"Due pesi due misure" è la nuova trasmissione di Radio24 sull'importanza delle misure in tutti i campi, dalle dosi delle ricette gastronomiche agli orologi atomici che regolano le transazioni finanziarie, dalla misura della montagna più alta del mondo (forse…) alle centinaia di taglie degli indument…
E a proposito di misurazione, cosa si può dire delle prestazioni fisiche, quelle sportive? Negli anni ‘30 i cento metri olimpici si vincevano in 10 secondi e 30. Oggi si viaggia intorno ai 9 e 70. Ma non ci sarà mai un atleta che li correrà in 6 secondi. Si salteranno in alto 5 metri? Dove sono i limiti delle prestazioni umane? Non solo nello sport, ma in generale. La ricerca fisiologica contemporanea sta da tempo lavorando nell'individuazione dei nostri limiti come "macchina". Fino dove riusciamo a spingerci? Lo chiediamo a Stefano Lazzer, docente di metodi e didattica delle attività motorie e sportive dell'Università di Udine.
E a proposito di misurazione, cosa si può dire delle prestazioni fisiche, quelle sportive? Negli anni ‘30 i cento metri olimpici si vincevano in 10 secondi e 30. Oggi si viaggia intorno ai 9 e 70. Ma non ci sarà mai un atleta che li correrà in 6 secondi. Si salteranno in alto 5 metri? Dove sono i limiti delle prestazioni umane? Non solo nello sport, ma in generale. La ricerca fisiologica contemporanea sta da tempo lavorando nell'individuazione dei nostri limiti come "macchina". Fino dove riusciamo a spingerci? Lo chiediamo a Stefano Lazzer, docente di metodi e didattica delle attività motorie e sportive dell'Università di Udine.
Il 2018 è un anno importante, a livello mondiale, per i sistemi di misura. Cambiano, infatti, i riferimenti per le misure fondamentali come il kilogrammo, la temperatura in gradi, l'ampere, ecc. Cosa significa questo cambiamento? L'obiettivo è avere dei parametri di riferimento che siano più stabili, non legati a materiali fisici alterabili. Per esempio: il famoso kilogrammo campione che si trova all'Ufficio internazionale dei Pesi e delle Misure di Parigi, non è più un kilogrammo! È un po' meno, si è consumato. Nasce quindi l'esigenza di usare una nuova definizione di kilogrammo. Chiara Albicocco e Federico Pedrocchi intervistano Maria Luisa Rastello, direttore scientifico di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
Il 2018 è un anno importante, a livello mondiale, per i sistemi di misura. Cambiano, infatti, i riferimenti per le misure fondamentali come il kilogrammo, la temperatura in gradi, l'ampere, ecc. Cosa significa questo cambiamento? L'obiettivo è avere dei parametri di riferimento che siano più stabili, non legati a materiali fisici alterabili. Per esempio: il famoso kilogrammo campione che si trova all'Ufficio internazionale dei Pesi e delle Misure di Parigi, non è più un kilogrammo! È un po' meno, si è consumato. Nasce quindi l'esigenza di usare una nuova definizione di kilogrammo. Chiara Albicocco e Federico Pedrocchi intervistano Maria Luisa Rastello, direttore scientifico di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
Come si misura la distanza degli astri, stelle e pianeti? Descriviamo le distanze cosmiche insieme a Gisella Clementini, ricercatrice dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) a Bologna. Fino a dove siamo in grado di arrivare? Siamo già oltre il nostro sistema solare… le distanze astronomiche si allungano!
Come si misura la distanza degli astri, stelle e pianeti? Descriviamo le distanze cosmiche insieme a Gisella Clementini, ricercatrice dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) a Bologna. Fino a dove siamo in grado di arrivare? Siamo già oltre il nostro sistema solare… le distanze astronomiche si allungano!
Ci sono molte situazioni nelle quali è uso comune parlare di "misura" ma è sbagliato farlo. La misurazione dell'intelligenza è uno di questi casi: il QI (Quoziente Intellettivo). Oggi, molto cambiato rispetto alle origini del sistema, lo si usa per alcune "abilità" mentali molto specifiche. Un secolo fa, invece, il QI apparve come uno strumento rivoluzionario, ma si dimostrò un bluff gigantesco.Adesso si parla di intelligenze, al plurale: come ci spiega Zaira Cattaneo, psicologa dell'Università di Milano-Bicocca.
Ci sono molte situazioni nelle quali è uso comune parlare di "misura" ma è sbagliato farlo. La misurazione dell'intelligenza è uno di questi casi: il QI (Quoziente Intellettivo). Oggi, molto cambiato rispetto alle origini del sistema, lo si usa per alcune "abilità" mentali molto specifiche. Un secolo fa, invece, il QI apparve come uno strumento rivoluzionario, ma si dimostrò un bluff gigantesco.Adesso si parla di intelligenze, al plurale: come ci spiega Zaira Cattaneo, psicologa dell'Università di Milano-Bicocca.
La metrica nella poesia è fondamentale: è la musicalità che caratterizza un verso e l'elemento che la distingue dalla prosa.L'endecasillabo è un verso composto da undici sillabe ed è il più usato nella tradizione poetica italiana. Lo usarono Dante, Petrarca, Ariosto e Leopardi spesso usato in combinazione con il settenario. Ne parliamo con Maria Grazia Calandrone, poetessa e drammaturga.
La metrica nella poesia è fondamentale: è la musicalità che caratterizza un verso e l'elemento che la distingue dalla prosa.L'endecasillabo è un verso composto da undici sillabe ed è il più usato nella tradizione poetica italiana. Lo usarono Dante, Petrarca, Ariosto e Leopardi spesso usato in combinazione con il settenario. Ne parliamo con Maria Grazia Calandrone, poetessa e drammaturga.
Ci sono misure "non misurabili". Periodicamente, ad esempio, vengono fuori divergenze sull'altezza reale dell'Everest. Ma una montagna non è misurabile con precisione. Innanzitutto, dove si trova il livello zero da cui partire? Sarebbe il livello del mare, ma la Terra non è una sfera. È una specie di patatoide; il mare, In India, è circa 100 metri più alto del Mediterraneo, e quindi abbiamo un'altezza dell'Everest che varia da paese a paese. E poi ci sono fenomeni come i terremoti che cambiano le altezze delle montagne anche di qualche metro… Chiara e Federico intervistano Davide Calonico, ricercatore di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
Ci sono misure "non misurabili". Periodicamente, ad esempio, vengono fuori divergenze sull'altezza reale dell'Everest. Ma una montagna non è misurabile con precisione. Innanzitutto, dove si trova il livello zero da cui partire? Sarebbe il livello del mare, ma la Terra non è una sfera. È una specie di patatoide; il mare, In India, è circa 100 metri più alto del Mediterraneo, e quindi abbiamo un'altezza dell'Everest che varia da paese a paese. E poi ci sono fenomeni come i terremoti che cambiano le altezze delle montagne anche di qualche metro… Chiara e Federico intervistano Davide Calonico, ricercatore di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
La scienza, oggi, ha raggiunto capacità di misura straordinarie. Nei laboratori in cui si stanno effettuando le misure delle onde gravitazionali, per esempio, la caduta di uno spillo sarebbe equivalente a un Boeing 777 che impattasse su una torta alla panna. Ci abbiamo messo oltre 100 anni a sviluppare la tecnologia in grado di rilevare le onde gravitazionali, teorizzate da Albert Einstein nella teoria della relatività generale. Come ci spiega Elisabetta Cesarini, astrofisica del Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi - collaborazione LIGO e Virgo.
La scienza, oggi, ha raggiunto capacità di misura straordinarie. Nei laboratori in cui si stanno effettuando le misure delle onde gravitazionali, per esempio, la caduta di uno spillo sarebbe equivalente a un Boeing 777 che impattasse su una torta alla panna. Ci abbiamo messo oltre 100 anni a sviluppare la tecnologia in grado di rilevare le onde gravitazionali, teorizzate da Albert Einstein nella teoria della relatività generale. Come ci spiega Elisabetta Cesarini, astrofisica del Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi - collaborazione LIGO e Virgo.
Ci sono gli scienziati che misurano e costoro hanno senz'altro un'idea precisa di cosa significa farlo. Ma il grande pubblico ha una "sua" idea di misura. Meglio: più d'una. "Siamo tutti un po' metrologi": ci spiega Enrico Massa, ricercatore di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.Si crede che tutti gli elettroni abbiano la stessa carica e massa, che i fotoni abbiano la stessa velocità di propagazione nello spazio libero, si crede che… fino a che punto? Dove si arresta la nostra conoscenza? quali sono i suoi confini e quali i margini di "incertezza"? Il metrologo dimostra la certezza dell'incertezza!
Ci sono gli scienziati che misurano e costoro hanno senz'altro un'idea precisa di cosa significa farlo. Ma il grande pubblico ha una "sua" idea di misura. Meglio: più d'una. "Siamo tutti un po' metrologi": ci spiega Enrico Massa, ricercatore di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.Si crede che tutti gli elettroni abbiano la stessa carica e massa, che i fotoni abbiano la stessa velocità di propagazione nello spazio libero, si crede che… fino a che punto? Dove si arresta la nostra conoscenza? quali sono i suoi confini e quali i margini di "incertezza"? Il metrologo dimostra la certezza dell'incertezza!
La misurazione dei parametri climatici e meteorologici, si sa, sono fondamentali per numerose attività umane: stanno alla base delle previsioni meteorologiche, ma aiutano anche gli agricoltori, ad esempio, a prendere decisioni importanti per la semina del grano. Influenzano fortemente i trasporti o i flussi turistici. Che differenza c'è tra meteo e proiezioni climatiche? Come è possibile misurare il clima se è così variabile e instabile? Lo chiediamo a Gianmaria Sannino, responsabile del Laboratorio di modellistica climatica e impatti dell'ENEA.
La misurazione dei parametri climatici e meteorologici, si sa, sono fondamentali per numerose attività umane: stanno alla base delle previsioni meteorologiche, ma aiutano anche gli agricoltori, ad esempio, a prendere decisioni importanti per la semina del grano. Influenzano fortemente i trasporti o i flussi turistici. Che differenza c'è tra meteo e proiezioni climatiche? Come è possibile misurare il clima se è così variabile e instabile? Lo chiediamo a Gianmaria Sannino, responsabile del Laboratorio di modellistica climatica e impatti dell'ENEA.
Contare e misurare sono capacità ed esigenze che l'uomo possiede da sempre. Sono innate e non sono peculiarità della specie umana. Esistono animali, diversi dall'uomo, che contano e misurano: come ci racconta Giorgio Vallortigara, neuroscienziato dell'Università di Trento. Le esigenze sono diverse da specie a specie. Bisogna saper valutare la quantità di cibo disponibile per la sopravvivenza, ma anche il numero di individui competitor o di partner per assicurarsi un successo riproduttivo. Chiara Albicocco e Federico Pedrocchi vi accompagnano in un viaggio nel mondo delle capacità innate degli animali.
Contare e misurare sono capacità ed esigenze che l'uomo possiede da sempre. Sono innate e non sono peculiarità della specie umana. Esistono animali, diversi dall'uomo, che contano e misurano: come ci racconta Giorgio Vallortigara, neuroscienziato dell'Università di Trento. Le esigenze sono diverse da specie a specie. Bisogna saper valutare la quantità di cibo disponibile per la sopravvivenza, ma anche il numero di individui competitor o di partner per assicurarsi un successo riproduttivo. Chiara Albicocco e Federico Pedrocchi vi accompagnano in un viaggio nel mondo delle capacità innate degli animali.
Si può misurare tutto? I sentimenti umani o il benessere di una persona come si possono valutare quantitativamente? E l'effetto di un farmaco come si stima? Diederik Wiersma, presidente di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, ammette che - in effetti - alcuni elementi sono molto difficili da misurare, in alcuni casi si cercano delle convenzioni o delle mediazioni, in altri non si sa da che parte iniziare… come per la misurazione della coscienza, ad esempio.
Si può misurare tutto? I sentimenti umani o il benessere di una persona come si possono valutare quantitativamente? E l'effetto di un farmaco come si stima? Diederik Wiersma, presidente di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, ammette che - in effetti - alcuni elementi sono molto difficili da misurare, in alcuni casi si cercano delle convenzioni o delle mediazioni, in altri non si sa da che parte iniziare… come per la misurazione della coscienza, ad esempio.
E a proposito di misurazione, cosa si può dire delle prestazioni fisiche, quelle sportive? Negli anni ‘30 i cento metri olimpici si vincevano in 10 secondi e 30. Oggi si viaggia intorno ai 9 e 70. Ma non ci sarà mai un atleta che li correrà in 6 secondi. Si salteranno in alto 5 metri? Dove sono i limiti delle prestazioni umane? Non solo nello sport, ma in generale. La ricerca fisiologica contemporanea sta da tempo lavorando nell'individuazione dei nostri limiti come "macchina". Fino dove riusciamo a spingerci? Lo chiediamo a Stefano Lazzer, docente di metodi e didattica delle attività motorie e sportive dell'Università di Udine.
E a proposito di misurazione, cosa si può dire delle prestazioni fisiche, quelle sportive? Negli anni ‘30 i cento metri olimpici si vincevano in 10 secondi e 30. Oggi si viaggia intorno ai 9 e 70. Ma non ci sarà mai un atleta che li correrà in 6 secondi. Si salteranno in alto 5 metri? Dove sono i limiti delle prestazioni umane? Non solo nello sport, ma in generale. La ricerca fisiologica contemporanea sta da tempo lavorando nell'individuazione dei nostri limiti come "macchina". Fino dove riusciamo a spingerci? Lo chiediamo a Stefano Lazzer, docente di metodi e didattica delle attività motorie e sportive dell'Università di Udine.
Misurare vuol dire creare degli standard validi per tutti. E nelle modernità questi standard devono essere di precisone elevatissima. Una differenza di pochi secondi fra una zona e un'altra nel traffico aereo, potrebbe propagarsi e diventare 10 o 15 minuti, con il risultato che il controllo delle rotte sarebbe molto difficile e gli incidenti innumerevoli. Come si fa a garantire la precisione? O, meglio, la migliore incertezza possibile? Lo chiediamo a Marco Pisani, ricercatore di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
Misurare vuol dire creare degli standard validi per tutti. E nelle modernità questi standard devono essere di precisone elevatissima. Una differenza di pochi secondi fra una zona e un'altra nel traffico aereo, potrebbe propagarsi e diventare 10 o 15 minuti, con il risultato che il controllo delle rotte sarebbe molto difficile e gli incidenti innumerevoli. Come si fa a garantire la precisione? O, meglio, la migliore incertezza possibile? Lo chiediamo a Marco Pisani, ricercatore di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
Il googol è un numero composto da 1 seguito da cento zeri, vale a dire: 10 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000. Questo numero così grande, che in matematica non ha un particolare significato, nasconde una storia molto curiosa. Il matematico Edward Kasner si ingegnò a inventare un nome singolare per un numero che stuzzicava la sua fantasia, il numero 1 seguito da 100 zeri, appunto. Uno dei suoi nipoti gli suggerì il nome "googol" e così fu. Molti anni dopo questo nome caratteristico venne utilizzato da due giovani informatici, Larry Page e Sergey Brin, per la loro nascente società, che per un errore di trascrizione e pronuncia fu poi registrata "Google"!Kasner coniò anche il termine "googolplex" per denotare il numero composto da 1 seguito da un googol di zeri (…che per motivi di spazio non riportiamo). Oggi Googleplex è il nome del quartier generale di Google in California.Un nostro ascoltatore, il matematico e blogger Paolo Alessandrini ci ha segnalato su Facebook questa storia e noi la raccontiamo a voi!
Il googol è un numero composto da 1 seguito da cento zeri, vale a dire: 10 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000. Questo numero così grande, che in matematica non ha un particolare significato, nasconde una storia molto curiosa. Il matematico Edward Kasner si ingegnò a inventare un nome singolare per un numero che stuzzicava la sua fantasia, il numero 1 seguito da 100 zeri, appunto. Uno dei suoi nipoti gli suggerì il nome "googol" e così fu. Molti anni dopo questo nome caratteristico venne utilizzato da due giovani informatici, Larry Page e Sergey Brin, per la loro nascente società, che per un errore di trascrizione e pronuncia fu poi registrata "Google"!Kasner coniò anche il termine "googolplex" per denotare il numero composto da 1 seguito da un googol di zeri (…che per motivi di spazio non riportiamo). Oggi Googleplex è il nome del quartier generale di Google in California.Un nostro ascoltatore, il matematico e blogger Paolo Alessandrini ci ha segnalato su Facebook questa storia e noi la raccontiamo a voi!
Ci sono situazioni nelle quali sarebbe molto importante introdurre misurazioni. Un caso che si può definire clamoroso è quello delle ferrovie europee: non sappiamo quanta elettricità consumano i treni del nostro continente! Oggi si pratica un forfait che le ferrovie pagano alle compagnie elettriche. C'è un nuovo progetto finanziato dall'Unione Europea (MyRailS) per individuare una procedura che consenta di misurare il consumo di ogni singolo treno. Le previsioni dicono che i costi potrebbero ridursi della metà. Con noi in studio Domenico Giordano, coordinatore del progetto europeo MyRailS.
Ci sono situazioni nelle quali sarebbe molto importante introdurre misurazioni. Un caso che si può definire clamoroso è quello delle ferrovie europee: non sappiamo quanta elettricità consumano i treni del nostro continente! Oggi si pratica un forfait che le ferrovie pagano alle compagnie elettriche. C'è un nuovo progetto finanziato dall'Unione Europea (MyRailS) per individuare una procedura che consenta di misurare il consumo di ogni singolo treno. Le previsioni dicono che i costi potrebbero ridursi della metà. Con noi in studio Domenico Giordano, coordinatore del progetto europeo MyRailS.
Quante sono le persone che compongono una folla? Qual è il comportamento che regola le grandi masse di individui? Il pubblico in uscita da un concerto, i viaggiatori in una grande stazione ferroviaria e i turisti in visita al Louvre si comportano in maniera simile e con molti elementi in comune. Le folle hanno delle regole che possono essere modellizzate e previste dagli scienziati che si occupano di dinamica delle folle. Emiliano Cristiani, ricercatore dell'Istituto per le Applicazioni del calcolo del CNR di Roma ci spiega che noi esseri umani ci comportiamo non molto diversamente da un gregge di pecore o da un ‘esercito' di formiche.
Quante sono le persone che compongono una folla? Qual è il comportamento che regola le grandi masse di individui? Il pubblico in uscita da un concerto, i viaggiatori in una grande stazione ferroviaria e i turisti in visita al Louvre si comportano in maniera simile e con molti elementi in comune. Le folle hanno delle regole che possono essere modellizzate e previste dagli scienziati che si occupano di dinamica delle folle. Emiliano Cristiani, ricercatore dell'Istituto per le Applicazioni del calcolo del CNR di Roma ci spiega che noi esseri umani ci comportiamo non molto diversamente da un gregge di pecore o da un ‘esercito' di formiche.
I satelliti che servono per la geolocalizzazione sono collocati a 20mila km di altezza. Quindi un segnale che vada e torni a terra deve percorrere 40mila km. Galileo è il sistema di satelliti italiano, l'analogo del GPS americano. È un sistema di navigazione e localizzazione satellitare concepito per usi civili in grado di offrire un'accuratezza inferiore ai 10 centimetri nel posizionamento. Come vengono utilizzate queste informazioni? Ovviamente per i navigatori delle auto, ma anche per la gestione delle emergenze, per muoversi negli scenari di realtà aumentata e per ricevere sconti dal negozio sotto casa. Chiara Albicocco e Federico Pedrocchi intervistano Ilaria Sesia, ricercatrice presso il Laboratorio di Tempo di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
I satelliti che servono per la geolocalizzazione sono collocati a 20mila km di altezza. Quindi un segnale che vada e torni a terra deve percorrere 40mila km. Galileo è il sistema di satelliti italiano, l'analogo del GPS americano. È un sistema di navigazione e localizzazione satellitare concepito per usi civili in grado di offrire un'accuratezza inferiore ai 10 centimetri nel posizionamento. Come vengono utilizzate queste informazioni? Ovviamente per i navigatori delle auto, ma anche per la gestione delle emergenze, per muoversi negli scenari di realtà aumentata e per ricevere sconti dal negozio sotto casa. Chiara Albicocco e Federico Pedrocchi intervistano Ilaria Sesia, ricercatrice presso il Laboratorio di Tempo di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
La tigre di Bali, il procione di Cozumel o il calamaro gigante, sono alcuni esempi di specie animali ‘fuori standard'. Esistono, cioè, animali affetti da nanismo o gigantismo. Questo accade perché possono esserci situazioni particolari in cui gli animali si incrociano con individui con caratteristiche particolari. Parliamo delle stranezze dell'evoluzione con Telmo Pievani, evoluzionista e docente di Filosofia delle Scienze Biologiche all'Università di Padova.
La tigre di Bali, il procione di Cozumel o il calamaro gigante, sono alcuni esempi di specie animali ‘fuori standard'. Esistono, cioè, animali affetti da nanismo o gigantismo. Questo accade perché possono esserci situazioni particolari in cui gli animali si incrociano con individui con caratteristiche particolari. Parliamo delle stranezze dell'evoluzione con Telmo Pievani, evoluzionista e docente di Filosofia delle Scienze Biologiche all'Università di Padova.
Come si misura la distanza degli astri, stelle e pianeti? Descriviamo le distanze cosmiche insieme a Gisella Clementini, ricercatrice dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) a Bologna. Fino a dove siamo in grado di arrivare? Siamo già oltre il nostro sistema solare… le distanze astronomiche si allungano!
Come si misura la distanza degli astri, stelle e pianeti? Descriviamo le distanze cosmiche insieme a Gisella Clementini, ricercatrice dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) a Bologna. Fino a dove siamo in grado di arrivare? Siamo già oltre il nostro sistema solare… le distanze astronomiche si allungano!
Cosa significa misurare in ambito biologico? Contare i globuli rossi e i globuli bianchi nell'emocromo, ad esempio. Anche il DNA è misurabile, ci spiega Carla Divieto, ricercatrice di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica. Misurare le mutazioni genetiche ci fornisce molte informazioni sullo stato di una malattia oncologica. Arrivare a parametri e misure precise è quanto mai importante per sviluppare strumentazioni biomedicali sempre più sofisticate e attendibili.
Cosa significa misurare in ambito biologico? Contare i globuli rossi e i globuli bianchi nell'emocromo, ad esempio. Anche il DNA è misurabile, ci spiega Carla Divieto, ricercatrice di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica. Misurare le mutazioni genetiche ci fornisce molte informazioni sullo stato di una malattia oncologica. Arrivare a parametri e misure precise è quanto mai importante per sviluppare strumentazioni biomedicali sempre più sofisticate e attendibili.
Qual è la natura della luce? Come possiamo misurarla? Lo chiediamo a Elisabetta Baldanzi, ricercatrice del Istituto Nazionale di Ottica. Per le sue caratteristiche peculiari la luce può essere utilizzata, a sua volta, per misurare. Grazie all'interazione con la materia che attraversa (per riflessione o rifrazione) possiamo ricevere varie informazioni come la distanza, la velocità o la composizione dei materiali. La luce laser infatti viene utilizzata per analizzare gli strati pittorici - ad esempio - così da rilevare i disegni che si celano dietro le celebri tele di Leonardo Da Vinci. I fasci laser ci danno anche informazioni sulla stagionatura del Parmigiano, sulla calibratura delle ciliegie e sulla distanza degli edifici. Una delle ultime applicazioni è relativa alla caratteristica della luce di trasmettere dati. Si pensa di creare una rete Li-Fi (Light-Fi), anziché Wi-Fi, per un'internet sottomarina, per ambienti smart all'interno di case e musei, ma anche per sviluppare semafori in grado di comunicare e geolocalizzare le autovetture.
Qual è la natura della luce? Come possiamo misurarla? Lo chiediamo a Elisabetta Baldanzi, ricercatrice del Istituto Nazionale di Ottica. Per le sue caratteristiche peculiari la luce può essere utilizzata, a sua volta, per misurare. Grazie all'interazione con la materia che attraversa (per riflessione o rifrazione) possiamo ricevere varie informazioni come la distanza, la velocità o la composizione dei materiali. La luce laser infatti viene utilizzata per analizzare gli strati pittorici - ad esempio - così da rilevare i disegni che si celano dietro le celebri tele di Leonardo Da Vinci. I fasci laser ci danno anche informazioni sulla stagionatura del Parmigiano, sulla calibratura delle ciliegie e sulla distanza degli edifici. Una delle ultime applicazioni è relativa alla caratteristica della luce di trasmettere dati. Si pensa di creare una rete Li-Fi (Light-Fi), anziché Wi-Fi, per un'internet sottomarina, per ambienti smart all'interno di case e musei, ma anche per sviluppare semafori in grado di comunicare e geolocalizzare le autovetture.
Misurare vuol dire creare degli standard validi per tutti. E nelle modernità questi standard devono essere di precisone elevatissima. Una differenza di pochi secondi fra una zona e un'altra nel traffico aereo, potrebbe propagarsi e diventare 10 o 15 minuti, con il risultato che il controllo delle rotte sarebbe molto difficile e gli incidenti innumerevoli. Come si fa a garantire la precisione? O, meglio, la migliore incertezza possibile? Lo chiediamo a Marco Pisani, ricercatore di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
Misurare vuol dire creare degli standard validi per tutti. E nelle modernità questi standard devono essere di precisone elevatissima. Una differenza di pochi secondi fra una zona e un'altra nel traffico aereo, potrebbe propagarsi e diventare 10 o 15 minuti, con il risultato che il controllo delle rotte sarebbe molto difficile e gli incidenti innumerevoli. Come si fa a garantire la precisione? O, meglio, la migliore incertezza possibile? Lo chiediamo a Marco Pisani, ricercatore di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
Quante misure esistono in cucina, alcune molto precise, altre molto approssimative. Ad esempio, un cucchiaio di farina… quanta farina contiene? Dipende da quanto è grosso il cucchiaio. Quindi la riuscita della ricetta dipende direttamente dalla dimensione del cucchiaio. Le dosi, si sa, determinano la buona riuscita di una ricetta, quindi la precisione in cucina è quanto mai necessaria. O forse no? Lo chiediamo al fisico bongustaio Davide Cassi, docente di fisica della materia all'Università di Parma.
Quante misure esistono in cucina, alcune molto precise, altre molto approssimative. Ad esempio, un cucchiaio di farina… quanta farina contiene? Dipende da quanto è grosso il cucchiaio. Quindi la riuscita della ricetta dipende direttamente dalla dimensione del cucchiaio. Le dosi, si sa, determinano la buona riuscita di una ricetta, quindi la precisione in cucina è quanto mai necessaria. O forse no? Lo chiediamo al fisico bongustaio Davide Cassi, docente di fisica della materia all'Università di Parma.
Dal grafene ai nanofarmaci, passando per i tessuti autopulenti e per l'asfalto che carica le auto elettriche.Quando le misure, quelle nanometriche, possono cambiarci la vita. Anche nel miliardesimo di metro le dimensioni sono importanti, come ci spiega Alberto Diaspro, direttore del dipartimento di nanofisica all'istituto Italiano di Tecnologia.
Dal grafene ai nanofarmaci, passando per i tessuti autopulenti e per l'asfalto che carica le auto elettriche.Quando le misure, quelle nanometriche, possono cambiarci la vita. Anche nel miliardesimo di metro le dimensioni sono importanti, come ci spiega Alberto Diaspro, direttore del dipartimento di nanofisica all'istituto Italiano di Tecnologia.
Ci sono molte situazioni nelle quali è uso comune parlare di "misura" ma è sbagliato farlo. La misurazione dell'intelligenza è uno di questi casi: il QI (Quoziente Intellettivo). Oggi, molto cambiato rispetto alle origini del sistema, lo si usa per alcune "abilità" mentali molto specifiche. Un secolo fa, invece, il QI apparve come uno strumento rivoluzionario, ma si dimostrò un bluff gigantesco.Adesso si parla di intelligenze, al plurale: come ci spiega Zaira Cattaneo, psicologa dell'Università di Milano-Bicocca.
Ci sono molte situazioni nelle quali è uso comune parlare di "misura" ma è sbagliato farlo. La misurazione dell'intelligenza è uno di questi casi: il QI (Quoziente Intellettivo). Oggi, molto cambiato rispetto alle origini del sistema, lo si usa per alcune "abilità" mentali molto specifiche. Un secolo fa, invece, il QI apparve come uno strumento rivoluzionario, ma si dimostrò un bluff gigantesco.Adesso si parla di intelligenze, al plurale: come ci spiega Zaira Cattaneo, psicologa dell'Università di Milano-Bicocca.
Si pensa sempre alle misure di base, il tempo, il peso, la temperatura, ma ve ne sono molte altre, importanti, che sono determinanti per garantire le più diverse attività umane. Misurare l’umidità, per esempio, sembrerebbe un obiettivo importante per le previsioni meteorologiche, e infatti lo è. Tuttavia, in un paese come il nostro, la misura dell’umidità è una funzione fondamentale per l’industria dei salumi, che devono stare mesi in magazzini di stagionatura. Ne parliamo con Denis Smorgon, ricercatore di INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.