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Un percorso storico che ci accompagnerà lungo le vicende del secolo scorso che hanno cambiato radicalmente il mondo contemporaneo."5 minuti con" arricchisce la letteratura con la storia.La puntata di oggi parla degli imperi presenti al termine dell'ottocento.Se l'episodio ti è piaciuto iscriviti al podcast e metti un like per supportare il progetto, grazie.https://linktr.ee/thelogboy
Oggi si festeggia san Gaspare del Bufalo. Nato a Roma il giorno dell'Epifania del 1786, sua madre volle per lui i nomi dei Re Magi: Gaspare, Baldassarre, Melchiorre. La sua famiglia era stata un tempo benestante, ma poi era decaduta. Suo padre Antonio era cuoco dei Principi Altieri, mentre sua madre, Annunziata Quartieroni, si prendeva cura della famiglia. Votato alla vita religiosa fin dalla fanciullezza, tentando persino di fuggire di casa per evangelizzare i pagani, Gaspare del Bufalo frequentò il Collegio Romano, che a quel tempo, essendo stata soppressa la Compagnia di Gesù, era diretta dal clero secolare.
In attesa che lo rilevi l'Istat, buona parte della lettura si concentra nelle corsie dei supermercati, dove compulsiamo avidamente le tabelle che registrano le calorie degli alimenti. Peccato non essere nutrizionisti, a differenza di quanto vorrebbe far credere il nostro profilo Instagram. Per di più, molto spesso, quei valori non sono perfetti. La nostra «esegesi» non basta, perché — sorvolando sui valori spesso sballati — non è solo questione di addizioni e sottrazioni: le calorie, standard internazionali, sono eredità dell'Ottocento. Ci sono altre variabili, dai geni del DNA alla cottura. In Italia, si paventa il carcere per chi macella animali domestici. La top story «L'imbroglio della calorie» proviene da «Internazionale», in edicola, che l'ha tradotto dall'«Economist», qui il sommario: https://www.internazionale.it/sommario/1310. L'originale in inglese: https://www.1843magazine.com/features/death-of-the-calorie (la cover dell'episodio proviene da qui). Inasprimento delle pene per chi macella cani e gatti, la proposta: https://www.corriere.it/animali/19_giugno_11/carcere-chi-mangia-cani-gatti-stesso-divieto-introdotto-trump-7325e724-8c39-11e9-9a2c-4fa09850aca0.shtml
Mister Jelly Roll di Alan Lomax è uno dei libri di argomento jazzistico più famosi, ed è anche un libro da diversi punti di vista appassionante: eppure ha dovuto aspettare settant'anni per avere una traduzione italiana. Di come è nato questo libro e della sua edizione italiana, di Jelly Roll Morton, di Alan Lomax, di New Orleans, della nascita del jazz, dell'America fra la fine dell'Ottocento e la fine degli anni trenta, parliamo con Claudio Sessa, curatore del volume, pubblicato nella collana Chorus dell'editore Quodlibet.
Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
Cristoforo Colombo dovette convincere i dotti di Salamanca che la terra era rotonda prima di ottenere dalla regina Isabella le tre caravelle; molti pensavano che fosse un pazzo, e che arrivato al confine del mondo sarebbe precipitato nel nulla, perché la terra era piatta. Questa storia è conosciuta da tutti, e negli ultimi due secoli è stata rappresentata in innumerevoli opere d'arte, dai quadri dei pittori pompier ai fumetti di Altan. Ma come mai prima dell'Ottocento non se ne trova traccia da nessuna parte? E se nel Medioevo credevano che la terra fosse piatta, come mai tutti i re e gli imperatori medievali rappresentati nelle miniature, negli affreschi e nelle statue dell'epoca portano in mano un globo, per simboleggiare il loro dominio sul mondo?
Una carrellata di indimenticabili volti milanesi dell'Ottocento, ritratti dalla mano abilissima di Francesco Hayez. Tra i personaggi compaiono Alessandro Manzoni, Matilde Juva Branca e la Contessa Antonietta Negroni Prati Morosini
Piero Guicciardini, figura di spicco del protestantesimo italiano dell'Ottocento, raccolse oltre duemila edizioni di scritti della Riforma del Cinquecento. Sono conservarti alla Banca Nazionale Centrale di Firenze. La Fondazione Centro Culturale Valdese di Torre Pellice sta organizzando due mostre, una a Firenze e una a Torre Pellice, che presentano la storia della collezione. La mostra di Firenze verrà inaugurata il 3 maggio, mentre a Torre Pellice il 6 maggio.Ce ne parla Marco Fratini, curatore insieme a Laura Venturi che ha gestito la catalogazione.
"La mia è una infelice generazione, a cavallo tra due mondi e a disagio in tutti e due". All'indomani del plebiscito con il quale l'aristocrazia siciliana volta le spalle ai Borboni e si schiera dalla parte dei Savoia, la famiglia del Principe Fabrizio di Salina prepara le nozze tra il nobile e povero Tancredi e la ricca borghese Angelica. Un matrimonio d'amore e di interesse che rappresenta il cambio al vertice della gerarchia sociale che la Sicilia della seconda metà dell'Ottocento si apprestava a vivere, e la fine del mondo del Principe Fabrizio. Testo tratto da "Il Gattopardo", di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, edizioni Feltrinelli
E' passato un mese dalla manifestazione di Parigi dopo la strage nella redazione di Charlie Hebdo e nel supermercato ebraico di Porte de Vincennes. Sono state centinaia di migliaia le persone che sono scese in piazza contro la violenza terroristica, per ricordare le 17 vittime e per affermare i valori repubblicani di libertà. Nessun bavaglio alla satira, la libertà di critica non può essere limitata. Memos oggi ha ospitato Adriano Prosperi, storico alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Prosperi – che ha appena pubblicato un articolo sul magazine online Eutopia – ha raccontato le radici storiche di quella che definisce “la pratica dell'irrisione deliberata concentrata sull'immagine di Maometto”. Ripercorre gli anni della propaganda religiosa di matrice cristiana, nel XVI secolo, con lo scontro a colpi di immagini dissacranti tra la chiesa romana e quella riformata. E prima ancora la propaganda della chiesa medievale contro gli ebrei con “l'odio antigiudaico che si diffuse in Spagna fino all'espulsione degli ebrei del 1492”. Contemporaneamente la Costantinopoli islamica del sultano era terra di cultura e di tolleranza religiosa, dove si rifugiavano cristiani ed ebrei perseguitati. Una situazione che cambia radicalmente – secondo il ragionamento di Prosperi – col passare dei secoli, fino all'apparizione sulla scena di quel volto violento dell'islamismo. “Chi cerca i responsabili della versione violenta e terroristica del Jihad – scrive Prosperi - deve guardare non al testo del Corano, ma all'imperialismo francese e inglese del Settecento e dell'Ottocento e a quello americano del Novecento”.
Un'interrogazione un po' sgangherata ci racconta in poche parole il Realismo Francese. La realtà, anche quella più umile e poco visibile, è ha la dignità di essere raccontata così come si presenta. I pittori francesi del Realismo però non si limitano a raccontare ma nei loro quadri si può vedere anche una rispettosa denuncia delle pesanti condizioni di vita delle classi sociali più povere della seconda metà dell'Ottocento d'oltralpe. La musica di sottofondo è "Secretos" tratto dall'album "Angel Errante" seconda parte de "La Feme" e può essere ascoltata su http://www.jamendo.com/it/ ed è coperta da licenza Creative Commons.
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Nel 1842 Pietro Tenerani, insieme a Tommaso Minardi e Friedrich Overbeck, sottoscriveva il trattato "Del purismo nelle arti" di Antonio Bianchini sancendo in via ufficiale la nascita del purismo ottocentesco, il nuovo modo di fare arte, già nato da qualche anno, di cui Pietro Tenerani fu uno dei massimi interpreti. Appresi i primi rudimenti artistici dallo zio Pietro Marchetti, seguì dapprima le lezioni di Lorenzo Bartolini e Jean-Baptiste Desmarais all'Accademia di Belle Arti di Carrara, la sua città natale, quindi si trasferì a Roma dove diventò dapprima allievo e poi collaboratore di Bertel Thorvaldsen. Pietro Tenerani seppe proporre un'arte originale e innovativa, diventando uno dei più importanti scultori dell'Ottocento, richiestissimo dai più prestigiosi committenti europei (e non solo). I suoi capolavori traevano ispirazione dapprima dall'arte classica, e poi da quella rinascimentale: scopriamo quelli più belli con Ilaria e Federico!
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Benedetto Cacciatori è stato uno degli scultori più importanti e prolifici della sua epoca, ma dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1871, è stato quasi del tutto dimenticato. Tuttavia si assiste a una lenta riscoperta di questo grande artista nato a Carrara nel 1794: dopo la sua formazione avvenuta nella città natale con il padre e a Milano sotto Camillo Pacetti, Benedetto Cacciatori si trovò a lavorare per i Savoia, per i quali realizzò, tra le altre cose, il grandioso ciclo di sculture dell'abbazia di Hautecombe, e a creare opere per importanti committenze pubbliche, come le statue del Duomo di Milano. La sua produzione fu molto feconda ed è difficile parlare di ogni singola opera: tuttavia con la puntata di oggi Federico e Ilaria ripercorrono la carriera di Benedetto Cacciatori cercando di contribuire alla riscoperta di uno dei più grandi scultori dell'Ottocento!