Non basta essere su Linkedin, bisogna creare una presenza significativa e che porti a dei risultati. In questo podcast voglio condividere una serie di strategie e metodi che funzionano per essere efficaci e trarre il massimo dal Linkedin, per capire cosa pubblicare, cosa condividere, quando e come.
La storia ci insegna che dei grandi personaggi che l'hanno dominata, ricordiamo pochi dettagli, spesso approssimati e non necessariamente veri. Questo succede non solo nei confronti di Cleopatra, la grande regina d'Egitto, ma anche nelle nostre aziende, con i nostri clienti. Su Linkedin e non solo.
Se vuoi che i tuoi collaboratori usino il loro profilo personale di Linkedin per sostenere le attività aziendali, è bene creare un sistema di regole (più semplice possibile) per fare in modo che tutti sappiano cosa si può fare e cosa no.Per questo sempre più aziende si stanno dotando delle cosiddette "Social Media Policy".In questa puntata ti spiego in cosa consistono e perchè dovresti averne una anche tu.
Scrivere è un'attività dispendiosa, richiede tempo, tecnica e impegno.Un post ben fatto po' richiedere fino a mezz'ora di lavoro, un articolo ben fatto almeno un'ora.Quindi, perché bisognerebbe spendere tutto questo tempo per creare articoli da pubblicare su Linkedin? E poi: qualcuno li legge veramente? Che ritorno ne posso avere?
Hai presente quelle persone che quando ti chiedono "ciao, come stai?" in realtà vogliono solo parlare di sè? Ecco, sono il genere di conversazioni che vogliamo evitare come la peste. Anche e soprattutto su Linkedin. In questa puntata di spiego come puoi pensare al tuo storytelling.
Linkedin sta diventando come Facebook? Secondo te da cosa dipende?E che ruolo hanno le nostre scelte, il modo in cui facciamo selezione? Che tipo di contatti scegliamo di avere nella nostra rete e perchè?In questa puntata facciamo una riflessione proprio su questi temi e su cosa dovremmo utilizzare come parametro per selezionare le persone che vogliamo vedere nel nostro stream di Linkedin.
Che cos'è? Come si crea? A cosa di deve? E, non ultimo, come fa in modo che le persone che non ci conoscono realizzino la nostra (buona) reputazione?Sono concetti apparentemente noti, quasi scontati. In realtà però spesso ci mancano alcuni dettagli utili su cui riflettere meglio.I contenuti di questa puntata sono tratti dal mio intervento al Samu Digital Dayes di Pordenone, dall'interazione con gli altri speaker e con i partecipanti all'evento.A dimostrazione che online e offline comunicano, forte e chiaro.
Il più delle volte non è capire come funziona la piattaforma, quali sono le logiche da domare, quali sono i requisiti tecnici da rispettare per fare un post, un articolo o creare un contatto. Il più delle volte le difficoltà stanno nelle nostre paure, in quei blocchi mentali che ci auto imponiamo creandoci (presunte) difficoltà anche quando non ce ne sono.In questa puntata voglio parlarti di sette tra le paure più comuni e diffuse che mi sento raccontare da anni da professionisti e imprenditori.
Come si espande la rete di contatti e di clienti con Linkedin? Esiste una prassi vera e propria da seguire per creare le relazioni giuste, per "agganciare" le persone che ci interessano professionalmente?Come si passa da una rete di contatti che si sviluppa in modo casuale in una che facciamo crescere in modo "scientifico"?
Errori e opportunità nella creazione e utilizzo delle pagine aziendali su Linkedin.Come vanno utilizzate? Cosa dobbiamo ricordarci? Sulla base di cosa creiamo il nostro piano editoriale per la pagina?Hai ben chiaro la tua proposta di valore?
Come funziona questa faccenda dell'account Premium su Linkedin?E perchè dovremmo pagare mensilmente per avere delle funzioni in più? Sono davvero utili queste funzionalità? Vale la pena spendere soldi per qualcosa che (forse) posso fare anche con l'account gratuito?La risposta è sì, ovviamente. Ma, non è così ovvio districarsi tra le varie proposte e prima di farlo occorre avere le idee chiare al 100%.
Parliamo spesso di mondo del lavoro. Inevitabilmente Linkedin è connesso con questo aspetto. Ma ne parliamo molto anche perché ci sono dettagli che mutano velocemente assieme a molti altri che, almeno culturalmente, sembrano essere rallentati.Cosa intendiamo?Noi tutti abbiamo sempre avuto l’idea dell’azienda che mette a disposizione del lavoro. Che ci da un lavoro, nel senso del "concedere la possibilità, l'opportunità lavorativa".Ma è anche vero il contrario. Siamo noi professionisti che mettiamo a disposizione dell’azienda le nostre competenze, la nostra personalità, in alcuni casi il nostro carisma le nostre unicità. Ciò che può davvero fare la differenza per un’azienda.Tanto è vero che ci sono contratti, incarichi, che sono specificatamente legati al manager o al capo progetto- Via lui, il contratto non ha più senso.Ecco che quindi l’azienda si trova a dover ragione sui motivi per cui un professionista sceglie di lavorare lì o da un’altra parte.La qualità non si fa solo con i prodotti o i servizi. O meglio i prodotti e i servizi non si fanno da soli, li fanno le persone.Le aziende quindi sono chiamate a investire sulla loro capacità di essere un posto dove noi vogliamo lavorare. Sulla loro reputazione come “datore di lavoro”.Ne abbiamo parlato con Silvia Zanella, autrice di “Guida al Lavoro”, per Mondadori, “Digital recruiter”, per franco angeli e “Personal Branding per l’azienda”, scritto a quattro mani con Luigi Centenaro e uscito quest’anno con Hoepli.Con Silvia abbiamo parlato di cos’è questo misterioso tema dell’Empolyer Branding, della reputazione delle aziende come datore di lavoro e del futuro di questo mercato, di come stanno cambiando le cose per tutti. Con un’occhio particolare su donne e lavoro. Perché qui, pare, abbiamo ancora un sacco di strada da fare.
Ognuno di noi deve imparare continuamente cose nuove, dobbiamo leggere, organizzare informazioni e attività. Proprio come a scuola. Ma oggi è possibile farlo con metodo, con efficacia ed efficienza. Proprio di questo ci parla, in questa puntata, il nostro nuovo ospite: Matteo Salvo, il primo italiano ad essersi aggiudicato il titolo di International Master of Memory ai Campionati Mondiali di Memoria di Londra nel 2013.Segui Matteo sul suo sito www.matteosalvo.com
Come si gestisce il rapporto tra azienda e dipendente sui social network? Cosa può chiedere e vietare l'azienda? Che cosa può rifiutarsi di fare il dipendente?Quali sono i confini tra ingerenza e collaborazione?E il diritto alla propria espressione?Ne abbiamo parlato con un pool di legali per provare a tracciare una strada.Ma è un dibattito aperto e, sicuramente, possiamo continuare ad approfondirlo.
Che cos'è il marketing basato sui contenuti, veramente?Ne parliamo spesso, ma, in pratica di che cosa si parla? Per parlare di un tema così vasto abbiamo scelto uno dei più importanti esperti italiani: Alessio Beltrami.Proviamo a rispondere in modo concreto a domande come:- a cosa servono i contenuti- cosa se ne fa di questa roba uno che ha un lavoro dipendente- come ci si mette a fare content marketing- come fa un piccolo professionista o un imprenditore a dedicarsi al content marketing- quali sono gli errori più diffusi tra chi si improvvisaAlessio Beltrami lo puoi seguire su www.contentmarketingitalia.com
In questa puntata parliamo con Annamaria Anelli, business Writer, formatrice e autrice.Aiuta aziende e professionisti ad utilizzare le parole al meglio per raccontarsi e raccontare. Con lei parliamo di come usare Linkedin per fare un racconto autentico, quello che serve per creare un ponte verso il nostro cliente o il nostro pubblico. Ma parliamo anche di linguaggio e sovrastrutture, dei progetti facili da raccontare e di quelli più delicati, come il fallimento o la maternità.Insomma, mettiti comodo, perchè questa è una bella lezione sulle parole e sul racconto.
Quali sono i concetti di base per la stesura di un curriculum efficace?Lo abbiamo chiesto ad un'esperta del settore, Roberta Zantedeschi, che in questa puntata ci aiuta a capire i "fondamentali" per la creazione del nostro CV.
Spesso i consigli che si sentono su Linkedin sembrano essere fatti apposta per chi svolge un lavoro come freelance o come imprenditore. Ma come si usa Linkedin sei sei un lavoratore dipendente?In questa puntata provo a darti dei consigli pratici da mettere in pratica in diverse situazioni, sia che tu voglia cambiare lavoro, azienda o posizione lavorativa.
Ci sono motivi molto semplici alla base della mancanza di risultati. In questa puntata te li spiego ma ti voglio dare un percorso chiaro e dettagliato su quello che devi fare per attirare e trovare clienti.
Da dove si parte per scrivere post per Linkedin che siano efficaci? Su cosa bisogna basarsi?Come si vince la sindrome del foglio bianco?Non è così ovvio trovare idee per condividere al nostro pubblico contenuti di sostanza, che si facciano leggere e apprezzare. Ancora di più non è così facile trovare idee per fare contenuti che attirino l'interesse di chi non ci conosce. Ecco perché in questa puntata esploriamo 15 spunti per creare post efficaci per Linkedin, ma non solo.
Perché fare pubblicità su Linkedin? Quali vantaggi porta? E come funziona esattamente?In questa puntata cerchiamo di capire quanto costa effettivamente catturare l'attenzione del pubblico e indaghiamo sui nostri costi attuali per la creazione e attivazione di nuova clientela.Un processo, un ragionamento che fanno in pochi, dimenticando che anche il "passa parola" ha un costo e dei rischi, se vogliamo che porti risultati.Non dimenticare di seguirmi anche sul canale Telegram:https://t.me/LinkedinContentStrategyOgni giorno una nota vocale per approfondire i temi del Social Selling e di Linkedin.
Qual'è la differenza? Che cosa significa vendere all'epoca di Linkedin?Come sono cambiati i rapporti con chi si occupa di relazioni commerciali e vendita?In questa puntata proviamo a fare un po' di chiarezza su uno dei temi più spinosi del momento: il cambio di regole nel mondo commerciale.Per la prima volta nella storia, marketing e vendite devono imparare a parlare la stessa lingua, perchè anche per i commerciali esiste una specie di "Zero Moment of Truth" (ZMOT), come direbbe Jim Lecinsky.Ci sono regole nuove, linee strategiche che non funzionano più e meccanismi commerciali che vanno rinnovati. In due parole: social selling.
Se quando esci dall'università ti rendi conto che il modo del lavoro non ha lo spazio che ti aspettavi, che pensavi fosse stato riservato a te, che cosa fai?Questa è la storia di Luca Mazzucchelli, un giovane psicologo che ha trovato nella rete, nei social e nella comunicazione digitale, la risposta ad un cambiamento.E lo ha fatto sperimentando, rischiando, pensando in modo non convenzionale e cercando di mettersi continuamente in discussione.Ecco i suoi consigli.
Come si conquista la fiducia del pubblico? Perchè vince chi svela i propri segreti del mestiere? Perchè la quantità è spesso importante tanto quando la qualità?È sempre vero che per ottenre risultati importanti bisogna lavorare duro e fare molta fatica?Parliamo di questi ed altri argomenti in questa puntata in compagnia di Raffaele Gaito, imprenditore, Growth Hacker, autore di libri e divulgatore del mondo tech e business.
Si chiama "mercato del lavoro" perché c'è qualcuno che vende (il candidato) e qualcuno che compra (l'azienda). E nel mercato di oggi le regole e le dinamiche sono cambiato. Non basta inviare un curriculum o essere iscritti a qualche portale di annunci.Non è nemmeno il tipo di laurea, il master o il diploma che hai a fare da differenziale, centrano la persona e la sua capacità di distinguersi e proporsi in modo efficace al mercato.Assieme a Roberta Zantedeschi, recruiter e formatrice, in questa puntata proviamo a dare una serie di consigli pratici partendo dalle indicazioni raccolte in diverse interviste con grandi nomi del recruiting italiano, tra cui:- Sara Magliocca- Osvaldo Danzi- Vito Gioia- Gabriele Ghini- Domenico Marra
Lei è una giovanissima imprenditrice e professionista del mondo digitale. Il suo hashtag #StopWhining sta contaminando il mondo dei giovani, ma non solo. Si chiama Marta Basso e in questa puntata ci trasmette un po' di energia positiva per uscire da quel "piagnisteo" che spesso blocca giovani e e meno giovani di fronte alla competitività del mondo del lavoro.Questa puntata è l'ultima prima di una breve pausa estiva che ci serve per ricaricare le batterie e trovare nuovi spunti per le prossime puntate che ci portano verso il nuovo anno, con tutte le novità annesse e connesse.Ti ricordo che ci trovi su Facebook e su Telegram, con un canale dedicato, sul quale, ogni giorno, trovi una nota vocale, uno spunto, un suggerimento per migliorare la tua attività online.Seguilo gratuitamente su: https://t.me/LinkedinContentStrategyPuoi mandarmi le tue domande e i tuoi commenti, anche sottoforma di note vocali (inviale all'account @maxfuria)
Veronica Gentili è un'esperta di marketing digitale e di advertising. Autrice di numerosi libri sul Facebook e Instagram Marketing. Nella puntata di oggi con Veronica parliamo di buone e cattive abitudini per fare personal branding e coltivare una presenza online che ci faccia bene.Buoni consigli e una piccola novità che ci interessa in prima persona, a partire da settembre.Per seguire Veronica Gentili puoi andare sul sito: https://www.veronicagentili.com/
Non le grandi aziende, non il mondo corporate dei grandi brand, ma quello delle piccole e medie imprese. Quelle aziende fatte di persone "vere", che tutti i giorni devono alzare la saracinesca della lora "ditta",, magari un'impresa familiare, sicuramente un'impresa del territorio.Assieme a Fulvio Julita, consulente di Marketing Digitale e Storytelling d'impresa, scopriamo come si fa a raccontare quelle storie, quelle esperienze. Consigli utili ed esperienze che si ritrovano anche nel suo ultimo libro, dal titolo, guarda caso, "Raccontare le imprese".Per saperne di più sul lavoro di Fulvio Julita vai su: https://www.plumer.it/
"Due terzi dell’economia sono influenzati da consigli personali: la credibilità è il solo valore assoluto che possediamo", lo scrive Rudy Bandiera nel suo libro "Condivide et impera" edito da Mondadori.Ed è proprio Rudy l'ospite ai nostri microfoni per la puntata numero 10.Parliamo di reputazione, credibilità e posizionamento. Ma toccheremo anche temi più spinosi come: cosa fare quando vieni attaccato online? Quando ha senso prendere posizione rispetto anche ai temi sociali?Il tutto accompagnato con lo stile e il ritmo inconfondibile di Rudy Bandiera, ovviamente.Per seguire Rudy puoi andare su: https://www.rudybandiera.com/DOMANDE E COMMENTI?Mandami i tuoi commenti e le tue domande anche tramite nota vocale su Telegram all'account @maxfuria
Come si fa una buona presentazione di se stessi? Come si scrive la propria bio per essere credibili? Quali sono gli ingredienti di uno stile di scrittura efficace ed elegante? A queste e ad altre domande risponde la nostra ospite di oggi Alessandra Perotti, autrice, editrice e formatrice nell'ambito della scrittura consapevole e autobiografica. Cosa centra con Linknedin? Beh.. c'è tanto da imparare da Alessandra. Ascolta la puntata e poi mi dirai.Per tutti i riferimenti di Alessandra Perotti vai su: https://www.alessandraperotti.com/
Siamo così sicuri di sapere chi sono i nostri clienti e, ancora di più, di sapere quali potrebbero essere quelli nuovi?Molti di noi rispondono a questa domanda facendo un elenco di categorie professionali generiche (aziende, imprenditori, produttori di, venditori di, concessionari di...).In realtà dobbiamo imparare ad essere molto più precisi e "chirurgici" in queste definizioni. E, soprattutto, dobbiamo anche imparare ad utilizzare gli strumenti che Linkedin ci mette a disposizione se vogliamo avere risultati concreti e verificabili.
Ci sono comportamenti, trascuratezze, ingenuità e cattive abitudini che, portate su Linkedin, non solo prendono la forma di errori "sociali", ma si possono anche trasformare in vere e proprie preclusioni di opportunità. In questa puntata ne ho individuate 12 che, secondo me, è bene che ognuno di noi prenda sul serio.Puoi mandarmi i tuoi commenti e domande anche sotto forma di nota vocale sul mio account Telegram @maxfuria. Oppure puoi seguire la pagina Facebook su https://www.facebook.com/LinkedinContentStrategy/
Spesso è difficile parlare di quello che facciamo tutti i giorni. Proprio perchè lo conosciamo bene e lo facciamo tutti i giorni. In questa puntata voglio darti qualche spunto per capire da dove partire a farlo e con quali presupposti fondamentali
Su Linkedin è meglio essere stringati o ci si può lasciar prendere la mano dall'ispirazione e dall'estro comunicativo?In questa puntata parliamo di una delle provocazioni più diffuse in tema di contenuti e social network. Ti propongo la mia ricetta e cerchiamo di stimolare qualche riflessione sull'uso dello spazio quando si posta su LinkedinInoltre ti confesso cosa ne penso del lunedì mattina su Linkedin.
Cosa puoi dire di interessante su di te e su quello che fai? Per superare l'ansia da prestazione e la sindrome da pagina bianca ho pensato di fornirti tre esempi di contenuti che puoi iniziare a condividere sin da subito sul tuo Linkedin. Indipendentemente se sei un mega manager, uno studente o un imprenditore di qualsiasi livello e settore.Sono consigli che valgono per tutti.
Cosa c’entrano il detersivo per il bucato, Flaubert e il nostro smartphone con il modo in cui scriviamo il riepilogo del nostro profilo di Linkedin?Come facciamo a distinguere e a distinguerci in un momento in cui esistono offerte in abbondanza di prodotti, servizi, consulenze e professionalità?Sono i temi di cui parliamo nella puntata di questa settimana. Al termine ti consiglio un paio di libri che, secondo me, vale davvero la pena leggere per capire meglio il potere dei “Perché”.
Che cos'è il riepilogo del profilo di Linkedin e a cosa serve?In questa prima parte cerchiamo di capire i concetti fondamentali di questa funzione di Linkedin oltre agli errori più diffusi nella sua compilazione.
Partiamo dalle basi: per quale motivo sei su Linkedin? Qual'è lo scopo per cui ti sei iscritto su questo canale? Hai un piano per ottenere degli obiettivi percisi? E su quali presupposti si fonda?In questa puntata partiamo con il mettere in luce i "perchè" siamo su Linkedin e quali strategie vogliamo mettere in campo per far diventare la nostra una presenza efficace.