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VIDEO: L'elezione di Papa Leone XIV ➜ https://www.youtube.com/watch?v=Nvj6jdSqeDoTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8162IL FASCINO DEL CONCLAVE SMENTISCE L'IDEA CHE LA CHIESA NON INTERESSI PIU' A NESSUNO di Raffaella Frullone L'emittente statunitense Abc lo scrive a caratteri cubitali «Gli occhi del mondo sono puntati sulla Città del Vaticano mentre si apre il conclave per eleggere il prossimo Papa». E sono veramente "gli occhi", le orecchie e le telecamere di tutto il mondo quelli che si stanno posizionando sul comignolo della Sistina che da domani inizierà a fumare.Per misurare la globalità dell'interesse basta dare uno sguardo alle testate internazionali che segnano il conto alla rovescia: «133 cardinali arrivano in Vaticano... L'elezione papale sta per iniziare» titola il quotidiano coreano Hankyoreh, «I cardinali si isolano prima del Conclave segreto per eleggere il nuovo Papa» gli fa eco il quotidiano ugandese Monitor. Non è da meno l'interesse nella fredda Norvegia, dove il principale quotidiano mette on line un articolo dal titolo «Nove "curiosità" sul conclave: lo scrutinio segreto per eleggere il nuovo papa». Da giorni in sostanza, in media di tutto il mondo sembrano non parlare d'altro: dall'inglese Time al francese Figaro, dallo spagnolo El mundo fino al Jerusalem Post, passando per Al Jazeera.Non fanno eccezione i media di casa nostra, nemmeno la Gazzetta dello Sport e Vanity Fair si sottraggono dal coro di articoli e interviste sul Conclave, per non parlare dei social, che nell'ultima settimana sono state un'esplosione di contenuti inerenti ai cardinali, al cosiddetto "toto Papa", analisi e controanalisi, pronostici, reel che spaziano dal serio al faceto, caroselli che spiegano, frammenti di interviste, interventi e parole dei protagonisti. Tutto merita sembra essere diventato estremamente affascinante di questo rito che, sulla carta, rappresenta quello che il mondo normalmente avversa. Almeno per tre motivi.Il Conclave è medievale. Pensateci, cardinali chiusi in una stanza, lontani dal mondo reale, per eleggere un leader assoluto, un monarca in carica a vita, in una società che invece invoca partecipazione. In un'epoca di reality show, dove tutto è sotto i riflettori, non c'è niente di più anacronistico. Il mondo invece ha bisogno di confronti aperti, processi democratici, trasparenza.Il conclave è un rito, e i riti sono da superare. Le cerimonie sono ripetitive, fondate su una tradizione che non parla più all'uomo contemporaneo, appaiono oggi come un vestito stretto per la generazione dei millenial, sono una proposta anacronistica. Le liturgie poi sono gabbie incapaci di accogliere le molteplici e variegate forme di spiritualità che il mondo può esprimere.Il Conclave è sessista. E' l'emblema di un potere che esclude le donne. Solo uomini - cardinali - possono eleggere il papa - uomo naturalmente - perpetuando un modello gerarchico e maschile che ignora metà dell'umanità. In un mondo che avanza verso l'equità, e in cui la parità di genere è il nuovo dogma, è inaccettabile che le donne restino escluse non solo dal voto, ma persino dal dibattito. La fede non dovrebbe mai essere ostaggio del patriarcato.Eppure. Il Conclave continua ad affascinare. Perché parla di verità. Al mondo frenetico e confuso, che corre a ritmo di social, il Conclave contrappone una realtà lenta, ordinata, solenne, radicata nella tradizione. Mentre tutto cambia, la Chiesa non cambia, perché ha ancora qualcosa da dire. Non è antica, non è moderna, è eterna. E per questo parla a ogni generazione. Il conclave non è uno spazio per qualunque opinione, ma un rito sacro che segna il legame tra terra e cielo. E non elegge un influencer o un leader politico, ma una guida chiamata all'audacia di ribadire cosa è bene e cosa è male alla luce della Rivelazione. Oggi si chiudono le porte. E sarà silenzio. Gli occhi di tutti saranno puntati su quel comignolo che rappresenta tutto quello che il mondo dice di detestare. Ma che in fondo, oggi come ieri, cerca.Nota di BastaBugie: Federica Di Vito nell'articolo seguente dal titolo "L'irresistibile fascino del comignolo" spiega il paradosso di un mondo che nel misero tentativo di rifuggire Dio, sfugge a se stesso.Ecco l'articolo completo pubblicato sul sito del Timone l'8 maggio 2025:Gli occhi del mondo sono puntati su un comignolo. Affascinante, attraente, a tratti irresistibile. Mera curiosità umana? Senz'altro c'è anche quella. Ma basta a spiegare piazza San Pietro gremita di circa 45 mila persone tra giornalisti attenti e turisti dall'andatura distratta? La copertura mondiale su tutti i media esistenti? Gli innumerevoli reportage su giuramenti, liturgie, inni, arte e storia del conclave e della Cappella Sistina? Il boom di streaming per "Conclave" su Netflix?Certo, chi ha fede sta aspettando il vicario di Cristo in terra, «l'apostolo Pietro che ritorna», in questi termini si è espresso il cardinale Battista Re nell'omelia della Missa pro eligendo Papa. Ma tutti gli altri? Non credenti, atei, agnostici... perché rimangono magnetizzati dal comignolo nell'attesa della fumata bianca?Innanzitutto, c'è una buona dose di fascino per riti secolari, un salto nelle radici della nostra civiltà. Sì, esattamente quella civiltà che la cancel culture cerca di sradicare. Quel latino che suscita grandi polemiche in chi non lo vorrebbe nelle scuole, soppiantato magari da ore di educazione sessuale. Quello stesso latino che poi affascina insieme a incensi e litanie. Insomma, nonostante la smania di "cancellare", rimane innegabile a chiunque che la Chiesa abbia regalato all'umanità duemila anni di bellezza, sacralità, solennità. E, è l'interesse universale di questi giorni a confermarcelo, continua a farlo.In secondo luogo, risiede in tutti un'aspirazione primaria, quasi fisiologica. Ed è così che all'"Extra omnes" un brivido ci percorre la schiena. Di fronte al giuramento di segretezza e sacralità ci sentiamo tutti sorvegliati, quasi dovessimo votare anche noi al cospetto del Giudizio universale di Michelangelo. L'intonazione del Veni creator Spiritus risveglia nell'uomo l'anelito a Dio. Così rimaniamo per giorni a osservare un tempo sospeso, un luogo velato, l'incontro sottile tra Cielo e terra. Tutti lasciamo che quelle corde dell'anima troppo spesso inesplorate vengano toccate da un sacro atavico.Tanti intuiscono le realtà velate della fede e ne assaporano la Presenza reale, saldi su quei dogmi che nutrono la vita dei fedeli di tutte le latitudini. E molti si ritrovano incerti sulla sostanza, ma attratti dalla forma. È il paradosso di un mondo che nel misero tentativo di rifuggire Dio, sfugge a se stesso. E che oggi pende letteralmente da un comignolo. Appeso al desiderio di conoscere il volto dell'uomo che si affaccerà dalla loggia centrale del Vaticano. Incuriosito da un conclave segreto. Sembra la convivenza di due mondi opposti, chi attende e prega e chi attende senza sapere cosa fare o pensare. Mondi che si ritrovano vicini, persi nell'istante in cui le porte si chiudono e da lì è mistero. Per tutti, per chi conosce il Mistero rivelato e chi ammira quasi inconsapevolmente un mistero fuori dal tempo e dallo spazio.LEONE ABITERA' NELL'APPARTAMENTO PAPALE DEL PALAZZO APOSTOLICO?Stefano Chiappalone nell'articolo seguente dal titolo "Rimossi i sigilli, Leone potrebbe traslocale in terza loggia" spiega che il nuovo pontefice ha riaperto l'appartamento papale del Palazzo Apostolico. E si fa sempre più probabile l'ipotesi che torni ad abitarvi.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il12 maggio 2025:Leone XIV ieri è salito sulla terza loggia del Palazzo Apostolico per riaprire l'appartamento papale e rimuovere i sigilli apposti nel momento in cui è stata dichiarata la sede vacante il 21 aprile scorso. Il Papa era accompagnato dal camerlengo card. Farrell, dal segretario di Stato card. Parolin, dal sostituto per gli Affari Generali mons. Peña Parra, dal segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali mons. Gallagher, e dal reggente della Casa Pontificia, mons. Sapienza. È questo uno dei primi atti di ogni nuovo pontificato, compiuto a suo tempo anche da Francesco, che tuttavia ne utilizzò soltanto biblioteca e studio, preferendo risiedere a Santa Marta - e trasformando comunque in residenza papale un piano di quella che era ed è una struttura alberghiera.Si fa sempre più verosimile l'ipotesi che Leone XIV torni ad abitare nel Palazzo Apostolico, nell'appartamento (tutt'altro che lussuoso, se non secondo certa narrativa) in cui hanno abitato i predecessori fino alla rinuncia di Benedetto XVI. La richiesta al pontefice ancora ignoto sarebbe emersa nel corso delle congregazioni generali che hanno preceduto il conclave, a sanare una delle varie anomalie degli ultimi anni. «Diversi cardinali, nella disamina sullo stato generale della Chiesa, a tal proposito, hanno tirato in ballo anche la questione della dimora papale», riferisce Franca Giansoldati su Il Messaggero, «facendo notare all'assemblea che occorre recuperare la tradizionale residenza pontificia nel Palazzo Apostolico come è sempre stato fino all'arrivo di Francesco, il quale, tra le varie anomalie, ha terremotato anche questo simbolo». Senza contare i problemi logistici, sia in termini di sicurezza che quelli legati inevitabilmente all'incuria di un appartamento non più abitato.Se così fosse, ritornerebbe anche un segno molto significativo per i fedeli che fino al 2013, trovandosi a passare in piazza San Pietro nelle ore serali, alzando lo sguardo potevano vedere la finestra illuminata e sapere che "Pietro è lì".
Innanzitutto amo, auguri a tutte le mamme, le vostre, le nostre, quelle che stanno direttamente ascoltando POV e anche a chi è madre ma non per forza di un essere umano, magari di un animale domestico, o del vostro partner che talvolta vi vede più come una mamma che gli rassetta la vita che una persona con cui copulare la sera. Insomma, auguri mamme
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8132OGGI A SCUOLA MI HANNO SPIEGATO COME CAMBIARE SESSO "Oggi a scuola un attivista Lgbt ha spiegato come cambiare sesso - Giulio, 13 anni"."Oggi a scuola ci hanno letto una favola in cui la principessa era un uomo - Anna, 8 anni"."La mia scuola ha permesso anche ai maschi di usare i bagni delle femmine - Matilde, 16 anni".Sono questi i messaggi, accompagnati dai volti di bambini e adolescenti con uno zaino scolastico sulle spalle, che campeggiano sui manifesti della nuova campagna nazionale di affissioni lanciata lo scorso 7 aprile da Pro Vita & Famiglia onlus per chiedere una legge che impedisca lo svolgimento di qualsiasi progetto sulla fluidità di genere in aula, il consenso informato preventivo dei genitori su ogni attività sensibile, la possibilità per le famiglie di poter esonerare i propri figli dai corsi gender è infine lo Stop agli attivisti LGBTQ+ nelle scuole.Si tratta di oltre 50 affissioni in tutta Roma - e che nelle prossime settimane toccheranno le altre principali città italiane - ma che hanno in pochissime ore scatenato un polverone mediatico oltre che una vera e propria reazione violenta e censoria, quasi da dittatura, da parte tanto del Comune di Roma Capitale quanto dal mondo Lgbt. Vi spieghiamo perché sono tutte accuse infondate e perché i nostri manifesti sono tutt'altro che illegali.LA CENSURA DI ROMA CAPITALENon sono durati neanche 24 ore, infatti, i nostri manifesti, che subito è arrivata la richiesta di rimozione da parte dell'amministrazione di Roma Capitale, tra l'altro con motivazioni assurde, false e ideologiche, volte solo a screditare e gettare fango sulla buona fede del messaggio delle affissioni. Il Comune, infatti, ha chiesto alle ditte concessionarie di rimuoverli in tutta la città poiché "segnati da stereotipi nella rappresentazione della comunità Lgbtqai+, rappresentata come minaccia e dannosa per lo sviluppo dei bambini e dell'infanzia". La Campagna di affissioni infatti, sarebbe - secondo l'amministrazione - offensiva "delle declinazioni di identità sessuale diverse da quella tradizionale" e contraria «alle politiche di genere portate avanti da Roma Capitale". E' palese che siano tutti patetici pretesti per giustificare l'ennesima e vergognosa censura a opera di uno squadrismo Lgbt ormai istituzionalizzato, in piena violazione del diritto costituzionale alla libertà di espressione contro cui ovviamente Pro Vita & Famiglia farà ricorso in Tribunale, come ha già annunciato Jacopo Coghe, portavoce dell'associazione. Non si deve infatti dimenticare che l'ideologizzazione di Roma, a chiare tinte arcobaleno, è ormai cosa nota e radicati da anni, fin da quando l'attuale amministrazione guidata dal sindaco Roberto Gualtieri a creato un apposito Ufficio per i diritti Lgbtiqia+ e ci ha messo a capo Marilena Grassadonia, già in passato presidente di "Famiglie Arcobaleno".GLI ATTI VANDALICICome se non bastasse la già vergognosa censura del Comune, sempre nel giro di meno di 24 ore su molti dei manifesti di Pro Vita & Famiglia si è abbattuta l'altra mannaia a cui l'associazione è ormai - ahinoi - abituata da anni, ovvero quella della violenza vandalica. Le affissioni, infatti, sono state danneggiate e strappate da parte di ignoti. Il solito modus operandi che agisce su due binari, quello istituzionale e quello "da strada", ma che converge nell'unico obiettivo di chi la pensa diversamente: quello di tappare la bocca e non far circolare la libera manifestazione del pensiero altrui, in barba al dettato Costituzionale.Ma la vergogna censoria non finisce qui. A dar man forte a Comune e vandali, ci ha infatti pensato il mondo Lgbtqia+, che è insorto contro i manifesti di Pro Vita & Famiglia, chiedendo apertamente la rimozione, auspicandola e parlando - anche qui, in modo del tutto falso e lontanissimo dalla verità - di illegalità o inappropriatezza delle affissioni. Per esempio Arcigay Roma, che ha dichiarato che «le affissioni che tappezzano Roma veicolano messaggi lesivi della dignità delle persone Lgbtqia+, promuovendo stereotipi dannosi e alimentando un clima di discriminazione e intolleranza» e chiedendo apertamente al Comune «di rimuovere i manifesti per il loro contenuto discriminatorio e lesivo dei diritti individuali».A fare da eco +Europa che falsifica la realtà e attacca la buona fede dell'associazione parlando di «manifesti manipolatori» e di voler «generare paura e odio». Inoltre sempre +Europa propina fake news quando afferma che «nessuno obbliga» nelle scuole «le bambine a immaginarsi principi invece che principesse» poiché purtroppo ci sono decine se non centinaia di prove di progetti e iniziative gender nelle scuole italiano di ogni ordine e grado che vanno proprio in questa direzione.A inserirsi in questo mare magnum di polemica e falsità, anche la nota attivista arcobaleno e avvocato Cathy La Torre, che ha addirittura chiamato i suoi follower a una «rivolta civile» e a denunciare ogni qual volta si vede per strada uno dei nostri manifesti. Secondo La Torre, infatti, la legittima Campagna "Mio Figlio No" di Pro Vita & Famiglia non è espressione di un'opinione o di una libertà, ma è addirittura «propaganda illegale, discriminatoria, lesiva dei diritti».PERCHÉ I NOSTRI MANIFESTI SONO LEGALINiente di più falso. Innanzitutto, infatti, le affissioni della onlus non sono né discriminatori né lesivi di alcun diritto altrui, poiché portano avanti una legittima campagna per tutelare la libertà educativa dei genitori, il consenso informato preventivo e non attaccano nessuna persona né alcuna categoria. E non sono nemmeno illegali. Ecco perché.L'amministrazione Gualtieri, nella richiesta di rimozione, cita l'art. 12 bis del Regolamento comunale e l'art. 23 c. 4 bis del Codice della Strada per definire le affissioni: "lesive della libertà di orientamento sessuale e identità di genere"/"segnate da stereotipi contro la comunità Lgbtqai+"/"contrarie alle politiche di genere di Roma Capitale". Il punto è che sia il Regolamento che il Codice riguardano solo pubblicità commerciali e non le campagne sociali come quelle di Pro Vita & Famiglia. Inoltre l'art. 23 c. 4 bis è inapplicabile poiché mancano del tutto i decreti attuativi. Come se non bastasse, il Comune non può censurare opinioni "contrarie alle politiche" che promuove perché è palesemente una roba da regime.L'unico atto illegale, quindi, è la censura del Comune di Roma, poiché va contro l'Art. 21 della Costituzione Italiana che recita: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione".La Consigliera regionale del Lazio Chiara Iannarelli, esponente di FdI, è intervenuta per esprimere solidarietà nei confronti di Pro Vita & Famiglia onlus. L'attuale vicepresidente della Commissione Lavoro, Formazione, Politiche Giovanili, Pari Opportunità, Istruzione e Diritto allo Studio ha dichiarato che «viviamo in un mondo alla rovescia, dove manifesti che si oppongono all'imposizione di contenuti legati all'ideologia Lgbtia+ nelle scuole vengono censurati come accade nei regimi totalitari. È assurdo che la stessa amministrazione che nega il consenso informato ai genitori promuova corsi obbligatori fin dagli asili, spesso condotti da attivisti, per "decostruire gli stereotipi di genere", distruggendo così punti di riferimento fondamentali per lo sviluppo dei bambini. Da anni - ha aggiunto Iannarelli - si diffonde nelle scuole la teoria della fluidità di genere e del transessualismo, ignorando i gravi rischi legati all'uso di bloccanti della pubertà, già ampiamente criticati dalla comunità scientifica. Ma tutto ciò, per il Comune di Roma, è considerato normale, perché perfettamente coerente con la propria visione ideologica», ha concluso.
VIDEO: Canzone su suor Clare ➜ https://www.youtube.com/watch?v=DVtepqmqJCoTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8096LA STORIA DI SUOR CLARE CROCKETT NEL LIBRO ''SOLA CON IL SOLO'' di Valerio Pece Della vulcanica e affascinante suor Clare Crockett, morta a 33 anni nel terribile terremoto che nel 2016 colpì l'Ecuador, la Nuova Bussola si era già occupata. Esattamente il 16 aprile di cinque anni fa la suora irlandese saliva al Cielo insieme a cinque candidate del Focolare della Madre e ad altri 400 ecuadoriani. In sua memoria esce oggi, nella traduzione italiana, il libro che descrive la sua figura: "Suor Clare Crockett. Sola con il Solo". Lo ha scritto suor Kristen Gardner, trentaquattrenne di Columbus, Ohio, che per via degli anni del postulandato passati insieme è stata molto vicina a suor Clare. Suor Kristen presenterà ufficialmente il libro, rispondendo alle domande del pubblico, alle ore 20 di oggi.Raggiunta dalla Bussola a poche ora dalla presentazione di "Sola con il Solo", la suora americana ci racconta i singolari inizi, indiscutibilmente guidati da Dio in ogni dettaglio, di quella consorella morta in odore di santità. «Possiamo dire che il Signore si servì di un equivoco. All'invito di un'amica per "un viaggio gratis in Spagna", la giovane Clare Crockett rispose con un "sì" entusiasta. Della Spagna, però, cercava il sole e le spiagge, si ritrovò invece catapultata dentro un'intensa settimana di spiritualità in un antico monastero. L'aspirazione della giovane Clare in quel momento della sua vita era una sola: camminare sul tappeto rosso di Hollywood. Sognava di fare l'attrice e aveva tutti i numeri per farlo: voce, bellezza, personalità. Eppure, in quel Venerdì Santo del 2000, a 17 anni, mise da parte tutti i suoi sogni per un sogno più grande. Successe esattamente nell'attimo in cui incontrò da sola Cristo Crocifisso».PERCHÉ CONTINUI A FERIRMI?Quel passo, però, non fu semplice. Aggiunge suor Kristen: «Dopo quella forte esperienza estiva, tornata in Irlanda, Clare ricade nello stile di vita che aveva lasciato: partecipa alle riprese di un film ("Sunday", di Charles McDougall, regista di successo e autore della serie televisiva "Sex and the City", ndr) e il peccato torna a regnare nella sua anima». In una testimonianza confluita in "O tutto o niente!" - il commovente docufilm curato sempre da suor Kristen Gardner - fu la stessa suor Clare a confessarlo: «Vivevo male, in peccato mortale. Bevevo molto, iniziai a fumare droghe, continuavo a far tardi con gli amici. Ero uguale a prima, non avevo la forza di tagliare con tutto. Ovviamente non avevo questa forza solo perché non avevo chiesto aiuto al Signore». Il Signore però voleva fortissimamente il cuore di quella ragazza. Così, una notte che Clare esagerò con l'alcol, sentì Gesù che le diceva: «Perché continui a ferirmi?».Suor Kristen Gardner confessa che furono due i momenti più difficili per la suora irlandese. «È vero che l'estate successiva a quella in cui partecipò alla Settimana Santa in Spagna - racconta la biografa di suor Clare alla Bussola - entrò da postulante nella nostra casa. È vero anche, però, che il suo manager la tartassava, chiamando un giorno sì e uno no per parlarle del ruolo da protagonista che avrebbe avuto in un nuovo film. Era il 2001. Non fu semplice per Clare, ma vinse l'amore per il Signore».L'altro momento in cui suor Clare fu fortemente tentata fu l'anno prima di diventare suora. «Eravamo negli Stati Uniti, e il diavolo non poteva lasciarla in pace prima dell'appuntamento più importante», confida suor Kristen. «Leggendo attentamente i sei diari personali della nostra amata consorella, ci ha sorpreso un passaggio legato proprio a quel momento. Non sappiamo con quale modalità, ma suor Clare ricevette dal Signore queste precise parole: "Se tu non riuscirai a camminare, io ti prenderò in braccio ma tu non mi lasciare". Parole fortissime che lei ripeté in pubblico più volte e in tutta semplicità».Le missioni a cui partecipò la suora nata a Derry nel 1982 sono state molte, faticose e multiformi. Lavorò a Belmonte, in Spagna, con le sfortunate ragazze di un collegio; quindi fu spostata a Jacksonville, in Florida, dove insegnò inglese e religione ai bambini della scuola dell'"Assunzione". Nel 2010 tornerà in Spagna, questa volta a Valencia, per assistere spiritualmente i malati in fase terminale. Un apostolato difficile. «Sicuramente arduo - ribadisce suor Kristen alla Bussola -, ma suor Clare ha sempre lavorato ovunque con la stessa gioia, qualunque opera prestasse. Era una trascinatrice infaticabile. Per capirla possiamo pensare all'immagine dell'"assegno in bianco": ogni giorno offriva al Signore un assegno in bianco affinché Egli potesse chiederle tutto ciò che voleva».SOLA CON IL SOLOIl titolo del libro, «Sola con il Solo», è preso dal motto che lo spagnolo Padre Rafael Alonso, settantatreenne fondatore del Focolare della Madre, diede a Clare Crockett il giorno in cui questa emise i voti perpetui. «In realtà - racconta suor Kristen - nella scelta del motto da parte del nostro fondatore, che a quella ragazza che andava a parlargli fumando ha creduto fin dal primissimo incontro, si nasconde un doppio significato. Innanzitutto, il giorno in cui prese i voti, a differenza di quanto comunemente accade, suor Clare si trovò sola. Dovevano essere in quattro suore ma tre lasciarono il Focolare poco prima. L'altro motivo è che nel già ricordato Venerdì Santo del 2000, quando Clare, mettendosi in fila con le mani in tasca, baciò la croce, si trovò sola con il Crocifisso. "Sola con il Solo", appunto. Senza, cioè, quelle maschere che facevano di lei una persona irresistibile, perennemente "contesa" ma fondamentalmente incapace di rimanere sola davanti alla sua vita».In effetti quel faccia a faccia in solitaria per l'allora diciassettenne Clare - che a 15 anni già presentava programmi giovanili per Channel 4 (tra più importanti canali televisivi del Regno Unito) e che veniva corteggiata dall'emittente statunitense Nickelodeon - si rivelò una catarsi, il vero spartiacque della sua vita. A liturgia conclusa le cronache raccontano che la trovarono con le lacrime agli occhi: «È morto per me! Mi ama! Perché nessuno me l'ha detto prima?».Il libro nei mesi scorsi è già uscito in inglese e spagnolo. «Ci sono arrivate moltissime mail - spiega al nostro giornale suor Kristen - e la cosa che colpisce è che i messaggi arrivano da tutte le fasce d'età: i ragazzi sono affascinati dalla prima parte della sua vita, dal salto enorme fatto da suor Clare, dal suo stile da "O tutto o niente!"; le altre persone, invece, sono impressionate dalla profondità e maturità spirituale che dimostrò dopo. In ogni caso i 33 anni di vita terrena di suor Clare, con gli innumerevoli aneddoti e gli abissi d'amore attinti dai suoi preziosi diari, contengono un messaggio speciale per ognuno e sono una chiamata alla santità per tutti».Nota di BastaBugie: Ermes Dovico nell'articolo seguente dal titolo "Aperta la causa di suor Clare Crockett, nuova stella di Dio" racconta che è stata proclamata serva di Dio la religiosa nordirlandese ed ex attrice, morta a 33 anni, la cui vita sta ispirando e restituendo speranza a innumerevoli persone.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 14 gennaio 2025:Domenica 12 gennaio, nella cattedrale di Alcalá de Henares (Spagna), è stata aperta solennemente la causa di beatificazione di suor Clare Crockett (14 novembre 1982 -16 aprile 2016). La giovane nordirlandese, appartenente alle Serve del Focolare della Madre e vittima del tremendo terremoto che colpì l'Ecuador il 16 aprile di nove anni fa, gode perciò adesso del titolo di serva di Dio.A presiedere la cerimonia il vescovo Antonio Prieto Lucena, alla cui diocesi è stata concessa la competenza sulla causa, dopo il benestare dell'arcidiocesi ecuadoregna di Portoviejo (sul cui territorio è avvenuta la morte della religiosa) e del Dicastero per le Cause dei Santi. Come ha spiegato il vescovo di Alcalá, il tribunale eletto per studiare la causa a livello diocesano avrà adesso il compito di «indagare approfonditamente la vita, le virtù, la fama di santità e le grazie e i favori ricevuti per intercessione di suor Clare, per provare l'eroicità delle sue virtù».Se le virtù eroiche saranno provate, suor Clare potrà essere proclamata venerabile, passo che precede l'eventuale beatificazione (per la quale servirà poi il riconoscimento di un miracolo per sua intercessione) e canonizzazione (per la quale è richiesto, in via ordinaria, un secondo miracolo). Queste, in breve, le tappe fondamentali prima che suor Chiara Maria della Trinità e del Cuore di Maria - secondo il suo nome in religione completo e italianizzato - possa essere dichiarata santa.In attesa che la Chiesa cattolica studi la causa con la dovuta prudenza, la fama di santità di suor Clare è già diffusa in mezzo mondo. E dalle testimonianze emerge come Gesù stia continuando a servirsi di questa sua sposa come uno strumento prediletto del suo piano di salvezza. «La sua gioia traboccante ha condotto molte anime, soprattutto di giovani, a scoprire che la vera felicità si trova unicamente in Dio.
"Ti ricordi di Sarah Leroy?" è un romanzo che ha avuto un grande successo in Francia, scritto da Marie Vareille (Rizzoli - traduz. Sara Arena). Tutto gira intorno a un mistero, ossia la scomparsa di un'adolescente, Sarah, avvenuta nel settembre del 2001. La sua storia viene raccontata da una narratrice che preferisce restare anonima e che ripercorre le vicende dal '92 in poi. Innanzitutto l'incontro fra Sara e Angelique da bambine in un cimitero al funerale della mamma di Sarah. Poi c'è la loro amicizia, solida e simbiotica, i rapporti di Sarh con la matrigna e i figli di lei. Ma improvvisamente qualcosa spezza il legame fra le due adolescenti e poco tempo dopo Sarah scompare. A distanza di vent'anni Funny, sorella di Angelique, ormai giornalista in carriera, torna nella cittadina per fare un reportage sul quel caso di cronaca. Insieme alla figliastra cercherà di capire cosa era accaduto a Sarah e se chi è finito in carcere è veramente colpevole. Una storia fatta di bugie, omissioni e patti segreti. Nella seconda parte parliamo di "Il segno del comando" (Rai Libri) di Loredana Lipperini. Un romanzo che trae spunto dall'omonimo sceneggiato in andato in onda nel 1971, un romanzo gotico in cui ci sono misteri, atmosfere inquietanti, elementi sovrannaturali, luoghi e oggetti simbolici. Il protagonista è un inglese, Edward Forster, professore a Cambridge, massimo esperto del poeta Byron. Viene in Italia per tenere una conferenza British Counsil di Roma, ma viene anche perché ha ricevuto uno strano invito da tale Marco Tagliaferri che lui non conosce. A Roma il professor Forster incontra una donna affascinante ed enigmatica, Lucia, e si trova coinvolto in una serie di vicende insolite che mettono in dubbio la sua razionalità. Del resto, come dice lo stesso Forster, "Roma è una città di fantasmi".
Il matrimonio tra Generali e la francese Natixis, già approvato lo scorso fine settimana dal Comitato per gli investimenti del Gruppo assicurativo italiano, ha, dunque, ottenuto il via libera anche dal Consiglio di amministrazione di Generali. Di conseguenza, l'iniziativa - che ha sollevato non pochi dubbi sia a livello politico, che finanziario - sembra ormai avviata verso il suo sbocco finale, che consiste nella creazione del più importante gruppo europeo nella gestione del risparmio. Ma quali sono i vantaggi ed i rischi - ammesso che questi esistano realmente – connessi all'accordo in questione? Innanzitutto, va detto che la joint venture tra Generali e Natixis Investment Managers, porta alla formazione di un gruppo da 1.900 miliardi di patrimoni in gestione, che si collocherebbe al nono posto nel mondo per masse gestite ed al primo in Europa. Per quanto riguarda la conduzione del nuovo gigante del risparmio, il gruppo triestino e quello parigino hanno pensato ad una una governance paritetica, nella quale ognuna delle due Società deterrà il 50% delle attività, con un Consiglio di amministrazione composto da rappresentanti di entrambe le parti e tre consiglieri indipendenti, mentre la holding principale avrà sede ad Amsterdam. In teoria ed in base a quanto dichiarato dai promotori della joint venture, da essa dovrebbero derivare accresciute e diversificate opportunità di investimento per tutta la clientela europea. Tuttavia, soprattutto tra i soci italiani di Generali, sono emerse non poche perplessità circa il rischio inerente l'eventuale passaggio del controllo dei risparmi di casa nostra ad un'entità che sarà pur sempre caratterizzata anche da una rilevantissima presenza francese. E stiamo, essenzialmente, parlando delle somme affidate a Generali dai sottoscrittori delle sue polizze vita, per un importo di ben 650 miliardi, che equivalgono – tanto per chiarirci meglio le idee - a poco meno di un quarto del nostro debito pubblico nazionale. E proprio a proposito di debito pubblico, viene anche da chiedersi se, considerato che Generali è uno dei maggiori investitori nei titoli di Stato italiani con un'esposizione di 37 miliardi di euro, un possibile allontanamento dei nostri risparmi dagli usuali presidi di controllo nazionali, non comporti pure il pericolo di dover subire ripercussioni indesiderate proprio sulla gestione di queste emissioni del Tesoro che, per il nostro Paese, sono di natura veramente strategica. Ma a gettare acqua sul fuoco è l'amministratore delegato di Generali, il francese Philippe Donnet, secondo il quale si tratta di dubbi davvero infondati, dal momento che tutte le decisioni sugli investimenti in Btp italiani “spettano e continueranno a spettare al Consiglio di amministrazione di Generali”. Pertanto, Donnet si dice sicuro del fatto che i benefici di questa operazione saranno presto riconosciuti da tutti i soggetti interessati. In primis, dagli Italiani. E a noi non resta che sperare che sarà davvero così. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Il matrimonio tra Generali e la francese Natixis, già approvato lo scorso fine settimana dal Comitato per gli investimenti del Gruppo assicurativo italiano, ha, dunque, ottenuto il via libera anche dal Consiglio di amministrazione di Generali. Di conseguenza, l'iniziativa - che ha sollevato non pochi dubbi sia a livello politico, che finanziario - sembra ormai avviata verso il suo sbocco finale, che consiste nella creazione del più importante gruppo europeo nella gestione del risparmio. Ma quali sono i vantaggi ed i rischi - ammesso che questi esistano realmente – connessi all'accordo in questione? Innanzitutto, va detto che la joint venture tra Generali e Natixis Investment Managers, porta alla formazione di un gruppo da 1.900 miliardi di patrimoni in gestione, che si collocherebbe al nono posto nel mondo per masse gestite ed al primo in Europa. Per quanto riguarda la conduzione del nuovo gigante del risparmio, il gruppo triestino e quello parigino hanno pensato ad una una governance paritetica, nella quale ognuna delle due Società deterrà il 50% delle attività, con un Consiglio di amministrazione composto da rappresentanti di entrambe le parti e tre consiglieri indipendenti, mentre la holding principale avrà sede ad Amsterdam. In teoria ed in base a quanto dichiarato dai promotori della joint venture, da essa dovrebbero derivare accresciute e diversificate opportunità di investimento per tutta la clientela europea. Tuttavia, soprattutto tra i soci italiani di Generali, sono emerse non poche perplessità circa il rischio inerente l'eventuale passaggio del controllo dei risparmi di casa nostra ad un'entità che sarà pur sempre caratterizzata anche da una rilevantissima presenza francese. E stiamo, essenzialmente, parlando delle somme affidate a Generali dai sottoscrittori delle sue polizze vita, per un importo di ben 650 miliardi, che equivalgono – tanto per chiarirci meglio le idee - a poco meno di un quarto del nostro debito pubblico nazionale. E proprio a proposito di debito pubblico, viene anche da chiedersi se, considerato che Generali è uno dei maggiori investitori nei titoli di Stato italiani con un'esposizione di 37 miliardi di euro, un possibile allontanamento dei nostri risparmi dagli usuali presidi di controllo nazionali, non comporti pure il pericolo di dover subire ripercussioni indesiderate proprio sulla gestione di queste emissioni del Tesoro che, per il nostro Paese, sono di natura veramente strategica. Ma a gettare acqua sul fuoco è l'amministratore delegato di Generali, il francese Philippe Donnet, secondo il quale si tratta di dubbi davvero infondati, dal momento che tutte le decisioni sugli investimenti in Btp italiani “spettano e continueranno a spettare al Consiglio di amministrazione di Generali”. Pertanto, Donnet si dice sicuro del fatto che i benefici di questa operazione saranno presto riconosciuti da tutti i soggetti interessati. In primis, dagli Italiani. E a noi non resta che sperare che sarà davvero così. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Il 19 dicembre scorso Luigi Mangione è stato arrestato e incarcerato con l'accusa di aver ucciso Brian Thompson, CEO di United Healthcare. Mangione si è subito dichiarato NON COLPEVOLE e ora è in attesa di processo. Nel frattempo i social sono letteralmente esplosi di fronte a questa sorte di anti-eroe che sembra ispirarsi a Ted Kaczynski, l'originale Unabomber statunitense. Mangione infatti è già diventato un idolo per milioni di persone, un moderno antieroe che incarna uno spirito rivoluzionario e anti-sistema molto diffuso a tutti i livelli della società. Ovviamente non sappiamo se sia effettivamente colpevole, al momento è soltanto un sospettato in attesa di giudizio. Innanzitutto bisognerà vedere se si riuscirà ad arrivare in aula, un po' perché un personaggio così scomodo potrebbe fare la fine dei vari Lee Harvey Oswald e Jeffrey Epstein, ma anche perché l'intero Establishment statunitense avrebbe tutto l'interesse a risolvere la questione lontano dalle telecamere. Un processo pubblico potrebbe diventare uno show internazionale, senza dimenticare che visto l'odio nei confronti del sistema delle assicurazioni sanitarie USA una giuria popolare potrebbe tifare per Mangione a prescindere (e, infatti, si parla già di rischio annullamento di un eventuale processo). Un caso enormemente complicato e con mille possibili sviluppi, tutti da valutare.#luigimangione #mangione #truecrime #truecrimepodcast #truecrimediaries #jacopopezzan #giacomobrunoro #cronaca #assicuazionesanitaria #sistemausa #assicurazioni #leeharveyoswald #jeffreyepstein #giustiziausa #unabomber #tedkaczynski #giustiziaamericana #giudiapopolare #antieroe #BrianThompson #UnitedHealthcare
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8019IL NATALE DEI REGALI LO HA INVENTATO DIO di Don Stefano Bimbi L'arrivo del Natale è imminente e, come sempre, dobbiamo prepararci ad ascoltare le stesse critiche moralistiche contro il consumismo che inquinerebbe lo "spirito natalizio". È un cliché fastidioso che si può ascoltare nelle conversazioni tra amici come, purtroppo, anche nelle omelie dei sacerdoti. Sui giornali più diffusi si potranno leggere articoli che rimproverano l'aspetto "pagano" della frenesia dei regali a Natale, mentre paradossalmente questi stessi giornali dipendono dalla pubblicità e i loro editori traggono profitto dai consumi.Per non parlare delle pressioni degli ecologisti e le loro periodiche campagne di sensibilizzazione per la riduzione del consumo di energia con iniziative ridicole come "M'illumino di meno" che coinvolge amministrazioni pubbliche per spengere l'illuminazione di monumenti ed edifici pubblici. Spegnere la luce diventerà quindi uno stile di vita sostenibile da imporre al popolo per salvare il pianeta?Almeno noi cristiani a Natale dovremmo invece concentrarci su Gesù, il nostro Salvatore e la gioia della nostra vita, non certo adeguarci alle chiacchiere sui doni scambiati in questo periodo. Chi si lamenta del consumismo natalizio, dei negozi sempre aperti, dello sfarzo delle luci nelle strade, dei pranzi interminabili in famiglia, probabilmente non ha niente di significativo da dire su Gesù e sul fascino della sua venuta nel mondo. Questo accade a chi ha perso lo stupore dei fanciulli di fronte alle luci, ai regali e a Gesù bambino nella mangiatoia di Betlemme.Molti cristiani di oggi somigliano a quei farisei i quali, di fronte a Gesù che guarisce l'uomo dalla mano paralizzata (Mc 3,1-6; Lc 6,6-11), iniziano a polemizzare perché lo ha fatto di sabato. Passa così in secondo piano quanto compiuto dal falegname di Nazareth. Essi non si lasciano stupire o interrogare nemmeno da un miracolo straordinario compiuto da una persona così umile.LA NOTIZIA PIÙ GRANDE DI TUTTI I TEMPINoi cristiani abbiamo la responsabilità di condividere con i familiari, i parenti, gli amici e tutti quelli che incontriamo la notizia più grande di tutti i tempi, la più emozionante e consolante: Dio si è fatto uomo ed è venuto a vivere tra noi per guarirci e per salvarci. In questo periodo abbiamo la speciale opportunità di proclamare che niente sarà più triste e disperato come prima. Invece di criticare il consumismo, abbiamo l'obbligo di proclamare la gioia e l'amore che questo evento porta con sé.In effetti, il primo Natale dei regali fu quello di duemila anni fa, quando i Re Magi portarono a Gesù dei doni. Il Vangelo sottolinea con favore questa spontanea generosità, poiché perfino l'oro era una risposta modesta a un dono immenso come il Bambino nato per noi. A pensarci bene, Dio stesso ha inaugurato il "Natale dei regali" già all'inizio dei tempi quando ci donò l'intero universo con tutte le sue meraviglie. Nessuno ha mai dato così con tanta abbondanza e generosità come Dio. Egli infatti non si è limitato a creare la terra, la luna e il sole, ma l'intero sistema solare. Non solo, ma ha creato anche molti pianeti e stelle, anzi galassie intere, in tal numero che che possiamo alzare lo sguardo verso il cielo e dire: "Che Dio sprecone, bastava anche meno!". Non scherziamo. Proprio questo "spreco" di aver creato mondi lontanissimi, che sono per noi solo delle piccole luci nel cielo, indica quanto è grande l'amore di Dio nei nostri confronti. Avrebbe potuto creare solo mucche e capre, polli e maiali per sfamarci e invece ha fatto il colibrì, il delfino, l'ippopotamo e la coccinella, insieme a miriadi di animali, vegetali e minerali che compongono il giardino nel quale viviamo.UN DIO "SPRECONE"Insomma questo Dio "sprecone", che ci ama così tanto, a un certo punto della storia si è perfino fatto carne per abitare in mezzo a noi. Anziché lamentarci del consumismo, dobbiamo impegnarci a donare ancora di più, non solo a parenti e amici, ma anche a coloro che sono meno fortunati, ai poveri e ai sofferenti, affinché anche loro possano partecipare alla gioia del Natale. Anche donare il proprio tempo a chi è solo e abbandonato è un regalo prezioso. Insomma il Natale ci invita a non fermarci ai regali materiali, che pure contribuiscono a vivere con gioia questa grande solennità dell'anno liturgico, ma ad andare oltre, donando noi stessi e condividendo con gli altri l'amicizia di Cristo, il regalo più grande di tutti.A questo punto potremmo chiederci: "Come possiamo rimanere in silenzio di fronte a coloro che pensano solo ai regali, ai dolci e alle luci, ma si vedono in chiesa solo il giorno di Natale?". Innanzitutto potremmo complimentarci con loro per aver scelto di venire in chiesa per una festa importantissima che ricorda l'incarnazione del Figlio di Dio. Un evento così importante che ha diviso la storia in un prima e un dopo, come ci ricorda il conteggio degli anni. Da qui può partire una riflessione sul vero senso dei regali, delle luci, dei dolci per poi arrivare a Gesù, il vero regalo, la vera luce del mondo, il vero sapore delle cose."E che dire di chi non viene alla Messa nemmeno a Natale e magari preferisce una vacanza esotica?". A coloro che si accontentano di piccole gioie terrene, come una settimana alle Maldive o a sciare sulle Dolomiti, diciamo che possono avere molto di più. A Natale ci viene donato il Figlio stesso di Dio che contiene tutte le bellezze del mondo, l'amore, l'amicizia, la gioia e il significato della vita.In conclusione: anziché criticare il consumismo che esplode a Natale sarebbe bene che noi cristiani recuperassimo il vero senso di questa festa, approfittando di questo stupendo periodo per far percepire ad una umanità allo sbando un raggio di quella luce che è venuta per essere accolta, perché chi la accoglie ha il potere di diventare figlio di Dio, mica Greta Thunberg.
Appena una settimana dopo aver vinto le elezioni Trump ha iniziato a formare la sua squadra di governo.Da decenni le decisioni sulle caselle chiave non erano così tempestive, segno che nel suo secondo mandato Trump ha le idee chiare sulle figure di cui può fidarsi. E soprattutto sulle priorità da perseguire.Innanzitutto estirpare la cultura woke da forze armate, scuole e università; in secondo luogo inasprire lo scontro con la Cina, in terzo luogo vendicarsi di chi lo ha perseguitato (dal suo punto di vista) con accuse false scatenandogli contro il Dipartimento di Giustizia e l'FBI. Rimangono i dubbi sulle intenzioni riguardo l'Ucraina, ma The Donald non potrà calarsi troppo le braghe in mondovisione.
In questo video proveremo a sfatare alcuni miti che ci sono intorno alla depressione.Ma cosa è la depressione?Innanzitutto occorre partire dal fatto che ognuno di noi ha una parte depressiva: quello che poi diventa un grave disturbo è l'amplificazione di un tratto che ognuno di noi ha. Diventa disturbo quando diventa pervasiva e impedisce il normale svolgimento della vita.La parte depressiva è quella parte che ci spinge al ritiro sociale; ci spinge all'autocritica e al senso di inadeguatezza, a provare rabbia verso se stessi. Altri sintomi a cui prestare attenzione sono la lamentela e la mancanza di speranza.Ci sono però dei miti sulla depressione da sfatare. Vediamone alcuni.Primo mito: la depressione è solo tristezza.La depressione non è solo tristezza. È come una nebbia che piano piano ci avvolge, che si manifesta nella perdita di interessi ed interesse per ciò che ci circonda.Secondo mito: la depressione è un segno di debolezza.In realtà non ha nulla a che vedere con la forza di volontà e quindi non è un segno di debolezza perché non dipende solo da noi. Terzo mito: se hai una buona vita non puoi essere depresso!Questo non è vero. Quarto mito: la depressione passa da sola.Bisogna chiedere aiuto quando ci rendiamo conto di averne bisogno. Quinto mito: i farmaci cambiano la personalità.Non è vero neanche questo.Sesto mito: parlare della depressione la peggiora.Non è vero: spesso crediamo che parlarne non serve a nulla.Settimo mito: colpisce solo gli adulti.Non è vero, poiché sta aumentando anche nei più giovani.Ottavo mito: la depressione è sempre causata da un evento esterno.Non è detto, poiché può essere espressione anche di altri elementi.Nono mito: se sei depresso devi solo tirarti su.Non funziona proprio così. Spesso da soli non riusciamo a superare i nostri momenti depressivi.Decimo mito: la depressione è permanente. Non è così: dalla depressione si esce con successo. È necessario trovare il modo giusto per noi.
Benvenuti su "Layer 3," il podcast di Young Platform che ogni lunedì, mercoledì e venerdì vi porta le principali tre notizie della giornata che contano davvero. Ecco le 3 notizie di oggi: 1) Questa settimana è speciale perché le banche centrali prenderanno delle decisioni che determineranno il futuro dei mercati. Innanzitutto questa sera c'è il FOMC. Poi, oggi sono usciti i dati sull'inflazione Europea, mentre domani toccherà alla banca centrale giapponese decidere in merito ai tassi. Vi ricordate cos'è successo la volta scorsa? 2) Di recente è uscito l'ennesimo articolo che diffonde fake news, ma ciò che preoccupa di più è chi l'ha pubblicato. Si tratta di Wired, che tempo fa si ergeva come paladina della cultura cypherpunk, pensate che il primo articolo sul tema è stato pubblicato sulla rivista nel 1993. 3) Donald Trump ha ufficialmente lanciato la sua piattaforma DeFi: WLFI Non dimenticare di seguirci e attivare la campanella per non perderti i prossimi episodi! Se ti piace 'Layer 3' e vorresti supportarci, puoi lasciare una recensione a 5 stelle. Vai su Young Platform per approfondire le notizie, per imparare di più sul mondo crypto e per acquistare e vendere in sicurezza le principale criptovalute di mercato! Noi ci risentiamo venerdì, sempre qua, su Layer 3.
Torniamo dalla pausa estiva con una puntata agile e scattante. Innanzitutto si commenta la pubblicazione fallimentare di Concord (02:10). Poi spendiamo due parole sullo sciopero degli attori nel settore dei videogiochi (32:47). Infine, è il momento di un paradosso temporale: facciamo le nostre previsioni (abbastanza azzeccate, va detto) sull'annuncio di PS5 Pro che voi ascolterete dopo che sarà avvenuto l'annuncio di PS5 Pro (52:30). Buon ascolto! Soundtraccia: Odd Theme - Fabio Bortolotti / Outcast Weekly - Alessandro Mucchi / Notti fotoniche - Fabio Bortolotti Vuoi darci una mano? Abbonati su Twitch: https://www.twitch.tv/outcastvideo Fai acquisti su Amazon: https://amzn.to/3pGObEq Fai acquisti su Fusion Retro Books: https://fusionretrobooks.com/?ref=pzxtr4vyfzsy Usa il codice outcastlive su Epic Games Store. Compra le nostre felpe e magliette: https://outcastlive.threadless.com/ Supportaci su Patreon: https://www.patreon.com/outcast?ty=h Supportaci con PayPal: https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=K9TL85M7PDN4Y Le fonti per i vari argomenti trattati nel podcast: Il disastro Concord https://www.pcgamer.com/games/fps/the-eagerness-to-grave-dance-on-unpopular-games-has-become-a-bad-habit/ https://www.ign.com/articles/concord-victim-long-development-time-playstation https://www.ign.com/articles/concord-is-estimated-to-have-sold-only-25000-units-heres-why-analysts-think-its-failing https://blog.playstation.com/2024/09/03/an-important-update-on-concord/ Lo sciopero dei membri del SAG-AFTRA nel settore dei videogiochi https://www.pcgamer.com/gaming-industry/ai-is-coming-for-all-of-us-mass-effect-metal-gear-solid-and-baldur-s-gate-voice-actor-jennifer-hale-weighs-in-on-sag-aftra-s-games-industry-strike/ https://www.sagaftra.org/lightspeed-la-signs-agreement-sag-aftra-use-union-talent-its-games https://www.sagaftra.org/sag-aftra-applauds-80-games-signed-union-agreements-during-video-game-strike https://www.sagaftra.org/contracts-industry-resources/contracts/interactive-media-video-game-strike Due parole sull'evento Sony https://x.com/PlayStation/status/1833158510030516386?t=muml8vBIIMfOSib_R3lqEA&s=19
Il reddito disponibile reale lordo delle famiglie nel 2023 diminuisce, soprattutto a causa della crescita elevata dei prezzi, e si attesta oltre sei punti al di sotto di quello del 2008. Questa è la fotografia che emerge dalle tabelle Eurostat sul "Quadro di valutazione sociale" secondo il quale migliorano invece i punteggi per l'Italia sul fronte dell'occupazione e della disoccupazione e sulla povertà di chi lavora che scende sotto il 10% per la prima volta dal 2010. Per quanto riguarda i redditi in Ue la media sale da 110,12 a 110,82 (2008 pari a 100) mentre l'Italia cala da 94,15 a 93,74.Per quanto riguarda il reddito l'Italia rispetto al 2008 ha fatto meglio solo della Grecia (nel 2022 il reddito lordo disponibile era al 72,1% rispetto a quello del 2008) mentre resta lontana dalla Germania con il 112,59% nel 2023. La Francia supera il 2008 (108,75 nel 2022) mentre la Spagna è ancora indietro (95,85).Eurostat segnala che migliorano i marcatori dell'Italia sul lavoro e sull'istruzione anche se i dati restano al di sotto di quelli medi dell'Ue. In particolare il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni in Italia sale dal 64,8% del 2022 a 66,3 nel 2023 con una crescita di 1,5 punti mentre in media in Ue l'aumento è di 0,7 punti, dal 74,6% al 75,3%. Nonostante questo aumento l'Italia resta ultima in classifica.Sulla disoccupazione l'Italia registra un calo di 0,4 punti percentuali (dall'8,1% al 7,7%), tendenza ancora rafforzata nel 2024, mentre l'Ue segna in media una riduzione di 0,1 punti (dal 6,2% al 6,1%). Il nostro Paese registra un crollo anche per i Neet (i giovani che non sono in un percorso di istruzione e formazione e non lavorano con il passaggio dal 19% al 16,1%), il dato più basso dall'inizio delle serie storiche nel 2009. In Europa in media si è registrato un calo di 0,5 punti, dall'11,7% all'11,2%. Diminuisce sensibilmente anche la disoccupazione di lunga durata (almeno un anno senza trovare lavoro) con il passaggio dal 4,6% al 4,2% della forza lavoro, il dato più basso dopo il 2009 anche se ancora superiore alla media Ue (2,1%). Ne parliamo con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.L'Offensiva del Dragone punta a destabilizzare l'economia mondialeSecondo i dati della Banca mondiale, nel 2022 il 30% dell output manifatturiero mondiale originava dalla Cina, mentre i consumi privati cinesi rappresentavano solo il 13% di quelli globali. Ciò implica che le aziende cinesi riversano sui mercati internazionali il 60% delle loro produzioni, spesso a prezzi di realizzo, destabilizzando l economia mondiale. In un contesto normale per assorbire questo squilibrio il Paese dovrebbe stimolare i consumi interni o rivalutare il cambio. Ma il Partito Comunista Cinese da oltre venti anni rifiuta di applicare queste misure, di espandere i servizi pubblici (specialmente la sanità) e estendere la sicurezza sociale per i cittadini. Un Paese che ha costruito 45mila chilometri di linee ferroviarie ad alta velocità spendendo l equivalente di 750 miliardi di euro e che impegna cifre colossali per il riarmo, mantiene ospedali pubblici di infimo livello.Sono state formulate ipotesi più o meno fantasiose, per spiegare questo rifiuto: la mistica confuciana, (in salsa neo-maoista) di vita parca ed austera; il bias ideologico contro un economia orientata ai consumi che sfugge al controllo statale; la preoccupazione che un welfare generoso inoculi il virus dell indolenza nelle nuove generazioni. Tuttavia la motivazione più plausibile è inquietante e gravida di conseguenze. Innanzitutto occorre rottamare l idea che il regime cinese persegua la prosperità e il benessere della popolazione. L accumulo di capacità produttiva, lo spionaggio industriale, l appropriazione indebita di proprietà intellettuale, il dumping compongono una precisa strategia predatoria, una forma di guerra ibrida contro il resto del mondo. Il fine ultimo è ri-assurgere al ruolo egemonico di stampo imperiale che secondo Xi Jinping fu usurpato alla Cina durate il secolo delle umiliazioni. Del resto il Partito Comunista non fa mistero che l obiettivo primario è l ampliamento del potere su scala globale. Infatti sin dal 2015 con il programma Made in China 2025, il governo ha formulato un piano ambizioso, che punta alla primazia economica mondiale entro il 2049, sfruttando le economie di scala e il legame simbiotico tra apparato industriale e militare. Quindi le scelte di politica economica a Pechino puntano esplicitamente alla conquista dei settori più avanzati o strategici utilizzando sussidi, prestiti agevolati, restrizioni alle importazioni, manipolazioni valutarie e pratiche illegali. Ne parliamo con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore.Emergenza peste suinaNegli allevamenti del Nord Italia si fa sempre più drammatica la situazione legata alla diffusione del morbo della Peste suina africana (Psa). Innocua per l'uomo ma mortale per i suini domestici e quelli selvatici, cioè i cinghiali. Il Commissario Straordinario alla Peste suina africana Giovanni Filippini ha comunicato ieri all'ANSA la presenza in Italia di 18 focolai in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna. Se ne aggiunge uno oggi nel Novarese per un totale di 25 focolai. I dati sono in evoluzione: non c'è giorno ormai in cui non si scopra un nuovo focolaio. Nella sua ultima ordinanza (di giovedì scorso 30 agosto) il Commissario ha inasprito con una sorta di "lockdown delle stalle" i divieti di movimentazione degli animali vietando in tutte le tre le fasce di restrizione lo spostamento di qualsiasi maiale, se non per raggiungere i pochi macelli attrezzati per l abbattimento dei suini provenienti da aree a rischio. Le aziende che non si atterranno alle regole per limitare i contagi dovranno chiudere.Gli allevamenti coinvolti dalle restrizioni sono centinaia e quando in un allevamento viene trovato un maiale malato, la legge impone l'abbattimento di tutti i capi. Oltre 50mila maiali sono già stati abbattuti nel nostro Paese. Cresce quindi la preoccupazione per la filiera suinicola italiana, una delle più performanti dell intero sistema agroalimentare nazionale con un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro, centomila posti di lavoro e 10 milioni di animali allevati che rappresentano il prodotto di base per la filiera dei grandi prosciutti Dop italiani (Parma San Daniele ma non solo) e di altri salumi Dop.La scorsa primavera ad essere particolarmente colpita è stata l'area del Piacentino, culla di molti allevamenti e di importanti produzioni di salumi Dop. Ora, nell'occhio del ciclone, c'è soprattutto la Lombardia: prima Pavia, poi Lodi. In Lombardia, dove si alleva il 50% di tutta la produzione suinicola nazionale, la preoccupazione è altissima: se la peste suina si diffonderà , sarà un'ecatombe.Gli allevatori sottolineano il peso dei danni indiretti, che vanno ad aggiungersi a quelli diretti (la perdita del capo che viene soppresso) e si pone quindi il tema dei possibili indennizzi. Il Commissario ha specificato che "Il governo sta prendendo in seria considerazione la situazione verificando quali sono gli indennizzi in termini di risarcimenti dei danni diretti e indiretti che gli allevatori stanno subendo"La fauna selvatica (cinghiali) rappresenta il principale veicolo di diffusione della Psa. Coldiretti evidenzia infatti la necessità di ridurre la pressione dei 2,3 milioni di cinghiali considerati ormai "fuori controllo" sul territorio nazionale. L'associazione si è mobilitata per chiedere anche un monitoraggio costante sui prezzi dei suini pagati agli allevatori per evitare le speculazioni e lo stop a mutui e contributi per le aziende colpite. Ne parliamo con Gianfranco Comincioli - presidente di Coldiretti Lombardia.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7803OMELIA SOLENNITA' ASSUNZIONE - ANNO B (Lc 1,39-56) di Benedetto XVINella sua grande opera "La Città di Dio", Sant'Agostino dice una volta che tutta la storia umana, la storia del mondo, è una lotta tra due amori: l'amore di Dio fino alla perdita di se stesso, fino al dono di se stesso, e l'amore di sé fino al disprezzo di Dio, fino all'odio degli altri. Questa stessa interpretazione della storia come lotta tra due amori, tra l'amore e l'egoismo, appare anche nella lettura tratta dall'Apocalisse, che abbiamo sentito ora. Qui, questi due amori appaiono in due grandi figure. Innanzitutto vi è il dragone rosso fortissimo, con una manifestazione impressionante ed inquietante del potere senza grazia, senza amore, dell'egoismo assoluto, del terrore, della violenza.Nel momento in cui san Giovanni scrisse l'Apocalisse, per lui questo dragone era realizzato nel potere degli imperatori romani anticristiani, da Nerone fino a Domiziano. Questo potere appariva illimitato; il potere militare, politico, propagandistico dell'impero romano era tale che davanti ad esso la fede, la Chiesa appariva come una donna inerme, senza possibilità di sopravvivere, tanto meno di vincere. Chi poteva opporsi a questo potere onnipresente, che sembrava in grado di fare tutto? E tuttavia, sappiamo che alla fine ha vinto la donna inerme, ha vinto non l'egoismo, non l'odio; ha vinto l'amore di Dio e l'impero romano si è aperto alla fede cristiana.Le parole della Sacra Scrittura trascendono sempre il momento storico. E così, questo dragone indica non soltanto il potere anticristiano dei persecutori della Chiesa di quel tempo, ma le dittature materialistiche anticristiane di tutti i periodi. Vediamo di nuovo realizzato questo potere, questa forza del dragone rosso nelle grandi dittature del secolo scorso: la dittatura del nazismo e la dittatura di Stalin avevano tutto il potere, penetravano ogni angolo, l'ultimo angolo. Appariva impossibile che, a lunga scadenza, la fede potesse sopravvivere davanti a questo dragone così forte, che voleva divorare il Dio fattosi bambino e la donna, la Chiesa. Ma in realtà, anche in questo caso alla fine, l'amore fu più forte dell'odio.Anche oggi esiste il dragone in modi nuovi, diversi. Esiste nella forma delle ideologie materialiste che ci dicono: è assurdo pensare a Dio; è assurdo osservare i comandamenti di Dio; è cosa di un tempo passato. Vale soltanto vivere la vita per sé. Prendere in questo breve momento della vita tutto quanto ci è possibile prendere. Vale solo il consumo, l'egoismo, il divertimento. Questa è la vita. Così dobbiamo vivere. E di nuovo, sembra assurdo, impossibile opporsi a questa mentalità dominante, con tutta la sua forza mediatica, propagandistica. Sembra impossibile oggi ancora pensare a un Dio che ha creato l'uomo e che si è fatto bambino e che sarebbe il vero dominatore del mondo.Anche adesso questo dragone appare invincibile, ma anche adesso resta vero che Dio è più forte del dragone, che l'amore vince e non l'egoismo. Avendo considerato così le diverse configurazioni storiche del dragone, vediamo ora l'altra immagine: la donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi, circondata da dodici stelle. Anche quest'immagine è multidimensionale. Un primo significato senza dubbio è che è la Madonna, Maria vestita di sole, cioè di Dio, totalmente; Maria che vive in Dio, totalmente, circondata e penetrata dalla luce di Dio. Circondata dalle dodici stelle, cioè dalle dodici tribù d'Israele, da tutto il Popolo di Dio, da tutta la comunione dei santi, e ai piedi la luna, immagine della morte e della mortalità. Maria ha lasciato dietro di sé la morte; è totalmente vestita di vita, è assunta con corpo e anima nella gloria di Dio e così, posta nella gloria, avendo superato la morte, ci dice: Coraggio, alla fine vince l'amore! La mia vita era dire: Sono la serva di Dio, la mia vita era dono di me, per Dio e per il prossimo. E questa vita di servizio arriva ora nella vera vita. Abbiate fiducia, abbiate il coraggio di vivere così anche voi, contro tutte le minacce del dragone.Questo è il primo significato della donna che Maria è arrivata ad essere. La "donna vestita di sole" è il grande segno della vittoria dell'amore, della vittoria del bene, della vittoria di Dio. Grande segno di consolazione. Ma poi questa donna che soffre, che deve fuggire, che partorisce con un grido di dolore, è anche la Chiesa, la Chiesa pellegrina di tutti i tempi. In tutte le generazioni di nuovo essa deve partorire Cristo, portarlo al mondo con grande dolore in questo modo sofferto. In tutti i tempi perseguitata, vive quasi nel deserto perseguitata dal dragone. Ma in tutti i tempi la Chiesa, il Popolo di Dio vive anche della luce di Dio e viene nutrito - come dice il Vangelo - di Dio, nutrito in se stesso col pane della Santa Eucaristia. E così in tutta la tribolazione, in tutte le diverse situazioni della Chiesa nel corso dei tempi, nelle diverse parti del mondo, soffrendo vince. Ed è la presenza, la garanzia dell'amore di Dio contro tutte le ideologie dell'odio e dell'egoismo.Vediamo certamente che anche oggi il dragone vuol divorare il Dio fattosi bambino. Non temete per questo Dio apparentemente debole. La lotta è già cosa superata. Anche oggi questo Dio debole è forte: è la vera forza. E così la festa dell'Assunta è l'invito ad avere fiducia in Dio ed è anche invito ad imitare Maria in ciò che Ella stessa ha detto: Sono la serva del Signore, mi metto a disposizione del Signore. Questa è la lezione: andare sulla sua strada; dare la nostra vita e non prendere la vita. E proprio così siamo sul cammino dell'amore che è un perdersi, ma un perdersi che in realtà è l'unico cammino per trovarsi veramente, per trovare la vera vita.Guardiamo Maria, l'Assunta. Lasciamoci incoraggiare alla fede e alla festa della gioia: Dio vince. La fede apparentemente debole è la vera forza del mondo. L'amore è più forte dell'odio. E diciamo con Elisabetta: Benedetta sei tu fra tutte le donne. Ti preghiamo con tutta la Chiesa: Santa Maria prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Come sempre, ci occuperemo degli argomenti di attualità che hanno fatto più notizia questa settimana. Innanzitutto, discuteremo della proposta del Presidente Biden di riformare la Corte Suprema degli Stati Uniti. Quindi, commenteremo i risultati del Rapporto sullo Stato di diritto, che ci forniscono una valutazione completa dello Stato di diritto negli Stati membri dell'UE. Successivamente, parleremo di uno studio che analizza la crescente tendenza degli americani a non avere figli. Infine, dedicheremo il nostro spazio ad un tema piuttosto sensibile per gli europei: il problema crescente dell'eccesso di turismo in Europa. Per cominciare, commenteremo la recente decisione del Ministero dell'Istruzione e del Merito di bandire l'uso dei cellulari durante le ore scolastiche, persino per scopi didattici. Questa nuova direttiva, rivolta agli studenti delle scuole elementari e medie, ha scatenato un vivace dibattito tra genitori ed educatori. Successivamente, parleremo di una proposta, fortemente contestata, avanzata dalla Lega. Il partito attualmente al governo, ha suggerito di introdurre lo stambecco - una specie finora protetta - tra quelle cacciabili. - Biden propone un emendamento costituzionale per vietare l'immunità per i presidenti - L'ultimo rapporto sullo Stato di diritto dell'UE critica Italia, Ungheria e Slovacchia - Continua a crescere il numero di adulti statunitensi sotto i 50 anni senza figli - La stagione estiva evidenzia i problemi legati al turismo eccessivo in Europa - Il dibattito sul divieto dei cellulari a scuola - Polemiche sulla proposta di caccia allo stambecco
Spesso noi abbiamo un'idea di cosa rappresenta una buona relazione.Altrettanto spesso, però, ci aspettiamo che siano gli altri a soddisfare questi requisiti.Il punto da cui partire è chiederci quale parte di noi entra in relazione con l'altro.E' la parte adulta o quella egoica?Quale parte di noi si relaziona con l'altro?A seconda di quale parte si relaziona, cambiano le relazioni.Le buone relazioni sono quelle in cui si vuole il confronto; questa è la parte adulta. Dall'altro lato c'è la parte bambina che vuole conferme. Nelle buone relazioni vogliamo prenderci cura dell'altro; la parte bambina però richiede/pretende attenzione e soddisfazione dei propri bisogni.Le relazioni sono sempre dinamiche e non devono essere rigide e ferme.Nelle buone relazioni funziona la comunicazione aperta, mentre nelle relazioni infantili si può parlare di manipolazione emotiva.Come capire se siamo nel sé inferiore? Innanzitutto bisogna riconoscere il nostro ego. Comprendere quando scatta il nostro ego, con chi, in quale situazioni; imparare poi gradualmente ad integrarlo.Fiducia e libertà sono altre due caratteristiche del nostro sé superiore, cioè quelle parti di noi adulte che tendono a relazioni sane; dall'altro lato troviamo il senso del possesso e del controllo.Ognuno di noi ha dentro tutte queste spinte. Dobbiamo toglierci l'ideale delle buone relazioni e comprendere che anche le buone relazioni sono un arte: richiedono impegno, cura, attenzione, sforzo.
Un thriller inquietante in cui ci sono il male, i serial killer e la malattia mentale. Parliamo di "Il maestro dei sogni" (Longanesi) di Marco De Franchi, già molto apprezzato con il suo esordio "La condanna dei viventi", un thriller in cui avevano un ruolo determinante i dipinti di Caravaggio. Nel nuovo romanzo tornano alcuni dei personaggi che erano già presenti nel precedente. Innanzitutto torna Valentina Medici, commissario dello SCO (Servizio Centrale Operativo) che era uscita distrutta nel corpo e nella mente dall'indagine precedente, tant'è che vuole abbandonare lo SCO, ma viene ingaggiata dall'Europol. Torna l'esperto di informatica Loris Manna e torna anche Fabio Costa, anche lui uscito con le ossa rotte dalla precedente indagine tanto che aveva abbandonato la Polizia. Dovranno indagare su una rete di serial killer.
Noi siamo fatti di parti e ogni parte ha uno specifico ruolo ed utilità. Un aspetto fondamentale è cercare di mediare tra queste parti in modo da gestire i conflitti interni e vivere in modo più sereno.È vano cercare relazioni pacifiche all'esterno se dentro di noi c'è guerra! I conflitti interni, infatti, si riflettono all'esterno ed è importante coltivare la pace interiore per poter vivere armoniosamente. La sofferenza non è qualcosa da eliminare, ma è un elemento naturale della vita che, se affrontato adeguatamente, può essere utile per la crescita personale. Cosa fare per gestire le difficoltà? Ci sono due strade: accettazione e adattamento ai dati di realtà, mantenendo la calma e la centratura.Innanzitutto è fondamentale riconoscere e gestire le proprie parti interne, affrontare la sofferenza come un'opportunità di crescita e mantenere un atteggiamento realistico e sereno di fronte alle difficoltà.
Prendendo spunto dalla selezione del suo nuovo documentario nel concorso del Festival di Locarno 2024 dal titolo Youth (Hard Times), parliamo della luce del cinema “concreta e vera” del regista cinese Wang Bing. Nella puntata, poi, presentiamo il programma del 77esimo Festival di Locarno 2024. Qui l'indice della puntata: 01:58 News. Presentiamo il Festival di Locarno 2024 che si svolga dal 7 al 17 agosto. Innanzitutto attraverso le parole del direttore adriatico Giona A. Nazzaro capiamo temi e finalità di questa edizione.04:58 News. Diamo un'occhiata ai film inseriti nel concorso internazionale di Locarno77 e che idea di cinema propone. 08:37 News. Definiamo le finalità degli altri concorsi di Locarno77 ed elenchiamo i premi finora assegnati in attesa dei Pardi d'oro. A questo link potete trovare tutte le informazioni sul festival https://www.locarnofestival.ch/it/home.html12:17 La Luce del Cinema di Wang Bing. Film e documentari analizzati The Ditch; Three Sisters; ‘Til Madness Do Us Part; Bitter Money; Mrs. Fang; Youth (Spring).
Insieme al Dr. Calvi Parisetti abbiamo parlato, in questa diretta, di quale può essere considerato un vero aiuto per il lutto.Fino a qualche anno fa gli approcci utilizzati sono stati pochi e spesso si sono rivelati inefficaci.Il Dr. Calvi Parisetti si occupa di ricerca psichica applicata: cosa possiamo fare con i risultati della ricerca psichica?In particolare questo ambito di ricerca è interessante per il lutto e dolore per la perdita e per chi ha paura della morte. Questo ha l'obiettivo di sviluppare un concetto e una nuova proposta terapeutica per la gestione del lutto.Quali sono i fatti? Innanzitutto abbiamo il bisogno di imparare a gestire il lutto.Fino a qualche tempo fa la terapia del lutto era dominata da due idee: Freud inventa il lavoro del lutto che ha come obiettivo arrivare al distacco dalla persona perduta e all' attaccamento a nuove persone.Poi vi è stata la Kübler-Ross che ha parlato di 5 stadi di preparazione alla morte, i cosiddetti 5 stadi del lutto. Ma non c'è nessuna evidenza fattuale che queste teorie siano efficaci. Si sono dimostrate, piuttosto, inefficaci quando non dannose.Cosa fanno nella realtà le persone quando hanno una perdita? Non si distaccano da chi hanno perso, ma vi restano attaccati per la vita intera. Alcuni di essi hanno esperienze di contatto sensoriale, di comunicazione con la persona persa.Anzi recupera meglio proprio chi mantiene un legame con la persona persa.Quali sono i nuovi approcci alternativi e che si sono dimostrati efficaci nella gestione del lutto?
Svelare il sé inferiore: paura, orgoglio e volontà egoicaCi sono tre aspetti fondamentali del nostro sé inferiore: la paura, la volontà egoica e orgoglio.Dal Sentiero di Eva Pierrakos: lezione 30 (https://pathwork-ilsentiero.com/wp-co...) Cosa è il sé inferiore?È il sé cieco che agisce in base agli impulsi. Non tiene conto né delle conseguenze che le azioni possono avere su noi, nè sugli altri e neanche sul mondo esterno.La prima forza distruttiva è la paura: un essere umano se non avesse la paura utile come emozione di base morirebbe; ma spesso noi proviamo la paura come forza distruttiva e la proviamo quando questa contrasta la fiducia, la fede nella vita. Quando abbiamo paura ci aggrappiamo all'illusione di controllo. Lo facciamo attraverso due forze: la volontà egoica e l'orgoglio.Per controllare, quindi, alimentiamo la volontà egoica, questa forza cieca che ci spinge ad imporre il potere e la nostra soddisfazione personale sugli altri. La volontà egoica si appoggia sull'orgoglio, che è il sentimento di superiorità verso gli altri. Orgoglio e volontà egoica si alimentano a vicenda.Queste tre forze sono sempre presenti. Dobbiamo affrontare le paure nucleari perché altrimenti si attivano volontà egoica e orgoglio. E questo ci fa sentire sbagliati. In questo modo si attiva il nostro giudice interno.Queste tre forze sono la chiave della sopraffazione umana, sono le tre forze più distruttive. Per questo è fondamentale imparare a gestirle. Come si gestiscono? Innanzitutto, bisogna riconoscerle.
È stata dura! Sì, con Dario Cascio è stata dura perfino per me. Innanzitutto perché non ha mai abbassato la guardia, ma anche e sopratutto perché ha disinnescato tutte le mie provocazioni con l'autoironia delle persone intelligenti. Finalmente avrete anche voi l'occasione di emozionarvi per il “viaggio” di The Sicilian Wanderer: come un moderno Odisseo vaga spavaldo nel mondo, collezionando mitiche avventure, puntando sempre la prua della nave verso la sua Itaca, ovvero Palermo. Non è successo sempre, anzi quasi mai, però intervistare Dario mi ha fatto trovare un amico: arguto, simpatico, di cultura, dal gran cuore… peccato sia di San Lorenzo.
MILANO (ITALPRESS) - "Abbiamo identificato in UniEuro un'azienda che condivide con noi valori fondamentali anche del posizionamento di Topolino. Innanzitutto parliamo di due leader sul mercato italiano che vogliono rendere accessibile la tecnologia, una tecnologia sostenibile che è il focus principale della nostra offerta che vogliamo dare sul mercato italiano con la Topolino". Lo afferma Giuseppe Galassi, Managing Director Fiat & Abarth in Italia, a margine della presentazione della partnership con UniEuro.xh7/sat/gtr
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7843IL CATECHISMO INIZIA A CASA CON I GENITORI di Don Stefano BimbiQuando ero bambino mia nonna non mi chiedeva se fossi stato al catechismo, ma alla dottrina. All'epoca pensavo che fosse semplicemente una parola desueta e che mia nonna parlasse così perché era di un'altra generazione. Nel tempo ho dovuto però scoprire che dietro alla parola dottrina c'era un mondo: il mondo delle verità della fede cattolica. Forse oggi si preferisce la parola catechismo al posto di dottrina perché non si ha il coraggio di dire che vogliamo indottrinare. Anzi questa parola è scomparsa perché considerata negativamente come se indicasse la volontà di inculcare con la forza concetti astratti e calati dall'alto. Si dovrebbe invece, dicono i moderni catechisti, fare una esperienza di fede, comunicare la gioia del cristianesimo, camminare insieme a una comunità. Tutte cose molto belle, ma c'è da chiedersi se questi discorsi buonisti, omettendo di insegnare la dottrina, possano reggere agli urti della vita. Se torniamo a cento anni fa, quando nelle parrocchie si insegnava il catechismo di San Pio X con le sue domande semplici e le relative illuminanti risposte, in molte parrocchie si facevano delle gare tra i ragazzi per imparare a memoria le cose più importanti: i dieci comandamenti, i novissimi (morte, giudizio, paradiso, inferno), i precetti generali della Chiesa, le opere di misericordia corporale e spirituale, le virtù cardinali e teologali, i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, i vizi capitali, i peccati contro lo Spirito Santo. Ovviamente queste cose non venivano solo imparate a memoria, ma spiegate con esempi pratici tratti dall'imperdibile commento di padre Carlo Dragone (tuttora in commercio).LA SITUAZIONE ODIERNAQuale è oggi invece la situazione? Al catechismo si parla di tutto eccetto che di dottrina cristiana. Cartelloni e disegni, canti e balli, discussioni su argomenti di attualità o tratti dal telegiornale... tutto pur di non apparire scolastici, salvo poi scoprire che il Mondo non perde tempo e insegna ai bambini la sua dottrina, non solo con le scuole dello Stato, ma anche con la televisione e internet.Purtroppo il genitore medio si affida alla parrocchia più vicina salvo poi scoprire che la dottrina cristiana non è stata insegnata, ma che addirittura i catechisti espongono argomenti che sono il contrario di quanto insegna la Chiesa o addirittura vivono situazioni in contrasto con tale insegnamento. Eppure il catechista non può parlare a nome proprio, ma deve insegnare a nome della Chiesa e infatti non può autonominarsi catechista, né dire diversamente da quanto insegna la Chiesa. La scelta dei catechisti e la loro formazione è un compito del parroco in quanto responsabile della corretta trasmissione della fede nella sua parrocchia. Ma a volte il problema è già il parroco che non insegna correttamente la dottrina cristiana.COME COMPORTARSI CON I PROPRI FIGLI?Come fare allora? Innanzitutto chiariamo che non c'è alcun obbligo di frequentare la parrocchia del proprio territorio. Ognuno è libero di scegliere dove compiere il proprio cammino spirituale (come abbiamo ricordato nel numero di marzo su La Bussola Mensile). Pertanto se uno è fortunato ad avere quello che cerca nella parrocchia a dieci minuti di distanza va benissimo, così come sarebbe accettabile se fossero ne necessari trenta o più. È uno sforzo che sempre più spesso dobbiamo essere disposti a fare se desideriamo garantire a noi stessi e ai nostri figli un'educazione cristiana e umana appropriata. Ovviamente ci si può chiedere se i ragazzi avranno problemi di socializzazione, ma lo scopo del catechismo è l'apprendimento della dottrina cristiana, mentre per socializzare si possono invitare gli amici dei figli a casa. Ma se nemmeno facendo un po' di chilometri si riesce a trovare una parrocchia adatta? Non si può certo andare tutte le settimane in un'altra regione, ma prima di far frequentare inutilmente un ambiente ostile alla dottrina cristiana si può fare la scelta di insegnarla direttamente ai propri figli. Non è una cosa strana, ma la realizzazione di un dovere molto importante. Ogni genitore deve ricordarsi delle promesse fatte il giorno del matrimonio, quando il sacerdote chiede: «Siete disposti ad accogliere con amore, i figli, che Dio vorrà donarvi e educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?» Ebbene, i genitori si sono impegnati a educarli non secondo la Costituzione italiana e l'agenda 2030, ma secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa. Di Cristo. E della sua Chiesa. Se si lascia frequentare ai figli una parrocchia che insegna secondo il Mondo, come si può avere la coscienza tranquilla?I SACRAMENTIE i sacramenti come si fa ad averli? Per la cresima basta trovare un parroco che comprenda il problema. Ne conosceremo almeno uno in tutta Italia! Poi occorre essere disposti a fare diversi chilometri per ricevere il sacramento che farà dei figli dei soldati di Cristo. Per quanto riguarda la prima comunione e la prima confessione è ancora più semplice. Si può cercare appunto una parrocchia disposta a celebrare con dignità questo sacramento, come per la cresima. Oppure si può anche far fare al figlio la prima comunione in maniera non solenne in una qualunque chiesa durante una normale Messa. Ovviamente in tal caso va preparato bene dal genitore soprattutto con il suo stesso esempio nel vivere la fede. Tornando poi nella parrocchia dove si frequenta normalmente la Messa il figlio può fare tranquillamente la comunione e la confessione. Nessun sacerdote può negare i sacramenti a chi non ha fatto la prima comunione o la prima confessione nella sua parrocchia.Come si vede è finita la fede automatica o a chilometro zero. Chi si è impegnato il giorno del matrimonio ad educare i figli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa e poi non ha fatto la fatica di realizzare quanto promesso cosa risponderà al cospetto di Dio nel giorno del giudizio?
Anche la religione ha a che fare con il marketing. Innanzitutto perché pubblicità, moda, tecnologia, spazio pubblico sono alcuni degli improbabili e nascosti ambiti di declinazione di simboli, immagini e metafore di matrice religiosa e poi perché le religioni, dal canto loro, tentano di percorrere vie inedite di promozione. L'appropriazione di simboli, espressioni e immagini religiose affonda le proprie radici lontane anche nel mondo dei consumi racconta il saggio "Religioni dappertutto" di Carlo Nardella, professore associato di sociologia dei processi culturali nel dipartimento di scienze sociali e politiche dell'Università degli Studi di Milano. Nell'era della crisi permanente e della cura di sé e del corpo anche il benessere punta alla convenienza, in termini di prezzo, tempo e accessibilità all'insegna del benessere quotidiano. "Convenient wellbeing" la tendenza protagonista del focus sui trend.
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Un thriller inquietante in cui ci sono il male, i serial killer e la malattia mentale. Parliamo di "Il maestro dei sogni" (Longanesi) di Marco De Franchi, già molto apprezzato con il suo esordio "La condanna dei viventi", un thriller in cui avevano un ruolo determinante i dipinti di Caravaggio. Nel nuovo romanzo tornano alcuni dei personaggi che erano già presenti nel precedente. Innanzitutto torna Valentina Medici, commissario dello SCO (Servizio Centrale Operativo) che era uscita distrutta nel corpo e nella mente dall'indagine precedente, tant'è che vuole abbandonare lo SCO, ma viene ingaggiata dall'Europol. Torna l'esperto di informatica Loris Manna e torna anche Fabio Costa, anche lui uscito con le ossa rotte dalla precedente indagine tanto che aveva abbandonato la Polizia. Dovranno indagare su una rete di serial killer. Nella seconda parte parliamo di "Marabbecca" (La nave di Teseo) di Viola Di Grado, Premio Campiello Opera Prima nel 2011 con "Settanta acrilico trenta lana". La protagonista è Clotilde, 35 anni, che subito dopo aver messo fine alla sua relazione con un uomo violento, Igor, si trova in auto con lui e ha un incidente stradale. Igor entra in coma, Clotilde viene invece ricoverata in ospedale. Qui incontra Angelica, la ragazza che aveva provocato involontariamente l'incidente e che a casa ha una gabbia piena di uccelli. Fra le due nasce prima una forte attrazione e poi una relazione che si complica quando Igor si risveglia dal coma. Come negli altri libri di Viola Di Grado, c'è in questo romanzo, che è un po' un'indagine sul male, una certa inquietudine e una punta di grottesco.
Inizieremo la puntata di oggi con una notizia di attualità. Parleremo della decisione della Corte Suprema di Israele di bocciare un tentativo di revisione del sistema giudiziario. Quindi, commenteremo gli sforzi della città di Venezia per fronteggiare le conseguenze di un turismo sempre più eccessivo, con una serie di nuovi regolamenti. In seguito, discuteremo delle nuove linee guida dietetiche del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti e della proposta avanzata dalle autorità americane di riclassificare le patate come cereali. Infine, scopriremo cos'è la campagna Dry January e perché è importante la sua diffusione. Innanzitutto, discuteremo di una controversa proposta di legge presentata in Parlamento dal partito al governo, Fratelli d'Italia. Questa proposta riguarda la possibilità di rendere, praticamente obbligatorio, l'allestimento del presepe in tutte le scuole pubbliche del Paese durante il periodo natalizio, considerandolo come tradizione identitaria irrinunciabile del popolo italiano. Infine, commenteremo i risultati dell'indagine condotta dal quotidiano Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita, che ha consacrato Udine la provincia più vivibile d'Italia. - La Corte Suprema israeliana boccia un tentativo di revisione del sistema giudiziario - Venezia vieta gli altoparlanti e i grandi gruppi di turisti - Gli Stati Uniti discutono la riclassificazione delle patate come cereali - La campagna Dry January guadagna slancio nel 2024 - Polemiche per la proposta di legge sui presepi nelle scuole - Udine città italiana con la migliore qualità della vita
Innanzitutto premettiamo una cosa: il Feroce Saladino non si chiamava Saladino e non era particolarmente feroce. Era un politico abile e misurato: una sorta di ibrido tra Saddam Hussein e Andreotti che seppe agire ora con grande risolutezza e ora con moderazione almeno per gli standard della sua epoca. Eppure, nel 1191, nel villaggio palestinese di Arsuf anche la scimitarra dell'Islam fece cilecca, dimostrando che la strategia più elaborata o la fede più ardente nulla possono contro l'imprevedibilità del fattore umano.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Attivissima sul web, l'associazione punta a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della salute pubblica, "assolutamente fondamentale" secondo il presidente Gavino Maciocco.
Una storia personale di cambiamento, anzi diversi cambiamenti: da operatore socio sanitario, a una vita in comunità, al rientro nel servizi sanitari fino alla rinuncia del posto fisso per crearsi un lavoro più indipendente e imprenditoriale. Approdata nel settore della vendita di oro fisico, Cinzia Coser ci aiuterà anche a capire quanto interesse ci sia...
Inizieremo il nostro programma parlando di alcune recenti notizie. Innanzitutto, discuteremo della scomparsa del leader mercenario russo Yevgeny Prigozhin, che si trovava a bordo del jet privato che si è schiantato vicino a Mosca, uccidendo tutti i 10 passeggeri a bordo. La notizia è stata confermata domenica dalle autorità russe. Parleremo in seguito del ministro francese dell'Istruzione, Gabriel Attal, che ha annunciato il divieto di indossare l'abito abaya nelle scuole pubbliche, a partire da quest'anno scolastico. Nella sezione scientifica, discuteremo del controverso piano del Giappone di rilasciare le acque reflue contaminate dalla centrale nucleare di Fukushima nell'Oceano Pacifico. Lo scarico delle acque contaminate è iniziato il 24 agosto. Su una nota diversa, concluderemo questa parte del nostro programma con il 55° Carnevale di Notting Hill, una vivace celebrazione del patrimonio caraibico e africano. Cominceremo esaminando l'aumento dei prezzi che ha impattato sull'industria turistica durante questa stagione estiva. Da un lato, l'Italia rimane una meta ambita per le sue bellezze naturali e culturali; dall'altro, l'aumento dei costi costituisce una sfida per chi vuole apprezzare le vacanze estive nel nostro Bel Paese. In seguito, parleremo della recente scomparsa di Carlo Mazzone, un allenatore che ha scritto pagine importanti della storia del campionato di calcio italiano. Tra le altre cose, egli è stato protagonista di una delle proteste più memorabili durante gli anni in cui la Serie A era uno dei campionati calcistici più rilevanti e seguiti a livello mondiale. - Le autorità russe confermano che Priogozhin è morto nell'incidente aereo - Il governo francese annuncia il divieto dell'abito abaya nelle scuole pubbliche - Il Giappone inizia a scaricare nel Pacifico le acque contaminate di Fukushima - Il 55° Carnevale di Notting Hill celebra il patrimonio caraibico e africano - Vacanze estive in Italia: un affare bello, ma costoso - Un ultimo saluto a Carlo Mazzone, indimenticabile allenatore di calcio
Anche oggi approfondiremo alcuni degli argomenti più importanti di questa settimana. Innanzitutto, commenteremo i risultati piuttosto sorprendenti delle elezioni che si sono tenute in Spagna domenica scorsa. Poi, discuteremo della controversa legge di revisione giudiziaria approvata in Israele e del suo significato per il Paese e per la democrazia. Nella sezione dedicata alla scienza e alla tecnologia analizzeremo i risultati di uno studio volto ad accertare il diverso impatto sulle emissioni di gas delle diete, rispettivamente a basso e alto consumo di carne. Infine, terminiamo la prima parte della trasmissione con una notizia che riguarda la British Academy of Film and Television Arts (BAFTA) che ha adottato un nuovo regolamento per i premi cinematografici del 2024. Parleremo della polemica che ha coinvolto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, fondatore del partito di destra, Fratelli d'Italia, attualmente al governo. La Russa, di fronte alle accuse di stupro, rivolte a suo figlio Leonardo, La Russa ha reagito in maniera piuttosto discutibile, minimizzando l'accaduto e gettando discredito sulla giovane donna che ha sporto denuncia. Quindi ci sposteremo a Venezia dove l'azienda sanitaria locale ha avviato una campagna promozionale per reclutare nuovi medici di base. Purtroppo, i medici attualmente impiegati nella zona si stanno avvicinando all'età pensionabile ed è estremamente difficile trovare dei sostituti. - L'atteso successo dell'estrema destra di Vox in Spagna non c'è stato - Il Parlamento israeliano approva una controversa legge di revisione giudiziaria - Mangiare meno carne può ridurre della metà i gas serra derivanti dalla produzione alimentare - I premi cinematografici britannici del 2024 includeranno la categoria per registi non-binari - Ignazio La Russa tra le polemiche per aver difeso il figlio dalle accuse di stupro - Venezia lancia una campagna pubblicitaria per reclutare nuovi medici di base
La nostra prima notizia riguarda il ritorno delle pattuglie della polizia morale in Iran, dopo la loro abolizione avvenuta nel dicembre del 2022. Parleremo poi della sentenza di assoluzione di un uomo accusato di aver molestato una studentessa, che ha suscitato indignazione e sconcerto in Italia. Nello spazio di oggi, dedicato alla scienza e alla tecnologia, discuteremo del secondo tentativo dell'India di far atterrare un rover sulla Luna. E infine, ripercorreremo le tappe di uno degli eventi sportivi più affascinanti, il torneo di Wimbledon, che si è concluso domenica scorsa. Innanzitutto, discuteremo del problema legato all'invasione del granchio blu nelle acque italiane. Si tratta di un vorace crostaceo, originario delle coste atlantiche americane che ora sta mettendo in ginocchio l'industria ittica del Mediterraneo, a causa dell'assenza di predatori naturali in grado di attaccarlo. Quindi, ci sposteremo nelle Cinque Terre, dove, recentemente, è stato riaperto al pubblico lo spettacolare percorso pedonale della Via dell'Amore, dopo i lavori di restauro e messa in sicurezza. - La polizia morale iraniana torna per far rispettare le leggi su l'hijab - L'Italia è indignata per l'assoluzione di un uomo accusato di aver molestato una studentessa - L'India lancia una seconda missione per far atterrare un rover sulla Luna - Carlos Alcaraz sconfigge Novak Djokovic in un'emozionante finale a Wimbledon - L'invasione del granchio blu preoccupa la pesca italiana - Cinque Terre, la Via dell'Amore, torna a splendere, dopo un lungo restauro
Sicuramente conoscete molti stereotipi sugli italiani, per esempio che sono sempre in ritardo, gesticolano mentre parlano o che sono molto rumorosi. E queste cose, in parte, sono vere. Ma questo è un po' come all'estero vedono gli italiani. Però…sapete cosa pensano gli italiani stessi degli altri italiani? No? Bene, state per scoprirlo qui! Gli STEREOTIPI più frequenti tra gli ITALIANI La maggior parte degli stereotipi “tra gli italiani” riguardano gli abitanti di una città o addirittura di un'intera regione e a volte possono essere un po' offensivi. Innanzitutto, molti italiani vedono ancora molto accentuata la differenza tra il Nord e Sud del Paese. Tanto che gli abitanti del Nord a volte chiamano (con connotazione negativa) quelli del Sud terroni, che deriva dalla visione del Sud come terra arretrata in cui si viveva soprattutto di agricoltura e coltivazione della terra. Gli abitanti del Sud, a loro volta, chiamano quelli del Nord polentoni, siccome la polenta in passato era l'alimento base della dieta delle persone che vivevano al Nord. Fatta questa divisione introduttiva, vediamo appunto come gli italiani vedono gli altri italiani, città per città. 1 - MILANO Partiamo da una delle città italiane più conosciute, Milano. Diciamo che questa non ha una buona fama nel resto dell'Italia: i milanesi sono spesso visti come persone fredde, sempre di corsa e arroganti. Però ci sono anche alcuni stereotipi positivi su di loro, per esempio il fatto che sono persone di parola: se promettono o dicono una cosa, la faranno. 2 - ROMA Passiamo poi alla bellissima capitale italiana, Roma. In generale gli italiani non hanno stereotipi forti sui romani, ma i romani hanno stereotipi tra loro, in particolare è sentita, soprattutto tra i giovani, la differenza tra i “pariolini” di Roma Nord e i “bori” di Roma Sud. In poche parole, si dice che i pariolini siano più ricchi e sfoggino la loro ricchezza con vestiti, auto e accessori costosi, oltre ad essere un po' arroganti. I bori, invece, vestono marche meno costose, sono costretti ad usare il trasporto pubblico e parlano spesso in dialetto romanesco. 3 - BOLOGNA Per quanto riguarda Bologna, spesso le vengono assegnati tre nomignoli: la Dotta, la Grassa, la Rossa. Da questi nomignoli potete dedurre gli stereotipi legati ai bolognesi: sono persone di cultura (Bologna ospita la più antica università del mondo occidentale, che risale al 1088); mangiano molto bene (tortellini, tigelle, mortadella, ragù, piadina, per citarne alcuni); sono comunisti (il rosso è il colore generalmente associato al Partito Comunista). 4 - VENETO Passiamo poi al Veneto, inteso appunto come regione. Normalmente la prima cosa che viene in mente pensando al Veneto è l'alcol (Prosecco e Spritz, per citarne alcuni). Nel resto d'Italia, di conseguenza, si dice che i veneti sono ubriaconi e alcolizzati. Eppure attenzione: secondo i dati del Ministero della Salute, i veneti non sono al primo posto come “bevitori” in Italia, questo primato spetta agli abitanti del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto-Adige. Si dice anche che i veneti bestemmino tanto, cioè usano imprecazioni e parolacce che riguardano divinità e altri aspetti religiosi. Molti veneti, infatti, hanno la tendenza di usare le bestemmie in mezzo alla frase, a modo di intercalare, senza l'intenzione di offendere. È anche comune sentire dire che i veneti sono razzisti, dovuto al fatto che in Veneto è nata la Lega, un partito politico di estrema destra. 5 - NAPOLI Passiamo poi a Napoli, forse la città che è più spesso oggetto di battute e tanti luoghi comuni. Lo stereotipo che si sente più spesso è che a Napoli è pieno di ladri che ti derubano a ogni angolo, ma la verità è che una cosa del genere può succedere in qualsiasi grande città, un po' di cautela ci vuole sempre. Non a caso, nell'indice mondiale del crimine del 2020, la città è stata classificata addirittura più sicura rispetto a Roma.
Al di là delle notizie di cronaca a effetto del tipo "incontro shock" col lupo, in Italia il ripopolamento comincia a dare problemi di convivenza con l'uomo. Innanzitutto sono gli allevatori a lamentare la predazione dei loro animali e cominciano ad apparie le prime petizioni con migliaia di firme rivolte alla politica per affrontare la questione.
Commenteremo il fatto che martedì la Finlandia è diventata il 31° membro dell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord - NATO -, dopo mezzo secolo di neutralità. Successivamente, discuteremo dell'incriminazione, da parte del gran giurì di New York, dell'ex presidente Donald Trump, con 34 capi di accusa per falsificazione di documenti aziendali. In seguito, nella parte scientifica del nostro programma, commenteremo il motivo per cui gli esperti esortano a sospendere ulteriori sviluppi nel campo dell'intelligenza artificiale. Parleremo infine delle polemiche italiane contro le affermazioni rilasciate da un professore di storia dell'alimentazione dell'Università di Parma, durante un'intervista al quotidiano britannico Financial Times. Innanzitutto, discuteremo della scomparsa del giornalista e conduttore televisivo italiano Gianni Minà, noto per le sue interviste e documentari su alcuni dei personaggi più illustri della storia, dello sport, della politica e dello spettacolo. Per concludere, come vi anticipavo, parleremo ancora dell'articolo del Financial Times, per analizzare in dettaglio le argomentazioni avanzate dal professore, che mette in discussione alcuni dei miti della tradizione gastronomica italiana, come il parmigiano reggiano. - Dopo mezzo secolo di neutralità, la Finlandia entra nella NATO - Donald Trump si dichiara non colpevole di 34 reati - Intelligenza artificiale: gli esperti esortano a sospenderne ulteriori sviluppi - Storico del cibo italiano accusato di un complotto anti-italiano - È morto il noto giornalista e conduttore Gianni Minà - Il Financial Times contro i miti della gastronomia italiana
Inizieremo la prima parte del nostro programma passando in rassegna alcune delle notizie più importanti di questa settimana. In primo luogo, commenteremo l'accusa della Cina, avvenuta lunedì, secondo cui gli Stati Uniti, durante l'ultimo anno, avrebbero rilasciato più di 10 palloni spia ad alta quota nello spazio aereo cinese. Discuteremo anche di come e perché il violento terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria lunedì scorso potrebbe minacciare la rielezione del presidente Erdogan. In seguito, nella parte scientifica del nostro programma, scopriremo perché le orche madri nel Nord Pacifico continuano a prendersi cura dei loro figli anche da adulti. Infine, concluderemo la prima parte del nostro programma con una recensione del Super Bowl di domenica, in cui i Kansas City Chiefs hanno affrontato i Philadelphia Eagles, e dell'halftime show con la cantante delle Barbados Rihanna. Continuiamo con la seconda parte del nostro programma, Trending in Italy. Innanzitutto, parleremo del monologo che il noto regista e attore Roberto Benigni ha tenuto al Festival di Sanremo, in occasione del 75° anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione italiana. Discuteremo, infine, dell'iniziativa dei teatri lirici italiani per salvare la sontuosa dimora di Giuseppe Verdi, uno dei più grandi operisti e compositori di ogni tempo. - La Cina accusa gli USA: dieci palloni spia in Cina nell'ultimo anno - Il terribile terremoto in Turchia minaccia il potere del presidente Erdoğan - Le orche madri si prendono cura dei figli maschi dalla nascita all'età adulta - 57esimo Super Bowl: Rihanna, pubblicità costose e football - Il discorso di Roberto Benigni al Festival di Sanremo - L'iniziativa solidale per salvare Villa Verdi
Come sempre, inizieremo la prima parte del nostro programma rivedendo alcune delle notizie più importanti di questa settimana. Innanzitutto, commenteremo l'indice annuale di percezione della corruzione del 2022 pubblicato martedì da Transparency International. Successivamente, discuteremo della commemorazione del 78° anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau, che si è celebrata venerdì 27 gennaio. Nella parte scientifica del nostro programma, parleremo di una nuova invenzione: alcuni scienziati hanno creato un piccolo robot, in grado di trasformarsi in liquido ed evadere da una gabbia. Concluderemo la prima parte del nostro programma con il tennis e una rassegna degli Australian Open 2023. Continuiamo con la seconda parte del nostro programma, Trending in Italy. Parleremo innanzitutto dell'accesa concorrenza tra i cercatori di tartufi italiani e delle tragiche conseguenze che i loro cani stanno pagando a causa di questa competizione. Commenteremo infine uno studio scientifico che svela i segreti della preparazione di calcestruzzo degli antichi romani, noto per la sua particolare durevolezza e resistenza alle intemperie. - L'indice di percezione della corruzione peggiora in tutto il mondo - Il Giorno della Memoria, anniversario della liberazione di Auschwitz - Scienziati creano un robot capace di evadere da una gabbia trasformandosi in liquido - Djokovic vince l'Australian Open ed eguaglia il record del Grande Slam di Nadal - È guerra tra i ricercatori di tartufo - Il segreto del calcestruzzo degli antichi romani
Alle 16.00 di ieri ora locale di Kabul un attentato rivendicato da Isis-K, il braccio dello Stato islamico in Afghanistan, ha causato almeno 20 morti e decine di feriti. Il luogo dove è avvenuto l'attentato, ovvero di fronte all'ingresso del Ministero degli affari esteri talebano, "è simbolico", spiega il giornalista esperto di Afghanistan Giuliano Battiston.
Inizieremo la prima parte del nostro programma con alcune delle notizie più importanti di questa settimana. Cominceremo ripensando ad alcuni dei principali eventi del 2022. Successivamente, commenteremo alcuni dei recenti decreti imposti dal governo talebano in Afghanistan per limitare ulteriormente i diritti delle donne. Quindi, nella sezione scientifica, discuteremo i risultati di un affascinante studio pubblicato dalla rivista Science, che spiega perché e come le rane di vetro diventano trasparenti. Parleremo infine della lunga storia dei cosiddetti “brutti maglioni di Natale”. Continuiamo con la seconda parte del nostro programma, Trending in Italy. Innanzitutto, parleremo di un'iniziativa legislativa del partito Fratelli d'Italia, attualmente al governo, per autorizzare la caccia degli animali selvatici anche nelle aree urbane, nei parchi e nelle aree protette. Parleremo infine dell'indagine annuale svolta dal quotidiano Il Sole 24 Ore sul livello della qualità di vita, secondo la quale la provincia di Bologna è risultata la più virtuosa d'Italia per il 2022. - Il mondo riguarda al 2022 con la speranza di un 2023 migliore - Il governo talebano bandisce le donne afghane dalle università e dalle ONG - La scienza ha scoperto come le “rane di vetro” diventano trasparenti - La lunga storia del “Brutto Maglione di Natale” - Polemiche per la legge sulla caccia in città - Bologna è la provincia d'Italia dove si vive meglio
In questo articolo affronteremo il tema della concordanza a senso. Non lasciatevi spaventare dal nome! In realtà si tratta di un semplice concetto che spiegheremo passo passo. Se ne avete già sentito parlare, probabilmente avrete avuto dubbi sull'argomento, a cui nessuno ha mai saputo dare risposte efficaci. Non è così? E allora, se vi interessa scoprire di cosa si tratta e cercate una spiegazione chiara ed esaustiva del concetto di concordanza a senso...continuate a leggere questo articolo! I 3 tipi di concordanza a senso Prima di tutto, cosa si intende per concordanza? La concordanza è l'operazione che facciamo quando creiamo un accordo tra gli elementi di una frase (articoli, aggettivi, nomi, verbi) in genere, numero e persona. Ovvero, quando cambiamo l'ultima lettera delle parole, al maschile o al femminile, al singolare o al plurale. Ad esempio: Caterina è una ragazza simpatica —> è = 3ª persona singolare, perché concorda con il soggetto (Caterina, lei) + una ragazza simpatica, perché concordano con Caterina, a cui si riferiscono, che è singolare e femminile. Questa è la concordanza “tradizionale”, che tutti avrete studiato e che starete praticando e provando a padroneggiare. Questo tipo di concordanza è chiamato “concordanza grammaticale”, perché segue le regole grammaticali. Ma l'argomento di questo articolo è, più specificamente, la “concordanza a senso”, che è un altro tipo di concordanza. Questa dà più importanza agli elementi che determinano il senso, il significato della frase, piuttosto che dare importanza alla sua grammatica. Semplificando il concetto, la concordanza a senso risulta essere un po' più “flessibile” di quella grammaticale. Ma cosa intendiamo? Vediamolo insieme! Innanzitutto, è bene sapere che esistono 2 tipi principali di concordanza a senso. Tipo 1 Il primo tipo avviene quando abbiamo a che fare con un complemento partitivo (ovvero, introdotto da DI, che specifica l'insieme di cui fa parte il nome a cui si riferisce) che regge una proposizione relativa. E cioè, in breve, stiamo parlando di strutture come “uno di … (un gruppo) che”). Ecco un esempio: Laura è una di quelle persone che sa / sanno sempre come comportarsi Il dubbio è: dopo il pronome relativo CHE, si usa il verbo al singolare (che concorda con “Laura, una”) o al plurale (che concorda con “persone”)? Cosa ne pensate? Ebbene, secondo le regole di grammatica e quella che si definisce concordanza grammaticale, il verbo deve concordare con il partitivo, cioè con ciò che si trova dopo il “di” (persone, in questo caso): Laura è una di quelle persone che sanno sempre come comportarsi (concordanza grammaticale) Ma, secondo la concordanza a senso, il verbo deve concordare con il nome principale, il soggetto logico che davvero esprime il significato della frase (Laura, in questo caso): Laura è una di quelle persone che sa sempre come comportarsi (concordanza a senso) E quindi? Quale delle due è corretta? La concordanza grammaticale è sempre corretta: seguendo le norme grammaticali, la frase relativa è retta dal complemento partitivo (di quelle persone = nome plurale à verbo al plurale). Però la concordanza a senso è molto molto comune nella lingua parlata e nelle conversazioni, poiché è vero che noi stiamo parlando di Laura, su un piano logico. Quindi potrebbe capitarvi di sentirla o leggerla spesso, soprattutto perché non è considerata come un vero e proprio errore. Ricordatevi, però, che sarebbe da evitare in contesti formali, per ragioni di chiarezza. Se volete il un consiglio, utilizzate sempre la concordanza grammaticale, così sapete di essere sempre nella parte della ragione. Però, è importante in ogni caso chiarificare tutto, così che voi possiate riconoscere la concordanza a senso quando la sentite e che siate perfettamente in grado di capire perché è stata usata. Tipo 2 Il secondo tipo avviene quando si ha un soggetto collettivo (cioè u...
Come si vive in Italia? Vale la pena per uno straniero trasferirsi a vivere nel Bel Paese? In questo video, ho raccolto tutti i PRO e i CONTRO di vivere in Italia, così che possiate fare la vostra scelta sapendo a cosa state andando incontro! Quali sono i PRO di vivere in Italia? Cominciamo con i PRO e partiamo da quelli un po' più scontati e palesi. 1 - Bellezza L'Italia è anche chiamata “Il Bel Paese”, e non è un caso. L'Italia offre davvero molta bellezza, naturale e artistica. Innanzitutto, è un Paese che ha i più disparati paesaggi. Insomma, c'è tutto: mare, montagne, colline, laghi, spiagge, fiumi, grandi città, campagne. Ma allo stesso tempo, c'è anche tanta bellezza in senso storico e artistico: basti menzionare due città, Roma e Firenze, per averne un'idea. Ma in realtà ogni regione e quasi ogni città italiana ha qualche bellezza da offrire. 2 - Cibo Pochissimi sono gli stranieri che hanno dichiarato che a loro non piace il cibo italiano (e tra l'altro alcuni di loro si sono ricreduti dopo aver passato del tempo in Italia). La cucina italiana è gustosa ma anche molto diversificata: da Nord a Sud, ci sono decine e decine di piatti tipici con gli ingredienti più disparati (verdure, carne, pesce, pasta…). A chi non piace la pizza, la pasta, il gelato? Ma ovviamente la cucina italiana è anche molto altro ed è un piacere scoprirla tutta! Per esempio, se volete sapere come e cosa si mangia in un ristorante con tre stelle Michelin in Italia, potete dare un'occhiata al video in cui vi portiamo con noi da Osteria Francescana, il ristorante dello chef Massimo Bottura! 3 - Persone Spesso all'estero si dice che gli italiani siano solari, gentili, disponibili e amichevoli. Per la maggior parte, si può dire che questo è vero. Ovviamente ci sono eccezioni e alcune città vengono considerate particolarmente “fredde”, anche dagli stessi italiani. Però in generale l'esperienza che avrete con gli italiani dovrebbe essere piacevole! 4 - Clima In generale, il clima in Italia è gradevole: non è troppo rigido né troppo caldo. È chiaro che nelle Dolomiti in inverno fa molto freddo e che all'estremità più bassa della Sicilia in estate fa molto caldo, ma in media il clima è incantevole. Inoltre, è possibile spostarsi di poco per trovare un clima più caldo o più freddo nello stesso Paese. 5 - Costo della vita Chiaramente, dipende dal Paese da cui venite, dalla vostra moneta eccetera. Però si può affermare in senso generale che il costo della vita in Italia non è troppo alto. Certo, Milano è costosissima. Firenze e Venezia anche. Ma a parte poche eccezioni, in Italia si può vivere dignitosamente anche con poco. E qualora aveste bisogno di essere in queste città per lavoro, potreste sempre optare per una casa in una città più piccola nei dintorni delle grandi città, dove certamente affitti e vita sono più bassi. In particolare, i prezzi in Italia risultano più bassi (rispetto al Nord Europa o altri Stati) per affitti e cibo. Invece le bollette o la benzina sono abbastanza simili al Nord Europa, per esempio. 6 - Sanità pubblica Molti italiani si lamentano della sanità nel Bel Paese, e in generale hanno ragione. Le file sono interminabili e la prenotazione per una visita specialistica richiede almeno 3 mesi di attesa. Ma non bisogna dimenticare che, nonostante tutti i difetti, la sanità in Italia è pubblica e questo significa che non ci sono discriminazioni di nessun tipo: se sei malato, vieni curato, a prescindere dal tuo portafoglio. In più, bisogna ammettere che negli ultimi anni ci sono stati molti tagli alla Sanità da parte del Governo, il che non ha permesso di migliorare il sistema ma, al contrario, lo ha mandato in una situazione più difficile da gestire. 7 - Studi L'Italia ha ottime università e queste sono accessibili a tutti, senza discriminazioni di reddito. Le università pubbliche italiane sono molto buone e la retta è piuttosto bassa,...
Inizieremo la prima parte del nostro programma con alcuni eventi che hanno fatto notizia questa settimana. Innanzitutto, discuteremo del faccia a faccia di lunedì tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la sua controparte cinese, Xi Jinping, a Bali, in Indonesia, tenutosi alla vigilia del G20. Successivamente, commenteremo le reazioni europee al risultato inaspettato delle recenti elezioni di metà mandato negli Stati Uniti. Parleremo anche delle proteste degli attivisti ambientalisti di tutta Europa contro l'uso di jet privati, programmate per coincidere con la conferenza sul clima COP27 in Egitto. Infine, parleremo di un leader sindacale turco incarcerato per aver definito le società consumatrici di pane... "stupide". Continuiamo con la seconda parte del nostro programma, Trending in Italy. Discuteremo della proposta di legge lanciata da un consigliere della regione Puglia contro la pesca intensiva dei ricci di mare, molto ricercati nel settore della ristorazione per via delle loro prelibatissime uova. Parleremo infine del pilota italiano Francesco Bagnaia, vincitore del campionato del mondo di motociclismo e protagonista di una stagione memorabile che porta l'alta velocità italiana sul gradino più alto dopo cinquant'anni. - Biden e Xi si incontrano a Bali, in Indonesia, in vista del vertice del G20 - L'Europa riflette sui risultati delle elezioni statunitensi del 2022 - Gli attivisti protestano contro l'uso di jet privati riservati ai partecipanti alla conferenza sul clima COP27 - Leader sindacale turco incarcerato per aver insultato le società che consumano pane - I ricci di mare in Puglia stanno scomparendo - Francesco Bagnaia vince il campionato mondiale della Moto GP
Innanzitutto: grazie mille! Perché dai commenti e dalle visualizzazioni mi sembra di capire che vi piaccia la serie dei video sui 5 errori più comuni commessi dagli stranieri riguardo a un argomento in particolare: il congiuntivo, la parola QUALCOSA, il verbo TRATTARSI DI… Questo video segue la stessa serie, quindi preparatevi per i 5 errori più comuni commessi dagli stranieri riguardo un argomento piuttosto temuto: il SI IMPERSONALE! Il "SI" impersonale in italiano: i 5 Errori più comuni “Ma il SI impersonale è facilissimo! Bisogna solo usare SI + il verbo alla terza persona singolare! Che sarà mai?” Non fatevi ingannare! Saper parlare bene richiede una conoscenza più approfondita! Ecco a voi i 5 errori più comuni che gli stranieri commettono con il "SI" impersonale in italiano. 1. SI COMPRA LE COSE Molti stranieri seguono la “regola generale” del si impersonale (si + verbo alla 3 persona singolare) ciecamente. Purtroppo non è così facile, come vi anticipavo. Per esempio, la frase “Si compra le cose” è sbagliata! La forma corretta sarebbe “Si comprano le cose”. Perché? Facciamo chiarezza. In questo caso il SI ha funzione PASSIVANTE; inoltre, il verbo ha un oggetto diretto (le cose). In questo caso, l'oggetto diretto del verbo è il soggetto di una frase passiva, perciò il verbo concorda con questo. Ve lo mostro con un esempio. Se io dico Si comprano le bevande In questa frase, “le bevande” è l'oggetto diretto, ma sarebbe anche il soggetto della frase se la trasformassi in forma passiva (Le bevande sono comprate). Dunque, in parole povere, quando si usa il SI PASSIVANTE con un verbo transitivo che regge un oggetto diretto plurale, il verbo dovrà essere coniugato alla 3 persona plurale (si mangiano i panini, si vedranno le stelle, si troveranno i soldi…). Ricordate: se l'oggetto diretto è singolare, il verbo sarà coniugato alla 3 persona singolare. Esempio: Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante. Paolo Giordano 2. SI LO FA Molti stranieri si confondono quando, con il SI impersonale, hanno bisogno di usare anche un altro pronome. Dove mettere l'uno e l'altro? Quale va prima? Quale va dopo? “Si lo fa?” “Se lo fa?” “Lo si fa?” “Lo se fa?” Sembra un elenco di note musicali… Ebbene, la forma corretta è “Lo si fa”. Infatti, di una cosa potete stare certi: il SI impersonale va sempre immediatamente prima del verbo. Ogni altro pronome, di conseguenza, va aggiunto prima del SI. E la forma “se lo fa”? Vi suona corretta, no? È vero! Esiste, ma significa un'altra cosa! In questa frase, infatti, abbiamo ancora due pronomi insieme, ma il SI non è impersonale, bensì è un SI riflessivo, riferito a una terza persona singolare (lui o lei). Per esempio: Mario si fa il bagno. —> Mario se lo fa. Notate la differenza? Questa frase ha come soggetto Mario, quindi non può essere impersonale. Esempio: Si dice che l'amore rende ciechi. Fa ben di più, rende sordi, paralizza. Quando viene il mal d'amore, si diventa come la mimosa che subito si chiude, nessun grimaldello riesce ad aprirla e più le si fa violenza, più si chiude. Søren Kierkegaard 3. SI HA MANGIATO BENE I tempi composti, come sempre, creano più confusione rispetto al presente, e questo succede anche con il SI impersonale. Per esempio, un errore diffusissimo è quello di usare, al passato prossimo, l'ausiliare “avere” con i verbi che normalmente usano l'ausiliare “avere”. E quindi? Qual è l'errore qui? Ebbene, l'ausiliare per formare i tempi composti dopo il SI impersonale è sempre il verbo "essere". Il participio passato, poi, varia in base alla tipologia del verbo in questione. “Mangiare” è un verbo transitivo, quindi il participio passato rimane nella forma base (in -o): la forma corretta sarebbe “si è mangiato bene”. Esempio: Quando si è parlato molto, si è detto sempre qualcosa che sarebbe stato meglio tacere.
Quando si studia una lingua straniera, si hanno molte domande. Ovviamente, anche gli studenti stranieri di italiano le hanno. Lo so bene io perché ricevo moltissime domande da voi, a cui provo a rispondere nei miei vari video. Ma lo sa bene anche Google… Quante volte chiedete a Google qualcosa sull'italiano? Praticamente ogni giorno, no? Ebbene, in questo video ho deciso di prendere il posto di Google, umilmente, e rispondere alle domande più cercate su Google riguardo all'italiano! Vediamo se anche voi vi siete mai chiesti queste cose… E vediamo se conoscete le risposte! Le 10 domande più cercate su Google riguardo all'italiano 1. Perché l'italiano è una lingua difficile? Sento già le voci “Per il congiuntivo”. Ma la verità è che l'italiano è difficile non solo per il famigerato congiuntivo! La lingua italiana possiede molti punti complessi, che spesso hanno fin troppe regole grammaticali o al contrario non ne hanno nessuna e vanno imparati così come sono! Qualche esempio? I verbi irregolari, i plurali irregolari, le preposizioni dopo i verbi, addirittura uno stesso verbo può reggere diverse preposizioni in base al nome che lo segue. Per non parlare poi delle parole polisemiche, ossia quelle che hanno differenti significati. Solo per menzionarne alcuni! Ma non bisogna scoraggiarsi, attraverso tanta pratica è possibile riuscire ad ottenere un ottimo livello di italiano. Per esempio, potreste cominciare con i nostri video! Ci sono video in cui vi spiego tutti gli argomenti complessi che ho menzionato prima! Vi lascio i link in descrizione! Ma ora proseguiamo! 2. Perché l'italiano è importante? Bella domanda! Certamente l'italiano non è proprio la lingua più importante da conoscere per sopravvivere nel mondo, lo riconosco. Ma penso che sia importante per l'arricchimento culturale. Non ci dimentichiamo che è la lingua dell'arte e della cultura, la lingua di Dante e di una vasta e bella letteratura, la lingua dell'opera, della lirica, la lingua di grandi pensatori e filosofi. E non è tutto! È anche la lingua dell'architettura e della cucina. Conoscere l'italiano probabilmente non aiuta se si deve viaggiare nel mondo, ma certamente aiuta la mente, aiuta a pensare, a sognare, ad arricchire il proprio bagaglio culturale. Siete d'accordo? 3. Perché l'italiano assomiglia allo spagnolo? Innanzitutto le due lingue hanno una radice comune: il latino. Poi si sono sviluppate in modo molto simile: per esempio, possiedono lo stesso numero di lettere dell'alfabeto e le strutture grammaticali sono estremamente simili. Lo spagnolo e l'italiano condividono anche le stesse coniugazioni e gli stessi tempi verbali. Certo, ci sono delle differenze, ci sono dei falsi amici, ma per gli italiani non è troppo complicato comprendere a grandi linee lo spagnolo e viceversa. Eppure… udite udite… non è lo spagnolo la lingua più simile all'italiano! *SHOCK* Infatti, secondo uno studio di “Ethnologue”, il francese ha l'89% di parole simili all'italiano ed è la lingua più simile alla nostra. La storia ce lo conferma: tra Francia e Italia ci sono sempre stati importanti scambi economici, culturali, intellettuali. Quindi i due Paesi si sono un po' influenzati a vicenda. Certo, la pronuncia francese può rendere questa lingua difficile da comprendere per gli italiani che non la conoscono, ma se invece gli italiani leggono un testo in francese possono capire molto, anche se non lo hanno mai studiato. 4. Come è nato l'italiano? L'italiano è una evoluzione del volgare fiorentino, uno dei tanti “dialetti” che sono nati dal latino durante e dopo il crollo dell'Impero Romano. Il vecchio latino si è evoluto in diverse versioni, in base alla zona d'Italia in cui era parlato. In particolare, il volgare fiorentino nel corso dei secoli è diventato la lingua dotta per eccellenza, quella parlata dai letterati e dalle persone di cultura.
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In questo episodio del nostro podcast d'italiano comprensibile vi spiego perché dobbiamo imparare a dire di no. Perché è così importante? Innanzitutto per poterci riappropriare del nostro tempo, ma anche per tanti altri motivi che vi spiego in questo episodio. Buon ascolto! ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ ITALIAN COMPREHENSIBLE INPUT: