POPULARITY
Categories
- L'incontro fra Gesù e un uomo di nome Nicodemo; e l'affermazione più strana che quest'uomo potesse aspettarsi: “Bisogna nascere di nuovo, se si vuole vedere il Regno di Dio”. Il pastore Giuseppe La Torre prende in esame, nel suo commento biblico, questa nota storia evangelica. Nicodemo, uno dei farisei, è messo alle strette da Gesù. - Nella seconda parte della trasmissione raccontiamo di un lavoro che potremmo definire non vistoso, ma interessante: nella chiesa riformata di Lugano è visibile un modello dell'edificio, realizzato dall'architetto Claudio Mudry per rendere visibili a chi visita la chiesa le diverse fasi e riorganizzazioni architettoniche degli spazi che si sono succedute dal 1900 ad oggi. - Il dossier del numero di giugno del mensile “Voce evangelica”, edito dalla Conferenza delle Chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera, è dedicato all'emergenza vocazioni pastorali. In Svizzera si registrano infatti numeri impietosi, per quanto concerne la carenza di forze pastorali. Nel 2024 sono state notificate 109 posizioni aperte nella Svizzera tedesca: e questo numero è il doppio rispetto all'anno precedente.
Nella puntata del 13 giugno in Degiornalist - Gli Spaccanotizie è stato ospite il dottor Enrico Motta, specialista in chirurgia e plastica ricostruttiva ed estetica dello studio Motta & Partners. È di questi giorni la triste notizia di una donna che, a Roma, è morta in seguito a un intervento di liposuzione: «Queste vicende spargono ombre su una categoria intera e su tanti professionisti che ogni giorno vogliono tenere standard elevati - racconta Motta ai nostri microfoni, entrando nel dettaglio sulla ricerca degli addetti ai lavori sui social, sempre più frequente -. Bisogna immediatamente verificare che il professionista sia specialista della disciplina e lavori in strutture identificate alla luce del sole, e poi citerei il passaparola che è sempre una garanzia».
Dal 2004 a oggi il settore bancario ha perso 75mila addetti; solo tra il 2021 e il 2024 le cinque principali banche italiane hanno ridotto l'organico di 20mila unità, con UniCredit in testa. Il segretario Colombani (First Cisl) chiede un nuovo patto per l'occupazione, denunciando la marginalizzazione di lavoratori e clienti nelle operazioni di fusione. Il sistema continua a ridurre il costo del lavoro, puntando su risparmio gestito e buyback, mentre il credito alle imprese è in costante calo. Interviene Riccardo Colombani segretario generale First CislSchianto del volo Air India Ahmedabad Londra. Oltre 240 vittime. L'ennesimo incidente per BoeingUn Boeing 787 si è schiantato ad Ahmedabad subito dopo il decollo, causando almeno 204 vittime. Il volo AI 171 era diretto a Londra Gatwick. Un sopravvissuto ha raccontato l'impatto. Il velivolo potrebbe aver tentato un atterraggio d'emergenza. Boeing, sotto pressione per una lunga serie di incidenti e problemi di sicurezza, ha reagito in modo interlocutorio. La crisi reputazionale continua, con Airbus che ne approfitta per guadagnare quote di mercato. Ne parliamo con Maria Monti, Il Sole 24 Ore e Luca Vespaziani, comandate, istruttore ed esaminitore in ambito EASA (Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea)Dazi, l'allarme di Confcooperative. A rischio 70.000 posti"I dazi americani mettono a rischio 70.000 posti di lavoro e 18 miliardi di euro di produzione, vale a dire 1/4 del totale del nostro export verso gli Stati Uniti". È l'allarme lanciato da Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, commentando il Focus Censis Confcooperative 'L'Italia stretta tra dazi e dipendenza strategica', che quantifica il rischio di impatto occupazionale ed economico della guerra commerciale scatenata da Donald Trump."Bisogna lavorare su due fronti. Da un lato l'azione diplomatica che è l'unica che possa sciogliere questo nodo. Dall'altra - continua Gardini - occorre un lavoro incessante di governo, istituzioni e imprese per aprire nuovi mercati, con la consapevolezza che quello statunitense non è né facile né veloce da sostituire". "Senza sminuire l'impatto di questa guerra commerciale, i dazi di Trump sono la pagliuzza rispetto alla trave che l'Europa ha negli occhi, ma che continua a non vedere. Le barriere interne all'Unione Europea ci costano il 7% di produttività. Un'Europa che continua a fare autogoal - prosegue nella riflessione Gardini - perché manca una visione politica ed economica di sistema. Anche se non lo sono si tratta di dazi interni tra ostacoli burocratici e normativi che pesano per il 44% sugli scambi di beni e per il 110% sui servizi come segnalato da Mario Draghi e dalla premier Giorgia Meloni". Il commento è di Maurizio Gardini, Presidente confcooperative.Istat: +141mila occupati nel primo trimestre, +432mila sull annoNel primo trimestre 2025 il numero di occupati aumenta di 141 mila unità (+0,6%) rispetto al quarto trimestre 2024, a seguito della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+143 mila, +0,9%) e degli indipendenti (+18 mila, +0,3%) che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine (-20 mila, -0,8%); aumenta anche il numero di disoccupati (+16 mila, +1,0% in tre mesi), mentre diminuisce quello degli inattivi di 15-64 anni (-157 mila, -1,3%). Lo comunica l Istat. Tale dinamica si riflette nell aumento del tasso di occupazione che sale al 62,7% (+0,4 punti in tre mesi), nella stabilità di quello di disoccupazione, invariato al 6,1%, e nel calo del tasso di inattività che scende al 33,1% (-0,4 punti). Nel confronto tendenziale continua la crescita del numero di occupati (+432 mila, +1,8% in un anno), dovuta all aumento dei dipendenti a tempo indeterminato (+4,0%) che si contrappone al calo dei dipendenti a termine (-6,7%) e degli indipendenti (-0,4%); diminuisce il numero di disoccupati (-217 mila in un anno, -11,0%) e, dopo due trimestri di crescita, torna a ridursi quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-95 mila, -0,8%). Interviene Emmanuele Massagli, Presidente della Fondazione Ezio Tarantelli.
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: De Cosmi:" Con i giovani bisogna avere coraggio" Iori:" Nei settori giovanili manca la cura dei fondamentali"
FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 55 - 26 Maggio 2025Di cosa parliamo* I rilasci in USA hanno rotto* Il FURTO* La disintermediazione di tutto* Il grande reset di Internet* Il futuro delle aziende* Il futuro delle persone* Il Google I/O e il nuovo mondo in cui vivremo* SalutiPremessa: la scorsa edizione della FastLetter, Il Collasso di Internet, era solo una anticipazione di quello che avremmo visto durante il Google I/O.Chi mi segue da molto non è sorpreso di nulla. Cito la Liquidità di Google, il crollo del traffico per le informazioni, il calo dell'awareness che avverrà, il mondo API First o MCP First, gli acquisti diretti dove ad un certo punto non ci sarà più nessuno in mezzo tra l'utente e l'azienda se non Google o altri, la realtà aumentata. La salute, l'ambiente.All'evento di Google abbiamo visto veramente tutto ciò che in questi anni abbiamo trattato sia qui che nei vari nostri eventi con i nostri speaker.Parlando invece solo di Gemini lo abbiamo visto crescere sia in potenza che in espansione dell'ecosistema Google. Ricordo che all'inizio mi si diceva che ero una sorta di pazzo a pensare che Google avrebbe ripreso OpenAI. Bah, non so dove avete vissuto negli ultimi 20 anni.O cosa guardate.Certo, OpenAI non starà lì a guardare, ma come oramai è chiaro a tutti, sta succedendo ciò che vi ho mostrato nel framework della Search Journey Umana che è arrivato il momento di aggiornare e tenerci un corso su YouTube. Ovvero che più entriamo nei nuovi mondi, più la leadership diventa frammentata. Anthropic ha appena rilasciato Claude 4 che spacca.Ma l'ecosistema di Google fa paura a tutti, perché quello che può fare Google con tutto ciò che noi usiamo, non può farlo nessuno. Quello che stiamo vivendo in questo periodo è un cambiamento profondo di come abbiamo conosciuto Internet fino ad ora. È un grande reset. Prima però, mancano pochi giorni al WMF. So che incontrerò molti di voi e devo dirvi che non vedo l'ora di scambiare 4 chiacchiere. Io sarò sempre in giro!Controllate che ci sono vari tipi di biglietti, ovviamente per chi viene anche per la formazione il Full Ticket è quello giusto: https://www.wemakefuture.it/È arrivato il momendo di addentrarci in queste novità, però dobbiamo farlo con la consapevolezza che hanno molto di positivo e io sono entusiasta dell'AI e dell'innovazione, ma ci sono una serie di punti negativi che vorrei trattare prima. Perché è importante vedere tutta la torta.I RILASCI IN USA HANNO ROTTONon lo leggerete da nessuna parte. C'è un sentiment molto negativo che sta crescendo da parte di tutto il Digital nei confronti di Google al di fuori dagli Stati Uniti.Lasciamo da parte la politica, è un sentiment dovuto al continuo rilascio di applicazioni solo per quel mercato.Lo conosco molto bene perché su YouTube è più evidente e impattante. Ho montato un casino 2 anni durante un loro meeting perché con queste cose favoreggiano i Creator USA ma dicono di essere una community globale.Oggi su YouTube molte cose vengono lanciate in USA e poi anche in Korea o Brasile o India. Cosa che Google sta tentando di fare, ma non ci riesce.Durante la live c'erano ad un certo punto 75.000 spettatori in contemporanea con 22.000 mi piace. A me le dinamiche umane fanno troppo impazzire, sono lì a guardare come ci comportiamo per comprendere chi siamo.È un numero molto elevato. Giustificato comunque, in linea con i grandi annunci positivi.Ad un certo punto nel giro di 5 minuti i mi piace sono scesi a 13.000. Un botto, una roba mai vista. Sapete cosa era successo?Sunder Pichai ha detto che AI Mode sarà rilasciato per tutti solo in USA.Booooooomm!Gli USA hanno rotto. Ero in chat con Gianluca Fiorelli (lo avete letto vero il suo articolo su AI Mode?) che mi ha detto: che occhio! Potrebbe sembrare un dettaglio e sono sicuro che tanti pensano che sia ovvio, ma vi posso assicurare che un calo del genere non ha niente di ovvio.È un sentiment molto forte. Segno che c'è oramai una community globale che si sente esclusa. Si parla molto di inclusione, superficialmente per mettersi delle piccole bandierine sul petto la facciamo. Ma praticamente, nella sostanza, siamo lontani anni luce.Queste aziende sono degli scrigni bellissimi all'esterno, ma vuoti dentro. Il problema è quando lo sono anche molte delle persone che ci lavorano.IL FURTOSta avvenendo il più grande furto di conoscenza all'Umanità. Mi ricordo che due anni fa, all'AI Festival e poi al WMF, Sergio Barile (Professore Economia e Gestione delle Imprese presso Università di Roma “La Sapienza”) fece un intervento dal titolo: “La redistribuzione della ricchezza nell'era dell'intelligenza artificiale. Quale futuro?”.Questo nuovo mondo sta sfruttando la conoscenza del mondo di prima senza alcuna preoccupazione, distruggendo modelli di business molto importanti.Non parliamo di uno o due settori, parliamo di centinaia.Con l'attivazione di AI Overviews e ancora di più con AI Mode (della quale presto avremo i dati nella Search Console di Google per tracciare il traffico) Google si erge a editore. Già lo faceva prima, ma ora la scala è troppo grande.L'uso di un “motore di ricerca” in quel modo lo trasforma in un produttore di contenuti. Di contenuti ovviamente ai quali riconosce un link. Vorrei però farvi riflettere. Mettere un link ad una fonte, nell'Internet di ieri aveva un valore. E inoltre, era solo un pezzo di contenuto, con link alla fonte. Oggi si usa tutto quel contenuto e quello di altri.Non è più solo un pezzo di contenuto e un link alla fonte. Che vale sempre meno. C'è da rivedere il sistema perché si sta spostando anche la parte economica, Google usa i contenuti di tutta l'Umanità per fare molto di più di quello che faceva ieri.A breve avremo la pubblicità dentro AI Overviews e AI Mode.Che paradosso: rubando contenuti e utenti, ci guadagneranno di più. Da chi? Dalle aziende che hanno prodotto i contenuti e non hanno più visibilità; quindi la compreranno.LA DISINTERMEDIAZIONE DI TUTTOCredo che sia il punto focale.Non parliamo solo dell'editoria. Non parliamo solo dell'e-commerce. Non parliamo solo delle agenzie pubblicitarie. Vogliono disintermediare tutto.La mission di Google è stata sempre organizzare le informazioni del mondo.Ora si è aggiunta un piccola postilla, che vi dico io, perché lì non c'è.Diventare l'unico soggetto in campo tra le persone e le informazioni. Ridurre il più possibile la visibilità di chi sta in mezzo. Tagliare più pezzi possibile della catena.Perché per l'utente è tutto più facile.Ecco, voglio farvi focalizzare una cosa.Se è bene per l'utente, non è detto che sia un bene per la persona.Non è uno questione linguistica. L'utente è colui o colei che usufruisce di un bene o servizio. La persona beh…non c'è bisogno vero?Ma di sicuro, ciò che è un bene per l'utente mi fa davvero troppo strano che coincida così spesso con un bene per Google e sempre un male per altre aziende.Stiamo entrando nell'era agentica. È tutto un agente. Che sia in ricerca o in assistenza, Google diventerà per noi tutto.IL GRANDE RESET DI INTERNETNon siamo più in grado di fermarci per protestare. Siamo troppi in questo mondo, siamo frammentati. Non possiamo permettercelo.Raga, davvero.Quando Google decise di fare il rollback della funzionalità di Chrome per guadagnarci di più e far pagare alle aziende questo costo ingiusto, perché non ci siamo organizzati per spegnere Google ADS per una settimana?Sta avvenendo un grande reset. Il Collasso di Internet è l'inizio di un nuovo mondo.Le aziende che sono leader hanno visto l'opportunità economica di spremere tutte le altre che sono sotto, prenderne il valore e concretizzarlo tutto per loro.Si sta creando un nuovo mondo Economico per Internet.Per certi versi Internet tornerà alle origini. Faremo un balzo indietro nel tempo per alcune cose.La questione per noi è una: bisogna che ci togliamo rapidamente dai nostri modelli di pensiero quella Internet per iniziare a ragionare il prima possibile della nuova Internet.Niente piagnistei. È un mondo molto crudo che se ne frega.Dobbiamo cambiare rapidamente.La produzione di un contenuto non può più essere come prima. Non si può affrontare il futuro facendo quello che facevamo in passato. È già cambiato tutto. Se continuiamo a fare come abbiamo sempre fatto, almeno dovremmo avere l'onestà intellettuale di dire che avremo numeri diversi e inferiori a prima.IL FUTURO DELLE AZIENDECosa cambia? Cosa dobbiamo fare?Ci sono un paio di cose importanti. Certo bisogna essere presenti, non ci piove. Bisogna sicuramente avere visibilità e fare SEO.Ma le cose che ha scritto John Mueller nel post Top ways to ensure your content performs well in Google's AI experiences, sono così da più 10 anni:* Focus on unique, valuable content for people* Provide a great page experience* Ensure we can access your content...e via dicendo.E sono quelle che vede un uomo che lavora per Google la cui visione è limitata. Limitata alle SERP ovviamente. È un grande John, ma giustamente risponde al contesto.Infatti la cosa più importante da fare è studiare il modo più forte che abbiamo per offrire un grande servizio, fidelizzare la persona. Sì, la persona, non solo l'utente.Fare in modo che quando quei pochi utenti arriveranno ai vostri contenuti tramite un sistema di AI, gli viene la voglia n
Obbedire prima a Dio: fede, libertà e resistenza all'autoritarismoLe autorità civili e religiose assolvono nei propositi rivelati di Dio un compito importante che il cristiano è chiamato a rispettare: imporre un minimo di ordine alla società e reprimere il male che altrimenti non avrebbe limiti. Quando le autorità, però, abusano del loro potere, è pure nostro dovere resistervi. Quando avevano proibito agli apostoli di Cristo di proclamare l'Evangelo, Pietro disubbidisce loro rispondendo: “Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini” (Atti 5:29). Che implicazioni questo comporta al nostro essere cristiani? È quanto considereremo oggi.Testo completo
Il primo romanzo di uno scrittore e giornalista scomparso dieci anni fa descrive una generazione con i sogni frantumati dalla violenza del proprio tempo. Ma in verità ogni crescita è segnata dal conflitto con la realtà. Bisogna imparare a decifrare, a starci dentro, a fare domande ogni volta nuove. Piove all'insù di Luca Rastello, Bollati Boringhieri Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Strumenti StonatiSulla riva di un ruscello, dove nuotava una gran quantità di pesciolini di tutti i colori, abitava una famigliola: mamma, babbo e sette figlioli — quattro maschietti e tre femminucce.La loro casa era un po' distante dal paese di Strumentopoli, ma vicini al ruscello e accanto al Grande Bosco ci si stava proprio bene.La mamma coltivava con cura le verdure nell'orto. Il babbo, invece, era un artigiano del legno e creava strumenti musicali con i tronchi migliori, scelti tra gli alberi più solidi e profumati del bosco.I ragazzi andavano a scuola in paese. In inverno ci arrivavano con gli sci, mentre in primavera e autunno viaggiavano su un carretto trainato da due cerbiatti — uno bianco e uno nero, come le note del pianoforte. Prima della partenza, il babbo li contava uno per uno per assicurarsi che nessuno mancasse. Poi, come ogni giorno, si raccomandava“Comportatevi bene, non marinate la scuola e ricordatevi la favola di Pinocchio e del suo naso!”A quelle parole si salutavano tutti con un sorriso.Il babbo tornava poi al suo lavoro. I suoi strumenti erano costruiti con cura e ottimo materiale, ma c'era un problema: erano stonati. Da buon liutaio, però, non si scoraggiava e la sua passione per la musica era così grande che insegnare ai figli a suonare era stato un divertimento. Aveva perfino scelto per loro nomi speciali: Chitarra, Violino, Oboe, Liuto, Arpa, Bongo e Ukulele.La mamma non fece obiezione. D'altronde, chiamarli con i nomi delle verdure sarebbe stato simpatico, ma forse i loro amici del paese li avrebbero presi in giro.I bambini erano bravi a scuola, e quando tornavano a casa, si davano da fare nell'orto, aiutando la mamma. Un giorno, però, scambiarono delle piantine di ortica per lattuga: che pizzicore! E allora via tutti di corsa, un tuffo nel ruscello per rinfrescarsi e calmare il bruciore. I pesciolini si sbellicavano dalle risate:“Ma siete proprio sciocchi! Ah ah ah!”La mamma li aiutò a uscire dall'acqua e, rivolta ai pesci, disse:“Stasera, al tramonto, ci sarà un concerto nel cortile di casa. Si esibiranno i miei figli con i loro strumenti. Siete tutti invitati!”I pesci risposero con entusiasmo:“Bene, grazie per l'invito! Arriveremo fin lì, tanto pioverà e sguazzare si potrà. Splich, sploch, splach!”Quella sera fu una vera festa. Al concerto di musica un po' strana e strampalata, tutti si divertirono da matti: i musicisti, gli animali arrivati dal bosco, e pure i pesci — che la mamma provvedeva a spruzzare con l'acqua.Dopo quella serata allegra, la vita riprese tranquilla, tra scuola, orto e anche il bosco. Infatti, nel tempo libero, a volte ci andavano ad aiutare il babbo a scegliere e tagliare il legno per costruire i suoi strumenti. Il Grande Bosco era ormai un luogo familiare per loro. Così, un giorno, mentre ci giocavano arrampicandosi sugli alberi, i ragazzini videro un gruppo di gnomi che complottavano irrequieti. Si nascosero dietro a dei cespugli, ad osservare e ascoltare i loro discorsi.La riunione, convocata in gran fretta, era per prendere una decisione su un pericolo imminente. C'era una pericolosa tempesta in arrivo. Si parlava di un vento d'uragano che non si era mai visto né sentito da cent'anni — o forse più — e che stava per raggiungere il bosco.“Bisogna fermarlo, con ogni mezzo,” dicevano gli gnomi.Così, decisero di chiedere aiuto a un vecchio alleato: il Grande Guerriero Della Montagna, armato di spada e poteri magici. Colui che in passato aveva già sconfitto draghi e perfino extraterrestri che volevano conquistare la Terra.I sette bambini, allarmati dalla notizia e decisi ad aiutare nella battaglia, corsero velocemente verso casa, anche per avvisare gli abitanti del villaggio del pericolo incombente. Intanto il vento si avvicinava. Si sentiva da lontano: era selvaggio e ululante. Al suo passaggio, gli alberi si piegavano fino a sfiorare il suolo. Alcuni ondeggiavano, altri si spezzavano o venivano sradicati.Gli abitanti di Strumentopoli, che cominciavano a sentire il vento per le strade del paese e videro il Grande Guerriero scendere dalla montagna, si allarmarono, ma non si fecero prendere dal panico. Ognuno prese il loro strumento e tutti si misero a correre verso la casa sul ruscello per aiutare la famiglia che ci viveva e insieme a loro provare a salvare il Grande Bosco.Allo stesso tempo anche i pesciolini colorati arrivarono, uniti e determinati, e così fecero anche gli altri animali del bosco e del ruscello:“Tutti insieme possiamo formare una barriera e bloccare il vento!” Dissero all'unisono.A quel punto, anche i ragazzini della famiglia, rientrati affannati dalla corsa, si fecero avanti e dissero:“Anche noi abbiamo gli strumenti musicali del babbo; sono strani, un po' stonati… ma se li suoniamo tutti insieme, forse riusciremo a fermare la bufera.” E così dicendo entrarono in casa e tornarono in un battibaleno.Gli gnomi, conoscendo bene i limiti di quegli strumenti, con un incantesimo misero in atto una magia musicale molto potente.Quando i ragazzini iniziarono a suonare, accadde qualcosa di speciale. La musica, per la prima volta, fu melodiosa, armonica e coinvolgente. Ad uno ad uno anche tutti gli abitanti di Strumentopoli si aggregarono ed ognuno con il proprio strumento contribuì come se tutti fossero parte di una grande orchestra. Il vento d'uragano, che era impegnato in un combattimento furioso con il Grande Guerriero Della Montagna, la sentì da lontano e immediatamente cominciò a calmarsi. Il suo ululare iniziò a moderare di potenza e quando arrivò vicino al bosco era una fresca tramontana che, infine, si trasformò in una dolce brezza di valle. Il vento ora era divenuto parte di quella meravigliosa orchestra — la battaglia era stata vinta per merito di tutti. Ognuno aveva offerto la propria musica e aveva contribuito al successo. L'unione fa la forza. Dissero tutti insieme, soddisfatti.Il babbo liutaio continuò a costruire strumenti con i legni più pregiati offerti dal bosco. Erano talmente belli e suonavano così bene che si diceva fossero i più melodiosi mai ascoltati.I figli — Chitarra, Violino, Oboe, Liuto, Arpa, Bongo e Ukulele — entrarono a far parte della banda del paese. Ad ogni festa, suonavano con successo, tra applausi e sorrisi. Anche gli gnomi e il Grande Guerriero ascoltavano la loro musica… dal bosco e dalla montagna. I pesciolini colorati nuotavano e danzavano felici nel ruscello e quando qualcuno passava di lì, lo salutavano con allegri schizzi: “Splish! Splosh! Splash!”La famiglia continuò a vivere vicino al grande bosco e nelle sere d'estate, quando finalmente tutto diventava silenzioso, si sdraiavano lungo la riva del ruscello e guardavano le stelle in cielo. I loro cuori raccontavano… e la notte scriveva il lieto fine delle favole.-- Scritta da Lucia & Marco Ciappelli Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/
Ah, l'eccitazione del debutto. Per chi debutta, certo, ma anche per chi assiste: la soddisfazione di aver scoperto per primi l'esordiente destinato a diventare popolare, direbbe qualcuno, non ha prezzo. Bisogna però mettersi d'accordo su cosa significhi, davvero, esordire. Infatti, molti di quelli che sono stati classificati come esordienti degli ultimi mesi, sono in realtà scrittori con storie personali e artistiche molto diverse, lontani dal punto di vista geografico, sociale, anagrafico. E sono molto diversi anche i loro libri, che hanno attirato l'attenzione della critica e delle giurie di importanti premi letterari. È un'esordiente solo in senso letterario la cinquantenne Saba Anglana, che ha speso una vita sui palcoscenici come cantante e attrice, e oggi arriva alla letteratura con un memoir ironico e drammatico insieme, intitolato La signora Meraviglia (Sellerio). Tra le pagine racconta la storia della sua famiglia e dei suoi membri, persi e ritrovati tra Roma e Mogadiscio. Il libro è tra i 12 candidati al Premio Strega 2025.Già vincitore del premio letterario dedicato agli esordi in lingua italiana, il Premio Calvino, è invece Simone Torino, quarantenne valdostano. Ma a dirla tutta, anche a lui l'etichetta di esordiente va stretta: ha già scritto e pubblicato poesia e prosa nell'ambito della scena letteraria indipendente e underground, aggettivi che sono per forza imprecisi, ma rendono chiaro il motivo per cui questo suo romanzo, Macaco, pubblicato da Einaudi, è considerato comunque un debutto. Racconta la vita dei braccianti di montagna, con una lingua affilatissima e spesso esilarante. L'unico debuttante che un po' corrisponde allo stereotipo è forse Elvio Carrieri, ventenne pugliese, poeta e musicista rock, che ha scritto il suo esordio in forma di romanzo Poveri a noi (Ventanas) mentre studiava per l'esame di maturità. Anche lui è nella dozzina dei candidati allo Strega, con una storia di amicizia, amore e inadeguatezza, raccontata con un'ironia devastante.Chiude la puntata di Alice Mirador, lo spazio in cui voci della letteratura in italiano raccontano le novità letterarie più sorprendenti: oggi Nadeesha Uyangoda presenta Pathematha (Nottetempo) di Maggie Nelson.undefinedundefinedundefinedundefined
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Tedeschi:" Per la Samp era prevedibile. Ricominciamo dai tifosi." Bonetti:" Ora non bisogna lasciare altrimenti la Samp rischia il fallimento." Paganini:"Alla Samp sono mancati i dirigenti. Serve Marino."
