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Giacinto di PietrantonioMAUTOMuseo Nazionale dell'Automobile TorinoIl MAUTO – Museo Nazionale dell'Automobile accoglie nei propri spazi – fino a domenica 8 marzo 2026 – la mostra News from the Near Future, estensione del progetto espositivo allestito nella sede della Fondazione in via Modane, In occasione del trentesimo anniversario della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La mostra rappresenta il primo atto di una nuova traiettoria progettuale per il MAUTO, che inaugura un ciclo di collaborazioni con le istituzioni culturali del contemporaneo, nel segno di una visione rinnovata, aperta e intersezionale che caratterizza la nuova energia del Museo Nazionale dell'Automobile. Voluta dal board del Museo e dal Presidente Benedetto Camerana e guidata dal Direttore Lorenza Bravetta, questa visione definisce il Museo come piattaforma di dialogo tra saperi e linguaggi, capace di affiancare alla propria identità storica un'attitudine dinamica, relazionale e critica. “Dal 2023 il MAUTO ha avviato un ampliamento strategico del proprio percorso culturale, invitando diversi ambiti disciplinari a un dialogo sistemico e di crescita reciproca - dichiara il presidente del MAUTO Benedetto Camerana. Questo percorso, affidato alla Direzione di Lorenza Bravetta, si impernia sull'idea di automobile come fenomeno multiculturale che attraversa ogni ambito della società tra Novecento e contemporaneo, aggiungendo valori comuni ai temi forti come il design, il motorismo sportivo, l'industria. Il Museo ha così proposto riletture dell'esperienza innescata dall'automobile nel cinema, nella letteratura, nella musica, nella fotografia, nella città progettata: sono alcuni dei temi cruciali già esplorati dal progetto, così come l'arte contemporanea che oggi irrompe negli spazi espositivi con la mostra che celebra i 30 anni di ricerca della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e l'integrazione delle nostre Convergenze nel percorso espositivo. Altre ricerche seguiranno: oggi celebriamo non solo Fondazione e Museo, ma anche la centralità di Torino nella cultura internazionale”. “Ciò che nasce dalla collaborazione tra il MAUTO e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo va ben oltre la semplice coabitazione: è un gesto curatoriale che amplia i codici del racconto museale e invita il pubblico a nuove forme di lettura e confronto” - dichiara il direttore del MAUTO Lorenza Bravetta. “Questo orientamento si inserisce nel più ampio piano di trasformazione del MAUTO, che riguarda non solo i contenuti, ma anche i dispositivi di mostra e i linguaggi comunicativi. Le collaborazioni con il contemporaneo che stiamo intraprendendo superano la dimensione episodica e delineano una visione culturale di lungo periodo, capace di inscrivere il Museo tra gli attori del presente, connettere nuovi pubblici e generare nuove domande e riflessioni. Allo stesso tempo, vogliamo rafforzare il legame con la città: condividere saperi, creare alleanze, attivare sinergie. Il MAUTO si propone come interlocutore culturale attivo nella Torino che cambia, dove le istituzioni collaborano e costruiscono insieme un'idea di cultura pubblica, accessibile e plurale” La collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – grande protagonista della vita culturale a Torino e in Italia e tra le voci più autorevoli nel panorama internazionale dell'arte contemporanea – segna l'avvio concreto di questo processo. Il progetto si basa sull'intesa profonda tra due istituzioni che condividono il desiderio di confrontarsi con la complessità del presente e rileggono i patrimoni attraverso nuovi paradigmi narrativi.Tra la sede del MAUTO e quella della Fondazione Sandretto prende forma un archivio visivo, affettivo e concettuale, non cronologico, costruito nel tempo a partire dalla sensibilità di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, attraverso mostre, committenze, collaborazioni istituzionali, residenze, progetti formativi ed educativi. Un mosaico di storie, esperienze e ricerche che, in dialogo con la storia e l'identità del MAUTO, generano nuove prospettive di senso. Contestualmente alla mostra temporanea News from the Near Future, una selezione di opere della Collezione Sandretto sarà integrata nel percorso permanente del MAUTO, generando intersezioni inaspettate tra oggetti industriali e immagini artistiche, tra design, memoria e immaginazione. Il progetto si chiama Convergenze ed è curato dallo storico dell'arte Giacinto di Pietrantonio. Otto opere contemporanee che coprono un arco temporale che va dal 1998 – con l'opera fotografica 100 cinesi di Paola Pivi – a Nudeltisch (Spaghetti painting) di Giulia Andreani del 2019. Poi CREMASTER 2: The Ballad of Max Jensen, trittico fotografico di Matthew Barney, le video-installazioni La pista degli angeli di Grazia Toderi, Democracies di Artur Zmijewski e Untitled Version (I See a Darkness) di João Onofre, fino a Gummo V di Lara Favaretto e The Abc of racist Europe di Daniela Ortiz. “Con CONVERGENZE vogliamo guidare il pubblico attraverso un percorso in cui il dialogo tra automobili e opere d'arte diventa racconto di ricostruzioni, rinascite e trasformazioni – dichiara Giacinto Di Pietrantonio, curatore del progetto. È un viaggio storico e artistico che invita a ripensare la relazione tra forma e significato, tra motore e visione, tra tecnica e poesia. L'automobile, accostata all'arte, rivela così non solo la propria potenza meccanica, ma anche la sua dimensione metaforica: quella di un movimento interiore che continua a generare stupore, riflessione e bellezza.” Accanto alla opere provenienti dalla Collezione Sandretto, il Museo propone una convergenza tra automobili d'epoca e pittura che restituisce il fervore meccanico del primo trentennio del Novecento: 34 opere del secondo Futurismo esplorano le suggestioni dell'aeropittura – da Il marinaio di Nikolay Diulgheroff del 1929 a Spirale Terramare di Sibò (Pierluigi Bossi) del 1938; da Aeropittura respirare il mare volando di Bruno Tano del 1931-1933 ad Aeropaesaggio di Gerardo Dottori del 1932; da Divinità della vita aerea di Fillìa (Luigi Colombo) del 1932 al Bolide Rosso di Tato (Guglielmo Sansoni) del 1938; fino a una serie di opere di Mario Sironi, da Gli stayers del 1917 ad Ali nascenti del 1925 – aprendo, nella sala dedicata alle Fervore meccanico del Novecento e alle avanguardie artistiche, una riflessione sulle relazioni tra arte e ingegneria, tra progresso tecnico e sperimentazione visiva.Fanno parte di Convergenze, infine, quattro opere di artisti contemporanei, due delle quali site spefic realizzate su committenza del Museo e in dialogo con la sua collezione e architettura: tra queste, C/ART SERVICE di Robert Kuśmirowski, uno dei più noti artisti polacchi della sua generazione e SUPERCAR, la luce d'artista realizzata da Cristian Chironi e integrata nella facciata del Museo per l'intera lunghezza. L'artista sardo è anche autore di FIAT 127 SPECIAL (CAMALEONTE) – corredata da Drive Tour 2018-2024, una restituzione fotografica delle tappe del viaggio della 127 in cui l'automobile si intreccia al patrimonio culturale e artistico che attraversa; infine PANHARD SPECIAL di Paul Etienne Lincoln, prototipo sperimentale di automobile creato per esplorare l'interfaccia tra uomo e macchina.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
In questa diretta parliamo di come i ricchi fanno i soldi nei crolli mentre invece tutti gli altri sono nel panico!Vuoi far crescere il tuo patrimonio ma non sai da dove iniziare? Partecipa all'evento formativo gratuito PATRIMONIO CHE RENDE, che si terrà online il 17 novembre alle 20.30!Iscriviti all'evento gratuitamente su https://www.pianofinanziario.it/rendita
Meno qualità in impostazione e più fragilità difensiva: il Milansenza Adrien Rabiot fatica in entrambe le fasiDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.
Negli ultimi decenni, il tasso di natalità nel nostro Paese è diminuito in modo costante, l'Istat ha rilevato come nell'ultimo anno il numero medio di figli per donna abbia raggiunto il minimo storico.Tra gli esperti si dibatte ormai da anni sulle cause, economiche e sociali del fenomeno ma noi oggi vogliamo interpellare i nostri ascoltatori.
Errori Comunicazione: 7 Sbagli che Ti Fanno InsicuroConsulenza: https://go.giuseppefranco.it/migliorarevoce
Smonto i 5 falsi miti molto diffusi sul mercato immobiliare italiano: dal numero di immobili realmente in vendita, ai guadagni degli agenti, ai rendimenti gonfiati.
L'Emilia-Romagna prepara una maxi-stretta sugli affitti brevi. La Regione guidata dal governatore Michele De Pascale si accinge a imporre su questo tipo di locazioni un carico extra di oneri e vincoli urbanistici, ulteriore rispetto a quanto indicato dalle norme nazionali, con l'obiettivo chiaro di regolamentare e ridurre l'impatto del fenomeno. L'iniziativa sta già ricevendo molte contestazioni tra gli operatori di settore e non piace, ad esempio, a Marco Celani, presidente dell'Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (Aigab). Ci colleghiamo con lui e con Giuseppe Latour de Il Sole 24 ORE. In occasione dell'entrata in vigore della Legge 18 luglio 2025 n. 105, frutto della conversione del DL 73/2025 su trasporti e infrastrutture, Confartigianato Trasporti lancia un forte appello a tutta la filiera logistica per maggiori garanzie di sicurezza ai lavoratori dell'autotrasporto, invitando a fare chiarezza e raccogliere la più ampia condivisione, finalizzata all'applicazione efficace delle nuove regole. Ne parliamo con Claudio Riva, imprenditore del settore trasporto e logistica e vicepresidente di Confartigianato Trasporti.
In questa puntata di Obiettivo Salute in Tavola apriamo il mese di ottobre con un invito a prenderci cura di noi, partendo da ciò che portiamo in tavola. Ottobre è un mese denso di appuntamenti dedicati alla prevenzione: dall’Ottobre Rosa per la salute femminile, alla Giornata della Salute Mentale (10 ottobre), fino alla Giornata Mondiale della Vista. Temi diversi, ma uniti da un filo rosso fatto di consapevolezza, stile di vita e scelte quotidiane. Perché ogni gesto — anche il più semplice, come mangiare bene — può fare la differenza per il nostro benessere presente e futuro. Intervengono la prof.ssa Rossana Berardi, Ordinario di Oncologia all'Università Politecnica delle Marche e Direttrice della Clinica Oncologica agli Ospedali Riuniti di Ancona, Elena Casiraghi, specialista in Scienze dello Sport e divulgatrice scientifica, il professor Claudio Mencacci, Co-Presidente Sinpf e direttore emerito di psichiatria all'ospedale Fatebenefratelli di Milano e il Prof. Francesco Loperfido, oftalmologo e responsabile del servizio di oftalmologia generale al San Raffaele di Milano e oculista della commissione difesa vista (CDV)
Negli ultimi giorni si parla di corte Pro Pal in molte città italiane. Landini annuncia uno sciopero se la Flotilla non porta a termine la missione. Ma a chi realmente fanno bene queste azioni?
Da bambini la poesia è un gioco di rime, fiori e girotondi. Crescendo, però, scopriamo che sui libri di scuola è complicata, incomprensibile e a volte anche noiosa.Non tutte le poesie, però, devono essere così. Alcune sono ironiche, ci fanno riflettere, commuovere e perfino divertire. Guido Catalano, poeta torinese, porta i suoi versi sui palchi di teatri, piazze e persino pub in un un mix di romanticismo e umorismo che ha conquistato migliaia di lettori e spettatori. In questo episodio ci parla del suo ultimo lavoro: "Cosa fanno le femmine in bagno?".
Trump all’Onu: “Ho fatto finire sette guerre”Avvocati che fanno appelli per Gaza
ASSIA PETRICELLI - LE RAGAZZE CE LA FANNO - presentata da Sara Milanese
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Gli europei possono votare alle elezioni comunali in Germania anche senza cittadinanza tedesca. Ma tutti gli stranieri residenti possono eleggere i "Consigli per l'integrazione" comunali, gli "Integrationsräte". Enzo Savignano ci spiega come funzionano, in vista delle elezioni del 14 settembre nel Nordreno-Vestfalia. Luciana Caglioti poi parla del loro ruolo con Silvio Vallecoccia, referente del Landesintegrationsrat NRW, che rappresenta a livello regionale tutte queste rappresentanze comunali. Avete domande o suggerimenti? Volete ascoltare un podcast su un tema particolare? Scriveteci a cosmoitaliano@wdr.de Seguiteci anche su Facebook: Cosmo italiano E qui trovate tutti i nostri temi: https://www1.wdr.de/radio/cosmo/sprachen/italiano/index.html Von Luciana Caglioti.
E' proprio vero che i soldi non fanno la felicità? Economisti e psicologi si sono occupati del tema con risultati talvolta contrastanti. Quello che sappiamo per certo è che avere almeno abbastanza soldi per provvedere ai bisogni di base è piuttosto rilevante e costruire un rapporto sano con il proprio denaro riduce lo stress e aumenta il benessere. Un modo semplice e gratuito per capire come fare è seguire la finanza in soldoni e, se vi va, lasciarmi un saluto nei commenti su Youtube e Spotify. I contenuti del podcast e della newsletter non vanno intesi in nessun caso come raccomandazioni di investimento o consulenza finanziaria. https://lafinanzainsoldoni.substack.com/p/lazione-del-mese-di-luglio-2025 La finanza in Soldoni è un progetto di informazione ed educazione finanziaria che si sviluppa attraverso un podcast, questa newsletter, una serie di video sul canale youtube di Massimo Famularo, la rubrica moneyflash nella quale rispondo alle domande formulate nei commenti ai video. Commenti, like e risposte su YouTube aiutano la rubrica a continuare.(Canale Telegram) Chi è interessato a soluzioni di formazione personalizzata può scrivere a mfamularoblog@gmail.com per conoscere il programma Financial Coach. Vi ricordo che potete porre domande nei commenti ai video youtube e riceverete risposte nella rubrica Money Flash. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In questo episodio del 1% Podcast affrontiamo un tema fondamentale per ogni imprenditore o professionista: l'influenza delle persone che ci circondano sui nostri risultati e sulla nostra crescita. Attraverso esempi concreti ed esperienze personali, viene spiegato come identificare le quattro principali tipologie di persone che possiamo avere intorno — e perché due di queste possono accelerare il nostro percorso, mentre le altre due rischiano di rallentarlo o addirittura sabotarlo.Non si parla solo di teoria, ma di come queste dinamiche si manifestano nella vita reale: nelle relazioni personali, nel team di lavoro, nei clienti e nei contatti professionali. L'episodio mostra come fare spazio, a volte anche con scelte radicali, per creare un contesto in cui le persone giuste possano entrare e contribuire alla nostra crescita.Una guida chiara e diretta per imparare a riconoscere chi ci spinge verso l'alto e chi ci tira indietro, così da costruire un ambiente che favorisca il successo e sostenga i nostri obiettivi a lungo termine.Non Perdertelo!
RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita
Un modo inaspettato — e un po' da cucina di casa — per spiegare la sorprendente resilienza di mercati ed economia negli ultimi anni di crisi.
Hai mai riflettuto su cosa significhi davvero essere autenticamente umani in un mondo dove l'AI scrive di sé? In questo episodio di "La mia vita spaziale", esploriamo come l'intreccio tra intelligenza umana e artificiale stia ridefinendo il nostro modo di pensare, creare e vivere.Scoprirai strategie pratiche per integrare l'AI nel tuo lavoro quotidiano, tra cui:• Come portare più umanità nei tuoi processi creativi ibridi.• L'importanza di trasformare l'autoreferenzialità dell'AI in un vantaggio competitivo.• Come investire nell'irriproducibile e coltivare l'autenticità nel tuo lavoro.Riflettendo su queste idee, realizzo che la vera competizione non è solo tra umani e AI, ma tra chi porta esperienza vissuta nei propri contenuti. Non possiamo dimenticare che l'AI, pur essendo uno strumento potente, non può replicare l'imperfezione e la spontaneità umana.Non perdere tempo, inizia a implementare queste strategie oggi stesso! Iscriviti alla mia newsletter "AI nel tuo lavoro" su LinkedIn per ricevere aggiornamenti e contenuti esclusivi.00:00:00 Introduzione00:01:00 Il paradosso dell'autoreferenzialità00:04:00 La connessione tra AI e creatività umana00:07:00 Nuove forme di valore nel lavoro00:10:00 Principi per un uso consapevole dell'AI00:12:00 Conclusione e riflessioni finali
Fanno finta di cadere dal pero, ma è tutto nero su bianco. L'occupazione totale della Striscia da parte di Israele non è un'ipotesi: è un piano. Netanyahu l'ha deciso e lo ha detto, ieri, mentre convocava il gabinetto di sicurezza. Non è la deriva di un fanatico isolato, è l'obiettivo dichiarato di un governo che al fanatismo ha affidato le leve del potere. E non c'è bisogno di leggere tra le righe: i ministri Smotrich e Ben Gvir l'avevano già invocata a ottobre. Oggi ne discutono solo i dettagli. Nel frattempo, Gaza muore. Ieri almeno 74 vittime nei raid. Tre palestinesi sono stati uccisi mentre aspettavano gli aiuti. Altri otto sono morti di fame, secondo il ministero locale della Salute. Si muore per le bombe e per il blocco. Si muore per la fame, ma è la fame d'Israele a uccidere. Una fame di terra, di cancellazione, di dominio. Il finto stupore degli editorialisti, degli analisti, dei diplomatici che si fingono sorpresi è il contorno grottesco di questa pulizia. Fingono di non sapere ciò che Netanyahu e soci vanno ripetendo da mesi: che non esiste Gaza senza Israele, che Hamas è solo un alibi, che gli ostaggi servono solo per procrastinare lo sterminio. Chi si ostina a parlare di soluzione politica mentre si moltiplicano gli eccidi, chi chiede garanzie sul “dopoguerra” mentre Gaza viene polverizzata, è complice. Le dichiarazioni di Ben Gvir, la convocazione del gabinetto militare, gli elogi di Trump, le tensioni con l'Idf: tutto mostra che non c'è alcun interesse per la pace, solo l'ansia di completare la distruzione. Il crimine non è futuro: è in corso. E chi lo scopre oggi, troppo tardi, dovrebbe almeno avere il pudore di tacere. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Da inizio estate sono stati trovati numerosi nidi di tartaruga marina Caretta caretta in Liguria. Non è strano che questo animale nidifichi in Italia, ma di solito depone le uova molto più a sud, in posti come la Sicilia, la Puglia e la Sardegna. Da qualche tempo, però, le abitudini delle tartarughe sono cambiate e abbiamo chiesto a un gruppo di ricerca quali ipotesi si fanno su questa corsa verso il nord delle Caretta caretta. Ci occupiamo poi delle sorprese poco invitanti che si possono trovare nelle piscine pubbliche e finiamo con un velocissimo ripasso sulle creme solari, a grande richiesta. Il link per abbonarti al Post e ascoltare la puntata per intero. Leggi anche – I nidi di Caretta caretta in Liguria nell'estate 2025 – Il sito di ARPAL con le ultime notizie– Le tartarughe del Mediterraneo nidificano sempre più a nord e a ovest– Piscine ad uso natatorio: aspetti igienico-sanitari e gestionali per l'applicazione della nuova normativa – Sicurezza e salute in piscina– Tutto, ma proprio tutto, sulle creme solari Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Il dibattito pubblico sul turismo in Italia è spesso incentrato sui luoghi comuni. E le conseguenze sono tutt'altro che leggere. La realtà dovrebbe dettare l'immagine di una destinazione; al contrario, in Italia la percezione del turismo è spesso dettata da questi luoghi comuni pervasivi, che la rendono irreale o falsata, sempre riduttiva. Oggi nel parliamo insieme ad Antonio Preiti, esperto di turismo e Amministratore Delegato - Fondazione per l'Attrazione Roma & Partners, che ci racconta i messaggi del suo ultimo libro: “Il petrolio dell'Italia: luoghi comuni che fanno male al turismo (e al Paese)”. Abbiamo oltre la metà de patrimonio culturale mondiale; è tutto overtourism; il turismo è il petrolio d'Italia. Questi sono solo alcuni dei luoghi comuni che Preiti nel suo volume scardina e disseziona per ampliare lo sguardo e invitare tutti noi a ripensare il turismo in modo più attuale, più proattivo e più efficace. I link da leggere: Il petrolio dell'Italia. Luoghi comuni che fanno male al turismoAntonio Preiti
Il Dipartimento della Giustizia annuncia l'audizione della supertestimone Ghislaine Maxwell, sostenendo che "gli Stati Uniti non si sottraggono alle scomode verità", ma il Grand Jury nega la diffusione dei documenti sul caso Epstein e i Repubblicani rinviano il voto in Congresso.
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Farsi ascoltare dai nostri figli, a volte, è una delle imprese più difficili (e frustranti) per un genitore.Vediamo i 3 motivi principali e spesso sottovalutati per cui la comunicazione genitore-figlio non funziona.Ascolta il podcast fine alla fine per capire perché il quarto “fattore-fantasma”, quello che cambia tutto anche se purtroppo non sempre lo vediamo.Quale di queste dinamiche senti più vicina alla tua esperienza?P.S. Se vuoi andare più a fondo, dai un'occhiata alla promo estiva del corso “Perché non mi ascolta”: https://www.lapsicologasilvia.it/perche-non-mi-ascolta
Ci sono posti che fanno paura perché conservano attimi di te...e dici che prima o poi ci tornerai ma sai bene che rimandi quel poi....fino a che non puoi più farlo..
In Medio Oriente e in Ucraina si combattono guerre sanguinose, ma i mercati finanziari sembrano vivere in un altro mondo. Le Borse ondeggiano per un attimo, reagiscono agli annunci, ma poi risalgono. Wall Street, in particolare, è di nuovo vicina ai massimi storici. Come è possibile? È solo cinismo finanziario o c'è una logica dietro questo apparente paradosso? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
I dazi di Trump alla UE fanno litigare Salvini e Tajani; Comunali: test per il centro sinistra. Occhi su Genova!
In questa puntata di Obiettivo Salute risveglio, partiamo da un concetto semplice, ma spesso trascurato: non siamo solo numeri sulla bilancia. A fare la differenza nel nostro benessere quotidiano è anche come iniziamo la giornata, a partire da una colazione completa e bilanciata. Ma non solo. Quali sono le altre abitudini che ci fanno stare bene? Ne parliamo con la dr.ssa Michela Speciani, medico esperta in nutrizione e infiammazione.
La stagione primaverile per molte persone può significare l'arrivo dei fastidiosi sintomi dell'allergia al polline: starnuti continui, naso gocciolante, prurito e lacrimazione agli occhi iniziano a comparire durante il periodo di marzo-aprile e possono durare anche per vari mesi. Ma cos'è il polline? Come facciamo a capire se soffriamo di rinite allergica? E come funzionano gli antistaminici? La pollinosi è una reazione spropositata del nostro sistema immunitario al polline, che viene erroneamente identificato come una sostanza dannosa per l'organismo. Il polline, infatti, è una delle principali cause delle allergie stagionali. In questo video il DeNa ci spiegherà perché siamo allergici al polline, quali sono i migliori rimedi per prevenire le reazioni allergiche in casa e all'aperto e perché gli antistaminici fanno venire sonno. Le informazioni contenute in questo video sono a scopo unicamente divulgativo. Per qualsiasi esigenza medica è fondamentale rivolgersi al proprio medico curante Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/ngCbN Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Benvenuti all'ep.43 del PoretCast! In questa puntata, Giacomo Poretti incontra Gazzelle. Un'ora di chiacchiere esistenziali, ironia, ricordi scolastici, crisi dei 30 (anzi, dei 35), fatiche emotive, carote quotidiane e riflessioni sulla musica e sulla vita. Si parla di Roma, di Milano, di carciofi e cassoeula, ma soprattutto di paure, dubbi, e della continua ricerca di un posto nel mondo. Un episodio divertente, sincero, pieno di momenti teneri e spiazzanti. E alla fine, sì, c'è anche il Garpez. Un prodotto Corax. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Chi sono gli attaccanti che fanno impazzire Bastoni? E i difensori che hanno impressionato di più Della Valle? Puntata completa? check qui sopra
Ale Guzzetti"Sguardi diversi"Quando i robot incontrarono gli antichi DeiFino al 06 Giugno 2025Milano, Fondazione Mudima, Via Tadino 26http://www.mudima.netQuando i robot incontrarono gli antichi Dei, è il titolo della mostra personale di Ale Guzzetti organizzata da Fondazione Mudima a Milano, dal 6 maggio al 6 giugno 2025. Curata da Gino Di Maggio, l'esposizione ripercorre la lunga parabola creativa dell'artista, tra i primi in Italia a sondare il binomio arte e tecnologia.A partire dai primi anni Ottanta Guzzetti ha intrapreso una proficua ricerca creativa volta a esplorare i territori dell'arte elettronica e interattiva, fino a indagare le potenzialità della robotica, della stampa 3D e delle scansioni digitali. La mostra presenta un nucleo di opere emblematiche del suo percorso pionieristico, sculture e installazioni in cui figure plastiche e circuiti elettronici istituiscono un rapporto attivo con lo spettatore, costantemente stimolato a diventare co-produttore delle opere stesse.«Il lavoro di Ale Guzzetti si propone di far convivere arte e scienza aprendo - tra i primi artisti al mondo - un nuovo percorso artistico in cui i materiali utilizzati diventano essi stessi linguaggio specifico. Sono opere interattive, ma a differenza di quanto già accaduto nella storia dell'arte, le sue creazioni sono autonome. È il caso dei suoi lavori più recenti dedicati alla robotica, in cui le sculture non sono solo osservabili, ma a loro volta ci osservano, o osservano altre sculture. Per gli esseri umani è una situazione nuova, forse inquietante, perché non siamo ancora preparati a dialogare, per lo meno con lo sguardo, con una presenza artificiale. Ma la presenza c'è e come, e fin da subito dobbiamo, noi umani, decidere se prestarci a un gioco a cui ancora non siamo pronti» commenta il curatore Gino Di Maggio.Accogliendo la sfida della complessità, teorizzata dall'epistemologo Edgar Morin, e collaborando con filosofi come Mauro Ceruti e Gianluca Bocchi - principali cultori in Italia della scienza della complessità - Guzzetti concepisce l'opera d'arte come un vero e proprio ecosistema, frutto delle interrelazioni con l'ambiente e delle connessioni che stabilisce con i fruitori. Sin dalle prime sperimentazioni, le sue opere si configurano come oggetti “senzienti”: è il caso delle Sculture sonore, a cui l'artista inizia a lavorare nel 1983, aggregazioni di oggetti in plastica (bottiglie, boe, tubi) che ospitano circuiti elettronici o dispositivi luminosi in grado di emettere rumori, voci e luci, a seconda del contatto, diretto o indiretto, con i visitatori.Le creature di Guzzetti sono “organismi tecnologici” in grado di dissolvere confini e limiti consolidati: quelli tra il mondo naturale e artificiale, tra spiritualità e tecnologia, classicità e modernità, passato e presente. Nelle sue opere sfuma la contrapposizione fra la sacralità dell'arte, che intimorisce e allontana, e l'ironia, che invita al coinvolgimento, al gioco e alla partecipazione. È il caso della serie Robot Portraits, caricature robotiche di personaggi famosi, reali o immaginari, inseriti all'interno di grandi cornici baroccheggianti. Profili di visi in resina e circuiti di Dante, Cleopatra, Cyrano, Federico da Montefeltro, Pinocchio, caratterizzati da grandi occhi tecnologici, grazie alla presenza di sensori, scrutano con curiosità ogni movimento. Tra le sculture e gli spettatori si instaura così un originale gioco di sguardi che sovverte continuamente le dinamiche tradizionali tra osservatore e oggetto osservato.I robot di Guzzetti ci sfidano e ci ri-guardano, desiderosi di stabilire un rapporto empatico con lo spettatore, e talvolta tra di loro. Nella serie Affective Robots, ad esempio, busti robotici o scultorei anelano a interagire l'uno con l'altro e a scambiarsi gesti affettuosi come in Impossible Kiss (2012) dove due volti umanoidi trasparenti tentano di entrare in contatto come due amanti colti nell'atto di scambiarsi un bacio. Un tipo di connessione che genera in chi osserva un senso di straniamento, ma anche di tenerezza, perché in un futuro prossimo i nostri sentimenti potrebbero assumere sfumature sempre meno umane. Ancora una volta sono gli occhi l'elemento che permette al pubblico di immedesimarsi nei due dispositivi artificiali. I loro occhi sono simili ai nostri ma diversi per la linea dello sguardo: nell'uomo orizzontale nei robot verticale. Quello dei due robot mima lo scrolling che ormai, in maniera del tutto automatica e “naturale”, caratterizza il nostro modo di vedere il mondo attraverso i device digitali.Fanno parte della stessa serie anche Affective Robot VS Naukides Discobolus (2013) e Robot VS Michelangelo (Daniele da Volterra) (2012), due conversazioni tête-à-tête tra una riproduzione in gesso di un'opera classica e un umanoide. Un simbolico passaggio di testimone tra i canoni di rappresentazione dell'essere umano nel corso della storia. Tra i due busti ci sono differenze epocali, eppure un filo rosso le accomuna: la volontà dell'umanità di avvicinarsi alla perfezione divina. Se nel mondo classico la perfezione era incarnata dalla figura dell'atleta e scolpita in blocchi di marmo, oggi l'uomo perfetto è il risultato di ciò che ha saputo costruire intorno a sé: relazioni, progresso intelligente, innovazione.I lavori più recenti di Ale Guzzetti, Quando i robot incontrarono gli antichi Dei, approfondiscono ulteriormente il tema dell'ibridazione tra antichità e contemporaneità, forme classiche e tecnologie avanzate. Dalla Medusa del Rondanini al Torso Gaddi, da una testa di Polifemo, risalente al II secolo a.C., a quella del dio Hypnos, conservata al British Museum: le riproduzioni stampate in 3D di busti e volti classici sono potenziate da visori, schermi e device di ultima generazione, come se i personaggi del passato cercassero di mimetizzarsi con l'uomo del nuovo millennio, ormai incapace di percepirsi senza ausilio tecnico. Alcuni dei dispositivi che innervano queste sculture sembrano provenire da un futuro lontano, quasi apocalittico: in realtà la tecnologia è già diventata un prolungamento dei nostri stessi corpi, una protesi necessaria alla nostra esistenza. Non ci appaiono dunque così aliene le figure che l'artista ci consegna da un passato lontano, contaminandole con gli esiti più avanzati del progresso. Incalzate dal nostro sguardo si animano, reagiscono alla nostra presenza, ci sussurrano quello che sanno e che apprendono.Dall'antichità, passando per gli automi rinascimentali, fino ai robot e all'intelligenza artificiale, il sogno della scultura, sin dai tempi più remoti, è stato quello di replicare la vita. Il tentativo di creare opere d'arte autonome, infatti, è un tema che affonda le proprie radici nel mito greco di Dedalo, fautore di invenzioni antropomorfe straordinarie, in grado di muoversi e persino di parlare. Con Dedalo l'artista diviene mago, ha il potere non solo di imitare l'esistenza, ma di plasmarla, creando opere che hanno libertà di azione e si rapportano con i viventi. Le creature di Guzzetti si inseriscono in questo millennario filone di sperimentazione, e traggono da esso il potere di sollecitare la nostra curiosità, prima che l'inquietudine abbia il sopravvento.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Graziella Belli"I campi di patate fanno le onde"Storie di amicizia e guerra lungo il TanaroFusta Editorewww.fustaeditore.it«Quello rievocato in questo libro è un piccolo mondo antico, laborioso e solidale, che non teme la fatica né la miseria, e, con la bontà dei gesti e l'autenticità della lingua, organizza la sua mite difesa dall'orrore della guerra del mondo intero di allora. Rischia, però, di perderla oggi con quello moderno, dimenticando il passato, i dialetti, il buon vicinato, la sobrietà e solidarietà di una volta. Forse è per salvare le ultime tracce di quel piccolo universo buono che Graziella Belli ha scritto questo libro tenero e vero.» Vittorio ColettiOrmea, 1939. Per Giusto e Lorenzo la vita è il suono delle risate tra i vicoli, le bici lanciate nei sentieri, le albicocche rubate dai rami più alti, tre soldi in tasca a testa. Poi arriva la guerra. All'inizio sembra lontana, un'eco smorzata dalle montagne. Ma la fame morde, le strade si riempiono di camicie nere, i giochi finiscono. Lorenzo sceglie il fucile, Giusto è costretto a rimanere con le sue galline e la terra, a fare i conti con tutto ciò che la guerra porta via e non restituisce. Un romanzo di formazione a episodi che racconta gli anni di passaggio dall'infanzia all'adolescenza, i legami e il secondo conflitto bellico con una scrittura lucida e vera, in un mondo narrativo costruito alla perfezione, dove anche le galline hanno una loro personalità.Graziella BelliÈ nata a Ormea e vive da sempre tra le montagne dell'alta Valle del Tanaro. Già dipendente del comune di Ormea si è occupata per molti anni della biblioteca e dell'archivio, ambienti in cui ha sviluppato la sua passione per la letteratura e la storia. Ha pubblicato un racconto nel- l'antologia collettiva L'olmo e i suoi racconti, Fusta Editore (2023). Questo è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Da oltre un decennio, in molti televisori è annidata una funzione che cattura l'immagine di quello che c'è sullo schermo e ne manda una sintesi a un archivio centralizzato a scopo commerciale. Si chiama ACR, e ovviamente ha delle enormi implicazioni di privacy ed è fonte di continua irritazione degli utenti che si trovano bombardati di pubblicità. Vediamo come funziona, come localizzarla e soprattutto come disattivarla.
Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti parlano con Matteo Villa, responsabile del Data Lab ISPI, della guerra commerciale di Trump al resto del mondo e delle sue conseguenze. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con Will Makers. Sostienici e accedi a contenuti esclusivi su willmedia.it/abbonati
I dazi fanno bene o male all'economia? Analizziamo come i dazi influenzano prezzi, lavoro, concorrenza e relazioni tra Stati.
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Facciamo un gioco: tentate di indovinare se questa notizia riguarda il Canada o il Messico: c'è una città in cui ci sono state 126 sparatorie in un anno. Difficile si risponda Canada, a meno di non sapere che il Paese ospita due potentissimi sodalizi criminali. Uno siciliano, che fa capo alla storica famiglia dei Rizzuto; l'altro calabrese, che cova malavita a Woodbridge, a nord di Toronto, la nuova Little Italy con villette piene di marmo di Carrara e santi da giardino. Ne parliamo con la giornalista Eleonora Aragona, autrice del libro "Le mafie in Canada". ... Clicca qui per la promo primavera ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Maurizio Crozza è Antonio Razzi in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senzapubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXwNon perderti i migliori contenuti di Fratelli di Crozza qui su YouTube https://www.youtube.com/playlist?list=PLBIuaYmaOyi2J2hwhbgkkk8L29xdAdY1A Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Oggi si chiude il Congresso nazionale del popolo (Cnp), occasione durante la quale la Cina si aggrappa a una crescita economica di circa il 5 per cento anche nel 2025. Si tratta, in buona sostanza, della media registrata nelle 31 province cinesi a ridosso delle due sessioni del Parlamento ufficialmente aperte ieri dal discorso del primo ministro Li Qiang. Nulla di nuovo né di sorprendente, non è tempo di alzate di testa, Pechino resta cauta nel perimetro di un obiettivo simile a quello dell'anno scorso, nonostante la guerra commerciale in crescendo con gli Stati Uniti che sta mettendo a dura prova ampi strati più tradizionali dell'economia cinese basata sull'import-export di prodotti Made in China. Intanto da oggi scattano i dazi cinesi del 10-15% a carico di alcuni prodotti agricoli americani entrano oggi in vigore, ultima rappresaglia contro la mossa Usa che ha appena doppiato al 20% le tariffe su tutto l'import verso gli Stati Uniti di beni made in China in base all'incapacità del Dragone di fermare i flussi del fentanyl, la droga sintetica che è responsabile di circa 100mila morti all'anno in America. Nel mirino della Repubblica popolare sono finiti soia, sorgo, carne di maiale e manzo, prodotti ittici, frutta, verdura e prodotti lattiero-caseari tutti colpiti al 10%, mentre pollame, grano, cotone e mais sono nel gruppo di aliquota al 15%. Le tariffe, inoltre, non si applicheranno alle merci partite prima del 10 marzo, purché arrivino in Cina entro il 12 aprile. Secondo gli analisti, la ritorsione di Pechino è progettata come un utile a colpire la base elettorale del presidente americano Donald Trump, pur rimanendo tanto contenuta da consentire di elaborare un eventuale negoziato ed accordo commerciale. Affrontiamo il tema con: Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.Effetto DOGE sull'impero MuskIl crescente potere politico di Elon Musk e il suo inequivocabile spostamento verso l'estrema destra stanno scatenando forti reazioni e altrettanto importanti conseguenze sugli affari delle sue aziende, negli Stati Uniti come in Europa. L'antipatia nei confronti dell'imprenditore sta intaccando le vendite di Tesla e, cosa forse più importante, la sua attività di internet satellitare Starlink. Continua da una parte la caduta del titolo Tesla, che registra la settima settimana consecutiva in calo e che da inizio d'anno ha lasciato sul parterre il 35% del valore, mandando in fumo la dote di 700 miliardi di dollari ricevuta dalla corsa elettorale. A fine dicembre la capitalizzazione aveva toccato un record di 1.500 miliardi di dollari, oggi siamo a 844. In effetti l'andamento delle vendite è allarmante su più mercati, dall'Europa all'Asia. Particolarmente preoccupanti sono i segnali dalla Cina, il mercato più grande e avanzato al mondo per i veicoli elettrici. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.Occupazione, dove cresce il lavoroOggi Il Sole 24 ore mette in prima pagina l'analisi condotta da Infocamere per il giornale del lunedì, su dati del Registro imprese e dell'Inps, che scatta una fotografia di come si sta muovendo il lavoro, con lo spaccato delle imprese attive nei vari comparti economici e dei relativi addetti nel 2024, a confronto con il 2014 (la base è quella delle 3,5 milioni di attività iscritte che comunicano il numero di lavoratori al Registro). Dieci anni nel mezzo dal quale emerge che i servizi continuano a fare il pieno di occupati, dalle utility alla ristorazione, dalle attività di supporto alle imprese, al commercio. Fanno eccezione banche, assicurazioni e attività immobiliari, che perdono addetti. La pandemia ha segnato una pesante battuta d'arresto, che ora appare superata, almeno dal punto di vista dell'occupazione generale: a gennaio 2025 l'Istat ha censito 24,2 milioni di occupati totali, con un tasso di occupazione cresce al 62,8%, il livello più alto dall'inizio delle serie storiche (gennaio 2004). L'andamento del lavoro Rispetto al 2014, le imprese sono diminuite di 128.626 unità, mentre il saldo dei lavoratori è positivo per 2,6 milioni. Dunque la scomparsa di alcune imprese non si traduce in assoluto nella diminuzione dell'occupazione, ma con ogni probabilità il passaggio dei lavoratori a imprese di dimensioni maggiori. Un fenomeno visibile nel commercio, dove le aziende sono 157mila in meno nel decennio, ma gli occupati sono saliti di 188mila. Il commento è di Valentina Melis, Il Sole 24 Ore, Francesco Seghezzi, presidente fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.
Ep. 529 - La firma di Giovanni Sartori: i colpi in Argentina fanno grande il Bologna
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Paolo Jedlowski"Il tempo intimo della biografia"Mimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itQuando raccontiamo di noi, facciamo uso della nostra memoria autobiografica. Questa colloca i nostri ricordi in un tempo e uno spazio condivisi, ma la memoria conserva traccia anche di ricordi differenti, che stanno in un tempo difficilmente condiviso (un momento di rossore, l'attesa di una donna, il profumo di una focaccia associato alla nostalgia di non sappiamo cosa…): sono ricordi intimi, difficili da comunicare, involontari, altamente significativi e ineludibili. Fanno parte di quello che chiameremo un tempo intimo. Parlano di risonanze. Rimandano ai modi nei quali, dentro al mondo, palpitiamo. Ben conosciuto dalla letteratura, questo tipo di memoria appartiene anche al campo di interesse di chi adotta una prospettiva biografica nelle scienze sociali. Le biografie appaiono più vive se noi teniamo conto di questo tipo di memorie. Il linguaggio, certo, si deve adeguare all'oggetto: un certo apparato concettuale lo sostiene, ma quel che si deve fare è, soprattutto, ascoltarsi, ascoltare e spingersi a narrare.Paolo Jedlowski, professore emerito di Sociologia dell'Università della Calabria. Si è occupato di storia della sociologia e di sociologia della cultura ed è uno dei fondatori in Italia della sociologia della memoria. È autore di uno dei manuali italiani di sociologia più diffusi: Il mondo in questione (1998 e 2009). Fra i suoi libri più recenti: Memorie del futuro (2017); Spaesati (con M. Cerulo, 2023); Exploring new Temporal Horizons (con A. Cavalli e C. Leccardi, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Un autogol, tre gol e un po' di spavento e 6 gol che fanno paura. Vincono così rispettivamente Inter, Milan e Atalanta. Con Franco Ordine commentiamo la serata delle italiane in Champions League. Fanno rumore le crisi delle due arabe d'Europa: il City si fa rimontare tre gol dal Feyenoord e il PSG perde col Bayern Monaco. Ne parliamo con Davide Palliggiano del Corriere dello sport e Davide Chinellato della gazzetta dello sport.