Hey Sud

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Hey Sud è un ciclo di talks ideato da Fabio Mazzocca, Sales Responsible South Area Consulting, e promosso da EY nel sud Italia con l’intento di avviare un confronto sulle principali tematiche di interesse territoriale tra imprese, professionisti, istituzioni e altri soggetti attivi.

Hey Sud


    • Mar 19, 2025 LATEST EPISODE
    • every other week NEW EPISODES
    • 18m AVG DURATION
    • 52 EPISODES


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    Latest episodes from Hey Sud

    Francesco Cupertino, Rettore Politecnico Bari - 14 Marzo 2025

    Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 8:11


    La transizione ecologica, fondamentale per combattere il cambiamento climatico, punta a trasformare il nostro modello economico in uno più sostenibile, neutrale dal punto di vista climatico e rispettoso dell'ambiente. L'Unione Europea è in prima linea in questa sfida, grazie all'European Green Deal, che mira alla neutralità climatica entro il 2050 e a una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030. La Commissione ENVI, presieduta da Antonio Decaro, ha un ruolo centrale nel definire politiche innovative e nel promuovere strumenti come il pacchetto “Fit for 55”, il fondo sociale per il clima e iniziative per l'economia circolare. Tuttavia, la transizione ecologica non si gioca solo a livello europeo: i territori locali sono il cuore di questo cambiamento. Le città, infatti, hanno la possibilità di sperimentare soluzioni concrete, come la mobilità sostenibile, l'efficienza energetica e la tutela della biodiversità urbana. Ma il percorso non è privo di ostacoli: costi iniziali elevati, complessità normativa e resistenze sociali possono rallentare i progressi. È qui che entra in gioco la collaborazione tra istituzioni europee, nazionali e locali, con un obiettivo comune: trasformare le sfide in opportunità. La transizione ecologica può infatti creare nuovi posti di lavoro, migliorare la qualità della vita e garantire un futuro più sicuro per le prossime generazioni. Con il contributo di Antonio Decaro rifletteremo su come possiamo tutti essere protagonisti di questa trasformazione. Perché la transizione ecologica non è solo un obbligo, ma un impegno condiviso per costruire un domani più giusto e sostenibile.

    Angelo Di Giovine, Presidente Sez. Energia Ambiente e Utilities Confindustria Bari-Bat - 4 Marzo 2025

    Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 9:11


    La transizione ecologica, fondamentale per combattere il cambiamento climatico, punta a trasformare il nostro modello economico in uno più sostenibile, neutrale dal punto di vista climatico e rispettoso dell'ambiente. L'Unione Europea è in prima linea in questa sfida, grazie all'European Green Deal, che mira alla neutralità climatica entro il 2050 e a una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030. La Commissione ENVI, presieduta da Antonio Decaro, ha un ruolo centrale nel definire politiche innovative e nel promuovere strumenti come il pacchetto “Fit for 55”, il fondo sociale per il clima e iniziative per l'economia circolare. Tuttavia, la transizione ecologica non si gioca solo a livello europeo: i territori locali sono il cuore di questo cambiamento. Le città, infatti, hanno la possibilità di sperimentare soluzioni concrete, come la mobilità sostenibile, l'efficienza energetica e la tutela della biodiversità urbana. Ma il percorso non è privo di ostacoli: costi iniziali elevati, complessità normativa e resistenze sociali possono rallentare i progressi. È qui che entra in gioco la collaborazione tra istituzioni europee, nazionali e locali, con un obiettivo comune: trasformare le sfide in opportunità. La transizione ecologica può infatti creare nuovi posti di lavoro, migliorare la qualità della vita e garantire un futuro più sicuro per le prossime generazioni. Con il contributo di Antonio Decaro rifletteremo su come possiamo tutti essere protagonisti di questa trasformazione. Perché la transizione ecologica non è solo un obbligo, ma un impegno condiviso per costruire un domani più giusto e sostenibile.

    Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo Economico Regione Puglia - 14 Marzo 2025

    Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 4:48


    La transizione ecologica, fondamentale per combattere il cambiamento climatico, punta a trasformare il nostro modello economico in uno più sostenibile, neutrale dal punto di vista climatico e rispettoso dell'ambiente.L'Unione Europea è in prima linea in questa sfida, grazie all'European Green Deal, che mira alla neutralità climatica entro il 2050 e a una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030.La Commissione ENVI, presieduta da Antonio Decaro, ha un ruolo centrale nel definire politiche innovative e nel promuovere strumenti come il pacchetto “Fit for 55”, il fondo sociale per il clima e iniziative per l'economia circolare.Tuttavia, la transizione ecologica non si gioca solo a livello europeo: i territori locali sono il cuore di questo cambiamento. Le città, infatti, hanno la possibilità di sperimentare soluzioni concrete, come la mobilità sostenibile, l'efficienza energetica e la tutela della biodiversità urbana.Ma il percorso non è privo di ostacoli: costi iniziali elevati, complessità normativa e resistenze sociali possono rallentare i progressi. È qui che entra in gioco la collaborazione tra istituzioni europee, nazionali e locali, con un obiettivo comune: trasformare le sfide in opportunità.La transizione ecologica può infatti creare nuovi posti di lavoro, migliorare la qualità della vita e garantire un futuro più sicuro per le prossime generazioni. Con il contributo di Antonio Decaro rifletteremo su come possiamo tutti essere protagonisti di questa trasformazione. Perché la transizione ecologica non è solo un obbligo, ma un impegno condiviso per costruire un domani più giusto e sostenibile.

    Antonio Trevisi, Senatore e Energy Manager Università del Salento - 14 Marzo 2025

    Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 8:23


    La transizione ecologica, fondamentale per combattere il cambiamento climatico, punta a trasformare il nostro modello economico in uno più sostenibile, neutrale dal punto di vista climatico e rispettoso dell'ambiente. L'Unione Europea è in prima linea in questa sfida, grazie all'European Green Deal, che mira alla neutralità climatica entro il 2050 e a una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030. La Commissione ENVI, presieduta da Antonio Decaro, ha un ruolo centrale nel definire politiche innovative e nel promuovere strumenti come il pacchetto “Fit for 55”, il fondo sociale per il clima e iniziative per l'economia circolare. Tuttavia, la transizione ecologica non si gioca solo a livello europeo: i territori locali sono il cuore di questo cambiamento. Le città, infatti, hanno la possibilità di sperimentare soluzioni concrete, come la mobilità sostenibile, l'efficienza energetica e la tutela della biodiversità urbana. Ma il percorso non è privo di ostacoli: costi iniziali elevati, complessità normativa e resistenze sociali possono rallentare i progressi. È qui che entra in gioco la collaborazione tra istituzioni europee, nazionali e locali, con un obiettivo comune: trasformare le sfide in opportunità. La transizione ecologica può infatti creare nuovi posti di lavoro, migliorare la qualità della vita e garantire un futuro più sicuro per le prossime generazioni.Con il contributo di Antonio Decaro rifletteremo su come possiamo tutti essere protagonisti di questa trasformazione. Perché la transizione ecologica non è solo un obbligo, ma un impegno condiviso per costruire un domani più giusto e sostenibile.

    Antonio Decaro, Presidente ENVI UE (Comm. Ambiente, Clima e Sicurezza Alimentare) - 14 Marzo 2025

    Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 5:19


    La transizione ecologica, fondamentale per combattere il cambiamento climatico, punta a trasformare il nostro modello economico in uno più sostenibile, neutrale dal punto di vista climatico e rispettoso dell'ambiente.L'Unione Europea è in prima linea in questa sfida, grazie all'European Green Deal, che mira alla neutralità climatica entro il 2050 e a una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030.La Commissione ENVI, presieduta da Antonio Decaro, ha un ruolo centrale nel definire politiche innovative e nel promuovere strumenti come il pacchetto “Fit for 55”, il fondo sociale per il clima e iniziative per l'economia circolare.Tuttavia, la transizione ecologica non si gioca solo a livello europeo: i territori locali sono il cuore di questo cambiamento. Le città, infatti, hanno la possibilità di sperimentare soluzioni concrete, come la mobilità sostenibile, l'efficienza energetica e la tutela della biodiversità urbana.Ma il percorso non è privo di ostacoli: costi iniziali elevati, complessità normativa e resistenze sociali possono rallentare i progressi. È qui che entra in gioco la collaborazione tra istituzioni europee, nazionali e locali, con un obiettivo comune: trasformare le sfide in opportunità.La transizione ecologica può infatti creare nuovi posti di lavoro, migliorare la qualità della vita e garantire un futuro più sicuro per le prossime generazioni. Con il contributo di Antonio Decaro rifletteremo su come possiamo tutti essere protagonisti di questa trasformazione. Perché la transizione ecologica non è solo un obbligo, ma un impegno condiviso per costruire un domani più giusto e sostenibile.

    Transizione: ambizione o illusione? - Ep. 8 - 14 Marzo 2025

    Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 84:56


    La transizione ecologica, fondamentale per combattere il cambiamento climatico, punta a trasformare il nostro modello economico in uno più sostenibile, neutrale dal punto di vista climatico e rispettoso dell'ambiente.L'Unione Europea è in prima linea in questa sfida, grazie all'European Green Deal, che mira alla neutralità climatica entro il 2050 e a una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030.La Commissione ENVI, presieduta da Antonio Decaro, ha un ruolo centrale nel definire politiche innovative e nel promuovere strumenti come il pacchetto “Fit for 55”, il fondo sociale per il clima e iniziative per l'economia circolare.Tuttavia, la transizione ecologica non si gioca solo a livello europeo: i territori locali sono il cuore di questo cambiamento. Le città, infatti, hanno la possibilità di sperimentare soluzioni concrete, come la mobilità sostenibile, l'efficienza energetica e la tutela della biodiversità urbana.Ma il percorso non è privo di ostacoli: costi iniziali elevati, complessità normativa e resistenze sociali possono rallentare i progressi. È qui che entra in gioco la collaborazione tra istituzioni europee, nazionali e locali, con un obiettivo comune: trasformare le sfide in opportunità.La transizione ecologica può infatti creare nuovi posti di lavoro, migliorare la qualità della vita e garantire un futuro più sicuro per le prossime generazioni. Con il contributo di Antonio Decaro rifletteremo su come possiamo tutti essere protagonisti di questa trasformazione. Perché la transizione ecologica non è solo un obbligo, ma un impegno condiviso per costruire un domani più giusto e sostenibile.Ospiti:Antonio Decaro, Presidente ENVI UE (Comm. Ambiente, Clima e Sicurezza Alimentare)Antonio Trevisi, Senatore e Energy Manager Università del SalentoAlessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo Economico Regione PugliaFabrizio Penna, Capo Dipartimento Unità di Missione PNRR MASE (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica)Angelo Di Giovine, Presidente Sez. Energia Ambiente e Utilities Confindustria Bari-BatFrancesco Cupertino, Rettore Politecnico BariClaudio Meucci, EY Consulting Market LeaderHost:Antonio Procacci, Vice Direttore Telenorba

    Danilo Caivano, Professore Ordinario Dipartimento Informatica Università degli studi di Bari - 4 Dicembre 2024

    Play Episode Listen Later Dec 9, 2024 8:20


    L'intelligenza artificiale rappresenta una delle tecnologie più dirompenti del nostro tempo e sta trasformando profondamente il panorama economico e sociale a livello globale. Se questo sarà un bene o un male lo scopriremo solo vivendo, “AI” posteri l'ardua sentenza.Al momento, con i dati a nostra disposizione, non possiamo che credere che il mondo può trarre enormi benefici da questa rivoluzione tecnologica. Sud Italia e Puglia non sono escluse da questi benefici e, anzi, potrebbero trarne linfa per colmare il divario che ci trasciniamo da sempre rispetto al nord d'Italia e d'Europa. Nel corso di questo appuntamento di Hey Sud abbiamo parlato dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul tessuto produttivo e sociale della Puglia, esplorando come questa tecnologia possa favorire innovazione, crescita economica e competitività territoriale. Abbiamo discusso delle opportunità che l'IA offre per le imprese locali, con incentivi che potrebbero sostenere l'automazione dei processi, la trasformazione digitale e la creazione di nuovi modelli di business data-driven. La Puglia, che già si distingue per la sua capacità di attrarre fondi e investimenti strategici, si prepara a un ulteriore salto di qualità. L'introduzione di tecnologie basate sull'intelligenza artificiale permetterà alle imprese pugliesi di migliorare la loro efficienza operativa, stimolare la competitività e favorire l'internalizzazione dei loro prodotti e servizi.Gli assi strategici del piano regionale per l'AI si concentrano su tre ambiti fondamentali: crescita tecnologica, formazione dei talenti e inclusione. Oltre un miliardo di euro sarà destinato allo sviluppo di progetti legati all'IA, con un focus specifico sulla trasformazione digitale delle PMI, l'integrazione di sistemi di intelligenza artificiale nelle filiere industriali e la creazione di nuove startup tecnologiche nel settore dell'AI.Al centro della nostra discussione, è stato posto anche il tema della formazione dei talenti. La Puglia si impegna a sostenere lo sviluppo di competenze digitali avanzate attraverso investimenti in percorsi di formazione e collaborazioni con università e centri di ricerca, creando così un bacino di professionisti qualificati pronti a guidare la rivoluzione tecnologica. Un altro asse prioritario riguarda l'inclusione sociale e il supporto alle fasce deboli.L'intelligenza artificiale può infatti essere utilizzata per migliorare l'accessibilità ai servizi pubblici, l'efficienza dei sistemi sanitari e delle infrastrutture, con benefici concreti per tutti i cittadini. L'obiettivo auspicato è quello di trasformare la Puglia in un hub per l'intelligenza artificiale e l'innovazione tecnologica, creando un ecosistema in grado di attrarre investimenti nazionali e internazionali e stimolare uno sviluppo sostenibile e inclusivo.Grazie a queste iniziative, la Puglia potrà rafforzare la sua competitività a livello globale e affrontare con decisione le sfide dei prossimi anni, promuovendo un modello di sviluppo che integra tecnologia, talento e coesione sociale. 

