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I 30 film italiani che bisogna aver visto (pt3) - vi consiglio i titoli di 30 film italiani! Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Livello B2, C1#language #Movies #italiano #vhs #Film #OscarsBuongiorno cari amici e amanti dell'italiano e benvenuti all'ultima parte della lista dei 30 film italiani da me consigliati per voi, per imparare l'italiano e per conoscere meglio la società italiana.Prima però di parlarvi dei film voglio accennare ai premi più importanti che i film possono vincere. Primo fra tutti c'è l'Oscar, premio americano e anche il più antico, consegnato per la prima volta nel 1929. Il film che vince l'Oscar o l'Academy Award viene premiato con una statuetta dorata. Il nome “Oscar” sembra che derivi dall'esclamazione dell'impiegata all'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, Margaret Herrick, che, quando ha visto la statuetta per la prima volta, ha esclamato: “Assomiglia proprio a quel pelato di mio marito Oscar!”. Il premio Oscar è il più importante e ambito premio in questo campo.C'è poi il Golden Globe, il globo d'oro, premio anche americano, che viene dato due mesi prima della consegna dell'Oscar e il primo è stato dato nel 1944.Il Leone d'Oro invece è il premio che viene assegnato alla Biennale di Venezia. Esiste dal 1932 e all'inizio si chiamava “Il Leone di San Marco”. Fino al 1942 il massimo premio assegnato era la “Coppa Mussolini” , che, nell'epoca fascista, ricopriva anche un ruolo propagandistico, poi è stato chiamato “Gran Premio Internazionale di Venezia”. Il David di Donatello è un premio cinematografico ......- The full transcript of this Episode (and excercises for many of the grammar episodes) is available via "Luisa's learn Italian Premium", Premium is no subscription and does not incur any recurring fees. You can just shop for the materials you need or want and shop per piece. Prices start at 0.20 Cent (i. e. Eurocent). - das komplette Transcript / die Show-Notes zu allen Episoden (und Übungen zu vielen der Grammatik Episoden) sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar. Den Shop mit allen Materialien zum Podcast finden Sie unterhttps://premium.il-tedesco.itLuisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie zu den Grammatik Episoden Übungen die Sie "pro Stück" bezahlen (ab 20ct). https://premium.il-tedesco.itMehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premiumMore information on www.il-tedesco.it or via my shop https://www.il-tedesco.it/premium
5 ottobre - Italiano in Podcast.Il vostro amico Paolo è tornato e vi ringrazia per la pazienza e la fiducia. E' tempo di ricominciare a lavorare al meglio. Dopo un mese finalmente ecco il nuovo episodio di Italiano in Podcast. Grazie a tutti voi per avermi aspettato. A presto!“Bisogna fermarsi per conoscersi, per essere se stessi.”- Tiziano Terzani -Il link del canale di iSpeakItaliano su Twitchhttps://www.twitch.tv/ispeakitalianoAbbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe
I 30 film italiani che bisogna aver visto (pt2) - vi consiglio i titoli di 30 film italiani! Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Livello B2, C1#language #Movies #italiano #vhs #Film #OscarsContinuiamo la serie dei 30 film italiani da non perdere Inquesto episodio vediamo altri 10 film tra gli anni 70 e i primianni 2000Buongiorno cari amici e amanti dell'italiano e benvenuti alla seconda parte della serie sui film italiani più belli.Oggi parliamo di altri 10 film a partire dagli anni settanta fino ad arrivare ai primi anni duemila. Anche in questoepisodio parliamo di generi diversi, commedie, film drammatici, commedie amare, insomma spero che troviatequalche storia che vi incuriosisce e che vi faccia venire la voglia di vedere qualche film in italiano.Allora partiamo con il primo film che è:11) Mimì metallurgico ferito nell'onore (1972)È un film della regista Lina Wertmüller del 1972 e si tratta di una commedia ma grottesca che diventa drammatica.Mimì un operaio siciliano viene licenziato per le sue idee di sinistra e per essere contrario alla mafia. Per trovarelavoro deve lasciare la moglie da sola in Sicilia e parte per il nord. A Torino trova lavoro ma poco dopo si accorgeche il posto dove lavora non è altro che un'associazione mafiosa per coprire atti illeciti.Vede i datori di lavoronascondere il cadavere di un suo collega morto per la mancanza di sicurezza sul posto di lavoro ed è costretto afuggire. I mafiosi lo trovano e per salvarsi Mimì dice di essere parente del boss mafioso di Catania e in base aquesto riesce a farsi dare un lavoro in una grande industria. ......- The full transcript of this Episode (and excercises for many of the grammar episodes) is available via "Luisa's learn Italian Premium", Premium is no subscription and does not incur any recurring fees. You can just shop for the materials you need or want and shop per piece. Prices start at 0.20 Cent (i. e. Eurocent). - das komplette Transcript / die Show-Notes zu allen Episoden (und Übungen zu vielen der Grammatik Episoden) sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar. Den Shop mit allen Materialien zum Podcast finden Sie unterhttps://premium.il-tedesco.itLuisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie zu den Grammatik Episoden Übungen die Sie "pro Stück" bezahlen (ab 20ct). https://premium.il-tedesco.itMehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premiumMore information on www.il-tedesco.it or via my shop https://www.il-tedesco.it/premium
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Brambati" Bisogna capire l'obiettivo dell'Atalanta. La rosa del Napoli è più forte dello scorso anno" Impallomeni:" Galliani un grande del calcio. Conte ha ragione"
Buongiorno, la rassegna stampa di mercoledì 24 settembre 2025 è a cura di Ilenia Polsinelli Le notizie in primo piano: si sono già spente le luci sulla manifestazione di lunedì per chiedere al Governo un'azione forte contro il genocidio che si sta consumando in Palestina. Non vi è traccia nei giornali romani di oggi, tranne Il Tempo Roma che dedica un'intera pagina agli effetti “negativi” del corteo, preoccupandosi per gli incassi scesi fino al 70% dei commercianti. Curioso, se così si può dire, il titolo dell'articolo “Che spaccaPAL”. Intanto su RepubblicaRoma.it la notizia che arriva dagli studenti di Roma Tre: approvata la mozione per lo stop agli accordi con aziende legate a Israele; su Il Manifesto invece, si parla del presidio permanente alla Sapienza, del corteo per rilanciare la mobilitazione fissato per il 4 ottobre a Roma, dell'assemblea dei ricercatori contro guerra e precarietà del 27 e 28 settembre; Su Romatoday l'odissea dello storico locale Caffè greco di Roma. Opere d'arte sequestrate. Indagato il gestore; in prima pagina di Repubblica Roma la notizia dell'Assemblea capitolina che si è tenuta in una sala a Rebibbia alla presenza del sindaco Gualtieri e della garante dei detenuti Roma Valentina Calderone. Un'assemblea straordinaria per dare voce alle emergenze in cui vivono detenute e detenuti. Troviamo, inoltre, un'intervista alla Garante Calderoni nelle due pagine dedicate al carcere; infine sul Messaggero Roma la notizia di cronaca che troviamo su tutti i quotidiani di oggi: scoperto a piazza Bologna il fortino dei narcos. Coca e armi di guerra. A domani con Federica Rossi Sveja è un progetto di comunicazione indipendente, sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne. Ringraziamo inoltre l'Associazione A Sud che ci mette a disposizione i propri spazi per le riunioni di redazione. La sigla di Sveja è di Mattia Carratello.La foto è di Luca Dammicco
Bisogna essere di nuovo un po' più riservati e proteggere una parte di noi. Non tutti devono sapere: le parole di Fabio al Volo Del Mattino
Le notizie che arrivano da Gaza oggi parlano di una carneficina senza tregua. Dall'alba gli attacchi israeliani hanno colpito persino nei pressi degli ospedali: almeno 83 morti in poche ore. Donne costrette a partorire per strada, operatori umanitari uccisi, ospedali sull'orlo del collasso, blackout totale di internet da due giorni. E mentre la Striscia viene rasa al suolo, i falchi di governo israeliani e i loro partner americani già si spartiscono il bottino. Il ministro ultrà Bezalel Smotrich definisce Gaza «una miniera d'oro immobiliare» e annuncia: «La demolizione è fatta, ora dobbiamo soltanto costruire». Un banchetto sulle macerie, dove si preparano a gettarsi famelici, senza pudore e senza vergogna, trasformando il genocidio in opportunità edilizia e speculativa. In Europa, intanto, i governi arrancano tra dichiarazioni contraddittorie e mezze condanne. Tajani definisce Gaza «una carneficina» e si dice contrario ai trasferimenti forzati. Parole, appunto. Perché mentre parla, il governo italiano continua a mantenere rapporti politici, commerciali e militari con Israele, continuando a lavarsi le mani di fronte all'evidenza di un massacro. Eppure la storia non finisce qui. La Global Sumud Flotilla continua il suo viaggio in acque internazionali, carica di coraggio e disobbedienza civile. E a terra la ciurma non è meno decisiva. Le mobilitazioni crescono, gli scioperi si moltiplicano. Ma non basta. Bisogna unire le forze, fermare il Paese se serve, senza più disperdere l'energia. Più date fanno rumore, ma più insieme può cambiare davvero il corso delle cose. Gaza oggi non ha tempo da perdere. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 56 - 18 Settembre 2025Di cosa parliamo* Sociologia della Ricerca su Internet* La complessità di oggi* La SEO* La cazzata della GEO* Ha senso ottimizzare per l'AI?* Il rischio di Google con l'AI Mode* Piccola Conclusione* I nostri eventi sull'AI* SalutiPremessa: non so come affrontare questo argomento, forse il miglior modo è dire le cose dritte al punto senza giri di parole. Quando abbiamo iniziato a parlare di Digital Transformation c'era un mondo nuovo che spiegava al mondo vecchio come doveva cambiare tutto.Ora che stiamo parlando di AI Transformation, vedo molte persone di quello che un tempo era il mondo nuovo non riuscire ad avere la stessa freschezza di un tempo.Vedo un mondo lento o lo vedo al rallentatore.Di solito, a portare avanti l'innovazione sono le persone nuove. Per questo nel forum gt incoraggiavamo le domande che venivano denigrate da altre parti, quelle dell'ultimo arrivato. Perché hanno un punto di vista che ti sposta dal tuo.E ci siamo ritrovati al punto in cui l'innovazione viene portata avanti da:* l'ultima persona arrivata* la persona che è portata di natura verso l'innovazione, che ha una visione molto ampia, elastica. Aldilà della sua età, aldilà di quanto è stanca.