Podcasts about Comune

Third-level administrative divisions of the Italian Republic

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Corriere Daily
Putin in India. Mogherini lascia. Libri di estrema destra sì o no?

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Dec 4, 2025 21:16


Marco Imarisio parla del viaggio del presidente russo in un Paese che è uno storico alleato, mentre sembra allontanarsi la pace in Ucraina. Giuseppe Guastella spiega perché la ex ministra degli Esteri si è dimessa da rettore del Collegio d'Europa, per l'inchiesta su presunta frode e corruzione nell'ambito della quale è stata prima fermata e poi rilasciata. Alessandro Trocino racconta le polemiche sulla presenza a «Più libri più liberi» di una casa editrice che pubblica testi fascisti e nazisti.I link di corriere.it:Putin a Delhi, le ragioni di un'alleanza storica e la «trappola della rupia»Federica Mogherini si dimette da rettore del Collegio d'Europa: «Ho sempre agito con rigore»«Più libri più liberi», dopo le polemiche (e la rinuncia di Zerocalcare) il Comune di Roma diserta la conferenza stampa di presentazione

il posto delle parole
Andrea Dellapiana "Artico Club"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 3, 2025 9:31


Andrea Dellapiana"Artico Club"Si avvicina la terza edizione di Artico Club, la rassegna di Artico Festival che ogni inverno riunisce pubblico e artisti in una dimensione intima e calorosa, trasformando il Teatro Politeama Boglione di Bra in un club, almeno per qualche sera.Artico Club è realizzato dall'associazione culturale Switch On, in collaborazione con il Comune di Bra e grazie al contributo di Fondazione CRC e Fondazione CRT. Questa edizione è resa ancora più speciale grazie alle donazioni ricevute dalle tante persone che hanno voluto aderire alla campagna di crowdfunding, realizzata sulla piattaforma Eppela nell'ambito dell'iniziativa +Risorse di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT. Al raggiungimento di 5.000 Euro di donazioni, la Fondazione ha raddoppiato la cifra a supporto dell'evento. Il primo appuntamento è fissato per sabato 6 dicembre con Auroro Borealo e il suo nuovo spettacolo Libri Brutti. I peggiori libri della nostra vita. “Tutti abbiamo in casa un libro brutto. Perché i libri brutti ci dicono chi siamo”: questa è la premessa del nuovo spettacolo di Auroro Borealo che dalla seguitissima pagina Libri Brutti (oltre 100.000 follower) ha creato un podcast di successo e un libro. Ma è nello show dal vivo che questi libri brutti diventano cult: oltre all'incredibile collezione di Auroro, il pubblico potrà infatti portare i propri libri brutti da casa, contribuendo alla composizione di un improbabile archivio collettivo e ricevendo in cambio un piccolo omaggio.È dedicata al cantautorato la serata con Massimo Silverio, che sabato 13 dicembre porta a Bra il Surtùm Tour, dal titolo del suo secondo album, pubblicato a inizio ottobre. Silverio scrive e canta principalmente nella sua lingua nativa, il carnico, variante antica della lingua friulana. La sua musica utilizza un personalissimo idioma fatto di poesia e suoni che si mescolano tra popolare e colto, classico e contemporaneo, tangibile e occulto in un immaginario fatto di luoghi, anime e piante, volti e riti antichi. Il suo disco d'esordio è stato inserito nel 2024 tra i finalisti per la Targa Tenco 2024 come “miglior album in dialetto”.Grazie al visual design di Federica Sorba (Nova Media Studio), progettato appositamente per l'occasione, al Politeama anche quello che accade lontano dal palco è sorprendente. Luci, immagini e musica rivelano spazi del teatro in un'ottica nuova, tessendo fili che si intrecciano in un unico ambiente, creando un'esperienza immersiva.Nessun progetto culturale è un'isola. Per questo ad Artico saranno presenti due realtà attive sul territorio, che con il loro lavoro rendono Bra e il cuneese un luogo più luminoso. Si rinnova la collaborazione con Casa Pride, associazione diventata rapidamente un punto di riferimento per la comunità LGBTQIA+ in Piemonte; mentre un nuovo spazio sarà affidato alla Rete Cuneese per la Palestina, che mantiene alta l'attenzione sulla situazione attuale e promuove progetti di autosviluppo, sostenendo una pace giusta per tutta la Palestina. Nel corso delle serate, il pubblico potrà raccogliere materiale informativo, porre domande e confrontarsi con i volontari dei due gruppi.Le date del 2026. L'anno nuovo di Artico inizia sabato 24 gennaio con Foramalocchiu, il nuovo spettacolo della stand up comedian torinese Serena Bongiovanni, la cui comicità è caratterizzata da un linguaggio deflagrante, schietto e intelligente. Il 21 febbraio quella ad Artico Club sarà l'unica data piemontese finora annunciata dei Fine Before You Came, una delle band emo/post-hardcore italiane più longeve e influenti, nata a Milano alla fine degli anni '90. Il concerto a Bra sarà un live speciale, costruito appositamente per il teatro, e sarà basato sul loro ultimo album C'è ancora amore. Biglietti disponibili su DICETeatro Politeama G. Boglione, piazza Carlo Alberto, Bra (CN)Apertura porte ore 20,30; inizio spettacoli ore 21,30 6 dicembre 2025I peggiori libri della nostra vita – Auroro Borealo // Show13 dicembre 2025Surtùm Tour – Massimo Silverio // Live24 gennaio 2026Foramalocchiu – Serena Bongiovanni // Stand up comedy21 febbraio 2026C'è ancora amore – Fine Before You Came // Livewww.articofestival.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Pecore elettriche
Firenze, salta la cittadinanza a Francesca Albanese

Pecore elettriche

Play Episode Listen Later Dec 3, 2025 4:02


È dunque finita così. La presidente della commissione Pace e Diritti del Comune di Firenze, Stefania Collesei ha preso atto che non ci sono né le condizioni né i numeri per la cittadinanza fiorentina a Francesca Albanese proposta da una risoluzione presentata da Dmitri Palaji di Sinistra Progetto Comune. Il voto è stato dunque rinviato

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Il sacro chiodo di Colle val d'Elsa

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Dec 2, 2025 12:27


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8364IL SACRO CHIODO DI COLLE VAL D'ELSA di Don Stefano Bimbi I Sacri Chiodi o Santi Chiodi sono quelli usati nella crocifissione di Gesù. Sono reliquie molto venerate dalla Cristianità, insieme alla Vera Croce e al Titulus Crucis.Fu Sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, a ritrovare le reliquie della Passione durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa tra il 327 e il 328. Il primo riferimento scritto a queste reliquie risale al 395 in un'orazione pronunciata da Sant'Ambrogio che le menziona nel discorso funebre per l'imperatore Teodosio.Nel VI secolo, a Costantinopoli, esistevano tracce della venerazione di più Sacri Chiodi. Tradizionalmente, i Sacri Chiodi sono ritenuti quattro, poiché si pensa che, durante la crocifissione, a ciascun piede fosse infisso un chiodo separato. Il metodo di crocifissione praticato al tempo di Gesù, infatti, seguiva l'uso riservato agli schiavi sia presso i Greci che presso i Romani fin dall'epoca precristiana. Tale tecnica prevedeva l'affiancamento dei piedi, anziché la loro sovrapposizione (come invece sembrerebbe suggerito dalla Sacra Sindone), rendendo necessario l'impiego di quattro chiodi in totale. Il commediografo latino T. Maccio Plauto, nel III sec., in Mostellaria, chiariva: «affinché siano inchiodati alla croce due volte i piedi, due volte le braccia». Anche san Cipriano nel Sermo de Passione Domini, sempre nel III secolo affermava: «con i chiodi che trapassarono i santi piedi».Nonostante in Europa siano una trentina le reliquie venerate come Sacri Chiodi, i quattro principali sono considerati quello conservato nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, quello nella corona ferrea a Monza, quello sospeso sopra l'altare maggiore del Duomo di Milano e infine quello del duomo di Colle di Val d'Elsa in provincia di Siena. Questo vuol dire che gli altri sono falsi? Assolutamente no. Non deve sorprendere il fatto che i Sacri Chiodi venerati siano molteplici. In un'epoca di profonda fede come il Medioevo, si sentì la necessità di moltiplicare queste reliquie per rispondere al desiderio ardente dei cristiani di possedere un segno tangibile della Passione di Cristo. È documentato infatti che, utilizzando limature o frammenti dei Sacri Chiodi autentici, vennero forgiati altri chiodi per essere distribuiti alla devozione dei fedeli. Altro modo di moltiplicare le reliquie era per contatto. Bastava prendere un chiodo e metterlo a contatto con un Sacro Chiodo. Ad esempio San Carlo Borromeo donò parecchi chiodi che erano stati a contatto con il Sacro Chiodo di Milano. A Colle di Val d'Elsa l'uso di creare nuove reliquie per contatto si diffuse a tal punto che nel 1683 le autorità proibirono che qualunque oggetto toccasse il Sacro Chiodo. Va tenuto conto che si possono considerare comunque degni di venerazione sia queste reliquie "prodotte" a partire dai Sacri Chiodi originali, sia altri chiodi che, sebbene non abbiano sostenuto il corpo di Gesù, siano però serviti comunque per la crocifissione, ad esempio quelli con cui vennero connesse le parti della Croce o quello con cui fu affissa la tavoletta col Titulus Crucis.COLLE DI VAL D'ELSATornando ai quattro Sacri Chiodi principali, essi sono dunque conservati a Roma, Milano, Monza e Colle di Val d'Elsa. Visto che in quest'ultima città sono nato e che la mia famiglia vi abita almeno dal 1400, vorrei narrarne più approfonditamente la storia.Colle di Val d'Elsa è il comune della Toscana sulla strada tra Firenze e Siena che ha dato i natali ad Arnolfo di Cambio, famoso scultore e architetto. Il Sacro Chiodo che vi si venera è un chiodo di ferro di circa ventidue centimetri di lunghezza, munito ad un'estremità della capocchia ed all'altra ancora appuntito, intaccato e piegato in prossimità della punta. Nelle descrizioni di questa reliquia riportate nei documenti ufficiali sempre si parla di Unus ex Clavis quo crucifixus est Dominus Noster Jesus Christus. Cosi nelle bolle dei papi Eugenio IV, Callisto III, Sisto V, Urbano VIII, Clemente X. Molto probabilmente si tratta del chiodo che trafisse il piede sinistro di Gesù.La preziosa reliquia giunse in Val d'Elsa nel IX secolo grazie a un vescovo franco che la ricevette dalle mani di un pontefice negli anni successivi alla morte di Carlo Magno. Durante il viaggio di ritorno il vescovo morì a Viterbo affidando il prezioso chiodo a un sacerdote originario del contado colligiano. L'insigne reliquia ebbe subito un grande culto. Tra i devoti spicca l'arciprete Sant'Alberto da Chiatina che resse il clero di Colle dal 1177 al 1202, quando morì "crocifisso" da lunghe sofferenze corporali sopportate con esemplare pazienza tanto da essere definito il Giobbe della Valdelsa, il cui corpo si trova nel duomo dove è conservato il Sacro Chiodo. In alcuni documenti dell'epoca il Sacro Chiodo è stato detto "Chiodo del Beato Alberto".La preziosa reliquia si trova ancora oggi custodita in un semplice bucciolo di canna, lo stesso che l'avvolgeva quel lontano giorno in cui il Sacro Chiodo passò dalle mani del vescovo franco a quelle del sacerdote colligiano. Sembra che questo contenitore fosse una parte della canna usata per porgere l'aceto a Gesù sulla croce. Quel che è certo è che quando i canonici provarono a mettere la reliquia in un contenitore diverso, cioè un reliquiario d'argento, il Sacro Chiodo fu ritrovato miracolosamente nel vecchio bucciolo di canna. Oggi la reliquia è conservata dentro di esso e posta all'interno di un pregevole forziere d'argento, raffinata opera di oreficeria fiorentina datata 1628. Al suo interno si trovano anche, perfettamente conservati, gli antichissimi guanti di lana indossati nel XII secolo da Sant'Alberto e utilizzati da tutti i suoi successori fino ad oggi per maneggiare la sacra reliquia. Il forziere è custodito in un apposito tabernacolo ed è protetto da cinque chiavi. In passato due di esse erano conservate dal Comune, una dal vescovo e le rimanenti dai canonici. Nel 1868 il Comune, in pieno clima risorgimentale, rinunciò a tale diritto in nome della separazione tra Stato e Chiesa e come segno di disprezzo della devozione popolare.FATTI STRAORDINARINumerosi sono i fatti straordinari e le grazie attribuite nel corso dei secoli alla venerazione del Sacro Chiodo, molti dei quali documentati con cura. L'insigne reliquia veniva solennemente invocata nei momenti più drammatici della storia cittadina. Emblematico è l'episodio della peste che colpì Colle nel 1527. Ogni giorno si contavano tra i trenta e i quaranta morti. La gente era stremata e impaurita, ma in quel momento venne presa una decisione coraggiosa e carica di fede: portare in processione per tutta la città la sacra reliquia. C'erano tutti: uomini, donne, l'intero clero. E tutti camminavano scalzi, in segno di penitenza e devozione profonda. Non c'erano a quell'epoca autorità sanitarie e decreti governativi a bloccare il popolo che si riuniva per pregare. Ogni passo era un atto di speranza lanciato contro la malattia che mieteva vittime senza sosta. E il miracolo avvenne, la peste si fermò. Non un altro morto. Non un nuovo contagio. Testimoni oculari lasciarono racconti scritti a futura memoria.Con questa stessa devozione furono affrontate guerre come durante l'assedio degli Aragonesi nel 1479, la carestia del 1540 ed ogni sorta di calamità naturali come siccità o, al contrario, piogge troppo abbondanti. Si contano inoltre tante e frequenti guarigioni, incluse liberazioni dalle insidie dei demòni che innanzi al Sacro Chiodo si contorcono e fuggono poiché, secondo l'affermazione di S. Ambrogio tale è la «virtù infusa da Dio in tutti i Chiodi della Crocifissione».Un episodio singolare accadde durante l'episcopato di monsignor Niccolò Sciarelli. Il vescovo, di chiare idee gianseniste, si mostrava contrario non solo al culto del Sacro Chiodo, ma in generale a quello di tutte le reliquie. Per questo disprezzava la festa del Sacro Chiodo, così amata dal popolo. Accadde però che nel 1796 proprio durante la celebrazione liturgica della solennità dell'Esaltazione della Santa Croce, in cui tradizionalmente si venerava il Sacro Chiodo, fu colpito da paralisi e fu costretto ad abbandonare il governo della diocesi.LA TRADIZIONEAncora oggi a Colle di Val d'Elsa la seconda (o la terza) domenica di settembre si celebra la festa del Sacro Chiodo che inizia con un triduo di preparazione con Messe e catechesi appropriate. La domenica c'è poi la festa vera e propria con i vespri presso la concattedrale di Colle di Val d'Elsa a cui segue la Santa Messa solenne concelebrata dai sacerdoti del paese e presieduta da un vescovo o un cardinale. Segue la processione organizzata dalla Centuria del Sacro Chiodo fondata nel 1645. Sovrastata da un baldacchino, in mano al celebrante, la sacra reliquia viene portata per le vie della città. Arrivati al baluardo che sovrasta il resto dell'abitato si procede con la benedizione dei quattro angoli della città con il Sacro Chiodo. Poi si torna in duomo e il popolo canta l'inno sacro che inizia così: "Su, cantiamo, cantiamo fratelli, l'inno sacro all'amata Reliquia". Mentre il ritornello invoca: "O dolcissimo pegno d'amor, rendi a Colle propizio il Signor". Nel mentre il Sacro Chiodo viene inserito in un reliquiario di vetro e i fedeli si accostano con devozione baciando la sacra reliquia in segno di venerazione. Ai soli sacerdoti è concesso il privilegio di baciare direttamente il Sacro Chiodo senza il reliquiario di vetro.La Festa del Sacro Chiodo è un'opportunità per i devoti di immergersi in un'atmosfera di contemplazione, mentre si onora una reliquia sac

il posto delle parole
Maurizio Fantoni Minnella "Un viaggio in inverno"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 1, 2025 26:04