Ognuno di noi ha le proprie dipendenze. Ma come funziona la dipendenza? La dipendenza ha una struttura ben precisa ed è legata al circuito della gratificazione: abbiamo una parte del nostro cervello che gestisce la gratificazione, la ricompensa, per certi comportamenti in modo da promuoverli. Questa parte dà un rinforzo al piacere. La finalità più intrinseca è la conservazione della specie. Abbiamo però anche un'altra parte del cervello, la corteccia prefrontale, più evoluta, che è preposta alla valutazione e previsione delle conseguenze, una specie di supervisore. Il terzo elemento della struttura psichica della dipendenza a cui prestare attenzione è il craving, ovvero il desiderio smodato irresistibile di una esperienza, che leghiamo ad una sostanza, ad un comportamento, ad una persona. Il craving si gestisce imparando a riattivare la coscienza.In particolare, quando parliamo di dipendenze si attiva in modo più forte il circuito della gratificazione/piacere e si abbassa l'attivazione della valutazione: so che qualcosa che mi farà male ma non riesco a non farla e non riesco a valutare correttamente se ci sono eventuali rischi nel farlo, né a gestire il craving.Ma come fa il piacere a superare il controllo del supervisore? Lo fa attraverso delle convinzioni che diventano inconsce e bypassano il livello della coscienza.Come possiamo uscire da una dipendenza? Ecco alcuni passi che ci possono aiutare ad uscire dalla dipendenza:• Decisione: non si esce da una dipendenza se non si vuole farlo. Se non c'è la volontà di farlo, un preciso atto di volontà, non si può uscire dalla dipendenza.• Allenarsi al presente: creare una nuova abitudine che ci riporti nel presente.• Estrarre le convinzioni (senza giudizio): trovare il pensiero che c'è dietro l'azione che abbiamo compiuto spinti dal piacere/gratificazione. Non si può fare se sprechiamo la nostra energia nel giudizio. È necessario scrivere le nostre convinzioni per poterci lavorare.• Indagare le convinzioni: una volta estratte le convinzioni, possiamo farci questa domanda: questa convinzione, questo pensiero, è vero? Bisogna, sempre sospendendo il giudizio, semplicemente indagare le nostre convinzioni per potare a coscienza le cose inconsce e poterci finalmente lavorare consapevolmente.E tu, come gestisci la dipendenza?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
In occasione della mostra Corpo Non Corpo, Salvatore Garau racconta sé stesso e il suo personale punto di vista sulla società in cui viviamo. Fino all'11 maggio, alla Design Week 2025 di Milano, sarà possibile visitare Corpo Non Corpo, la nuova mostra dell'artista sardo Salvatore Garau. Un'esposizione che si muove tra presenza e assenza, visibile e invisibile, con opere che riflettono sull'immaterialità come metafora del nulla che permea la società contemporanea. «Oggi c'è troppa assenza – afferma Garau – è come se non avessimo più un'anima, un non-corpo». Un messaggio che l'artista indirizza soprattutto ai più giovani: «Bisogna prendere coscienza che siamo dentro una società. C'è un'assenza di pensiero, di collaborazione, di coordinazione tra i giovani. Ai miei tempi, a 18 o 20 anni, si scendeva in piazza per conquistare diritti fondamentali». Garau si rivolge anche ai giovani artisti, invitandoli a riflettere sul loro ruolo e sul contesto in cui si muovono: «Il mio consiglio è quello di essere coscienti del mondo in cui stiamo approdando. Con Internet sappiamo benissimo tutto quello che succede nel mondo, ma questo può anche portare a un'eccessiva tendenza a imitare, a perdere la propria identità. È difficile oggi non essere soggiogati da ciò che già circola. Occorre imparare, ma anche saper dimenticare ciò che si è appreso, per trovare una strada propria, la propria indipendenza di pensiero.» Tra i temi più cari all'artista c'è anche la salvaguardia dell'ambiente: «Mi sto battendo molto contro la distruzione del nostro paesaggio. È in atto una distruzione impressionante di cui molti, soprattutto i giovani, credo non si rendano ancora conto. Ho fatto una lotta incredibile per difendere i pini del lungomare di Torre Grande. Purtroppo sono riuscito a salvarne solo 40 su 80, è già un risultato ma avrei voluto salvarne di più». Infine, Garau esprime un giudizio critico sull'intelligenza artificiale nel campo dell'arte: «L'AI è il più grande ladro autorizzato a rubare tutto lo scibile umano. Il cervello è un muscolo che deve essere allenato: se usiamo sempre più l'AI e non usiamo la nostra intelligenza, il nostro cervello comincerà sempre più ad atrofizzarsi». Tuttavia, alla domanda se l'AI possa spingerci verso una riscoperta dell'umanità, Garau lascia aperto uno spiraglio: «Potrebbe esserci un nuovo Rinascimento. L'unica possibilità che avremo per sopravvivere è che un bel gruppo di artisti riprenderà possesso delle proprie facoltà creative, intellettuali e visionarie. Credo che l'AI sarà utile per farci toccare il fondo, a quel punto non ci resterà altro che risalire».
1° Maggio - Italiano in Podcast. Ci siamo salutati nel giorno della Festa della Liberazione e ci rityroviamo nel giorno della Festa del Lavoro e dei Lavoratori. Il 1° maggio in Italia è una cosa importante e si festeggia con eventi e feste lungo tutto lo Stivale. Il vostro sindaco, come sapete, è stato in viaggio a Londra per alcuni giorni ed è tornato da poco al lavoro. Un viaggio bellissimo, con un tempo estivo e con una compagnia fantastica. Domenica scorsa ho assistito alla maratona di Londra e ho fatto il tifo per la bella J che ha corso sotto un sole caldo per 42 km, fino a guadagnare la sua bella medaglia. Il racconto di questi giorni nella bella Londra e poi alcuni commenti sull'evento più importante di questo primo maggio. Vi saluto tutti e ovviamente vi ringrazio per ascoltarmi. A presto, con il prossimo episodio di Italiano in Podcast.“Gli uomini, per essere liberi, è necessario prima di tutto che siano liberati dall'incubo del bisogno.”“Bisogna sia assicurato il lavoro ad ogni cittadino. La disoccupazione è un male tremendo che porta anche alla disperazione.” - Sandro Pertini -Il link del canale di iSpeakItaliano su Twitchhttps://www.twitch.tv/ispeakitalianoAbbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe
Kickoff di Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Impallomeni:" Non vedo Sarri al Milan caratterialmente." Ordine:"Al Ancelotti direttore tecnico e il figlio l'allenatore." Cugini:" Bisogna capire che cosa hanno nella testa i giocatori dell'Inter:" Bonanni:" Il Barcellona mi impressiona per il ritmo."
Le indagini sull'omicidio di Liliana Resinovich sono ripartite da zero.Support this podcast at — https://redcircle.com/storia/donationsAdvertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Assistiamo e partecipiamo oggi a un colloquio notturno. Ci interessano i due interlocutori, Gesù e Nicodemo. Questi porta con sé una sincera ammirazione per Gesù, che certamente condividiamo: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno, infatti, può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». Forse dobbiamo condividere anche i limiti della sua fede e il bisogno di una ulteriore illuminazione. Egli si reca di notte dal Signore, e ciò per timore dei Giudei: la notte non è solo la mancanza della luce del sole, ma anche il buio della mente e del cuore. La paura, poi, denota una ulteriore debolezza: l’incapacità di essere testimone, anche e soprattutto quando si è circondati da persone che non la pensano come noi. È il rispetto umano che talvolta frena la libera professione della nostra fede. È per questo che Gesù ci ripete: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Bisogna, quindi, rinascere per vedere. Bisogna far morire in noi l’uomo vecchio, annebbiato dal peccato, per essere creatura nuova in Cristo. Già nel battesimo abbiamo avuto potenzialmente la nostra rinascita come figli di Dio, ma poi, con la libera adesione e con le nostre opere, dobbiamo confermare la novità che ci è stata data in dono. Infatti, Gesù conferma il suo pensiero dicendoci ancora: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio». E aggiunge: «Quel che è nato dalla carne è carne, e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». Lo Spirito che ci fa rinascere sarà il dono di Cristo ai suoi apostoli e li trasformerà da pàvidi in intrèpidi araldi del suo Vangelo. Lo stesso Spirito sarà la forza vincente della Chiesa di Cristo e di ogni suo seguace. Il vero rinnovamento, la vera rinascita, la vita nuova la possiamo attingere solo da quella arcana forza divina che, riversata nei nostri cuori, ci rende capaci di uscire dalla notte, di rinascere come creature nuove e di essere, infine, testimoni autentici e credibili della risurrezione di Cristo.
Oggi rispondo a due domande arrivate insieme, una su quanto studiare pianoforte ogni giorno e l'altra su quanto tempo dedicare al solfeggio.Due domande diverse, ma figlie della stessa ansia di “fare tutto giusto”.Parliamo di come misurare davvero il nostro studio, di come evitare di bruciarsi o annoiarsi, e perché — soprattutto da adulti — è meglio concentrarsi sul metodo e non sul cronometro.
Bisogna rassettare l'immagine di Fiamma Nera, deve tornare spendente come i tempi che era! Anzi....ancora meglio! Più FIAMMA NEEEEERAAAAA! Qui il codice sconto: nordvpn.com/dragoni Autore e voce: Alessandro Renzi @spaju.art Editor e voce: Matteo Manoni @matteoinmono Patreon.com/sotterraneiedragoni ko-fi.com/sotterraneiedragoni Instagram: @sotterraneiedragoni Musiche della parte esplicativa: Tamara Basile Questo podcast fa parte dell'universo di VOIS. Per scoprire di più, segui @vois.fm su Instagram o visita il sito https://vois.fm Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Paolillo:" Temevano di favorire l'Inter, bisogna adeguarsi e stare zitti." Castelnuovo:" E' stata l'Inter a rinunciare. L'obiettivo è la Champions:" Impallomeni:" Inzaghi lavoro straordinario.
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Paolillo:" Temevano di favorire l'Inter, bisogna adeguarsi e stare zitti." Castelnuovo:" E' stata l'Inter a rinunciare. L'obiettivo è la Champions:" Impallomeni:" Inzaghi lavoro straordinario.
“Ho detto R1PUD1A” è un podcast sul riarmo e la propaganda di guerra in Europa di Giuseppe Mazza e Claudio Jampaglia, realizzato negli studi di Radio Popolare per EMERGENCY. Nei 5 episodi vi racconteremo le ragioni della campagna R1PUD1A di EMERGENCY www.ripudia.it attraverso un'analisi dei meccanismi per cui in questi anni siamo arrivati al “non c'è alternativa” al riarmo, dei protagonisti, delle campagne e dei linguaggi, con molti ricorsi storici, qualche sguardo alle alternative e con la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell'associazione che da 30 anni cerca di curare e prevenire le ferite provocate dai conflitti armati. Terzo episodio: Giù dal piedistallo Come si costruisce la propaganda? Con la paura di un nemico, militari che sfornano scenari catastrofici e politici, banchieri e imprenditori che dal loro pulpito ci ammoniscono che “le risorse dedicate al welfare sono un lusso non più sostenibile” (o più semplicemente ci invitano a scegliere tra “la pace o i condizionatori accesi”). Ma scuola e sanità pubbliche, ad esempio, non sono concessioni di “lorsignori”, sono diritti conquistati dai cittadini. Bisogna ricordarlo forte e chiaro a chi ci sta trascinando nel baratro di conflitti che, come spiega Pietro Parrino di EMERGENCY, hanno sempre più i civili, ovvero noi tutti, come bersaglio. Partecipa alla campagna R1PUD1A su www.ripudia.it
Dal Vangelo secondo LucaIl primo giorno della settimana, al mattino presto [le donne] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: "Bisogna che il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno"».Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli.Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l'accaduto.
Bisogna essere preoccupati della noia, o bisogna godersela? E soprattutto: quanto la noia e tante altre situazioni emotive sono personali e quanto sono invece collettive e dipendono dal mondo in cui viviamo? Gli articoli citati nella puntata sono: How to be less afraid of boredom, 24 marzo 2025, https://www.vox.com/even-better/399440/boredom-myths-creativity-psychology-meaning-fulfillment; The West is bored to death, 8 aprile 2025, https://www.newstatesman.com/ideas/2025/04/the-west-is-bored-to-death; “The Privatisation of Stress”, 12 marzo 2012, https://voidnetwork.gr/2012/03/12/the-privatisation-of-stress-by-mark-fisher-from-soundings-magazine/ Gli inserti audio della puntata sono tratti da: Mark Fisher sul perché la vita moderna causi depressione, canale YouTube Alessandro Damiano Broschi, 18 aprile 2019. Lunedì 28 Aprile, ore 19: "L'età dell'oro. Mercati, caos, opportunità: cosa sta succedendo davvero? Con Guido Brera e Clara Morelli. Evento online interattivo, esclusivo per gli iscritti a Will Makers. Partecipa gratis su willmedia.it/abbonati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Io penso che sia essenziale avere paura nella vita.Bisogna avere paura. Perché la vita altro non è che un continuo parare i colpi che lei ti infligge. E più li pari più tu sei contento e lei è fiera di te.
Il Messaggio di Oggi: “BISOGNA CHE IO COMPIA LE OPERE MENTRE È GIORNO” • Giovanni 9: 4 • Efesini 5: 16 • Efesini 5: 15 • Giovanni 9: 5 • Matteo 5: 14 • Giovanni 8: 12 • Matteo 11: 29 • Giovanni 15: 15 • Matteo 11: 28 • Matteo 11: 30 • Giovanni 21: 14 • Matteo 26: 75 • Giovanni 21: 13 • Giovanni 21: 15-17 • Giovanni 10: 11 • Matteo 11: 29 • 1 Samuele 16: 11 • 1 Samuele 16 :5 • 1 Re 19 :21 • Salmo 89: 27 • Giovanni 21: 18 • Giacomo 4: 14 • Salmo 39: 5 • Ecclesiaste 9: 10 • Ecclesiaste 3: 22 • 1 Timoteo 6: 18-19 • Matteo 6: 20 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Nel 1967, Shel Shapiro e il suo gruppo cantavano ‘Bisogna saper perdere’, un messaggio che, a distanza di oltre mezzo secolo, è ancora incredibilmente attuale. Ma cosa vuol dire davvero saper perdere in un’epoca dove la pressione di vincere sembra dominare ogni aspetto della vita dei ragazzi? Nicoletta Carbone ne parla Obiettivo Salute Weekend con Shel Shapiro, cantante, autore e compositore e Stefano Rossi, psicopedagogista ed esperto di educazione emotiva e autore di Sarò il tuo porto sicuro (Feltrinelli).
Migliaia di ragazze e studenti hanno partecipato alle proteste organizzate da collettivi e organizzazioni transfemministe in diverse città italiane, dopo i femminicidi di Ilaria Sula e Sara Campanella. Con Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale. Il 1 aprile la Cina ha avviato un'esercitazione militare a sorpresa su più fronti con l'obiettivo di simulare un blocco navale di Taiwan. Con Lorenzo Lamperti, giornalista, da Taipei.Oggi parliamo anche di:Scienza • "I tatuaggi aumentano il rischio di cancro?" di Jasmin Fox-Skellyhttps://www.internazionale.it/magazine/jasmin-fox-skelly/2025/04/03/i-tatuagg-aumentano-il-rischio-di-cancroLibro • Nana Darloa Sekiyamah, La vita sessuale delle donne africane (Garzanti, 2025)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Nei 290 miliardi di stock di NPL stimati per fine 2024 in Italia (il dato viene dal Market Watch NPL di Banca IFIS) ce ne sono moltissimi che hanno un sottostante immobiliare. Un asset messo a garanzia di un finanziamento ma che non sempre si riesce a liquidare in tempi brevi. Spesso perché, banalmente, non esistono le condizioni di mercato per farlo. Ed emerge quindi la necessità di una gestione attiva di questi immobili. Ne abbiamo parlato con Juan Pablo Marino, Managing Partner di Mco real estate, società nata nel 2013 e specializzata proprio nella gestione di società con asset immobiliari in dissesto finanziario.
Andrea Malabaila"Prendi i tuoi sogni e scappa"Edizioni Spartacowww.edizionispartaco.comSe, come sosteneva Jean-Paul Sartre «il calcio è una metafora della vita», allora l'adolescenza non può che essere una finale di Champions, dove ti giochi il tutto per tutto. Lo è per Jacopo, «campione del mondo di sogni a occhi aperti»: è il maggio del 1996, la sua squadra del cuore sta per disputare la partita decisiva e lui, diciottenne, all'ultimo anno di liceo, sta per vivere la stagione più esaltante, spaventosa e straordinaria della sua esistenza. Alberto è il compagno di banco, l'amico per la pelle, sicuro di procurare due biglietti per il match. Bisogna colmare la distanza da Torino a Roma, e Jacopo riesce a prendere l'agognata patente. Ma l'adolescenza è un caos terribile e meraviglioso, ogni evento sembra nello stesso tempo possibile e irraggiungibile. Ci sono la maturità, i genitori con il fiato sul collo, la nonna malata, e poi l'universo ragazze non sempre gira nel verso giusto: Rossella è l'amore platonico di Jacopo, lei sì che gli sembra una chimera inafferrabile. È come stare sulle montagne russe: all'apice della felicità, tutto precipita. La sera della partita, dopo un gol entusiasmante, Jacopo prova una rinnovata fiducia di poter cambiare le cose. Corre fuori. La strada è lunga. Si ferma in un bar durante i rigori, per poi riprendere la sua personale missione… dichiararsi a Rossella.Un romanzo sull'amicizia, sulle passioni non solo calcistiche, in cui scorre veloce, travolgente, sorprendente, impetuosa, irresistibile la vita: «Eravamo ancora così giovani e innocenti da essere pura potenza».Andrea Malabaila è nato a Torino nel 1977. Ha pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il “vizio” della scrittura non lo ha più abbandonato. Autore per Marsilio, Azimut, Clown Bianco, BookSalad e Fernandel, nel 2007 ha fondato Las Vegas edizioni, di cui è direttore editoriale. Insegna scrittura creativa nella Scuola internazionale di Comics a Torino. Per Edizioni Spartaco ha scritto il romanzo “Lungomare nostalgia” (2023) e “Prendi i tuoi sogni e scappa” (2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ennesimo fenminicidio. A Messina una ragazza, Sara, di 22 anni è stata uccida da un suo compagno di corso. E al solito è partita una catena di montaggio di frasi....alcune sincere....altre banali.
Prevista l'adozione di un nuovo disciplinare per facilitare il contenumento. Nel 2024 nel vicentino ci sono stati 1.805 abbattimenti, 175 nell'Altopiano. "Bisogna fare di più - dice il vicepresidente della Provincia Marsetti - perchè cinghiali e lupi stanno compromettendo l'assegnazione delle malghe".
C'è un confine tra la propaganda e la bestemmia civile. Forza Italia lo ha superato il 23 marzo 2025, al Politeama Garibaldi di Palermo, usando la voce di Giovanni Falcone come sottofondo al proprio convegno sulla giustizia. Un partito fondato da un pregiudicato, costruito da un condannato per concorso esterno, che si prende il lusso di evocare Falcone nel salotto dove si riabilita D'Alì e si cita Mangano come “eroe”. Falcone parlava di codice penale, di riforme, di impegno. Parlava da magistrato che conosceva il peso delle parole. Ma chi lo cita oggi lo fa per spingere una riforma – la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri – che lo stesso Falcone temeva. In Cose di Cosa Nostra, nel 1991, spiegava che una tale separazione avrebbe indebolito la lotta alla mafia, spezzando l'unità della magistratura e rendendo più vulnerabile il lavoro delle procure alle pressioni esterne. E mentre Forza Italia si commuove davanti alle sue frasi, ignora il proprio archivio giudiziario: Marcello Dell'Utri, condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa; Antonio D'Alì, 6 anni, stessa imputazione; Amedeo Matacena, 3 anni per contiguità con la 'ndrangheta; Nicola Cosentino, 10 anni per concorso esterno con il clan dei Casalesi; Giancarlo Pittelli, 11 anni in primo grado per aver operato a favore della 'ndrangheta; Salvatore Ferrigno, 10 anni in primo grado per voto di scambio politico-mafioso. Falcone non appartiene a un partito. Non può essere brandizzato. Non può essere usato come copertura da chi ha contribuito, anche solo per affinità, a rendere questo Paese meno giusto. Bisogna ricordarsi di ricordare, anche quando non conviene. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Uno dei dubbi più comuni tra gli studenti di italiano riguarda l'uso di "sovra-" e "sopra-". Si dice sovraccarico o sopraccarico? Soprabito o sovrabito? Se anche tu hai avuto questo dilemma, sei nel posto giusto! Scopriamo insieme la differenza e il corretto utilizzo di questi due prefissi. Soprabito o Sovrabito? Scopri Quale Forma è Corretta La risposta è semplice: sono entrambe corrette! Tuttavia, pur avendo significati simili, vengono usate in contesti diversi. Vediamo insieme le principali differenze. L'uso di "Sovra-" Il prefisso "sovra-" è usato principalmente in contesti formali, tecnici o scientifici e ha una sfumatura di superiorità o eccesso (indica qualcosa che supera un certo limite). Esempi di parole con "sovra-" Sovraccarico: Eccesso di carico.Esempio: "Il sistema è in sovraccarico a causa dell'elevato numero di utenti." Sovrappeso: Peso superiore alla norma.Esempio: "Il medico ha diagnosticato un problema di sovrappeso in Luca." Sovrastruttura: Struttura aggiuntiva o superiore.Esempio: "La sovrastruttura dell'edificio è stata rinforzata." In questi casi, "sovra-" indica qualcosa che va oltre un certo limite, sia in senso fisico che figurato. L'uso di "Sopra-" A differenza di "sovra-", il prefisso "sopra-" è più comune e colloquiale, e viene usato per indicare posizione fisica o spaziale. Esempi di parole con "sopra-" Soprammobile: Oggetto decorativo solitamente messo su un mobile.Esempio: "Quel soprammobile è un regalo di mia nonna." Sopravveste: Indumento indossato (soprattutto nel passato) sopra altri vestiti.Esempio: "La sopravveste medievale era spesso riccamente decorata." Soprabito: Cappotto o giacca che viene indossato sopra altri vestiti.Esempio: "Oggi fa freddo, così ho deciso di uscire con il soprabito." Sopracciglia: Tratti arcuati fatti di peli e situati sopra le ciglia.Esempio: "Le mie sopracciglia sono folte." Sopraindicato: Qualcosa che è stato menzionato sopra, ad esempio in un documento.Esempio: "Bisogna consegnare i documenti all'ufficio sopraindicato." Soprannome: Nome usato "sul" nome vero.Esempio: "Il soprannome di Marco è 'pollice giallo' perché è negato con il giardinaggio." In questi casi, "sopra-" indica esclusivamente una posizione fisica o un concetto derivato da essa. Differenze e Linee Guida per l'Uso SOVRA-SOPRA-Formale, tecnico, scientificoColloquiale, di uso quotidianoIndica eccesso o superioritàIndica posizione fisica Quindi, se vuoi esprimere un concetto di superiorità o eccesso, usa "sovra-". Se invece vuoi semplicemente indicare la posizione di qualcosa rispetto a un altro oggetto, usa "sopra-". Attenzione alle Regole di Ortografia! Raddoppiamento della consonante: Quando "sovra-" o "sopra-" si uniscono a una parola che inizia per consonante, spesso causano il raddoppiamento della stessa.Esempi: "sovraccarico", "sopravvalutare". Eccezioni: Alcune parole, specialmente quelle di recente formazione, non seguono questa regola.Esempio: "sovratensione". Eliminazione della vocale: Quando il prefisso si unisce a una parola che inizia per vocale, quest'ultima viene eliminata.Esempi: "sovrabbondante", "soprabito". Scegliere tra sovra- e sopra- dipende dal contesto e dal significato che vuoi esprimere. Ora che conosci le differenze, potrai usare queste parole con sicurezza! Vuoi approfondire un altro dubbio comune tra chi studia l'italiano? Dai un'occhiata alla nostra lezione sull'uso delle espressioni "Di più vs In più"! Buono studio!
PALERMO (ITALPRESS) - “Abbiamo deciso di dedicare il nostro primo maggio proprio sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Io sarò presente qui a Palermo. Noi pensiamo che quello che è stato realizzato già con un provvedimento del Governo, un decreto, sia importante ma al momento non è sufficiente. Bisogna assolutamente investire in prevenzione, investire in maggiori controlli, mettere a sistema le banche dati, fare una formazione molto forte a partire dalle scuole, perché pensiamo che è lì che si debba creare una coscienza della tutela, della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Noi siamo impegnati con i nostri rappresentanti della sicurezza, li stiamo formando, continuiamo a formarli, ma è importante trasferire alle imprese un principio, investire in sicurezza non è mai un costo, è il modo per qualificare l'impresa, qualificare il lavoro e far sì che le persone che escono da casa per recarsi sui posti di lavoro possano tornare nelle loro abitazioni, perché il lavoro deve essere il luogo nel quale le persone realizzano la propria dignità e il proprio progetto di vita”. Così Daniela Fumarola, segretaria generale Cisl, a margine del congresso Cisl Palermo Trapani, anche alla luce dei morti sul lavoro che ci sono stati nelle ultime ore. xd6/vbo/gtr
Lunedì 24 marzo, insieme alle Donne al Volante, Liliana Russo e Katia De Rossi, Massimo Manzo, giornalista di Focus ci ha parlato del legame storico tra ricchezza e potere, evidenziando come i super ricchi abbiano influenzato i governi nel tempo. «L'influenza dei super ricchi c'è sempre stata, i banchieri nel Medioevo finanziavano le guerre. Ad esempio all'inizio del quindicesimo secolo Cosimo de' Medici comprò le istituzioni lasciando in vita la Repubblica ma concentrando tutto il potere nelle mani della sua famiglia. Bisogna preoccuparsi quando i super ricchi occupano o stravolgono le istituzioni». OLIGARCHI – Manzo ci ha parlato del ruolo degli oligarchi in Russia. «Gli oligarchi hanno un ruolo importantissimo nell'economia russa e nel supporto al regime di Putin. Lui stesso potrebbe essere definito un oligarca perché ha un patrimonio sterminato che nessuno ha potuto quantificare. L'influenza degli oligarchi è iniziata dalla caduta dell'Unione Sovietica, quando la ricchezza era concentrata nelle mani di pochissime persone».
PALERMO (ITALPRESS) - “Allarme salari? E' dimostrato che quando ci sono i rinnovi dei contratti i salari crescono. È quello che la CISL ripete ormai da tantissimi anni. Bisogna rinnovare i contratti sia pubblici che privati, perché è lì che si ragiona sugli incrementi. Pensiamo che ritardare nei rinnovi di contratti, penso a quelli del settore pubblico, sia assolutamente sbagliato perché si nega a lavoratrici e lavoratori la possibilità di avere un incremento salariale, in questo tempo così complesso e soprattutto. Se penso ai contratti del pubblico impiego, mai si era verificato che ci fossero delle risorse per i rinnovi contrattuali, nel nostro caso fino al 2030. Il tema salariale va affrontato con i rinnovi, il tema salariale va affrontato con una maggiore produttività che va redistribuita, va affrontato con investimenti che devono generare buona occupazione, stabilizzare l'occupazione che c'è e dare la possibilità alle persone di potere immaginare un proprio progetto di vita concreto”. Così Daniela Fumarola, segretaria generale Cisl, a margine del congresso Cisl Palermo Trapani. Sulla Sicilia e il gap tra mezzogiorno e nord: “Credo che al Sud, come anche nel resto del Paese, vadano spese bene le risorse delle quali si dispone. Abbiamo risorse importantissime del PNRR che, se spese presto e bene, possono generare nuova occupazione, possono stabilizzare quella che c'è e possono dare appunto una prospettiva anche a coloro che in questo momento vivono un rapporto di lavoro povero. In Italia non c'è un problema di occupazione, c'è un problema non di quantità ma di qualità del lavoro. Spesso, soprattutto giovani e donne, sono obbligate ad accettare lavori poveri e quindi part-time involontari perché non riescono a conciliare la vita lavorativa con la vita personale, non possono fare straordinari. Noi dobbiamo concentrarci su queste due leve, investimenti e spendere bene le risorse. Il 2026, che è la scadenza per la quale il PNRR concluderà il suo percorso, è alle porte. Pensiamo che attraverso una governance partecipata, quindi con l'impegno di tutti a partire del sindacato, si possa e si debba verificare la qualità della spesa, perché sarebbe sbagliato e sarebbe veramente un tradimento nei confronti delle persone, avere le disponibilità, non poterle utilizzare e lasciare che la disoccupazione, soprattutto al Sud, resti”. xd6/vbo/gtr
PALERMO (ITALPRESS) - “Allarme salari? E' dimostrato che quando ci sono i rinnovi dei contratti i salari crescono. È quello che la CISL ripete ormai da tantissimi anni. Bisogna rinnovare i contratti sia pubblici che privati, perché è lì che si ragiona sugli incrementi. Pensiamo che ritardare nei rinnovi di contratti, penso a quelli del settore pubblico, sia assolutamente sbagliato perché si nega a lavoratrici e lavoratori la possibilità di avere un incremento salariale, in questo tempo così complesso e soprattutto. Se penso ai contratti del pubblico impiego, mai si era verificato che ci fossero delle risorse per i rinnovi contrattuali, nel nostro caso fino al 2030. Il tema salariale va affrontato con i rinnovi, il tema salariale va affrontato con una maggiore produttività che va redistribuita, va affrontato con investimenti che devono generare buona occupazione, stabilizzare l'occupazione che c'è e dare la possibilità alle persone di potere immaginare un proprio progetto di vita concreto”. Così Daniela Fumarola, segretaria generale Cisl, a margine del congresso Cisl Palermo Trapani. Sulla Sicilia e il gap tra mezzogiorno e nord: “Credo che al Sud, come anche nel resto del Paese, vadano spese bene le risorse delle quali si dispone. Abbiamo risorse importantissime del PNRR che, se spese presto e bene, possono generare nuova occupazione, possono stabilizzare quella che c'è e possono dare appunto una prospettiva anche a coloro che in questo momento vivono un rapporto di lavoro povero. In Italia non c'è un problema di occupazione, c'è un problema non di quantità ma di qualità del lavoro. Spesso, soprattutto giovani e donne, sono obbligate ad accettare lavori poveri e quindi part-time involontari perché non riescono a conciliare la vita lavorativa con la vita personale, non possono fare straordinari. Noi dobbiamo concentrarci su queste due leve, investimenti e spendere bene le risorse. Il 2026, che è la scadenza per la quale il PNRR concluderà il suo percorso, è alle porte. Pensiamo che attraverso una governance partecipata, quindi con l'impegno di tutti a partire del sindacato, si possa e si debba verificare la qualità della spesa, perché sarebbe sbagliato e sarebbe veramente un tradimento nei confronti delle persone, avere le disponibilità, non poterle utilizzare e lasciare che la disoccupazione, soprattutto al Sud, resti”. xd6/vbo/gtr
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Zappi ( Presidente AIA): "La FVS rendere più credibile il calcio delle categorie inferiori, un passo verso il Var a chiamata in Serie A. Bisogna essere d'accordo sulle regole codificate. Orsato sta cercando talento arbitrale. La CAN meglio unificata che divisa. Presto ci sarà la spiegazione della decisione arbitrale come nel football."
Bisogna essere benestanti per stare bene?Advertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
Michele Paolino"La Bohème italiana"Emilio SalgariEdizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.it “La Bohème italiana”, pubblicato per la prima volta nel 1909, è l'unico romanzo non d'avventura scritto da Emilio Salgari, un libro strano, anomalo e inclassificabile nel mare magnum salgariano di oltre 200 opere esotiche, tra romanzi e racconti, sfornate a ripetizione per sbarcare il lunario e compiacere i lettori, ma snobbate dai circoli letterari dell'epoca.Racconta le scapigliate vicende (in parte autobiografiche) di un variopinto gruppo di giovani artisti e letterati squattrinati e geniali che, abbandonando la vita di città (la Torino di fine Ottocento, qui ribattezzata “Grissinopoli”), si recano in campagna per fondare una piccola comunità artistica, la «Topaia».«Bisogna di nuovo ubriacarsi, abitare le soffitte e farsi crescere la barba». Come nel celebre libro di Henri Murger, da cui Giacomo Puccini trarrà la sua Bohème, i protagonisti di Salgari trascorrono una vita goliardica e spensierata, rocambolesca e divertente, fra abbondanti bevute di barbera e grappini, scherzi funambolici e lunghe partite a carte, rumorosi festini e incoscienti peripezie, infinite discussioni e schiamazzi teatrali, in una perenne situazione di ristrettezze economiche che li costringe a mettere in campo ingegnosi espedienti per ovviare alla continua «scarsità delle loro borse», come aste di improbabili oggetti, produzione di falsi papiri egiziani, apparizioni di spettri…E tuttavia, come nella Bohème pucciniana il Grande Freddo finisce per stringere Rodolfo e Mimì in un abbraccio mortale, così il testo di Salgari è pervaso dalla malinconia per un periodo della vita ormai perduto per sempre. Una rielaborazione ironica, scanzonata e dolceamara della sua stessa esistenza, agli antipodi del Salgari eroico. Un tentativo di onorare il proprio debito culturale, dichiarando a posteriori la propria appartenenza ad un movimento artistico e letterario, la “Scapigliatura” per l'appunto.Un Salgari molto diverso dal creatore delle avventure dei pirati malesi, lontanissimo dai mari d'Oriente e dagli esotismi per cui è diventato celebre: uno scrittore brillante, umoristico e insieme malinconico, vigoroso e anticonformista, ironico e scanzonato, talora nostalgico, mai decadente. Una (ri)scoperta preziosa; un piccolo capolavoro di virtuosa leggerezza. Un testo quasi sconosciuto, che vale davvero la pena di rileggere.«La Bohème italiana assomiglia a un messaggio rinchiuso in una bottiglia, a una richiesta d'aiuto, a una battaglia interiore tra malessere e voglia di vivere, a un invito, per tutti noi ‘cari amici lettori', a non smarrire le gioie, le speranze, la vivacità della nostra giovinezza. Una gemma rara, questa quasi autobiografia del papà dei nostri eroi, che non avrebbe di certo sfigurato tra i vasi di metallo prezioso, le perle, i cumuli di diamanti e di brillanti mescolati assieme, ‘scintillanti come tanti soli, sotto i riflessi della gran lampada dorata sospesa al soffitto' nel covo della Tigre della Malesia» (Michele Paolino). Emilio Salgari (Verona, 1862 - Torino, 1911) è stato il più popolare scrittore di romanzi di avventura della storia della letteratura italiana. Il ciclo dei pirati della Malesia, quello dei corsari delle Antille e storie fantastiche come Le meraviglie del Duemila (il testo più importante della protofantascienza in Italia), scritti senza mai abbandonare le sue case di Verona prima e di Torino poi, lo hanno fatto diventare celebre. I suoi più di 80 romanzi sono stati continuamente ristampati, con straordinario successo, e tutta[1]via fu sempre afflitto da angustie economiche. A lungo ignorato dalla critica, morì suicida nel parco di Villa Rey a Torino.Michele Paolino è nato nel 1966 in Borgo San Paolo, storico quartiere operaio di Torino, da una famiglia di origine lucana. Padre di tre figli, di cui una in affidamento, laureato in Scienze politiche, è stato per dieci anni presidente di circoscrizione e per nove consigliere comunale della sua città. Giornalista pubblicista, si occupa di comunicazione e di social media. Appassionato di musica d'autore italiana, conduce da alcuni anni una trasmissione dedicata a questo genere musicale su una web radio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Un episodio capovolto per andare a curiosare nella vita di Matteo e nelle sue imprese nel mondo del drytooling. Bisogna ringraziare Ippo che come rappresentante di ogni Vertigos (e Patreon) ha accompagnato Ale in questa nuova sfida. Fateci sapere se avete apprezzato! ........................................................................... VERTIGINI è un podcast originale di Matteo Pilon e Alessandro Zanchetta . SE VUOI SOSTENERE QUESTO PROGETTO PUOI FARLO SUL NOSTRO PATREON A QUESTO LINK: https://www.patreon.com/vertiginipodcast/membership ............................................................................ Music: When We Were Still Alive by Bryo is licensed under a Creative Commons License. https://creativecommons.org/licenses/... Support by RFM - NCM: https://bit.ly/3KchqWp
L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.Arriva da Brescia la tragica notizia di una neonata morta durante il parto. I genitori della bambina hanno sporto denuncia per far chiarezza sull'accaduto. Alcuni giorni dopo un medico dell'équipe si sarebbe tolto la vita gettandosi nel vuoto da un ponte a Trento. Sono oltre 35mila le azioni legali all'anno, delle quali il 97 per cento si risolve con il proscioglimento. Bisogna tutelare meglio e di più i medici sotto pressione? Lo chiediamo a Giovanni Leoni, vicepresidente Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici).
Se c'è una cosa che ripete spesso Edo è che“i link visivi non funzionano nel podcast”. La soluzione? Una puntata link VIDEO in cui hackereremo format, produttività a suon di “no” e molto altro. E come al solito, grazie a Fondazione Dude per averci ospitato! (https://fondazionedude.org/)▫️ Guarda la puntata sul nostro canale YouTube
Andrea Dematteis"La valle tradita"1744 - La guerra dei potenti si abbatte sui monti dell'antico DelfinatoFusta Editorewww.fustaeditore.it«Luc, Luc! Ascoltami! È finita!» gli gridò Simon nelle orecchie, mentre il montanaro cercava di Divincolarsi, scalciando e dimenandosi. «Non fare stupidaggini adesso… Passerà! Credimi, passerà!» Una nuova vita attendeva il ragazzo che si era ribellato al corso della storia...Il paradosso della guerra, che colpisce vinti e vincitori, la lotta impari tra i deboli e il potere, l'amore, osteggiato o complicato, l'amicizia, il tradimento, il perdono... Sono i grandi temi dell'esistenza, con cui tutti ci confrontiamo. L'autore li tratta da una decisa angolazione, con originalità, dove la rigorosa ricostruzione storica è accompagnata da una tumultuosa narrazione, tra azione, fantasia e un'attenta analisi introspettiva dei protagonisti.Anno 1743. La Guerra di successione austriaca irrompe nelle Alpi, tra Francia e Piemonte. Da un lato le armate di Luigi XV, dall'altro le truppe di Carlo Emanuele III. Nel mezzo i montanari del Delfinato, gente non abituata al controllo militare. I Bonnard Scartari, custodi delle antiche leggi, vivono a Blins, una delle valli appese alle cime. Oscuri misteri si sono portati via il padre e restano Ester, Agnés e Luc, un Giovanotto che apprezza la libertà severa della montagna: campi, fieno e tanta fatica, ma aria fresca nei polmoni. Beatris, invece, è figlia del console. Allegra e innamorata di Luc, sogna di essere chiesta in sposa, ignara dell'abisso scavato tra la sua gente e gli Scartari. La guerra colpisce con violenza e fame! Bisogna schierarsi, cadono le maschere, affiorano verità torbide dal passato. Incredibili vicende mettono i Bonnard in guai seri. Poi, nell'estate del 1744, gli invasori scendono dai colli e la battaglia arrossa le praterie di Blins. Com'è stato possibile? Luc deve scappare, se vuole salvarsi. Ma dove? E il suo mondo, la madre, Beatris? Fugge nel cuore dell'Europa, lontano da chi lo insegue, dai suoi fantasmi, dall'amore e dalla speranza. Fa esperienze al limite, vuole dimenticare, ma i conti non sono chiusi. C'è un avversario che non demorde, Robért, incaricato dal suo re di scovare il fuggitivo. Anche Bert è montanaro, della valle Stura, e sa il fatto suo. Anche lui ha perso affetti e porta con sé dei tormenti. Chi dei due prevarrà? Il racconto diviene travolgente: una partita a scacchi tra rivali che, per assurdo, potrebbero allearsi, ma che rischiano di finire in pasto ai fasti e alle contraddizioni del mondo di cristallo di metà ‘700.Andrea Dematteis, nasce a Torino nel 1965, vive con Enrica e il più giovane dei cinque figli in Valle Varaita, sulle Alpi saluzzesi. Liceo Scientifico, Laurea in Veterinaria, Dottorato in Ecologia e trentacinque anni di lavoro in campo e all'Università. Pubblicazioni tecniche e articoli scientifici ma, nella bisaccia, la passione per la storia e il racconto storico, finché si cimenta di persona: nel 2022 l'esordio con il romanzo Il cavaliere di Hèdonville (Fusta Editore), prima parte di una saga d'epoca napoleonica, completata l'anno successivo con Il Segreto della Vecchia Guardia (Fusta, 2023). Ora, sempre con Fusta, questo terzo romanzo: cambiano tempi, protagonisti e atmosfere, ma la passione che si respira è sempre la stessa.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
L'Istituto Von Mentlen di Bellinzona è stato teatro (soprattutto negli anni tra il 1932 e il 1962, ma non solo come dimostra la storia contenuta in questo Laser) di internamenti coatti di bambini e bambine che per vari motivi non potevano vivere con le loro famiglie. A gestire il Von Mentlen erano le suore della Congregazione della Santa croce di Menzingen.Uno studio – pubblicato dall'Università di Ginevra, firmato da Marco Nardone, e presentato all'inizio di ottobre 2024 a Bellinzona - racconta di questa realtà. È stato intitolato Bisogna portare alla luce queste sofferenze, e ha incontrato la collaborazione dello stesso istituto. Contiene dodici interviste biografiche di chi è passato di lì, e sono ricordi e racconti che parlano di sofferenze e di violenze.La voce che guida questo audio-documentario è di una donna, all'epoca bambina, entrata in Istituto nel 1962. Ha chiesto di rimanere anonima. L'ha incontrata Francesca Torrani.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Chi crede nel figlio ha vita eterna25 Nacque dunque una discussione sulla purificazione, tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo. 26 E andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te di là dal Giordano, e al quale rendesti testimonianza, eccolo che battezza, e tutti vanno da lui». 27 Giovanni rispose: «L'uomo non può ricevere nulla se non gli è dato dal cielo. 28 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: “Io non sono il Cristo, ma sono stato mandato davanti a lui”. 29 Colui che ha la sposa è lo sposo, ma l'amico dello sposo, che è presente e lo ascolta, si rallegra vivamente alla voce dello sposo; questa gioia, che è la mia, è ora completa. 30 Bisogna che egli cresca e che io diminuisca. 31 Colui che viene dall'alto è sopra tutti; colui che viene dalla terra è della terra e parla come uno che è della terra; colui che viene dal cielo è sopra tutti. 32 Egli rende testimonianza di quello che ha visto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza. 33 Chi ha ricevuto la sua testimonianza ha confermato che Dio è veritiero. 34 Perché colui che Dio ha mandato dice le parole di Dio; [Dio] infatti non dà lo Spirito con misura. 35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato ogni cosa in mano. 36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna; chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui».lascia un commentoSupport the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Gesù e Nicodemo: la nuova nascitaGesù e Nicodemo: la nuova nascita3 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2 Egli venne di notte da lui e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi segni che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio». 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. 7 Non ti meravigliare se ti ho detto: “Bisogna che nasciate di nuovo”. 8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito». 9 Nicodemo replicò e gli disse: «Come possono avvenire queste cose?» 10 Gesù gli rispose: «Tu sei maestro d'Israele e non sai queste cose? 11 In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo, e testimoniamo di ciò che abbiamo visto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti? 13 Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell'uomo [che è nel cielo]. 14 «E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, 15 affinché chiunque crede in lui [non perisca, ma] abbia vita eterna. lascia un commentoSupport the show