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Il governo impugna la legge del Trentino sul terzo mandato, nonostante la contrarietà della Lega. Ne parliamo con Emilia Patta, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.La sindaca di Merano Zeller si toglie la fascia tricolore poi si difende: “La porterò con rispetto”. Ci racconta cosa è successo Carmelo Salvo, cronista del Corriere dell’Alto Adige.Il presidente americano Donald Trump ha avuto oggi una conversazione di due ore con Vladimir Putin, ma quali saranno le conseguenze? Con noi per parlarne Alessandro Marrone, responsabile del programma Difesa, sicurezza e spazio dell’Istituto Affari Internazionali e Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York. Intimidazioni al Foggia Calcio, arresti e daspo. Sentiamo Luca Guerra, giornalista de La Repubblica e Telesveva.
L'8 e 9 maggio 2025, Roma ha ospitato la seconda edizione dell'AeroSpace Power Conference, organizzata dall'Aeronautica Militare italiana in collaborazione scientifica con l'Istituto Affari Internazionali. Un appuntamento esclusivo che ha riunito oltre 1.500 partecipanti tra vertici militari, rappresentanti delle istituzioni, accademici, esperti e professionisti del settore aerospaziale.In questo episodio, raccogliamo una serie di interviste realizzate durante la conferenza con alcuni dei suoi protagonisti. Attraverso le loro voci, esploreremo temi cruciali come l'innovazione tecnologica, la sostenibilità nel settore della difesa, la centralità dello spazio e le prospettive dell'Italia nel quadro della cooperazione internazionale. In ordine di intervento, ascolteremo:Generale Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare;Valter Villadei, astronauta e pilota colonnello dell'Aeronautica Militare;Massimo Comparini, Managing Director della Space Division di Leonardo;Teodoro Valente, Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana;Lorenzo Mariani, Executive Group Director Sales & Business Development di MBDA e Managing Director di MBDA Italia.
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti:Pellegatti:" Il problema è la società. Reijnders destinato a partire." Impallomeni:" Il Milan se cambia la difesa il prossimo anno lotta per il titolo:"
Fabio Mini"La NATO in guerra"Dal patto di difesa alla frenesia bellicaPrefazione di Luciano CanforaEdizioni Dedalowww.edizionidedalo.itQual è il ruolo della NATO oggi? Quali sono i suoi nemici? Può entrare in guerra? L'autore, per molti anni ai vertici NATO, offre proposte concrete per rivedere l'organizzazione dall'interno.Come si è arrivati a questo punto? Se la Nato è in guerra lo deve alla sua sistematica e irrazionale violazione delle proprie regole e dello stesso Trattato costitutivo. Per quasi mezzo secolo la Nato ha rispettato i limiti geografici e operativi stabiliti, anche se seguiva e sosteneva la politica statunitense nel mondo. Con la fine dell'Unione Sovietica, però, la Nato ha cominciato a “giocare” con le parole del Trattato, poi a mistificarle e infine a tradirle. Ora la Nato non ha limiti di territorio e non ha un solo Nemico. Ne ha molti, scelti con cura rispettando le priorità americane. E così ogni Stato membro deve vedersela con la Russia, la Cina, l'Iran, la Corea del Nord, l'India, i Brics, gli Stati nuclearizzati, i terroristi, i criminali, gli scafisti, le organizzazioni umanitarie e perfino i pacifisti. L'autore svela i metodi, i pretesti e i trucchi che hanno portato la Nato alla frenesia bellica e l'Europa all'autodistruzione, con l'auspicio che si torni a ragionare.Per tutti quelli che desiderano comprendere i retroscena del clima politico attuale e la situazione di guerra che viviamo ogni giorno.Fabio Mini è Generale di Corpo d'Armata dell'Esercito Italiano. Ha comandato tutti i livelli di unità Bersaglieri e ricoperto incarichi dirigenziali presso gli Stati Maggiori dell'Esercito e della Difesa. È stato direttore dell'ISSMI presso il Centro Alti Studi e ha prestato servizio negli Stati Uniti, in Cina e nei Balcani. È stato Capo di Stato Maggiore del Comando Nato del Sud Europa e comandante della missione internazionale in Kosovo. Collabora con le riviste Limes e Geopolitica e dal 1989 al 2024 ha pubblicato e curato una ventina di libri sulla guerra con vari editori tra cui Einaudi, il Mulino e Paper First.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Idan Alexander, sergente maggiore dell’IDF e cittadino americano, è arrivato in Israele dopo essere stato liberato da Hamas. “Rilasciato grazie alla nostra pressione militare e a Trump” ha affermato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Ne parliamo con Giuseppe Dentice, analista OSMED- Osservatorio sul Mediterraneo.Giovedì a Istanbul un incontro che per Zelensky “potrebbe far finire la guerra”. Ma è davvero così? Lo chiediamo ad Alessandro Marrone, responsabile del programma Difesa, sicurezza e spazio dell’Istituto Affari Internazionali. Nuova svolta nel caso Resinovich: la vertebra era già rotta al momento dell’esame. Ci spiega tutto Nicodemo Gentile, legale di Sergio Resinovich e Presidente dell’Associazione Penelope. In campo questa sera Atalanta-Roma. Tutti gli aggiornamenti dal nostro Dario Ricci.
Un ombrello nucleare “made in Europe”. È stato questo uno degli argomenti principali al centro dell’incontro all’Eliseo fra il presidente Emmanuel Macron e il neo- cancelliere Friedrich Merz. Con Francia e Regno Unito, ha detto Merz, «daremo ai nostri ministri il mandato di avviare la discussione». La difesa, dunque, è in cima alla lista delle priorità dei leader europei. Ma sono tante le incognite e le difficoltà che l’Europa deve ancora affrontare e che non possono essere più rimandate.
Giorgia Meloni torna alla prova dell'Aula. E' il quarto premier time per la leader di Fdi negli oltre 900 giorni del suo esecutivo.
Alessandro Marrone, responsabile del Programma Difesa, Sicurezza e Spazio dell'Istituto Affari Internazionali (IAI), è intervenuto a Spazio Transnazionale, la trasmissione condotta da Francesco De Leo su Radio Radicale.Nel corso dell'intervista, Marrone ha analizzato l'escalation militare tra India e Pakistan e il piano israeliano per l'occupazione o lo sfollamento forzato della popolazione nella Striscia di Gaza. Ha inoltre commentato l'evoluzione del contesto geopolitico in Medio Oriente, con particolare attenzione al ruolo degli Houthi e alle implicazioni più ampie per la sicurezza regionale e internazionale. Un focus importante è stato dedicato anche all'evoluzione della difesa italiana, che si sta adattando a una nuova fase storica caratterizzata da minacce complesse e scenari in rapida trasformazione. Marrone ha citato in particolare l'AeroSpace Power Conference, evento dedicato alla riflessione strategica sulle capacità future necessarie per affrontare le sfide internazionali, di cui lo IAI è partner scientifico.
Trump ci ripensa: tra Putin e Zelensky c'è troppo odio, pace impossibile. Dalla pace in 24 ore alla pace forse impossibile è un attimo. Donald Trump è passato in pochi mesi dalla certezza di redimere in poco tempo le cause del conflitto tra Russia e Ucraina all'ammissione che Putin e Zelensky si odiano a tal punto di rendere un cessate il fuoco duraturo inprobabile. La faceva facile il presidente americano quando in piena campagna elettorale aveva convinto il mondo di essere in grado di fermare la guerra, omettendo, per mero calcolo politico, che le condizioni di una trattativa tra le due parti erano troppo radicate da far apparire, anche l'utilizzo della miglior tecnica diplomatica, una mera chimera irrealizzabile. Infatti le posizioni restano distanti. “Putin è cinico, dice di volere la tregua e continua ad attaccare", afferma Zelensky. “La riconciliazione è inevitabile, è solo questione di tempo. Le armi nucleari in Ucraina? Potrebbe non essere necessario usarle”, risponde Putin. Le manovre americane. Per comprendere lo stato confusionale in cui versa l'amministrazione americana basta osservare le ultime manovre di Washington. Kiev riceverà da Trump un sistema di difesa aerea Patriot, precedentemente diretto in Israele: sarà inviato in Ucraina dopo essere stato ricondizionato. Non solo. Gli alleati occidentali stanno discutendo la logistica di un eventuale trasferimento di un altro sistema Patriot da parte di Germania o Grecia. Il Dipartimento della Difesa ha dichiarato in una nota di "continuare a fornire equipaggiamento all'Ucraina da pacchetti precedentemente autorizzati", riferendosi ad armamenti prelevati dalle scorte esistenti e a nuovi acquisti. Nella sostanza, da una parte ci si prepara allo scenario peggiore, dall'altra si mettono le aventi: la pace tanto agognata, con ogni probabilità non ci sarà. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Commentiamo il 3-3 di Barcellona e anche Arsenal PSG. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Vigilia del 1° maggio tra monito di Mattarella sui salari e decreto sul tavolo del cdm. Il commento di Maurizio Del Conte, ordinario di diritto del lavoro all’Università Bocconi. Domani anche i concerti di Roma e Taranto. Sentiamo la nostra Marta Cagnola. Le ultime sul Conclave con Catia Caramelli. Von der Leyen: “I contrari al riarmo sono filorussi”. Putin ordina tre giorni di tregua, ma a Trump non bastano. La situazione tra campo e diplomazia con Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica e Capo di Stato Maggiore della Difesa. Dopo il maxi-blackout nella penisola iberica, in Italia possiamo stare tranquilli? Lo chiediamo a Davide Chiaroni, cofondatore di Energy&Strategy group del Politecnico di Milano.
Mentre cresce la pressione su Zelensky affinché accetti un accordo di pace, la scorsa notte Mosca ha bombardato Kiev causando dodici morti e una settantina di feriti. Ma quali potrebbero essere le conseguenze per l'Europa se Kiev dovesse accettare il piano di pace avvallato dagli Stati Uniti? Ne parliamo con Alessandro Marrone, responsabile del Programma “Difesa, sicurezza e spazio” dello IAI, Eleonora Tafuro di Ispi e con Ettore Sequi, già segretario generale della Farnesina e ambasciatore, oggi vicepresidente di Sace.
Gaza: l'IDF in un indagine sui 15 paramedici uccisi rileva “fallimenti professionali”.India: un morto ogni tre minuti, le strade indiane le più pericolose al mondo.Russia e Ucraina si sono accusate a vicenda di aver violato la tregua pasquale.USA: dettagli di un bombardamento in una seconda chat Signal del Segretario della Difesa.Sudan: i tagli di Trump colpiscono chi ha fame.Tunisia: pesanti condanne a importanti figure dell'opposizione Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
Stona la presenza virtuale del Segretario della Difesa statunitense Pete Hegseth alla 27ª riunione dell'Ukraine Defense Contact Group, proprio mentre a San Pietroburgo si intensificano i rapporti tra Russia e Stati Uniti, con l'incontro odierno tra Steve Witkoff e Vladimir Putin. Ne parliamo con Antonella Scott, giornalista del Sole 24 Ore, e Alessandro Colombo, professore di Relazioni internazionali all'Università Statale di Milano, ha scritto “Il suicidio della pace. Perché l'ordine internazionale liberale ha fallito (1989-2024)” (Raffaello Cortina Editore).Annunciati fondi all'Ucraina per droni e riparazioni dei mezzi, ma rischiano di non bastare senza un aiuto certo dagli Stati Uniti, sempre più orientati su altri fronti. Ne parliamo con Pietro Batacchi, direttore della Rivista Italiana Difesa.
L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.La coalizione dei volenterosi, guidata da Gran Bretagna e Francia con l'obiettivo di contribuire a garantire la sicurezza in Ucraina dopo il cessate il fuoco, rischia di arenarsi perché non è riuscita a ottenere dalla Casa Bianca alcun impegno concreto a fornire garanzie di sicurezza. Facciamo il punto insieme a Alessandro Marrone, responsabile del programma Difesa, sicurezza e spazio dell'Istituto Affari Internazionali.
In vista di #udinesemilan di questa sera, Sergio #conceicao sembra intenzionato a rivoluzionare ancora una volta la formazione rossonera. Questa volta, cambia la difesa, che dovrebbe passare a tre con il reinserimento di Fikayo #tomori dal primo minuto.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.
Ep. 560 - La Juventus è pronta a stravolgere la difesa durante il mercato estivo
Venerdì e sabato si tiene la Trentaseiesima edizione de "Lo scenario dell economia e della finanza" di The European House - Ambrosetti. Tra gli incontri più interessanti ci sarà venerdì "Gli impatti della Trumponomics sulle filiere industriali europee e italiane . Gli Stati Uniti rappresentano il 1° partner commerciale dell Unione Europea, con un surplus manifatturiero per l UE che sfiora i 200 miliardi di Euro (di cui il 19,6% detenuto dall Italia). Tuttavia, l UE registra un disavanzo verso gli Stati Uniti in termini di energia (-69,9 miliardi di Euro, di cui 7,6% detenuto dall Italia) e di servizi (-108,6 miliardi di Euro di cui 2,1% detenuto dall Italia) Teha evidenzia come gli impatti potenziali, derivanti dall introduzione di dazi, siano in media contenuti e gestibili per il sistema Paese, ricompresi tra 1,8 e 8 miliardi di Euro di riduzione dell export. Con la consapevolezza che alcune singole aziende di singoli settori potranno essere anche pesantemente impattate, come il settore dei macchinari, dei veicoli e della moda. Per rispondere alla politica commerciale del Presidente Trump, l Unione Europea potrebbe seguire le seguenti raccomandazioni: Consolidare la coesione tra gli Stati membri, rafforzare i legami verso altri, e nuovi, mercati e partner commerciali e attivare un tavolo di Lavoro condiviso tra Istituzioni europee e multinazionali americane.L elemento dirimente è: quanto la domanda di prodotti italiani ed europei è elastica rispetto al prezzo? Quanto i prodotti Made in Europe sono sostituibili (e in quanto tempo) da beni prodotti all interno degli Stati Uniti o in paesi non soggetti a dazi? In questo scenario, l Italia è il 21° Paese al mondo per insostituibilità commerciale delle esportazioni. Ne parliamo con Valerio De Molli, Managing Partner e CEO, The European House Ambrosetti e Teha GroupConfindustria taglia Pil 2025, +0,6%. Se guerra dazi +0,2%"La crescita in Italia riprende slancio solo nel 2026", avverte il Centro studi di Confindustria che, all'appuntamento con le previsioni di primavera, ha rivisto al ribasso dal +0,9 al +0,6% la stima per il Pil 2025 e vede in crescita dell'1% il Pil 2026. Incide un clima di incertezza "al massimo storico" legato anche alla guerra dei dazi che "pesano come un conflitto commerciale". Può andar peggio: la stima ipotizza che "l'impennata di incertezza duri per la prima metà del 2025" e "non include l'effetto di ulteriori dazi e contro dazi"; per gli economisti di via dell'Astronomia "lo scenario peggiore di un'eventuale escalation protezionistica" comporterà, invece, un ulteriore rallentamento del Pil con uno scostamento "del -0,4% nel 2025 e del -0,6% nel 2026", riducendo quindi la crescita attesa al +0,2% nel 2025 ed al +0,4% nel 2026. "Energia, green deal e dazi: gli ostacoli all'economia italiana e europea" al centro dell'analisi del centro centro studi di Confindustria. Il contesto è quello di "uno scenario internazionale sempre più frammentato" con una Europa che "sta progressivamente perdendo competitività". Sull'economia italiana "si contrappongono forze di segno opposto". Non mancano fattori che agiranno in positivo, come il taglio dei tassi, la risalita del reddito disponibile reale totale delle famiglie grazie al progressivo recupero delle retribuzioni pro-capite, il buon contributo dei redditi non da lavoro, l'aumento dell'occupazione totale, il calo dell'inflazione, "sebbene gli ultimi due fenomeni si attenueranno nel 2025 e 2026". Si aggiunge il calo atteso della propensione al risparmio che con l'aumento del reddito può dare un buon contributo alla dinamica dei consumi. E c'è l'implementazione del Pnrr: "Tra il 2025 e il 2026 le risorse programmate ammontano a circa 130 miliardi. Anche se non verranno spese tutte (l'ipotesi è che ne venga spesa la metà, 65 miliardi), daranno un importante contributo al Pil, in particolare agli investimenti in costruzioni, frenati dal venire meno degli incentivi all'edilizia residenziale". Il commento è di Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.Pnrr, Fitto gela Giorgetti ma apre alla possibilità di spostare i progetti alla CoesioneLa doccia fredda per le speranze di proroga del Pnrr interne al governo è arrivata proprio dal vice presidente esecutivo della Commissione Ue di Fdi. A inizio settimana Raffaele Fitto in audizione alle commissioni congiunte del Parlamento Europeo ha ricordato che: "Gli Stati membri hanno solo 18 mesi per raggiungere i circa 5mila target milestone, è importante accelerare. La Commissione è pronta a sostenere tutti gli Stati membri, ma dobbiamo ricordare che il margine di manovra si sta assottigliando. Tutti i target e i milestones devono essere raggiunti entro agosto 2026", ha aggiunto Fitto. Dopo il bastone è poi arrivata la carota: la Commissione europea nella revisione di medio termine della Politica di Coesione ha proposto che Stati Ue e regioni dovrebbero individuare "entro giugno 2025" i progetti del Pnrr che "rischiano di non essere completati entro la scadenza di agosto 2026" e che potrebbero essere presi in considerazione per il finanziamento attraverso la politica di Coesione. Nonostante il governo continui a considerare il Pnrr un successo, però, secondo il Sole 24 Ore sono almeno 20 le misure in affanno. Nel frattempo però come preannunciato da Ursula von der Leyen nel suo piano "ReArm Europe", poi ribattezzato "Readiness2030", la Commissione europea ha presentato la proposta che consentirà agli Stati di usare i fondi di Coesione tradizionalmente destinati alle regioni più in difficoltà per finanziare capitoli di spesa che rispondono alle nuove priorità, a partire dalla Difesa. Interviene Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.
Ep. 556 - Emergenza Juventus: come cambia la difesa dopo l'infortunio di Federico Gatti
Zuppa di Porro del 1° aprile 2025: rassegna stampa quotidiana
I titoli del settore difesa hanno corso molto ma le implicazioni del piano di riarmo potrebbero sorprendere
Il riarmo europeo in chiave anti-Putin, e in sostituzione degli armamenti Usa, tra volenterosi e contrari. Ne parliamo con Andrew Spannaus in studio insieme a Giampaolo Di Paola, ammiraglio ed ex ministro della Difesa.Ostia, i roghi negli stabilimenti e la battaglia sulle concessioni demaniali. Cerchiamo di capirne le cause con Federica Angeli, cronista de La Repubblica.Sindaco vieta e multa il calcio in strada. Ospitiamo il diretto protagonista, Silvio Parise, sindaco di Montecchio Maggiore (Vicenza).
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: De Paola:" Difesa a tre e tre attaccanti della Juve di Tudor poco equilibrio" Orlando:" Yildiz deve giocare dietro Vlahovic." Braglia:" Con Tudor la Juve arriva quarta. Gatti non è da Juve." Impallomeni:"Tudor è un buon allenatore ma non esageriamo."
La Coalizione dei volenterosi all'Eliseo rinnova il supporto all'Ucraina. Ce ne parla da Parigi Danilo Ceccarelli, collaboratore de Il Sole 24Ore.La capacità dell'Europa di sostenere militarmente l'Ucraina senza l'impegno statunitense. Ne parliamo con Alessandro Marrone, responsabile del programma Difesa, sicurezza e spazio dello IAI. Le proteste contro Hamas a Gaza e i timori per il piano di evacuazione. Ce ne parla dalla Striscia Diego Regosa, Senior Emergency Coordinator CESVI.
Ucraina: sottoscritto un accordo in cinque punti con Mosca. Oggi Zelensky da Macron, domani nuovo vertice dei “volenterosi”. L’Unione Europea presenta un kit di sopravvivenza. Ne parliamo con Alessandro Marrone, responsabile del programma “Difesa, sicurezza e spazio” dell’Istituto Affari Internazionali. In vista del 2 aprile, giorno di entrata in vigore dei dazi americani nei confronti dell’Europa, il comparto del vino è in fibrillazione. Sentiamo Franco Adami, Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, e Sandro Sartor, presidente e ad di Ruffino.
Ci eravamo lasciati nel 2024 con un grande punto interrogativo sul ritorno di Trump, e a soli tre mesi dal suo insediamento possiamo dirlo: l'effetto terremoto è arrivato. Sostegno all'Ucraina ridotto all'osso, rapporti NATO ai minimi storici e un messaggio chiaro agli alleati: “arrangiatevi”. L'Europa, spaesata ma scossa, inizia a ragionare su un'autonomia difensiva, mentre il progetto “ReArm Europe” si affaccia con ambizioni e polemiche. In questa puntata, Mauro Gilli – ricercatore al Politecnico di Zurigo – ci aiuta a leggere lo scenario: quali sono le reali minacce? L'Europa può davvero difendersi da sola? E l'Italia, storicamente mediatrice, che ruolo può giocare tra vincoli di bilancio e tensioni geopolitiche crescenti? Un episodio per chi vuole capire, al di là dei titoli, dove stiamo andando.
In apertura i commenti di Paolo Mieli ai fatti del giorno.In queste ultime settimane cui si dibatte della costruzione di un difesa comune europea e della necessità di sopperire ad un disimpegno americano nei confronti dell'Ucraina. L'intervista politica di oggi è al ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Giorno per giorno»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.I link di corriere.it:L'inquieta stagione dell'America di TrumpAccelerare sulla Difesa: i leader europei danno il via liberaNuovi raid su Gaza: perché Israele ha rotto la tregua e quali saranno le conseguenze
In occasione della pubblicazione di "Grande da Morire" edito da Il Mulino, abbiamo organizzato un Book Club con Sylvie Goulard, vice governatrice della Banca di Francia e già ministro della Difesa ed europarlamentare, per per parlare di quale potrebbe essere il futuro che ci aspetta in Europa. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con la membership. Per sostenere il nostro lavoro e ricevere contenuti esclusivi iscriviti alla membership su membership.willmedia.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Consiglio Ue, ok al piano difesa ma restano le incognite sui fondi. Il resoconto del nostro Sergio Nava.Oggi trasmettiamo in diretta da Bologna in occasione di Cosmoprof Worldwide 2025, la fiera leader mondiale in un settore, quello del beauty, in costante crescita. Ci raggiunge nei nei nostri studi in fiera Enrico Zannini, direttore generale di BolognaFiere Cosmoprof. Il calo delle emissioni provenienti dal trasporto diventa strutturale: -5% rispetto al 2019. Un piccolo ma incoraggiante passo che commentiamo con Jacopo Bencini, presidente di Italian Climate Network.
Il Libro Bianco sulla Difesa della Commissione Europea, il ruolo dell'Ungheria e il riavvicinamento dei paesi extra UE: Canada, Regno Unito, e Turchia. Ne parliamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24ore da Bruxelles e Antonio Missiroli, senior Advisor di ISPI.All'indomani della chiamata con il presidente Putin, Donald Trump informa Volodimir Zelensky dei progressi nei negoziati. Ne parliamo con Davide Maria de Luca, giornalista freelance, collabora con il Domani e la radio nazionale svizzera. Colloqui a Gedda previsti per il prossimo lunedì 24 marzo tra la delegazione statunitense e quella russa. Ne parliamo con Roberto Menotti, vice direttore di Aspenia.
A Bruxelles i Ventisette riuniti in Consiglio tra riarmo e libro bianco per la difesa. Ci colleghiamo con Marco Bresolin, corrispondente de La Stampa da Bruxelles. Riarmo europeo che pone interrogativi (e ricette diverse) di finanziamento: ci concentriamo sul lato più economico con Andrea Roventini, direttore dell'Istituto di Economia e professore ordinario di economia politica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Dopo quello del Senato, arriva anche l’ok della Camera: il ddl intercettazioni è legge. Ci spiega tutto Giovanni Negri, esperto di giustizia de Il Sole 24 Ore. Meta AI si prepara a sbarcare in Europa. Spazio: arrivano i primi dati scientifici del telescopio Euclid. Sentiamo il nostro Enrico Pagliarini.
In questa puntata di Start, un ritorno sulla scena politica tanto atteso, un tema di cui in questi giorni non possiamo non parlare e, infine, una minaccia per l'agricoltura italiana. Se vuoi raccontarmi le difficoltà e le sfide che, come giovane, incontri nella tua vita quotidiana o, semplicemente, dirmi la tua opinione sulle notizie che hai ascoltato oggi, puoi mandare un'email a angelica.migliorisi@ilsole24ore.com
In questa puntata di Start, un ritorno sulla scena politica tanto atteso, un tema di cui in questi giorni non possiamo non parlare e, infine, una minaccia per l'agricoltura italiana. Se vuoi raccontarmi le difficoltà e le sfide che, come giovane, incontri nella tua vita quotidiana o, semplicemente, dirmi la tua opinione sulle notizie che hai ascoltato oggi, puoi mandare un'email a angelica.migliorisi@ilsole24ore.com
Giorgia Meloni, intervenendo in Senato prima del Consiglio europeo, ha ribadito l'importanza dell'alleanza con gli Stati Uniti, la centralità della NATO e il rifiuto di un mero "riarmo puro", sottolineando la necessità di garanzie finanziarie per l'aumento della spesa per la difesa. Ha inoltre criticato l'eccessiva regolamentazione europea, sostenendo la necessità di maggiore semplificazione. Sul tema dei dazi, ha escluso rappresaglie contro gli USA, avvertendo che una guerra commerciale danneggerebbe tutti. Parallelamente, Mario Draghi ha presentato al Parlamento il suo Rapporto sulle sfide dell'Europa, individuando tre priorità: innovazione, decarbonizzazione e difesa. Ha proposto investimenti per 800 miliardi, con un approccio basato su debito comune e una deregolamentazione significativa ma controllata. Ha anche sottolineato la necessità che l'Europa agisca come un unico Stato, soprattutto alla luce dei cambiamenti nella politica estera statunitense. Ne parliamo con Dino Pesole, editorialista de Il Sole 24 Ore.Draghi, per rilancio competitività Ue priorità è ridurre bolletteMario Draghi, in audizione al Parlamento, ha indicato la riduzione del costo dell'energia come priorità per rilanciare la competitività europea. Ha evidenziato l'aumento dei prezzi del gas e dell'elettricità in Europa, sottolineando che l'Italia è tra i Paesi più colpiti, con costi dell'energia significativamente superiori rispetto a Francia, Spagna e Germania. Per contrastare il caro energia, si discute una riforma del mercato europeo che disaccoppi il prezzo del gas da quello dell'elettricità, proposta sostenuta dal governo italiano. Tuttavia, Elettricità Futura contesta questa strategia, affermando che il vero problema è la scarsa diffusione dei contratti a lungo termine (PPA), ritenuti lo strumento più efficace per stabilizzare i prezzi, e chiede lo sblocco di 150 gigawatt di energia rinnovabile fermi per questioni burocratiche. Il commento è di Giuseppe Argirò, Amministratore Delegato CVA Compagnia Valdostana delle acque.
All'indomani dei negoziati Usa-Ucraina, Putin ha risposto che una pace di 30 giorni non è sufficiente. Annunciata una possibile telefonata con il presidente Trump. Ne parliamo con Antonella Scott, giornalista de Il Sole 24 OreRearm Europe e Coalizione dei volenterosi a confronto. Ne parliamo con Alessandro Marrone, responsabile del programma "Difesa, sicurezza e spazio” dell’Istituto Affari Internazionali.
A Gedda la delegazione ucraina e quella statunitense hanno trovato un accordo di cessate il fuoco totale per trenta giorni. Gli Stati Uniti riprendono l'invio di armi a Kiev ma si attende ancora la risposta da Mosca. Ne parliamo con Ettore Sequi, già segretario generale della Farnesina e ambasciatore, Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica e Capo di Stato Maggiore della Difesa, Aldo Ferrari, docente all'Università Ca' Foscari di Venezia e responsabile del programma Russia, Caucaso e Asia centrale di ISPI.
Iniziamo questa puntata collegandoci con gli Stati Uniti, da Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York, per parlare della guerra dei dazi avviata dal Presidente americano Donald Trump. Con Maurizio Fioravanti, Generale di divisione, già Comandante delle forze speciali italiane (Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali), parliamo invece di difesa europea dopo l’approvazione del Parlamento europeo della risoluzione per il riarmo dell’Unione Europea. In serata sono arrivate anche le dichiarazioni del Ministro della Difesa Guido Crosetto, che si trova a Parigi per una riunione con gli omologhi di Francia, Germania, Gran Bretagna e Polonia. “Vogliamo una pace dura” ha affermato Crosetto, aggiungendo che l’Ucraina alla fine del conflitto dovrà essere messa in condizione di proseguire il proprio sviluppo democratico e di potersi difendere. Una nuova perizia sul caso Ramy scagiona il carabiniere alla guida della Giulietta. Ci racconta tutto Marco Oliva, conduttore di “Lombardia Nera” su Antenna 3.Università, La Sapienza ancora prima nella classifica Qs per gli studi classici. Con noi Antonella Polimeni, rettrice dell’Università Sapienza di Roma.
(00:00) Intro (01:54) Infrastrutture tecnologiche, intelligenza artificiale, satelliti: ReArm Europe non è solo cannoni e soldati, ma piattafrome tecnologiche dual-use (22:34) Il vero bazooka (fiscale) è quello di Merz: la Germania ha voglia di mega-deficit per rilanciare la propria economia (e quella dell'intero continente) (44:58) l'Italia si scopre austera e tassatrice Iscriviti a "Senza Pietà", la nuova newsletter settimanale in cui raccontiamo l'attualità economica in modo schietto e senza fronzoli. Don Chisciotte è un podcast di Will Media con Carlo Alberto Carnevale Maffè, Renato Cifarelli, Oscar Giannino e Clara Morelli. La post produzione è di Chora Media. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
I dettagli legali saranno definiti prima del prossimo Consiglio europeo ma il piano per il riarmo dell'Unione europea è ormai chiaro e mette d'accordo i Paesi membri, ad eccezione dell'Ungheria. Un piano da 800 miliardi che combina fondi pubblici e capitale privato. E' davvero un nuovo inizio per l'Europa? Ne parliamo con Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche e responsabile del programma "Attori globali" dell'Istituto Affari Internazionali, Alessandro Marrone, responsabile del programma “Difesa, sicurezza e spazio” dell'Istituto Affari Internazionali, e con Charles Kupchan, Senior Fellow al Council on Foreign Relations e professore di Relazioni internazionali alla Georgetown University.
Dopo le parole di Emmanuel Macron di ieri sera, con cui il presidente ha offerto protezione nucleare al resto dell'Europa, i leader europei si sono riuniti a Bruxelles per discutere di difesa europea e sostegno all'Ucraina. Ne parliamo con Antonio Villafranca, vice Presidente per la Ricerca dell'ISPI, Danilo Ceccarelli, nostro collaboratore a Bruxelles, e con il generale Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica e Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Al via oggi il Consiglio Ue sull'Ucraina. Ci colleghiamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24 Ore da Bruxelles. Cina: Alibaba rilascia una nuova versione della sua intelligenza artificiale sfidando DeepSeek. Ne parliamo con il nostro Enrico Pagliarini. Caldo sull'Italia, ANBI lancia l'allarme siccità a Foggia. Sentiamo Giulio Betti, climatologo e meteorologo del CNR.
Dopo l'annuncio di Donald Trump sullo stop agli aiuti all'Ucraina, Ursula von der Leyen annuncia un piano per il riarmo dell'Europa da 800 miliardi di euro. Un piano in cinque punti di cui si discuterà in maniera più approfondita giovedì al Consiglio straordinario di Bruxelles. Ne parliamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24Ore a Bruxelles, Elio Calcagno, ricercatore nel programma "Difesa, sicurezza e spazio” dello IAI, e con Pietro Batacchi, direttore della Rivista Italiana Difesa.