Maurizio Fantoni Minnella"Un viaggio in inverno"Passigli Editoriwww.passiglieditori.itUna storia senza tempo: è così che appare al lettore, fin dalle prime pagine, questo breve, intenso romanzo, la narrazione di un viaggio tra i Grigioni e l'Italia che si rivela come una nuova iniziazione per il protagonista, Hans, un suonatore di liuto devoto alla sua arte e, in particolare, al grande compositore inglese John Dowland, uno dei maestri di questo strumento. Ecco, dunque: la città di Coira, capoluogo dei Grigioni, dove si parla il romancio, una delle quattro lingue nazionali della Svizzera, ma così minoritaria da non essere neppure considerata tra le sue lingue ufficiali; e un musicista che ha scelto – contro i desideri e le ambizioni della madre pianista, che vive con lui e che vorrebbe per lui un avvenire di grandi successi – uno strumento musicale del tutto inattuale, completamente rivolto a un passato glorioso ma ormai completamente fuori da ogni clamore di mondanità. Sembra un destino personale ancor più che una vocazione; e il viaggio che Hans compie in pieno inverno tra musica e silenzio, attraverso l'affascinante Passo del Lucomagno, in occasione di un concerto che deve tenere in Italia presso un antico monastero benedettino, rimette in gioco l'intera sua vita. Tra strani incontri, sogni, imprevisti – fino allo smarrimento, quasi freudiano, del suo amatissimo liuto –, Hans sente che qualcosa in sé sta, pur impercettibilmente, cambiando, come se la neve che lo accompagna durante l'intero viaggio lo abbia fatto finalmente scivolare in una nuova accettazione di sé stesso.«… Il Lucomagno, immerso nel gelo, era ancora lontano e il suo corpo febbricitante si rifiutava di proseguire e di affrontare, una volta giunto a casa, colei che aveva il volto di sua madre ma anche della montagna che stava per raggiungere. Fu quando sul lato destro della strada apparve la mole di un edificio che sembrava un gigantesco palazzo in abbandono, in posizione dominante rispetto al villaggio sottostante, che Hans decise di fermarsi…»Maurizio Fantoni Minnella, nato a Varese nel 1959, Maurizio Fantoni Minnella è un nome noto in particolar modo per la sua intensa attività documentaristica, che lo ha portato a realizzare lungometraggi nei luoghi più complessi del pianeta, da Gaza al Kurdistan, da Hebron al Chiapas, dal Messico dei cartelli della droga alle instabili repubbliche postsovietiche. Nel 2021 è stato nominato Ambasciatore di Genova nel mondo dal Comune di Genova per l'intenso lavoro di promozione culturale fatto per il capoluogo ligure attraverso i suoi libri e i suoi documentari. Viaggiatore instancabile, ha sempre affiancato a questa sua attività quella di critico e saggista, anche scrivendo per diverse testate come «La Stampa» e «Avvenire»; è tra i principali collaboratori del Festival letterario di Genova, nell'ambito del quale cura la sezione cinematografica “Poevisioni”. Come scrittore, ha al suo attivo diverse pubblicazioni, tra le quali i romanzi Il viaggiatore delle catastrofi (Pequod, 2016), definito «una discesa agli inferi contemporanea e post-ideologica» e La virtù oscena (Castelvecchi, 2023); e saggi di grande rilievo, anche legati ai suoi viaggi, come In Praga (Castelvecchi, 2021) e Il lato d'ombra. Visioni palestinesi (Alpine Studio, 2022).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Voce delle Chiese
In bicicletta sono libero

Voce delle Chiese

Play Episode Listen Later Dec 1, 2025 9:52


Lo sport come libertà, come strumento di riscatto, come compagno di strada nella malattia di Parkinson e in molte altre condizioni di fragilità: è questo il cuore dell'incontro “Il ‘Ciclo' della Vita – Sport, disabilità e libertà!”, in programma martedì 2 dicembre alle 20.45 presso la Galleria Scroppo di Torre Pellice.L'evento, promosso dalla Diaconia Valdese – Servizio Innovazione Sviluppo, in collaborazione con il Gruppo di Iniziativa I Tremolini, l'Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani (AIGP), l'Associazione Culturale CIP – Cinema, Inclusione, Partecipazione e il Comune di Torre Pellice, vuole accendere i riflettori sul valore dello sport e del movimento come motori di benessere, autonomia e partecipazione sociale.Protagonisti della serata, alcuni testimoni che hanno trasformato la pratica sportiva in un potente strumento di cura, identità e speranza, pronti a raccontarsi e a raccontare la loro personale esperienza: Simone Masotti, I Tremolini, Massimiliano Iachini e Diego Cossotto.Moderatore della serata, Marco Ramotti dell'Associazione Culturale CIP.

Italian Podcast
News In Slow Italian #672- Italian News, Grammar, and Expressions

Italian Podcast

Play Episode Listen Later Nov 28, 2025 9:01


Apriamo la nostra rassegna di attualità con una discussione sulle politiche migratorie della Danimarca, che molti Paesi europei stanno valutando di adottare. Passeremo, poi, alla nuova legge introdotta in Australia, che vieta l'uso dei social media ai minori di 16 anni. La nostra sezione scientifica questa settimana è dedicata al bacio. Secondo i biologi evoluzionisti, il primo bacio risale a oltre 16 milioni di anni fa. E concluderemo la parte delle notizie con una conversazione su un nuovo record stabilito all'asta di Sotheby's. Un dipinto di Gustav Klimt ha raggiunto una cifra mai vista prima. Stiamo parlando del Ritratto di Elisabeth Lederer, venduto per 236,4 milioni di dollari.    La seconda parte della puntata è dedicata alla lingua e alla cultura italiana. L'argomento grammaticale di oggi è Using Italian Adverbs. Ne troverete numerosi esempi nel dialogo che seguirà, ispirato alla recente decisione del Comune di Firenze di limitare la presenza dei dehors nel centro storico, ovvero quei tavolini, sedie e ombrelloni di bar e ristoranti che ostacolano la circolazione ai pedoni e rendono difficile la vita ai residenti. Nel finale ci soffermeremo sull'espressione idiomatica di oggi: Campato/a in aria/per aria. Il dialogo che segue ricorda due icone della storia della televisione italiana, le gemelle Kessler, ballerine, cantanti e attrici recentemente scomparse, e racconta un'eredità artistica che continua ancora oggi a scaldare il cuore degli italiani. - Altri Paesi valutano di adottare il rigoroso sistema di immigrazione danese - L'Australia introduce il primo divieto al mondo sui social media per i minori di 16 anni - Gli evoluzionisti sostengono che il primo bacio risale a oltre 16 milioni di anni fa - Un dipinto di Gustav Klimt stabilisce un nuovo record di prezzo all'asta di Sotheby's - Firenze dice basta ai dehors invadenti - Addio alle gemelle Kessler, icone della storia della televisione italiana

Voci del Grigioni italiano
Tra pietre e cielo, tra cielo e pietre

Voci del Grigioni italiano

Play Episode Listen Later Nov 28, 2025 20:03


In questa edizione delle Voci del Grigione italiano, Alessandro Tini dialoga con lo storico Gionata Pieracci, autore del volume Tra pietre e cielo, tra cielo e pietre, edito da Fontana Edizioni. Un titolo poetico per un'opera che intreccia memoria, ricerca e territorio, raccontando il sistema di fortificazioni militari costruito dall'esercito svizzero nella Val Traversagna di Roveredo tra la Prima e la Seconda guerra mondiale.Gioanata Pieracci, originario di Roveredo e laureato in Storia alla Statale di Milano, spiega come l'idea sia nata quasi per caso: da un semplice pannello informativo per la riattivazione della cosiddetta “strada di Maria Teresa”, è emersa una ricerca durata anni, tra sopralluoghi, archivi militari e testimonianze locali. Il risultato è un affresco storico che unisce geografia, strategia e vita quotidiana dei soldati chiamati a presidiare le montagne in condizioni estreme.Il libro restituisce valore a un patrimonio dimenticato di trincee, casematte e caserme in quota, ma anche alle storie umane che vi si celano, come quella di un soldato svizzero-romando che scriveva alla sua amata dal fronte. Con rigore e passione, Pieracci mostra come la piccola Val Traversagna si inserisca nel più ampio disegno difensivo elvetico, tra timori di invasione e orgoglio di neutralità.Un progetto sostenuto dal Comune di Roveredo, che oggi invita a riscoprire – tra pietre e cielo – le tracce di una storia che non va dimenticata.

Unica Radio Podcast
Melania Cabras: Spazio ArteS e l’approccio partecipativo della comunità

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Nov 28, 2025 16:19


La psicologa Melania Cabras è stata ospite ai microfoni di Unica Radio, per raccontare ciò di cui si occupa con Spazio ArteS un progetto nato nel 2019 in seno al Comune di Cagliari e gestito dalla cooperativa sociale: Panta Rei. Il progetto mette al centro l'arte come strumento di ascolto, inclusione e benessere, ed è rivolto a persone con disagio psichico. La nascita e lo sviluppo di Spazio ArteS Spazio ArteS nasce su iniziativa del Comune di Cagliari, con l'obiettivo di offrire alla comunità luoghi adeguati e inclusivi per persone con fragilità mentali. La proposta si fonda sull'importanza delle espressioni artistiche, poste al centro del progetto. All'interno degli atelier si svolgono diverse attività – pittura, scultura, musica, laboratori di restauro e molto altro – che favoriscono la creazione di legami e interazioni significative tra i partecipanti. Gli aspetti innovativi L'elemento più innovativo di ArteS è l'approccio partecipativo. Le attività vengono costruite insieme alla rete intorno alla persona: famiglie, associazioni, scuole e realtà del territorio. Questo lavoro condiviso ha rappresentato un grande punto di forza. I numerosi accordi di rete hanno permesso ad ArteS di sperimentare nuove modalità di coinvolgimento, anche grazie al progetto biennale “Anime sul filo”, che ha attivato uno scambio costante e creativo con la comunità di Cagliari. I riconoscimenti di ArteS Grazie al suo metodo innovativo e inclusivo, ArteS ha ottenuto diversi riconoscimenti. Tra questi spicca la Menzione Originalità e Innovazione agli Oscar della Salute 2025. Il progetto è stato inserito tra i 12 migliori a livello nazionale, distinguendosi per il suo contributo creativo nel campo della salute mentale. Melania Cabras ha espresso grande soddisfazione nel ritirare il premio, riconoscendo il valore del lavoro svolto insieme alla rete territoriale. La mostra “Mappe del possibile” Di recente l'associazione ha presentato la mostra “Mappe del possibile”, allestita negli spazi di ArteS. L'esposizione raccoglie i lavori realizzati dagli utenti del centro e include anche le opere nate dal progetto “Anime sul filo”. La mostra rappresenta un modo concreto per portare all'esterno la creatività delle persone e per combattere lo stigma legato alla malattia mentale. La collaborazione con le scuole “Mappe del possibile” ha visto la partecipazione di numerosi studenti. Attraverso le opere, i giovani hanno potuto confrontarsi con il tema della salute mentale, oggi più attuale che mai. Osservando i lavori e approfondendo la storia della Legge Basaglia, gli studenti hanno sviluppato una maggiore consapevolezza sul tema della fragilità, riconoscendola come una dimensione comune a tutta l'umanità. Il futuro di ArteS Per Melania Cabras il futuro risiede nella collaborazione continua con le realtà del territorio. L'obiettivo è potenziare i servizi, rafforzare la rete e garantire che nessuno rimanga senza sostegno. Un progetto che rappresenta un'importante promessa di speranza per tutta la comunità.

CdTalk - L'ospite
Alain Scherrer: l'ex sindaco della Città di Locarno a ruota libera

CdTalk - L'ospite

Play Episode Listen Later Nov 27, 2025 21:35


«Sono fiero dello sviluppo della città, ma certe notizie mi fanno arrabbiare» — (integrale su cdtlink.ch/ex-sindaco con tanto di videointervista) — L'ex sindaco di Locarno, Alain Scherrer, a tutto campo dopo un periodo di silenzio «per avere il giusto distacco»: dalle aggregazioni al Film Festival che chiede di cambiare le date, al ricorso sui concerti estivi — «Seguo la politica e preferisco farlo con un certo distacco, perché voglio rispettare le scelte della compagine che ha preso posto a Palazzo Marcacci». «Sì, ora accetto con grande piacere il vostro invito, prima mi pareva prematuro». Alain Scherrer è in formissima e ha scelto Palazzo Marcacci come luogo simbolo per ambientare un'intervista a tutto campo da rilasciare in esclusiva al Corriere del Ticino. «Sono stati gentili, abbiamo la possibilità di starcene nientemeno che nella sala del Municipio, dove ho lasciato un pezzo del mio cuore», afferma carico d'entusiasmo con il suo immancabile sorriso, salutando la ragazza allo sportello della cancelleria. «Credo sia passato il tempo necessario per poter rispondere alle vostre domande senza voler apparire invadente», aggiunge mentre sale le scale a passo spedito verso la stanza dove per lungo tempo ha retto il timone della Città di Locarno. Una volta entrato, si guarda in giro e indica con emozione il suo posto, «a capotavola». Sono passati quasi due anni dalle elezioni comunali del 14 aprile 2024, dalle quali è scaturita la nuova composizione dell'Esecutivo, rinnovato per quattro settimi. Il nostro interlocutore, all'epoca, aveva annunciato con largo anticipo di non volersi ricandidare.«Il nuovo Municipio? Mi piace questa squadra. Conosco molti di loro: chi ha già vissuto questa casa e chi ora vi entra con entusiasmo. Hanno visione, competenza, e soprattutto il mio successore ha un vero senso dello Stato, orientamento strategico, conoscenza profonda delle tematiche e il suo saper fare è lucido e concreto. Li vedo lavorare con serietà, e ho fiducia. È un sentimento raro, e me lo tengo stretto». Il neo sessantenne («Ma non mi sento vecchio, eh? Facciamo solo... meno giovane di prima, dai») riavvolge il nastro del tempo: «Ho cominciato a fare il sindaco proprio il giorno del mio cinquantesimo compleanno. Nove anni intensi. E se ci mettiamo anche i tempi in Municipio, sono quasi vent'anni. Vent'anni passati dentro queste stanze: riunioni interminabili, notti di scelte pesanti, migliaia di pomeriggi spesi per la Città. E, credetemi, ogni ora è stata viva».Si apre, tuttavia, una nuova fase. Più «distaccata», se si può definire così: «Sto molto bene, ho tempo per me e per la famiglia. Quando sei immerso in un ruolo istituzionale così in vista, non ti rendi conto di quanto sia totalizzante. Solo quando ti fermi capisci quanto correvi. Sono orgoglioso della mia Città. Leggo i giornali, mi rallegro quando trovo belle notizie e m'arrabbio per quelle negative, che però adesso vivo in modo differente. Oggi le decisioni sono in mano alla nuova compagine e il mio auspicio è che le sue scelte siano sempre guidate dal bene per la popolazione e non da speculazioni elettorali», esclama, citando i progetti principali che contribuiranno al rilancio di Locarno, come la riqualifica di piazza Grande e Largo Zorzi, il centro congressuale, la Rotonda, il Castello e il Museo di storia naturale. «Mi rendo conto che abbiamo avviato tanti progetti, forse troppi pensando alla forza finanziaria della Città e ciò non rende facile il lavoro a chi siede oggi nell'Esecutivo».E, a proposito di «arrabbiature», sul tavolo di Bellinzona era stata consegnata, ancora nella precedente legislatura, l'istanza di aggregazione con Lavertezzo, insieme alla collega Tamara Bettazza. Qualche settimana fa - dopo il «cambio della guardia» primaverile che ha portato Andrea Berri alla guida del piccolo Comune - colpo di scena: questi appare in foto con l'omologo Damiano Vignuta, di Gordola, voltando le spalle al «matrimonio» previsto con Locarno e avviando un altro tra i loro due Comuni. «Con tutto il rispetto per i protagonisti, questa fotografia mi ha fatto male», dice con rammarico.«Ad ogni modo il merito è stato di riaprire il dialogo, soprattutto con Losone e Minusio, che sono interlocutori preziosi. Altri, invece, sembrano solo approfittare della centralità di Locarno, rivendicano autonomia ma poi non sono capaci di gestire i progetti importanti, come è accaduto a Muralto con il nodo intermodale alla stazione. La fusione degli enti locali attorno al nucleo dell'agglomerato urbano è a mio avviso inevitabile, dato che la frammentazione rallenta lo sviluppo». Note più positive (letteralmente) per un altro capitolo importante nella vita dell'intervistato. Da due decenni, infatti, canta nel complesso «Vasco Jam». «La musica, il palco: è la mia seconda famiglia. Il gruppo ha 41 anni ed è probabilmente la cover band di Vasco più longeva di sempre. È casa mia. Noi sul palco ci divertiamo, e la gente lo sente».Sempre in ambito musicale, ecco spuntare un ulteriore tasto dolente: il ricorso di un esercente di piazza Grande contro i concerti estivi: «Mi rattrista vedere chi antepone interessi personali all'estate di Locarno. Piazza Grande è un simbolo potente. Qui sono passati nomi che hanno lasciato memoria nel mondo. Non possiamo rischiare che qualcuno rovini tutto per egoismi». L'altro pilastro della bella stagione è il Festival, la manifestazione culturale più importante a livello nazionale. Che vorrebbe anticipare la programmazione. Un'opportunità da cogliere? «La questione è delicata. Capisco l'industria cinematografica, ma anche il turismo vive di equilibri delicati. Il calendario è un incastro prezioso. Il Festival è un pilastro: Locarno grazie a questa manifestazione vive di cultura».Infine, la politica. Perché è proprio il «suo» PLR ad aver perso il quarto seggio del distretto in Gran consiglio. «Sì, anni fa avrei voluto fare un'esperienza a livello cantonale. Ma oggi non ne sono più attratto. La politica, parlo in generale, non dialoga più con la vita reale. È incompatibile con il mio modo di intendere il servizio pubblico. Manca il cuore. Manca il coraggio. Manca la coerenza. Manca la concretezza. Si preferisce apparire invece di agire, inseguire consenso invece di assumersi responsabilità. È un mondo che si racconta, ma non costruisce più. Io non ci sto. Voglio continuare a fare del bene, ma non accanto ai giochi di potere. Non come sindaco, voglio farlo come uomo. E le persone, non i ruoli, fanno la differenza».

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
10.400 - Brandy, Cognac e Armagnac differenze e punti in comune

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Nov 26, 2025 2:55


Cognac e Brandy non sono sinonimi, ma fratelli di una stessa stirpe, legati tanto al terroir quanto al rigore del disciplinare francese. Il brandy Nel suo significato più ampio, il brandy è un distillato archetipico: l'essenza dell'uva resa spirito, senza vincoli di luogo o lignaggio. Il termine affonda le radici nell'olandese brandewijn – “vino bruciato” – e già questo evoca una certa rudezza marinara: una bevanda più da stiva che da salotto. Il brandy è tutto e nulla: può nascere in Spagna, in Sudafrica, in California o a Modena. Può avere vent'anni o sei mesi, maturare in barrique o in acciaio. Può essere sublime o mediocre.

Unica Radio Podcast
L'ambiente ferito e lo sguardo necessario: il racconto di Stefania Divertito

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Nov 26, 2025 7:36


Un'analisi che intreccia memoria personale, emergenze ambientali e responsabilità politiche, mostrando come la crisi climatica non sia mai un tema distante ma una realtà che attraversa città, comunità e persone, diventando materia urgente per istituzioni, informazione e cittadini consapevoli. Dal quartiere di Napoli Est alla consapevolezza ambientale Nel suo impegno narrativo e giornalistico, Stefania Divertito parte da un luogo molto preciso: Napoli Est, in particolare l'area di San Giovanni e San Lucio. È un territorio segnato da raffinerie, oleodotti e un mare che negli anni si trasformava in uno spazio non più vivibile. L'autrice ricorda come un incendio nella raffineria Agip negli anni Ottanta modificava radicalmente la percezione della città e dell'aria che respirava ogni giorno. L'evento costrinse molte famiglie a lasciare temporaneamente le proprie case. Il rapporto tra ambiente, salute e diritto diventa così parte centrale del suo percorso. La spinge a raccontare le ferite del territorio e la necessità di strumenti giuridici che permettano alle comunità di ottenere giustizia. Realtà come Unica Radio e associazioni impegnate sul territorio diventano punti di diffusione e confronto necessari. Il quadro più ampio, invece, riguarda la possibilità per i cittadini di rivendicare diritti attraverso istituzioni come la Corte europea dei diritti dell'uomo e movimenti che chiedono il riconoscimento del reato di ecocidio. Secondo Divertito, la responsabilità individuale e collettiva nasce dalla capacità di cambiare sguardo. Non si deve subire ciò che accade, ma interrogarsi sulle cause e sui soggetti responsabili. Solo così si può costruire un tessuto sociale più consapevole e più forte. Comunicare la crisi climatica tra Cop 30, scienza e attivismo Il tema della comunicazione ambientale occupa un posto centrale nelle riflessioni di Stefania Divertito. Questo risulta ancora più evidente in un periodo in cui vertici come la COP 30, ospitata a Belém in Brasile, riportano al centro la necessità di un linguaggio più efficace e meno catastrofista. Per l'autrice, la narrazione basata solo sul disastro rischia di paralizzare l'azione. Anche l'ottimismo a tutti i costi produce un effetto contrario, perché trasforma la crisi climatica in un fenomeno percepito come lontano o inevitabile. L'obiettivo diventa quindi raccontare ciò che accade oggi. Bisogna rendere i dati più vicini all'esperienza quotidiana dei cittadini e ricordare che anche le previsioni più dure dell'IPCC o dell'UNEP non escludono la possibilità di invertire la rotta attraverso politiche efficaci e scelte collettive. Secondo Divertito, la comunicazione deve restare chiara e accessibile. Deve coinvolgere comunità, istituzioni e mondi diversi, dalle associazioni territoriali ai festival culturali che uniscono arte, scienza e cittadinanza. In questo senso, piattaforme come Comune di Napoli o realtà culturali impegnate nella divulgazione assumono un ruolo chiave. Favoriscono un'alleanza tra linguaggi differenti e una sensibilità ambientale capace di attraversare generazioni e città. Alleanze, comunità e la forza collettiva Per Stefania Divertito, la prima forma di salvezza è il riconoscersi come comunità. Solo così cittadini, artisti, scienziati e scrittori possono unire forze e competenze per rispondere a una crisi che richiede partecipazione attiva. L'idea di comunità non è un concetto astratto. È un territorio concreto, fatto di persone che collaborano, condividono conoscenze e costruiscono reti solide. Artisti, istituzioni, associazioni e realtà civiche diventano quindi parte di un unico processo culturale e sociale. Questo processo si rafforza anche grazie a progetti e iniziative promosse in molte città italiane, dove la rigenerazione urbana incontra l'attivismo ambientale. L'alleanza tra arte, scienza e società rappresenta per l'autrice un passaggio imprescindibile. Solo attraverso un dialogo aperto è possibile affrontare la crisi climatica non come un destino ineluttabile, ma come un terreno d'azione collettiva. Ogni gesto culturale, politico o sociale contribuisce così alla costruzione di un futuro più responsabile.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Fiabe, flash mob, musica e bancarelle: il Natale delle Meraviglie illumina il centro

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Nov 26, 2025 1:55


Ancora pochi giorni e il centro storico di Thiene vivrà l'atmosfera, le musiche e l'allegria de Il Natale delle Meraviglie, l'evento proposto da Confcommercio e Amici di Thiene con la collaborazione del Comune di Thiene e il sostegno di Ogd Pedemontana Veneta e Colli.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Sicurezza. Tra ronde e antifascisti, la città teme lo scontro. Marigo: “Esibizioni inutili”

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Nov 25, 2025 2:16


La sicurezza torna al centro del dibattito pubblico e lo fa col rischio di una vera e propria escalation. Giovedì 27 novembre il cuore di Schio sarà attraversato da due manifestazioni contrapposte: da un lato la “Passeggiata per la Sicurezza” annunciata da Forza Nuova, dall'altro la contro-mobilitazione del Centro Sociale Arcadia. Sullo sfondo, la voce del Comune che invita a non trasformare Schio in un palcoscenico di scontro ideologico.

Focus Europa
Focus Europa - Parlamento Europeo - La plenaria a Strasburgo, la difesa comune, il piano di pace su Ucraina - Puntata del 25/11/2025

Focus Europa

Play Episode Listen Later Nov 25, 2025 3:37


Ecovicentino.it - AudioNotizie
Lieve scossa di terremoto alle pendici del Grappa poco prima di mezzogiorno

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Nov 24, 2025 0:32


Una lieve scossa di terremoto si è verificata alle 11,48 con epicentro nel Comune di Pieve del Grappa, due chilometri a nord di Paderno. Di magnitudo 2.1, è stata registrata dalla sede di Roma dell'Invg, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Non si segnalano danni.

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Padroneggia il Congiuntivo INDIPENDENTE: Desideri, Dubbi e Ordini in Italiano

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Nov 23, 2025


Ti sei mai chiesto perché in italiano diciamo "Che tu sia benedetto!" oppure "Magari avessi più tempo!"? In questi casi il congiuntivo appare in frasi che stanno in piedi da sole, senza dipendere da nulla. Questo è il congiuntivo indipendente, molto diffuso nella lingua italiana per esprimere desideri, ordini, dubbi e supposizioni. Con questa guida completa, imparerai a usarlo come un vero madrelingua italiano. Il Congiuntivo INDIPENDENTE: Quando usarlo da solo Cos'è il Congiuntivo Indipendente? Facciamo chiarezza su questo concetto. Normalmente, quando studi il congiuntivo, lo vedi sempre in frasi dipendenti, giusto? Per esempio: "Penso che tu abbia ragione" oppure "Voglio che tu venga con me". In questi casi, il congiuntivo dipende da un verbo principale (penso, voglio) che regge l'intera costruzione. Tuttavia, il congiuntivo può anche essere indipendente, cioè può apparire in frasi che stanno in piedi da sole, senza dipendere da un'altra frase. Ecco perché si chiama "indipendente" – è autonomo nella sua funzione comunicativa. Queste frasi esprimono emozioni, desideri, dubbi, ordini o supposizioni in modo diretto e immediato. Il congiuntivo indipendente è estremamente comune nella lingua parlata italiana, specialmente nelle espressioni emotive e colloquiali. Una volta che padroneggerai questo uso, il tuo italiano suonerà molto più naturale e autentico. I Diversi Tipi di Congiuntivo Indipendente Vediamo ora tutti i casi principali in cui si usa il congiuntivo indipendente. Presta attenzione, perché sono diversi e ognuno ha una funzione comunicativa specifica. Analizzeremo ogni tipo nel dettaglio con numerosi esempi pratici che potrai utilizzare fin da subito nelle tue conversazioni quotidiane. 1. Congiuntivo Esortativo (per Dare Ordini o Inviti) Il congiuntivo esortativo si usa per dare ordini, inviti o esortazioni. Si usa in sostituzione dell'imperativo per le persone mancanti (terza persona singolare/plurale, prima persona plurale) o per il Lei con cortesia. È molto formale ed elegante, perfetto per situazioni professionali o quando si vuole mantenere un tono rispettoso. Quando si Usa il Congiuntivo Esortativo? Si utilizza questa forma quando si vuole: Dare ordini formali alla terza persona singolare o plurale Fare inviti cortesi usando il "Lei" formale Proporre azioni di gruppo alla prima persona plurale (noi) Esortare qualcuno a fare qualcosa con eleganza Esempi Pratici con la Terza Persona Singolare (Lei Formale) "Entri pure, signora!" (Lei formale – equivale a "entra!" ma con cortesia)"Venga con noi, professore!" (invito formale a una persona di riguardo)"Si accomodi, prego!" (ordine/invito cortese molto comune in contesti formali)"Stia attento!" (ordine alla terza persona singolare)"Prenda questa strada e poi giri a destra!" (indicazioni formali)"Mi dica pure tutto, dottore!" (invito a parlare liberamente) Esempi con la Terza Persona Plurale (Loro Formale) "Si accomodino, prego!" (ordine/invito cortese al plurale)"Entrino pure, signori!" (invito formale a più persone)"Facciano ciò che vogliono!" (permesso totale con tono formale)"Abbiano pazienza, per favore!" (richiesta cortese di attesa) Attenzione alla Prima Persona Plurale (Noi)! Alla prima persona plurale (noi), il congiuntivo esortativo è comunissimo nella lingua parlata italiana: "Andiamo al cinema!" (proposta di attività)"Facciamo una pausa!" (suggerimento di riposare)"Parliamo di questo problema!" (invito alla discussione)"Usciamo a cena stasera!" (proposta per la serata)"Vediamo cosa possiamo fare!" (esortazione a trovare soluzioni) Nota importante: In questo caso, congiuntivo e indicativo hanno la stessa forma per la prima persona plurale, ma la funzione è esortativa, quindi si sta di fatto usando il congiuntivo. La differenza si percepisce dal contesto e dall'intonazione: quando si propone o si invita, si usa il congiuntivo esortativo. 2. Congiuntivo Ottativo (per Esprimere Desideri) "Ottativo" deriva dal latino "optare" e significa "desiderare". Si usa questo congiuntivo per esprimere un desiderio, un augurio o una speranza. Spesso è introdotto da parole come "magari", "se solo", "oh se", "almeno" oppure "che". Questo è probabilmente l'uso più emotivo e personale del congiuntivo indipendente. Funzione e Uso del Congiuntivo Ottativo Esprime un desiderio realizzabile nel presente o futuro: "Magari venisse!" (desiderio che potrebbe avverarsi) Esprime un rimpianto per il passato: "Oh, se avessi studiato di più!" (rimpianto per qualcosa che non è accaduto e ora è troppo tardi) Esprime auguri e benedizioni: "Che Dio ti benedica!" (augurio formale) Esprime fantasie irrealizzabili: "Se fossi un uccello!" (desiderio impossibile) Esempi con "Magari" (Molto Comune!) Desideri per il presente/futuro (congiuntivo imperfetto):"Magari piovesse un po'!" (desiderio che piova)"Magari vincessi alla lotteria!" (desiderio di vincere soldi)"Magari ci fosse un corso sui verbi pronominali!" (desiderio di avere qualcosa che non c'è)"Magari smettesse di nevicare!" (desiderio per il presente)"Magari tornasse presto!" (speranza che qualcuno ritorni) Rimpianti per il passato (congiuntivo trapassato):"Magari avessi studiato di più!" (rimpianto per non aver studiato abbastanza)"Magari avessi ascoltato i tuoi consigli!" (rimpianto per non aver seguito i consigli)"Magari avessimo preso l'altra strada!" (rimpianto per una scelta passata)"Magari non fossi andato a quella festa!" (rimpianto per un'azione passata) Esempi con "Che" (Auguri Formali) "Che Dio ti benedica!" (augurio religioso)"Che tu possa essere felice!" (augurio di felicità)"Che il cielo ti aiuti!" (augurio solenne)"Che la fortuna ti assista!" (augurio di buona sorte)"Che tu possa realizzare tutti i tuoi sogni!" (augurio per il futuro)"Che vada tutto bene!" (augurio comune prima di un evento importante) Esempi con "Se" o "Se Solo" (Desideri Impossibili) "Se solo avessi più tempo!" (rimpianto per la mancanza di tempo)"Oh se potessi tornare indietro!" (desiderio impossibile di cambiare il passato)"Se fossi ricco!" (fantasia sulla ricchezza)"Se avessi le ali!" (desiderio impossibile di volare)"Oh se potessi leggere nel pensiero!" (fantasia sui superpoteri) Esempi con "Almeno" (Desiderio Minimo) "Almeno smettesse di piovere!" (desiderio minimo sul tempo)"Almeno mi avesse avvertito!" (rimpianto per mancanza di comunicazione)"Almeno provasse a capirmi!" (desiderio di comprensione)"Almeno facesse silenzio!" (richiesta di tranquillità) 3. Congiuntivo Concessivo (per Fare Concessioni) Il congiuntivo concessivo si usa per ammettere o concedere qualcosa, spesso seguito da un'opposizione o da un'obiezione. È accompagnato da parole come "pure", "anche" o semplicemente senza introduttori, oppure introdotto da espressioni come "ammettiamo che", "sia pure che" o "anche se". Come Funziona? È come dire: "Ok, ammetto questo punto, MA..." – è una concessione seguita spesso da un'opposizione. Si usa quando si vuole riconoscere un punto di vista altrui pur mantenendo la propria posizione. È molto utile nelle discussioni e nei dibattiti per apparire ragionevoli pur non cedendo completamente. Esempi Pratici "Sia anche come dici tu, ma io non sono d'accordo!" (va bene, ammetto che potrebbe essere così, ma...)"Dica quello che vuole, a me non interessa!" (può dire tutto ciò che vuole, ma non mi importa)"Faccia pure come crede!" (libertà totale, fai come vuoi)"Venga pure, tanto non cambierà nulla!" (può venire, ma sarà inutile)"Ammettiamo pure che la tua casa sia più piccola della mia: non per questo devi provare odio nei miei confronti!" (concessione seguita da obiezione)"Siano pure più bravi di noi, ma noi abbiamo più esperienza!" (ammissione con riserva)"Dica quel che vuole, io non cambio idea!" (concessione di libertà di parola ma mantenimento della propria posizione) 4. Congiuntivo Dubitativo (per Esprimere Dubbi e Incertezze) Il congiuntivo dubitativo esprime dubbio, incertezza o perplessità. Spesso è introdotto da "che", "non" oppure appare in domande retoriche. Questo tipo di congiuntivo è estremamente comune nella lingua parlata italiana, specialmente quando si pensa ad alta voce o si esprime preoccupazione. Quando si Usa? Quando usi il congiuntivo dubitativo, stai fondamentalmente pensando ad alta voce, esprimendo un'ipotesi o un'incertezza su qualcosa. È il modo più naturale per un italiano di esprimere dubbi senza fare affermazioni categoriche. Molto usato in contesti informali tra amici e familiari. Esempi con "Che" (Forma più Comune) "Che sia lui il colpevole?" (mi chiedo se sia lui...)"Che abbiano dimenticato l'appuntamento?" (dubbio, perplessità sul motivo della loro assenza)"Che abbia detto la verità?" (incertezza sulla veridicità)"Che stia male?" (preoccupazione e dubbio sulla salute di qualcuno)"Che siano già partiti?" (dubbio su un'azione già compiuta)"Che abbia perso il treno?" (ipotesi sul ritardo di qualcuno)"Che siano troppe informazioni?" (dubbio sulla quantità di informazioni fornite) Esempi con "Non" (Dubbio con Negazione) "Non sappia lui la risposta?" (domanda dubitativa con tono di sorpresa)"Non abbia capito bene?" (dubbio sulla comprensione)"Non sia il caso di chiamare un medico?" (dubbio che suggerisce un'azione) Contesto d'Uso Il congiuntivo dubitativo è particolarmente utile quando: Non si vuole fare un'affermazione diretta Si cerca di essere diplomatici Si esprime preoccupazione in modo delicato Si vuole coinvolgere l'interlocutore nel ragionamento 5. Congiuntivo Suppositivo (per Fare Supposizioni) Il congiuntivo suppositivo è simile al dubitativo, ma si usa per fare supposizioni e ipotesi più che per esprimere veri dubbi. Spesso è introdotto da "che" oppure da espressioni come "poniamo che", "ammesso che", "supponiamo che",

Breccast - il podcast di Brescia
La gabbia della disparità di genere

Breccast - il podcast di Brescia

Play Episode Listen Later Nov 21, 2025 31:19


Nel giro di pochi giorni, il Rapporto sulla parità occupazionale e salariale e il bilancio di genere del Comune di Brescia hanno evidenziato il divario che ancora permane tra uomini e donne nel mondo del lavoro. Dai dati dell'occupazione a quelli salariali passando per i ruoli dirigenziali, le differenze sono ancora troppo marcate. E mostrano un problema strutturale. La provincia di Brescia, in generale, vede una situazione "tragica" rispetto alle altre province lombarde: l'ottava provincia peggiore per disparità salariale - il nostro gender pay gap è sopra la media regionale. Parliamo di tutto questo con Mariasole Bannò, presidente della commissione pari opportunità del Comune di Brescia, nonché professoressa di Economia e Gestione delle Imprese, che ha presentato in Loggia il rapporto sulla disparità salariale e occupazionale.Prima però, le notizie in breve: la Loggia non vuole affrontare da sola il processo per la "malamovida" del Carmine, e prova a coinvolgere gestori dei locali e forze dell'ordine; i minori non accompagnati tenuti senza particolari attività nella struttura di Quinzano d'Oglio gestita dalla cooperativa L'Alternativa; la nuova sede di A2A, si no forse chi lo sa; gli scarichi a lago tra Sirmione e Desenzano, con un inquinamento da batteri fuori norma.

Unica Radio Podcast
Il viaggio artistico di Alberto Marcello tra palcoscenico e set

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Nov 19, 2025 9:02


Un racconto che attraversa scuole, palchi e incontri decisivi, mostrando come un giovane attore costruisce oggi la propria identità professionale e creativa lavorando tra teatro contemporaneo, produzioni nazionali e figure di maestri che segnano un percorso in continua evoluzione. Le radici di una vocazione e gli anni della formazione Il cammino artistico di Alberto Marcello nasce nelle scuole medie e superiori, dove l'attore scopre la forza del palcoscenico attraverso i primi laboratori di recitazione. Le lezioni con Monica Zoncheddu nella Compagnia dei Ragazzi assumono un ruolo decisivo, permettendogli di trovare un linguaggio personale e di coltivare il rapporto con un pubblico reale, elemento che ancora oggi definisce il suo modo di vivere la scena. Successivamente l'ingresso all'Acroama segna un nuovo punto di svolta: qui incontra Lea Gramsdorf, artista dal talento poliedrico, che lo coinvolge in uno spettacolo capace di fargli comprendere la natura profonda del mestiere dell'attore. Tra Milano, il Piccolo Teatro, i primi ruoli e la crescente consapevolezza tecnica, Marcello costruisce una formazione solida che intreccia disciplina fisica, ascolto, studio del testo e una forte attenzione per il lavoro di ensemble. Nel suo percorso rimangono inoltre centrali le realtà culturali e artistiche che ne accompagnano la crescita, servizi di diffusione come Apple Podcast, e strumenti che contribuiscono alla circolazione delle sue esperienze e delle sue interviste. Tra serie, teatro contemporaneo e personaggi complessi La dimensione televisiva porta Alberto Marcello a confrontarsi con set rapidi, tempi serrati e una modalità di lavoro radicalmente diversa da quella teatrale. L'attore distingue con chiarezza la libertà del palcoscenico dal controllo tecnico del prodotto audiovisivo: in teatro domina la presenza dal vivo, mentre nella serialità il risultato finale dipende anche da luce, montaggio e direzione. Parallelamente, la scena contemporanea gli offre l'opportunità di collaborare con artisti come Fabio Condemi, Giovanni Ortoleva, Andrea Chiodi, Sandro Lombardi e Carmelo Rifici, registi che arricchiscono il suo sguardo e alimentano un percorso sempre più ricco di sfide. Tra i ruoli più significativi emerge il dottor Dorn nel Gabbiano di Anton Chekhov, un personaggio distante per età e temperamento che richiede all'attore un lavoro profondo sulla trasformazione fisica e psicologica. Accanto a questo, continua a portare in tournée figure come Voltaire in Casanova e *Armando Duval ne La signora delle camelie, ruoli che alimentano un confronto costante con epoche, linguaggi e sensibilità differenti. Molto del suo metodo si basa sull'immaginazione, strumento che considera essenziale per interpretare personaggi lontani dalla propria esperienza, e che gli permette di mantenere una visione creativa aperta a nuovi orizzonti, sostenuta anche da istituzioni culturali come il Piccolo Teatro di Milano e il Comune di Milano. Preparazione, linguaggi e un mestiere che vive nel corpo Nel lavoro quotidiano Marcello sviluppa una preparazione fisica e vocale che considera indispensabile: capriole, verticali, cambi rapidi dietro le quinte e gesti che richiedono precisione trasformano il corpo in uno strumento scenico dinamico e versatile. L'immaginazione rimane però il cardine del suo approccio: interpretare un re, un cinico medico sessantenne o una figura storica richiede di costruire mondi interiori, movimenti, toni e sguardi che vadano oltre l'esperienza personale. Un metodo che l'attore definisce indispensabile per affrontare non solo personaggi distanti, ma anche le sfide tecniche dei set televisivi, dove una scena può essere ripetuta per ore in attesa della versione definitiva. Nel frattempo continua a portare i suoi spettacoli in tournée in diverse città italiane, intrecciando realtà culturali, teatri e comunità artistiche che accompagnano la sua crescita e alimentano il suo percorso in continua evoluzione.

Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
#218 Barbero e Cardini a San Gimignano – BarberoTalk (San Gimignano, 2024)

Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia

Play Episode Listen Later Nov 16, 2025 127:04


Alessandro Barbero e Franco Cardini sono a San Gimignano per un dialogo su San Gimignano, la storia, il medioevo e altro ancora.Evento organizzato nell'ottobre 2024 dal Comune di San Gimignano e dall'Associazione Cavalieri di Santa Fina ODV.Originale: https://www.youtube.com/watch?v=zOmQAhdtnZgLink: http://www.cavalieridisantafina.it/Partecipa alla Community: https://barberopodcast.it/communitySegui il podcast:X: https://x.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastMusiche:"George Street Shuffle" Kevin MacLeod (incompetech.com)Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 Licensehttp://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Bossa Antigua Kevin MacLeod (incompetech.com)Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 Licensehttp://creativecommons.org/licenses/by/3.0/Richieste e segnalazioni:fabrizio@barberopodcast.it

Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
#218 Barbero e Cardini a San Gimignano – BarberoTalk (San Gimignano, 2024)

Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia

Play Episode Listen Later Nov 16, 2025 127:04


Alessandro Barbero e Franco Cardini sono a San Gimignano per un dialogo su San Gimignano, la storia, il medioevo e altro ancora.Evento organizzato nell'ottobre 2024 dal Comune di San Gimignano e dall'Associazione Cavalieri di Santa Fina ODV.Originale: https://www.youtube.com/watch?v=zOmQAhdtnZgLink: http://www.cavalieridisantafina.it/Partecipa alla Community: https://barberopodcast.it/communitySegui il podcast:X: https://x.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastMusiche:"George Street Shuffle" Kevin MacLeod (incompetech.com)Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 Licensehttp://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Bossa Antigua Kevin MacLeod (incompetech.com)Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 Licensehttp://creativecommons.org/licenses/by/3.0/Richieste e segnalazioni:fabrizio@barberopodcast.it

il posto delle parole
Ivana Mulatero "Jean Gaumy. Baìo e Montagna"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 14, 2025 14:25


Ivana Mulatero"Jean Gaumy. Baìo e Montagna"Museo Mallé, Dronerowww.museomalle.orgDal 15 novembre 2025 al 25 gennaio 2026 sarà allestita al Museo Mallé di Dronero (CN) la mostra “JEAN GAUMY. Baìo e Montagna”, che propone 44 fotografie donate da Jean Gaumy (Pontaillac, 1948), noto fotografo francese membro dell'Agenzia Magnum e dell'Institut de France (Académie des Beaux Arts).La mostra è promossa da Fondazione CRC e dal Museo Mallé di Dronero – con il patrocinio del Comune di Dronero, del Museo Etnografico di Sampeyre, della Provincia di Cuneo e della Regione Piemonte – nell'ambito del Progetto “Donare”, con il quale la Fondazione accoglie donazioni da parte di privati e le valorizza attivando collaborazioni con istituzioni del territorio. Grazie a testi critici di Fredo Valla, la mostra restituisce e racconta in modo originale il lavoro svolto da Jean Gaumy con alcuni reportage fotografici nelle vallate alpine cuneesi tra il 2003 e il 2017. Nella prima sala sarà possibile ammirare 14 fotografie in bianco e nero delle vallate alpine, mentre nella seconda e nella terza sala saranno esposte 30 fotografie a colori della Baìo con alcuni costumi e video gentilmente concessi dal Museo Storico-Etnografico di Sampeyre.“Con questa iniziativa, che nasce nell'ambito del progetto Donare, il prezioso corpus di fotografie di Jean Gaumy viene valorizzato e messo a disposizione della nostra comunità grazie ad una collocazione stabile presso il Museo Mallè di Dronero” aggiunge Mauro Gola, presidente di Fondazione CRC. “Una mostra che diventa occasione per riflettere, attraverso questi scatti, sul valore e sull'eredità culturale e ambientale dei territori montani, che rappresentano un tratto distintivo della nostra provincia”. Il corpus di opere firmate dal fotografo Jean Gaumy, che viene donato in comodato d'uso gratuito al Museo Mallé, trova una coerente e naturale storia su cui depositarsi. Come racconta la direttrice del Museo Mallé, Ivana Mulatero: “Le famiglie Mallé-Demichelis e Giordano, nonni di Luigi Mallé, fondatore del museo, amavano, come d'altronde nella moda del tempo, farsi fotografare, e ci hanno lasciato un insieme di documenti di qualità, come sottolinea il repertorio con centinaia di fotografie datate dal 1868 al 1940, conservato nei depositi. Il credito verso il nuovo linguaggio fotografico attesta la precoce consuetudine dei Mallé con quel nuovo mezzo di comunicazione e nel contempo ne rivela il valore e l'importanza da essi accordata alla funzione rappresentativa delle immagini. L'attenzione per il linguaggio della fotografia consolida una identità familiare per immagini, ma, per estensione, rilancia all'intero patrimonio raccolto da Luigi Mallé e donato alla comunità dronerese”.LA BAÌO  La Baìo è una festa tradizionale che si svolge solitamente ogni cinque anni (la prossima edizione è prevista per il 2028) nel comune di Sampeyre, in Valle Varaita, nella provincia di Cuneo, nelle prime settimane di febbraio. È una delle più importanti e antiche feste tradizionali delle Alpi italiane.Sulla festa del Baìo di Sampeyre Fredo Valla scrive: “Tra le feste popolari dell'arco alpino, la Baìo di Sampeyre, in val Varaita, gode di un'ampia documentazione fotografica. Ogni Baìo nel proprio territorio è sovrana, con propri capi (gli Alum) e i costumi sono simili ma diversi, così come simile, ma diverso, è il cerimoniale del processo al Tesoriere, che chiude la Baìo il giovedì grasso. È interessante tanto per chi vi partecipa, come per chi la osserva da spettatore, scoprire nella Baìo un caleidoscopio di epoche e vicende remote. Il Museo Etnografico di Sampeyre possiede una ricca collezione di foto e cartoline della Baìo a partire dai primi anni del Novecento, e a questi materiali e ad altri di valenti fotografi si aggiungono ora le fotografie di Jean Gaumy,  una selezione delle quali è ora patrimonio del Museo Mallé”. JEAN GAUMYJean Gaumy è un noto fotografo nato nell'agosto 1948 a Pontaillac (Charente-Maritime) in Francia. Gaumy studia a Tolosa e Aurillac, prima di intraprendere la scuola di specializzazione in lettere a Rouen.Dopo aver lavorato per un breve periodo presso l'agenzia Viva, entra a far parte dell'agenzia francese Gamma nel 1973. Nel 1975 riceve un permesso speciale per fotografare liberamente i reparti di un ospedale francese. Da questa lunga esperienza nasce il suo primo libro: “L'Hôpital”. L'anno seguente diventa il primo fotoreporter ad essere ammesso nelle carceri francesi.Entrato in Magnum nel 1977, viaggia per il mondo raccontando attraverso i suoi reportage l'Europa, gli Stati Uniti, l'Africa e il Medio Oriente. Nel 1984 gira il suo primo film documentario, “La Boucane”, nominato nel 1986 ai César come miglior documentario, al quale seguono “Jean-Jacques” (1987), “Marcel, Prêtre”(1994) e “Sous-Marin” (2006). Ma è soprattutto grazie ai due libri “Le livre des tempêtes” (Premio Nadar nel 2001) e “Pleine Mer” (Mare Aperto) che Jean Gaumy raggiunge la notorietà internazionale e viene soprannominato il ”fotografo del mare”.Nel 2016 viene eletto membro dell'Académie des Beaux-Arts dell'Institut de France.Con “D'après nature”, Premio Nadar 2010, il fotografo francese esplora e interpreta dettagli di natura di vari luoghi del pianeta, dal Circolo Polare Artico alle terre contaminate di Chernobyl , passando infine per le spopolate valli del Piemonte.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

RadioPNR
Miti e curiosità da sfatare: chiariamo le idee insieme a Gestione Ambiente

RadioPNR

Play Episode Listen Later Nov 14, 2025 10:04


All'interno del programma di Radio PNR : City Life, condotto da Giampaolo Cacciatore, Annagiulia Guerra e Lucrezia Franzoia del Servizio Civile Universale Ambientale del Comune di Tortona ci raccontano di un quiz dedicato ai miti e alle curiosità sulla raccolta differenziata, approfondendo gli errori più comuni, ciò che si può riciclare correttamente e l'uso corretto dei sacchetti compostabili, offrendo inoltre consigli pratici per migliorare le abitudini ecologiche quotidiane.

il posto delle parole
Elisabetta Chiodini "L'Italia prima degli italiani"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 13, 2025 29:28


Elisabetta Chiodini"L'Italia prima degli italiani"Castello di Novarawww.ilcastellodinovara.itRitratto di una nazione appena nata, a cura di Elisabetta Chiodini, un percorso di 70 capolavori eseguiti dai primi anni Sessanta dell'Ottocento al terzo decennio del Novecento da alcuni dei maggiori protagonisti della nostra cultura figurativa che sarà visitabile fino al 6 aprile 2026. La mostra illustra la nostra nazione appena nata, il suo variegato territorio e la sua popolazione nel corso di decenni che sono stati testimoni di profonde trasformazioni, politiche, economiche, culturali e sociali che avrebbero lentamente condotto il Paese verso la modernità.La rassegna, organizzata da METS Percorsi d'Arte congiuntamente a Comune di Novara e Castello di Novara, si articola in sezioni tematiche che accompagnano i visitatori attraverso il succedersi delle sale del Castello presentando loro opere provenienti da prestigiose collezioni, sia pubbliche sia private.Sezione I | Un territorio variegato. Vita rurale tra pianure, valli e montiLa prima sezione è dedicata all'Italia rurale e alla realtà del modo contadino, dalle Alpi alla Sicilia. I territori e la vita quotidiana dei nuovi italiani saranno illustrati attraverso straordinari lavori di artisti di grande spessore e fama; tra questi sia sufficiente ricordare Telemaco Signorini (1835-1901), Giuseppe De Nittis (1846-1884), Stefano Bruzzi (1835-1911), Giovanni Battista Quadrone (1844-1898), Gugliemo Ciardi (1842-1917), Francesco Paolo Michetti (1851-1929), Angelo Morbelli (1853-1919), Carlo Fornara (1861-1978), Achille Tominetti (1848-1917) e Cesare Maggi (1881-1961).Sezione II | Lo sviluppo costiero della penisola e le attività delle regioni marittimeLa seconda sezione illustra la varietà delle nostre coste, in prevalenza alte, frastagliate, rocciose e scoscese quelle che si affacciano sul Mar Ligure e sul Mar Tirreno, per lo più basse con spiagge sabbiose e ghiaiose quelle che si affacciano sul Mar Adriatico. Oltre 8000 chilometri di territori molto diversi per morfologia, struttura geologica, varietà di ambienti naturali, insediamenti umani e produttivi. L'articolato territorio costiero e le attività dei suoi abitanti saranno documentati da dipinti di Giovanni Fattori (1825-1908), Vincenzo Cabianca (1827-1902), Luigi Steffani (1828-1898), Francesco Lojacono (1838-1915), Rubens Santoro (1859-1941) e molti altri.Sezione III | Il volto delle cittàLa terza sezione documenta alcuni aspetti della realtà urbana delle tre Capitali d'Italia, Torino, Firenze, Roma, e di altre grandi città come Napoli, Venezia e non ultima Milano, la prima metropoli italiana. Città quest'ultima che, più di altre, vuole essere moderna e avverte una forte esigenza di trasformazione e che a vent'anni esatti dalla proclamazione dello stato unitario, in occasione dell'Esposizione Industriale Italiana del 1881, è definita da Giovanni Verga la “Città più Città d'Italia”, la capitale morale del paese, quella destinata ad assumere in breve tempo una funzione trainante nel campo della produzione industriale e del lavoro. In sala dipinti di Filippo Carcano (1840-1914), Pio Joris (1843-1921), Adolfo Tommasi (1851-1933), Marco Calderini (1850-1941) e altri.Sezione IV | I riti della borghesia. Il tempo libero in città e in villeggiaturaLa quarta sezione è dedicata agli svaghi della borghesia e conduce il visitatore in lussureggianti giardini urbani, a teatro, tra le luci soffuse di prestigiosi salotti, in campagna per una gita fuori porta o in luoghi di villeggiatura. Tra i pittori in sala Ettore Tito (1859-1941), Giulio Aristide Sartorio (1860-1932), Vespasiano Bignami (1841-1929), Pompeo Mariani (1857-1927),Carlo Pittara (1835-1891) e Luigi Gioli (1855-1947).Sezione V | L'arte declinata al femminileLa quinta sezione è declinata tutta al femminile e illustra le diverse relazioni che numerose donne borghesi intrattenevano con le arti figurative. In sala incontriamo chi visitava le città d'arte e i loro straordinari musei, chi amava collezionare arte contemporanea e frequentava gli studi dei maggiori artisti per valutare personalmente le opere da acquistare per la propria collezione, chi amava dipingere per puro diletto e chi, invece, aveva coraggiosamente scelto di fare della pittura la propria professione. Tra gli autori presenti Silvestro Lega (1826-1895), Odoardo Borrani (1833-1905), Michele Cammarano (1835-1920).Sezione VI | L'amore venaleLa piccola cella del castello ospita la sesta sezione della mostra proponendo una scelta di opere legate ai tanti volti che la prostituzione ha avuto nell'Ottocento. Argomento che è stato spesso oggetto dell'attenzione di romanzieri e poeti, drammaturghi e compositori, ma che molto più raramente è stato affrontato dai pittori; tra questi Angelo Morbelli (1853-1919).Sezione VII | Tempi moderni. La vita nelle metropoliL'ultima sezione della mostra è dedicata ai diversi aspetti della vita quotidiana dei nuovi Italiani nelle più moderne città del Paese. Città industrializzate e sempre più popolose nelle quali lusso e miseria convivevano spesso l'uno accanto all'altra. Città che alternavano zone lussuose con splendidi complessi edilizi contemporanei perfettamente rispondenti alle rinnovate esigenze della facoltosa borghesia, a zone squallide e fatiscenti abitate da una popolazione spesso priva di un lavoro regolare, costretta per poter sopravvivere ai lavori più umili o all'accattonaggio. Straordinari episodi di vita moderna documentati da grandi artisti tra i quali Emilio Longoni (1859-1932), Giovanni Sottocornola (1855-1917), Angelo Morbelli (1853-1919), Attilio Pusterla (1862-1941), Francesco Netti (1832-1894), Demetrio Cosola (1851-1895) e Italo Nunes Vais (1860-1932).La mostra è stata inserita nell'ambito dell'Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il programma multidisciplinare, plurale e diffuso che animerà l'Italia per promuovere i valori Olimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali che l'Italia ospiterà rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026.La rassegna, a cura di Elisabetta Chiodini, giunge dopo il grande successo di pubblico e critica registrato dalle mostre PAESAGGI. Realtà Impressione Simbolo. Da Migliara a Pellizza da Volpedo (2024-2025), Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris (2023-2024); Milano da Romantica a Scapigliata (2022-2023); Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale (2021-2022); Divisionismo. La rivoluzione della luce (2019-2021) e Ottocento in collezione. Dai Macchiaioli a Segantini (2018-2019) ed è organizzata da METS Percorsi d'arte congiuntamente a Comune di Novara e Fondazione Castello di Novara, con il patrocinio di Regione Piemonte, Commissione Europea e Provincia di Novara, nell'ambito del programma culturale delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Hey Sud
Giorgia De Giacomi - Coordinatrice tematica ANCI Emilia-Romagna, Consigliera Comune di Bologna - 31 Ottobre 2025

Hey Sud

Play Episode Listen Later Nov 13, 2025 6:16


Hey Emilia Romagna nasce come progetto di confronto e dialogo dedicato ai grandi temi che stanno trasformando la regione, uno spazio in cui istituzioni, imprese, associazioni di categoria e giovani leader possano incontrarsi per discutere le sfide e le opportunità che caratterizzano il presente e il futuro di uno dei territori più dinamici d'Europa. Il nome “Hey” è un gioco di parole che richiama EY, promotore dell'iniziativa, ma al tempo stesso è un invito, una chiamata all'attenzione rivolta a tutto il tessuto economico e sociale: un modo per dire “Ehi, parliamo di ciò che conta davvero, costruiamo insieme il futuro”. Questo progetto nasce anche come parte di un più ampio investimento di EY in Emilia-Romagna, con l'obiettivo di mettere a disposizione competenze, reti e visione strategica per accompagnare lo sviluppo sostenibile e competitivo della regione.In un contesto caratterizzato da trasformazioni profonde e accelerate, l'Emilia-Romagna si trova di fronte a sfide che definiranno il suo ruolo nei prossimi anni. Da un lato, la necessità di governare la transizione ecologica ed energetica, creando nuove filiere industriali e investendo su settori come la blue economy; dall'altro, l'urgenza di rafforzare le politiche di coesione territoriale, con un'attenzione particolare ai Comuni, che hanno un ruolo chiave nell'attuazione dei progetti del PNRR e nella gestione dei fondi europei e nazionali. A questo si aggiunge la sfida delle infrastrutture, che non sono solo strade, porti e ferrovie, ma anche reti digitali e connessioni tra comunità, indispensabili per sostenere competitività e qualità della vita. Infine, resta centrale il mondo dell'agricoltura e delle filiere agroalimentari, che rappresentano una parte essenziale dell'economia regionale e che devono affrontare il cambiamento climatico, la digitalizzazione e l'apertura a nuovi mercati internazionali.Il primo appuntamento di Hey Emilia Romagna sarà l'occasione per mettere attorno allo stesso tavolo istituzioni, imprese, rappresentanti delle categorie economiche e del mondo accademico, con l'obiettivo di costruire una visione condivisa per il futuro. Il titolo scelto, “Hey Emilia-Romagna, guardiamo avanti”, sintetizza la volontà di guardare oltre le difficoltà del presente per immaginare insieme nuove traiettorie di sviluppo. Non si tratterà solo di analizzare problemi o di elencare progetti, ma di avviare un dialogo continuo che favorisca la collaborazione tra pubblico e privato, città e aree interne, giovani e imprese consolidate.Durante l'incontro si discuterà di come la regione possa valorizzare le sue eccellenze industriali e agricole, accelerare sull'innovazione tecnologica, investire in infrastrutture resilienti e sostenibili e garantire una crescita che sia non solo quantitativa ma anche inclusiva, attenta alle persone e alle comunità. Con questo primo talk, Hey Emilia Romagna apre un percorso fatto di appuntamenti periodici che accompagneranno la trasformazione della regione, diventando un luogo stabile di confronto e di idee, in cui dare forma, passo dopo passo, all'Emilia-Romagna che verrà.

il posto delle parole
Monica Poggi "Oltre la moda"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 12, 2025 24:20


Monica PoggiOltre la moda"Helmut Newton e Ferdinando Scianna: sovvertire le regole"Con l'apertura dei due grandi progetti espositivi Helmut Newton. Intrecci al Filatoio di Caraglio e Ferdinando Scianna. La moda, la vita alla Castiglia di Saluzzo, prende il via il programma di incontri pubblici Oltre la moda, curato da Monica Poggi e Fondazione Artea, per accompagnare i visitatori alla scoperta di due dei più grandi protagonisti della fotografia del Novecento, approfondendo il modo in cui moda e fotografia dialogano tra loro e si sono evolute nella storia.Il primo appuntamento del Public Programme, dal titolo Helmut Newton e Ferdinando Scianna: sovvertire le regole, sarà sabato 15 novembre, alle 18, al Filatoio di Caraglio con Monica Poggi, storica della fotografia. L'incontro contestualizzerà il lavoro di Newton e Scianna all'interno di un panorama culturale più ampio. Ripercorrendo le tappe più rilevanti dello sviluppo del linguaggio della fotografia di moda, il discorso evidenzierà le rispettive peculiarità e la capacità espressa da entrambi di ridefinire i canoni della rappresentazione di questo genere.I momenti di approfondimento previsti dal Public Programme proseguiranno fino a febbraio 2026 e proporranno incontri e dialoghi con esperti di fotografia, moda e cultura visiva, anche fuori dalla provincia. Un'occasione per leggere e contestualizzare il lavoro dei due grandi autori, e per riflettere sulle intersezioni fra fotografia, produzione, collezionismo e società contemporanea.La partecipazione agli appuntamenti è libera e gratuita, fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria su Eventbrite (link) o scrivendo a: info@fondazioneartea.org .Qui di seguito, i successivi due incontri pubblici che si svolgeranno al Filatoio di Caraglio e all'antico Palazzo Comunale di Saluzzo nel corso del 2025.Sabato 29 novembre – ore 18Il Filatoio, CaraglioNuovi sguardi. La rappresentazione dei corpi femminili oggiL'incontro racconterà il modo in cui oggi, in rottura rispetto al passato, l'editoria di moda cerchi di guardare a corpi considerati non conformi. Particolare attenzione sarà rivolta alle riviste e ai fotografi che stanno contribuendo a ridefinire i canoni della rappresentazione, in un'ottica di sempre maggiore inclusività e riconoscimento delle diversità.Relatrici: Chiara Bardelli Nonino, photo editor Harper's Bazaar, e Monica Poggi, storica della fotografia.Venerdì 12 dicembre – ore 18Antico Palazzo Comunale, SaluzzoIncontri che cambiano la vita. Amicizie nel mondo della fotografiaAttraverso il coinvolgimento di importanti storici della fotografia, l'incontro racconterà quanto il confine fra reportage e moda sia stato labile negli anni. Con esempi celebri come quelli di Robert Capa e Ferdinando Scianna, gli ospiti evidenzieranno quanto grandi autori del passato e del presente siano stati in grado di non farsi definire da un unico genere fotograficoRelatori: Ferdinando Scianna, fotografo, Gabriel Bauret, curatore, Monica Poggi, storica della fotografia, e Davide De Luca, direttore Fondazione Artea. La mostra Helmut Newton. Intrecci al Filatoio di Caraglio (via Matteotti 40) è promossa e organizzata da Fondazione Artea e curata da Matthias Harder. È realizzata in collaborazione con la Helmut Newton Foundation e il Comune di Caraglio, grazie al contributo della Fondazione CRT, della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRC, con il supporto del Museo Lavazza e di Confindustria Cuneo, e con il patrocinio della Provincia di Cuneo. È visitabile fino al 1° marzo 2026, il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19.Il progetto Ferdinando Scianna. La moda, la vita alla Castiglia di Saluzzo (piazza Castello, 1), curato da Denis Curti, è promosso e organizzato dal Comune di Saluzzo e della Fondazione Artea ed è reso possibile, oltre alle collaborazioni con la Fondazione Torino Musei, la GAM di Torino e la Fondazione Arte CRT, anche grazie al supporto del Museo Lavazza, di Confindustria Cuneo, della Fondazione Amleto Bertoni con Terres Monviso, e con il contributo dell'ATL del Cuneese e il patrocinio della Provincia di Cuneo. Accoglierà i visitatori fino al 1° marzo 2026, il venerdì dalle 15 alle 19 e sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19.Le due mostre in dialogo tra loro approfondiscono aspetti inediti o poco esplorati nelle carriere dei due autori, offrendo al pubblico due visioni complementari della moda, vista da Helmut Newton come provocazione dell'immaginario e da Ferdinando Scianna come racconto della vita.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Epoca
La Comune di Schleswig - Il Dio Bambino 34

Epoca

Play Episode Listen Later Nov 12, 2025 79:06


Il Collettivo ha vinto, la città è libera, Schleswig è della comunità. Mentre tutti si preparano a difendere la loro rinnovata casa, i sopravvissuti del Culto del Dio Bambino sono quasi pronti per lasciarsi alle spalle le alte torri.Tutti i nostri contenuti sono gratuiti e disponibili pubblicamente, rilasciati sotto licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0: puoi distribuirli, manipolarli, copiarli quanto vuoi, e se hai dubbi su quali siano i limiti entro cui farlo puoi scriverci su Discord, dove saremo felice di risponderti.Un'ultima cosa: Quello che noi mettiamo in scena non è scriptato e giochiamo live, così come ci viene.Questo non vuol dire che sia l'unico modo o il modo giusto di giocare: se giochi in maniera diversa non è certo un problema, anzi, stai arricchendo il mondo!Epoca fa parte di Fumblecast, un network indipendente di podcast che parlano di giochi. Puoi scoprire di più sul nostro sito.

Il Terzo Incomodo
11 sorprendenti punti in comune tra report e i Teletubbies

Il Terzo Incomodo

Play Episode Listen Later Nov 11, 2025 3:40


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il posto delle parole
Bruno Murialdo "Nuto Revelli. Immagini dell'Anello forte: la donna e il mondo contadino"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 10, 2025 20:35


Bruno MurialdoNuto Revelli. Immagini dell'Anello forte: la donna e il mondo contadino. Mostra fotograficaScrittori in Cittàwww.scrittorincitta.itDal 15 novembre 2025 al 3 dicembre 2026, Piazza Virginio • Ingresso liberoVentidue fotografie in bianco e nero delle testimoni femminili dell'Anello forte di Nuto Revelli scattate da Bruno Murialdo quando accompagnava lo scrittore e partigiano cuneese nelle sue interviste. La mostra sarà accompagnata dal commento audio degli studenti e delle studentesse del Liceo “E. De Amicis” di Cuneo che hanno lavorato per mettere in dialogo le testimoni ritratte e il loro tempo con la loro visione di quel contesto e di quello attuale. Organizzata da Comune di Cuneo, Fondazione Nuto Revelli, con il contributo di Fondazione CRT, in collaborazione con La Stampa.Inaugurazione sabato 15 novembre, ore 16.30, con interventi di Bruno Murialdo, Marco Revelli, studentesse e studenti del Liceo “E. De Amicis” di Cuneo.Lunedì 27 novembre, ore 20.45, CDT sala polivalente, proiezione del documentario Bruno: un ritratto con introduzione del regista e giornalista J. D. Spellman (online) e del fotografo B. Murialdo. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.Bruno MurialdoFotografo, collabora come free lance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta. Comprende America Latina in particolare Cuba, Argentina e Cile, Stati Uniti, Russia e diversi paesi dell'Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta e la sua metamorfosi fino ad oggi. Diversi sono i suoi reportage realizzati su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e ultimamente con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l'agenzia Ropi in Germania. Ha pubblicato 18 libri, alcuni dei quali hanno promosso nel mondo le bellezze della sua terra adottiva: le Langhe.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Oliviero Ponte Di Pino "BookCity Milano"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 10, 2025 20:13


Oliviero Ponte Di PinoBook City Milanowww.bookcitymilano.it“La storia umana è, in sostanza, una storia di idee”H. G. WellsDal 10 al 16 novembre 2025 si terrà la quattordicesima edizione di BookCity Milano, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dalla Fondazione BOOKCITY MILANO, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, e da AIE – Associazione Italiana Editori.1359 sono gli eventi di quest'anno, con 2715 protagonisti, 52 librerie, 62 biblioteche (di cui 14 di condominio); 403 le sedi che ospiteranno gli incontri della manifestazione, diffuse in tutti i diversi Municipi milanesi, oltre alle città limitrofe.Il focus tematico scelto per questa edizione è Il potere delle idee / Le idee del potere. In una fase storica in cui assistiamo a costanti mutamenti negli equilibri politici e sociali del mondo e in cui l'esercizio del potere assume forme sempre più contraddittorie, aggressive e spettacolari, spesso ci troviamo disorientati rispetto alla possibilità della cultura di incidere sulla realtà. BookCity Milano vuole promuovere una riflessione collettiva sulla relazione a due vie fra le idee e il potere attraverso incontri di alto profilo dedicati a politica, geopolitica, attualità e giornalismo. Oltre a questo nucleo tematico, gli incontri di BookCity Milano si articolano in quattro percorsi che interpretano le sfide della contemporaneità attraverso altrettante parole chiave: possibilità, fragilità, opportunità e minacce. Quattro traiettorie di senso, ciascuna ispirata da un verso di una grande poetessa del Novecento, ci guidano in un viaggio collettivo tra contraddizioni e speranze del mondo contemporaneo.Ampio spazio è inoltre dedicato alla spiritualità, con un trittico di incontri su San Francesco, di cui nel 2026 ricorreranno gli 800 anni dalla morte, e con la serata conclusiva che metterà al centro il ruolo. della fede nel nostro tempo. Spazio anche a un focus sull'adolescenza, che indaga i temi del disagio giovanile, e sull'amore in tutte le sue forme, partendo dalla costante diffusione del genere romance, per affrontarne diverse declinazioni - dall'amore in carcere, all'amore adulto, a quello inevitabile.Protagonisti anche i classici riletti in chiave contemporanea, accanto ai nomi della scena letteraria e culturale nazionale e internazionale. Lo sport sarà al centro di un ciclo di incontri in occasione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, intitolato Tedofori. 21 parole per un abbecedario sportivo, che avrà inizio nella settimana di BookCity e proseguirà fino a marzo 2026. Sul fronte dell'editoria e dei consumi culturali, tre nuove ricerche indagano il rapporto tra lettura e società. L'edizione sarà inoltre occasione per celebrare anniversari e ricorrenze — dai cento anni di Ossi di seppia ai 60 anni degli Oscar Mondadori, dai 20 anni di GeMS all'anticipazione dei 150 anni del Corriere della Sera e ai 160 de Il Sole 24 Ore, e i 70 anni di Feltrinelli, oltre ai 10 anni del Patto di Milano per la lettura — con incontri, mostre e feste.BookCity Milano 2025 è sostenuta da Intesa Sanpaolo (main partner), con la collaborazione di Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi. Partecipano inoltre Eni, Recordati, IntesaSanpaolo Protezione, Galleria Campari, Fondazione Amplifon, Pirelli, Fondazione Fiera Milano, Fondazione Gruppo San Donato, Burgo Group, Federazione Carta e Grafica, Grafica Veneta, Messaggerie Libri, Enel, SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, Fondazione AEM. Sono media partner dell'edizione 2025 di BookCity Milano: Corriere della Sera, Gruppo Mondadori, Rai Radio3, Rai Pubblica utilità, Feltrinelli Librerie, Giornale della Libreria, ilLibraio.it.Il potere delle idee / Le idee del potereFilo conduttore di questa edizione è dunque Il potere delle idee / Le idee del potere. BookCity Milano 2025 propone un percorso di riflessione sui molteplici volti del potere, della libertà e del pensiero critico, con alcuni tra i più autorevoli protagonisti del panorama culturale contemporaneo nazionale e internazionale.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

TriangoloNerdAngolo Podcast
Alien Versus Predator . Due saghe , un destino comune!

TriangoloNerdAngolo Podcast

Play Episode Listen Later Nov 10, 2025 40:00


Non abbiamo mai dato troppo spazio a questi 2 incredibili brand che in parte anno plasmato anche il nostro essere... . è arrivato il momento di rimediare. benvenuti alla puntata dedicata a due pilastri del cinema che ci viziano anche con videogame e giochi da tavolo. Ascolta ora su Spotify, Apple Podcasts e tutte le principali piattaforme.☕ Se vuoi supportare il podcast: ⁠⁠⁠flowcode.com/page/triangolonerdangolo

Radio Giap Rebelde
Rodrigo Nunes presenta «Né verticale né orizzontale» in Val di Susa, 7 novembre 2025

Radio Giap Rebelde

Play Episode Listen Later Nov 10, 2025 133:54


Nell'autunno 2025 il filosofo e attivista brasiliano Rodrigo Nunes ha girato l'Italia presentando – in italiano – il suo libro Né verticale né orizzontale. Una teoria dell'organizzazione politica (traduzione di Enrico Gullo, Alegre, 2025). Libro e tour sono arrivati con tempismo perfetto, poco dopo le grandi mobilitazioni e gli scioperi generali contro il genocidio palestinese. Nunes è partito da Palermo il 20 ottobre e, risalendo la Penisola, ha toccato diverse città e importanti situazioni di movimento e lotta – come quella dell'Ex GKN a Firenze – per concludere il tour il 7 novembre ad Avigliana (TO), ospite del movimento No Tav valsusino. Wu Ming 1 ha affiancato Nunes in tre occasioni: a Ferrara il 29 ottobre (a cura della Comune di Ferrara), a Bologna il 4 novembre (ospiti dell'Ex Centrale di via Corticella) e, appunto, ad Avigliana. Quest'ultimo evento era nell'ambito di «Avere vent'anni è avere sogni grandi», la rassegna celebrante il ventennale della Battaglia del Seghino (31 ottobre 2005) e della riconquista popolare del presidio di Venaus (8 dicembre 2005). Per approfondimenti, si veda il libro di WM1 Un viaggio che non promettiamo breve (Einaud, 2016). Nella conversazione, durata più di due ore, si è parlato dei movimenti come ecologie; dei cicli di lotte del 2001-02, del 2011 e del 2019; di come dieci anni fa il pendolo delle lotte abbia oscillato tra orizzontalismo e verticalismo, con tentativi di costruire «partiti dei movimenti»; di come si possa avere leadership senza leaderismo, eccetera. Con tanti esempi e racconti, e una coda sulla pandemia. Tra le intervenute, la punkastorie femminista Filo Sottile. Buon ascolto.

RadioPNR
"Futuri in Comune": il convegno della Fondazione Aurora

RadioPNR

Play Episode Listen Later Nov 10, 2025 3:55


All'interno del programma di RadioPNR condotto da Alberto La Piana : "Buongiorno PNR", Andrea Satragni, Responsabile della Comunicazione della Fondazione Aurora, ci parla del convegno "Futuri in Comune - Dati e visioni per le comunità locali del prossimo decennio", in programma ad Acqui Terme, presso la sala Kaimano venerdì 14 novembre alle ore 15:30.

RACCONTA IL TUO LIBRO
ROMA 1975 Città, volti e storie nell'anno giubilare

RACCONTA IL TUO LIBRO

Play Episode Listen Later Nov 7, 2025 45:20


(00:00:00) SIGLA (00:00:38) Francesco Lioce (00:02:22) Alessio De Cristofaro (00:07:16) Francesco Lioce (00:07:49) Fabio De Angelis (00:12:13) Francesco Lioce (00:12:47) Fabio De Angelis (00:18:53) Francesco Lioce (00:19:32) SPOT (00:21:19) Francesco Lioce (00:22:40) Eros Francescangeli (00:32:02) Francesco Lioce (00:32:24) SPOT (00:33:57) Francesco Lioce (00:37:11) Paola Caramadre (00:40:39) Francesco Lioce (00:41:53) Alessio De Cristofaro (00:43:53) Francesco Lioce (00:44:25) Siglia finale GIANO PUBLIC HISTORY APSFrancesco Lioce Poeta, scrittore, podcasterPaola Caramadre giornalista e animatrice culturaleAlessio De Cristofaro Curatore della mostraFabio De Angelis FotografoEros Francescangeli Saggista e storicoCittà, volti e storie nell'anno giubilare, a cura del Soprintendente Speciale Daniela Porro e del direttore del Circuito Necropoli Portuense-Drugstore Museum Alessio De Cristofaro, ruota intorno a cinque temi scaturiti dall'analisi delle fotografie:  Il Giubileo del Rinnovamento e della Riconciliazione, Roma e Romani spariti, Bambini romani, Movimenti politici e culture giovanili, Abitare i monumenti.Temi che offrono l'occasione per riflettere sui valori religiosi, culturali e socio-politici della Città Eterna e sulle trasformazioni che in mezzo secolo ne hanno modificato il tessuto sociale e connettivo, per scoprire, attraverso il reportage, come eravamo e chi siamo oggi.La mostra si caratterizza per l'interazione tra fotografie stampate e fotografie affidate a installazioni multimediali con una grande capacità immersiva e di coinvolgimento.GIANO Public History APS 
è afferente al CISPH. Centro Interuniversitario per la Ricerca e lo Sviluppo sulla Public History, all'Albo della Cittadinanza Attiva e delle Reti Civiche del Comune di Roma e all'Albo delle Associazioni Culturali del Municipio Roma V.Sostienici con il 5×1000 : 97901110581Fai una donazione e aiutaci a mantenere un'informazione trasparente e accessibile a tutti. (PayPal)

Breccast - il podcast di Brescia
7 milioni di cosa?

Breccast - il podcast di Brescia

Play Episode Listen Later Nov 7, 2025 32:06


Il marketing ha sempre bisogno di fare colpo. Così a volte si sparano delle esagerazioni. Ad esempio, che Brescia abbia (come città!) 7 milioni di presenze turistiche all'anno. Ne parliamo anche con il contributo di Gianluca Diegoli, autore della famosa newsletter [mini]Marketing.Prima le notizie più importanti della settimana: l'approvazione del salario minimo comunale per gli appalti del Comune di Brescia, la presenza di Andrea Cassarà a Palazzo Loggia per promuovere un torneo di fioretto, l'avvio del Festival della Pace e le polemiche attorno alla presenza del giornalista Maurizio Molinari, il passaggio da Ghedi del cargo delle bombe atomiche, l'uscita di 5r Zero Sprechi dalla consulta per l'ambiente di Brescia, e altre notizie relative alla viabilità...

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
San Siro, un (nuovo) stadio per due

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Nov 6, 2025 12:25


In questa puntata di Start parliamo del nuovo capitolo del “caso San Siro”: Inter, Milan e Comune di Milano hanno firmato il rogito, rendendo ufficiale la vendita del Meazza e delle aree attorno per quasi 200 milioni di euro. C'è entusiasmo per il futuro stadio da 71mila posti, ma anche un'indagine della Procura per possibile turbativa d'asta. Ci spostiamo sulla scuola: gli insegnanti potrebbero avere fino a 150 euro in più al mese con il nuovo contratto 2022-24. L'accordo riguarda oltre un milione di persone e introduce anche una formazione “a premi” con bonus ogni tre anni. Poi, la stretta di OpenAI su ChatGPT: nuove regole per evitare abusi, vietato l'uso dell'IA per armi, disinformazione o contenuti violenti, e più protezioni per gli utenti fragili grazie all'intervento di psicologi e medici. Infine, ti racconto la storia di Sara. Se vuoi dirmi le difficoltà e le sfide che, come giovane, incontri nella tua vita quotidiana o, semplicemente, la tua opinione sulle notizie che hai ascoltato oggi, puoi mandare un'emaila Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

24 Mattino - Le interviste
Ue accordo sul clima

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Nov 6, 2025


Con il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, parliamo dell'accordo sui target ambientali che è stato raggiunto nella riunione tra i ministri dell'ambiente dell'Ue. Il costo dell'energia ed il ritorno del nucleare gli altri temi al centro dell'intervista.Si è conclusa, per il momento, con la vendita da parte del Comune ad Inter e Milan, la vicenda dello stadio San Siro di Milano. La procura di Milano ha intanto aperto un'inchiesta per turbativa d'asta.Ne parliamo con Anna Scavuzzo, vice sindaca di Milano.

il posto delle parole
Ferdinando Scianna "Più che la moda, la vita"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 6, 2025 24:57


Ferdinando Scianna"Più che la moda, la vita"Ferdinando Scianna incarna una forma rara di fotografia, quella che si può leggere a diversi livelli di significato e in cui una vasta cultura è la base per le qualità plastiche ed estetiche. Siciliano, scrittore e letterato, amante appassionato di antropologia e scienze umane, Ferdinando Scianna trasferisce con irruenza, nella fotografia, il pathos e la lirica con cui percepisce la vita. Cooptato da Henri Cartier-Bresson, suo “maestro di sempre”, è il primo fotografo italiano a entrare a far parte, nel 1982, dell'agenzia Magnum Photos: conferma e consacrazione della forza e dell'importanza della sua fotografia, da sempre strettamente legata ai temi della sua terra, del ricordo, di una memoria che è fatta di pensieri, di miti antichi rivissuti in chiave contemporanea, di maestri da cui imparare, di improvvise intermittenze del cuore, di volti riconosciuti e mai dimenticati. Di umanità.Ferdinando Scianna non si è mai considerato un paesaggista, né un ritrattista, un fotografo di moda o un fotogiornalista puro, nonostante dal 1982 sia membro della leggendaria agenzia fotografica Magnum Photos. Meno che mai si considera un fotografo artista. Istanti di luoghi nasce come un tentativo di sintesi dei diversi approcci alla fotografia nella sua carriera, in particolare quella di paesaggio. La Sicilia, la Calabria, la Puglia ma anche Napoli e la Val Padana, molte sono le fotografie realizzate in Italia che accompagnano, pagina dopo pagina, istantanee da tutto il mondo: Costa D'Avorio, San Pietroburgo, Barcellona, Rio De Janeiro e Parigi. Istanti di luoghi è una panoramica dal mondo visto da Ferdinando Scianna che per mezzo secolo ha usato l'obiettivo per guardarlo, incontrarlo e tentare di raccontarlo.Nella mia vita ho incrociato uomini, storie, luoghi, animali, bellezze, dolori, che mi hanno suscitato, come persona e come fotografo, emozioni, pensieri, reazioni formali che mi hanno imposto di fotografarli, di conservarne una traccia. Ho sempre pensato io faccio fotografie perché il mondo è lì, non che il mondo è lì perché io ne faccia fotografie. nel quale riconoscermi.Ferdinando SciannaFerdinando Scianna nasce a Bagheria in Sicilia, nel 1943. Comincia a fotografare negli anni '60, mentre frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia all' Università di Palermo. In questo periodo fotografa, in modo sistematico, la sua terra, la sua gente, le sue feste. Nel 1965 esce il volume Feste Religiose in Sicilia, con un saggio di Leonardo Sciascia: ha così inizio una lunga collaborazione e amicizia tra Scianna e lo scrittore siciliano. Pochi anni più tardi, nel 1967, si trasferisce a Milano, lavora per L'Europeo, e poi come corrispondente da Parigi, citta in cui vivrà per dieci anni. Nel 1977 pubblica in Francia Les Siciliens (Denoel), con testi di Domenique Fernandez e Leonardo Sciascia, e in Italia La villa dei mostri, sempre con un'introduzione di Sciascia. A Parigi scrive per Le Monde Diplomatique e La Quinzaine Litteraire e soprattutto conosce Henri Cartier-Bresson, Ie cui opere lo avevano influenzato fin dalla gioventù. Il grande fotografo lo introdurrà nel 1982, come primo italiano, nella prestigiosa agenzia Magnum. Dal 1987 alterna al reportage la fotografia di moda riscuotendo un successo internazionale. È autore di numerosi libri fotografici e svolge da anni un'attività critica e giornalistica; ha pubblicato moltissimi articoli su temi relativi alla fotografia e alla comunicazione per immagini in generale. Fino al 1° marzo 2026, la Castiglia di Saluzzo (CN), antica fortezza e residenza marchionale, oggi spazio museale e luogo del contemporaneo, ospita la personale di Ferdinando Scianna (Bagheria, PA, 1943), primo fotografo italiano a essere annoverato tra i membri della prestigiosa agenzia internazionale Magnum Photos e uno dei protagonisti assoluti della fotografia del Novecento.La mostra, dal titolo Ferdinando Scianna. La moda, la vita, curata da Denis Curti, è un progetto del Comune di Saluzzo e della Fondazione Artea che esplora, per la prima volta, uno dei capitoli meno noti della carriera di Scianna: la moda. Un ambito che l'autore affronta con il suo linguaggio da fotogiornalista, scardinando ogni estetica patinata a favore di una narrazione più umana. Scianna porta la moda fuori dalle passerelle e dentro la vita, restituendo immagini che sono insieme documento e poesia, verità e immaginario.Il percorso espositivo, che presenta oltre novanta fotografie, si apre con una sezione introduttiva dedicata al legame tra Scianna e Leonardo Sciascia, a partire dagli scatti realizzati insieme, che documentano non solo la loro collaborazione professionale, ma anche l'amicizia e la complicità intercorsa tra due grandi intellettuali siciliani, quindi continua con un serie di 12 fotografie provenienti dalla collezione della Fondazione Arte CRT, in comodato alla GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino; sono immagini realizzate in India, in Francia e in Bolivia, in cui appare evidente il suo occhio da fotoreporter, attento ai luoghi, alle persone, ai dettagli della vita quotidiana. Oltre a evidenziare l'importanza del fondo collezionistico custodito dall'istituzione torinese, probabilmente il più ricco dedicato all'autore, questa sezione offre la chiave di lettura dell'intera mostra. Per Scianna, il reportage resta la matrice stilistica e narrativa, sia che si stia approcciando alle feste religiose siciliane o che realizzi un servizio su commissione per conto di marchi di moda.Photo CreditFerdinando-Scianna-Marpessa-Caltagirone-1987-©-Ferdinando-Scianna-1920x1277 Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Essere e avere
L'Oreal inaugura a Milano il primo salone sociale in Italia - Consumi imperfetti

Essere e avere

Play Episode Listen Later Nov 2, 2025


È stato inaugurato a Milano il primo salone sociale in Italia. Parte del progetto 'Beauty for a Better Life', frutto della collaborazione tra L'Oréal Italia, Fondation L'Oréal e Casa dell'Accoglienza 'Enzo Jannacci' del Comune di Milano, la più grande struttura d'accoglienza pubblica in Europa, cogestita insieme a una rete di associazioni tra cui Fondazione Progetto Arca, il salone offrirà servizi di taglio e acconciatura gratuiti a persone in difficoltà, con l'obiettivo di aiutarle a ritrovare la propria autostima e migliorare il proprio benessere. L'Oréal Italia punta a raggiungere 1.000 beneficiari in un anno. All'inaugurazione abbiamo raccolto le voci di Simone Targetti Ferri, Direttore Sostenibilità L'Oreal Italia e Silvana, una delle parrucchiere del salone.Sulla scia della popolarità del second hand e di siti come Vinted e Vestiaire Collectives, nasce Resellify, piattaforma dedicata al Recommerce che trasforma ogni acquisto o ogni capo già presente nel nostro armadio in un guardaroba digitale, pronto per la vendita sui marketplace più utilizzati per l'usato. Ci siamo fatti raccontare tutto da Alessio Autore, co-founder di Resellify.Focus sui trend dedicato invece alla tendenza che, in un'epoca dominata dagli algoritmi e dalla prevedibilità, fa dell'imperfezione, delle asimmetrie e della rottura degli schemi il proprio punto di forza. È la tendenza che ha mappato per Essere e Avere Joanna Damasko di Nextatlas.

Voci del Grigioni italiano
Attilio Savioni, il sindaco più longevo della Svizzera

Voci del Grigioni italiano

Play Episode Listen Later Oct 31, 2025 20:04


Quarantacinque anni da sindaco: un traguardo che pochi possono vantare. Attilio Savioni, eletto per la prima volta nel 1980 a soli 35 anni, è da allora la guida instancabile del Comune di Castaneda, in Calanca. Oggi, a ottant'anni, continua a servire la sua comunità con la stessa passione e dedizione di sempre, incarnando un raro esempio di continuità e senso civico.Nella ricca conversazione con Alessandro Tini, Savioni ripercorre mezzo secolo di storia locale, tra sfide, cambiamenti e ricordi indelebili: dalle alluvioni che colpirono il paese negli anni '70 e '80, agli investimenti che hanno trasformato strade, scuole e infrastrutture. Parla con orgoglio del lavoro svolto insieme al segretario comunale, definito “il perno del Comune”, e non nasconde le difficoltà di un incarico sempre più complesso, aggravato da burocrazia, regolamenti e aspettative crescenti dei cittadini.Sindaco, imprenditore edile e uomo di grande concretezza, Savioni rivela anche il lato umano di un impegno lungo una vita: il sacrificio della famiglia, la pazienza della moglie, la gratitudine verso chi lo ha accompagnato nel cammino. Guarda al futuro con realismo, sostenendo l'idea di una possibile fusione comunale, ma senza rinunciare al legame profondo con la sua terra.Un ritratto sincero e toccante di un amministratore che ha fatto della fedeltà al proprio paese la sua missione più autentica.

Alessandro Barbero Podcast - La Storia
Come l'EUROPA è già precipitata una volta nella GUERRA MONDIALE - Alessandro Barbero (Cesena, 2025)

Alessandro Barbero Podcast - La Storia

Play Episode Listen Later Oct 26, 2025 67:23


Alessandro Barbero ha tenuto la lectio inaugurale della prima edizione di Agorà Festival, un evento progettato e organizzato dagli Editori Laterza e promosso dal Comune di Cesena, nell'ambito di Forlì-Cesena per la Cultura 2028. Lo storico piemontese con "1914. Come l'Europa è già precipitata una volta nella guerra mondiale" ci porta nel cuore di un continente sull'orlo del baratro, quando la scintilla di Sarajevo fece esplodere tensioni politiche, nazionalismi e rivalità imperiali. Allora come oggi, gli equilibri internazionali si dimostrarono fragili e il peso delle alleanze e dei conflitti latenti spinse intere nazioni verso la catastrofe. Una lezione che ci invita a riflettere sulle tensioni geopolitiche attuali e sui rischi di una nuova escalation globale. Lezione magistrale con il supporto di Crédit Agricole Italia e Corriere della Sera. Crediti: Editori Laterza: https://www.laterza.it/ Agorà Festival: https://agorafestival.it/ Credit Agricole: https://www.credit-agricole.it/ Corriere della Sera: https://www.corriere.it/ Audio registrato in loco dal Vassallo Michele. Fonte live: https://video.corriere.it/la-lezione-magistrale-di-alessandro-barbero-ad-agora-festival-la-diretta-video/406386ad-d955-4af3-98b8-a60d24809xlk --- // Disclaimer // Tutti gli audio disponibili sono utilizzati negli episodi dopo previo consenso e accordo con i distributori originali di altre piattaforme e/o comunque distribuiti liberamente e originariamente con licenze CC BY 4.0 e affini - o registrati in loco, viene sempre riportata la fonte. I titoli potrebbero differire in caso di titoli originali troppo lunghi. Per qualsiasi dubbio o problema contattateci PER FAVORE prima alla nostra mail: vassallidibarbero[@]gmail[dot]com - Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

24 Mattino - Le interviste

È stata una domenica sportiva segnata dalla morte di un autista di un bus di tifosi di basket, di rientro da una trasferta a Rieti, colpito a morte da un sasso scagliato contro il pullman. Anche a Pisa scontri tra tifosi del Verona e del Pisa, era già accaduto nelle giornate precedenti.Ne parliamo con il sindaco della città toscana, Michele Conti. Alessandro Onorato, assessore del Comune di Roma ha riunito ieri alcuni amministratori locali nel tentativo di allargare la base del centro-sinistra per le prossime tornate elettorali.Ne parliamo con Alessandro Onorato.

il posto delle parole
Aldo Becce "L'insostenibile leggerezza dell'essere"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 14, 2025 29:38


Aldo Becce"L'insostenibile leggerezza dell'essere"Kum! Festivalwww.kumfestival.itKum! Festival, PesaroVenerdì 17 ottobre, ore 18:45"L'insostenibile leggerezza dell'essere"con Aldo Becce e Cristiana FanelliQuali storie incontra oggi lo psicanalista nella sua pratica clinica? Nell'epoca del cosiddetto "post-umano", i nostri simili sono ancora alla ricerca di una verità soggettiva? E cosa ci insegnano, le loro storie, sull'amore, sul bisogno di narrare, sulla difficoltà di costruire legami, sul desiderio di trasformare la propria vita? Perché proprio oggi, quando la tecnologia tende a sostituirci in ogni campo, la fatica di vivere si fa così profonda? Sono solo alcuni degli interrogativi che animeranno il dialogo tra Cristiana Fanelli e Aldo Raul BecceAldo BecceNato in Argentina, vive e lavora a Trieste come psicoanalista.Inizia l'esperienza clinica come membro fondatore di un servizio di psicopatologia in un ospedale a Buenos Aires, nel 1979.Ha un'esperienza decennale come psicologo nel Servizio Sociale del Comune di Muggia (TS).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Francesca Salvatico "Festival dei Luoghi Comuni"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 8, 2025 16:14


Francesca Salvatico"Festival dei Luoghi Comuni"www.festivaldeiluoghicomuni.itL'Associazione Culturale CUADRI ETS ha svelato il programma della settima edizione del “Festival dei Luoghi Comuni”, che si terrà a Cuneo da giovedì 9 a domenica 12 ottobre 2025. La kermesse come da tradizione andrà ad approfondire il tema scelto per l'edizione – le “Narrazioni collettive tra complessità e convenienza” – con diversi approcci e con l'intervento di differenti personaggi di rilievo. Si partirà dalle narrazioni collettive della storia antica, con un intervento sulle bufale resistenti e sulle verità dimenticate dell'Antico Egitto, e della scienza, con le lezioni sulla meraviglia del tutto dello straordinario Piero Angela, riportate dall'amico e allievo Massimo Polidoro. Si cercherà poi di scardinare dall'interno le “frasi fatte” con il contributo del Festival “Pour Parler” di Rovato, e dei luoghi comuni sulle città in un confronto con l'amministrazione di Piacenza. Spazio anche al tema dell'amore e della donna tramite le parole antiche ma sempre attuali di Giovanni Boccaccio. Si parlerà infine di attualità con un triplice punto di vista: quello dei giornalisti e reporter chiamati a raccontare la storia in diretta, rispondendo all'esigenza di immediatezza e semplificazione che però non può prescindere dalla complessità intrinseca delle dinamiche dei territori in guerra, quello degli esperti in geopolitica contemporanea, chiamati a fare una narrazione “fredda” finalizzata a spiegare le cause e ad esplorare possibili evoluzioni, e, infine quello delle fragili ma potenti voci dei bambini vittime della guerra. Il FLG prevede come tradizione alcuni appuntamenti dedicati alle scuole, con laboratori curati dagli artisti di Topolino per i più piccoli e un incontro sul ruolo dell'Europa, curato dalla rivista Limes in collaborazione con Europe Direct Cuneo. Il “Festival dei Luoghi Comuni” è realizzato con il contributo di Fondazione CRC, Fondazione CRT, Regione Piemonte, Comune di Cuneo e il sostegno di Banco Azzoaglio. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito ma è richiesta la prenotazione. Il programma completo è disponibile sul sito www.festivaldeiluoghicomuni.it.Giovedì 9 ottobre, alle 18, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, spazio agli adulti con l'incontro divulgativo con Divina Centore, egittologa del Museo Egizio di Torino che con “L'Antico Egitto tra bufale e verità, il racconto che non ti aspetti”, proporrà al pubblico un viaggio tra bufale resistenti e verità dimenticate, smontando le narrazioni più comode e spettacolari che hanno spesso trasformato una grande civiltà in un set da film.Alle 21, presso lo Spazio Varco, ci sarà la conferenza spettacolo di Massimo Polidoro, dal titolo “Un senso di meraviglia”, una lectio tratta dal libro “La meraviglia del tutto”, frutto del confronto di decenni tra Angela e il suo allievo, storico collaboratore e amico Polidoro. Che cosa ci lascia questo grande uomo e quali sono le lezioni più importanti che ci può insegnare? Tante, come Massimo Polidoro ci racconterà, a partire dal fatto che ogni cosa della vita, ogni argomento può, anzi deve essere affrontato con la razionalità tipica del metodo scientifico.Venerdì 10 ottobre, alle 18, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, si terrà l'incontro divulgativo “Conversazioni fuori dai luoghi comuni”, in collaborazione con “Pour Parler”, il Festival dei Luoghi Comuni di Rovato. Con un tono ironico e scanzonato, i conduttori di Radio 24, “Off Topic – Fuori dai luoghi comuni”, Riccardo Poli e Beppe Salmetti, con l'aiuto della scrittrice Marina Pierri, proveranno a scardinare alcuni luoghi comuni tra stereotipi e a fare a pezzi frasi fatte per capire cosa c'è dentro.Alle 21, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, si terrà l'incontro divulgativo “Cronache a caldo: raccontare la guerra nell'era dell'istantaneità” con i giornalisti Rai Marina Lalovic e Giammarco Sicuro. Marina Lalovic e Giammarco Sicuro portano la loro esperienza di inviati nei conflitti contemporanei, tra immagini da consegnare in diretta e storie che faticano a trovare spazio. Un dialogo su cosa significhi essere testimoni, scegliere le parole giuste, parlare a chi è lontano e, spesso, distratto, spiegare l'immediato senza tradire la complessità.Sabato 11 ottobre, alle 17, presso il Salone d'Onore del Comune di Cuneo, si parlerà dei luoghi comuni “A proposito di Piacenza”. Katia Tarasconi, sindaca di Piacenza, Cristina Ferrari, direttore della Fondazione Teatri di Piacenza e Gian Luca Rocco, direttore del quotidiano piacentino Libertà, e Roberto Reggi, Presidente di Fondazione di Piacenza e Vigevano dialogheranno con la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, e un parterre di ospiti locali sulla complessità di raccontare una città tra chi la vive e chi la osserva dall'esterno.Alle 18.30, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, Giovanna Frosini, presidente dell'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio ed accademica della Crusca e gli attori dell'Oranona Teatro proporranno un incontro divulgativo con spettacolo, dal titolo “Parlare di donne: nel Decameron, nel Medioevo”. La novelletta “delle papere” di Boccaccio dà occasione di parlare in modo condiviso e dialettico di donne e d'amore, in un'epoca lontana ma un poco anche nostra. La conversazione sarà accompagnata e arricchita dalle letture del Decameron in lingua originale con accompagnamento musicale dell'Oranona Teatro.Alle 21, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, Federico Petroni e Alessandro Aresu, analisti geopolitici di Limes, proporranno l'incontro dal titolo “Mondi in guerra. Rivoluzione in America, la sfida della Russia, il progetto della Cina”.  In un viaggio attraverso le nuove linee di faglia della geopolitica contemporanea, si tenterà di capire la transizione dell'ordine mondiale, guidata da Washington, Mosca e Pechino e le conseguenze per l'Europa e per l'Italia.Domenica 12 ottobre, alle 18, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, si parlerà di “I bambini raccontano la guerra: storie che non sappiamo ascoltare”, evento in collaborazione con Comunità di Sant'Egidio. Evelina Martelli della Comunità di Sant'Egidio e la giornalista Eleonora Camilli, in dialogo con Enrico Collidà, presidente LILT Cuneo, ci guideranno attraverso il racconto inascoltato della guerra fatto dai più piccoli: voci fragili ma potenti, capaci di restituire una visione autentica, non filtrata, spesso scomoda. Un'occasione per riflettere sul ruolo della narrazione come strumento di dignità e resistenza, sulla responsabilità di chi può scegliere se ascoltare o no.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Dario Netto "Festival dell'Innovazione e della Scienza"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 2, 2025 12:27


Dario Netto"Festival dell'innovazione e della scienza"EquilibrioLa ricerca di armonia tra ambiente, tecnologia e vita quotidianahttps://www.innova7.it/da domenica 5 a domenica 12 ottobre 2025 Settimo TorineseTra gli ospiti:Dario Bressanini, Antonio Calabrò, Roberto Cingolani,Francesco Costa, Vanessa Ferrari, Enrico Galiano,Natascha Lusenti, Enrico Mentana, Azzurra Rinaldi,Chiara Saraceno, Vincenzo Schettini, Guido Tonelli, Zerocalcare Torna il Festival dell'Innovazione e della Scienza, rassegna che negli anni si è affermata come importante riferimento nazionale per la divulgazione scientifica. Promosso da Fondazione ECM con il Comune di Settimo e numerosi partner, il Festival giunge alla XIII edizione e si svolgerà dal 5 al 12 ottobre 2025 a Settimo Torinese. Il tema 2025 è Equilibrio, con oltre 100 eventi tra incontri, laboratori, mostre e spettacoli, per riflettere su come trovare nuovi equilibri in un mondo in continua trasformazione.Tra gli ospiti di questa edizione: Roberto Cingolani (AD e Direttore Generale di Leonardo), Antonio Calabrò (Direttore Fondazione Pirelli), Francesco Costa (giornalista e direttore de Il Post), Guido Tonelli (fisico del CERN), Vanessa Ferrari (campionessa olimpica di ginnastica artistica), Chiara Saraceno (sociologa), Enrico Mentana (direttore del TG La7), Natascha Lusenti (giornalista), Azzurra Rinaldi (economista), Dario Bressanini (chimico e divulgatore), Vincenzo Schettini (il “Prof più amato del web”), Zerocalcare (fumettista) ed Enrico Galiano (scrittore e docente). Non mancheranno anche dialoghi istituzionali, come quello tra la Sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra, e il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Accanto agli incontri, il Festival offre un ricco programma di mostre: dalle fotografie dal set del film Io Capitano di Matteo Garrone, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, a Equilibrio possibile?, esposizione del MuPIn - Museo Piemontese dell'Informatica, sull'impatto ambientale delle tecnologie digitali. Spazio anche alla natura con Amphibia, mostra fotografica di Emanuele Biggi e Francesco Tomasinelli dedicata al mondo degli anfibi.UNO SGUARDO SUL PROGRAMMADiversi i temi che verranno affrontati: dall'intelligenza artificiale ai cambiamenti climatici, dalle neuroscienze alla geopolitica, fino alle sfide quotidiane della vita personale e collettiva. L'anteprima. Il Festival inaugurerà con Francesco Costa in dialogo con Letizia Tortello. L'incontro, Equilibri globali, sarà un viaggio alla scoperta delle trasformazioni geopolitiche, economiche e sociali che stanno ridisegnando il mondo contemporaneo. Innovazione, scienza e futuro digitale. Dal viaggio nello spazio con Astroviktor ai vulcani con Sara Barsotti e Diego Coppola, fino a Guido Tonelli con il suo intervento sul vuoto. Spazio anche alla fisica quantistica con Simone Arcagni e Giampiero Pepe, alla divulgazione pop di Vincenzo Schettini, ai computer quantistici con Bartolomeo Montrucchio e al futuro digitale dell'Europa con Elia Bellussi e Davide Salomoni. Tra i protagonisti anche Luca Latronico, Francesco Massaro e Patrizia Caraveo, e ancora, Davide Sisto che riflette invece sull'aldilà nell'era digitale. Il Festival ospiterà inoltre il Premio UNESCO “For Women in Science”.Alimentazione e salute. Il tema dell'equilibrio non può essere slegato da quello della salute e dell'alimentazione. Tra i vari incontri si parlerà di nuove terapie oncologiche con Oscar Bertetto e Giorgio Gatti, di cucina con lo chef stellato Massimiliano Alajmo e Luca Iaccarino, di effetti di fitoestrogeni e microplastiche sulla salute con Stefano Gotti e Marilena Marraudino, di neuroscienze con Annalisa Buffo e delle diverse tipologie di diete con Dario Bressanini.Arte, teatro e letteratura. La scienza e l'innovazione attraverso la creatività, le parole e l'immaginazione: il Festival indagherà anche questi confini per esplorare il mondo dell'arte, della letteratura e del teatro. Presenti a Settimo Torinese, tra gli altri: Zerocalcare, con il suo libro Quando muori resta a me (Bao Publishing), Enrico Galiano, Giuseppe Culicchia, con il suo nuovo libro Uccidere un fascista (Mondadori), e Chiara Saraceno. Passando invece al mondo del cinema, saranno presenti al Festival Moustapha Fall, attore del film Io capitano di Matteo Garrone, e Fofana Amara, testimone diretto della storia che ha ispirato il film. Spazio anche al workshop di scrittura con Francesca Manfredi, alle letture per bambini e al laboratorio editoriale con la rivista Lucy. Sulla Cultura. Inoltre, andrà in scena lo spettacolo di circo contemporaneo Nom'indosso del collettivo Binario Zero e gli artisti professionisti della Fondazione Cirko Vertigo, realizzato grazie al supporto di Olon SpA di Settimo Torinese, gruppo chimico farmaceutico che sviluppa e produce principi attivi farmaceutici. Un'inedita performance al femminile per il nuovo collettivo Binario Zero, di cui fanno parte quattro giovani artiste formate all'Accademia Cirko Vertigo.Ambiente, sostenibilità e cambiamento climatico. Il Festival dedica ampio spazio alle sfide ambientali e al futuro del pianeta. Tra gli altri, ci saranno Silvia Lazzaris e Jessica Pasqualon che discuteranno dei diritti negati e della responsabilità collettiva; un focus sarà invece rivolto all'innovazione urbana con Monica Sapino, Daniele Mosca, Guglielmo Lione, Alberto Doretto, Luca De Antonis ed Elena Piastra. A parlare invece di microrganismo, biotecnologie verdi per un futuro sostenibile, ci saranno Valeria Agostino e Annalisa Abdel Azim, in dialogo con Mattia Scaramuzzino.Scienze e società. Inevitabilmente interconnesse, scienza e società sono in costante dialogo tra loro. Roberto Cingolani e Antonio Calabrò parleranno di cultura politecnica; Donata Columbro, Natascha Lusenti e Azzurra Rinaldi rifletteranno sul ruolo delle donne nell'innovazione; Daniela Collu invece terrà un incontro per parlare di comunicazione contemporanea. Inoltre, interverranno anche Vanessa Ferrari per parlare dell'equilibrio nella vita di un'atleta; Enrico Mentana, che terrà un incontro per riflettere su come garantire un equilibrio tra opinione e verità, pressioni di politica e responsabilità; Emanuela Notari, che farà un focus sugli impatti demografici e socio-economici legati all'invecchiamento della popolazione. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
A Milano il maltempo non ferma i manifestanti per Gaza

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Sep 22, 2025


Inizio di autunno all’insegna del maltempo, Milano sotto l’acqua. Sentiamo Giulio Betti, climatologo e meteorologo del Consorzio Lamma del CNR, e Marco Granelli, Assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile del Comune di Milano. Oggi l’Italia in piazza per Gaza, mentre questa sera nel corso dell’Assemblea Generale ONU Francia, Gran Bretagna e altri paesi riconosceranno formalmente lo Stato di Palestina. Ne parliamo con Alberto Negri, editorialista del Manifesto. Ieri a Phoenix i funerali di Charlie Kirk, una ripartenza per il movimento e il popolo MAGA? Con noi Mattia Diletti, docente di public policy alla Sapienza, esperto di politica americana e autore di “Divisi. Politica, società e conflitti nell’America del XXI secolo” (Treccani Libri).

Italian Podcast
News In Slow Italian #662- Intermediate Italian Weekly Program

Italian Podcast

Play Episode Listen Later Sep 19, 2025 11:01


La notizia dell'uccisione di Charlie Kirk ha scioccato molte persone negli Stati Uniti, e non solo. Questa terribile tragedia susciterà un'ondata di vendetta o di riconciliazione nel Paese? I primi segnali non lasciano pensare che gli Stati Uniti siano sulla strada del dialogo. A seguire, parleremo delle richieste avanzate da Trump a tutti i Paesi della NATO esortandoli a interrompere l'acquisto di petrolio russo, prima che lui imponga nuove sanzioni alla Russia. Cosa si nasconde dietro questa richiesta? È un modo per evitare le sanzioni statunitensi alla Russia? Nella nostra rubrica dedicata a scienza e tecnologia ci occuperemo di uno studio che rivela che il 44% delle persone con diabete non sa di averlo. Ancora più sorprendente è il fatto che solo il 20% dei giovani sotto i 35 anni è consapevole della propria condizione.    La seconda parte della puntata è dedicata alla lingua e alla cultura italiana. L'argomento grammaticale di oggi è Indirect Object Pronouns: Pronomi indiretti atoni e tonici. Ne troverete numerosi esempi nel dialogo che seguirà, ispirato alla vittoria della nazionale italiana femminile al campionato del mondo di pallavolo. Una conquista che fa della nazionale italiana una delle piú forti e vincenti della storia di questo sport. Nel finale ci soffermeremo sull'espressione idiomatica di oggi: Mettere in guardia. Il dialogo in cui la useremo prende spunto da una notizia che ha acceso il dibattito nell'opinione pubblica e nel mondo politico italiano: la decisione del Comune di Bologna di distribuire gratuitamente pipe sterili monouso a chi fa uso di crack. L'iniziativa nasce con l'obiettivo di ridurre i rischi sanitari legati al consumo di questa sostanza, spesso assunta in condizioni igieniche molto precarie. - L'assassinio di Charlie Kirk porterà vendetta o riconciliazione negli Stati Uniti? - Trump chiede a tutti i paesi della NATO di smettere di acquistare petrolio russo prima di imporre sanzioni - Quasi la metà delle persone con diabete non sa di averlo - In Uzbekistan leggere libri può portare a una riduzione della pena detentiva - Trionfo azzurro: l'Italia femminile conquista la Coppa del Mondo - La controversa iniziativa di Bologna

Chiamate Roma Triuno Triuno
Puntata del 04/09/2025

Chiamate Roma Triuno Triuno

Play Episode Listen Later Sep 4, 2025 91:33


Accordo fra Comune e Rai: il Festival resta a Sanremo, ascoltatori abitudinari.

Corriere Daily
La rivincita di Putin e Kim. Chi gestiva il sito sessista. Ricatto sessuale a Prato

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Sep 2, 2025 20:26


Guido Santevecchi traccia un bilancio degli incontri al vertice di Tianjin: un successo del presidente cinese Xi Jinping ma anche e soprattutto di quello russo e del dittatore nordcoreano. Paolo Ottolina spiega come difendersi se i propri dati finiscono online, tipo sulla pagina web di cui la Polizia postale avrebbe scoperto il gestore. Antonella Mollica racconta il caso dell'ex capogruppo di FdI al Comune di Prato, tra foto osé e massoneria.I link di corriere.it:Putin «mano nella mano» con Xi incassa un nuovo accordo sul gas: annunciata la firma per il «Power of Siberia 2»Sito sessista, trovato il gestore di Phica.eu: indagini su un 45enne italiano, usava i nickname «Phica Master» e «Boss Miao»Prato, ricatti sessuali all'ex consigliere Tommaso Cocci: sette le denunce arrivate agli inquirenti