È molto probabile però, che il mondo del Digital, a furia di seguire le innovazioni si sia stancato prima.Perché sinceramente non mi spiego la fatica al cambiamento che vedo nel settore. Mi spiego un po' di più il livello culturale molto basso nel funzionamento base di Internet e del Marketing su Internet. Ma vi giuro che la fatica al cambiamento di tutti i soggetti coinvolti in questa AI Transformation non l'ho mai percepita prima.Mi permetto di darvi un consiglio: non siamo nemmeno sulla punta dell'hype dell'AI. A breve, il numero di richieste di attività e servizi in questo ambito da parte delle aziende salirà vertiginosamente.Circondatevi di persone che vogliono cambiare ed evolvere. Ma che lo desiderano davvero, non perché lo scrivono su LinkedIn.SOCIOLOGIA DELLA RICERCA SU INTERNETNegli ultimi 5-6 anni vi ho raccontato due mondi che stavano cambiando radicalmente:* il mondo della Ricerca (Google in particolare)* il mondo dei Social (YouTube e TikTok in particolare)Nel mio penultimo libro “Google Liquido” ho chiuso con l'oramai conosciuto capitolo dal titolo "l'Internet Liquida".Metto in fila alcune tesi che ho spinto più di altre per unire i puntini e dirvi cosa ne penso dell'AI nella Ricerca:* Google come ecosistema verso il suo interno, non più statico, ma liquido, con molte proprietà da più di 1 miliardo di utenti al mese* Google come ecosistema verso l'esterno, verso altri ecosistemi e il mondo social* Internet più aperta tramite API e interoperatività degli ecosistemi* Le nuove generazioni sui social più liquide, non statiche come le generazioni precedenti abituate a stare solo in un ambiente. Per loro l'ambiente è quasi indifferente* Le nuove generazioni che cercano nuovi stimoli creativi* Il frutto del Web 2.0 non è l'interattività, ma i Creator e la Creator Economy* Gli algoritmi dei Social non sono Topic Based, ma Audience Based e le Audience sono create in base alle azioni delle persone. Audience Liquide.La parola Liquido torna spesso in questo, non a caso Zygmunt Bauman ha teorizzato, parlato, scritto e via dicendo sulla Società Liquida e Modernità Liquida.Nel mio framework della Ricerca Umana unisco la Search e i Social in un unico mondo, la Ricerca intesa a livello più alto e non tramite una query.E quando arrivo alla parte AI parlo di un Intento Risolutivo.Quello che sta avvenendo in questi mesi è l'enorme unione di tutto questo. È come se tutti i mondi precedenti si stessero condensando verso uno nuovo. È l'esplosione di una supernova. L'AI non è una cosa nuova che si appiccica SOLO all'esistente. Lo crea.Così come spiegavo che non è più possibile distinguere cosa è social e cosa non lo è, non sarà più possibile distinguere cosa è una ricerca con l'AI e cosa no. Stiamo andando verso l'uso dell'AI in ogni cosa.Ma non solo. Le nuove generazioni, e piano piano anche tutte le altre precedenti, stanno modificando pesantemente lo scenario. Le nuove generazioni che saltano da un social all'altro senza sentirsi appartenere a uno o all'altro, saltano da un sistema di ricerca a un altro. Saltano da Google a ChatGPT a TikTok.Perché prima di tutto non c'è la tecnologia, c'è l'essere umano.Le vecchie generazioni si stanno abituando, perché altrimenti si sentono fuori da questo mondo innovativo che loro stesse hanno creato o frequentato dal principio.È l'Internet Liquida nella tecnologia e nel modo di viverla dell'essere umano. La tecnologia asseconda questa tensione umana.Vi ricordate quando nel framework della ricerca umana vi dicevo che all'inizio c'erano le Directory, poi i Motori di Ricerca, poi Social Network, Social Media e infine mondo AI?Ecco dicevo che più ci spostavamo verso il mondo di destra, verso l'AI, verso il futuro, più aziende erano in competizione per la fetta di torta. La frammentazione della leadership nella ricerca non è più solo riguardante le aziende.Riguarda noi. Riguarda tutto quello che usiamo.Mi sta venendo in mente, mentre sto effettuando il processo di revisione di questa edizione della FastLetter, che forse è il caso di realizzare dei video che spiegano i termini più imporanti, come un glossario ma più pratico. Potrei aprire la rubrica “Parole da portare con sé nel Futuro”. Su YouTube.LA COMPLESSITÀ DI OGGIIn molte parti del nostro mondo fisico esistono luoghi assaltati dai turisti che votano i cibi locali. Così, in alto in classifica ti ritrovi i peggiori ristoranti del posto. Gente non competente che pensa di esserlo. Ecco, questo è LinkedIn.La complessità di oggi non può essere risolta facilmente. In una edizione precedente spiegavo quanto si andrà anche verso la frammentazione della consulenza.Tutti questi post su cosa fare e come agire sono assurdi per il semplice fatto che non sono applicabili se non al cliente di chi lo sta raccontando (che già va bene se è vero). Certo, è sempre avvenuto così. Dicevamo di non poter applicare le strategie SEO usate negli USA portandole in Italia: si tratta di un mercato diverso. Ecco quello che era vero a livello di nazione ora è vero non solo nei settori, ma nella natura dei progetti stessi.Mi piacerebbe prendere i post di Linkedin dei vari personaggi in voga e smontali pezzo per pezzo, ma ho di meglio da fare.Quelle elucubrazioni indossano un vestito nuovo. Sotto, però, la sostanza è sempre la stessa: trita e ritrita. La maggior parte dei post che sembrano innovativi, in realtà nascondono una mentalità lenta e di vecchio stampo. Non hanno sostanza, se non in piccolissimi casi.Quello non è cambiare davvero. Quello è tentare di sopravvivere a un cambiamento, non cavalcarlo. Perché il cambiamento vero sta avvenendo a livello di processo, non di piccola cosa tecnica che si è scoperta. Se prendiamo il mondo e-commerce e leggiamo alcuni dei consigli che appaiono innovativi, è molto probabile che risultino essere esercizi di stile proposti dall'ennessimo post ego-riferito, inapplicabili in molti casi e con uno spostamento del fatturato inesistente.Applicare l'AI ad una piccola parte di un qualcosa non è il punto di arrivo. Bisogna riuscire a stravolgere completamente il processo dell'elaborazione delle informazioni in nostro possesso per scalare velocemente. Non solo per generare i tag title!E poi alla fine scopri che il sito converte poco, ci si concentra solo sull'acquisizione nuovi clienti, non c'è un piano per il carrello abbandonato e via dicendo.Internet è frammentata. La ricerca è frammentata. La consulenza è frammentata.Ed è tutto così.Un freelance SEO ha strategie diverse un'Agenzia. E problemi diversi.Un e-commerce multibrand ha problemi differenti da uno monobrand.Questa cosa, già in essere negli anni passati, sta esplodendo con l'AI. Perché?Perché l'AI sta smontando i processi. Signore e Signori, l'AI ci porta in una direzione in cui le cose vanno fatte maledettamente bene, maledettamente personalizzate sui progetti. E rese scalabili su tutto l'ecosistema dei clienti. Avete presente il Time To Market?La locuzione inglese time to market (o TTM) indica il periodo di tempo che intercorre tra l'ideazione di un prodotto e la sua effettiva commercializzazione. Da WikipediaNel mondo e-commerce applicare l'AI alla SEO e al'ADV offre una serie di vantaggi molto concreti:* azzerare il Time to Market del prodotto da quando finisce nel catalogo a quando è disponibile con tutte le ottimizzazioni in tutte le lingue* scalare notevolmentePensate a un e-commerce di moda. Prima, per lanciare una nuova scarpa in 6 paesi, il processo (traduzioni, SEO, campagne ADV) richiedeva molti giorni. Oggi, con un processo ridisegnato tramite AI, lo stesso risultato si ottiene in poche ore, con un controllo umano finale. Questo non è un piccolo miglioramento, è un cambio di paradigma che libera risorse per un valore incalcolabile.Per farlo, però, devi cambiare i processi e le persone: non ti basta "usare l'AI"! E questa cosa è in grado di spostare totalmente i budget e la strategia digitale.I processi cambiano da realtà a realtà, da infrastruttura tecnologica a infrastruttura tecnologica. Una soluzione che va bene per un progetto, non va bene per l'altro.E soprattutto: non è una cosa da poco. E come sempre: ha a che fare con gli esseri umani.Oggi è tutto molto più complesso, ci sono davvero troppi canali, troppe azioni che si possono fare. Leggo i vari post in giro e mi chiedo: ma questa cosa quanto sposta di fatturato?Zero.Quanto sposta di fatturato cambiare completamente il processo di produzione delle informazioni una volta che lo hai oliato bene? Molto.LA SEOLa SEO è sempre stata una scusa per fare le
"Il pappagallo muto" di Maurizio de Giovanni e "Come sale sulla pelle" di Anna PavignanoTorna il personaggio di Sara Morozzi, creato dalla penna di Maurizio de Giovanni e che era comparsa per la prima volta nel 2018, prima in un racconto e poi nel romanzo "Sara al tramonto". Sara è una ex dei servizi segreti, dove aveva lavorato per anni, distinguendosi per una sua capacità particolare: riuscire a interpretare il cosiddetto linguaggio non verbale e leggere le labbra. Ha grandi dolori alle spalle, lo ricordiamo la morte di Massimiliano, il grande amore della sua vita, e anche la morte del figlio. Dopo anni di lavoro insieme alla collega Teresa, ora è in pensione e passa molto tempo ai giardinetti con l'amato nipotino, ma i servizi hanno bisogno nuovamente di lei. Bisogna effettuare un'intercettazione particolare: è previsto un incontro fra persone che hanno a che fare con gli assetti petroliferi internazionali. Si potrebbero utilizzare le nuove tecnologie, ma ci sarebbero contromisure per schermare le intercettazioni. Per questo torna in campo Sara Morozzi. Tutto questo accade nel romanzo "Il pappagallo muto" di Maurizio de Giovanni (Rizzoli).Nella seconda parte parliamo di "Come sale sulla pelle" (Piemme) di Anna Pavignano che ha sceneggiato, lo ricordiamo, tutti i film di Massimo Troisi da "Ricomincio da tre" a "Il Postino", per il quale fu candidata all'Oscar. Un romanzo che parla di discriminazione per circostanze e situazioni diverse. Siamo vicino ad Alba, in Piemonte, alla fine dell'Ottocento. Camilla da bambina ha un incidente e i genitori devono prendere una decisione difficile: farle amputare una gamba per garantirle la sopravvivenza. Camilla sarà così discriminata per la sua disabilità. Discriminati e isolati anche i suoi genitori, colpevoli, secondo i compaesani, di non aver voluto rispettare il volere di Dio e il destino, dando appunto il consenso all'amputazione. Camilla fortunatamente ha un carattere forte e determinato e risponde spesso a tono a chi la discrimina o a chi critica la sua storia d'amore con Felice, uno studente di medicina di una famiglia che si è arricchita. La discriminazione sarà anche quella che subirà lo stesso Felice quando, cacciato dai genitori che si oppongono al matrimonio con Camilla, andrà a lavorare nelle saline in Francia, dove gli italiani sono visti come nemici.
