Podcasts about scienze biologiche

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Best podcasts about scienze biologiche

Latest podcast episodes about scienze biologiche

Uno, nessuno, 100Milan
No alla giornata "Enzo Tortora" dedicata agli errori giudiziari

Uno, nessuno, 100Milan

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025


Una proposta di legge individuava nel 17 giugno il giorno per ricordare le vittime di errori giudiziari intitolandola ad Enzo Tortora ma la premier Meloni ha congelato il provvedimento. Ne parliamo con la figlia Gaia Tortora. Breve storia dell'homo sapiens. Due scienziati ospiti in studio per parlare dell'evoluzione umana e da dove veniamo. Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto di ricerche Mario Negri e Telmo Pievani, professore ordinario di Filosofia delle Scienze Biologiche all'Università degli Studi di Padova.

il posto delle parole
Arianna Mortelliti "Quel fazzoletto color melanzana"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 25, 2024 17:45


Arianna Mortelliti"Quel fazzoletto color melanzana"Mondadori Editorewww.mondadori.it"Lumache" erano chiamati per l'estrema prudenza nella guida, eppure è proprio in un incidente d'auto che Alice e Filippo trovano la morte. Lara, la loro figlia trentenne, torna a Castel Cielo, nella provincia laziale, per i funerali. E ora? Che fare? Chiudere definitivamente con quel che resta di lei nell'angusta vita del paese? Lara ritrova la stretta protettiva della nonna paterna, la miniera di emozioni che, attraverso lei, la lega alla sua infanzia. Dunque prende tempo, e più prende tempo, più il passato scivola in lei e mina un equilibrio fatto di silenzi e rimozioni: chi è stato lo "zio" Rocco trovato morto nel fiume quando lei era una bambina, chi è stato per suo padre (il migliore amico?) e per sua madre (uno scomodo affetto?). E Franco? Bollato dalla nomea di "matto" e accusato di quella morte misteriosa, è un talentuoso fotografo che non ha mai smesso di collezionare immagini del paese e delle sue facce. E Don Alfonso, che cosa sa? Che cosa ha raccontato e che cosa ha tenuto nascosto nel corso degli anni? Si accendono nuove oblique confidenze e si aprono crepe delle quali è inevitabile forzare l'accesso. Da lì in poi è un precipizio di rimandi, percorsi, rivelazioni che agitano la quiete provinciale e il cuore di Lara. Arianna Mortelliti scrive un romanzo che tiene ben conto della lezione del nonno Camilleri: una comunità piccola che dietro alla maschera della solidarietà nasconde guasti e nodi. Nodi da sciogliere. Nodi da soffrire. La famiglia, il lato oscuro delle cose, le responsabilità morali, l'ombra del Male: Mortelliti racconta, con convincente semplicità, l'ignoto che formicola sotto la rete della memoria e degli affetti.Arianna Mortelliti (Roma, 1987) si è laureata in Scienze Biologiche e lavora come insegnante nella scuola.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Si può fare
L'invasione degli alieni

Si può fare

Play Episode Listen Later Nov 4, 2023


Nicola Cilento, vicepresidente di Confagricoltura e titolare di un'azienda frutticola a Corigliano Calabro, sottolinea l’importanza di controllare le importazioni di agrumi dai Paesi Extraeuropei per preservare il comparto nazionale da agenti patogeni come la cosiddetta “macchia nera degli agrumi”.Il professor Giorgio Sabella, professore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell'Università di Catania, è il responsabile scientifico del progetto FAST - Fight Alien Species Transborder, che ha consentito di censire, catalogare e contrastare diverse specie aliene che hanno colpito la Sicilia e Malta.Non solo involontariamente, le specie aliene possono fare ingresso nel nostro Paese anche a causa di figure che le sfruttano per motivi economici. E’ proprio di questo tema che ci parla il giornalista ambientale Rudi Bressa, autore del libro: “Trafficanti di natura. Il commercio illegale di specie selvatiche che minaccia la biodiversità (e tutti noi)”.Da anni la sua presenza nei nostri mari è stata sottovalutata, ora il celebre granchio blu è diventato un concreto problema che minaccia l’ecosistema marino italiano. Cosa si può fare per contrastarlo? Lo chiediamo a Giuseppe Arcangeli, direttore del Centro di referenza nazionale per le malattie dei pesci, molluschi e crostacei dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.Il 7 novembre si laureeranno i primi 8 laureati d’Italia in “Artista di circo contemporaneo”, un corso organizzato dalla Fondazione Cirko Vertigo, di cui Paolo Stratta è presidente, che dal giugno 2022 ha ricevuto l'equipollenza a laurea triennale in “Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo” da parte della Commissione interministeriale.Si può fare nel sociale - La scrittura come cura dell'animaEsiste una scrittura terapeutica, che cura gli strappi dell'anima e aiuta gli adolescenti a crescere. Un laboratorio attivo in molte scuole d'Italia. In questa puntata la nostra Cristina Carpinelli è stata in una scuola media di Milano.

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
7476 - Dalla laurea in scienze biologiche a un ristorante stellato: l'intervista alla pastry chef Irene Tolomei per "Le Storie Made in CAST"

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Oct 11, 2023 7:37


Condividiamo oggi con voi l'ultima de "Le Storie Made in CAST", interviste a professionisti e professioniste del mondo Horeca che hanno costruito il loro futuro grazie alla formazione presso la scuola CAST Alimenti. L'intervista porta a conoscere meglio la pastry chef Irene Tolomei.

il posto delle parole
Arianna Mortelliti "Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 27, 2023 14:51


Arianna Mortelliti"Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni"Mondadorihttps://mondadori.itArturo Baldi, novantacinque anni, viene portato d'urgenza in ospedale, dove scivola in un coma profondo. A dispetto dei neurologi, che lo escludono categoricamente, la coscienza di Arturo è ancora vigile. In questo misterioso tempo sospeso Arturo riesce a sentire, uno per uno, tutti i componenti della famiglia che vengono a fargli visita in una incessante sequenza di confessioni, sfoghi, preghiere. In quei meandri della coscienza, domina il faccia a faccia con Dado, il fratello inquieto, il pittore talentuoso, il ribelle che manca da anni dentro il teatro famigliare. In questa sorta di popolata immobilità, Arturo risale dall'infanzia fino alla costruzione della grande famiglia che ora, intorno al suo letto, stilla parole e memoria.Così seguiamo l'amore che lo lega a Carolina da tutta una vita, le figlie Dori e Fiore, le nipoti Margherita e Nina, prossima alle nozze, e la pronipote Anna, che ha ereditato dal prozio mai conosciuto l'occhio e la mano da pittrice. Dado è lo specchio per tornare indietro nel tempo, nel formicolio di segreti che alligna là dove la famiglia sembra più salda.Arianna Mortelliti, alla sua prima prova narrativa ma cresciuta alla scuola del nonno Andrea Camilleri, scrive un romanzo decisamente intrigante, calibrando suspense e informazioni all'interno di una struttura a dialoghi che, progressivamente, scioglie nodi e ambiguità.Arianna Mortelliti (Roma, 1987) si è laureata in Scienze Biologiche e lavora come insegnante nella scuola.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Zarathustra - Radio Italia anni '60
Sisma in Emilia. Colpa del fracking?

Zarathustra - Radio Italia anni '60

Play Episode Listen Later Jun 4, 2022 11:54


Torniamo indietro di 10 anni per ripercorrere le polemiche politiche sulle presunte cause del sisma in Emilia. Cosa hanno concluso le due commissioni volute dalla Regione per chiarire la correlazione tra terremoti e fracking? E - passando ai nostri giorni - davvero estraendo gas dall'Adriatico si rischia la subsidenza? Ne parliamo con il Prof. Marco Antonellini, docente di Georischi al Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell'Università di Bologna.

AriaPulita
Sisma in Emilia. 10 anni dopo. Colpa del fracking?

AriaPulita

Play Episode Listen Later May 26, 2022 26:49


Ad #AriaPulita torniamo indietro di 10 anni per ripercorrere le polemiche politiche sulle presunte cause del sisma in Emilia. Cosa hanno concluso le due commissioni volute dalla Regione per chiarire la correlazione tra terremoti e fracking? E - passando ai nostri giorni - davvero estraendo gas dall'Adriatico si rischia la subsidenza? Ne parliamo con il Prof. Marco Antonellini, docente di Georischi al Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell'Università di Bologna.

Le voci della scienza
Il lato artistico e inaspettato della scienza

Le voci della scienza

Play Episode Listen Later May 20, 2022 34:44


E se vi dicessi che la scienza è creativa, estetica, bella, materiale, performativa, serendipitosa? E se vi dicessi che se guardassimo la scienza attraverso lo sguardo di altre discipline potremmo scoprire un suo lato interessante e forse inaspettato? Attraverso l'arte, la sociologia, la storia e la filosofia andremo alla scoperta di quei fenomeni invisibili che fanno parte della quotidianità della ricerca scientifica (ma non dell'immagine della scienza del senso comune).Insieme a noi tre ospiti. Telmo Pievani: filosofo, evoluzionista e comunicatore scientifico. Prima cattedra italiana in Filosofia delle Scienze Biologiche presso l'Università di Padova. Con lui parleremo di serendipità. Francesca Montuschi: veterana in progetti di Terza Missione presso l'Università di Bologna e redattrice presso "CUBo". Con lei invece affronteremo il tema della creatività. Infine, Guido Bonino: professore di Filosofia presso l'Università di Torino, con cui parleremo dell'errore nella storia e nella sociologia della scienza. Infine parlemo di performativitá, materialità, bellezza ed estetica attraverso le opere dell'artista contemporaneo Mark Dion e alcuni esempi di visualizzazione.Interviste e montaggio: Benjamin Cucchi. Sigla: Jacopo Mengarelli.Fonti e creditiTelmo Pievani, Serendipità. L'inatteso nella scienza (2021)Pietro Dri, Serendippo. Come nasce una scoperta: la fortuna nella scienza (1994)Henk Haarmann, The theater of research in “The Routledge Companion to Performance Philosophy” (2020)Francesca Montuschi, La connessione della creatività artistica e scientifica su “CUBo” (2019)Pietro Greco, Errore (2019)David Bloor, Sociologia della logica. The Limits of Epistemology (1983)Vincenzo Venuto e Telmo Pievani, Il gorilla ce l'ha piccolo (2018 - 2021)Mark Dion, Raiding Neptune's Vault: A Voyage to the Bottom of the Canals and Lagoon of Venice (1997)Arianna Bona, Mark Dion (2022) https://www.youtube.com/watch?v=hP3KE7w9jREChiara Brighi, Mark Dion per Mittel (2022) https://m.facebook.com/watch/?v=790383635253552&_rdrEmma Stone, La mente in poche parole parole su "Netflix" (2019)Acappella science, The molecular shape of you (2018) https://youtu.be/f8FAJXPBdOgSimone Grietz, I rate my own inventions (2018) https://youtu.be/n-Fokafl-aY

Ricercati. Storie dei cervelli italiani nel mondo - Intesa Sanpaolo On Air

Sara Platto, bresciana, vive in Cina da ormai quindici anni. È professoressa di comportamento e benessere animale presso la facoltà di Scienze Biologiche della Jianghan University di Wuhan, dove insegna comportamento, addestramento e benessere, così come psicologia e interazione tra uomo e animale. Recentemente ha condotto uno studio sull'attitudine degli studenti cinesi all' “Animal Welfare” e sulla percezione degli animali domestici durante il lockdown in Cina. Dove a gennaio 2020 ha deciso di rimanere, nonostante l'arrivo della pandemia. Complice anche i suoi gatti, che né lei né il figlio volevano lasciare in Cina!

I lavori di domani
Milena Bellin, Ricercatrice in biologia cellulare 4.0

I lavori di domani

Play Episode Listen Later Apr 17, 2022


Milena Bellin è Professore Ordinario di Genetica al Dipartimento di Biologia all'Università di Padova e Group Leader all'Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) a Padova, dove dirige un gruppo di ricerca focalizzato sullo studio delle malattie ereditarie del cuore. Dopo la laurea a pieni voti e con lode in Scienze Biologiche, Milena ottiene un dottorato in Genetica e Biologia Molecolare dello Sviluppo all'università di Padova. Appassionata del cuore sin dai suoi primi studi, decide di trasferirsi a Monaco di Baviera, in Germania, dove entra a far parte del gruppo di ricerca del Prof. Karl Laugwitz e della Prof.ssa Alessandra Moretti, e usa cellule staminali umane per lo studio di malattie ereditarie del cuore. Assieme ai suoi colleghi, è la prima a creare un modello di cellule pluripotenti indotte, generate da pazienti, per studiare una malattia elettrica del cuore chiamata "sindrome del QT lungo". In seguito, riceve una borsa di studio europea, la prestigiosa "Marie-Curie fellowship", per andare nel laboratorio della Prof.ssa Christine Mummery, a Leiden, in Olanda. Con il tempo Milena crea un suo gruppo di ricerca, specializzato nell'utilizzo di cellule pluripotenti indotte da pazienti per studiare e correggere malattie genetiche del cuore e per creare strumenti adatti a testare e selezionare nuove molecole che possano curare queste malattie. In questi ultimi anni, Milena e il suo gruppo di ricerca hanno creato un nuovo modello di "mini-cuori" o micro-tessuti cardiaci umani per ampliare la rosa di malattie cardiache, anche senza l'utilizzo di animali da laboratorio.

I lavori di domani
Milena Bellin, Ricercatrice in biologia cellulare 4.0

I lavori di domani

Play Episode Listen Later Apr 17, 2022


Milena Bellin è Professore Ordinario di Genetica al Dipartimento di Biologia all'Università di Padova e Group Leader all'Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) a Padova, dove dirige un gruppo di ricerca focalizzato sullo studio delle malattie ereditarie del cuore. Dopo la laurea a pieni voti e con lode in Scienze Biologiche, Milena ottiene un dottorato in Genetica e Biologia Molecolare dello Sviluppo all'università di Padova. Appassionata del cuore sin dai suoi primi studi, decide di trasferirsi a Monaco di Baviera, in Germania, dove entra a far parte del gruppo di ricerca del Prof. Karl Laugwitz e della Prof.ssa Alessandra Moretti, e usa cellule staminali umane per lo studio di malattie ereditarie del cuore. Assieme ai suoi colleghi, è la prima a creare un modello di cellule pluripotenti indotte, generate da pazienti, per studiare una malattia elettrica del cuore chiamata "sindrome del QT lungo". In seguito, riceve una borsa di studio europea, la prestigiosa "Marie-Curie fellowship", per andare nel laboratorio della Prof.ssa Christine Mummery, a Leiden, in Olanda. Con il tempo Milena crea un suo gruppo di ricerca, specializzato nell'utilizzo di cellule pluripotenti indotte da pazienti per studiare e correggere malattie genetiche del cuore e per creare strumenti adatti a testare e selezionare nuove molecole che possano curare queste malattie. In questi ultimi anni, Milena e il suo gruppo di ricerca hanno creato un nuovo modello di "mini-cuori" o micro-tessuti cardiaci umani per ampliare la rosa di malattie cardiache, anche senza l'utilizzo di animali da laboratorio.App, link e siti utili VIMM - Veneto Institute of Molecular Medicine HomeFondazione Ricerca Biomedica AvanzataAIRCTelethonScienceNatureUniversità degli studi di PadovaStem cell reportsRicercatrice e ricercatore in biologia cellulare 4.0 Il ricercatore è un lavoro molto variegato, ogni giorno sempre diverso e per questo molto stimolante. E la motivazione è importante perchè il ricercatore non deve solo studiare molto, ma deve farlo anche in maniera continua, per tutta la sua carriera lavorativa. Lo studio serve per avere una conoscenza scientifica di base, ma anche per rimanere a conoscenza delle ultime scoperte e delle nuove tecnologie anche 4.0. Lo scienziato è una persona curiosa, che si fa tante domande alle quali cerca una (o più risposte), per cui tra le soft skills deve essere creativo e dinamico, disegnando esperimenti adatti a dare le risposte e trovando le tecnologie adeguate. La ricercatrice e il ricercatore in biologia cellulare, come scienziat,o deve saper programmare: il tempo, gli esperimenti, il lavoro dei suoi collaboratori. Se a capo di un gruppo di ricerca, deve anche essere capace di gestire un gruppo di persone, selezionando quelle con le competenze necessarie, coordinando il loro lavoro e la loro comunicazione, e tenendo unito il gruppo e coltivando il senso di "squadra". Deve sapere scrivere: articoli scientifici, progetti, e resoconti e soprattutto lo deve fare in inglese. Deve sapere bene la matematica, per calcolare il budget necessario a fare la ricerca (reagenti, persone e macchinari). Essere poi in grado di relazionarsi con i suoi pari e saper comunicare con i collaboratori e mantenere il loro interesse. E ama viaggiare, per andare ai congressi che si tengono in ogni parte del mondo, per poter incontrarsi con gli esperti della sua materia. E, molti sottolineano, è umile: non si può sapere tutto e si ha sempre bisogno dell'aiuto degli altri per arrivare in alto.

La bufala in tavola
La tavola della gentilezza

La bufala in tavola

Play Episode Listen Later Nov 14, 2021


Che cosa significa portare la gentilezza a tavola? Ne parliamo con il prof. Enzo Spinsi, professore associato e dirige il Laboratorio di Fisiologia Traslazionale e Nutrizione del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali dell'Università di Bologna e autore dei “MAGNIFICI 20 PER LE TUE DIFESE” e Daniel Lumera, riferimento internazionale del benessere, e della pratica della meditazione Giornata Mondiale del diabete: in puro stile bufala in tavola cerchiamo di capire e di farci raccontare dai nostri esperti quanto uno stile di vita sano giochi un ruolo decisamente importante in questa patologia. Ma non solo nel corso della puntata scopriremo o meglio smaschereremo anche alcune bufale che riguardano proprio il diabete. Ne parliamo con il dottor Federico Bertuzzi, Responsabile della Diabetologia di Niguarda e il dottor Stefano Erzegovesi, Direttore del centro disturbi alimentari dell'ospedale San Raffaele di Milano

Breaking Lab - Radio Statale
Le nuove reclute di Breaking Lab e i Nobel del 2021

Breaking Lab - Radio Statale

Play Episode Listen Later Oct 18, 2021 29:00


Nel primo episodio della stagione 7 Breaking Lab acquista due nuove reclute: Chiara, studentessa di Scienze Biologiche, e Daniel, studente di Fisica. Ascoltate il nostro podcast per un viaggio alla scoperta dei premi Nobel scientifici del 2021!

3' Grezzi di Cristina Marras
3' grezzi Ep. 196 Neurodiritti

3' Grezzi di Cristina Marras

Play Episode Listen Later Jul 19, 2021 3:01


Per la prima volta ci si pone il problema dell'impatto di una tecnologia prima della sua diffusione. Facciamo attenzione, perché la lotta per la protezione dei neurodiritti iniziata in Cile riguarda tutti noi, molto da vicino. LINK"Il Cile vuole regolamentare tecnologie che non esistono ancora" pubblicato su Wiredhttps://www.wired.it/internet/regole/2021/07/17/cile-regolamentazione-neurodiritti-privacy-mentale"We need to regulate mind-reading tech before it exists" pubblicato su Rest of Worldhttps://restofworld.org/2021/chile-neuro-rights/Rafael Yuste, professore di Scienze Biologiche alla Columbia University, chiede alle Nazioni Unite una regolamentazioen dei neurodiritti alla pari dei diritti della personahttps://www.cirsd.org/en/horizons/horizons-winter-2021-issue-no-18/its-time-for-neuro--rights?__cf_chl_jschl_tk__=pmd_8bbede9b8b45ae8cfb06da69423a11958e4995e6-1626683940-0-gqNtZGzNAiKjcnBszQX6TESTO TRASCRITTO (English translation will follow soon, below)La tecnologia va più veloce della legislazione. È una vita che ce lo sentiamo ripetere. Cosa significa? Significa che da qui che le persone che fanno le leggi si rendono conto che esiste una nuova tecnologia che potrebbe avere un impatto sulla vita delle persone, c'è sempre uno scarto. L'ultimo esempio che mi viene in mente sono i monopattino elettrici che ormai sono in tante città italiane, però ancora non c'è una legislazione uniforme in tutta l'Italia che decida come questi possano essere utilizzati, chi li può utilizzare, quali sono i margini di responsabilità delle persone che li usano eccetera. Ecco ora vi do un'ottima notizia perchè per la prima volta ho letto di un posto, di una nazione dove ci si pone il problema di una tecnologia ancora prima che questa tecnologia sia diffusa sul territorio. Sto parlando del Cile, dove in questi giorni si discute della nuova costituzione che dovrebbe sostituire quella degli anni '80 che era stata emanata durante la dittatura di Pinochet e il nuovo governo del Cile è abbastanza orientato a sinistra, e comunque non è di questo che voglio parlare, voglio parlare del fatto che tra gli articoli della costituzione vogliono averne anche uno che protegga l'integrità mentale, ovvero proteggere i neuro diritti dei cittadini. Cosa significa? Significa che vogliono regolamentare quelle tecnologie ancora in fase di sviluppo, quindi ancora non diffuse, che aumenterebbero o diminuirebbe o potrebbero disturbare l'integrità mentale delle persone senza il loro consenso. Non si tratta di science fiction, già esistono strumenti del genere che vengono ad esempio utilizzati per lenire gli effetti del Parkinson. E però non tutte le applicazioni sono così altruiste, infatti esistono già quelli che vanno chiamati gli 'smart caps', specie di cappellini intelligenti che servono a monitorare il movimento delle onde cerebrali e quindi a misurare la fatica, ufficialmente utilizzati per, possono essere utilizzati per prevenire gli infortuni sul lavoro, però se ci pensiamo potrebbero anche essere utilizzati per controllare il ritmo con cui le persone lavorano, e quindi eventualmente anche per agire sulla produttività: tu non stai producendo abbastanza, quindi ti do meno soldi. Quindi, dicevo che ci fa ben sperare il fatto che una nazione, il Cile, si ponga i problemi prima che questi si presentino. Poi un'ultima cosa: è stato chiesto alle Nazioni Unite di creare una commissione internazionale di esperti che lavori proprio sui neuro diritti per creare un trattato internazionale. Buone notizie.ENGLISH TRANSLATIONTechnology goes faster than legislation. We hear it repeated over and over again. What does it mean? It means that between lawmakers realising that there is a new technology that could have an impact on people's lives, there is always a gap. The last example that comes to mind are the electric scooters that are now in many Italian cities, but there is still no uniform legislation throughout Italy stating how these can be used, who can use them, what are the margins of responsibility of the people who use them etc. Here now I give you excellent news because for the first time I have read about a place, a nation where the problem of a technology arises actually before this technology is widespread on the territory. I'm talking about Chile, where in these days they are discussing the new constitution that should replace the one from the 80s, dating back to the Pinochet dictatorship and the new government of Chile is quite left-oriented, well but I am going OT, I want to talk about the fact that among the articles of the constitution they also want to have one that protects mental integrity, that is, protect the neuro-rights of citizens. What does it mean? It means that they want to regulate those technologies that are still under development, therefore not yet widespread, which could increase or decrease or could disturb the mental integrity of people without their consent. This is not science fiction, there are already such tools that are used, for example, to alleviate the effects of Parkinson's. And yet not all applications are so altruistic, in fact there already exist what we can call 'smart caps', kind of intelligent caps that are used to monitor the movement of brain waves and therefore to measure fatigue, officially used for, can be used to prevent work accidents, but if we think about it, they could also be used to control the pace at which people work, and therefore possibly also to act on productivity: you are not producing enough, so I pay you less. So, I said that it gives us hope that a nation, Chile, thinks about problems before they arise. Then one last thing: the United Nations was asked to create an international commission of experts to work precisely on neuro-rights to create an international treaty. Good news.

Gabriele Bonn - Fitness Podcast
Episode #61. La Nutrizionista Risponde: Alimentazione Restrittiva Vs Sostenibile

Gabriele Bonn - Fitness Podcast

Play Episode Listen Later Mar 15, 2021 22:27


In questa nuova puntata, intervisto Francesca Trasimeno, laureata alla triennale di Scienze Biologiche presso l’Università di Torino, specializzata in Biotecnologie Alimentari presso l’Università di Milano, perfezionata in Nutrizione di base clinica e sportiva, esperta di integrazione probiotica e fitoterapica, divulgatrice scientifica, Biologa Nutrizionista presso Milano/Torino e Gorgonzola, Docente SIFA (Scuola Italiana Fitness e Alimentazione). Francesca inizia argomentando cosa vuol dire “sana alimentazione” fino ad arrivare al concetto di restrizione (ormai molto noto e di cui ancora molti fanno parte) e di come questo sia totalmente inefficace sul lungo periodo. Al contrario, l’alimentazione sostenibile risulterà essere fondamentale per la salute e risultati per tutta la vita. Che cosa vuol dire sostenibilità alimentare? Possiamo tutti noi intraprendere questo percorso? La Nutrizionista conclude con consigli d’oro per chi vuole uscire dal “tunnel restrittivo” fatto non solo di scelte alimentari ma di pasti sostitutivi o beveroni. Potete trovare Francesca sui social con il nome @naturalfitlab oppure via mail all’indirizzo: francesca.trasimeno@gmail.com

il posto delle parole
"Farò più rumore da morto che da vivo"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 19, 2020 18:51


"Farò più rumore da morto che da vivo"I testimoni raccontano prodigi di Padre PioRoberto AllegriAncora Editricehttps://www.ancoralibri.it/Padre Pio da Pietrelcina fu uno straordinario taumaturgo, cioè un operatore di prodigi, caratteristica legata alla santità che non sempre si verifica, ma che quando è presente affascina in maniera irresistibile. E in Padre Pio questa caratteristica era espressa all'ennesima potenza. Nel mondo cattolico è conosciuto per le stimmate, per le bilocazioni, per i misteriosi profumi che emanavano dalla sua persona. Ma soprattutto per i miracoli ottenuti per sua intercessione, dopo la morte. Questo libro ne raccoglie una piccola parte, raccontati dai diretti protagonisti. Cantanti e attori famosi, persone comuni, religiosi, docenti, artisti: testimoni diretti di un mistero che rappresenta la conferma di una presenza.Roberto Allegri è nato nel 1969. Ha studiato Scienze Biologiche all'Università Statale di Milano. È collaboratore fisso del settimanale «Chi» fin dal primo numero. Ha pubblicato una quarantina di libri, alcuni dei quali tradotti in inglese, giapponese, tedesco, polacco, francese, spagnolo e portoghese. Nel 2016 ha vinto il premio «Padre Pio da Pietrelcina» per la sua attività di scrittore.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Giacomo Catalani Editore
STEFANIA TOSELLI - Antropologa, Biologa, Ricercatrice e Docente di Scienze Motorie

Giacomo Catalani Editore

Play Episode Listen Later Feb 26, 2020 38:11


Nella Puntata 196 del Talk Show di Scienze Motorie, Giacomo Catalani è in conversazione con Stefania Toselli, Antropologa, Biologa, Ricercatrice e Docente di Scienze Motorie presso l'Università di Bologna. Stefania ci racconta il suo percorso, iniziato con la Laurea in Scienze Biologiche presso la facoltà di Scienze dell'Università degli Studi di Bologna, proseguendo con un Dottorato di Ricerca in Scienze Antropologiche e ottenendo successivamente l'abilitazione di Biologa. Ci parla della sua perseveranza e della voglia di andare oltre il sapere, che l'ha portata a specializzarsi in tantissimi ambiti nel corso della sua carriera. La sua disciplina principale è l'Antropometria, occupandosi della valutazione del corpo umano attraverso l'utilizzo di strumenti utili soprattutto ai preparatori, per migliorare le performance degli atleti e la crescita dei giovani sportivi. Buona visione!

Scienze Motorie
STEFANIA TOSELLI - Antropologa, Biologa, Ricercatrice e Docente di Scienze Motorie

Scienze Motorie

Play Episode Listen Later Feb 26, 2020 38:11


Nella Puntata 196 del Talk Show di Scienze Motorie, Giacomo Catalani è in conversazione con Stefania Toselli, Antropologa, Biologa, Ricercatrice e Docente di Scienze Motorie presso l'Università di Bologna. Stefania ci racconta il suo percorso, iniziato con la Laurea in Scienze Biologiche presso la facoltà di Scienze dell'Università degli Studi di Bologna, proseguendo con un Dottorato di Ricerca in Scienze Antropologiche e ottenendo successivamente l'abilitazione di Biologa. Ci parla della sua perseveranza e della voglia di andare oltre il sapere, che l'ha portata a specializzarsi in tantissimi ambiti nel corso della sua carriera. La sua disciplina principale è l'Antropometria, occupandosi della valutazione del corpo umano attraverso l'utilizzo di strumenti utili soprattutto ai preparatori, per migliorare le performance degli atleti e la crescita dei giovani sportivi. Buona visione!

BASTA BUGIE - Storia
Cristoforo Colombo aveva ragione

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Jan 23, 2020 6:02


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5991CRISTOFORO COLOMBO AVEVA RAGIONE di Mauro FaverzaniGli studi più recenti smentiscono in modo chiaro e netto quanti ritengano pure invenzioni i racconti macabri, redatti dai primi coloni giunti in America Latina e confermano le pratiche antropofaghe delle popolazioni indigene.Quando Cristoforo Colombo giunse nelle isole oggi chiamate Bahamas, nel corso del suo primo viaggio in America, ebbe la fortuna di incontrare i pacifici Tainos, un popolo ch'egli definì infatti «gentile e semplice». Ma quando si spostò nella vicina isola di Guadalupa, l'accoglienza che ricevette fu decisamente più ostile. Nei suoi racconti e nelle cronache spagnole dell'epoca si descrivono uomini feroci, abili con archi e frecce, abituati a divorare carne dei loro simili. Ne conservavano poi le ossa dentro cesti, mentre teste e gambe ancora sanguinanti venivano appese alle travi dei loro alloggi. Colombo, ancora convinto di trovarsi in Oriente, li chiamò «cannibali», ritenendoli i sudditi asiatici del Gran Khan.Qualche decennio dopo, però, gli spagnoli corressero la definizione in quella di «caribi», indicando con tale nome gli indios del Continente, della costa del Venezuela, della Colombia e della Guyana. Ad essi fu attribuita la pratica dell'antropofagia, ritenendola dovuta a motivi rituali: erano convinti di potersi "appropriare" così della forza del nemico.Finora però gli archeologi ritenevano che i «caribi» non fossero mai giunti sino alle Bahamas, trovando le tracce più vicine a quasi 1.600 chilometri a sud: per questo, pensavano che le macabre storie dei coloni spagnoli fossero frutto di pura fantasia. Non è così.COLOMBO AVEVA RAGIONEUn nuovo studio morfologico, pubblicato su Scientific Reports e condotto su oltre 100 crani datati 800 a. C.-1542 d.C., appartenuti agli abitanti dei Caraibi, confermano come Colombo abbia detto la verità. L'analisi ha consentito di accertare come i «caribi» avessero invaso la Giamaica, l'Española e le Bahamas: ciò costringe a riscrivere ex novo oltre mezzo secolo di ipotesi, rivelatesi infondate, ridando credito viceversa alle narrazioni dei colonizzatori.Il prof. William Keegan del Museo di Storia Naturale della Florida, co-autore dell'articolo dal titolo «Dobbiamo reinterpretare tutto quanto credevamo di sapere», ha dichiarato: «Ho passato anni con l'intento di dimostrare che Colombo avesse torto, invece aveva ragione: c'erano caribi anche a nord dei Caraibi, proprio quando lui vi giunse».Ann Ross, docente di Scienze Biologiche presso l'Università Statale della Carolina del Nord e principale autrice dello studio in oggetto, ha utilizzato «parametri di riferimento» facciali in 3D, come la dimensione delle orbite degli occhi o la lunghezza del naso, sorta di indicatore generico per analizzare i crani utilizzati come campione: «Sappiamo che i caribi praticavano una sorta di appiattimento del cranio, per poter ottenere caratteristiche particolari. Ciò è abbastanza facile da individuare - ha spiegato - Ma, per tracciare veramente una popolazione, bisogna guardare alle caratteristiche ereditabili, cioè ai fattori che vengono trasmessi geneticamente».INFANTICIDIO E CANNIBALISMO RITUALE IN AMAZZONIACome rivelato dal quotidiano spagnolo Abc, l'indagine ha consentito di individuare non solo la presenza di tre diversi gruppi di persone nei Caraibi, bensì anche le loro rotte migratorie. La prima ondata migratoria è stata quella che dallo Yucatan è giunta sino a Cuba ed alle Indie Occidentali, il che conferma quanto già in passato intuito, notando le analogie tra gli strumenti in pietra. La seconda ondata migratoria, quella del gruppo Arawak, che comprendeva anche i già citati Tainos, si è verificata tra l'800 ed il 200 a.C. dalle coste della Colombia e del Venezuela a quelle di Puerto Rico, come confermano le analogie tra le ceramiche ritrovate. C'è stata, però, anche una terza ondata migratoria, finora sconosciuta: i «caribi», infatti, dall'Amazzonia nordoccidentale, verso l'800 a.C., si diressero ancora più a Nord, verso l'Española, la Giamaica e le Bahamas. Furono loro i primi abitanti di queste zone, dunque, e non i cubani. Si erano già stabiliti qui molto tempo prima dell'arrivo di Cristoforo Colombo.Secondo la professoressa Ross, tutto questo «cambierà la prospettiva con cui guardare alle popolazioni caraibiche». Le diverse fasi di espansione in queste zone spiegano ora per quale motivo un particolare tipo di ceramica, nota come «meillacoide», apparve a Española nell'800, a Giamaica cento anni dopo ed alle Bahamas nel primo millennio.Questioni del passato? Non proprio. Ancora oggi vi sono popolazioni, come gli Yanomami, che praticano l'infanticidio e il cannibalismo rituale: nel corso di una cerimonia funebre bruciano il cadavere di un parente morto e mangiano le ceneri delle sue ossa, poiché credono che in esse risieda l'energia vitale del defunto, che in questo modo viene reintegrato nel gruppo familiare. Tutto ciò rende improponibile l'invito, suggerito, ad esempio, al n. 50 dell'Instrumentum Laboris utilizzato in occasione del recente Sinodo per l'Amazzonia, affinché si ascoltino l'«esperienza ancestrale, le cosmologie, le spiritualità e le teologie dei popoli indigeni». Di tutto questo facciamo volentieri a meno.Nota di BastaBugie: per approfondire questi argomenti si possono leggere i seguenti articoli e guardare il video (durata: 31 minuti) con l'intervento del prof. Roberto de Mattei ad un convegno sull'Amazzonia.L'AMAZZONIA NON E' SENZA PECCATOVale la pena ricordare ciò che i missionari del XVI e XVII secolo trovarono all'arrivo in queste terredi Rino Cammillerihttp://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5880LA SOLUZIONE CHE IL SINODO SULL'AMAZZONIA NON DARA' MAITorniamo a celebrare le 4 tempora per i ''problemi ecologici'' e le vocazioni (e comunque: l'Amazzonia non è indigena, non è vergine, non è un paradiso e soprattutto... non è il polmone del mondo)di Luisella Scrosatihttp://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5856VIDEO: SINODO SULL'AMAZZONIALa posta in gioco - Intervento del prof. Roberto de Mattei (5 ottobre 2019)https://www.youtube.com/watch?v=cchLZo8ts48

Zoom: una notizia alla settimana | RRL
61 - Colombo ha ragione, i cannibali c’erano (e ci sono)

Zoom: una notizia alla settimana | RRL

Play Episode Listen Later Jan 15, 2020 5:39


Gli studi più recenti smentiscono in modo chiaro e netto quanti ritengano pure invenzioni i racconti macabri, redatti dai primi coloni giunti in America Latina e confermano le pratiche antropofaghe delle popolazioni indigene.Quando Cristoforo Colombo giunse nelle isole oggi chiamate Bahamas, nel corso del suo primo viaggio in America, ebbe la fortuna di incontrare i pacifici Tainos, un popolo ch’egli definì infatti «gentile e semplice». Ma quando si spostò nella vicina isola di Guadalupa, l’accoglienza che ricevette fu decisamente più ostile. Nei suoi racconti e nelle cronache spagnole dell’epoca si descrivono uomini feroci, abili con archi e frecce, abituati a divorare carne dei loro simili. Ne conservavano poi le ossa dentro cesti, mentre teste e gambe ancora sanguinanti venivano appese alle travi dei loro alloggi. Colombo, ancora convinto di trovarsi in Oriente, li chiamò «cannibali», ritenendoli i sudditi asiatici del Gran Khan.Qualche decennio dopo, però, gli spagnoli corressero la definizione in quella di «caribi», indicando con tale nome gli indios del Continente, della costa del Venezuela, della Colombia e della Guyana. Ad essi fu attribuita la pratica dell’antropofagia, ritenendola dovuta a motivi rituali: erano convinti di potersi “appropriare” così della forza del nemico.Finora però gli archeologi ritenevano che i «caribi» non fossero mai giunti sino alle Bahamas, trovando le tracce più vicine a quasi 1.600 chilometri a sud: per questo, pensavano che le macabre storie dei coloni spagnoli fossero frutto di pura fantasia. Non è così.Un nuovo studio morfologico, pubblicato su Scientific Reports e condotto su oltre 100 crani datati 800 a. C.-1542 d.C., appartenuti agli abitanti dei Caraibi, confermano come Colombo abbia detto la verità. L’analisi ha consentito di accertare come i «caribi» avessero invaso la Giamaica, l’Española e le Bahamas: ciò costringe a riscrivere ex novo oltre mezzo secolo di ipotesi, rivelatesi infondate, ridando credito viceversa alle narrazioni dei colonizzatori.Il prof. William Keegan del Museo di Storia Naturale della Florida, co-autore dell’articolo dal titolo «Dobbiamo reinterpretare tutto quanto credevamo di sapere», ha dichiarato: «Ho passato anni con l’intento di dimostrare che Colombo avesse torto, invece aveva ragione: c’erano caribi anche a nord dei Caraibi, proprio quando lui vi giunse».Ann Ross, docente di Scienze Biologiche presso l’Università Statale della Carolina del Nord e principale autrice dello studio in oggetto, ha utilizzato «parametri di riferimento» facciali in 3D, come la dimensione delle orbite degli occhi o la lunghezza del naso, sorta di indicatore generico per analizzare i crani utilizzati come campione: «Sappiamo che i caribi praticavano una sorta di appiattimento del cranio, per poter ottenere caratteristiche particolari. Ciò è abbastanza facile da individuare – ha spiegato - Ma, per tracciare veramente una popolazione, bisogna guardare alle caratteristiche ereditabili, cioè ai fattori che vengono trasmessi geneticamente».Come rivelato dal quotidiano spagnolo Abc, l’indagine ha consentito di individuare non solo la presenza di tre diversi gruppi di persone nei Caraibi, bensì anche le loro rotte migratorie. La prima ondata migratoria è stata quella che dallo Yucatan è giunta sino a Cuba ed alle Indie Occidentali, il che conferma quanto già in passato intuito, notando le analogie tra gli strumenti in pietra. La seconda ondata migratoria, quella del gruppo Arawak, che comprendeva anche i già citati Tainos, si è verificata tra l’800 ed il 200 a.C. dalle coste della Colombia e del Venezuela a quelle di Puerto Rico, come confermano le analogie tra le ceramiche ritrovate. C’è stata, però, anche una terza ondata migratoria, finora sconosciuta: i «caribi», infatti, dall’Amazzonia nordoccidentale, verso l’800 a.C., si diressero ancora più a Nord, verso l’Española, la Giamaica e le Bahamas. Furono loro i primi abitanti di queste zone, dunque, e non i cubani. Si erano già stabiliti qui molto tempo prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo.Secondo la professoressa Ross, tutto questo «cambierà la prospettiva con cui guardare alle popolazioni caraibiche». Le diverse fasi di espansione in queste zone spiegano ora per quale motivo un particolare tipo di ceramica, nota come «meillacoide», apparve a Española nell’800, a Giamaica cento anni dopo ed alle Bahamas nel primo millennio.Questioni del passato? Non proprio. Ancora oggi vi sono popolazioni, come gli Yanomami, che praticano l’infanticidio e il cannibalismo rituale: nel corso di una cerimonia funebre bruciano il cadavere di un parente morto e mangiano le ceneri delle sue ossa, poiché credono che in esse risieda l’energia vitale del defunto, che in questo modo viene reintegrato nel gruppo familiare. Tutto ciò rende improponibile l’invito, suggerito, ad esempio, al n. 50 dell’Instrumentum Laboris utilizzato in occasione del recente Sinodo per l’Amazzonia, affinché si ascoltino l’«esperienza ancestrale, le cosmologie, le spiritualità e le teologie dei popoli indigeni». Di tutto questo facciamo volentieri a meno.

Scienze Motorie
RICCARDO CASSIANI INGONI - Ricercatore e Dottore in Neurofisiologia

Scienze Motorie

Play Episode Listen Later May 22, 2019 50:51


Nella 158° Puntata del Talk Show Scienze Motorie Giacomo Catalani è in conversazione con Riccardo Cassiani Ingoni, Laureato in Scienze Biologiche e Dottore in Neurofisiologia. Per molti anni Riccardo ha lavorato presso il National Institutes of Health (Bethesda, Maryland, Stati Uniti), come ricercatore in progetti clinici per malattie neurodegenerative e lesioni cerebrali traumatiche. Nel 2003 riceve per meriti scientifici il Premio per la ricerca Integrative Neural Immune Award e nel 2006 ottiene il premio 'Mangrella in Neuroscienze'. Nel 2007 introduce per la prima volta il Metodo TRE in molti paesi d'Europa impegnandosi nell'offrire formazione, corsi di aggiornamento e di approfondimento ogni anno per i numerosi Operatori formati. Il Metodo TRE è un approccio naturale ideato per alleviare tensioni muscolari profonde in modo semplice e indolore, può essere svolto individualmente o in classi. E' volto al miglioramento della salute, un metodo efficace, capace di essere applicato in qualunque contesto per favorire il benessere della persona e la gestione dello stress. Ricerca, Esperienza e Conoscenza sono le qualità che caratterizzano Riccardo. Una puntata ricca di spunti su cui riflettere. Buona Visione!http://www.scienzemotorie.com

Giacomo Catalani Editore
RICCARDO CASSIANI INGONI - Ricercatore e Dottore in Neurofisiologia

Giacomo Catalani Editore

Play Episode Listen Later May 22, 2019 50:51


Nella 158° Puntata del Talk Show Scienze Motorie Giacomo Catalani è in conversazione con Riccardo Cassiani Ingoni, Laureato in Scienze Biologiche e Dottore in Neurofisiologia. Per molti anni Riccardo ha lavorato presso il National Institutes of Health (Bethesda, Maryland, Stati Uniti), come ricercatore in progetti clinici per malattie neurodegenerative e lesioni cerebrali traumatiche. Nel 2003 riceve per meriti scientifici il Premio per la ricerca Integrative Neural Immune Award e nel 2006 ottiene il premio 'Mangrella in Neuroscienze'. Nel 2007 introduce per la prima volta il Metodo TRE in molti paesi d'Europa impegnandosi nell'offrire formazione, corsi di aggiornamento e di approfondimento ogni anno per i numerosi Operatori formati. Il Metodo TRE è un approccio naturale ideato per alleviare tensioni muscolari profonde in modo semplice e indolore, può essere svolto individualmente o in classi. E' volto al miglioramento della salute, un metodo efficace, capace di essere applicato in qualunque contesto per favorire il benessere della persona e la gestione dello stress. Ricerca, Esperienza e Conoscenza sono le qualità che caratterizzano Riccardo. Una puntata ricca di spunti su cui riflettere. Buona Visione! http://www.scienzemotorie.com

Due pesi due misure
Animali smisurati

Due pesi due misure

Play Episode Listen Later Aug 13, 2018


La tigre di Bali, il procione di Cozumel o il calamaro gigante, sono alcuni esempi di specie animali ‘fuori standard'. Esistono, cioè, animali affetti da nanismo o gigantismo. Questo accade perché possono esserci situazioni particolari in cui gli animali si incrociano con individui con caratteristiche particolari. Parliamo delle stranezze dell'evoluzione con Telmo Pievani, evoluzionista e docente di Filosofia delle Scienze Biologiche all'Università di Padova.

Giacomo Catalani Editore
FILIPPO MASSARONI - La Leggenda del Bodybuilding in Italia

Giacomo Catalani Editore

Play Episode Listen Later Mar 17, 2017 60:18


Filippo Massaroni, la LEGGENDA: Laureato in Scienze Biologiche e Scienze Motorie. Docente di Matematica e Scienze Motorie a Tor Vergata. Mr Universo nel 1981, nella 81° puntata del Talk Show Scienze Motorie è in conversazione con Giacomo Catalani. In una delle rarissime esposizioni della sua carriera, della sua storia personale e dei segreti che lo hanno portato ad ottenere risultati straordinari. Ancora una puntata IMPERDIBILE da ascoltare e riascoltare!

Scienze Motorie
FILIPPO MASSARONI - La Leggenda del Bodybuilding in Italia

Scienze Motorie

Play Episode Listen Later Mar 17, 2017 60:18


Filippo Massaroni, la LEGGENDA: Laureato in Scienze Biologiche e Scienze Motorie. Docente di Matematica e Scienze Motorie a Tor Vergata. Mr Universo nel 1981, nella 81° puntata del Talk Show Scienze Motorie è in conversazione con Giacomo Catalani. In una delle rarissime esposizioni della sua carriera, della sua storia personale e dei segreti che lo hanno portato ad ottenere risultati straordinari. Ancora una puntata IMPERDIBILE da ascoltare e riascoltare!

SUCCESSO Talk Show
ROBERT JHONSON - Cambiamento Individuale

SUCCESSO Talk Show

Play Episode Listen Later Feb 16, 2017 51:50


Robert Jhonson è Laureato in Scienze Biologiche all’Università del Quebec a Montreal (Canada) e in Marketing e Comunicazione all’Harvard Business School (Usa). Due Master in Psicologia del cambiamento, consulente dell’ex presidente Usa Bill Clinton, del campione Nba Michael Jordan, di Bill Gates e di numerose società e industrie di primo piano. Robert Jhonson è considerato il life trainer numero uno al mondo per aver coniato la formula del cambiamento individuale, organizzativo ed internazionale. In conversazione con Giacomo Catalani alla scoperta delle strategie più impattanti per la realizzazione di grandi obiettivi.

Giacomo Catalani Editore
ROBERT JHONSON - Cambiamento Individuale

Giacomo Catalani Editore

Play Episode Listen Later Feb 16, 2017 51:50


Robert Jhonson è Laureato in Scienze Biologiche all’Università del Quebec a Montreal (Canada) e in Marketing e Comunicazione all’Harvard Business School (Usa). Due Master in Psicologia del cambiamento, consulente dell’ex presidente Usa Bill Clinton, del campione Nba Michael Jordan, di Bill Gates e di numerose società e industrie di primo piano. Robert Jhonson è considerato il life trainer numero uno al mondo per aver coniato la formula del cambiamento individuale, organizzativo ed internazionale. In conversazione con Giacomo Catalani alla scoperta delle strategie più impattanti per la realizzazione di grandi obiettivi.

Giacomo Catalani Editore
PAOLO BARTOLUCCI - Chinesiologia, Rieducazione Motoria e Posturologia

Giacomo Catalani Editore

Play Episode Listen Later Jun 21, 2016 27:46


Per raggiungere grandi obiettivi è necessario mettercela tutta. Paolo Bartolucci, Dott. in Scienze Motorie, Specialista in Attività Motoria Preventiva e Adattata, Posturologo e studente in Scienze Biologiche, spiega come ha deciso di realizzare i propri sogni prendendo responsabilmente decisioni importanti, aprendo i propri orizzonti e non mollando mai. Conversando con Giacomo Catalani, la sua storia offre molti interessanti stimoli e suggerimenti per lavorare professionalmente nel mondo della chinesiologia, della rieducazione motoria e della posturologia

paolo conversando dott attivit allenamento esercizi specialista bartolucci scienze motorie rieducazione scienze biologiche posturologia giacomo catalani chinesiologia
Scienze Motorie
PAOLO BARTOLUCCI - Chinesiologia, Rieducazione Motoria e Posturologia

Scienze Motorie

Play Episode Listen Later Jun 21, 2016 27:46


Per raggiungere grandi obiettivi è necessario mettercela tutta. Paolo Bartolucci, Dott. in Scienze Motorie, Specialista in Attività Motoria Preventiva e Adattata, Posturologo e studente in Scienze Biologiche, spiega come ha deciso di realizzare i propri sogni prendendo responsabilmente decisioni importanti, aprendo i propri orizzonti e non mollando mai.Conversando con Giacomo Catalani, la sua storia offre molti interessanti stimoli e suggerimenti per lavorare professionalmente nel mondo della chinesiologia, della rieducazione motoria e della posturologia

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