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Nel racconto dei palestinesi Fabian Odeh e Fidaa Abu Hamdiyyeh, della già presidente dell'Europarlamento Luisa Morgantini e del direttore di Pagine Esteri Michele Giorgio, le speranze iniziali e le delusioni successive per intese che dovevano sfociare nella creazione dello Stato di Palestina. E che invece hanno ingabbiato la popolazione dei Territori Occupati.
Perché nessuno in Italia parla di Khaled El Qaisi, cittadino italiano arrestato lo scorso 31 agosto elle autorità amministrative israeliane dei Territori Occupati? Khaled è a tutti gli effetti un cittadino italiano, oltre ad essere traduttore e impegnato nel Centro di Documentazione Palestinese, di cui è uno dei fondatori, e studente del corso di laurea triennale in Lingue e civiltà orientali dell'Università La Sapienza di Roma. Non si sa perché sia stato arrestato, non si sa per quali ragioni venga trattenuto. A oggi Khaled El Qaisi è un cittadino italiano innocente, che ha trascorso con la famiglia parte delle sue vacanze presso i suoi partenti e amici in Cisgiordania, dov'è nato. La corte del Tribunale di Rishon Lezion, non lontano da Tel Aviv, si è limitata a confermare e prolungare l'arresto fino al 14 settembre, mentre le ragioni del medesimo restano ignote. Khaleld non è solo. Israele detiene in flagrante violazione del diritto internazionale e del giusto processo 5000 palestinesi, di cui oltre 1200 senza accusa né processo. Amnesty Inyernational ripete che “serve una risposta forte a livello internazionale”. Dov'è il Governo italiano sempre pronto a difendere “prima gli italiani”? Non vorremmo pensare che qualcuno sia meno italiano per il suono del cognome o per la pelle scura. Dove sono i presunti intellettuali pronti a immolarsi per difendere i compatrioti? Così sembra proprio il mondo al contrario, come scrive quel fine scrittore del generale Vannacci. No? #LaSveglia per La Notizia
Puntata del 4 Febbraio 2023La differenziazione regionale, l'Italia divisa in due, la corsa agli armamenti, le tensioni nei territori occupati, il declino del calcio Italiano
Il giornalista esperto di Russia ed Europa Orientale Giuseppe D'Amato analizza quali potrebbero essere le motivazioni del presidente russo Vladimir Putin dietro alla proclamazione della legge marziale nelle quattro regioni ucraine annesse alla Russia con i referendum dello scorso settembre.
Le forze di Kiev proseguono la loro riconquista di alcune zone dell'area di Kherson spingendo i militari del Cremlino verso la ritirata, uscendo dal territorio ucraino alla volta del confine con la Russia.
I festeggiamenti per la puntata 600 e i flashback dalle precedenti puntate x00. Anagrafica Nazionale Online. Niente pinch to zoom in tribunale. Ritorno agli auricolari col filo. Icelandverse e Metaverso. Sorveglianza nei Territori Occupati. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana. Dallo studio distribuito di digitalia: Franco Solerio, Massimo De Santo, Michele Di Maio Produttori esecutivi: Vincenzo Ingenito, Davide Tinti, Alessio Ferrara, Marco Pasqualotto, Marco Grechi, Alessio Conforto, Alessandro Lazzarini, Davide Capra, Giuliano Arcinotti, Stefano De Rossi, Fotogp Di Barabino Marco, Raffaele Viero, Raffaele Marco Della Monica, Luigi Ricco, Christophe Sollami, Marco De Nadai, Renato Battistin, Luca Ubiali, Roberto Medeossi, Diego Arati, Alessandro Morgantini, Antonio Taurisano, Mario Giammona, Calogero Augusta, Simone Podico, Michelangelo Rocchetti, Dario Nardi, Iacopo Edoardo Federici, Denis Grosso, Pier Luigi Ranghino, Giuseppe Marmo, Ruben Livrieri, Giovanni Priolo, Letizia Calcinai, Mirko Fornai, Paolo Tegoni, Manuel Zavatta, Niccolò V., Claudio P., Alessio Giannelli Sponsor: Squarespace.com - utilizzate il codice coupon "DIGITALIA" per avere il 10% di sconto sul costo dell'abbonamento. Links: Credit card PINs can be guessed even when covering the ATM pad Elon Musk - I keep forgetting that you're still alive Are AirPods Out? Why Cool Kids Are Wearing Wired Headphones Il programma di controllo biometrico dell'esercito israeliano sui palestinesi At what BTC price will Satoshi Nakamoto become the world's richest person? Classic Mods And Old GTA Games + Unfinished Remakes Il primo iPhone con USB-C è andato all'asta per 86001 dollari Il 15 novembre parte l'Anagrafica Nazionale online Julian Assange allowed to marry partner Stella Moris in jail You shall not pinch to zoom: trial judge disallows basic iPad feature Sito di Fedez sul voto 2023 Sfida politica o spot? NVIDIA Announces Platform for Creating AI Avatars Life-size robot reminding people to adhere to personal hygiene Judge rejects Apple's arguments for delaying ordered iOS App Store changes You're Already Living in the Metaverse Israel escalates surveillance of Palestinians with facial recognition program in West Bank Gingilli del giorno: COSE Spiegate bene - La rivista di carta del Post Melting Memories Rows - The spreadsheet where teams work faster Supporta Digitalia, diventa produttore esecutivo.
Si chiude oggi in Israele una campagna elettorale molto dura, nella quale sono stati coinvolti praticamente tutti i vicini regionali e le potenze globali, Stati Uniti e Russia prima di tutto.Grande favorito nel voto del 9 aprile, il Primo Ministro uscente Benjamin Netanyahu, a capo di una coalizione di destra che va dal suo Likud fino ai nazionalisti più radicali.Una battaglia elettorale che ha visto fino alla vigilia un grande assente: Netanyahu, infatti, non ha mai parlato del processo di pace tra Israele e Palestina e della soluzione all'occupazione, finché non è arrivata la promessa elettorale di annettere i Territori Occupati della Cisgiordania sotto la sovranità diretta israeliana. Una posizione che non piace alla comunità internazionale e che trova molte resistenze anche all'interno del Paese.Ma quale futuro è possibile per l'opposizione politica a Netanyahu? Su quali temi si può costruire un'alternativa?Ne abbiamo parlato con Mossi Raz, parlamentare di Meretz, il partito della sinistra israeliana.
Puntata monografica sul discorso di Trump su Gerusalemme. Con Roberto Festa, Anna Momigliano e Paola Caridi
Puntata monografica sul discorso di Trump su Gerusalemme. Con Roberto Festa, Anna Momigliano e Paola Caridi
con: UGO TRAMBALLI (Il Sole 24 Ore), FRANCESCA BIANCACCI (inviata del Tg1), LIA QUARTAPELLE (Commissione Esteri Pd), OFER SACHS (Ambasciatore di Israele in Italia), MAI ALKAILA (Ambasciatore palestinese presso le Nazioni Unite)
Suad Amiry l'architetta e scrittrice palestinese, autrice di "Se questa è vita" e "Sharon e mia suocera", diari di guerra e di vita quotidiana dai Territori occupati, racconta i suoi libri. 07/09/2005
"Cosa abbiamo fatto nelle ultime dieci stramaledette ore? Perché ci hanno sparato? Perché ci hanno rincorsi, picchiati e arrestati se siamo ancora "dalla nostra parte", sulla nostra terra, sul versante della Cisgiordania? Se il muro separa la Palestina da Israele, perché ci molestano in casa nostra?" L’avventura di un gruppo di palestinesi alla ricerca di lavoro clandestino in terra di Israele.