    Mariarita Costanza, CTO e CoFounder Macnil, Vice presidente Confindustria Bari e BAT per Innovazione e Start Up - 4 Dicembre 2024

    Play Episode Listen Later Dec 9, 2024 7:19


    L'intelligenza artificiale rappresenta una delle tecnologie più dirompenti del nostro tempo e sta trasformando profondamente il panorama economico e sociale a livello globale. Se questo sarà un bene o un male lo scopriremo solo vivendo, “AI” posteri l'ardua sentenza.Al momento, con i dati a nostra disposizione, non possiamo che credere che il mondo può trarre enormi benefici da questa rivoluzione tecnologica. Sud Italia e Puglia non sono escluse da questi benefici e, anzi, potrebbero trarne linfa per colmare il divario che ci trasciniamo da sempre rispetto al nord d'Italia e d'Europa. Nel corso di questo appuntamento di Hey Sud abbiamo parlato dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul tessuto produttivo e sociale della Puglia, esplorando come questa tecnologia possa favorire innovazione, crescita economica e competitività territoriale. Abbiamo discusso delle opportunità che l'IA offre per le imprese locali, con incentivi che potrebbero sostenere l'automazione dei processi, la trasformazione digitale e la creazione di nuovi modelli di business data-driven. La Puglia, che già si distingue per la sua capacità di attrarre fondi e investimenti strategici, si prepara a un ulteriore salto di qualità. L'introduzione di tecnologie basate sull'intelligenza artificiale permetterà alle imprese pugliesi di migliorare la loro efficienza operativa, stimolare la competitività e favorire l'internalizzazione dei loro prodotti e servizi.Gli assi strategici del piano regionale per l'AI si concentrano su tre ambiti fondamentali: crescita tecnologica, formazione dei talenti e inclusione. Oltre un miliardo di euro sarà destinato allo sviluppo di progetti legati all'IA, con un focus specifico sulla trasformazione digitale delle PMI, l'integrazione di sistemi di intelligenza artificiale nelle filiere industriali e la creazione di nuove startup tecnologiche nel settore dell'AI.Al centro della nostra discussione, è stato posto anche il tema della formazione dei talenti. La Puglia si impegna a sostenere lo sviluppo di competenze digitali avanzate attraverso investimenti in percorsi di formazione e collaborazioni con università e centri di ricerca, creando così un bacino di professionisti qualificati pronti a guidare la rivoluzione tecnologica. Un altro asse prioritario riguarda l'inclusione sociale e il supporto alle fasce deboli.L'intelligenza artificiale può infatti essere utilizzata per migliorare l'accessibilità ai servizi pubblici, l'efficienza dei sistemi sanitari e delle infrastrutture, con benefici concreti per tutti i cittadini. L'obiettivo auspicato è quello di trasformare la Puglia in un hub per l'intelligenza artificiale e l'innovazione tecnologica, creando un ecosistema in grado di attrarre investimenti nazionali e internazionali e stimolare uno sviluppo sostenibile e inclusivo.Grazie a queste iniziative, la Puglia potrà rafforzare la sua competitività a livello globale e affrontare con decisione le sfide dei prossimi anni, promuovendo un modello di sviluppo che integra tecnologia, talento e coesione sociale. 

    Gaetano Grasso, Responsabile Uff. Monitoraggio Tecnico InnovaPuglia - 4 Dicembre 2024

    Play Episode Listen Later Dec 9, 2024 6:28


    L'intelligenza artificiale rappresenta una delle tecnologie più dirompenti del nostro tempo e sta trasformando profondamente il panorama economico e sociale a livello globale. Se questo sarà un bene o un male lo scopriremo solo vivendo, “AI” posteri l'ardua sentenza.Al momento, con i dati a nostra disposizione, non possiamo che credere che il mondo può trarre enormi benefici da questa rivoluzione tecnologica. Sud Italia e Puglia non sono escluse da questi benefici e, anzi, potrebbero trarne linfa per colmare il divario che ci trasciniamo da sempre rispetto al nord d'Italia e d'Europa. Nel corso di questo appuntamento di Hey Sud abbiamo parlato dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul tessuto produttivo e sociale della Puglia, esplorando come questa tecnologia possa favorire innovazione, crescita economica e competitività territoriale. Abbiamo discusso delle opportunità che l'IA offre per le imprese locali, con incentivi che potrebbero sostenere l'automazione dei processi, la trasformazione digitale e la creazione di nuovi modelli di business data-driven. La Puglia, che già si distingue per la sua capacità di attrarre fondi e investimenti strategici, si prepara a un ulteriore salto di qualità. L'introduzione di tecnologie basate sull'intelligenza artificiale permetterà alle imprese pugliesi di migliorare la loro efficienza operativa, stimolare la competitività e favorire l'internalizzazione dei loro prodotti e servizi.Gli assi strategici del piano regionale per l'AI si concentrano su tre ambiti fondamentali: crescita tecnologica, formazione dei talenti e inclusione. Oltre un miliardo di euro sarà destinato allo sviluppo di progetti legati all'IA, con un focus specifico sulla trasformazione digitale delle PMI, l'integrazione di sistemi di intelligenza artificiale nelle filiere industriali e la creazione di nuove startup tecnologiche nel settore dell'AI.Al centro della nostra discussione, è stato posto anche il tema della formazione dei talenti. La Puglia si impegna a sostenere lo sviluppo di competenze digitali avanzate attraverso investimenti in percorsi di formazione e collaborazioni con università e centri di ricerca, creando così un bacino di professionisti qualificati pronti a guidare la rivoluzione tecnologica. Un altro asse prioritario riguarda l'inclusione sociale e il supporto alle fasce deboli.L'intelligenza artificiale può infatti essere utilizzata per migliorare l'accessibilità ai servizi pubblici, l'efficienza dei sistemi sanitari e delle infrastrutture, con benefici concreti per tutti i cittadini. L'obiettivo auspicato è quello di trasformare la Puglia in un hub per l'intelligenza artificiale e l'innovazione tecnologica, creando un ecosistema in grado di attrarre investimenti nazionali e internazionali e stimolare uno sviluppo sostenibile e inclusivo.Grazie a queste iniziative, la Puglia potrà rafforzare la sua competitività a livello globale e affrontare con decisione le sfide dei prossimi anni, promuovendo un modello di sviluppo che integra tecnologia, talento e coesione sociale. 

    Alessandro Delle donne, Direttore Generale IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” Bari - 4 Dicembre 2024

    Play Episode Listen Later Dec 9, 2024 7:21


    L'intelligenza artificiale rappresenta una delle tecnologie più dirompenti del nostro tempo e sta trasformando profondamente il panorama economico e sociale a livello globale. Se questo sarà un bene o un male lo scopriremo solo vivendo, “AI” posteri l'ardua sentenza.Al momento, con i dati a nostra disposizione, non possiamo che credere che il mondo può trarre enormi benefici da questa rivoluzione tecnologica. Sud Italia e Puglia non sono escluse da questi benefici e, anzi, potrebbero trarne linfa per colmare il divario che ci trasciniamo da sempre rispetto al nord d'Italia e d'Europa. Nel corso di questo appuntamento di Hey Sud abbiamo parlato dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul tessuto produttivo e sociale della Puglia, esplorando come questa tecnologia possa favorire innovazione, crescita economica e competitività territoriale. Abbiamo discusso delle opportunità che l'IA offre per le imprese locali, con incentivi che potrebbero sostenere l'automazione dei processi, la trasformazione digitale e la creazione di nuovi modelli di business data-driven. La Puglia, che già si distingue per la sua capacità di attrarre fondi e investimenti strategici, si prepara a un ulteriore salto di qualità. L'introduzione di tecnologie basate sull'intelligenza artificiale permetterà alle imprese pugliesi di migliorare la loro efficienza operativa, stimolare la competitività e favorire l'internalizzazione dei loro prodotti e servizi.Gli assi strategici del piano regionale per l'AI si concentrano su tre ambiti fondamentali: crescita tecnologica, formazione dei talenti e inclusione. Oltre un miliardo di euro sarà destinato allo sviluppo di progetti legati all'IA, con un focus specifico sulla trasformazione digitale delle PMI, l'integrazione di sistemi di intelligenza artificiale nelle filiere industriali e la creazione di nuove startup tecnologiche nel settore dell'AI.Al centro della nostra discussione, è stato posto anche il tema della formazione dei talenti. La Puglia si impegna a sostenere lo sviluppo di competenze digitali avanzate attraverso investimenti in percorsi di formazione e collaborazioni con università e centri di ricerca, creando così un bacino di professionisti qualificati pronti a guidare la rivoluzione tecnologica. Un altro asse prioritario riguarda l'inclusione sociale e il supporto alle fasce deboli.L'intelligenza artificiale può infatti essere utilizzata per migliorare l'accessibilità ai servizi pubblici, l'efficienza dei sistemi sanitari e delle infrastrutture, con benefici concreti per tutti i cittadini. L'obiettivo auspicato è quello di trasformare la Puglia in un hub per l'intelligenza artificiale e l'innovazione tecnologica, creando un ecosistema in grado di attrarre investimenti nazionali e internazionali e stimolare uno sviluppo sostenibile e inclusivo.Grazie a queste iniziative, la Puglia potrà rafforzare la sua competitività a livello globale e affrontare con decisione le sfide dei prossimi anni, promuovendo un modello di sviluppo che integra tecnologia, talento e coesione sociale. 

    Gianna Elisa Berlingerio, Direttore Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia - 4 Dicembre 2024

    Play Episode Listen Later Dec 9, 2024 6:58


    L'intelligenza artificiale rappresenta una delle tecnologie più dirompenti del nostro tempo e sta trasformando profondamente il panorama economico e sociale a livello globale. Se questo sarà un bene o un male lo scopriremo solo vivendo, “AI” posteri l'ardua sentenza.Al momento, con i dati a nostra disposizione, non possiamo che credere che il mondo può trarre enormi benefici da questa rivoluzione tecnologica. Sud Italia e Puglia non sono escluse da questi benefici e, anzi, potrebbero trarne linfa per colmare il divario che ci trasciniamo da sempre rispetto al nord d'Italia e d'Europa. Nel corso di questo appuntamento di Hey Sud abbiamo parlato dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul tessuto produttivo e sociale della Puglia, esplorando come questa tecnologia possa favorire innovazione, crescita economica e competitività territoriale. Abbiamo discusso delle opportunità che l'IA offre per le imprese locali, con incentivi che potrebbero sostenere l'automazione dei processi, la trasformazione digitale e la creazione di nuovi modelli di business data-driven. La Puglia, che già si distingue per la sua capacità di attrarre fondi e investimenti strategici, si prepara a un ulteriore salto di qualità. L'introduzione di tecnologie basate sull'intelligenza artificiale permetterà alle imprese pugliesi di migliorare la loro efficienza operativa, stimolare la competitività e favorire l'internalizzazione dei loro prodotti e servizi.Gli assi strategici del piano regionale per l'AI si concentrano su tre ambiti fondamentali: crescita tecnologica, formazione dei talenti e inclusione. Oltre un miliardo di euro sarà destinato allo sviluppo di progetti legati all'IA, con un focus specifico sulla trasformazione digitale delle PMI, l'integrazione di sistemi di intelligenza artificiale nelle filiere industriali e la creazione di nuove startup tecnologiche nel settore dell'AI.Al centro della nostra discussione, è stato posto anche il tema della formazione dei talenti. La Puglia si impegna a sostenere lo sviluppo di competenze digitali avanzate attraverso investimenti in percorsi di formazione e collaborazioni con università e centri di ricerca, creando così un bacino di professionisti qualificati pronti a guidare la rivoluzione tecnologica. Un altro asse prioritario riguarda l'inclusione sociale e il supporto alle fasce deboli.L'intelligenza artificiale può infatti essere utilizzata per migliorare l'accessibilità ai servizi pubblici, l'efficienza dei sistemi sanitari e delle infrastrutture, con benefici concreti per tutti i cittadini. L'obiettivo auspicato è quello di trasformare la Puglia in un hub per l'intelligenza artificiale e l'innovazione tecnologica, creando un ecosistema in grado di attrarre investimenti nazionali e internazionali e stimolare uno sviluppo sostenibile e inclusivo.Grazie a queste iniziative, la Puglia potrà rafforzare la sua competitività a livello globale e affrontare con decisione le sfide dei prossimi anni, promuovendo un modello di sviluppo che integra tecnologia, talento e coesione sociale. 

