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Addio agli accordi sul clima e all'Oms, torna la pena di morte.
Mercoledì 22 gennaio i quotidiani analizzano l'impatto dei decreti introdotti da Trump sull'economia europea, con le voci da Davos di Von der Leyen e Zelensky. A casa nostra la politica si interroga sul futuro della ministra Santanché - fuori o dentro il Governo dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio? - mentre le pagine economiche raccontano la giungla degli affitti nelle grandi città.
Oggi parleremo di politica con il commento di @MarioAjello sul destino che attende il movimento 5stelle e soprattutto il suo leader l'ex premier Conte, quindi con l'analisi di @LorenzoVita ci sposteremo su un altro fronte di guerra quello mediorientale dove sono rimasti feriti 5 soldati italiani, quindi voliamo in America con il commento di @AnnaGuaita sul ministro alla giustizia di Donald Trump che continua ad avere qualche guaio con la sua materia e con una grave accusa, per la cronaca l'inviata @ClaudiaGuasco ci parla del caso Regeni e di un video drammatico mostrato al processo contro quattro 007 egiziani.
Quando sono trascorsi 8 anni dalla scomparsa di Giulio Regeni, emerge una testimonianza scioccante. Un racconto drammatico degli ultimi giorni del giovane ricercatore friulano, una testimonianza diretta delle torture subite e della detenzione nella struttura carceraria degli apparati di sicurezza egiziani al Cairo.
La questione dei migranti in Albania continua a tenere banco e adesso anche Musk appoggia il governo italiano e attacca i giudici del tribunale civile di Roma. Ma che strano mondo stiamo vivendo? Inauguriamo anche la rubrica linea a Baku svelandovi retroscena e prime impressioni della 29 conferenza Onu sul clima. E poi parliamo dell'inquinamento in Pakistan, dell'educazione ambientale in Sardegna e delle novità sul caso Regeni. INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:41 - La questione dei migranti in Albania adesso interessa persino Elon Musk00:08:15 - Alcune precisazioni su Elon Musk00:10:45 - Linea a Baku: I retroscena di Cop29 00:16:26 - In Pakistan non si può più uscire di casa per l'inquinamento00:20:54 - Le novità sul caso RegeniFonti e articoliIscriviti alla newsletter
Nuova udienza a Roma nell'ambito del processo sull'omicidio di Giulio Regeni. Davanti alla Prima Corte d'Assise si sono susseguite le testimonianze degli investigatori dello Sco e del Ros.
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione: - Teheran attende il contrattacco di Israele- Rogo alla Borsa di Copenaghen, evacuato Parlamento- Ex Ambasciatore italiano al Cairo in aula al processo Regeni- Mirafiori, cassa integrazione per 2mila lavoratori- Arrestati tre funzionari dell'Agenzia delle Entrate- Bimbi maltrattati in asilo nido, arrestata maestra nel milanese- A Olimpia accesa fiamma dei Giochi- Anas, con il Piano Neve 2023/24 oltre 12 mila interventi- Previsioni 3B Meteo 17 Aprilemrv
Monica Guerzoni parla del memorandum firmato al Cairo alla presenza di Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni (col caso Regeni che resta in sospeso). Giuseppe Sarcina spiega perché adesso il tempo per l'Ucraina inizia a correre molto più veloce rispetto a quello di Mosca. Irene Soave racconta delle difficoltà che troppe donne (anche alcune molto famose) continuano ad avere nel conciliare i loro tempi di vita.I link di corriere.kr:Firmata l'intesa fra Ue ed Egitto. Meloni-Schlein, scontro su RegeniPutin rieletto in Russia: cosa (non) cambierà alla corte dello zarLa supercampionessa Laura Kenny si ritira: «Fatico a lasciare a casa i figli per le gare»
Meloni da Al Sisi, firmati accordi sui migranti. “Nulla cambia su Regeni”.
A cura di Daniele Biacchessi Al palazzo presidenziale di Eliopoli, a est del Nilo, in una tranquilla domenica di marzo si presentano Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen e altri quattro capi di governo o di Stato della Ue (Grecia, Cipro, Austria e Belgio). Si portano a casa da Al Sisi la promessa di fermare gli sbarchi e di mediare su Gaza. In cambio versano nelle casse egiziane la bellezza di 7,4 miliardi di aiuti da Bruxelles. Si tratta di quattrini di cui il leader egiziano ha un dannato bisogno, perchè si ritrova con un debito estero lievitato in poco tempo a 160 miliardi, con la sterlina egiziana che ha dimezzato il suo valore in un solo anno, con gli incassi dal canale di Suez sono messi in pericolo dagli attacchi dei ribelli Houthi. L'Ue si presenta in Egitto apparentemente compatta, tratta sui migranti , ma chiude gli occhi sui diritti umani in Egitto: l'argomento è relegato a poche righe nella dichiarazione finale. L'Ue si impegna a «promuovere la democrazia e i diritti». E terrà d'occhio i progressi egiziani, «ogni 2 anni». Meloni invece ringrazia Al Sisi «per l'ospitalità» ed evita di parlargli di Giulio Regeni, anche se il leader del Cairo è considerato il responsabile dei depistaggi a favore dei 4 agenti della National Security, imputati in Italia in contumacia per l'omicidio del ricercatore. E' realpolitik bellezza, e tu non ci puoi fare proprio niente, perché alla vigilia delle elezioni europee ogni cosa è buona per portare a casa alleanze, oltre che promesse da al Sisi mai mantenute. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Al palazzo presidenziale di Eliopoli, a est del Nilo, in una tranquilla domenica di marzo si presentano Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen e altri quattro capi di governo o di Stato della Ue (Grecia, Cipro, Austria e Belgio). Si portano a casa da Al Sisi la promessa di fermare gli sbarchi e di mediare su Gaza. In cambio versano nelle casse egiziane la bellezza di 7,4 miliardi di aiuti da Bruxelles. Si tratta di quattrini di cui il leader egiziano ha un dannato bisogno, perchè si ritrova con un debito estero lievitato in poco tempo a 160 miliardi, con la sterlina egiziana che ha dimezzato il suo valore in un solo anno, con gli incassi dal canale di Suez sono messi in pericolo dagli attacchi dei ribelli Houthi. L'Ue si presenta in Egitto apparentemente compatta, tratta sui migranti , ma chiude gli occhi sui diritti umani in Egitto: l'argomento è relegato a poche righe nella dichiarazione finale. L'Ue si impegna a «promuovere la democrazia e i diritti». E terrà d'occhio i progressi egiziani, «ogni 2 anni». Meloni invece ringrazia Al Sisi «per l'ospitalità» ed evita di parlargli di Giulio Regeni, anche se il leader del Cairo è considerato il responsabile dei depistaggi a favore dei 4 agenti della National Security, imputati in Italia in contumacia per l'omicidio del ricercatore. E' realpolitik bellezza, e tu non ci puoi fare proprio niente, perché alla vigilia delle elezioni europee ogni cosa è buona per portare a casa alleanze, oltre che promesse da al Sisi mai mantenute. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Putin: “l'Italia sempre vicina”. Scoppia il caso Salvini
Al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite c'è stato il terzo veto degli Stati Uniti sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Nel frattempo, perfino il World food programme ha sospeso i suoi aiuti nel nord della Striscia. Espérance Hakuzwimana, scrittrice, ci racconta del saggio Navalny contro Putin, scritto nel 2021 da Anna Zafesova, storica inviata a Mosca, sul rapporto della democrazia nel paese – anche prima della guerra in Ucraina. Rassegna stampa: L'occupazione della Palestina al vaglio della Corte internazionale di giustizia, Leila Belhadj Mohamed,
Si è aperto questa mattina davanti alla I Corte d'Assise di Roma il processo ai quattro 007 egiziani accusati di aver sequestrato, torturato e ucciso nel 2016, al Cairo, il ricercatore friulano Giulio Regeni.
Nel 2023 ci sono state nuove guerre e nuovi record di caldo, e ne abbiamo ampiamente parlato.Ma ci sono stati anche episodi o evoluzioni positive che spesso diamo per scontate e che è invece importante tenere a mente.In questa puntata speciale di News dal Pianeta Terra, con la redazione di LifeGate presentiamo le 7 belle notizie che più ci è piaciuto raccontare quest'anno.con Leila Belhadj Mohamed, Matteo Suanno, Camilla Soldati, Maurizio Bongioanni, Simone Santi, Tommaso Perrone.
La confisca del patrimonio di Ciro Cuomo, tra Bologna e Sardegna. La docufiction sul maxiprocesso Aemilia. Come i boss investono sui siti di scommesse. Il ritorno degli "scappati" tra Palermo e New York. La condanna dell'intermediario tra Matteo Messina Denaro e il suo medico. Il deputato siciliano accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. La casa confiscata al luogotenente di Nitto Santapaola diventata rifugio per donne. La 'ndrangheta nel mercato ortofrutticolo di Torino. La denuncia dell'ex nuora del boss. Il taglio alle intercettazioni e le indagini di mafia a rischio. Il rinvio a giudizio per la morte di Giulio Regeni.L'episodio con le notizie principali tra novembre e dicembre, a cura di Giulia Facheris, Francesca Palumbo, Viviana Regine e Giovanni Soini, con il commento di Andrea Giagnorio, referente di Libera Bologna.
Comincerà il 20 febbraio 2024 il processo ai quattro agenti dei servizi segreti egiziani, accusati di aver torturato e ucciso il ricercatore italiano Giulio Regeni nel 2016. Anche lo stato italiano si costituirà parte civile.Alberto Giuffrè, giornalista di SkyTg24, ci aggiorna dalla Cop28 di Dubai in merito alle reazioni alle parole di Sultan al Jaber, al limite del negazionismo.Alessandro Sahebi, giornalista esperto di disuguaglianze, ci racconta di come i forti squilibri sociali facciano perdere pubblico anche al mondo dello spettacolo e dell'arte. Rassegna stampa: Cop28, il giorno della finanza climatica: promessi più di 57 miliardi di dollari, Valentina Neri
Nuovo capitolo dell'inchiesta sull'omicidio di Giulio Regeni. Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, i quattro agenti della National Security egiziana, sono stati rinviati a giudizio per il rapimento e l'omicidio del ricercatore friulano avvenuto al Cairo nel 2016.
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione: - Cagliari, 15enne accoltellato al petto da un compagno - Filippo Turetta esce dall'isolamento - Regeni, rinviati a giudizio 007 egiziani - Due assalti a furgoni portavalori - Israele, colpiti 200 obiettivi di Hamas - Qualità della vita, si vive meglio ad Udine - Parla il gioielliere Mario Roggero dopo la condanna - Previsioni 3B Meteo 5 Dicembregtr/gsl
Inoltre, la Cassazione sull'applicabilità dell'art. 380 bis c.p.c. introdotto dalla Riforma Cartabia e il decreto del Tribunale di Milano sui riders di una nota piattaforma di Delivery.>> Leggi anche l'articolo: https://tinyurl.com/37hfm2bx>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w
La sentenza con cui la Consulta ha permesso che abbia luogo un processo che sembrava impossibile è l'ultimo segno di come una opinione pubblica informata e mobilitata può in determinate situazioni portare avanti una battaglia di verità nonostante la più smisurata sproporzione di forze. Senza arrendersi alla rassegnazione. Paola Deffendi, Claudio Regeni con Alessandra Ballerini, "Giulio fa cose", Feltrinelli Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Oggi parliamo degli 007 accusati dell'omicidio Regeni che andranno a processo, di che cos'è la Nadef e delle microplastiche che inquinano i laghi italiani. ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
(0:52)
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di Alessandro Luna | Tra gli argomenti di oggi la svolta sul processo Regeni, la polemica sulla pesca di Esselunga e la Nadef, che rimanda il Ponte sullo stretto. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Finalmente Patrick Zaki è in Italia. L'attivista è arrivato ieri pomeriggio a Malpensa: "Sono felice di essere in Italia.
A cura di Daniele Biacchessi Patrick Zaki è un uomo libero. Alla fine l'Egitto ha dovuto cedere alle pressioni italiane e lo ha graziato. Torna a Bologna senza carichi pendenti, coccolato dai suoi professori e dagli studenti della sua Università. Il volto felice ma anche stupito di Zaki appena fuori dall'ingranaggio del sistema giudiziario egiziano, fa emergere tutta la sua felicità. Fino all'ultimo non credeva alla notizia della grazia, poi ha abbracciato la sua famiglia. Ma Zaki ha avuto paura di essere stato dimenticato e di dover passare altri tre anni di carcere duro. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha escluso un baratto, una trattativa sottobanco con il caso di Giulio Regeni. "Continueremo a chiedere che si faccia luce sulla vicenda come abbiamo sempre fatto, abbiamo messo sullo stesso piano le due questioni”, assicura Tajani, ma le due vicende sono strettamente collegate e riguardano i rapporti tra Italia ed Egitto. Allora dopo la liberazione di Zaki ci vuole proprio la verità sulla morte di Regeni. E molti aspetti di quella verità già li conosciamo, grazie al lavoro della Procura di Roma. Quello di Regeni è un omicidio di Stato che coinvolge direttamente alti fnzionari dei servizi segreti egiziani con nomi e cognomi precisi, ma fino ad oggi l'Egitto si è rifiutato di collaborare con le nostre autotità giudiziari. Il processo per la morte di Giulio Regeni si dovrebbe tenere in Italia, e questo sarebbe il vero risultato che il nostro Paese potrebbe portare a casa.
A cura di Daniele Biacchessi Patrick Zaki è un uomo libero. Alla fine l'Egitto ha dovuto cedere alle pressioni italiane e lo ha graziato. Torna a Bologna senza carichi pendenti, coccolato dai suoi professori e dagli studenti della sua Università. Il volto felice ma anche stupito di Zaki appena fuori dall'ingranaggio del sistema giudiziario egiziano, fa emergere tutta la sua felicità. Fino all'ultimo non credeva alla notizia della grazia, poi ha abbracciato la sua famiglia. Ma Zaki ha avuto paura di essere stato dimenticato e di dover passare altri tre anni di carcere duro. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha escluso un baratto, una trattativa sottobanco con il caso di Giulio Regeni. "Continueremo a chiedere che si faccia luce sulla vicenda come abbiamo sempre fatto, abbiamo messo sullo stesso piano le due questioni”, assicura Tajani, ma le due vicende sono strettamente collegate e riguardano i rapporti tra Italia ed Egitto. Allora dopo la liberazione di Zaki ci vuole proprio la verità sulla morte di Regeni. E molti aspetti di quella verità già li conosciamo, grazie al lavoro della Procura di Roma. Quello di Regeni è un omicidio di Stato che coinvolge direttamente alti fnzionari dei servizi segreti egiziani con nomi e cognomi precisi, ma fino ad oggi l'Egitto si è rifiutato di collaborare con le nostre autotità giudiziari. Il processo per la morte di Giulio Regeni si dovrebbe tenere in Italia, e questo sarebbe il vero risultato che il nostro Paese potrebbe portare a casa.
Torna "La Scossa", con Francesco Delzio. Parliamo della "Scossa di Barbie". Commentiamo l'uscita nelle sale di tutto il mondo del primo "Live Action" dedicato a Barbie e i fenomeni economici, mediatici e culturali che sta generando! La mitica Barbie diventa reale: è solo un'abile e gigantesca operazione di marketing? E poi, il fenomeno Barbie sul piano economico. Torna a trovarci come ogni venerdì Roberto Arditti. La grazia a Zaki e il caso Regeni (che non si risolverà mai). Nel mese di giugno, per la prima volta in Europa, le vendite di auto elettriche hanno superato quelle delle vetture alimentate a gasolio. Il segno di un cambiamento di rotta nel mercato automobilistico? Ne parliamo in diretta con Gianluca Pellegrini, direttore della rivista Quattroruote. Gli effetti del sole sugli occhi. Oltre la moda, gli occhiali da sole rimangono un oggetto fondamentale per affrontare le vacanze. Capiamo meglio come proteggerci con la Dott. Romina Fasciani, oculista ed esperta in oftalmologia all'Ospedale Gemelli di Roma. Patrick Zaki è stato liberato. Dopo la grazia del presidente egiziano al-Sisi, lo studente egiziano dell'Università di Bologna è tornato in libertà, pur essendo stato condannato dopo un lungo processo a tre anni di reclusione. In questi anni in molti si sono battuti a suo favore, in primis Amnesty International. Ci raggiunge in diretta Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
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Zuppa di Porro. I giornali di destra esultano come alla vittoria dei Mondiali per la grazie di Zaki. Quelli di sinistra, che ne fecero con Regeni, la loro causa, fanno gli gnorri. Un po’ di sobrietà e un po’ di Chico Forti converrebbe ricordarlo ai fan di Zaki. Condannato per un reato di opinione, occorre […]
La procura di Roma ha chiesto un intervento della Corte costituzionale sulla possibilità di procedere in assenza degli imputati. Il regime di Kim Jong-un invia lavoratori nordcoreani all'estero per guadagnare valuta straniera. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International ItaliaFrancesca Gnetti, editor di Medio Oriente di InternazionaleJunko Terao, editor di Asia di Internazionale Alessandra Ballerini: https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/03/regeni-la-procura-di-roma-chiede-al-giudice-lintervento-della-consulta-la-famiglia-il-processo-inizi-prima-possibile-basta-impunita/7118876/video Corea: https://edition.cnn.com/2017/08/05/asia/north-korea-un-sanctions/index.htmlScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
Oggi ai microfoni di Sveja c'è Alessandro Bernardini.È il 99esimo giorno di sciopero della fame di Alfredo Cospito per protestare contro il regime del 41 bis.Il punto sulle indagini e il dibattito sul supporto alle neomamme dopo la tragedia avvenuta all'ospedale Sandro Pertini.Caso Regeni, la madre: “basta con il mantra della collaborazione egiziana”.Adesivi di Hitler con la maglia della Roma.Parliamo ancora di elezioni regionali e di strani sottosopra nelle candidature.Un vigile su sei a Roma è "inidoneo". Si lavora in ufficio.Roberto Fiore su assalto alla CGIL:” Mi ricordo di avere detto: 'oh, non famo reati'".Ancora violenza contro le donne.Arco di Travertino: picchiata in strada e le altre storie di Roma
Una finestra sui fatti del giorno per andare oltre le notizie. Il direttore Alessandro Sallusti dà voce ai contenuti editoriali di Libero con un extra-editoriale in formato podcast.
Sono passati 7 anni dal 25 dicembre 2016 quando il ricercatore italiano di Cambridge, Giulio Regeni, fu rapito, torturato e ucciso in Egitto. Il ministro degli Esteri Tajani dice che ora l'Egitto è pronto a collaborare, ma finora non ha risposto neanche alle minime richieste di collaborazione.Espérenace Hakuzwimana, scrittrice, ci racconta di Senza Respiro, il libro di David Quammen. è il seguito ideale di Spillover, il libro che anticipava i rischi di pandemie globali causate dal salto di specie di virus da animali a uomini.Puoi scriverci alla mail podcast@lifegate.it e trovare tutti gli approfondimenti sul sito di LifeGate.
Si parla di Csm e destra; di Giulio Regeni; del Papa sull'omosessualità; di obbligo scolastico a 18 anni
In questo episodio:- Le associazioni ambientali disertano la Conferenza sul clima di Sharm el-Sheikh. Vietate le manifestazioni e silenzio assoluto su Regeni, Zaky e Alaa Abdel Fattah, in pericolo di vita. Di Bruna Sironi- Rwanda: il metodo Kagame contro Fbi e Interpol. Di Raffaello Zordan- La nuova edizione di novembre di Nigrizia: "Ombre algerine, paese inquieto". Il titolo di copertina spiegato dal direttore Giuseppe Cavallini
Il premier Draghi ha siglato un accordo da 9 miliardi di metri cubi l'anno con Algeri e da 3 con il Cairo, che non collabora alle indagini italiane sulla morte di Regeni. L'obiettivo è liberarsi il più in fretta possibile dalla dipendenza dalla Russia: Federico Fubini spiega cosa manca per l'embargo verso Mosca e le prossime mosse del governo sulle nuove forniture. Che per gli ambientalisti sono un'occasione persa nella lotta al cambiamento climatico.Per altri approfondimenti:- Quanto costa il gas da Algeri: il contratti e lo sconto del 20%. La quota che manca? Con i rigassificatori https://bit.ly/3JJyy3e- Gas, nuovo accordo con l'Egitto: l'Italia accelera per tagliare le forniture dalla Russia https://bit.ly/38L93lr- Gas russo, ma davvero rinunciare alle forniture di Mosca avrebbe costi insopportabili per l'Ue https://bit.ly/3M6vsbj
Ucraina: i separatisti sparano contro un villaggio nel Donbas. Afghanistan: bambino in un pozzo lotta contro il tempo. Grecia: Incendio su traghetto italiano con 288 persone a bordo. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici
Ucraina: i separatisti sparano contro un villaggio nel Donbas. Afghanistan: bambino in un pozzo lotta contro il tempo. Grecia: Incendio su traghetto italiano con 288 persone a bordo. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici
Luca Cari, Virgina Piccolillo"Apnea"Costa Concordia, 8 vigili del fuoco e l'impresa mai raccontataMondadorihttps://www.mondadori.it/“Siamo finalmente saliti in cima alla nave, ma non è facile starci. La nave dà grossi scossoni e restare in piedi sulla murata liscia come una lastra di ghiaccio è complicato. Il rumore del ferro che striscia contro la roccia è un gemito che dice tutto. La nave sta andando a fondo. Non so che fine faremo.” Albi. Andre. Bartolo. Beppe. Bronco. Lallo. Massi. Trap. Sono i soprannomi degli otto pompieri saliti a bordo della Costa Concordia mentre imbarcava acqua dopo un inchino suicida a soli novanta metri dall'isola del Giglio, all'altezza degli scogli della Gabbianara. Era il 13 gennaio 2012, ultima tappa della crociera “Profumo d'agrumi”. In Apnea, per la prima volta, la tragedia della Concordia viene raccontata dalla viva voce di chi ha strappato a morte certa centinaia di persone ferite, intrappolate, smarrite e in molti casi abbandonate a loro stesse durante le manovre di evacuazione. Nessuno di quei vigili del fuoco altamente specializzati vuole oggi sentirsi chiamare eroe, perché chi fa quel mestiere è allenato nel corpo e nella mente ad affrontare situazioni drammatiche e lo vive come la normalità. Eppure leggendo le gesta di questi uomini, resi ciechi dal buio della notte e frustati dal mare mosso, è evidente che hanno compiuto qualcosa di eccezionale, di totalmente al di fuori della norma. Mentre l'enorme scafo della Concordia scivolava verso il fondo del mare con scricchiolii e spaventosi tonfi, in completo blackout e inclinata sul lato di dritta, i nove pompieri hanno dato anima, cuore e braccia per individuare e soccorrere tutti i sopravvissuti che non erano riusciti a mettersi in salvo dopo l'ordine di abbandonare la nave. Sempre in squadra, lavorando senza tregua, senza rifiatare un solo istante, ricorrendo anche alla fantasia di fronte agli ostacoli imprevedibili, trascinando di peso persone immobilizzate e terrorizzate, Albi, Andre, Bartolo, Beppe, Bronco, Lallo, Massi, Trap hanno soccorso, aiutato e liberato gli involontari prigionieri del disastro nautico, fermandosi solo quando il loro comandante ha decretato la fine dell'operazione. A distanza di dieci anni dall'evento gli otto co-protagonisti, insieme al loro comandante, svelano cosa è successo veramente dentro le viscere della Costa Concordia, una città galleggiante che trasportava oltre quattromila persone fra passeggeri e personale di bordo. Un racconto corale coinvolgente, emozionante, tremendamente vero, che fino a ora è rimasto silenziosamente custodito soltanto nei loro cuori, in un'apnea della memoria.Luca Cari è responsabile della comunicazione in emergenza del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Per l'inchiesta "Noi pompieri nel barcone dell'orrore" ha vinto il Premio giornalistico "Giustizia e Verità" Franco Giustolisi 2016. Ha inoltre pubblicato Mai più Concordia (2014), Non sono Dio (2014) e Maledetto Appennino (2017). È subito intervenuto per la tragedia della Concordia e nel 2014 gli è stata conferita l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica. In quei mesi, per i suoi tre figli, Pier Francesco, Andrea e Benedetta, fu a lungo un disperso che a volte tornava a casa.Virginia Piccolillo è giornalista del "Corriere della Sera", autrice di programmi televisivi e docufilm, sceneggiatrice (vincitrice del Festival del Cinema di Salerno). Il suo documentario "Fides - Il Coraggio della Dignità" ha aperto il Prix Italia. Commentatrice televisiva, insegna cronaca giudiziaria al master di giornalismo di Rcs Academy ed è componente della giuria del Premio giornalistico "Giustizia e Verità" Franco Giustolisi. Ha seguito come inviata numerosi eventi di cronaca, in Italia e all'estero, dall'omicidio Regeni al Cairo alle principali catastrofi come i terremoti e la Costa Concordia. Dall'Apnea la tirano fuori il marito e due figli di cui va fiera: Valentina e Angelo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Afghanistan: svolta nei colloqui intraafghani, o meglio le delegazioni governo e talebani dopo settimane si incontrano (copertina). Israele e Palestina: i palloni fumanti. Hong Kong: arrestati cinque dirigenti di un giornale. Bene il summit Biden, Putin ma le tensioni restano. Il Guardian: gli ultimi messaggi di Regeni su Facebook prima di morire dimostrano che non era una spia come sostiene l'Egitto Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli in collegamento da Kabul.
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Mali: ex golpista prende il potere dopo l'arresto del presidente. “Per favore salvatelo”, supplicano i genitori del blogger arrestato sul volo della Rayan intanto l'Europa sanziona la Bielorussia. Israele e Palestina: Il segretario di Stato americano in visita. Afghanistan: secondo il NY Times, i soldati americani si ritireranno entro luglio. Colombia: tra gas lacrimogeni e pietre, mamme in prima linea nelle proteste. Caso Regeni: giudice italiano ha chiesto che 4 funzionari della sicurezza egiziana vengano processati Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Esperta delle Nazioni Unite chiede un'azione urgente per porre fine alla pandemia di femminicidio e violenza contro le donne (copertina). Stati Uniti: Janet Yallen, prima donna eletta a dirigere il Tesoro. Bielorussia: La marcia della saggezza a Minsk. Biden menziona la “soluzione dei due stati” (Israele e Palestina) nella prima telefonata con il re Giordano. Gaza dichiara il disastro sanitario. Arrestato all'aeroporto di Baghdad il capo amministrativo dell'Isis. Turchia: riprende oggi il processo Khashoggi. Obiettrice di coscienza israeliana rilasciata dalla detenzione. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin