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Dagli studi radio del Parlamento europeo, l'intervista a Giacomo Zandonini, finalista del premio Daphne Caruana Galizia.
Quanto è difficile raccontare gli esteri in Italia? Ne ho parlato con Giacomo Zandonini, giornalista freelance e fondatore insieme ad altre colleghe e colleghi di FADA Collective.
Escluso il principale avversario, al voto del 10 dicembre è scontato il terzo mandato per il generale uscente, che si propone di mediare tra Israele e Hamas, mentre l'economia del paese è in profondo rosso. L'analisi di Giuseppe Acconcia, docente di Stato e Società del Nordafrica e del Mediterraneo all'Università di Milano. Nel Sahel nasce l'alleanza dei paesi golpisti che taglia fuori Europa e Francia a favore di nuove strategie con Russia e Stati Uniti. I nuovi asset, spiegati da Giacomo Zandonini, giornalista di FADA Collective ed esperto di politiche del Sahel
Dit artikel is tot stand gekomen in samenwerking met Giacomo Zandonini en Ajibola Amzat De EU omzeilt met haar grootste migratiefonds de eigen aanbestedingsregels. Door in een wettekst een ‘crisis’ in Afrika uit te roepen, kan 4,6 miljard euro zonder aanbestedingsprocedure worden uitgegeven. En zo maken Afrikaanse organisaties eigenlijk geen enkele kans op het geld. Wil jij onze podcasts mogelijk maken? Word dan lid van De Correspondent voor 7 euro per maand. Als lid krijg je toegang tot nog veel meer journalistieke artikelen, podcasts en documentaires die voorbij de waan van de dag gaan. Heel erg bedankt! http://www.decorrespondent.nl/wordlid Voor vragen, opmerkingen of suggesties mail naar post@decorrespondent.nl
Dit artikel is tot stand gekomen in samenwerking met Giacomo Zandonini en Ajibola Amzat De EU omzeilt met haar grootste migratiefonds de eigen aanbestedingsregels. Door in een wettekst een ‘crisis’ in Afrika uit te roepen, kan 4,6 miljard euro zonder aanbestedingsprocedure worden uitgegeven. En zo maken Afrikaanse organisaties eigenlijk geen enkele kans op het geld. Wil jij onze podcasts mogelijk maken? Word dan lid van De Correspondent voor 7 euro per maand. Als lid krijg je toegang tot nog veel meer journalistieke artikelen, podcasts en documentaires die voorbij de waan van de dag gaan. Heel erg bedankt! http://www.decorrespondent.nl/wordlid Voor vragen, opmerkingen of suggesties mail naar post@decorrespondent.nl
Dit artikel is tot stand gekomen in samenwerking met Giacomo Zandonini en Ajibola Amzat Onze vraag was simpel: hoeveel geld geeft Europa in Nigeria uit om migratie in te dammen? Maar het antwoord bleek onmogelijk te achterhalen. De Europese financieringsstromen voor migratie zijn zo onoverzichtelijk als een bord spaghetti. Dat is problematisch én typerend voor Europa’s migratiebeleid in Afrika. Lees hier het artikel: https://decorrespondent.nl/10760/niemand-weet-niemand-weet-hoe-europa-zijn-migratiemiljarden-besteedt/468823960-5492c9a2 Wil jij onze podcasts mogelijk maken? Word dan lid van De Correspondent voor 7 euro per maand. Als lid krijg je toegang tot nog veel meer journalistieke artikelen, podcasts en documentaires die voorbij de waan van de dag gaan. Heel erg bedankt! http://www.decorrespondent.nl/wordlid Voor vragen, opmerkingen of suggesties mail naar post@decorrespondent.nl
Dit artikel is tot stand gekomen in samenwerking met Giacomo Zandonini en Ajibola Amzat Onze vraag was simpel: hoeveel geld geeft Europa in Nigeria uit om migratie in te dammen? Maar het antwoord bleek onmogelijk te achterhalen. De Europese financieringsstromen voor migratie zijn zo onoverzichtelijk als een bord spaghetti. Dat is problematisch én typerend voor Europa’s migratiebeleid in Afrika. Lees hier het artikel: https://decorrespondent.nl/10760/niemand-weet-niemand-weet-hoe-europa-zijn-migratiemiljarden-besteedt/468823960-5492c9a2 Wil jij onze podcasts mogelijk maken? Word dan lid van De Correspondent voor 7 euro per maand. Als lid krijg je toegang tot nog veel meer journalistieke artikelen, podcasts en documentaires die voorbij de waan van de dag gaan. Heel erg bedankt! http://www.decorrespondent.nl/wordlid Voor vragen, opmerkingen of suggesties mail naar post@decorrespondent.nl
Marco Minniti, deputato PD ; Giacomo Zandonini, multimedia journalist ; Ilaria Bifarini, economista.
Marco Minniti, deputato PD ; Giacomo Zandonini, multimedia journalist ; Ilaria Bifarini, economista.
Tracce d'Africa Quell'invenzione chiamata rock di Fats Domino, 2 secoli di storia afro nel romanzo di Yaa Gyasi e l'intervista a Giacomo Zandonini su migrazione e traffico degli esseri umani. Quell'invenzione chiamata rock di Fats Domino, 2 secoli di storia afro nel romanzo di Yaa Gyasi e l'intervista a Giacomo Zandonini su migrazione e traffico degli esseri umani. nero_su_bianco_2X3_podcast.mp3
Il concetto di frontiera non è solo mobile in termini da geografici, ma si trasforma in base al punto da cui lo si osserva. Molto di quanto succede si racconta e si legge dalla prospettiva europea, che in particolare per i Paesi più a nord si basa sull’idea di filtrare il flusso in ingresso, riducendo e definendo in modo sempre più stringente chi ha diritto di entrare e chi no, al termine comunque di un viaggio che rappresenta una tragica selezione all’ingresso.Per comprendere meglio che cosa significhi la prospettiva della migrazione, è opportuno provare a spostare il fuoco di volta in volta su luoghi e direzioni differenti, provando a guardare i muri da sud oppure dal loro centro, dove si stanno costruendo di fatto barriere che non permettono di muoversi in alcun verso. Non è un ribaltamento semplice, perché porta con sé elementi di complessità culturale e linguistica, ma soprattutto trascina in logiche differenti da quelle a cui si è abituati.Scendendo a sud lungo la rotta del Mediterraneo centrale si incontra la Libia, luogo raccontato e vissuto dalla giornalista Nancy Porsia. «Io – racconta – sono finita in Libia nel lontano 2011, perché mi stavo lanciando nel mercato del freelancing e cercavo storie da raccontare. Ho pensato fin dall’inizio che la Libia si prestasse bene, perché era una storia non raccontata. Dopo una prima fase di innamoramento, quella del ribelli libici nel 2011, ho deciso di trasferirmi nel 2013 e sono rimasta a vivere nel Paese fino alla fine del 2015. È stato un periodo della mia vita molto intenso, poi nei successivi due anni ho coperto il Paese un po’ facendo la spola e un po’ dalla Tunisia. La Libia è interessante perché è la frontiera direttamente a sud dell’Europa, ma lo è non solo in relazione alla sua posizione geografica, ma anche proprio come storia libica in sé». Proseguendo ancora attraverso il deserto del Sahara, la rotta delle migrazioni ripercorsa al contrario passa dal Niger. Il giornalista Giacomo Zandonini racconta di essersi avvicinato a questo Paese partendo in realtà dall’Italia. «Ho iniziato come freelance – spiega – lavorando sulle migrazioni in Italia, soprattutto nel sud, in Sicilia, poi avevo questo desiderio di andare più a sud per capire alcuni meccanismi e il Niger mi sembrava un punto di osservazione interessante. Ci sono stato la prima volta all’inizio del 2016, poi sono tornato alcune volte, ogni volta cercando di entrare un po’ più in profondità in quelli che sono processi che riguardano la migrazione. Non c’è solo questo, però, perché poi la cosa principale è capire una società locale che vive tensioni, conflitti e problematiche che vanno chiaramente molto al di là del fatto che ci siano persone che passano da quel territorio cercando poi di arrivare in altre zone, in altri Paesi».
Il concetto di frontiera non è solo mobile in termini da geografici, ma si trasforma in base al punto da cui lo si osserva. Molto di quanto succede si racconta e si legge dalla prospettiva europea, che in particolare per i Paesi più a nord si basa sull’idea di filtrare il flusso in ingresso, riducendo e definendo in modo sempre più stringente chi ha diritto di entrare e chi no, al termine comunque di un viaggio che rappresenta una tragica selezione all’ingresso.Per comprendere meglio che cosa significhi la prospettiva della migrazione, è opportuno provare a spostare il fuoco di volta in volta su luoghi e direzioni differenti, provando a guardare i muri da sud oppure dal loro centro, dove si stanno costruendo di fatto barriere che non permettono di muoversi in alcun verso. Non è un ribaltamento semplice, perché porta con sé elementi di complessità culturale e linguistica, ma soprattutto trascina in logiche differenti da quelle a cui si è abituati.Scendendo a sud lungo la rotta del Mediterraneo centrale si incontra la Libia, luogo raccontato e vissuto dalla giornalista Nancy Porsia. «Io – racconta – sono finita in Libia nel lontano 2011, perché mi stavo lanciando nel mercato del freelancing e cercavo storie da raccontare. Ho pensato fin dall’inizio che la Libia si prestasse bene, perché era una storia non raccontata. Dopo una prima fase di innamoramento, quella del ribelli libici nel 2011, ho deciso di trasferirmi nel 2013 e sono rimasta a vivere nel Paese fino alla fine del 2015. È stato un periodo della mia vita molto intenso, poi nei successivi due anni ho coperto il Paese un po’ facendo la spola e un po’ dalla Tunisia. La Libia è interessante perché è la frontiera direttamente a sud dell’Europa, ma lo è non solo in relazione alla sua posizione geografica, ma anche proprio come storia libica in sé». Proseguendo ancora attraverso il deserto del Sahara, la rotta delle migrazioni ripercorsa al contrario passa dal Niger. Il giornalista Giacomo Zandonini racconta di essersi avvicinato a questo Paese partendo in realtà dall’Italia. «Ho iniziato come freelance – spiega – lavorando sulle migrazioni in Italia, soprattutto nel sud, in Sicilia, poi avevo questo desiderio di andare più a sud per capire alcuni meccanismi e il Niger mi sembrava un punto di osservazione interessante. Ci sono stato la prima volta all’inizio del 2016, poi sono tornato alcune volte, ogni volta cercando di entrare un po’ più in profondità in quelli che sono processi che riguardano la migrazione. Non c’è solo questo, però, perché poi la cosa principale è capire una società locale che vive tensioni, conflitti e problematiche che vanno chiaramente molto al di là del fatto che ci siano persone che passano da quel territorio cercando poi di arrivare in altre zone, in altri Paesi».
1-Morte di Giulio Regeni. Aggiornamenti e analisi. ( Laura Cappon )..2-Abaoud voleva colpire anche un asilo nido: ..parla per la prima volta la donna che ha incastrato il cervello degli attentati di Parigi. 3-Niger. A Diffa 150 mila rifugiati terrorizzati ..da Boko Haram. ( L'intervista a Giacomo Zandonini ) ..4-Commercio internazionale. Ritorno sulla firma del Tpp, l'accordo di libero scambio tra i paesi del Pacifico..( Alfredo Somoza ) ..5-Romanzo a fumetti: “ caravan “ la graphic novell di Michele Medda ( Maurizio Principato )
1-Morte di Giulio Regeni. Aggiornamenti e analisi. ( Laura Cappon )..2-Abaoud voleva colpire anche un asilo nido: ..parla per la prima volta la donna che ha incastrato il cervello degli attentati di Parigi. 3-Niger. A Diffa 150 mila rifugiati terrorizzati ..da Boko Haram. ( L'intervista a Giacomo Zandonini ) ..4-Commercio internazionale. Ritorno sulla firma del Tpp, l'accordo di libero scambio tra i paesi del Pacifico..( Alfredo Somoza ) ..5-Romanzo a fumetti: “ caravan “ la graphic novell di Michele Medda ( Maurizio Principato )
1-Morte di Giulio Regeni. Aggiornamenti e analisi. ( Laura Cappon )..2-Abaoud voleva colpire anche un asilo nido: ..parla per la prima volta la donna che ha incastrato il cervello degli attentati di Parigi. 3-Niger. A Diffa 150 mila rifugiati terrorizzati ..da Boko Haram. ( L'intervista a Giacomo Zandonini ) ..4-Commercio internazionale. Ritorno sulla firma del Tpp, l'accordo di libero scambio tra i paesi del Pacifico..( Alfredo Somoza ) ..5-Romanzo a fumetti: “ caravan “ la graphic novell di Michele Medda ( Maurizio Principato )