Podcast appearances and mentions of belle arti

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Generazione Mobile
Partire in Erasmus per Madrid

Generazione Mobile

Play Episode Listen Later Apr 26, 2025


Trecentotrentasettesima puntata della trasmissione “Generazioni Mobili” di Radio 24, il primo “passaporto radiofonico valido per l’espatrio”.ON AIR: su Radio 24 tutti i sabati dalle 14 alle 14.15, in versione “Express”IN PODCAST: sulle piattaforme di Radio 24 / Spotify / Apple Music / Amazon Music… e tante altre, in versione “Extralarge”In questa puntata:- Marco Giungi, Ministro plenipotenziario, capo dell’Unità per le Strategie e i Processi Globali Multilaterali presso il Ministero degli Affari Esteri, ci anticipa i contenuti del prossimo bando per il Fellowship Programme, in arrivo in estate. Un’occasione unica per aspiranti diplomatici presso le istituzioni internazionali;- Giulia Catenaro, studentessa 24enne di Belle Arti, ci spiega come approdare a Madrid per un programma di mobilità Erasmus. Con tanti consigli utili su come programmare l’esperienza - ospite in onda Maria Salzano, dell’Agenzia Indire;- Eures Italia ci aggiorna sulle prossime opportunità e selezioni per lavorare in Europa;- nella rubrica “Expats Social Club” vi elenchiamo le destinazioni mondiali con il miglior rapporto tra vita professionale e vita personale, nell’ottica di un espatrio.CONNETTITI CON "GENERAZIONI MOBILI""Studiate/lavorate/siete imprenditori all'estero? Siete junior o senior? Avete una storia da raccontare e consigli preziosi da dare per cogliere opportunità oltreconfine, sfruttando le occasioni di mobilità internazionale? Scrivete a: generazionimobili@radio24.itOppure, avete domande da porre su come studiare/fare stage/lavorare/avviare start-up all'estero? Inviatele a: generazionimobili@radio24.itInfine, avete un sito/blog all'estero, nel quale fornite consigli pratici su come trasferirsi nel vostro attuale Paese di residenza? O avete scritto un libro su questo tema? Segnalateci tutto, sempre a: generazionimobili@radio24.it

il posto delle parole
Federico Ferrari "L'insieme vuoto"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025 29:14


Federico Ferrari"L'insieme vuoto"Per una pragmatica dell'immagineJohan & Levi Editorewwwjohanandlevi.comChe cos'è un'immagine? Perché le immagini hanno assunto un'importanza così grande nelle nostre vite? Cosa significa avere uno sguardo? Federico Ferrari riflette sulla società delle immagini e sul rapporto ritmico tra immagine e parola, ritmo che forgia il nostro orizzonte, concentrandosi sull'uso delle immagini e sul mondo che esse creano, sulla disseminazione dello sguardo nell'impossibilità di una sola visione del mondo, di una sola misura.L'immagine contemporanea infatti impone oggi una nuova definizione del guardare, che parta dalla singolarità di ogni visione ma sia anche capace di abbracciarne la pluralità. Ed essendo le visioni possibili, per definizione, infinite, ciò che davvero conta è ciò che sottende ed è quindi comune a tutte. Detto con i termini della teoria degli insiemi, è un insieme vuoto che si presenta come un nulla ma che è anche qualcosa: lo sguardo, ciò che ci precede e che resta aperto al di là di ogni visione possibile, di ogni immagine data. L'insieme vuoto dello sguardo è la potenza del vedere.Federico Ferrari, insegna Filosofia dell'arte all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove nel 2009 ha creato il biennio specialistico in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali e nel 2025 il Centro di Ricerca di Storia e Toeria dell'arte. Nel 2020 ha fondato, assieme ad Andrea Cortellessa e Riccardo Venturi, la rivista online Antinomie. Tra i suoi ultimi libri, L'anarca (2014), Oscillazioni (2016), Il silenzio dell'arte (2021) e, con Jean-Luc Nancy, Estasi (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Fulvia Degl'Innocenti "Flora"

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Play Episode Listen Later Apr 4, 2025 15:28


Fulvia Degl'Innocenti, Sara Cimarosti"Flora"La staffetta partigianaEdizioni Lapiswww.edizionilapis.itIn un'Italia ferita dalla guerra, tra i boschi dell'Appennino bolognese, una bambina di soli 12 anni corre veloce come il vento. I suoi piedi conoscono ogni sentiero, ogni radice nascosta sotto le foglie. Si chiama Flora e ha un compito importante: portare messaggi segreti ai partigiani. Non ha armi, solo il coraggio ereditato dal nonno, che ha sempre difeso la libertà, e la forza della sua giovane età.I lupi del bosco la spiano, ma quelli più pericolosi sono quelli con le divise e i fucili a tracolla, pronti a colpire chi si oppone. Flora sa come muoversi: scivola trai rami, si nasconde nei cespugli, ascolta il respiro degli alberi. Ma un giorno la fermano. Le urlano ordini in una lingua dura, la costringono a spogliarsi, a togliersi anche le scarpe. Il biglietto segreto è lì, ben nascosto. Se lo trovano, è finita. Flora trattiene il fiato, il cuore le martella nel petto. Il soldato guarda, ma non vede. Un attimo dopo, ancora tremante, lei è di nuovo in cammino, il messaggio ancora salvo, la libertà un passo più vicina.Ispirato alla vera storia di Flora Monti, la più giovane staffetta partigiana d'Italia, questo albo illustrato è un omaggio a chi ha corso senza mai voltarsi indietro, per portare speranza e coraggio in un tempo buio. Ancora oggi, Flora Monti racconta la sua storia alle nuove generazioni. Perché la libertà è un bene fragile: si protegge con impegno, memoria e coraggio. In occasione dell'80° anniversario della Liberazione un emozionante albo illustrato che rende omaggio a Flora Monti, la più giovane staffetta della Resistenza italiana. Nata a Monterenzio nel 1931, Flora, a soli 12 anni, si unì alla 66ª Brigata Garibaldi Jacchia, attraversando coraggiosamente i boschi dell'Appennino bolognese per portare messaggi vitali ai partigiani, nascondendoli tra le trecce dei capelli o nelle scarpe. Nonostante i pericoli e le perquisizioni dei soldati tedeschi, la sua determinazione non vacillò mai. Oggi, a 94 anni, Flora continua a testimoniare l'importanza della libertà e della Resistenza, condividendo la sua storia con le nuove generazioni. Fulvia Degl'InnocentiVive a Milano. È giornalista e autrice per ragazzi. Grazie ai suoi libri, pubblicati con Edizioni San Paolo, Emme Edizioni, Fanucci, Mondadori, Piemme, ha ricevuto importanti riconoscimenti. Vincitrice del Premio Bancarellino 2011, si è aggiudicata il secondo posto nell'edizione 2012.Sara Cimarostillustratrice e grafica freelance italiana, nata a Mantova nel 1973. Dopo il diploma all'Istituto d'Arte, ha proseguito gli studi all'ISIA di Urbino, specializzandosi in progettazione grafica. Vive e lavora a Bologna, collaborando con case editrici come Zanichelli e Feltrinelli Scuola.  Docente di illustrazione presso la Libera Accademia di Belle Arti di Brescia.  Ha illustrato diversi libri per bambini e ragazzi, tra i quali Una bella Resistenza, scritto da Daniele Aristarco, pubblicato nel 2023 da Mondadori.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Lorenzo Gnata "Cosmogonie"

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Play Episode Listen Later Mar 13, 2025 22:57


Lorenzo Gnata"Cosmogonie"DesignElementi Gaggenau, Milanohttp://www.designelementi.it/http://www.amanutricresci.com/cramum/In occasione del lancio del nuovo centro di refrigerazione Expressive, Gaggenau e Cramum presentano "Cosmogonie", la prima mostra personale a Milano del giovane enfant prodige Lorenzo Gnata. Selezionato dal curatore e direttore creativo Sabino Maria Frassà, Gnata si distingue per la sua straordinaria capacità di fondere tecnica ed espressività, tecnologia e natura, luce e ombra, trasformando il disegno in una vera e propria scultura nello spazio. "Cosmogonie" rappresenta un vero e proprio viaggio visivo che esplora l'incontro tra arte e design, in un dialogo continuo tra forme e materia, dove l'innovazione tecnologica si intreccia con una profonda ricerca estetica. Fino al 17 luglio 2025, il pubblico sarà invitato a immergersi nei mondi visionari di Gnata, classe 1997, in un percorso che indaga la complessa relazione tra essere umano, tecnica e futuro. In questa mostra, luce, ombra e nero assumono il ruolo di protagonisti assoluti, fondendosi armoniosamente con l'iconico design del nuovo elemento firmato Gaggenau e con le imponenti installazioni dell'artista piemontese. Il risultato è un dialogo visivo di forte impatto e raffinata intensità, capace di offrire un'esperienza immersiva che invita a riflettere sulle connessioni profonde tra l'uomo, la tecnologia e il suo ambiente. La compenetrazione tra natura e tecnologia, cuore della pratica artistica di Gnata, emerge con forza lungo il percorso espositivo attraverso una serie di opere realizzate con la sua inconfondibile tecnica di disegno 3D organico e “aerospaziale”. "Con un approccio sofisticato e concettuale", evidenzia Frassà "Gnata rielabora i grandi capolavori del passato—da Melencolia I di Dürer (1514) a La Danza di Matisse (1910), fino alla pittura metafisica di Giorgio de Chirico con i manichini de Le Muse inquietanti(1917)—dando vita a universi in cui la fusione tra elementi organici e industriali si trasforma in un dialogo visivo potente e innovativo, capace di esplorare nuove possibilità di coesistenza tra l'uomo e il suo ambiente". Il bagaglio del passato si fonde, nell'opera di Gnata, con spunti derivanti da studi recenti, tra cui l'idea di responso-abilità di Donna Haraway e il concetto di resilienza organica di Anna Tsing. Il risultato è un'installazione artisticache si espande e si insinua in ogni angolo dello spazio, dialogando con gli elementi distintivi del design del brand tedesco, espressione di un'eccellenza tecnica e di un raffinato ingegno umano. In questo continuo scambio tra opera e ambiente, Cosmogonie si trasforma in una potente metafora visiva della resilienza, intesa non solo come principio fondante della nostra esistenza, ma come chiave dell'ordine stesso che regge il mondo. "Con Cosmogonie," spiega il curatore della mostra Sabino Maria Frassà, "Lorenzo Gnata, più che dominare il caos di forme e significati che ci circonda, lo abita e lo celebra, riconoscendo nell'interconnessione tra tutte le forme di vita e pensiero l'unico vero ordine possibile. Potremmo definire il suo gesto artistico con il neologismo 'bucantropico', che esprime il suo tentativo di dar vita a una pastorale umanizzata, in cui la dimensione naturale, rurale e idilliaca si fonde con tratti umani, generando un dialogo continuo tra materia e pensiero. Ci troviamo di fronte a una forma di panismo radicale, inteso come ultima possibilità per l'essere umano di sopravvivere a se stesso—un manifesto per un futuro condiviso e aperto, una cosmogonia tentacolare e rizomatica, capace di attingere al passato senza rimanere intrappolata in un presente claustrofobico." L'artista ci invita così a immaginare nuovi scenari, in cui la coesistenza collaborativa e partecipativa diventa il motore dell'evoluzione e delle possibilità future. Le sue opere si sviluppano come formazioni rizomatiche, espandendosi nello spazio e suggerendo una visione in cui la rinascita si compie attraverso ibridazione e contaminazione creativa. "La mostra è la prosecuzione di un percorso di collaborazione con il mondo dell'arte che ci sta dando grandi soddisfazioni," conclude Mistral Accorsi, Product & Brand Communication Manager di Gaggenau. “Le affinità tra la ricerca di design che distingue da sempre il marchio Gaggenau e le espressioni dell'arte contemporanea fanno sì che le esposizioni trasformino i nostri showroom in incubatori di contaminazioni creative, dando vita a esperienze culturali inedite e valorizzanti. Gli elementi di design e le installazioni d'arte non solo convivono, ma interagiscono e dialogano tra loro su frequenze che generano connessioni, ispirano idee e suscitano emozioni.”Lorenzo Gnata è nato a Biella nel 1997. Ha conseguito nel 2022 il diploma accademico di II livello in Pittura, presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, diplomandosi col massimo dei voti. Attualmente vive e lavora a Cossato, in provincia di Biella.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Diego Scroppo "Cristallo di luce"

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Play Episode Listen Later Feb 15, 2025 12:55


Diego Scroppo"Cristallo di luce"Cristallo di Luce è un progetto di arte pubblica di Diego Scroppo, prodotto da The Sharing esposto all'Environment Park di Torino. L'opera presenta una struttura totemica in vetro, acciaio e alluminio, illuminata da un sistema a led autoalimentato da tecnologia fotovoltaica, custode di una pianta di ulivo. Scroppo offre un uso artistico ed ecologico della luce, restituendo alla comunità i benefici dell'energia che nutre l'opera, costituendo un “power-bank” a basso impatto ambientale. Si realizza così l'ideale poetico dell'artista, per cui: «l'arte deve essere sempre pubblica, paradossalmente non appartiene neppure all'autore». Progetto finanziato dal bando “ART~WAVES” della Fondazione Compagnia di San Paolo, è sostenuto da Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino e Fondazione CRT. https://www.lucidartistatorino.org/opera/cristallo-di-luce/Il "Cristallo di Luce" è un progetto visionario che combina vetro, acciaio e alluminio per rievocare le imponenti forme del paesaggio alpino che caratterizza la landscape torinese. Al suo interno custodisce una pianta d'ulivo, simbolo di resilienza e adattamento, che invita a riflettere sul rapporto tra uomo e natura. Dotata di tecnologia fotovoltaica, l'opera ha una profonda anima sostenibile: è in grado, infatti, di autoalimentarsi e generare energia, fornendo circa 900 kWh all'anno, sufficienti per ricaricare in una giornata 4 e-bike, 45 laptop a ricarica completa e 200 smartphone. Con questo progetto The Sharing incontra alcuni importanti punti del Sustainable Development Goals (SDG) quali il miglioramento dell'efficienza globale nel consumo di risorse e nel tentare di scollegare la crescita economica dalla degradazione ambientale; la riduzione entro il 2030 dell'impatto ambientale negativo pro-capite delle città; implementare strumenti per lo sviluppo sostenibile del turismo.L'opera trova la sua nuova sede permanente all'Environment Park, il Parco Tecnologico di Torino: nessuna casa poteva essere più appropriata del luogo della Città dove da oltre vent'anni si lavora ricerca per supportare Pubbliche Amministrazioni e imprese nei loro percorsi di sostenibilità e innovazione culturale. La presenza del Cristallo all'interno dell'Environment Park sancisce l'impegno e l'armonia possibili tra arte e impresa, sodalizio che si stabilisce sotto la luce della sostenibilità.Scroppo, dopo gli studi all' Accademia Albertina di Belle Arti di Torino è erede di una tradizione monumentale, con uno stile modernissimo e arcaico al tempo stesso, al pari delle forme che immagina e dei materiali che usa. Le sue creazioni, per molti versi giocate nell'ambito del realismo delle forme e della rappresentazione, evocative semmai di certe atmosfere surrealiste, sono una brillante sintesi di organico e inorganico, di memoria e innovazione, di eleganza e perturbazione. Per la realizzazione del Cristallo di Luce si è ispirato agli antichi obelischi egizi, richiamando la loro funzione simbolica e spirituale. Con i suoi sette metri di altezza, il Cristallo incarna un dialogo tra luce e ombra, tradizione e innovazione, rappresentando un microcosmo delle tensioni e delle bellezze del nostro pianeta. La base, che riproduce l'ombra tridimensionale del monolite, ospita i pannelli fotovoltaici, creando un paradosso visivo: è nell'oscurità che la luce viene catturata e trasformata in energia.“Parte della mia arte è stata privatizzata, tolta al pubblico. Ma l'arte deve sempre essere pubblica; paradossalmente non appartiene nemmeno all'autore,” afferma Diego Scroppo, sottolineando l'importanza della condivisione.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Federico Platania "Arcipelago familiare"

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Play Episode Listen Later Jan 28, 2025 16:06


Federico Platania"Arcipelago familiare"Fernandel Editorewww.fernandel.itQuando Jai Fittipaldi, uno chef italo-indiano, apre il suo primo ristorante a Londra, sa che suo padre non parteciperà all'inaugurazione. Daniele Fittipaldi è infatti scomparso da alcuni mesi. Scomparso, però, non è la parola giusta. Tutti sanno dove si trova: in un rifugio sperduto nelle remote isole Kerguelen, nelle Terre Antartiche Francesi, dove molti anni prima Daniele aveva coordinato il progetto di un radiofaro. Raggiungerlo è dunque davvero complicato. Quanto alla madre di Jai, Aparajita, anche lei è a suo modo lontana, smarrita nelle filosofie new-age e in un ambientalismo radicale che le ha fatto perdere il lavoro. Toccherà a Jai ricollegare le isole del suo arcipelago familiare.In questo nuovo romanzo Federico Platania indaga i rapporti fra genitori e figli, dove i secondi pagano le ambizioni dei primi e tutti cercano di trovare una rotta sicura tra segreti e riconciliazioni.(Copertina di Stefano Bonazzi)Così comincia:"Ora so che non leggerò mai più i diari di mio padre. L'acqua ha sfarinato le scatole di cartone fino a metà della loro altezza. I quaderni galleggiano nella piccola stiva e l'inchiostro che ricopriva i fogli si è sciolto in lacrime scure nel mare.Bellamy ha già riparato la falla, ma il danno è fatto. Dice che a giudicare da quanta acqua è entrata e dalle condizioni del carico in stiva – non solo i diari sono andati perduti, ma anche tre o quattro cartoni di viveri – l'incidente deve essere successo non più tardi di un paio di giorni dopo essere salpati da La Réunion.Sono stato uno stupido a non tenere i diari in cabina. A quest'ora sarebbero salvi. Raccolgo uno dei taccuini zuppi, provo a sfogliarlo, ma le pagine mi rimangono tra le mani, si disfano in grumi di pasta bianchiccia. Anche i fogli rimasti integri sono ormai tele d'acquerello. Se mio padre avesse usato una matita dalla mina dura o una biro sarebbe cambiato qualcosa? Lui però ha sempre usato i suoi pennarelli a punta fine, quando non addirittura una stilografica, almeno in certi periodi della sua vita. A Londra ad esempio usava la stilografica, e ciò significa che anche se in questo macello dovessi ritrovare il quaderno Tortillas o il Pagliaccio, a quest'ora le pagine somiglierebbero a un volto rigato da lacrime di mascara.Guardo Bellamy senza dire nulla. Lui aiuta un paio dei suoi uomini a svuotare la stiva. Si accorge che lo sto fissando e mi restituisce un garbato sguardo di sfida. «Sono cose che possono succedere», dice. Io resto qualche secondo in silenzio. La verità è che non so che dire. «Ci arriviamo a terra?», chiedo. [...]"Federico Platania (Roma, 1971) è l'ideatore e il curatore del sito samuelbeckett.it, dedicato allo scrittore irlandese, divenuto negli anni punto di riferimento per gli appassionati di Beckett in Italia. Dopo aver partecipato a saggi collettivi e aver tenuto interventi all'Accademia di Belle Arti di Macerata, all'Accademia di Brera e al San Patrizio Livorno Festival, nel romanzo La distanza del cielo (Fernandel, 2021) ha rielaborato la grande quantità di informazioni raccolte sullo scrittore irlandese.Platania ha esordito nel 2006 con la raccolta di racconti Buon lavoro, a cui sono seguiti i romanzi Il primo sangue (2008), Bambini esclusi (2012) e nel 2013, per l'editore Gallucci, Il Dio che fa la mia vendetta.Wikipedia gli dedica una pagina.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Raffaele Nigro "Il dono dell'amore"

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Play Episode Listen Later Jan 19, 2025 34:44


Raffele Nigro"Il dono dell'amore"La nave di Teseowww.lanavediteseo.euPuglia, estate 2012. Marsilio Da Ponte, pittore di talento ma spiantato, figlio di un importante allevatore, cerca di sbarcare il lunario assieme a una combriccola di artisti, spiantati come lui. È molto vicino ai temi sociali che caratterizzano le zone in cui vive: il caporalato nelle campagne, la disoccupazione giovanile, i migranti che sbarcano dal Mediterraneo. Marsilio ha due amici con cui condivide tutto, Beppe e Michele, e con loro discute spesso di attualità: la questione meridionale, la fuga di cervelli dal sud verso il nord Italia e l'Europa, la politica, i contrasti e le differenze generazionali. Cruccio del protagonista, cresciuto in una famiglia di sinistra, è suo fratello Giacomo, candidato nelle liste di un partito di centro-destra.A portare un po' di scompiglio in una vita tutto sommato monotona, c'è l'amico Stavros Asimakopulos – re dei traghetti per la Grecia, l'Egitto, il Montenegro e l'Albania –, suo figlio Elides, studente all'Accademia di Belle Arti di Bari interessato alla questione palestinese, e l'avvenente Thenia, donna bellissima e misteriosa che accompagna Stavros nei suoi spostamenti fra l'Italia e la Grecia, della quale Marsilio si innamora a prima vista, apparentemente ricambiato. Coinvolgente e poetico, il racconto segue le iniziative artistiche ed esistenziali dei tre amici e dei loro colleghi, impegnati in viaggi attraverso i paesi del Mediterraneo, dalla Puglia al Marocco, alla Grecia, all'Albania. Fino a un decisivo sconfinamento in India, alla ricerca di una suggestione o di un luogo in grado di sovvertire i percorsi di una società in cui campeggia la dissonanza tra gli affetti e la disuguaglianza sociale.Raffaele Nigro (Melfi, 1947) vive a Bari. Dopo il saggio Basilicata tra Umanesimo e Barocco ha pubblicato Narratori cristiani di un Novecento inquieto e Giustiziateli sul campo. Letteratura e banditismo da Robin Hood ai giorni nostri. Nel 1987 con il romanzo I fuochi del Basento ha vinto il Supercampiello. Seguiranno una ventina di romanzi tra cui La Baronessa dell'Olivento, Ombre sull'Ofanto, Dio di Levante, Adriatico, Viaggio a Salamanca e Malvarosa, che ha vinto i premi Biella, Flaiano, Mondello, Maiori. Ha curato le edizioni critiche di Burchiello e la poesia giocosa del '400 e '500 e delle opere di Francesco Berni, per il Poligrafico dello Stato. I suoi libri sono tradotti in molte lingue.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
9887 - CAST entra nel Gruppo Plena e amplia l'offerta formativa

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Jan 10, 2025 5:25


ISTRUZIONE E FORMAZIONE - CAST Alimenti, la Scuola di Alta Formazione dei Mestieri del Gusto, annuncia il suo ingresso nel Gruppo Plena Education. Il Gruppo, noto per la sua specializzazione nella creatività e comunicazione, include istituzioni prestigiose in ambiti quali Belle Arti, Design, Moda, Musica e Mediazione Linguistica. Tra queste figurano RUFA (Roma e Milano), SPD Scuola Politecnica di Design (Milano), Ferrari Fashion School (Milano), Saint Louis College of Music (Roma e Milano) e il Gruppo Ciels (Padova, Brescia e Bologna).

Laser
Le stagioni di Brera

Laser

Play Episode Listen Later Dec 27, 2024 27:25


La recente apertura della nuova sede di Palazzo Citterio ha ampliato gli orizzonti della Pinacoteca di Brera nella direzione di una Grande Brera; i nuovi spazi espositivi accolgono le collezioni di arte contemporanea e mostre temporanee. E tuttavia tutte queste novità sono solo l'ultima tappa di un lungo percorso iniziato nel Medioevo, quando Brera era uno spazio vuoto ai margini della città. La vocazione di Brera per le arti e le scienze prende forma con l'arrivo dei Gesuiti nella seconda metà del Cinquecento; la loro missione è la formazione delle classi dirigenti milanesi, come racconta Flavio Rurale. Dopo la soppressione dell'ordine nel 1773, l'imperatrice Maria Teresa d'Austria fonda qui l'Accademia di Belle Arti e la Biblioteca braidense. Infine con l'arrivo dei Francesi di Napoleone Milano assume un'importanza nuova come capitale del Regno d'Italia; e l'apertura della Pinacoteca di Brera sul modello del Louvre, nelle parole di Antonio De Francesco, rafforza proprio l'identità cittadina. L'identità di Brera prende forma così, secolo dopo secolo, strato dopo strato, integrando il passato senza rigide contrapposizioni, riflette lo storico dell'arte Marco Carminati passeggiando per le vie di un quartiere ormai centrale e prestigioso; mentre l'architetto Luca Molinari ha cercato di dare ordine e senso a questo lungo cammino curando la mostra «La Grande Brera. Una comunità di arti e scienze».undefined

Generazione Mobile
Un Tirocinio Erasmus in Ambito Artistico a Parigi

Generazione Mobile

Play Episode Listen Later Dec 21, 2024


Trecentoventunesima puntata della trasmissione “Generazioni Mobili” di Radio 24, il primo “passaporto radiofonico valido per l’espatrio”.In questa puntata:- Osvaldo Danzi, Recruiter per SCR, snocciola alcune delle offerte di rientro più appetibili per professionisti intenzionati a tornare nella Penisola, nell’ottica di una “circolazione dei cervelli” - all’interno della rubrica Toolbox;- Giulia Gonella, studentessa 32enne di Belle Arti attualmente in Francia per un tirocinio Erasmus, ci spiega come approfittare delle opportunità di mobilità a livello europeo per approdare a Parigi e formarsi in ambito artistico - ospite in onda Maria Salzano, dell’Agenzia Indire;- Eures Italia ci aggiorna sulle prossime opportunità e selezioni per lavorare in Europa;- nella rubrica “Expats Social Club” tornate -come ogni ultimo sabato del mese- voi ascoltatori al comando, con le vostre lettere e le vostre richieste di aiuto e/o consigli per avviare una carriera di successo oltreconfine. Una cassetta postale sempre aperta, per offrire soluzioni pratiche alle vostre necessità di espatrio.CONNETTITI CON "GENERAZIONI MOBILI""Studiate/lavorate/siete imprenditori all'estero? Siete junior o senior? Avete una storia da raccontare e consigli preziosi da dare per cogliere opportunità oltreconfine, sfruttando le occasioni di mobilità internazionale? Scrivete a: generazionimobili@radio24.itOppure, avete domande da porre su come studiare/fare stage/lavorare/avviare start-up all'estero? Inviatele a: generazionimobili@radio24.itInfine, avete un sito/blog all'estero, nel quale fornite consigli pratici su come trasferirsi nel vostro attuale Paese di residenza? O avete scritto un libro su questo tema? Segnalateci tutto, sempre a: generazionimobili@radio24.it

Voci dipinte
Finalmente Grande 

Voci dipinte

Play Episode Listen Later Dec 8, 2024 57:39


Per arrivarci ci sono voluti oltre 50 anni perché se ne parla fin da quando nel 1972 Palazzo Citterio venne acquisito dallo stato italiano per ospitare le opere del 20. secolo della Pinacoteca, ma l'idea di un ampliamento di Brera risale ad ancora prima.Una delle prime a parlarne fu Fernanda Wittgens diventata nel 1947 sovraintendente della Pinacoteca - prima donna in Italia a ricoprire il ruolo di direttore di un importante museo o galleria –Nel primo dopoguerra aveva iniziato a lavorare insieme al precedente direttore Ettore Modigliani al progetto di una  “grande Brera”, in cui la Pinacoteca fosse collegata alle  altre istituzioni culturali del complesso come l'Accademia di Belle Arti, l'Osservatorio di Astronomia e l'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, e soprattutto all'idea di farne un polo di vita per tutti i cittadini.Ritardi, incomprensioni, ostacoli burocratici o politici e imprevisti si sono susseguiti spostando sempre più avanti la realizzazione e la concretizzazione del progetto che ha visto impegnati in momenti diversi almeno 3 studi di architettura.Ora finalmente sarà il pubblico a potersi esprimere in prima persona sul valore di questo ampliamento di cui questa settimana Voci dipinte si occupa con l'attuale direttore generale della Pinacoteca Angelo Crespi.

il posto delle parole
Stefano Zecchi "Resurrezione"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 21, 2024 31:45


Stefano Zecchi"Resurrezione"Mondadori Editorewww.mondadori.itDelia, fotografa di guerra, intrappolata in una profonda nebbia creativa, convince il marito, Freddy, ad accompagnarla a Srinagar, la capitale del Kashmir, una regione nel nord dell'India al confine con il Pakistan. Con loro c'è Clara, sorella di Delia, la tipica persona che Kundera chiamerebbe “vandalo”, tale è l'inerzia con cui abita la vita. Nessuno di loro se la sente di chiedersi cosa cerchi davvero in quella parte del mondo, e certamente nessuno di loro vuole affrontare da solo il cielo dell'India. Tutti e tre, in modi diversi, hanno commesso l'errore di considerare pigramente il tempo, come se il suo trascorrere sia qualcosa di ovvio. Delia, per ritrovare un senso al proprio lavoro, vorrebbe attraversare il confine con il Pakistan per fotografare le zone di guerra, ma è costretta a rimanere a Srinagar perché fatica a ottenere il visto, mentre il marito cerca di aiutarla tra i meandri della burocrazia, e Clara non trova di meglio da fare che la turista annoiata. In un incontro fortuito conoscono un ingegnere francese che per amore si è convertito all'induismo. Proprio all'indomani di quell'incontro s'innesca una diaspora imprevista, che porta i tre a vivere giornate indipendenti: Delia naviga a fatica tra le sale dei consolati, mentre Freddy trascorre i pomeriggi a casa di un affascinante studioso che lo introduce ai vangeli gnostici, alla comunità degli Esseni e a una teoria rivoluzionaria su Cristo, il cui corpo sarebbe sepolto proprio lì vicino, nel santuario di Rozabal. È Clara, però, a intraprendere un cammino ai suoi stessi occhi imprevedibile: in una delle sue peregrinazioni s'imbatte in una comunità che professa una religiosità travolgente nelle sue ritualità erotiche. Senza saperlo, tutti e tre stanno andando incontro a un destino che sembrava attenderli lì, in quel luogo del mondo e dell'anima in cui l'essenza stessa dell'essere umani si spoglia di ogni soffocante sovrastruttura, costringendo ognuno di loro ad affrontare la propria resurrezione.Stefano Zecchi, già professore ordinario di Estetica all'Università degli Studi di Milano, dopo essere diventato ordinario di Filosofia teoretica all'Università degli Studi di Padova, è stato membro del Gruppo di lavoro interministeriale per il Patrimonio Mondiale dell'unesco e presidente dell'Accademia di Belle Arti di Brera. È presidente del Museo delle Scienze di Trento. Romanziere e saggista, svolge da oltre trent'anni una regolare attività di editorialista su quotidiani e settimanali. Da Mondadori ha pubblicato, tra gli altri, i saggi L'artista armato (1998), L'uomo è ciò che guarda (2005, premio Hemingway), Le promesse della bellezza (2006), Il lusso (2015), Paradiso Occidente (2016) e i romanzi Quando ci batteva forte il cuore (2010, premio Acqui Storia, e premio delle Biblioteche di Roma), Rose bianche a Fiume (2014), L'amore nel fuoco della guerra (2018, premio Niccolò Tommaseo) e Anime nascoste (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Il Mondo Invisibile
OCTAVIA MONACO - in viaggio

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Play Episode Listen Later Oct 19, 2024 25:29


Questa settimana tanti nuovi spunti interessanti ed idee per la tua pratica creativa dalla chiacchierata con OCTAVIA MONACO, pittrice. Octavia è stata un'illustratrice e una docente di illustrazione all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha realizzato illustrazioni per fiabe, leggende e miti, e libri illustrati dedicati alle biografie di pittori illustri del passato. Nel 2004 ha vinto il premio della rivista Andersen come migliore illustratrice. Da un po' di anni si dedica principalmente alla pittura.Ascolta nell'episodio di questa settimana la storia di Octavia, parliamo della sua infanzia, di pittura, di femminino, e tanto altro ancora.Ogni settimana una nuova storia, una nuova vita, dietro le immagini.Questo è un podcast indipendente. Clicca i link qui di seguito per: Diventare un mio PATREON e sostenere questo podcast con un piccolo contributo per coprire le spese di produzione ed aiutarmi a continuare questo progetto;Ricevere la NEWSLETTER de “Il Mondo Invisibile” in cui condivido cosa imparo ogni settimana dagli ospiti del podcast e cosa voglio ricordare per la mia pratica creativa;Seguire l'account Instagram @ilmondoinvisibilepodcast e la pagina facebook con lo stesso nome, per vedere le opere degli artisti, e per mandarmi i tuoi commenti. Grazie milleA presto! 

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Lorenzo Coltellacci "Il gigante misterioso"

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Play Episode Listen Later Oct 4, 2024 10:59


Lorenzo Coltellacci, Lorenzo Sangiò"Il gigante misterioso"Edizioni Lapiswww.edizionilapis.itUna storia sulla magia della notte, per accendere i sogni dei più piccoli. Nessuno sa da dove venga né esattamente cosa sia: l'unica cosa certa è che compare di notte, per trasformare il villaggio in un parco giochi tutto per sé. Si racconta che, alla luce della luna, impili le panchine come fossero mattoncini, trasformi le auto parcheggiate in pattini a rotelle, giochi con le barche del porto come se fosse nella vasca da bagno e, quando piove, trovi rifugio sotto i ponti. Leggero come una piuma, si aggira quando tutti dormono. Non lascia impronte, ma buffi indizi del suo passaggio... Età di lettura dai 3 anniLorenzo Coltellacci, nato a Roma nel 1992, è laureato in Lingue straniere e specializzato in Cooperazione internazionale. Le sue opere da autore di fumetti e di albi illustrati sono pubblicate in Italia, Francia, Spagna, Germania e Corea. Ha realizzato con Tunué le graphic novel Un singolo passo (2020), Escher. Mondi impossibili (2022), Come fosse successo (2023), già uscita in Francia per Sarbacane nel 2022, e per Steinkis ha pubblicato Le dernier vol (2024). Con Feltrinelli Comics ha pubblicato È mia la colpa. La vita dei Joy Division, con i disegni di Mattia Tassaro (2024). Lorenzo Sangiò, nato a Milano nel 1993, è un illustratore diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brescia con un Master presso Ars In Fabula di Macerata. Dal 2018, ha pubblicato oltre 20 albi illustrati con case editrici italiane ed estere. È stato inserito nell'elenco delle “Eccellenze Italiane: la nuova generazione di illustratori per ragazzi” nell'edizione 2021 della Bologna Children's Book Fair e nel 2023 è stato selezionato per la mostra degli illustratori della Bologna Children's Book Fair. Dal 2023 insegna Illustrazione presso Ars In Fabula. Ama disegnare la natura, i gatti e le città.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Luigi Cerutti "Radis"

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Play Episode Listen Later Oct 3, 2024 12:18


Luigi CeruttiSegretario Generale Fondazione CRT per l'Arte"Le masche" di Giulia CenciRadis, il nuovo progetto di arte nello spazio pubblico della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRTin collaborazione con Fondazione CRCApertura al pubblico6 ottobre 2024, ore 11.30Radura del Chiot Rosa, Rittana (CN)Collocata nella radura del Chiot Rosa, a Rittana (CN), l'opera si compone di una serie disculture in alluminio realizzate dall'artista a partire dai calchi delle betulle che costeggiano ilprato, combinati con elementi tipici del suo linguaggio scultoreo. Teste di lupo, teste dimanichini e rami di vite creano figure ibride tra alberi e fiori, tra esseri umani e animali.L'opera nasce da un intenso dialogo con il luogo, con le narrazioni, la storia e gli immaginariche lo hanno attraversato e plasmato: le sculture di Giulia Cenci si allungano tra le betulle econtribuiscono a disegnare un paesaggio in continuo mutamento.Il titolo dell'opera fa riferimento alle masche, figure della tradizione contadina piemonteseraccontate anche da Nuto Revelli nei suoi testi, e rende omaggio a tutte le personeemarginate per la loro diversità.Il primo capitolo del progetto quadriennale Radis è realizzato in collaborazione con laFondazione CRC nel Comune di Rittana nella località di Chiot Rosa a 1.200 metri sul livellodel mare. Ricco di storia, questo luogo possiede un alto valore simbolico legato allaResistenza: la vicina Borgata Paraloup è stata infatti il primo quartier generale nel cuneesedelle bande partigiane di Giustizia e Libertà.le masche di Giulia Cenci apre in questo luogo un nuovo immaginario: cresciute nottetempoo ferme come testimoni di fatti, memorie e racconti, le sculture diventano presenze, figureche sembrano osservare con curiosità e stupore ciò che accade sotto e intorno a loro, sulprato, intorno agli alberi e tra le strutture pensate e installate per ospitare i momenti di sostae di aggregazione di abitanti e persone in visita. Realizzata appositamente per Chiot Rosa,l'opera resterà in comodato permanente al Comune di Rittana.“L'opera di Giulia Cenci è l'esito concreto, poetico e denso di storie, diun lungo percorso che la Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT ha volutolegare profondamente al luogo a cui era destinata. le masche è un'opera site-specific natada un processo lento e meditato, guidato dall'artista e dalla curatrice Marta Papini, fondatosul coinvolgimento della comunità, delle scuole e sul contributo di professionalità e artigianiesperti. Sono sicura che le sculture di questa artista sensibile e immaginifica saprannoabitare la radura accogliente del Chiot Rosa, donando a Rittana e a noi un paesaggio nuovoe aperto, nel quale far convivere storie, fiabe e fantasie, umani, alberi, pietre e animali”.“La fruttuosa collaborazione con Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT hasaputo costruire, in questa prima annualità del progetto Radis, un percorso artistico digrande valore, innovativo e particolarmente partecipato” commenta Mauro Gola,presidente della Fondazione CRC.La prima edizione del progetto è stata affidata alla curatrice Marta Papini, che ha invitatoGiulia Cenci a intervenire nell'area del Chiot Rosa per il suo interesse verso i luoghi al confinetra natura e antropizzazione e la sua ricerca incentrata sulle relazioni tra essere umano,animali e ambiente. Per realizzare le sue opere l'artista adotta materiali di riciclo, come gliscarti del sistema di produzione agricola o i rottami delle automobili, e calchi di prototipidalle sembianze animali e umane. L'artista assembla e fonde questi frammenti in sculturecomplesse in cui convivono manualità e produzione seriale.Giulia Cenci (Cortona, 1988) si è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ha ricevutoun Master in Fine Arts alla St. Joost Academy, Den Bosch-Breda, NL, e preso parte allaresidenza deAteliers, Amsterdam, NL. Negli anni il suo lavoro è stato apprezzato in Italia eall'estero in numerose e importanti mostre personali e collettive. Ha partecipato alla59esima edizione della Biennale Venezia, ha esposto a New York, Lione, Amsterdam ed èstata vincitrice del Baloise Art Prize ad Art Basel 2019 e finalista del MAXXI BVLGARI PRIZE2020 e del Future Generation Art Prize 2023/24."L'intervento scultoreo di Giulia Cenci, grazie al progetto Radis promosso dalla Fondazioneper l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, renderà il Chiot Rosa, già ricco di storia e bellezzanaturale, un luogo di straordinaria attrattività e capace di aggiungere nuove suggestioni edemozioni in tutti coloro che vi accederanno" ha dichiarato Giacomo Doglio, sindaco diRittana.Il progetto Radis - dal piemontese radis (radice) - nasce con l'obiettivo di arricchire ilterritorio piemontese con un patrimonio di opere di arte pubblica messo a disposizionedella comunità, in dialogo con programmi educativi, incontri pubblici e progetti espositiviche restituiscano alla collettività parte della collezione della Fondazione per l'Arte Modernae Contemporanea CRT. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Davide Calì "L'uomo con il cappotto verde"

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Play Episode Listen Later Sep 30, 2024 14:00


Davide Calì"L'uomo con il cappotto verde"Illustrazioni di Irene PenazziEdizioni Lapiswww.edizionilapis.itA raccontare questa storia è un bambino curioso, a cui piace impugnare il telescopio del nonno per osservare quello che accade in strada. Oggi ha notato qualcosa di strano: un uomo avvolto in un cappotto verde, coperto da sciarpa e cappello, ha fatto cadere in una buca dell'asfalto uno strano sassolino. Chi è? E soprattutto, cosa sta facendo? La mattina dopo, lì dove fino al giorno prima c'erano le macchine parcheggiate… proprio lì, dove c'era la buca, c'è un albero. Una quercia, dice il nonno, che conosce il nome di tutte le piante.  Dopo la quercia, ecco spuntare un mandarino, un faggio, una betulla, un tiglio e un eucalipto. La città, un tempo grigia e spenta, è ora verde e piena di vita! I bambini esultano, ma i genitori non fanno che lamentarsi... come faranno a parcheggiare? I primi a intervenire sono i giardinieri, seguiti dagli operai del comune, pronti a tagliare gli alberi. Ma nella notte, accade l'incredibile: gli alberi crescono ancora più numerosi. Nessuno sa come fermare questa misteriosa invasione di rami e foglie... Il "colpevole" sarà proprio quello strano signore col cappotto verde, che continua ad aggirarsi per le strade lasciando scivolare sassolini dalle tasche?Davide Calì, nato in Svizzera, è fumettista, illustratore e autore per bambini. Tra Francia, Stati Uniti, Italia e Portogallo, ha all'attivo più di 150 pubblicazioni, tradotte in numerose lingue. È appassionato di fumetti e musica grunge, suona la chitarra elettrica, sa cucinare il gumbo e ha da poco imparato a fare la pizza.Irene Penazzi, diplomata all'Accademia di Belle Arti di Bologna e perfezionatasi alla HAW di Amburgo, esordisce nel panorama editoriale nel 2019. Le sue opere sono state esposte alla mostra “Eccellenze italiane – La nuova generazione degli illustratori italiani per ragazzi” nell'ambito di Bologna Children's Book Fair 2021 .IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Sweeny Verses
Marianne Costa - Tarot: step by step

Sweeny Verses

Play Episode Listen Later Sep 28, 2024 102:30


A few years ago, I met Marianne Costa in a garden in Avon, France, along with a mutual friend who was on a pilgrimage to George Gurdjieff's grave, located just around the corner from where I live. We had a fascinating conversation, during which she spoke insightfully about Tarot and her collaboration with Alejandro Jodorowsky, among other topics. Though I was impressed by her depth of knowledge, I remained somewhat indifferent toward Tarot at the time. A few years later, my wife gifted me The Way of Tarot, which Costa co-authored with Jodorowsky. It turned out to be the most practical and compelling book I had ever read on the subject, sparking a personal journey to explore the symbolism of the Tarot. It wasn't until a few years after that, during a psycho-magic reading in a smoky bar in Paris, that I realized I had encountered Tarot symbolism before. Synchronicities abound! Bio: Marianne Costa, born 1966, holds a M.A. in comparative literature and is a renowned Tarot expert. She has published several books translated in various languages, among which : No Woman's Land (novel, Grasset 2004), The Way of Tarot (with Jodorowsky, Inner Traditions 2005, German edition Windpferd 2008) and Metagenealogy (France 2011, USA 2014, a study of family as both a treasure and a trap, also with Jodorowsky).  She collaborates with institutions and museums as a symbology expert — most recently with the Guggenheim Collection in Venice and Accademia di Belle Arti in Palermo. Her last opus, an essay on Tarot's history, symbolism and iconography Le Tarot pas à pas («Tarot step by step ») is already available in French, Spanish and Italian. Her polyfacetic carreer includes being a professional actress and singer, writing and translating poetry, novels and essays, and teaching groups worldwide in Tarot, transgenerational psychology and what she calls « healing fictions », an original technique that combine and surpasses therapy, self-development and artistic expression. She is the translator of Lawrence Ferlinghetti's poetry in French. Her base is in Paris and she has been a passionate tango dancer and singer for the last decade. Homepage: https://www.parallax-media.com/ Academy: https://www.parallax-media.com/2024-courses-and-events Substack: https://parallax.substack.com/ Parallax Network: https://parallax-media-network.mn.co/share/ND8NVO1oMB3RjEyi?utm_source=manua

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Enrico Antonello "Love-Hate"

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Play Episode Listen Later Jul 21, 2024 20:02


Enrico Antonello"Love - Hate"A cura di Sabino Maria FrassàMercato Centrale, Via Sammartini, MilanoMostra aperta fino al 27 agosto 2024www.amanutricresci.com“Enrico Antonello fa dell'ossimoro” spiega il curatore Sabino Maria Frassà “la vera materia della propria ricerca di questo inedito progetto artistico, in cui ha progettato e realizzato personalmente, utilizzando la stampa 3D, dei box luminosi nei quali si possono leggere due parole opposte a seconda del punto di vista da cui le si osserva. Frontalmente, invece, è il caos, una voragine letterale che non permette alcuna lettura, obbligando lo spettatore a muoversi per riuscire a comprendere la scritta. Così come Brunelleschi selezionava con cura il punto di vista dal quale osservare la cattedrale di Santa Maria del Fiore per interpretare la sua realtà attraverso le regole della prospettiva, questo ciclo di lavori invita lo spettatore a scegliere un punto di vista preciso per la fruizione dell'opera, della quale non si potrà mai avere una visione completa. Le parole selezionate sono deliberatamente scelte tra i più comuni e stereotipati nella lingua inglese, sempre scritte in maiuscolo (qui nell'ordine del punto di vista dell'artista): OPEN – CLOSE, CLEAN – DIRTY, TRUE – FALSE, INSIDE – OUT, LIFE – DEATH, SOFT – ROCK, LOVE – HATE, GOOD – BAD, VICTORY – DEFEAT, SWEET – BITTER. Questa scelta mira a non fornire risposte definitive o formulare teorie rigide, bensì a stimolare l'immaginazione personale dello spettatore attraverso il “bombardamento” di ossimori, anche visivi, che possono essere interpretati in un numero infinito di modi, da altrettanti punti di vista. D'altronde, l'ordine tra i due elementi dell'ossimoro è mobile e fissato solamente nel titolo dall'artista. Questo libro, esso stesso opera d'arte nella e della stessa opera, è una testimonianza del personalissimo “point of view” di Enrico Antonello in un preciso e irripetibile momento.”Enrico Antonello si è diplomato con lode in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2019. Nel 2017 è stato cofondatore di Default, un progetto culturale dedicato alla promozione di esposizioni ed eventi artistici. Nel 2021 ha partecipato alla residenza In-Edita 2 a Porto Marghera (VE) e al Premio Cardazzo a Trieste, ottenendo una menzione speciale. Nel 2020, ad Agropoli (SA), ha partecipato al premio Artkeys2 vincendo nella sezione installazione. Nel 2019 ha preso parte al Festival Art Stays a Ptuj in Slovenia. Nello stesso anno è stato selezionato per la XIV edizione del Premio Nazionale delle Arti delle Accademie Italiane a Torino e ha vinto il primo Premio Salvi a Sassoferrato (AN). Tra il 2021 e il 2022 ha svolto una residenza presso la Bevilacqua La Masa, con mostra finale a Piazza San Marco curata da Eva Comuzzi. Nel 2022, ha presentato la sua prima personale presso il LAMB all'interno del progetto più ampio della Marina Bastianello Gallery, con cui continua a collaborare. Nel 2023 è arrivato terzo classificato nella sezione “New Media” al concorso Artefici del Nostro tempo promosso dal Comune di Venezia; nello stesso anno ha partecipato ad altri progetti, risultando finalista al premio Combat. Infine, nel 2024 ha vinto il premio “Cramum” e ha presentato una bipersonale con Edoardo Ongarato a cura di Simone Ceschin presso “Universo Factory” a Vittorio Veneto.La sua ricerca artistica si concentra principalmente su luce, suono e movimento. Le sue installazioni multimediali esplorano il mondo del settore industriale, con riferimenti estetici e funzionali presenti nelle correnti architettoniche del Decostruttivismo e del Brutalismo. Nella sua ricerca, l'artista riflette sul significato della pittura contemporanea, esplorando non solo la sua bidimensionalità ma anche l'uso innovativo dei mezzi espressivi tradizionali.Cramum è un progetto senza scopo di lucro che, dal 2012, sostiene i talenti artistici in Italia e nel mondo. Il nome è stato scelto proprio perché significa "crema", la parte migliore (del latte) in latino, lingua da cui deriva l'italiano e su cui si è formata la cultura di Cramum. Cramum ha sostenuto più di 100 artisti e 50 esposizioni, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra cui la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana nel 2015. https://www.instagram.com/cramum/ IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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GIULIA PASTORINO - movimento

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Play Episode Listen Later Jul 13, 2024 28:46


Questa settimana tanti nuovi spunti interessanti ed idee per la tua pratica creativa dalla chiacchierata con Giulia Pastorino, illustratrice. Giulia è nata, vive e lavora a Genova. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Genova e all'ISIA di Urbino, è stata selezionata più volte alla Mostra Illustratori della Bologna Children Books Fair, ha pubblicato diversi albi illustrati e collabora con gallerie, riviste e agenzie di comunicazione.  Giulia ci parla della sua infanzia, di Genova, della danza e tanto altro ancora. Ogni settimana una nuova storia, una nuova vita, dietro le immagini.Questo è un podcast indipendente. Clicca i link qui di seguito per:Diventare un mio PATREON e sostenere questo podcast con un piccolo contributo per coprire le spese di produzione ed aiutarmi a continuare questo progetto; Ricevere la NEWSLETTER de “Il Mondo Invisibile” in cui condivido cosa imparo ogni settimana dagli ospiti del podcast e cosa voglio ricordare per la mia pratica creativa;Seguire l'account Instagram @ilmondoinvisibilepodcast e la pagina facebook con lo stesso nome, per vedere le opere degli artisti, e per mandarmi i tuoi commenti. Grazie milleA presto!

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Daria Cadalt "Back to Amy"

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Play Episode Listen Later May 25, 2024 15:48


Daria Cadalt"Back to Amy"La storia di Amy Winehousewww.ilcastelloeditore.it“Back To Amy” è un ritratto intimo e accurato della tormentata cantante inglese: l'infanzia complicata; il talento musicale che la porta a firmare giovanissima con la Island; il successo planetario con due dischi divenuti leggendari come “Frank” e “Back to Black”. Ma dalle pagine del libro emerge anche l'altra Amy, una ragazza tormentata, schiacciata dalla fama, da un carattere autodistruttivo e dalla storia d'amore tossica con il marito Blake Fielder-Civil, che la fa velocemente sprofondare in un vortice di alcool, droghe e psicofarmaci."Continuo a essere fermamente convinta che buona parte della mia esistenza e di quella di Amy Winehouse abbiano, per qualche strano motivo, intrecciato i loro percorsi e si siano incontrate, a un certo punto, in una sorta di Salone di Bellezza per “ragazze problematiche” confinato chissà dove nello spazio-tempo. Non solo perché siamo nate a soli quattro mesi di distanza; e nemmeno perché io abbia la presunzione di considerarmi una “ragazza problematica” tout court – potessi oggi considerarmi una “ragazza” già mi basterebbe! – ma perché abbiamo sperimentato così tante esperienze analoghe che non riesco, ancora adesso che sono passati tredici anni, a non provare rabbia per quello che le è accaduto. Me lo ricordo quel giorno."Daria Cadalt, Napoli, 1984, si è diplomata in Discipline per lo Spettacolo – Scenografia e Costume Teatrale – all'Accademia di Belle Arti di Brera.Scrive sulla rivista di divulgazione storica e culturale Vanilla Magazine, che vanta una community di oltre un milione di utenti tra sito internet e canale YouTube.Ha tradotto per l'Italia il libro Letting Blake Go di Georgette Civil, madre del discusso marito della Winehouse.Back to Amy – La Storia di Amy Winehouse è il suo primo libro.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Tea Taramino "Girare intorno all'arte"

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Play Episode Listen Later May 6, 2024 8:42


Tea Taramino"Girare intorno all'arte"di Francesco De Bartolomeisa cura di Tea Taramino e Irene PittatoreAccademia Albertina di Belle Arti di TorinoMostra aperta fino al 30 giugno 2024Una mostra, una pubblicazione e un convegno per ricordare Francesco De Bartolomeis, docente ordinario per trentacinque anni all'Università degli Studi di Torino e poi Professore Emerito, Accademico ad honorem dell'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, decano dei pedagogisti italiani, critico d'arte e, in privato, anche artista, spentosi lo scorso anno all'età di 105 anni.La mostra - fortemente voluta da Rita Margaira, per anni sua compagna e collaboratrice - compone e restituisce attraverso un racconto organico, articolato in sezioni, alcune delle molteplici sfaccettature del lavoro teorico, dell'impegno nell'arte e nella società di un uomo che ha saputo lasciare un segno profondo nella storia culturale del Paese, grazie all'amore per la ricerca e alla posizione originale e non conforme alle pratiche culturali correnti. Una vita vissuta senza risparmiarsi è la formula della sua longevità, come egli stesso afferma: “La smodatezza, nel senso di buttarsi nelle cose, di continuare a partecipare. Mi salva il fatto di continuare a scrivere, pubblicare, incontrare gente”. Parlava con pochi della personale attività pittorica e di sperimentazione artistica sulla forma e sul colore, mentre, nell'intimo della casa, realizzava una considerevole produzione di opere su tavola e su carta, astratte e vivacemente policrome. Nell'allestimento, curato da Diego Giachello, quadrerie di pitture di minuscolo, piccolo e  medio formato - più di 700 - sono le protagoniste dell'esposizione, quali interpreti di una “disubbidienza” curatoriale nello svelare questo aspetto quasi inedito. Fra le opere esposte alcune riportano un intervento postumo dell'amico artista Pino Chiezzi che, con cura e originalità, le ha incastonate asimmetricamente in cornici, fuori misura, recuperate nell'appartamento. Un video realizzato dall'artista Irene Pittatore raccoglie le interviste a Rita Margaira e a Pino  Chiezzi, accompagnate da ventotto testimonianze di persone care a Francesco De Bartolomeis, girate in occasione dell'apertura al pubblico della sua casa-studio nel 2023: artisti e artiste con i quali ha condiviso importanti scambi, ex allieve, insegnanti e personaggi pubblici. Una raccolta  dei numerosi volumi scritti per Feltrinelli, Loescher, La Nuova Italia e altri editori offre contezza della sua poderosa produzione nel campo della pedagogia, della critica d'arte e della pedagogia dell'arte. Una sezione della mostra, con documentazioni video ed esiti narrativi e fotografici di attività educative, è dedicata all'immenso lavoro da lui svolto con insegnanti e bambini in molte città in cui è stato consulente per tanti anni: Ivrea, Modena, Riccione, Rivoli, Torino. Questa mostra vuole anche testimoniare il suo essere “pedagogista di base” in quanto padre dell'antipedagogia, perché De Bartolomeis con il sistema dei laboratori e l'insegnamento diede impulso a uno dei periodi più innovativi della storia dell'educazione proponendo una trasversalità progettuale che collegava teoria e pratica. Un'impostazione basata sulla sperimentazione che servì a indicare nuove rotte ai servizi educativi territoriali e alla scuola. Il catalogo, pubblicato da Prinp Editore, raccoglie contributi di Piero Bianucci, Mario Calabresi, Lorenzo Campioni, Pino Chiezzi, Edoardo Di Mauro, Maurizio Maggiani, Rita Margaira, Lisa Parola, Anna Pironti, Irene Pittatore, Claudio Strinati, Tea Taramino, Paola Zanini. Durante il convegno, a cura di Aldo Garbarini, vice presidente GNNI / Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, interverranno tra gli altri: Antonia Labonia, Presidente GNNI; Rita Margaira, promotrice della mostra Girare intorno all'arte; Piero Bianucci, scrittore e divulgatore scientifico. È stata invitata l'Assessora alle Politiche Educative della Città di Torino. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Marina Botta, Davide Adamo "Voci dal paesaggio del Nord"

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Play Episode Listen Later May 4, 2024 18:11


Marina Botta, Davide Adamo"Voci dal paesaggio del Nord"Nell'arte di Britta Marakatt-Labba e Lars LerinPinacoteca Civica, ComoFino al 13 ottobre 2024Al centro della ricerca dei due artisti contemporanei - tra i più rinomati nell'arte scandinava - c'è l'osservazione e la rappresentazione di una regione del Nord Europa, ancora in gran parte allo stato naturale, l'attenzione per il valore e la fragilità del paesaggio, il clima e l'identità dei luoghi, con la loro storia, cultura, mitologia e tradizioni. La loro visione artistica è un racconto che non si limita ad una contemplazione estetica, ma coinvolge in un'esperienza più profonda, cognitiva e sensoriale. Le loro opere raccontano l'anima dei luoghi e diventano scene di vita e di azioni dell'agire umano: le case e il lavoro dei pescatori nei piccoli porti delle isole Lofoten, i boschi di betulle della regione del Värmland, la vita nomadica dei Sami/lapponi e le loro proteste per difendere le loro terre e i pascoli delle renne, insidiati sia dallo sfruttamento delle risorse naturali che dai cambiamenti climatici. Obiettivo della mostra è quello di stimolare un dibattito sul valore e la fragilità del paesaggio, e incentivare la consapevolezza che il valore e la bellezza del paesaggio dipendono da come lo usiamo e come lo viviamo: anche i “luoghi” hanno una propria identità e una propria “voce” che dobbiamo imparare ad ascoltare.Il percorso espositivo propone al visitatore un'immersione sensoriale nel paesaggio nordico tra forme, colori, profumi e materiali richiamati da betulle, pini, muschi, licheni, legni, sassi e conchiglie, pelli di renna e i colori del cielo d'inverno e del mare ghiacciato. Il dialogo tra arte e natura nordica viene sviluppato da Britta Marakatt–Labba e Lars Lerin con diverse tecniche: la prima con i ricami e il secondo con l'acquerello. I due artisti ci trasmettono le loro percezioni e i loro legami a paesaggi di campi innevati, di boschi e di mare, facendoci percepire il freddo, il silenzio e l'immensità degli spazi, includendo oltre ai valori ambientali, culturali e sociali, i significati simbolici ereditati dalla loro mitologia e dalla loro storia In mostra a Como vengono presentati i ricami di Britta Marakatt–Labba, artista tessile e pittorica strettamente legata alla narrativa Sami, una cultura che attraversa il Nord di Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia. Figlia di allevatori di renne e cresciuta in un territorio dal clima rigido, i suoi ricami narrativi eseguiti con sottili fili di lana, seta e lino su tessuto bianco, disegnano la storia di un popolo poco conosciuto e ancora in cerca di legittimazione, nonostante le sue antichissime origini. Il suo mezzo d'espressione, l'ago e il filo, evidenziano l'estetica della lentezza e portano a riflessioni sulla saggezza silenziosa degli animali, su tutto ciò che vive, sottolineata dalla presenza di renne, corvi, figure mitologiche Sami. Le sue storie e racconti del popolo Sami sono stati esposti in tutto il mondo, in particolare a Documenta (Kassel, Germania) nel 2017 e alla Biennale di Venezia nel 2022.  Gli acquarelli di Lars Lerin, pittore e scrittore, raccontano percezioni e legami a paesaggi di boschi e di mare, facendoci capire il freddo, il silenzio e l'immensità degli spazi: le case e il lavoro dei pescatori nei piccoli porti delle isole Lofoten, i boschi di betulle della regione del Värmland raccontano “l'anima” dei luoghi e diventano quindi “scene” di vita e di azioni dell'agire umano.  Considerato uno dei principali artisti scandinavi nella tecnica dell'acquerello, Lerin ha tenuto mostre personali e collettive in musei e gallerie d'arte in Svezia, Danimarca, Finlandia, Francia, Isole Faroe, Islanda, Germania, Norvegia e Stati Uniti. Le sue opere sono esposte in Svezia e Norvegia. Scrittore, ha pubblicato più di cinquanta libri, e il testo di saggistica “Naturlära – Imparando dalla Natura” è stato premiato con l'August Prize 2014.  Britta Marakatt-Labba (1951) proviene da una famiglia di allevatori di renne che vive in Sápmi, uno dei territori più settentrionali del pianeta, patria delle comunità indigene dei Sami. Per più di quarant'anni, la sua pratica artistica ha legato inscindibilmente i metodi di narrazione visiva alla cultura di queste popolazioni e al paesaggio nordico, unendo antiche usanze, pratiche culturali, tradizioni orali, miti e ricordi personali. Ferma sostenitrice dell'autodeterminazione e della decolonizzazione di questa terra, alla fine degli anni Settanta entra a far parte del gruppo di artiste e artisti Sami impegnati nell'affermazione della propria autonomia artistica e attivi nelle proteste contro l'espansione dell'industria estrattiva e delle centrali idroelettriche nella regione. Marakatt-Labba è conosciuta per i suoi poetici ricami eseguiti con sottili fili di lana, seta e lino su tessuto bianco. Tra le sue mostre internazionali recenti: Documenta 14 a Kassel, Aten (2017), Biennale di Venezia (2022), a Birmingham (2022) e Lethbridge, Kanada (2021/22). È ora in corso una sua importante personale al National Museum di Oslo.  https://www.swedishlapland.com/stories/britta-marakatt-labba/ Lars Lerin è nato nel 1954 e cresciuto a Munkfors, nella regione del Värmland. Ha studiato alla scuola di Gerlesborg 1974-75 e al Dipartimento di Belle Arti, Valand 1980-84. Negli anni '90 ha vissuto per quasi un decennio sulle isole Lofoten.È considerato uno dei principali artisti scandinavi nella tecnica dell'acquerello; ha tenuto mostre personali e collettive in musei e gallerie d'arte in Svezia, Danimarca, Finlandia, Francia, Isole Faroe, Islanda, Germania, Norvegia e Stati Uniti. Lerin è anche un prolifico autore e dal suo debutto Utpost (1983), ha scritto e pubblicato più di cinquanta libri. Il suo libro Naturlära è stato premiato con l'August Prize 2014; nel 2016 è stato insignito della medaglia reale “Litteris et Artibus” per i suoi grandi successi come artista e autore.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Ivana Mulatero, Stefania Riboli "Le falci nell'arte, l'arte delle falci"

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Play Episode Listen Later Apr 9, 2024 14:35


Ivana Mulatero, Stefania Riboli"Le falci nell'arte, l'arte delle falci"Mostra d'arte, Museo Mallé DroneroFino al 7 luglio 2024Trenta opere d'arte, compresi due dipinti del 1905 di Matteo Olivero sul tema, insieme a una mappa creata per l'occasione sulla “Dronero di ferro”, una inedita sala immersiva con il suono della “voce della falce” e materiali d'archivio tra punzoni, etichette e fotografie.L'esposizione, curata da Ivana Mulatero direttrice del Museo Mallé, presenta in prima assoluta le opere di: Leandro Agostini, Rodolfo Allasia, Andrea Armagni, Gilda Brosio, Alessia Clema, Francesca Corbelletto, Diego Dominici, Dario Ghibaudo, Ugo Giletta, Mario Gosso, Pier Giuseppe Imberti, Paola Malato, Antonio Mascia, Elena Monaco, Neunau, Corrado Odifreddi, Sergio Omedé, Marianna Pagliero, Ciro Rispoli, Cristina Saimandi, Michelangelo Tallone, Mara Tonso, Anna Valla, Luisa Valentini. E degli studenti dell'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino: Daniele Costante, Silvana Druetto, Daniela Gjyzeli, Natasha Grillo, Agapi Kanellopoulou, Pasquale Landriscina, Antonio Marotta, Giulia Piacci, Aleandro Sinatra. A corredo storico provengono dalla Falci S.r.l. una serie di punzoni storici, etichette e materiali d'archivio.«Un progetto speciale che evidenzia l'importanza, i significati e i risvolti sociali che le falci hanno avuto nella vita pubblica e privata dei droneresi, attraverso i segni che ancora permangono nel tessuto urbanistico. La molteplicità delle tracce è richiamata da una inedita mappa della “Dronero di ferro” con la quale si propone di accrescere la consapevolezza dell'importanza di una storia della falce a Dronero anche per sviluppi in chiave turistico e culturale» commenta Mauro Astesano, sindaco di Dronero.Ivana Mulatero, direttrice del Museo Luigi Mallé di Dronero e curatrice della mostra, dichiara: «Tutto comincia da una lama di falce. È questa l'origine della mostra che racconta La falce nell'arte, l'arte della falce. Una mostra tematica e storica sulla falce e sul suo mondo, dalla tradizione alla contemporaneità, al Museo Mallé, dentro la quale trovare non solo la rielaborazione creativa di 30 artisti contemporanei che hanno potuto avere una vera lama di falce su cui intervenire, ed altrettanto hanno fatto una decina di studenti dell'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, ma anche conoscere il presente e il futuro della falce grazie alla collaborazione con l'Associazione Prometheus».Come un ricreato antro di Vulcano, lo spazio espositivo mette in parallelo la contemporaneità e la tradizione, con documenti, punzoni, marchi e fotografie. Il percorso entra poi nel vivo del tema, con una grande “mensa” in cui dodici ciotole di metallo racchiudono la selezione del seme autoctono di segale di montagna affiancata dalla cultura della falciatura con falce per un riconoscimento del valore etnoantropologico del lavoro umano, ambito questo che indica il presente e il futuro della falce. L'esposizione è un originale concept culturale per i legami con il territorio e per i particolari agganci con la storia figurativa, mitica, simbolica e iconografica dell'oggetto falce. Di essa si conosce il significato bipolare presente nella cultura dell'uomo occidentale, con un valore di emblema del tempo e della morte (la falce fienaia) ma anche di imprescindibile strumento legato alla vita che ha accompagnato l'evoluzione dell'agricoltura (la falce messoria).Il focus della mostra si sposta, infine, in una sala immersiva nella quale si propone l'ascolto della “voce” della falce con la produzione inedita di una composizione sonora a cura di neunau (Sergio Maggioni). A corollario un cerchio di pietre coti, un materiale dalla particolare e strana forma affusolata, utilizzato da tempi immemorabili come pietra utensile per affilare le lame delle falci.L'apertura della mostra Le falci nell'arte, l'arte delle falci si colloca all'interno della terza edizione del Festival Letterario Diffuso a Dronero, intitolato “il Ponte delDialogo” che ha come filo conduttore “Il racconto del territorio”.Mostra realizzata con il contributo di Fondazione CRT e il  sostegno della Regione Piemonte e del Comune di Dronero. Iniziativa inserita nel programma 3° Festival Letterario Diffuso “Il Ponte del Dialogo” 2024. Partner del progetto: Confindustria Cuneo, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Mamo Educational Foundation, Pinacoteca Levis Sismonda di Racconigi.Nel corso dell'esposizione si prevede l'organizzazione di conferenze, laboratori di sfalcio manuale, concerti, attività didattiche per famiglie e visite guidate diapprofondimento sui temi toccati dalla mostra, con la partecipazione delle personalità dell'arte e della cultura, delle realtà associative del territorio e delle scuole.Orari: Sabato e domenica ore 15-19 Visite guidate su prenotazione; possibilità di aperture straordinarie su prenotazione per gruppi e scolaresche.Info: Museo Luigi Mallé – www.museomalle.org – museo.malle@comune.dronero.cn.itVia Valmala 9, Dronero (Cuneo) – 0171.291014 | 0171.908704 | 347 8878051FB @museomalle Instagram: @museomalleofficialIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Federico Ferrari "L'antinomia critica"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 15, 2024 33:15


Federico Ferrari"L'antinomia critica"Luca Sossella Editorewww.lucasossellaeditore.itRisposte chiare e distinte non ce ne sono, perché in queste pagine ciò che si affronta non è tanto un discorso quanto un percorso sul metodo. Un cammino tortuoso e impervio lungo quella via nel linguaggio fatta di continui tornanti, strade senza uscita, sensi unici, sentieri che non portano in nessun luogo.A fronte di una presa di posizione netta e impegnativa, Federico Ferrari intraprende un viaggio fra parola e immagine, mistica e religione, letteratura, arte e filosofia, in un dialogo che coinvolge voci anche lontane; voci che, intrecciandosi lungo la via dell'antinomia critica, lasciano intuire quale sia, effettivamente, il prezzo dei nostri pensieri. L'anarchismo metodologico ha in sé, non la possibilità, ma la certezza di scontrarsi con il proprio fallimento. Questa certezza, la certezza di non poter mai giungere a una conclusione, è, in definitiva, ciò che lo rende inutile per costruire sistemi e, per questo, insostituibile per pensare. Federico Ferrari, docente di Filosofia dell'arte all'Accademia di Belle Arti di Brera, è stato visiting professor in diverse università europee e ha scritto una decina di libri, tradotti nelle principali lingue del mondo.Per Luca Sossella Editore, ha pubblicato Lo spazio critico (2004), Il re è nudo (2011), Il silenzio dell'arte (2021), L'anarca (2023) e, con Jean-Luc Nancy, Iconografia dell'autore (2006) e Estasi (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

SBS Italian - SBS in Italiano
Dall'Accademia di Belle Arti a Bologna fino a Margaret River

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Mar 13, 2024 10:29


Francesco Geronazzo è un incisore italiano che, trasferitosi in Australia, ha fondato Margaret River Printmaking. Offre corsi di incisione e stampa, oltre a portare avanti la sua carriera artistica.

Laser
Tra memoria e oblio

Laser

Play Episode Listen Later Feb 14, 2024 27:38


Vi sono luoghi che non smettono di mantenere la memoria di ciò che vi accadde. Sia che venga misconosciuta, rimaneggiata, manipolata o oscurata, essa continua a permanere. È il caso fra l'altro di molti luoghi legati al periodo nazifascista, che ancor oggi agitano gli animi e producono dibattiti.Quando dal balcone della Neue Hofburg di Vienna, prospiciente la centralissima Piazza degli Eroi, violando i trattati di pace della Prima guerra mondiale, il 15 marzo 1938 il dittatore Hitler annunciò l'annessione dell'Austria al Reich tedesco, quel balcone non era altro che un elemento architettonico. A distanza di oltre 80 decenni, esso continua tuttavia a sollecitare riflessioni su come poter cancellare l'eco funesta di quell'evento e dare un nuovo ruolo e un nuovo significato a quei 200 mq, che allora come ora si aprono su una magnifica vista di luoghi chiave di Vienna: i musei di Belle Arti e di Storia Naturale, la Cancelleria di stato, la Presidenza della repubblica, il parlamento, il municipio, l'università, il Burgtheater.Come quel balcone, in Europa vi sono molti luoghi controversi e marchiati da uno stigma indelebile, e il caso viennese può essere un esempio paradigmatico della rielaborazione di memorie scomode.Con l'aiuto di storici, di documenti sonori, di commenti di allora e di opinioni di gente comune del nostro oggi, Flavia Foradini ha ricostruito i contorni del dibattito sulla ricerca di possibili soluzioni, portato avanti con determinazione nell'ultimo quinquennio dalla Casa della Storia Austriaca, sullo sfondo di annose quanto profonde esitazioni da parte del mondo politico. Un ristagno che potrebbe essere di casa anche altrove.

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Armando Festa "Mi chiamo Marcello Mastroianni"

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Play Episode Listen Later Jan 30, 2024 21:28


Armando Festa"Mi chiamo Marcello Mastroianni"(ma non sono lui)Giunti Editorewww.giunti.itSi chiama Marcello Mastroianni, come l'attore, ma la sua vita non ha granché di spettacolare. Ha quarant'anni, un aspetto ordinario, un lavoro che non ha scelto e che non lo appaga, una relazione che… Be', la relazione, almeno, è quella giusta: Alessia è vulcanica, creativa, sicura di sé, e il fatto che non possa avere figli per una malformazione uterina a Marcello non è mai pesato. Eppure, quando è solo e nessuno lo vede, bazzica un gruppo Facebook dal nome rivelatore: Aspiranti genitori. Prima per scherzo, poi per curiosità e, infine, per un oscuro ma irrefrenabile bisogno. Perché la mancata paternità, da tranquilla consapevolezza, è diventata un pensiero fisso, anzi un'ossessione. E il desiderio di un figlio si è gradualmente imposto su qualunque altra volontà. Finché una sera, reduce da una tremenda cena di famiglia dove la sorella di Alessia ha rivelato di essere incinta per la seconda volta, Marcello legge sul gruppo un annuncio un po' particolare: è una richiesta probabilmente illegale, di certo folle, quelle stravaganze che si trovano in rete ma che è bene dimenticare subito. Invece, senza riflettere, senza volerlo, senza davvero decidere, Marcello risponde. È l'inizio di un turbine di eventi rocamboleschi e surreali che, come una valanga, travolgeranno ogni sua certezza. E, per la prima volta, lo porteranno ad ascoltare davvero sé stesso. Una dramedy divertentissima sul coraggio di seguire i propri disastrosi desideri. Una riflessione originale, sincera e profonda sul senso di diventare padre.Armando FestaScrive per il cinema, la tv, la pubblicità, il web e qualche volta anche per sé stesso. Il destino lo ha fatto nascere a Napoli nel 1973 e la disoccupazione lo ha fatto trasferire a Roma trent'anni dopo. Ha lavorato come copywriter per alcune tra le più importanti agenzie pubblicitarie internazionali e oggi collabora con la Rai come autore di testi. Ha scritto programmi televisivi e film, tra cui Mixed By Erry (regia di Sydney Sibilla), per il quale è stato candidato ai Nastri D'Argento 2023 per la migliore sceneggiatura, e insegna scrittura creativa alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Roma. Mi chiamo Marcello Mastroianni è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Il Mondo Invisibile
ISABELLA LEARDINI - il filo di seta

Il Mondo Invisibile

Play Episode Listen Later Dec 23, 2023 27:57


Questa settimana tanti nuovi spunti interessanti ed idee per la tua pratica artistica dalla chiacchierata con Isabella Leardini, poetessa. Tiene laboratori e workshop di poesia in tutta Italia con il metodo edito nel suo saggio “Domare il drago”, pubblicato da Mondadori. Insegna scrittura creativa all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Dirige il Centro di Poesia Contemporanea dell'Università di Bologna e le collane di poesia di Vallecchi Editore. La poesia è legata stretta all'illustrazione, parla per simboli e metafore, per immagini. Ascoltando isabella, mi sono reso conto che la maggior parte di quello che dice della poesia si può ben adattare all'illustrazione.Isabella ci racconta della sua infanzia, dei suoi laboratori e del suo “manuale”, di Emily Dickinson, di inchiostro, nodi, ferite e fili di seta. Ascoltarla è un'esperienza incredibile. Ogni settimana una nuova storia, una nuova vita, dietro le immagini.Questo è un podcast indipendente. Clicca i link qui di seguito per:diventare un mio PATREON e sostenere questo podcast con un piccolo contributo per coprire le spese di produzione ed aiutarmi a continuare questo progetto;ricevere la NEWSLETTER de “il mondo invisibile” in cui parlo del mio percorso di crescita attraverso le chiacchierate di ogni settimana, e tutti i links agli argomenti di cui abbiamo parlato in quest'episodio;seguire l'account INSTAGRAM @ilmondoinvisibilepodcast e la pagina facebook con lo stesso nome, per vedere le opere degli artisti, e per mandarmi i tuoi commenti.La foto in cover é di Dino IgnaniGrazie mille,A presto!

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Joel Feldman "La mostra della prima Monna Lisa"

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Play Episode Listen Later Dec 5, 2023 17:05


Joel Feldman"La mostra della prima Monna Lisa"Società Promotrice delle Belle Arti, TorinoMostra aperta fino al 26 maggio 2024www.mostraprimamonnalisa.comFino al 26 maggio 2024 la Mona Lisa Foundation, in collaborazione con SM.Art e WeAreBeside presenta, nella prestigiosa sede della Società Promotrice delle Belle Arti in Torino, all'interno del parco del Valentino, la Prima Monna Lisa, il dipinto della donna fiorentina Lisa del Giocondo, divenuta celebre come Monna Lisa, realizzato circa dieci anni prima dell'iconica “Monna Lisa” del Louvre. La “Prima Monna Lisa”, che probabilmente è stata sottoposta a più test ed esami scientifici di ogni altro quadro della storia, continua ad affascinare gli studiosi di tutto il mondo. Il dipinto è diventato oggetto di attenzione a livello internazionale quando è stato presentato ai media nel 2012 dalla Mona Lisa Foundation (fondazione svizzera no-profit), che ha divulgato i risultati di oltre 35 anni di studi. Evidenze storiche dimostrano che ci sono sempre state due versioni della Monna Lisa di Leonardo da Vinci. Leonardo realizzava infatti i suoi dipinti spesso in più versioni, esempi ne sono la sua Vergine delle Rocce, la Madonna del Fusi e la Madonna col Bambino. Ci sono due dipinti di Monna Lisa attribuiti dagli esperti a Leonardo da Vinci, nessuno dei due è una copia dell'altro. Dato che non esiste alcun disegno preparatorio originale per la Monna Lisa, si reputa verosimile che Leonardo possa aver dipinto uno dei due ritratti direttamente su tela prima di lavorare sulla copia finale. Molti riconoscono che la versione di Isleworth – esposta in mostra – sia più bella del dipinto del Louvre. Si ritiene che si tratti della versione finale del ritratto, rimasta incompiuta, dato che è molto più ricca in quanto a sfumature e tonalità, ed è probabilmente il dipinto su cui Raffaello si basò per il suo celebre disegno. - Estratto da ‘Paintings of The Great Masters', The Encyclopedia Americana, 1951, Volume 19, pagina 335.Nel 1584, Gian Paolo Lomazzo – uno degli storici dell'arte più rispettati del suo tempo – aveva già confermato l'esistenza di due Monna Lisa. Infatti, se si considerano tutte le importanti testimonianze storiche, diventa evidente che uno dei ritratti di Monna Lisa, quello con una giovane Lisa di circa vent'anni seduta tra due colonne, fu commissionato da suo marito a Firenze nel 1503-1506 circa e fu lasciato incompiuto. L'altro ritratto, un'opera completamente finita con una Lisa più matura e senza colonne ai lati, fu invece commissionato da Giuliano de' Medici e dipinto a Roma circa un decennio dopo. La tecnica utilizzata nella seconda versione, ossia quella che oggi è esposta al Louvre, fu sviluppata da Leonardo solo quando Lisa avrebbe avuto più o meno trent'anni, una differenza che chiaramente si riscontra nell'età delle donne nei due dipinti. La storia del dipinto La Monna Lisa di IsleworthIl quadro “la prima Monna Lisa” fu portato in Inghilterra nel 1773 e conservato in un maniero di Somerset appartenente a un collezionista privato inglese. Nel 1914 fu acquistato da Hugh Blaker, artista e mercante d'arte che viveva a Isleworth, cittadina a ovest di Londra. Da qui viene il nome con cui oggi è conosciuto il dipinto: la Monna Lisa di Isleworth.Nel 2012 la Mona Lisa Foundation, la cui missione (senza scopo di lucro) è quella di fare conoscere la Prima Monna Lisa di Leonardo raccontando la storia di questo capolavoro, ne confermò l'autenticità, dopo 35 anni di ricerche e test con la consulenza di storici dell'arte internazionali, scienziati ed esperti di Leonardo da Vinci.Il percorso espositivoLa “Prima Monna Lisa” viene presentata e raccontata al pubblico in una mostra multimediale e interattiva che svela gli affascinanti misteri e le scoperte che circondano il dipinto. Filmati con ricostruzioni storiche permettono ai visitatori di esaminare le prove scientifiche e storiche a supporto dell'attribuzione del dipinto a Leonardo da Vinci, immergendosi nel mondo e nell'arte di Leonardo, di Monna Lisa (scoprendo chi è realmente la donna più famosa dell'arte di ogni tempo) e del Rinascimento italiano. Il percorso espositivo si snoda attraverso otto gallerie e culmina con la vista del dipinto, presentato in una stanza dedicata e custodito all'interno di una teca illuminata. A ciascun visitatore verrà dato un tablet contenente il tour audio-visivo e 30 brevi filmati che lo conducono attraverso le varie sezioni della mostra, indagando le evidenze storiche e gli esami scientifici, con interventi e interviste ai maggiori esperti internazionali studiosi di Leonardo. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Oliviero Ponte di Pino "Cultura. Un patrimonio per la democrazia"

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Play Episode Listen Later Nov 9, 2023 23:49


Oliviero Ponte di Pino"Cultura. Un patrimonio per la democrazia"Vita e Pensierowww.vitaepensiero.itL'Italia custodisce il più straordinario patrimonio culturale del mondo e tuttavia è agli ultimi posti in Europa per i consumi culturali e il numero di laureati, mentre è in alta classifica per analfabetismo funzionale e abbandono scolastico. La Costituzione afferma che «la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura», ma l'investimento pubblico nel settore è appena lo 0,3% della spesa primaria. Per alcuni politici «con la cultura non si mangia», ma la cultura e lo spettacolo valgono 85 miliardi di euro all'anno, ovvero il 5,7% del PIL.In questi decenni, le pratiche culturali sono in costante cambiamento: l'avvento del digitale, nuove forme di partecipazione, l'intreccio di arti, media e discipline hanno rivoluzionato le poetiche e il rapporto con il pubblico. Stiamo scoprendo che la cultura non produce solo bellezza e intrattenimento, ma crea capitale cognitivo, legami sociali, riqualificazione dei territori, inclusione, cittadinanza, democrazia partecipata. Per poter diventare un Paese normale, spiega Oliviero Ponte di Pino, l'Italia necessita di un'autentica e convinta politica culturale, nella consapevolezza che la cultura è potente fattore di cambiamento e coesione sociale, e insieme di sviluppo di uno spirito critico e libero.Oliviero Ponte di Pino ha lavorato per oltre trent'anni nell'editoria. Cura il programma di BookCity Milano, conduce su Radio3 Piazza Verdi, insegna Letteratura e filosofia del teatro all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e collabora con la rivista digitale Doppiozero. Ha fondato i siti ateatro.it (nel 2001) e TrovaFestival (con Giulia Alonzo, nel 2017). Tra i suoi libri più noti, I mestieri del libro (2008), Un teatro per il XXI secolo (2021), In giro per festival (con Giulia Alonzo, seconda edizione 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Sonia Bukhgalter

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Play Episode Listen Later Nov 1, 2023 89:41


Sonia was born in 1996 in Florence, Italy. She is half Scottish-Canadian and half Ukrainian. As a young child she was able to experience the beautiful renaissance city of Florence and the incredible artistic ability of its historic master artists. Through her mother's artisan studio she learned many ancient techniques such as gilding and fresco from a young age, then proceeded to earn her bachelor's degree in fine arts from the Libera Accademia di Belle Arti in Florence in 2019. After graduating summa cum laudae with a thesis project on spiritual ascension in the industrialized world, she completed a specialization course on techniques and design for artisans. Her studies and her experiences of both traditional and contemporary art led her to develop her own form of artistic expression through painting on gilded surfaces, continuing to explore the concepts tied to spirituality and emotion. She has since participated in group exhibitions and art fairs both in Italy and internationally, and her work is featured in multiple online galleries. View Sonia's work here

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Ivan Crico "L'antro siel del mondo"

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Play Episode Listen Later Oct 9, 2023 27:49


Ivan Crico"L'altro siel del mondo""L'altro cielo del mondo"Ronzani Editorewww.ronzanieditore.itPoesie in bisiàc e tergestino (1989 - 2022)Prefazione di Giorgio AgambenCon uno scritto di Elenio Cicchini e Nicoletta Di VitaFotografie di Roberto KusterleIn una sorta di breve autobiografia poetica, Ivan Crico ha raccontato come cominciò a scrivere in dialetto dopo la lettura delle Poesie a Casarsa di PPP. “Da quel momento, la mia vita cambiò. Quelle poesie davvero segnarono una svolta poiché, fino ad allora, in ciò che scrivevo non mi era mai sembrato di riuscire a definire le cose come le sentivo. L'italiano non era la mia lingua vera, seppure molto amata, e quindi tra le cose e i nomi che le definivano si apriva, per me, come una sorta di abisso incolmabile”. La realtà che lo circondava, con i suoi profumi e i suoi colori, l'aveva, infatti, conosciuta con altri nomi: “e questi nomi li ritrovai nelle poesie di Pasolini. C'erano difatti, in quelle liriche, molti termini che avevo sentito ed anche adoperato nell' infanzia (il bisiàc, pur essendo una parlata fondamentalmente veneta, ha in comune con il friulano numerosi vocaboli), ma soprattutto – ed è la primissima impressione, ciò che più mi meravigliò – fu come quelle parole, che per tanto tempo avevo voluto rimuovere, ritraessero alla perfezione i paesaggi da me tanto amati di queste terre di confine.(dalla prefazione di Giorgio Agamben)Ivan Crico è nato a Gorizia nel 1968, ma fin dalla nascita ha vissuto a Pieris, presso le foci del fiume Isonzo. Dal 2006 vive nell'antico borgo rurale di Tapogliano. Si dedica allo studio della pittura fin da giovanissimo, laureandosi all'Accademia di Belle Arti di Venezia ed esponendo presso importanti gallerie e sedi museali. Parallelamente all'attività artistica, dai primi anni '90 ha iniziato a collaborare con gli amici poeti Amedeo Giacomini, Gian Mario Villalta, Mario Benedetti e Pierluigi Cappello (con quest'ultimo ha ideato la collana di poesia la Barca di Babele). Scrive in lingua e nell'arcaico idioma veneto bisiàc. Oltre ai libri di poesia citati nelle “Note e riferimenti bibliografici”, si segnala la raffinata versione integrale in bisiàc de Al cant dei Canti (Il Cantico dei Cantici), con prefazione del linguista Michele Cortellazzo (ACB, 2018); su invito di Giorgio Agamben, la traduzione poetica dell'opera di Pier Paolo Pasolini I Turcs tal Friùl (Quodlibet, 2019). Sempre per la collana Ardilut nel 2021 ha curato e tradotto la riedizione del El critoleo del corpo fracassao di Biagio Marin e L'arte di andar per uccelli col vischio, seguito da Presumût unviâr di Amedeo Giacomini. Con l'antropologo Gian Carlo Gri ed altri studiosi, ha inoltre studiato il fenomeno dei benandanti nel Friuli goriziano nel volume Di prodigi segreti (Istituto Gasparini, 2006). Assieme a Luca Bresciani, Paolo Gera, Mario Marchisio, Paolo Pera ha curato l'antologia poetica Fissando in volto il gelo (Terra d'ulivi, 2023). Della sua poesia – pubblicata sulle maggiori riviste italiane e all'estero – si sono occupati, tra gli altri, Giorgio Agamben, Antonella Anedda, Mario Benedetti, Franco Brevini, Manuel Cohen, Milo De Angelis, Gianni D'Elia, Hans Kitzmüller, Franco Loi, Francesco Tomada, Giovanni Tesio, Gian Mario Villalta.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Emanuele Prisciandaro "Vite d'insieme"

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Play Episode Listen Later Oct 5, 2023 18:45


Emanuele Prisciandaro"Vite d'insieme"Aletti Editorewww.alettieditore.it«Vite d'insieme mette in primo piano il rapporto con gli altri. In una società individualista, in cui, sovente, non si considera importante la collaborazione, ma solo il risultato personale, è interessante riscoprire che cosa significa ascoltare, sentirsi parte di un tutto, senza però annullarsi, potenziando il singolo contributo.»Tratto dalla prefazione di Alessandro QuasimodoEmanuele Prisciandaro, giovane poeta nato a Biella il 01/04/1996, si è diplomato presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino in Progettazione artistica per l'impresa e in Nuove tecnologie per l'arte, indirizzo Arte e linguaggi della comunicazione.Il suo percorso artistico, ormai pluriennale, lo ha visto impegnato in molte iniziative culturali sia nell'ambito scolastico che sociale.Riceve importanti riconoscimenti con la sua prima raccolta poetica, Linearità sghembe (2022, Robin Edizioni), come il Premio Speciale Gabriele Galloni 2022 e il titolo di Finalista e la Segnalazione del Comitato di Lettura per l'edizione 2023 del premio letterario per libri editi Winning Book. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Dorothee König "Passo dopo passo"

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Play Episode Listen Later Aug 25, 2023 10:03


Dorothee König, Emy Guerra"Passo dopo passo"Storiedichi Edizionihttps://storiedichiedizioni.itUna storia piena di timidezza e risate, amicizia e canzoni, che aiuta a scoprire la bellezza delle differenzeAnna, la bufaga, nei suoi viaggi ha imparato una cosa molto importante: a volte bisogna fare un passo verso gli altri. Riuscirà Bruno, il timido ippopotamo, a seguire il suo insegnamento? Passo dopo passo ce la farà e conoscerà Konny, il coccodrillo che ha paura di dormire da solo, Lilli, la giraffa che parla in modo strano e stupisce tutti cantando, Ingo, il fenicottero spensierato che ama la danza.Dorothee KönigDi origine tedesca, vive a Verona dal 2008, dove ha lavorato come docente di tedesco al Goethe Zentrum, in scuole pubbliche e private. Dopo il master in gestione dei conflitti all'Università di Hagen, con focus sulla “mediazione interculturale”, nel 2020 ha fondato il DK STUDIO, specializzato nell'insegnamento del tedesco e nella promozione della comunicazione italo-tedesca in vari contesti sociali e culturali. Passo dopo Passo è il suo primo libro.Emy GuerraDopo aver terminato gli studi artistici all'Accademia di Belle Arti di Verona e aver conseguito la qualifica professionale di “progettista grafica pubblicitaria”, ha iniziato a dedicarsi all'illustrazione. Sostenitrice dei diritti animali, ha collaborato con associazioni che ne promuovono la difesa, realizzando opere ed esponendole in mostre personali e collettive. Su commissione, realizza locandine di spettacoli teatrali. Passo dopo Passo è il suo titolo di esordio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Antonio Maria Pecchini "Qui nel continuo dei giorni"

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Play Episode Listen Later Aug 19, 2023 19:57


Antonio Maria Pecchini"Qui nel continuo dei giorni"Nomos Edizionihttps:nomosedizioni.itNonostante il condizionamento pandemico, tempo e vita non si sono per niente fermati: hanno attraversato le due annate non modificando per niente le modalità del vivere quotidiano, incidendo in profondità la nostra esistenza: nei tempi, nelle relazioni, negli spazi di movimento, nelle comunicazioni. Nello stesso tempo, i tanti conflitti tra le Nazioni, Religiosi, Politici, Economici, sono rimasti.In un così chiuso e poco umano tempo l'unica possibilità di parola è stata quella di poter appuntare pensieri sui tanti fogli sparsi di un quaderno. Il risultato sono queste parole nate attorno alle situazioni e ai fatti che si sono succeduti. Antonio Maria Pecchini cerca di raccontare e di raccontarsi proprio a partire da quel vissuto e dal condizionamento che le varie situazioni esistenziali hanno creato, nel legare memoria e quotidianità, dentro la difficile complessità del vivere una vita tra malattia, pandemia e guerra.Antonio Maria Pecchini È nato a Busto Arsizio nel 1947. Diplomatosi presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, ha insegnato Discipline Plastiche e Educazione Visiva nel liceo Artistico Statale della sua città. Svolge attività artistica dal 1969 attraverso rassegne collettive e personali di carattere nazionale e internazionale. Con alcuni critici e storici dell'arte ha promosso e organizzato rassegne d'arte in ambito nazionale, mentre con un gruppo di artisti giapponesi, dal 1992 si è fatto promotore di alcuni scambi culturali nei due territori sotto la denominazione “Senza frontiere”. È stato promotore di una rivista aperta al dibattito sulle tematiche dell'arte “l'Articolo” e ha collaborato con il quotidiano online “Varese News”. La sua creatività poetica ha ottenuto riconoscimento a Premi e Concorsi e alcuni suoi testi sono inseriti in riviste e antologie di settore. Ha pubblicato per le edizioni Pulcino Elefante: nel 1998 Di quel silenzio; nel 1999 Ritratti; nel 2000 Ritratti II. Ha inoltre pubblicato nel 2000 D'amor parlando. Poesie 1986-2000, V Quaderno della Pinacoteca di Villa Soranzo (NO); nel 2008 Nel cuore le stanze, Nomos Edizioni e sempre nel 2008 I passi dentro, Lieto Colle Edizioni, nel 2013 la silloge poetica Immutati Giorni, Nomos Edizioni; nel 2019, Nel Disincanto. Nel 2023, Nel continuo dei giorni, sempre con Nomos.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Lucia Cataldo, Marta Paraventi "Il museo oggi"

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Play Episode Listen Later Jul 27, 2023 28:58


Lucia Cataldo, Marta Paraventi"Il museo oggi"Modelli museologici e museografici nell'era della digital transformationHoepli Editorehttps://hoepli.itLa nuova edizione di questo manuale dedicato alla museologia e alla museografia contemporanee si presenta completamente aggiornata sia nella trattazione sia nelle scelte iconografiche. Il volume, che trasmette l'idea di museo come spazio aperto di formazione e di progettazione, in grado di evolversi con il pubblico pur nella salvaguardia della storia, affronta i temi trattati con un approccio multidisciplinare orientato alla dimensione digitale contemporanea. Tra i nuovi e i più recenti argomenti trattati si evidenziano in particolare i musei del futuro, i metodi di coinvolgimento dei nuovi pubblici e gli studi internazionali sulla progettazione del display museale e sulla User Experience. Viene inoltre posta grande attenzione anche alle nuove frontiere della comunicazione museale e del marketing. La nuova edizione appare infine innovativa in materia di management alla luce delle normative nazionali, dei documenti internazionali, dell'Agenda 2030 e dei contesti geopolitici, segnati da conflitti e pandemie. Arricchito da numerosi approfondimenti online, il testo è altresì disponibile in versione eBook+ a colori, per una migliore fruizione delle immagini.Lucia Cataldo, dottore di ricerca in Archeologia presso Sapienza Università di Roma, è docente di Museologia e di Storia dell'arte presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata, dove coordina il Dipartimento di Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico. Insegna anche nelle Accademie di Belle Arti di Firenze e di Verona. Per Hoepli ha curato il volume Musei e patrimonio in rete (2014).Marta Paraventi, specializzata in Storia dell'arte presso l'Università di Bologna, si è perfezionata in Gestione e valorizzazione dei beni culturali alla Scuola Normale di Pisa. Funzionario della Regione Marche (2000-2020), con responsabilità nel settore museale e culturale, è docente di ruolo di Storia dell'arte nella Scuola secondaria di secondo grado, tiene seminari universitari e svolge consulenze per musei.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Letizia Anelli "La nostra terra"

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Play Episode Listen Later May 23, 2023 15:02


Letizia Anelli e Simone Perazzone"La nostra terra"Illustrazioni di Ariadna von Eckartsberguovonerohttps://uovonero.comUn poetico viaggio in treno tra i paesaggi e le culture del mondo, alla scoperta del significato magico e nascosto delle parole.Un'avventura che corre sui binari dell'immaginazione attraverso splendide illustrazioni panoramiche, guidata dal ritmo di un testo evocativo e dalla curiosità di una ragazzina che ama perdersi nei libri.L'appendice conclusiva svela un gioco coinvolgente: tutte le frasi del libro sono composte dal significato dei nomi dei Paesi del Mondo, ricostruito attraverso la loro etimologia.Perché anche le parole hanno una storia e, come le persone, non stanno mai ferme: viaggiano per abbracciare l'immensa varietà della nostra Terra.Un albo che si può attraversare in tanti modi, come un mappamondo o un dizionario, perdendosi nelle parole e nelle immagini per scoprire a ogni lettura un percorso nuovo.Il libro nasce dalla collaborazione con il Master d'Illustrazione per l'editoria Ars in Fabula.Letizia AnelliVive a Cremona, ha studiato Lingue e Letterature straniere a Trieste e Giornalismo culturale ed Editoria a Genova.Si occupa di politiche attive del lavoro, collabora con la rivista online Malgrado le Mosche e l'Associazione Culturale Tapirulan.La nostra terra è il suo primo albo illustrato.Simone PerazzoneÈ nato a Biella, ma vive a Cremona.È laureato in Filosofia e ha un master in Testi, autori ed editori per l'infanzia.Dal 2015 lavora come redattore per uovonero e si occupa di educazione alla lettura.Ha vinto il premio Romics Nuovi Talenti 2019 per la graphic novel Jugband Blues, di cui è coautore della sceneggiatura.Ha pubblicato racconti e disegni con riviste indipendenti quali Malgrado le mosche, Argo online, Napoli Monitor, Diastemazine.La nostra terra, scritto a quattro mani con Letizia Anelli e illustrato da Ariadna von Eckartsberg, è il suo primo albo illustrato.Ariadna von EckartsbergIllustratrice e arteterapeuta, nasce in Paraguay da padre di origini tedesche e mamma metà italiana, metà sudamericana.Sin dall'infanzia dimostra un grande interesse verso l'arte, i colori e i materiali, con cui gioca e "pasticcia", dando forma al suo forte immaginario con una propensione alla sperimentazione in tutti gli ambiti creativi: dalla scultura alla pittura, dalla poesia alla danza.Trasferitasi in Italia all'età di quindici anni frequenta il Liceo Artistico con indirizzo figurativo, e prosegue poi con la Laurea all'Accademia di Belle Arti.Al termine del suo percorso scolastico si trasferisce a Ginevra, dove il lavoro come ragazza alla pari con ruolo di babysitter per 5 bambini la avvicina al mondo del racconto infantile e dell'Arteterapia, di cui si innamora.In quel periodo ha illustrato due libri: "Sophie", dello psicologo Matteo Viberti, e “El libro de las hierbas preciosas », di Umberto Palacio in collaborazione con un'organizzazione indigena paraguaiana.Tornata in Italia si iscrive ad un corso specialistico in Arteterapia a Milano, seguito dal Master d'Illustrazione "Ars in Fabula", nell'ambito del quale realizza il suo primo albo illustrato La nostra Terra, scritto da Letizia Anelli e Simone Perazzone e pubblicato da uovonero.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Giovanni Colaneri "Dove sei, piccolo Giulio?"

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Play Episode Listen Later May 15, 2023 17:06


Giovanni Colaneri"Dove sei, piccolo Giulio?"uovonero edizionihttps://uovonero.comLa storia emozionante del piccolo Giulio, di una sorella che lo capisce e di una mamma che riesce a vederlo.Dopo il successo di Che cos'è una sindrome?, Giovanni Colaneri torna a raccontare la diversità con un albo illustrato profondo e immediato.Dov'è finito il piccolo Giulio?È proprio qui?Si nasconde?Si è smarrito in un bosco?Dovunque sia finito, il piccolo Giulio sarà sempre ritrovato.Le difficoltà relazionali di Giulio vengono mostrate attraverso illustrazioni simboliche ed evocative di grande effetto. Giulio è piccolo, spaesato, evanescente, si perde in un'antica foresta, rimane incastrato nel traffico di macchinine giocattolo, si nasconde in una bottiglia come il messaggio di un naufrago. Fino a quando la sua strada intreccia quella di sua sorella e di sua madre; allora, come corpi celesti che intersecano per un attimo la stessa orbita, si scoprono parte del medesimo universo, sconfinato come un abbraccio.Un albo illustrato che, in un'armoniosa sintonia di frasi brevi e immagini dettagliatissime, offre uno sguardo semplice e delicato sul mondo estremamente complesso dell'autismo.Nato nel 1991 a Isernia, Giovanni Colaneri si diploma in Grafica d'Arte all'Accademia di Belle Arti di Firenze e successivamente in Illustrazione all'ISIA di Urbino.Che cos'è una sindrome?, il suo albo d'esordio, nasce come tesi per il suo Master in illustrazione all'ISIA con la supervisione di Silvana Sola, e viene poi proposto a uovonero che lo pubblica nel 2020.La qualità e la particolarità dell'albo è immediatamente riconosciuta, tanto che viene selezionato nello stesso 2020 per il catalogo The White Ravens nella lista Internationale Jugendbibliothek e, nello stesso anno, vince il Premio Marchio Microeditoria di Qualità. Nel 2022 Colaneri si aggiudica il Premio Soligatto come miglior albo illustrato con La serra (Carthusia edizioni) e il primo premio del concorso “Bambini, ragazzi, periferie: le comunità Arci si raccontano”, progetto che si concluderà nel 2023 con la pubblicazione di un volume sponsorizzato dal CEET.Nel 2016 e nel 2023 le sue illustrazioni vengono selezionate per la Mostra Illustratori della Bologna Children's Book Fair.Attualmente Giovanni Colaneri vive a Napoli e lavora come illustratore per riviste e per case editrici italiane e internazionali.Ha pubblicato con uovonero il suo primo albo illustrato Che cos'è una sindrome?, e successivamente Dove sei, piccolo Giulio?https://giovannicolaneri.comIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Tommaso Ariemma "Filosofia del gaming"

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Play Episode Listen Later Apr 21, 2023 20:37


Tommaso Ariemma"Filosofia del gaming"Da Talete alla PlaystationEdizioni Tlonhttps://tlon.itI videogame e la filosofia sembrano due mondi distanti. Eppure, a ben guardare, senza la filosofia il videogame non sarebbe stato possibile. Per la prima volta nella storia dell'umanità, è la filosofia a pensare insieme gioco e mondo, ponendo così le basi del videogame più maturo e facendo di quest'ultimo una delle realizzazioni più compiute della tradizione filosofica.Il gioco è nato con l'essere umano ed esiste ben prima della filosofia, ma il videogame non è un semplice gioco. Può essere puro divertimento, narrazione complessa, esperienza estetica, laboratorio per dilemmi morali, o tutte queste cose insieme; e non è un caso che le nostre vite quotidiane si siano gamificate progressivamente, senza che quasi ce ne rendessimo conto.In questo appassionante e originale saggio Tommaso Ariemma, docente di Filosofia ed Estetica e uno tra i maggiori divulgatori della cosiddetta pop-filosofia in Italia – quell'esercizio della filosofia che usa i fenomeni della cosiddetta “cultura di massa”, spesso ritenuti lontani dalla riflessione filosofica, non solo come oggetto di analisi, ma anche come strumenti per filosofare –, approfondisce i temi che la filosofia non ha mai smesso di discutere, mostrandoceli all'opera nel mondo dei videogame: vita e morte, realtà e illusione, umano e inumano, scelta e libertà, giustizia e società ideale.Tommaso Ariemma è docente di Estetica e Sociologia dell'arte presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce. Ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della pop filosofia in Italia. La teoria dei media, dell'arte e della cultura pop sono i suoi campi d'indagine preferiti. Tra gli altri, è autore di La filosofia spiegata con le serie tv (Mondadori, 2017) e Filosofia degli anni '80 (Il Melangolo, 2019), L'Occidente messo a nudo (Luca Sossella Editore, 2020), Platone showrunner (Dino Audino, 2022), Dark Media (Meltemi, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

On Brand with Nick Westergaard
Developing Sonic Brand DNA with Michele Arnese

On Brand with Nick Westergaard

Play Episode Listen Later Mar 27, 2023 30:48


Michele Arnese is the founder of the leading Sonic Branding Agency amp. His team has developed audio brands for clients such as Mercedes-Benz, Mastercard, BMW, UniCredit, and more. We discussed how to build audio brands, sonic identity, and more this week on the On Brand podcast. About Michele Arnese Designed in Italy and assembled in Germany, Michele is a self-driven strategic and creative thinker with a strong entrepreneurial approach: he founded the worldwide leading Sonic Branding Agency amp in 2009. In the field of audio branding, he's considered one of the world's foremost experts, with clients including Mercedes-Benz, Mastercard, Deloitte, Porsche, BBVA, Geberit, BMW, UniCredit, MINI, Triumph, The Linde Group, and a range of international awards for his work with amp (among others, four Red Dot Awards in a row and an ADC in silver). He's a member of the prestigious Audio Branding Society and also a Guest Professor at the renowned design university NABA/Nuova Accademia delle Belle Arti in Milan, where he teaches Sound Branding for the Master's Certificate in Sound Design. Episode Highlights “Every brand has a sound. The question is who defines it?” Michele began our exploration of sonic branding with this truth bomb. Is audio branding more of a thing now or has it always been there? “You're probably asking the wrong guy,” joked Michele, who's run an audio branding agency since 2009! “But the fragmentation of the brand ecosystem is a big part of the recent activity.” Where do you start with sonic branding? “We had to invent a process. First, you have to analyze the brand. Then we develop sonic principles based on this. We then create mood boards that reflect what we call the sonic brand DNA.” Michele shared how the amp team worked with Mastercard on their new point-of-purchase sonic identity system. Want to hear more about this? I chatted with Mastercard CMO Raja Rajamannar about this here on the On Brand podcast. Listen now. What's one thing we can do to start our own audio branding journeys? “Open up your brand,” stresses Michele. “Everyone thinks they're a DJ but you need to start with a design-oriented process supported by data.” What brand has made Michele smile recently? As Michele noted, it's great when a client can make you smile. He shared a smile from the Super Bowl work his team did for Avocados from Mexico. To learn more, go to ampsoundbranding.com and connect with Michele on LinkedIn. As We Wrap … Listen and subscribe at Apple Podcasts, Spotify, Amazon/Audible, Google Play, Stitcher, TuneIn, iHeart, YouTube, and RSS. Rate and review the show—If you like what you're hearing, be sure to head over to Apple Podcasts and click the 5-star button to rate the show. And, if you have a few extra seconds, write a couple of sentences and submit a review to help others find the show. Did you hear something you liked on this episode or another? Do you have a question you'd like our guests to answer? Let me know on Twitter using the hashtag #OnBrandPodcast and you may just hear your thoughts here on the show. On Brand is a part of the Marketing Podcast Network. Until next week, I'll see you on the Internet! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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Cristina Acidini "L'arte della moda"

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Play Episode Listen Later Mar 25, 2023 22:06


Cristina Acidini"L'arte della moda"L'età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968Forlì, Museo Civico San DomenicoFino al 2 luglio 2023http://www.mostremuseisandomenico.itTintoretto, William Hamilton, George Romney, Francesco Hayez, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, James Tissot, Giovanni Boldini, Vittorio Corcos, Henry Matisse, Josef Hoffmann, Giacomo Balla, Piet Mondrian, Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Damien Hirstinsieme con Charles Frederick Worth, Ventura, Mariano Fortuny, Paul Poiret, SalvatoreFerragamo, Coco Chanel, Germana Marucelli, Valentino Garavani e Pierpaolo Piccioli, Giorgio Armani, Christian Dior per John Galliano, Gucci, Prada, Tom Ford, Cristobal Balenciaga, Yohij Yamamoto: sono soltanto alcuni dei 100 artisti e dei 50 stilisti e couturier protagonisti di L'arte della moda. L'età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968, la grande mostra ideata e realizzata da Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì negli spazi del Museo Civico San Domenico, fino al 2 luglio 2023. Diretta da Gianfranco Brunelli e curata da Cristina Acidini, Enrico Colle, Fabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca, l'esposizione è dedicata all'affascinante rapporto fra arte e moda. Il periodo preso in considerazione attraversa tre secoli: dall'Ancien Régime al secondo Novecento. Un racconto unico. Un percorso espositivo di confronti che comprende oltre 300 opere, tra quadri, sculture, accessori, abiti d'epoca e contemporanei. L'esposizione forlivese, la prima del suo genere, somiglia a un vero e proprio kolossal. Le opere, che a partire dal Settecento attraversano la Rivoluzione francese, il Romanticismo, la Macchia, l'Impressionismo, il Simbolismo e tutte le Avanguardie novecentesche fino a oggi, identificano un rapporto tra arte e moda dove l'arte rispecchia, crea e si fa moda e la moda appartiene definitivamente alle arti. La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti. L'abito che modella, nasconde, dissimula e promette il corpo. L'abito come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta. Come cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione. La moda come opera e comportamento. L'arte come racconto e come sentimento del tempo Tra le opere esposte Ritratto dell'avvocato Carlo Manna (1907) di Umberto Boccioni, Ritratto di Emiliana Concha de Ossa (1888) di Giovanni Boldini, Grande composizione A con nero, rosso, grigio giallo e blu (1919) di Piet Mondrian, Donna e anemoni (1920-1921) di Henry Matisse a cui fanno da contrappunto due completi ricamati di Giorgio Armani, il Panciotto di Marinetti (1923 – 1924) di Fortunato Depero, la Camicia Orlando (A/I 2001-02) di Gianfranco Ferré, il Delphos in seta con sopravveste in velluto (1920 circa) di Mariano Fortuny in dialogo con una Kore di tipo Eleusidella fine del II secolo, l'Abito da giorno “Linea Assira” (1961) di Germana Marucelli e un abito da sera inedito di Elsa Schiaparelli. Accompagnato dal catalogo edito da Dario Cimorelli Edizioni, il progetto espositivo, curato dall'architetto Alessandro Lucchi, si è avvalso della preziosa collaborazione dei più importanti musei d'arte, degli archivi, dei musei e maison di moda. L'esposizione forlivese porta in Italia capolavori provenienti da importanti istituzioni museali internazionali quali, tra gli altri, il Musée d'Orsay di Parigi, la Galleria Belvedere di Vienna, il Musée d'Art et d'Histoire di Ginevra, la Klimt Foundation e il MAK- Museum of Applied Arts, di Vienna, la Galerie Neue Meister di Dresda, Le Domaine de Trianon | Château de Versailles, il Kunstmuseum de l'Aia, il Museum National di Cracovia, il Castello Reale di Varsavia. Accanto ad essi i maggiori musei italiani: le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Pinacoteca di Brera di Milano, i Musei Civici di Mantova, l'Istituto per il Teatro e il Melodramma - Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il Museo del Novecento di Milano, l'Accademia di Belle Arti di Brera, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, le Gallerie Nazionali d'Arte Antica di Roma, la Fondazione Magnani Rocca di Fontanellato, le Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la Fondazione Cariverona, il Museo Palazzo Ricci di Macerata, la Biblioteca Nazionale Centraledi Firenze, i Musei Civici di Padova, la Galleria d'Arte Moderna di Roma, il Museo Revoltella di Trieste, la Galleria d'Arte Moderna Restivo di Palermo. Prestigiosi anche i prestiti degli abiti e degli accessori provenienti da fondamentali case di moda come Giorgio Armani, Curiel, Prada, Christian Dior Couture, Archivio Storico Gucci, Maison Valentino, Lanvin, Max Mara; e da importanti istituzioni come Palazzo Morando | Costume Moda Immagine di Milano, Archivio Renato Balestra, il Museo Stibbert di Firenze, Centro di ricerca Gianfranco Ferré, il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti di Firenze, Archivio Storico Galitzine, il Museo Ferragamo di Firenze, il Museo Boncompagni Ludovisi di Roma, il Museo del Costume - Castello di Donnafugata di Ragusa, il Museo dell'Aeronautica Caproni di Trento, il Museo Mariano Fortuny y Madrazo e il Museo Correr di Venezia, la Fondazione Archivio Capogrossi di Roma, l'Archivio Germana Marucelli di Milano, gli Archivi Mazzini di Massa Lombarda, Fortuny di Venezia, la Collezione Tirelli Trappetti di Roma e la Collezione Massimo Cantini Parrini. Importanti anche i prestiti da collezioni private fra cui quella di AlbertoTagliabue e Giovanna Frossi. Ideata e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì e il Museo Civico San Domenico, la mostra è frutto del lavoro del prestigioso comitato scientifico presieduto ad honorem da Antonio Paolucci e composto da Marco Antonio Bazzocchi, Silvia Casagrande, Simona Di Marco, Fabriano Fabbri, Mario Finazzi, Gioia Mori, Francesco Parisi, Paola Refice, Giorgio Restelli, Stefania Ricci, Ines Richter, Chiara Squarcina, Ulisse Tramonti. Anche per L'arte della moda. L'età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968 si conferma la preziosa collaborazione avviata nel 2014 tra la Fondazione e Mediafriends, l'Associazione Onlus di Mediaset, Mondadori e Medusa, nel segno di arte e solidarietà, grazie alla quale una parte del biglietto di ingresso alla mostra verrà devoluto per sostenere il progetto “Scuola di Vita”, rivolto a ragazze e ragazzi che non hanno ancora trovato una strada.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Guia Risari "Non temere"

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Play Episode Listen Later Mar 24, 2023 14:45


Guia Risari"Non temere"Illustrazioni di Daniela TieniEdizioni Lapishttps://edizionilapis.it«Guardati attorno, attento a ogni cosa, curioso e felice e prendi il futuro per mano.»Un dialogo poetico tra un adulto e un bambino sui vari elementi che compongono l'universo. Un invito a non aver paura di aspetti della natura che possono spaventare di primo acchito, ma che in realtà regalano scoperte e piaceri. Un'esplorazione poetica ed emozionata del mondo che ci circonda, dissipa le ombre e illumina i tratti più benevoli della natura e dell'esistenza.La voce narrante invita il piccolo lettore a non temere la notte, suggerendo piuttosto di parlare alla luna e cantare alle stelle. Non devono impressionare le rocce appuntite né la grandine o il ghiaccio. Non sono minacce il bosco, per quanto oscuro e intricato possa sembrare, né la montagna coi suoi picchi. Nemmeno il vento deve far paura, anche se attorciglia i capelli e abbatte castelli di carte, perché mescola l'aria e disegna storie col respiro.Una lettura perfetta per chi voglia cimentarsi a descrivere il mondo giocando con le proprie emozioni. Un albo che porta a osservare quel che è intorno a noi con occhi diversi, partecipi e profondi.Età di lettura dai 5 anniGuia Risari, nata a Milano, si è laureata in Filosofia Morale all'Università Statale con una tesi su Jean Améry, lavorando come educatrice e giornalista per L'Unità. Si è specializzata in Modern Jewish Studies alla Leeds University con ricerche su Saadia, Maimonide, Mendelsohn, Rosenzweig, Lévinas, Jabès, Rawicz, Bauman, Rose e una tesi di M.A. sull'antisemitismo italiano. In seguito, si è trasferita in Francia, dove, oltre a scrivere e tradurre, ha insegnato e svolto ricerche in socio-critica, storia, letteratura orale e comparata delle migrazioni. Scrive e pubblica in quattro lingue. Lavora con case editrici, riviste, compagnie teatrali, radio e quotidiani. Interviene con laboratori e corsi di scrittura e lettura. Tiene conferenze e formazioni in scuole, università, biblioteche, librerie, festival.Daniela Tieni, nata a Roma. Si laurea in Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Roma, consegue un Master in Artiterapie all'Università Roma Tre e dal 2009 si avvicina al mondo dell'editoria. Attualmente lavora come illustratrice freelance per magazine e case editrici italiane e straniere; collabora inoltre con altri artisti per progetti, mostre collettive e autoproduzioni. È stata selezionata più volte per la mostra di illustrazione della Bologna Children's Book Fair, la Biennale di illustrazione di Bratislava e la biennale di illustazione portoghese Illustrarte. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Paolo Campione "Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, Samurai e la civiltà del piacere"

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Play Episode Listen Later Mar 18, 2023 26:29


Paolo Campione"Utamaro, Hokusai, Hiroshige"Geishe, Samurai e la civiltà del piacereTorino, Promotrice delle Belle ArtiFino al 25 giugno 2023Fino al 25 giugno 2023, la Società Promotrice delle Belle Arti di Torino ospita la mostra Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e i miti del Giappone.L'esposizione, curata da Francesco Paolo Campione, direttore del MUSEC di Lugano, prodotta da Skira, presenta l'universo giapponese attraverso un percorso tematico suddiviso in nove sezioni, con oltre 300 capolavori e alcune opere mai presentate in Italia, tra cui stampe, armature di samurai, katane, kimono, kakemono, provenienti dalle collezioni del MUSEC di Lugano, dal Museo Arti Orientali di Venezia, dal MAO di Torino, dal Civico Museo d'Arte Orientale di Trieste, dalla Fondation Baur Musée des Arts d'Extrême-Orient di Ginevra e da importanti collezioni private.La selezione delle stampe propone alcuni tra i più grandi capolavori dei maestri dell'Ukiyo-e, tra cui Hokusai, Hiroshige, Utamaro, Kuniyoshi, Yoshitoshi, Sharaku. Nello specifico si tratta di 30 disegni preparatori, 24 stampe di paesaggio di Hiroshige, una ventina di stampe di «fiori e uccelli» (kachōga), una quarantina di stampe di attori kabuki (yakushae), una quarantina delle cosiddette stampe «di belle donne» (bijinga), circa 30 stampe e 20 libri di carattere erotico (shunga), una ventina di stampe di guerrieri ed eroi (mushae).L'ultima sala è dedicata all'eredità iconografica e stilistica dell'Ukiyo-e con la Grande Onda di Hokusai e una installazione immersiva.Il percorso espositivo è arricchito da un regolare contrappunto di opere d'arte applicata che permettono al visitatore di percepire meglio i valori contestuali delle rappresentazioni a stampa. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Voci dalla Farnesina
Singapore: sbarca La Grande Visione Italiana. Collezione Farnesina

Voci dalla Farnesina

Play Episode Listen Later Feb 23, 2023 30:27


“L'arte è frutto di un immaginario che non conosce ostacoli”: esordisce così il critico Achille Bonito Oliva, nel presentare la mostra itinerante “La Grande Visione Italiana. Collezione Farnesina” da lui curata. Un percorso espositivo dinamico e articolato che da Singapore (6 febbraio 2023) farà tappa in diverse città asiatiche - Tokyo (20 marzo 2023), New Delhi (26 maggio 2023), Seoul (luglio 2023) - documentando l'incessante sperimentazione dell'arte contemporanea italiana. Sono 71 le opere provenienti dallaCollezione Farnesina, che riflettono la fertile creatività degli artisti italiani dal Novecento ad oggi. Un'iconografia che, attraverso una moltitudine di linguaggi - pittura, scultura, mosaico, fotografia, grafica, installazione – dimostra la ricerca di nuove forme da parte di generazioni di artisti italiani, in un dialogo sempre vivo con la Storia e la memoria. Un viaggio che apre le frontiere della mente e della cultura, favorendo la circolazione di stili lungo una linea che comprende Futurismo, Metafisica, Informale, Pop Art, Arte Cinetica, Concettuale, Arte Povera, Transavanguardia fino alle sperimentazioni in digitale. Il podcast valorizza le celebrazioni inaugurali a Singapore e registra le osservazioni entusiaste di visitatori ed esperti. La complessità dell'arte contemporanea italiana, “un'arte felicemente indecisa a tutto” viene illustrata dal curatore d'eccezione Achille Bonito Oliva, cui è stato affidato il compito di raccontare l'identità dell'arte italiana tramite una selezione di opere della straordinariaCollezione Farnesina ideata dall'Amb. Umberto Vattani. Intervengono nel podcast: On. Maria Tripodi (Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione italiana), Achille Bonito Oliva (storico e critico d'arte), Amb. Mario Andrea Vattani (Ambasciatore d'Italia a Singapore), Ju Li (Direttore Esecutivo dell'Arts House Limited di Singapore), Ute Meta Bauer (Direttrice e fondatrice del Centro di Arte Contemporanea presso l'Università Tecnologica di Nanyang), Clement On (Vicedirettore del Museo delle Civiltà Asiatiche di Singapore), Amb. Umberto Vattani (Presidente della Venice International University e ideatore della Collezione Farnesina), Angela Tecce (Presidente delMuseo Madre di Napoli e membro del Comitato Scientifico della Collezione Farnesina). Commentano la mostra i seguenti visitatori: Melinda (membro di Dynasty Travel), Henry Chen Ke Zhan (artista e pittore di Singapore), Concetta Arnese (psicologa e psicoterapeuta), Amb. Iwona Piòrko (Ambasciatrice dell'Unione Europea a Singapore), Adeline Kueh (Docente Senior di Belle Arti al LASALLE College of the Arts e artista), V. K. Santosh Kumar (redattore aggiunto presso il giornale Tabla), Roberto Fabbri (Direttore di FACI Asia Pacific Pte), Savinia Nicolini (architetta e fondatrice di SNA design Pte), Vivian Loy (Gallery Host presso Arts House Limited), Olivier Burlot, (CEO di Heart Media Group).

il posto delle parole
Elisa Panero "Vivere sull'acqua. Vita quotidiana nell'Età del Bronzo in Piemonte"

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Play Episode Listen Later Feb 21, 2023 24:19


Elisa Panero"Vivere sull'acqua"Vita quotidiana nell'Età del Bronzo in PiemonteMuseo di Antichità, Torinohttps://museireali.beniculturali.it/museo-antichita Fino al 31 ottobre 2023, lo Spazio Passerella del Museo di Antichità ospita la mostra dossier VIVERE SULL'ACQUA. Vita quotidiana nell'Età del Bronzo in Piemonte, che si concentra sugli insediamenti palafitticoli e sulla vita quotidiana che si svolgeva nel II millennio a.C. L'esposizione affronta uno tra i temi più caratteristici e peculiari della storia del Piemonte antico: i siti del Lago di Viverone e dei Lagoni di Mercurago, vicino ad Arona, nel 2011 sono stati inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO come “sito seriale dei Siti Palafitticoli dell'arco alpino” e collocano la regione Piemonte all'interno di dinamiche di grande portata, anche a livello internazionale, per la conoscenza, lo studio e la valorizzazione di una tappa basilare del popolamento umano in Europa. La rassegna è curata da Elisa Panero con la collaborazione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Alessandria, Asti, Cuneo e il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell'Università di Torino. Attraverso reperti archeologici come armi, strumenti di lavoro agricolo, vasellame e gioielli, di produzione locale e di importazione, oltre a numerosi apparati storico-didattici, offre un focus sulla vita di queste aree nell'arco alpino occidentale durante l'Età del Bronzo, testimonianza delle comunità preistoriche attive dal Neolitico all'Età del Ferro (tra il 5000 e il 500 a.C., ma con particolare riguardo al II millennio a.C.) e mostra l'utilizzo di risorse territoriali e marine in rapporto all'ecosistema di riferimento, argomento di grande attualità. Il progetto Vivere sull'acqua. Vita quotidiana nell'Età del Bronzo in Piemonte costituisce la prima tappa concreta della riprogettazione del Padiglione Territorio del Museo di Antichità. La presentazione di oggetti antichi, calchi ottocenteschi e ricostruzioni dell'archeologia sperimentale è infatti un'anteprima sulla preistoria piemontese, in vista del prossimo riallestimento della sezione museale. VIVERE SULL'ACQUA. Vita quotidiana nell'Età del Bronzo in Piemonte Torino, Museo di Antichità – Spazio Passerella (ingresso da Piazzetta Reale, 1) Orari: dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 19.00. La biglietteria chiude un'ora prima Ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali Intero €15,00 Ridotto: € 2,00 (ragazzi di età dai 18 ai 25 anni) Gratuito: Minori di 18 anni; Persone con disabilità e un loro accompagnatore; Insegnanti con scolaresche; Guide turistiche con gruppi; Personale del Ministero; Possessori di Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, tessera ICOM; Giornalisti regolarmente iscritti all'Ordine dei giornalisti. Per prenotare il biglietto https://www.coopculture.it/it/prodotti/biglietto-musei-reali-di-torino Per informazioni https://museireali.beniculturali.it Sito internet: https://museireali.beniculturali.it/museo-antichitaIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Carmela Scotti "Del nostro meglio"

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Play Episode Listen Later Feb 8, 2023 23:09


Carmela Scotti"Del nostro meglio"Garzanti Editorehttps://garzanti.itClaudia conosce un solo modo per difendersi. Cammina armata dei suoi tatuaggi, dei piercing e della musica che rimbomba negli auricolari. Solo così si sente protetta dalla rabbia che l'accompagna fin da piccola. Cresciuta in fretta, senza nessuno che le insegnasse a essere “bambina”, Claudia convive ogni giorno con il peso ingombrante dei ricordi. Quando era solo una ragazzina, un incidente ha messo fine alle grida dentro casa ma anche alla sua infanzia, scavando una distanza incolmabile tra lei e la madre Caterina. Una distanza che l'ha resa solitaria, animale di periferia, e che solo la paziente zia Dora e la migliore amica Vio riescono a colmare, una tendendo l'orecchio, l'altra unendosi al baccano di una “vita spericolata” per le strade della Brianza. Eppure, diventata madre, Claudia sente che qualcosa non torna, nei suoi ricordi. La visione dell'incidente la perseguita, anche se sono passati tanti anni, e tra madre e figlia resta un muro di omertà che soltanto un atto di coraggio può demolire. Con la tenacia di chi non ha nulla da perdere, Claudia tornerà a quel passato morto e mai sepolto, scoprendo che fatti e verità quasi mai coincidono, e che nel solco tra i due può sbocciare una possibilità di futuro.Dopo L'imperfetta, finalista al Premio Calvino, Carmela Scotti gode ormai della fiducia della stampa e dei lettori. Il pubblico ha imparato a riconoscere la sua voce tagliente che scava a fondo nelle relazioni familiari. Nel suo nuovo romanzo, descrive con rara veridicità un complicato rapporto tra madre e figlia, e una perdita dolorosa che si rivelerà l'occasione per una rinascita.Carmela Scotti si è diplomata in pittura e fotografia all'Accademia di Belle Arti di Palermo. Ha vissuto a Palermo, a Roma e a Milano, facendo i mestieri più diversi. Oggi vive in Brianza e collabora con i settimanali «Cronaca Vera» e «Tu Style». L'imperfetta, il suo romanzo d'esordio, è stato finalista al prestigioso premio Calvino. Chiedi al cielo è il suo secondo libro.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Creative Habits Podcast
Shaïna M. Caceres-Doliny

Creative Habits Podcast

Play Episode Listen Later Jan 19, 2023 34:16


Shaïna M. Caceres-Doliny (they/them) is a queer, non-binary, Haitian-American artist and designer from Miami, FL currently based in Greensboro, NC. They are professional creative who is passionate about intentional art, design, and the power of the imaginative process. With a Bachelor of Arts degree from Nuova Accademia di Belle Arti in Milan, Italy, they entered the art & design industry in 2015. After a few years of working for a variety of studios and design houses in both Milan and Miami, they branched out on their own to launch their self-made studio– Mx. Design Studio in 2019 which is the creative hub where they work to produce works through a variety of mediums– from digital design to abstract painting. They are also one of the co-founders of Spring Up, an abolitionist creative collective where they work alongside their other two co-founders Leander S.R. Phoenix (they/he) & Stas S.R. Phoenix (they/them), to build a community of praxis embodying consent and liberation within our relationships, creative practices, and daily lives. Spring Up uses fiction, art, and community education to popularize the skills and frameworks necessary to be free together through our online school platform bluelight academy of the liberatory arts. Artist statement: "My paintings represent how I relate to liberation through the healing of my internal and external worlds by practicing deep shadow work. I intentionally use abstraction and intuitive mark-making as a form of resistance to the ways of being that have been previously prescribed to me. Through abstraction, I seek to create a new language that speaks to how I move through my healing process while existing in this world as “other” (Black, queer, non-binary, neurodivergent, & disabled) and invite others to join me in this through their own interpretation and meditation of my work." --- Send in a voice message: https://anchor.fm/creative-habits/message Support this podcast: https://anchor.fm/creative-habits/support

KUCI: Get the Funk Out
Irina Maleeva, a true multifaceted international sensation talks about her journey into acting, and her role in the upcoming series Paul T. Goldman - streaming January 1st on Peacock

KUCI: Get the Funk Out

Play Episode Listen Later Dec 19, 2022


IRINA MALEEVA Star of stage, screen, television, cabaret and the world of music, Irina Maleeva is a true multifaceted international sensation. The daughter of a famed Bulgarian stage actress and an aristocratic Italian statesman, Maleeva first established herself as a child performer in her native Bulgaria -- and from there her career and talents would bring her to the glittering global stage. The world of Irina Maleeva jettisoned into the cinematic spotlight when she was discovered by the legendary Federico Fellini at age 15 and would go on to perform in three of his highlyacclaimed movies: Satyricon; Spirits of the Dead; and Roma. Later Maleeva was chosen for the lead part of Jessica in the film, “The Merchant of Venice” playing opposite Orson Welles's Schylock. The film was also directed by Orson Welles “This was the best time of my life”, remembers Irina. For many years part of the film was lost. When finally recovered, it premiered in Los Angeles at the Egyptian Theater in 2017. Adept in seven languages and with degrees in painting and set design from the historic Accademia di Belle Arti in Rome, plus studies at Cinecitta Drama Film School and the prestigious Royal Academy of Dramatic Art in London, one could say that Maleeva is truly a Renaissance artist in her own time. Says Maleeva, "It was inevitable that I was born to be an actress.There was nothing else for me but the theater and the movies. Painting and playing the piano wasn't enough for me. I needed to express myself with my voice and my body. What motivates me is the need to act." Included in her motion picture accomplishments: studying and working with iconic Italian directors Luchino Visconti and Roberto Rossellini and starring in more than 30 leading roles in European and American films opposite such luminaries as James Mason, Valentina Cortese and Terence Stamp, plus notable actors Susan Sarandon, Charles Grodin, David Duchovny, Anthony Franciosa and Klaus Kinski, to name a few. For her portrayal as a demented countess in the cult crime mystery film Union City, Maleeva appeared opposite rockers Debbie Harry and Pat Benatar and for her memorable role in this film she was awarded at the Toronto Film Festival. Later she would play the part of Mrs. Hasadan in the screwball comedy of errors Wasabi Tuna. MORE: getthefunkoutshow.kuci.org

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#89 - Eva Rorandelli - Fashion Designer and Founder of Evaro Italia

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Play Episode Listen Later Oct 25, 2022 44:06


Eva Rorandelli is a fashion designer and founder of Evaro Italia, following in the footsteps of her father Massimo and his father before him, who began manufacturing leather goods in Florence in 1943. Eva grew up helping her father in his stores in the historic San Lorenzo shopping district in Florence, surrounded by Renaissance art and architecture. She later studied painting at the Accademia di Belle Arti in Florence before moving to New York City to pursue a career in modeling and, eventually, fashion design. Since her father's passing in 2007, Eva has built on his legacy of classic Italian style, launching Evaro Italia as an internationally known luxury fashion house recognized for its timeless elegance and refined craftsmanship. In our discussion, Eva shares her journey from moving to New York without speaking English to starting her fashion line. www.evaro.it (https://www.evaro.it/) IG: evaroitalia (https://instagram.com/evaroitalia ) The highly anticipated Evaro Italia Spring/Summer 2023 collection will be fully revealed on November 13th at the El Prado Fashion Showcase in Palo Alto, California. Created by Eva Rorandelli, the new collection is titled "Rosa di Cristallo" and features boldly colored reflective, multifaceted textiles and sparkling crystals that clash with architectural and glamorous natural shapes. The atmosphere merges modern sophistication with the brand's timeless international taste. Reserve your tickets today to join us at the exclusive launch of the new collection. Tickets. (https://bit.ly/evarospring23) __________________ This episode's music is "408" by Jack Pavlina. Read more about Jack in Issue 14.1 Winter 2022 — release date: Dec. 9, 2021: https://bit.ly/Discover141 Follow Jack at @jackpavlinamusic Spotify: https://bit.ly/jackpavlina --- Support this podcast: https://anchor.fm/content-magazine/support

Nessuna è perfetta
Giovani e formazione

Nessuna è perfetta

Play Episode Listen Later Sep 18, 2022


È giusto vietare i cellulari nelle scuole? Sempre più ragazze scelgono percorsi per un futuro da creative. Ma poi si trova lavoro? E perché la creatività ora serve anche nelle banche o nelle assicurazioni. Ospiti Lucia Azzolina e Donato Medici, Managing Director di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.