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Attacchiamo con il resoconto della presentazione al Salone del libro di Torino e poi con la storiaccia di Alec Baldwin. Poi spazio a due serie: Strappare lungo i bordi di Zerocalcare e Vita da Carlo di Carlo Verdone. E poi non si sa perchè: Cuori. Tra i film ci sono due di Netflix cioè 8 Rue de l'humanité e Night Teeth, terribili ognuno a modo proprio, poi I giganti di Bonifacio Angius, L'arminuta, Halloween Kills e Petite Maman.
Attacchiamo con il resoconto della presentazione al Salone del libro di Torino e poi con la storiaccia di Alec Baldwin. Poi spazio a due serie: Strappare lungo i bordi di Zerocalcare e Vita da Carlo di Carlo Verdone. E poi non si sa perchè: Cuori. Tra i film ci sono due di Netflix cioè 8 Rue de l'humanité e Night Teeth, terribili ognuno a modo proprio, poi I giganti di Bonifacio Angius, L'arminuta, Halloween Kills e Petite Maman.
Puntata dedicata a #RomaFF16 con le interviste ad Amanda Sthers regista di "Promises" con Pierfrancesco Favino; a Filippo Vendemiati e Franco Grillini sul documentario "Let's Kiss - Una rivoluzione gentile". Renzo Carbonera parla di "Takeaway", l'ultimo film con Libero De Rienzo e con una storia di doping. Dalla Sardegna, esce "I Giganti" di Bonifacio Angius e dalla Festa di Roma il cortometraggio "Una nuova voce" di Peter Marcias. Tra le altre uscite: "Petite Maman" di Celine Sciamma; "L'Arminuta" di Giuseppe Bonito e "Upside down" di Luca Tornatore.
Puntata dedicata a #RomaFF16 con le interviste ad Amanda Sthers regista di "Promises" con Pierfrancesco Favino; a Filippo Vendemiati e Franco Grillini sul documentario "Let's Kiss - Una rivoluzione gentile". Renzo Carbonera parla di "Takeaway", l'ultimo film con Libero De Rienzo e con una storia di doping. Dalla Sardegna, esce "I Giganti" di Bonifacio Angius e dalla Festa di Roma il cortometraggio "Una nuova voce" di Peter Marcias. Tra le altre uscite: "Petite Maman" di Celine Sciamma; "L'Arminuta" di Giuseppe Bonito e "Upside down" di Luca Tornatore.
Presentato al Locarno Film Festival, I giganti di Bonifacio Angius arriva finalmente al cinema. Ce ne parla Francesco Alò in una nuova videorecensione.
Con Giona Nazzaro, Bonifacio Angius, Michele Manca e Nevina Satta
con Andrea Segre, Gabriele Salvatores, Claudio Santamaria, Bonifacio Angius, Vittorio Storaro
Il film di Bonifacio Angius, Ovunque proteggimi, vincitore del premio come miglior film al festival Visioni Italiane di Bologna, racconta la storia di Alessandro e Francesca, che si incontrano durante un avvenimento spiacevole come il TSO (trattamento sanitario obbligatorio) e intraprendono un viaggio fisico e mentale rivelando le loro fragilità ma anche un senso di vicinanza e la possibilità di riscattarsi...“il film racconta la storia di due solitudini non volute”, racconta il regista. Lui è un cantante di musica folk sassarese che ha perso la gioia del suo lavoro e, in un momento di crisi, subisce un TSO, lei una madre a cui è stato tolto il figlio e conduce una vita di macerie. Da questo incontro nasce un forte legame, e Alessandro diventa quasi l'angelo custode di Francesca. Inizia così il film e il viaggio dei due verso una ribellione alle regole della società.....Abbiamo chiesto al regista per quali motivi ha deciso di raccontare la storia di due personaggi ai margini: “molto spesso non decidi tu le storie da raccontare, sono loro che scelgono te”, aggiungendo che, a suo parere, “in tutti i capolavori del cinema e della letteratura vengono raccontati personaggi cosiddetti marginali”. Angius precisa che non ha voluto fare un film sulla salute mentale:“i personaggi non sono affetti da patologie ma reagiscono a delle cose che gli capitano durante la loro strada. Io penso che molte persone, se messe nella loro posizione, potrebbero reagire nell'identica maniera”. E insiste su questo punto interrogandosi: "Dove sta la patologia? La patologia è qualcosa di veramente sottile, io non ci vedo niente di patologico. Questi personaggi vivono qualcosa di familiare, che molto spesso è tenuto nascosto, per pudore soprattutto. Ci sono tantissime famiglie (a cui viene tolta la capacità genitoriale) che vivono situazioni del genere e che le tengono nascoste, quindi ho sempre pensato che fosse un argomento che potesse essere compreso da tanti, perché molti l'hanno vissuto direttamente.”
