferencial central Torsen central y salidas diferentes para el tren delantero y trasero. Delante, su utilizó el esquema del Coupé de, tracción delantera convencional, y se adaptó un eje como en el Iltis para el tren posterior, que costo ajustar y encontrar sitio… pero se consiguió. El nuevo modelo ya tenía motor, el de Audi 200 Turbo; tenía carrocería, la del Audi Coupé B2; tenía transmisión, pues se había conseguido adaptar y mejorar la del Iltis… faltaban las suspensiones. La trasera del Coupé B2 no valía, porque ese modelo no estaba previsto que tuviese propulsión trasera. Audi no tenía en ese momento ningún modelo con propulsión trasera, así que había que diseñar una partiendo de cero… pero de nuevo alguien dijo, “¿no tenemos nada que nos sirva?” Y algún “iluminado” diría: “Y si ponemos una suspensión delantera, que está preparada para llevar transmisión, pero la ponemos atrás”. Dicho y hecho. Tomaron la suspensión delantera McPherson del Audi, la dieron la vuelta, le reforzaron con unos tirantes y la pusieron atrás… ya estaba terminado este maravilloso “Monstruo de Frankenstein” que es el Audi Quattro. No olvidemos que este coche nace para la competición, para los Rallyes, ese era al objetivo. De hecho, se pensaban fabricar 400 unidades, las necesarias para la homologación… finalmente se fabricaron casi 12.000. Cuando aún estaba en fase de prototipo con una carrocería de Audi 80 Audi decide que los pruebe un piloto de nivel y deciden que sea Hannu Mikkola. Según me han contado fuentes que no pudo revelar, ya sabéis que para los periodistas es una ley esa que dice “antes la muerte que la fuente”, el piloto no iba muy ilusionado. Un Audi 80 con un motor turbo ahí delante y con trasmisión de todo terreno, no parecía una idea muy sugerente… pero, permitidme un paréntesis. En esa época, la mayoría de los rallyes eran de tierra. Por ejemplo, en el 80, solo había dos rallyes de asfalto, el Montercarlo y el Tour de Corse… y en Montecarlo nevaba. El de Suecia era siempre sobre nieve. Los había mixtos, como el de Portugal, San Remo o el Rac de Gran Bretaña. Y aún se disputaban los rallyes de Costa de Marfil y el East African Safari de Kenia, unos rallyes muy especiales y, por supuesto, sobre tierra. Por eso Piëch creía en la tracción total. Tras diversas pruebas sobre prototipos Mikkola para del escepticismo al entusiasmo y el Quattro echaba a andar. En resumen, el Quattro se encontró con unos rivales anticuados y unos rallyes que les favorecían. El éxito que tuvo este modelo que hizo que todos los coches del rallyes del futuro fuesen de tracción total y una gran mayoría de deportivos de calle de elevada potencia. Hacer el coche que hicieron “apañando” el coche a base de elementos de otros, tiene mucho mérito. Pero tuvo muchas secuelas. La más importante el motor, o mejor, su posición delante en voladizo. El Audi Quattro, ni siquiera en sus versiones “cortas” y evolucionadas, fue en coche ágil y mucho menos fue un coche “fácil”. La ventaja de la tracción total era tanta, que esto no supuso un inconveniente… hasta que el resto de las marcas comenzaron a utilizar la tracción total, pero con motor central. ¿Te imaginas un Audi Quattro con motor V6 o un simple 4 cilindros, ni siquiera en posición central, sino por detrás del eje delantero? Sus éxitos hubiesen sido aún mayores. Esto es historia ficción y, si queréis, puede dar lugar a un video de “Historia-Ficción” que se titule: “El Audi Quattro diseñado desde cero”. Ahí dejo la idea y os leo en comentarios. Conclusión. Admiro enormemente a la gente que tiene sueños y los lleva adelante. Piëch soñó con un deportivo de tracción total y bajo sus auspicios, pese a las dificultades, nació el Audi Quattro. Un coche del que siempre se dice que “lo cambió todo” … y no es un tópico es la verdad.
LOUNGE LIZARDS PRESENTED BY FABRICA5 - Visit Fabrica005.com and use code LIZARDPOD at checkout for 10% off THE ENTIRE STORE! Free worldwide shipping from Miami on all orders over $125. See website for more information and terms.Recorded at Ten86 Cigars in Hawthorne, New Jersey and at the 2025 Premium Cigar Association Convention and International Trade Show In New Orleans, Louisiana the lizards welcome Rafael Nodal, President/Blender of Aging Room Cigars and VP of Product Capability for Tabacalera USA. In studio, the guys pair the Aging Room Quattro Nicaragua Concerto in Maestro with twelve year aged The Dalmore Sherry Cask Select Single Malt Scotch Whisky. Rafael and the guys discuss Aging Room blending, his love of music, cigars, cooking and - like Senator - great champagne and caviar. The guys also answer a listener email on their daily smoking routines.PLUS: Senator Attacked on YouTube, New Releases from Stoic and Aladino, Nicaraguan Speed Limits, Gizmo Got Pulled Over While Smoking & Tommy Bahama CigarsJoin the Lounge Lizards for a weekly discussion on all things cigars (both Cuban and non-Cuban), whiskey, food, travel, life and work. This is your formal invitation to join us in a relaxing discussion amongst friends and become a card-carrying Lounge Lizard yourself. This is not your typical cigar podcast. We're a group of friends who love sharing cigars, whiskey and a good laugh.website/merch/rating archive: loungelizardspod.comemail: hello@loungelizardspod.com to join the conversation and be featured on an upcoming episode!instagram: @loungelizardspodGizmo HQ: LizardGizmo.com
Oggi ascoltiamo una chiacchierata tra Carolina e Sebastiano. Parliamo di cinema e teatro!Vuoi migliorare il tuo italiano? Scrivici a info@stivaleitaliano.com
Hemos hecho vídeos de la historia de muchas marcas… pero nos faltaba nada menos que Audi. La historia de esta marca es larga y complicada así que la voy a hacer “a mi manera”, contando brevemente cómo nació la marca y repasando los 10 coches que a mí me parecen claves en su historia… a ver qué os parece la idea. Aunque la historia de Audi se puede remontar a 1899 cuando nace la marca Horch, semilla de la actual empresa, la Audi moderna nace en realidad en 1965 cuando pasa a formar parte del Grupo VAG o Volkswagen AG. En el vídeo damos un repaso a los años que van de 1899 a 1965. Aquí vamos con el listado de coches. 100 coupé C1 (1969). ¿El primer Audi Premium? Podría estar en esta lista el 100 berlina, que ya contaba con muchas de las cualidades de este coupé, pero es que esta marca desde el principio ha cuidado los modelos deportivos y coupés, esos que la han ayudado a tener la imagen de marca tan buena que ahora tiene… y esos que esta, lamentablemente, abandonando. Quattro (1980). Y todo fue diferente. Clave, porque su enorme éxito en competición, el hecho de cambiar por completo la tecnología en el mundo de los rallyes, y sus éxitos pusieron a la marca en primera fila como marca tecnológica y capaz de hacer coches muy sofisticados y eficaces… y como decía, fue el comienzo de la tecnología “Quattro”, con distintas tecnologías, hasta el día de hoy. 100 C3 (1982). Aerodinámica e inyección directa. Este 100 fue probablemente el primer coche de serie que llevaba los cristales enrasados con la carrocería, uno de los motivos de que su CX se situase en el 0,30, muy notable en su momento. Luego en 1989 llegó el motor turbodiésel de 2,5 litros con inyección directa, los famosos, para bien y para mal, TDi… recordad el “dieselgate”. A8 (1994). Chasis de aluminio y tracción total. En 1994 ni BMW ni Mercedes ofrecían una buena tracción total y una carrocería de aluminio para compensar el sobre peso de la tracción “Quattro”. Este modelo asestó un duro golpe de imagen a su competencia. RS2 Avant (1994). Con la ayuda de Porsche. Este break, o Avant como los llama Audi, era y es un verdadero devorador de las autopistas de velocidad libre en Alemania. Porsche ayudó en la puesta a punto del motor y del bastidor. El motor era un 5 cilindros de 2.226 cm3, 20 válvulas y un gran turbocompresor de forma que se alcanzaban los 315 CV. A3 (1998). Crecer por abajo. Este coche me parecía un Golf disfrazado de Audi y cuando lo probé me di cuenta de que no, era una declaración de intención es de Audi de que podía crecer hacia abajo, pero proponiendo coches con todo el ADN de Audi. Y ese A3 durante sus ya 4 generaciones, lo ha conseguido... TT (1998). ¡Te echamos de menos! Echo de menos al TT doblemente. Primero, porque tuve un TTS de la segunda generación con motor 2.0 TFSi de 272 CV y un excepcional cambio de doble embrague de 6 marchas… le echo de menos. Y todos le echaremos de menos porque ha dejado de fabricarse. R8 LMP (2000). ¡Cinco victorias en Le Mans! Este modelo fue el comienzo. En este momento Audi es la segunda marca con más victorias en las 24 horas de Le Mans, con 12+1, detrás de Porsche con 19. Y todo comenzó con este espectacular coche. RS4 B7 (2005). Lobo con piel de cordero. Y es que este coche, ya sea en berlina o Avant, parece un inocente coche familiar. Pero en su interior se esconde un motor de 4,2 litros y 420 CV combinado con la tracción total tipo Quattro. Se puede decir que Audi con este coche se reafirmó como constructor de coche de estética “inocente”, prácticos y con prestaciones de auténtico deportivo. R8 (2006). ¡Tiembla Ferrari! En realidad, este Audi seguía más el camino que abrió el Honda NSX que la gama Ferrari. Porque era un coupé de altas prestaciones, pero al mismo tiempo muy utilizable en el día a día, incluso confortable y amable. A esa “amabilidad” de su comportamiento colaboraba la tracción total. He probado estos coches en carretera y a fondo en circuito, en 2015, nada menos que Montmeló la versión V10 Plus de 610 CV… y me sorprende los “fácil” que resulta un coche de este nivel. Otro modelo que Audi ya ha dejado de fabricar… ya les diría a los “chicos” de Audi, ¿estáis seguros de lo que hacéis? Conclusión. Sinceramente a Audi le costó mucho esfuerzo ponerse a la par de las otras marcas Premium alemanas como BMW y Mercedes. Y lo consiguió a base de hacer buenos coches, de ser muy dinámicos presentando nuevos modelos de forma incesante y estando presente con modelos que son verdaderos “motores de imagen” para la marca. En cambio, últimamente, han estado un poco despistados o no han tenido mucho acierto. Su apuesta “a muerte” por los eléctricos, de Audi y de prácticamente todo el grupo VAG, casi ignorando a los híbridos, se ha mostrado todo un error.
Neja, Kim Lukas, Nathalie Aarts e Melody Castellari: quattro icone della musica dance si uniscono per dare vita a “Just follow me”.
Quattro gol segnati al Wydad Casablanca che si aggiungono ai cinque della prima partita mandano la Juventus agli ottavi del Mondiale per club. Ora resta la partita col Manchester City, primo vero test di livello della competizione. Intanto, arriva un verdetto importante dalla B, con la Sampdoria che resta nella serie cadetta e la Salernitana che retrocede in C nel peggiore dei modi: petardi e seggiolini che volano in campo, partita sospesa e 3-0 a tavolino. Di tutto questo parliamo con Franco Ordine in studio con noi, col tifoso bianconero Coach Sandro Campagna e col direttore del Secolo XIX Michele Brambilla.
So many catchphrases, we can't even be bothered to remember them. So whilst we try and make something stick, how about nine memorable songs from S3xverbot, Scustin, Les Lullies, Bruce Ruffin, Zodiac Mindwarp And The Love Reaction, The Spackles, Danny Cleaver, Madalitso band and Sexfaces.Voice of Jeff, Comedy Suburbs, what was it?, Tony has your Facebook comments, Dentist, sick of the internet, last week, Apocalypse Babys recording again, Andor, Forest, Lodger, French Connection, A Call To Spy, graphic violence, From the Vaults, Tony's International Gig Guide, this week, interviewing, the Quattro range (TM), cheese rolling, Health and Safety, no Izzatwat, Quiz Time for Tony, Monkey and a reminder of the ways you can listen.Song 1: S3xverbot – Sexverbot!Song 2: Scustin – I'm Never Flying With Ryanair AgainSong 3: Les Lullies – A l'EtroitSong 4: Bruce Ruffin – Crazy PeopleSong 5: Zodiac Mindwarp And The Love Reaction – Hangover From HellSong 6: The Spackles – Pistols At DawnSong 7: Danny Cleaver – Everything's Your FaultSong 8: Madalitso band – Princess WambaSong 9: Sexfaces – Special / Lame
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