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Il governo ha impugnato la legge della Provincia di Trento sul terzo mandato (come aveva fatto per la Campania) e questo ha fatto scattare la protesta della Lega che ha parlato di "scelta politica" dietro questa decisione facendo salire la tensione nella maggioranza. Ne parliamo con Giovanni Donzelli, responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia.(Nella foto i consiglieri trentini Carlo Daldoss e Christian Girardi)Ieri l'attesa telefonata tra il presidente americano Trump e quello russo Putin sulla guerra in Ucraina. Per il Cremlino sono necessari colloqui lunghi ed articolati prima di arrivare ad una soluzione del conflitto. Ne parliamo con Andrea Romano, Professore di Storia della Russia all'Università di Roma Tor Vergata.
L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.Ucraina, il giorno della trattativa, speranze e dubbi per i negoziati diretti con l'obiettivo di arrivare finalmente a un cessate il fuoco. Mentre il presidente ucraino Zelensky ha confermato la sua presenza, il Cremlino tace. Ci colleghiamo con il nostro Gigi Donelli, inviato in questi giorni in Ucraina.
Vladimir Putin non sarà a Istanbul per sedere al tavolo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per discutere della fine della guerra. Il leader del Cremlino ha scelto come capo della ''delegazione della Federazione russa per i negoziati con l'Ucraina'' Vladimir Medinsky, consigliere e assistente del presidente russo.
Oggi il vertice di Istanbul sulla pace in Ucraina. E' il giorno della verità. A Istanbul Stati Uniti, Russia e Ucraina si giocano la propria immagine internazionale. L'orologio della Storia ci riporta esattamente all'aprile 2022 quando, proprio in Turchia, si tennero i primi tentativi di negoziati, falliti dopo poche ore senza alcun accordo. Le trattative tra Russia e Ucraina, iniziate subito dopo l'inizio della guerra erano culminate in una dichiarazione congiunta in dieci punti, stilata con la mediazione turca. L'Ucraina si impegnava a restare neutrale e non entrare nella NATO. La Russia cedeva sulle pretese di smilitarizzazione, con l'adozione di una legge specifica e, inoltre, dava il proprio benestare all'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea. L'Ucraina chiedeva inoltre garanzie sulla propria indipendenza. Nella sostanza, a fine marzo 2022 tutto era pronto per la pace, ma il primo ministro inglese Boris Johnson e la diplomazia americana sono intervenuti presso il governo ucraino per far saltare l'accordo, incitando gli ucraini a continuare la guerra. Nulla è avvenuto di ciò che era scritto nel documento di Istanbul del 2022 e la guerra è arrivata fino ad oggi. La diplomazia sospesa tra speranze e incertezze. Il vertice di Istanbul parte tra speranze e profonde incertezze, perché le posizioni rimangono distanti e alcune reciproche richieste sono indubbiamente inconciliabili. Il rischio di un flop è altissimo. Sul piano militare i russi stanno avanzando e gli ucraini sono in difficoltà per il rallentamento delle forniture di armi promesse dagli americani e dagli europei. Putin vorrebbe comunque cercare di conseguire la condizione più vantaggiosa possibile prima di iniziare a discutere con i propri avversari. Gli ucraini, pur essendo maggiormente interessati di Mosca all'avvio di un eventuale negoziato, sembrerebbero ancora nutrire la speranza che un ulteriore prolungamento della guerra possa finire per svantaggiare i propri nemici anziché avvantaggiare Mosca. In particolare, Zelensky conta di ricevere maggiori aiuti di carattere militare e di ottenere le nuove sanzioni nei confronti della Federazione Russa nel caso in cui questo tentativo della diplomazia di intraprendere una soluzione negoziale dovesse fallire a causa del Cremlino. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Visita a sorpresa del Papa Leone XIV alla curia generalizia dell'Ordine di Sant'Agostino: siate vicini, vivete in comunione fra voi Nuovi violenti raid israeliani nella Striscia, decine le vittime. In Qatar il presidente Usa Trump lancia piani a tutto campo per i nodi critici del Medioriente Riflettori del mondo puntati ai negoziati diretti tra Russia e Ucraina domani in Turchia. Zelensky sarà ad Insambul, il Cremlino non conferma ancora la presenza di Putin
In poco meno di 24 ore sono state gettate le basi della potenziale svolta tra Ucraina e Russia per favorire la soluzione diplomatica che ponga fine alla guerra. Dopo la tregua di 3 giorni proclamata dal Cremlino, viene cerchiata un'altra data: 15 maggio.
Fumata bianca nella giornata di ieri: Robert Francis Prevost, cardinale statunitense di 69 anni, è stato eletto papa e ha scelto di prendere il nome di Leone XIV. La sua elezione arriva in un momento di forti tensioni internazionali e profondi cambiamenti nell'assetto globale. Ne parliamo con Catia Caramelli, vaticanista di Radio 24 e Mario del Pero, professore di Storia internazionale a Sciences Po, Parigi.Putin e Xi in prima fila per la parata sulla Piazza Rossa del 9 maggio. Tra Capi di stato e eserciti militari stranieri, sfilano gli alleati del presidente russo. Ne parliamo con Marta Allevato, giornalista della redazione Esteri dell'agenzia AGI, autrice di “La Russia moralizzatrice. La crociata del Cremlino per i valori tradizionali” (Piemme).
Vi ricordate di quanto a lungo abbiamo dovuto subire la fandonia propagandistica, secondo la quale quella tra Mosca e Kiev era essenzialmente una guerra “per procura”, combattuta cioè dagli stolti Ucraini, i quali si lasciavano abbindolare da un aggressivo Occidente che, cinicamente, li manovrava contro un Paese pacifico e democratico come la Russia di Putin? Davvero strano – ci siamo subito domandati allo scoppio del conflitto – che l'Unione Europea volesse assurdamente rimanere al freddo e rallentare i giri del suo motore economico, andando a molestare proprio il suo principale fornitore di gas a prezzi che, tra l'altro, erano, generalmente, sempre stati piuttosto ragionevoli…Strano anche che gli Stati Uniti, con tutti i problemi che, da anni, dichiarano di avere sullo scacchiere indo – pacifico, dispiegassero intenzionalmente tanti mezzi finanziari e militari per contrastare un'economia che in fondo – non dimentichiamolo – ha pur sempre un PIL che non eguaglia neanche quello della Spagna e che, quindi, in definitiva, agli occhi di Washington – come a suo tempo ben chiarito dall'ex presidente Obama – rappresenta prevalentemente una potenza regionale. Eppure, questa visione distorta della realtà dei fatti, ha pericolosamente preso campo in strati abbastanza larghi delle società europee, tanto da coinvolgere, ai massimi livelli, anche qualche esponente religioso che si è spinto fino a parlare – vogliamo, di cuore, sperare per disinformazione e non per pregiudizio ideologico – di una NATO che, da troppo tempo, avrebbe abbaiato ai confini della Federazione Russa. Strano allora che, nel 2014, dinanzi all'annessione della Crimea – avvenuta certamente al di fuori delle regole del diritto internazionale – l'Occidente si fosse lasciato sfuggire un'occasione così ghiotta per regolare i conti con il Cremlino, preferendo, invece, fare assolutamente finta di non vedere quanto stesse succedendo… E poi, diciamocelo francamente, che razza di “guerra per procura” sarà mai quella in cui le armi vengono fornite a Zelensky con ritardi, vincoli e severi ammonimenti a farne un uso esclusivamente difensivo, al fine di non nuocere troppo al nemico? A ben riflettere, ci viene da ipotizzare che, forse, di “guerra per procura” se ne possa magari cominciare a discutere – sia pure a parti invertite – solamente adesso: soprattutto alla luce della delega che Putin sembra conferire all'emissario di Trump ogni volta che questo si reca a Mosca e, dopo aver ingoiato inospitali anticamere di otto ore, entra nella sala presidenziale, presentandosi all'autocrate russo con la mano appoggiata sul cuore in segno di devozione…Se questi sono i mediatori inviati da Trump, diventa allora corretto parlare di “guerra” o di “diplomazia” per procura, nel senso che, giunti ad un punto di così avvilente svendita della dignità americana, Putin può tranquillamente trattenere a casa i suoi ministri ed i suoi ambasciatori, perché tanto c'è l'Amministrazione Trump a sostenere la validità delle ragioni che lo hanno indotto ad aggredire uno Stato sovrano confinante… E a Zelensky non resta altro che fare buon viso a cattivo gioco, perché, in caso contrario, è ormai chiaro che il palazzinaro newyorkese non esiterà neanche un attimo ad abbandonarlo al suo destino…che poi, è quello, già segnato, dell' agnello sacrificale da dare in pasto all'orso moscovita."Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Le forze russe hanno intensificato gli attacchi con droni, provocando vittime e danni estesi, mentre sul fronte orientale continua la resistenza ucraina a Pokrovs'k. Kiev estende la legge marziale suscitando polemiche interne e internazionali. Arresti per corruzione in Russia e nuove tensioni diplomatiche tra Kallas e il Cremlino.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
di Massimiliano Coccia | in collaborazione con Linkiesta | Rassegna stampa del 14 04 2025 Ieri i russi hanno fatto l'ennesima mattanza a Sumy in Ucraina, 34 morti e 107 feriti, con due missili Iskander M/KN-23, usati come ramoscelli d'ulivo da Putin per dire al mondo ancora una volta (come se ce ne fosse bisogno) che nessuno al Cremlino vuole la pace. Con l'editoriale di Mario Lavia comprendiamo come oltre alla solidarietà di Meloni non c'è nessun progetto del Governo sulla difesa e con la voce di Fabrizio Fasanella andremo a scoprire il nuovo numero de “Linkiesta Magazine”.
Dopo i nordcoreani, dalla parte di Mosca, e i mercenari colombiani utilizzati da Kiev, anche i cinesi vengono coinvolti nel conflitto in Ucraina. Oggi proviamo a ricostruire il giallo che si è aperto dopo la cattura al fronte di due soldati cinesi. Arrivano le smentite, sia da Pechino che dal Cremlino, ma Volodymyr Zelensky insiste. Un fatto nuovo, secondo il presidente ucraino che rivelerebbe le reali intenzioni di Vladimir Putin. Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
Mentre la Russia intensifica gli attacchi con missili e droni, dal Cremlino arriva l'apertura sulla tregua, ma l'accordo resta lontano. Una delegazione ucraina andrà a Washington a trattare per l'accordo sui materiali critici. Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
Sembra svanire decisamente la pazienza con la quale, fino alla scorsa settimana, gli Stati Uniti avevano fatto buon viso a cattivo gioco, dinanzi alla sostanziale indifferenza mostrata dai Russi nei confronti dei loro sforzi per il raggiungimento di almeno un breve “cessate il fuoco” in Ucraina. E non ci riferiamo tanto allo stato di forte irritazione espresso, a inizio settimana, da Donald Trump proprio nei riguardi di Vladimir Putin, quanto alle nuove sanzioni che sono appena state ipotizzate da una proposta di legge bipartisan – presentata cioè, da cinquanta senatori (25 repubblicani e 25 democratici) – che prevede l'imposizione di una tariffa (fino al 500 per cento !) sulle importazioni dai Paesi che continueranno a fare scambi commerciali con la Russia, acquistando il suo gas o il suo petrolio. Tali misure punitive – spiegano a Washington – verranno applicate se il Cremlino non compirà “passi significativi” sulla strada che porta alla fine del conflitto. Non c'è dubbio sul fatto che l'introduzione (o, comunque, la minaccia) di queste sanzioni, segni un infastidito cambio di atteggiamento degli Stati Uniti, fino a ieri rimasti fin troppo accomodanti rispetto alle furberie diplomatiche di cui la Russia si è servita esclusivamente per guadagnare tempo utile all'avanzata – per la verità assai lenta - dei suoi soldati . Naturalmente, data l'umoralità dell'uomo che, per i prossimi quattro anni, governerà il Paese più potente del mondo, sarebbe, comunque, azzardato parlare di un vero e proprio rimescolamento di carte tra Mosca e Washington: tuttavia non si può neanche negare il fatto che, ultimamente, Donald Trump sia apparso sempre più insofferente verso certi giochetti di prestigio che, forse, Vladimir Putin si è illuso di poter portare avanti all'infinito. Tra le tante promesse che il Tycoon aveva venduto agli elettori statunitensi durante la sua campagna elettorale, c'era, infatti, anche quella di poter chiudere la questione ucraina in quattro e quattr'otto, grazie, soprattutto, all'esistenza di un suo presunto feeling con l'autocrate russo. Feeling che, invece, si sta evidentemente rivelando ben poco contraccambiato... Trump, per andare incontro alle esigenze del suo interlocutore russo, si era esposto fino al punto di addebitare a Zelensky le responsabilità principali circa lo scoppio della guerra: ma neanche questo è bastato, perchè Putin, in cambio, non gli ha neppure concesso lo striminzito contentino di quei 30 giorni di sospensione dei combattimenti che gli avrebbero almeno permesso di sbandierare un minimo di risultato utile in faccia ai suoi detrattori politici: sia in America, che altrove. Pertanto, visto lo stato di imbarazzante confusione in cui sembrano procedere le trattative tra Cremlino e Casa Bianca, è più che comprensibile che un risentito senso di frustrazione si stia, adesso, impossessando dell'animo di Donald Trump. Staremo, quindi, a vedere come evolveranno le cose, ma è certo che il testo di legge presentato al Senato di Washington – se approvato – andrebbe veramente a colpire la Russia dove fa più male, prevedendo sanzioni così drastiche proprio a carico di quei Paesi che - anche se non direttamente - di fatto sostengono l'espansionismo militare del Cremlino. Come, ad esempio, India e Cina che sono, al momento, tra i maggiori clienti di Mosca per quanto concerne gli acquisti di gas e petrolio: e tutti sappiamo come le esportazioni di energia e di altre materie costituiscano le sue principali fonti di finanziamento della guerra. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Se c'è una cosa che non si può rimproverare a Donald Trump, è proprio l'imprevedibilità. Quella, ad esempio, con cui, come un fulmine a ciel sereno, è sembrato cambiare decisamente orientamento sul come impostare le sue relazioni con Putin. Dopo una sterile serie di lusinghe politiche e di avances di tipo affaristico rivolte al leader del Cremlino, il presidente americano incomincia forse a stancarsi di essere preso in giro come fosse un povero babbeo da manipolare in lungo e in largo. Pertanto, viste le difficoltà fino ad oggi incontrate dalla trattativa - da lui fortemente voluta - per porre almeno una pausa al conflitto in Ucraina , il Tycoon decide ora di cambiare registro e di parlare chiaro, dicendosi , apertamente, “molto arrabbiato” con un Putin che adesso se ne viene anche fuori avanzando l'ipotesi – non concordata insieme - di un governo di transizione a Kiev, da costituirsi sotto l'egida dell'ONU. Sappia, quindi, il non più tanto amico, Valdimir Putin, che se “per colpa della Russia” non si dovesse raggiungere un accordo per “fermare lo spargimento di sangue in Ucraina”, allora gli Stati Uniti applicheranno ulteriori sanzioni al suo Paese. Per la verità, non sono pochi i commentatori che si chiedevano da tempo cosa sarebbe mai successo nel momento in cui Trump avesse perso la pazienza nei confronti dei “tira e molla” abilmente portati avanti dall'ex colonnello del KGB. Prima o poi, doveva per forza capitare, considerato che, almeno fino ad oggi, i Russi non avevano concesso a Washington sostanzialmente nulla: nemmeno uno striminzito “cessate il fuoco”di 30 giorni. Di conseguenza e giunti a questo punto, può Trump continuare a far finta di ignorare che la Russia tutto vuole tranne che una tregua? D'altra parte, è stato lo stesso Putin – al quale non si può certo negare il pregio della schiettezza con la quale espone sempre i suoi programmi – a chiarire, più volte, che quello che chiede ai suoi interlocutori americani non è un contentino tanto per tornarsene a casa dopo aver perso la faccia davanti al resto del mondo, ma è invece, “la risoluzione del problema alla radice”: e cioè, l'annessione dei territori ucraini attualmente occupati e la riduzione ad uno stato praticamente coloniale di ciò che resterebbe di una Ucraina, da lui, ideologicamente, mai riconosciuta come un'entità nazionale autonoma. E' difficile che due nazionalismi riescano ad andare d'accordo fra di loro: e la cosa sta emergendo anche in questa tragica partita che due pokeristi, abituati a “spennare” il pollo di turno, stanno oggi giocando sulla pelle di migliaia di cadaveri sia russi, che ucraini. Trump, sinora, si era illuso di poter contare su un “ottimo rapporto” con l'autocrate russo, senza però accorgersi del fatto che si è sempre trattato di un'intesa più teorica, che concreta. Certo, i due sono accomunati dallo stesso disprezzo per l'Europa e dal medesimo approccio nel concepire i rapporti internazionali come delle situazioni che si modellano soprattutto con l'uso della mano militare: tuttavia, queste affinità ideologiche non sono, comunque, sufficienti quando si passa dalle parole ai fatti. Ed i fatti di questi ultimi due mesi, hanno detto a Mosca che Trump non ha sospeso – se non per due giorni - gli aiuti all'Ucraina e non è nemmeno riuscito a “mandare a cuccia” quei cocciuti Paesi europei che Putin definiva come dei “cagnolini scodinzolanti” al guinzaglio di Washington... Insomma, se il Cremlino comprende che il sogno di una “nuova Yalta” è destinato a rimanere tale, Donald Trump, per il suo Nobel per la Pace, dovrà attendere tempi migliori. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Terremoto giudiziario in Francia: la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici. Ce ne parla da Parigi Veronica Gennari, giornalista freelance. Le minacce del presidente Trump al capo del Cremlino e all'Ayatollah Ali Khamenei e la nuova sfida nell'Artico. Ne parliamo con Mario Del Pero, docente di Storia internazionale a Sciences Po, e con Marzio Mian, giornalista e autore di “Guerra bianca: sul fronte artico del conflitto mondiale” (Neri Pozza).
Zelensky è tornato a parlare della "mortalità" del suo nemico, alludendo alla sua età ma non solo. E i giornali tornano a mettere in fila tutti i presunti sintomi che testimonierebbero i malanni dell'uomo del Cremlino. Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
Cosa sta succedendo sul fronte della guerra in Ucraina? A Riyadh iniziano timidi colloqui tra USA e Russia, con focus sulla sicurezza del Mar Nero, mentre il Cremlino congela (momentaneamente) gli attacchi alle infrastrutture ucraine. Intanto in Italia arriva una buona notizia: il governo riallinea finalmente le accise su benzina e diesel, tagliando un sussidio fossile dannoso. A Parigi, si spinge ancora di più verso una città pedonale e ciclabile, e Greenpeace prova a reagire alla maxicondanna da 660 milioni di dollari.INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:54 - Come stanno andando i colloqui di pace per l'Ucraina00: - Il governo livella le accise sui carburanti00:13:00 - Parigi sarà ancora più verde00:17:24 - Le novità sul caso GreenpeaceFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/ucraina-colloqui-pace-riad/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw
Sono iniziati a Riad i colloqui tra la delegazione Usa e la delegazione russa, dopo che ieri la delegazione Usa aveva incontrato la delegazione ucraina. Ne parliamo con Marta Allevato, giornalista della redazione Esteri dell'agenzia AGI , autrice di “La Russia moralizzatrice. La crociata del Cremlino per i valori tradizionali” (Piemme), ed Ettore Sequi, già segretario generale della Farnesina e ambasciatore, oggi vicepresidente di Sace e segretario generale dello European Corporate Council on Africa and the Middle East. Sesto giorno di proteste ad Istanbul tra manifestanti e polizia. Ce ne parla da Istanbul Gabriella Colarusso, inviata di Repubblica.
Quali esiti sortirà la telefonata tra #trump e #Putin? Proviamo a formulare delle ipotesi partendo da quella più estrema: che Trump sia completamente ricattato dal Cremlino e sia costretto a piegarsi a tutte le richieste russe. Ma in quel caso come si comporterebbero gli europei? Si sottometterebbero alle decisioni dell'autocrate o avrebbero uno scatto di dignità? E gli Ucraini avrebbero la possibilità di sottrarsi al ricatto? Putin alle 18:00 ora in cui sarebbe dovuta iniziare la conference call con Trump era ancora intento rispondere a domande banali in un evento organizzato da tempo. E ha tenuto a far sapere al mondo che Trump lo avrebbe aspettato pazientemente mentre per lui non c'era motivo di affrettarsi. Insomma il bullo che tratta #zelensky in malo modo si lascia umiliare pubblicamente da Putin senza fare un plissé.
1) Guerra in Ucraina, Trump e Putin ponti a parlare. Domani la telefonata tra Cremlino e Casa Bianca che potrebbe cambiare le sorti di Kiev. (Emanuele Valenti) 2) Stati Uniti, Trump deporta oltre 200 di migranti venezuelani utilizzando una legge del 1800. (Roberto Festa) 3) L'Organizzazione degli Stati americani cambia passo. Nell'epoca degli Usa di Trump, il nuovo segretario generale è il ministro degli esteri del progressista Suriname. (Alfredo Somoza) 4) Medio Oriente. Netanyahu licenzia il capo dello Shin Bet. Proteste in Israele contro una decisione che secondo Hareetz porterà a prendere controllo totale dei servizi segreti. (Gabriele Segre - Fondazione Dan Segre) 5) Serbia, dopo la manifestazione degli oltre 100mila studenti, il presidente promette elezioni. Ma non era questa la richiesta della piazza. (Giorgio Fruscione - Ispi) 6) In Ungheria continua la repressione della comunità lgbt. Il governo Orban presenta un disegno di legge per vietare il Pride. (Massimo Congiu) 7) Spagna, la storia di Noelia. Via libera alla richiesta di eutanasia di una ragazza tetraplegica di 24 anni, dopo che la sua vicenda era stata strumentalizzata dalle associazioni ultra-cattoliche. (Giulio Maria Piantadosi)
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato nella notte che parlerà con il Presidente russo Vladimir Putin domani mentre il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che è in preparazione la conversazione telefonica. Volodymyr Zelensky però guarda con scetticismo alla possibilità di una vera tregua con Mosca e, continuando a denunciare gli attacchi del nemico sul suo territorio, non abbassa la guardia sul fronte militare.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
Vladimir Putin apre alla tregua in Ucraina, ma a patto che porti a una pace lungo termine. L'apertura del presidente russo è arrivata nelle scorse ore ed è stata accolta favorevolmente dal presidente americano Donald Trump, secondo il quale la dichiarazione del leader del Cremlino è "molto promettente".
Si attende la risposta da Mosca sulla proposta di pace di USA e Ucraina, mentre cresce l’attesa per eventuali richieste o condizioni che il Cremlino potrebbe mettere sul tavolo. Ne parliamo con Anna Zafesova, firma de La Stampa.Gli USA tagliano i fondi a USAID, il principale strumento di aiuto umanitario del governo statunitense. Ne parliamo con Pier Giorgio Ardeni, professore ordinario di Economia politica e dello sviluppo all’Università di Bologna e Giampaolo Silvestri, segretario generale Avsi.
di Massimiliano Coccia | in collaborazione con Linkiesta | Rassegna stampa del 12 03 2025 Ieri al Parlamento Europeo a Strasburgo è stata intitolata a Victoria Amelina la Sala di lettura. Un gesto importante che la colloca per sempre dentro la storia europea, un gesto di resistenza all'imperialismo culturale del Cremlino. Ma la storia di Victoria Amelina ci porta a parlare di pace, di guerra e di cessate il fuoco.
Donald Trump sta "considerando ampie sanzioni - anche bancarie - e dazi alla Russia fino a quando un cessate il fuoco e un accordo finale sulla pace non saranno raggiunti". Lo ha fatto sapere lo stesso presidente Usa sul suo social Truth esortando la Russia e l'Ucraina a sedersi al tavolo "ora prima che sia troppo tardi".
Nizza24: Cremlino, Macron come Napoleone - la risposta di Macron - Trump mette in dubbio la fedelta' di Macron Grave incidente sulla A8
Di ritorno da Londra, e dopo il drammatico scontro con Trump, il presidente ucraino rientra a Kiev "con in tasca un sostanzioso aiuto economico", mentre il Cremlino gongola: il punto di Giuseppe D'Amato.
Secondo autorevoli studi di analisi mineraria, il sottosuolo ucraino custodirebbe una ricchezza valutabile in circa quindicimila miliardi di dollari: un tesoro dinanzi al quale ci si può, quindi, dimenticare, senza troppe esitazioni, di centinaia di soldati migliaia morti o mutilati, di bambini deportati chissà dove, di città rase al suolo e di qualsiasi richiamo ad un equo ristabilimento dello scenario geopolitico internazionale. Domani Zelensky è atteso a Washington dove dovrebbe firmare, con gli Stati Uniti, un accordo di cui si ignorano praticamente tutti i dettagli, ma che avrà, comunque, per oggetto lo sfruttamento di quelle “terre rare” che, stando almeno a quanto comincia a trapelare dall'incrociarsi delle dichiarazioni, sembrano sollecitare gli appetiti non del solo Donald Trump, ma anche quelli di Vladimir Putin. Anzi, il Cremlino si è persino sbilanciato fino al punto di far notare che anche il suo sottosuolo è particolarmente ricco – forse ancor di più di quello ucraino – ed offre, pertanto, “grandi opportunità” per un eventuale sfruttamento congiunto, da realizzarsi avvalendosi proprio della tecnologia in possesso delle aziende americane. Ed è musica per le orecchie dell'affarista che risiede alla Casa Bianche, il quale, non a caso, ha subito manifestato il suo pieno interesse per “chiudere un accordo sui minerali russi”. Mosca non dispone dei mezzi tecnologici e delle competenze professionali per valorizzare, da sola, tutto il potenziale che può derivare dal suo sottosuolo: ecco, dunque, il motivo per cui l'insperato aiuto del nuovo amico statunitense potrebbe, per lei, rappresentare un'autentica “manna dal cielo”. Urge però, a questo punto, per entrambe le parti, chiudere al più presto quella fastidiosissima “rottura di scatole” che è tuttora rappresentata dall'ostinata resistenza incarnata da quegli insopportabili Ucraini, i quali pretendono – pensate un po' con quanta arroganza – di conoscere, almeno a grandi linee, quale sarà il loro destino…Succede, in pratica, che di fronte alle “avances” affaristiche che le due superpotenze nucleari si stanno scambiando reciprocamente – sorvolando beatamente su ogni barlume di rispetto per la libertà e l'indipendenza degli altri – Putin si stia rivelando un interlocutore molto meno ostico di quanto l'ingenuità europea potesse aspettarsi: lui, infatti, è sempre pronto quando si tratta di fare dei soldi…Si smetta dunque, al più presto, di combattere e se Macron e qualche altro guerrafondaio come l'inglese Starmer ci tengono proprio a mandare un velleitario contingente di “peace keeping” sul campo, lo facciano pure…Tanto, adesso, ci sono ben altri affari ai quali doversi dedicare… "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlando della Crimea, annessa nel 2014, e delle regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk, annesse nel 2022 fa il punto della situazione.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
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Ormai è chiaro che Trump e Putin si sono alleati contro l'Europa e le democrazie liberali. Il discorso del vice-presidente Vance alla Conferenza di Monaco è stata una dichiarazione di guerra ideologica all'Unione Europea e ai suoi valori. Riecheggia in maniera inquietante il discorso di Putin nel 2007 sempre alla Conferenza di Monaco. Fu l'inizio dello strappo fra Putin e l'Occidente. Un discorso sottovalutato. Nessuno capì davvero la portata di quelle parole, quando dichiarò che il collasso sovietico fu la più grande catastrofe geopolitica del secolo. Pensavano fosse una iperbole, invece era un manifesto.“Ogni azione successiva (l'invasione della Georgia, l'annessione della Crimea, l'abbattimento del volo MH17, l'avvelenamento di Skripal, l'uccisione di Navalny) non è stata un incidente isolato, ma una mossa a scacchi attentamente orchestrata. E ora ha vinto la partita lunga due decenni, realizzando ciò che generazioni di leader sovietici potevano solo sognare: Putin lo ha fatto non attraverso carri armati e missili, ma attraverso la pazienza strategica, la manipolazione delle istituzioni democratiche e una fede incrollabile nel destino geopolitico russo.Questo nuovo finale della Guerra Fredda non si conclude con il trionfo della democrazia liberale occidentale, ma con il suo sistematico smantellamento. L'impalcatura ideologica portante del Cremlino, in cui il potere è verità, i principi sono debolezza e il clientelismo è l'unica vera ideologia, ora definisce la Casa Bianca”. E questo non deve sorprendere. Trump e Putin sono ‘alleati' di lunga data, ancora prima del 2016, quando Trump vinse per la prima volta le elezioni americane. Le tracce di questa relazione pericolosa per l'America e per il resto del mondo risalgono a molto prima e si intrecciano con i movimenti estremisti di matrice cristiano-nazista e più recentemente con il progetto politico dei signori della Silicon Valley. Oggi gli Usa sono leader di un movimento fascista globale. (00:00:00) USA, Russia e l'imperialismo mafioso(03:30:21) La conferenza di Monaco è l'inizio di una nuova era(10:34:20) Trump-Putin “alleati” contro l'Europa e le democrazie liberaliRegia: VudioBrani musicali: Rage Against The Machine - Wake Up ; One Day (Vandaag) - Bakermat
Trump: no alla risoluzione Onu sull'Ucraina. La linea di Washington sulla pace in Ucraina pende dalla parte del Cremlino. “Mosca ha le carte in regola. Ha conquistato molto territorio e ora vuole la pace”, dice Trump. L'obiettivo è costringere Zelensky ad un lento passo indietro, come suggerisce Musk. “Non può affermare di rappresentare la volontà del popolo ucraino a meno che non ripristini la libertà di stampa e smetta di cancellare le elezioni”. Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Mike Waltz invita Zelensky ad abbassare i toni e a firmare prima possibile l'accordo sui minerali strategici proposto da Trump. Gli Stati Uniti si rifiutano di essere co-autori di una bozza di risoluzione dell'Onu in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, che sostiene l'integrità territoriale del Paese e condanna l'aggressione russa. La bozza è sostenuta da oltre 50 Paesi. Gli americani si oppongono all'idea di definire la Russia aggressore in una dichiarazione del G7, rischiando di far fallire una tradizionale dimostrazione di unità. Non solo. La dimostrazione che i tempi stanno cambiando è la dichiarazione del segretario al Tesoro americano Scott Bessent: sul tavolo dei negoziati per un accordo di pace in Ucraina potrebbe esserci un alleggerimento delle sanzioni contro la Russia. Kellogg annulla il punto stampa con Zelensky. La distanza tra Stati Uniti e Ucraina si è resa visibile quando la conferenza stampa in programma dopo i colloqui tra il presidente ucraino Zelensky e l'inviato del presidente Trump per l'Ucraina, Kellogg, è stata annullata su richiesta dei funzionari statunitensi. Si tratta di uno sgarbo istituzionale mai accaduto. Del resto il viaggio di Kellogg a Kiev è coinciso con il botta e risposta fra Trump e Zelensky, che ha incrinato i loro rapporti personali e messo ulteriormente in dubbio il futuro del sostegno Usa allo sforzo bellico dell'Ucraina. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
di Massimiliano Coccia | in collaborazione con Linkiesta | Rassegna stampa del 19 02 2025 Il presidente americano ieri in una sorprendente conferenza stampa a Mar-a-lago ha attaccato Zelensky e ha sostenuto che a volere il conflitto è stata l'Ucraina. E poi firma un ordine esecutivo in cui solo “il Presidente è titolato a parlare di ciò che è legge”. Passi verso un nuovo autoritarismo
L'incontro in Arabia Saudita segna il primo confronto diplomatico di alto livello da tre anni, con l'obiettivo di porre fine al conflitto in Ucraina. Washington e Mosca concordano sulla formazione di squadre negoziali, mentre il Cremlino propone una "normalizzazione" dei rapporti, compreso il ritorno delle compagnie petrolifere americane in Russia. Kiev e l'Europa escluse, non mancano polemiche. Sul campo, intensi combattimenti nel DonbassIscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
Cavo Dragone Conosce La Verità: Quanti Soldati Russi Rimangono A Putin!L'ammiraglio Cavo Dragone rivela le perdite nascoste della Russia in Ucraina e il piano della NATO per il conflitto. Ecco che cosa ha detto!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #conflitto #cremlino #generale #italia #kiev #mosca #nato #piano #putin #quanti #soldati #strategia #ucraina #zelensky
In alcune regioni della Federazione Russa, specialmente nel Caucaso del nord, la poligamia è una pratica diffusa da secoli. Adesso le autorità musulmane del paese la vorrebbero ufficializzare del tutto. L'iniziativa ha sollevato forti polemiche: la battaglia per i valori tradizionali tanto propagandati dal Cremlino non aveva l'intenzione di spingersi così in là. Ma tutto questo avviene in un paese in piena crisi demografica...INSERT:«Если 50 детей не рожу — ничего не добился», Саша Сулим, YouTube, 4.12.2024 | Многожёнство в Год семьи, Красная Линия, YouTube, 27.12.2024 | Причины крушения самолета в Актау. Режим ЧС в Краснодарском крае. Патриотический мюзикл «Руки вверх», Телеканал Дождь, YouTube, 25.12.2025
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- A Monaco auto sulla folla durante corteo sindacale, 28 feriti- Cremlino: organizzare presto vertice Putin-Trump- Trump annuncia i dazi “reciproci”- Gaza, “Accordo Hamas-Israele, sabato rilascio 3 ostaggi”- Possibile intossicazione dopo pasti in Rsa a Firenze, 3 morti- Truffa nel nome di Crosetto, tra indagati a Milano- Madonna Trevignano, il sangue sulla statua è di Gisella Cardia- Previsioni 3B Meteo 14 Febbraiomrv
L'ingresso in scena di Donald Trump ora nel pieno dei suoi poteri, le opzioni in mano a Vladimir Putin e le prospettive di Volodimir Zelensky. A Europa Europa, a partire dalle 11,30, Gigi Donelli ne parla con Pier Francesco Zazo, l'ambasciatore italiano che forte della sua esperienza a Mosca e poi a Kiev negli anni della guerra riflette sugli sviluppi promessi dal presidente americano, che si è detto certo di poter mettere fine alla guerra in poche ore attraverso un accordo diretto con il Cremlino.Pier Francesco Zazo (nella foto), nato a Benevento nel 1959, è entra in diplomazia e nel 1986 viene nominato Segretario di Legazione al Dipartimento per la Cooperazione allo Sviluppo. Zazo parla tedesco, inglese, russo, francese e spagnolo e percorre tutte le tappe della carriera diplomatica tra Seul, Stoccolma e Kiev, dove arriva per la prima volta nel 1999 con il ruolo di Primo Consigliere. Tre anni dopo diventa Consigliere commerciale a Mosca, nel 2003 diventa Consigliere di ambasciata e successivamente Primo Consigliere Commerciale. Nel 2010 diventa Ministro Plenipotenziario e Ambasciatore a Canberra. Torna in Ucraina con la moglie e i due figli nel gennaio del 2021 come Ambasciatore d'Italia, poco prima dell'inizio dell'ostilità. Termina l'incarico in Ucraina nel 2024 quando la guerra infuria da oltre due anni. Un diplomatico di grande esperienza ed un profondo conoscitore dell'Europa orientale. In collaborazione con Euranet Plus
I colloqui segreti tra i nuovi leader siriani e il Cremlino, la nuova economia in Medio Oriente e i progetti verdi in Svezia
La fuga dell'ex leader a Mosca, il Cremlino che corre ai ripari, il pasticciaccio elettorale rumeno, il conflitto russo-ucraino. Il punto di Giuseppe D'Amato.
La somma dell'impantanamento russo in Ucraina (nonostante l'aggressione a freddo mossa da Mosca a Kiev) e della sconfitta in Siria dà come risultato una realtà assai amara per il Cremlino: la Russia di oggi non ha la forza per essere imperialista, anche se Putin vorrebbe tanto che lo fosse.
Oltre al conflitto in Ucraina, nel quale il Cremlino è direttamente coinvolto, quali sono gli altri teatri di tensione nei quali le forze russe sono impegnate?
Come sempre, nella prima parte della trasmissione daremo uno sguardo agli eventi più importanti del panorama mondiale. Commenteremo, innanzitutto, la nuova dottrina nucleare approvata dal Cremlino, che prevede la minaccia di usare armi nucleari in risposta ad attacchi convenzionali. Quindi, parleremo del monito rivolto ai politici dell'UE, di potenziare significativamente la capacità difensiva europea. A seguire, discuteremo di una piattaforma social in rapida crescita, Bluesky, che potrebbe diventare un'alternativa a X di Elon Musk. E infine scopriremo meglio in cosa consiste lo spazio terapeutico informale creato all'interno di una stazione della metropolitana di New York. La seconda parte della trasmissione è dedicata agli approfondimenti sulla grammatica e le espressioni della lingua italiana. Il dialogo grammaticale conterrà molti esempi sull'argomento di oggi, Overview of the Present Indicative of Irregular Verbs. Il dialogo delle espressioni, invece, illustrerà gli usi di un'altra espressione molto usata nella lingua italiana, Dare del filo da torcere. - La Russia minaccia di usare armi nucleari in risposta ad attacchi convenzionali - I politici dell'UE chiedono massicci miglioramenti alla difesa europea - Irritati da X di Elon Musk, alcuni utenti passano alla piattaforma Bluesky - La metropolitana di New York offre ai passeggeri l'opportunità di esprimere le proprie emozioni - Parthenope, il nuovo film di Paolo Sorrentino - Roma sotto le impalcature: turisti, monumenti e lavori per il Giubileo
(00:40) Davide Frattini spiega come la Corte penale internazionale è arrivata alla decisione di emettere un mandato contro il primo ministro israeliano, l'ex responsabile della Difesa Gallant e uno dei leader di Hamas Mohammed Deif.(07:48) Lorenzo Cremonesi parla del lancio del missile balistico russo in territorio ucraino, un nuovo step nell'escalation militare, sottolineata anche dal Cremlino.(14:30) Francesca Basso racconta le lunghe trattative che hanno portato alle nomine dei nuovi commissari.I link di corriere.it:La Corte penale internazionale emette ordini d'arresto per Netanyahu, Gallant e Al-MasriPutin: «Pronti a colpire chi permette a Kiev di lanciare missili contro la Russia»Socialisti spaccati, Commissione Ue spostate a destra: il bilancio della trattativa su Fitto e Ribera
Ansa - di Alberto Zanconato.Il Cremlino: 'Useremo la bomba se noi o Minsk saremo minacciati'.
Dopo l'ok di Joe Biden all'utilizzo dei missili a lungo raggio in territorio russo, la risposta del Cremlino non si è fatta attendere. La Russia ha modificato la dottrina nucleare e minaccia di una pesante ritorsione l'Occidente. Un momento senza precedenti nella Storia, che commentiamo con il colonnello Orio Giorgio Stirpe, ufficiale in riserva dell’Esercito Italiano specializzato in intelligence operativa, e con Giovanni Savino, esperto di Storia russa, ricercatore all'Università Federico II di Napoli.
L'invasione dell'Ucraina lanciata il 24 febbraio del 2022 compie 1000 giorni. L'"operazione speciale" del Cremlino si trascina lasciandosi alle spalle distruzione e morte. Con la vittoria di Donald Trump e l'imminente trasloco alla Casa Bianca ci si interroga sul futuro della resistenza incarnata in questi mesi da Volodymyr Zelensky, proprio mentre Mosca getta nella mischia migliaia di unità arrivate dalla Corea del Nord. Con poche eccezioni l'Europa appare muta, le priorità stanno altrove. Ne parliamo in questa puntata di Europa Europa in onda domenica alle 11,30. Con la dottoressa Mariana Bukhaievska, pediatra e psicologa di Kharkiv che opera all'interno della rete di sostegno Voice of Children. Ci ha raccontato il suo lavoro, e la sua grande paura per quella che teme possa essere una generazione perduta. Nella seconda parte sarà nostra ospite Yarina Grusha, professoressa universitaria e scrittrice. Ci parla di Colori spenti, la mostra che si apre lunedì 18 allo spazio Brera di Milano e che racconta la resistenza culturale ucraina alla devastazione russa.In collaborazione con Euranet Plus
Inizieremo la prima parte del nostro programma con un commento sulla campagna presidenziale degli Stati Uniti, sempre più negativa, violenta e di parte. Quindi, dedicheremo il nostro spazio alle devastanti inondazioni in Spagna, che hanno provocato oltre 200 vittime. Commenteremo, poi, i risultati di uno studio che rivelano alti livelli di consumo di alcol in diverse specie animali. Infine, parleremo di una multa che la Russia ha imposto a Google. L'ammontare della multa è... Wow, non so neppure pronunciare questa cifra. Preferisco scriverla. $20,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000 Per iniziare, analizzeremo un nuovo rapporto dell'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), che traccia il quadro dell'andamento demografico italiano nell'ultimo anno. E ti anticipo subito: i risultati non sono affatto confortanti. E per finire, cercheremo di risolvere un dilemma piuttosto complesso: il turismo di massa rappresenta una linfa vitale che alimenta il progresso economico di una città o, al contrario, è un veleno sottile e silenzioso che ne corrode l'essenza, alterando la vita dei residenti e dissolvendo il tessuto delle tradizioni popolari? Questo tema, sempre più dibattuto in numerose e rinomate località italiane, ha trovato nuova voce proprio a Napoli. - Le elezioni presidenziali statunitensi rafforzano il fascino del partitismo negativo - Gli abitanti di Valencia si sentono abbandonati dopo un'alluvione storica - Uno studio rivela un abbondante consumo di alcol tra le specie animali - La Russia multa Google, ma il Cremlino non sa nemmeno pronunciare l'importo in rubli - Sempre meno culle in Italia: un Paese che invecchia - Il turismo di massa a Napoli: opportunità o rischio per le tradizioni tra pizzerie e street food?
Mosca – L'iniziale distacco del Cremlino per la vittoria di Donald Trump si sta in queste ore trasformando in aperto entusiasmo. La dimensione del consenso ottenuto dal tycoon induce a pensare che si andrà quasi inevitabilmente al miglioramento delle relazioni fra Washington e Mosca e che il sostegno all'Ucraina si raffredderà fino a spegnersi.
Il governo georgiano, che alla fine di maggio ha approvato la contestata legge sugli agenti stranieri ispirata alla legislazione che il Cremlino usa per reprimere il dissenso, sembra seguire le orme del vicino russo e allontanarsi dall'Europa. Sui social media girano video di politici e persone famose manipolati con l'intelligenza artificiale per imbrogliare chi li guarda. CONFederico Varese, professore di sociologia all'istituto di studi politici di ParigiAlberto Puliafito, direttore di Slow NewsScienza: Cosa c'è da sapere sull'epidemia di mpox di Michael La Pagehttps://www.internazionale.it/magazine/michael-le-page/2024/09/05/cosa-c-e-da-sapere-sull-epidemia-di-mpoxLibro: La macchina delle storie di René Nekuda (Il gatto verde)Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.