Il film di Bonifacio Angius, Ovunque proteggimi, vincitore del premio come miglior film al festival Visioni Italiane di Bologna, racconta la storia di Alessandro e Francesca, che si incontrano durante un avvenimento spiacevole come il TSO (trattamento sanitario obbligatorio) e intraprendono un viaggio fisico e mentale rivelando le loro fragilità ma anche un senso di vicinanza e la possibilità di riscattarsi...“il film racconta la storia di due solitudini non volute”, racconta il regista. Lui è un cantante di musica folk sassarese che ha perso la gioia del suo lavoro e, in un momento di crisi, subisce un TSO, lei una madre a cui è stato tolto il figlio e conduce una vita di macerie. Da questo incontro nasce un forte legame, e Alessandro diventa quasi l'angelo custode di Francesca. Inizia così il film e il viaggio dei due verso una ribellione alle regole della società.....Abbiamo chiesto al regista per quali motivi ha deciso di raccontare la storia di due personaggi ai margini: “molto spesso non decidi tu le storie da raccontare, sono loro che scelgono te”, aggiungendo che, a suo parere, “in tutti i capolavori del cinema e della letteratura vengono raccontati personaggi cosiddetti marginali”. Angius precisa che non ha voluto fare un film sulla salute mentale:“i personaggi non sono affetti da patologie ma reagiscono a delle cose che gli capitano durante la loro strada. Io penso che molte persone, se messe nella loro posizione, potrebbero reagire nell’identica maniera”. E insiste su questo punto interrogandosi: "Dove sta la patologia? La patologia è qualcosa di veramente sottile, io non ci vedo niente di patologico. Questi personaggi vivono qualcosa di familiare, che molto spesso è tenuto nascosto, per pudore soprattutto. Ci sono tantissime famiglie (a cui viene tolta la capacità genitoriale) che vivono situazioni del genere e che le tengono nascoste, quindi ho sempre pensato che fosse un argomento che potesse essere compreso da tanti, perché molti l’hanno vissuto direttamente.”
Il film di Bonifacio Angius, Ovunque proteggimi, vincitore del premio come miglior film al festival Visioni Italiane di Bologna, racconta la storia di Alessandro e Francesca, che si incontrano durante un avvenimento spiacevole come il TSO (trattamento sanitario obbligatorio) e intraprendono un viaggio fisico e mentale rivelando le loro fragilità ma anche un senso di vicinanza e la possibilità di riscattarsi...“il film racconta la storia di due solitudini non volute”, racconta il regista. Lui è un cantante di musica folk sassarese che ha perso la gioia del suo lavoro e, in un momento di crisi, subisce un TSO, lei una madre a cui è stato tolto il figlio e conduce una vita di macerie. Da questo incontro nasce un forte legame, e Alessandro diventa quasi l'angelo custode di Francesca. Inizia così il film e il viaggio dei due verso una ribellione alle regole della società.....Abbiamo chiesto al regista per quali motivi ha deciso di raccontare la storia di due personaggi ai margini: “molto spesso non decidi tu le storie da raccontare, sono loro che scelgono te”, aggiungendo che, a suo parere, “in tutti i capolavori del cinema e della letteratura vengono raccontati personaggi cosiddetti marginali”. Angius precisa che non ha voluto fare un film sulla salute mentale:“i personaggi non sono affetti da patologie ma reagiscono a delle cose che gli capitano durante la loro strada. Io penso che molte persone, se messe nella loro posizione, potrebbero reagire nell’identica maniera”. E insiste su questo punto interrogandosi: "Dove sta la patologia? La patologia è qualcosa di veramente sottile, io non ci vedo niente di patologico. Questi personaggi vivono qualcosa di familiare, che molto spesso è tenuto nascosto, per pudore soprattutto. Ci sono tantissime famiglie (a cui viene tolta la capacità genitoriale) che vivono situazioni del genere e che le tengono nascoste, quindi ho sempre pensato che fosse un argomento che potesse essere compreso da tanti, perché molti l’hanno vissuto direttamente.”
Seconda puntata di Cult Fiction, il programma dedicato al cinema condotto su Unica Radio da Tore Seduto e Denise Paulis. L'ospite è il regista e sceneggiatore Bonifacio Angius. Il racconto sonoro al termine della puntata è Trainspotting. Buon ascolto!
Una puntata dedicata al cinema italiano nelle sue diverse espressioni. C'è il cinema indipendente delle isole e quello da italiano medio. Ospiti, Pasquale Scimeca con "Biagio", ambientato tra le zone montane intorno a Palermo, per raccontare la storia vera di Fratel Biagio convertito al francescanesimo. E dalla Sardegna "Perfidia" diretto da Bonifacio Angius, rapporto tra una padre e un figlio in una Sassari grigia e piovosa. Infine, una lunga conversazione in studio con Maccio Capatonda e Luigi Luciano, con l'aiuto del giovane esperto GIulio Pacini, in occasione dell"uscita del film "Italiano medio". Già in testa nella corsa ai biglietti.
Una puntata dedicata al cinema italiano nelle sue diverse espressioni. C'è il cinema indipendente delle isole e quello da italiano medio. Ospiti, Pasquale Scimeca con "Biagio", ambientato tra le zone montane intorno a Palermo, per raccontare la storia vera di Fratel Biagio convertito al francescanesimo. E dalla Sardegna "Perfidia" diretto da Bonifacio Angius, rapporto tra una padre e un figlio in una Sassari grigia e piovosa. Infine, una lunga conversazione in studio con Maccio Capatonda e Luigi Luciano, con l'aiuto del giovane esperto GIulio Pacini, in occasione dell"uscita del film "Italiano medio". Già in testa nella corsa ai biglietti.
Una puntata dedicata al cinema italiano nelle sue diverse espressioni. C'è il cinema indipendente delle isole e quello da italiano medio. Ospiti, Pasquale Scimeca con "Biagio", ambientato tra le zone montane intorno a Palermo, per raccontare la storia vera di Fratel Biagio convertito al francescanesimo. E dalla Sardegna "Perfidia" diretto da Bonifacio Angius, rapporto tra una padre e un figlio in una Sassari grigia e piovosa. Infine, una lunga conversazione in studio con Maccio Capatonda e Luigi Luciano, con l'aiuto del giovane esperto GIulio Pacini, in occasione dell"uscita del film "Italiano medio". Già in testa nella corsa ai biglietti.
Mario Olivieri, Protagonista, Perfidia. Perfidia, regia Bonifacio Angius, contat sa bida de Ànghelu, unu pitzocu de 35 annos, sena arte ne parte, chi istat in... More The post Mario Olivieri – Perfidia #RomaFF9 appeared first on Fred Canale Sardu » FRED Podcast Sardu. Mario Olivieri – Perfidia #RomaFF9 was first posted on ottobre 24, 2014 at 3:14 pm.©2015 "Fred Canale Sardu". Use of this feed is for personal non-commercial use only. If you are not reading this article in your feed reader, then the site is guilty of copyright infringement. Please contact me at radio@fred.fm
Giovanni Chiodi dal Rossini Opera Festival di Pesaro - Francesco Fodarella Direttore Artistico di ARIANO FOLKFESTIVAL ci parla della dicaiannovesima edizione - Bonifacio Angius regista di PERFIDIA, l'unico film italiano in concorso al Festival di Locarno - Marco Zappalaglio di Piccolo Parallelo ci parla della situazione del Teatro di Romanengo
Il nostro inviato Steve Della Casa mostra la corda. Dopo tante gloriose edizioni del Festival di Locarno "raggiunte" in bicicletta, quest'anno il bolso atleta piemontese è dovuto ricorrere alla automobile. Purtroppo gli anni passano per tutti. Anche per il Festival diretto da Carlo Chatrian, giunto alla 67a edizione. Oggi saranno insieme a noi Dario Argento, Gianfranco Pannone presente con Sul vulcano e Bonifacio Angius, che presenta nella sezione del Concorso internazionale Perfidia. A coordinare il tutto da par suo Enrico Magrelli stanziale a Via Asiago. In conduzione Steve Della Casa ed Enrico Magrelli.
Giovanni Chiodi dal Rossini Opera Festival di Pesaro - Francesco Fodarella Direttore Artistico di ARIANO FOLKFESTIVAL ci parla della dicaiannovesima edizione - Bonifacio Angius regista di PERFIDIA, l'unico film italiano in concorso al Festival di Locarno - Marco Zappalaglio di Piccolo Parallelo ci parla della situazione del Teatro di Romanengo (seconda parte)
Giovanni Chiodi dal Rossini Opera Festival di Pesaro - Francesco Fodarella Direttore Artistico di ARIANO FOLKFESTIVAL ci parla della dicaiannovesima edizione - Bonifacio Angius regista di PERFIDIA, l'unico film italiano in concorso al Festival di Locarno - Marco Zappalaglio di Piccolo Parallelo ci parla della situazione del Teatro di Romanengo (seconda parte)