    “AI” posteri l'ardua sentenza - Ep. 7 - 4 Dicembre 2024

    Play Episode Listen Later Dec 9, 2024 78:18


    L'intelligenza artificiale rappresenta una delle tecnologie più dirompenti del nostro tempo e sta trasformando profondamente il panorama economico e sociale a livello globale. Se questo sarà un bene o un male lo scopriremo solo vivendo, “AI” posteri l'ardua sentenza.Al momento, con i dati a nostra disposizione, non possiamo che credere che il mondo può trarre enormi benefici da questa rivoluzione tecnologica. Sud Italia e Puglia non sono escluse da questi benefici e, anzi, potrebbero trarne linfa per colmare il divario che ci trasciniamo da sempre rispetto al nord d'Italia e d'Europa. Nel corso di questo appuntamento di Hey Sud abbiamo parlato dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul tessuto produttivo e sociale della Puglia, esplorando come questa tecnologia possa favorire innovazione, crescita economica e competitività territoriale. Abbiamo discusso delle opportunità che l'IA offre per le imprese locali, con incentivi che potrebbero sostenere l'automazione dei processi, la trasformazione digitale e la creazione di nuovi modelli di business data-driven. La Puglia, che già si distingue per la sua capacità di attrarre fondi e investimenti strategici, si prepara a un ulteriore salto di qualità. L'introduzione di tecnologie basate sull'intelligenza artificiale permetterà alle imprese pugliesi di migliorare la loro efficienza operativa, stimolare la competitività e favorire l'internalizzazione dei loro prodotti e servizi.Gli assi strategici del piano regionale per l'AI si concentrano su tre ambiti fondamentali: crescita tecnologica, formazione dei talenti e inclusione. Oltre un miliardo di euro sarà destinato allo sviluppo di progetti legati all'IA, con un focus specifico sulla trasformazione digitale delle PMI, l'integrazione di sistemi di intelligenza artificiale nelle filiere industriali e la creazione di nuove startup tecnologiche nel settore dell'AI.Al centro della nostra discussione, è stato posto anche il tema della formazione dei talenti. La Puglia si impegna a sostenere lo sviluppo di competenze digitali avanzate attraverso investimenti in percorsi di formazione e collaborazioni con università e centri di ricerca, creando così un bacino di professionisti qualificati pronti a guidare la rivoluzione tecnologica. Un altro asse prioritario riguarda l'inclusione sociale e il supporto alle fasce deboli.L'intelligenza artificiale può infatti essere utilizzata per migliorare l'accessibilità ai servizi pubblici, l'efficienza dei sistemi sanitari e delle infrastrutture, con benefici concreti per tutti i cittadini. L'obiettivo auspicato è quello di trasformare la Puglia in un hub per l'intelligenza artificiale e l'innovazione tecnologica, creando un ecosistema in grado di attrarre investimenti nazionali e internazionali e stimolare uno sviluppo sostenibile e inclusivo.Grazie a queste iniziative, la Puglia potrà rafforzare la sua competitività a livello globale e affrontare con decisione le sfide dei prossimi anni, promuovendo un modello di sviluppo che integra tecnologia, talento e coesione sociale. Host:• Antonio Procacci, Vice Direttore TelenorbaOspiti:• Gianna Elisa Berlingerio, Direttore Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia• Alessandro Delle Donne, Direttore Generale IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” Bari• Gaetano Grasso, Responsabile Uff. Monitoraggio Tecnico InnovaPuglia• Danilo Caivano, Professore Ordinario Dipartimento Informatica Università degli studi di Bari• Mariarita Costanza, CTO e CoFounder Macnil, Vice presidente Confindustria Bari e BAT per Innovazione e Start Up• Claudio Meucci, EY Consulting Market Leader

    Marina Lalli, Vice Presidente Confindustria Bari e BAT - 10 Ottobre 2024

    Play Episode Listen Later Oct 14, 2024 4:44


    Entro ottobre la Puglia firmerà con il Governo l'Accordo per la Coesione che porterà nelle casse della Regione circa 6 miliardi.La Puglia ha già un elenco di oltre 450 progetti pronti per essere finanziati. Il piano Fsc della Puglia si basa su tre assi: crescita, talenti e fasce deboli.La parte del leone nelle proposte spetta agli incentivi alle imprese che assorbirà 1,5 miliardi di euro per sostenere il tessuto economico, la digitalizzazione, l'internalizzazione, per favorire l'introduzione dell'intelligenza artificiale.Lo scenario auspicato è quello di ampliare le aziende e stimolare la competitività. Il secondo settore d'intervento riguarda i trasporti con progetti che spaziano da nuove strade, ferrovie e infrastrutture per la mobilità.Un altro miliardo di euro sarà destinato ad acqua, rifiuti, case popolari ed alloggi per studenti. Con questi investimenti la Puglia può migliore ulteriormente le sue performance macroeconomiche.Da anni la Regione è sopra la media nazionale per capacità di spesa dei fondi comunitari, con ricadute positive sull'economia: il Pil della Puglia nel quinquennio 2019-2023 registra il tasso di crescita più alto d'Italia in termini reali, pari al +6,1%, con un Mezzogiorno d'Italia che nel complesso registra un dato di crescita cumulata del +3,7%, superiore alla media nazionale (+3,5%).Grazie all'efficace utilizzo dei fondi della coesione, la Puglia potrà affrontare con maggiore determinazione le sfide che l'attendo nei prossimi anni, rafforzando la competitività e un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile. 

    Domenico Antonacci, Presidente ANCE Bari e BAT Giovani - 10 Ottobre 2024

    Play Episode Listen Later Oct 14, 2024 7:09


    Entro ottobre la Puglia firmerà con il Governo l'Accordo per la Coesione che porterà nelle casse della Regione circa 6 miliardi.La Puglia ha già un elenco di oltre 450 progetti pronti per essere finanziati. Il piano Fsc della Puglia si basa su tre assi: crescita, talenti e fasce deboli.La parte del leone nelle proposte spetta agli incentivi alle imprese che assorbirà 1,5 miliardi di euro per sostenere il tessuto economico, la digitalizzazione, l'internalizzazione, per favorire l'introduzione dell'intelligenza artificiale.Lo scenario auspicato è quello di ampliare le aziende e stimolare la competitività. Il secondo settore d'intervento riguarda i trasporti con progetti che spaziano da nuove strade, ferrovie e infrastrutture per la mobilità.Un altro miliardo di euro sarà destinato ad acqua, rifiuti, case popolari ed alloggi per studenti. Con questi investimenti la Puglia può migliore ulteriormente le sue performance macroeconomiche.Da anni la Regione è sopra la media nazionale per capacità di spesa dei fondi comunitari, con ricadute positive sull'economia: il Pil della Puglia nel quinquennio 2019-2023 registra il tasso di crescita più alto d'Italia in termini reali, pari al +6,1%, con un Mezzogiorno d'Italia che nel complesso registra un dato di crescita cumulata del +3,7%, superiore alla media nazionale (+3,5%).Grazie all'efficace utilizzo dei fondi della coesione, la Puglia potrà affrontare con maggiore determinazione le sfide che l'attendo nei prossimi anni, rafforzando la competitività e un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile. 

    Domenico Laforgia, Presidente Acquedotto Pugliese - 10 Ottobre 2024

    Play Episode Listen Later Oct 14, 2024 4:44


    Entro ottobre la Puglia firmerà con il Governo l'Accordo per la Coesione che porterà nelle casse della Regione circa 6 miliardi.La Puglia ha già un elenco di oltre 450 progetti pronti per essere finanziati. Il piano Fsc della Puglia si basa su tre assi: crescita, talenti e fasce deboli.La parte del leone nelle proposte spetta agli incentivi alle imprese che assorbirà 1,5 miliardi di euro per sostenere il tessuto economico, la digitalizzazione, l'internalizzazione, per favorire l'introduzione dell'intelligenza artificiale.Lo scenario auspicato è quello di ampliare le aziende e stimolare la competitività. Il secondo settore d'intervento riguarda i trasporti con progetti che spaziano da nuove strade, ferrovie e infrastrutture per la mobilità.Un altro miliardo di euro sarà destinato ad acqua, rifiuti, case popolari ed alloggi per studenti. Con questi investimenti la Puglia può migliore ulteriormente le sue performance macroeconomiche.Da anni la Regione è sopra la media nazionale per capacità di spesa dei fondi comunitari, con ricadute positive sull'economia: il Pil della Puglia nel quinquennio 2019-2023 registra il tasso di crescita più alto d'Italia in termini reali, pari al +6,1%, con un Mezzogiorno d'Italia che nel complesso registra un dato di crescita cumulata del +3,7%, superiore alla media nazionale (+3,5%).Grazie all'efficace utilizzo dei fondi della coesione, la Puglia potrà affrontare con maggiore determinazione le sfide che l'attendo nei prossimi anni, rafforzando la competitività e un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile. 

    Luciana Di Bisceglie, Presidente Unioncamere Puglia - 10 Ottobre 2024

    Play Episode Listen Later Oct 14, 2024 7:45


    Entro ottobre la Puglia firmerà con il Governo l'Accordo per la Coesione che porterà nelle casse della Regione circa 6 miliardi.La Puglia ha già un elenco di oltre 450 progetti pronti per essere finanziati. Il piano Fsc della Puglia si basa su tre assi: crescita, talenti e fasce deboli.La parte del leone nelle proposte spetta agli incentivi alle imprese che assorbirà 1,5 miliardi di euro per sostenere il tessuto economico, la digitalizzazione, l'internalizzazione, per favorire l'introduzione dell'intelligenza artificiale.Lo scenario auspicato è quello di ampliare le aziende e stimolare la competitività. Il secondo settore d'intervento riguarda i trasporti con progetti che spaziano da nuove strade, ferrovie e infrastrutture per la mobilità.Un altro miliardo di euro sarà destinato ad acqua, rifiuti, case popolari ed alloggi per studenti. Con questi investimenti la Puglia può migliore ulteriormente le sue performance macroeconomiche.Da anni la Regione è sopra la media nazionale per capacità di spesa dei fondi comunitari, con ricadute positive sull'economia: il Pil della Puglia nel quinquennio 2019-2023 registra il tasso di crescita più alto d'Italia in termini reali, pari al +6,1%, con un Mezzogiorno d'Italia che nel complesso registra un dato di crescita cumulata del +3,7%, superiore alla media nazionale (+3,5%).Grazie all'efficace utilizzo dei fondi della coesione, la Puglia potrà affrontare con maggiore determinazione le sfide che l'attendo nei prossimi anni, rafforzando la competitività e un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile. 

