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Riflessioni ed esperimenti dopo che Il Foglio ha pubblicato un quotidiano scritto con l'AI. Ascolta SEIETRENTA, il nuovo podcast di rassegna stampa di Chora Media. Fonti: video “Il Foglio AI al Tg1: come l'intelligenza artificiale entra nelle redazioni” pubblicato sul sito ilfoglio.it il 18 marzo 2025; account Tiktok susannaceccardi, 26 marzo 2025; video “PRODI, MA CHE FAI? E SE A SFIORARE LA GIORNALISTA FOSSE STATO UNO DI DESTRA?" | Daniele Capezzone” pubblicato sul canale Youtube Radio Radio TV il 24 marzo 2025. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il punto di vista di chi la mafia l'ha vissuta sulla pelle . Fonti: video “23 maggio 1992, TG edizione straordinaria per la strage di Capaci" pubblicato sul canale Youtube Fondazione Giorgio Perlasca il 20 maggio 2013; video “Strage Via D'Amelio (Palermo) 19 luglio 1992. Tg1 edizione integrale" pubblicato sul canale Youtube Luca Chiriatti il 27 giugno 2019; estratto dal film "Ricomincio da tre" del 1981 con la regia di Massimo Troisi, disponibile su Netflix; estratto dal film "Il padrino" del 1972, scritto da Mario Puzo, con la regia di Francis Ford Coppola; video “Direzione nazionale Pd - La relazione di Elly Schlein" pubblicato sul canale Youtube Partito Democratico il 28 novembre 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Riflessioni sul 2024 che si chiude . Fonti: video "Salvini in piazza a Milano: «Io al Viminale? Non ci sono più alibi, parlerò con Meloni e Piantedosi»" pubblicato sul sito video.corriere.it il 22 dicembre 2024; video "Caso Boccia: Sangiuliano, intervista del Tg1 (integrale)" pubblicato sul canale Youtube trivigante il 5 settembre 2024; video "Caso Sangiuliano, l'intervista esclusiva a Maria Rosaria Boccia" pubblicato sul sito la7.it il 6 settembre 2024; video pubblicato sul profilo TikTok di lucabizza il 22 giugno 2023; video pubblicato sul profilo TikTok di lucabizza il 28 agosto 2022. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Fare bene il proprio mestiere Questo episodio è realizzato in collaborazione con FRISK, Non temere di aprir bocca. Fonti: video "Federico Fellini in tre minuti" pubblicato sull'account YouTube verklaertenacht1899 il 28 luglio 2020; video "Rai, Meloni: Se qualcuno si deve misurare col merito e non ce la fa, non è problema nostro" pubblicato sull'account YouTube di Vista Agenzia Televisiva Nazionale il 26 maggio 2023; video "Riforma del voto in condotta" pubblicato sull'account Facebook del TG1 il 25 settembre 2024; video tratto dalla serie tv "Hacks" disponibile su Netflix. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Calo di Ascolti: Rai in Allarme per TG1 e Reazione a Catena!La Rai, a seguito dei pochi ascolti di Reazione a Catena con Pino Insegno, ha deciso di prendere dei gravi provvedimenti. Ecco che cosa succederà!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #conduttore #flop #pinoinsegno #rai #reazioneacatena #telegiornale #tg1 #tv
La vera protagonista della vicenda Sangiuliano-Boccia non è la bionda, ma l'inadeguatezza Fonti: video "L'imitazione geniale Luca Bizzarri della camminata di Giambruno" pubblicato sull'account YouTube de La7 il 14 novembre 2023; video "L'intervista di Boccia: "Ora vi racconto tutto" pubblicato sull'account YouTube del La7 il 5 settembre 2024; video "Caso Sangiuliano, Borgonovo: "Boccia smentita dai fatti". Telese lo incalza: "Cosa è stato..." pubblicato sull'account YouTube de La7 il 7 settembre 2024; video "Sangiuliano: chiedo scusa a mia moglie e Meloni - L'intervista integrale al Tg1" pubblicato sul sito di Rai News il 4 settembre 2024; video "Caso Sangiuliano, l'intervista esclusiva a Maria Rosaria Boccia" pubblicato sul sito de La7 il 6 settembre 2024; video "Terni, Bandecchi sputa acqua in faccia ad un cittadino: «Oggi promessa è un debito»" pubblicato sull'account YouTube di Umbria24 il 5 settembre 2024; video "Terni: le precisazioni del sindaco Bandecchi su questione statue e… calzini" pubblicato sull'account YouTube di Radio Tele Galileo il 6 settembre 2024; video "Pro Vita, Schlein: “Non si può fare specchio riflesso”, e poi evita le domande dei giornalisti" pubblicato sull'account YouTube de La7 l'11 gennaio 2024 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Raid di Mosca su Leopoli, Zelensky cambia mezzo governo.
Ansa - di Francesca Chiri.20 minuti al Tg1, io non ricattabile, chiedo scusa a mia moglie.
Gennaro Sangiuliano, Vita Privata: Chi È La Moglie Del Ministro!La moglie del Ministro Gennaro Sangiuliano è stata inevitabilmente coinvolta nel caso Boccia. Ecco di chi si tratta!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #boccia #caso #cultura #federicacorsini #gennarosangiuliano #intervista #mariarosariaboccia #marito #ministro #moglie #politica #rai #tg1
ROMA (ITALPRESS) - "Quindici minuti di intervista al Tg1? Un'indecorosa pagliacciata, mi dispiace per lui ma mi dispiace soprattutto per le istituzioni, a questo punto dico, un direttore del Tg diamo direttamente a Maria de Filippi". Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a margine di un evento al Tempio di Adriano. "La questione politica è quella di discutere della cultura, di come creare posti di lavoro - ha aggiunto - di come evitare che i giovani laureati se ne vadano all'estero".xc3/col3/gsl
di Alessandro Luna | Tra gli argomenti di oggi l'intervista al Tg1 di Sangiuliano, il report europeo di Draghi e il rimpasto nel governo ucraino. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Durante un servizio del Tg1 è stata tagliata l'espressione “cambiamenti climatici” dall'intervento del climatologo del Cnr Antonello Pasini. In Francia, invece, c'è stata la prima multa a una tv per negazionismo climatico. Giovanni Ansaldo, giornalista musicale, ci racconta della reunion degli Oasis, una delle più attese degli ultimi 15 anni – con diversi concerti nel 2025. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it. Rassegna stampa: Una testata giornalistica francese è stata sanzionata per negazionismo climatico L'assedio militare di Israele alle città della Cisgiordania continua
Il 6 agosto l'Ucraina è entrata in territorio russo, e nessuno se l'aspettava. Con Cristiano Tinazzi, giornalista che ha seguito la guerra sul campo e autore di “Tutto questo dolore” L'offensiva di Kursk sul Post – L'incursione ucraina in Russia, raccontata con le foto e i video – La Russia ha protestato con l'ambasciatrice italiana per un servizio del TG1 dalla città occupata di Sudzha – L'Ucraina vuole creare una «zona cuscinetto» a Kursk I consigli di Cristiano Tinazzi – Il documentario “Winter on Fire” – Il documentario “20 Days in Mariupol” – La trilogia del Donbass di Serhij Žadan (“La strada del Donbas”, “Mesopotamia”, “Il convitto”) – “Abbecedario Ucraino” di Massimiliano Di Pasquale – “La Russia di Putin” di Anna Politkovskaja Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Sul caso del rapimento di Aldo Moro in via Fani si è detto tutto ed il contrario di tutto, una lettera anonima del 2009 ha portato alla luce della ribalta la vicenda di una presunta moto honda presente sul luogo dell'eccidio.Vuoi approfondire? Vai alle seguenti playlist su Youtube: Oppure vai alla pagina di italiamistero.it: #italiamistero #aldomoro #viafani Italiamistero puntata www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/
Care amiche e cari amici, siamo molto felici di condividere con voi la registrazione della presentazione del volume intitolato I Carabinieri sul Grande Schermo realizzato da Lorenzo Rumori, Mauro D'Avino e Alessio Rumori. La presentazione si è tenuta presso la prestigiosa biblioteca gestita dal VIVE (Vittoriano e Palazzo Venezia) in via del Collegio Romano, 27 a Roma l'11 luglio 2024. Hanno preso parte il Vice Capo del V Reparto dello Stato Maggiore della Difesa, generale di brigata Eugenio Martis, la Direttrice del VIVE, dottoressa Edith Gabrielli, la Coordinatrice Struttura di Missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dottoressa Elena Guerri dall'Oro. L'evento è stato coordinato e diretto dal giornalista Paolo Sommaruga, Caporedattore Redazione Cultura del Tg1. Hanno preso la parola due dei tre autori, il Luogotenente CS dei Carabinieri Alessio Rumori e il dottor Lorenzo Rumori. Siamo molto contenti di aver partecipato alla presentazione di questo lavoro e auspichiamo che possa essere presentato ancora a Roma e in altre località italiane.
Le immagini dei documenti vs le foto che usiamo su Tinder Questo episodio è realizzato in collaborazione con Trade Republic, scopri di più su https://trade.re/nonhannounamico. Fonti: estratto del servizio "Scomparsa - Il caso Emanuela Orlandi" del TG1 del 22 luglio 1983, disponibile sul sito raiplay.it; account TikTok @frank_dbc_02, 14 settembre 2022. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Gad Eitan Lerner è un giornalista libanese nato a Beirut nel 1954, poi naturalizzato italiano. Di famiglia ebraica, dopo aver lavorato al quotidiano Lotta continua, a Il Lavoro di Genova e a Il Manifesto, dal 1983 è stato inviato politico del settimanale L'Espresso. Dal 1993 al 1996 è stato vicedirettore e, fino al 1998, corrispondente de La Stampa. Nel 2000 è stato per alcuni mesi direttore del TG1. Nel 2001 è passato all'emittente televisiva La 7, dove è rimasto fino al 2013 e dove ha condotto fino al 2012 il programma “L'infedele” e nel 2013 “Zeta”. Nel 2014 ha condotto “Fischia il vento”, in onda su la EFFE e Repubblica.it. Nel 2017 torna in Rai con “Operai”, nel 2018 con “La difesa della razza” e nel 2019 con “L'Approdo”, tutti su Rai 3. Dal 2020 inizia a scrivere su Il Fatto Quotidiano. Attivo in politica nelle file del Partito Democratico, è stato membro del «Comitato dei 45» che ha stilato il regolamento delle elezioni primarie per la costituente del PD; inoltre è stato fra gli estensori del Codice etico del medesimo partito. Ha pubblicato alcuni saggi, tra i quali: “Operai” (1987); “Crociate. Il millennio dell'odio” (2000); “Tu sei un bastardo. Contro l'abuso d'identità” (2005); “Scintille. Una storia di anime vagabonde” (2009); “Concetta. Una storia operaia” (2017); “Noi, partigiani. Memoriale della Resistenza italiana” (2020); “L'infedele. Una storia di ribelli e padroni” (2020); con L. Gnocchi ha curato i volumi “Noi partigiani. Memoriale della Resistenza italiana” (2020) e “Noi ragazzi della libertà. I partigiani raccontano” (2021). Nel 2024 è uscito “Gaza. Odio e amore per Israele”.
Dell'avversione per i giornalisti ne abbiamo parlato e ne parleremo ancora. Per un governo piantato sulla propaganda, l'esposizione dei fatti e la memoria delle regole saranno sempre nemici da mettere all'indice. Poi c'è l'enorme tema della comunicazione a senso unico di cui si parla troppo poco. Per farsi un'idea basta una data: il 4 gennaio. È dal 4 gennaio che la presidente del Consiglio non convoca una conferenza stampa, non risponde a domande, non apre i microfoni anche ai giornalisti non compiacenti, non si sottopone al necessario controllo democratico svolto dai media, elemento intermedio dei cittadini. I messaggi di Giorgia Meloni non sono mediati e non sono mediabili. Confezionati a metà tra il comunicato istituzionale e gli spot pubblicitari degli anni ottanta le parole della presidente del Consiglio vengono diffuse senza possibilità di dibattito. In Parlamento vengono difese dai suoi palafreni della maggioranza che quasi mai rispondono nel merito delle questioni. In televisione le sue parole soffiano barricate tra giornalisti legionari. In Rai rimbombano svilendo la storia e la credibilità delle reti pubbliche italiane. Che Giorgia Meloni gigioneggi sui suoi social come un'influencer che promuove il suo prodotto dileggiando la Rai e poi venga trasmessa dalla stessa Rai derisa è solo l'ultimo passo di un'occupazione sfrontata. Un servizio del Tg1 che trasmette Giorgia Meloni con il logo Telemeloni è uno svilimento che rimarrà negli annali. Non è simpatia, c'è poco da ridere. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Iniziative Fabi: Parte We Are Fabi, Milano e Bergamo le prime tappe del tour del segretario generale. Dibattiti e confronto sul settore del credito e sindacale per tutelare i lavoratori e far crescere l'organizzazione; Analisi&Ricerche Fabi: nuovo studio sul credito e risparmi della Lombardia: la regione si conferma ricca, con le famiglie capaci di accumulare quasi 90 miliardi di euro nell'anno dell'inflazione alta; Fabi Week, Il redditometro nel nuovo podcast di questa settimanaRassegna stampa. Regolarizzazione edilizie, direttiva green e mutui concessi dalle banche: Sileoni a Mattino 5; Home banking e pagamenti digitali, i 10 consigli della Fabi per evitare rischi e truffe online al Tg1; Superbonus, il segretario generale in diretta su Raitre e a Radio Radicale; Risparmio famiglie, su BergamoTv i dati della Fabi e intervista al coordinatore ManzoniCassa Centrale Banca, avviata procedura di fusione tra Banca Veneto Centrale e Banche Venete Riunite. Coinvolti 586 dipendenti e 87 filialiIccrea, dal 27 maggio partono le assemblee dei lavoratori per l'approvazione del testo del primo contratto integrativo di gruppoBanca Ifis, a Roma la prima riunione del nuovo coordinamento FabiEducazione finanziaria, la Fabi di Bologna e di Matera entrano nelle scuole per sensibilizzare i giovani su argomenti di finanza ed economiaFabi Umbria, nuova rappresentanza di My Agent UnicreditFabi Milano, nuovo rappresentanza della Federazione in Banca GeneraliPressioni commerciali: benessere organizzativo, clima aziendale e salute organizzativa i temi del corso organizzato da Fabi Pescara-TeramoFabiTv, nella nuova puntata di “FabiRisponde” i dettagli della direttiva europea sulle regole per prevenire e gestire le crisi di banche e di imprese di investimento
L'elegante perfidia di Benigni La breve clip è tratta dal Tg1 di ieri sera e tutti i diritti appartengono alla Rai. Nell'immagine, Roberto Benigni alias Cioni Mario in "Berlinguer ti voglio bene" all rights reserved
Ho provato a immaginare cosa sarebbe successo se nel 1992 ci fossero gli smartphone Fonti: Fonti: video "L'orrore e la memoria, 29 anni fa la strage di Capaci" pubblicato sul canale YouTube La Repubblica il 21 maggio 2021; video "Strage Via D'Amelio (Palermo) 19 luglio 1992. Tg1 edizione integrale" pubblicato sul canale YouTube Luca Chiriatti il 27 giugno 2019; video "Leoluca Orlando contro Giovanni Falcone - per non dimenticare" pubblicato sul canale YouTube MediNapoli Edizioni il 20 agosto 2011; video "Beppe Grillo Show - 2 puntate in RAI - 1993/94 - Remastered in 720p." pubblicato sul canale YouTube Stefano Barbieri il 22 gennaio 2022; video "Io vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio" pubblicato sul canale YouTube ergrillodermarchese il 22 maggio 2012; video "Rinvio a giudizio per mafia:il primo commento di Andreotti -Tg2- F.Feo" pubblicato sul canale YouTube Fabrizio Feo il 13 ottobre 2013. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A cura di Daniele Biacchessi Quando muore un amico che conosci da molti anni, non sempre si trovano le parole giuste per descriverlo in forma pubblica. Oggi tocca a me tracciare il ricordo di Franco Di Mare, che se ne è andato a soli 68 anni a causa del mesotelioma, una malattia causata dall'esposizione prolungata di particelle di amianto durante le sue varie missioni come inviato di guerra della Rai a Sarajevo, nei Balcani. Franco è stato un giornalista dalla schiena dritta, uno che non ha mai fatto sconti a nessuno, a cui piaceva lavorare per passione civile, con un'idea alta del nostro mestiere. Proprio a Sarajevo aveva adottato una bimba di 10 mesi che poi ha chiamato Stella e che gli è stata accanto fino all'ultimo respiro di vita. La storia di Franco Di Mare Giornalista professionista dal 1983, Di Mare lavora in varie agenzie di stampa e all'Unità come cronista giudiziario. Nel 1985 viene trasferito a Roma alla redazione centrale del quotidiano, come inviato speciale e caporedattore. Arriva in Rai nel 1991 alla redazione esteri del Tg2, e nel 1995 diventa inviato speciale occupandosi della guerra dei Balcani. Nel 2002 passa al Tg1, e segue buona parte dei conflitti degli ultimi venti anni: Bosnia, Kosovo, Somalia, Mozambico, Algeria, Albania, Etiopia, Eritrea, Ruanda, prima e seconda guerra del Golfo, Afghanistan, Timor Est, Medio Oriente e America Latina. Nel 2003 diventa conduttore di Unomattina estate, quindi di Uno Mattina week end e poi dal 2004 di Uno Mattina. Nel 2016 conduce in seconda serata Frontiere, sempre su Rai 1. Nel 2019 diventa nuovo vicedirettore di Rai1, con delega agli approfondimenti e alle inchieste, e nel 2020 assume la direzione di Rai 3. A 40 anni dalla strage di Ustica e di Bologna, conduce su Rai 3 due speciali straordinari e innovativi. A quello su Bologna partecipai anch'io come testimone. Nel 2021 va in pensione ma prosegue nella conduzione di Frontiere. L'ultimo libro e l'ultimo atto televisivo Nel suo libro Le parole per dirlo. La guerra fuori e dentro di noi, Di Mare aveva raccontato la sua vita fino alla scoperta della malattia, il suo testamento. A Fabio Fazio aveva spiegato: “Ho avuto una vita bellissima e le memorie che ho sono piene di vita. Mi dispiace di scoprirlo adesso, ma non è troppo tardi, il mio arbitro non ha fischiato ancora". In quell'intervista a Fazio, Di Mare aveva denunciato i vertici della Rai: "io chiedevo lo stato di servizio, l'elenco dei posti dove sono stato per sapere cosa si poteva fare. Non riesco a capire l'assenza sul piano umano, persone a cui davo del tu che si sono negate al telefono. Trovo un solo aggettivo: è ripugnante”. È stato ripugnante, caro amico di tante serate passate a cantare e sognare un mondo migliore. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Quando muore un amico che conosci da molti anni, non sempre si trovano le parole giuste per descriverlo in forma pubblica. Oggi tocca a me tracciare il ricordo di Franco Di Mare, che se ne è andato a soli 68 anni a causa del mesotelioma, una malattia causata dall'esposizione prolungata di particelle di amianto durante le sue varie missioni come inviato di guerra della Rai a Sarajevo, nei Balcani. Franco è stato un giornalista dalla schiena dritta, uno che non ha mai fatto sconti a nessuno, a cui piaceva lavorare per passione civile, con un'idea alta del nostro mestiere. Proprio a Sarajevo aveva adottato una bimba di 10 mesi che poi ha chiamato Stella e che gli è stata accanto fino all'ultimo respiro di vita. La storia di Franco Di Mare Giornalista professionista dal 1983, Di Mare lavora in varie agenzie di stampa e all'Unità come cronista giudiziario. Nel 1985 viene trasferito a Roma alla redazione centrale del quotidiano, come inviato speciale e caporedattore. Arriva in Rai nel 1991 alla redazione esteri del Tg2, e nel 1995 diventa inviato speciale occupandosi della guerra dei Balcani. Nel 2002 passa al Tg1, e segue buona parte dei conflitti degli ultimi venti anni: Bosnia, Kosovo, Somalia, Mozambico, Algeria, Albania, Etiopia, Eritrea, Ruanda, prima e seconda guerra del Golfo, Afghanistan, Timor Est, Medio Oriente e America Latina. Nel 2003 diventa conduttore di Unomattina estate, quindi di Uno Mattina week end e poi dal 2004 di Uno Mattina. Nel 2016 conduce in seconda serata Frontiere, sempre su Rai 1. Nel 2019 diventa nuovo vicedirettore di Rai1, con delega agli approfondimenti e alle inchieste, e nel 2020 assume la direzione di Rai 3. A 40 anni dalla strage di Ustica e di Bologna, conduce su Rai 3 due speciali straordinari e innovativi. A quello su Bologna partecipai anch'io come testimone. Nel 2021 va in pensione ma prosegue nella conduzione di Frontiere. L'ultimo libro e l'ultimo atto televisivo Nel suo libro Le parole per dirlo. La guerra fuori e dentro di noi, Di Mare aveva raccontato la sua vita fino alla scoperta della malattia, il suo testamento. A Fabio Fazio aveva spiegato: “Ho avuto una vita bellissima e le memorie che ho sono piene di vita. Mi dispiace di scoprirlo adesso, ma non è troppo tardi, il mio arbitro non ha fischiato ancora". In quell'intervista a Fazio, Di Mare aveva denunciato i vertici della Rai: "io chiedevo lo stato di servizio, l'elenco dei posti dove sono stato per sapere cosa si poteva fare. Non riesco a capire l'assenza sul piano umano, persone a cui davo del tu che si sono negate al telefono. Trovo un solo aggettivo: è ripugnante”. È stato ripugnante, caro amico di tante serate passate a cantare e sognare un mondo migliore. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Finalmente i partiti hanno accolto il nostro appello e hanno pubblicato i programmi elettorali per le europee. Abbiamo già iniziato a confrontare i programmi sui principali temi del dibattito, ma questa settimana non si è parlato solo di elezioni.Il “duello” televisivo tra Meloni e Schlein, previsto per il 23 maggio, è stato annullato tra le polemiche, mentre la presidente del Consiglio ha detto che da quando è al governo il TG1 ha dedicato a lei meno tempo rispetto ai suoi predecessori: peccato che non sia vero. Si è parlato anche di Superbonus, e Conte ha detto che la misura ha creato «140 miliardi» di gettito in più. Il presidente del Movimento 5 stelle però sbaglia, e di parecchio. Infine, vi raccontiamo qual è la tecnica utilizzata dal governo per “affossare” le proposte dell'opposizione su temi molto popolari (come il salario minimo) senza rischiare di bocciarle con un voto in Parlamento.Seguiteci sui nostri siti Pagella Politica e Facta sui nostri profili Facebook, Instagram, Twitter, Telegram e TikTok.Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana MasucciLink Utili Tutti i programmi dei partiti italiani per le elezioni europeeTrova i tuoi candidati per le elezioni europee dell'8 e 9 giugnoMeloni sbaglia: non è la premier con meno spazio in Rai, anziIl Superbonus non ha creato 140 miliardi di euro di gettito in piùBoccia ha la memoria corta sul supporto del PD al SuperbonusIl governo ha una tecnica per “smontare” le proposte dell'opposizioneCREDIT BRANI“Right on target” di Lemonmusicstudio “Blues vibes 100 bpm” di Michael Kobrin CREDIT FOTO: ANSA
La storia infinita dei giovani di Fratelli d'Italia. Scarica Satispay e iscriviti con il codice NONHANNOUNAMICO e ottieni 5€ di Bonus! Per maggiori informazioni visita il sito www.satispay.com. Fonti: video “La storia infinita - Gmork e Atreiu” pubblicato il giorno 11 ottobre 2020 sul profilo Youtube di Ciolla cabeza; video “The Neverending Story • Theme Song • Limahl” pubblicato il giorno 16 agosto 2019 sul profilo Youtube di HD Film Tributes; video “La storia infinita - colonna sonora /The neverending story – soundtrack” pubblicato il giorno 3 luglio 2012 pubblicato sul profilo Youtube Cinefilo Moviebook; video “La Storia Infinita: è più facile dominare chi non crede in niente” pubblicato il giorno 20 novembre 2012 sul profilo Youtube recklessradioCSP; video Firenze, Sangiuliano: "Patria, parola di altissimo significato" pubblicato il giorno 11 dicembre 2023 sul profilo Youtube di alanews; video Elon Musk to advertisers who are trying to ‘blackmail' him: ‘Go f--- yourself' pubblicato il giorno 30 novembre 2023 sul profilo Youtube di CNBC Television; video “Tg1, edizione delle ore 20 del giorno 11 dicembre 2023” andata in onda su Rai 1. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Solo il talento poteva tirare fuori dall'anonimato un ragazzo dal cognome più comune d'Italia: successe nel 1974 quando Paolo Rossi non aveva ancora 18 anni. Da lì iniziò la sua ascesa nell'olimpo degli dei del calcio, una ascesa in realtà cominciata anni prima sul campetto di Santa Lucia con una maglietta comprata da don Sandro. I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle telecronaca di Nando Martellini per la Rai di Italia-Brasile (5 luglio 1982) e Italia-Germania (11 luglio 1982); dal programma Il Giorno e la Storia di Rai Storia; dal Tg1 del 23 marzo 1980. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili du YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
PALERMO (ITALPRESS) - Ha raccontato il calcio ma non solo, con quella sua ironia pungente ma mai fuori posto. Si è spento nella notte, nella sua casa di Milano all'età di 83 anni, Franco Zuccalà. Originario di Catania, dal 2000 collaborava con l'Agenzia di stampa Italpress ma aveva alle spalle una lunga carriera fra giornali, tv e radio. Il suo volto diventa noto al grande pubblico alla Rai, dove lavora come inviato per "La Domenica Sportiva", "Novantesimo Minuto", "Il Processo del Lunedì" e il Tg1. Olimpiadi, Mondiali ed Europei di calcio, la Coppa d'Africa: per sessant'anni ha seguito tutti i più importanti avvenimenti sportivi e nel 2014 Gigi Buffon e l'allora ct Cesare Prandelli gli hanno consegnato la maglia azzurra numero 50 per il suo mezzo secolo al seguito della Nazionale. In tanti anni di giornalismo ha intervistato personaggi della statura di Nelson Mandela, Henry Kissinger, Gianni Agnelli, Sophia Loren oltre ai più grandi campioni del calcio, da Pelè a Maradona, da Cruyff a Beckenbauer. "Una perdita dolorosa, un professionista scrupoloso e raffinato", lo ha voluto ricordare così Gabriele Gravina, presidente della Federcalciomrv/ari/glb
L'omicidio di Giulia Cecchettin ha colpito tutti. Perché ci ha fatto capire quanti passi in avanti non abbiamo ancora fatto nella questione di genere e quanti rischiamo di farne indietro. Filippo Turetta non voleva che lei si laureasse e andasse lontano da lui, fosse in grado di scegliere del suo futuro. Nel movente dell'omicidio di questo 22enne c'è l'essenza dello schema patriarcale, la volontà di controllo assoluto sulla vita delle donne, come accade in alcuni regimi dove il diritto allo studio è negato alle ragazze, come l'Afghanistan, o dove è negato e represso con la violenza il diritto a vivere ed esprimersi in libertà, come l'Iran degli Ayatollah. I diritti delle donne sono sotto attacco non solo in quei paesi ma ovunque non esistono regimi democratici o laddove esistono politici che vogliono rendere la democrazia più debole. Ne abbiamo parlato in questa puntata di Va Pensiero con Flavia Perina, giornalista e scrittrice e con Tiziana Ferrario, per lunghi anni volto del Tg1 e ora scrittrice.
Per molti è il momento decisivo della stagione, per altri è l'ultimo treno. L'AS Roma ha diversi problemi da risolvere, ma anche le altre non sono da meno. Con occhio critico, ma con tanta fiducia, ci avviciniamo a Roma Udinese e alle prossime partite. Poi abbiamo commentato l'intervista rilasciata da Mourinho al TG1 senza neanche ascoltarla perché abbiamo registrato prima. Dettagli..Supporta Salida Lavolpiana! .Naviga sicuro con SurfShark VPN e SurfShark Antivirus.VPN: https://get.surfshark.net/SH13L.Antivirus: https://get.surfshark.net/SH13N.INFO .E-mail: salidapod@magnesiapodcast.it.SOCIAL .Twitter: www.twitter.com/salida_pod.Instagram: www.instagram.com/salida_pod.Gruppo Telegram: https://t.me/salida_pod.Chat Telegram: https://t.me/salidachat.VUOI SOSTENERCI?.Patreon: www.patreon.com/salidapod/membership .CHI SIAMO .Sito: www.magnesiapodcast.it/salida-lavolpiana-2/Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/salida-lavolpiana--5909766/support.
Caso Giulia Cecchettin, Gaffe Al TG1: Imbarazzo In Diretta! Durante l'edizione del TG1 si è verificato un episodio che ha creato sconcerto nei telespettatori. Alcuni problemi tecnici hanno dato vita a un fuori onda imbarazzante. Se da una parte il curioso incidente ha fatto sorridere, dall'altra ha sollevato alcune critiche. Ecco cos'è successo.#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #giuliacecchettin #gaffe #tg1 #imbarazzo #diretta #filippoturetta
Vi ricordate il furioso abbaiare contro Fabio Fazio per il suo compenso in Rai che tra le altre cose era ampiamente ripagato dalla raccolta pubblicitaria grazie al folto numero di telespettatori? Oggi parliamo di una altro compenso di un esterno Rai che conduce in Rai la trasmissione Mercante in fiera collezionando imbarazzanti risultati: Pino Insegno. Pino Insegno (che in Rai ha raccolto sempre deludenti risultati anche in passato) avrebbe dovuto prendere il timone dell'Eredità con l'arrivo del nuovo anno ma la la disfatta ha convinto i dirigenti della televisione pubblica a lasciarlo in panchina. Quella trasmissione dovrà fare da traino al Tg1 e nessuno ha osato mettere a rischio gli ascolti dopo le proteste della redazione del Tg2 fortemente penalizzato dai risultati del conduttore. Dopo la diffusione della notizia di Insegno il suo agente Diego Righini ha incontrato il direttore del day time Angelo Mellone chiarendo che pretendeva comunque un “incarico pesante” per il suo assistito (in nome della meritocrazia, evidentemente) e sembra che sia riuscito a ottenere un programma su Radiorai tra gennaio e maggio, per poi tornare in televisione in estate alla conduzione di Reazione a catena. Dicevamo, quanto incassa Pino Insegno? Secondo alcune accreditate indiscrezioni si parla di più di un milione di euro in due anni. Soldi che, dicono i beni informati, prenderà nonostante i fallimenti delle sue trasmissione. Un reddito di cittadinanza pagato dalla Rai. Il suo agente non conferma ma soprattutto non smentisce e ci tiene a precisare che si tratta comunque di una cifra “al di sotto del compenso di Amadeus”. Soprattutto di pubblico, verrebbe da dire. #LaSveglia per La Notizia
Il Santo Padre parla di calcio intervistato dal Tg1. La resilienza del tecnico del Napoli, che resiste al forcing di De Laurentiis. Repubblica ripesca uno dei personaggi cult dello scorso decennio
Papa Francesco in un'intervista al Tg1 ha parlato a lungo della situazione in Medio Oriente e ha dichiarato: "Ogni guerra è una sconfitta. Non si risolve nulla.
Storico volto del Telegiornale Regionale della Rai del Veneto, aveva 67 anni ed era ammalata da tempo. Padovana, ha trasmesso la sua passione ai figli: due su quattro infatti sono giornalisti. Walter è il portavoce di Luca Zaia, Anna è inviata del Tg1 della Rai.
Marco FranzelliSara Simeoni"Una vita in alto"RAI Librihttps://railibri.rai.itSara Simeoni è amata come pochi altri campioni dello sport italiano. Per i risultati che ha saputo raggiungere nella sua lunga carriera, per aver aperto la strada alle donne nell'atletica ad alto livello, combattendo per far cadere tabù e pregiudizi, per l'atteggiamento sorridente che nasconde una forza di carattere che le ha permesso di superare non solo l'asticella in pedana, ma anche le piccole e grandi difficoltà della vita. Un personaggio, quello di Sara, che è prima di tutto persona. Lo ha dimostrato riscuotendo grande favore di pubblico per l'allegria e l'autoironia con cui ha conquistato milioni di telespettatori nella trasmissione di Rai 2 “Il circolo degli anelli” dedicata all'Olimpiade di Tokyo del 2021. È sempre lei, l'eterna ragazza di Rivoli Veronese, ma è tornata popolarissima sui social e sulle prime pagine dei giornali, così come le accadeva quando vinceva negli anni 70 e 80.Nel libro, con la stessa divertita leggerezza, Sara Simeoni si racconta in prima persona a Marco Franzelli, storico giornalista sportivo Rai, attraverso i retroscena, molti inediti, di una carriera che l'ha portata ad essere eletta “Atleta del Centenario” nel 2014 in occasione dei 100 anni del CONI. E poi aneddoti imprevedibili, comici, bizzarri; insospettabili curiosità e originali ritratti dei personaggi dello sport, e non solo, le cui storie sono intrecciate alla sua.Marco Franzelli, nato a Roma, alla Rai dal 1980, ha seguito da inviato le Olimpiadi e i principali avvenimenti sportivi internazionali. È stato telecronista dell'atletica leggera, capo delle redazioni società, servizi speciali e cultura e spettacolo del Tg1. Attualmente è vicedirettore di Rai Sport.Sara Simeoni (Rivoli Veronese, 1953) ex atleta italiana, medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Mosca 1980. È stata primatista mondiale del salto in alto con la misura di 2,01 m stabilita due volte nel 1978, anno in cui vinse il Campionato Europeo. Ha vinto inoltre due medaglie d'oro alle Universiadi, altrettante ai Giochi del Mediterraneo e quattro titoli di campionessa europea indoor.Quattordici volte campionessa italiana, ha detenuto il primato italiano per 36 anni dal 12 agosto 1971 all'8 giugno 2007, quando fu superato da Antonietta Di Martino. Nel 2014 è stata eletta “Atleta del Centenario”, insieme ad Alberto Tomba, in occasione dei 100 anni del CONI.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Ci ha lasciato Silvio Berlusconi, ripercorriamo tutta la sua vita. Barzellette, politica, sport e tanta bellezza. Bruno da Roma si lamenta per il trattamento, diversi ascoltatori sono felici per la morte del Cav. Vittorio Feltri, dopo essersi commosso al TG1 parla di Berlusconi. E no, non andrà al funerale. Vittorio Sgarbi arrabbiato per la situazione processuale nella quale è morto Silvio. Aldo Grasso? No, Rider da Bologna molto meglio. Susanna la Templare e Berlusconi. Il prossimo? Papa Bergoglio. Il mago da Milano dice che il Cav è stato assassinato tre settimane fa. Paolo Ferrero, va a Mediaset ma critica il Presidente Berlusconi. Carmine Iannicello piange un morto di due anni fa, questo era un Clone. Lady Demonique e Berlusconi Money Slave
Il Fatto di domani 26 maggio.Dalle fake di Telekom Serbia, alla polpetta avvelenata a Fini: chi è Chiocci, nuovo capo del Tg1. Rai & Youtube, il referendum contro le armi mette tutti contro
A cura di Daniele Biacchessi Le testate giornalistiche Rai cambiano volto e assumono una postura sempre più filogovernativa, come nella tradizione della storia del servizio pubblico dove la maggioranza si prende tutto e lascia le briciole all'opposizione. Oggi l'ad Roberto Sergio propone Gian Marco Chiocci, ex direttore di AdnKronos, fedelissimo della premier Giorgia Meloni alla guida del Tg1. I berlusconiani impongono Antonio Preziosi al Tg2 e Iacopo Volpi a RaiSport. Al Tg3 resta invece Mario Orfeo in quota Pd, come pure Paolo Petrecca a RaiNews. Il M5s ottiene il ritorno di Giuseppe Carboni a capo di RaiParlamento. La Lega conserva la TgR con Alessandro Casarin e Angela Mariella a Isoradio, strappando anche il Gr1 per Francesco Pionati. Al Gr2 torna infine Simona Sala, in quota Cinquestelle. Le altre nomine vanno tutte nella stessa direzione altamente lottizzatoria: Marcello Ciannamea all'Intrattenimento Prime Time, Angelo Mellone all'Intrattenimento Day Time, Paolo Corsini all'Approfondimento, Adriano De Maio a Cinema e serie Tv, Monica Maggioni indicata per la direzione per l'Offerta informativa, Stefano Coletta per la Distribuzione. E come da copione, nell'opposizione che chi come il M5s viene parzialmente accontentato, e chi come il Pd protesta e chiede nuove poltrone. In questa logica spartitoria viene lasciato da parte il merito, la forma diviene sostanza. Ci dovremmo attendere telegiornali e radiogiornali schierati, oppure incastrati nella palude del metodo Pionati dove ogni partito e suo rappresentante avrà il suo secondo di gloria. Però a pensarci bene ci faranno un gran favore, a noi che abbiamo fatto della radio libera di informare un manifesto editoriale.
A cura di Daniele Biacchessi Le testate giornalistiche Rai cambiano volto e assumono una postura sempre più filogovernativa, come nella tradizione della storia del servizio pubblico dove la maggioranza si prende tutto e lascia le briciole all'opposizione. Oggi l'ad Roberto Sergio propone Gian Marco Chiocci, ex direttore di AdnKronos, fedelissimo della premier Giorgia Meloni alla guida del Tg1. I berlusconiani impongono Antonio Preziosi al Tg2 e Iacopo Volpi a RaiSport. Al Tg3 resta invece Mario Orfeo in quota Pd, come pure Paolo Petrecca a RaiNews. Il M5s ottiene il ritorno di Giuseppe Carboni a capo di RaiParlamento. La Lega conserva la TgR con Alessandro Casarin e Angela Mariella a Isoradio, strappando anche il Gr1 per Francesco Pionati. Al Gr2 torna infine Simona Sala, in quota Cinquestelle. Le altre nomine vanno tutte nella stessa direzione altamente lottizzatoria: Marcello Ciannamea all'Intrattenimento Prime Time, Angelo Mellone all'Intrattenimento Day Time, Paolo Corsini all'Approfondimento, Adriano De Maio a Cinema e serie Tv, Monica Maggioni indicata per la direzione per l'Offerta informativa, Stefano Coletta per la Distribuzione. E come da copione, nell'opposizione che chi come il M5s viene parzialmente accontentato, e chi come il Pd protesta e chiede nuove poltrone. In questa logica spartitoria viene lasciato da parte il merito, la forma diviene sostanza. Ci dovremmo attendere telegiornali e radiogiornali schierati, oppure incastrati nella palude del metodo Pionati dove ogni partito e suo rappresentante avrà il suo secondo di gloria. Però a pensarci bene ci faranno un gran favore, a noi che abbiamo fatto della radio libera di informare un manifesto editoriale.
È il 2008, Beatrice ha 11 anni, la febbre e la cefalea. I medici sospettano un caso di meningite: nella provincia di Treviso si stanno moltiplicando perché molti ragazzini non sono stati inclusi nella campagna di vaccinazione dell'anno precedente, riservata ai più piccoli. Beatrice resta in ospedale 104 giorni. Quando esce, non ha più gli avambracci né le gambe, ma ha ancora la voglia di salire in pedana e tirare di scherma. I contributi audio di questo episodio sono tratti da un'intervista a Bebe Vio del 2011 di Ability Channel; da un'intervista a Oscar Pistorius del Tg1 delle 20 del 29 gennaio 2008; dalla puntata del programma Rai Che Tempo Che Fa condotto da Fabio Fazio del 9 ottobre 2022. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'addio di Fabio Fazio alla Rai ha monopolizzato il dibattito giornalistico negli ultimi giorni. E questo perché i rapporti tra l'emittente televisiva nazionale e la politica sono da sempre intrecciati tra cda, nomine e palinsesti. Oggi quindi cerchiamo di capire quanto è importante la Rai per la politica insieme a Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio.I contributi audio di questa puntata sono tratti dal video pubblicato sul canale Youtube RAI il 15 maggio 2023, dal video pubblicato sul canale Youtube La Repubblica il 15 maggio 2023, dal video pubblicato sul canale Youtube Vista Agenzia Televisiva Nazionale il 24 luglio 2015, dall'edizione delle 20 del TG1 del 16 maggio 2023, dal video pubblicato sul sito de "Il Foglio" il 9 marzo 2022, dall'edizione delle 19 del TG3 del 16 maggio 2023, dalla puntata di Di Martedì su LA7 del 26 genaio 2023, dai video pubblicati sul canale Youtube LA7 Attualità l'1 dicembre 2018, il 21 gennaio 2022 e il 15 maggio 2023, dalla puntata di Porta a Porta su RAI1 del 31 gennaio 2023, dal video pubblicato sul sito CorriereTV l'11 febbraio 2023.
Tg1, Tg2, Tg3, Uno Mattina, Coffee Break e Controcorrente (28-31/03/23) --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vito-rodolfo-albano7/message
Tiziana Ferrario"La bambina di Odessa"La battaglia di una madre, la promessa fatta a un figlioChiareletterehttps://chiarelettere.it«Lungo la strada della vita si incontrano tante persone, alcune non lasciano alcun segno, altre ci prendono per mano e ci guidano per farci capire da che parte sta il male e per che cosa vale davvero la pena lottare. Sono stata fortunata a incontrare Lydia Franceschi quando ero all'inizio del mio cammino nella vita. È stata un esempio. Non finirò mai di ringraziarla.»Tiziana FerrarioLa nascita negli anni Venti (da genitori italiani) in quella che oggi è ancora l'Ucraina, il ritorno in patria, la lotta partigiana, l'insegnamento a scuola, gli anni Settanta e poi il dolore più indicibile: la morte di un figlio, negli scontri studenteschi. E ancora, una battaglia di vent'anni per far emergere la verità: Lydia Buticchi Franceschi, donna, madre, insegnante e testimone di un Novecento attraversato a testa alta, è qui raccontata dalla penna di Tiziana Ferrario. Nata a Odessa nel 1923 da Amedeo, comunista fuggito dall'Italia per non finire nelle carceri fasciste, e Lidia, italorussa che abbandona le proprie origini borghesi per sposare la causa della Rivoluzione, Lydia prende il nome dalla madre, morta misteriosamente pochi giorni dopo la sua nascita. Tornata in Italia col padre e rimasta orfana a dodici anni, dopo che questi è ucciso dal cognato in camicia nera, cresce in solitudine e partecipa alla Resistenza come staffetta partigiana, diventa insegnante e poi madre di due figli, fino al giorno che segnerà la seconda metà della sua esistenza. Il 23 gennaio del 1973, durante una manifestazione all'esterno della Bocconi, suo figlio Roberto, ventenne e tra i leader del movimento studentesco milanese, è colpito a morte alla nuca da un proiettile sparato dalle file della polizia. Per ricostruire l'accaduto e chiarire le responsabilità delle forze dell'ordine, Lydia inizia una battaglia che durerà oltre vent'anni. Lo Stato – incapace di identificare i colpevoli – si assumerà l'intera responsabilità risarcendo la famiglia che devolverà tutto alla Fondazione Roberto Franceschi, costituita nel 1996 in memoria del giovane ucciso.Lydia si è spenta a Milano il 29 luglio 2021.I proventi della vendita di questo libro saranno destinati alla Fondazione Roberto Franceschi Onlus (www.fondfranceschi.it). Tiziana Ferrario, giornalista, è stata uno dei volti del Tg1, inviata di politica estera e corrispondente da New York. Negli anni ha documentato guerre e crisi umanitarie. L'Afghanistan in mano ai talebani, la loro caduta, le difficoltà per il paese di andare oltre le dure leggi tribali che lo governano. In questo suo primo romanzo racconta la storia di Homaira, la principessa afghana in esilio a Roma, che ha conosciuto personalmente durante il suo lavoro giornalistico, diventando una sua cara amica. Anche in questo libro emerge con forza un tema che le sta a cuore: la difesa dei diritti delle donne. Ha scritto Il vento di Kabul (Baldini Castoldi Dalai 2006), Orgoglio e pregiudizi (Chiarelettere 2017) e Uomini, è ora di giocare senza falli! (Chiarelettere 2020).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Le donne afghane si raccontano attraverso storie di dolore, di oppressione e di resistenza. “La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli” è l'ultimo libro di Tiziana Ferrario, giornalista, volto storico del Tg1. Valentina Barile ne parla su Radio Bullets con l'autrice.
Le donne afghane si raccontano attraverso storie di dolore, di oppressione e di resistenza. “La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli” è l'ultimo libro di Tiziana Ferrario, giornalista, volto storico del Tg1. Valentina Barile ne parla su Radio Bullets con l'autrice.
Un viaggio nei beni culturali e artistici recuperati di quell'Italia lasciata abbandonata per anni. Marco Frittella, volto storico del Tg1, direttore editoriale di Rai Libri, racconta le storie e i protagonisti dei recuperi nel suo ultimo libro “L'oro d'Italia”.
Un viaggio nei beni culturali e artistici recuperati di quell'Italia lasciata abbandonata per anni. Marco Frittella, volto storico del Tg1, direttore editoriale di Rai Libri, racconta le storie e i protagonisti dei recuperi nel suo ultimo libro “L'oro d'Italia”.
Nel weekend Carlo Calenda ha deciso di rompere con la coalizione del PD; le polemiche nate dall'intervista di Crosetto al Tg1 e da quella di Ignazio la Russa a "La Verità"; il racconto degli "esteri"Ascolta gli altri podcast di Will: https://shor.by/wPh6
Adriana Pannitteri, Valerio de Gioia"In nome del popolo televisivo"Da Cogne ai giorni nostriVallecchi Firenzehttps://www.vallecchi-firenze.it/"I casi mediatici più importanti di questi ultimi 20 anni analizzati da una grande giornalista televisiva e da un noto Magistrato."Da principio fu Annamaria Franzoni. Era il 30 gennaio del 2002. Chi non la ricorda con lo sguardo velato e i singhiozzi nel salotto di Studio Aperto, a pochi mesi dalla morte del piccolo Samuele? Valerio de Gioia e Adriana Pannitteri affrontano una serie di casi che hanno suscitato negli anni una incredibile attenzione mediatica. Tra gli altri: l'omicidio di Melania Rea, il caso di Ferdinando Carretta, la morte di Marco Vannini, la tragica fine di Lorys, divenuti nel tempo appuntamenti imprescindibili nell'ambito di contenitori e programmi televisivi caratterizzati, tranne rare eccezioni, da morbosità e derive di cattivo gusto. Basti pensare alla serializzazione della vicenda di Denise Pipitone che ha finito per invadere i palinsesti della televisione pubblica e privata in una sfida che non ha risparmiato colpi di scena a opera anche di Pubblici ministeri, questa volta veri, che si sono occupati delle indagini, per offrire agli spettatori l'ultimo tassello di quella che viene sempre annunciata come «una nuova svolta nelle indagini». Ovviamente lo share detta le regole e decide i palinsesti. Il libro, dopo aver scandagliato l'origine del fenomeno del processo mediatico, cercherà le ragioni della sempre più frequente tendenza ad approntare una difesa dell'assistito tramite i media (così detta difesa mediatica), scelta discutibile posto che non sempre porta al risultato sperato. Prefazione di Massimo Bernardini. Postfazione di Klaus Davi.Adriana Pannitteri, giornalista, lavora al TG1 dal 1997, ha seguito da inviata i casi più scottanti della cronaca. Dal 2001 conduce i telegiornali del mattino. È vice caporedattrice a TV7 e Speciali TG1. Laureata in scienze politiche e in criminologia, ha pubblicato diversi libri su tematiche sociali tra cui: Madri assassine. Diario da Castiglione delle Stiviere, La vita senza limiti (con Beppino Englaro), La pazzia dimenticata. Viaggio negli OPG. Sul tema del femminicidio ha pubblicato due romanzi: Cronaca di un delitto annunciato e La forza delle donne.Valerio de Gioia, Magistrato dal 1998, autore di oltre 200 libri, attualmente giudice presso la prima sezione penale del Tribunale di Roma (specializzata per i reati contro i soggetti vulnerabili - violenza di genere). Docente presso la scuola di specializzazione delle professioni legali della Sapienza di Roma e l'Istituto di tecniche investigative dell'Arma dei Carabinieri di Velletri (corsi di aggiornamento sulla violenza di genere).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/