In questa puntata ci siamo fatti una bella chiacchierata post ferie: io e Daniele raccontiamo come abbiamo gestito gli ultimi mesi di preparazione, tra lunghi, blocchi intensi, pausa estiva e qualche acciacco. Parliamo anche del rischio di esagerare, del concetto di “minima dose efficace” e di quanto conti davvero arrivare lucidi alle gare.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8283SEI FIGLI, ZERO ANIMALI? STRANO, MA VEROIntervista a una famiglia numerosa di Siena che smentisce chi guarda con sospetto ciò che un tempo era considerato una benedizionedi Antonio Rizzo Abbiamo raccontato come il problema demografico, legato a quello della natalità, sia ormai parte integrante della popolazione senese, dove solo nel 2024 le nascite sono state tre volte minori rispetto ai decessi. Ma per fortuna ci sono delle bellissime eccezioni, che ci fanno ben sperare, come Marta e Paolo, con una gioiosa famiglia fatta di ben 8 componenti. A loro abbiamo chiesto le complessità e la bellezza di crescere 6 meravigliosi figli, in un contesto, quello italiano, in cui famiglie del genere sono sempre più rare."Una giornata tipo nella nostra famiglia? In realtà non esiste!", raccontano sorridendo. "Più aumentano i componenti, più aumentano gli imprevisti. Anche se programmiamo la giornata, è raro che tutto vada come previsto. E man mano che i figli crescono, diventano sempre più autonomi e si organizzano a modo loro".Organizzare tempi scolastici, lavorativi ed extrascolastici è una vera sfida, ma Paolo e Marta hanno trovato una soluzione: la rete di amici. "Dal 1997 viviamo senza parenti vicini, quindi ci siamo affidati molto all'amicizia. La frase tipica è: 'Mi raccomando, cerca un passaggio!'".I pasti, con 6 figli, sono un evento speciale ed un esempio per tutte le famiglie d'Italia e non solo: "Sono momenti conviviali che viviamo senza tv e cellulari, così ognuno può parlare ed essere ascoltato. Oltre alla conversazione, tutti collaborano: chi apparecchia, chi sparecchia, chi lava i piatti. È un momento di famiglia autentica".La sfida più grande oggi? "Far crescere figli autonomi, in un mondo che ci vuole dipendenti: dalla tecnologia, dai social, dal giudizio altrui. Avere una famiglia numerosa, però, rende questa sfida un po' meno difficile". [...]La gestione economica è una continua ricerca di strategie. "Bisogna stare attenti alle offerte, evitare sprechi, consumare acqua di rubinetto, non acqua minerale. Le spese più difficili? Quelle sanitarie e universitarie, soprattutto quelle dentistiche".Quando si chiede loro che cosa li ha spinti ad avere una famiglia così numerosa, rispondono: "Non era il desiderio di avere tanti figli, ma la volontà di accogliere quelli che sarebbero arrivati. Abbiamo una fede che ci ha sostenuto: la fiducia nella Provvidenza. E poi, dove si è di più, si sta meglio". I valori che cercano di trasmettere ai figli sono chiari: "Innanzitutto la fede, poi la vicinanza e l'attenzione al prossimo, cercando di migliorare il mondo un po' alla volta".Siena oggi ha un tasso di natalità bassissimo, ma Paolo e Marta rappresentano l'eccezione più bella: "Vogliamo solo essere una famiglia che condivide i privilegi che ha ricevuto, consapevoli che il problema della denatalità è reale: mancano i cittadini di domani".La società italiana, secondo loro, non è ad oggi molto accondiscendente verso le famiglie numerose. "Fino alla fine degli anni '90 c'era ancora un certo affetto verso di noi. Oggi prevale l'individualismo. Le famiglie numerose sono viste al massimo come una stranezza, o addirittura un problema. Ma noi crediamo che servano più famiglie numerose, non meno".Anche il legame tra i fratelli è forte. "Non è scontato, ma certamente nella nostra famiglia il fatto di condividere esperienze come gli scout ha rafforzato molto i legami. È normale che ci siano litigi, ma c'è anche una grande capacità di perdonarsi e di aiutarsi".Ogni tanto arriva qualche domanda curiosa. "Quando aspettavo il terzo figlio, una signora mi chiese perché lo avessimo fatto, avendo già un maschio e una femmina. Ma in generale riceviamo reazioni positive, anche se spesso di stupore: in Italia le famiglie numerose sono rare".Chiediamo loro se c'è stato un momento in cui hanno pensato: "Ne vale la pena?". Marta risponde senza esitazione: "Ne vale la pena lo dici ogni volta che vedi questa circolazione d'amore, quindi ci possono essere litigi anche forti, incomprensioni, anche chiusure, però poi c'è una capacità di perdono, di perdonarsi, di riaccogliersi e dici ne vale la pena".Infine, se potessero mandare un messaggio a chi oggi ha paura di avere figli? Marta dice:"Non abbiate paura. Il figlio non ha bisogno di benessere materiale, ma di sentirsi amato, accolto. Noi adulti gli trasmettiamo l'idea sbagliata che la felicità dipenda dalle cose. Invece essere amati basta. È l'essere, non l'avere, che conta. Rinunciare volontariamente ad avere figli significa rinunciare a una delle esperienze più grandi della vita. È davvero triste pensare di non lasciare niente di sé al futuro. Avere un figlio ti completa, ti fa scoprire l'altra faccia della luna".In un'Italia che fatica a credere nel domani, la famiglia di Paolo e Marta ricorda a tutti noi che il futuro nasce da piccoli gesti quotidiani di amore e coraggio. Perché dove si è di più, si sta meglio, e loro, ne sono l'esempio.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8263OMELIA PER LA FESTA DELLA ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE (Gv 3,13-17) di Raniero Cantalamessa Oggi la croce non è presentata ai fedeli nel suo aspetto di sofferenza, di dura necessità della vita, o anche di via per cui seguire Cristo, ma nel suo aspetto glorioso, come motivo di vanto, non di pianto. Diciamo anzitutto qualcosa sull'origine della festa. Essa ricorda due avvenimenti distanti tra loro nel tempo. Il primo è l'inaugurazione, da parte dell'imperatore Costantino, di due basiliche, una sul Golgota e una sul sepolcro di Cristo, nel 325. L'altro avvenimento, del secolo VII, è la vittoria cristiana sui persiani che portò al recupero delle reliquie della croce e al loro ritorno trionfale a Gerusalemme. Con il passar del tempo, la festa però ha acquistato un significato autonomo. E' diventata celebrazione gioiosa del mistero della croce che, da strumento di ignominia e di supplizio, Cristo ha trasformato in strumento di salvezza.Le letture riflettono questo taglio. La seconda lettura ripropone il celebre inno della Lettera ai Filippesi, dove la croce è vista come il motivo della grande "esaltazione" di Cristo: "Umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre". Anche il Vangelo parla della croce come del momento in cui "il Figlio dell'uomo è stato innalzato perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna".Ci sono stati, nella storia, due modi fondamentali di rappresentare la croce e il crocifisso. Li chiamiamo, per comodità, il modo antico e il modo moderno. Il modo antico, che si può ammirare nei mosaici delle antiche basiliche e nei crocifissi dell'arte romanica, è un modo glorioso, festoso, pieno di maestà. La croce, spesso da sola, senza il crocifisso sopra, appare punteggiata di gemme, proiettata contro un cielo stellato, con sotto la scritta: "Salvezza del mondo, salus mundi", come in un celebre mosaico di Ravenna.Nei crocifissi lignei dell'arte romanica, questo stesso tipo di rappresentazione si esprime nel Cristo che troneggia in vestimenti regali e sacerdotali dalla croce, con gli occhi aperti, lo sguardo frontale, senza ombra di sofferenza, ma irraggiante maestà e vittoria, non più coronato di spine, ma di gemme. E' la traduzione in pittura del versetto del salmo "Dio ha regnato dal legno" (regnavit a ligno Deus). Gesù parlava della sua croce in questi stessi termini: come del momento della sua "esaltazione": "Io, quando sarò esaltato da terra, attirerò tutti a me" (Gv 12, 32).Il modo moderno comincia con l'arte gotica e si accentua sempre di più, fino a diventare il modo ordinario di rappresentare il crocifisso, in epoca moderna. Un esempio estremo è la crocifissione di Matthias Grünewald nell'Altare di Isenheim. Le mani e i piedi si contorcono come sterpi intorno ai chiodi, il capo agonizza sotto un fascio di spine, il corpo tutto piagato. Anche i crocifissi di Velasquez e di Salvador Dalì e di tanti altri appartengono a questo tipo.Tutti e due questi modi mettono in luce un aspetto vero del mistero. Il modo moderno - drammatico, realistico, straziante - rappresenta la croce vista, per così dire, "davanti", "in faccia", nella sua cruda realtà, nel momento in cui vi si muore sopra. La croce come simbolo del male, della sofferenza del mondo e della tremenda realtà della morte. La croce è rappresentata qui "nelle sue cause", cioè in quello che, di solito, la produce: l'odio, la cattiveria, l'ingiustizia, il peccato.Il modo antico metteva in luce, non le cause, ma gli effetti della croce; non quello che produce la croce, ma quello che è prodotto dalla croce: riconciliazione, pace, gloria, sicurezza, vita eterna. La croce che Paolo definisce "gloria" o "vanto" del credente. La festa del 14 Settembre si chiama "esaltazione" della croce, perché celebra proprio questo aspetto "esaltante", della croce.Bisogna unire, al modo moderno di considerare la croce, quello antico: riscoprire la croce gloriosa. Se al momento in cui la prova era in atto, poteva esserci utile pensare a Gesù sulla croce tra dolori e spasimi, perché questo ce lo faceva sentire vicino al nostro dolore, ora bisogna pensare alla croce in altro modo. Mi spiego con un esempio. Abbiamo di recente perso una persona cara, forse dopo mesi di grandi sofferenze. Ebbene, non continuare a pensare a lei come era sul suo letto; in quella circostanza, in quell'altra, come era ridotta alla fine, cosa faceva, cosa diceva, torturandosi magari il cuore e la mente, alimentando inutili sensi di colpa. Tutto questo è finito, non esiste più, è irrealtà; così facendo non facciamo che prolungare la sofferenza e conservarla artificialmente in vita.Vi sono mamme (non lo dico per giudicarle, ma per aiutarle) che dopo aver accompagnato per anni un figlio nel suo calvario, una volta che il Signore l'ha chiamato a sé, si rifiutano di vivere altrimenti. In casa tutto deve restare com'era al momento della morte del figlio; tutto deve parlare di lui; visite continue al cimitero. Se vi sono altri bambini in famiglia, devono adattarsi a vivere anch'essi in questo clima ovattato di morte, con grave danno psicologico. Ogni manifestazione di gioia in casa sembra loro una profanazione. Queste persone sono quelle che hanno più bisogno di scoprire il senso della festa di oggi: l'esaltazione della croce. Non più tu che porti la croce, ma la croce che ormai porta te; la croce che non ti schiaccia, ma ti innalza.Bisogna pensare la persona cara come è ora che "tutto è finito". Così facevano con Gesù quegli antichi artisti. Lo contemplavano come è ora: risorto, glorioso, felice, sereno, seduto sullo stesso trono di Dio, con il Padre che ha "asciugato ogni lacrima dai suoi occhi" e gli ha dato "ogni potere nei cieli e sulla terra". Non più tra gli spasimi dell'agonia e della morte. Non dico che si possa sempre comandare al proprio cuore e impedirgli sanguinare al ricordo di quello che è stato, ma bisogna cercare di far prevalere la considerazione di fede. Se no, a che serve la fede?
I 30 film italiani che bisogna aver visto (pt1) - vi consiglio i titoli di 30 film italiani! Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Livello B2, C1#language #Movies #italiano #vhs #Film #OscarsBuongiorno cari amici e amanti dell'italiano e benvenuti al nuovo episodio di Tulip. Questa settimana saranno particolarmente contenti i cinefili, cioè le persone amanti del cinema perché voglio parlarvi di cinema italiano e darvi qualche consiglio qualche film che è entrato nella storia del cinema italiano.Vi ricordo che già abbiamo parlato di cinema tempo fa e, se volete avere delle informazioni sulla storia del cinema italiano, potete andare all'episodio numero 62.Oggi invece vediamo alcuni film che hanno vinto premi, altri che sono entrati nella storia della cinematografia perché hanno descritto l'Italia in un particolare periodo storico e hanno fatto una fotografia della società, dei costumi e delle tradizioni italiani. Voglio anche darvi il titolo di film che sono piaciuti a me e che potreste guardare anche voi. I generi dei film possono essere tanti, vediamoli insieme:...- The full transcript of this Episode (and excercises for many of the grammar episodes) is available via "Luisa's learn Italian Premium", Premium is no subscription and does not incur any recurring fees. You can just shop for the materials you need or want and shop per piece. Prices start at 0.20 Cent (i. e. Eurocent). - das komplette Transcript / die Show-Notes zu allen Episoden (und Übungen zu vielen der Grammatik Episoden) sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar. Den Shop mit allen Materialien zum Podcast finden Sie unterhttps://premium.il-tedesco.itLuisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie zu den Grammatik Episoden Übungen die Sie "pro Stück" bezahlen (ab 20ct). https://premium.il-tedesco.itMehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premiumMore information on www.il-tedesco.it or via my shop https://www.il-tedesco.it/premium
In questo episodio di Vivere in Chetogenica il Dott. Lorenzo Vieri ti guida dentro un tema cruciale: quali carboidrati evitare in dieta chetogenica e come ragionare in modo corretto per non cadere nei falsi miti che girano online.Perché la verità è semplice: non basta leggere un'etichetta o fidarsi di “diete fai-da-te”. Bisogna capire i meccanismi che stanno dietro all'alimentazione chetogenica.
In questa puntata ci siamo fatti una bella chiacchierata post ferie: io e Daniele raccontiamo come abbiamo gestito gli ultimi mesi di preparazione, tra lunghi, blocchi intensi, pausa estiva e qualche acciacco. Parliamo anche del rischio di esagerare, del concetto di “minima dose efficace” e di quanto conti davvero arrivare lucidi alle gare.
Un episodio dedicato allo sgombero del centro sociale leoncavallo a milano
Il Messaggio di Oggi: “COME MOSÈ INNALZÒ COSI BISOGNA CHE IL FIGLIO DI DIO” • Giovanni 3: 14 • Numeri 21: 9 • Giovanni 3: 15 • Numeri 21 :7 • 1 Giovanni 1: 9 • Colossesi 2: 13 • Luca 15: 15 • Genesi 6: 5 • Romani 6: 13 • Romani 3: 23 • Numeri 21: 5 • Genesi 22: 13 • Genesi 3: 21 • Esodo 12: 13 • 1 Corinzi 5: 7 • Giovanni 6 :53 • 1 Giovanni 1: 7 • Ebrei 9: 14 • Giovanni 3 :17 • Ebrei 4: 16 • Giovanni 8 :11--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Circa una persona su 4 oggi in Italia ha più di 65 anni. Nel 2050 sarà più di una su tre. Siamo (e saremo sempre di più) il Paese più vecchio d'Europa. E allora perché alla nostra vecchiaia ci pensiamo così poco? Che aspetto avrà la nostra terza età? Ci andremo, in pensione? E come si gestisce invece l'invecchiamento dei nostri genitori e delle persone che amiamo? Bisogna mettere via i soldi per una casa di riposo? Mia Ceran ne ha parlato con Austin Argentieri, Research Fellow Harvard e MIT Broad Institute, ricercatore che usa i big data per studiare l'invecchiamento e il rischio di malattie croniche, Clara Morelli, autrice economia di Will e Davide Kessler, policy analyst di Will. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con Will Makers. Sostienici e accedi a contenuti esclusivi su www.willmedia.it/abbonati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Un libro leggero perfetto per essere letto sotto l'ombrellone. Abby Jimenez è l'autrice di "Solo per un'estate"
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -Non dire non possoÈ una parola che pronunciamo con troppa leggerezza.È una parola micidiale.È una parola che spesso liquida i problemi senza lasciarceli neppure affrontare.È una parola che molto spesso uccide la nostra carità.Ho ricevuto una lettera da un lebbrosario: è di una nostra sorella che vive tra i lebbrosi.Scriveva:"Oggi ho avuto tanta forza da una scena che Dio mi ha messo sotto gli occhi: ho visto un povero lebbroso che non camminava più, un lebbroso che si trascinava senza gambe. L'ho visto aiutare un bambino poliomielitico a camminare. Il piccolo era aggrappato alle sue spalle e lui si trascinava carponi intorno alla capanna per farlo camminare. La scena mi ha fatto piangere".Ha commosso anche me e ho chiesto perdono a Dio per tutte le volte che davanti ad una carità ho detto: non posso.Ci siamo tanto abituati a quelle due parole che le portiamo in noi costantemente. È un cliché preparato al nostro egoismo.Quando è che in realtà "non possiamo"?Se non possiamo fare noi, possiamo almeno trovare chi farà per noi.se non possiamo fare oggni, possiamo fare domani.Se non possiamo fare tutto, possiamo almeno fare qualcosa.È tremendo dire: non posso!È una ghigliottina della carità cristiana.Bisogna bandire quelle parole.Quando non posso veramente, posso almeno calarmi nel bisogno del fratello e versare una lacrima con lui.+ Dal Vangelo secondo Matteo +[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.Parola del Signore.
Il cantante è anche autore di successo con brani scritti tra gli altri anche per Gigi D'Alessio, Alessandra Amoroso e Francesca Michielin.
L'organizzazione dei contenuti non è un dettaglio. Se è importante crearne in quantità, lo è ancora di più organizzarli con criterio (dove si trova cosa).È come per una biblioteca: 30.000 volumi senza un catalogo diventano inutili.Ragionando invece sul singolo contenuto, dovremmo rispettare alcune condizioni di base.Sono importanti perché rispondono a quelle che definirei "esigenze cognitive" e se non soddisfatte allontaneranno il cliente dall'acquisto.Usa questa lista come se fosse uno strumento di check up, per verificare se i tuoi contenuti rispettano questi parametri vitali.Conoscenza di base: il cliente deve sapere alcune cose indispensabili per riconoscere il prodotto o servizio. Comprensione: non basta fornire i dati, dobbiamo spiegare e collegare le informazioni, perché alcuni concetti verranno apprezzati solo se compresi. Esempio, se produco una pizza con impasto al Kamut, dovrò spiegare in che modo quella scelta produca risultati differenti da un impasto comune.Sensibilità: a volte occorre far nascere nei clienti una nuova sensibilità, una consapevolezza che prima non c'era. Riguarda le situazioni in cui non possiamo limitarci a spiegare il meccanismo di una scelta, ma dobbiamo spingerci oltre, fino ai valori che stanno alla base. Urgenze: il calendario del cliente non prevede il momento per comprare da noi. Con la narrazione e i contenuti dobbiamo creare l'urgenza o la scadenza, così come avviene con i saldi.Sicurezze: il grande dubbio alla base di molti mancati acquisti risiede nella persona stessa. Bisogna offrire esempi, storie di successo, prove che mostrano come anche altre persone sono riuscite a ottenere risultati in un contesto simile. Esempio, potrei rimandare l'acquisto di una tenda da campeggio perché mi reputo poco esperto per il suo montaggio, ma vedendo casi simili al mio che hanno gestito con padronanza il montaggio, le cose cambierebbero eccome. Nel Minuto Bordino a fine puntata il Dott. Tito Bordino aggiunge un sesto elemento: rispondere sempre alla domanda "Perché proprio noi?". *** *** ***Scarica il corso gratuito sul Content Marketing: https://www.ascoltobeltrami.com/corsoVisita https://www.ascoltobeltrami.com/La voce di Alessio Beltrami viene utilizzata per gentile concessione della Fondazione Alessio Beltrami
Le opportunità non si presentano vestite da opportunità. Spesso arrivano sotto forma di disordine, crisi, conflitto. E passano veloci. Machiavelli lo sapeva benissimo.Questa lezione è un'indagine sul momento in cui la storia si apre — e qualcuno è abbastanza lucido da entrare in quella fessura, in quel varco minuscolo che chiamiamo opportunità. Riconoscere il momento. Agire con freddezza. Ma non basta vedere l'opportunità. Bisogna anche saperla costruire. A volte col ferro. A volte col sangue. Sempre con intelligenza. Una lezione amara, che inquieta. Ma che ci costringe a chiederci: quanto siamo davvero pronti a riconoscere le opportunità, quando ci passano davanti? E se le vediamo, abbiamo il coraggio di prenderle?
Sale e Pepe, con Livia Fagetti – I Regali dell'Orto. Cucinare con i Prodotti di Stagione. Qual è la frutta e la verdura del momento? L'estate dei più piccoli. Oltre alle classiche precauzioni legate al caldo e al sole, quali sono le altre insidie nascoste per la loro salute? Ne parliamo con la Società Italiana di Pediatria e con il suo presidente, il dott. Rino Agostiniani. Nuovi sviluppi potrebbero riaprire il caso del Mostro di Firenze: uno dei più lunghi e intricati misteri giudiziari italiani, quello del killer che ha terrorizzato la provincia fiorentina tra il 1968 e il 1985, lasciando dietro di sé una scia di sangue. Otto duplici omicidi, diciassette anni di paura, sempre con la stessa arma, una Beretta calibro 22. Bisogna tornare al primo omicidio e alla pista sarda. Con Stefano Brogioni, giornalista de La Nazione. Miniserie con la regia di Stefano Sollima (Romanzo Criminale, Suburra) alla Mostra del Cinema di Venezia dal titolo "Il Mostro". Sicurezza in mare. Solo pochi giorni fa una famiglia a bordo di un gommone ha deciso di navigare all'interno di Grotta Sfondata nel comune di Vieste, peraltro interdetta per motivi di sicurezza. A causa del peggioramento delle condizioni meteomarine i cinque occupanti, di cui tre bambini, non sono riusciti più a uscire e a riprendere la navigazione. Sono partiti i soccorsi. Ci facciamo dare consigli dal comandante Sabrina Di Cuio, dell'Ufficio Comunicazione della Guardia Costiera. Studiare fuori sede rappresenta un'esperienza formativa importante, ma per oltre 450.000 studenti e studentesse in Italia è anche una fonte crescente di preoccupazioni economiche per le famiglie. Tra le principali paure che i genitori stanno affrontando in queste settimane di scelta universitaria, una in particolare si fa sempre più pressante: quanto costerà? Negli ultimi cinque anni i canoni di locazione sono aumentati del 20%, rendendo l'accesso allo studio fuori sede un vero e proprio investimento, spesso difficile da sostenere. La Conferenza dei Collegi Universitari di Merito (CCUM) – enti non profit riconosciuti dal MIUR – ha analizzato le cinque principali preoccupazioni dei genitori, offrendo risposte concrete per affrontarle. Angela Sancricca, responsabile Commissione Formazione della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito (CCUM). Il commento a tutte le ultime notizie di attualità insieme al direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno, in diretta con noi.
Nel 2025 il compito dei contenuti è ancora quello di rispondere alle domande dei clienti?Ragiono su questo aspetto analizzando il cambiamento da domnande specifiche (informazioni pratiche e tecniche) a quella che potremmo definire una richiesta "emotiva" del cliente di oggi.Oggi siamo sommersi da informazioni e dati disordinati che ci confondono. Il contenuti devono generare sicurezza, dare punti di riferimento stabili, proprio come fossero punti cardinali per orientarci in una nebbia di dati.L'incertezza nasce dal cambiamento continuo: è difficile fare previsioni e avere certezze, perché tutto si trasforma molto velocemente.I contenuti devono quindi individuare e trasmettere quegli “assiomi” immutabili utili per prendere decisioni.Inoltre, bisogna considerare la crescente pigrizia delle persone: oggi serve uno stimolo forte, qualcosa che faccia partire l'azione, che rompa le abitudini e dia la spinta a fare un passo concreto, come una chiamata o una richiesta di informazioni.Ho parlato anche di autostima: spesso i clienti non dubitano solo di noi, ma di se stessi e della loro capacità di utilizzare un servizio o un prodotto. I contenuti devono aiutarli a ritrovare sicurezza.Infine, l'entusiasmo oggi è facile da accendere ma dura poco. Bisogna quindi intercettare quel momento e offrire subito qualcosa da fare, per trasformare l'entusiasmo in un'azione utile.In sintesi, oggi i migliori contenuti sono quelli che rispondono alle condizioni dell'animo umano, non solo a domande pratiche.*** *** ***Scarica il corso gratuito sul Content Marketing: https://www.ascoltobeltrami.com/corsoVisita https://www.ascoltobeltrami.com/La voce di Alessio Beltrami viene utilizzata per gentile concessione della Fondazione Alessio Beltrami
Niccolò Machiavelli è uno degli autori più famosi e controversi della letteratura italiana. Il suo capolavoro "Il Principe" continua a influenzare la politica e la filosofia moderne dopo cinquecento anni. Questo articolo ti aiuterà a comprendere meglio la vita, le opere e l'eredità di questo straordinario pensatore fiorentino, con esempi pratici per migliorare il tuo italiano. Niccolò Machiavelli e "Il Principe": Spiegazione Facile e Chiara Chi Era Niccolò Machiavelli: Biografia e Contesto Storico Niccolò Machiavelli nacque a Firenze nel 1469, in un'epoca turbolenta per l'Italia. Il Paese era diviso in numerosi stati indipendenti che combattevano costantemente tra loro, mentre potenze straniere come Francia e Spagna cercavano di conquistare territori italiani. Machiavelli non proveniva da una famiglia nobile o ricca. Era quello che oggi chiameremmo un "funzionario pubblico" o "diplomatico". Lavorava per la Repubblica di Firenze occupandosi di politica estera e affari militari. Questa esperienza pratica gli permise di osservare da vicino come funzionava realmente il potere politico. Vocabolario utile: Repubblica = forma di governo senza re Diplomatico = persona che rappresenta il suo paese all'estero Politica estera = relazioni con altri paesi Affari militari = questioni riguardanti l'esercito La Caduta Politica e l'Esilio: Il Momento che Cambiò Tutto Nel 1512, la vita di Machiavelli cambiò drammaticamente. La famiglia dei Medici tornò al potere a Firenze dopo aver sconfitto la Repubblica. Machiavelli, che aveva servito la Repubblica, venne immediatamente licenziato dal suo incarico. Peggio ancora, venne accusato di congiura (complotto) contro i Medici e fu torturato. Dopo essere stato liberato, si ritirò nella sua piccola villa di campagna a Sant'Andrea in Percussina, vicino a Firenze. Era politicamente morto a soli 44 anni. Espressioni idiomatiche italiane: "Essere licenziato" = perdere il lavoro "Politicamente morto" = non avere più potere o influenza politica "Ritirarsi" = andare via, appartarsi La Nascita de "Il Principe": Un Capolavoro Nato dall'Esilio Fu proprio durante questo periodo di esilio forzato che Machiavelli scrisse la sua opera più famosa. In una lettera all'amico Francesco Vettori, descrive poeticamente la sua routine quotidiana: "La sera tornavo a casa, entravo nel mio studio e mi spogliavo di quella veste cotidiana, piena di fango e di loto. Mi vestivo di panni reali e curiali, e così vestito decorosamente entravo nelle antiche corti degli antichi uomini..." Questa citazione è molto importante per comprendere l'approccio di Machiavelli. Durante il giorno era un contadino che lavorava la terra, ma la sera si trasformava in un intellettuale che dialogava mentalmente con i grandi pensatori del passato. Analisi del testo: "Veste cotidiana" = vestiti di tutti i giorni "Fango e loto" = sporcizia del lavoro nei campi "Panni reali e curiali" = vestiti eleganti, da corte "Antiche corti degli antichi uomini" = il mondo dei grandi pensatori del passato Le Teorie Politiche Fondamentali de "Il Principe" "Il Principe" non è un romanzo o un'opera poetica. È un manuale pratico di politica, una specie di "how to" del Rinascimento. Machiavelli stabilisce regole precise per conquistare e mantenere il potere politico. La Doppia Natura del Principe Secondo Machiavelli, un buon principe deve saper utilizzare due nature: quella dell'uomo e quella della bestia. Come scrive nel capitolo XVIII: "Bisogna essere volpe per riconoscere le trappole e leone per spaventare i lupi." Questo significa che un leader deve essere: Astuto come una volpe = intelligente, capace di capire gli inganni Forte come un leone = coraggioso, capace di imporre rispetto Essere Temuti o Essere Amati? Una delle frasi più famose de "Il Principe" riguarda questa domanda fondamentale. Machiavelli scrive:
Maracanà con Marco Piccari Ospiti: Punto Fiorentina. Santi:" Kean ha escluso l'Arabia ora bisogna stare attenti al Man.Ud. Benabè il primo obiettivo della Fiorentina."
Maracanà con Marco Piccari Ospiti: Punto Fiorentina. Santi:" Kean ha escluso l'Arabia ora bisogna stare attenti al Man.Ud. Benabè il primo obiettivo della Fiorentina."
La nuova legge permette a chi ha perso la cittadinanza italiana prima del 15 agosto 1992 di riacquisirla tramite il consolato di riferimento, ma la domanda deve essere presentata prima del 31 dicembre 2027.
Estate è anche il tempo in cui il nostro corpo cambia ritmo. Fa caldo, abbiamo meno fame ma più voglia di sentirci leggeri, idratati, svegli. Ma non basta scegliere “qualcosa di fresco”. Bisogna saper scegliere bene. Ne parliamo a Obiettivo Salute risveglio con il dottor Luca Avoledo, specialista in Scienza dell’Alimentazione
La domanda la conosciamo tutti: in quanto tempo si ottengono risultati facendo contenuti? E la risposta?Chiariamo subito che non esiste una risposta univoca, perché il percorso che porta dai primi contenuti ai veri risultati è fatto di molte variabili.Tuttavia, il cuore della questione si fonda su due pilastri fondamentali: la costanza e la pazienza. È importante coltivarle entrambe, ma la costanza è ciò che fa davvero la differenza, perché permette di seminare, curare e raccogliere nel tempo.Sfrutto una metafora con l'agricoltura: fare contenuti equivale a seminare. Non basta gettare dei semi e tornare mesi dopo sperando di vedere i frutti.Serve curare la crescita, essere presenti, e soprattutto non dimenticarsi della fase di “raccolta”, ossia trasformare la fiducia e l'attenzione ottenute in opportunità concrete di business. Vendite.Molti si aspettano risultati immediati ma la realtà è diversa: raramente si ottengono “frutti maturi e succosi” con il primo contenuto.Serve un periodo di rodaggio per imparare la disciplina e capire come veicolare i messaggi giusti al pubblico giusto.In media, servono almeno 6-12 mesi di lavoro costante per cominciare a vedere i primi risultati significativi. Chi ha già esperienza riesce ad accelerare i tempi, altrimenti serve imparare e perseverare. Bisogna essere impazienti nel voler fare meglio e ottimizzare i tempi, ma costanti nel mantenere l'impegno.Una volta creato un pubblico ed ottenuti i primi risultati, la vera sfida è mantenere il livello raggiunto: la cura del pubblico, proprio come la manutenzione di una proprietà immobiliare, richiede attenzioni continue per non perdere ciò che si è guadagnato. In sintesi, “vince chi non molla” e, sebbene qualche risultato possa arrivare anche presto, la vera crescita passa inevitabilmente attraverso la costanza.*** *** ***Scarica il corso gratuito sul Content Marketing: https://www.ascoltobeltrami.com/corsoVisita https://www.ascoltobeltrami.com/La voce di Alessio Beltrami viene utilizzata per gentile concessione della Fondazione Alessio Beltrami
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospite: Vanni:" Al momento tempo ottimo per giocare stasera. AL momento l'Inter non è così vicino a Leoni. Chivu è entrato nella squadra con quella frase " bisogna mangiare..."
L'episodio si rivolge sia a chi sta cercando lavoro in hotel, sia a chi sta selezionando personale, con l'intento di stimolare una riflessione sul ruolo, le competenze e le dinamiche reali del settore.Il primo suggerimento è arrivare preparati, studiando in anticipo l'hotel con cui si ha il colloquio: il suo posizionamento, la strategia distributiva, il tono di comunicazione. Un buon punto di partenza è la scheda profilo attività di Google, utile per analizzare canali di vendita e recensioni.Il secondo consiglio è mostrare empatia e capacità relazionali. Il lavoro in hotel richiede una gestione costante dei rapporti umani e una buona dose di prontezza nel prevenire i problemi. Terzo punto: la gestione dei turni. Bisogna informarsi su come vengono organizzati, se ci sono rotazioni, come vengono trattati weekend e festivi. L'ospitalità non è un lavoro da ufficio e il sacrificio va messo in conto, ma è fondamentale anche che l'organizzazione sia sostenibile. L'utilizzo di strumenti come i PMS e i task condivisi possono fare la differenza.Il quarto spunto riguarda la capacità di vendere. Il receptionist non è solo front office, ma anche un attore commerciale. Serve conoscere le dinamiche di cross selling, up selling e displacement, ed essere pronti a interagire in modo professionale con i clienti, anche nella fase di preventivo.Infine, il quinto consiglio riguarda la tecnologia: è indispensabile conoscere gli strumenti digitali del settore. Conoscere le differenze tra PMS, channel manager, booking engine e CRM è un vantaggio competitivo.
Una nuova convivenza non comporta automaticamente la perdita del diritto all'assegno di mantenimento da parte dell'ex coniuge. Bisogna valutare la reale situazione economica, i sacrifici e il contributo dato dal coniuge più debole alla vita matrimoniale. Commentiamo una sentenza della Cassazione che torna a fare riferimento al principio stabilito dalle Sezioni Unite nel 2018, secondo il quale l'assegno serve a riequilibrare le rinunce fatte da uno dei coniugi che possano avere comportato una minore autonomia economica proprio per dedicarsi alla famiglia. Interviene Giorgio Vaccaro, avvocato matrimonialista ed esperto per Il Sole 24 ORE.In apertura di puntata, come ogni lunedì, ci chiediamo che settimana sarà per i mercati finanziari. MeteoBorsa affidato a Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte.
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comLa cravatta è l'elemento base dell'eleganza maschile, e a Napoli lo sanno bene: Bisogna andare da Marinella!Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon a livello Pizza.La trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com Testo e voce di Salvatore Greco
Dal 2004 a oggi il settore bancario ha perso 75mila addetti; solo tra il 2021 e il 2024 le cinque principali banche italiane hanno ridotto l'organico di 20mila unità, con UniCredit in testa. Il segretario Colombani (First Cisl) chiede un nuovo patto per l'occupazione, denunciando la marginalizzazione di lavoratori e clienti nelle operazioni di fusione. Il sistema continua a ridurre il costo del lavoro, puntando su risparmio gestito e buyback, mentre il credito alle imprese è in costante calo. Interviene Riccardo Colombani segretario generale First CislSchianto del volo Air India Ahmedabad Londra. Oltre 240 vittime. L'ennesimo incidente per BoeingUn Boeing 787 si è schiantato ad Ahmedabad subito dopo il decollo, causando almeno 204 vittime. Il volo AI 171 era diretto a Londra Gatwick. Un sopravvissuto ha raccontato l'impatto. Il velivolo potrebbe aver tentato un atterraggio d'emergenza. Boeing, sotto pressione per una lunga serie di incidenti e problemi di sicurezza, ha reagito in modo interlocutorio. La crisi reputazionale continua, con Airbus che ne approfitta per guadagnare quote di mercato. Ne parliamo con Maria Monti, Il Sole 24 Ore e Luca Vespaziani, comandate, istruttore ed esaminitore in ambito EASA (Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea)Dazi, l'allarme di Confcooperative. A rischio 70.000 posti"I dazi americani mettono a rischio 70.000 posti di lavoro e 18 miliardi di euro di produzione, vale a dire 1/4 del totale del nostro export verso gli Stati Uniti". È l'allarme lanciato da Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, commentando il Focus Censis Confcooperative 'L'Italia stretta tra dazi e dipendenza strategica', che quantifica il rischio di impatto occupazionale ed economico della guerra commerciale scatenata da Donald Trump."Bisogna lavorare su due fronti. Da un lato l'azione diplomatica che è l'unica che possa sciogliere questo nodo. Dall'altra - continua Gardini - occorre un lavoro incessante di governo, istituzioni e imprese per aprire nuovi mercati, con la consapevolezza che quello statunitense non è né facile né veloce da sostituire". "Senza sminuire l'impatto di questa guerra commerciale, i dazi di Trump sono la pagliuzza rispetto alla trave che l'Europa ha negli occhi, ma che continua a non vedere. Le barriere interne all'Unione Europea ci costano il 7% di produttività. Un'Europa che continua a fare autogoal - prosegue nella riflessione Gardini - perché manca una visione politica ed economica di sistema. Anche se non lo sono si tratta di dazi interni tra ostacoli burocratici e normativi che pesano per il 44% sugli scambi di beni e per il 110% sui servizi come segnalato da Mario Draghi e dalla premier Giorgia Meloni". Il commento è di Maurizio Gardini, Presidente confcooperative.Istat: +141mila occupati nel primo trimestre, +432mila sull annoNel primo trimestre 2025 il numero di occupati aumenta di 141 mila unità (+0,6%) rispetto al quarto trimestre 2024, a seguito della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+143 mila, +0,9%) e degli indipendenti (+18 mila, +0,3%) che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine (-20 mila, -0,8%); aumenta anche il numero di disoccupati (+16 mila, +1,0% in tre mesi), mentre diminuisce quello degli inattivi di 15-64 anni (-157 mila, -1,3%). Lo comunica l Istat. Tale dinamica si riflette nell aumento del tasso di occupazione che sale al 62,7% (+0,4 punti in tre mesi), nella stabilità di quello di disoccupazione, invariato al 6,1%, e nel calo del tasso di inattività che scende al 33,1% (-0,4 punti). Nel confronto tendenziale continua la crescita del numero di occupati (+432 mila, +1,8% in un anno), dovuta all aumento dei dipendenti a tempo indeterminato (+4,0%) che si contrappone al calo dei dipendenti a termine (-6,7%) e degli indipendenti (-0,4%); diminuisce il numero di disoccupati (-217 mila in un anno, -11,0%) e, dopo due trimestri di crescita, torna a ridursi quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-95 mila, -0,8%). Interviene Emmanuele Massagli, Presidente della Fondazione Ezio Tarantelli.
Strumenti StonatiSulla riva di un ruscello, dove nuotava una gran quantità di pesciolini di tutti i colori, abitava una famigliola: mamma, babbo e sette figlioli — quattro maschietti e tre femminucce.La loro casa era un po' distante dal paese di Strumentopoli, ma vicini al ruscello e accanto al Grande Bosco ci si stava proprio bene.La mamma coltivava con cura le verdure nell'orto. Il babbo, invece, era un artigiano del legno e creava strumenti musicali con i tronchi migliori, scelti tra gli alberi più solidi e profumati del bosco.I ragazzi andavano a scuola in paese. In inverno ci arrivavano con gli sci, mentre in primavera e autunno viaggiavano su un carretto trainato da due cerbiatti — uno bianco e uno nero, come le note del pianoforte. Prima della partenza, il babbo li contava uno per uno per assicurarsi che nessuno mancasse. Poi, come ogni giorno, si raccomandava“Comportatevi bene, non marinate la scuola e ricordatevi la favola di Pinocchio e del suo naso!”A quelle parole si salutavano tutti con un sorriso.Il babbo tornava poi al suo lavoro. I suoi strumenti erano costruiti con cura e ottimo materiale, ma c'era un problema: erano stonati. Da buon liutaio, però, non si scoraggiava e la sua passione per la musica era così grande che insegnare ai figli a suonare era stato un divertimento. Aveva perfino scelto per loro nomi speciali: Chitarra, Violino, Oboe, Liuto, Arpa, Bongo e Ukulele.La mamma non fece obiezione. D'altronde, chiamarli con i nomi delle verdure sarebbe stato simpatico, ma forse i loro amici del paese li avrebbero presi in giro.I bambini erano bravi a scuola, e quando tornavano a casa, si davano da fare nell'orto, aiutando la mamma. Un giorno, però, scambiarono delle piantine di ortica per lattuga: che pizzicore! E allora via tutti di corsa, un tuffo nel ruscello per rinfrescarsi e calmare il bruciore. I pesciolini si sbellicavano dalle risate:“Ma siete proprio sciocchi! Ah ah ah!”La mamma li aiutò a uscire dall'acqua e, rivolta ai pesci, disse:“Stasera, al tramonto, ci sarà un concerto nel cortile di casa. Si esibiranno i miei figli con i loro strumenti. Siete tutti invitati!”I pesci risposero con entusiasmo:“Bene, grazie per l'invito! Arriveremo fin lì, tanto pioverà e sguazzare si potrà. Splich, sploch, splach!”Quella sera fu una vera festa. Al concerto di musica un po' strana e strampalata, tutti si divertirono da matti: i musicisti, gli animali arrivati dal bosco, e pure i pesci — che la mamma provvedeva a spruzzare con l'acqua.Dopo quella serata allegra, la vita riprese tranquilla, tra scuola, orto e anche il bosco. Infatti, nel tempo libero, a volte ci andavano ad aiutare il babbo a scegliere e tagliare il legno per costruire i suoi strumenti. Il Grande Bosco era ormai un luogo familiare per loro. Così, un giorno, mentre ci giocavano arrampicandosi sugli alberi, i ragazzini videro un gruppo di gnomi che complottavano irrequieti. Si nascosero dietro a dei cespugli, ad osservare e ascoltare i loro discorsi.La riunione, convocata in gran fretta, era per prendere una decisione su un pericolo imminente. C'era una pericolosa tempesta in arrivo. Si parlava di un vento d'uragano che non si era mai visto né sentito da cent'anni — o forse più — e che stava per raggiungere il bosco.“Bisogna fermarlo, con ogni mezzo,” dicevano gli gnomi.Così, decisero di chiedere aiuto a un vecchio alleato: il Grande Guerriero Della Montagna, armato di spada e poteri magici. Colui che in passato aveva già sconfitto draghi e perfino extraterrestri che volevano conquistare la Terra.I sette bambini, allarmati dalla notizia e decisi ad aiutare nella battaglia, corsero velocemente verso casa, anche per avvisare gli abitanti del villaggio del pericolo incombente. Intanto il vento si avvicinava. Si sentiva da lontano: era selvaggio e ululante. Al suo passaggio, gli alberi si piegavano fino a sfiorare il suolo. Alcuni ondeggiavano, altri si spezzavano o venivano sradicati.Gli abitanti di Strumentopoli, che cominciavano a sentire il vento per le strade del paese e videro il Grande Guerriero scendere dalla montagna, si allarmarono, ma non si fecero prendere dal panico. Ognuno prese il loro strumento e tutti si misero a correre verso la casa sul ruscello per aiutare la famiglia che ci viveva e insieme a loro provare a salvare il Grande Bosco.Allo stesso tempo anche i pesciolini colorati arrivarono, uniti e determinati, e così fecero anche gli altri animali del bosco e del ruscello:“Tutti insieme possiamo formare una barriera e bloccare il vento!” Dissero all'unisono.A quel punto, anche i ragazzini della famiglia, rientrati affannati dalla corsa, si fecero avanti e dissero:“Anche noi abbiamo gli strumenti musicali del babbo; sono strani, un po' stonati… ma se li suoniamo tutti insieme, forse riusciremo a fermare la bufera.” E così dicendo entrarono in casa e tornarono in un battibaleno.Gli gnomi, conoscendo bene i limiti di quegli strumenti, con un incantesimo misero in atto una magia musicale molto potente.Quando i ragazzini iniziarono a suonare, accadde qualcosa di speciale. La musica, per la prima volta, fu melodiosa, armonica e coinvolgente. Ad uno ad uno anche tutti gli abitanti di Strumentopoli si aggregarono ed ognuno con il proprio strumento contribuì come se tutti fossero parte di una grande orchestra. Il vento d'uragano, che era impegnato in un combattimento furioso con il Grande Guerriero Della Montagna, la sentì da lontano e immediatamente cominciò a calmarsi. Il suo ululare iniziò a moderare di potenza e quando arrivò vicino al bosco era una fresca tramontana che, infine, si trasformò in una dolce brezza di valle. Il vento ora era divenuto parte di quella meravigliosa orchestra — la battaglia era stata vinta per merito di tutti. Ognuno aveva offerto la propria musica e aveva contribuito al successo. L'unione fa la forza. Dissero tutti insieme, soddisfatti.Il babbo liutaio continuò a costruire strumenti con i legni più pregiati offerti dal bosco. Erano talmente belli e suonavano così bene che si diceva fossero i più melodiosi mai ascoltati.I figli — Chitarra, Violino, Oboe, Liuto, Arpa, Bongo e Ukulele — entrarono a far parte della banda del paese. Ad ogni festa, suonavano con successo, tra applausi e sorrisi. Anche gli gnomi e il Grande Guerriero ascoltavano la loro musica… dal bosco e dalla montagna. I pesciolini colorati nuotavano e danzavano felici nel ruscello e quando qualcuno passava di lì, lo salutavano con allegri schizzi: “Splish! Splosh! Splash!”La famiglia continuò a vivere vicino al grande bosco e nelle sere d'estate, quando finalmente tutto diventava silenzioso, si sdraiavano lungo la riva del ruscello e guardavano le stelle in cielo. I loro cuori raccontavano… e la notte scriveva il lieto fine delle favole.-- Scritta da Lucia & Marco Ciappelli Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/
1° Maggio - Italiano in Podcast. Ci siamo salutati nel giorno della Festa della Liberazione e ci rityroviamo nel giorno della Festa del Lavoro e dei Lavoratori. Il 1° maggio in Italia è una cosa importante e si festeggia con eventi e feste lungo tutto lo Stivale. Il vostro sindaco, come sapete, è stato in viaggio a Londra per alcuni giorni ed è tornato da poco al lavoro. Un viaggio bellissimo, con un tempo estivo e con una compagnia fantastica. Domenica scorsa ho assistito alla maratona di Londra e ho fatto il tifo per la bella J che ha corso sotto un sole caldo per 42 km, fino a guadagnare la sua bella medaglia. Il racconto di questi giorni nella bella Londra e poi alcuni commenti sull'evento più importante di questo primo maggio. Vi saluto tutti e ovviamente vi ringrazio per ascoltarmi. A presto, con il prossimo episodio di Italiano in Podcast.“Gli uomini, per essere liberi, è necessario prima di tutto che siano liberati dall'incubo del bisogno.”“Bisogna sia assicurato il lavoro ad ogni cittadino. La disoccupazione è un male tremendo che porta anche alla disperazione.” - Sandro Pertini -Il link del canale di iSpeakItaliano su Twitchhttps://www.twitch.tv/ispeakitalianoAbbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe
Le indagini sull'omicidio di Liliana Resinovich sono ripartite da zero.Support this podcast at — https://redcircle.com/storia/donationsAdvertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Paolillo:" Temevano di favorire l'Inter, bisogna adeguarsi e stare zitti." Castelnuovo:" E' stata l'Inter a rinunciare. L'obiettivo è la Champions:" Impallomeni:" Inzaghi lavoro straordinario.
Migliaia di ragazze e studenti hanno partecipato alle proteste organizzate da collettivi e organizzazioni transfemministe in diverse città italiane, dopo i femminicidi di Ilaria Sula e Sara Campanella. Con Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale. Il 1 aprile la Cina ha avviato un'esercitazione militare a sorpresa su più fronti con l'obiettivo di simulare un blocco navale di Taiwan. Con Lorenzo Lamperti, giornalista, da Taipei.Oggi parliamo anche di:Scienza • "I tatuaggi aumentano il rischio di cancro?" di Jasmin Fox-Skellyhttps://www.internazionale.it/magazine/jasmin-fox-skelly/2025/04/03/i-tatuagg-aumentano-il-rischio-di-cancroLibro • Nana Darloa Sekiyamah, La vita sessuale delle donne africane (Garzanti, 2025)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Andrea Malabaila"Prendi i tuoi sogni e scappa"Edizioni Spartacowww.edizionispartaco.comSe, come sosteneva Jean-Paul Sartre «il calcio è una metafora della vita», allora l'adolescenza non può che essere una finale di Champions, dove ti giochi il tutto per tutto. Lo è per Jacopo, «campione del mondo di sogni a occhi aperti»: è il maggio del 1996, la sua squadra del cuore sta per disputare la partita decisiva e lui, diciottenne, all'ultimo anno di liceo, sta per vivere la stagione più esaltante, spaventosa e straordinaria della sua esistenza. Alberto è il compagno di banco, l'amico per la pelle, sicuro di procurare due biglietti per il match. Bisogna colmare la distanza da Torino a Roma, e Jacopo riesce a prendere l'agognata patente. Ma l'adolescenza è un caos terribile e meraviglioso, ogni evento sembra nello stesso tempo possibile e irraggiungibile. Ci sono la maturità, i genitori con il fiato sul collo, la nonna malata, e poi l'universo ragazze non sempre gira nel verso giusto: Rossella è l'amore platonico di Jacopo, lei sì che gli sembra una chimera inafferrabile. È come stare sulle montagne russe: all'apice della felicità, tutto precipita. La sera della partita, dopo un gol entusiasmante, Jacopo prova una rinnovata fiducia di poter cambiare le cose. Corre fuori. La strada è lunga. Si ferma in un bar durante i rigori, per poi riprendere la sua personale missione… dichiararsi a Rossella.Un romanzo sull'amicizia, sulle passioni non solo calcistiche, in cui scorre veloce, travolgente, sorprendente, impetuosa, irresistibile la vita: «Eravamo ancora così giovani e innocenti da essere pura potenza».Andrea Malabaila è nato a Torino nel 1977. Ha pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il “vizio” della scrittura non lo ha più abbandonato. Autore per Marsilio, Azimut, Clown Bianco, BookSalad e Fernandel, nel 2007 ha fondato Las Vegas edizioni, di cui è direttore editoriale. Insegna scrittura creativa nella Scuola internazionale di Comics a Torino. Per Edizioni Spartaco ha scritto il romanzo “Lungomare nostalgia” (2023) e “Prendi i tuoi sogni e scappa” (2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Uno dei dubbi più comuni tra gli studenti di italiano riguarda l'uso di "sovra-" e "sopra-". Si dice sovraccarico o sopraccarico? Soprabito o sovrabito? Se anche tu hai avuto questo dilemma, sei nel posto giusto! Scopriamo insieme la differenza e il corretto utilizzo di questi due prefissi. Soprabito o Sovrabito? Scopri Quale Forma è Corretta La risposta è semplice: sono entrambe corrette! Tuttavia, pur avendo significati simili, vengono usate in contesti diversi. Vediamo insieme le principali differenze. L'uso di "Sovra-" Il prefisso "sovra-" è usato principalmente in contesti formali, tecnici o scientifici e ha una sfumatura di superiorità o eccesso (indica qualcosa che supera un certo limite). Esempi di parole con "sovra-" Sovraccarico: Eccesso di carico.Esempio: "Il sistema è in sovraccarico a causa dell'elevato numero di utenti." Sovrappeso: Peso superiore alla norma.Esempio: "Il medico ha diagnosticato un problema di sovrappeso in Luca." Sovrastruttura: Struttura aggiuntiva o superiore.Esempio: "La sovrastruttura dell'edificio è stata rinforzata." In questi casi, "sovra-" indica qualcosa che va oltre un certo limite, sia in senso fisico che figurato. L'uso di "Sopra-" A differenza di "sovra-", il prefisso "sopra-" è più comune e colloquiale, e viene usato per indicare posizione fisica o spaziale. Esempi di parole con "sopra-" Soprammobile: Oggetto decorativo solitamente messo su un mobile.Esempio: "Quel soprammobile è un regalo di mia nonna." Sopravveste: Indumento indossato (soprattutto nel passato) sopra altri vestiti.Esempio: "La sopravveste medievale era spesso riccamente decorata." Soprabito: Cappotto o giacca che viene indossato sopra altri vestiti.Esempio: "Oggi fa freddo, così ho deciso di uscire con il soprabito." Sopracciglia: Tratti arcuati fatti di peli e situati sopra le ciglia.Esempio: "Le mie sopracciglia sono folte." Sopraindicato: Qualcosa che è stato menzionato sopra, ad esempio in un documento.Esempio: "Bisogna consegnare i documenti all'ufficio sopraindicato." Soprannome: Nome usato "sul" nome vero.Esempio: "Il soprannome di Marco è 'pollice giallo' perché è negato con il giardinaggio." In questi casi, "sopra-" indica esclusivamente una posizione fisica o un concetto derivato da essa. Differenze e Linee Guida per l'Uso SOVRA-SOPRA-Formale, tecnico, scientificoColloquiale, di uso quotidianoIndica eccesso o superioritàIndica posizione fisica Quindi, se vuoi esprimere un concetto di superiorità o eccesso, usa "sovra-". Se invece vuoi semplicemente indicare la posizione di qualcosa rispetto a un altro oggetto, usa "sopra-". Attenzione alle Regole di Ortografia! Raddoppiamento della consonante: Quando "sovra-" o "sopra-" si uniscono a una parola che inizia per consonante, spesso causano il raddoppiamento della stessa.Esempi: "sovraccarico", "sopravvalutare". Eccezioni: Alcune parole, specialmente quelle di recente formazione, non seguono questa regola.Esempio: "sovratensione". Eliminazione della vocale: Quando il prefisso si unisce a una parola che inizia per vocale, quest'ultima viene eliminata.Esempi: "sovrabbondante", "soprabito". Scegliere tra sovra- e sopra- dipende dal contesto e dal significato che vuoi esprimere. Ora che conosci le differenze, potrai usare queste parole con sicurezza! Vuoi approfondire un altro dubbio comune tra chi studia l'italiano? Dai un'occhiata alla nostra lezione sull'uso delle espressioni "Di più vs In più"! Buono studio!
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Zappi ( Presidente AIA): "La FVS rendere più credibile il calcio delle categorie inferiori, un passo verso il Var a chiamata in Serie A. Bisogna essere d'accordo sulle regole codificate. Orsato sta cercando talento arbitrale. La CAN meglio unificata che divisa. Presto ci sarà la spiegazione della decisione arbitrale come nel football."
Bisogna essere benestanti per stare bene?Advertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
Michele Paolino"La Bohème italiana"Emilio SalgariEdizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.it “La Bohème italiana”, pubblicato per la prima volta nel 1909, è l'unico romanzo non d'avventura scritto da Emilio Salgari, un libro strano, anomalo e inclassificabile nel mare magnum salgariano di oltre 200 opere esotiche, tra romanzi e racconti, sfornate a ripetizione per sbarcare il lunario e compiacere i lettori, ma snobbate dai circoli letterari dell'epoca.Racconta le scapigliate vicende (in parte autobiografiche) di un variopinto gruppo di giovani artisti e letterati squattrinati e geniali che, abbandonando la vita di città (la Torino di fine Ottocento, qui ribattezzata “Grissinopoli”), si recano in campagna per fondare una piccola comunità artistica, la «Topaia».«Bisogna di nuovo ubriacarsi, abitare le soffitte e farsi crescere la barba». Come nel celebre libro di Henri Murger, da cui Giacomo Puccini trarrà la sua Bohème, i protagonisti di Salgari trascorrono una vita goliardica e spensierata, rocambolesca e divertente, fra abbondanti bevute di barbera e grappini, scherzi funambolici e lunghe partite a carte, rumorosi festini e incoscienti peripezie, infinite discussioni e schiamazzi teatrali, in una perenne situazione di ristrettezze economiche che li costringe a mettere in campo ingegnosi espedienti per ovviare alla continua «scarsità delle loro borse», come aste di improbabili oggetti, produzione di falsi papiri egiziani, apparizioni di spettri…E tuttavia, come nella Bohème pucciniana il Grande Freddo finisce per stringere Rodolfo e Mimì in un abbraccio mortale, così il testo di Salgari è pervaso dalla malinconia per un periodo della vita ormai perduto per sempre. Una rielaborazione ironica, scanzonata e dolceamara della sua stessa esistenza, agli antipodi del Salgari eroico. Un tentativo di onorare il proprio debito culturale, dichiarando a posteriori la propria appartenenza ad un movimento artistico e letterario, la “Scapigliatura” per l'appunto.Un Salgari molto diverso dal creatore delle avventure dei pirati malesi, lontanissimo dai mari d'Oriente e dagli esotismi per cui è diventato celebre: uno scrittore brillante, umoristico e insieme malinconico, vigoroso e anticonformista, ironico e scanzonato, talora nostalgico, mai decadente. Una (ri)scoperta preziosa; un piccolo capolavoro di virtuosa leggerezza. Un testo quasi sconosciuto, che vale davvero la pena di rileggere.«La Bohème italiana assomiglia a un messaggio rinchiuso in una bottiglia, a una richiesta d'aiuto, a una battaglia interiore tra malessere e voglia di vivere, a un invito, per tutti noi ‘cari amici lettori', a non smarrire le gioie, le speranze, la vivacità della nostra giovinezza. Una gemma rara, questa quasi autobiografia del papà dei nostri eroi, che non avrebbe di certo sfigurato tra i vasi di metallo prezioso, le perle, i cumuli di diamanti e di brillanti mescolati assieme, ‘scintillanti come tanti soli, sotto i riflessi della gran lampada dorata sospesa al soffitto' nel covo della Tigre della Malesia» (Michele Paolino). Emilio Salgari (Verona, 1862 - Torino, 1911) è stato il più popolare scrittore di romanzi di avventura della storia della letteratura italiana. Il ciclo dei pirati della Malesia, quello dei corsari delle Antille e storie fantastiche come Le meraviglie del Duemila (il testo più importante della protofantascienza in Italia), scritti senza mai abbandonare le sue case di Verona prima e di Torino poi, lo hanno fatto diventare celebre. I suoi più di 80 romanzi sono stati continuamente ristampati, con straordinario successo, e tutta[1]via fu sempre afflitto da angustie economiche. A lungo ignorato dalla critica, morì suicida nel parco di Villa Rey a Torino.Michele Paolino è nato nel 1966 in Borgo San Paolo, storico quartiere operaio di Torino, da una famiglia di origine lucana. Padre di tre figli, di cui una in affidamento, laureato in Scienze politiche, è stato per dieci anni presidente di circoscrizione e per nove consigliere comunale della sua città. Giornalista pubblicista, si occupa di comunicazione e di social media. Appassionato di musica d'autore italiana, conduce da alcuni anni una trasmissione dedicata a questo genere musicale su una web radio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Un episodio capovolto per andare a curiosare nella vita di Matteo e nelle sue imprese nel mondo del drytooling. Bisogna ringraziare Ippo che come rappresentante di ogni Vertigos (e Patreon) ha accompagnato Ale in questa nuova sfida. Fateci sapere se avete apprezzato! ........................................................................... VERTIGINI è un podcast originale di Matteo Pilon e Alessandro Zanchetta . SE VUOI SOSTENERE QUESTO PROGETTO PUOI FARLO SUL NOSTRO PATREON A QUESTO LINK: https://www.patreon.com/vertiginipodcast/membership ............................................................................ Music: When We Were Still Alive by Bryo is licensed under a Creative Commons License. https://creativecommons.org/licenses/... Support by RFM - NCM: https://bit.ly/3KchqWp
L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.Arriva da Brescia la tragica notizia di una neonata morta durante il parto. I genitori della bambina hanno sporto denuncia per far chiarezza sull'accaduto. Alcuni giorni dopo un medico dell'équipe si sarebbe tolto la vita gettandosi nel vuoto da un ponte a Trento. Sono oltre 35mila le azioni legali all'anno, delle quali il 97 per cento si risolve con il proscioglimento. Bisogna tutelare meglio e di più i medici sotto pressione? Lo chiediamo a Giovanni Leoni, vicepresidente Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici).