Le puntate di Palle di cuoio, rigorosamente quasi tutte in diretta. Si parla ovviamente di calcio, soprattutto. Sempre col nostro taglio un po' così.
Dal cambio ai vertici AIA allo scudetto conteso dalla milanesi. Si parla di calcio in vari aspetti, compresa la vecchia diatriba tra costruzione dal basso e rilancio del portiere.
Lo stop delle milanesi, l'addio del Papu Gomez, il compleanno di Galeone e tutte le altre chicche di giornata.
Eriksen sì, Eriksen no: la querelle è aperta. Ne parliamo, con una rassegna di giocatori che non sono entrati negli ultimi minuti.In mezzo, ovviamente, il punto sulla Serie A e sulle Coppe, ma anche uno sguardo all'estero: con la storia incredibile del Marine F.C. e con un caso strambo in Bundesliga.
Si segna di più con gli stadi chiusi?Sono le difese meno concentrate o più concentrati i giocatori scarsi?Ne parliamo in questa seconda puntata stagionale, dove parliamo anche del nuovo mercato delle maglie da calcio - esteticamente discutibile - e delle potenziali rivelazioni di questa stagione.
È iniziata la decima stagione di Palle di cuoio. La Decima, con la D maiuscola, perché neanche la Decima del Real Madrid è stata così importante.Oddio... vabbè, comunque siamo ancora qua: Matt, Gavino, Eusebio e Bepi in formazione con un classico 4-4-2 per commentare il campionato, il derby, la Juve Under 23 di Pirlo e un po' di notizie buffe dal mondo (compresa la ricostruzione dell'URSS).Tutto liscio? No, ovviamente a un certo punto va a puttane mezzo audio; ma senza problemi tecnici non sarebbe davvero Palle di cuoio.
Nella puntata di oggi parleremo col nostro amico immaginario, Giuliano, del calendario della Serie A, del Pallone d'oro, di allenatori che hanno vinto e di allenatori che non hanno vinto ma spiaze.
Finalmente riparte anche la Serie A, tra recuperi diventati quasi leggendari e la ripresa delle partite regolari.Ma alle 21:45, da morti di sonno.
C'è qualcosa che faresti 12 volte al giorno?Se lo sono chiesti anche Rami e Pamela Anderson. Noi proviamo a dare una risposta mentre commentiamo la Coppa Italia (non a tutti può andar bene...).
Cosa fareste voi per 12 volte al giorno?Una domanda che si sono fatti anche Rami e Pamelona Anderson.Noi ci pensiamo mentre commentiamo la Coppa Italia e diamo i pronostici di Serie A (non a tutti va sempre bene...).
Una diretta nel giorno del compleanno del Maestro: non si può che parlare (anche) di lui.Poi qualche altra stronzata ce la inventiamo, come sempre.
Riprenderà il campionato? E dove?Soprattutto, dove vorresti che giocasse la tua squadra del cuore? Scegliamo uno stadio a caso, perché tanto tutto fa brodo.
Torniamo all'attualità, con un po' di chiacchiere senza importanza. Ma anche con qualche disamina più o meno semi-seria sulla situazione dello sport dei nostri giorni.Da Totti al Covid-19 il passo non è breve, ma noi glielo accorceremo.
È il 16 aprile 2007 e noi commentiamo la giornata di #SerieA e #SerieB appena trascorsa.
Oggi parleremo (anche) di calcio digitale.In che senso?Forse non lo sappiamo nemmeno noi.
[Disclaimer: in questa puntata, in cui abbiamo parlato anche di Andrea Silenzi, potrete "sentire" in effetti molti silenzi. Alcune degli speaker non si sentono per un problema tecnico.Ma noi il podcast lo lasciamo per ricordare al mondo e a noi stessi quanto siamo stupidi]È la ventinovesima giornata del campionato '99/'00.Ci sono risultati sorprendenti e un campionato vivissimo: come finirà?
Contagiati, challenge palleggianti, tornei rinviati, partite che vorremmo rivedere.Una puntata un po' virulenta e molto nostalgica.
Ascoltateci pure, ma state ad almeno un metro dalle casse.
Il sarrismo esiste? Funziona? Possiamo verificarlo o è solo una verità assoluta a cui tendere attraverso gli errori?Analizziamo poi la Serie A attraverso la lente di Sanremo - che in quanto fenomeno di massa, ci racconta anche come stanno le cose in campionato.
