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Sintonía: Loba Blanca & Young Mahakala - "Estigma Festival" 1. Karmento - "Fangos" (La Serrana)2. Virginia Rodrigo - "Arroz pasao" (La Intrusa)3. Lía Kali - "UCA" (Contra todo Pronóstico)4. The National - "Your Mind is Not Your Friend" (Two Pages of Frankenstein)5. Ledfoot - "Outsiders" 6. The Lemonheads - "Into Your Arms" (Come on Feel)7. Delaporte - "El Techno cura" La locura no se cura con tortura, se cura con ternura; el psiquiatra italiano Eugenio Borgna definía la ternura como la capacidad de hacer entender al otro que es merecedor de la vida que le habita. Músicas seleccionadas y presentadas por Josele Calabuig desde RNE en Alicante. Muchísimas gracias a Inma y a Trini por su predisposición y saber hacer.Contactos: www.surcopop.es ; www.redsanamente.orgEscuchar audio
Paolo Vanzini"Self Help"L'utopia dei mattiDa "invisibili" a cittadiniGabrielli Editorihttps://gabriellieditori.it“E' più che mai importante riscoprire oggi le proprie radici e rilanciare quella che nel nostro recente Manifesto per la Salute Mentale abbiamo rinominato “Utopia Possibile”. Una Utopia che restituisca umanità alla sofferenza mentale realizzando un cambio radicale di culture, pratiche professionali, politiche, legislazioni, organizzazioni. Una Utopia nella quale la Salute Mentale diventi un Bene Comune, la “follia” parte della vita, la diversità ricchezza di tutti. Una Utopia che veda le “Persone in sofferenza” essere i protagonisti della propria vita e i Servizi svolgere ruoli di sussidiarietà professionale. Un'Utopia nella quale ci riconosciamo tutti “fragili” e “interdipendenti”, legati gli uni agli altri da legami indissolubili; dove non c'è bisogno di “includere” nessuno perché mai nessuno è stato “escluso”; dove insieme ci facciamo carico di liberare la sofferenza psichica dai circuiti della “cronicità psichiatrica” e le persone tutte dai sentimenti di paura, rabbia, rancore verso l'altro diverso da sé. Una Utopia nella quale, come dice Eugenio Borgna, ci ridefiniamo insieme come accogliente “comunità di destino”, senza dimenticare mai che «la vita di ciascuno di noi, quando sia ferita dal dolore, di armonia risuona e di follia; di grazia e di lacrime; di speranza e di angosce; di luce e di ombre; le une enigmaticamente sempre intrecciate alle altre».”(dalla postfazione di Ernesto Guerriero)Questo libro dà voce a chi non ne ha. Storie che illuminano i lati più struggenti, fragili ed insieme forti di un altro pezzo di umanità fatto di persone “invisibili e inaffidabili” al punto da essere chiamate matti o folli o, peggio, malati mentali.Persone capaci di diventare, insieme, un Popolo che riemerge dai margini della società e si incammina a diventare il Popolo dell'Utopia, capace di affermare i propri diritti e praticare la propria cittadinanza. Quelli che prima erano pupazzi destinati a perdersi, divengono uomini e donne che hanno tanto da dire e soprattutto da donare.Un libro pieno di amore che fa commuovere e sorridere, che scava nella coscienza di ognuno di noi e ci fa vedere in modo più chiaro ed onesto quello che in fondo un po' ci disturba. È un risveglio per tutti, perché dentro ad ognuno di noi, più o meno nascosto, sta quel “matto” che si aggira per le strade parlando da solo o gridando al vento, che vorrebbe due mani accoglienti, un caffè caldo da bere insieme, che vorrebbe, in poche parole, essere “visto” veramente. In tutte queste pagine c'è anche un po' di ognuno di noi.Paolo Vanzini. Psichiatra, insieme a 40 “matti” del Servizio Psichiatrico di Borgo Roma a Verona fonda nei primi anni ‘90 l'Associazione Self Help San Giacomo e la Cooperativa Sociale Self Help, dando vita a quella che sarebbe diventata la Rete Self Help di Verona. Tra i massimi esperti di auto-aiuto, Vanzini ha contribuito in maniera determinante ad una nuova cultura che sposta il baricentro dell'attenzione dalla patologia alla persona, contrastando la cronicità e favorendo il passaggio da utenti-pazienti a cittadini.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
"L'agonia della psichiatria" di Eugenio Borgna, una saggio Feltrinelli. La missione della psichiatria consiste nell'ascolto e nella cura della vita psichica. Oggi, nel pieno di una trasformazione della vita interiore e di quella collettiva, la psichiatria è in agonia. È lontana dalla vitalità che conobbe all'epoca della sua rivoluzione ideale ed etica, con Franco Basaglia. Ma può tornare a essere di aiuto alla comprensione e alla difesa dell'interiorità. Eugenio Borgna ci conduce per i sentieri interrotti che si affacciano sugli abissi più profondi dell'umano e guida i nostri passi lungo un cammino pieno di speranza, verso una rinascita possibile. www.feltrinellieditore.it
Noi non siamo, o non dovremmo mai essere, monadi dalle porte e dalle finestre chiuse, ma monadi aperte all'ascolto di sé stessi e degli altri, in una circolarità di esperienze che ci rendono consapevoli della nostra responsabilità nel determinare i modi di essere e di comportarsi degli altri. La nostra capacità, o la nostra incapacità, nel riconoscere le emozioni, che sono in noi e negli altri, condiziona le nostre quotidiane relazioni di vita, e le influenza profondamente. Non è una responsabilità giuridica, e nemmeno formale, ma una responsabilità etica che ci consente di conoscere meglio, e talora di condividere, il dolore e la gioia, la tristezza e la colpa, e di evitare dolorose ferite dell'anima. Nessuno si conosce fino a quando è soltanto se stesso, e non allo stesso tempo anche un altro; e di questo, delle sue conseguenze sul nostro modo di vivere con gli altri, siamo senza fine responsabili, e non solo in psichiatria.
Nella follia, che è una possibilità umana nella quale siamo tutti virtualmente imbarcati, si vive in un mondo diverso (in un autre monde) da quello della vita normale: come Ingmar Bergman ha illustrato nella figura di Karin, la protagonista del suo splendido film Come in uno specchio. Nel mondo della follia, in alcuni mondi della follia, rinascono modi diversi di cogliere e di esprimere le proprie emozioni e le proprie percezioni del reale, sulla scia di una possibile trasfigurazione creativa delle proprie esperienze interiori: rifunzionalizzate e risensibilizzate dalla sofferenza.
Cosa succede quando una persona che dovrebbe prendersi cura di te, che dovrebbe accoglierti, ti tratta con estrema freddezza? Umberto Galimberti, nel Dizionario di psicologia, descrive l'empatia come la “capacità di immedesimarsi in un'altra persona fino a coglierne i pensieri e gli stati d'animo”. Ma quanto è difficile mettersi nei panni di qualcun altro? Comprenderne il dolore? ..Per alcuni l'empatia che si è creata con alcune persone era solo illusoria: è successo a Vincenzo, con un suo ex professore di università, e a Gian Maria nel suo rapporto con una psicologa. Barbara, ha invece avuto la fortuna di incontrare un'infermiera empatica e comprensiva, che l'ha aiutata in un momento molto difficile. Coltivare l'empatia dovrebbe essere al centro del rapporto tra paziente e curante. Per lo psichiatra e psicanalista Eugenio Borgna, la relazione tra i due non si può trovare nella diagnosi né nella cura in sé, ma nell'atteggiamento di ascolto della sofferenza, un'esperienza che accomuna tutti gli esseri umani.
Cosa succede quando una persona che dovrebbe prendersi cura di te, che dovrebbe accoglierti, ti tratta con estrema freddezza? Umberto Galimberti, nel Dizionario di psicologia, descrive l'empatia come la “capacità di immedesimarsi in un'altra persona fino a coglierne i pensieri e gli stati d'animo”. Ma quanto è difficile mettersi nei panni di qualcun altro? Comprenderne il dolore? ..Per alcuni l'empatia che si è creata con alcune persone era solo illusoria: è successo a Vincenzo, con un suo ex professore di università, e a Gian Maria nel suo rapporto con una psicologa. Barbara, ha invece avuto la fortuna di incontrare un’infermiera empatica e comprensiva, che l'ha aiutata in un momento molto difficile. Coltivare l’empatia dovrebbe essere al centro del rapporto tra paziente e curante. Per lo psichiatra e psicanalista Eugenio Borgna, la relazione tra i due non si può trovare nella diagnosi né nella cura in sé, ma nell’atteggiamento di ascolto della sofferenza, un’esperienza che accomuna tutti gli esseri umani.
"Conoscere noi stessi, e conoscere gli altri, è responsabilità, (..), al quale ciascuno di noi è tenuto a rispondere, ma la cosa è possibile solo se in noi cambiano i modi con cui siamo abituati in vita a essere in relazione con gli altri e noi stessi, e sono i modi della superficialità e della fretta, della gentilezza formale e della dis-attenzione, che non servono a mitigare la nostra solitudine e la nostra nostalgia di vicinanza, e di solidarietà. Sono modi di vivere e di comportarci che possono fare del male, del male ancora più doloroso, che non quello della aggressione, e della indifferenza. Sono modi che ci rendono responsabili del dolore, del male di vivere e delle inquietudini dell'anima, che ogni giorno possiamo causare agli altri, e in fondo a noi stessi, nella fatale circolarità delle esperienze. L'attenzione è una delle premesse necessarie a conoscere (..) le nostre esperienze interiori, che così facilmente sfuggono alla nostra attenzione, e delle quali come potremmo non essere responsabili?". Eugenio Borgna, Responsabilità e Speranza. Un'attenzione auto-focalizzata, o Introspezione, è premessa necessaria per la conoscenza di noi stessi, e di conseguenza degli altri. Ritrova il tempo, il tempo necessario per questa attività mentale, non trascurarla, in quanto fondamentale all'essere umano e al suo benessere. 01 Folamour - Oyabun 02 Bicep - Glue 03 Four Tet - Lahaina Noon 04 Beautiful Swimmers - The Zoo 05 Orbital - Belfast 06 Soul Capsule - Lady Science (Nyc Sunrise Mix) 07 Four Tet - Anna Painting Attribution-NonCommercial-NoDerivs CC BY-NC-ND
In questa puntata la redazione di Psicoradio riflette sulla storia di Noa Pothoven, la 17enne olandese che si è lasciata morire di fame dopo anni di sofferenze psichiche seguite a diverse violenze sessuali. La notizia ha scosso molto redattori e redattrici e dopo una lunga discussione abbiamo raccolto i nostri diversi punti di vista in una tavola rotonda...Lorenzo, per esempio, dice di essersi rivisto nella sofferenza di Noa: “Penso che ci sia bisogno di un incontro e di forza di volontà, sono due fattori che devono andare di pari passo”...A Vincenzo invece il caso di Noa ha suscitato una riflessione sul disturbo post-traumatico da stress: “Molte volte una persona si rinchiude nel ruolo della vittima, da cui non è facile uscire, ma non potendolo raccontare a se stesso non lo può raccontare agli altri”...“Anche io come lei ho un trauma abbastanza recente alle spalle – rivela Sara. - Non abbiamo avuto tempo di elaborare la cosa e trovare aiuto. Da una parte la capisco ma fortunatamente ho trovato persone che mi hanno aiutato a fissare degli obiettivi”...Piero infine spiega ”A me quello che ha aiutato molto è trovare una psicoterapeuta con cui mi trovassi veramente bene, ma prima di trovarla ho dovuto fare il passo e decidere di fare le cose per bene”...Chiudiamo con le parole dello psichiatra Eugenio Borgna che su “La Repubblica”. pochi giorni dopo l'accaduto, ha commentato “Noa non era libera di decidere. Con una depressione provocata dalle terribili violenze, non era libera nelle sue scelte."
In questa puntata la redazione di Psicoradio riflette sulla storia di Noa Pothoven, la 17enne olandese che si è lasciata morire di fame dopo anni di sofferenze psichiche seguite a diverse violenze sessuali. La notizia ha scosso molto redattori e redattrici e dopo una lunga discussione abbiamo raccolto i nostri diversi punti di vista in una tavola rotonda...Lorenzo, per esempio, dice di essersi rivisto nella sofferenza di Noa: “Penso che ci sia bisogno di un incontro e di forza di volontà, sono due fattori che devono andare di pari passo”...A Vincenzo invece il caso di Noa ha suscitato una riflessione sul disturbo post-traumatico da stress: “Molte volte una persona si rinchiude nel ruolo della vittima, da cui non è facile uscire, ma non potendolo raccontare a se stesso non lo può raccontare agli altri”...“Anche io come lei ho un trauma abbastanza recente alle spalle – rivela Sara. - Non abbiamo avuto tempo di elaborare la cosa e trovare aiuto. Da una parte la capisco ma fortunatamente ho trovato persone che mi hanno aiutato a fissare degli obiettivi”...Piero infine spiega ”A me quello che ha aiutato molto è trovare una psicoterapeuta con cui mi trovassi veramente bene, ma prima di trovarla ho dovuto fare il passo e decidere di fare le cose per bene”...Chiudiamo con le parole dello psichiatra Eugenio Borgna che su “La Repubblica”. pochi giorni dopo l’accaduto, ha commentato “Noa non era libera di decidere. Con una depressione provocata dalle terribili violenze, non era libera nelle sue scelte."
In questa puntata la redazione di Psicoradio riflette sulla storia di Noa Pothoven, la 17enne olandese che si è lasciata morire di fame dopo anni di sofferenze psichiche seguite a diverse violenze sessuali. La notizia ha scosso molto redattori e redattrici e dopo una lunga discussione abbiamo raccolto i nostri diversi punti di vista in una tavola rotonda...Lorenzo, per esempio, dice di essersi rivisto nella sofferenza di Noa: “Penso che ci sia bisogno di un incontro e di forza di volontà, sono due fattori che devono andare di pari passo”...A Vincenzo invece il caso di Noa ha suscitato una riflessione sul disturbo post-traumatico da stress: “Molte volte una persona si rinchiude nel ruolo della vittima, da cui non è facile uscire, ma non potendolo raccontare a se stesso non lo può raccontare agli altri”...“Anche io come lei ho un trauma abbastanza recente alle spalle – rivela Sara. - Non abbiamo avuto tempo di elaborare la cosa e trovare aiuto. Da una parte la capisco ma fortunatamente ho trovato persone che mi hanno aiutato a fissare degli obiettivi”...Piero infine spiega ”A me quello che ha aiutato molto è trovare una psicoterapeuta con cui mi trovassi veramente bene, ma prima di trovarla ho dovuto fare il passo e decidere di fare le cose per bene”...Chiudiamo con le parole dello psichiatra Eugenio Borgna che su “La Repubblica”. pochi giorni dopo l’accaduto, ha commentato “Noa non era libera di decidere. Con una depressione provocata dalle terribili violenze, non era libera nelle sue scelte."
Grandi e piccole malattie accompagnano la nostra vita e ne diventano compagne temporanee, durature, intermittenti. Parlano di noi, della padronanza dei nostri movimenti, del ritmo del nostro cuore, dell’acutezza della nostra visione, del tono del nostro umore, dei vincoli della nostra sessualità. Fanno parte della vita ma ci costringono a confessarci vulnerabili e mortali. Una diagnosi è sempre un’occasione di conoscenza di sé – il passato dell’anamnesi, il futuro della prognosi – e della propria vita che cambia, in peggio o in meglio. Davvero, come scrive Virginia Woolf, la malattia è il nostro «grande confessionale»? Ha ragione Kafka a dire che «nella malattia rivelo tutto il mio essere»? Come conviviamo con le nostre malattie? Quali fragilità, speranze, illusioni portano con sé? Come ci sentiamo nelle mani di un medico? In poche parole, a quali meccanismi psicologici ci affidiamo quando una diagnosi medica è in arrivo o è in agguato? Quando, dice Joan Didion, «una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita»?
Eugenio Borgna presenta - attraverso una straordinaria lezione - il suo libro "L'indicibile tenerezza. In cammino con Simone Weil".
Un contributo audio straordinario di un maestro della psichiatria, su un tema, il tempo, che riguarda tutti noi. Eugenio Borgna presenta "Il tempo e la vita". Che cos’è per l’essere umano il tempo? Qual è il significato che assume nelle nostre vite? http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/il-tempo-e-la-vita/
Sul sito Feltrinelli Eugenio Borgna ha una propria pagina che raccoglie decine di articoli, interviste e presentazioni: http://www.feltrinellieditore.it/SchedaAutore?id_autore=167682
Sul sito Feltrinelli Eugenio Borgna ha una propria pagina che raccoglie decine di articoli, interviste e presentazioni: http://www.feltrinellieditore.it/SchedaAutore?id_autore=167682
La nostra vita si svolge entro gli sconfinati orizzonti delle emozioni: quelle che sorgono in noi e quelle che sorgono negli altri. Solo educandoci a riconoscerle nelle loro luci e nelle loro ombre, nei loro volti così frequentemente nascosti e sconosciuti, ci è possibile articolare relazioni interpersonali dotate di senso e, in psichiatria, donatrici di cura. Eugenio Borgna, anche attraverso la lettura di testi e poesie fatta da Anna Bonaiuto, racconterà le emozioni conosciute e quelle perdute, quelle fragili e umbratili e quelle che rimettono in discussione, quelle che curano e quelle che sembrano non parlare perché non siamo abituati a scendere nella nostra interiorità.
Nella spendida cornice del Renon abbiamo intervistato il prof. Eugenio Borgna, impegnato in un ciclo di lezioni alle Vacances de l'Esprit 2007