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FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 54 - 12 Maggio 2025Di cosa parliamo* Il Collasso di Internet* Apple darà il segnale* AI Overviews è peggio di quello che pensi* AI Max di Google: un mondo senza Keyword* L'Internet Liquida sarà API First (o MCP)* La Realtà Aumentata* SalutiPremessa: Vi ho raccontato del WMF in Silicon Valley come parte del nostro Road to WMF 2025. Ci sono delle belle novità in arrivo. Il 29 Aprile si è svolto The Script Day: un evento online e gratuito dove alcuni dei Best PPC Influencers del 2025 ci hanno raccontato le novità sulla tematica. Mentre il 20 maggio si terrà la conferenza stampa del WMF.E poi ci sono due eventi partner nel Road To! Il primo è il SusHi Tech 8-10 maggio a Tokyo. Il WMF - We Make Future ha partecipato all'evento insieme al Comune di Bologna per ridisegnare il futuro delle metropoli.Il secondo è il Montemagno Live 2025, il tour che toccherà Milano, Torino, Firenze, Bologna e Roma! La tappa di Bologna del Montemagno Tour 2025 sarà al Teatro Europauditorium il 18 Maggio alle 21:00. E io ci andrò, visto che Bologna è la nostra città!Marco Montemagno salirà sul palco con un monologo di idee, humor e provocazione per affrontare le sfide future. Ci sarà anche un bonus esclusivo per accedere a un workshop gratuito su ChatGPT.Ci vediamo lì?Qui il sito ufficiale del Tour. Qui tutto il nostro RoadShow.IL COLLASSO DI INTERNETInternet, per come l'abbiamo imparata a conoscere, collasserà.Il potere economico si concentrerà nelle mani di pochi. La produzione di informazioni testuali sarà sempre minore, controllata, fatta da persone pagate in modo specifico per questo.Le voci autorevoli diminuiranno.Il mondo video resterà un mondo a parte, ma anche qui avremo un cambiamento con molta spazzatura e sempre meno valore, da andare a ricercarsi con cura.Questo è ciò che avverrà con la scusa dell'Intelligenza Artificiale.Se Google avesse attivato AI Overviews senza che ci fosse ChatGPT ci sarebbe stata una rivolta sociale. I guadagni di Google aumenteranno. Il traffico delle query informative non era poi così importante a livello economico per Google. Ma lo era per le aziende. Che alzeranno gli investimenti per compensare.I proprietari dei siti produrranno sempre meno contenuti informativi, perché non conviene.Sia chiaro: l'Intelligenza Artificiale Generativa è uno strumento utilissimo. Ma se c'è una possibilità che le cose possano andare male, questa possibilità sarà realtà.E non perché ci sono i cattivi in giro, ma perché il mondo nel quale tutti viviamo è un mondo che ha da molti anni una direzione chiaramente economica. Questa direzione, più l'azienda diventa grande, più diventa l'unico obiettivo da perseguire.Le aziende devono guadagnare. Non ci piove su questo.Non abbiamo però trovato il modo di proteggere il valore del mondo che viene distrutto da una cosa nuova.Attenzione. Voglio essere chiaro. Può essere che non ci sia alcun modo. Ma nessuno può saperlo perché non ci abbiamo nemmeno provato. Non vorrei però che passasse il messaggio del tipo: “hey, guarda che queste cose accadono sempre. Prendi Uber ad esempio…”Non è questo il caso. Qui stiamo parlando di toccare tutta la parte di condivisione della conoscenza in senso ampio. Cosa nascerà da questa era non lo sappiamo. Se l'Umanità si impigrisse perché non ha alcuna soddisfazione nel cercare qualcosa di nuovo da poi condividere, non sappiamo cosa potrebbe accadere.Vabbè, magari è un pensiero mio.Quando è nato il Web 2.0 sembrava una cosa solo FIGHISSIMA. Il frutto sono stati i Content Creator, che hanno subito mostrato il loro aspetto positivo, prima che le piattaforme ne approfittassero spremendoli e creando ambienti sempre più tossici, veloci, superficiali. Distruggendo poi i luoghi di discussione, cambiando radicalmente il significato della parola conversazione.Conversazione:Dal lat. conversatio -onis ‘il trovarsi insieme', der. di conversari ‘trovarsi insieme'.Oggi è io contro chi non la pensa come me. Risultato? Odio ovunque.Vabbè, magari è un pensiero mio.Però sogno da sempre un mondo consapevole che ragioni insieme sulle innovazioni e sulla tutela di ciò che abbiamo. Magari non c'è soluzione. Il problema principale però è la resa cognitiva. Non parliamo nemmeno più di come si potrebbe fare diversamente. Accettiamo e basta.E le Big Tech se ne approfittano, ovviamente, di questo.Se possono guadagnare di più senza alzare polveroni, legittimate dall'innovazione o dal doversi adattare, lo fanno senza alcuna preoccupazione di distruggere le realtà che fino ad ora hanno creato quel valore. Vabbè, magari è un pensiero mio.A livello personale non sono preoccupato. Io da sempre regalo tutto quello che ho. Ma ricordo cosa è successo con i blog. C'è stata un'era fiorente, molte persone scrivevano, conveniva. Poi non c'è stato modo di renderle indipendenti. Si sono fatte assumere e hanno smesso di condividere.Spero che questa cosa non avvenga con un più grande impatto. La mia paura più grande è che il danno più grande lo subiremo noi come esseri umani. Così come abbiamo perso la voglia di parlare davvero con qualcuno, di conversare, di approfondire…non vorrei che perdessimo la capacità e la voglia di condividere.Vabbè, magari è un pensiero mio.Tipo…Wikipedia non sarebbe mai nata da questo mondo.APPLE DARÀ IL SEGNALEÈ un po' di tempo che dico di cambiare il motore di ricerca interno dei siti e di mettere il proprio ChatGPT o Gemini attraverso un sistema con i RAG.Questo per due motivi:* è un sistema migliore* si possono iniziare a studiare i comportamenti del nostro target e comprendere meglio il nuovo mondoMa nonostante i vantaggi nel farlo siamo sempre troppo lenti. Ci sono però una serie di notizie che riguardano Apple che magari aprono un po' la mente: aldilà del cambio di naming da Search ADS a Apple ADS, quelli di Cupertino hanno fatto sapere che stanno parlando con Anthropic, OpenAI e Perplexity perché vorrebbero integrare la ricerca AI al posto della ricerca classica.Il tutto nel contesto del processo che vede sotto accusa l'accordo Apple-Google come motore di ricerca. Eddy Cue (Senior Vice President Services di Apple) ha detto che è vero che la ricerca AI ha una qualità peggiore, ma che le ricerche tramite Google sono calate.Google ha dovuto fare un comunicato stampa per smentire questo calo, affermando il contrario. Su Search Engine Land entrano nei dettagli di questa diatriba.Pensate a questa cosa: per anni si è pensato che Apple dovesse avere un suo motore di ricerca, oggi invece potrebbe fare un accordo per un modello ibrido e poi costruirselo più facilmente.Di sicuro c'è una strada importante: Apple sta pensando di sostituire il suo sistema interno di ricerca. È un segnale molto forte.Poi magari continuerà a portare avanti il suo accordo con Google e sostituirà Search con AI Mode, offrendo anche le alternative. Ma la strada è spianata: l'esperienza di ricerca sta cambiando radicalmente.Di sicuro su Google avremo l'AI Mode come default. Su questo tema vi consiglio il grande articolo di Gianluca Fiorelli: Why AI Mode will replace traditional search as Google's default interface.Troverete un sacco di spunti. Alcune cose le conoscete già perché io e Gianluca ci confrontiamo spesso e abbiamo una visione simile. Dal Search Journey a Discover in home.Altre invece sono nuove e di approfondimento anche per me.AI OVERVIEWS È PEGGIO DI QUELLO CHE PENSIQualche mese fa scrivevo che il calo di traffico dovuto ad AI Overviews avrebbe sicuramente portato un traffico più vicino alla conversione, ma che comunque avremmo perso un quantitativo di utenti importante. E suggerivo di salvare il tutto con Big Query.Sto leggendo in giro che questi utenti che stiamo perdendo sono traffico non molto utile, perché vogliono solo informazioni.Purtroppo non è così.L'AI Overviews non si attiva solo per le query informative semplici, ma anche per quelle complesse, dove la risposta la offrono e l'hanno sempre offerta i siti.Il problema principale riguarda però il fatto che questo traffico molto importante è da considerare come Awareness. Certo, per alcuni progetti il problema è principalmente economico. Un sistema basato sulle pageviews è destinato a chiudere. Per le aziende invece, significa perdere una grande fetta di Awareness. E a volte anche dei passi successivi del Customer Journey. È vero che le aziende dovranno produrre più contenuti e aumentare la quantità di volte che sono pertinenti. È vero che bisogna creare dei contenuti molto approfonditi.Ma la questione va focalizzata. Purtroppo ci perdiamo sempre in quello che accade oggi senza fermarci a riflettere. È Awareness molte volte.E per compensare questo traffico non si può pensare di fare un piano solo per entrare dentro AI Overviews, perché il quantitativo di persone che poi clicca è troppo basso.La parte di Awareness va potenziata andando a trasformare i contenuti informativi
Viaggio virtuale a Napoli - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Livello B1#Viaggio #Napoli #italia #vhs #vacationConsigli su cosa vedere a NapoliCari amici e amanti dell'italiano benvenuti al nuovo episodio di Tulip. Sicuramente molti di voi avranno approfittato delle vacanze di Pasqua per fare un viaggio e oggi voglio continuare a viaggiare con voi virtualmente e vi parlo di una città italiana così bella e così interessante che anche Johann Wolfgang von Goethe ha detto: „Vedi Napoli e poi muori“.C'è però un'altra storia, una vera e propria leggenda che dice che un tempo viveva una strega potentissima. Tutti pensavano che avesse die poteri oscuri, cattivi, in realtà la strega Raziella era buona e aiutava gli altri. All'epoca a Napoli andavano tutti quelli che avevano problemi di cuore, soffrivano per amore. Arrivati a Napoli, erano talmente stregati dalle bellezze della città che dimenticavano i loro problemi. Purtroppo però al momento di ripartire e tornare a casa i problemi tornavano e chi soffriva per amore tornava triste e non aveva più voglia di vivere.Raziella allora creò una bevanda stregata, un vino inebriante, capace di far dimenticare i ricordi dolorosi. Prima di partire le persone bevevano il vino magico e, come per incanto, dimenticavano tutto. Tutto ciò era quasi come morire per poi rinascere e da qui il detto „vedi Napoli e poi muori“.Bene amici cominciamo con Spaccanapoli. Spaccanapoli è una vita dritta che divide la città nel mezzo in due parti. Ha origini molto antiche ed è uno dei tre decumani con i quali i romani dividevano la città. Il verbo spaccare infatti significa “spalten, brechen/ti split, to break). Si può ammirare molto bene salendo a San Martino, dove c'è la Certosa un bellissimo monastero. ...- The full transcript of this Episode is available via "Luisa's learn Italian Premium", Premium is no subscription and does not incur any recurring fees. You can just shop for the materials you need or want and shop per piece. Prices start at 0.20 Cent (i. e. Eurocent). - das komplette Transcript / die Show-Notes zu allen Episoden sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar. Den Shop mit allen Materialien zum Podcast finden Sie unterhttps://premium.il-tedesco.itLuisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie zu den Grammatik Episoden Übungen die Sie "pro Stück" bezahlen (ab 20ct). https://premium.il-tedesco.itMehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premiumMore information on www.il-tedesco.it or via my shop https://www.il-tedesco.it/premium
In occasione della mostra Corpo Non Corpo, Salvatore Garau racconta sé stesso e il suo personale punto di vista sulla società in cui viviamo. Fino all'11 maggio, alla Design Week 2025 di Milano, sarà possibile visitare Corpo Non Corpo, la nuova mostra dell'artista sardo Salvatore Garau. Un'esposizione che si muove tra presenza e assenza, visibile e invisibile, con opere che riflettono sull'immaterialità come metafora del nulla che permea la società contemporanea. «Oggi c'è troppa assenza – afferma Garau – è come se non avessimo più un'anima, un non-corpo». Un messaggio che l'artista indirizza soprattutto ai più giovani: «Bisogna prendere coscienza che siamo dentro una società. C'è un'assenza di pensiero, di collaborazione, di coordinazione tra i giovani. Ai miei tempi, a 18 o 20 anni, si scendeva in piazza per conquistare diritti fondamentali». Garau si rivolge anche ai giovani artisti, invitandoli a riflettere sul loro ruolo e sul contesto in cui si muovono: «Il mio consiglio è quello di essere coscienti del mondo in cui stiamo approdando. Con Internet sappiamo benissimo tutto quello che succede nel mondo, ma questo può anche portare a un'eccessiva tendenza a imitare, a perdere la propria identità. È difficile oggi non essere soggiogati da ciò che già circola. Occorre imparare, ma anche saper dimenticare ciò che si è appreso, per trovare una strada propria, la propria indipendenza di pensiero.» Tra i temi più cari all'artista c'è anche la salvaguardia dell'ambiente: «Mi sto battendo molto contro la distruzione del nostro paesaggio. È in atto una distruzione impressionante di cui molti, soprattutto i giovani, credo non si rendano ancora conto. Ho fatto una lotta incredibile per difendere i pini del lungomare di Torre Grande. Purtroppo sono riuscito a salvarne solo 40 su 80, è già un risultato ma avrei voluto salvarne di più». Infine, Garau esprime un giudizio critico sull'intelligenza artificiale nel campo dell'arte: «L'AI è il più grande ladro autorizzato a rubare tutto lo scibile umano. Il cervello è un muscolo che deve essere allenato: se usiamo sempre più l'AI e non usiamo la nostra intelligenza, il nostro cervello comincerà sempre più ad atrofizzarsi». Tuttavia, alla domanda se l'AI possa spingerci verso una riscoperta dell'umanità, Garau lascia aperto uno spiraglio: «Potrebbe esserci un nuovo Rinascimento. L'unica possibilità che avremo per sopravvivere è che un bel gruppo di artisti riprenderà possesso delle proprie facoltà creative, intellettuali e visionarie. Credo che l'AI sarà utile per farci toccare il fondo, a quel punto non ci resterà altro che risalire».