La scomparsa di Luciano Gaucci ci impone una lunghissima parentesi di calcio nostalgia. Sebbene Lucianone fosse un personaggio controverso, il suo Perugia è stata forse l'ultima squadra romantica della Serie A; forse la più pittoresca; se non altro una delle ultime espressioni di un calcio che non c'è più.E lui fu uno degli esponenti di spicco della corrente del Presidente vulcanico.Chi seguirà le sue orme (sportivamente parlando)?
Una settimana dura per tutti gli sportivi: la scomparsa di Kobe Bryant ha reso difficile fare una puntata come tutte le altre.Ci abbiamo provato, rendendo però omaggio a lui e alle altre persone coinvolte in quel maledetto incidente.Iniziamo quindi con serietà e un po' di mestizia.Poi proviamo, con rispetto, a tornare sui nostri binari, sapendo che the show must go on.Ci proviamo con rispetto e di rispetto parliamo, perché molti eventi calcistici della settimana hanno tirato in ballo questa parola chiave. Dalla vittora strabordante dell'Atalanta sul Torino alla decisione del Liverpool di "non giocare" il ritorno di Coppa.
Un altro grande campione lascia il calcio giocato: Kevin Constant, che peraltro a calcio non ci ha mai giocato per davvero.E tra il ricordo del grande Kevin e i risultati della Serie A, parleremo di grandi amori sul campo, di eterni ritorni, di rigori segnati e sbagliati, di visite mediche finite male.
Il ritorno in campo di Palle di cuoio è segnato da alcune epifanie: quella di Curtis Jones, quella di Gesù Suso, quella - retroattiva - di Fabian O'Neill.
Gattuso, Atalanta, Hitzlsperger. Cos'hanno in comune queste tre cose?Beh, in effetti niente.
Una nuova puntata che parte da vecchie certezze: la nostalgia per la violenza di una volta e le riletture performative del calcio e della realtà.
Cosa si nasconde dietro il silenzio attorno al Cagliari?Cosa accomuna pianti e ammutinamenti in Serie A?Si può parlare di calcio in maniera pornografica?Si può parlare di calcio?Si può parlare?Si può?
Un altro fine settimana di razzismo degli stadi. Ci si chiede ancora se è razzismo. Ci si chiede se si può dire "negro" (ma noi ce l'eravamo chiesto tempo fa). Ci si chiede ma poi alla fine non si fa niente.Ne parliamo ovviamente in questa puntata, dove non mancheranno inoltre storie di complotti ai danni di Igor Tudor, storie di sostituzioni inconsuete, storie che raccontano altre storie.
Polemizziamo? E polemizziamo, via.
Si parla di calcio in questa puntata? Ovviamente sì, ma non possiamo ignorare le cose che succedono sui campi e che però col calcio hanno poco a che fare.Una puntata che rischia una deriva seria: chiediamo scusa fin da subito ai nostri ascoltatori.Si parlerà quindi di Turchia, ma anche di Balcani; di Nazionale italiana e del ritorno della Serie A.Chiude il calcio nostalgia, dedicato ad Hakan Sukur.
Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati: l'influenza maligna del turno infrasettimanale. Molte cose anticipate nella disamina della scorsa puntata hanno trovato conferma: vediamo quali.Continuiamo da dove ci eravamo continuati: estetiche della comunicazione calcistiche. Recuperiamo alcune radici in occasione del compleanno di George Weah.Bisogna poi parlare di campionato - di questo grande Milan in particolare - e di Coppa dei Campioni - dove troviamo un ospite inatteso.Di Coppa si parla anche nel Punto di Eusebio, e subito dopo si esce dai patrii confini per dare uno sguardo in Francia e uno in Argentina.Si chiude col Calcio nostalgia, dedicato a una grande promessa del nostro calcio.
Il turno infrasettimanale è come un buco nero. Crea distorsioni che si ripercuotono anche nei turni adiacenti.Ne parliamo in questa puntata, dove abbiamo inoltre modo di analizzare altri discorsi di rottura e nuove concezioni di estetica della comunicazione.
Gli stadi italiani riecheggiano di cori razzisti. Ma alcuni dicono che quei cori non son razzisti. E allora quand'è che un coro è razzista?Siamo sicuri di essere al riparo da discriminazioni?In questa puntata di Palle di cuoio tocchiamo questo tema col rischio costante di essere inopportuni.Ma non solo.Parliamo della Serie A e del fraintendimento sul bel gioco.Parliamo della Champions League e del fraintendimento del concetto di "l'importante è partecipare".Lanciamo inoltre il concorso al miglior scaricabarile 2019/2020 e chiudiamo con un calcio nostalgia nel futuro.
Pausa di campionato: è tempo di parlare di campionati e di campioni.In una puntata più sintetica del solito, Bepi ed Eusebio si prodigano in una articolata dissertazione dedicata all'atto perfomativo.Si parte dalla Serie A per parlare di fantacalcio, con una necessaria fenomenologia dell'asta. Non Tonino Asta, anche se comunque al fantacalcio Asta lo si prendeva sempre.Parliamo poi della performance del Re, l'unico e solo: Eric Cantona, che con reminiscenze dada propone il suo discorso di rottura.E non possiamo dimenticarci del momento in cui la Franca manda un inno sbagliato. Ma finisce qui? E sarà stato davvero un errore?Si chiude come sempre col calcio nostalgia, dedicata a una grande partita in rima (quindi in qualche modo arte essa stessa): Reggina-Fiorentina del 1999.
Ricomincia il campionato, ricomincia Palle di cuoio.Urge analisi del primo turno di Serie A e delle ultime settimane di calciomercato.
Non possiamo, in questa puntata, non cadere nella retorica di De Rossi al Boca Juniors. È una scelta troppo romantica, troppo ricca di suggestioni per non colpire noi cuori nostalgici di Palle di cuoio.Parliamo poi di Milan e dell'astuta strategia di mercato targata Boban-Maldini.Ci dedichiamo al fatalismo del gol da centrocampo, da Recoba a Kane.Facciamo una capatica in Africa per le finali della Coppa, e indietro nel tempo per il calcio nostalgia (come al solito).
Il filone dietrologico di Palle di cuoio non si è ancora esaurito. E forse non si esaurirà mai.Iniziamo tranquilli, parlando della notizia del giorno in tema calciomercato: De Ligt alla Juve.Quando? Come Perché?Poi proseguiamo con i traffici complottistici che coinvolgono l'Inter.Dall'Inter passiamo a Balotelli, per parlare anche un po' di arte e di performance.Chiudiamo con la Coppa d'Africa e con un momento di calcio nostalgia ancora una volta a tinte nerazzure.
Parliamo di complotti, come piace a noi: dal "mistero" sull'allenatore della Juve a Giampaolo che blasta Conte, passando per Gabriele Gesù e la Grecia nel 2004.
In questa puntata si parla delle nostre Nazionali.L'Under 21 eliminata non benissimo, e quella femminile - le cui sorti ancora non sappiamo.Seguiamo le ragazze in diretta per una parte di partita, ma nel mentre non ci risparmieremo altri argomenti.Il calciomercato, innanzitutto, con colpi nazionali e internazionali.Le nazionali degli altri paesi (in America e in Africa).Il calcio nostalgia e pure qualche altra pillola qui e là, tra Serie B e divagazioni.
Nella puntata di oggi:- Sarri che conquista il palazzo e deve difenderlo dal vecchio regnante, Antonio Conte. Chi la spunterà? Ci Saranno wild card?- le nazionali italiane attualmente impegnate in competizioni ufficiali possono farci sognare: loro ci arriveranno, al palazzo?- c'è poi la Copa America, ma là i palazzi hanno bisogno di restauro.Chiuderemo col calcio nostalgia, un accenno al mercato e ai matrimoni trash dei calciatori.
Eusebio Fascetti come l'Inghilterra del 1996. L'Inghilterra che non riuscì ad essere padrona di casa nell'Europeo di casa sua.Un Europeo che per l'Italia fu completamente da dimenticare - e infatti dimentichiamocelo. Ma che per la Nazionale dei leoni doveva essere, finalmente, quello del trionfo.Qualcosa, però, andò storto. Eusebio ce lo racconta in questa breve puntata speciale, con cui inauguriamo il nostro nuovo spazio su Spreaker.
L'appuntamento di questa settimana è un po' più breve del solito, a causa di una serie varia d'intoppi. Ma non si molla mai, e quindi Bepi ed Eusebio si sono concentrati sui due temi più importanti di questi giorni.Il turno di Serie A? La Champions League? La Coppa Italia? Le vicende societarie del Palermo? Il torneo di freccette?No.Il profilo Instagram di Trapattoni e la finale di Copa Libertadores - con tanto di analisi tecnico-tattica-culturale.Ovviamente non mancano le nostre rubriche classiche: il Pagellone dell'Istituto Luce e il Punto di Eusebio.