    Puglia, finalmente c'è coesione, Hey Sud - Ep. 6 - 10 ottobre 2024

    Play Episode Listen Later Oct 14, 2024 80:54


    Entro ottobre la Puglia firmerà con il Governo l'Accordo per la Coesione che porterà nelle casse della Regione circa 6 miliardi. La Puglia ha già un elenco di oltre 450 progetti pronti per essere finanziati. Il piano Fsc della Puglia si basa su tre assi: crescita, talenti e fasce deboli.La parte del leone nelle proposte spetta agli incentivi alle imprese che assorbirà 1,5 miliardi di euro per sostenere il tessuto economico, la digitalizzazione, l'internalizzazione, per favorire l'introduzione dell'intelligenza artificiale. Lo scenario auspicato è quello di ampliare le aziende e stimolare la competitività. Il secondo settore d'intervento riguarda i trasporti con progetti che spaziano da nuove strade, ferrovie e infrastrutture per la mobilità.Un altro miliardo di euro sarà destinato ad acqua, rifiuti, case popolari ed alloggi per studenti. Con questi investimenti la Puglia può migliore ulteriormente le sue performance macroeconomiche.Da anni la Regione è sopra la media nazionale per capacità di spesa dei fondi comunitari, con ricadute positive sull'economia: il Pil della Puglia nel quinquennio 2019-2023 registra il tasso di crescita più alto d'Italia in termini reali, pari al +6,1%, con un Mezzogiorno d'Italia che nel complesso registra un dato di crescita cumulata del +3,7%, superiore alla media nazionale (+3,5%).Grazie all'efficace utilizzo dei fondi della coesione, la Puglia potrà affrontare con maggiore determinazione le sfide che l'attendo nei prossimi anni, rafforzando la competitività e un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile. È di questo che parleremo nel prossimo appuntamento di Hey Sud alla presenza di ospiti qualificati. Host:Antonio Procacci, giornalista TelenorbaOspiti:Raffaele Piemontese, Assessore al Bilancio e alla Programmazione Regione PugliaMarina Lalli, Vice Presidente Confindustria Bari e BATDomenico Antonacci, Presidente ANCE Bari e BAT GiovaniLuciana Di Bisceglie, Presidente Unioncamere PugliaDomenico Laforgia, Presidente Acquedotto PuglieseClaudio Meucci, EY Consulting Market Leader

    Giaky Degennaro, Manager di Ateneo e Amministratore Università Lum - 20 Maggio 2024

    Play Episode Listen Later May 27, 2024 8:19


    Un tempo si andava a scuola per cercare lavoro, ora sono le aziende che vanno nelle scuole per cercare i lavoratori di domani.Ci sono molte università in cui gli studenti trovano occupazione ancor prima di laurearsi o comunque in altissima percentuale entro il primo anno dalla laurea.Le aziende vanno a caccia di talenti e pur di assicurarseli sono disposti ad assumerli ancor prima che completino i loro percorsi di studi. Non è però l'unica ragione alla base della cooperazione tra mondo accademico e aziende.Lo scambio di conoscenze tra atenei e aziende e l'attuazione di progetti comuni sono fondamentali per l'attrattività delle università, la competitività delle aziende, l'occupabilità dei laureati e la crescita economica e sociale dei territori.Le aziende conoscono il valore di assumere risorse giovani e qualificate, in possesso di specifiche skill, in grado di favorire innovazione e cambiamenti migliorativi.Allo stesso tempo, un contatto e un dialogo costanti contribuiscono a definire piani formativi specifici per i vari percorsi degli studenti.EY è un esempio della preziosa collaborazione tra università e aziende.Grazie al lavoro svolto con il Politecnico di Bari EY ha assunto ben 700 professionisti in 5 anni al servizio del competence center pugliese. Ma di casi ce ne sono tanti altri. E tante altre opportunità potrebbero aprirsi in futuro.Occorre però rimuovere alcune criticità, che pure non mancano.

    Antonello Garzoni, Rettore Università LUM - 20 maggio 2024

    Play Episode Listen Later May 27, 2024 8:19


    Un tempo si andava a scuola per cercare lavoro, ora sono le aziende che vanno nelle scuole per cercare i lavoratori di domani.Ci sono molte università in cui gli studenti trovano occupazione ancor prima di laurearsi o comunque in altissima percentuale entro il primo anno dalla laurea.Le aziende vanno a caccia di talenti e pur di assicurarseli sono disposti ad assumerli ancor prima che completino i loro percorsi di studi. Non è però l'unica ragione alla base della cooperazione tra mondo accademico e aziende.Lo scambio di conoscenze tra atenei e aziende e l'attuazione di progetti comuni sono fondamentali per l'attrattività delle università, la competitività delle aziende, l'occupabilità dei laureati e la crescita economica e sociale dei territori.Le aziende conoscono il valore di assumere risorse giovani e qualificate, in possesso di specifiche skill, in grado di favorire innovazione e cambiamenti migliorativi.Allo stesso tempo, un contatto e un dialogo costanti contribuiscono a definire piani formativi specifici per i vari percorsi degli studenti.EY è un esempio della preziosa collaborazione tra università e aziende.Grazie al lavoro svolto con il Politecnico di Bari EY ha assunto ben 700 professionisti in 5 anni al servizio del competence center pugliese. Ma di casi ce ne sono tanti altri. E tante altre opportunità potrebbero aprirsi in futuro.Occorre però rimuovere alcune criticità, che pure non mancano.

    Mario Aprile, Vice Presidente Giovani Imprenditori Confindustria - 20 Maggio 2024

    Play Episode Listen Later May 27, 2024 6:55


    Un tempo si andava a scuola per cercare lavoro, ora sono le aziende che vanno nelle scuole per cercare i lavoratori di domani.Ci sono molte università in cui gli studenti trovano occupazione ancor prima di laurearsi o comunque in altissima percentuale entro il primo anno dalla laurea.Le aziende vanno a caccia di talenti e pur di assicurarseli sono disposti ad assumerli ancor prima che completino i loro percorsi di studi. Non è però l'unica ragione alla base della cooperazione tra mondo accademico e aziende.Lo scambio di conoscenze tra atenei e aziende e l'attuazione di progetti comuni sono fondamentali per l'attrattività delle università, la competitività delle aziende, l'occupabilità dei laureati e la crescita economica e sociale dei territori.Le aziende conoscono il valore di assumere risorse giovani e qualificate, in possesso di specifiche skill, in grado di favorire innovazione e cambiamenti migliorativi.Allo stesso tempo, un contatto e un dialogo costanti contribuiscono a definire piani formativi specifici per i vari percorsi degli studenti.EY è un esempio della preziosa collaborazione tra università e aziende.Grazie al lavoro svolto con il Politecnico di Bari EY ha assunto ben 700 professionisti in 5 anni al servizio del competence center pugliese. Ma di casi ce ne sono tanti altri. E tante altre opportunità potrebbero aprirsi in futuro.Occorre però rimuovere alcune criticità, che pure non mancano.

    Stefano Bronzini, Rettore Università di Bari - 20 Maggio 2024

    Play Episode Listen Later May 27, 2024 8:01


    Un tempo si andava a scuola per cercare lavoro, ora sono le aziende che vanno nelle scuole per cercare i lavoratori di domani.Ci sono molte università in cui gli studenti trovano occupazione ancor prima di laurearsi o comunque in altissima percentuale entro il primo anno dalla laurea.Le aziende vanno a caccia di talenti e pur di assicurarseli sono disposti ad assumerli ancor prima che completino i loro percorsi di studi. Non è però l'unica ragione alla base della cooperazione tra mondo accademico e aziende.Lo scambio di conoscenze tra atenei e aziende e l'attuazione di progetti comuni sono fondamentali per l'attrattività delle università, la competitività delle aziende, l'occupabilità dei laureati e la crescita economica e sociale dei territori.Le aziende conoscono il valore di assumere risorse giovani e qualificate, in possesso di specifiche skill, in grado di favorire innovazione e cambiamenti migliorativi.Allo stesso tempo, un contatto e un dialogo costanti contribuiscono a definire piani formativi specifici per i vari percorsi degli studenti.EY è un esempio della preziosa collaborazione tra università e aziende.Grazie al lavoro svolto con il Politecnico di Bari EY ha assunto ben 700 professionisti in 5 anni al servizio del competence center pugliese. Ma di casi ce ne sono tanti altri. E tante altre opportunità potrebbero aprirsi in futuro.Occorre però rimuovere alcune criticità, che pure non mancano.

    Fabio Pollice, Rettore Università del Salento - 20 Maggio 2024

    Play Episode Listen Later May 27, 2024 18:01


    Un tempo si andava a scuola per cercare lavoro, ora sono le aziende che vanno nelle scuole per cercare i lavoratori di domani.Ci sono molte università in cui gli studenti trovano occupazione ancor prima di laurearsi o comunque in altissima percentuale entro il primo anno dalla laurea.Le aziende vanno a caccia di talenti e pur di assicurarseli sono disposti ad assumerli ancor prima che completino i loro percorsi di studi. Non è però l'unica ragione alla base della cooperazione tra mondo accademico e aziende.Lo scambio di conoscenze tra atenei e aziende e l'attuazione di progetti comuni sono fondamentali per l'attrattività delle università, la competitività delle aziende, l'occupabilità dei laureati e la crescita economica e sociale dei territori.Le aziende conoscono il valore di assumere risorse giovani e qualificate, in possesso di specifiche skill, in grado di favorire innovazione e cambiamenti migliorativi.Allo stesso tempo, un contatto e un dialogo costanti contribuiscono a definire piani formativi specifici per i vari percorsi degli studenti.EY è un esempio della preziosa collaborazione tra università e aziende.Grazie al lavoro svolto con il Politecnico di Bari EY ha assunto ben 700 professionisti in 5 anni al servizio del competence center pugliese. Ma di casi ce ne sono tanti altri. E tante altre opportunità potrebbero aprirsi in futuro.Occorre però rimuovere alcune criticità, che pure non mancano.

    Antonio De Vito, Direttore Generale Puglia Sviluppo - 20 Maggio 2024

    Play Episode Listen Later May 27, 2024 8:45


    Un tempo si andava a scuola per cercare lavoro, ora sono le aziende che vanno nelle scuole per cercare i lavoratori di domani.Ci sono molte università in cui gli studenti trovano occupazione ancor prima di laurearsi o comunque in altissima percentuale entro il primo anno dalla laurea.Le aziende vanno a caccia di talenti e pur di assicurarseli sono disposti ad assumerli ancor prima che completino i loro percorsi di studi. Non è però l'unica ragione alla base della cooperazione tra mondo accademico e aziende.Lo scambio di conoscenze tra atenei e aziende e l'attuazione di progetti comuni sono fondamentali per l'attrattività delle università, la competitività delle aziende, l'occupabilità dei laureati e la crescita economica e sociale dei territori.Le aziende conoscono il valore di assumere risorse giovani e qualificate, in possesso di specifiche skill, in grado di favorire innovazione e cambiamenti migliorativi.Allo stesso tempo, un contatto e un dialogo costanti contribuiscono a definire piani formativi specifici per i vari percorsi degli studenti.EY è un esempio della preziosa collaborazione tra università e aziende.Grazie al lavoro svolto con il Politecnico di Bari EY ha assunto ben 700 professionisti in 5 anni al servizio del competence center pugliese. Ma di casi ce ne sono tanti altri. E tante altre opportunità potrebbero aprirsi in futuro.Occorre però rimuovere alcune criticità, che pure non mancano.

    Formazione e lavoro, binomio indissolubile, Hey Sud - Ep. 5 - 20 maggio 2024

    Play Episode Listen Later May 27, 2024 91:07


    Un tempo si andava a scuola per cercare lavoro, ora sono le aziende che vanno nelle scuole per cercare i lavoratori di domani. Ci sono molte università in cui gli studenti trovano occupazione ancor prima di laurearsi o comunque in altissima percentuale entro il primo anno dalla laurea.Le aziende vanno a caccia di talenti e pur di assicurarseli sono disposti ad assumerli ancor prima che completino i loro percorsi di studi. Non è però l'unica ragione alla base della cooperazione tra mondo accademico e aziende.Lo scambio di conoscenze tra atenei e aziende e l'attuazione di progetti comuni sono fondamentali per l'attrattività delle università, la competitività delle aziende, l'occupabilità dei laureati e la crescita economica e sociale dei territori.Le aziende conoscono il valore di assumere risorse giovani e qualificate, in possesso di specifiche skill, in grado di favorire innovazione e cambiamenti migliorativi.Allo stesso tempo, un contatto e un dialogo costanti contribuiscono a definire piani formativi specifici per i vari percorsi degli studenti.EY è un esempio della preziosa collaborazione tra università e aziende.Grazie al lavoro svolto con il Politecnico di Bari EY ha assunto ben 700 professionisti in 5 anni al servizio del competence center pugliese. Ma di casi ce ne sono tanti altri. E tante altre opportunità potrebbero aprirsi in futuro.Occorre però rimuovere alcune criticità, che pure non mancano.È di questo che parleremo nel prossimo appuntamento di Hey Sud alla presenza di ospiti qualificati.  Host:Antonio Procacci, Giornalista TelenorbaOspiti:Stefano Bronzini, Rettore Università di BariAntonello Garzoni, Rettore Università LUMFabio Pollice, Rettore Università del SalentoAntonio De Vito, Direttore Generale Puglia SviluppoMario Aprile, Vice Presidente Giovani Imprenditori ConfindustriaClaudio Meucci, EY Consulting Market Leader 

    Logistica, un treno da non perdere, Hey Sud - Ep. 4 - 26 marzo 2024

    Play Episode Listen Later Apr 5, 2024 78:33


    La Puglia si candida a diventare l'hub meridionale della logistica. Il tacco dello Stivale sta vivendo un significativo aumento degli investimenti esteri nel settore, posizionandosi come un'importante piattaforma di scambio al centro del Mar Mediterraneo, orientata verso i mercati dei Balcani, del Medio Oriente e del Nord Africa.È un settore in crescita, che conta già 9.100 imprese e 58.000 addetti. A settembre dell'anno scorso la Regione Puglia ha approvato il Piano Regionale delle Merci e della Logistica (PRML), che detta gli indirizzi strategici per promuovere lo sviluppo del trasporto merci combinato strada-mare, incluse le autostrade del mare, e ferro-mare integrando a rete e specializzando per funzioni i terminal portuali, le aree retroportuali, i poli logistici, i terminal ferroviari e le funzioni aeroportuali di trasporto delle merci.Un progetto che non è soltanto di carattere economico, ma anche ecologico: puntare sulla intermodalità significa infatti sottrarre centinaia di mezzi dalle strade. I vantaggi sarebbero molteplici, anche in termini di risparmi. Se poi questa idea si sposa con la Zona economica speciale il mix è perfetto per garantire investimenti di una certa rilevanza.Ci sono già esempi importanti. Mercitalia Logistic ha annunciato investimenti per 3 miliardi in dieci anni e la Puglia avrà un ruolo importante per il consolidamento dei trasporti su gomma e nave. A Bari, il fondo australiano Cromwell Group Property sta investendo 40 milioni, il player inglese Panattoni ne investirà altri 20 milioni per sviluppare una piattaforma di logistica avanzata e poi c'è lo studio di architettura e urbanistica The Blossom Avenue Management (Bam), che vuole realizzare una moderna piattaforma di logistica robotizzata e magazzini just-in-time di oltre 70.000 mq, sempre a Bari. Conad sta investendo 15 milioni a Grottaglie per una piattaforma logistica del freddo.Dhl Express Italy ha presentato recentemente gli interventi di ammodernamento delle sedi operative di Bari, Trani, Lecce e le strategie di sviluppo della società nella regione al servizio dell'export delle imprese pugliesi. Lidl sta investendo 40 milioni nella logistica a Molfetta.Questo per citare solo qualche esempio. Poi ci sono le realtà del territorio, come il Gruppo GTS, azienda ferroviaria intermodale di Bari da 160 milioni di fatturato annuo, come l'interporto di Bari, quarto in Italia per numero di treni merci movimentati. Insomma, la Puglia punta forte sulla logistica, tanto da aver anche promosso la nascita di un ITS per formare i futuri operatori del settore. Quali sono le prossime sfide, quali gli obiettivi, cosa manca per diventare davvero l'hub meridionale (o magari mediterraneo) della logistica? Host:Antonio Procacci, Giornalista TelenorbaOspiti:Antonio Vasile, Presidente Aeroporti di PugliaUgo Patroni Griffi, Presidente Autorità del Sistema Portuale del Mare Adriatico MeridionaleVito Antonio Antonacci, Direttore di Dipartimento mobilitàLuigi Ranieri, Responsabile Pianificazione Strategica Metropolitana per il Comune di BariChristian Colaneri, Dorettore della Direzione Strategie e Pianificazione Sviluppo Infrastrutture di Polo RFIGianluca Celotto, Responsabile di ingegneriae processi posta, comunicazione e logistica di Poste ItalianeClaudio Meucci, EY Consulting Market Leader

    Gianluca Celotto, Responsabile di ingegneria e processi posta, comunicazione e logistica di Poste Italiane - 26 Marzo 2024

    Play Episode Listen Later Apr 2, 2024 8:18


    La Puglia si candida a diventare l'hub meridionale della logistica. Il tacco dello Stivale sta vivendo un significativo aumento degli investimenti esteri nel settore, posizionandosi come un'importante piattaforma di scambio al centro del Mar Mediterraneo, orientata verso i mercati dei Balcani, del Medio Oriente e del Nord Africa.È un settore in crescita, che conta già 9.100 imprese e 58.000 addetti. A settembre dell'anno scorso la Regione Puglia ha approvato il Piano Regionale delle Merci e della Logistica (PRML), che detta gli indirizzi strategici per promuovere lo sviluppo del trasporto merci combinato strada-mare, incluse le autostrade del mare, e ferro-mare integrando a rete e specializzando per funzioni i terminal portuali, le aree retroportuali, i poli logistici, i terminal ferroviari e le funzioni aeroportuali di trasporto delle merci. Un progetto che non è soltanto di carattere economico, ma anche ecologico: puntare sulla intermodalità significa infatti sottrarre centinaia di mezzi dalle strade.I vantaggi sarebbero molteplici, anche in termini di risparmi. Se poi questa idea si sposa con la Zona economica speciale il mix è perfetto per garantire investimenti di una certa rilevanza. Ci sono già esempi importanti. Mercitalia Logistic ha annunciato investimenti per 3 miliardi in dieci anni e la Puglia avrà un ruolo importante per il consolidamento dei trasporti su gomma e nave.A Bari, il fondo australiano Cromwell Group Property sta investendo 40 milioni, il player inglese Panattoni ne investirà altri 20 milioni per sviluppare una piattaforma di logistica avanzata e poi c'è lo studio di architettura e urbanistica The Blossom Avenue Management (Bam), che vuole realizzare una moderna piattaforma di logistica robotizzata e magazzini just-in-time di oltre 70.000 mq, sempre a Bari. Conad sta investendo 15 milioni a Grottaglie per una piattaforma logistica del freddo.Dhl Express Italy ha presentato recentemente gli interventi di ammodernamento delle sedi operative di Bari, Trani, Lecce e le strategie di sviluppo della società nella regione al servizio dell'export delle imprese pugliesi. Lidl sta investendo 40 milioni nella logistica a Molfetta. Questo per citare solo qualche esempio. Poi ci sono le realtà del territorio, come il Gruppo GTS, azienda ferroviaria intermodale di Bari da 160 milioni di fatturato annuo, come l'interporto di Bari, quarto in Italia per numero di treni merci movimentati. Insomma, la Puglia punta forte sulla logistica, tanto da aver anche promosso la nascita di un ITS per formare i futuri operatori del settore. Quali sono le prossime sfide, quali gli obiettivi, cosa manca per diventare davvero l'hub meridionale (o magari mediterraneo) della logistica?

    Christian Colaneri, Direttore della Direzione Strategie e Pianificazione Sviluppo Infrastrutture di Polo RFI - 26 Marzo 2024

    Play Episode Listen Later Apr 2, 2024 4:20


    La Puglia si candida a diventare l'hub meridionale della logistica. Il tacco dello Stivale sta vivendo un significativo aumento degli investimenti esteri nel settore, posizionandosi come un'importante piattaforma di scambio al centro del Mar Mediterraneo, orientata verso i mercati dei Balcani, del Medio Oriente e del Nord Africa. È un settore in crescita, che conta già 9.100 imprese e 58.000 addetti. A settembre dell'anno scorso la Regione Puglia ha approvato il Piano Regionale delle Merci e della Logistica (PRML), che detta gli indirizzi strategici per promuovere lo sviluppo del trasporto merci combinato strada-mare, incluse le autostrade del mare, e ferro-mare integrando a rete e specializzando per funzioni i terminal portuali, le aree retroportuali, i poli logistici, i terminal ferroviari e le funzioni aeroportuali di trasporto delle merci.Un progetto che non è soltanto di carattere economico, ma anche ecologico: puntare sulla intermodalità significa infatti sottrarre centinaia di mezzi dalle strade. I vantaggi sarebbero molteplici, anche in termini di risparmi. Se poi questa idea si sposa con la Zona economica speciale il mix è perfetto per garantire investimenti di una certa rilevanza. Ci sono già esempi importanti. Mercitalia Logistic ha annunciato investimenti per 3 miliardi in dieci anni e la Puglia avrà un ruolo importante per il consolidamento dei trasporti su gomma e nave. A Bari, il fondo australiano Cromwell Group Property sta investendo 40 milioni, il player inglese Panattoni ne investirà altri 20 milioni per sviluppare una piattaforma di logistica avanzata e poi c'è lo studio di architettura e urbanistica The Blossom Avenue Management (Bam), che vuole realizzare una moderna piattaforma di logistica robotizzata e magazzini just-in-time di oltre 70.000 mq, sempre a Bari.Conad sta investendo 15 milioni a Grottaglie per una piattaforma logistica del freddo. Dhl Express Italy ha presentato recentemente gli interventi di ammodernamento delle sedi operative di Bari, Trani, Lecce e le strategie di sviluppo della società nella regione al servizio dell'export delle imprese pugliesi. Lidl sta investendo 40 milioni nella logistica a Molfetta. Questo per citare solo qualche esempio. Poi ci sono le realtà del territorio, come il Gruppo GTS, azienda ferroviaria intermodale di Bari da 160 milioni di fatturato annuo, come l'interporto di Bari, quarto in Italia per numero di treni merci movimentati. Insomma, la Puglia punta forte sulla logistica, tanto da aver anche promosso la nascita di un ITS per formare i futuri operatori del settore. Quali sono le prossime sfide, quali gli obiettivi, cosa manca per diventare davvero l'hub meridionale (o magari mediterraneo) della logistica?

    Luigi Ranieri, Responsabile Pianificazione Strategica Metropolitana per il Comune di Bari - 26 Marzo 2024

    Play Episode Listen Later Apr 2, 2024 6:20


    La Puglia si candida a diventare l'hub meridionale della logistica. Il tacco dello Stivale sta vivendo un significativo aumento degli investimenti esteri nel settore, posizionandosi come un'importante piattaforma di scambio al centro del Mar Mediterraneo, orientata verso i mercati dei Balcani, del Medio Oriente e del Nord Africa. È un settore in crescita, che conta già 9.100 imprese e 58.000 addetti.A settembre dell'anno scorso la Regione Puglia ha approvato il Piano Regionale delle Merci e della Logistica (PRML), che detta gli indirizzi strategici per promuovere lo sviluppo del trasporto merci combinato strada-mare, incluse le autostrade del mare, e ferro-mare integrando a rete e specializzando per funzioni i terminal portuali, le aree retroportuali, i poli logistici, i terminal ferroviari e le funzioni aeroportuali di trasporto delle merci. Un progetto che non è soltanto di carattere economico, ma anche ecologico: puntare sulla intermodalità significa infatti sottrarre centinaia di mezzi dalle strade. I vantaggi sarebbero molteplici, anche in termini di risparmi. Se poi questa idea si sposa con la Zona economica speciale il mix è perfetto per garantire investimenti di una certa rilevanza. Ci sono già esempi importanti. Mercitalia Logistic ha annunciato investimenti per 3 miliardi in dieci anni e la Puglia avrà un ruolo importante per il consolidamento dei trasporti su gomma e nave.A Bari, il fondo australiano Cromwell Group Property sta investendo 40 milioni, il player inglese Panattoni ne investirà altri 20 milioni per sviluppare una piattaforma di logistica avanzata e poi c'è lo studio di architettura e urbanistica The Blossom Avenue Management (Bam), che vuole realizzare una moderna piattaforma di logistica robotizzata e magazzini just-in-time di oltre 70.000 mq, sempre a Bari. Conad sta investendo 15 milioni a Grottaglie per una piattaforma logistica del freddo. Dhl Express Italy ha presentato recentemente gli interventi di ammodernamento delle sedi operative di Bari, Trani, Lecce e le strategie di sviluppo della società nella regione al servizio dell'export delle imprese pugliesi. Lidl sta investendo 40 milioni nella logistica a Molfetta. Questo per citare solo qualche esempio. Poi ci sono le realtà del territorio, come il Gruppo GTS, azienda ferroviaria intermodale di Bari da 160 milioni di fatturato annuo, come l'interporto di Bari, quarto in Italia per numero di treni merci movimentati.Insomma, la Puglia punta forte sulla logistica, tanto da aver anche promosso la nascita di un ITS per formare i futuri operatori del settore. Quali sono le prossime sfide, quali gli obiettivi, cosa manca per diventare davvero l'hub meridionale (o magari mediterraneo) della logistica?

    Innovazioni nella logistica con Vito Antonio Antonacci, Direttore di Dipartimento mobilità - 26 Marzo 2024

    Play Episode Listen Later Apr 2, 2024 7:23


    La Puglia si candida a diventare l'hub meridionale della logistica. Il tacco dello Stivale sta vivendo un significativo aumento degli investimenti esteri nel settore, posizionandosi come un'importante piattaforma di scambio al centro del Mar Mediterraneo, orientata verso i mercati dei Balcani, del Medio Oriente e del Nord Africa. È un settore in crescita, che conta già 9.100 imprese e 58.000 addetti.A settembre dell'anno scorso la Regione Puglia ha approvato il Piano Regionale delle Merci e della Logistica (PRML), che detta gli indirizzi strategici per promuovere lo sviluppo del trasporto merci combinato strada-mare, incluse le autostrade del mare, e ferro-mare integrando a rete e specializzando per funzioni i terminal portuali, le aree retroportuali, i poli logistici, i terminal ferroviari e le funzioni aeroportuali di trasporto delle merci. Un progetto che non è soltanto di carattere economico, ma anche ecologico: puntare sulla intermodalità significa infatti sottrarre centinaia di mezzi dalle strade. I vantaggi sarebbero molteplici, anche in termini di risparmi. Se poi questa idea si sposa con la Zona economica speciale il mix è perfetto per garantire investimenti di una certa rilevanza. Ci sono già esempi importanti. Mercitalia Logistic ha annunciato investimenti per 3 miliardi in dieci anni e la Puglia avrà un ruolo importante per il consolidamento dei trasporti su gomma e nave.A Bari, il fondo australiano Cromwell Group Property sta investendo 40 milioni, il player inglese Panattoni ne investirà altri 20 milioni per sviluppare una piattaforma di logistica avanzata e poi c'è lo studio di architettura e urbanistica The Blossom Avenue Management (Bam), che vuole realizzare una moderna piattaforma di logistica robotizzata e magazzini just-in-time di oltre 70.000 mq, sempre a Bari. Conad sta investendo 15 milioni a Grottaglie per una piattaforma logistica del freddo. Dhl Express Italy ha presentato recentemente gli interventi di ammodernamento delle sedi operative di Bari, Trani, Lecce e le strategie di sviluppo della società nella regione al servizio dell'export delle imprese pugliesi. Lidl sta investendo 40 milioni nella logistica a Molfetta. Questo per citare solo qualche esempio. Poi ci sono le realtà del territorio, come il Gruppo GTS, azienda ferroviaria intermodale di Bari da 160 milioni di fatturato annuo, come l'interporto di Bari, quarto in Italia per numero di treni merci movimentati.Insomma, la Puglia punta forte sulla logistica, tanto da aver anche promosso la nascita di un ITS per formare i futuri operatori del settore. Quali sono le prossime sfide, quali gli obiettivi, cosa manca per diventare davvero l'hub meridionale (o magari mediterraneo) della logistica?

    Logistica con Ugo Patroni Griffi, Presidente Autorità del Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale - 26 Marzo 2024

    Play Episode Listen Later Apr 2, 2024 3:26


    La Puglia si candida a diventare l'hub meridionale della logistica. Il tacco dello Stivale sta vivendo un significativo aumento degli investimenti esteri nel settore, posizionandosi come un'importante piattaforma di scambio al centro del Mar Mediterraneo, orientata verso i mercati dei Balcani, del Medio Oriente e del Nord Africa. È un settore in crescita, che conta già 9.100 imprese e 58.000 addetti.A settembre dell'anno scorso la Regione Puglia ha approvato il Piano Regionale delle Merci e della Logistica (PRML), che detta gli indirizzi strategici per promuovere lo sviluppo del trasporto merci combinato strada-mare, incluse le autostrade del mare, e ferro-mare integrando a rete e specializzando per funzioni i terminal portuali, le aree retroportuali, i poli logistici, i terminal ferroviari e le funzioni aeroportuali di trasporto delle merci. Un progetto che non è soltanto di carattere economico, ma anche ecologico: puntare sulla intermodalità significa infatti sottrarre centinaia di mezzi dalle strade. I vantaggi sarebbero molteplici, anche in termini di risparmi. Se poi questa idea si sposa con la Zona economica speciale il mix è perfetto per garantire investimenti di una certa rilevanza. Ci sono già esempi importanti. Mercitalia Logistic ha annunciato investimenti per 3 miliardi in dieci anni e la Puglia avrà un ruolo importante per il consolidamento dei trasporti su gomma e nave.A Bari, il fondo australiano Cromwell Group Property sta investendo 40 milioni, il player inglese Panattoni ne investirà altri 20 milioni per sviluppare una piattaforma di logistica avanzata e poi c'è lo studio di architettura e urbanistica The Blossom Avenue Management (Bam), che vuole realizzare una moderna piattaforma di logistica robotizzata e magazzini just-in-time di oltre 70.000 mq, sempre a Bari. Conad sta investendo 15 milioni a Grottaglie per una piattaforma logistica del freddo. Dhl Express Italy ha presentato recentemente gli interventi di ammodernamento delle sedi operative di Bari, Trani, Lecce e le strategie di sviluppo della società nella regione al servizio dell'export delle imprese pugliesi. Lidl sta investendo 40 milioni nella logistica a Molfetta. Questo per citare solo qualche esempio. Poi ci sono le realtà del territorio, come il Gruppo GTS, azienda ferroviaria intermodale di Bari da 160 milioni di fatturato annuo, come l'interporto di Bari, quarto in Italia per numero di treni merci movimentati.Insomma, la Puglia punta forte sulla logistica, tanto da aver anche promosso la nascita di un ITS per formare i futuri operatori del settore. Quali sono le prossime sfide, quali gli obiettivi, cosa manca per diventare davvero l'hub meridionale (o magari mediterraneo) della logistica?

    Reti aeroportuali, droni e logistica con Antonio Vasile, Presidente Aeroporti di Puglia - 26 Marzo 2024

    Play Episode Listen Later Apr 2, 2024 7:51


    La Puglia si candida a diventare l'hub meridionale della logistica. Il tacco dello Stivale sta vivendo un significativo aumento degli investimenti esteri nel settore, posizionandosi come un'importante piattaforma di scambio al centro del Mar Mediterraneo, orientata verso i mercati dei Balcani, del Medio Oriente e del Nord Africa.È un settore in crescita, che conta già 9.100 imprese e 58.000 addetti. A settembre dell'anno scorso la Regione Puglia ha approvato il Piano Regionale delle Merci e della Logistica (PRML), che detta gli indirizzi strategici per promuovere lo sviluppo del trasporto merci combinato strada-mare, incluse le autostrade del mare, e ferro-mare integrando a rete e specializzando per funzioni i terminal portuali, le aree retroportuali, i poli logistici, i terminal ferroviari e le funzioni aeroportuali di trasporto delle merci. Un progetto che non è soltanto di carattere economico, ma anche ecologico: puntare sulla intermodalità significa infatti sottrarre centinaia di mezzi dalle strade. I vantaggi sarebbero molteplici, anche in termini di risparmi. Se poi questa idea si sposa con la Zona economica speciale il mix è perfetto per garantire investimenti di una certa rilevanza.Ci sono già esempi importanti. Mercitalia Logistic ha annunciato investimenti per 3 miliardi in dieci anni e la Puglia avrà un ruolo importante per il consolidamento dei trasporti su gomma e nave. A Bari, il fondo australiano Cromwell Group Property sta investendo 40 milioni, il player inglese Panattoni ne investirà altri 20 milioni per sviluppare una piattaforma di logistica avanzata e poi c'è lo studio di architettura e urbanistica The Blossom Avenue Management (Bam), che vuole realizzare una moderna piattaforma di logistica robotizzata e magazzini just-in-time di oltre 70.000 mq, sempre a Bari. Conad sta investendo 15 milioni a Grottaglie per una piattaforma logistica del freddo. Dhl Express Italy ha presentato recentemente gli interventi di ammodernamento delle sedi operative di Bari, Trani, Lecce e le strategie di sviluppo della società nella regione al servizio dell'export delle imprese pugliesi.Lidl sta investendo 40 milioni nella logistica a Molfetta. Questo per citare solo qualche esempio. Poi ci sono le realtà del territorio, come il Gruppo GTS, azienda ferroviaria intermodale di Bari da 160 milioni di fatturato annuo, come l'interporto di Bari, quarto in Italia per numero di treni merci movimentati.Insomma, la Puglia punta forte sulla logistica, tanto da aver anche promosso la nascita di un ITS per formare i futuri operatori del settore. Quali sono le prossime sfide, quali gli obiettivi, cosa manca per diventare davvero l'hub meridionale (o magari mediterraneo) della logistica?

    Focus sulla ZES con Claudio Meucci, EY Consulting Market Leader - 18 dicembre 2023

    Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 5:52


    Decreto Sud istituisce dal primo gennaio 2024 la Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise). Oggi le Zes sono otto: diventeranno una sola area di attrazione di investimenti per le aziende del sud, che potranno beneficiare di particolare vantaggi: sostegno, sotto forma di credito d'imposta, ai progetti di investimento nelle regioni interessate, esenzioni, semplificazioni amministrative. Una grande opportunità se funzionerà così come il Governo l'ha immaginata, con il dichiarato obiettivo di ridurre il divario economico, sociale, infrastrutturale tra il Nord e il Sud. Nella legge di bilancio ci sono 1,8 miliardi di euro per il credito d'imposta. In questi giorni il Governo è al lavoro per predisporre gli strumenti di attuazione. All'interno del decreto legge è previsto anche un meccanismo che garantisce il passaggio tra le diverse strutture delle otto Zes e la struttura della Zes unica. Entro l'1 gennaio sarà tutto pronto per poter procedere regolarmente. Ci sono tutte le carte in regola affinché rappresenti davvero una grande opportunità per il Sud e non solo in termini di sostegno al credito, ma soprattutto nei campi della semplificazione e delle agevolazioni, forse l'elemento più attraente per le aziende. E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey Sud.in compagnia di Claudio Meucci (EY Consulting Market Leader)con Francesca Pedico, Co-CEO Likeabee Creative Company

    ZES Unica : nuovo punto di riferimento per gli investimenti ? Con Vincenzo Rutigliano del Sole24 - 18 dicembre 2023

    Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 5:54


    Decreto Sud istituisce dal primo gennaio 2024 la Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise). Oggi le Zes sono otto: diventeranno una sola area di attrazione di investimenti per le aziende del sud, che potranno beneficiare di particolare vantaggi: sostegno, sotto forma di credito d'imposta, ai progetti di investimento nelle regioni interessate, esenzioni, semplificazioni amministrative. Una grande opportunità se funzionerà così come il Governo l'ha immaginata, con il dichiarato obiettivo di ridurre il divario economico, sociale, infrastrutturale tra il Nord e il Sud. Nella legge di bilancio ci sono 1,8 miliardi di euro per il credito d'imposta. In questi giorni il Governo è al lavoro per predisporre gli strumenti di attuazione. All'interno del decreto legge è previsto anche un meccanismo che garantisce il passaggio tra le diverse strutture delle otto Zes e la struttura della Zes unica. Entro l'1 gennaio sarà tutto pronto per poter procedere regolarmente. Ci sono tutte le carte in regola affinché rappresenti davvero una grande opportunità per il Sud e non solo in termini di sostegno al credito, ma soprattutto nei campi della semplificazione e delle agevolazioni, forse l'elemento più attraente per le aziende. E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey Sud.in compagnia di Vincenzo Rutigliano (Giornalista “Il Sole 24 Ore”con Francesca Pedico, Co-CEO Likeabee Creative Company

    Aziende pugliesi, sviluppo territoriale con Margherita Mastromauro - 18 dicembre 2023

    Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 6:55


    Decreto Sud istituisce dal primo gennaio 2024 la Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise). Oggi le Zes sono otto: diventeranno una sola area di attrazione di investimenti per le aziende del sud, che potranno beneficiare di particolare vantaggi: sostegno, sotto forma di credito d'imposta, ai progetti di investimento nelle regioni interessate, esenzioni, semplificazioni amministrative. Una grande opportunità se funzionerà così come il Governo l'ha immaginata, con il dichiarato obiettivo di ridurre il divario economico, sociale, infrastrutturale tra il Nord e il Sud. Nella legge di bilancio ci sono 1,8 miliardi di euro per il credito d'imposta. In questi giorni il Governo è al lavoro per predisporre gli strumenti di attuazione. All'interno del decreto legge è previsto anche un meccanismo che garantisce il passaggio tra le diverse strutture delle otto Zes e la struttura della Zes unica. Entro l'1 gennaio sarà tutto pronto per poter procedere regolarmente. Ci sono tutte le carte in regola affinché rappresenti davvero una grande opportunità per il Sud e non solo in termini di sostegno al credito, ma soprattutto nei campi della semplificazione e delle agevolazioni, forse l'elemento più attraente per le aziende. E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey Sud.in compagnia di Margherita Mastromauro (Presidente di Pastificio Riscossa F.lli Mastromauro)con Francesca Pedico, Co-CEO Likeabee Creative Company

    Strategie per le questioni territoriali con On. Claudio Stefanazzi - 18 dicembre 2023

    Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 6:19


    Decreto Sud istituisce dal primo gennaio 2024 la Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise). Oggi le Zes sono otto: diventeranno una sola area di attrazione di investimenti per le aziende del sud, che potranno beneficiare di particolare vantaggi: sostegno, sotto forma di credito d'imposta, ai progetti di investimento nelle regioni interessate, esenzioni, semplificazioni amministrative. Una grande opportunità se funzionerà così come il Governo l'ha immaginata, con il dichiarato obiettivo di ridurre il divario economico, sociale, infrastrutturale tra il Nord e il Sud. Nella legge di bilancio ci sono 1,8 miliardi di euro per il credito d'imposta. In questi giorni il Governo è al lavoro per predisporre gli strumenti di attuazione. All'interno del decreto legge è previsto anche un meccanismo che garantisce il passaggio tra le diverse strutture delle otto Zes e la struttura della Zes unica. Entro l'1 gennaio sarà tutto pronto per poter procedere regolarmente. Ci sono tutte le carte in regola affinché rappresenti davvero una grande opportunità per il Sud e non solo in termini di sostegno al credito, ma soprattutto nei campi della semplificazione e delle agevolazioni, forse l'elemento più attraente per le aziende. E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey Sud.in compagnia di On. Claudio Stefanazzi (Vice Pres. Commissione per le Questioni Regionali)con Francesca Pedico, Co-CEO Likeabee Creative Company

    Giovani imprese e cambiamenti imprenditoriali ZES unica con Donato Notarangelo - 18 dicembre 2023

    Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 5:06


    Decreto Sud istituisce dal primo gennaio 2024 la Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise). Oggi le Zes sono otto: diventeranno una sola area di attrazione di investimenti per le aziende del sud, che potranno beneficiare di particolare vantaggi: sostegno, sotto forma di credito d'imposta, ai progetti di investimento nelle regioni interessate, esenzioni, semplificazioni amministrative. Una grande opportunità se funzionerà così come il Governo l'ha immaginata, con il dichiarato obiettivo di ridurre il divario economico, sociale, infrastrutturale tra il Nord e il Sud. Nella legge di bilancio ci sono 1,8 miliardi di euro per il credito d'imposta. In questi giorni il Governo è al lavoro per predisporre gli strumenti di attuazione. All'interno del decreto legge è previsto anche un meccanismo che garantisce il passaggio tra le diverse strutture delle otto Zes e la struttura della Zes unica. Entro l'1 gennaio sarà tutto pronto per poter procedere regolarmente. Ci sono tutte le carte in regola affinché rappresenti davvero una grande opportunità per il Sud e non solo in termini di sostegno al credito, ma soprattutto nei campi della semplificazione e delle agevolazioni, forse l'elemento più attraente per le aziende. E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey Sud.in compagnia di Donato Notarangelo (Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Bari e BAT)con Francesca Pedico, Co-CEO Likeabee Creative Company

    Affari istituzionali territoriali Enel con Angelo Di Giovine - 18 dicembre 2023

    Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 6:15


    Decreto Sud istituisce dal primo gennaio 2024 la Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise). Oggi le Zes sono otto: diventeranno una sola area di attrazione di investimenti per le aziende del sud, che potranno beneficiare di particolare vantaggi: sostegno, sotto forma di credito d'imposta, ai progetti di investimento nelle regioni interessate, esenzioni, semplificazioni amministrative. Una grande opportunità se funzionerà così come il Governo l'ha immaginata, con il dichiarato obiettivo di ridurre il divario economico, sociale, infrastrutturale tra il Nord e il Sud. Nella legge di bilancio ci sono 1,8 miliardi di euro per il credito d'imposta. In questi giorni il Governo è al lavoro per predisporre gli strumenti di attuazione. All'interno del decreto legge è previsto anche un meccanismo che garantisce il passaggio tra le diverse strutture delle otto Zes e la struttura della Zes unica. Entro l'1 gennaio sarà tutto pronto per poter procedere regolarmente. Ci sono tutte le carte in regola affinché rappresenti davvero una grande opportunità per il Sud e non solo in termini di sostegno al credito, ma soprattutto nei campi della semplificazione e delle agevolazioni, forse l'elemento più attraente per le aziende. E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey Sud.in compagnia di Angelo Di Giovine Responsabile affari istituzionali territoriali Enel - Pugliacon Francesca Pedico, Co-CEO Likeabee Creative Company

    Un Capodanno PAZ-ZES-CO, Hey Sud - Ep. 3 - 18 Dicembre 2023

    Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 73:18


    l Decreto Sud istituisce dal primo gennaio 2024 la Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise). Oggi le Zes sono otto: diventeranno una sola area di attrazione di investimenti per le aziende del sud, che potranno beneficiare di particolare vantaggi: sostegno, sotto forma di credito d'imposta, ai progetti di investimento nelle regioni interessate, esenzioni, semplificazioni amministrative. Una grande opportunità se funzionerà così come il Governo l'ha immaginata, con il dichiarato obiettivo di ridurre il divario economico, sociale, infrastrutturale tra il Nord e il Sud. Nella legge di bilancio ci sono 1,8 miliardi di euro per il credito d'imposta. In questi giorni il Governo è al lavoro per predisporre gli strumenti di attuazione. All'interno del decreto legge è previsto anche un meccanismo che garantisce il passaggio tra le diverse strutture delle otto Zes e la struttura della Zes unica. Entro l'1 gennaio sarà tutto pronto per poter procedere regolarmente. Ci sono tutte le carte in regola affinché rappresenti davvero una grande opportunità per il Sud e non solo in termini di sostegno al credito, ma soprattutto nei campi della semplificazione e delle agevolazioni, forse l'elemento più attraente per le aziende. E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey Sud.Host:Antonio Procacci, Giornalista Telenorba.Ospiti:On. Claudio Stefanazzi (Vice Pres. Commissione per le Questioni Regionali)Margherita Mastromauro (Presidente di Pastificio Riscossa F.lli Mastromauro)Donato Notarangelo (Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Bari e BAT)Angelo Di Giovine (Responsabile affari istituzionali territoriali Enel - Puglia)Vincenzo Rutigliano (Giornalista “Il Sole 24 Ore”Claudio Meucci (EY Consulting Market Leader)

    Il Cinema Breve con Alessandro Loprieno, CEO WeShort - 16 novembre 2023

    Play Episode Listen Later Nov 27, 2023 10:49


    La Puglia è tra le prime regioni in Italia per numero di startup innovative, così come la città metropolitana di Bari è ai primi posti nella classifica nazionale per quelle tecnologiche. Ci sono startup nate in Puglia che in meno di dieci anni sono diventate aziende leader nel mercato di riferimento, una sorta di “scalup”: è il caso di Roboze, nata nella cameretta di un 17enne ed oggi una delle aziende più innovative d'Italia. Non è un caso anche che la Puglia ospiti anche il primo hackaton italiano, la maratona digitale DigithOn, fondata dal senatore Francesco Boccia. La presenza di tante startup sta anche accelerando i processi di digitalizzazione delle aziende tradizionali e questo ha determinato un ottimo piazzamento della regione quanto all'Indice Desi (Digital economy and society index) elaborato dal Politecnico di Milano: la Puglia è la prima regione al Sud con 45,9 punti, appena sotto la media italiana di 50. In tanti hanno contribuito a questo fenomeno, ma il merito va senza dubbio innanzitutto al talento dei giovani pugliesi, spesso di ritorno da esperienze nel nord Italia o all'estero. Quanto stiamo valorizzando questo tesoro? Quanto la Puglia contribuisce a far sì che queste startup abbiano la possibilità di affermarsi e diventare aziende solide e stabili? Quanto è destinato a crescere questo fenomeno? E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey Sudin compagnia di Alessandro Loprieno, CEO WeShortcon Francesca Pedico, Co-CEO Likeabee Creative Company

    La fondazione di Digithon, il mondo Startup con il Sen. Francesco Boccia - 16 novembre 2023

    Play Episode Listen Later Nov 27, 2023 8:40


    La Puglia è tra le prime regioni in Italia per numero di startup innovative, così come la città metropolitana di Bari è ai primi posti nella classifica nazionale per quelle tecnologiche. Ci sono startup nate in Puglia che in meno di dieci anni sono diventate aziende leader nel mercato di riferimento, una sorta di “scalup”: è il caso di Roboze, nata nella cameretta di un 17enne ed oggi una delle aziende più innovative d'Italia. Non è un caso anche che la Puglia ospiti anche il primo hackaton italiano, la maratona digitale DigithOn, fondata dal senatore Francesco Boccia. La presenza di tante startup sta anche accelerando i processi di digitalizzazione delle aziende tradizionali e questo ha determinato un ottimo piazzamento della regione quanto all'Indice Desi (Digital economy and society index) elaborato dal Politecnico di Milano: la Puglia è la prima regione al Sud con 45,9 punti, appena sotto la media italiana di 50. In tanti hanno contribuito a questo fenomeno, ma il merito va senza dubbio innanzitutto al talento dei giovani pugliesi, spesso di ritorno da esperienze nel nord Italia o all'estero. Quanto stiamo valorizzando questo tesoro? Quanto la Puglia contribuisce a far sì che queste startup abbiano la possibilità di affermarsi e diventare aziende solide e stabili? Quanto è destinato a crescere questo fenomeno? E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey SudIn compagnia del Senatore Francesco BocciaHost Francesca Pedico, Co-CEO Likabee Creative Company

    Lo sviluppo della città di Bari con Eugenio Di Sciascio - 16 novembre 2023

    Play Episode Listen Later Nov 27, 2023 5:09


    La Puglia è tra le prime regioni in Italia per numero di startup innovative, così come la città metropolitana di Bari è ai primi posti nella classifica nazionale per quelle tecnologiche. Ci sono startup nate in Puglia che in meno di dieci anni sono diventate aziende leader nel mercato di riferimento, una sorta di “scalup”: è il caso di Roboze, nata nella cameretta di un 17enne ed oggi una delle aziende più innovative d'Italia. Non è un caso anche che la Puglia ospiti anche il primo hackaton italiano, la maratona digitale DigithOn, fondata dal senatore Francesco Boccia. La presenza di tante startup sta anche accelerando i processi di digitalizzazione delle aziende tradizionali e questo ha determinato un ottimo piazzamento della regione quanto all'Indice Desi (Digital economy and society index) elaborato dal Politecnico di Milano: la Puglia è la prima regione al Sud con 45,9 punti, appena sotto la media italiana di 50. In tanti hanno contribuito a questo fenomeno, ma il merito va senza dubbio innanzitutto al talento dei giovani pugliesi, spesso di ritorno da esperienze nel nord Italia o all'estero. Quanto stiamo valorizzando questo tesoro? Quanto la Puglia contribuisce a far sì che queste startup abbiano la possibilità di affermarsi e diventare aziende solide e stabili? Quanto è destinato a crescere questo fenomeno? E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey Sudcon Eugenio Di Sciascio, Vice Sindaco della città di BariHost, Francesca Pedico, Co-CEO Likeabee Creative Company

    Prospettive future e come si evolve il sistema Startup in Puglia con Davide Neve CEO Aulab - 16 novembre 2023

    Play Episode Listen Later Nov 27, 2023 9:11


    La Puglia è tra le prime regioni in Italia per numero di startup innovative, così come la città metropolitana di Bari è ai primi posti nella classifica nazionale per quelle tecnologiche. Ci sono startup nate in Puglia che in meno di dieci anni sono diventate aziende leader nel mercato di riferimento, una sorta di “scalup”: è il caso di Roboze, nata nella cameretta di un 17enne ed oggi una delle aziende più innovative d'Italia.Non è un caso anche che la Puglia ospiti anche il primo hackaton italiano, la maratona digitale DigithOn, fondata dal senatore Francesco Boccia. La presenza di tante startup sta anche accelerando i processi di digitalizzazione delle aziende tradizionali e questo ha determinato un ottimo piazzamento della regione quanto all'Indice Desi (Digital economy and society index) elaborato dal Politecnico di Milano: la Puglia è la prima regione al Sud con 45,9 punti, appena sotto la media italiana di 50. In tanti hanno contribuito a questo fenomeno, ma il merito va senza dubbio innanzitutto al talento dei giovani pugliesi, spesso di ritorno da esperienze nel nord Italia o all'estero.Quanto stiamo valorizzando questo tesoro? Quanto la Puglia contribuisce a far sì che queste startup abbiano la possibilità di affermarsi e diventare aziende solide e stabili? Quanto è destinato a crescere questo fenomeno? E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey SudIn compagnia di Davide Neve, CEO AulabHost Francesca Pedico, Co-CEO Likeabee Creative Company

    Sviluppo Startup con l'assessore Alessandro Delli Noci - 16 novembre 2023

    Play Episode Listen Later Nov 27, 2023 5:50


    La Puglia è tra le prime regioni in Italia per numero di startup innovative, così come la città metropolitana di Bari è ai primi posti nella classifica nazionale per quelle tecnologiche. Ci sono startup nate in Puglia che in meno di dieci anni sono diventate aziende leader nel mercato di riferimento, una sorta di “scalup”: è il caso di Roboze, nata nella cameretta di un 17enne ed oggi una delle aziende più innovative d'Italia.Non è un caso anche che la Puglia ospiti anche il primo hackaton italiano, la maratona digitale DigithOn, fondata dal senatore Francesco Boccia. La presenza di tante startup sta anche accelerando i processi di digitalizzazione delle aziende tradizionali e questo ha determinato un ottimo piazzamento della regione quanto all'Indice Desi (Digital economy and society index) elaborato dal Politecnico di Milano: la Puglia è la prima regione al Sud con 45,9 punti, appena sotto la media italiana di 50. In tanti hanno contribuito a questo fenomeno, ma il merito va senza dubbio innanzitutto al talento dei giovani pugliesi, spesso di ritorno da esperienze nel nord Italia o all'estero.Quanto stiamo valorizzando questo tesoro? Quanto la Puglia contribuisce a far sì che queste startup abbiano la possibilità di affermarsi e diventare aziende solide e stabili? Quanto è destinato a crescere questo fenomeno? E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey SudOggi in compagnia di Alessandro Delli Noci, Assessore Sviluppo economico, Competitività, Attività economiche e consumatori, Politiche internazionali e commercio estero, Energia, Reti e infrastrutture materiali per lo sviluppo, Ricerca industriale e innovazione, Politiche giovanili.Host Francesca Pedico, Co-CEO Likeabee Creative Company

    Finanza agevolata in ambito Startup con Giuseppe Lorizzo, partner EY - 16 novembre 2023

    Play Episode Listen Later Nov 27, 2023 7:26


    La Puglia è tra le prime regioni in Italia per numero di startup innovative, così come la città metropolitana di Bari è ai primi posti nella classifica nazionale per quelle tecnologiche. Ci sono startup nate in Puglia che in meno di dieci anni sono diventate aziende leader nel mercato di riferimento, una sorta di “scalup”: è il caso di Roboze, nata nella cameretta di un 17enne ed oggi una delle aziende più innovative d'Italia.Non è un caso anche che la Puglia ospiti anche il primo hackaton italiano, la maratona digitale DigithOn, fondata dal senatore Francesco Boccia. La presenza di tante startup sta anche accelerando i processi di digitalizzazione delle aziende tradizionali e questo ha determinato un ottimo piazzamento della regione quanto all'Indice Desi (Digital economy and society index) elaborato dal Politecnico di Milano: la Puglia è la prima regione al Sud con 45,9 punti, appena sotto la media italiana di 50.Quanto stiamo valorizzando questo tesoro? Quanto la Puglia contribuisce a far sì che queste startup abbiano la possibilità di affermarsi e diventare aziende solide e stabili? Quanto è destinato a crescere questo fenomeno? E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey SudIn questo episodio Giuseppe Lorizzo, host Francesca Pedico, Co-CEO Likeabee Creative Company

    Puglia, il talento è di casa, Hey Sud - Ep. 2 - 16 novembre 2023

    Play Episode Listen Later Nov 22, 2023 86:51


    Episodio 2, 16 novembre 2023La Puglia è tra le prime regioni in Italia per numero di startup innovative, così come la città metropolitana di Bari è ai primi posti nella classifica nazionale per quelle tecnologiche. Ci sono startup nate in Puglia che in meno di dieci anni sono diventate aziende leader nel mercato di riferimento, una sorta di “scalup”: è il caso di Roboze, nata nella cameretta di un 17enne ed oggi una delle aziende più innovative d'Italia.Non è un caso anche che la Puglia ospiti anche il primo hackaton italiano, la maratona digitale DigithOn, fondata dal senatore Francesco Boccia. La presenza di tante startup sta anche accelerando i processi di digitalizzazione delle aziende tradizionali e questo ha determinato un ottimo piazzamento della regione quanto all'Indice Desi (Digital economy and society index) elaborato dal Politecnico di Milano: la Puglia è la prima regione al Sud con 45,9 punti, appena sotto la media italiana di 50.In tanti hanno contribuito a questo fenomeno, ma il merito va senza dubbio innanzitutto al talento dei giovani pugliesi, spesso di ritorno da esperienze nel nord Italia o all'estero.Quanto stiamo valorizzando questo tesoro? Quanto la Puglia contribuisce a far sì che queste startup abbiano la possibilità di affermarsi e diventare aziende solide e stabili? Quanto è destinato a crescere questo fenomeno? E' di questo che parleremo nel nuovo appuntamento di Hey Sud Host:Antonio Procacci, Giornalista Telenorba.Ospiti:Alessandro Delli Noci (Assessore Sviluppo Economico Regione Puglia)Sen. Francesco Boccia (Fondatore DigithOn)Eugenio Di Sciascio (Vice Sindaco Comune di Bari)Davide Neve (CEO Aulab)Alessandro Loprieno (CEO Weshort)Claudio Meucci (EY Consulting Market Leader)

    Dietro le quinte di Hey Sud con il giornalista Antonio Procacci - 19 settembre 2023

    Play Episode Listen Later Oct 18, 2023 6:36


    Hey Sud è un ciclo di talks ideato da Fabio Mazzocca, Sales Responsible South Area Consulting, e promosso da EY nel sud Italia con l'intento di avviare un confronto sulle principali tematiche di interesse territoriale tra imprese, professionisti, istituzioni e altri soggetti attivi. L'appuntamento di settembre 2023 è incentrato sulla Puglia come un hub economico, logistico ed energetico del Mediterraneo. Se ne parla da oltre 30 anni. Fu chiamato Corridoio VIII, doveva collegare i porti di Bari e Brindisi ad Albania, Macedonia del Nord e Bulgaria. Il progetto riprende vigore: il Corridoio VIII è stato infatti inserito nella rete strategica europea dei trasporti (Ten-T).In questo episodio Antonio Procacci, giornalista Telenorba, in oltre 25 anni di carriera ha lavorato per la carta stampa, per la radio, per la tv e per il web. L'esperienza più lunga e significativa è nella televisione, con Telenorba, per cui lavora dal 2004 e per la quale ha svolto il lavoro di corrispondente, redattore, inviato e conduttore del telegiornale e di programmi di informazione e approfondimento. Redattore e inviato de "Il Graffio", programma giornalistico di punta dell'emittente, dal 2019 conduttore del programma di informazione e intrattenimento Mattino Norba e inoltre coordinatore di Norbaonline (www.norbaonline.it), il portale web del Gruppo Norba.Host: Francesca Pedico Co-CEO & Founder Likeabee Creative Company

    L'ideazione del format Hey Sud con Fabio Mazzocca - 19 settembre 2023

    Play Episode Listen Later Oct 18, 2023 4:39


    Hey Sud è un ciclo di talks ideato da Fabio Mazzocca, Sales Responsible South Area Consulting, e promosso da EY nel sud Italia con l'intento di avviare un confronto sulle principali tematiche di interesse territoriale tra imprese, professionisti, istituzioni e altri soggetti attivi. L'appuntamento di settembre 2023 è incentrato sulla Puglia come un hub economico, logistico ed energetico del Mediterraneo. Se ne parla da oltre 30 anni. Fu chiamato Corridoio VIII, doveva collegare i porti di Bari e Brindisi ad Albania, Macedonia del Nord e Bulgaria. Il progetto riprende vigore: il Corridoio VIII è stato infatti inserito nella rete strategica europea dei trasporti (Ten-T).In questo episodio Fabio Mazzocca, ideatore del progetto Hey SudHost: Francesca Pedico Co-CEO & Founder Likeabee Creative Company

    Come nascono le ZES in Puglia con Manlio Guadagnuolo - 19 settembre 2023

    Play Episode Listen Later Oct 18, 2023 7:08


    Hey Sud è un ciclo di talks ideato da Fabio Mazzocca, Sales Responsible South Area Consulting, e promosso da EY nel sud Italia con l'intento di avviare un confronto sulle principali tematiche di interesse territoriale tra imprese, professionisti, istituzioni e altri soggetti attivi. L'appuntamento di settembre 2023 è incentrato sulla Puglia come un hub economico, logistico ed energetico del Mediterraneo. Se ne parla da oltre 30 anni. Fu chiamato Corridoio VIII, doveva collegare i porti di Bari e Brindisi ad Albania, Macedonia del Nord e Bulgaria. Il progetto riprende vigore: il Corridoio VIII è stato infatti inserito nella rete strategica europea dei trasporti (Ten-T).In questo episodio Manlio Guadagnuolo, Ingegnere, manager nel settore delle infrastrutture e dei trasporti, con esperienza pluriennale in ambito marittimo-portuale, aeroportuale, ferroviario, terrestre, intermodale e nel settore dello sviluppo socio-economico territoriale.Nominato Commissario straordinario del Governo della Zona Economica Speciale (ZES) Adriatica interregionale Puglia–Molise, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2022.Host: Francesca Pedico, Co-CEO e Founder Likeabee Creative Company

    Supply Chain and Operation practice, filiera produttiva delle aziende con Riccardo Passerini, Partner EY - 19 settembre 2023

    Play Episode Listen Later Oct 18, 2023 4:42


    Hey Sud è un ciclo di talks ideato da Fabio Mazzocca, Sales Responsible South Area Consulting, e promosso da EY nel sud Italia con l'intento di avviare un confronto sulle principali tematiche di interesse territoriale tra imprese, professionisti, istituzioni e altri soggetti attivi. L'appuntamento di settembre 2023 è incentrato sulla Puglia come un hub economico, logistico ed energetico del Mediterraneo. Se ne parla da oltre 30 anni. Fu chiamato Corridoio VIII, doveva collegare i porti di Bari e Brindisi ad Albania, Macedonia del Nord e Bulgaria. Il progetto riprende vigore: il Corridoio VIII è stato infatti inserito nella rete strategica europea dei trasporti (Ten-T).In questo episodio Riccardo Passerini, Partner in EY leading Consumer Goods and Retail market segment and Supply Chain and Operation practice in Italia. Oltre 20 anni di esperienza nel settore dei beni di largo consumo, vendita al dettaglio, moda e lusso, viaggi e trasporti, lavorando con le principali aziende italiane e internazionali (Food & Beverage, No Food, Cosmetici, Elettronica, Category killer, Rivenditori di generi alimentari). La sua esperienza abbraccia un'ampia gamma di incarichi, coprendo la definizione della strategia, l'ottimizzazione dei processi, la trasformazione organizzativa o l'implementazione di soluzioni digitali.Host: Francesca Pedico, Co-CEO e Founder Likeabee Creative Company

    Sviluppo del corridoio VIII e nuove connessioni con Gianna Elisa Berlingerio - 19 settembre 2023

    Play Episode Listen Later Oct 18, 2023 8:30


    Hey Sud è un ciclo di talks ideato da Fabio Mazzocca, Sales Responsible South Area Consulting, e promosso da EY nel sud Italia con l'intento di avviare un confronto sulle principali tematiche di interesse territoriale tra imprese, professionisti, istituzioni e altri soggetti attivi. L'appuntamento di settembre 2023 è incentrato sulla Puglia come un hub economico, logistico ed energetico del Mediterraneo. Se ne parla da oltre 30 anni. Fu chiamato Corridoio VIII, doveva collegare i porti di Bari e Brindisi ad Albania, Macedonia del Nord e Bulgaria. Il progetto riprende vigore: il Corridoio VIII è stato infatti inserito nella rete strategica europea dei trasporti (Ten-T).Ne parliamo con la Direttora del Dipartimento di Sviluppo Economico della Regione Puglia, Gianna Elisa Berlingerio. Il Dipartimento si occupa degli aiuti alle imprese per gli investimenti materiali, la ricerca e lo sviluppo, l'internazionalizzazione (inclusa la cooperazione territoriale interreg) e l'innovazione di processo e di prodotto. Si occupa anche delle infrastrutture industriali e delle crisi d'impresa. Completa il quadro l'azione sull'energia e sulle politiche giovanili.Host: Francesca Pedico, Co-CEO e Founder Likeabee Creative Company

    Futuro a Levante : Sviluppo economico della regione Puglia con Pasquale Casillo - 19 settembre 2023

    Play Episode Listen Later Oct 18, 2023 6:37


    Hey Sud è un ciclo di talks ideato da Fabio Mazzocca, Sales Responsible South Area Consulting, e promosso da EY nel sud Italia con l'intento di avviare un confronto sulle principali tematiche di interesse territoriale tra imprese, professionisti, istituzioni e altri soggetti attivi. L'appuntamento di settembre 2023 è incentrato sulla Puglia come un hub economico, logistico ed energetico del Mediterraneo. Se ne parla da oltre 30 anni. Fu chiamato Corridoio VIII, doveva collegare i porti di Bari e Brindisi ad Albania, Macedonia del Nord e Bulgaria. Il progetto riprende vigore: il Corridoio VIII è stato infatti inserito nella rete strategica europea dei trasporti (Ten-T). Ne parliamo con l'imprenditore Pasquale Casillo, Laurea in economia aziendale. Esperto di Management. Presidente ad amministratore delegato di Casillo Group, che guida con i fratelli Francesco e Beniamino e con un management team giovane e qualificato con età media inferiore a 40 anni e laureati in misura del 80%. Il gruppo ha una strategia multi-business ed opera nei seguenti ambiti: trasformazione di cereali, commercio internazionale di commodities agricole, logistica intermodale, energia rinnovabili, tutti business integrati e sinergici. Il fatturato supera 1,2 miliardi di Euro. La presenza è in nove regioni italiane oltre che in Francia e Brasile.Host: Francesca Pedico, Co-CEO e Founder Likeabee Creative Company

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