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Coachfactor
Episodio 204: Alessandro Giovannetti - Dal palleggio didattico al palleggio d'alzata

Coachfactor

Play Episode Listen Later Sep 24, 2025 51:08


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abbiamo insomma direttore tecnico
BASTA BUGIE - Cristianesimo
Avvenire si allinea al coro dei negatori della Sindone

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Sep 23, 2025 6:03


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8300AVVENIRE SI ALLINEA AL CORO DEI NEGATORI DELLA SINDONE di Emanuela Marinelli Da un po' di tempo stiamo assistendo a un attacco continuo contro la Sindone. Dopo il clamore mediatico del presunto bassorilievo che sarebbe all'origine della Sindone, è stata diffusa con grande enfasi la scoperta di un documento trecentesco che dichiara falsa la Sindone. Ne parla il ricercatore Nicolas Sarzeaud in un suo articolo apparso sul Journal of Medieval History che riporta una frase tratta dall'opera Problemata del vescovo Nicola d'Oresme, testo scritto probabilmente verso il 1370: «Non ho bisogno di credere a chi dice: "ll tale ha compiuto per me questo o quel miracolo", perché in questo modo molti ecclesiastici ingannano gli altri inducendoli a portare offerte alle loro chiese. Questo è chiaro dal senso della chiesa in Champagne, dove si diceva che fosse la Sindone del Signore Gesù Cristo, e dal numero apparentemente infinito di altri che hanno inventato questo o quello».In base a questa frase si può affermare che la Sindone sia falsa? Ovviamente no. Si può solo dedurre che quel vescovo la riteneva falsa, come farà pochi anni dopo un altro vescovo, Pierre d'Arcis, in un testo del 1389 indirizzato all'antipapa Clemente VII. In questo memoriale, d'Arcis affermava che la prima ostensione della Sindone a Lirey, che egli diceva fosse avvenuta intorno al 1355, era stata fatta senza l'autorizzazione di Henri de Poitiers, suo predecessore come vescovo di Troyes. Questi aveva, perciò, provveduto a condurre un'indagine. Esperti teologi e uomini di fiducia gli avevano assicurato che la Sindone di Lirey non poteva essere autentica, perché se sul lenzuolo funebre di Cristo fosse stata visibile un'impronta, i Vangeli ne avrebbero senz'altro parlato. Inoltre, che essa fosse falsa lo aveva avvalorato la dichiarazione del pittore stesso che l'aveva dipinta. Ma d'Arcis non portava documenti e prove per le sue affermazioni.LA SINDONE HA CERTAMENTE AVVOLTO UN VERO CADAVERELa pretesa che i Vangeli dovessero parlare dell'immagine presente sulla Sindone è priva di senso, in quanto Pietro e Giovanni osservarono il lenzuolo dal lato esterno, non dal lato che era verso il corpo, dove è visibile l'immagine. Nel XIV secolo, comunque, non c'erano gli strumenti di indagine che hanno permesso di escludere qualsiasi fabbricazione ad arte della Sindone. Solo con le ricerche condotte nel 1978 dallo Shroud of Turin Research Project sappiamo che la Sindone ha certamente avvolto un vero cadavere. I risultati di quelle analisi, condotte direttamente sulla reliquia, sono pubblicati su riviste scientifiche referenziate.Ritenere falsa la Sindone perché così credevano due vescovi del XIV secolo sarebbe come affermare ancora oggi che il sole gira intorno alla terra perché allora si pensava fosse così. Eppure i negatori danno tanto risalto a quei testi medievali e i mass media amplificano le loro affermazioni, ignorando le ricerche condotte direttamente sulla reliquia. Se il lenzuolo non esistesse più e avessimo solo quei testi, sarebbe legittimo attribuire un valore a quelle affermazioni; ma l'oggetto c'è, è stato esaminato e non corrisponde a quanto sostenuto dai due vescovi, quindi quei documenti non hanno alcun valore ai fini dell'autenticità della Sindone.IL CORO DEI NEGATORI IN MALA FEDEEppure i negatori giungono perfino a sbizzarrirsi in ipotesi contrastanti: convinti della fabbricazione ad arte della Sindone, non c'è solo chi pensa all'inganno a fini di lucro, ma chi piuttosto vede un nobile scopo nella realizzazione dell'artefatto. Fra questi ultimi si distingue lo storico Antonio Musarra che propone questa idea sulle pagine di Avvenire.  Musarra è un negatore soft: sembra non prendere posizione sull'autenticità. Infatti dichiara: «Ovviamente, questo discorso presuppone che l'oggetto risalga al XIV secolo. Non prende in considerazione l'ipotesi dell'autenticità; e ciò, nonostante il dibattito contemporaneo si sia cristallizzato attorno a questa alternativa. Non entro nel merito».Non entra nel merito, ma non spende una parola per ricordare che tutti gli studi scientifici escludono l'opera artistica. Al contrario, da quello che scrive si capisce che ritiene la Sindone un oggetto ottenuto manualmente: «Eppure, il fatto che la Sindone fosse mostrata come l'autentico sudario del Cristo (...) ci autorizza a ritenere che tale fosse l'intento di chi la commissionò? Credo che ciò sia limitativo, e che si possa valutare l'ipotesi - si badi: non suffragata, per il momento, da alcuna fonte - ch'essa sia stata fabbricata per altri scopi. Non tanto un "falso", dunque, ma un oggetto creato per commemorare - rendere presente - le sofferenze del Cristo».Insomma, fabbricata per ingannare o per commuovere, sempre falsa la Sindone deve essere. E persino Avvenire si allinea con il coro dei negatori, che parlano con evidente malafede, non citando mai tutte le ragioni preponderanti a favore dell'autenticità. Una situazione davvero triste, non c'è che dire.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XXVI Dom. T. Ord. - Anno C (Lc 16,19-31)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Sep 23, 2025 8:10


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8253OMELIA XXVI DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 16,19-31) di Giacomo Biffi La Provvidenza ci offre oggi, per la nostra meditazione settimanale, una delle più celebri parabole raccontate dal Signore Gesù: la parabola del ricco e di Lazzaro. È, per così dire, una tragedia in due atti. Il primo atto è collocato in questo mondo e ci presenta due figure fortemente contrapposte; il ricco che vive nell'agiatezza e nel godimento, e il povero, affamato, piagato, trascurato da tutti tranne che dai cani; il secondo atto è ultraterreno, e ci dice che la storia dell'uomo non finisce quaggiù, ma ha un esito nel mondo invisibile, il mondo definitivo e più vero.Ci sono dunque in questo racconto come due versanti: il versante della vita che si conclude con la morte, e il versante della vita che comincia dopo la morte. E ci sono offerti due tipi di insegnamento: in primo luogo ciò che dobbiamo fare per impiegare bene questigiorni fuggevoli che ci sono dati, e poi ciò che dobbiamo attenderci oltre la soglia misteriosa, per la giornata che non conoscerà tramonto.Per quel che si riferisce alla vita presente, la parabola ci insegna soprattutto tre cose.LA TRISTEZZA DI UNA VITA SENZA DIO La prima è che non dobbiamo comportarci come quel ricco gaudente. Ma in che cosa egli è condannabile? Non tanto perché si godeva la vita, quanto perché nei godimenti terreni aveva identificato tutte le sue aspirazioni e tutte le sue speranze. È un uomo senza ideali, senza tensione che non sia la ricerca dei suoi agi e dei suoi piaceri. È un uomo che si appaga di ciò cheriesce ad assaporare giorno per giorno, che confida solo nella potenza delle sue ricchezze, che non si dà nessun pensiero né del suo destino, né della moralità del suo comportamento, né del rapporto personale con la realtà eterna di Dio.Un uomo così - che per molti aspetti può essere considerato la raffigurazione dell'umanità de nostri tempi - è avviato, secondo Gesù, a una tragica sorte. Come ci ha detto il profeta nella prima lettura, guai agli spensierati di Sion e a quelli che si considerano sicuri sulle montagne di Samaria!Insomma, il primo avvertimento che ci dà la parabola sta nell'invito a recuperare la dimensione religiosa dell'esistenza, cioè a dare a Dio - e non ai nostri programmi di benessere - l'attenzione primaria del nostro cuore; a considerare Dio - e non i mezzi offertici dalle nostre bravure e dalle fortune umane - il fondamento della nostra fiducia e della nostra serenità; a fare di Dio - e non dei successi mondani - il vero traguardo al quale tendere con tutte le nostre forze.NON BASTA EVITARE IL MALE, OCCORRE ANCHE FARE IL BENEC'è un altro insegnamento prezioso. Il ricco è condannato non tanto per i suoi vestiti e i suoi banchetti, quanto perché il suo lusso e la sua avidità di godere hanno così rattrappito la sua anima e inaridito il suo cuore che neppure si accorge di avere alla sua porta un essere umano - e quindi un suo fratello - nella miseria e nella sofferenza. È dunque condannato non tanto per quello che fa, ma per quello che non gli viene neanche in mente di fare.Così ci viene detto che non basta evitare il male e non recare danno a nessuno; bisogna anche fare il bene e aiutare positivamente coloro che sono nella necessità.Al momento del giudizio saremo esaminati anche sull'attenzione che avremo saputo dare agli altri, a coloro che, vicino a noi, sono l'immagine del Signore Gesù.LA VITA CRISTIANA NON SI REGGE SUI FATTI STRAORDINARIL'ultima avvertenza della parabola per la vita di quaggiù riguarda il fondamento della fede e della vita cristiana, che non deve essere ricercato nei fenomeni insoliti e prodigiosi - come le apparizioni, le rivelazioni private, i miracoli - ma nella verità divina che ci è presentata dalla Chiesa. A capire le cose che contano e a vivere bene non servono tanto i fatti straordinari; basta - se il cuore è ben disposto - la forza della parola di Dio: Hanno Mosè e i profeti; ascoltino loro.Noi, che abbiamo la fortuna di venire ogni domenica alla scuola del Figlio di Dio, l'unico vero Maestro, dobbiamo radicarci bene nella persuasione che proprio qui possiamo trovare il nutrimento che ci dà l'energia necessaria a mantenerci sulla giusta strada.Chi si apre a questa luce, può vincere ogni debolezza, può superare ogni eventuale sbandamento, può procedere decisamente incontro al Signore.SENZA LA FEDE NELL'ALDILÀ MANCA LO STIMOLO PER FARE IL BENE Ma questa parabola è ancora più importante per le prospettive richiamate sul mondo che sta oltre la morte. Qui è preso di mira direttamente quello scetticismo diffuso che il mondo senza fede in cui viviamo riesce a insinuare anche in coloro che pur si dicono credenti. Oggi non si parla più molto né del Paradiso né dell'Inferno; sembra quasi che li si considerino i residui di una visione fiabesca ormai improponibile.È una insipienza che ci potrebbe procurare dei grossi guai. Gesù oggi ci ricorda vigorosamente che la nostra esistenza si concluderà o con un premio o con una condanna; e proprio perché esiste questo duplice destino ha un significato essere onesti, ha un significato essere generosi, ha un significato vivere.L'uomo, che crede di essere diventato adulto perché si è liberato della convinzione che sta scegliendo tra una salvezza senza insidie e una perdizione senza rimedio, alla fine si trova privo di motivazioni: non ha una motivazione adeguata né per praticare le giustizia né peroperare con bontà né per durare a vivere con fatica.La controprova di questa verità evangelica è sotto i nostri occhi. Le dottrine sociali e politiche, le proposte di comportamento, le abitudini di vita che non riconoscono un al di là - quali che siano le loro etichette e le loro ispirazioni - approdano tutte a costruire un mondo più violento, più disumano, più disperato, dove non ci si difende più dai prevaricatori, dove le leggi e i castighi non bastano più a fronteggiare la malvagità e il disordine.Come si vede, la parola di Gesù è dura, aspra, forse sgradita al nostro palato troppo delicato, ma è salutare e feconda. La verità di Dio non è mai compiacente: contesta sempre i miti carezzevoli, i pensieri troppo dolci e leggeri, le sciocche spensieratezze, chetroppo spesso trovano accoglienza nel nostro cuore.Noi abbiamo bisogno di essa. Abbiamo bisogno che ci venga proposta con coraggio, senza arbitrarie riduzioni, senza travisamenti. Alla fine è solo la verità di Dio che resta, e solo affidandoci alla verità di Dio noi ci possiamo salvare.

Storie Sotto Le Stelle Podcast
Un Mistero A Firenze
 | Una Storia Breve Scritta da Lucia & Marco Ciappelli (Versione in Italiano) | Storie Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

Storie Sotto Le Stelle Podcast

Play Episode Listen Later Sep 22, 2025 17:10


Un Mistero A Firenze In Toscana c'è tanta magia: colline decorate con olivi, vigneti e cipressi, campanili che suonano ovunque, giardini nascosti, e ovviamente città incantate, piene di storia e bellezza, dove artisti famosi hanno creato opere d'arte meravigliose.In questo racconto ci troviamo nella città di Firenze, dove la magia abbonda e in ogni angolo si nascondono leggende.Un fiume chiamato Arno l'attraversa; e fra i tanti ponti ce n'è uno che giustamente è un po' più famoso degli altri: il Ponte Vecchio. In quelle case sospese adesso non ci abita più nessuno. Ogni giorno è pieno di turisti che lo fotografano e lo vengono a visitare da tutto il mondo, ma tanti e tanti anni fa su questo ponte c'erano macellai, pescivendoli e conciatori come se fosse un mercato, una piazza sospesa sull'Arno e la vita quotidiana era ben diversa dai giorni d'oggi.Ai tempi di questa storia le botteghe erano tutte gioiellerie di proprietà di mastri orafi, che lì ci vivevano, lavoravano e vendevano gioielli d'oro e preziosi di altissima qualità. Era uno dei cuori della città dove i fiorentini del tempo si ritrovavano e si fermavano a chiacchierare mentre andavano e venivano da una parte all'altra del fiume. Anche i ragazzini ci passavano le giornate divertendosi a giocare correndo da un lato all'altro indisturbati.A questo punto dovete sapere che da qualche giorno avvenivano piccoli furti nelle botteghe degli artigiani. Oro e preziosi sparivano come se rubati dal vento, in silenzio e di sorpresa, senza lasciare traccia. Chi sa chi lo sa? Chi poteva essere il colpevole?Gli orafi si riunirono, dopo la chiusura dei negozi, proprio sul ponte."Ma che cosa sta succedendo?" disse uno."Boh, a saperlo…" disse un altro."E mica si può andare avanti così, a passare da bischeri!"Bernardo, uno degli orafi, disse: "Va bene che sono un po' sbadato, ma di sicuro non sono cieco da non vedere se mi manca dell'oro dalla bottega."E via a farsi domande e interrogarsi fra di loro per cercare di trovare una spiegazione per questi furti, scoprire il ladro e magari ritrovare il maltolto.Insomma, era ormai da settimane che dalle botteghe sparivano pagliuzze della lavorazione dell'oro e vari oggetti preziosi — e tutto questo succedeva sotto gli occhi di tutti ma nessuno aveva visto niente.A chi dare la colpa se non a quei monelli dispettosi che si divertivano a giocare a pallone sul ponte! Fra partitelle, risate, corse, giochi vari e nascondino, chissà se qualcuno di loro non si era messo a rubare qua e là.Passarono altri giorni e altro oro era svanito nel nulla. Gli orafi, stanchi di questa storia, uscirono sul ponte e gridarono a gran voce tutti insieme: "Ora ci siamo proprio divertiti ed è ora di farla finita! Catturiamo il ladro!"Anche il fornaio Giulio uscì sull'uscio della sua bottega, a sinistra, in fondo al ponte, e benché non avesse capito di preciso cosa stava succedendo, mostrò a tutti le mani piene di farina gridando: "Io non c'entro, lo giuro! Le mani in pasta le ho solo perché sono sempre a preparare le focacce da cuocere in forno."E così dicendo si unì agli altri gridando: "Prendiamo il ladro con le mani nel sacco prima che quel sacco diventi quello della farina!"In quel fermento, Lapo, un ragazzino assai furbo e curioso, figlio dell'orafo Bernardo che era amico di tutti e giocava insieme agli altri ragazzini sul ponte, dopo aver riflettuto pensò: "C'è qualcosa che non mi torna: noi ragazzi non rubiamo, di chi può essere la colpa?"Così Lapo decise di indagare per conto suo. Perché come gli diceva sempre suo nonno: "conta più una cosa fatta che cento da fare" e poi aggiungeva che "se fai da te fai per tre."Allora, senza tanti discorsi, la sera seguente si organizzò, procurandosi una lente d'ingrandimento, un quaderno con matita per prendere note e una lanterna che lo avrebbe accompagnato nel buio. Quest'ultima la teneva stretta con una mano un po' tremolante, ma non c'era da esitare — la situazione non si sarebbe risolta da sola.All'imbrunire, si avviò dal Ponte Vecchio, dove abitava con suo babbo sopra la bottega, verso la colonna di Piazza Santa Trinita.Lì sopra c'era, e c'è ancora, la Statua della Giustizia che troneggiava così alta da toccare il cielo. Il percorso non era lungo, ma quella sera ci mise più del normale, perché osservava tutto con attenzione e curiosità. Guardava a destra, a sinistra, nei chiassi, oltre il parapetto del Lungarno e se vedeva un sasso spostava anche quello: "non si sa mai dove si possono trovare degli indizi" pensava.Aveva sentito dire che la colonna e la statua della Giustizia fossero magiche e piene di segreti. Ma la cosa più stupefacente era che dalla sua sommità, dove appunto si trovava la statua, si potesse vedere quello che succedeva in ogni punto della città — come si sa la giustizia vede e sa tutto.Arrivato in Piazza Santa Trinita, fece un gran sospiro, mosse un ultimo passo e ai piedi della colonna — che sorpresa… incontrò una lumaca."Una lumaca?" direte voi. "Eh, proprio una lumaca con tanto di casa sulle spalle, con le luci alle finestre e un caminetto acceso" Davvero, ve lo dico io… Credeteci… Insomma era lì, che si muoveva, lenta sì, ma determinata. Quando sentì il passo leggero del visitatore inatteso, si insospettì e ritirando le antenne come fossero freni, si fermò di botto e disse:"Altolà! Chi va là? Ma te chi sei e dove vai? Non starai mica cercando guai, a girellare solo soletto a quest'ora del crepuscolo?""No, ma che guai… anzi, tutt'altro Signora Lumaca" rispose Lapo, "io dovrei andare in cima alla colonna per vedere cosa sta succedendo sul Ponte Vecchio. Ci sono delle cose che non tornano tanto bene e sto indagando. Come può vedere ho pure la lente d'ingrandimento e il cappello!" Disse Lapo mostrando gli oggetti per evitare fraintendimenti. "Ora, visto che mi sembra del posto, mica mi saprebbe gentilmente dire, come posso fare a salire lassù?"La lumaca che abitava ai piedi della colonna ed era a tutti gli effetti la sua guardiana, sbuffò ma poi sorrise e mostrò a Lapo una piccola porticina alla base della colonna, nascosta dall'edera."Carissimo Lapo," disse aggiustandosi gli occhiali "mi sembri un ragazzo coraggioso, un vero amico e anche un bravo investigatore, ma solo dalla cima della colonna potrai conoscere la verità."Detto ciò, la lumaca sfregò i suoi tentacoli e cominciarono a brillare di una luce magica che avvolse Lapo facendolo diventare dell'altezza della porta che si aprì con un gran cigolio; talmente acuto da far scappare tutti gli uccelli che nella notte bazzicavano intorno.Lapo ora piccino, piccino ringraziò la lumaca e senza paura entrò all'interno della colonna. Nell'oscurità, rimase impressionato da uno stretto e alto pozzo che saliva invece di scendere. Sulle pareti luccicanti c'era una spirale di minuscoli scalini che iniziò a salire con passi determinati con la lanterna accesa ben stretta in mano. Arrivò in cima.Nella notte il cielo stellato illuminava la Statua della Giustizia che troneggiava su Firenze. Aveva una bilancia con due piatti in equilibrio in una mano e una spada dorata nell'altra.Come abbiamo detto in precedenza, per incantesimo, da lì si poteva vedere tutta la città — bastava guardare nella direzione giusta e pensare alla parte di Firenze che volevi vedere: una magia incredibile per una visione da togliere il fiato.Adesso era il momento di concentrarsi sul Ponte Vecchio e cercare di risolvere il mistero dei furti, ma nel muoversi intorno alla statua, per andare dalla parte che guardava il fiume, fece una scoperta incredibile. Non poteva credere ai propri occhi — tanto è vero che tirò fuori la lente d'ingrandimento per essere sicuro. Tutti e due i piatti della bilancia erano pieni di pagliuzze d'oro e monili preziosi."Mamma mia! E questa roba come c'è arrivata quassù?" Esclamò Lapo con gli occhi spalancati. "Questo è indubbiamente il bottino dei furti alle gioiellerie!"Prima, confuso e stupefatto non sapeva che pensare, ma poi, osservando meglio le pagliuzze si rese conto che erano tutte intrecciate con braccialetti e collanine: questi erano due nidi e un'idea gli balenò subito nella mente."Le gazze ladre!" Esclamò Lapo. Quegli uccelli furbetti amano tutto ciò che brilla, certamente sono state loro a rapinare le botteghe e a portare quassù la refurtiva.E nel bel mezzo di questo pensiero, all'improvviso comparvero in volo. Atterrarono sulla colonna agitate e furiose "KRAA KRAA KRAA! Oh, ragazzino ma cosa stai facendo a casa nostra? Non ti provare nemmeno a toccare queste meraviglie luccicanti; sono il nostro nido, le abbiamo trovate noi e sono nostre."Lapo non si fece spaventare e con calma rispose: "Ma che dite? A voi piacciono cose luccicanti che brillano e le prendete, ma non vuol certo dire che sono vostre."Le gazze gracchiavano tutte insieme sembravano impazzite e non conoscevano ragione. "Ma cosa dice questo?" Disse una. "Già, uno viene a casa nostra e pretende di comandare?" Aggiunse un'altra. "Sì, bellina la battuta. Non sono nostre? Ma che sei un comico? Cambia lavoro, guarda, perché non ci fai mica ridere." Disse un'altra.E tutte a ridere.Al che Lapo non si fece intimidire. Si frugò in tasca e trovò quello che cercava. Propose uno scambio. "E se si facesse un affare. A dire il vero io ci rimetto parecchio, ma mi state talmente simpatiche che vi darei volentieri queste belle biglie luccicanti in cambio dell'oro e i monili."Vedendo quei piccoli tesori brillanti e colorati, che non avevano mai visto prima, le gazze si calmarono. Si guardarono con uno sguardo furbo e senza esitazione… "Affare fatto!"Gli presero le biglie di mano in un battibaleno e volarono via gridando: "Evviva, siamo ricchissime! Da ora in poi faremo collezione di queste palline."Sospirando di sollievo e di soddisfazione, Lapo recuperò la refurtiva e scese a rotta di collo dalla colonna. La lumaca lo stava aspettando applaudendo. Con un altro incantesimo lo fece uscire dalla porticina e apparire proprio sul ponte vecchio dove diversi Fiorentini erano a prendere il fresco e chiacchierare — inclusi gli orefici."Babbo, babbo ho scoperto il mistero e trovato il colpevole: le gazze ladre! Sono state loro! I miei amici non hanno fatto niente di male." "Calma figliolo, ti ascolto". Rispose Bernardo.Lapo con tutto il fiato che aveva in gola non perse un attimo e raccontò tutto quello che aveva scoperto e visto: il cappello da investigatore, la lente d'ingrandimento, la lumaca magica che conosceva i segreti della colonna, la porticina, la statua in cima, la vista di Firenze, le gazze ladre e il trucco delle biglie colorate. Finalmente il mistero degli strani furti era chiarito, tutta la refurtiva recuperata fu restituita agli orafi del Ponte Vecchio per merito dell'intraprendente e coraggioso Lapo.A quel punto tutti quelli che erano sul Ponte Vecchio applaudirono gridando: "hurra, hurra, hurra, al piccolo investigatore."Mentre il ponte antico, forse incantato, risplendeva di luci dorate.Il fornaio Giulio mentre infornava focacce, canticchiava allegramente e con voce squillante annunciava: "oggi focacce a volontà gratis per tutti, dobbiamo festeggiare!"Le gazze ladre ritornarono a volare su tetti di Firenze e continuarono a trovare piccoli oggetti e persino pezzi di sogni luccicanti; e gracchiando dicevano: "Sarà pure che abbiamo perso un nido, ma di sicuro abbiamo trovato una storia da raccontare."E forse, chissà, una nuova storia ci sarà!— Scritta da Lucia & Marco Ciappelli | Ispirata da una leggenda fiorentina  Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/ Hosted by Simplecast, an AdsWizz company. See pcm.adswizz.com for information about our collection and use of personal data for advertising.

Caffe 2.0
3492 La band che etichetta i volti degli spettatori quasi come allo stadio

Caffe 2.0

Play Episode Listen Later Sep 21, 2025 4:09


La band che etichetta i volti degli spettatori quasi come allo stadioLa notizia su Una provocazione. Il verde illegale del medioevo. E l'etichettatura pubblica con le videocamere AI.Non tutto e' uguale. Negli stadi si fa. Ci sarebbe un consenso. Ma la minimizzazione ?Insomma, e' un mondo complesso. E non facilmente decifrabile.Ma la provocazione e' stupenda ed e' formativa: se lo ricorderanno tutti.Vale piu' di tante parole.

BASTA BUGIE - Politica
Sgomberato il centro sociale Leoncavallo

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Sep 16, 2025 7:05


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8289SGOMBERATO IL CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO di Manuela Antonacci «Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità» con queste parole lapidarie il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi ha commentato la fine dello storico centro sociale milanese, un po' l'archetipo di tutti centri sociali italiani, avvenuto ieri mattina. Ma ricostruiamone brevemente la storia: il Leoncavallo è chiamato così dal nome della strada di Milano dove acquistò la sua "fama" occupando abusivamente un'area privata. La prima occupazione, il 18 ottobre 1975, fu di un piccolo stabile di via Mancinelli, nella periferia nord-est della città, ad opera dei collettivi antifascisti della zona e Avanguardia Operaia, e di qualche esponente dei movimenti Lotta Continua e Movimento Lavoratori per il Socialismo.Una volta entrati nello stabile, in stato di abbandono da anni, gli occupanti si resero conto dell'enorme magazzino abbandonato adiacente, di oltre 3.600 m², che si affacciava su via Ruggero Leoncavallo e ne fecero la sede del centro sociale fino al 1994, per trasferirsi, poi, nel quartiere Greco. Diciamo che questa realtà, negli anni, non ha mai goduto esattamente delle simpatie dei vicini, a causa dei continui rumori molesti provenienti dall'edificio e soprattutto dello spaccio di eroina che, per un periodo, portò all'organizzazione delle "ronde anti-spaccio", tanto che, in passato, si è tentato più volte lo sgombero dell'edificio, ma i tentativi non sono mai andati a buon fine a causa delle violente proteste degli occupanti.LA FINE DI UNA LUNGA STAGIONE DI ILLEGALITÀMolto più che un luogo di ritrovo, dunque, nuovamente salito agli onori delle cronache, ultimamente, a causa, appunto, del recente sgombero che ha suscitato reazioni opposte da parte degli esponenti dei vari schieramenti politici: «Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità. Per trent'anni quell'immobile è stato occupato abusivamente. E al danno si è aggiunta la beffa: lo Stato costretto persino a risarcire i danni dell'occupazione», ha tuonato Piantedosi, riferendosi ad un singolare precedente che riguarda lo stabile, per la cui occupazione abusiva, il ministero dell'Interno è stato condannato al risarcimento di 3 milioni di euro alla società dell'Orologio, proprietaria dell'immobile. Multa che il Viminale ha girato alla presidente dell'associazione "Mamme Antifasciste" del Leoncavallo.Riguardo lo sgombro che doveva essere eseguito il 9 settembre, ma che per ragioni di sicurezza è stato anticipato, ha mostrato soddisfazione anche la premier Giorgia Meloni: «In uno Stato di diritto non possono esistere zone franche o aree sottratte alla legalità. Le occupazioni abusive sono un danno per la sicurezza, per i cittadini e per le comunità che rispettano le regole. Il governo continuerà a far sì che la legge venga rispettata, sempre e ovunque: è la condizione essenziale per difendere i diritti di tutti». L'opposizione non sembra della stessa idea e denuncia, invece la "propaganda securitaria" del governo. Bonelli: «L'immobile occupato dai fascisti di Casapound nel cuore di Roma resta però intoccabile». Si lamenta anche il sindaco di Milano, per essere stato lasciato all'oscuro di tutto e definisce il centro sociale «un valore storico e sociale nella nostra città».UN LUOGO SIMBOLOPolemiche non sono mancate anche contro Salvini, che avrebbe esultato di fronte alla notizia della fine del centro sociale; ma la sinistra gli ricorda di essere stato un assiduo frequentatore, nei suoi anni giovanili, del Centro, al punto che il Corsera ha avuto l'ardire di ripubblicare un articolo del 13 settembre del 1994, in cui si esprime meraviglia per un intervento dell'allora appena ventenne Salvini, già leghista, in consiglio comunale, in seguito ad uno dei tanti tentativi di sgombro del capannone, avvenuto in quei giorni. Il giovane Salvini avrebbe, a quei tempi, inaspettatamente difeso le attività del centro parlando di «bravi ragazzi che non prenderebbero mai in mano una spranga».Insomma si riesumano anche "vecchie glorie" pur di dare sostanza alla polemica. Non ha tardato a strapparsi i capelli neanche Ilaria Salis, parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra. «Nessun rispetto per la storia», ha dichiarato, difendendo il centro sociale che per anni ha occupato spazi di proprietà privata. Le fa da eco Bobo Craxi che si lagna su X: «Festeggiano lo sgombro del Leoncavallo come fosse la riconquista dell'Amba Alagi [...] Mi auguro si trovi una soluzione così la piantano di festeggiare». Ma un utente gli risponde senza peli sulla lingua: «Che costa alla collettività 8.000 euro al mese da 31 anni».E basta scorrere i commenti degli internauti sui vari social e sotto i post degli esponenti di certa politica, per accorgersi che, nonostante la solita propaganda, i cittadini, alle prese con la concretezza della vita, quella vera, non possono non accorgersi che, anche stavolta, "Il re è nudo" e di fronte al rammaricarsi dei rappresentanti della sinistra, molti di loro, per tutta risposta, invitano i progressisti ad abbandonare le loro vesti da "radical chic" e a mettere a disposizione le loro proprietà, in primis o ad offrirsi di pagare l'affitto del Centro, se davvero il lutto per un luogo simbolo di un così alto scambio culturale, è autentico.

AI CONFINI - di Massimo Polidoro
La saponificatrice di Correggio 1 - Un'assassina tra noi

AI CONFINI - di Massimo Polidoro

Play Episode Listen Later Sep 15, 2025 21:04


Tra il 1939 e il 1940 a Correggio, in Emilia-Romagna, tre donne partono dalla città, lasciando dietro di loro storie di nuove occasioni, felicità ritrovata e speranza nel futuro. Ad amici e familiari giungono lettere a loro nome e ogni cosa sembra essere al proprio posto, finalmente, dopo sofferenze, solitudine, delusione. Insomma, un lieto fine. Eppure, qualcosa, in tutta questa fortuna, non torna e non convince appieno: strane coincidenze, timori, dubbiose acquisizioni. Sorge il terribile pensiero che quelle donne non abbiano mai lasciato Correggio, che siano ancora lì, che qualcuno abbia fatto loro del male. Nessuna idea, nessuna teoria, nessuna prova. Solo un nome: Leonarda Cianciulli.Una produzione Think about Science: thinkaboutscience.comCon: Massimo Polidoro e Giulio Niccolò Carlone; Video editing: Elena Mascolo, Fotografia: Claudio Sforza; Musiche: Marco Forni; Logo e animazioni: Zampediverse; Social - Comunicazione: Giacomo Vallarino - Grafiche: Roberta Baria; Distribuzione audio: Enrico Zabeo; Titoli: Jean SevillaÈ ARRIVATO IL MIO NUOVO LIBRO: "Una vita ben spesa. Trovare il senso delle cose con Leonardo, Einstein e Darwin": https://amzn.to/4leRDOR LEGGI UN ESTRATTO: https://bit.ly/4jRHXIN LEGGI la mia graphic novel: "Figli delle stelle" (con Riccardo La Bella, per Feltrinelli Comics): https://amzn.to/47YYN3KLEGGI: "Sherlock Holmes e l'arte del ragionamento" (Feltrinelli), il mio ultimo libro: https://amzn.to/3UuEwxSLEGGI: "La meraviglia del tutto" l'ultimo libro di Piero Angela che abbiamo scritto insieme: https://amzn.to/3uBTojAIscriviti alla mia NEWSLETTER: L' "AVVISO AI NAVIGANTI": https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantiAderisci alla pagina PATREON, sostieni i miei progetti e accedi a tanti contenuti esclusivi:   /massimopolidoroScopri i miei Corsi online: "L'arte di Ragionare", "Psicologia dell'insolito", "L'arte di parlare in pubblico" e "l'Arte del Mentalismo": https://www.massimopolidorostudio.comPER APPROFONDIRELe musiche sono di Marco Forni e si possono ascoltare qui: https://hyperfollow.com/marcoforniLEGGI i miei libri: "Sherlock Holmes e l'arte del ragionamento": https://amzn.to/3UuEwxS"La meraviglia del tutto" con Piero Angela: https://amzn.to/3uBTojA"La scienza dell'incredibile. Come si formano credenze e convinzioni e perché le peggiori non muoiono mai": https://amzn.to/3Z9GG4W"Geniale. 13 lezioni che ho ricevuto da un mago leggendario sull'arte di vivere e pensare": https://amzn.to/3qTQmCC"Il mondo sottosopra": https://amzn.to/2WTrG0Z"Pensa come uno scienziato": https://amzn.to/3mT3gOiL' "Atlante dei luoghi misteriosi dell'antichità": https://amzn.to/2JvmQ33"La libreria dei misteri": https://amzn.to/3bHBU7E"Grandi misteri della storia": https://amzn.to/2U5hcHe"Leonardo. Genio ribelle": https://amzn.to/3lmDthJE qui l'elenco completo dei miei libri disponibili: https://amzn.to/44feDp4Non perdere i prossimi video, iscriviti al mio canale: https://goo.gl/Xkzh8ARESTIAMO IN CONTATTO:Ricevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantie partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Patreon: massimopolidoroCorsi: massimopolidorostudio.comInstagram: @massimopolidoroPagina FB: Official.Massimo.Polidoro X: @massimopolidoro  Sito: http://www.massimopolidoro.comQuesta descrizione contiene link affiliati, il che significa che in caso di acquisto di qualcuno dei libri segnalati riceverò una piccola commissione (che a te non costerà nulla): un piccolo contributo per sostenere il canale e la realizzazione di questi video. Grazie per il sostegno!

Le interviste di Radio Number One
Disturbi alimentari, Meli ("Focus"): «Ne soffrono anche le over 50»

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later Sep 9, 2025 4:24


A Radio Number One in Donne al Volante torna lo spazio riservato al mensile Focus. Si parla di un tema che tocca nel nostro paese circa 3 milioni di persone, i Malati di cibo. Questo è l'articolo di Elena Meli ospite di Liliana Russo e Agnese Spinelli. «Un'indagine nazionale del 2022 ci dice che i casi di disturbi alimentari sono aumentati del 40% rispetto solo a 3 anni prima. Inoltre, c'è un aumento di pazienti maschi e delle persone non più giovani. È stato visto che fino al 13% delle over 50 ha disturbi del comportamento alimentare. Insomma, una vera e propria epidemia».

Smart City
Un modello matematico per governare la gentrificazione

Smart City

Play Episode Listen Later Sep 8, 2025


Si sente sempre più spesso parlare di gentrificazione, ovvero quel processo per cui un quartiere popolare, da un certo momento, inizia a essere abitato da persone con reddito sempre più elevato, dando il via a una serie di cambiamenti: sia positivi, come il risanamento di aree degradate o la riduzione dei tassi di criminalità; sia negativi, come l’aumento dei prezzi degli affitti e più in generale del costo della vita, che può obbligare i ceti popolari che originariamente abitavano il quartiere a spostarsi in zone più economiche e più periferiche. La gentrificazione non è di per sé un processo intenzionale, ma può certamente essere accelerato o frenato dalle scelte amministrative. Oggi, un modello matematico sviluppato tra le università di Oxford e di Bari, la Scuola normale superiore di Pisa, e l’Istituto di Scienze e Tecnologie dell'Informazione del CNR permette, per la prima volta, di provare a governarlo per mezzo di proiezioni e simulazioni. Insomma: dati alla mano. Ne parliamo con Luca Pappalardo, Ricercatore dell’ lSTI - Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione del CNR.

il posto delle parole
Chiara Barzini "L'ultima acqua"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 5, 2025 17:28


Chiara Barzini"L'ultima acqua"Il sogno perduto di Los AngelesEinaudi Editorewww.einaudi.itFestival del Pensare Contemporaneo, PiacenzaSabato 13 settembre 2025, ore 12:00"La fine dell'abbondanza"La contesa sull'acqua e la democrazia assetataDialogo tra Chiara Barzini, Massimo Gargano e Marcello Pera.www.pensarecontemporaneo.itDurante il tour di presentazione per il suo primo romanzo, Chiara Barzini riceve da un amico un pacco misterioso. Tornata a casa, scopre che si tratta di un libro raro: il manuale originale usato per la costruzione dell'acquedotto di Los Angeles del 1913, autografato dall'ingegnere William Mulholland. Quando un famoso regista di Hollywood si dichiara interessato a trarre un film dal suo romanzo, il manuale diventa per lei un talismano, un oracolo sulle sorti creative sue e di un luogo amato. Del resto, attraverso quel capolavoro di ingegneria, William Mulholland ha reso possibile l'impossibile, facendo sgorgare l'acqua nel deserto, inventando per un secolo l'immagine di Los Angeles. Di fronte al rischio che il film non si faccia per problemi di produzione, Chiara Barzini decide di volare negli Stati Uniti per parlare di persona con il Regista. Prima di andare all'appuntamento, però, intraprende un viaggio propiziatorio al Salton Sea, il piú grande lago californiano diventato un emblema del disastro ecologico, e poi lungo il monumentale acquedotto di Los Angeles. Non è un'impresa solitaria. Fin dall'inizio la sostengono i consigli di scrittori audaci come Gay Talese e Mike Davis, e da un certo punto in poi la raggiungono due amiche di vecchia data, Kate e Ruby. Ripercorrere il cammino dell'acqua, ormai ridotta a un filo, è un modo per cercare di comprendere la parte piú sfuggente e misteriosa della città, ma anche di se stessa, e affrontare il lutto per la fine di un'epoca che non credevamo sarebbe mai arrivata. Un po' alla volta questo viaggio on the road ai confini dell'Impero americano diventa l'occasione per far decantare i propri sogni, liberandoli dalle illusioni ma non dalla loro forza propulsiva. E allo stesso tempo per guardare con occhio lucido ma ancora in parte incantato una terra piena di fascino e di contraddizioni, una terra ora minacciata dalle fiamme.Chiara Barzini è scrittrice e sceneggiatrice. Ha vissuto e studiato negli Stati Uniti dove ha collaborato regolarmente con varie testate come «Rolling Stone», «Interview Magazine», «Vogue», «Harper's», «Vice» e «T Magazine». È autrice della raccolta di racconti Sister Stop Breathing (Calamari Press 2012) e del romanzo Terremoto (Mondadori 2017), nominato tra i migliori libri dell'anno da «The New York Times», «The Guardian», «Vogue», «Esquire», «O, the Oprah Magazine», «Publishers Weekly» ed «Elle». Cura la rubrica «Zona di Sconforto » per «d di Repubblica». Ha tradotto in inglese le poesie tratte da Ancestrale di Goliarda Sapienza e in italiano l'ultima raccolta di Diane Williams, Insomma siete ricchi (Edizioni Black Coffee 2024). Le sue sceneggiature sono state candidate ai Nastri d'Argento e ai Globi d'Oro.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Cineguru screenWEEK
Cineguru Extra: gli streamer al Festival di Venezia

Cineguru screenWEEK

Play Episode Listen Later Aug 31, 2025 22:16


Nel primo appuntamento del nostro podcast Cineguru Extra dal Festival di Venezia, Andrea Francesco Berni e Gabriele Niola parlano del ruolo degli streamer in questa 82 esima edizione della Mostra. Qual è la storia degli streamer a Venezia, in che situazione si trovano oggi e cosa portano al mercato venendo a questo Festival. Insomma: chi sono, cosa vogliono e... dove stanno andando. Ne parliamo come sempre dal punto di vista industry, ma diciamo anche due parole sui film che abbiamo visto tra quelli sono stati portati al Festival dagli streamer.Cineguru sta seguendo la Mostra con tre podcast di Cineguru Extra, disponibili qui sul sito, sulle principali piattaforme di podcast e su Substack, dove potete iscrivervi alla newsletter Cineguru Intelligence.

Alice
Tentativi di stare al mondo: testimonianza, terapia, gioco

Alice

Play Episode Listen Later Aug 30, 2025 67:07


® Come elaborare la scomparsa di una compagna che si è tolta la vita? Come riconoscersi dopo un lutto che cambia radicalmente la nostra quotidianità? Come si trasforma l'amore e come si sopravvive al vuoto creato dalla depressione? Noè Albergati, studioso di letteratura rinascimentale e poeta, racconta la propria esperienza di perdita in Cemento e vento, romanzo in versi edito da Gabriele Capelli. La scrittura, per Albergati, diventa strumento di testimonianza e terapia.La malattia mentale è al centro anche del romanzo d'esordio di Giovanni Fontana, insegnante, critico, poeta e vincitore del premio svizzero di letteratura con la raccolta di racconti Breve pazienza di ritrovarti. Macchie azzurre, in una sera d'estate, questo il titolo del volume pubblicato da Castelvecchi, ci parla di una famiglia segnata dalla psicopatologia. La protagonista è Elena, un personaggio enigmatico in bilico tra la responsabilità di essere madre e la necessità di essere sé stessa. Lasciamo infine il solido territorio del reale per addentraci nel labirinto immaginato da Gian Marco Griffi nel suo secondo romanzo, Digressione, uscito per Einaudi. Griffi ha l'ambizione di raccontare tutto ciò che esiste e che non esiste: la digressione è metafora della vita, gioco esistenziale, ironico tentativo di ordinare un mondo irrimediabilmente caotico tra comicità e tragedia.Insomma, oggi ad Alice si parla di letteratura che fa i conti con la tragica difficoltà di stare al mondo.Prima emissione: 21 giugno 2025undefinedundefinedundefinedundefined

The Essential
Il lavoro del futuro | Conversations

The Essential

Play Episode Listen Later Aug 28, 2025 24:39


Il World Economic Forum ha stimato che il 23% dei posti di lavoro nel mondo – uno su quattro – subirà dei cambiamenti entro i prossimi tre anni. L'impatto della digitalizzazione e dell'automazione sta accelerando e la diffusione di sistemi di intelligenza artificiale generativa, da ChatGPT in giù, promette di trasformare ulteriormente il mondo del lavoro come lo conosciamo. In parte rimpiazzando posti di lavoro esistenti, in parte creandone di nuovi, a seconda delle stime. Ma come porci di fonte a queste continue rivoluzioni? Saremo costretti a rincorrere competenze sempre nuove, sotto la minaccia di vederci soffiare il posto da un'AI? Oppure si tratta piuttosto di entrare in una nuova prospettiva e inventare modi nuovi con cui la tecnologia può abilitare la professione che svolgiamo? Insomma, come possiamo immaginarci il lavoro del futuro? In questo quarto episodio del secondo ciclo di The Essential Conversations, tutto dedicato al lavoro, Mia Ceran ne ha parlato con Diletta Huyskes, ricercatrice e autrice del libro "Tecnologia della rivoluzione", Jacopo Perfetti, imprenditore e co-fondatore di PromptDesign.it, e Marco Paretti e Francesco Oggiano, rispettivamente autore di tecnologia ed editor at large di Will Media. Partendo, come al solito, dalle conversazioni intercettate a pranzo nella redazione di Will: i temi che più ci stanno a cuore, insieme alle voci esperte che più ci hanno messo la testa. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con Will Makers. Sostienici e accedi a contenuti esclusivi su www.willmedia.it/abbonati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Tanzen Vs Pizza
La Pizza è universale, la Pizza è in ogni dove e non ha bandiere.

Tanzen Vs Pizza

Play Episode Listen Later Aug 14, 2025 14:45


Durante i primi viaggi strutturati di lavoro, tra i 18 e 22 anni, ho avuto la fortuna di visitare Regno Unito, Stati Uniti e Giappone. In quel momento, da napoletano del centro e super appassionato di pizza, ho capito che, per quanto sia fantastico che la propria tipologia di pizza preferita abbia creato un brand e si sia diffusa in ogni angolo del globo, è altrettanto bello vedere come le culture locali - anche in altre regioni d'Italia! - abbiano sviluppato tipologie, ibridi e tradizioni legate alla pizza completamente differenti. Insomma, si può essere orgogliosi del proprio territorio e città, allo stesso tempo avere vedute così ampie da abbracciare e raccontare un piatto che, di fatto, è davvero universale. Vedere mostri ovunque, fantomatiche battaglie tra regioni e paesi, oppure erigere fortini testimonia solo ignoranza ed estrema chiusura mentale.

Family Business Unit
FBU Club nr 119. Il Pilota sei tu, con Giovanni Gambardella

Family Business Unit

Play Episode Listen Later Aug 5, 2025 54:10


Come viviamo il tempo? Lo subiamo o lo guidiamo?In questo incontro del FBU Club abbiamo con noi Giovanni Gambardella, imprenditore, formatore e autore del libro "Il tempo vola (e il pilota sei tu)". Un titolo che è già una provocazione: se il tempo è inarrestabile, chi ne è davvero al comando? L'autore ci guiderà in una riflessione preziosa su come riconoscere il valore del tempo nella nostra vita e nelle nostre scelte quotidiane – dentro e fuori l'impresa.Con Giovanni esploreremo i concetti di Gratitudine, di Visione, Missione e Valori per fare in modo di essere allineati individualmente e come gruppo, che sia la famiglia o l'impresa.E vedremo strumenti che ci permettono di dare sostanza al tempo, per la scelta delle convinzioni che ci guidano, delle priorità che ci diamo, del contesto sociale che coltiviamo, delle abitudini che ci abitano, della necessità di fare spazio fuori per ritrovarci dentro in modo da prendere le decisioni migliori, quelle che ci permettono di agire nel flusso, senza sprecare energie, per ottenere obiettivi chiari e oggettivi che guidano le nostre azioni.Insomma l'occasione per fare un check up per riprenderci il timone che guida la nostra vita. Chi è Giovanni Gambardella: Giovanni è fondatore di TeamWorking, società specializzata in formazione esperienziale e team building, attiva in Italia e a Dubai. Da oltre vent'anni lavora con aziende di ogni dimensione, aiutando team e leader a costruire coesione, fiducia e visione condivisa. Appassionato di montagna e di viaggi, porta nel suo approccio una combinazione originale di energia, concretezza e profondità. "Il tempo vola (e il pilota sei tu)" è il suo primo libro, nato dal desiderio di condividere un messaggio semplice ma radicale: la qualità del tempo dipende dalla consapevolezza con cui lo viviamo.Il profilo di Giovanni https://www.linkedin.com/in/giovannigambardella/Il sito https://www.teamworking.it/Il libro ttps://www.amazon.it/Tempo-Vola-Pilota-Sei-allineando-ebook/dp/B0FHHZXF3K/

il posto delle parole
Giulia Negri "Montagna. Istruzioni per l'uso"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Aug 3, 2025 28:17


Giulia Negri"Montagn. Istruzioni per l'uso"Laterza Editoriwww.laterza.itQuanto odiate il «manca poco» che tutti, prima o poi, abbiamo sentito mentre siamo allo stremo delle forze? Cosa dareste per non aprire una mappa dei sentieri che sembra più complicata di quella del tesoro? Avete sobbalzato anche voi per quel fruscio nel prato, proprio lì, a due passi? Questa è la guida per tutti noi che arranchiamo sulle salite, non siamo ‘veri montanari', ma non rinunceremo mai al raggio verde che solo le montagne sanno darci.C'è un momento preciso, quando si cammina in montagna, in cui tutto si fa silenzioso. È quell'attimo in cui ti fermi a prendere fiato, il vento smette per un istante di soffiare, ti guardi attorno, osservi la meraviglia e ti rendi conto di quanto sei piccolo. È il momento per il quale tutti quanti noi arranchiamo sui sentieri e vaghiamo per i boschi, ci sorprendiamo di fronte alle cascate o scrutiamo i crinali alla ricerca di stambecchi e marmotte. Ma la montagna non è un luogo di vacanza come tutti gli altri, non è un luna park, bisogna accettare l'esistenza di pericoli e pianificare tutto, anche la rinuncia. Allora è importante sapere come preparare uno zaino, come leggere una carta, quali strumenti tecnologici sono utili e quali no. E poi ci sono gli incontri con gli animali: dalle mucche fino alle ‘fobie striscianti'. Impareremo cos'è un ‘parrucchiere di chiome' e a guardare con occhi nuovi fiori e funghi. Il tutto in compagnia di Giulia che, tra una chiacchiera e una battuta, dà buoni consigli, più di un grillo parlante. E se lo può ben permettere visto che per riuscire a dare buoni consigli bisogna aver sbagliato di più! Insomma, una guida piacevole e divertente per tutti coloro che cercano uno scatto di fantasia e di immaginazione per uscire dai sentieri più battuti, dai panorami ‘instagrammabili' e dagli eventi ‘esclusivi' a 3000 metri.Giulia Negri, fisica di formazione, è giornalista e divulgatrice scientifica. Ha conseguito un Master in Comunicazione della scienza presso la SISSA di Trieste e ha frequentato la Erice International School of Science Journalism. Collabora come freelance con “la Repubblica”, “Le Scienze”, “Il Tascabile” e “Wired”. Ha lavorato nel gruppo di Outreach di ATLAS al CERN, nell'organizzazione eventi scientifici, nell'editoria scolastica e come social media manager.Da sempre grande amante della montagna, nel 2018 ha finalmente realizzato il sogno di trasferirvisi a tempo pieno, diventando anche maestra di sci.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Occhio al mondo
L'ASCESA e la CADUTA di Nokia Lumia

Occhio al mondo

Play Episode Listen Later Jul 30, 2025 7:10


Nokia Lumia: quel telefono lanciato nel 2011 che, per un attimo, ha cercato di rivoluzionare il mondo degli smartphone.Aveva un design sgargiante per l'epoca, con colori fluo e un look futuristico, e montava un sistema operativo tutto nuovo: Windows Phone. Insomma, sulla carta sembrava una bomba. Peccato che poi...Tutti i miei link: https://linktr.ee/br1brownWindows Phone OS market share of sales 2011-2016 | StatistaAdDuplex Blog: AdDuplex Windows Phone Statistics Report for April 2014L'arroganza che conduce al fallimento, il caso Nokia - Digital flowWindows Phone ruberà clienti ad Android più che a Apple - Tom's Hardware 2012 TELEGRAM - INSTAGRAMSe ti va supportami https://it.tipeee.com/br1brown

Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali

Ma non viaggiamo solo noi questa settimana. In un angolo dell'italiano oggi facciamo anche un ripasso di tutti i vocaboli usati in aereoporto. Quali sono le prime parole in italiano che vedrete ed ascolterete appena arrivati in Italia? Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Eating Pizza in Slow Italian - https://youtu.be/dsMWqw2RKcA Questa settimana si parte! O si ritorna? Be' diciamo un po' di uno e un po' dell'altro. Raffaele e' partito! Dove e' andato? A Malta! https://it.wikipedia.org/wiki/Malta Un'isola molto molto interessante, per la sua storia, per la sua posizione e per i suoi paesaggi. Insomma, una piccola perla. Con Raffaele facciamo un giro di tutte, o quasi, le cose che vuole fare e vedere a Malta, e parliamo anche di come a Malta si fondano tante culture, e tante lingue. Una delle cose interessanti, in una delle co-cattedrali a Valletta, ci sono ben due dipinti di Caravaggio! E poi passiamo per un piccolo angolo dell'italiano, questa volta questo angolo lo troviamo in aereoporto. Quali sono i vocaboli piu' usati in aereoporto? Trascrizione Matteo: [0:11] Addio! Raffaele: [0:22] Come sei drammatico, Matteo! Matteo: [0:24] Ci ho pensato, forse era un po' eccessivo un addio. Però non si usa più addio praticamente mai. Ma prima non era un po' più frequente, addio come saluto? Raffaele: [0:38] Fortunatamente non si usa più perché addio vuol dire letteralmente ci vediamo dopo la morte. (Mai più.) Esatto, quindi mai più in questa vita. È molto più comune dire ciao, o arrivederci in maniera formale. Matteo: [0:57] Però abbiamo perso la drammaticità, no? Dell'addio. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership

Tanzen Vs Pizza
È davvero colpa dei Pizzaioli se le classifiche e le guide sono così oscure?

Tanzen Vs Pizza

Play Episode Listen Later Jul 24, 2025 14:59


Nei giorni successivi a 50 Top Pizza Italia, al mio Podcast e alcuni articoli che abbiamo pubblicato su Garage Pizza, ci sono state parecchie chiacchiere sullo stato attuale del Mondo Pizza, tra chi ha finalmente messo alla luce dinamiche non proprio piacevoli fino alla discussione di quanto sia colpa dei pizzaioli per la situazione attuale. Per un certo servilismo e ipocrisia da parte dei pizzaioli, ma anche per l'atteggiamento di scrittori, curatori e produttori. Insomma, se questo "movimento" ha permesso da oltre 10 anni di emancipare il Mondo Pizza, dall'altro ha creato anche dei "mostri" che vanno combattuti per fare un ulteriore salto di qualità nella comunicazione e nel dare il giusto riconoscimento alla Pizza.

Miti da sfatare
Ciro, il dinosauro che parla italiano | 513

Miti da sfatare

Play Episode Listen Later Jul 21, 2025 8:13


Una puntata che vi farà ridere, riflettere e vi lascerà anche sorpresi. Insomma, un mix incredibile di emozioni. Si parlerà di un dinosauro che ha vissuto parte della sua esistenza da fossile in bilico tra l’essere del nord o del sud e per un po’ di tempo ha rischiato anche di chiamarsi Ambrogio.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Ultimi attimi
New York Brucia!

Ultimi attimi

Play Episode Listen Later Jul 14, 2025 43:20


#ADV: ⁠ Puntata in Partnership con Fineco - Inserisci il codice promozionale TRD020-VO per avere nei primi sei mesi di apertura del conto 20 trade gratuiti! Qui il link⁠ per aprire il conto con Fineco – i primi 12 mesi canone gratuito e condizioni under 30 anni agevolate.Link al regolamento promozionale ⁠QUI⁠. ------- Un errore di calcolo. Una distrazione. Una mancata comunicazione. Insomma: un gesto forse banale. Ma è un gesto che rende i cieli di New York, mentre la città si prepara al Natale, in un inferno di fiamme e detriti. ---- Supporta Ultimi Attimi, unisciti al Patreon! ⁠⁠⁠CLICCA QUI⁠⁠⁠ --> Contenuti esclusivi di questa puntata! Tutti i link della community: linktr.ee/ultimiattimi ---- I Patreon che producono questa puntata: CAPITANI:Mattia Zambon MEMBRI DELL'EQUIPAGGIO: Simona Sbardella Fal06 CPT_Koenig Ilag78 Ricordo che anche al tier più basso, cioè "Passeggeri", si ha accesso a tutti gli elementi esclusivi ;) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Le parole che non hai mai letto
Episodio 1659 - Dagli anni 80 sono uscito vivissimo...dai 90 insomma.

Le parole che non hai mai letto

Play Episode Listen Later Jul 14, 2025 4:48


Dicono che non si esce vivi dagli anni 80'....ma io ne sono uscito vivissimo. I veri problemi sono arrivati con i 90....

Amici e Nemici - L'informazione della settimana

Non è una discesa in campo, ma nemmeno un disinteresse totale. Il giovane Berlusconi non è il Cavaliere, ma il di lui figlio, Pier Silvio. Parafrasando le sue parole alla presentazione dei palinsesti Mediaset, pare che per un suo impegno attivi in politica ci siano da attendere ancora due anni, quando ne avrà 58 proprio come accadde per suo padre. Insomma, ancora troppo giovane.Parleremo di questo, e non solo, assieme a Maria Latella, Barbara Alberti e con l'On. Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d'Italia.

Pillole di Scienza
Coincidenza cosmica: l'Universo è stato creato apposta per noi ?

Pillole di Scienza

Play Episode Listen Later Jul 12, 2025 8:05


Episodio in partnership con Fineco. Vorresti avere 20 trade gratuiti nei primi 6 mesi dall'apertura del conto!? Inserisci il Codice promo da utilizzare: TRD020-FI Qui sotto trovi il link per aprire il conto con Fineco  – i primi 12 mesi canone gratuito e condizioni under 30 anni agevolate! https://finecobank.sjv.io/c/6357298/3109910/17904 L'episodio di oggi: l'Universo sembra creato apposta per noi? Ma questa frase ha senso? Insomma, Leggi Fisiche, costanti e altre caratteristiche sembra tarate con cura. Frutto del caso? Esiste un disegno più grande? Vediamo insieme cosa dicono gli scienziati ed i filosofi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Inglorious Globastards - IL PODCAST
L'informazione Ambientalista è Irrimediabilmente Inquinata

Inglorious Globastards - IL PODCAST

Play Episode Listen Later Jul 12, 2025 56:32


Esiste un'analoga Legge di Gresham nei media: l'informazione cattiva scaccia quella buona. Da oltre 50 anni la grancassa dell'#ambientalismo ideologico ha diffuso una narrativa catastrofista volta a scatenare il panico nella popolazione, prima paventando il pericolo di glaciazione poi quello del riscaldamento globale globale.Ne parliamo con Giampiero Castellotti, che ha scritto il capitolo intitolato "Brutto Clima per l'Informazione" nel volume CRONACHE DEL RIMBAMBIENTALISMO edito dal collettivo Inglorious Globastards.In sostanza, l'informazione ambientalista è inquinata irrimediabilmente perché rigetta un approccio razionale, che metta in luce i problemi, indichi le soluzioni possibili e soprattutto calcoli i costi da sostenere. Invece i mestatori fanno credere all'opinione pubblica che #inquinamento ed emissioni di gas climalteranti siano causati dai "cattivi", dai "profittatori", dai "capitalismo", dai "nemici del popolo", dal "profitto". Insomma i propagandisti rossi, riverniciati di verde, hanno instillato nelle menti labili la convinzione che la transizione energetica la pagherà qualcuna altro, i "cattivi" appunto. Però quando i costi si abbattono sulle tasche della gente comune scattano le reazioni virulente, come è successo in Francia con i gilet gialli. L'esperienza disastrosa del Green New Deal europeo, fortemente voluto dalla Merkel, dalla von der leyen e da tutta la canea "progressista", dovrebbe riportare il dibattito a forti tinte ideologiche entro i confini della realtà.

Fuori Tempo Massimo
What a Tour, huh? Captain, it's la sesta tappa

Fuori Tempo Massimo

Play Episode Listen Later Jul 11, 2025 90:38


Il Tour de France è iniziato da poco ma ha già detto tanto. In questa puntata parliamo anche dei velocisti, con la sfida fra Merlier e Milan dopo il ritiro di Philipsen. Analizziamo i tempi della crono vinta da Evenepoel, studiamo le strategie di Pogacar, conosciamo meglio Kevin Vauquelin e da dove viene. Insomma, parliamo di questa prima settimana del Tour de France in attesa dei Pirenei. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il Corsivo di Mercoledì 09 Luglio 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 9, 2025 2:21


Il ministro dell'Interno Piantedosi respinto dalla Libia e accusato di ingresso illegale. Indesiderabili. Con questa motivazione la Libia respinge il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, con gli omologhi di Malta, Byron Camilleri, e della Grecia Thanos Plevris e il commissario europeo Mark Brunner, che ieri avevano in programma un incontro con i ministri del generale Haftar in tema di flussi di migranti. Alla fine sono stati bloccati in aeroporto e invitati a lasciare immediatamente il Paese. L'annuncio giunge in modo formale dal governo di Osama Hamad, premier della Cirenaica non riconosciuto dalla comunità internazionale ma con cui da tempo Italia e Ue hanno avviato relazioni. Le accuse contro i ministri e i commissari europei. I tre ministri e il commissario Ue avevano in programma un incontro con Trebelsi, responsabile degli Interni di Tripoli, poi con il suo omologo in Cirenaica. Avevano chiesto maggiori sforzi nel bloccare le partenze. Il vertice con il governo Ddbeibeh non ha avuto problemi, mentre quello con il governo Hamad non è andato storto. Alla fine, ministri e commissario sono stati accusati di violazione di norme diplomatiche e convenzioni internazionali e “azioni che rappresentano una mancanza di rispetto per la sovranità nazionale libica”, oltre che di “omissione delle procedure che regolano ingresso, circolazione e residenza dei diplomatici stranieri”. La ricostruzione opaca. Per il Viminale si tratta di una incomprensione protocollare e il problema non ha mai riguardato la componente italiana della delegazione e i rapporti bilaterali con l'Italia. Ma le varie versioni non sono chiare. Il commissario Ue non avrebbe gradito la presenza in aeroporto di una delegazione ufficiale del governo libico, che formalmente la comunità non riconosce. Brunner si sarebbe rifiutato di accettare il benvenuto pubblico e ufficiale. Un'altra versione ancora suggerisce invece che il maggiore risentimento sia nei confronti dell'Italia considerata troppo timida nel perorare pubblicamente la causa della Cirenaica e del suo padrone, Haftar. Insomma, la ricostruzione di ciò che è accaduto in territorio libico risulta opaca. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Radio Giap Rebelde
Radio Ufo 78, un radiodramma/concerto

Radio Giap Rebelde

Play Episode Listen Later Jul 9, 2025 72:58


«– I romanzi radiofonici, giovanotto, – mormorò Josefina Sánchez, come se commettesse un sacrilegio. – Stanno diventando sempre più strambi.» (Mario Vargas Llosa, La zia Julia e lo scribacchino) Nel biennio 2022-2023 portammo in tour Radio Ufo 78, un radiodramma/concerto, un melologo, una sghemba e psichedelica suite con scrittori, musicisti e «caverna dell'antimateria». I due scrittori erano Wu Ming 1 e Jadel Andreetto, quest'ultimo in doppia veste, in quanto bassista del Bhutan Clan. I musicisti erano quelli del Bhutan Clan, appunto: band cresciuta a Bologna sonorizzando trekking urbani e serate letterarie, nel contesto del cantiere culturale permanente Resistenze in Cirenaica. Per varie ragioni il gruppo si è sciolto come tale nel 2024, ma le sperimentazioni proseguono sotto l'egida di Melologos, «laboratorio di fonologia narrativa» che ora è al lavoro su Gli uomini pesce. «Caverna dell'antimateria» è come chiamavamo, in omaggio al pittore situazionista Giuseppe Pinot Gallizio, l'ambiente sonoro pazientemente ingegnerizzato in studio che ogni tanto erompeva nell'esecuzione dal vivo. I testi dello spettacolo erano in gran parte tratti da Ufo 78, ma alcuni brani – come già avveniva nel romanzo – gettavano ponti verso un altro mondo narrativo: quello del «Ciclo di Tanino & Karl» di Jadel Andreetto & Guglielmo Pispisa. Finora ne sono usciti due episodi: Tutta quella brava gente (firmato con lo pseudonimo «Marco Felder», Rizzoli 2019) e La parola amore uccide (Rizzoli, 2022). Anzi, tre, perché il terzo è in forma di podcast: Morte di un giallista bolzanino (RaiPlaySound, 2023). Radio Ufo 78 era un'unica suite della durata di circa un'ora e 15 minuti. Prima di salire sul palco, chiedevamo al pubblico di applaudire soltanto alla fine. Dopo una prova aperta allo Spazio Stria di Padova, sempre disponibile per i nostri lanci di ballons d'essai, Radio Ufo 78 si mise in strada. La formula era anfibia e strana e non proponibile ovunque, gli incastri di impegni non erano semplici... Insomma, riuscimmo a mettere in fila solamente sette date. Di alcune resta testimonianza. La migliore registrazione, realizzata a tracce separate dal mixer (ringraziamo il fonico Gianluca Fabbri), è quella della serata in piazza a S. Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini. Era la sera del 9 luglio 2023, l'evento era organizzato da Rapsodia, su iniziativa del nostro amico Emiliano Visconti. Stefano D'Arcangelo di Melologos ha lavorato su quelle tracce, per far emergere ogni suono con la massima chiarezza, e oggi, alla buon'ora, possiamo rendere disponibile all'ascolto Radio Ufo 78, per chi non c'era alle serate e anche per chi c'era e vuole riascoltarlo. Lo facciamo a due anni esatti da quell'esibizione. La formazione: Wu Ming 1 – voce e vociferazioni Jadel Andreetto – voce e basso Giroweedz – basso e ingegneria sonora Bruno Fiorini – chitarra Stefano D'Arcangelo – tastiere, elettronica, antimateria Michele Koukoussis – batteria Con la partecipazione di Filo Sottile (nella parte di Carmen) e Donatella Allegro (nella parte di Milena).

BASTA BUGIE - Famiglia e matrimonio
Famiglie numerose non siamo ipocriti

BASTA BUGIE - Famiglia e matrimonio

Play Episode Listen Later Jul 8, 2025 6:14


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8224FAMIGLIE NUMEROSE, NON SIAMO IPOCRITI di Andrea Zambrano Caro direttore,una volta, invitata a un matrimonio, conobbi un santo sacerdote che, prima della Comunione eucaristica, fece annunciare dall'ambone le condizioni ecclesiastiche per potersi accostare all'Eucaristia. Quel sacerdote mise in atto l'unico mezzo a sua disposizione per evitare - con carità - che molti degli invitati, di cui non conosceva la condotta personale, si accostassero in modo indegno alla Comunione. Con quell'annuncio, egli aveva assolto il proprio compito e adempiuta la propria responsabilità. Se neppure l'autorità ecclesiastica dispone di strumenti migliori per esplorare il foro interno delle coscienze, come potrebbe un'associazione laica, aconfessionale e apartitica indagare sui pensieri e sul comportamento degli iscritti, quando questi abbiano firmato consapevolmente la Carta dei Valori? Non si è trattato dell'iscrizione di famosi personaggi pubblici, ma della richiesta di iscrizione da parte di private cittadine, le cui scelte di vita potevano essere conosciute solo violando la loro privacy e cercandole sui social.È in questo contesto che inquadrerei il dissidio sorto tra alcuni iscritti ANFN e il Consiglio Nazionale. Come ripetutamente chiarito dallo stesso Consiglio, non c'è stato alcun cambiamento nei valori fondanti. Si è verificato un unico caso, gestito con prudenza e nell'unico modo possibile, ossia chiedendo l'adesione alla Carta dei valori - che le  aspiranti socie hanno accettato. È stato invece l'allarmismo di chi ha gridato allo scandalo tramite lettere pubbliche - una volta venuto a conoscenza di dati sensibili in violazione della legge - a mettere seriamente in difficoltà l'Associazione. Si è, infatti, creata una questione di principio da un caso isolato, minando pubblicamente l'immagine di una delle poche voci che agisce in concreto per le famiglie, proprio mantenendo il suo profilo aconfessionale e apartitico. Ovvero si è concretizzato ciò che viene usato dagli ideologi per poter "sfondare" la cosiddetta Finestra di Overton: l'uso di un casus belli, di un'eccezione, per poter riformulare tutta la realtà in modo artificioso. Con un unico obiettivo, tra l'altro: quello di minare l'autorevolezza di ANFN strumentalizzando l'accaduto e facendo piovere sull'associazione un fiume di critiche negative che deducevano l'accaduto attraverso i presupposti e i pregiudizi di chi, nella questione, non aveva alcuna informazione certa. (...)Non vi è alcuna condanna verso chi, mosso con l'intenzione di tutelare il Bene dell'associazione, ha voluto capire meglio per compiere un delicato discernimento. Quello che c'è, oltre che un dispiacere per un fuoco di paglia, è l'effettiva riuscita di creare divisione e sospetto reciproci, mettendo in crisi l'intero andamento dell'associazione che, invece che promuovere una cultura di tutela verso i bambini e le bambine - attraverso le loro famiglie associate o meno - ha dovuto concentrarsi per un tempo inutilmente lungo e verboso, per dipanare un nodo cui sarebbe bastato un po' di chiarimento e di buona fede, perché fosse sciolto senza problemi.Francesca - associata ANFNRISPONDE IL CAPOREDATTORE DELLA BUSSOLAGentile Francesca,la ringrazio per la sua lettera che ci dà l'occasione di tornare su un argomento evidentemente esplosivo dentro l'associazione. Il punto di caduta che fa crollare il castello delle sue argomentazioni, come di molti altri, è la natura pubblica di quell'unione civile. Quelle donne sono civilunite, quindi la loro non è una scelta personale, non c'è nessuna questione di privacy perché l'unione civile di due lesbiche è un fatto pubblico e dal pubblico trae le sue conseguenze necessarie. Tanto più che, noi sappiamo, il discernimento effettuato è falsato. Quella donna chiedeva la possibilità di avere una scontistica per un supermercato. Ora, ci si iscrive ad un'associazione per avere un buono di dieci euro per comprare il latte? E si chiede un'adesione alla carta dei valori per questo?È evidente che l'operazione era di quelle perfette dell'infiltrazione perché quelle donne sono due attiviste della causa arcobaleno, non si tratta di entrare in foro interno dentro le loro decisioni, ma di corrispondere nell'impegno ciò che si riflette nella vita pubblica che è quella della militanza omosessualista, evidentemente in contrasto con i principi e i valori richiesti dallo Statuto di ANFN. Insomma, addossare a noi la divisione, quando abbiamo soltanto preso atto di una tendenza a includere anche chi nella vita contraddice espressamente e pubblicamente la carta dei valori è piuttosto ipocrita.Ovviamente diciamo questo da amici di ANFN, dato che siamo probabilmente l'unico quotidiano che dà sistematicamente spazio alle attività di ANFN e alle necessità e alla promozione delle famiglie XL, ma è inutile nascondersi dietro un dito: questa decisione è un problema perché non c'è nessuna necessità vitale a tutela dei minori coinvolti, è solo un cavallo di Troia.

Poi migliora
S05E15 - Cose che si fanno per soldi

Poi migliora

Play Episode Listen Later Jul 7, 2025 71:07


Le grattate dei rapper, i dischi da venduti, artisti che vendono la loro arte a oligarchi russi per campare. Insomma, si parla della cosa preferita de Beppone: i soldi.Grazie a @vetra_navigli e tutte le persone che sono venute a sentirci. Vi amiamo.

Smart City
Progetto Landfeed: fertilizzanti biologici per una maggiore sicurezza alimentare e meno rifiuti (1ª parte)

Smart City

Play Episode Listen Later Jul 2, 2025 5:08


I fertilizzanti sono prodotti essenziali in tutto il mondo e l'Europa ne importa un grande quantitativo. Allo stesso tempo, nel continente c'è una enorme disponibilità di scarti e rifiuti organici che fin dalla notte dei tempi sono la materia prima con cui si producono i fertilizzanti biologici, e che invece vanno incontro a un destino meno nobile. Insomma: ci sono tutte le condizioni per un'espansione del mercato europeo di biofertilizzanti, e ciò è alquanto desiderabile sia alla luce dei sempre più frequenti conflitti sulle materie prime, sia dell'impatto dovuto alla produzione dei fertilizzanti detti “chimici”, che richiedono un consumo elevato di risorse pregiate, non sostituibili e non rinnovabili. Favorire lo sviluppo di nuove filiere europee dei biofertilizzanti è il fine ultimo del progetto LANDFEED, di cui parliamo in questa puntata con Antonella Luciano, ricercatrice del Dipartimento di Sostenibilità dell'ENEA.

Smart City
Progetto Landfeed: fertilizzanti biologici per una maggiore sicurezza alimentare e meno rifiuti (1ª parte)

Smart City

Play Episode Listen Later Jul 2, 2025


I fertilizzanti sono prodotti essenziali in tutto il mondo e l’Europa ne importa un grande quantitativo. Allo stesso tempo, nel continente c’è una enorme disponibilità di scarti e rifiuti organici che fin dalla notte dei tempi sono la materia prima con cui si producono i fertilizzanti biologici, e che invece vanno incontro a un destino meno nobile. Insomma: ci sono tutte le condizioni per un’espansione del mercato europeo di biofertilizzanti, e ciò è alquanto desiderabile sia alla luce dei sempre più frequenti conflitti sulle materie prime, sia dell’impatto dovuto alla produzione dei fertilizzanti detti “chimici”, che richiedono un consumo elevato di risorse pregiate, non sostituibili e non rinnovabili. Favorire lo sviluppo di nuove filiere europee dei biofertilizzanti è il fine ultimo del progetto LANDFEED, di cui parliamo in questa puntata con Antonella Luciano, ricercatrice del Dipartimento di Sostenibilità dell’ENEA.

Miti da sfatare
Chi l'ha Visto, ma in Giappone | 497

Miti da sfatare

Play Episode Listen Later Jul 2, 2025 9:07


Se avete seguito ultimamente il podcast, sicuramente saprete che ci siamo appassionati alle vicende dei militari giapponesi che sono scomparsi dopo la Seconda guerra mondiale: Hiroo Onoda, puntata 399; Tèruo Nakàmura, puntata 461. Insomma, i giapponesi, se vogliono sparire, spariscono bene, e se hanno qualche dubbio su come fare, possono rivolgersi a degli esperti che oggi vi facciamo conoscere.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Polo Nerd
News del 18 giugno 2025

Polo Nerd

Play Episode Listen Later Jun 18, 2025 41:04


Accanto alle solite news su fumetti, film e serie, diciamo addio a Peter David e allo Spazio Wow, segnaliamo un po' di eventi fumettistici (e in uno trovate anche il conduttore di oggi) e combattiamo con caldo e microfoni avversi.Include un enorme elenco di fumetti su F4 e Superman ripubblicati in occasione dei film!Insomma, un classico episodio News di Polo Nerd, di quelli da non perdere.--Merchandising:http://store.polonerd.netPer sostenerci offrendoci uno o più caffèhttps://www.buymeacoffee.com/polonerdSito, Mail e Contatti:redazione@polonerd.nethttps://www.polonerd.nethttps://www.polonerd.net/contattiPagina dell'episodio: https://www.polonerd.net/?p=1722

Coachfactor
Episodio 203: Tommaso Barbato - I segreti dell'allenamento perfetto: analisi e dati

Coachfactor

Play Episode Listen Later Jun 5, 2025 38:07


Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali

Ma non solo gli italiani! C'è anche stato chi ha parlato dell'Italia, o chi è in parte italiano. Insomma decisamente più Italia del solito. Ma in tutto cio', Matteo e Raffaele hanno visto l'Eurovision?! Mettetevi comodi, stiamo per iniziare... Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio An Everyday Conversation in Slow Italian | https://www.youtube.com/watch?v=DtkPriOj59U O partiamo con le notizie dall'estero. Come è andato l'Eurovision? Come sono andati i tanti italiani e non che hanno parlato dell'Italia? Purtrioppo qualcuno è arrivato addirittura ultimo! Ma c'è stata anche una sorpresa, è arrivato Topogigio! Ma chi è? https://it.wikipedia.org/wiki/Topo_Gigio E poi torniamo a Milano! Per un coro molto particolare che sta diventando sempre più frequentato. L'Hardcoro! https://base.milano.it/en/event/hardcoro-il-coro-formato-pop-up/ Una attività molto interessante, non solo per il suo lato musicale ma anche per il suo lato sociale! Quindi invitiamo tutti i cantanti e non che passano per Milano a partecipare a questo evento. E sicuramente prima e dopo aver cantato si parla, in italiano! Concludiamo in un molto generico angolo dell'italiano, con persone molto generiche, come Tizio, Caio e Sempronio. Ma non solo! Ci sono altri tre "Tali" che si usano, o si usavano, in italiano quando ci si riferisce a persone generiche. Trascrizione Raffaele: [0:23] Buongiorno Matteo, come va? Matteo: [0:26] Buongiorno, bene, bene, qui è arrivata la primavera. Raffaele: [0:30] Io devo dire che metterei la firma per avere il tempo sempre così. Ovvero attorno ai 20 gradi, soleggiato, un po' di vento. Quindi hai la possibilità di sentire caldo se sei seduto al sole, e sentire fresco la sera se sei all'aperto. Quindi va tutto bene. A te piace il clima così? Matteo: [0:55] Sì, mi piace molto, purtroppo quello che viene dopo non mi piace tantissimo. E quindi scappo. Io scappo. (No!) Scapperò, scapperò, poi ne parleremo. Raffaele: [1:09] Ah, parli del caldo. Io pensavo che non ti piaceva il tema di cui parleremo questa settimana e quindi scappavi. Matteo: [1:16] No no no. Il tema ci sta, anche perché, insomma, ne hanno cantate fino a poco tempo fa... Raffaele: [1:24] Non dire "maestro"! Matteo: [1:33] E così mi difendo, nel senso, non dico "maestro" adesso. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership

MELOG Il piacere del dubbio
Le presunte svolte nel caso Garlasco

MELOG Il piacere del dubbio

Play Episode Listen Later May 21, 2025


Nuovi e vecchi personaggi che riemergono, un possibile innocente condannato ingiustamente, clamorose nuove svolte annunciate dai media, le impronte vicino al cadavere, il martello nel canale, la gemella della vittima col borsone. Insomma sul delitto di Chiara Poggi a distanza di 18 anni si sono accesi i riflettori. Interviene Albina Perri, direttrice del settimanale "Giallo".

Laser
Lo sciame dei Campi Flegrei

Laser

Play Episode Listen Later May 14, 2025 25:08


«La vulcanologia non è fisica, non è matematica. Non può fare previsioni» è quanto ammette uno degli scienziati intervistati, il giorno dopo l'ennesimo sciame sismico che ha scosso i Campi Flegrei, tutta Napoli e il suo golfo. Un paradiso dove emergono meraviglie come Capri, Ischia e Procida, ma che sovrasta una grande conca ribollente che, oltre a generare terremoti continui, potrebbe dare vita ad un altro Vesuvio con altre Pompei e Ercolano. Con conseguenze ancora più catastrofiche sulle persone e le sue case, concentrate cento volte di più di quanto fosse duemila anni fa. Insomma, un paradiso che può trasformarsi in inferno.

Bitcoin Italia Podcast
S07E16 - C'è chi dice no

Bitcoin Italia Podcast

Play Episode Listen Later Apr 24, 2025 77:50


Una prima implementazione prartica di CISA riapre il dibattito sui prossimi aggiornamenti di Bitcoin, la Russia vuole limitare l'acquisto di Bitcoin ai soli oligarchi, gli attivisti africani si coalizzano e usano Bitcoin come strumento di lotta, nuovi indicatori ci mettono in allerta sulla centralizzazione del mining.Insomma: un nuovo sfavillante episodio del BIPSHOW!It's showtime!

Coachfactor
Episodio 201: Andrea Genova - Allenare la ricezione a El Salvador

Coachfactor

Play Episode Listen Later Apr 21, 2025 35:55


Laser
I secoli d'oro dell'Africa

Laser

Play Episode Listen Later Apr 10, 2025 26:12


Sono a torto chiamati “secoli oscuri”, ovvero il periodo che va dall'ottavo al 15esimo secolo. E invece per l'Africa si tratta di un periodo di storia ricchissima, come conferma il Prof. François-Xavier Fauvelle, storico, archeologo, professore di storia e archeologia dei mondi africani al Collège de France di Parigi.Simbolo di quell'epoca è un rinoceronte d'oro, rinvenuto in una tomba in Sudafrica e che anche il nome ad un saggio del professore, edito da Einaudi. Il rinoceronte è il simbolo degli scambi commerciali e delle contaminazioni tra popoli africani e asiatici, anche se lascia molte domande in sospeso. Così come i tentativi di raccontare la storia dell'impero più ricco di sempre, ritrovato nel Mali tra il XII e il XIII secolo. E si potrebbe continuare a lungo, dal Ghana alla Tanzania, dallo Zimbabwe al Congo. Insomma, la storia dell'Africa non si ferma con gli Egizi e non riprende con la colonizzazione europea e con la tratta degli schiavi. È molto di più anche se moltissimo deve ancora essere scoperto.

Storie di videogame
Update #2 - Marzo 2025

Storie di videogame

Play Episode Listen Later Mar 25, 2025 11:44


Storie di Videogame ora è anche un LIBRO! Acquista qui il primo volume: https://bit.ly/SdVITOMI ************* Seconda puntata Update dedicata alle novità del podcast: parliamo, naturalmente, del primo libro di Storie di Videogame in uscita a giugno 2025, di come è nato il progetto, dei contenuti del primo volume, dei due successivi già confermati. Insomma, se avevate delle domande in merito, è molto probabile che qui troviate le risposte che cercate! Vi aggiorno poi sui numeri più recenti del podcast, e in coda due piccole indiscrezioni sulle prossime puntate in arrivo. Se desiderate supportarmi: ko-fi.com/storiedivideogame Telegram @storiedivideogame Instagram @storiedivideogame email: storiedivideogamepodcast@gmail.com Bibliografia e disclaimer: https://medium.com/@storiedivideogamepodcast Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Tutti Convocati
La domenica degli errori

Tutti Convocati

Play Episode Listen Later Mar 24, 2025


La Ferrari che si fa squalificare dal Gp di Cina (dopo l'illusione della sprint e due piazzamenti non esaltanti), la Juventus che silura Thiago Motta e chiama Tudor e, infine, il 3-3 di Germania-Italia con quel secondo gol dei tedeschi da Scherzi a parte che ci condanna all'opzione più difficile per la qualificazione ai Mondiali. Insomma, una domenica degli errori-orrori dalla quale cerchiamo di venire a capo col Professor Paolo Condò e con Umberto Zapelloni. In più, una videochiamata speciale a Coach Dan Peterson che ci presenta la sua ultima fatica letteraria "La mia Olimpia in 100 storie +1".

Storie Sotto Le Stelle Podcast
La Tribù delle Scarpe Erranti | Parte Tre e Quattro | L'Inverno, la Primavera e il Ritorno (Letto in Italiano) | Storie Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

Storie Sotto Le Stelle Podcast

Play Episode Listen Later Mar 23, 2025 9:14


La Tribù delle Scarpe Erranti | Parte Tre e Quattro: L'Inverno, la Primavera e il RitornoTrascorsa l'estate splendente di luce e l'autunno piovigginoso ma affascinante nei suoi colori, la Tribù delle Scarpe Erranti ripartì per nuove avventure misteriose, sorprendenti e, naturalmente, un po' pericolose. Più decise che mai, pronte a superare ogni prova, ripresero il loro viaggio.L'inverno non si fece attendere: a dicembre arrivò la prima neve sulle montagne. La Tribù salì su un pullman diretto alle Dolomiti, dove i monti innevati all'orizzonte le aspettavano. Appena sistemate in albergo, l'entusiasmo prese il sopravvento. Non vedevano l'ora di tuffarsi nella neve fresca e costruire un gigantesco pupazzo di neve! Si misero subito all'opera, accumulando palate su palate di neve. Con una scaletta, scalino dopo scalino, raggiunsero l'altezza del viso. Due palline per occhi, una carota per naso, una pipa in bocca e una sciarpa avvolta intorno al collo: era perfetto!“Brrr! Che freddo!” — esclamò una di loro, e tutte, guardandosi le punte, si accorsero che erano completamente congelate.“Qui ci vuole un miracolo!” — dichiarò una scarpa con aria solenne.“Magari un termosifone portatile…” — mormorò un'altra con i lacci tremanti.Decisero di chiamare il Soccorso Alpino, che arrivò con un jet supersonico carico di borse d'acqua calda, tè bollente e coperte termiche. Ma proprio in quel momento, la stazione meteorologica situata su una navetta spaziale in cima alla montagna segnalò l'arrivo di una violenta bufera di neve. La Tribù, preoccupata, chiese di tornare subito a valle, ma il jet non poteva trasportarle in modo tradizionale. L'unica soluzione? Catapultarle come palle di neve avvolte nelle coperte termiche!“Ehm… scusate, ma qualcuno ha mai provato questo sistema prima?” — chiese una delle scarpe con sospetto.“No, ma che vuoi che succeda?” — rispose un'altra.“Male che vada, ci spalmeremo sulla neve come marmellata su una fetta di pane!”Il volo fu rocambolesco: rimbalzarono contro una cabinovia, fecero roteare in aria un paio di aquile e avvoltoi che, sorpresi, esclamarono: “Oh! Oh!”Fortunatamente, gli abeti della montagna offrirono loro un morbido atterraggio con i rami innevati. Le scarpe atterrarono slacciate, un po' ammaccate, ma salve.“Mi sa che abbiamo inventato il primo sport estremo per calzature,” — commentò una, ancora stordita.Gli abitanti del borgo sottostante le trovarono e, colpiti dalla loro storia, le portarono dal vecchio calzolaio del paese. L'uomo, con decenni di esperienza nella riparazione di scarpe da montagna, rimase inizialmente perplesso nel vedere quel gruppo colorato e malandato. Quella notte, il calzolaio non riuscì a dormire, riflettendo su come aggiustarle. All'alba, con determinazione, si mise al lavoro.“No, no, aiuto! Mi farai male!” — protestò la scarpa viola alla vista degli attrezzi.“Ma figurati!” — rispose il calzolaio con un sorriso. “Sono anni che rimetto a nuovo scarponi da montagna. Farò di te una scarpa nuova di zecca, fidati!” E così, con mani esperte, cucì, incollò e ravvivò i colori, lavorando con passione finché tutte le scarpe tornarono splendenti.La Tribù trascorse giorni felici nel borgo. Con il Natale alle porte, aiutarono a decorare le strade illuminate, gli alberi innevati e le vetrine dei negozi. Ormai tutti conoscevano la loro storia e le chiamavano a destra e a sinistra per consigli sugli addobbi e l'atmosfera era magica e festosa.Presto, le giornate si fecero più luminose e si percepiva nell'aria il risveglio della primavera. L'avventura sulla neve era ormai alle spalle, ma una nuova sfida era pronta ad aspettarle. La Tribù cominciava a sentire la mancanza della città da cui era partita e decise di tornare. Si misero in marcia una dietro l'altra e alla prima rotatoria presero la strada giusta. Seguirono il percorso di un ruscello e, dopo un lungo tragitto, si fermarono sulla riva a riposare.Entrarono a filo d'acqua per rinfrescarsi, quando una di loro, più scaltra delle altre, notò qualcosa di strano sotto alcuni rami secchi.“Venite, venite!” — chiamò.Le altre corsero curiose e, con un grande sforzo, riuscirono a raddrizzare ciò che si rivelò essere una vecchia barchetta di legno rovesciata. Saltarono su spintonandosi.“Passo prima io!”“No, prima io!”Bisticciavano fra di loro inciampando nei lacci, ma considerato che erano un po' stanche a forza di camminare, presero ognuna il proprio posto. Ben presto si accorsero di un problema.“Ehm… qualcuno ha visto i remi?”“Oh no! E ora come facciamo a muoverci?”Proprio in quel momento, un luccio lucente e una carpa gigante emersero dalle onde spumeggianti e, senza dire una parola, spinsero la barchetta facendola scivolare sull'acqua fino a sollevarla in aria.“Ma… è magia!” — esclamò una scarpa, incredula.Quando il ruscello si allargò in un fiume, intravidero in lontananza la loro città. I due straordinari pesci le fecero sbarcare sulla riva e, in un battito di ciglia, scomparvero tra i riflessi dorati dell'acqua.“Perdindirindina, cosa è successo?” — esclamarono tutte.Ancora incredule e silenziose, si avviarono verso il grande parco alberato della città. Distese sull'erba, guardarono il cielo azzurro e si resero conto di quanto gli fosse mancato il grande negozio affollato e il via vai della gente. Fu allora che notarono qualcosa di strano. Per la prima volta, osservarono con attenzione l'insegna luminosa sopra l'ingresso: “Grandi Magazzini Sorelle Soletta”Si guardarono tra loro incredule. La Streghetta Soletta… era la proprietaria del negozio!Una volta sistemate sugli scaffali, con i lacci ben tirati e le suole lucidate, le scarpe si guardarono tra loro sorridendo.“Che avventura ragazzi…” — disse la scarpa viola con un sospiro.“Eh già,” — rispose quella rossa, “ma quanto è bello tornare qui!”“Con tutto il rispetto per le aquile, i calzolai e i pesci volanti… niente batte il profumo del negozio al mattino,” — aggiunse la scarpa blu con aria sognante.“E poi qui abbiamo le tende, i camerini, e i clienti che ci provano con cura…”“…senza contare la Streghetta Soletta che ci protegge e ci osserva!” Si misero tutte a ridere.“Insomma,” — concluse quella con i lacci dorati,“viaggiare è bellissimo, ma tornare a casa lo è ancora di più.”E da quel giorno, ogni volta che un cliente, bambino o adulto, sceglieva una di loro, partiva un'altra storia. Ma questa… ovviamente… è un'altra avventura! Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/

SBS Italian - SBS in Italiano
Qual è la vostra pizza preferita?

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Mar 20, 2025 22:59


Alla napoletana, alla romana... Al taglio, al padellino? O magari preferite quella che vi fate voi, al forno, in casa? E quali sono gli ingredienti che preferite sulla base? Vi piace scrocchiarella o morbida? Insomma, vi abbiamo chiesto di raccontarci la vostra pizza ideale.

Coachfactor
Episodio 199: Federico Di Toma - L'attacco dalla seconda linea nel giovanile

Coachfactor

Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 40:57


Focus economia
Auto, l'Ue valuta ok alle ibride plug in anche dopo il 2035

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 6, 2025


L'Europa starebbe valutando la possibilità di consentire anche alle auto ibride plug in di restare sul mercato dopo il 2035, anno che per ora segna il divieto di vendita di auto a benzina e diesel. È quello che ha scritto der Spiegel, in un articolo che cita un documento strategico di fine gennaio che metterebbe in dubbio la linea finora seguita. Sul portale tedesco Energie-Bau, si pubblica lo stralcio del paper europeo, che aprirebbe a una maggiore flessibilità, in seguito alle pressioni della lobby dell'auto. "Come parte del dialogo, individueremo soluzioni immediate per salvaguardare la capacità dell'industria di investire, guardando a possibili flessibilità per assicurare alla nostra industria di restare competitiva, senza perdere le ambizioni complessive del 2025", si legge nel testo in inglese circolato.Intanto l inizio del 2025 non sorride a Tesla, soprattutto in Germania. Il colosso delle auto elettriche sta vivendo un momento complicato nei principali mercati europei, con un calo delle vendite di una magnitudo inattesa. Il dato più clamoroso arriva dalla Germania, dove a gennaio le immatricolazioni sono crollate del 59%, fermandosi a 1.277 unità. Ma il trend negativo non si ferma qui: in Francia le vendite sono scese del 63%, nel Regno Unito del 12%, e complessivamente, in Europa, il calo medio è stato del 47,7% rispetto a gennaio 2024. A preoccupare è il fatto che questa contrazione non è generalizzata: mentre Tesla arranca, il mercato delle auto elettriche in Germania è cresciuto del 54% lo scorso mese. Insomma, i tedeschi hanno ricominciato a comprare auto a batteria, sempre meno a marchio Tesla. Commentiamo insieme a Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 Ore.Fallisce Fwu, colpiti 110.000 risparmiatori italianiArriva il fallimento per la compagnia assicurativa tedesca Fwu Life Insurance Lux e 110mila risparmiatori italiani, che hanno sottoscritto le loro polizze, dovranno ora attendere degli anni per recuperare una parte delle loro somme. La decisione da parte del Tribunale del Lussemburgo, presa il 31 gennaio ma comunicata solo lunedì, era attesa ma è comunque un brutto colpo per i clienti del nostro paese che già in estate avevano appreso della crisi della casa madre e che nei giorni scorsi si erano visti bloccati gli accessi ai sistemi informatici.Si tratta di risparmiatori concentrati specialmente in Lombardia e Veneto con un taglio medio di circa 4.000 euro a polizza, per un controvalore totale di circa 400 milioni di euro. Prodotti complessi, poco adatti a investitori non professionali, con costi caricati nei primi anni e legati all'andamento volatile dei mercati finanziari. Ne parliamo con Andrea Franceschi, Sole24ore autore del podcast Market Mover e di "Squali".Milano-Cortina: -365 giorniSi è acceso ieri il countdown ufficiale che segna l ultima volata verso le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali di Milano Cortina, che si terranno dal 6 al 22 febbraio 2026. A un anno dai Giochi iniziano i primi test event per collaudare e simulare l organizzazione delle gare. I 365 giorni che mancano all arrivo della fiamma a San Siro sono fondamentali anche per la consegna degli impianti e delle infrastrutture. Sui primi c è il nodo degli extracosti da 120 milioni di euro, che il governo dovrebbe sciogliere a breve. Sulle seconde si corre, sapendo che non tutte saranno pronte in tempo. Il 15 gennaio si è chiusa la pre-registrazione alla piattaforma di vendita, a cui si sono iscritte 350.000 persone (il 70 per cento straniere). Sono 1,6 milioni i ticket disponibili, con prezzi che sono stati studiati per garantire l accessibilità alla maggior parte delle gare: il 20 per cento costerà meno di 40 euro, mentre il 57 per cento sarà sotto i 100 euro. Oltre, ci sono le esperienze premium, dove si spazia tra cifre anche a tre zeri arrivando a 7.500 euro. Venendo agli extracosti: 120 milioni di euro circa, 80 per l Arena di Santa Giulia e 40 per il Villaggio Olimpico di Porta Romana. Ieri mattina si è tenuto un vertice olimpico a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri dell Economia e dello Sport Giancarlo Giorgetti e Andrea Abodi, con l amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina Andrea Varnier: all ordine del giorno, l organizzazione dei Giochi e lo stato di avanzamento delle infrastrutture. Stando ad alcune indiscrezioni, la premier avrebbe dato il via libera alla copertura degli extracosti, ma resta da capire bene con quali strumenti. Nel frattempo i privati, i quali stanno comunque portando a termine opere che rimarranno (e porteranno guadagni) anche dopo le Olimpiadi, contemplano anche la peggiore delle ipotesi, quella di pagare tutto da soli. Approfondiamo il tema con Marco Bellinazzo, Sole 24 Ore.

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Orologi precisissimi per i tuoi sensi di ragno

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Play Episode Listen Later Jan 27, 2025 50:19


⏳ Un orologio più preciso che mai?Giorgio ci racconta gli ultimi passi avanti verso la costruzione di un orologio nucleare, un dispositivo che potrebbe rivoluzionare il modo in cui misuriamo il tempo. A settembre 2024, un gruppo di ricercatori è riuscito a misurare con estrema precisione la frequenza necessaria a portare allo stato eccitato il nucleo di torio, un elemento chiave per questo tipo di orologi. Risultato? Se tutto va come sperato, presto potremmo avere il primo orologio nucleare della storia, ancora più stabile e accurato degli attuali orologi atomici. A quel punto, scordatevi le scuse per arrivare in ritardo!Per approfondire:ArticoloNews da NatureI ragni annusano con le zampe!Ilaria, invece, ci porta nel mondo affascinante (e un po' inquietante) dei ragni. Nonostante siano nostri vicini di casa da sempre, ci sono ancora tantissime cose che non sappiamo su di loro. Per esempio: come fanno a sentire gli odori? Un recente studio pubblicato su PNAS ha finalmente risolto il mistero. I maschi di ragno usano delle microscopiche setole sensoriali sulle zampe, chiamate wall-pore sensilla, che funzionano come un vero e proprio naso. Grazie a questi peli speciali, riescono a captare i feromoni rilasciati dalle femmine e a trovarle per l'accoppiamento. Insomma, per un ragno, annusare con le gambe è la norma.ScientifiBook – I consigli del meseNon poteva mancare la nostra rubrica dedicata ai libri! Giuliana e Andrea V ci propongono una selezione di titoli per chi ama esplorare il mondo attraverso la lettura:Geopolitica dell'intelligenza artificiale – Alessandro Aresu, Feltrinelli (568 pp, 24 euro)L'alba della storia – Guido Barbujani, Editori Laterza (201 pp, 20 euro)Soffrire di adolescenza – Loredana Cirillo, Raffaello Cortina Editore (194 pp, 19 euro)Passeggiate astronomiche – Stefano Giovanardi, Trèfoglie-Flaco Edizioni (428 pp, 20 euro)Chele – Piccolo catalogo di granchi, gamberi e paguri – Marco Colombo e Francesco Tomasinelli, Nomos Edizioni (127 pp, 19,90 euro)Tra scienza, tecnologia e curiosità sul mondo naturale, questa puntata ha davvero di tutto! Non perdetevela e fateci sapere: preferireste un orologio ultra preciso o il super olfatto di un ragno?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scientificast--1762253/support.

Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali

Oggi con Matteo e Raffaele facciamo un bel giro d'Italia, un po' in autobus, un po' in treno. Ma c'è un colpo di scena! Dove? Chi? Come? Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Come scaricare la trascrizione Apri l'episodio in Transcript Player (https://play.easyitalian.fm/episodes/) Scarica come HTML (https://www.dropbox.com/scl/fi/t6rdrebszx77r5d6xwg7i/easyitalianpodcast152_transcript.html?rlkey=9mkr17vumb42fxohmy3onyi8g&st=3vl90hev&dl=1) Scarica come PDF (https://www.dropbox.com/scl/fi/0x1l219o8j1tlifcyhuv8/easyitalianpodcast152_transcript.pdf?rlkey=evmdruuu8y0insvshiyo6ce1v&st=dlvfpb8m&dl=1) Vocabolario Scarica come text file (https://www.dropbox.com/scl/fi/d9axrfbstqzeh1kj2mpof/easyitalianpodcast152_vocab.txt?rlkey=qmakhgvt1h5egdp5jatqyoctw&st=s6qosig3&dl=1) Scarica come text file with semicolons (https://www.dropbox.com/scl/fi/p11epld3u2q5djxenomcm/easyitalianpodcast152_vocab-semicolon.txt?rlkey=c66oyhl98msptdv4nns4ritle&st=0igf16hs&dl=1) (per app che utilizzano flashcard) Iscriviti usando il tuo feed RSS privatoper vedere la trascrizione e il vocab helper subito sulla tua applicazione per ascoltare i podcast sul tuo cellulare. Note dell'episodio Italian Conversation Phrases (For Absolute Beginners) - https://www.youtube.com/watch?v=xqCiQc7auqU Iniziamo con una parola un po' strana usata subito da Matteo: Cioncarsi - vuol dire mozzare e si usa, specialmente al sud, in frasi come: mi sono cioncato di freddo - che vuol dire mi sono spezzato, mozzato dal freddo. Ma "bando alle ciance"! iniziamo con la puntata, con un famoso ponte, in una famosa città, disegnato da un famoso architetto. Indovinato? Il ponte di Calatrava a Venezia. Un bel ponte, ma a quanto pare un po' pericoloso. E quindi sostituiranno il vetro con pietra. E quindi niente più ponte di vetro! https://arte.sky.it/news/2024/venezia-ponte-calatrava-pietra Altre parola usata da Matteo, oggi è in grande spolvero... Annoso - che è durato o dura da molti anni. Poi vi portiamo in giro per l'Italia, questa volta in autobus, per alcuni comodo ed economico, per altri un po' più scomodo, soprattutto se ti trovi su quello sbagliato e sei costretto a scendere in mezzo all'autostrada. Cose da pazzi! Ma a chi è successo? Curiosi? Concludiamo con un piccolo borgo in Sicilia, un borgo d'arte che è stato una ottima idea di un imprenditore. Ma come è andata la storia? Trascrizione Matteo: [0:23] Buongiorno! Raffaele: [0:24] Buongiorno, Matteo! Matteo: [0:25] Come va? Raffaele: [0:26] Anche a te la sigla fa i capricci? Matteo: [0:29] No. Perché? Che succede? Raffaele: [0:31] Un po' ballerina questa sigla. Mi andava veloce, mi andava lenta... Matteo: [0:36] È il freddo, il freddo ha congelato tutti i collegamenti e quindi è un po' ballerino tutto internet oggi. Raffaele: [0:46] E sì, freddo, vento, stamattina c'è tantissimo vento qui a Napoli, nuvoloni che coprono il sole, ieri c'erano nuvoloni che coprivano le stelle. Non riuscivo a vedere le stelle. Matteo: [0:59] Invece noi qui le vediamo ma ci cionchiamo di freddo. Forse questo è anche un po' dialettale come modo di dire. Raffaele: [1:12] E credo sia solo comprensibili ai campani. Matteo: [1:15] Sì. E comunque abbiamo molto freddo, ovviamente rispetto a quello che c'è di solito, non rispetto... (Non sento mai freddo, neanche quando racconto le peggiori freddure.) Raffaele: [1:25] Ma chi è? Abbiamo invitato qualcuno al podcast e non lo so? Matteo: [1:30] No, sta succedendo di tutto... Il mio tablet che uso per prendere gli appunti per la nostra puntata, ha deciso di rispondere a quello che stavo dicendo, non so per quale motivo. Quindi lui non ha freddo, però io sì. Raffaele: [1:50] Mattinata complicata, eh, Matteo? Matteo: [1:52] Molto complicata, molto complicata. Raffaele: [1:55] In tutto questo io ti avevo fatto l'assist per le stelle: non vuoi raccontarci qualcosa che riguarda alcune stelle? Matteo: [2:02] Voglio proprio raccontarvi qualcosa. Prima di partire volevamo dirvi di lasciarci tante stelle, perché così anche Raffaele che non può vederle perché è nuvoloso e non riesce a vederle... ma anche per diffondere di più il podcast e cercare di farlo sentire a tutti e ascoltare a tutti. Quindi tante stelline e lasciateci anche una bella review e in questo modo potremo diffondere il podcast di Easy Italian a tutti. Ma ora partiamo! Raffaele: [2:47] E dove andiamo? Matteo: [2:49] Partiamo da nord, vicino casa. Raffaele: [2:52] Partiamo da nord, sì, diciamo che questa puntata sarà un lungo viaggio, come spesso facciamo, da nord a sud. Partiamo da nord, partiamo da Venezia. Se fa freddo a Napoli, potete immaginare a Venezia. Matteo: [3:08] E quando fa freddo, troppo freddo, soprattutto in città d'acqua... Raffaele: [3:13] Poi è una città molto umida, è una città lagunare, quindi potete immaginare che soprattutto di notte e nelle prime ore del mattino si forma sempre un po' di ghiaccio, ma non in tutta la città, ma in un punto particolare. Dobbiamo parlare, dobbiamo affrontare il problema del ponte di Calatrava. Conosci quest'opera? Matteo: [3:37] Sì, abbastanza famosa e anche quasi subito visibile a Venezia. Raffaele: [3:46] Se arrivi dalla stazione, sì. Matteo: [3:47] Sì, sì, è un po' strano. (Perché strano?) Beh, perché rispetto a tutta Venezia, è molto moderno. Raffaele: [4:00] Eh sì. Noi parliamo di Venezia, uno si aspetta di sentir parlare di arte, di storia... Invece qui parliamo di architettura e design. E non vuol dire che Venezia non può essere moderna, però è un matrimonio non sempre facilissimo. E il design secondo me non è neanche il problema maggiore di questo ponte, Allora, in ordine, come dici tu, si vede subito se arrivi alla stazione di Santa Lucia, perché questo ponte collega proprio la stazione a Piazzale Roma. Ha diversi nomi, in realtà si chiama Ponte della Costituzione, lo chiamano quasi tutti Ponte di Calatrava perché l'architetto è quello che oggi si chiama un archistar, cioè un architetto star, ovvero Santiago Calatrava. Spagnolo. Ma in tanti lo chiamano il ponte di vetro, perché una delle caratteristiche di questo ponte super moderno è che è fatto tutto in [vetro] ed acciaio. Anche i gradini sono in buona parte fatti di vetro. E già insomma con la premessa che abbiamo fatto all'inizio con il freddo e il ghiaccio, sai già dove stiamo andando a scivolare... Matteo: [5:26] Scivoliamo tutti quanti sul ponte che diventa improvvisamente un ottimo punto per gli slittini. Raffaele: [5:33] È proprio quello che hanno affermato negli anni diversi cittadini: sembra quasi una disciplina delle olimpiadi invernali. Prova a non scivolare sul ponte di Calatrava, se arrivi dall'altro lato vinci un premio. Alcuni hanno fatto i paragoni con le piste di pattinaggio. Insomma è un ponte che, ti devo dire la verità, non è nato benissimo. Già dal principio i costi sono stati molto elevati, già di base sono stati più alti di quello che era stato messo a preventivo, si è arrivati a superare la decina di milioni di euro per un ponte di circa 100 metri. E insomma anche per il discorso artistico che dicevamo inizialmente, che fa un po' a cazzotti questa struttura super moderna con una città storica come Venezia. Ma questo ponte è tornato a far parlare di sé proprio nelle ultime settimane perché le persone continuano a scivolare, continuano a cadere. Matteo: [6:40] E non vincono nessuna medaglia... Perché dicono "Scusate, però qua facciamo questa disciplina olimpica ma almeno una medaglia alla fine..." Raffaele: [6:49] Pensa che negli anni per aiutare i partecipanti [di] questa disciplina le hanno provate tutte. Hanno provato a mettere del sale sui gradini per evitare la formazione di ghiaccio ma niente da fare. Hanno persino messo, sai, queste striscioline ruvide antiscivolo che trovi spesso nelle stazioni? Le hanno messe proprio sui gradini. E tu puoi immaginare, un ponte che è costato sopra i 10 milioni di euro e poi metterci lo scotch sopra, non è proprio il massimo. E nonostante tutto si scivolava e le strisce non aderivano bene. E quindi Matteo c'è stata un'unica soluzione da prendere in considerazione. (Tolgono il ponte!) No, non è una soluzione così drastica, sarebbe davvero un peccato. Però tolgono una parte del ponte, tolgono i gradini in vetro, che saranno sostituiti con dei gradini in pietra. Sì, una pietra molto particolare che prende il nome di trachite... Io non so come funziona la trachite: mi auguro che non faccia scivolare la gente. Matteo: [8:01] Quella che conosco io è una scocciatura: ti fa male la gola, non riesci a parlare... Raffaele: [8:08] Matteo, quella è la tracheite, che è l'infiammazione della trachea, che è una parte della gola. Ma questa che mettono a Venezia non è il mal di gola a terra... ma è la pietra per evitare che le persone... scivolino... è scivolata anche la mia lingua. E quindi alla fine un'altra spesa, quindi un milione e mezzo di euro. Una spesa extra che si aggiunge al fatto che originariamente questo ponte era stato pensato anche per far attraversare i disabili. C'era una cosiddetta ovovia, ovvero una sorta di trenino a forma di uovo, per trasportare persone disabili da un lato all'altro. Ha avuto più problemi del ponte questa ovovia ed è stata rimossa qualche anno fa. Che ne pensi tu di tutta questa storia? Matteo: [9:06] E mi dispiace, è un ponte che non decolla, che da un certo punto di vista è buono, però non so. Il problema è che quando si vuole fare qualcosa di artistico e contemporaneamente utile, ci vogliono altro che i Calatrava, ci vogliono i Da Vinci. Cioè nel senso, non basta essere un archistar, devi essere quasi un genio per riuscire ad arrivare a creare qualcosa di artisticamente bello e contemporaneamente utile per una città che ospita migliaia, anzi milioni di persone all'anno. Quindi non stiamo parlando di un paesino o di una città normale, stiamo parlando di Venezia. Raffaele: [10:04] Io penso che il punto sia sempre quello. Adesso non mi voglio sostituire agli architetti, ma io penso che il punto sia sempre quello che quando fai un'opera d'arte che viene esposta in un museo, allora deve essere bella o suscitare una riflessione. Ma in questo caso stiamo parlando di architettura pratica, un ponte sul quale le persone ci dovranno salire, dovranno salire e scendere senza cadere, quindi bisognerebbe sempre mettere al primo posto la praticità di un'opera e al secondo posto tutti gli abbellimenti architettonici e così via. Se facciamo il contrario rischiamo di dover fare le cose due volte o persino più volte. Matteo: [10:52] Sì, purtroppo è un problema, un annoso problema, un problema... questo annoso già lo abbiamo incontrato. Raffaele: [11:04] Che vuol dire annoso? Ecco qua, lo hai detto, adesso annoso cosa vuol dire? Matteo: [11:09] Che è un problema che c'è da tanto tempo, da anni, cioè... che... no? Raffaele: [11:15] Sì, sì, sì, che si trascina da molto tempo. Matteo: [11:18] Che si trascina da molto tempo per, in questo caso anni, direi anche secoli. E ovvero il riuscire a far coesistere arte e utilità, però secondo il mio modestissimo e ignorante parere se si vuole fare una cosa del genere si dovrebbe prima partire dall'utilità, come hai detto tu, e poi abbellire questa utilità. Nel momento in cui si fa il contrario, e in questo caso capisco anche perché si fa il contrario, perché Calatrava ha un suo stile, e parte dal suo stile. Raffaele: [11:58] Sì, ma sai, a Venezia i ponti ci sono sempre stati. Poche città come Venezia al mondo sanno fare i ponti. Perché prendere un architetto che ha come particolarità quella di fare ponti ultramoderni in vetro e acciaio, quando bastava fa re un ponte più semplice eumile, più economico, magari anche abbellito esteticamente, ma più in sintonia con l'estetica della città e più pratico per i cittadini stessi? Matteo: [12:30] È vero, bastava andare un po' in giro per l'Italia, forse trovavamo anche qualche esempio giusto. Raffaele: [12:38] Ci sto. Torniamo indietro, non attraversiamo il ponte, torniamo in stazione ma invece del treno, prendiamo un autobus. Matteo: [12:51] Allora, in autobus in giro per l'Italia è una cosa simpatica, però è stancante, eh? Vi avverto... Raffaele: [12:59] Fino a un certo punto. Matteo: [13:01] È un po' stancante. Raffaele: [13:03] C'è però chi lo deve fare, che non ha tante alternative. Certo, l'alternativa è sempre il treno, ma il treno per lunghi tragitti è sicuramente una forma più cara rispetto all'autobus. Oggi si può viaggiare in autobus comodi, seduti, con la presa della corrente, con il wifi, da nord a sud grazie a compagnie come... Flixbus. Matteo: [13:30] Questa puntata non è sponsorizzata da Flixbus, vogliamo specificare. Lo capirete più avanti. Raffaele: [13:39] Sì, sì, non siamo stati pagati né per parlarne bene né per parlarne male, a dir la verità. Però questa storia riguarda proprio un viaggio della speranza, un viaggio in autobus. Parliamo di un giovane ragazzo pugliese, Giuseppe De Nicolo, che è un 19enne pugliese che è andato in Trentino-Alto Adige per lavorare durante le vacanze [natalizie]. Finite queste sue settimane lavorative, decide di ritornare a casa. E prenoto un autobus che da Trento, quindi estremo nord, l'avrebbe dovuto portare a casa vicino Bari. Purtroppo però i giorni delle vacanze sono giorni di molto traffico, poi ecco c'è il freddo, il ghiaccio e così via... Gli autobus in quelle giornate subivano dei fortissimi ritardi. Fatto sta che l'autobus prenotato di fatto viene annullato, non partirà. E Giuseppe si trova nella difficoltà di capire come fare adesso per tornare a casa. Era tra l'altro un autobus notturno, quindi senza prenotazione alberghiera per la notte, come fai? Trova un'alternativa: c'è un altro autobus che fa la stessa tratta, però con cambio autobus a Bologna. Quindi Trento-Bologna, a Bologna scendi, prendi un altro autobus e fai Bologna-Bari. Tutti contenti, no? Matteo: [15:12] Eh, sì? Raffaele: [15:14] Il problema è che il biglietto era valido solo per quella corsa senza cambi. E allora l'autista di questo autobus Trento-Bologna con il controllore cominciano a fare un po' di storie: "non sarebbe questo l'autobus giusto, bisogna sentire il centralino, fai così, sali a bordo, poi vediamo..." Mai fidarsi di qualcuno che dice poi vediamo. (Poi vediamo...) Parte tranquillamente l'autobus, nel frattempo è difficile mettersi in contatto con il numero verde di Flixbus persino per l'autista stesso. Ma quando risponde il centralino, gli dicono: "Sì, effettivamente, c'è un problema: il ragazzo non può stare a bordo, non ha un biglietto valido, non sarebbe mai dovuto salire a bordo". (Ahia!) A questo punto autista e controllore comunicano la notizia al ragazzo e il ragazzo dice: "Adesso che volete fare? Mica mi potete abbandonare qui sull'autostrada?" "Ah no? E se facciamo proprio così?" Il ragazzo minaccia di chiamare i carabinieri per vedere chi ha ragione. Chiamano i carabinieri effettivamente. Secondo te i carabinieri cosa hanno detto? Matteo: [16:31] "Non lo sappiamo". Raffaele: [16:32] "Mi dispiace, non possiamo aiutarvi, non possiamo occuparci di questo." A questo punto però l'autista e il controllore sono arrabbiatissimi, alla più vicina corsia d'emergenza accostano, davanti agli occhi di tutti gli altri passeggeri che non hanno fatto nulla tra l'altro, fanno scendere il ragazzo, gli danno il bagaglio e lo abbandonano in autostrada. Matteo: [16:57] Ma in corsia d'emergenza? Raffaele: [16:58] Eh sì. Matteo: [17:00] Vabbè, però mi sembra una cosa ridicola. Raffaele: [17:01] Lui fortunatamente riesce a raggiungere la stazione di servizio, chiama un Uber e si fa portare a Bologna. E da qui prenota un treno che lo porta vicino casa, a Molfetta. Matteo: [17:15] Allora, qui c'è un problema fondamentale, che non capisco perché non lo abbiano lasciato alla prima stazione di servizio. Che stava facendo? Stava facendo impazzire tutti? Urlava? Era un pericolo? Raffaele: [17:33] Può darsi che stavano... i toni si stavano alzando, e a dir la verità questa corsetta emergenza era poco prima di una stazione di servizio. Quindi non credo il ragazzo abbia dovuto fare dei chilometri. Però comunque è stato abbandonato in autostrada un cliente, alla fine, perché il ragazzo aveva un obiettivo valido e l'autobus era stato cancellato non per suo volere. Ma si può fare una cosa del genere? . Matteo: [17:59] Evidentemente sì, nel senso che... Raffaele: [18:02] Nel senso che l'hanno fatta, quindi si può fare. (L'hanno fatto, esatto.) Fisicamente è possibile. Matteo: [18:08] Però l'errore grande è stato probabilmente farlo entrare, cioè nel senso, non puoi arrabbiarti con qualcuno che è sul tuo autobus dopo che lo hai fatto entrare. Raffaele: [18:20] Esatto, quindi l'autista e il controllore hanno fatto due errori gravi. Il primo forse dettato dalla volontà di aiutare, il secondo proprio cattivo nell'animo, perché non si fa, non si abbandona una persona in autostrada, è pericoloso e tra l'altro penso sia proprio vietato dal codice della strada. Il ragazzo fortunatamente è riuscito a tornare a casa, ma ha contattato i media per diffondere questa notizia e ha anche protestato nei confronti della compagnia. Flixbus ha risposto e ha sospeso l'autista e il controllore dicendo però che il ragazzo non sarebbe mai dovuto salire su quell'autobus, perché non aveva il titolo adatto a salire. Quindi come dire hanno sbagliato autista e controllore ma sbagliato anche il ragazzo che non doveva essere lì. Che è una, come dire, una soluzione che non so quanto mi fa contento. Matteo: [19:19] Sì, diciamo che è un po' scaricare responsabilità: la responsabilità è dell'azienda. Raffaele: [19:27] Punto, punto, non facciamo scaricabarile. Matteo: [19:30] Esatto, la responsabilità dell'azienda e se proprio dobbiamo andare a cercare un errore, l'errore più grande dell'azienda è stato quello di formare male il controllore e l'autista in modo da non dare a loro la conoscenza per dire al ragazzo "non puoi salire". Raffaele: [19:55] Esatto. Matteo: [19:55] Quindi l'errore più grande è quello, è l'unico errore. Perché poi se l'autista non sapeva bene cosa fare... Ha fatto un gesto umano facendolo salire. Poi c'è stata un'escalation, però il gesto era ovviamente umano, perché non c'era una regola ben scritta. Quindi colpa dell'azienda, non incolpiamo gli autisti. Raffaele: [20:23] Io ci metto il carico e ti dico che un altro disservizio dell'azienda è il fatto che il numero verde non rispondeva, non c'era nessuno disponibile, nessuno che sapesse dare una risposta alle domande in primis dell'autista e del controllore e poi anche del ragazzo. Il ragazzo quando è sceso in corsia d'emergenza stava ancora al telefono provando a contattare il servizio clienti di Flixbus. E io sono un po' preoccupato perché ilmese prossimo dovrei prendere un autobus Flixbus... Matteo: [20:55] E noi non vediamo l'ora di sentire la tua esperienza. Raffaele: [20:58] Vi racconterò, se tornerò a casa. Matteo: [21:01] Sì, sicuramente. Raffaele: [21:02] Nel frattempo, invece di scendere a Bari, noi proseguiamo, passiamo anche lo stretto di Messina e andiamo in Sicilia. Matteo: [21:18] Oh, che bello, anche perché penso che in Sicilia ci sarà anche una buona temperatura adesso, rispetto a Milano. Raffaele: [21:27] Ti faccio sapere subito. Palermo meteo: 11 gradi e pioggia, non benissimo. Diciamo che tutta l'Italia è attraversata da questa ondata di freddo. (Sì.) Però sopra i dieci non si sta male. Matteo: [21:44] Eh, direi. Raffaele: [21:46] E io ti porto in una cittadina vicino Palermo, ti porto in uno dei borghi più piccoli d'Italia. In termini di abitanti parliamo soltanto di venti abitanti. Matteo: [22:02] Venti? Raffaele: [22:03] Soltanto venti. E sono tanti rispetto a quelli che ci vivevano circa trent'anni fa, che era soltanto una famiglia, quindi suppongo quattro o cinque persone. Matteo: [22:14] Quindi una famiglia in un bor.... un borgo per una famiglia. Bello, però... Raffaele: [22:19] Un borgo unifamiliare. Il borgo è davvero piccolissimo, parliamo di due, tre strade. Per farti capire meglio dove siamo, siamo a circa 30 chilometri da Palermo. La cittadina si chiama Partinico, ma questo borgo si chiama Borgo Parrini. Matteo: [22:39] Nome interessante. Raffaele: [22:41] Eh sì, perché ha un significato in siciliano. I parrini in siciliano sono i preti, i sacerdoti. E questo nome ci racconta un po' la storia del borgo un po' isolato, perché era il borgo dei gesuiti che si erano stabiliti fuori Palermo, quindi dei preti. Parliamo del '500-'600. A fine Settecento i gesuiti vengono espulsi da quello che all'epoca era il regno di Napoli e il regno di Sicilia, e quindi il borgo diventa in pratica abbandonato. E ti ripeto, fino a trenta anni fa ci viveva solo una famiglia, la famiglia Gaglio, di cui però faceva parte Giuseppe, Giuseppe Gaglio, che ha un'idea interessante. Siccome tutte le casette di questo borgo erano in vendita più o meno a un euro, dice: "ma sai che faccio? Ne compro io la buona parte, le ristrutturo e ne faccio un'attrazione turistica artistica." Ispirato alle città del Mediterraneo e alla storia della Sicilia, decide di abbellirle in maniera artistica. Quindi ceramiche colorate, pittura dai colori molto forti, richiami a figure artistiche dell'area mediterranea ma un po' anche a livello internazionale. E questo posto trent'anni dopo prende il soprannome della piccola Barcellona, perché buona parte delle ricostruzioni in ceramica sono ispirate ad Antoni Gaudi, il padre del modernismo, se lo vogliamo chiamare così. Matteo: [24:24] Bello, beh in effetti è molto bello, è molto affascinante e caratteristico il borgo. Tu sei mai stato? Raffaele: [24:34] No, io non sono... mi vergogno a dirlo tantissimo... Non sono mai stato in Sicilia, Matteo... Matteo: [24:42] Ma come? Io non sono stato lì, però in Sicilia sì. Ma è strano, Napoli-Sicilia non è una cosa impensabile. Raffaele: [24:52] Allora in autobus, no. In treno, è difficile anche se si fa. In nave sarebbe la cosa più facile. C'è anche l'aereo adesso, ce ne sono tanti. Il punto sai qual è? Che dovendo prendere un mezzo di trasporto come l'aereo, o come la nave, a me non piace tantissimo viaggiare in nave. Però c'è sempre l'idea che se devo prendere un aereo, vado all'estero. Anche quando facciamo i preventivi per viaggi durante l'anno, c'è sempre qualcosa che mi fa dire: "vabbè, ma a questo punto vado a... una città estera, in una città estera." Matteo: [25:24] Ma come? Questa è una cosa che tutti i nostri ascoltatori ti diranno: "Ma no!" Raffaele: [25:30] Però anche loro poi vogliono viaggiare in Italia [all'estero], è un po' quello, no? (Eh sì, in effetti sì.) Però ci metterò una pezza, come si dice: prometto che a breve andrò in Sicilia, anzi possiamo fare una cosa, Matteo. Possiamo andare insieme, possiamo fare le nostre vacanze durante l'anno tutti quanti in Sicilia: un bel team retreat di Easy Italian in Sicilia. Matteo: [25:53] In Sicilia, bah, possiamo provare. Non lo so, vediamo, ché... fa caldo. Raffaele: [26:01] Tornando a Borgo Parrini, Matteo, che ne pensi di questa idea di Giuseppe Gaglio, che da solo ha praticamente ridato vita a questo borgo, borgo che è diventata una delle attrazioni della Sicilia, e uno dei posti più fotografati e condivisi sui social di tutta la Sicilia. Matteo: [26:23] Mi sembra un'ottima idea, è un ottimo modo per prendere, rendere qualcosa di ormai morto, una cosa di nuovo viva e utile. Anche per, come dire... Queste cose secondo me sono anche utili forse per alleggerire il peso turistico che ha Palermo e cercare di reindirizzarlo anche in altri luoghi lì vicino. Raffaele: [26:55] Sì, tra l'altro è un'escursione interessantissima, anche perché è vicino Palermo, a conti fatti, ma vicino anche l'aeroporto e altre cittadine come Terrasini e Castellammare del Golfo, quindi si presta benissimo ad essere visitato anche solo in una giornata. E poi il tocco extra dell'imprenditore Gaglio, che all'interno di alcune di queste abitazioni ristrutturate artisticamente ci ha aperto dei musei, come il Museo dei Pupi, ad esempio, che sono le tipiche marionette siciliane. Matteo: [27:33] Molto bello. Peccato che c'è un piccolo colpo di scena. (Che succede?) Il colpo di scena è che il signor Giuseppe Gallio è indagato. Raffaele: [27:47] Ah! Che è successo? Matteo: [27:51] Hai capito? Hanno fatto tutto. Ha fatto il ponte, cioè il ponte, mi sono confuso. Ha fatto il villaggio, ha creato i musei: è indagato per corruzione. Raffaele: [28:05] Oh no, arrestato per corruzione. Matteo: [28:07] Mannaggia, non si riescono a fare due cose positive in Italia che poi esce fuori qualcosa di non proprio pulito. Raffaele: [28:18] Hai proprio ragione, vedi? In Italia è difficile fare due cose buone positive una dietro l'altra. Detto questo, il borgo non è arrestato. Matteo: [28:28] Il borgo è visibile, visitabile: visitatelo. Raffaele: [28:32] Mi hai lasciato con l'amaro in bocca, Matteo, con questa notizia. Matteo: [28:36] Direi di parlare di questo colpo di scena nel nostro privé. E continuiamo. Anche perché sono curioso di sapere l'effetto che ha fatto su di te. (Eh sì.) Ho lasciato. questa notizia proprio alla fine fine, Raffaele non sapeva questa cosa. Raffaele: [28:55] Parliamone di là, vai: attraversa il ponte di vetro e vieni nella nostra sala VIP. (Senza scivolare!) Non scivolare! Diamo un grosso abbraccio a tutti i nostri ascoltatori. Matteo: [29:06] Mi raccomando, tante stelline e tante review. Raffaele: [29:09] Ciao! Matteo: [29:10] Ciao!