Compare raramente sulle prime pagine dei giornali, nelle edizioni dei radio o telegiornali. Nelle ultime settimane i media che ne hanno parlato lo hanno fatto soprattutto per ricordare un triste anniversario: sono due anni che in Sudan è scoppiata – o riscoppiata – la guerra civile che ha portato a quella che oggi è la più grande crisi umanitaria al mondo.Un conflitto poco mediatizzato, lontano da noi e – denuncia chi sul posto cerca di aiutare la popolazione civile, vittima di aggressioni e violenze - ormai dimenticato, ignorato. Eppure stiamo parlando di oltre 13 milioni di sfollati – più della metà sono bambini - e quasi 25 milioni di persone a rischio fame.Purtroppo non s'intravvede, nell'immediato futuro, nessuna soluzione negoziale all'orizzonte. Perché, e quali sono le dinamiche interne ed esterne (a livello geopolitico) che muovono questo conflitto saranno tema a Modem.Ne discuteremo con tre ospitiIrene Panozzo, analista politica esperta di Sudan, già rappresentante speciale UE per il Corno d'Africa Vittorio Oppizzi, responsabile programmi MSF in SudanEmiliano Bos, appena rientrato dalla regione
Negli ultimi 5 anni, l'OMS ha confermato di aver eliminato ben 44 malattie in tutto il mondo. Eliminare una malattia significa far sì che non rappresenti più una minaccia per la salute pubblica in un determinato Paese o in una determinata regione. Può richiedere diversi anni, ed è essenziale che …• La comunità locale collabori
Il feedback è uno degli strumenti più utili per consegnare all'altro interlocutore informazioni che sono in nostro possesso.Alle volte significa anche mettere nel feedback non solo complimenti ma anche punti di miglioramento, cose "negative", che vogliamo che l'altra persona sappia.Purtroppo oggi quasi tutti i leader utilizzano un feedback finto e senza valore. Voglio parlartene in questa pillola e soprattutto voglio condividere gli approcci per evitarlo.Buon ascolto e buona leadership!----------------------SEGUI ANCHE IL CANALE INSTAGRAMhttps://www.instagram.com/obiettivo_leader/ ----------------------✉️ CONTATTI E NEWSLETTERSe vuoi parlarmi del tuo team o vuoi semplicemente metterti in contatto con me aggiungimi su Linkedin.Se invece vuoi ricevere riflessioni e approfondimenti legati ai temi della leadership, iscriviti alla mia NEWSLETTER GRATUITA ----------------------CHI SONOSono Roberto De Angelis e mi occupo di formazione e coaching per manager, aziende e tutte quelle persone o contesti che hanno bisogno di migliorare le competenze legate allo sviluppo della leadership e alla gestione del team. Guarda la mia storia cliccando qui: https://roberto-deangelis.com/chi-sono/----------------------
Secondo quanto riporta Sky Sport, Giorgio #furlani è atteso a #londra per chiudere con Fabio #paratici per il ruolo di Direttore Sportivo del #milan .Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8109SE LA RUSSIA ENTRASSE NELLA UE E NELLA NATO SAREBBE BELLO, MA PURTROPPO E' IMPOSSIBILE di Franco Battaglia Tutti, Volodymyr Zelensky per primo, chiedono garanzie di sicurezza alla Russia. Ora, non è che io voglia sposare la causa della Russia, come qualcuno può a buon diritto supporre dopo aver letto i miei articoli degli ultimi tre anni; però la cosa rimane una supposizione perché, solo a sforzarsi di restare obiettivi, non si può non concludere che chi ha bisogno di garanzie di sicurezza è proprio la Russia.Abbiamo più volte ascoltato, e non solo da Zelensky, che la Russia vorrebbe prendersi l'intera Ucraina e, dopo averlo fatto, procederà con l'invadere l'Europa occidentale, a cominciare dalla Polonia. E la stessa Ursula von der Leyen ci sta terrorizzando con una nuova minaccia esistenziale: messa in soffitta quella climatica, ha estratto dal cilindro quella della Russia.Da quel poco di Storia che abbiamo studiato, non risulta che i Russi abbiano mai avuto velleità di espansione ad ovest. In particolare, noi in Italia abbiamo subito quelle di normanni, spagnoli, francesi, arabi (naturalmente, prima ancora Roma si era costruita il proprio impero); ma, quanto alla Russia, essa subì, nel tempo, gli attacchi dei turchi ottomani, di Napoleone e di Hitler. E perfino durante la Guerra Fredda l'influenza della Russia sovietica nei Paesi dell'Europa Occidentale fu limitata alla sovvenzione dei partiti politici ad essa amici (da noi quello che poi diventerà il Pd).È vero che tutto può accadere, se esercitiamo sufficiente fantasia. Ma ce ne vuole proprio tanta ad immaginare una Russia che - cosa mai vista prima - si proponga di invadere l'Europa. E questo anche se la Nato dovesse sciogliersi - cosa che, personalmente, auspicherei. Questa, sorta come Alleanza di mutuo soccorso contro il pericolo comunista sovietico, non avrebbe motivo di esistere visto che quel pericolo non esiste più.LA NATO È CONTROPRODUCENTEPer certi versi, anzi, la Nato è controproducente non solo alla sicurezza di tutti ma anche alla convivenza pacifica. Si pensi se l'Ucraina fosse stata nella Nato: l'Operazione militare speciale di Mosca sarebbe stata più problematica, il che farebbe concludere il contrario di quel che ho detto nella frase appena precedente. Eppure no: in quella Operazione la Russia ha potuto rendere inoffensive diverse basi militari presenti in Ucraina, una presenza minacciosa per la Russia, alla luce della Storia passata che ho ricordato all'inizio. Il rapporto di forze Nato/Russia è smodatamente svantaggioso per quest'ultima e, in caso di conflitto, questa soccomberebbe. E con essa il pianeta, perché Vladimir Putin è stato chiaro in proposito: alla Russia non interessa un pianeta senza la Russia. Ma, in caso - più probabile - di non conflitto, vi sarebbero stati anni di atmosfera irrespirabile, peggiori degli anni della Guerra Fredda. Se solo Zelensky, già nel febbraio 2022, avesse accettato di mantenere la solenne promessa del 16 luglio 1990 ove Ucraina prometteva di restar fuori dalla Nato, questi tre anni li avremmo raccontati diversamente.Se è la pace quel che si vuole, se è la pace quel che veramente si vuole, è necessario che da nessuna delle parti si mettano in atto azioni minacciose. Il rafforzamento delle nostre presunte difese è una di quelle azioni, perché ha tutta l'aria di essere un rafforzamento delle nostre capacità di offesa. Il piano di von der Leyen andava respinto al mittente, tanto più che la donna ha già dimostrato ampie incapacità in ogni altro settore da ella toccato.INCLUDERE LA RUSSIA NELLA UEAvrei una proposta. Anziché armarsi contro la Russia (contro chi, sennò, lo farebbe la Ue), si è pensato alla possibilità di includere la Russia nella Ue? Dopotutto, Russia e Ue hanno interessi comuni e complementari: la Ue ha bisogno delle materie prime ed energetiche della Russia, e a questa fan comodo i prodotti industriali della Ue. La convivenza pacifica converrebbe a tutti, e la Russia (e l'Ucraina, naturalmente) nella Ue potrebbe essere un buon passo. Almeno finché si è convinti che la Ue sia una buona idea di suo, cosa di cui io, personalmente, per molte altre ragioni, dubito fortemente. Ma almeno, finché la Ue rimane una fissazione, forse conviene averci dentro anche la Russia. Lo stesso potrebbe valere per la Nato.Smantellarla potrebbe non essere una cattiva idea, ma finché si decide di tenerla in vita, forse converrebbe rimodulare il pericolo comune - potrebbe essere il terrorismo, di qualunque natura - ed estendere la Nato anche alla Russia. Insomma, la Russia condivide col resto del mondo occidentale le radici cristiane e ha anche messo in soffitta quel sistema economico che ha fatto crollare l'Unione sovietica. Inoltre, sarebbe una ventata d'aria fresca in una Ue che, al momento, è in mani tutt'altro che rassicuranti.A chi pensasse la proposta provocatoria, rammento, per esempio, che nel 1940 la Germania invadeva la Francia e che nel 1955 Francia e Germania stavano nella Nato e all'inizio degli anni '90 nella Unione Europea.Nota di BastaBugie: Rino Cammilleri nell'articolo seguente dal titolo "Putin nella Ue? Ciao core" spiega perché purtroppo non è possibile per la Russia entrare a far parte dell'Unione Europea e della Nato.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 22 marzo 2025:Il fraterno amico e sodale e conterraneo professor Franco Battaglia ha scritto una cosa buona&giusta che condivido toto corde: sarebbe bello se la Federazione Russa entrasse nella Ue e, perché no, anche nella Nato. Ebbene, ciò è impossibile, e vado a spiegare il motivo.La crisi attuale, è noto, è stata a suo tempo innescata dai presidenti dem americani proprio per impedire quel che il nostro Berlusconi, a Pratica di Mare, stava cercando di fare con un Putin sorridente e propenso. Cioè, esattamente quanto Battaglia propone. No, i dem americani sono legati a filo doppio col loro c.d. complesso militar-industriale, cui hanno sempre garantito lautissimi guadagni. E il "sogno americano", lo si rammenti, non è altro che questo: fare soldi, fortissimamente soldi, soldi a ogni costo.I socialisti che comandano nella Ue, e che continuano a comandare alla faccia dei popoli che vanamente votano loro contro, sono parenti stretti dei dem americani, non dimentichiamolo. Ebbene, ricordiamoci anche che l'Europa è letteralmente trapunta di basi militari americane, Italia e Germania in primis. E come fai a mantenere una simile rete se non la supporti con un'intelligence altrettanto ramificata ed efficiente? Fuor dai denti, quanti sono stati, e sono, i capi europei che hanno un dossier loro dedicato negli archivi della Cia?Trump, lo si tenga presente, è anche lui americano, e deve render conto prima di tutto a quelli che lo hanno votato. A questi ha promesso benessere, posti di lavoro e quant'altro. Dunque, deve cavare soldi da dove possibile. Da qui i dazi, per esempio. Ma anche il calcolo: gli arsenali bellici europei sono stati svuotati per darli a Zelensky. Su input americano, ovvio. E l'Europa non ha potuto dire di no, come sappiamo.Perciò, per convincere gli scettici cittadini europei, ha dovuto por mano alla propaganda e mostrarsi più realista del re. Così, il gas lo compriamo in America, ma anche le armi dovremo comprarle là, nel produttore mondiale numero uno. Volete che Trump rinunci ai soldi degli europei? Non ci pensa nemmeno. Gli inglesi? Continuano a essere i peggiori nemici del Continente, anche se in casa loro il woke e l'islam li stanno facendo marcire.Putin, dovendo far risorgere il suo Paese dalle macerie dell'Urss, non aveva i mezzi per fare quel che, invece, fanno da decenni i ricchissimi arabi: finanziare le università americane (una ha addirittura una cattedra di studio della sharìa). In tal caso la narrativa sarebbe stata diversa. E pure la politica internazionale. Sarà un caso che l'incontro Trump-Putin sia stato organizzato a Riyadh? No, se continua così, spiace dirlo, ma le cose si metteranno male per gli europei. Tanto, l'Inghilterra è un'isola e l'unica guerra che gli americani hanno visto in casa loro è quella di Secessione. L'eventuale, ennesima, guerra europea la vedranno in televisione.
Massimo Di Lecce e Denise Cicchitti ne sono dispiaciuti...
Il morbillo non è solo un'eruzione cutanea; è anche un'infezione grave che si diffonde facilmente e che può portare il tuo bambino a essere ricoverato in ospedale. Purtroppo, l'anno scorso, 110.000 bambini sono morti di morbillo.Il morbillo può causare:• Cecità
Il Morning Show Giovedi 20 Marzo 2025Sostieni anche tu questo programma...dona!https://buy.stripe.com/dR6bJU69Cf7k6WseUU
Avventurieri! In Taverna Da Kurt è lieta di presentare in anteprima il modulo di ambientazione, per D&D quinta edizione, "La Notte Eterna"Purtroppo siamo giunti alla conclusione di questo piccolo arco narrativo, riusciranno i nostri "eroi" a sopravvivere ad un'incontro ravvicinato con un Deva?Potete trovare i video di #IntavernadaKurt su:●Twitch●Youtube●Facebook●Telegram●Discord
Per la maggioranza degli italiani il benessere corrisponde allo star bene in salute e nel lavoro. Purtroppo non è la maggioranza a dirsi soddisfatto della sua situazione attuale. Dati Censis che analizzeremo insieme con i rappresentanti di associazioni e fondazioni che si occupano per l’appunto, di lavoro, avviamento al lavoro, soluzioni per i gruppi di lavoratori che più soffrono l’organizzazione attuale del mondo del lavoro.Gli ospiti di oggi:Chiara Ryan - Ricercatrice Area Consumi Mercati e Welfare per il CensisMarco Marzagalli - presidente di Fondazione La ComuneValeria Bonilauri - Responsabile ELIS per i Progetti di SemestreMarina Landolfi - Collaboratore tecnico enti di ricerca per l'istituto di ingegneria del mare del CNR, ha scritto "Lavoro Minorile. una ricerca che può mutare rotta - Ricerca sulla percezione del fenomeno tra gli studenti italiani delle scuole superiori" edito da Edizioni LavoroRachele Furfaro - Presidente di FOQUS Fondazione Quartieri SpagnoliSi può fare - Storie dal socialeAi mondiali di Special Olympics1.500 atleti con disabilità cognitiva affiancati da 3.000 volontari, provenienti da 100 Paesi diversi, otto discipline sportive tra cui sci alpino, sci nordico, snowboard, corsa con le racchette da neve e pattinaggio artistico su ghiaccio. sono i numeri dei mondiali di Special Olympics che quest'anno si sono tenuti in Italia.
Scopri il DOCUMENTO SEGRETO delle Banche (che ti farà guadagnare tantissimi soldi): https://bit.ly/4eOttaP----È possibile investire per ben nove anni e non guadagnare nulla?Purtroppo sì, è possibile.Oggi parleremo di gestione patrimoniale partendo dalla storia di Giuliano, che ha deciso di rispondere ad una nostra newsletter, "Capire i Soldi", che parlava proprio di gestioni patrimoniali.Vedremo cos'è la gestione patrimoniale, come funziona, e cosa non è andato bene per 9 anni, soffermandoci anche sulle imposte. Conviene investire in una gestione patrimoniale?Nello specifico vedremo:La risposta di GiulianoI mercati in questi 9 anni sono andati beneIn 6 anni il nostro portafoglio ha ottenuto fino al 40%Dove sono finiti i soldi di Giuliano?Il 70% degli investitori italiani chiede sicurezza negli investimentiNei 10 anni passati l'asset class obbligazionaria ha performato maleSe Giuliano avesse chiesto maggior rischio?Perché i rendimenti non sono arrivati?Quello che le banche non dicono...Ottenere questo documento è sempre complicatoLe gestioni patrimoniali hanno un altro fardello: le imposteCosa ne pensi?+++ DISCLAIMER - Leggi con Attenzione! +++"Storie, Storielle e Storiacce di Investimenti" è una serie ideata dalla Affari Miei in cui vengono letti i messaggi recapitati dagli utenti ai nostri contatti ufficiali. Le storie sono reali ma anonimizzate perché vengono esclusi dettagli che possono far risalire all'autore. Nel corso del podcast gli autori esprimono le proprie opinioni sui fatti analizzati con uno scopo divulgativo: quanto detto non deve in alcun modo essere inteso come una raccomandazione personalizzata d'investimento e non sostituisce una consulenza professionale. La Affari Miei declina qualsiasi responsabilità sulle azioni eventualmente intraprese dai fruitori dei contenuti a seguito della visione o dell'ascolto del podcast.+++ FINE DISCLAIMER +++Prenota una sessione gratuita con il team di Affari Miei, ti guideremo nella scelta delle soluzioni più adatte a te: https://bit.ly/3ZHtAg2—
Grazia Verasani"Iris di marzo"Marsilio Editoriwww.marsilioeditori.itL'investigatrice privata Giorgia Cantini viene ingaggiata da Teresa Palazzo, una madre quarantenne, per sorvegliare il figlio Libero, un adolescente che è entrato a far parte di una baby gang di quartiere. Libero ama la musica rap e hip hop e frequenta, con scarsi risultati, un istituto tecnico industriale; non sa immaginare il suo futuro, e insieme agli amici sperimenta alcol e droghe in notti di noia e rabbia più o meno soffocata. Hicham, un diciottenne marocchino, è uscito dal carcere minorile, dove ha scontato una pena per reati minori; Charlie, invece, ha lasciato la scuola e consegna pizze a domicilio. Tra loro c'è anche Iris, che è appena andata a vivere altrove dopo una brutta vicenda di festini a luci rosse. I ragazzi sono tutti un po' invaghiti di lei. Iris è sfrontata, si dà arie da donna navigata, coltiva il sogno di fare l'attrice e preferisce gli uomini maturi ai suoi coetanei. Purtroppo, il suo corpo, accoltellato a morte, viene ritrovato dentro un carrello del supermercato, in una zona periferica di Bologna. Luca Bruni, l'ex di Giorgia, incarica l'ispettore Manlio Severi di occuparsi dell'indagine. Giorgia però non resta con le mani in mano, e avvia una ricerca del colpevole parallela a quella condotta dalla polizia, frequentando i parchi e i bar dove si ritrovano Libero e la sua ghenga, nel tentativo di conoscere qualcosa in più di questa “gioventù bruciata”, mossa dalla volontà di scoprire perché Iris, apparentemente così scaltra e piena di vita, abbia trovato la morte in una fredda alba di marzo, un marzo che non vuole saperne di lasciarsi l'inverno alle spalle.Grazia Verasani ha esordito giovanissima con alcuni racconti apparsi su il manifesto. Oltre a Quo vadis, baby?– da cui nel 2005 è stato tratto l'omonimo film di Gabriele Salvatores e nel 2008 una serie tv prodotta da Sky – e agli altri romanzi della serie con protagonista l'investigatrice Giorgia Cantini (l'ultimo, uscito nel 2020, è Come la pioggia sul cellofan), ha pubblicato varie opere tra cui From Medea (Sironi 2004), da cui nel 2012 è stato realizzato il film Maternity Blues di Fabrizio Cattani, Tutto il freddo che ho preso (Feltrinelli 2008), Mare d'inverno (Giunti 2014), Lettera a Dina (Giunti 2016) e La vita com'è (La nave di Teseo 2017). Per Marsilio, nel 2021 è uscito Non ho molto tempo, in cui racconta della propria amicizia con Ezio Bosso. I suoi libri sono tradotti in vari paesi tra cui Francia, Germania, Portogallo, Stati Uniti e Russia.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
CAMPOBELLO DI MAZARA (TRAPANI) (ITALPRESS) - "Certamente la missione della Fondazione Federico II vuole essere quella di portare la gente a capire quali siano veramente le strade da seguire e questo è il nostro claim. Purtroppo la Sicilia è conosciuta per essere la terra di Riina, Provenzano, Matteo Messina Denaro, invece noi riteniamo che la Sicilia sia differente, sia la Sicilia di Falcone, Borsellino, Boris Giuliano, Carlo Alberto della Chiesa. Allora abbiamo voluto intraprendere questo percorso all'interno delle nove province siciliane e adesso devo dire che a macchia d'olio oggettivamente sembra che stia attecchendo sempre di più una voglia di riscatto di quella Sicilia assolutamente differente dagli stereotipi a cui ci associano". Così Gaetano Galvagno, presidente dell'Ars e della Fondazione Federico II, a margine della cerimonia di inaugurazione nel comune di Campobello di Mazara, nel trapanese, di un murale in memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nell'ambito del progetto "Le Strade da Seguire...", ideato e portato avanti proprio dalla Fondazione Federico II. Uno dei tanti già realizzati e sono decine le opere pronte a essere realizzate da est a ovest, da sud a nord dell'Isola. Il murale è stato collocato in via Vittorio Emanuele II, a pochi passi dal covo in cui ha trascorso gli ultimi anni di latitanza il boss Matteo Messina Denaro, prima di essere catturato dai Carabinieri del ROS il 16 gennaio 2023. xa3/vbo/gtr
CAMPOBELLO DI MAZARA (TRAPANI) (ITALPRESS) - "Certamente la missione della Fondazione Federico II vuole essere quella di portare la gente a capire quali siano veramente le strade da seguire e questo è il nostro claim. Purtroppo la Sicilia è conosciuta per essere la terra di Riina, Provenzano, Matteo Messina Denaro, invece noi riteniamo che la Sicilia sia differente, sia la Sicilia di Falcone, Borsellino, Boris Giuliano, Carlo Alberto della Chiesa. Allora abbiamo voluto intraprendere questo percorso all'interno delle nove province siciliane e adesso devo dire che a macchia d'olio oggettivamente sembra che stia attecchendo sempre di più una voglia di riscatto di quella Sicilia assolutamente differente dagli stereotipi a cui ci associano". Così Gaetano Galvagno, presidente dell'Ars e della Fondazione Federico II, a margine della cerimonia di inaugurazione nel comune di Campobello di Mazara, nel trapanese, di un murale in memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nell'ambito del progetto "Le Strade da Seguire...", ideato e portato avanti proprio dalla Fondazione Federico II. Uno dei tanti già realizzati e sono decine le opere pronte a essere realizzate da est a ovest, da sud a nord dell'Isola. Il murale è stato collocato in via Vittorio Emanuele II, a pochi passi dal covo in cui ha trascorso gli ultimi anni di latitanza il boss Matteo Messina Denaro, prima di essere catturato dai Carabinieri del ROS il 16 gennaio 2023. xa3/vbo/gtr
PALERMO (ITALPRESS) - "I tempi organizzativi sono basilari, perché tutti gli investimenti europei, nazionali e regionali hanno una loro validità se vengono messi all'opera quanto prima possibile, al di là di eventuali scadenze ben precise; quando però due impiegati dell'amministrazione pubblica perdono più di tre mesi per scambiarsi una lettera e ci sono investimenti milionari che restano fermi per questo si crea una situazione vergognosa". Lo sottolinea il direttore di Sicindustria Fabrizio Bignardelli a margine dell'iniziativa 'No ai lavoratori fantasma', organizzata dalla Uil a piazza Verdi a Palermo. "Determinati personaggi che attendono solo il 27 del mese e per il resto del mese fanno altro non sono in sintonia con quello che chiede la società - prosegue Bignardelli -. Purtroppo non c'è soluzione, quando ci si trova di fronte a muri di gomma e rinvii continui sinceramente cadono le braccia: il risultato è che moltissime imprese e investitori nazionali e internazionali non vogliono venire in Sicilia". xd8/vbo/gtr
BARI (ITALPRESS) - “Il turismo italiano è una risorsa straordinaria, ma per essere davvero sostenibile deve sapere sfruttare al meglio l'innovazione digitale e una pianificazione strategica più razionale. Giovedì 27 saremo a Bari, alla Fiera del Levante, nello stand della Rete dei Comuni Sostenibili, all'interno della BTM (Business Tourism Management), uno dei principali eventi dedicati al turismo in Italia, per promuovere una visione Ecodigital che valorizzi il territorio e sostenga i giovani innovatori e gli amministratori locali più attenti al futuro”. Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, promotore della Rete EcoDigital e docente di turismo nelle università di Milano Bicocca, Roma TorVergata, Napoli Federico II in occasione dell'evento “Puglia Eco Digital: turismo e innovazione”, un'iniziativa che punta a coniugare sfida ecologica e transizione digitale, con particolare attenzione al turismo sostenibile.“Da 15 anni - spiega - insegno turismo sostenibile nelle università e so bene quanto sia fondamentale adottare strategie intelligenti per evitare il sovraffollamento di alcune località iconiche, come abbiamo visto recentemente a Venezia nei primi giorni di Carnevale, e al tempo stesso valorizzare i tanti borghi, le aree interne e i siti di straordinario pregio naturalistico, culturale e storico che restano esclusi dai flussi turistici. Un turismo razionale e ben distribuito è essenziale per il futuro del nostro Paese, ma richiede un forte impegno politico, che oggi il governo non sta dimostrando”. “Purtroppo - aggiunge -, il Ministero del Turismo è distratto da altre emergenze e manca una strategia chiara per sostenere l'innovazione nel settore. Per questo la Rete EcoDigital vuole dare supporto agli amministratori locali, ai giovani imprenditori e agli operatori del turismo, affinché possano sviluppare progetti innovativi e sostenibili, capaci di migliorare la qualità dell'offerta turistica e distribuire in modo più equilibrato i flussi di visitatori. Il digitale è un alleato fondamentale per questa trasformazione, e Bari oggi è il luogo ideale per discuterne e costruire nuove sinergie”. vbo/gtr
BARI (ITALPRESS) - “Il turismo italiano è una risorsa straordinaria, ma per essere davvero sostenibile deve sapere sfruttare al meglio l'innovazione digitale e una pianificazione strategica più razionale. Giovedì 27 saremo a Bari, alla Fiera del Levante, nello stand della Rete dei Comuni Sostenibili, all'interno della BTM (Business Tourism Management), uno dei principali eventi dedicati al turismo in Italia, per promuovere una visione Ecodigital che valorizzi il territorio e sostenga i giovani innovatori e gli amministratori locali più attenti al futuro”. Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, promotore della Rete EcoDigital e docente di turismo nelle università di Milano Bicocca, Roma TorVergata, Napoli Federico II in occasione dell'evento “Puglia Eco Digital: turismo e innovazione”, un'iniziativa che punta a coniugare sfida ecologica e transizione digitale, con particolare attenzione al turismo sostenibile.“Da 15 anni - spiega - insegno turismo sostenibile nelle università e so bene quanto sia fondamentale adottare strategie intelligenti per evitare il sovraffollamento di alcune località iconiche, come abbiamo visto recentemente a Venezia nei primi giorni di Carnevale, e al tempo stesso valorizzare i tanti borghi, le aree interne e i siti di straordinario pregio naturalistico, culturale e storico che restano esclusi dai flussi turistici. Un turismo razionale e ben distribuito è essenziale per il futuro del nostro Paese, ma richiede un forte impegno politico, che oggi il governo non sta dimostrando”. “Purtroppo - aggiunge -, il Ministero del Turismo è distratto da altre emergenze e manca una strategia chiara per sostenere l'innovazione nel settore. Per questo la Rete EcoDigital vuole dare supporto agli amministratori locali, ai giovani imprenditori e agli operatori del turismo, affinché possano sviluppare progetti innovativi e sostenibili, capaci di migliorare la qualità dell'offerta turistica e distribuire in modo più equilibrato i flussi di visitatori. Il digitale è un alleato fondamentale per questa trasformazione, e Bari oggi è il luogo ideale per discuterne e costruire nuove sinergie”. vbo/gtr
Questo è il primo podcast di una serie dove coprirò versetti e concetti che sono stati travisati dal religionismo per secoli. Purtroppo la Bibbia quando viene distorta, fraintesa, manipolata e contraffatta fuorvia il credente e diventa letale! Ecco perché Gesù ripete diverse volte: "Voi avete udito che fu detto ... ma io vi dico!" Il versetto di questa puntata è Matteo 7:21 "Non chiunque mi dice: "Signore, Signore" entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli." Devo fare la volontà del Padre o in cielo non ci vado? E cos'è questa volontà? Rispondo in questo podcast.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Il Signore scelse altri settantadue discepoli e li inviò a due a due, in ogni città e luogo dove stava per andare. Disse loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: vi mando come agnelli in mezzo a lupi. Non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti tornerà a voi». Oggi ricordiamo due inviati speciali, santi Cirillo e Metodio, mandati con la stessa missione: annunciare il Vangelo di Gesù Cristo e portare la sua pace. Sono parte di una grande schiera di missionari e apostoli della fede cristiana. La loro santità, però, è unica e legata alla sapienza divina e umana con cui hanno svolto il loro ministero. Cirillo e Metodio hanno capito che la fede cristiana deve intrecciarsi con i valori della civiltà e della crescita umana. Questi valori elevano l’uomo verso Dio e migliorano la qualità della vita. La sapienza cristiana, dono dello Spirito Santo, messa al servizio dell’uomo e delle popolazioni, diventa strumento di crescita spirituale e culturale. Così, come loro, possiamo anche noi essere annunciatori della verità di Dio, costruttori di pace e promotori di un sano progresso. Gli strumenti del Vangelo non cambiano, ma il modo di utilizzarli sì. Cirillo e Metodio hanno saputo adattarsi alla storia, confrontandosi con culture, tradizioni e lingue diverse. Hanno portato il Vangelo ai popoli slavi, che ancora oggi beneficiano della loro santità. Ma l’Europa intera li ricorda con gratitudine. Per questo, nel 1980, San Giovanni Paolo II li ha proclamati patroni d’Europa, esempio per chi lavora per la crescita umana, religiosa e civile. Purtroppo, l’Europa di oggi sembra aver dimenticato questa eredità. Sempre più si vuole "in Europa" cancellare le radici cristiane. Non lasciamoli cancellare dalle nostre coscienze. Cirillo e Metodio, patroni d’Europa, non sono più riconosciuti, simbolicamente “espulsi”. E con loro, anche altri valori fondanti della nostra identità. Preghiamo per l’Europa e per i nostri parlamentari. Possano difendere e mantenere viva l’anima del nostro continente, resistendo a chi vuole distruggerla.
Un ripasso è sempre necessario Testo completo a questo indirizzo Nel contesto dell'apprendimento di materie scolastiche vi è la necessità del ripasso delle nozioni apprese soprattutto quando è passato del tempo da quando le abbiamo ricevute. Quando tali nozioni non si usano o sono neglette, potremmo dimenticarcene. Come discepoli del Salvatore Gesù Cristo, tutto ciò che Egli ci insegna è importante e vitale. Potremmo scordarci, per esempio, di quanto Egli ci ha insegnato sulla preghiera? Purtroppo sì, soprattutto se ne siamo stati negligenti. Che cosa cosa ci insegna Gesù sulla preghiera in un testo fondamentale come Matteo 6:5-15? È quanto vedremo a cominciare da questa settimana.
BARI (ITALPRESS) - “Siamo qui a difendere la legge regionale sul salario minimo che il Governo ha voluto impugnare. Purtroppo non siamo stupiti: sono gli stessi che hanno cercato di affossare la proposta unitaria delle opposizioni in Parlamento, che chiede un salario minimo. Chiede che sotto i 9 euro all'ora non sia lavoro ma sfruttamento, e non possa essere legale. Anche qui si dimostra una destra che vuole rendere il lavoro più precario e che non ha a cuore il fatto che 3,5 milioni di lavoratori in Italia sono poveri anche se lavorano”. Lo ha affermato questa sera a Bari la segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein, intervenuta in Fiera del Levante a un evento dedicato al lavoro e al salario minimo.“La legge della Regione Puglia - ha aggiunto - è una legge coraggiosa. Dice che negli appalti della Regione non ci può essere una retribuzione inferiore a quel minimo salariale e non c'era ragione, se non la cattiveria verso lavoratrici e lavoratori, di impugnare quella legge. Noi la difenderemo”. xa2/tvi/gtr
BARI (ITALPRESS) - “Siamo qui a difendere la legge regionale sul salario minimo che il Governo ha voluto impugnare. Purtroppo non siamo stupiti: sono gli stessi che hanno cercato di affossare la proposta unitaria delle opposizioni in Parlamento, che chiede un salario minimo. Chiede che sotto i 9 euro all'ora non sia lavoro ma sfruttamento, e non possa essere legale. Anche qui si dimostra una destra che vuole rendere il lavoro più precario e che non ha a cuore il fatto che 3,5 milioni di lavoratori in Italia sono poveri anche se lavorano”. Lo ha affermato questa sera a Bari la segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein, intervenuta in Fiera del Levante a un evento dedicato al lavoro e al salario minimo.“La legge della Regione Puglia - ha aggiunto - è una legge coraggiosa. Dice che negli appalti della Regione non ci può essere una retribuzione inferiore a quel minimo salariale e non c'era ragione, se non la cattiveria verso lavoratrici e lavoratori, di impugnare quella legge. Noi la difenderemo”. xa2/tvi/gtr
Alzare la voce (purtroppo) funziona
Purtroppo alcuni pezzi di puntata non sono stati registrati ed è impossibile recuperarli. Spero che i tagli si notino il meno possibile. Scaletta:
Silvia Merialdo"A Parigi con Marie Curie"Andrea scopre la radioattivitàEdizioni Dedalowww.edizionidedalo.itAndrea parte per Parigi insieme alla zia che deve seguire una conferenza alla prestigiosa Università La Sorbona. Qui incontrerà per la prima volta la grande scienziata Marie Curie, che le racconterà le sue scoperte sulla radioattività che la portarono a vincere ben due premi Nobel.Cos'è la radioattività? Come funzionano le radiografie? Un viaggio a Parigi diventa per Andrea l'occasione di incontrare Marie Curie, la prima donna a vincere il premio Nobel, anzi a riceverne addirittura due. In questa nuova avventura Andrea accompagna la zia alla Sorbona, visita il Pantheon, sale sulla torre Eiffel, e intanto scopre i misteri del mondo atomico con la scienziata più famosa di tutti i tempi.Andrea è in aeroporto con zia Paola, davanti ai controlli di sicurezza. «Vieni, dobbiamo mettere i nostri bagagli a mano qui dentro» dice la zia.La ragazzina prende il suo zainetto e lo sistema sul nastro assieme alle valigie degli altri viaggiatori, poi passa sotto il metal detector e va a sbirciare sul computer della poliziotta alla fine dei controlli di sicurezza. Sullo schermo appare il contenuto di tutte le borse che passano all'interno della macchina per il controllo bagagli.«Zia! Si vedono il libro e la macchina fotografica dentro il mio zaino! E anche le mollette per i capelli!».«Si assicurano che tu non porti a bordo oggetti pericolosi. Però adesso recupera lo zaino e andiamo a prendere l'aereo».«Certo, non voglio perderlo, Parigi ci aspetta!».Dopo il decollo dell'aereo, Andrea chiede alla zia: «Come si fa a vedere all'interno di una borsa?».«Con i raggi X. Hai presente? Gli stessi che vengono usati per fare le radiografie alle ossa».«Purtroppo, sì. Me ne hanno fatta una quando mi sono rotta il braccio. Ma cosa sono esattamente i raggi X?».«Hanno la stessa natura della luce, ma un'energia maggiore».«Mi piacerebbe avere una macchina a raggi X, così potrei fare un mucchio di radiografie a me e ai miei giocattoli» osserva Andrea.«Però dovresti stare attenta: troppe radiazioni fanno male al corpo umano e possono causare malattie» avverte Paola. «Allora meglio di no!».Silvia Merialdo è laureata in fisica nucleare. Dopo la laurea ha avuto diverse esperienze di ricerca scientifica nel Regno Unito e in Germania. La passione per il mondo del libro l'ha poi riportata in Italia e oggi lavora per la Zanichelli come redattrice di testi di fisica per la scuola. Nel tempo libero scrive guide di viaggio e legge centinaia di libri per bambini insieme a suo figlio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
PALERMO (ITALPRESS) - “L'agenzia per la cybersicurezza nazionale, in collaborazione con le Regioni, sta facendo un tour per tutta l'Italia portando questo messaggio di sicurezza perché una cosa deve essere chiara: le istituzioni devono fare il massimo sforzo ma occorre una cultura diffusa perché una quota di questa sicurezza dei nostri dati sanitari resta in mano a ciascuno di noi, il comportamento scorretto anche di un solo dipendente può mettere a rischio la sicurezza. Il rischio più frequente per quanto riguarda l'infrastruttura sanitaria è l'attacco ransomweb ovvero un attaccante entra nel sistema, cifra tutti i dati e quindi li rende indisponibili, un medico si connette al suo computer e trova tutto cifrato e ti chiedono un riscatto per decifrare questi dati. Questi dati poi devono essere ripristinati, cosa che richiede molto tempo e blocca servizi essenziali, terapie, le attività essenziali degli ospedali, e inoltre vengono riversati sul darkweb e rivenduti al miglior offerente”. Così Nunzia Ciardi, vicedirettore generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, a margine del convegno "La minaccia cibernetica al settore sanitario", a Villa Igiea a Palermo. “La cybersicurezza - aggiunge - oggi è un valore fondante delle nostre società digitalizzate, attraverso la cybersicurezza si attaccano i dati privati di ogni cittadino ed è facilissimo immaginare i dati sanitari che grado di delicatezza rivestono. Noi oggi, in collaborazione con le Regioni - la Regione Sicilia e il presidente Schifani sono stati tra i primi ad aderire a questa campagna di sicurezza - diffondiamo delle linee guida per ridurre al minimo il rischio insito nella gestione dei dati sanitari. Purtroppo in tutto il mondo, e non solo in Italia, la sanità è un settore molto attaccato proprio perché si tratta di dati sensibili e quindi criminalmente molto appetibili. Abbiamo tutti il dovere di fare il massimo sforzo”. xd6/vbo/gtr
PALERMO (ITALPRESS) - “L'agenzia per la cybersicurezza nazionale, in collaborazione con le Regioni, sta facendo un tour per tutta l'Italia portando questo messaggio di sicurezza perché una cosa deve essere chiara: le istituzioni devono fare il massimo sforzo ma occorre una cultura diffusa perché una quota di questa sicurezza dei nostri dati sanitari resta in mano a ciascuno di noi, il comportamento scorretto anche di un solo dipendente può mettere a rischio la sicurezza. Il rischio più frequente per quanto riguarda l'infrastruttura sanitaria è l'attacco ransomweb ovvero un attaccante entra nel sistema, cifra tutti i dati e quindi li rende indisponibili, un medico si connette al suo computer e trova tutto cifrato e ti chiedono un riscatto per decifrare questi dati. Questi dati poi devono essere ripristinati, cosa che richiede molto tempo e blocca servizi essenziali, terapie, le attività essenziali degli ospedali, e inoltre vengono riversati sul darkweb e rivenduti al miglior offerente”. Così Nunzia Ciardi, vicedirettore generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, a margine del convegno "La minaccia cibernetica al settore sanitario", a Villa Igiea a Palermo. “La cybersicurezza - aggiunge - oggi è un valore fondante delle nostre società digitalizzate, attraverso la cybersicurezza si attaccano i dati privati di ogni cittadino ed è facilissimo immaginare i dati sanitari che grado di delicatezza rivestono. Noi oggi, in collaborazione con le Regioni - la Regione Sicilia e il presidente Schifani sono stati tra i primi ad aderire a questa campagna di sicurezza - diffondiamo delle linee guida per ridurre al minimo il rischio insito nella gestione dei dati sanitari. Purtroppo in tutto il mondo, e non solo in Italia, la sanità è un settore molto attaccato proprio perché si tratta di dati sensibili e quindi criminalmente molto appetibili. Abbiamo tutti il dovere di fare il massimo sforzo”. xd6/vbo/gtr
PALERMO (ITALPRESS) - “L'agenzia per la cybersicurezza nazionale, in collaborazione con le Regioni, sta facendo un tour per tutta l'Italia portando questo messaggio di sicurezza perché una cosa deve essere chiara: le istituzioni devono fare il massimo sforzo ma occorre una cultura diffusa perché una quota di questa sicurezza dei nostri dati sanitari resta in mano a ciascuno di noi, il comportamento scorretto anche di un solo dipendente può mettere a rischio la sicurezza. Il rischio più frequente per quanto riguarda l'infrastruttura sanitaria è l'attacco ransomweb ovvero un attaccante entra nel sistema, cifra tutti i dati e quindi li rende indisponibili, un medico si connette al suo computer e trova tutto cifrato e ti chiedono un riscatto per decifrare questi dati. Questi dati poi devono essere ripristinati, cosa che richiede molto tempo e blocca servizi essenziali, terapie, le attività essenziali degli ospedali, e inoltre vengono riversati sul darkweb e rivenduti al miglior offerente”. Così Nunzia Ciardi, vicedirettore generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, a margine del convegno "La minaccia cibernetica al settore sanitario", a Villa Igiea a Palermo. “La cybersicurezza - aggiunge - oggi è un valore fondante delle nostre società digitalizzate, attraverso la cybersicurezza si attaccano i dati privati di ogni cittadino ed è facilissimo immaginare i dati sanitari che grado di delicatezza rivestono. Noi oggi, in collaborazione con le Regioni - la Regione Sicilia e il presidente Schifani sono stati tra i primi ad aderire a questa campagna di sicurezza - diffondiamo delle linee guida per ridurre al minimo il rischio insito nella gestione dei dati sanitari. Purtroppo in tutto il mondo, e non solo in Italia, la sanità è un settore molto attaccato proprio perché si tratta di dati sensibili e quindi criminalmente molto appetibili. Abbiamo tutti il dovere di fare il massimo sforzo”. xd6/vbo/gtr
La tragedia della morte di Mattia, un ragazzo di 15 anni, diventa il motore di un'associazione che promuove attività per giovani, affrontando temi come il bullismo e l'integrazione sociale. La testimonianza del padre, Christian Marotta. Nel corso del 2024, i podcast realizzati dal Csv Sardegna hanno raccontato storie di impegno e resilienza, ma nessuna è stata più toccante e struggente di quella dell'associazione “Ali di Mattia Odv”. Fondata in seguito alla tragica morte di Mattia, un ragazzo di soli 15 anni, l'associazione porta avanti un messaggio di speranza per i giovani, ispirato dal desiderio di evitare che altri vivano il dolore e la solitudine che ha segnato la vita di Mattia e della sua famiglia. La storia di Mattia, raccontata dal padre Christian Marotta, si intreccia con la realtà di tanti ragazzi che, purtroppo, affrontano una solitudine invisibile. «Mattia era un ragazzo spensierato e vivace», racconta Christian, «amava l'informatica, l'inglese e lo sport, ma viveva la sua vita con una frustrazione profonda legata alla sua condizione di iperattività». Mattia soffriva di ADHD, una patologia che lo rendeva impaziente e incapace di stare fermo, tanto da essere frequentemente accusato di irrequietezza. La sua vita, che si stava dipingendo di speranza, si è spezzata tragicamente nel 2023, quando Mattia ha preso la decisione di togliersi la vita, una scelta che ha scioccato profondamente la sua famiglia e la comunità. «Purtroppo, nessuno si è mai preoccupato di sapere come lui si sentisse», ammette Christian, che ora, attraverso l'associazione, cerca di dare un senso a quella perdita. Contrastare il disagio giovanile “Ali di Mattia Odv” è un'organizzazione che vuole contrastare il disagio giovanile offrendo attività ricreative che incoraggiano l'espressione libera e l'inclusione. Il progetto, infatti, si concentra su tematiche fondamentali come il bullismo, l'integrazione e la costruzione di spazi sicuri dove i ragazzi possano socializzare e trovare il sostegno di cui hanno bisogno. «I ragazzi hanno bisogno di punti di aggregazione», afferma Marotta. «Dobbiamo insegnare loro che chiedere aiuto non è una debolezza, ma una forza.» L'associazione, quindi, non solo celebra la memoria di Mattia, ma si fa portavoce di un messaggio di speranza per il futuro, sperando di offrire a tanti ragazzi un punto di riferimento, un'opportunità di riscatto e di solidarietà.
Francamente, non ci stupiamo affatto se non poche comunità israelitiche italiane ed europee, quest'anno, rinunciano a celebrare pubblicamente il Giorno della Memoria, divenuto ormai, in generale e soprattutto negli ultimissimi anni, un evento che molti vivono se non proprio con fastidio, almeno con sostanziale indifferenza. Purtroppo, anche le più recenti manifestazioni di piazza per ricordare il 25 Aprile sono state, spesso, caratterizzate da fenomeni di vergognosa intolleranza nei confronti delle rappresentanze della Brigata Ebraica: fenomeni avvenuti, tra l'altro, senza quasi mai minimamente turbare le coscienze degli organizzatori, fossero essi l'ANPI o, comunque, altre Associazioni anti fasciste. D'altra parte, secoli e secoli di deicidio, di pozzi avvelenati, di diffusioni delle più letali epidemie o di crudeli infanticidi, qualche traccia nel DNA del cittadino medio europeo devono pure averla lasciata… C'era, dunque, latente un retroterra di antisemitismo atavico che - camuffato da antisionismo per essere politicamente più presentabile – non aspettava altro che un pretesto qualsiasi per riemergere in tutto il suo inaccettabile sproloquio di pregiudizi tanto assurdi, quanto però ancora, evidentemente, ben radicati nelle società di mezzo mondo. E il pretesto è arrivato, a partire dalla data del 7 ottobre del 2023, quando cioè la condanna - pressoché universale - alla reazione militare israeliana nei confronti di Hamas, ha conosciuto un crescendo di intensità e di compattezza, finora mai riscontrati nei riguardi di altri conflitti che si sono combattuti nel resto del Pianeta. Di colpo è saltato il tappo della bottiglia che conteneva un veleno che era in attesa di potersi nuovamente liberare da circa ottant'anni. L'odio razziale contro gli Ebrei, questa volta, non era più però solamente appannaggio di quattro sfigati dalle teste rasate, ma coinvolgeva, infaustamente, anche tante altre forze politiche e correnti culturali abituate, di solito, a ragionare in modo molto meno rozzo e precipitoso. E così è stato tutto un frenetico, quanto scriteriato bruciare di bandiere israeliane, contrapposto ad un entusiastico sventolare di drappi palestinesi nelle piazze o persino alle finestre di qualche ente pubblico: il tutto accompagnato da un flusso continuo di contestazioni – talvolta pure violente - alla libertà di pensiero e di valutazione storica nelle università, nei licei, nei partiti o nei sindacati. Chiariamo subito che se noi fossimo elettori israeliani, il governo Netanyahu non ce lo farebbero votare neanche puntandoci un coltello alla gola, tuttavia, in presenza di istituzioni e di gruppi di opinione che, pur di dare addosso al popolo ebraico, arrivano a solidarizzare con regimi disumani come quelli imposti dagli ayatollah in Iran e da Hamas a Gaza, ci viene spontaneo sostenere le scelte di tutte quelle comunità israelitiche che oggi si rifiutano di condividere il ricordo dell'Olocausto con coloro che, gridando “dal fiume al mare”, altro non fanno che auspicare – si spera almeno inconsapevolmente - il ripetersi di una tale tragedia. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Oggi con Matteo e Raffaele facciamo un bel giro d'Italia, un po' in autobus, un po' in treno. Ma c'è un colpo di scena! Dove? Chi? Come? Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Come scaricare la trascrizione Apri l'episodio in Transcript Player (https://play.easyitalian.fm/episodes/) Scarica come HTML (https://www.dropbox.com/scl/fi/t6rdrebszx77r5d6xwg7i/easyitalianpodcast152_transcript.html?rlkey=9mkr17vumb42fxohmy3onyi8g&st=3vl90hev&dl=1) Scarica come PDF (https://www.dropbox.com/scl/fi/0x1l219o8j1tlifcyhuv8/easyitalianpodcast152_transcript.pdf?rlkey=evmdruuu8y0insvshiyo6ce1v&st=dlvfpb8m&dl=1) Vocabolario Scarica come text file (https://www.dropbox.com/scl/fi/d9axrfbstqzeh1kj2mpof/easyitalianpodcast152_vocab.txt?rlkey=qmakhgvt1h5egdp5jatqyoctw&st=s6qosig3&dl=1) Scarica come text file with semicolons (https://www.dropbox.com/scl/fi/p11epld3u2q5djxenomcm/easyitalianpodcast152_vocab-semicolon.txt?rlkey=c66oyhl98msptdv4nns4ritle&st=0igf16hs&dl=1) (per app che utilizzano flashcard) Iscriviti usando il tuo feed RSS privatoper vedere la trascrizione e il vocab helper subito sulla tua applicazione per ascoltare i podcast sul tuo cellulare. Note dell'episodio Italian Conversation Phrases (For Absolute Beginners) - https://www.youtube.com/watch?v=xqCiQc7auqU Iniziamo con una parola un po' strana usata subito da Matteo: Cioncarsi - vuol dire mozzare e si usa, specialmente al sud, in frasi come: mi sono cioncato di freddo - che vuol dire mi sono spezzato, mozzato dal freddo. Ma "bando alle ciance"! iniziamo con la puntata, con un famoso ponte, in una famosa città, disegnato da un famoso architetto. Indovinato? Il ponte di Calatrava a Venezia. Un bel ponte, ma a quanto pare un po' pericoloso. E quindi sostituiranno il vetro con pietra. E quindi niente più ponte di vetro! https://arte.sky.it/news/2024/venezia-ponte-calatrava-pietra Altre parola usata da Matteo, oggi è in grande spolvero... Annoso - che è durato o dura da molti anni. Poi vi portiamo in giro per l'Italia, questa volta in autobus, per alcuni comodo ed economico, per altri un po' più scomodo, soprattutto se ti trovi su quello sbagliato e sei costretto a scendere in mezzo all'autostrada. Cose da pazzi! Ma a chi è successo? Curiosi? Concludiamo con un piccolo borgo in Sicilia, un borgo d'arte che è stato una ottima idea di un imprenditore. Ma come è andata la storia? Trascrizione Matteo: [0:23] Buongiorno! Raffaele: [0:24] Buongiorno, Matteo! Matteo: [0:25] Come va? Raffaele: [0:26] Anche a te la sigla fa i capricci? Matteo: [0:29] No. Perché? Che succede? Raffaele: [0:31] Un po' ballerina questa sigla. Mi andava veloce, mi andava lenta... Matteo: [0:36] È il freddo, il freddo ha congelato tutti i collegamenti e quindi è un po' ballerino tutto internet oggi. Raffaele: [0:46] E sì, freddo, vento, stamattina c'è tantissimo vento qui a Napoli, nuvoloni che coprono il sole, ieri c'erano nuvoloni che coprivano le stelle. Non riuscivo a vedere le stelle. Matteo: [0:59] Invece noi qui le vediamo ma ci cionchiamo di freddo. Forse questo è anche un po' dialettale come modo di dire. Raffaele: [1:12] E credo sia solo comprensibili ai campani. Matteo: [1:15] Sì. E comunque abbiamo molto freddo, ovviamente rispetto a quello che c'è di solito, non rispetto... (Non sento mai freddo, neanche quando racconto le peggiori freddure.) Raffaele: [1:25] Ma chi è? Abbiamo invitato qualcuno al podcast e non lo so? Matteo: [1:30] No, sta succedendo di tutto... Il mio tablet che uso per prendere gli appunti per la nostra puntata, ha deciso di rispondere a quello che stavo dicendo, non so per quale motivo. Quindi lui non ha freddo, però io sì. Raffaele: [1:50] Mattinata complicata, eh, Matteo? Matteo: [1:52] Molto complicata, molto complicata. Raffaele: [1:55] In tutto questo io ti avevo fatto l'assist per le stelle: non vuoi raccontarci qualcosa che riguarda alcune stelle? Matteo: [2:02] Voglio proprio raccontarvi qualcosa. Prima di partire volevamo dirvi di lasciarci tante stelle, perché così anche Raffaele che non può vederle perché è nuvoloso e non riesce a vederle... ma anche per diffondere di più il podcast e cercare di farlo sentire a tutti e ascoltare a tutti. Quindi tante stelline e lasciateci anche una bella review e in questo modo potremo diffondere il podcast di Easy Italian a tutti. Ma ora partiamo! Raffaele: [2:47] E dove andiamo? Matteo: [2:49] Partiamo da nord, vicino casa. Raffaele: [2:52] Partiamo da nord, sì, diciamo che questa puntata sarà un lungo viaggio, come spesso facciamo, da nord a sud. Partiamo da nord, partiamo da Venezia. Se fa freddo a Napoli, potete immaginare a Venezia. Matteo: [3:08] E quando fa freddo, troppo freddo, soprattutto in città d'acqua... Raffaele: [3:13] Poi è una città molto umida, è una città lagunare, quindi potete immaginare che soprattutto di notte e nelle prime ore del mattino si forma sempre un po' di ghiaccio, ma non in tutta la città, ma in un punto particolare. Dobbiamo parlare, dobbiamo affrontare il problema del ponte di Calatrava. Conosci quest'opera? Matteo: [3:37] Sì, abbastanza famosa e anche quasi subito visibile a Venezia. Raffaele: [3:46] Se arrivi dalla stazione, sì. Matteo: [3:47] Sì, sì, è un po' strano. (Perché strano?) Beh, perché rispetto a tutta Venezia, è molto moderno. Raffaele: [4:00] Eh sì. Noi parliamo di Venezia, uno si aspetta di sentir parlare di arte, di storia... Invece qui parliamo di architettura e design. E non vuol dire che Venezia non può essere moderna, però è un matrimonio non sempre facilissimo. E il design secondo me non è neanche il problema maggiore di questo ponte, Allora, in ordine, come dici tu, si vede subito se arrivi alla stazione di Santa Lucia, perché questo ponte collega proprio la stazione a Piazzale Roma. Ha diversi nomi, in realtà si chiama Ponte della Costituzione, lo chiamano quasi tutti Ponte di Calatrava perché l'architetto è quello che oggi si chiama un archistar, cioè un architetto star, ovvero Santiago Calatrava. Spagnolo. Ma in tanti lo chiamano il ponte di vetro, perché una delle caratteristiche di questo ponte super moderno è che è fatto tutto in [vetro] ed acciaio. Anche i gradini sono in buona parte fatti di vetro. E già insomma con la premessa che abbiamo fatto all'inizio con il freddo e il ghiaccio, sai già dove stiamo andando a scivolare... Matteo: [5:26] Scivoliamo tutti quanti sul ponte che diventa improvvisamente un ottimo punto per gli slittini. Raffaele: [5:33] È proprio quello che hanno affermato negli anni diversi cittadini: sembra quasi una disciplina delle olimpiadi invernali. Prova a non scivolare sul ponte di Calatrava, se arrivi dall'altro lato vinci un premio. Alcuni hanno fatto i paragoni con le piste di pattinaggio. Insomma è un ponte che, ti devo dire la verità, non è nato benissimo. Già dal principio i costi sono stati molto elevati, già di base sono stati più alti di quello che era stato messo a preventivo, si è arrivati a superare la decina di milioni di euro per un ponte di circa 100 metri. E insomma anche per il discorso artistico che dicevamo inizialmente, che fa un po' a cazzotti questa struttura super moderna con una città storica come Venezia. Ma questo ponte è tornato a far parlare di sé proprio nelle ultime settimane perché le persone continuano a scivolare, continuano a cadere. Matteo: [6:40] E non vincono nessuna medaglia... Perché dicono "Scusate, però qua facciamo questa disciplina olimpica ma almeno una medaglia alla fine..." Raffaele: [6:49] Pensa che negli anni per aiutare i partecipanti [di] questa disciplina le hanno provate tutte. Hanno provato a mettere del sale sui gradini per evitare la formazione di ghiaccio ma niente da fare. Hanno persino messo, sai, queste striscioline ruvide antiscivolo che trovi spesso nelle stazioni? Le hanno messe proprio sui gradini. E tu puoi immaginare, un ponte che è costato sopra i 10 milioni di euro e poi metterci lo scotch sopra, non è proprio il massimo. E nonostante tutto si scivolava e le strisce non aderivano bene. E quindi Matteo c'è stata un'unica soluzione da prendere in considerazione. (Tolgono il ponte!) No, non è una soluzione così drastica, sarebbe davvero un peccato. Però tolgono una parte del ponte, tolgono i gradini in vetro, che saranno sostituiti con dei gradini in pietra. Sì, una pietra molto particolare che prende il nome di trachite... Io non so come funziona la trachite: mi auguro che non faccia scivolare la gente. Matteo: [8:01] Quella che conosco io è una scocciatura: ti fa male la gola, non riesci a parlare... Raffaele: [8:08] Matteo, quella è la tracheite, che è l'infiammazione della trachea, che è una parte della gola. Ma questa che mettono a Venezia non è il mal di gola a terra... ma è la pietra per evitare che le persone... scivolino... è scivolata anche la mia lingua. E quindi alla fine un'altra spesa, quindi un milione e mezzo di euro. Una spesa extra che si aggiunge al fatto che originariamente questo ponte era stato pensato anche per far attraversare i disabili. C'era una cosiddetta ovovia, ovvero una sorta di trenino a forma di uovo, per trasportare persone disabili da un lato all'altro. Ha avuto più problemi del ponte questa ovovia ed è stata rimossa qualche anno fa. Che ne pensi tu di tutta questa storia? Matteo: [9:06] E mi dispiace, è un ponte che non decolla, che da un certo punto di vista è buono, però non so. Il problema è che quando si vuole fare qualcosa di artistico e contemporaneamente utile, ci vogliono altro che i Calatrava, ci vogliono i Da Vinci. Cioè nel senso, non basta essere un archistar, devi essere quasi un genio per riuscire ad arrivare a creare qualcosa di artisticamente bello e contemporaneamente utile per una città che ospita migliaia, anzi milioni di persone all'anno. Quindi non stiamo parlando di un paesino o di una città normale, stiamo parlando di Venezia. Raffaele: [10:04] Io penso che il punto sia sempre quello. Adesso non mi voglio sostituire agli architetti, ma io penso che il punto sia sempre quello che quando fai un'opera d'arte che viene esposta in un museo, allora deve essere bella o suscitare una riflessione. Ma in questo caso stiamo parlando di architettura pratica, un ponte sul quale le persone ci dovranno salire, dovranno salire e scendere senza cadere, quindi bisognerebbe sempre mettere al primo posto la praticità di un'opera e al secondo posto tutti gli abbellimenti architettonici e così via. Se facciamo il contrario rischiamo di dover fare le cose due volte o persino più volte. Matteo: [10:52] Sì, purtroppo è un problema, un annoso problema, un problema... questo annoso già lo abbiamo incontrato. Raffaele: [11:04] Che vuol dire annoso? Ecco qua, lo hai detto, adesso annoso cosa vuol dire? Matteo: [11:09] Che è un problema che c'è da tanto tempo, da anni, cioè... che... no? Raffaele: [11:15] Sì, sì, sì, che si trascina da molto tempo. Matteo: [11:18] Che si trascina da molto tempo per, in questo caso anni, direi anche secoli. E ovvero il riuscire a far coesistere arte e utilità, però secondo il mio modestissimo e ignorante parere se si vuole fare una cosa del genere si dovrebbe prima partire dall'utilità, come hai detto tu, e poi abbellire questa utilità. Nel momento in cui si fa il contrario, e in questo caso capisco anche perché si fa il contrario, perché Calatrava ha un suo stile, e parte dal suo stile. Raffaele: [11:58] Sì, ma sai, a Venezia i ponti ci sono sempre stati. Poche città come Venezia al mondo sanno fare i ponti. Perché prendere un architetto che ha come particolarità quella di fare ponti ultramoderni in vetro e acciaio, quando bastava fa re un ponte più semplice eumile, più economico, magari anche abbellito esteticamente, ma più in sintonia con l'estetica della città e più pratico per i cittadini stessi? Matteo: [12:30] È vero, bastava andare un po' in giro per l'Italia, forse trovavamo anche qualche esempio giusto. Raffaele: [12:38] Ci sto. Torniamo indietro, non attraversiamo il ponte, torniamo in stazione ma invece del treno, prendiamo un autobus. Matteo: [12:51] Allora, in autobus in giro per l'Italia è una cosa simpatica, però è stancante, eh? Vi avverto... Raffaele: [12:59] Fino a un certo punto. Matteo: [13:01] È un po' stancante. Raffaele: [13:03] C'è però chi lo deve fare, che non ha tante alternative. Certo, l'alternativa è sempre il treno, ma il treno per lunghi tragitti è sicuramente una forma più cara rispetto all'autobus. Oggi si può viaggiare in autobus comodi, seduti, con la presa della corrente, con il wifi, da nord a sud grazie a compagnie come... Flixbus. Matteo: [13:30] Questa puntata non è sponsorizzata da Flixbus, vogliamo specificare. Lo capirete più avanti. Raffaele: [13:39] Sì, sì, non siamo stati pagati né per parlarne bene né per parlarne male, a dir la verità. Però questa storia riguarda proprio un viaggio della speranza, un viaggio in autobus. Parliamo di un giovane ragazzo pugliese, Giuseppe De Nicolo, che è un 19enne pugliese che è andato in Trentino-Alto Adige per lavorare durante le vacanze [natalizie]. Finite queste sue settimane lavorative, decide di ritornare a casa. E prenoto un autobus che da Trento, quindi estremo nord, l'avrebbe dovuto portare a casa vicino Bari. Purtroppo però i giorni delle vacanze sono giorni di molto traffico, poi ecco c'è il freddo, il ghiaccio e così via... Gli autobus in quelle giornate subivano dei fortissimi ritardi. Fatto sta che l'autobus prenotato di fatto viene annullato, non partirà. E Giuseppe si trova nella difficoltà di capire come fare adesso per tornare a casa. Era tra l'altro un autobus notturno, quindi senza prenotazione alberghiera per la notte, come fai? Trova un'alternativa: c'è un altro autobus che fa la stessa tratta, però con cambio autobus a Bologna. Quindi Trento-Bologna, a Bologna scendi, prendi un altro autobus e fai Bologna-Bari. Tutti contenti, no? Matteo: [15:12] Eh, sì? Raffaele: [15:14] Il problema è che il biglietto era valido solo per quella corsa senza cambi. E allora l'autista di questo autobus Trento-Bologna con il controllore cominciano a fare un po' di storie: "non sarebbe questo l'autobus giusto, bisogna sentire il centralino, fai così, sali a bordo, poi vediamo..." Mai fidarsi di qualcuno che dice poi vediamo. (Poi vediamo...) Parte tranquillamente l'autobus, nel frattempo è difficile mettersi in contatto con il numero verde di Flixbus persino per l'autista stesso. Ma quando risponde il centralino, gli dicono: "Sì, effettivamente, c'è un problema: il ragazzo non può stare a bordo, non ha un biglietto valido, non sarebbe mai dovuto salire a bordo". (Ahia!) A questo punto autista e controllore comunicano la notizia al ragazzo e il ragazzo dice: "Adesso che volete fare? Mica mi potete abbandonare qui sull'autostrada?" "Ah no? E se facciamo proprio così?" Il ragazzo minaccia di chiamare i carabinieri per vedere chi ha ragione. Chiamano i carabinieri effettivamente. Secondo te i carabinieri cosa hanno detto? Matteo: [16:31] "Non lo sappiamo". Raffaele: [16:32] "Mi dispiace, non possiamo aiutarvi, non possiamo occuparci di questo." A questo punto però l'autista e il controllore sono arrabbiatissimi, alla più vicina corsia d'emergenza accostano, davanti agli occhi di tutti gli altri passeggeri che non hanno fatto nulla tra l'altro, fanno scendere il ragazzo, gli danno il bagaglio e lo abbandonano in autostrada. Matteo: [16:57] Ma in corsia d'emergenza? Raffaele: [16:58] Eh sì. Matteo: [17:00] Vabbè, però mi sembra una cosa ridicola. Raffaele: [17:01] Lui fortunatamente riesce a raggiungere la stazione di servizio, chiama un Uber e si fa portare a Bologna. E da qui prenota un treno che lo porta vicino casa, a Molfetta. Matteo: [17:15] Allora, qui c'è un problema fondamentale, che non capisco perché non lo abbiano lasciato alla prima stazione di servizio. Che stava facendo? Stava facendo impazzire tutti? Urlava? Era un pericolo? Raffaele: [17:33] Può darsi che stavano... i toni si stavano alzando, e a dir la verità questa corsetta emergenza era poco prima di una stazione di servizio. Quindi non credo il ragazzo abbia dovuto fare dei chilometri. Però comunque è stato abbandonato in autostrada un cliente, alla fine, perché il ragazzo aveva un obiettivo valido e l'autobus era stato cancellato non per suo volere. Ma si può fare una cosa del genere? . Matteo: [17:59] Evidentemente sì, nel senso che... Raffaele: [18:02] Nel senso che l'hanno fatta, quindi si può fare. (L'hanno fatto, esatto.) Fisicamente è possibile. Matteo: [18:08] Però l'errore grande è stato probabilmente farlo entrare, cioè nel senso, non puoi arrabbiarti con qualcuno che è sul tuo autobus dopo che lo hai fatto entrare. Raffaele: [18:20] Esatto, quindi l'autista e il controllore hanno fatto due errori gravi. Il primo forse dettato dalla volontà di aiutare, il secondo proprio cattivo nell'animo, perché non si fa, non si abbandona una persona in autostrada, è pericoloso e tra l'altro penso sia proprio vietato dal codice della strada. Il ragazzo fortunatamente è riuscito a tornare a casa, ma ha contattato i media per diffondere questa notizia e ha anche protestato nei confronti della compagnia. Flixbus ha risposto e ha sospeso l'autista e il controllore dicendo però che il ragazzo non sarebbe mai dovuto salire su quell'autobus, perché non aveva il titolo adatto a salire. Quindi come dire hanno sbagliato autista e controllore ma sbagliato anche il ragazzo che non doveva essere lì. Che è una, come dire, una soluzione che non so quanto mi fa contento. Matteo: [19:19] Sì, diciamo che è un po' scaricare responsabilità: la responsabilità è dell'azienda. Raffaele: [19:27] Punto, punto, non facciamo scaricabarile. Matteo: [19:30] Esatto, la responsabilità dell'azienda e se proprio dobbiamo andare a cercare un errore, l'errore più grande dell'azienda è stato quello di formare male il controllore e l'autista in modo da non dare a loro la conoscenza per dire al ragazzo "non puoi salire". Raffaele: [19:55] Esatto. Matteo: [19:55] Quindi l'errore più grande è quello, è l'unico errore. Perché poi se l'autista non sapeva bene cosa fare... Ha fatto un gesto umano facendolo salire. Poi c'è stata un'escalation, però il gesto era ovviamente umano, perché non c'era una regola ben scritta. Quindi colpa dell'azienda, non incolpiamo gli autisti. Raffaele: [20:23] Io ci metto il carico e ti dico che un altro disservizio dell'azienda è il fatto che il numero verde non rispondeva, non c'era nessuno disponibile, nessuno che sapesse dare una risposta alle domande in primis dell'autista e del controllore e poi anche del ragazzo. Il ragazzo quando è sceso in corsia d'emergenza stava ancora al telefono provando a contattare il servizio clienti di Flixbus. E io sono un po' preoccupato perché ilmese prossimo dovrei prendere un autobus Flixbus... Matteo: [20:55] E noi non vediamo l'ora di sentire la tua esperienza. Raffaele: [20:58] Vi racconterò, se tornerò a casa. Matteo: [21:01] Sì, sicuramente. Raffaele: [21:02] Nel frattempo, invece di scendere a Bari, noi proseguiamo, passiamo anche lo stretto di Messina e andiamo in Sicilia. Matteo: [21:18] Oh, che bello, anche perché penso che in Sicilia ci sarà anche una buona temperatura adesso, rispetto a Milano. Raffaele: [21:27] Ti faccio sapere subito. Palermo meteo: 11 gradi e pioggia, non benissimo. Diciamo che tutta l'Italia è attraversata da questa ondata di freddo. (Sì.) Però sopra i dieci non si sta male. Matteo: [21:44] Eh, direi. Raffaele: [21:46] E io ti porto in una cittadina vicino Palermo, ti porto in uno dei borghi più piccoli d'Italia. In termini di abitanti parliamo soltanto di venti abitanti. Matteo: [22:02] Venti? Raffaele: [22:03] Soltanto venti. E sono tanti rispetto a quelli che ci vivevano circa trent'anni fa, che era soltanto una famiglia, quindi suppongo quattro o cinque persone. Matteo: [22:14] Quindi una famiglia in un bor.... un borgo per una famiglia. Bello, però... Raffaele: [22:19] Un borgo unifamiliare. Il borgo è davvero piccolissimo, parliamo di due, tre strade. Per farti capire meglio dove siamo, siamo a circa 30 chilometri da Palermo. La cittadina si chiama Partinico, ma questo borgo si chiama Borgo Parrini. Matteo: [22:39] Nome interessante. Raffaele: [22:41] Eh sì, perché ha un significato in siciliano. I parrini in siciliano sono i preti, i sacerdoti. E questo nome ci racconta un po' la storia del borgo un po' isolato, perché era il borgo dei gesuiti che si erano stabiliti fuori Palermo, quindi dei preti. Parliamo del '500-'600. A fine Settecento i gesuiti vengono espulsi da quello che all'epoca era il regno di Napoli e il regno di Sicilia, e quindi il borgo diventa in pratica abbandonato. E ti ripeto, fino a trenta anni fa ci viveva solo una famiglia, la famiglia Gaglio, di cui però faceva parte Giuseppe, Giuseppe Gaglio, che ha un'idea interessante. Siccome tutte le casette di questo borgo erano in vendita più o meno a un euro, dice: "ma sai che faccio? Ne compro io la buona parte, le ristrutturo e ne faccio un'attrazione turistica artistica." Ispirato alle città del Mediterraneo e alla storia della Sicilia, decide di abbellirle in maniera artistica. Quindi ceramiche colorate, pittura dai colori molto forti, richiami a figure artistiche dell'area mediterranea ma un po' anche a livello internazionale. E questo posto trent'anni dopo prende il soprannome della piccola Barcellona, perché buona parte delle ricostruzioni in ceramica sono ispirate ad Antoni Gaudi, il padre del modernismo, se lo vogliamo chiamare così. Matteo: [24:24] Bello, beh in effetti è molto bello, è molto affascinante e caratteristico il borgo. Tu sei mai stato? Raffaele: [24:34] No, io non sono... mi vergogno a dirlo tantissimo... Non sono mai stato in Sicilia, Matteo... Matteo: [24:42] Ma come? Io non sono stato lì, però in Sicilia sì. Ma è strano, Napoli-Sicilia non è una cosa impensabile. Raffaele: [24:52] Allora in autobus, no. In treno, è difficile anche se si fa. In nave sarebbe la cosa più facile. C'è anche l'aereo adesso, ce ne sono tanti. Il punto sai qual è? Che dovendo prendere un mezzo di trasporto come l'aereo, o come la nave, a me non piace tantissimo viaggiare in nave. Però c'è sempre l'idea che se devo prendere un aereo, vado all'estero. Anche quando facciamo i preventivi per viaggi durante l'anno, c'è sempre qualcosa che mi fa dire: "vabbè, ma a questo punto vado a... una città estera, in una città estera." Matteo: [25:24] Ma come? Questa è una cosa che tutti i nostri ascoltatori ti diranno: "Ma no!" Raffaele: [25:30] Però anche loro poi vogliono viaggiare in Italia [all'estero], è un po' quello, no? (Eh sì, in effetti sì.) Però ci metterò una pezza, come si dice: prometto che a breve andrò in Sicilia, anzi possiamo fare una cosa, Matteo. Possiamo andare insieme, possiamo fare le nostre vacanze durante l'anno tutti quanti in Sicilia: un bel team retreat di Easy Italian in Sicilia. Matteo: [25:53] In Sicilia, bah, possiamo provare. Non lo so, vediamo, ché... fa caldo. Raffaele: [26:01] Tornando a Borgo Parrini, Matteo, che ne pensi di questa idea di Giuseppe Gaglio, che da solo ha praticamente ridato vita a questo borgo, borgo che è diventata una delle attrazioni della Sicilia, e uno dei posti più fotografati e condivisi sui social di tutta la Sicilia. Matteo: [26:23] Mi sembra un'ottima idea, è un ottimo modo per prendere, rendere qualcosa di ormai morto, una cosa di nuovo viva e utile. Anche per, come dire... Queste cose secondo me sono anche utili forse per alleggerire il peso turistico che ha Palermo e cercare di reindirizzarlo anche in altri luoghi lì vicino. Raffaele: [26:55] Sì, tra l'altro è un'escursione interessantissima, anche perché è vicino Palermo, a conti fatti, ma vicino anche l'aeroporto e altre cittadine come Terrasini e Castellammare del Golfo, quindi si presta benissimo ad essere visitato anche solo in una giornata. E poi il tocco extra dell'imprenditore Gaglio, che all'interno di alcune di queste abitazioni ristrutturate artisticamente ci ha aperto dei musei, come il Museo dei Pupi, ad esempio, che sono le tipiche marionette siciliane. Matteo: [27:33] Molto bello. Peccato che c'è un piccolo colpo di scena. (Che succede?) Il colpo di scena è che il signor Giuseppe Gallio è indagato. Raffaele: [27:47] Ah! Che è successo? Matteo: [27:51] Hai capito? Hanno fatto tutto. Ha fatto il ponte, cioè il ponte, mi sono confuso. Ha fatto il villaggio, ha creato i musei: è indagato per corruzione. Raffaele: [28:05] Oh no, arrestato per corruzione. Matteo: [28:07] Mannaggia, non si riescono a fare due cose positive in Italia che poi esce fuori qualcosa di non proprio pulito. Raffaele: [28:18] Hai proprio ragione, vedi? In Italia è difficile fare due cose buone positive una dietro l'altra. Detto questo, il borgo non è arrestato. Matteo: [28:28] Il borgo è visibile, visitabile: visitatelo. Raffaele: [28:32] Mi hai lasciato con l'amaro in bocca, Matteo, con questa notizia. Matteo: [28:36] Direi di parlare di questo colpo di scena nel nostro privé. E continuiamo. Anche perché sono curioso di sapere l'effetto che ha fatto su di te. (Eh sì.) Ho lasciato. questa notizia proprio alla fine fine, Raffaele non sapeva questa cosa. Raffaele: [28:55] Parliamone di là, vai: attraversa il ponte di vetro e vieni nella nostra sala VIP. (Senza scivolare!) Non scivolare! Diamo un grosso abbraccio a tutti i nostri ascoltatori. Matteo: [29:06] Mi raccomando, tante stelline e tante review. Raffaele: [29:09] Ciao! Matteo: [29:10] Ciao!
A Cerutti e all'Aprilia il successo nell'Africa Eco Race per il secondo anno consecutivo, a Botturi (Yamaha) l'onore delle armi. Purtroppo la festa italiana è compromessa dal grave incidente che ha coinvolto il nostro Andrea Perfetti: è ricoverato all'ospedale milanese di Niguarda, siamo tutti idealmente con lui
A Cerutti e all'Aprilia il successo nell'Africa Eco Race per il secondo anno consecutivo, a Botturi (Yamaha) l'onore delle armi. Purtroppo la festa italiana è compromessa dal grave incidente che ha coinvolto il nostro Andrea Perfetti: è ricoverato all'ospedale milanese di Niguarda, siamo tutti idealmente con lui
Il ministro dei Trasporti e delle Infrastutture, per sottolineare la bontà delle modifiche al codice della strada, a fine anno ha dato numeri parziali: mancavano le vittime degli incidenti in città, il dato reale è stabile o in leggera crescita. Ora servono investimenti, controlli e più serietà
Purtroppo per Fede l'influenza non lo lascia in pace, ma per fortuna per voi Cristian torna in onda per parlare di LLM, ChatGPT, sicurezza di iOS, e applicazioni per Mac che hanno rischiato grosso.
3 dicembre Italiano in Podcast. La luce è un avversario davvero difficile quando si registra un video. Continua la battaglia del vostro sindaco con fotocamere e luci ma la speranza di vincere e trovare il giusto equilibrio non finirà mai. Purtroppo qualche problema tecnico ha interrotto la registrazione del video e questo episodio è solo con l'audio. Il poco tempo mi ha impedito di registrare un nuovo episodio video. Fra meno di due giorni infatti si parte per andare in Inghilterra a trovare J e le cose da fare sono sempre tantissime prima di iniziare il viaggio. Ritornerò la settimana prossima e vi racconterò come è andata. Nel frattempo scusate ancora la mia lentezza con i nuovi episodi e continuate a seguire Italiano in Podcast. Presto finirà questo periodo di addestramento e arriveranno podcast di qualità migliore con più frequenza. Ciao a Tutti e grazie come sempre per il vostro supporto! “Crederci sempre, arrendersi mai.” - Simona Ventura - Abbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe Supporta iSpeakItaliano su BuyMeACoffee
L'Italia è famosa nel mondo per le capacità dei suoi artigiani e la qualità dei loro prodotti. Purtroppo sempre meno giovani si dedicano agli antichi mestieri. C'è un rimedio?Gli Ospiti di oggi:Daniel Outeda - proprietario de "La milonga empanadas" Marco Granelli - presidente ConfartigianatoMaria Rosaria Iacono - Consigliere Nazionale di Italia NostraRita Mosca - Maestra dell' Istituto Comprensivo Garlasco a Pavia, ideatrice e coordinatrice del progetto "La scuola insegni ai bambini i lavori artigianali unici al mondo per qualità e creatività"
Le imprese chiedono ai propri manager di essere creativi, di trovare, cioè, soluzioni innovative ai problemi, consolidati o nuovi che siano. Si fa però poca attenzione all'abilità su cui si basa la creatività: l'immaginazione. L'immaginazione è la capacità di creare modelli mentali nuovi in assenza di stimoli esterni – in altre parole, pensare l'esistenza di nuovi mondi o, in azienda, di modelli di business radicalmente diversi, mercati del futuro, prodotti oggi “impensabili.” Purtroppo, quelle che la psicologia individua come componenti dell'immaginazione – playfulness e open-mindedness, capacità di giocare e apertura mentale – sono difficilmente esercitate in azienda: l'una non viene associata alla figura dei professionisti, l'altra viene predicata ma non esercitata. In questo podcast Gabriele Troilo, professore di Marketing in SDA Bocconi, parla di immaginazione come determinante della creatività manageriale.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Ti hanno raccontato che la sicurezza e la comodità ti avrebbero dato una vita fantastica. Purtroppo ti hanno MENTITO e oggi ti racconto la natura di questa TRUFFA. PSICOSTOICI IN SCONTO: https://bit.ly/45JbmxX ⬇⬇⬇SOTTO TROVI INFORMAZIONI IMPORTANTI⬇⬇⬇ Abbonati per live e contenuti esclusivi ➤➤➤ https://bit.ly/memberdufer I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Scopri la nostra scuola di filosofia ➤➤➤ https://www.cogitoacademy.it/ Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://bit.ly/3Pgepqz Prendi in mano la tua vita grazie a PsicoStoici ➤➤➤ https://bit.ly/45JbmxX Il mio ultimo libro per Feltrinelli ➤➤➤ https://amzn.to/3OY4Xca La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il nostro podcast è sostenuto da NordVPN ➤➤➤ https://nordvpn.com/dufer #educazione #rickdufer #filosofia INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La musica della sigla è tratta da Epidemic Sound (author: Jules Gaia): https://epidemicsound.com/ - la voce della sigla è di CAROL MAG (https://www.instagram.com/carolmagmusic/) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Purtroppo questa è l'ultima puntata in cui ci sarà Lorro
Di zanzare si parla sempre di più. Qualcuno le considera solo un fastidio particolarmente insopportabile d'estate. Eppure sui mezzi d'informazione leggiamo sempre più spesso titoli allarmistici dove si parla persino di "zanzare killer". Senza dubbio la presenza delle zanzare sul pianeta è associata con un tasso di mortalità molto alto a causa delle malattie che possono trasmettere. Ma qual é la situazione nel nostro Paese? Anche alle nostre latitudini le zanzare possono rappresentare un rischio per la salute? I cambiamenti climatici possono avere un'influenza sull'aumento di zanzare?Purtroppo si, e come al solito per ridurre i rischi bisogna innanzi tutto conoscerli. Niente allarmismo ma una sana consapevolezza sul fatto che dove ci sono agglomerati umani è bene che di zanzare ce ne siano poche può giovare.Ne parliamo in questa puntata del podcast con un grande esperto di malattie infettive e tropicali, il Dott Anderea Rossanese medico internista presso l'IRCCS Sacro Cuore di Negrar di Valpolicella, nonché vicepresidente della Società Italiana di Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni (SIMVIM).
27 settembre - Italiano in Podcast. Continua il momento positivo con tanto buon lavoro, molta attività fisica e buona energia. Purtroppo continua ancora il tempo incerto e ancora niente tuffi per il vostro sindaco. Manca una settimana esatta alla partenza per la Sicilia e ovviamente il buonumore cresce. Una settimana bella anche perché fatta di compleanni importanti, di persone molto care al vostro amico Paolo. Le notizie dall'Italia non sono molte e per questo oggi proviamo un nuovo gioco, la caccia alla notizia falsa. Spero sia una novità interessante. In chiusura due frasi celebri di un'italiana molto in gamba e simpatica. Grazie come sempre e tornate anche per il prossimo episodio di Italiano in Podcast. Ciao! "Quando tutto è sempre perfetto non puoi sapere cos'è la felicità." "Sono i fallimenti che ti insegnano la pazienza, la costanza, la precisione e la cura necessaria in quello che fai." - Serena Dandini - Abbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe Supporta iSpeakItaliano su BuyMeACoffee
Ti è mai capitato di dover scappare dalla tua casa e non sapere cosa sarebbe successo all'indomani? Ti immagini come sarebbe trovarsi, dall'oggi al domani, senza cibo, acqua o un tetto sulla testa? Probabilmente no. Purtroppo, è esattamente quello che sta succedendo oggi nel Corno d'Africa: in Etiopia, Kenya e Somalia 31 milioni di persone vivono un'emergenza umanitaria di proporzioni inimmaginabili. Conflitti e scarsità di cibo, siccità estreme alternate a inondazioni disastrose, hanno portato ad una crisi umanitaria senza precedenti. Insieme ad UNHCR Itala abbiamo voluto creare uno spazio sul podcast in cui poter dare visibilità a questa emergenza, parlando delle sfide quotidiane delle persone che la stanno vivendo e di come possiamo concretamente dare una mano. In questa puntata abbiamo parlato con Lucrezia Vittori, Associate Public Information Officer per UNHCR che, direttamente dall'Etiopia, segue da vicino la situazione. Dopo averci raccontato le difficoltà concrete portate da questa crisi, siamo voluti andare oltre. Insieme abbiamo parlato anche dell'impatto emotivo che una crisi del genere ha sulle persone che la subiscono e di come stare a contatto con queste realtà abbia influenzato il suo modo di vedere la vita. Puoi sostenere UNHCR facendo una donazione a questo link. Seguici su Instagram Entra nel gruppo Telegram Iscriviti al canale Youtube
Purtroppo, non nasciamo con un libretto delle istruzioni che ci insegni a vivere e ad affrontare le situazioni. Impariamo tutte queste cose vivendo, volenti o nolenti. Molte persone decidono di saperne di più, di imparare a gestire meglio gli eventi (almeno quelli controllabili) e le emozioni. È quello che abbiamo fatto io e Giulia: una serie di percorsi di crescita che, davvero, ci hanno aiutato molto. Te ne parlo in questo episodio! _______ Le trascrizioni di tutti gli episodi del podcast e gli esercizi sono disponibili sulla mia pagina Patreon: https://www.patreon.com/vaporettoitaliano Sul profilo Patreon di Vaporetto Italiano troverai: - pdf con spiegazioni ed esercizi relativi ai video pubblicati su YouTube; - le trascrizioni degli episodi del podcast con il lessico più importante (usato in contesto); - cruciverba per memorizzare il lessico nuovo di ogni episodio; - tante lezioni in diretta durante le quali parleremo, faremo attività di comprensione orale, quiz e molto di più! Con i materiali di Vaporetto Italiano potrai imparare l'italiano sempre di più e parlare in modo sempre più naturale. Sono felice di averti qui con me!
Il 9-10 Novembre presso il Teatro dal Verme di Milano si terrà la nuova edizione dei BeMore Days. Unisciti a noi per ricevere idee e strumenti utili per migliorare le tue relazioni qui al link:
Il concetto di hýbris sta alla base del sistema di valori proprio del mondo greco arcaico. Si tratterebbe di una sorta di accecamento mentale che impedisce all'uomo di riconoscere i propri limiti e di commisurare le proprie forze: chi ha ambizioni troppo elevate e osa oltrepassare il confine posto dagli dei pecca di hýbris e incorre in quella che viene chiamata “invidia degli dei”; allo stesso modo chi non utilizza le proprie capacità, esce dalla sfera umana per ricadere in una ben più infima, quella bestiale. Ulisse è certamente noto per la sua sete di curiositas, di conoscenza, l'arma che permette di abbattere ed oltrepassare le barriere della mente. La sua è una passione intellettuale, che soffre i limiti, che divora il non-sapere e il non-potere, che segue solo se stessa. Purtroppo per lui, sarà proprio questa volontà di potenza a costargli la dannazione eterna nell'inferno di Dante. Ma per quale motivo esattamente? E cosa significa peccare di Hybris nella società moderna? Ne parliamo con Daniele Fabbri: stand-up comedian, fumettista, ma soprattutto podcaster e autore del format "Limiti". Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast