POPULARITY
Nella luce arancione del tramonto, un soldato israeliano siede su una sedia di plastica e osserva una fila di civili palestinesi in ginocchio, mani legate, occhi bendati. La foto, diffusa dallo stesso esercito, arriva da Khan Younis e racconta una tregua che è solo il modo ordinato di amministrare l'umiliazione. Sempre a Khan Younis, un drone ha colpito un gruppo di civili: almeno due morti, tra cui bambini. In Cisgiordania, nella cittadina di Beit Awwa, un quindicenne palestinese – Nazeeh Iyad Awad – è in fin di vita dopo che un soldato gli ha lanciato una granata stordente alla testa mentre andava a scuola. L'ONU segnala che solo nel 2025 le forze israeliane hanno già ucciso 40 bambini palestinesi in Cisgiordania, incluso un bimbo di nove anni colpito a morte il 16 ottobre mentre giocava a calcio vicino Hebron. Da ottobre 2023, sono 213 i minori uccisi in Cisgiordania. In totale, quest'anno i palestinesi uccisi sono 198, un terzo solo nel governatorato di Jenin. L'Alto commissariato delle Nazioni Unite parla di «uso sistematico ed eccessivo» della forza. Durante la raccolta delle olive, i coloni hanno ferito oltre 100 persone e distrutto 3.000 alberi in 50 villaggi. Mentre più di 11.000 palestinesi restano detenuti, di cui 3.500 senza processo, almeno 77 sono morti in custodia dal 2023. E le demolizioni non si fermano: 1.300 strutture palestinesi abbattute nel 2025 perché prive di permessi israeliani. A Gaza, i medici preparano la sepoltura di 50 corpi restituiti da Israele, molti torturati, irriconoscibili. Gli stessi giorni in cui si parla di “ricostruzione”, come fosse una gara d'appalto su ossa ancora calde. La tregua è diventata il lessico pulito del genocidio a bassa intensità: ogni giorno numeri nuovi, ogni giorno un bambino in più, ogni giorno un ulivo in meno. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Nelle ultime ore il futuro di Gaza e Cisgiordania si sta scrivendo lontano dalle macerie, nei palazzi del potere. Benjamin Netanyahu ha scandito che sarà Israele a decidere «chi colpire» e quali forze internazionali potranno entrare nella Striscia, rivendicando un diritto di veto che trasforma la tregua in una gestione coloniale della pace. Parallelamente, il ministro dell'ultradestra Bezalel Smotrich ha invitato a una “campagna popolare” per spingere Donald Trump ad accettare l'annessione della Cisgiordania. La mappa del domani viene tracciata come se i palestinesi non esistessero. Hamas, dal canto suo, dichiara tramite le agenzie che è pronta a consegnare le armi solo «se finirà l'occupazione». La frase suona come la fotografia di un conflitto che non è una parentesi ma una struttura permanente. Intanto, i coloni continuano a impadronirsi della terra con la violenza quotidiana. Nella stagione della raccolta delle olive, le organizzazioni internazionali registrano oltre 150 attacchi contro contadini palestinesi solo in Cisgiordania. A Tulkarem un agricoltore crolla in lacrime dopo che il suo uliveto è stato raso al suolo: «Hanno rubato la nostra identità», racconta in un video. La distruzione dell'ulivo non è un danno economico: è un messaggio politico. Da Roma, nei summit sulla pace, si parla di «perseveranza» e «ascolto reciproco», mentre in terra palestinese la “normalizzazione” passa attraverso bulldozer, cani sguinzagliati e veti sul futuro. La tregua continua a essere solo una cornice diplomatica vuota: i padroni del campo restano gli stessi, e decidono perfino chi avrà il permesso di gestire la calma che segue la violenza. Anche oggi, per capire la verità, basta guardare un ulivo abbattuto. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Il calendario segna tregua, il bollettino segna morti. Novantatré da quando la parola «cessate» è stata appesa ai comunicati: altri diciannove in quarantotto ore, mentre a Khan Yunis risuonano esplosioni e a Gaza City si contano i crateri. È il copione della pace scenica: le luci accese sul palcoscenico della diplomazia, il fuoco che continua dietro le quinte. Sui cieli volano droni statunitensi per sorvegliare la tregua: se serve tecnologia militare per certificare la pace, vuol dire che la pace non c'è. Nel centro di coordinamento a guida americana entrano anche diplomatici e militari italiani: la nostra presenza dentro il dispositivo non cambia l'equazione sul terreno, ma la legittima. L'umanitario resta imbavagliato. La Croce Rossa avverte che impedire l'accesso moltiplica il dolore, Emergency parla di reparti allo stremo. Finché i camion passano a singhiozzo e gli ospedali restano senza farmaci, la tregua è un ponte di corda su un baratro. C'è poi la zona grigia che grigia non è: fonti mediatiche descrivono la costruzione di nuove milizie anti-Hamas sostenute da Israele e da alleati regionali. Se confermato, è la prova che si lavora alla guerra di domani dentro la tregua di oggi. Intanto l'ingresso di un team egiziano per recuperare resti di ostaggi racconta un'altra verità: la priorità politica sono i corpi, non la ricostruzione delle vite. Fuori dalla Striscia, la Cisgiordania è un elenco di aggressioni contro i contadini in raccolta: i coloni devastano gli ulivi, i soldati presidiano gli accessi. Chi parla di “disinnesco del conflitto” dovrebbe guardare quei rami spezzati: lì si vede l'annessione quotidiana, senza bandiere né firme. Oggi la parola che manca è responsabilità. Di chi bombarda durante la tregua, di chi ostacola i soccorsi, di chi arma nuove guerre per procura, di chi chiude gli occhi sulla Cisgiordania. Finché resta questo buio, la “pace” è una didascalia sotto un'immagine di macerie. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Abbiamo parlato con la ministra degli esteri della Palestina che ci ha raccontato cosa pensa della tregua, del futuro di Gaza e della Cisgiordania, della relazione con gli Stati Uniti e con noi. Firma la proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere una legge sul voto fuorisede: https://shor.by/zQ5D Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Vance: no all’annessione della Cisgiordania - Sfratto a Bologna con scontri
I titoli: Nuove sanzioni di Stati Uniti e Ue sulla Russia, colpite le esportazioni di petrolio. Medioriente. No degli Stato Uniti all'annessione della Cisgiordania da parte di Israele. Forti pressioni su Hamas per il disarmo. Storica visita dei reali d'Inghilterra in Vaticano. Il Re Carlo e la regima Camilla in preghiera ecumenica con il Papa nella Cappella Sistina. Conduce: Paola Simonetti In regia: Damiano Caprio
In Serbia le proteste vanno avanti ormai da un anno e gli studenti sono pronti a una gigantesca mobilitazione il 1 novembre e forse anche a sfidare il governo alle urne. In Medio Oriente Israele tenta l'annessione della Cisgiordania, mentre la Corte Internazionale impone ad Israele di far entrare gli aiuti a Gaza. In Italia arrivano le stanze dell'intimità in carcere, e nel mondo continuano i naufragi, i raid e i paradossi di giustizia.INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:50 - Le gigantesche proteste in Serbia vanno avanti00:09:04 - Le novità in Israele e in Palestina00:21:20 - Le carceri italiane stanno implementando le stanze dell'itimità00:15:50 - Altre notizie dal mondo, in breveFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/serbia-proteste/Iscriviti alla NEWSLETTER: https://bit.ly/43SCSr8Vuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.
Federico Fubini spiega in che cosa consistono (e quanto potranno funzionare) le misure varate da The Donald contro le aziende petrolifere russe. Davide Frattini parla del viaggio del vicepresidente degli Stati Uniti a Gerusalemme, con il futuro della Cisgiordania tra i temi dei colloqui. Gian Guido Vecchi racconta la storica visita del sovrano britannico in Vaticano, che potrebbe portare alla ricomposizione dello scisma tra cattolici e anglicani.I link di corriere.it:Le sanzioni di Trump contro la Russia di Putin funzioneranno? Qual è la vera posta in gioco (e cosa farà la Cina)Netanyahu: «Non siamo vassalli degli Usa». Cisgiordania, primo sì all'annessionePapa Leone e re Carlo, perché la preghiera comune è l'inizio del percorso per ricomporre lo scisma anglicano
Russia sotto il fuoco di sanzioni europee e americane (queste ultime le prime dall'insediamento di Donald Trump). Il segretario di Stato USA Rubio in Medio Oriente proprio mentre la Knesset vota a favore dell'annessione della Cisgiordania. Il commento di Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali. Appello di oltre 700 tra scienziati, personalità politiche, imprenditori e celebrità per fermare i lavori sullo sviluppo della cosiddetta superintelligenza artificiale. Intanto, Amazon sarebbe pronta a rinunciare a 600mila assunzioni nei prossimi otto anni preferendo le prestazioni dei robot. Ne parliamo con il nostro Enrico Pagliarini.
Le immagini dalla Cisgiordania raccontano un processo di espulsione e spoliazione che ha una storia alle spalle. Quella di un movimento estremista che mentre opprime i palestinesi e occupa le loro terre, sembra aver conquistato Israele avvelenando un intero paese. L'impunità dei coloni di Ronen Bergman e Mark Mazzetti, Internazionale Extra Large Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
“La fine di Israele” di Ilan Pappé è uno dei migliori saggi di sempre sulla Palestina ed il primo a mostrarne il futuroIscriviti qui alla nuova newsletter, ogni 7 del mese un nuovo appuntamentoRispondi a questo sondaggio di 7 domande per migliorare i contenuti ed i progetti futuri di Medio Oriente e Dintorni Qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"
La salute dei più piccoli, a partire dai bambini malati di cancro, nei contesti di conflitto e di occupazione militare è a rischio. Accade in Cisgiordania, da più di 70 anni sotto occupazione, dove i piccoli pazienti oncologici sono doppiamente colpiti: dal trauma della malattia e dal trauma del conflitto, della violenza, dell'insicurezza. A circa 10 km a sud di Gerusalemme il Beit Jala Hospital è l'unico ospedale pubblico rimasto in Palestina per la cura del cancro infantile e lotta per restare aperto. "Le cure chemioterapiche si esauriranno in pochi mesi" avverte il Dr. Muhammad, il medico che dirige il reparto oncologico infantile. Ad aiutare il reparto, a corto di fondi, anche una associazione italiana, Sole e Terre. La ong ha anche aperto il Children center, per il supporto psicologico di bambini e famiglie. "Trattiamo i traumi psicologici causati dal cancro ma anche dalla occupazione" spiega Micheal Sansour, direttore del centro. "In Cisgiordania per fare 40 chilometri ci si può impiegare quattro ore e i miei pazienti spesso non riescono neppure ad arrivare" denuncia Farah Fatafta, psicologa del centro. Eliana Gwahli, coordinatrice, racconta che non sono rari i casi di mancanza di cure per l'impossibilità di spostarsi a causa dei checkpoint e i cancelli militari.
Il Consiglio dei Ministri approva la Manovra. Ce la racconta Jean Marie Del Bo, Vicedirettore de Il Sole 24 Ore. Zelensky vola da Trump, al centro della discussione la fornitura dei missili Tomahawk ma non solo. Per il Presidente ucraina l'aiuto degli Stati Uniti può portare alla fine della guerra. Il presidente statunitense, fresco del dialogo telefonico di ieri con Vladimir Putin, sostiene che la Russia sia pronta alla pace. Parliamo di tutto questo con Alessandro Marrone, responsabile del programma "Difesa, sicurezza e spazio" dell'Istituto Affari Internazionali. Come ogni venerdì, il Reportage, questa volta firmato da Valentina Furlanetto, dal titolo "Cisgiordania, l'odissea dei bambini malati di cancro".Il meteo del fine settimana con Mattia Gussoni, de IlMeteo.it
1) A Gaza il cessate il fuoco ha scatenato il caos. Un cittadino di Gaza in Esteri conferma la presenza di lotte intestine tra clan rivali. (Emanuele Valenti, Mohammed) 2) Per pace e sicurezza non servono commissariamenti. La storia insegna che Gaza ha bisogno di una leadership palestinese in grado di unificare. (Chawki Senouci) 3) Diario dalla West Bank. Le violenze su terre e persone dei coloni e la strategia statale per convincere i palestinesi a lasciare la Cisgiordania. (Samuele Pellecchia - Prospekt) 4) Stati Uniti. Alla corte suprema il caso sulla mappa elettorale del Lousiana, che potrebbe indebolire il Voting Rights Act (Roberto Festa) 5) Trump minaccia dazi alla Spagna per non voler aumentare la spesa militare. Da Madrid insistono: “Il 2% del pil per la Nato è sufficiente”. (Giulio Maria Piantedosi) 6) Grecia: "se 13 ore vi sembrano poche", la contestatissima riforma del lavoro del governo Mitsotakis arriva al voto in queste ore (Claudio Jampaglia) 7) Il pink washing di Xi Jinping. Il presidente cinese elogia i progressi fatti sui diritti delle donne, mentre reprime il movimento femminista. (Valeria Schroter)
Nel giorno delle ratifiche, delle firme e degli show trumpiani, Israele riabbraccia i 20 ostaggi ancora in vita, mentre nella Striscia e in Cisgiordania rientrano quasi duemila palestinesi detenuti da Israele. Il punto di Michele Giorgio.
ANSA - di Nina Fabrizio. Quella ebraica che esulta per la liberazione degli ostaggi e quella mussulmana che teme l'occupazione della Cisgiordania. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Accordo raggiunto, l'annuncio arriva dalla Casa Bianca e segna l'apertura di una nuova possibilità per la regione segnata da anni di violenza. Valentina Furlanetto ci racconta da Israele e dalla Cisgiordania le prime ore di un accordo che andrà ora messo alla prova dei fatti.
1) “Vogliono tutti tornare a casa, anche se sono solo macerie”. Dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza migliaia di persone sono già in viaggio verso nord, mentre la tregua lascia la popolazione a fare i conti con le proprie ferite. (Rosa Mazzone - MSF) 2) Una guerra di cui nessuno parla. La lotta quotidiana dei palestinesi in Cisgiordania. Intervista all'attivista pacifista Issa Amro. (Samuele Pellecchia, Pietro Masturzo, Francesco Giusti - Agenzia Prospekt) 3) Il premio Nobel per la pace va a Corina Machado, leader dell'opposizione venezuelana. La sua figura, però, è molto controversa. (Alfredo Somoza) 4) Stati Uniti. Donald Trump intensifica la repressione interna. La procuratrice generale di New York, Letitia James, viene incriminata dopo essere stata messa nel mirino del presidente. (Roberto Festa) 5) Messico, il ruolo della DEA nella scomparsa dei 43 studenti di Ayotzinapa. L'agenzia anti droga statunitense sapeva e non ha fatto nulla. (Andrea Cegna) 6) “Le ultime dottoresse dell'Afghanistan”. Il podcast di Laura Cappon che racconta di un'emergenza nell'emergenza, in un paese dimenticato.
Proseguono i colloqui negoziali per la pace in Medio Oriente. Andiamo in Cisgiordania, regione esclusa nel piano Trump, dove c’è la nostra inviata Valentina Furlanetto. Premio Nobel 2025 per la Chimica a Kitagawa, Robson e Yaghi per gli studi sulle strutture metallo-organiche. Sentiamo il nostro Maurizio Melis. Lo spread francese raggiunge quello italiano, mentre il Governo è alle prese con la Manovra. Nuovo record dell’oro. Ne parliamo con Alberto Orioli, editorialista del Sole 24 Ore.
Il governo punta a chiudere la manovra entro metà ottobre e sono giorni intensi per definire cosa conterrà. Con noi per parlarne Alberto Orioli, editorialista de Il Sole 24 Ore. Torniamo poi in Israele, dove raggiungiamo la nostra Valentina Furlanetto, inviata di Radio 24 a Tel Aviv, che oggi ha visitato la Cisgiordania. Lecornu: "Sento che un cammino è ancora possibile". In che direzione andrà la Francia? Ne discutiamo insieme a Lorenzo De Sio, Professore ordinario di Scienza Politica alla Luiss e direttore del Cise Luiss (Centro Italiano Studi Elettorali) e di Telescope. Bonifico istantaneo: da domani stop al limite agli ordini. Ci spiega meglio Gianfranco Ursino, giornalista de Il Sole 24 Ore, Responsabile Plus 24.
Filtra ottimismo da Sharm el-Sheikh dove sono in corso i negoziati indiretti tra Hamas ed Israele sul piano di pace degli Usa. Ne parliamo con Valentina Furlanetto, inviata di Radio 24 in Israele e Cisgiordania e Michele Valensise, presidente dello IAI (Istituto affari internazionali).
Le comunità del West Bank subiscono atti di vandalismo e intimidazioni costanti dagli estremisti israeliani e sono supportati dal governo. Yarin Levin, ministro della Giustizia di Israele ha dichiarato: "Annetteremo la Cisgiordania"."Vent'anni fa qui abitavano venti famiglie. Dal 7 di ottobre hanno incominciato ad aggredirci quasi quotidianamente e un po' alla volta tutti se ne sono andati. Siamo rimasti noi" dice Koran Basharath, pastore di un villaggio nella Valle del giordano. "Sono violenti e armati" dice Elie Avidor, israeliano, veterano di guerra, oggi "combattente pacifico" contro l'occupazione della Cisgiordania. Anche l'agricoltore israeliano Peretz Gan, come Avidor, lotta per i diritti dei palestinesi. Lui fa parte dei Jordan Valley Activists. "Li supportiamo spiega - sia finanziariamente che legalmente. Quello che facciamo è monitorare la situazione, presidiare il territorio, raccogliere prove degli abusi, fotografie di aggressioni, denunce". Ma queste violenze accadono anche vicino a Ramallah. Padre Bashar è il parroco di Taybe, cittadina cristiana che si sta spopolando a causa delle aggressioni dei coloni.
Gloria Ghioni"Lettori si diventa""Leggere il mondo" Con l'inizio dell'anno scolastico 2025-2026 torna, ricco di novità, Il Libraio Scuola, il progetto dedicato a promuovere la lettura tra i ragazzi e le ragazze tramite uno spazio online interamente dedicato alla scuola e le due guide gratuite Lettori si diventa (scuola primaria e secondaria di primo grado) e Leggere il mondo (scuola secondaria di secondo grado). Stefano Mauri, Presidente e Amministratore delegato del Gruppo editoriale Mauri Spagnol e direttore della rivista Il Libraio, sottolinea: «È in famiglia e a scuola che si impara ad amare la lettura. Gli insegnanti hanno un ruolo decisivo nel trasmettere questa abitudine preziosa, che aiuta i ragazzi a crescere come adulti più consapevoli, sereni e pronti ad affrontare i continui cambiamenti della vita: dalle trasformazioni personali e sentimentali, alle sfide professionali e familiari, fino alle grandi innovazioni tecnologiche e agli scenari geopolitici in continua evoluzione. La scuola, in questo percorso, è insostituibile. Con il nostro progetto vogliamo offrire agli studenti l'opportunità di scoprire non solo i grandi classici, ma anche opere contemporanee capaci di parlare al presente e di arricchire davvero il loro cammino.» LEGGERE IL MONDO E così arriva quest'anno al suo quarto numero Leggere il mondo, la guida digitale innovativa per la scuola secondaria di secondo grado che, con oltre 50 titoli selezionati e divisi per percorsi ragionati, è a disposizione di insegnanti, genitori, librai, bibliotecari ed educatori. Il tema principale di questo numero è la crescita attraverso letture che consentano ai ragazzi e alle ragazze di gestire i sentimenti: dall'amore alla frustrazione, al dolore, alla paura, al rispetto di sé e degli altri, senza dimenticare l'importanza della conoscenza del passato. La redazione della guida è affidata a Lucia Tomelleri, mentre la consulenza didattica del progetto è affidata a Gloria Maria Ghioni, insegnante di lettere e fondatrice del sito Criticaletteraria.org. LA NEWSLETTER A Il Libraio Scuola si collega inoltre una newsletter, che permette di ricevere in anteprima la guida Leggere il mondo e altri contenuti esclusivi. Inoltre, in omaggio ai nuovi iscritti, l'ebook I capolavori (America - Il castello - La metamorfosi e altri racconti - Il processo) di Franz Kafka (edito da Garzanti). LETTORI SI DIVENTA Al Libraio Scuola è legato anche il fortunato progetto Lettori si diventa di Salani, quest'anno alla quinta edizione. Con all'attivo numerosi incontri nelle scuole di tutta Italia, che hanno coinvolto migliaia di studenti, il progetto si rivolge alle insegnanti, agli insegnanti, alle promotrici e ai promotori della lettura nel mondo della scuola primaria e secondaria di primo grado. Il ricco catalogo sempre aggiornato e scaricabile gratuitamente dal sito dedicato, propone percorsi di lettura e strumenti utili per arricchire l'offerta didattica. Caratteristica principale e molto amata del progetto è la possibilità di far incontrare agli alunni le autrici e gli autori del catalogo Salani e di altri marchi del Gruppo editoriale Mauri Spagnol come Ape Junior, Garzanti, Guanda, La Coccinella, Magazzini Salani, Nord-Sud e Tre60. L'incontro con l'autore arriva al termine di un percorso di lettura condivisa con l'obiettivo di avvicinare sempre di più i giovanissimi al mondo dei libri per formare i lettori e le lettrici di domani. Durante l'anno scolastico, inoltre, Lettori si diventa organizza webinar dedicati agli insegnati. Una serie di appuntamenti online gratuiti ed estendibili a tutti i colleghi interessati. Infine, va ricordata Critici si diventa, l'iniziativa che dà ai ragazzi la possibilità di trasformarsi in piccoli critici. Per partecipare è sufficiente scrivere una recensione (di classe o individuale) del libro che è stato oggetto dell'incontro e inviarla all'indirizzo lettorisidiventa@salani.it. Il testo vincitore viene selezionato a insindacabile giudizio della redazione Salani e lo studente o la classe che avrà scritto la recensione migliore farà ricevere alla scuola una donazione di 1.000€. Per chi scarica il catalogo entro il 31 ottobre 2025 in omaggio l'ebook di “Skellig”, l'ispirato romanzo di David Almond. «Il nostro impegno verso la scuola si struttura sempre meglio, ed è frutto di riflessione e di confronto fra di noi editoriali. Speriamo di portare un beneficio sempre maggiore a tutti gli insegnanti e di essere sempre meglio al loro servizio, nell'interesse dei ragazzi e per il futuro di questo nostro Paese.»Mariagrazia Mazzitelli, Direttrice editoriale Salani “MERLINO”. APPUNTI E SPUNTI PER CRESCERE CON I LIBRI Grande novità di quest'anno è Merlino, il video-podcast di 6 episodi della durata di 10 minuti l'uno, in cui grandi scrittori e scrittrici si confrontano su temi fondamentali legati all'educazione emotiva e sentimentale delle ragazze e dei ragazzi di oggi. Lo sviluppo del video-podcast Merlino è in collaborazione con Storielibere.fm, piattaforma editoriale pioniera del podcast in Italia, che dal 2025 è ufficialmente entrata a far parte del Gruppo Mauri Spagnol. Merlino nasce per restituire uno sguardo approfondito e originale su temi come il rispetto dell'altro da sé, l'accettazione di se stessi e degli altri, la conoscenza di mondi lontani, l'importanza del coraggio nelle scelte anche più semplici, la capacità di riconoscere il proprio talento, il rispetto delle regole e l'importanza di coltivare la memoria. Sono disponibili da oggi su tutte le piattaforme di streaming podcast e video. Alae Al Said “Crescere nel rispetto delle diversità”Una storia ambientata nella Cisgiordania negli anni ‘60, ma che parla anche di noi, del presente, delle sfide che ogni giovane può trovarsi ad affrontare quando si sente “diverso” - per come appare, per come pensa, per ciò in cui crede. Matteo Bussola “Crescere con coraggio”Tutti ci siamo spesso sentiti divisi tra le nostre passioni e i nostri talenti; e non sempre le due cose vanno di pari passo. Matteo Bussola racconta cosa significhi crescere con il coraggio di essere se stessi e affermare con determinazione i propri desideri. Gherardo Colombo “Crescere nel rispetto delle regole”Accettare e comprendere l'importanza delle regole non è semplice, soprattutto per i più giovani.Questo tema viene approfondito da Gherardo Colombo, ex magistrato e scrittore. Enrico Galiano “Crescere nonostante gli errori”Imparare a gestire i propri errori e addirittura farne tesoro: Enrico Galiano, insegnante e scrittore, ci invita a vederli come elementi fondamentali per plasmare chi siamo, e non solo per metterci alla prova. Alberto Pellai “Crescere amando se stessi”Alberto Pellai, da sempre molto attento ai problemi e agli interrogativi dei ragazzi e delle ragazze, ci parla di cosa significhi accettarsi e imparare ad amarsi per come si è. Agnese Pini “Crescere onorando la memoria”Agnese Pini ci parla di cosa significhi crescere onorando le proprie origini, che si tratti di memoria privata, storica o pubblica. La conduzione di Merlino è affidata a Gloria Maria Ghioni. I podcast saranno disponibili su Spotify, YouTube, ilLibraio.it e tutte le principali piattaforme di ascolto. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Venerdì a Palazzo di vetro si esprimerà il premier israeliano Benjamin Netanyahu, mentre il presidente USA Donald Trump mercoledì ha già bollato come una “ricompensa per Hamas” il riconoscimento formale della Palestina da parte di una decina di paesi in occasione dell'80esima Assemblea Generale dell'ONU in corso a New York. Tra questi, alcuni storicamente vicini a Israele come Francia, Regno Unito, Canada e Australia. L'iniziativa, promossa da Francia e Arabia Saudita, continua a sollevare interrogativi e dibattito. Gesto opportuno per mantenere in vita una soluzione politica al conflitto israelo-palestinese, quella dei “due stati”, che sta rischiando di venire definitivamente affossata? O gesto maldestro che potrebbe addirittura indurre Israele ad annettere la Cisgiordania e che si rivelerà comunque incapace di fermare l'orrore nella Striscia di Gaza? Ne discutiamo con: · Gilles Kepel, politologo e arabista, professore presso l'Université de Paris Sciences et Lettres-École Normale Supérieure e l'Università della Svizzera italiana· Triestino Mariniello, giurista, Professore Associato alla Liverpool John Moores University e membro del team di rappresentanza delle vittime di Gaza davanti alla Corte Penale Internazionale· Francesca Caferri, inviata della Repubblica a Tel Aviv
Puntata speciale dedicata quasi interamente alla giornata del riconoscimento della Palestina all'Onu, con Hani Gaber, console rappresentante per il Nord Italia dell'Autorità Nazionale Palestinese; Ahmad Odeh, cooperante palestinese che ci ha parlato da Jenin, in Cisgiordania, dove l'occupazione sta rosicchiando sempre più terra per scongiurare ogni possibilità di esistenza effettiva di uno stato palestinese; Emanuele Valenti; Chantal Meloni, professoressa di diritto internazionale alla Statale di Milano e Alfredo Somoza. Ma anche la scarcerazione dell'attivista anglo-egiziano Alaa Abdel Fattah con Riccardo Noury (Amnesty International) e l'effetto a catena scatenato dall'omicidio di Charlie Kirk nella politica statunitense (Roberto Festa)
Il segretario di Stato Usa Marco Rubio è oggi in Israele dove sosterà insieme al premier israeliano Benyamin Netanyahu davanti al muro del pianto di Gerusalemme.
La Polonia schiera 40mila soldati al confine con Russia e Bielorussia. Oggi la riunione del Consiglio di Sicurezza ONU. Medio Oriente: Netanyahu approva il piano di insediamento nella Cisgiordania occupata, mentre il Parlamento Ue approva la risoluzione sul riconoscimento della Palestina. Il premier israeliano però nega che ci sarà mai uno stato palestinese. Con noi Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali. La Giorgio Armani Spa va alla Fondazione, entro 5-8 anni cessione della maggioranza o quotazione. I dettagli del testamento con Eleonora Micheli di Radiocor. Su Radio 24 parte una serie di reportage dedicati alle carceri minorili. Ci spiega tutto la nostra Maria Piera Ceci. In testa alla nostra classifica delle buone notizie della settimana la trasformazione in legge da parte del Parlamento Ue della direttiva comunitaria contenenti norme contro rifiuti alimentari e fast fashion. Ne parliamo con Silvia Gambi, giornalista e founder della piattaforma di informazione Solo Moda Sostenibile, docente di "Gestione della catena di fornitura tessile" all'Università di Firenze.
All'indomani dell'attentato di Gerusalemme, il governo Netanyahu ha bombardato Doha, dove era in corso un summit dell'organizzazione islamista. Colpita anche, secondo gli attivisti, un'imbarcazione della Global Sumud Flotilla in Tunisia. La preoccupazione degli analisti: "Quel che abbiamo visto a Gaza potrebbe ripetersi in Cisgiordania".
Israele: attacco a Doha in Qatar per colpire i leader di alto livello di HamasGaza: un elenco di morte, nuovi civili uccisi. Gli attacchi non si fermanoCisgiordania e Palestina: le forze israeliane hanno sparato nel campo profughi di JeninGlobal Sumud Flotilla: secondo giorno, secondo attacco, colpita la nave AlmaUcraina: attacco russo a Yarova nella regione di Donetsk, uccise 24 persone in coda per ricevere la pensione. La Germania annuncia di investire 300 milioni di euro in droni a lungo raggioLondra: un nuovo murales dell'artista Bansky sul muro dell'Alta Corte che raffigura un giudice mentre prende a martellate un manifestante a terraQuesto – e non solo – nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Stefania Cingia.
1) Francia, dopo solo nove mesi cade il governo. Il primo ministro Bayrou è stato sfiduciato. Ora Macron ha tre opzioni: nominare un nuovo capo dell'esecutivo, sciogliere il parlamento o dimettersi. (Chawki Senouci) 2) Il ciclo della violenza, da Gaza alla Cisgiordania. Nella striscia i bombardamenti israeliani uccidono almeno 40 persone, a Gerusalemme 6 israeliani vittime di un attentato su un bus. Netanyahu promette ancora vendetta. (Emanuele Valenti, Ofer Cassif - parlamentare della Knesset) 3) “Nove misure per fermare il genocidio”. Il premier spagnolo Sanchez annuncia nuove sanzioni contro Israele: dall'embargo alle armi, fino al divieto di ingresso in Spagna per chi partecipa direttamente a crimini di guerra nella Striscia di Gaza. (Giulio Maria Piantadosi) 4) Argentina, dura sconfitta per Javier Milei. Alle amministrative di Buenos Aires vince la coalizione peronista, mentre il governo attraversa una delle sue crisi peggiori dal suo insediamento. (Marta Facchini) 5) Brasile, settimana decisiva per Bolsonaro. Entro venerdì dovrebbe arrivare la sentenza per l'ex presidente accusato di tentato colpo di stato. (Alfredo Somoza)
Dagli insediamenti in Cisgiordania dove le ragazzine inneggiano alla fine della mescolanza tra ebrei e non ebrei a Tulkarem, dove i ragazzini palestinesi appendono ai fucili le foto degli amici uccisi e si preparano a combattere i soldati israeliani, fino a Teheran, dove è stata arrestata e dove i giovani sfidano ogni giorno la Repubblica islamica con i loro abiti e i loro gesti. Cecilia Sala racconta nel libro “I figli dell'odio” le nuove generazioni che vivono sulla loro pelle le guerre che sono in corso in Medioriente. Guerre che hanno ereditato e che forse non saranno in grado di far finire.
- Gaza: escalation continua, minacce di annessione della Cisgiordania e risposta dell'Ufficio per diritti umani delle Nazioni Unite- Palestina ed Europa: per la prima volta parla di “genocidio” un alto funzionario della Commissione Europea- Libano: oggi si discute il disarmo di Hezbollah- Stati Uniti: il presidente Trump cambia nome al Dipartimento della Difesa- Messico: al confine con gli USA, il triangolo d'oro delle armi e del fentanyl- RDC: torna l'incubo EbolaQuesto e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Elena Pasquini
Il ministro della sicurezza nazionale Ben Gvir alza i toni contro gli attivisti diretti a Gaza. Intanto, dopo Regno Unito, Francia e Australia, anche il Belgio riconoscerà lo Stato palestinese all'Assemblea generale dell'ONU. Sullo sfondo, la diserzione di 365 riservisti e le nuove misure di Netanyahu in Cisgiordania.
- Gaza: aumenta il numero di morti, anche per fame e malnutrizione- Afghanistan: si aggrava il bilancio delle vittime del terremoto mentre i Talebani chiedono aiuti internazionali- Global Sumud Flotilla (GSF): conto alla rovescia per la partenza della missione umanitaria verso GazaIl Notiziario Mondo di Radio Bullets oggi con Raffaella Quadri
I titoli: L' appello di Leone XIV per il Sudan: si fermi la catastrofe umanitaria e si avvii un dialogo per giungere alla pace. Nel Paese 14 milioni di sfollati e oltre 300mila civili intrappolati nella città di El Fasher Medio Oriente: Israele prende terreno in Cisgiordania e continua ad avanzare a Gaza City. L'Onu denuncia: almeno 21 mila bimbi disabili dall'inizio del conflitto Cresce l'attesa per l'inaugurazione venerdì pomeriggio del Borgo Laudato si' a Castel Gandolfo, da Parte del Papa: un microcosmo dell'ecologia integrale
Nella prima parte i preparativi per la partenza della Global Sumud Flotilla con la giornalista Francesca Del Vecchio, il caso degli aerei israeliani a Sigonella con il giornalista Sergio Scandura e il deputato Angelo Bonelli, i piani di annessione della Cisgiordania con il giornalista Ugo Tramballi e la parata militare a Pechino con il nostro collaboratore Gabriele Battaglia. Nella seconda parte le difficoltà del centrosinistra in vista delle regionali in Puglia, con Anna Bredice inviata alla festa di Avs, e l'attesa per la manifestazione in difesa del Leoncavallo con Bertram Niessen, presidente dell'agenzia per la trasformazione culturale cheFare. In studio Andrea Monti.
È partita la prima flotta della Global Sumud Flotilla, direzione Gaza. Israele valuta l'annessione della Cisgiordania in risposta alle iniziative per riconoscere la Palestina. Ucciso un altro giornalista palestinese.Yemen – Israele uccide il premier houthi, e gli houti arrestano 11 dell'Onu. Indonesia: le proteste costringono il presidente a cambiare idea sugli stupendi dei legislatori. Sudan: Il capo delle forze paramilitari ha prestato giuramento come capo del governo parallelo con sede nel Darfur.Migliaia di persone manifestano in tutto il Messico per i 130.000 dispersi.Terremoto in Afghanistan con vittime.Introduzione al notiziario: I media globali uniscono le forze in una prima mondiale per la libertà di stampa a Gaza Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
All'ONU, l'ambasciatore algerino si commuove leggendo le parole di una giornalista uccisa a Gaza.Iran: l'ombra del “snapback.Libano: Unifil verso la fine.Taiwan: l'AI che diventa giornalista.Thailandia al bivio: il futuro della premier Shinawatra nelle mani della Corte.Introduzione al notiziario: La memoria che salpa: Gabor Maté e la Global Sumud Flotilla Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
Gaza: Le IDF hanno dichiarato che l'evacuazione di Gaza City è "inevitabile", raid israeliano a Nablus, 80 feriti. Nigeria: vietata l'esportazione di noci di Karité per sei mesi.Sudan: il governo si riunisce per la prima volta dall'inizio della guerra nel 2023.Cina: Un anno dopo il suo secondo arresto, la giornalista Zhang Zhan è ancora detenuta senza processo.L'Iran presenta una proposta di legge per consentire alle donne di ottenere la patente per la moto. Introduzione al notiziario: Hossam El-Masry: la voce che restava quando tutto tacevaQuesto e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
Inchiesta Guardian e +972 Magazine: l'83 per cento delle vittime uccise a Gaza sono civili. Colombia: il ritorno degli anni di piombo.Thailandia: politica sospesa tra faide familiari e interessi nazionali. L'Europa e gli Stati Uniti hanno rafforzato il loro accordo commercialeIntroduzione al notiziario: La flottiglia che sfida l'assedio e la complicità del mondoQuesto e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
Oggi parliamo di concessioni balneari, di Israele con un controverso piano di espansione in Cisgiordania, torniamo sul tema dei vaccini e sul partito di Elon Musk. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dopo l'apertura dedicata alla difficile trattativa per l'Ucraina, ci spostiamo a Gaza dove la situazione si complica ulteriormente con il piano per spaccare la Cisgiordania come ci spiega l'inviato Lorenzo Vita, quindi l'America con Anna Guaita e il cambio della guardia alla Fed, la banca centrale americana, per la politica parliamo di sicurezza e di migranti con il nuovo ddl del governo nella analisi di Valentina Pigliautile, quindi chiudiamo con una storia di provincia di Massimo Boccucci che si consuma a Brescello il pese di Peppone e don Camillo
Israele al via il piano per occupare Gaza City, e vota per dividere la Cisgiordania in due. Migliaia di riservisti richiamati. Ucciso a Gaza giocatore della nazionale di basket.Francia, orrore in diretta streaming.Pakistan: ancora alluvioni.Giappone: l'Africa come nuova frontiera economica.Etiopia: giornalisti nel mirino.Cuba, la sete che accende la protesta Introduzione al notiziario: Il mostro accanto a noiQuesto e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
L'esultanza di Smotrich: ‘Cancelliamo lo Stato palestinese'.
Gaza: la fame uccide altri 10 civili in 24 ore, tra loro decine di bambini in agonia. Israele: il Parlamento vota per l'annessione simbolica della Cisgiordania.Regno Unito: consegnati i resti sbagliati alle famiglie delle vittime del disastro aereo in India. Tensione al confine: la Thailandia chiude i valichi con la Cambogia dopo un'esplosione di mina. Venezuela: muore in carcere, detenuto senza processo da quattro anni.Introduzione al notiziario: Quando la fame diventa un'armaQuesto e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
I ministri degli esteri dell'Unione europea hanno rinviato il voto sulle sanzioni contro Israele per aver violato i diritti umani a Gaza e in Cisgiordania. Con Francesca Gnetti, editor di Medio Oriente di Internazionale.L'amministrazione Trump è al centro di critiche da parte della base del movimento Maga, la corrente del partito repubblicano più vicina al presidente, per la gestione un caso internazionale di sfruttamento sessuale di minorenni. Con Leonardo Bianchi, giornalistaOggi parliamo anche di: YouTube • How to survive the first 90 days after the collapse su City preppingCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
l ministro israeliano alla giustizia Levin: “È giunto il momento di annettere la Cisgiordania”. Ci colleghiamo con la nostra inviata nell’area, Valentina Furlanetto. Presentati i nuovi palinsesti di La7. C’era per noi Marta Cagnola. Nuovo codice della strada: Salvini firma il decreto sull’alcolock e un primo provvedimento sul targhino per i monopattini. Facciamo chiarezza con Luigi Altamura, comandante della polizia stradale di Verona e componente del coordinamento sicurezza stradale dell’ANCI.
Mentre l'attenzione del mondo è concentrata sulla guerra tra Israele e l'Iran, nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania continuano le violenze e le operazioni dell'esercito contro i palestinesi. Con Lorenzo Kamel, docente di relazioni internazionali all'università di Torino.La Meta ha annunciato che WhatsApp, l'app di messaggistica più popolare del mondo, comincerà a mostrare annunci pubblicitari agli utenti. Con Valerio Bassan, giornalista.Oggi parliamo anche di:Festival • I workshop di Internazionale a Ferrarahttps://www.internazionale.it/festival/workshop/anno/2025Disco • Mixes of a lost world di The CureCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
1) “Quello che succede a Gaza non ha precedenti”. La testimonianza dalla striscia di un operatore umanitario. Intanto Netanyahu dice di appoggiare la proposta Witkoff per un cessate il fuoco. (Mattia Bidoli - Cadus ong) 2) Il governo israeliano approva la costruzione di 22 nuove colonie in Cisgiordania. L'obiettivo è impedire che uno stato palestinese possa mai vedere la luce. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti, la casa bianca è pronta a fare ricorso alla corte suprema dopo che un giudice ha sospeso temporaneamente i dazi definendoli illegali. (Roberto Festa) 4) La guerra di Trump contro le università riguarda (anche) la Cina. Rubio annuncia che verranno revocati i visti agli studenti cinesi negli atenei statunitensi. (Gabriele Battaglia) 5) Il gigante della letteratura africana. È morto a 87 anni Ngũgĩ wa Thiong'o, lo scrittore Keniota instancabile voce contro il colonialismo. (Antonella Sinopoli) 6) World Music. Foday Musa Suso, il musicista Gambiano che ha reso grande la Kora nel mondo. (Marcello Lorrai)
Un'unità dell'IDF spara colpi di avvertimento in aria durante una visita diplomatica a Jenin, in Cisgiordania, creando panico fra i diplomatici. L'episodio va ad acuire i rapporti già tesi tra Israele e i leader occidentali. Ne parliamo con Nello del Gatto, nostro collaboratore a Gerusalemme, Michele Marchi, professore di Storia contemporanea all'Università di Bologna, e Pejman Abdolmohammadi, professore di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all'Università di Trento.