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Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCDopo i primi successi di Nasser, in Medio Oriente riprese vigore il Panarabismo. Ma fu una fiammata di breve durata, come dimostrò la Guerra dei sei giorni.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Nella prima lettura continua la storia di Mose: Mosè, lasciato l’Egitto, si ritira nel deserto, dove rimane a servizio di Ietro, sacerdote di Màdian, diventandone anche il genero. Si reca nel deserto fino al monte Oreb a pascolare il gregge del suocero, quando nota una cosa strana: un roveto che arde senza consumarsi. Vuole avvicinarsi per osservare questo fenomeno, ma viene trattenuto da una voce che lo chiama per nome: “Non avvicinarti… lèvati i sandali… poiché il suolo su cui tu stai è una terra santa… Sono il Dio dei tuoi padri… Ho udito il grido degli Israeliti… io stesso ho visto l’oppressione con cui gli Egiziani li tormentano… Ora va! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire il mio popolo dall’Egitto”. Mosè, dinanzi a questa proposta e missione, rimane sconcertato… ma la voce di Dio insiste: “…quando avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte”. Ogni vocazione sgomenta e getta nel turbamento… ma come Dio ha dato certezza della riuscita a Mosè, così la dà anche a noi, se sappiamo obbedire alla sua voce. Però il Signore vuole anime docili, pronte a fidarsi di Lui. Gesù, nel breve brano evangelico, ringrazia il Padre perché agli umili di cuore rivela i misteri più profondi del suo essere e della vita. Ognuno di noi ha una chiamata, una vocazione, a realizzare • in noi e in quanti ci sarà concesso di incontrare nella vita • il piano di salvezza del Signore. Nulla avviene a caso, come nulla è avvenuto a caso nella vita di Mosè. Sia il nostro impegno quello di essere di aiuto ai fratelli nel cammino spirituale, con l’esempio della vita e la testimonianza della parola.
Per supportarmi:Patreon:www.patreon.com/storiadiromaPayPal:matt10488@hotmail.itDopo la sconfitta di Farsalo subita da Pompeo, quest'ultimo decise di fuggire verso L'Egitto sperando di ottenere l'appoggio del giovane re Tolomeo. I presupporti vi erano tutti ma non andò come pensò il generale romano.Support this podcast at — https://redcircle.com/storia-di-roma8273/exclusive-contentAdvertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
Massimo Capuani"In cammino con la Bibbia"Una guida illustrata ai luoghi dell'Antico TestamentoInterlinea Edizioniwww.interlinea.comTutti noi ricordiamo le figure e le straordinarie vicende dell'Antico Testamento: Adamo ed Eva e il Paradiso Terrestre, Noè e il Diluvio Universale, la chiamata di Dio ad Abramo, Mosè e il passaggio del mar Rosso, la sfida di Davide al gigante Golia. Spesso però ci è difficile collocarle dal punto di vista geografico e storico. È ciò che fa l'autore, accompagnandoci in un interessante itinerario nella storia e nella geografia dei luoghi della Bibbia. Con un ricco apparato di immagini tratte da opere d'arte dell'antichità, fotografie dell'autore e dettagliate piantine che ci guidano nella Mezzaluna Fertile, la regione che ha visto nascere e fiorire le civiltà più antiche e che fa da sfondo alle vicende del Vecchio Testamento.Con una nota di Pierbattista Pizzaballa e più di 200 illustrazioni «Il Signore disse ad Abramo: “Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra”. Allora Abramo partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abramo aveva settantacinque anni quando lasciò Carran. Abramo dunque prese la moglie Sara, e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso il paese di Canaan». (Genesi 12,1-5)«Allora il Signore disse ad Abramo, dopo che Lot si era separato da lui: “Alza gli occhi e dal luogo dove tu stai spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l'oriente e l'occidente. Tutto il paese che tu vedi, io lo darò a te e alla tua discendenza per sempre. Renderò la tua discendenza come la polvere della terra: se uno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti». (Genesi 13,14-16)Massimo Capuani, laureato in Fisica e Master in Business Administration, nonostante gli impegni di natura professionale nel mondo dell'industria e della finanza d'impresa ha sempre coltivato il suo interesse per le civiltà del Mediterraneo, dell'Antico Oriente e dell'Asia Centrale e per le loro testimonianze storiche, artistiche e spirituali. Ha pubblicato, tra l'altro, Monte Athos. Le fondazioni monastiche, un millennio di spiritualità e arte ortodossa (Jaca Book, Milano 1997; con edizione francese, tedesca e greca); Egitto copto (Jaca Book, Milano 1999; con edizione francese e americana); In cammino con la Bibbia (Arta, Genova 2021).Ha collaborato con il Pontificio Istituto Orientale di Roma, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani e il Dipartimento di Archeologia dell'Architettura del Politecnico di Milano. È intervenuto in diversi incontri di studio e ha scritto numerosi articoli su periodici di viaggi e di spiritualità. Nel 2022 ha ricevuto il premio Montale Fuori di Casa per la sezione Homo Viator.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Nel brano che ci viene proposto oggi, il vecchio Giacobbe termina i suoi giorni. Una morte circonfusa di mistero, ma anche di tanta luce. Egli viene riunito ai suoi antenati. Non c’è ancora la luce di Cristo che fa pensare alla risurrezione, ma Giacobbe, con gli altri Patriarchi, aspetta quel momento felice in cui la morte sarà vinta proprio dall’Autore della vita. La morte è sempre un grande mistero… la Bibbia ce la presenta come un passaggio: andare incontro al Signore. È anche il momento dei grandi messaggi, che dovrebbero perpetuare la memoria dei padri. Raccomandazioni, consigli, dettati sul letto di morte, sono come un’eredità preziosa che, mentre mantiene viva la memoria, spinge a far rivivere nelle scelte dei figli le gesta virtuose degli antenati e costituisce un legame che fa parte della nostra storia. La scomparsa di Giacobbe getta un grande timore nell’animo dei suoi figli, colpevoli di aver venduto schiavo il fratello Giuseppe per una insana invidia. Questi li rassicura con animo mite e pieno di affetto, interpretando la loro indiscussa cattiveria come una permissione del Signore per i suoi fini, che si sono manifestati nella grande carestia. Verrà il momento in cui il popolo israelita lascerà l’Egitto per ritornare nella terra di Canaan. Allora anche i resti mortali di Giuseppe riceveranno sepoltura nel sepolcro di famiglia, vicino ad Abramo, Isacco, Sara… e al padre Giacobbe. Nel brano del Vangelo, Gesù esorta i suoi discepoli a mantenersi fedeli alla sua parola e al suo insegnamento. La predicazione del Regno attirerà loro persecuzioni e incomprensioni, a volte anche prigionia e morte. Egli li rassicura: non temete chi ha il potere di uccidere il corpo; temete invece chi può far perire l’anima e il corpo. Ogni vita umana vale più dei passeri. E un incoraggiamento ancora più forte: chi mi avrà confessato presso gli uomini, sarà da me riconosciuto dinanzi al Padre mio. Vivere in questa fiducia significa dare pace e serenità al nostro spirito. Qualunque sia la mia situazione, io valgo più di tanti passeri… Ti ringrazio, Signore, della tua paterna e… materna tenerezza!
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCNel 1948 scoppiò la prima Guerra arabo-israeliana, rapida e drammatica; e pochi anni dopo, nel mondo arabo salì alla ribalta un nuovo leader, Nasser.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.
Idolatria di Giuda sotto Roboamo e conseguente invasione del re d'Egitto.
®Quella in Sudan è una guerra di cui si parla troppo poco e che sta segnando profondamente l'Africa nord-orientale. Fin dal suo inizio nell'aprile del 2023, centinaia di migliaia di cittadini sudanesi si sono riversati nei paesi confinanti, scappando da un conflitto che ha sconvolto il paese per la sua particolare violenza, causando gravi carestie e una crisi umanitaria senza precedenti.L'Egitto, in particolare, ospita il maggior numero di rifugiati: se ne contano circa un milione e duecento mila. Mentre l'Unione Europea riversa miliardi di euro nelle casse del governo egiziano per affrontare l'emergenza, un'inchiesta della Piattaforma dei Rifugiati ha rivelato abusi e deportazioni arbitrarie da parte dell'esercito egiziano. I sudanesi in Egitto, sono in una posizione delicata: sono bloccati in un limbo, senza poter tornare a casa e in un paese che speravano potesse dare conforto e sicurezza, ma che invece si è rivelato un luogo inospitale. Attraverso le storie di Ommaima, Ghofran, Samia, Sadik e Mazen voglio portare luce su un popolo dimenticato. Per tutelare l'incolumità degli autori del Laser, il loro nome non viene reso noto.Prima emissione: 14 marzo 2025
Dalla voce di Bruna Sironi, il racconto di un conflitto che rischia di finire con la divisione del Paese in mano a due poteri violentiLa marcia globale per Gaza si ferma in Egitto: il racconto di Alessandra Fabbretti"Aria di golpe in Camerun”: Kamto accusa Biya, lo scontro elettorale si infiamma. Di Brando Ricci
Ogni volta che il Medio Oriente si accende, l'Europa paga il conto.Questa volta il fronte non è solo militare, è anche energetico: – Israele ha colpito due impianti strategici del gas iraniano – lo Stretto di Hormuz - Prezzo del petrolio – e in risposta, sono stati spenti giacimenti chiave per Egitto e GiordaniaTradotto: meno offerta, stessa domanda = prezzi più alti.E lo abbiamo già vissuto. Molto recentemente : Quando la Russia ha invaso l'Ucraina
Secondo il rapporto Svimez 2024, l’Italia registra nuovamente un divario di crescita rispetto all’Eurozona: il Pil nazionale è cresciuto solo dello 0,7%, contro una media UE del +1%. A sorprendere è il Mezzogiorno, che ha registrato una crescita dell’1%, superiore a quella del Centro-Nord (+0,6%) e della media italiana. In particolare, si distinguono Sicilia (+1,5%) e Campania (+1,3%). Il Centro rimane comunque la macro-area trainante a livello cumulato: dal 2022 al 2024 ha registrato una crescita del 9,8%, contro l’8,6% del Sud e il 5,6% del Centro-Nord. Il Mezzogiorno ha beneficiato in modo rilevante degli investimenti pubblici e del Pnrr, che hanno inciso per 0,6 punti percentuali sulla crescita dell’area, contro 0,4 punti nel resto del Paese. Il motore della crescita nel Sud è stato il settore delle costruzioni (+3%) e i servizi (+0,7%), mentre l’industria ha mostrato una certa tenuta (+0,1%) rispetto alla leggera flessione nel Centro-Nord (-0,2%). L’agricoltura invece ha performato peggio (+0,5% contro +2,9%). Gli investimenti pubblici hanno toccato i 45 miliardi, metà dei quali mobilitati dai Comuni. Tra le regioni in calo figurano Molise (-0,9%), Calabria (-0,2%), Liguria (-0,5%) e Veneto (-0,4%). Il commento è di Luca Bianchi, direttore Svimez.Assolombarda, Alvise Biffi eletto Presidente: “Ripensare l’impresa”L’Assemblea Privata di Assolombarda ha eletto Alvise Biffi come nuovo Presidente per il quadriennio 2025-2029, insieme ai Vicepresidenti che comporranno il Consiglio di Presidenza. Nel suo primo intervento ufficiale, Biffi ha delineato una visione chiara per il futuro dell’impresa: aumentare la produttività ripensando i modelli industriali. Al centro della sua strategia l’integrazione dell’intelligenza artificiale, ancora scarsamente adottata in Italia secondo Istat, solo l’8% delle aziende la utilizzava nel 2023 e l’urgenza di colmare il divario con le regioni tedesche più avanzate in termini di ricerca e sviluppo. Innovare, per Biffi, significa anche affrontare il cambiamento nel mercato del lavoro: il 40% degli annunci nella zona Assolombarda riguarda profili ad alta qualificazione impattati dall’IA, ma permane un forte mismatch tra domanda e offerta. Quasi la metà delle imprese ha difficoltà a trovare figure chiave come esperti digitali, energy manager o progettisti green. Altro tema cardine: l’energia. Con costi europei molto più alti rispetto a USA e Cina, Biffi propone di sganciare il prezzo dell’elettricità da quello del gas naturale e spingere sulle rinnovabili fino a coprire il 50% del mix elettrico. Nel medio periodo, secondo il presidente, servirà puntare anche sul nucleare di nuova generazione e sui gas verdi, come il biometano e l’idrogeno, per decarbonizzare i settori industriali più energivori. Interviene proprio Alvise Biffi, presidente di Assolombarda.Volare con il mondo in guerra: le rotte off limits, i rischi e le nuove tratte per evitare i missiliL’escalation del conflitto tra Israele e Iran ha ridisegnato le rotte del traffico aereo internazionale. Le compagnie evitano sempre più frequentemente gli spazi aerei considerati ad alto rischio per via di possibili attacchi missilistici, ma in assenza di un’autorità globale che imponga regole comuni, le decisioni sono frammentate: ogni Stato stabilisce se e quanto tenere aperto il proprio cielo, spesso per ragioni economiche. Ne derivano paradossi operativi, come il sorvolo dell’Afghanistan classificato a rischio inferiore rispetto all’Iran pur essendo area instabile. Le alternative attuali si dividono in due direttrici: a nord, passando dal Mar Caspio e Afghanistan; a sud, attraversando Egitto, Mar Rosso e Arabia Saudita. Ma anche rotte un tempo neutre, come Cipro o il sud della Turchia, sono ora oggetto di attenta valutazione. La mancanza di informazioni ufficiali condivise costringe le compagnie a valutazioni autonome, facendo affidamento sulle raccomandazioni di Paesi come USA, Regno Unito o Germania. Le conseguenze economiche sono pesanti: rotte più lunghe comportano più ore di volo, più carburante e maggiori costi operativi, in un contesto in cui il prezzo del petrolio è in crescita (Brent +8% in pochi giorni). Tutto ciò si traduce in una pressione ulteriore sui margini delle compagnie, proprio mentre il settore stava cercando di riprendersi. Il commento è di Andrea Giuricin, docente di Economia dei Trasporti, Università Bicocca di Milano.
Tutankhamon è oggi un mito, un'icona al pari di Giulio Cesare, Napoleone o Kennedy, ma il più celebre dei faraoni potrebbe condividere con questi e altri potenti anche l'ipotesi secondo cui sarebbe stato vittima di un complotto. Tutankhamon fu forse il meno importante dei faraoni dell'Egitto: forse proprio per questo qualcuno avrebbe voluto assassinarlo? Un'indagine forense su un mistero antico di 3000 anni!Una produzione Think about Science: thinkaboutscience.comCon: Massimo Polidoro e Giulio Niccolò Carlone; Video editing: Elena Mascolo, Fotografia: Claudio Sforza; Musiche: Marco Forni; Logo e animazioni: Zampediverse; Social - Comunicazione: Giacomo Vallarino - Grafiche: Roberta Baria; Distribuzione audio: Enrico Zabeo; Titoli: Jean SevillaLEGGI la mia graphic novel: "Figli delle stelle" (con Riccardo La Bella, per Feltrinelli Comics): https://amzn.to/47YYN3KLEGGI: "Sherlock Holmes e l'arte del ragionamento" (Feltrinelli), il mio ultimo libro: https://amzn.to/3UuEwxSLEGGI: "La meraviglia del tutto" l'ultimo libro di Piero Angela che abbiamo scritto insieme: https://amzn.to/3uBTojAIscriviti alla mia NEWSLETTER: L' "AVVISO AI NAVIGANTI": https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantiAderisci alla pagina PATREON, sostieni i miei progetti e accedi a tanti contenuti esclusivi: /massimopolidoroScopri i miei Corsi online: "L'arte di Ragionare", "Psicologia dell'insolito", "L'arte di parlare in pubblico" e "l'Arte del Mentalismo": https://www.massimopolidorostudio.comPER APPROFONDIRELe musiche sono di Marco Forni e si possono ascoltare qui: https://hyperfollow.com/marcoforniLEGGI i miei libri: "Sherlock Holmes e l'arte del ragionamento": https://amzn.to/3UuEwxS"La meraviglia del tutto" con Piero Angela: https://amzn.to/3uBTojA"La scienza dell'incredibile. Come si formano credenze e convinzioni e perché le peggiori non muoiono mai": https://amzn.to/3Z9GG4W"Geniale. 13 lezioni che ho ricevuto da un mago leggendario sull'arte di vivere e pensare": https://amzn.to/3qTQmCC"Il mondo sottosopra": https://amzn.to/2WTrG0Z"Pensa come uno scienziato": https://amzn.to/3mT3gOiL' "Atlante dei luoghi misteriosi dell'antichità": https://amzn.to/2JvmQ33"La libreria dei misteri": https://amzn.to/3bHBU7E"Grandi misteri della storia": https://amzn.to/2U5hcHe"Leonardo. Genio ribelle": https://amzn.to/3lmDthJE qui l'elenco completo dei miei libri disponibili: https://amzn.to/44feDp4Non perdere i prossimi video, iscriviti al mio canale: https://goo.gl/Xkzh8ARESTIAMO IN CONTATTO:Ricevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantie partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Patreon: massimopolidoroCorsi: massimopolidorostudio.comInstagram: @massimopolidoroPagina FB: Official.Massimo.Polidoro X: @massimopolidoro Sito: http://www.massimopolidoro.comQuesta descrizione contiene link affiliati, il che significa che in caso di acquisto di qualcuno dei libri segnalati riceverò una piccola commissione (che a te non costerà nulla): un piccolo contributo per sostenere il canale e la realizzazione di questi video. Grazie per il sostegno!
Cosa c'è dietro l'attacco senza precedenti di Israele all'Iran? E cosa dobbiamo aspettarci adesso? La Global March to Gaza si è arenata in Egitto, fra repressione, arresti e la sensazione amara di una marcia finita prima di cominciare. Ma forse la protesta si sposterà e basta. Infine si è conclusa la conferenza ONU sugli oceani, fra passi in avanti sul Trattato sull'Alto Mare, ma con ancora diversi nodi importanti che restano irrisolti.INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:41 - La situazione fra Israele e Iran00:14:57 - La Marcia su Gaza è finita prima di iniziare?00:23:55 - Come è andata la Conferenza Onu sugli oceaniFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/israele-iran-conflitto/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw
Inauguriamo questa nuova serie con la Pasticceria Mourad, la miglior pasticceria araba d'Italia ed un vero e proprio vanto egiziano a MilanoIscriviti qui alla nuova newsletter Qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"
Migliaia di persone dal Nordafrica e da tutta Europa stanno arrivando in Egitto per marciare fino al valico di Rafah, al confine con Gaza, per chiedere la fine dell'assedio umanitario da parte di Israele. Ma l'Egitto sta bloccando e rimpatriando molti degli attivisti arrivati. È precipitato ieri un aereo decollato dall'India e diretto nel Regno Unito: pochi secondi dopo il decollo si è schiantato su un edificio, e già 204 corpi sono stati recuperati.Ma quanto impatta l'intelligenza artificiale? Sono molti i fattori da tenere in considerazione, il primo dei quali è la differenza tra l'impatto locale e l'impatto globale che aiuta a capire il reale costo ambientale. Marina Pierri, direttrice artistica del Festival delle serie tv, ci racconta di Maschi veri, la versione italiana della serie che mette al centro la decostruzione maschile Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it. Rassegna stampa: Ma alla fine, quanto consuma questa intelligenza artificiale?, Maurizio Bongioanni
1) Disastro aereo in India. Più di 290 persone sono morte dopo che un aereo si è schiantato poco dopo il decollo da Ahmedabad, diretto a Londra, ed è caduto su uno studentato universitario di medicina. 2) Il lungo effetto della fame come arma di guerra. Affamare i bambini nei primi mesi di vita avrà effetti per il resto della loro vita. A Gaza anche oggi altre 26 persone sono state uccise mentre aspettavano aiuti. (Nicoletta Dentico) 3) La March To Gaza si ferma al Cairo. Decine di attivisti arrivati in Egitto da tutto il mondo per marciare verso Rafah e chiedere la fine del genocidio fermati e deportati dalle autorità egiziane. (Laura Cappon) 4) A pochi giorni da un nuovo round di colloqui tra Iran e Stati Uniti sul nucleare, Trump fa marcia indietro e ritira il personale dalle ambasciate in medio oriente, mentre Israele sarebbe pronto ad attaccare Teheran. (Roberto Festa) 5) Guerre, cambiamenti climatici e insicurezza alimentare: 122 milioni di persone nel mondo sono stati costretti a lasciare le loro case. (Filippo Ungaro - UNHCR) 6) A 5 anni dalla Brexit, Spagna e Regno Unito trovano un accordo su Gibilterra. Uno dei pochi punti dei negoziati che era ancora in sospeso. (Giulio Maria Piantadosi) 6) World Music. Dalla Colombia l'ultimo album di Julian Mayorga: un manifesto elettronico contro l'omologazione dei suoni e della lingua. (Marcello Lorrai)
Il segreto perduto di Karnak è il manoscritto degli dei, un testo leggendario ricettacolo di un potere antico, che potrebbe riscrivere la storia dell'umanità. Nel cuore di Luxor, tra le colonne ciclopiche e i geroglifici scolpiti nel tempo, il Tempio di Karnak continua a svelare misteri che sfidano la nostra comprensione. Recentemente, una missione archeologica franco-egiziana ha riportato alla luce un tesoro nascosto li da moltissimo tempo: un vaso di ceramica contenente anelli amuleti e statuette corate risalenti alla xxv Dinastia, un'epoca di rinascita per l'antico Egitto. Ma tra i reperti rinvenuti, si mormora altresì della presenza di un antico manoscritto, un segreto perduto, un manoscrittoche potrebbe contenere conoscenze perdute, formule arcane e forse indicazioni su portali verso altri mondi. Alcuni sostengono che si tratti del leggendario "Libro di fondazione dei templi per gli Dei della prima Enneade" attribuito a Imhotep, l'architetto divino. Ma altri parlano di un manoscritto sconosciuto fino a questo momento che conterrebbe la prova che gli antichi egizi fossero in possesso di conoscenze molto più avanzate rispetto a quelle che gli vengono attribuite. Preparatevi per un viaggio attraverso il tempio di Karnak e uno dei suoi più grandi misteri. L'Inspiegabile Podcast è una serie originale ideata, scritta e condotta da Luca Parrella. Produzione e Sound Design di Matteo D'Alessandro https://www.matteodalessandro.com Ascoltala su YouTube o su tutte le principali piattaforme di musica e Podcast Seguimi anche sui social
Quando si parla di Medio Oriente, le opinioni che tendono a prevalere – anzi, forse addirittura ad uniformarsi – sono quelle che, in maniera sostanzialmente trasversale, ci spiegano che la pace in Terra Santa diventerà una realtà soltanto il giorno in cui Israele accetterà la presenza di uno Stato palestinese ai suoi confini. E se diplomazie, università e media insistono su questo tasto con tanta convinzione, sarebbe sconsiderato non prestare, alle loro argomentazioni, tutta l'attenzione che indubbiamente meritano. A voler essere però storicamente precisi, bisogna pure riconoscere che, in origine, i primi a ragionare in termini di “due stati e due popoli”, sono stati proprio gli Israeliani, i quali, fin dal 29 novembre del 1947, accettarono la Risoluzione 181 dell'ONU che prevedeva la spartizione del territorio palestinese fra due istituendi Stati: uno ebraico, l'altro arabo, con Gerusalemme sotto controllo internazionale. Il rifiuto di questo Piano da parte del mondo arabo condurrà – come noto – allo scoppio della prima guerra arabo / israeliana del 1948. Ed a questo proposito, ricordiamo che le truppe di Egitto, Siria, Libano, Transgiordania e Iraq invasero Israele proprio il giorno dopo la sua nascita ufficiale: il 15 maggio 1948. Passano gli anni (e sono anni insanguinati da entrambe le parti), ma, nel luglio del 2000 – anfitrione il presidente Clinton – a Camp David l'allora premier israeliano Ehud Barak mostra di credere ancora alla soluzione dei “due stati”, offrendo a Yasser Arafat uno Stato palestinese su oltre il 94% della Cisgiordania, tutta Gaza e con capitale a Gerusalemme Est. Una soluzione decisamente favorevole che, tuttavia, il Rais sorprendentemente rifiuta. Otto anni più tardi un nuovo leader israeliano – questa volta si tratta di Ehud Olmert – si spinge persino oltre Camp David, proponendo al presunto “moderato” Abu Mazen, ulteriori scambi di territorio per compensare gli insediamenti, il controllo congiunto sui luoghi sacri di Gerusalemme ed un ritorno parziale dei rifugiati palestinesi. Anche in questo caso però, l'offerta non verrà presa in considerazione. Nel frattempo, nel 2005, Israele – sotto il governo del generale Ariel Sharon, la cui fama non è certamente quella di un mite fraticello di Assisi – ha provveduto al ritiro unilaterale da Gaza, smantellando 21 insediamenti e dislocando altrove oltre 9.000 coloni israeliani. In cambio della rinuncia totale al territorio, Tel Aviv non riceverà mai ringraziamenti o attestati di amicizia, ma dovrà invece accontentarsi di una pressoché quotidiana razione di missili provenienti proprio dalla Striscia, ormai divenuta il feudo di Hamas. Viene, pertanto, legittimo avanzare il sospetto che a dividere gli Arabi dagli Israeliani non siano tanto gli aspetti territoriali, quanto quelli identitari. In altre parole, il popolo palestinese è disposto a coesistere con quello ebraico? A noi pare, quindi, che, se davvero si vuole la pace, oltre a chiedere ad Israele alcune indispensabili concessioni territoriali, sia soprattutto prioritario domandare ai Palestinesi di chiarire, una volta per tutte, se sia maturato o meno il loro “si” ad una coesistenza irreversibile e senza retro pensieri. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8168PUTIN RESTAURA IL CULTO STALINIANOdi Stefano Magni La parata del 9 maggio a Mosca ha avuto due significati precisi: uno politico e l'altro storico.Il significato politico è sempre stato nella scelta polemica della data del 9 maggio, per celebrare la vittoria della guerra in Europa, da parte dell'Unione Sovietica prima e della Russia post-sovietica poi. Gli Alleati che batterono i nazisti festeggiano l'8 maggio. I sovietici no: il 9 maggio, perché per motivi di fuso orario, a Mosca era già il 9 quando la Germania si arrese. Dal 1965 (ventennale della vittoria) il 9 maggio era diventata festa nazionale in Unione Sovietica e di conseguenza anche in tutti i regimi comunisti satelliti.Cosa significa celebrare un giorno dopo rispetto agli Alleati? Marcare la differenza. E sottolineare la superiorità della causa sovietica. Per la storiografia ufficiale comunista, infatti, la guerra contro il nazismo è stata vinta soprattutto dall'Urss, con l'appoggio solo secondario degli Alleati. Questi ultimi, i nuovi nemici, erano dipinti come partner infidi che si preparavano, già allora, a combattere la guerra contro la patria socialista al fianco dei nuovi "nazisti" tedeschi.Tutta la retorica sovietica, fino alla metà degli anni'80, non faceva che ripetere e replicare all'infinito la paura di una nuova invasione da Occidente. O peggio ancora: un attacco nucleare a sorpresa, una "Barbarossa atomica" a cui Mosca preparava continuamente la popolazione, anche con sistemi di bunker ed esercitazioni di difesa civile che non avevano eguali nei Paesi occidentali. Quindi c'era la paura costante di un nuovo attacco e il momento catartico in cui celebrare la vittoria, senza alleati, solo alla presenza dei comunisti.Il 9 maggio è stato mantenuto come tradizione anche nella Russia post-sovietica, ma caricandolo meno di significati retorici e senza troppa ideologia di mezzo. Con Putin è pian piano tornato alla sua simbologia originaria. Una vittoria ottenuta in solitaria e con grande sofferenza contro il nemico nazista invasore, un nemico "che c'è ancora" anche se prende altre forme. E che, per il Cremlino, risiede sempre in Occidente. Questa è la piega che la grande parata sta prendendo almeno dal 2014, il primo anno di guerra in Ucraina, il primo di netta cesura della Russia con l'Occidente.IL NUOVO BLOCCO ORIENTALEGli ospiti di ieri erano i rappresentanti del nuovo blocco orientale: Xi Jinping, il dittatore cinese, aveva l'onore di sedere al fianco di Putin e di un veterano 99enne della Seconda Guerra Mondiale, Jevgenij Znamenskij. Erano rappresentate nazioni dell'ex Unione Sovietica che, negli anni della Guerra Patriottica, combattevano nell'Armata Rossa ed oggi restano fedeli alleati o almeno partner di Putin: Azerbaigian, Bielorussia, Kazakistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan.E poi altre dittature afro-asiatiche, quali Egitto, Laos, Mongolia, Myanmar e Vietnam. Oltre, ovviamente, alla Cina che è attualmente l'alleato della Russia più importante. Fra i leader ospiti c'erano anche gli europei Vucic (Serbia) e Fico (Slovacchia), una specie di mini-Patto di Varsavia in embrione (benché la Slovacchia faccia ancora parte della Nato).Cambia di poco la geografia delle alleanze rispetto agli anni di Breznev, ma a sfilare il 9 maggio è sempre il blocco orientale che si contrappone a quello occidentale. Da quando Putin ha invaso l'Ucraina, la retorica sul nazismo è stata rispolverata e tirata a lucido. E così gli ucraini sono tutti "nazisti". L'Europa è "nazista" e Ursula von der Leyen viene rappresentata nelle vignette di regime a forma di svastica, come ai tempi dell'Urss era rappresentata la Germania.L'America viene risparmiata da questa retorica solo da quando c'è Trump, che promette la distensione con la Russia. Ma la distensione non viene vista da Mosca come una premessa per una pace duratura, bensì come uno strumento per vincere la guerra. La retorica di Putin, il 9 maggio, più che di pace (in Ucraina) parla di vittoria: "L'intero Paese, la società, il popolo sostengono i partecipanti all'operazione militare speciale. Siamo orgogliosi del loro coraggio e della loro determinazione, della forza d'animo che ci ha sempre portato solo la vittoria".LA RIVALUTAZIONE DI STALINDa un punto di vista storico, l'enfasi della Grande Guerra Patriottica contro il nazismo, porta ovviamente anche alla rivalutazione di Stalin. Nemesi storica: da Chrushev in poi, dalla destalinizzazione fino alla caduta dell'Urss, il dittatore sovietico era stato relegato nell'oblio, una parentesi imbarazzante e sanguinosa.La glasnost di Gorbaciov aveva fatto il resto, rimuovendo i segreti di Stato sugli immensi crimini di Stalin e soprattutto riscoprendo quello che, nella storia ufficiale sovietica, era un "buco nero" vero e proprio: cosa era successo dal 1939 (anno di inizio della Seconda Guerra Mondiale) al 1941 (anno dell'invasione tedesca dell'Urss). I libri di testo, pur non potendo tacerlo del tutto, sorvolavano sul fatto che in quei due anni Hitler e Stalin erano alleati. Fu Hitler a tradire e dare inizio alla guerra fra i due totalitarismi, ma ancora il 1 maggio 1941 i soldati della Germania nazista partecipavano alla grande parata di Mosca, per la Festa dei Lavoratori.La caduta dell'Urss aveva permesso agli storici, così come ai comuni cittadini degli ex regimi comunisti, di studiare liberamente i crimini di Stalin, le sue ambiguità e il suo cinismo, la sua incapacità di combattere la guerra senza perdere masse immense di uomini, il cinismo con cui aveva usato le alleanze (prima con Hitler, poi con Churchill e Roosevelt) per espandere il territorio sovietico.Almeno da vent'anni a questa parte, questa finestra di opportunità di studio e revisione storica si è serrata. Non è un caso che appena due mesi prima dell'invasione dell'Ucraina, il regime russo abbia chiuso Memorial, l'organizzazione che studiava i crimini del comunismo. Putin ha restaurato il culto staliniano: sono tornate le statue, sono tornate addirittura le sue icone e i libri di storia sono stati riscritti di nuovo.Contrariamente all'Urss di Chrushev, Breznev e Gorbaciov, che avevano il culto di Lenin ma cercavano di far dimenticare Stalin, Putin cerca di dimenticare Lenin (uomo di rivoluzione e sconfitta) e riabilitare il culto di Stalin perché è il leader del Cremlino che (pur non essendo russo, ma georgiano) ha portato l'imperialismo di Mosca alla sua massima espansione.Il 9 maggio, a Mosca, è il trionfo del nuovo stalinismo di Stato, non più comunista ma puramente imperiale. Ed è questo il nuovo nemico totalitario che ci troviamo di fronte, impossibile da sottovalutare.
La guerra del Kippur del 1973 fu un grande conflitto arabo-israeliano. La guerra del Kippur portò alla svolta degli Accordi di Camp David.
Netanyahu: “Prenderemo tutta Gaza, ma no carestia”. Ci colleghiamo con Alberto Magnani, inviato del Sole 24 Ore oggi in Egitto, ieri a Rafah. Elezioni in Romania: vince l’europeista Dan. Sentiamo Anita Bernocchi.
Scopri qui la lista con tutti gli eventi del Salone del Libro di Torino 2025 affini all'universo di Medio Oriente e Dintorni (comprende tutti gli eventi annunciati entro il 27 aprile 2025)Iscriviti al canale Telegram per guardare tutta la lista di tutti gli eventi (ad oggi) confermati ed avvisatemi se ne conoscete altri Mentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"
Più di un anno di conflitto a Gaza ha reso il racconto della guerra più difficile che mai. Le testimonianze dall'interno sono state rare, filtrate, spesso ostacolate, e ogni parola pronunciata o scritta è stata attentamente valutata, pensata e ripensata da chi racconta e da chi ascolta. Perché questa guerra è stata così difficile da narrare? Quali sfide hanno dovuto affrontare i giornalisti sul campo e quelli che hanno provato a dare voce a chi è rimasto intrappolato?Ne parlano Francesca Caferri, corrispondente estera di Repubblica, che segue il mondo arabo e musulmano da quasi 20 anni, avendo lavorato in Israele, Palestina, Egitto, Iraq, Afghanistan, Libano, Pakistan, Yemen, Arabia Saudita e molti altri Paesi; Safwat al Kahlout, corrispondente di Al Jazeera a Gaza, fuggito sei mesi dopo l'inizio della guerra e ora residente in Umbria; e Roberto Cetera, corrispondente de L'Osservatore Romano da Israele, autore di un articolo citatissimo sulle difficoltà dei giornalisti nel raccontare Gaza.
Dopo il golpe e l'addio a Francia e USA, Roma rafforza la presenza militare nel Sahel. Con Michele Bollino analizziamo interessi, rischi e prospettive del “piede a terra” italiano.Migranti umiliati, dignità calpestata: bufera su una TV algerina. Di Gianni BallariniTraditi due volte: il dramma dei rifugiati sudanesi in Egitto. Il direttore Giuseppe Cavallini, ci parla dei contenuti della Bussola della rivista Nigrizia di maggioNella foto: Avvicendamento alla MISIN
Nelle venti puntate di Vite da logico, andate in onda su Radio2 tra l'11 ottobre e il 5 novembre 2004 per il ciclo Alle otto della sera, Odifreddi racconta la storia della logica attraverso le vite, le morti e i miracoli dei suoi principali protagonisti, dai greci ai nostri giorni. In questo primo episodio vi proponiamo le seguenti puntate: 1. Il linguaggio naturale 2. La verità in Egitto, Grecia e Roma 3. Parmenide e il verbo essere 4. Pitagora: “Tutto è numero” 5. La geometria come fondamento
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Durante l’esodo dall’Egitto il sangue dell’agnello difese gli israeliti dall’angelo della morte - ugualmente la fruizione del sangue di Cristo custodirà e salverà il nuovo Israele, la Chiesa, dalla morte dell’anima. Come gli israeliti ricevettero nel deserto la manna dal cielo, così l’Israele spirituale, la Chiesa, durante il suo pellegrinaggio terreno attraverso i secoli, riceverà da Cristo la vera manna, che darà la forza di avanzare. Le folle sono in fermento - accorrono a frotte dall’altra riva del lago, parte a piedi e parte sulle barche. Il miracolo della moltiplicazione dei pani le entusiasma al punto di volere fare re Gesù. Questo stesso miracolo, compiuto nella vicinanza della Pasqua, presagisce l’eucaristia, istituita nell’Ultima Cena come convito pasquale del nuovo popolo di Dio, che ha fatto la Pasqua con Gesù ed è in viaggio verso la terra promessa, che è l’eternità. Come a Cana per il vino, così nell’eucaristia non vi è una pura e semplice creazione di un cibo soprannaturale, ma la trasformazione di un alimento naturale. Coloro che hanno partecipato alla moltiplicazione dei pani sognano e vedono il banchetto messianico, il grande festino a cui il Messia doveva invitare i suoi. Ne concludono che Gesù si è dichiarato pronto a realizzare le loro speranze terrene e vogliono impadronirsene per farlo re. Ma Gesù si eclissa: “Il mio regno non è di questo mondo…”.
Il Liverpool, domenica sera, ha vinto per la 20° volta nella sua storia la Premier League. Una stagione eccezionale quella della squadra di Arne Slot, raccontata in questo episodio da Enrico Zambruno e Andrea Pressenda.Potrero, dove tutto ha inizio. Un podcast sul calcio italiano e internazionale.Su Mola powered by Como TV (https://tv.comofootball.com (https://tv.comofootball.com/) ) nel 2025 potrete seguire in diretta ed in esclusiva le partite della Copa Libertadores, Copa Sudamericana, Recopa, Liga Profesional Argentina, Copa de la Liga Profesional Argentina, Brasileirao, Eredivisie, HNL croata, Super League greca e Coppa di Grecia.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/potrero--5761582/support.
Miriam D'Ambrosio"Fuori non è ancora così"Voci da una classe multietnicaRubbettino Editorehttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/fuori-non-e-ancora-cosi/Uno sguardo intenso e toccante sulla vita in una classe multietnica, tra sogni, sfide e amicizie. Un racconto appassionato sull'educazione come spazio di crescita e incontro.I migliori tornitori e autoriparatori leggono Shakespeare. Questi ragazzi vengono da Ghana, Costa d'Avorio, Senegal, Marocco, Egitto, Algeria, India, Pakistan, Filippine, Ecuador, Albania, Romania, Italia. Sono qui, in una scuola professionale, per imparare un mestiere. Sono pieni di sogni e di paure e li raccontano nella “pausa letteratura” con la loro prof di Italiano. Sono ore in cui incontrano alcuni personaggi straordinari: Otello, Mercuzio, Achille, Enaiajt, Buck. E a loro scrivono lettere e parlano d'amicizia, d'amore, di tradimenti, di padri, di viaggi, di sconfitte, di lutti e di futuro, di cosa significhi sentirsi stranieri in terra straniera. Sono scene da una classe, un anno di scuola dall'autunno all'estate, fino alla linea d'ombra, da cui comincia un altro viaggio, ricordando che “fuori non è così”, il tempo della scuola finisce ed è il momento di lasciarsi. Ma la vita scorre, è amara e che si alza, riempie ripetente i banchi e, dopo un decennio, torna con volti nuovi che scrivono, pensano, amano il Dorian Gray, seguono l'Innamorato nella sua notte, giudicano il povero Belluca, rimpianti di Sciascia, incontrano Pin nel suo rifugio, un sentiero di nidi di ragno dove stare al riparo dalla realtà, tra le lucciole che rendono sopportabile il buio.Miriam D'Ambrosio è nata a Sora (Fr), ha vissuto a Napoli, Pescara, Roma e in Ciociaria. Da anni risiede a Treviglio (Bg) dove insegna Italiano e Storia in un Centro di Formazione Professionale. Laureata in Lettere alla Sapienza, appena arrivata in Lombardia ha collaborato con alcune testate locali e nazionali occupandosi soprattutto di Teatro. Prima di rimettere mano a Fuori non è così, ha pubblicato Giuda mio padre (Pellegrini 2016), L'uomo di plastica (Epika 2018) e Folisca (Arkadia 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Monica Guerzoni parla del viaggio della presidente del Consiglio a Washington, in piena crisi dei dazi. Francesca Basso analizza la prima lista della Commissione Ue dei Paesi ai quali sarà possibile applicare la procedura accelerata di rimpatrio prevista dal nuovo Patto per la migrazione. Luigi Ippolito spiega la sentenza della Corte suprema britannica per la quale il concetto di sesso è solo binario (e cosa significa per le trans).I link di corriere.it:Meloni negli Usa parlerà con Trump (anche) di gas e NatoImmigrazione, ecco la lista Ue dei Paesi sicuri: ci sono anche Egitto, Marocco, Tunisia«Le persone trans non hanno diritto a essere tutelate come donne »: la decisione della Corte suprema britannica
Christian Greco è da più di dieci anni il direttore del Museo Egizio di Torino, uno dei musei più visitati in Italia e tra i più importanti al mondo per la sua collezione di antichità egizie. Sotto la direzione di Greco, il museo ha avuto molte evoluzioni dimostrando come anche un'istituzione che ha ormai due secoli di storia possa cambiare, trasformandosi in un grande laboratorio di conoscenza. In questa puntata speciale del podcast, scopriamo insieme a Greco che cosa vuol dire dirigere un museo, come si fa scienza con reperti antichissimi e come si raccontano le attività scientifiche e culturali a milioni di persone, attirandole nelle sale del museo stesso. Mettendo in conto qualche critica oltre ai successi. Il link per abbonarti al Post e ascoltare la puntata per intero. Sul Post – Il Museo Egizio di Torino – Chi è Christian Greco – Ora al Museo Egizio di Torino ogni cosa è illuminata Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Gli Arabi, guidati dall'Islam e dai suoi cinque precetti, conquistarono Egitto, Spagna e Sicilia, influenzando profondamente la cultura e la storia del Mediterraneo.
Cleopatra, regina d'Egitto, affascina ancora oggi: misteri, potere e il segreto degli eredi di Cleopatra alimentano il mito senza tempo.
Il 2 aprile il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato l'imposizione di dazi tra il 10 e il 49 per cento su tutte le esportazioni verso gli Stati Uniti Con Alessandro Lubello, editor di Economia di Internazionale. Laila Soueif ha cominciato lo sciopero della fame il 29 settembre 2024, in seguito al prolungamento della detenzione del figlio Alaa Abdel Fattah in Egitto, e dal 24 febbraio è ricoverata in un ospedale di Londra. Con Francesca Gnetti, editor di Medio Oriente di Internazionale.Oggi parliamo anche di:Film • The shrouds di David CronenbergCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Nuove strutture scoperte sotto le Piramidi di Giza in Egitto, verità o bufala? Sta circolando la notizia di questa presunta scoperta: secondo il team guidato dal professor Corrado Malanga, grazie alla tecnologia radar SAR, sotto la piramide di Chefren si nasconderebbero camere segrete e strutture artificiali che si estendono fino a 2 km di profondità. Tuttavia, mancano evidenze accademiche a supporto e tutti gli studi precedenti smentiscono la scoperta. Gli autori della ricerca sono inoltre vicini al mondo dell'ufologia e delle pseudoscienze, sollevando dubbi sulla veridicità della notizia. In questo video analizziamo le affermazioni del team e le prove disponibili. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Congo, la guerra infinita: tra promesse tradite e nuove mediazioniSud Sudan sull'orlo del collasso: arrestato Machar, accordo di pace in frantumiLibertà sotto attacco: in Algeria condannato Boualem SansalTanzania, l'evoluzione riscritta: trovati utensili in osso di 1,5 milioni di anni faQuesto e molto altro nel notiziario Africa a cura di Elena L. Pasquini
Profezia di Ahijah contro la casa di Geroboamo.Idolatria di Giuda sotto Roboamo e conseguente invasione del re d'Egitto.
Quella in Sudan è una guerra di cui si parla troppo poco e che sta segnando profondamente l'Africa nord-orientale. Fin dal suo inizio nell'aprile del 2023, centinaia di migliaia di cittadini sudanesi si sono riversati nei paesi confinanti, scappando da un conflitto che ha sconvolto il paese per la sua particolare violenza, causando gravi carestie e una crisi umanitaria senza precedenti.L'Egitto, in particolare, ospita il maggior numero di rifugiati: se ne contano circa un milione e duecento mila. Mentre l'Unione Europea riversa miliardi di euro nelle casse del governo egiziano per affrontare l'emergenza, un'inchiesta della Piattaforma dei Rifugiati ha rivelato abusi e deportazioni arbitrarie da parte dell'esercito egiziano. I sudanesi in Egitto, sono in una posizione delicata: sono bloccati in un limbo, senza poter tornare a casa e in un paese che speravano potesse dare conforto e sicurezza, ma che invece si è rivelato un luogo inospitale. Attraverso le storie di Ommaima, Ghofran, Samia, Sadik e Mazen voglio portare luce su un popolo dimenticato. Per tutelare l'incolumità degli autori del Laser, il loro nome non viene reso noto.
Siria: ONU, più di un milione di persone sono tornate a casa.Hamas pronta a liberare tutti gli ostaggi in una sola volta in cambio dei prigionieri palestinesi.Egitto: scoperta la tomba dell'antico re Thutmose II.Pakistan: bambina uccisa per aver rubato una scatola di cioccolatini.Tonga: dichiarata epidemia di dengue.Dialoghi di pace tra Russia e Ucraina.Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
Curtain-up on the life of 19th-century opera star Giacomo Meyerbeer, with Donald MacleodWith smash hits including 'Robert le diable', 'Les Huguenots' and 'Le Prophète', Giacomo Meyerbeer was one of the most performed composers on the 19th-century stages: (re)discover the celebrated King of Grand Opera, in his own quasi-operatic life of sparkling successes, plot twists and travelling adventures, but also of prejudice and hardship.Music Featured:Robert le diable (excerpts) Le pardon de Ploërmel, Act I, "Ce tintement que l'on entend" L'Africaine, Act IV, No 15 Entr'acte, Entrée de la Reine, Marche indienne Der Fischer und das Milchmädchen (excerpts) Der Admiral Overture Gott und die Natur (No 7, "Es geht aus seinem Strahlentor") arr D. Salvi for voice, strings & piano Das Brandenburger Tor (Einleitung) Jephtas Gelübde Overture (arr D. Salvi for piano and strings) Il nascere e il fiorire d'una rosa Le Prophète, Act I (No 1a: Prélude et chœur pastoral. "La brise est muette") Gli amori di Teolinda (IV. Allegro moderato) Romilda e Costanza Overture Emma di Resburgo, Act I, Scene 1: "Sulla rupe triste, sola...Ah questo bacio" Il crociato in Egitto (excerpts) Margherita d'Anjou, Act II, "Che bell'alba!" A une jeune mère An Mozart Struensee, Act II: Entr'acte, Der Ball Les Huguenots (excerpts) Fantasie for clarinet & string quartet Ein Feldlager in Schlesien (excerpts) Psalm 91 Le Prophète (excerpts) Pater Noster L'Étoile du Nord, Act III, Scène 8. "Quel trouble affreux" (Danilowitz)Presented by Donald Macleod Produced by Julien Rosa for BBC Audio Wales & WestFor full track listings, including artist and recording details, and to listen to the pieces featured in full (for 30 days after broadcast) head to the series page for Giacomo Meyerbeer (1791-1864) https://www.bbc.co.uk/programmes/m0027bqw And you can delve into the A-Z of all the composers we've featured on Composer of the Week here: http://www.bbc.co.uk/programmes/articles/3cjHdZlXwL7W41XGB77X3S0/composers-a-to-z
Il presidente statunitense Donald Trump ha affermato che gli Stati Uniti assumeranno il controllo della Striscia di Gaza devastata dalla guerra, e che i palestinesi saranno traferiti in modo permanente in Giordania e in Egitto. Con Paola Caridi, presidente di Lettera22, da Amman.Su invito di un'influencer, il 26 gennaio migliaia di persone trasportate da più di duecento pullman sono arrivate nella località sciistica di Roccaraso. Con Sarah Gainsforth, ricercatrice e scrittrice.Oggi parliamo anche di:Podcast • Sostanze di Stefania BonanCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
A Parigi, una creatura spaventosa si aggira nelle sale dedicate all'Egitto del museo più famoso del mondo, il Louvre. La polizia appare impotente, mentre lo strano essere semina il terrore e fa nascere supposizioni di ogni genere. Eppure, nella sua versione televisiva, quella della metà degli anni ‘60, la storia di Belfagor si dimostrerà talmente ben costruita, moderna e avvincente, da infestare i sogni degli italiani. Che cosa aveva di speciale questa storia? Quali meccanismi narrativi e psicologici sono riusciti a tenere incollati al teleschermo decine di milioni di persone?Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroPartecipa e sostieni su TIPEEE il progetto del mio Tour 2022 in tutta Italia: https://it.tipeee.com/massimopolidoroScopri i miei corsi online:https://www.massimopolidorostudio.comRicevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantie partecipa alle scelte della mia communityE qui l'elenco completo dei miei libri disponibili: https://amzn.to/44feDp4Le musiche sono di Marco Forni e si possono ascoltare qui: https://hyperfollow.com/marcoforniSeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClubPagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.PolidoroTwitter: https://twitter.com/massimopolidoroSito e blog: http://www.massimopolidoro.comIscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A
Addio agli accordi sul clima e all'Oms, torna la pena di morte.
Per approfondire gli argomenti della puntata: La serie su Napoleone : https://www.youtube.com/watch?v=unrf-HbQowQ&list=PLpMrMjMIcOklYaikauNQrTxpwpd8wLtE0&index=1&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Matteo +I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:«Dall'Egitto ho chiamato mio figlio».Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:«Un grido è stato udito in Rama,un pianto e un lamento grande:Rachele piange i suoi figlie non vuole essere consolata,perché non sono più».Parola del Signore.
(00:54) Marco Imarisio spiega chi era il militare assassinato con una bomba in un attentato esplicitamente rivendicato dai servizi segreti ucraini.(06:50) Francesco Battistini parla delle indiscrezioni (smentite) su un viaggio di Netanyahu in Egitto, che farebbe immaginare un avvicinarsi del cessate il fuoco e della liberazione dei prigionieri di Hamas.(12:40) Michela Rovelli racconta cosa si sono detti The Donald e il ceo del social cinese a rischio di blocco negli Usa.I link di corriere.it:Chi era Igor Kirillov, il generale ucciso dagli ucraini a MoscaLa tattica e il modus operandi: i segreti dell'attentato di MoscaTrump incontra il ceo di TikTok: «Il social ha un posto caldo nel mio cuore»
Dall'inizio dall'anno in Italia ci sono stati 263 omicidi, 96 dei quali hanno avuto come vittime le donne. Di questi 82 sono avvenuti in contesti familiari e affettivi mentre 51 sono le donne uccise dal partner o dall'ex partner. Sono alcuni dei dati diffusi dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in occasione della presentazione della campagna di sensibilizzazione #NessunaScusa. Intanto in un'udienza del processo in corso a Roma sull'omicidio di Giulio Regeni un testimone racconta di quanto visto sulla sua detenzione, mentre Vladimir Putin ha firmato un nuovo decreto che modifica radicalmente la dottrina nucleare russa. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'Egitto cede sotto la pressione della Repubblica di Roma
In Russia, a Kazan, si è svolto il summit annuale dei Brics+, il gruppo nato nel 2009 e composto inizialmente da Brasile, Russia, India, Cina a cui poi si è aggiunto il Sudafrica. Oggi tra i Brics+ ci sono altri paesi (Egitto, Emirati Arabia, Etiopia e Iran ad esempio) e rappresentano ormai, sulla carta, un contraltare importante alle istituzioni globali a guida occidentale. Ma tra i paesi che compongono questa sigla, non sono tutti d'accordo sull'impronta da dare a questa alleanza. E sui nodi politici si gioca il futuro stesso del gruppo. Gli inserti audio della puntata sono tratti da: First Ever BRIC Summit Begins In Russia, Bloomberg, 6 giugno 2019; Jim O'Neill - BRIC Countries and the Global Economy, canale YouTube University of Surrey, 17 dicembre 2012; Argentina's Milei: I will not promote political relations with communist countries, Bloomberg, 17 agosto 2023; Russia's Putin on US-China ties and de-dollarization ahead of hosting Xi and heads of BRICS in Kazan, canale YouTube ShanghaiEye, 19 ottobre 2024; BRICS Summit: Global South's Voice Amplified At Kazan's BRICS Summit, canale YouTube Wion, 22 ottobre 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il referendum in Moldavia, le proteste in Mozambico e l'eliminazione della malaria in Egitto