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Emmeline Pankhurst e il femminismo: storia e protagoniste del movimento per l'emancipazione femminile tra l'Ottocento e il Novecento.
Nel cuore della Basilicata, tra foreste fitte e paesi in rivolta, nasce a metà Ottocento l'incontro che cambierà il volto del brigantaggio meridionale: quello tra Carmine Crocco - il generale dei briganti - e Ninco Nanco, giovane dallo sguardo spietato, tipico di chi ha già scelto il proprio destino. In questo episodio ricostruiamo la loro alleanza, tra lealtà assoluta, ferocia e guerra allo Stato unitario. Una storia vera, che ha lasciato un'ombra lunga sui monti del Sud.Buon ascolto di questo primo episodio della 23esima stagione, il secondo volume dedicato ai Briganti!
Sissi, imperatrice anticonformista e moglie di Francesco Giuseppe, visse tra sfarzo e inquietudine, fino al suo assassinio nel 1898.
La borghesia e l'età del progresso hanno segnato l'Europa con ideali di crescita, innovazione e cambiamento sociale, influenzando economia e politica.
Europa e i cambiamenti dell'800 portarono trasformazioni sociali, economiche e politiche, tra la Rivoluzione francese, l'industria e il Congresso di Vienna.
Paolo Bolpagni"Hammershøi e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l'Italia"Palazzo Roverella, Rovigowww.palazzoroverella.comFino al 29 giugno 2025 a Rovigo a Palazzo Roverella si terrà, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e curata da Paolo Bolpagni, la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), che fu il più grande pittore danese della propria epoca, uno dei geni dell'arte europea tra fine Ottocento e inizio Novecento.Da pochi anni è in atto la sua riscoperta, e da personaggio quasi dimenticato Hammershøi è diventato uno dei più richiesti al mondo: nel mercato le quotazioni hanno raggiunto livelli strabilianti, con aumenti esponenziali osservabili addirittura di mese in mese; e i musei di tutto il globo si stanno contendendo le sue opere per organizzare retrospettive. Nel 2025 quella di Palazzo Roverella sarà non soltanto la prima mostra italiana dedicata al pittore danese, ma l'unica a livello internazionale. Ciò rende davvero eccezionale l'impresa rodigina, che si pone anche l'obiettivo di porre a confronto i capolavori di Hammershøi con opere di importanti artisti a lui contemporanei, con un occhio di riguardo – in tali accostamenti – all'Italia, ai Paesi scandinavi, alla Francia e al Belgio. In effetti ci sono elementi che accomunano gli appartenenti a questa poetica del silenzio, della solitudine, delle vedute cittadine deserte, dei “paesaggi dell'anima”. Però i visitatori scopriranno che in Hammershøi c'è qualcosa di più, di sottilmente inquietante, di angoscioso e forse addirittura di torbido: le sue donne sono ritratte quasi sempre di spalle; gli ambienti domestici, in apparenza ordinati e tranquilli, lasciano in realtà presagire o sospettare drammi segreti, o l'attesa di tragedie incombenti, con un senso claustrofobico.La biografia stessa dell'artista, che viaggiò di frequente (in special modo in Italia, in Inghilterra e nei Paesi Bassi), ma in verità fu un uomo solitario, induce a riflettere su alcuni aspetti enigmatici: pur sposatosi, Hammershøi mantenne un rapporto strettissimo, quasi simbiotico, con la madre, tornando spesso a dormire da lei; la moglie e modella prediletta, Ida Ilsted, fu colpita da una grave malattia mentale; la sua pittura, che ispirerà il grande regista cinematografico Carl Theodor Dreyer, fu definita “nevrastenica”. Ce n'è abbastanza per attendere come un autentico e irripetibile evento la mostra di Palazzo Roverella."Hammershøi e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l'Italia"Dario Cimorelli Editorewww.dariocimorellieditore.itIl volume accompagna la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), il più grande pittore danese della propria epoca. Protagonista dell'arte europea tra fine Ottocento e inizio Novecento, la sua opera viene messa a confronto con le creazioni degli artisti a lui contemporanei, tra il Nord Europa e l'Italia.Più di 100 opere presentano una pittura raramente indagata quanto misteriosa ed affascinante. Una pittura che racconta il silenzio e l'introspezione, dove gli ambienti domestici così come le vedute cittadine descrivono i paesaggi dell'anima.Ma in Hammershøi c'è qualcosa di più, le sue donne, ritratte quasi sempre di spalle, in ambienti ordinati e tranquilli, lasciano presagire tanto la serenità quanto drammi segreti o piuttosto l'attesa di nuovi accadimenti.Il catalogo è arricchito dai testi critici di Paolo Bolpagni, curatore del volume, Annette Rosenvold Hvidt, Claudia Cieri Via, Luca Esposito e Francesco Parisi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nel 1869, l'artista Johann Varrone regala un suo paesaggio, dal titolo Campagna romana al municipio di Bellinzona: è la prima opera d'arte donata alla città. Un dipinto che simbolicamente segna l'inizio della collezione d'arte cittadina. Oggi è una delle oltre 7mila opere appartenenti alle collezioni del Museo Villa dei Cedri, inaugurato nell'aprile del 1985. Un patrimonio culturale che è il frutto di una lunga storia di condivisione e di dialogo tra collezionismo e mecenatismo privato e istituzioni pubbliche; una storia strettamente intrecciata con quella della città di Bellinzona e del suo territorio, che a partire da fine Ottocento, grazie anche alla ferrovia, svilupperà una vivace scena culturale. Le tappe e gli aspetti meno noti di questo percorso sono ora ricostruiti in una mostra e approfonditi per la prima volta in un'importante pubblicazione curate dalla storica dell'arte Manuela Khan Rossi che insieme a Carole Haensler, direttrice di Bellinzona Musei saranno ospiti di Voci dipinte. Tra gli artisti presenti nelle collezioni bellinzonesi anche Filippo Franzoni, il pittore locarnese di respiro europeo, che in queste settimane la mostra inaugurata al Masi di Lugano mette in dialogo con una serie di dipinti di Ferdinand Hodler, rivelando sorprendenti convergenze tra i due importanti artisti e protagonisti della scena culturale nazionale in un periodo cruciale tra fine Ottocento e inizio Novecento. L'abbiamo visitata insieme alla curatrice Cristina Sonderegger.
Annamaria Bava"Da Botticelli a Mucha"Sale Chiablese, Musei Reali di TorinoNelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino, la mostra DA BOTTICELLI A MUCHA. Bellezza, Natura, Seduzione, un viaggio nella seduzione e nella bellezza espresse attraverso il mito, la natura e l'universo femminile, da sempre principali soggetti della creazione artistica.Con oltre 100 opere tra dipinti, disegni, sculture antiche e oggetti d'arte provenienti dai Musei Reali di Torino, dalle Gallerie degli Uffizi e da molte altre prestigiose istituzioni, la mostra spazia da magnifiche statue e bassorilievi archeologici di età romana, passando da Botticelli e Lorenzo di Credi – di cui vengono messi a confronto due incredibili capolavori – proseguendo con opere rinascimentali; un excursus per temi che toccano il mito, il fascino dell'antico, la natura e l'universo femminile, fino ad arrivare all'inizio del Novecento con la seduzione delle opere di Alphonse Mucha, maestro dell'Art Nouveau.Tra i capolavori in mostra, la Venere di Botticelli della Galleria Sabauda e la Dama con l'unicorno di Luca Longhi da Castel Sant'Angelo.La mostra contiene anche preziosi focus su figure femminili straordinarie quali la Contessa di Castiglione, figura emblematica di fine Ottocento, nobildonna di rara bellezza e seducente agente segreto, o ancora principesse e regine di Casa Savoia.Vengono anche svelate, per la prima volta, le indagini diagnostiche realizzate sulla Venere di Botticelli, da cui si potranno scoprire i pensieri e i ripensamenti dell'artista.Contestualmente, ospite d'onore della mostra, lo splendido Volto di fanciulla, disegno autografo di Leonardo da Vinci realizzato tra il 1478 e il 1485 circa, proveniente dalla Biblioteca Reale ed esposto nel nuovo Spazio Leonardo al primo piano della Galleria Sabauda.Prodotta dai Musei Reali di Torino e da Arthemisia, la mostra è curata da Annamaria Bava.Anna Maria Bava, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia e critica d'Arte e il post-dottorato di ricerca in Storia dell'arte moderna presso l'Università di Torino. Nel 1999 è diventata funzionario della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte. Dal 2011 è direttrice della Galleria Sabauda e ha curato il riordinamento dei nuovi settori a partire dal 2017. Ha pubblicato numerosi saggi, in particolare sul caravaggismo, sull'arte piemontese e sul collezionismo sabaudo tra il Cinquecento e il Settecento e ha curato diverse mostre in Italia e all'estero fra cui, tra le ultime, Le meraviglie del mondo: le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia; Van Dyck pittore di corte; Rubens. Capolavori d'arte dei Musei Italiani; Riccardo Gualino imprenditore e collezionista; Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude; Le Signore dell'Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600; Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
L'ospite di questa settimana è ANTONIO BONANNO, illustratore. Antonio è illustratore e autore di albi illustrati, è anche art director e grafico pubblicitario, oltre che professore di Grafica. Questa settimana facciamo un viaggio indietro nel tempo. Andiamo indietro fino all'epoca vittoriana, a fine Ottocento, tra rivoluzione industriale, scoperte scientifiche, grande attenzione a stile ed eleganza. Antonio ci fa da guida in quel mondo che gli piace disegnare con mille particolari. Nell'episodio di questa settimana parliamo di baffi, cappelli, gentilezza e tanto altro ancora.Ogni settimana una nuova storia, una nuova vita, dietro le immagini.Questo è un podcast indipendente. Clicca i link qui di seguito per: Diventare un mio PATREON e sostenere questo podcast con un piccolo contributo per coprire le spese di produzione ed aiutarmi a continuare questo progetto;Ricevere la NEWSLETTER de “Il Mondo Invisibile” in cui condivido cosa imparo ogni settimana dagli ospiti del podcast e cosa voglio ricordare per la mia pratica creativa; Seguire l'account Instagram @ilmondoinvisibilepodcast e la pagina facebook con lo stesso nome, per vedere le opere degli artisti, e per mandarmi i tuoi commenti. Grazie milleA presto!
Claudio Giovanardi"Voci da casa Pascoli"La Lepre Edizioniwww.lalepreedizioni.comQuesto libro non è una biografia di Giovanni Pascoli. È un romanzo nel quale si indaga la grandezza del poeta attraverso le vicende di una vita, la sua, così normale che più normale non si sarebbe potuto, sia purecon la tragedia dell'uccisione del padre. La sua storia è quella di un gigante malgré lui. Un uomo che non ha cercato la poesia, ma che è stato cercato e trovato dalla poesia, alla quale si è dovuto piegare quasi controvoglia. Un uomo che, quando faceva il professore, si vergognava di essere poeta e che, quando faceva il poeta, si vergognava di essere professore. Un uomo pienamente immerso nella vita della provincia italiana del secondo Ottocento. Il romanzo è una festa di coriandoli, in ciascuno dei quali è raffigurato un frammento della vita di Giovanni o dei suoi fratelli o delle sue sorelle o dei suoi amici o dei suoi nemici; un coro polifonico in cui ogni voce s'incontra o si scontra con quella del poeta; un affresco in cui le figure laterali assumono la stessa importanza di quella centrale.Claudio Giovanardi è nato e vive a Roma. Insegna Storia della lingua italiana all'Università Roma Tre. Con La Lepre ha già pubblicato due romanzi: A mezz'ora e trenta giorni dalla fine (La Lepre 2016, selezionato nella dozzina del Premio Viareggio 2017) e A sud dell'inferno. Enigma in quattro quadri (La Lepre, 2021). Nel 2023 ha pubblicato il romanzo I voli mancati con le Edizioni Efesto.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Francia del Sud, fine Ottocento. Nel silenzio di una notte di dicembre del 1890 un'anziana vedova viene strangolata a morte. Chi ha ucciso Madame Mouttet e perché? Buon ascolto di un nuovo, cupo episodio criminale ottocentesco.
In un villaggio polacco di fine Ottocento, la giovane Jagna viene data in sposa a un ricco contadino vedovo, molto più vecchio di lei, nonché padre del suo amante. Un film tratto da un romanzo Premio Nobel e realizzato con riprese dal vivo poi tradotte in pittura da oltre cento esperti di tecnica a olio. Una vera e propria opera d'arte in movimento, dai registi di “Loving Vincent”.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Un marinaio violento, una moglie terrorizzata, una gita in barca al castello d'If, vicino a Marsiglia. Questa è la storia di Alphonse Roustan e di Maria Ginet.Buon ascolto del primo episodio della stagione n°22 di Ottocento oscuro, "Cuore nero".
In questo episodio ci immergiamo in un viaggio oscuro e affascinante alla scoperta di Robert Wiene, regista geniale e misterioso, e del suo film più celebre: "Il Gabinetto del Dottor Caligari". Partendo dalla sua giovinezza nella Vienna di fine Ottocento, ripercorriamo il cammino artistico e personale di Wiene fino alla Berlino post-bellica, città in fermento e tormentata, dove nel 1919 prende vita uno dei capolavori assoluti del cinema espressionista. Attraverso le ombre inquietanti di Caligari e gli occhi magnetici del sonnambulo Cesare, raccontiamo come un uomo e un film abbiano cambiato per sempre il modo di concepire la paura e la follia sul grande schermo. Tra curiosità, retroscena e misteri, scopriremo come Il Gabinetto del Dottor Caligari abbia segnato non solo la storia del cinema, ma anche la vita stessa del suo creatore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nell'Illinois, a cavallo tra fine Ottocento e primi anni del Novecento, una donna sfidò la legge con il veleno, trasformando la sua casa in una trappola mortale. Prima di essere arrestata fece ben nove vittime tra mariti, figli, pensionanti e uomini di legge...Buon ascolto!
Vito Bruschini"I banchieri del diavolo"I fratelli BergmeyerNewton Compton Editoriwww.newtoncompton.comUn manoscritto perduto, un omicidio rituale e un segreto che potrebbe cambiare la storiaLa giovane Marion, un'aspirante scrittrice con un particolare talento come ricercatrice di fonti storiche, viene incaricata dal celebre scrittore Michel Constantin di effettuare per lui delle ricerche sulla Rivoluzione francese per un saggio che sta scrivendo. Ottenuta l'autorizzazione a entrare nell'Archivio vaticano, durante il lavoro Marion si imbatte in un manoscritto in tedesco, firmato nientemeno che da Victor Hugo. Il romanzo, di cui nessuno conosceva l'esistenza, parla dell'ascesa della famiglia Bergmeyer, degli importanti banchieri di fine Ottocento. Tuttavia, l'entusiasmo di Marion per la straordinaria scoperta viene presto oscurato da un evento tragico: tornata a casa di Constantin per aggiornarlo sulla sua ricerca, trova lo scrittore assassinato con un'ascia bipenne. Quella di Constantin è solo la prima delle morti che cominciano a funestare la vita di Marion, una serie di brutali omicidi che paiono avere un carattere rituale e che sembrano in qualche modo legati al romanzo perduto di Hugo... e anche a un torbido segreto nascosto nel passato della stessa Marion.Vito BruschiniGiornalista professionista, dirige la «Globalpress Italia», agenzia stampa per gli italiani nel mondo. Con la Newton Compton ha pubblicato, tra gli altri, The Father. Il padrino dei padrini; I segreti del club Bilderberg; I cospiratori del Priorato; Rapimento e riscatto; Miserere. Attentato in Vaticano; Il traditore della mafia: nella finzione del romanzo si nasconde una storia vera e I banchieri del diavolo. I fratelli Bergmeyer. I suoi libri sono tradotti all'estero IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nella gelida New England di fine Ottocento, mentre la tubercolosi imperversa mietendo vittime, una piccola comunità è sconvolta da una serie di decessi nella famiglia Brown.Quando anche la giovane Mercy soccombe, la paura si trasforma in ossessione: gli abitanti di Exeter sono convinti che un'oscura presenza stia risucchiando la vita dei loro concittadini. Tra superstizione e medicina, la vicenda diventerà uno dei più noti casi di caccia ai vampiri nella storia americana.Buon ascolto!
Sabato 8 marzo, in linea con il palinsesto di questa giornata, puntata speciale di #stayhuman con il racconto della storia di due cantanti: Abbey Lincoln, la cantante che odiava le gabbie dei canarini, e William Dorsey Swann: essere drag queen a fine Ottocento. Entrambe le storie sono estrapolate dal podcast THE RIVER (https://www.radiopopolare.it/trasmissione/the-river/), dove trovate altre storie di musiciste
Ultimo ventennio dell'Ottocento: dalla Germania all'Olanda, passando per India e Gran Bretagna un giovane uomo fugge dalla famiglia girovagando da un Paese all'altro. C'è però un problema: la voce che risuona nella sua testa e che lo spinge a uccidere.Buon ascolto...
Michele Paolino"La Bohème italiana"Emilio SalgariEdizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.it “La Bohème italiana”, pubblicato per la prima volta nel 1909, è l'unico romanzo non d'avventura scritto da Emilio Salgari, un libro strano, anomalo e inclassificabile nel mare magnum salgariano di oltre 200 opere esotiche, tra romanzi e racconti, sfornate a ripetizione per sbarcare il lunario e compiacere i lettori, ma snobbate dai circoli letterari dell'epoca.Racconta le scapigliate vicende (in parte autobiografiche) di un variopinto gruppo di giovani artisti e letterati squattrinati e geniali che, abbandonando la vita di città (la Torino di fine Ottocento, qui ribattezzata “Grissinopoli”), si recano in campagna per fondare una piccola comunità artistica, la «Topaia».«Bisogna di nuovo ubriacarsi, abitare le soffitte e farsi crescere la barba». Come nel celebre libro di Henri Murger, da cui Giacomo Puccini trarrà la sua Bohème, i protagonisti di Salgari trascorrono una vita goliardica e spensierata, rocambolesca e divertente, fra abbondanti bevute di barbera e grappini, scherzi funambolici e lunghe partite a carte, rumorosi festini e incoscienti peripezie, infinite discussioni e schiamazzi teatrali, in una perenne situazione di ristrettezze economiche che li costringe a mettere in campo ingegnosi espedienti per ovviare alla continua «scarsità delle loro borse», come aste di improbabili oggetti, produzione di falsi papiri egiziani, apparizioni di spettri…E tuttavia, come nella Bohème pucciniana il Grande Freddo finisce per stringere Rodolfo e Mimì in un abbraccio mortale, così il testo di Salgari è pervaso dalla malinconia per un periodo della vita ormai perduto per sempre. Una rielaborazione ironica, scanzonata e dolceamara della sua stessa esistenza, agli antipodi del Salgari eroico. Un tentativo di onorare il proprio debito culturale, dichiarando a posteriori la propria appartenenza ad un movimento artistico e letterario, la “Scapigliatura” per l'appunto.Un Salgari molto diverso dal creatore delle avventure dei pirati malesi, lontanissimo dai mari d'Oriente e dagli esotismi per cui è diventato celebre: uno scrittore brillante, umoristico e insieme malinconico, vigoroso e anticonformista, ironico e scanzonato, talora nostalgico, mai decadente. Una (ri)scoperta preziosa; un piccolo capolavoro di virtuosa leggerezza. Un testo quasi sconosciuto, che vale davvero la pena di rileggere.«La Bohème italiana assomiglia a un messaggio rinchiuso in una bottiglia, a una richiesta d'aiuto, a una battaglia interiore tra malessere e voglia di vivere, a un invito, per tutti noi ‘cari amici lettori', a non smarrire le gioie, le speranze, la vivacità della nostra giovinezza. Una gemma rara, questa quasi autobiografia del papà dei nostri eroi, che non avrebbe di certo sfigurato tra i vasi di metallo prezioso, le perle, i cumuli di diamanti e di brillanti mescolati assieme, ‘scintillanti come tanti soli, sotto i riflessi della gran lampada dorata sospesa al soffitto' nel covo della Tigre della Malesia» (Michele Paolino). Emilio Salgari (Verona, 1862 - Torino, 1911) è stato il più popolare scrittore di romanzi di avventura della storia della letteratura italiana. Il ciclo dei pirati della Malesia, quello dei corsari delle Antille e storie fantastiche come Le meraviglie del Duemila (il testo più importante della protofantascienza in Italia), scritti senza mai abbandonare le sue case di Verona prima e di Torino poi, lo hanno fatto diventare celebre. I suoi più di 80 romanzi sono stati continuamente ristampati, con straordinario successo, e tutta[1]via fu sempre afflitto da angustie economiche. A lungo ignorato dalla critica, morì suicida nel parco di Villa Rey a Torino.Michele Paolino è nato nel 1966 in Borgo San Paolo, storico quartiere operaio di Torino, da una famiglia di origine lucana. Padre di tre figli, di cui una in affidamento, laureato in Scienze politiche, è stato per dieci anni presidente di circoscrizione e per nove consigliere comunale della sua città. Giornalista pubblicista, si occupa di comunicazione e di social media. Appassionato di musica d'autore italiana, conduce da alcuni anni una trasmissione dedicata a questo genere musicale su una web radio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
"Malbianco" (Einaudi) è il nuovo romanzo di Mario Desiati, premio Strega nel 2022 con "Spatriati". Anche in questo caso c'è il tema delle origini, non tanto però quelle geografiche, piuttosto quelle del sangue, i legami familiari. La voce narrante è quella di un uomo, Marco Petrovici, che lascia Berlino dopo averci vissuto per qualche anno. Ha iniziato a svenire e ad avere attacchi di panico e torna dai genitori a Taranto. E' l'occasione per ricostruire il passato della sua famiglia, una storia tramandata con tante omissioni e punti di vista discordanti. Attraverso qualche ricerca, guidato anche dal diario di uno zio ormai scomparso, ricostruisce le vicende del nonno Demetrio e di suo fratello Pepin andati in guerra, ma tornati solo nel '47. Che cosa avevano fatto in quei due anni? E perché i genitori evitano le sue domande? Marco Petrovici decide di indagare la storia della sua famiglia e lo fa con un tempo lento: non è una detective story, quanto piuttosto un viaggio nella memoria familiare. Nella seconda parte parliamo di "La prima regina" (Nord), il nuovo romanzo di Alessandra Selmi, autrice fra l'altro di "Al di qua del fiume" in cui ricostruiva in un mix di fatti reali e finzione la storia della famiglia imprenditoriale Crespi che aveva dato vita a un villaggio industriale alla fine dell'Ottocento. Anche in questo romanzo siamo nell'Ottocento e la realtà si mescola alla fiction. Il personaggio reale è quello di Margherita, la prima regina d'Italia, moglie di Umberto, figlio di Vittorio Emanuele. Margherita è stata educata fin da piccola con l'idea che sarebbe diventata regina. Il matrimonio con Umberto non è dei più felici: lui è innamorato di un'altra donna e ha diverse amanti. Dall'altra parte seguiamo le vicende di Nina, personaggio di fantasia: è una ragazzina di famiglia povera, cresciuta dal fratello, che diventa una delle cameriere di Palazzo Reale e di Margherita. Due storie che si sfiorano, due vite schiacciate da un destino segnato perché quella di Margherita è una vita che subisce gli obblighi di corte, quella di Nina è una vita provata dalla povertà. Ma in entrambe le donne c'è un desiderio di affermazione o addirittura di riscatto.
In Andalusia, tra il 1898 e il 1904, un uomo di nome Juan Andrés Aldije Monmejá, chiamato il Francese e il suo complice José Muñoz Lopera adescarono e assassinarono almeno sei persone promettendo loro grandi vincite al gioco, per poi derubarli e seppellirne i cadaveri nell'orto di una bella tenuta nella periferia di Peñaflor… Buon ascolto di questo nuovo racconto di crimini e delitti storici ottocenteschi! Come sempre, info e immagini storiche sono disponibili sul profilo instagram di Ottocento oscuro.
Inverno del 1905. Il Barbablù di Chicago ha colpito ancora, ma stavolta la familiare di una delle vittime capisce che qualcosa non va: quell'uomo, che aveva appena sposato la sorella, si comporta in modo strano. È l'inizio della fine per la carriera criminale del “vedovo nero” che nell'ultimo decennio dell'Ottocento fece sparire un numero imprecisato di mogli. Buon ascolto...
Fin dai tempi più antichi, l'uomo ha cercato rimedi per contrastare gli effetti degli eccessi alcolici. In questo contesto nascono i Corpse Reviver, categoria di cocktail creata appositamente a metà Ottocento per aiutare chi aveva esagerato con il bere a riprendersi la mattina successiva. Da semplici rimedi post-sbornia nel corso del tempo sono diventati dei veri e propri classici della mixology, immancabili nei cocktail bar dalla proposta evergreen. In questo articolo, oltre a raccontarne l'evoluzione, ti suggeriamo le migliori combinazioni gastronomiche e ti ricordiamo alcune citazioni cinematografiche che ne hanno consolidato il fascino.
Ci troviamo in Messico, in pieno Ottocento. Questa è l'orribile storia di una donna che fu una spietata aguzzina: uccise tre ragazzine e torturò suo figlio, Aurelio. Un episodio per stomaci forti, di cui sconsiglio l'ascolto a persone sensibili. Un grazie speciale a Fabian per averci letto il verso iniziale della ballata dedicata all'assassina...
Da poco più di un anno Antonia Nessi è la nuova responsabile del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, dove è in corso l'esposizione dedicata a Spartaco Vela, la prima a cura della direttrice. Gli studi a Mendrisio e a Neuchâtel, un dottorato in storia dell'arte sulla costruzione dell'immagine di Venezia tra Sei e Settecento, una lunga esperienza come co-direttrice e in seguito come responsabile del polo arti visive del Musée d'art et d'histoire di Neuchâtel, Nessi è stata anche docente di storia dell'arte e di museologia all'Università di Neuchâtel. Voci dipinte incontra la direttrice del Museo Vela Antonia Nessi per scoprire i suoi progetti, la sua personale visione di museo, ma anche le sue passioni artistiche e i sogni nel cassetto. Per la mostra della settimana andiamo al Castello di Novara, dove è in corso una grande mostra dedicata al paesaggio, curata da Elisabetta Chiodini che attraverso ottanta opere - fra cui alcuni capolavori - indaga l'evoluzione di questo genere pittorico, tra Piemonte e Lombardia dal primo Ottocento al primo Novecento.
Giancarla Bertero"Giambattista Bodoni da Saluzzo all'Europa"Fusta Editorewww.fustaeditore.itTra i numerosi saluzzesi illustri Giambattista Bodoni è il più noto a livello internazionale. La sua opera di disegnatore di caratteri costituisce una pietra miliare nella storia della tipografia e al tempo stesso, trascorsi più di due secoli, è ancora ben presente, nella nostra quotidianità: marchi noti come IBM ed Emporio Armani veicolano i loro messaggi pubblicitari attraverso i caratteri bodoni e i loro ridisegni, il giornale La Repubblica, collane editoriali come la Biblioteca Universale Rizzoli (BUR), l'editoria di qualità li hanno scelti a garanzia di leggibilità ed eleganza. Tuttavia Bodoni non ha soltanto creato caratteri, ci ha lasciato un modello d'impaginazione, opera di studio e di gusto personale, in un momento in cui la tipografia era decaduta rispetto ai primi maestri rinascimentali e i prodotti editoriali che circolavano erano poco leggibili. Il libro racconta la vicenda umana e professionale di un uomo, che lavorando con rigore e tenacia ha inventato quell'arte che oggi esiste, ma che prima di lui non c'era: l'arte grafica ovvero il graphic design.Giambattista Bodoni (Saluzzo 1740- Parma 1813) è stato tipografo secondo l'idea dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, ovvero stampatore, disegnatore, incisore e fonditore di caratteri, nonché editore, impegnato a curare le varie fasi di produzione dei libri e il rapporto con committenti, mecenati, autori, come testimonia il suo archivio di dodicimila lettere. Il francese Firmin Didot e Bodoni inventarono il carattere romano moderno, chiudendo l'era dei tipi umanistici. Didot lo usò per primo nel 1784 e Bodoni lo perfezionò per tutta la vita ricercando le giuste proporzioni e l'armonia perfetta. Tre città, Saluzzo, Roma e Parma furono di importanza capitale per la sua affermazione professionale. Nella città natale compì i primi studi e la famiglia di tipografi gli diede i primi rudimenti dell'arte, a Roma svolse l'apprendistato nell'ambiente cosmopolita della stamperia poliglotta della congregazione di Propaganda Fide. Con questo bagaglio rispose all'invito del duca di Parma di creare dal nulla una tipografia di Stato, che nel giro di pochi anni divenne un'attrattiva celebre in città per viaggiatori colti nell'epoca del Grand Tour. Carlo Dionisotti ha scritto che tra Sette e Ottocento, subito al di sotto dello scultore Antonio Canova, il rappresentante più noto della cultura italiana non fu un letterato, un Monti, Foscolo o Alfieri ma il tipografo Bodoni. Giancarla Bertero non tralascia alcun aspetto della biografia, della produzione editoriale del Saluzzese e del contesto in cui si svolse, riportando talvolta notizie inedite o poco note. Di capitolo in capitolo percorre l'itinerario bodoniano, con successi, difficoltà e riconoscimenti ufficiali come il premio all'Esposizione Universale di Parigi del 1806, vincendo la concorrenza di Didot, e l'apprezzamento del re di Napoli Gioacchino Murat per la stampa dei classici francesi. Completa l'opera una rassegna sintetica dei ridisegni dei caratteri Bodoni nel corso del Novecento e fino ai giorni nostri.Giancarla BerteroDopo la Laurea in materie letterarie conseguita all'Università di Torino e il lavoro di catalogazione alla Biblioteca Centro Rete di Pinerolo, dal 1988 al 2018 è stata direttrice della Biblioteca Civica e della sezione storica di Saluzzo. Ha riordinato gli oltre 17.000 volumi del patrimonio librario antico della Città, comprendente la prestigiosa collezione bodoniana e ha contribuito a far conoscere e a valorizzare il patrimonio storico-artistico comunale attraverso l'allestimento di mostre, l'organizzazione di convegni, attività didattiche, visite guidate rivolte agli studenti e al pubblico adulto, conferenze e studi. Sono numerose le sue pubblicazioni, tra le quali quelle relative a Bodoni sono le seguenti: Il disegno di Bodoni, in AND Rivista di Architetture, Città e Architetti, Firenze, 2017, n. 31; l'introduzione alla riproduzione anastatica dell'Oratio Dominica, Savigliano, L'Artistica Editrice, 2008; Biografia di G.B. Bodoni, L'opera di G.B. Bodoni, Le edizioni illustrate, Volumi di tecnica tipografica, in La collezione bodoniana della Biblioteca Civica di Saluzzo, cd-rom, Comune di Saluzzo - Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, 2003; ha curato il volume La Collezione Bodoniana della Biblioteca Civica di Saluzzo, Collegno, Altieri, 1995.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Buon Natale a tutti!per questo speciale di Natale Winni vi regala una lista horror dei peggiori omicidi di Natale.Se vuoi farci delle domande o parlare con noi, scrivici su Instagram, per mail oppure entra nel nostro canale Discord.Instagram: https://instagram.com/tango_in_nero_podcast?igshid=OGQ5ZDc2ODk2ZA==Discord: https://discord.gg/2aaQNzQEyUMail: icontroversipodcast@gmail.comLo sai che Winni ha aperto il suo canale Twitch? lo vuoi vederlo infartare su giochi horror? Vai anche tu a vedere questo leone cane fifone!https://www.twitch.tv/winninotin
Nella Francia di fine Ottocento, la giovane Rosalie è una donna barbuta, coperta da peli su tutto il corpo fin dalla nascita. Andata in sposa ad Abel, che l'ha scelta solo per la sua dote e ignaro del suo segreto, la ragazza decide di smettere di nascondersi.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Apparso nel 1869, L'educazione sentimentale è il roman parisien che Flaubert sognava di scrivere da tempo e sul quale lavorò assiduamente per circa sei anni. Il risultato, come ci spiega Yasmina Mélaouah, è una ricostruzione accuratissima della società francese di metà Ottocento, in cui il grande maestro di stile riesce a riprodurre il chiacchiericcio ininterrotto dei salotti borghesi e i desideri inconfessati dei singoli protagonisti. Ma è proprio il ritmo serrato dei dialoghi a rivelare, per contrasto, il vuoto e l'insensatezza umana. Così tutte le ambizioni di Frédéric Moreau saranno destinate al fallimento, a partire da quell'amore puro e assoluto per l'enigmatica Madame Arnoux. Misurarsi con questo classico per Yasmina Melaouah ha significato fare i conti non solo con la prosa impareggiabile di Flaubert, ma anche con l'eleganza delle traduzioni italiane già esistenti, alla ricerca di un suo personale modo di intendere e restituire la bellezza. Éducation n°34 © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/
Elisabetta Chiodini"Realtà Impressione Simbolo"PaesaggiDa Migliara a Pellizza da VolpedoCastello di NovaraOltre settanta opere straordinarie, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, fanno luce sull'evoluzione della pittura di paesaggio tra Piemonte e Lombardia dagli anni Venti dell'Ottocento al primo decennio del Novecento. Un aspetto poco noto, ma peculiare per la storia dell'arte, di cui sono stati protagonisti alcuni dei più importanti artisti attivi in Italia e in Europa in quel periodo.Dalla campagna all'alta montagna, dai laghi al mare fino ad arrivare ai paesaggi urbani del cuore di Milano, ai Navigli e al Carrobbio, METS Percorsi d'Arte porta al Castello di Novara un tema sempre molto amato e foriero di nuovi approfondimenti.La rassegna, a cura di Elisabetta Chiodini, giunge dopo il grande successo di pubblico e critica registrato dalle mostre Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris (2023-2024); Milano da Romantica a Scapigliata (2022-2023); Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale (2021-2022); Divisionismo. La rivoluzione della luce (2019-2021) e Ottocento in collezione. Dai Macchiaioli a Segantini (2018-2019) ed è organizzata da METS congiuntamente a Comune di Novara e Fondazione Castello di Novara, con il patrocinio e il contributo di Regione Piemonte, il patrocinio di Commissione Europea e Provincia di Novara, ed è realizzata grazie al sostegno di Banco BPM (Main sponsor), Esseco S.r.l. e De Agostini Editore S.p.A. (Sponsor), con il contributo di Artekasa S.r.l., Camporelli S.N.C., Comoli Ferrari & C. S.p.A., IGOR s.r.l. e Mirato S.p.A. Si avvale inoltre della collaborazione di Ad Artem, Ente Turismo Terre dell'Alto Piemonte, Big/Ciaccio Arte, EnjoyMuseum S.r.l. e del supporto di Enrico Gallerie d'Arte e Gallerie Maspes Milano.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Qual era la situazione delle donne in Italia a cavallo tra ‘800 e ‘900? Che influenza ha avuto la Prima Guerra Mondiale sul ruole delle donne nella società italiana?Per approfondire e lasciare un commento leggi qui: https://www.italiantimezone.com/podcast-stagione-4/donne-e-femminismi-ottocento-novecento-italiaRicevi le mie lettere dal mondo, in italiano: www.italiantimezone.com/newsletter
Nicola Pesca"La biblioteca dei libri dimenticati"Mondadori Editorewww.mondadori.itLeda è una giovane donna che vuole scappare da un remoto paese di provincia per liberarsi dalle insicurezze e dai traumi che la sua famiglia le ha inflitto. Per farlo decide che l'unico modo è quello di provare a realizzare il suo sogno: aprire una piccola libreria a Venezia. Nel frattempo, un gattino nero di nome Erinni si trova sbattuto fuori dall'appartamento dove era nato e deve cominciare la sua esistenza da randagio per le calli veneziane. Spaesati e soli, Leda ed Erinni sembrano ineluttabilmente destinati a incontrarsi. La piccola libreria, però, non è come le altre, è un luogo protetto, incantato. Infatti un giorno, abbattendo un muro di mattoni, Leda scopre che nel locale è nascosta una biblioteca molto antica e particolare. I suoi scaffali ospitano i libri dimenticati, quelli perduti e gli “pseudobiblion”. Sono le opere che i grandi scrittori e le grandi scrittrici del passato hanno anche solo sognato ma non hanno mai scritto: come il seguito delle Anime morte di Gogol, il secondo libro della Poetica di Aristotele o le Odi perdute di Baudelaire. Tuttavia, la libreria non nasconde soltanto questi volumi unici e preziosi. Una sera, infatti, Leda scopre che la stanza segreta è anche un portale che le permette, notte dopo notte, di fare incontri straordinari: di passeggiare con Fëdor Dostoevskij nelle vie innevate della San Pietroburgo dell'epoca o con Giacomo Leopardi tra le stradine arroccate della Recanati di inizio Ottocento. Proprio come avrebbero fatto i loro libri, questi grandi scrittori, attraverso dialoghi profondi e toccanti, guidano Leda verso una nuova comprensione di sé, dell'amore e del senso della vita. La biblioteca dei libri dimenticati è un viaggio magico tra sogni infranti e nuovi inizi in cui le emozioni fluiscono placide come i canali tra le calli e i ponti di Venezia. Un romanzo delicato e poetico, che racconta la fragilità dell'animo umano e il potere salvifico della letteratura.Nicola Pesce (1984) vive in un bosco, legge libri e spacca legna. Innamorato della vita lenta e delle piccole cose, lavora ogni giorno attivamente per diffondere la gentilezza e l'amore per la cultura.Attraverso i suoi profili social, organizza numerose iniziative culturali. Ad esempio, nel corso del 2024, ha donato migliaia di libri a scuole, biblioteche e punti di book-crossing.Poco prima di compiere sedici anni, fondò la sua casa editrice, Edizioni NPE, diventando il più giovane editore della storia. Il successo come scrittore arriva nel 2021, con il romanzo bestseller La volpe che amava i libri, nel quale crea i personaggi Aliosha, Musoritz e Ptiza.Ama scrivere di notte, alla vecchia maniera, con una penna e un vecchio quaderno, a lume di candela, nel silenzio del suo bosco. Per Mondadori ha pubblicato La volpe che amava le piccole cose (2022) e Il sapore dell'albicocco (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Arturo Marzano"Questa terra è nostra da sempre"Israele e PalestinaEditori Laterzawww.laterza.itC'è una guerra reale con migliaia e migliaia di vittime e ce n'è un'altra virtuale, quella che sui social network e nel web vede contrapposti i sostenitori di Israele e quelli pro Palestina. Le fake news abbondano e la storia di questo conflitto è continuamente sottoposta a falsificazioni e strumentalizzazioni.È tempo di un “Fact Checking” che faccia finalmente chiarezza sulla questione.Tra israeliani e palestinesi chi ha torto e chi ha ragione? Chi sono i ‘buoni' e chi i ‘cattivi'? Gli israeliani, che ‘da vittime si sono trasformati in carnefici'? O i palestinesi, che ‘non vogliono altro che distruggere Israele'? E quando comincia il conflitto? A fine Ottocento, con la nascita del sionismo, negli anni Venti del Novecento o nel 1948, quando Israele viene attaccato dai paesi arabi ‘con l'obiettivo di annientarlo', o quando si verifica la ‘pulizia etnica dei palestinesi'? E perché la pace non è mai stata raggiunta? Si tratta di un ‘odio atavico' che rende questo conflitto ‘insanabile' oppure è solo questione di tempo e la pace sarà a portata di mano?Questo libro vuole provare a rispondere a tutte queste domande, mettendo in discussione una serie di luoghi comuni, la stragrande maggioranza dei quali del tutto errati. L'obiettivo è presentare la realtà di Israele/Palestina nella sua complessità, con l'ulteriore ambizione di farlo in modo semplice, senza tuttavia cadere nel semplicismo. Solo comprendendo le legittime rivendicazioni delle due parti è possibile orientarsi lungo le tante vicende, spesso violente e dolorose, che costituiscono la storia del conflitto.Arturo Marzano è professore associato di Storia e istituzioni dell'Asia all'Università di Pisa. Si occupa di storia del sionismo, dello Stato di Israele, del conflitto israelo-palestinese e dei rapporti tra Europa e Medio Oriente. Ha lavorato in Palestina nell'ambito della cooperazione internazionale. Tra le sue principali pubblicazioni: Quaranta anni dopo. Confini, barriere e limiti in Israele e Palestina (1967-2007) (a cura di, con M. Simoni, Il Ponte 2007); Attentato alla sinagoga. Roma, 9 ottobre 1982. Il conflitto israelo-palestinese e l'Italia (con G. Schwarz, Viella 2013); Onde fasciste. La propaganda araba di Radio Bari (1934-43) (Carocci 2015); Storia dei sionismi. Lo Stato degli ebrei da Herzl a oggi (Carocci 2017); Terra laica. La religione e i conflitti in Medio Oriente (Viella 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Puntata a cura di Francesca Sarah Toich."L'eternità è composta di istanti"."La speranza è quella cosa con le piume". "Ho sentito un funerale nel mio cervello". "Io non sono nessuno e tu chi sei".Ogni puntata di Dickinson (3 stagioni per 30 episodi di formato breve, su Apple TV+, 2019-2021) si intitola come un frammento di una delle poesie di Emily Dickinson, grande poetessa americana vissuta a metà 1800. Che la serie fa rivivere in un racconto tutt'altro che polveroso: proprio come i suoi versi. “In costume” è il format del podcast di Mondoserie dedicato a - sorpresa! - le serie e i film in costume. Più o meno storiche, più o meno attualizzate.Inner Light di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/ Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1300021 Artista: http://incompetech.com/ Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita o su: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social: https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://twitter.com/mondoserie_it https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
Alessandro Barbero racconta Napoleone e l'arte della guerra attraverso Guerra e Pace di Tolstoj. Tratto dalle Lezioni di Storia dell'Editore Laterza. Registrato nel 2019 presso il Teatro Nazionale di Genova. Originale: https://www.youtube.com/watch?v=0efkEWRAS_wCommunity: https://barberopodcast.it/discordTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
Alessandro Barbero racconta Napoleone e l'arte della guerra attraverso Guerra e Pace di Tolstoj. Tratto dalle Lezioni di Storia dell'Editore Laterza. Registrato nel 2019 presso il Teatro Nazionale di Genova. Originale: https://www.youtube.com/watch?v=0efkEWRAS_wCommunity: https://barberopodcast.it/discordTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Chi fa cultura a cavallo tra ‘800 e ‘900? Quali sono le figure, i personaggi importanti che si muovono in una Italia Unita condividendo il loro sapere? In questo capitolo 3 siamo nell'ambito della scienza e dell'educazione e andiamo a conoscere meglio Guglielmo Marconi, inventore della radio, e Maria Montessori.Studia il lessico nuovo e lascia un commento: www.italiantimezone.com/podcast-stagione-4/guglielo-marconi-radio-e-maria-montessori-metodoGrazie e buon ascolto!Giulia BorelliElia Bressanello
Raffaele Campion"Donna Musa Artista"Ritratti di Cesare Tallone tra Otto e NovecentoMuseo Villa Bassi Abano Terme Mostra aperta fino al 12 gennaio 2025www.museovillabassiabano.itDirettore all'Accademia Carrara di Bergamo e professore di pittura a quella di Brera, Cesare Tallone (1853 – 1919) artista di grande successo, ritrattista della Regina Margherita e fondatore di una delle prime scuole di pittura femminili, è il protagonista della mostra DONNA, MUSA, ARTISTA. Ritratti di Cesare Tallone tra Otto e Novecento, a cura di Raffaele Campion, Silvia Capponi, Elena Lissoni e Barbara Maria Savy, ospitata nelle sale di Villa Bassi Rathgeb ad Abano Terme (PD) fino al 12 gennaio 2025. La mostra – la prima interamente prodotta, organizzata e promossa dal Comune di Abano Terme, attraverso il Museo Villa Bassi Rathgeb – nasce da un lavoro di studio e di approfondimento sulla collezione permanente del Museo e in particolare sul nucleo di opere di Cesare Tallone, dando particolare rilievo alla produzione ritrattistica femminile dell'artista, che racconta il ruolo delle donne nella società italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento. DONNA, MUSA, ARTISTA presenta alcuni dei ritratti della famiglia Tallone, tra cui quello della moglie dell'artista, la poetessa Eleonora Tango, e dei figli Guido e Irene, raffigurati dal vero nelle vesti di pastorelli, ciociare, massaie, e talvolta in immagini dal sapore intimo e sognante. L'indagine condotta dal team curatoriale sulle immagini di famiglia dell'artista, tra dipinti di genere, ritratti e fotografie, ha reso possibile avviare anche una riflessione sulla rappresentazione e autorappresentazione delle donne nella società italiana tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento. In questo contesto, libero e aperto, prendono vita alcuni ritratti femminili dell'artista che restituiscono un caleidoscopio di immagini emblematiche di una società in trasformazione, dal Doppio ritratto femminile (1887 circa) a quello dell'attrice Lina Cavalieri (1905 circa), icona di stile che campeggia anche nel manifesto Campari presente in mostra insieme ad altri della Collezione Salce di Treviso, fino allo “scandaloso” Nudo femminile (1910 circa).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Chi fa cultura a cavallo tra ‘800 e ‘900? Quali sono le figure, i personaggi importanti che si muovono in una Italia Unita condividendo il loro sapere? In questo capitolo 2 siamo nell'ambito della musica e dello spettacolo e andiamo a conoscere meglio Eleonora Duse e Giuseppe Verdi.Studia il nuovo lessico qui: www.italiantimezone.com/podcast-stagione-4/eleonora-duse-giuseppe-verdi
Chi fa cultura nell'Italia unita a cavallo tra '800 e '900? In questo capitolo 1 dedicato alla letteratura italiana, andiamo a conoscere meglio Carlo Collodi, autore di Pinocchio, e Grazie Deledda, premio Nobel per la Letteratura. Ospite: Elia Bressanello.Per studiare il lessico più difficile e approfondire, vai sul sito: https://www.italiantimezone.com/podcast-stagione-4/letteratura-italiana-carlo-collodi-e-grazia-deledda
Alberto Giuffrè"Storia incredibile dell'uomo con tre gambe"minimum faxwww.minimumfax.comFrancesco Lentini nasce con tre gambe, quattro piedi, sedici dita e due genitali, in una Sicilia di fine Ottocento dove la sua vita si prospetta misera e inevitabilmente destinata alla vergogna. Finché a nove anni l'incontro con un impresario gli cambia la vita: Francesco diventa Frank e si trasferisce negli Stati Uniti, dove la sua «mostruosità» diventa una «meraviglia» per tutti gli avventori dei circhi, delle fiere e dei freak show.È l'inizio di una carriera straordinaria, che l'autore ci racconta partendo da interviste, documenti originali e ricerche negli archivi dei giornali americani degli ultimi centotrent'anni. È una storia di immigrazione e di riscatto ma anche di diversità, che si intreccia con l'ascesa e il declino dei controversi spettacoli in cui venivano esibite persone dall'aspetto insolito o con disabilità fisiche. Sullo sfondo, tra le grandi città e l'immensa provincia, scorre mezzo secolo di storia americana.Storia incredibile dell'uomo con tre gambe è una biografia sotto forma di romanzo e un inno di affascinante leggerezza alle vite storte e laterali che, proprio perché perennemente sospinte verso i margini, hanno il potere di donarci una prospettiva inedita sul mondo.Alberto Giuffrè è nato a Palermo e vive a Milano, dove lavora per Sky Tg24. Ha scritto per il Corriere della Sera e ha lavorato per il canale viaggi del sito del Sole 24 Ore. Ha pubblicato Un'altra America. Viaggio nelle città «italiane» degli Stati Uniti (Marsilio 2016) e A sua insaputa. Autobiografia non autorizzata della Seconda Repubblica (con Filippo Maria Bat taglia, Castelvecchi 2013).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ignazio Rosato"Il grano nero"Scatole Parlantiwww.scatoleparlanti.itÈ il 1893 e nell'aspra campagna siciliana i baroni si aggrappano allo sfruttamento dei contadini per mantenere i loro privilegi. 'Nofrio Patania lavora la terra, è un viddano, così come lo era suo padre, e prima ancora suo nonno. Perché solo una cosa è certa: se i nobili ereditano dai padri il titolo, i viddani si tramandano la miseria. 'Nofrio e Caterina conducono infatti una vita semplice, umile; il loro amore è sincero. Hanno una figlia, Nicolina, e un'altra in arrivo. Le idee socialiste irrompono nella loro quotidianità e con quelle le preoccupazioni e le rinunce. Sono i mesi in cui si realizza lo sciopero dei contadini contro i baroni e ‘Nofrio è tra i capi. Il movimento, con le sue contraddizioni, rischia di piegarsi al potere quando la vita di ‘Nofrio e della sua famiglia viene sconvolta. Ripercorrendo i fatti reali che portarono alla feroce repressione armata dei Fasci siciliani, l'autore rivela, tramite lo sguardo di una piccola comunità, un lato inedito del più grande movimento di massa dell'Italia di fine Ottocento. Con un racconto capace di parlare di amore e libertà all'uomo di oggi, Ignazio Rosato restituisce alle donne e agli uomini dimenticati dalla storia una voce autentica e necessaria.Ignazio Rosato è nato a Palermo nel 1980. Si è laureato all'Università degli Studi di Palermo, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca in Storia della cultura. È autore televisivo, teatrale e cinematografico. Nel 2017 ha iniziato il sodalizio artistico con Roberto Lipari, con il quale scrive testi per molte trasmissioni televisive, tra cui Striscia la Notizia. Per il teatro è co-autore di diversi spettacoli come Non ce n'è comico (2020) e …E ho detto tutto (2023). Per il cinema è co-autore del soggetto e della sceneggiatura di Tuttapposto (2019) e Spaccaossa (2022), presentato alla 79a edizione del Festival del Cinema di Venezia (Giornate degli Autori), in nomination ai David di Donatello e ai Nastri d'Argento. Per Amazon Exclusive è co-autore del soggetto e della sceneggiatura di So tutto di te (2023). Il grano nero è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Maria Sklodowska è stata una delle poche persone al mondo ad aver ricevuto due premi Nobel, uno per la fisica l'altro per la chimica. Il suo nome forse dirà poco perché lei era soprattutto conosciuta con il nome da sposata e naturalizzata francese Marie Curie. La sua incredibile storia viene raccontata nel romanzo "Io sono Marie Curie" di Sara Rattaro (Sperling&Kupfer), una storia divisa fra successi professionali (le sue attività di ricerca, la scoperta del polonio e del radio, gli studi sulla radioattività) e vita privata ossia il rapporto intenso con il marito Pierre Curie, che era un rapporto sentimentale ma anche un connubio professionale. Tanti i successi di Marie Curie in una società, quella a cavallo fra Ottocento e Novecento, che non riconosceva un ruolo alle donne soprattutto nel campo della ricerca scientifica e che ha cercato sempre di osteggiarla.
Armando Besio"Zelbio Cult"www.zelbiocult.itLetteratura, arte, memoir, musica, teatro, fotografia di viaggio: in arrivo gli incontri d'autore di Zelbio Cult diretti e curati da Armando BesioTornano gli appuntamenti culturali a Zelbio, dal 14 luglio al 17 agosto: sette serate all'insegna della cultura a tutto tondo in uno dei borghi più suggestivi del lago di Como. Gli appuntamenti di Zelbio Cult 2024, quest'anno alla sua diciottesima edizione, che riconfermano la formula ben riuscita che, dal 2008 porta a 800 metri di altezza, tra il lago e i monti di Como, voci, figure e storie protagoniste del panorama culturale italiano e noti a livello internazionale. Armando Besio, curatore della rassegna, con gli amici del Comitato cultura di Zelbio e con il sostegno della Pro Loco e della Biblioteca comunale, propone per la XVIII edizione un variegato calendario di incontri su quell'altro ramo del lago di Como. Zelbio Cult 2024 inizia domenica 14 luglio con uno dei più grandi e talentuosi interpreti di viola al mondo, Danilo Rossi, che presenterà il suo libro Viola d'amore(Baldini+Castoldi), insieme alla curatrice del volume, Paola Zonca, e proponendo al pubblico racconti di vita uniti a una performance di brani musicali selezionati. Viola d'amore è la storia del suo percorso umano e della sua carriera artistica, dagli inizi nelle balere romagnole al decollo a soli 19 anni quando diventa il più giovane strumentista a ricoprire il ruolo di Prima Viola Solista dell'Orchestra della Scala di Milano, che ripercorre oltre 40 anni di musica e importanti collaborazioni con direttori d'orchestra di fama internazionale come Abbado, Barenboim, Harding e Bernstein, tra grandi teatri ma anche contesti insoliti come carceri e boschi. Il racconto da vicino di un musicista appassionato, «un ribelle positivo» innamorato della vita, amante del liscio, del jazz, del pop e del buon cibo. Venerdì 19 luglio l'appuntamento è con la fotografa e giornalista Valentina Tamborrainsieme alla sua ultima pubblicazione I nascosti (minimumfax), un libro fotografico che racconta il viaggio di quattro anni tra i ghiacci del Circolo Polare Artico alla scoperta del popolo nomade dei Sami, detto anche “il popolo delle renne”. L'autrice ci accompagnerà tra le terre del nord con uno sguardo profondo e intenso sulla vita dei Sami che da sempre vivono in simbiosi con la natura, spostandosi tra i paesaggi innevati di Norvegia, Svezia, Finlandia e Russi: tra storie, tradizioni e sfide quotidiane di questo popolo, che lotta per mantenere la propria identità culturale di fronte alla modernità e ai cambiamenti climatici. Protagonista della serata di sabato 27 luglio è la Famiglia Campari che ha segnato un pezzo della storia di Milano. Silvia Cinelli, autrice e sceneggiatrice, presenterà il suo ultimo libro L'Elisir dei sogni. La saga dei Campari e l'invenzione del “Bitter perfetto” (Rizzoli): la storia del giovane liquorista, Gaspare Campari, e dei suoi discendenti, arrivato a Milano con il sogno di realizzare il Bitter perfetto e creando, da lì in poi, un'icona del rito pre-dinner in Italia. Un viaggio emozionante tra tradizione e innovazione, narrato con maestria dall'autrice attraverso un affascinante affresco della società milanese di fine Ottocento, in un periodo di grandi cambiamenti culturali, politici e sociali. Domenica 28 luglio si conferma l'appuntamento con la musica classica in collaborazione con il Festival di Bellagio e del Lago di Como con il concerto Canti di Boemia diretto dal Maestro Alessandro Calcagnile, con musiche di Antonín Dvořák e Josef Suk, nella Chiesa di San Paolo Converso di Zelbio (ore 17:00). Il primo appuntamento di agosto, sabato 3, è dedicato al teatro con lo spettacolo teatrale "ALDST (Al Limite Dello Sputtanamento Totale)" con la regia di Matteo Gatta e Viola Marietti. Viola Marietti, figlia d'arte dell'attrice Lella Costa, protagonista sul palco di questo spettacolo, sfida le convenzioni del teatro tradizionale in un mix tra una stand-up comedy e il flusso di coscienza tragico di Sarah Kane, conducendo il pubblico in un viaggio tra auto-diffamazione inquieta e comica dissacrazione. «ALDST – dice Viola Marietti – è un piano sequenza di tutti i casini, a partire dal pranzo di Natale in famiglia ai tanti “pit-stop” emotivi di ogni giorno, per cui si lotta grossolanamente contro quell'indefinita zavorra che trascina sempre in basso, passando per il baratro della depressione. Sappiamo tutto di questa ragazza: l'amore, il lavoro, la solitudine, la religione, la malattia, tutto quel che le restituisce sempre e con gli interessi il dolore senza nome che si porta dentro» Sabato 10 agosto, appuntamento con un pezzo della storia dello spettacolo italiano: ospite della serata sarà Aurelio “Cochi” Ponzoni e il suo libro La versione di Cochi(Baldini+Castoldi) scritto con la collaborazione di Paolo Crespi. Un memoir che ripercorre, da una prospettiva inedita, la vita e la carriera di Cochi a partire dai ricordi d'infanzia e della guerra fino all'esperienza con il socio Renato Pozzetto e alle avventure artistiche più recenti. Sessant'anni di spettacolo, teatro, cabaret, cinema, tv scolpiti indelebilmente nell'immaginario degli italiani e racchiusi in un libro per i lettori di tutte le generazioni, dagli amanti del mitico Derby Club ai giovani spettatori delle sue ultime avventure teatrali. Chiude il programma dell'edizione di Zelbio Cult 2024 l'appuntamento di domenica 17 agosto con Marco Carminati, storico dell'arte e giornalista professionista, per anni caporedattore responsabile dell'inserto culturale "Domenica" del "Sole 24 Ore", che condurrà una lectio con proiezioni dal titolo “L'insostenibile leggerezza del marmo”, dedicata a uno dei monumenti dell'arte italiana: Gian Lorenzo Bernini, artista poliedrico e multiforme, protagonista della cultura figurativa barocca, la cui arte scultorea caratterizzata da potenti virtuosismi tecnici e da una scenografica espressività continua a influenzare artisti di tutto il mondo. Il curatore della manifestazioneArmando Besio: Genovese di nascita, giornalista, laureato in Storia dell'Arte con il professor Corrado Maltese, è stato cronista del Secolo XIX, inviato speciale del Lavoro, caposervizio del Venerdì di Repubblica, con cui collabora, e delle pagine culturali milanesi di Repubblica. Ha scritto per Epoca, Arte, Antiquariato, l'Illustrazione italiana. Ha pubblicato guide storico-artistiche di Genova, Sanremo, Bordighera. Ha collaborato con La Milanesianadi Elisabetta Sgarbi e ha ideato e dirige i festival “Zelbio Cult - incontri d'autore su quell'altro ramo del lago di Como” e "Il bello dell'Orrido. Spavento, stupore e meraviglia" a Bellano (LC). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Massimiliano Virgilio"Luci sulla città"Un'inchiesta per Matilde SeraoFeltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itNapoli, fine Ottocento. Quando gli ingranaggi della rotativa sbuffano, vuol dire che si va in stampa.Cuore pulsante del giornale è Matilde Serao, per tutti: 'a signora. Alle sue dipendenze ci sono un tipografo troppo affezionato al gioco d'azzardo e un caporedattore cui spetta l'ingrato compito di mediare tra lei e il marito, il direttore Edoardo Scarfoglio. Con Edoardo, infatti, la relazione vacilla tanto sul piano sentimentale quanto su quello editoriale: per lui “Matildella” dovrebbe privilegiare articoli di cultura o costume, e tralasciare le inchieste sul campo. Di tutt'altro avviso è Eleonora Duse, grande amica e attrice “Divina”, che spesso la rimprovera ed esorta a emanciparsi dalle pretese del consorte.Adesso però non c'è tempo per beghe d'amore e confidenze: il mestiere chiama. In un vicolo è stato ritrovato il cadavere di un socialista: intorno all'omicidio si aggrovigliano oscure trame e inoltre, per Matilde, quel morto è anche una questione privata. Mentre le autorità sembrano seguire piste false o tendenziose, 'a signora dovrà inoltrarsi nei bassifondi che il governo vorrebbe demolire – tra speculatori senza scrupoli e sciagurati che si indebitano al lotto clandestino – per svelare il mistero che si cela dietro il delitto. Con uno stile raffinato che intreccia romanzo popolare e commedia gialla, Massimiliano Virgilio restituisce ai lettori l'incredibile figura di Matilde Serao, prima donna a fondare e dirigere un quotidiano in Italia, trasformandola in una novella detective alle prese con luci e ombre di una Napoli che sta per vendersi l'anima. Perché quando gli interessi dei pochi insidiano il bene dei molti, l'imperativo resta sempre e soltanto uno: raccontare la verità.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Pier Luigi Bassignana"Amore e ginnastica"Edmondo De AmicisCapricorno Edizioniwww.edizionidelcapricorno.itPer Italo Calvino, “Amore e ginnastica” è il romanzo «più ricco di humour, malizia, sensualità, acutezza psicologica che mai scrisse Edmondo De Amicis».Nella Torino di fine Ottocento, «Don» Celzani, un timido e giovane segretario, ex seminarista, s'innamora della signorina Pedani, moderna insegnante di ginnastica fanatica dell'attività fisica, quasi una «suffragetta della ginnastica» che sconvolge l'equilibrio emotivo e il decoro borghese del tradizionalissimo corpo docente della sua scuola. “Amore e ginnastica” fu pubblicato sulla rivista Nuova Antologia in quattro puntate, tra il marzo e il maggio del 1891 (cinque anni dopo il successo di “Cuore”). In volume singolo apparve un anno più tardi, nel 1892, edito dai Fratelli Treves. Ma la sua fortuna editoriale fu postuma. Un piccolo capolavoro di stile che rivela un De Amicis scanzonato, lontano dai patetismi di “Cuore”, che non tratta i grandi temi patriottici o sociali né descrive gesti eroici, ma tratteggia con affettuosa malizia e garbata ironia la società torinese fin de siècle, mente e cuore di un'Italia tutta protesa nello sforzo di darsi un'identità di nazione moderna e tuttavia ancora legata a costumi e rigidità ottocentesche.«Fra le molte, possibili definizioni che il racconto di De Amicis potrebbe suggerire, forse la più azzeccata, perché in grado di coglierne tutti gli aspetti, è quella secondo la quale saremmo in presenza di un romanzo della modernità» (Pier Luigi Bassignana): la protagonista femminile, infatti, la maestra Pedani, è una donna del futuro, libera dell'anima e del corpo, che trova la sua ragione di essere nell'attività ginnica e soprattutto nella diffusione delle pratiche intese a rafforzare e migliorare le condizioni fisiche della popolazione. Il romanzo, anche oggi, mantiene intatto tutto il suo valore e passa da una generazione all'altra di lettori senza nulla perdere della brillantezza originaria, della sua capacità di tratteggiare tipi psicologici, personaggi e ambienti storici nei quali tutti si possono in qualche modo identificare.“Amore e ginnastica” è il libro d'uno scrittore vero e felice, che qui raggiunge la propria perfezione formale, trovando un tono a un tempo così leggero e vivace, verrebbe da dire luminoso, che ancora oggi strappa il sorriso ammirato del lettore. Celebre la riduzione cinematografica realizzata da Luigi Filippo D'Amico nel 1973, interpretata da Lino Capolicchio, Senta Berger e Adriana Asti.“Amore e ginnastica” è il terzo titolo della nuova collana “Capolavori ritrovati della letteratura”. Scrittori fondamentali e outsider di genio, romanzi imperdibili ma da tempo non più disponibili sugli scaffali delle librerie oppure ingiustamente dimenticati dalla vulgata letteraria. Temi e autori storici della letteratura fra Ottocento e Novecento. In una collana che mette insieme grandi classici, riproposti con lo sguardo degli scrittori di oggi, e gustose (ri)scoperte capaci di stupire il lettore. Libri che da troppo non vengono letti, riportati nel posto che loro compete: il Gotha della grande letteratura senza tempo. La collana comprende, oltre a Edmondo De Amicis, Guido Gozzano (L'altare del passato), Cesare Pavese (Ciau Masino), già usciti, e Carolina Invernizio (Nina la poliziotta dilettante), di prossima pubblicazione. Edmondo De Amicis (1846 - 1908) fu giornalista, scrittore e saggista. Avviatosi alla carriera militare, combatté nella battaglia di Custoza. Lasciato l'esercito, si dedicò al giornalismo e alla letteratura. Oltre al celebre «libro per ragazzi» Cuore, vanno ricordati altri testi narrativi di grande valore: La vita militare, Romanzo di un maestro (1890), La carrozza di tutti (1899), Sull'oceano (1899), Primo maggio (postumo, 1980).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Maria Vittoria Vittori"Gli agonizzanti"Regina di LuantoAl tramonto di un'epoca entra in scena la donna nuova8tto Edizioniwww.8ttoedizioni.comLa fulminante attualità di un romanzo che ha 124 anni portati benissimo. L'ironia che apre al cambiamento di una misteriosa e consapevole Regina.Roma, fine Ottocento. Giulio Bessardi è un fervente seguace dell'estetismo puro, in cui non vi è posto per le grevi questioni di ordine quotidiano e la parola “pratico” mai sfiora le curate labbra dell'aspirante asceta estetico. L'ingenua e inesperta Isabella Zerdoni una sola volta ha ceduto al fascino di Giulio, ma tanto è bastato per rimanerne incinta. Proprio questa enorme apparente tragedia dà alla giovane, vissuta sino a quel momento in un mondo ingabbiato, in cui alle signorine di buona famiglia si chiede di obbedire prima al padre e poi al marito scelto per loro, la forza di comprendere che, a dispetto della società e della cultura del tempo, solo lei può e deve decidere per se stessa e per il bambino che forse verrà. E la stessa notizia, ricevuta da Giulio, fa cadere un velo sull'inconsistenza e la vacuità di un mondo che forse non ha mai avuto ragione d'essere, e su coloro i quali ancora si aggrappano a un tempo che fu e che oggi non sono che delle ombre agonizzanti.Pubblicato nel 1900 da Roux e Viarengo, di questo romanzo non abbiamo edizioni successive e soprattutto passa quasi inosservato anche allora. La cosa non dovrebbe stupire: quale altra sorte poteva toccare a un libro scritto da una donna che lancia una feroce critica nei confronti di una parte della società? Che denuncia l'inconsistenza e la superficialità dei così detti “superuomini” che per quella stessa società sono sinonimo di grandezza e onnipotenza? E soprattutto che afferma che ormai non vi è più posto per loro, e che è arrivato il momento per la donna, in quanto individuo autonomo pensante, di prendersi la scena e di diventare il vero motore del cambiamento.Con un contributo critico di Maria Vittoria Vittori.“Regina di Luanto era un'abile narratrice che spesso utilizzava la spazialità come strategia narrativa per rafforzare le sue riflessioni, espressione di una visione positivistica del mondo, mescolata con una profonda fede nella scienza e nell'arte come mezzo per creare un mondo migliore.”Ulla ÅkerströmIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In Italia la "Grande guerra" è il 15-18, ma la guerra per porre fine a tutte le guerre inizia nel 1914. Dalla rivalità delle grandi potenze, alla gara per le colonie, dalla morte di un Arciduca a Sarajevo, ai cannoni di Agosto, fino ad alcune delle più sanguinose battaglie del Novecento. Nel 1914 finisce il "lungo Ottocento" del concerto d'Europa e inizia la "seconda guerra dei trent'anni" che distruggerà l'Europa. Nulla sarà più come prima.---Per ascoltare il podcast di Andrea Basso, cercatelo su tutte le piattaforme! In basso link su Spotifyhttps://open.spotify.com/show/5KDcFoMRVnNhylBvmTnyPn?si=eb02cd1ead7e4f96---Per ascoltare "Guerre incivili": 30 giorni gratuitiLink al podcast su Storytel: https://www.storytel.com/it/books/la-guerra-civile-americana-guerre-incivili-s2-2806576---Tutti i link di "Storia d'Italia": sito, libri, guerre incivili, patreon, tipeee...https://linktr.ee/italiastoria---Per comprare "Il miglior nemico di Roma":Amazon libro: https://amzn.to/3Zgzy8wAmazon audiolibro: https://amzn.to/46cJmm6Amazon ebook: https://amzn.to/3PgOEGw---Per comprare "Per un pugno di barbari":https://amzn.to/3rniBwd---Per supportarmi:www.patreon.com/italiastoriahttps://en.tipeee.com/storia-ditalia Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Maria Sklodowska è stata una delle poche persone al mondo ad aver ricevuto due premi Nobel, uno per la fisica l'altro per la chimica. Il suo nome forse dirà poco perché lei era soprattutto conosciuta con il nome da sposata e naturalizzata francese Marie Curie. La sua incredibile storia viene raccontata nel romanzo "Io sono Marie Curie" di Sara Rattaro (Sperling&Kupfer), una storia divisa fra successi professionali (le sue attività di ricerca, la scoperta del polonio e del radio, gli studi sulla radioattività) e vita privata ossia il rapporto intenso con il marito Pierre Curie, che era un rapporto sentimentale ma anche un connubio professionale. Tanti i successi di Marie Curie in una società, quella a cavallo fra Ottocento e Novecento, che non riconosceva un ruolo alle donne soprattutto nel campo della ricerca scientifica e che ha cercato sempre di osteggiarla.Paolo ha sette anni e vive con una mamma atea e un padre testimone di Geova che vuole assolutamente dargli un'educazione religiosa: gli fa leggere i libri, gli parla della fine del mondo imminente, lo porta alle adunanze. Paolo cresce così fra il desiderio di assecondare il padre e non deluderlo e la volontà, nello stesso tempo, di non ferire la madre che è da sempre caustica con la fede del marito. Questa storia vera viene raccontata con grande leggerezza e ironia, senza però mancare di rispetto a chi crede, nel romanzo "Mio padre avrà la vita eterna, ma mia madre non ci crede" (Feltrinelli) opera prima di Paolo Valoppi. Il protagonista è, dunque, l'autore stesso prima bambino poi adolescente che vive appunto diviso fra i genitori che sono veramente agli antipodi quanto a visione del mondo.