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Nokia Lumia: quel telefono lanciato nel 2011 che, per un attimo, ha cercato di rivoluzionare il mondo degli smartphone.Aveva un design sgargiante per l'epoca, con colori fluo e un look futuristico, e montava un sistema operativo tutto nuovo: Windows Phone. Insomma, sulla carta sembrava una bomba. Peccato che poi...Tutti i miei link: https://linktr.ee/br1brownWindows Phone OS market share of sales 2011-2016 | StatistaAdDuplex Blog: AdDuplex Windows Phone Statistics Report for April 2014L'arroganza che conduce al fallimento, il caso Nokia - Digital flowWindows Phone ruberà clienti ad Android più che a Apple - Tom's Hardware 2012 TELEGRAM - INSTAGRAMSe ti va supportami https://it.tipeee.com/br1brown
Nei giorni successivi a 50 Top Pizza Italia, al mio Podcast e alcuni articoli che abbiamo pubblicato su Garage Pizza, ci sono state parecchie chiacchiere sullo stato attuale del Mondo Pizza, tra chi ha finalmente messo alla luce dinamiche non proprio piacevoli fino alla discussione di quanto sia colpa dei pizzaioli per la situazione attuale. Per un certo servilismo e ipocrisia da parte dei pizzaioli, ma anche per l'atteggiamento di scrittori, curatori e produttori. Insomma, se questo "movimento" ha permesso da oltre 10 anni di emancipare il Mondo Pizza, dall'altro ha creato anche dei "mostri" che vanno combattuti per fare un ulteriore salto di qualità nella comunicazione e nel dare il giusto riconoscimento alla Pizza.
Una puntata che vi farà ridere, riflettere e vi lascerà anche sorpresi. Insomma, un mix incredibile di emozioni. Si parlerà di un dinosauro che ha vissuto parte della sua esistenza da fossile in bilico tra l’essere del nord o del sud e per un po’ di tempo ha rischiato anche di chiamarsi Ambrogio.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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Dicono che non si esce vivi dagli anni 80'....ma io ne sono uscito vivissimo. I veri problemi sono arrivati con i 90....
Non è una discesa in campo, ma nemmeno un disinteresse totale. Il giovane Berlusconi non è il Cavaliere, ma il di lui figlio, Pier Silvio. Parafrasando le sue parole alla presentazione dei palinsesti Mediaset, pare che per un suo impegno attivi in politica ci siano da attendere ancora due anni, quando ne avrà 58 proprio come accadde per suo padre. Insomma, ancora troppo giovane.Parleremo di questo, e non solo, assieme a Maria Latella, Barbara Alberti e con l'On. Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d'Italia.
Episodio in partnership con Fineco. Vorresti avere 20 trade gratuiti nei primi 6 mesi dall'apertura del conto!? Inserisci il Codice promo da utilizzare: TRD020-FI Qui sotto trovi il link per aprire il conto con Fineco – i primi 12 mesi canone gratuito e condizioni under 30 anni agevolate! https://finecobank.sjv.io/c/6357298/3109910/17904 L'episodio di oggi: l'Universo sembra creato apposta per noi? Ma questa frase ha senso? Insomma, Leggi Fisiche, costanti e altre caratteristiche sembra tarate con cura. Frutto del caso? Esiste un disegno più grande? Vediamo insieme cosa dicono gli scienziati ed i filosofi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Esiste un'analoga Legge di Gresham nei media: l'informazione cattiva scaccia quella buona. Da oltre 50 anni la grancassa dell'#ambientalismo ideologico ha diffuso una narrativa catastrofista volta a scatenare il panico nella popolazione, prima paventando il pericolo di glaciazione poi quello del riscaldamento globale globale.Ne parliamo con Giampiero Castellotti, che ha scritto il capitolo intitolato "Brutto Clima per l'Informazione" nel volume CRONACHE DEL RIMBAMBIENTALISMO edito dal collettivo Inglorious Globastards.In sostanza, l'informazione ambientalista è inquinata irrimediabilmente perché rigetta un approccio razionale, che metta in luce i problemi, indichi le soluzioni possibili e soprattutto calcoli i costi da sostenere. Invece i mestatori fanno credere all'opinione pubblica che #inquinamento ed emissioni di gas climalteranti siano causati dai "cattivi", dai "profittatori", dai "capitalismo", dai "nemici del popolo", dal "profitto". Insomma i propagandisti rossi, riverniciati di verde, hanno instillato nelle menti labili la convinzione che la transizione energetica la pagherà qualcuna altro, i "cattivi" appunto. Però quando i costi si abbattono sulle tasche della gente comune scattano le reazioni virulente, come è successo in Francia con i gilet gialli. L'esperienza disastrosa del Green New Deal europeo, fortemente voluto dalla Merkel, dalla von der leyen e da tutta la canea "progressista", dovrebbe riportare il dibattito a forti tinte ideologiche entro i confini della realtà.
Il Tour de France è iniziato da poco ma ha già detto tanto. In questa puntata parliamo anche dei velocisti, con la sfida fra Merlier e Milan dopo il ritiro di Philipsen. Analizziamo i tempi della crono vinta da Evenepoel, studiamo le strategie di Pogacar, conosciamo meglio Kevin Vauquelin e da dove viene. Insomma, parliamo di questa prima settimana del Tour de France in attesa dei Pirenei. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
«– I romanzi radiofonici, giovanotto, – mormorò Josefina Sánchez, come se commettesse un sacrilegio. – Stanno diventando sempre più strambi.» (Mario Vargas Llosa, La zia Julia e lo scribacchino) Nel biennio 2022-2023 portammo in tour Radio Ufo 78, un radiodramma/concerto, un melologo, una sghemba e psichedelica suite con scrittori, musicisti e «caverna dell'antimateria». I due scrittori erano Wu Ming 1 e Jadel Andreetto, quest'ultimo in doppia veste, in quanto bassista del Bhutan Clan. I musicisti erano quelli del Bhutan Clan, appunto: band cresciuta a Bologna sonorizzando trekking urbani e serate letterarie, nel contesto del cantiere culturale permanente Resistenze in Cirenaica. Per varie ragioni il gruppo si è sciolto come tale nel 2024, ma le sperimentazioni proseguono sotto l'egida di Melologos, «laboratorio di fonologia narrativa» che ora è al lavoro su Gli uomini pesce. «Caverna dell'antimateria» è come chiamavamo, in omaggio al pittore situazionista Giuseppe Pinot Gallizio, l'ambiente sonoro pazientemente ingegnerizzato in studio che ogni tanto erompeva nell'esecuzione dal vivo. I testi dello spettacolo erano in gran parte tratti da Ufo 78, ma alcuni brani – come già avveniva nel romanzo – gettavano ponti verso un altro mondo narrativo: quello del «Ciclo di Tanino & Karl» di Jadel Andreetto & Guglielmo Pispisa. Finora ne sono usciti due episodi: Tutta quella brava gente (firmato con lo pseudonimo «Marco Felder», Rizzoli 2019) e La parola amore uccide (Rizzoli, 2022). Anzi, tre, perché il terzo è in forma di podcast: Morte di un giallista bolzanino (RaiPlaySound, 2023). Radio Ufo 78 era un'unica suite della durata di circa un'ora e 15 minuti. Prima di salire sul palco, chiedevamo al pubblico di applaudire soltanto alla fine. Dopo una prova aperta allo Spazio Stria di Padova, sempre disponibile per i nostri lanci di ballons d'essai, Radio Ufo 78 si mise in strada. La formula era anfibia e strana e non proponibile ovunque, gli incastri di impegni non erano semplici... Insomma, riuscimmo a mettere in fila solamente sette date. Di alcune resta testimonianza. La migliore registrazione, realizzata a tracce separate dal mixer (ringraziamo il fonico Gianluca Fabbri), è quella della serata in piazza a S. Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini. Era la sera del 9 luglio 2023, l'evento era organizzato da Rapsodia, su iniziativa del nostro amico Emiliano Visconti. Stefano D'Arcangelo di Melologos ha lavorato su quelle tracce, per far emergere ogni suono con la massima chiarezza, e oggi, alla buon'ora, possiamo rendere disponibile all'ascolto Radio Ufo 78, per chi non c'era alle serate e anche per chi c'era e vuole riascoltarlo. Lo facciamo a due anni esatti da quell'esibizione. La formazione: Wu Ming 1 – voce e vociferazioni Jadel Andreetto – voce e basso Giroweedz – basso e ingegneria sonora Bruno Fiorini – chitarra Stefano D'Arcangelo – tastiere, elettronica, antimateria Michele Koukoussis – batteria Con la partecipazione di Filo Sottile (nella parte di Carmen) e Donatella Allegro (nella parte di Milena).
Il ministro dell'Interno Piantedosi respinto dalla Libia e accusato di ingresso illegale. Indesiderabili. Con questa motivazione la Libia respinge il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, con gli omologhi di Malta, Byron Camilleri, e della Grecia Thanos Plevris e il commissario europeo Mark Brunner, che ieri avevano in programma un incontro con i ministri del generale Haftar in tema di flussi di migranti. Alla fine sono stati bloccati in aeroporto e invitati a lasciare immediatamente il Paese. L'annuncio giunge in modo formale dal governo di Osama Hamad, premier della Cirenaica non riconosciuto dalla comunità internazionale ma con cui da tempo Italia e Ue hanno avviato relazioni. Le accuse contro i ministri e i commissari europei. I tre ministri e il commissario Ue avevano in programma un incontro con Trebelsi, responsabile degli Interni di Tripoli, poi con il suo omologo in Cirenaica. Avevano chiesto maggiori sforzi nel bloccare le partenze. Il vertice con il governo Ddbeibeh non ha avuto problemi, mentre quello con il governo Hamad non è andato storto. Alla fine, ministri e commissario sono stati accusati di violazione di norme diplomatiche e convenzioni internazionali e “azioni che rappresentano una mancanza di rispetto per la sovranità nazionale libica”, oltre che di “omissione delle procedure che regolano ingresso, circolazione e residenza dei diplomatici stranieri”. La ricostruzione opaca. Per il Viminale si tratta di una incomprensione protocollare e il problema non ha mai riguardato la componente italiana della delegazione e i rapporti bilaterali con l'Italia. Ma le varie versioni non sono chiare. Il commissario Ue non avrebbe gradito la presenza in aeroporto di una delegazione ufficiale del governo libico, che formalmente la comunità non riconosce. Brunner si sarebbe rifiutato di accettare il benvenuto pubblico e ufficiale. Un'altra versione ancora suggerisce invece che il maggiore risentimento sia nei confronti dell'Italia considerata troppo timida nel perorare pubblicamente la causa della Cirenaica e del suo padrone, Haftar. Insomma, la ricostruzione di ciò che è accaduto in territorio libico risulta opaca. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8224FAMIGLIE NUMEROSE, NON SIAMO IPOCRITI di Andrea Zambrano Caro direttore,una volta, invitata a un matrimonio, conobbi un santo sacerdote che, prima della Comunione eucaristica, fece annunciare dall'ambone le condizioni ecclesiastiche per potersi accostare all'Eucaristia. Quel sacerdote mise in atto l'unico mezzo a sua disposizione per evitare - con carità - che molti degli invitati, di cui non conosceva la condotta personale, si accostassero in modo indegno alla Comunione. Con quell'annuncio, egli aveva assolto il proprio compito e adempiuta la propria responsabilità. Se neppure l'autorità ecclesiastica dispone di strumenti migliori per esplorare il foro interno delle coscienze, come potrebbe un'associazione laica, aconfessionale e apartitica indagare sui pensieri e sul comportamento degli iscritti, quando questi abbiano firmato consapevolmente la Carta dei Valori? Non si è trattato dell'iscrizione di famosi personaggi pubblici, ma della richiesta di iscrizione da parte di private cittadine, le cui scelte di vita potevano essere conosciute solo violando la loro privacy e cercandole sui social.È in questo contesto che inquadrerei il dissidio sorto tra alcuni iscritti ANFN e il Consiglio Nazionale. Come ripetutamente chiarito dallo stesso Consiglio, non c'è stato alcun cambiamento nei valori fondanti. Si è verificato un unico caso, gestito con prudenza e nell'unico modo possibile, ossia chiedendo l'adesione alla Carta dei valori - che le aspiranti socie hanno accettato. È stato invece l'allarmismo di chi ha gridato allo scandalo tramite lettere pubbliche - una volta venuto a conoscenza di dati sensibili in violazione della legge - a mettere seriamente in difficoltà l'Associazione. Si è, infatti, creata una questione di principio da un caso isolato, minando pubblicamente l'immagine di una delle poche voci che agisce in concreto per le famiglie, proprio mantenendo il suo profilo aconfessionale e apartitico. Ovvero si è concretizzato ciò che viene usato dagli ideologi per poter "sfondare" la cosiddetta Finestra di Overton: l'uso di un casus belli, di un'eccezione, per poter riformulare tutta la realtà in modo artificioso. Con un unico obiettivo, tra l'altro: quello di minare l'autorevolezza di ANFN strumentalizzando l'accaduto e facendo piovere sull'associazione un fiume di critiche negative che deducevano l'accaduto attraverso i presupposti e i pregiudizi di chi, nella questione, non aveva alcuna informazione certa. (...)Non vi è alcuna condanna verso chi, mosso con l'intenzione di tutelare il Bene dell'associazione, ha voluto capire meglio per compiere un delicato discernimento. Quello che c'è, oltre che un dispiacere per un fuoco di paglia, è l'effettiva riuscita di creare divisione e sospetto reciproci, mettendo in crisi l'intero andamento dell'associazione che, invece che promuovere una cultura di tutela verso i bambini e le bambine - attraverso le loro famiglie associate o meno - ha dovuto concentrarsi per un tempo inutilmente lungo e verboso, per dipanare un nodo cui sarebbe bastato un po' di chiarimento e di buona fede, perché fosse sciolto senza problemi.Francesca - associata ANFNRISPONDE IL CAPOREDATTORE DELLA BUSSOLAGentile Francesca,la ringrazio per la sua lettera che ci dà l'occasione di tornare su un argomento evidentemente esplosivo dentro l'associazione. Il punto di caduta che fa crollare il castello delle sue argomentazioni, come di molti altri, è la natura pubblica di quell'unione civile. Quelle donne sono civilunite, quindi la loro non è una scelta personale, non c'è nessuna questione di privacy perché l'unione civile di due lesbiche è un fatto pubblico e dal pubblico trae le sue conseguenze necessarie. Tanto più che, noi sappiamo, il discernimento effettuato è falsato. Quella donna chiedeva la possibilità di avere una scontistica per un supermercato. Ora, ci si iscrive ad un'associazione per avere un buono di dieci euro per comprare il latte? E si chiede un'adesione alla carta dei valori per questo?È evidente che l'operazione era di quelle perfette dell'infiltrazione perché quelle donne sono due attiviste della causa arcobaleno, non si tratta di entrare in foro interno dentro le loro decisioni, ma di corrispondere nell'impegno ciò che si riflette nella vita pubblica che è quella della militanza omosessualista, evidentemente in contrasto con i principi e i valori richiesti dallo Statuto di ANFN. Insomma, addossare a noi la divisione, quando abbiamo soltanto preso atto di una tendenza a includere anche chi nella vita contraddice espressamente e pubblicamente la carta dei valori è piuttosto ipocrita.Ovviamente diciamo questo da amici di ANFN, dato che siamo probabilmente l'unico quotidiano che dà sistematicamente spazio alle attività di ANFN e alle necessità e alla promozione delle famiglie XL, ma è inutile nascondersi dietro un dito: questa decisione è un problema perché non c'è nessuna necessità vitale a tutela dei minori coinvolti, è solo un cavallo di Troia.
Le grattate dei rapper, i dischi da venduti, artisti che vendono la loro arte a oligarchi russi per campare. Insomma, si parla della cosa preferita de Beppone: i soldi.Grazie a @vetra_navigli e tutte le persone che sono venute a sentirci. Vi amiamo.
I fertilizzanti sono prodotti essenziali in tutto il mondo e l'Europa ne importa un grande quantitativo. Allo stesso tempo, nel continente c'è una enorme disponibilità di scarti e rifiuti organici che fin dalla notte dei tempi sono la materia prima con cui si producono i fertilizzanti biologici, e che invece vanno incontro a un destino meno nobile. Insomma: ci sono tutte le condizioni per un'espansione del mercato europeo di biofertilizzanti, e ciò è alquanto desiderabile sia alla luce dei sempre più frequenti conflitti sulle materie prime, sia dell'impatto dovuto alla produzione dei fertilizzanti detti “chimici”, che richiedono un consumo elevato di risorse pregiate, non sostituibili e non rinnovabili. Favorire lo sviluppo di nuove filiere europee dei biofertilizzanti è il fine ultimo del progetto LANDFEED, di cui parliamo in questa puntata con Antonella Luciano, ricercatrice del Dipartimento di Sostenibilità dell'ENEA.
Se avete seguito ultimamente il podcast, sicuramente saprete che ci siamo appassionati alle vicende dei militari giapponesi che sono scomparsi dopo la Seconda guerra mondiale: Hiroo Onoda, puntata 399; Tèruo Nakàmura, puntata 461. Insomma, i giapponesi, se vogliono sparire, spariscono bene, e se hanno qualche dubbio su come fare, possono rivolgersi a degli esperti che oggi vi facciamo conoscere.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Questa puntata inizia con una riflessione su quanto siano arbitrarie le analisi ma soprattutto i giudizi in fatto di cinema e serie tv, e quanto quindi ogni mia parola di questi podcast abbia un valore molto relativo all'interno del mare magnum della critica e della percezione collettiva sulle narrazioni audiovisive.Insomma un'introduzione che potrebbe farvi pensare che seguire questo podcast non ha poi tutto questo senso.Ma io sono così, mi piacciono le sfide.Serie in arrivoVenerdì 27 giugno-Smoke (Apple Tv+)-Squid Game 3 (Netflix)Giovedì 3 luglio-The Sandman (Netflix)Abbiamo visto (senza spoiler)-The Waterfront (Netflix)-Olympo (Netflix)-Ironheart (Disney+)-Countdown (Prime Video)-We Were Liars opinione finale (Prime Video)Abbiamo visto (con spoiler)-Pesci Piccoli 2 (Prime Video)
Prima una capatina a Carnaby Street (tempio della "Swinging London" anni '60), poi un salto a Camden Town in compagnia dei punk '70. Nel mezzo: una passeggiata a Hoxton Street col britpop nelle cuffie, una serata nella movida notturna '80s del West End, e tanto altro.Insomma, nel nuovo episodio ho provato a fare un viaggio virtuale attraverso le epoche della Londra musicale... Instagram: https://www.instagram.com/swing_out_faber/Spotify: https://spoti.fi/2yxp5xCApple: https://apple.co/2WAUcjKSpreaker: https://www.spreaker.com/show/suono-ma-nessuno-apreGrafica di Daris Nardini: https://instagram.com/thedarside?igshid=YmMyMTA2M2Y=
Come elaborare la scomparsa di una compagna che si è tolta la vita? Come riconoscersi dopo un lutto che cambia radicalmente la nostra quotidianità? Come si trasforma l'amore e come si sopravvive al vuoto creato dalla depressione? Noè Albergati, studioso di letteratura rinascimentale e poeta, racconta la propria esperienza di perdita in Cemento e vento, romanzo in versi edito da Gabriele Capelli. La scrittura, per Albergati, diventa strumento di testimonianza e terapia.La malattia mentale è al centro anche del romanzo d'esordio di Giovanni Fontana, insegnante, critico, poeta e vincitore del premio svizzero di letteratura con la raccolta di racconti Breve pazienza di ritrovarti. Macchie azzurre, in una sera d'estate, questo il titolo del volume pubblicato da Castelvecchi, ci parla di una famiglia segnata dalla psicopatologia. La protagonista è Elena, un personaggio enigmatico in bilico tra la responsabilità di essere madre e la necessità di essere sé stessa. Lasciamo infine il solido territorio del reale per addentraci nel labirinto immaginato da Gian Marco Griffi nel suo secondo romanzo, Digressione, uscito per Einaudi. Griffi ha l'ambizione di raccontare tutto ciò che esiste e che non esiste: la digressione è metafora della vita, gioco esistenziale, ironico tentativo di ordinare un mondo irrimediabilmente caotico tra comicità e tragedia.Insomma, oggi ad Alice si parla di letteratura che fa i conti con la tragica difficoltà di stare al mondo.undefinedundefinedundefinedundefined
Troppo uso del telefono.Ok.Pero' proviamo ad affrontare il problema un po' piu' alla radice.Puntata intimista, a metà tra la disillusione e la speranza di poter fare meglio.Qualcosa non va ? Vietiamo ai ragazzi.Ma noi dare l'esempio no ? Ah, no, noi dobbiamo lavorare.E dopo la scuola ? Qualcuno ricorda i gruppi WhatsApp attivi alle tre del mattino ?Insomma: riusciamo a far cessare quei comportamenti noti perche' intossicanti, o ci vogliamo ancora girare intorno ?Si'. Giriamoci intorni. Vietato per voi. Poi non cambia nulla.
Come elaborare la scomparsa di una compagna che si è tolta la vita? Come riconoscersi dopo un lutto che cambia radicalmente la nostra quotidianità? Come si trasforma l'amore e come si sopravvive al vuoto creato dalla depressione? Noè Albergati, studioso di letteratura rinascimentale e poeta, racconta la propria esperienza di perdita in Cemento e vento, romanzo in versi edito da Gabriele Capelli. La scrittura, per Albergati, diventa strumento di testimonianza e terapia.La malattia mentale è al centro anche del romanzo d'esordio di Giovanni Fontana, insegnante, critico, poeta e vincitore del premio svizzero di letteratura con la raccolta di racconti Breve pazienza di ritrovarti. Macchie azzurre, in una sera d'estate, questo il titolo del volume pubblicato da Castelvecchi, ci parla di una famiglia segnata dalla psicopatologia. La protagonista è Elena, un personaggio enigmatico in bilico tra la responsabilità di essere madre e la necessità di essere sé stessa. Lasciamo infine il solido territorio del reale per addentraci nel labirinto immaginato da Gian Marco Griffi nel suo secondo romanzo, Digressione, uscito per Einaudi. Griffi ha l'ambizione di raccontare tutto ciò che esiste e che non esiste: la digressione è metafora della vita, gioco esistenziale, ironico tentativo di ordinare un mondo irrimediabilmente caotico tra comicità e tragedia.Insomma, oggi ad Alice si parla di letteratura che fa i conti con la tragica difficoltà di stare al mondo.undefinedundefinedundefinedundefined
Accanto alle solite news su fumetti, film e serie, diciamo addio a Peter David e allo Spazio Wow, segnaliamo un po' di eventi fumettistici (e in uno trovate anche il conduttore di oggi) e combattiamo con caldo e microfoni avversi.Include un enorme elenco di fumetti su F4 e Superman ripubblicati in occasione dei film!Insomma, un classico episodio News di Polo Nerd, di quelli da non perdere.--Merchandising:http://store.polonerd.netPer sostenerci offrendoci uno o più caffèhttps://www.buymeacoffee.com/polonerdSito, Mail e Contatti:redazione@polonerd.nethttps://www.polonerd.nethttps://www.polonerd.net/contattiPagina dell'episodio: https://www.polonerd.net/?p=1722
Fine dell'anno scolastico e ogni tanto arriva la domanda delle domande...“Silvia, siamo indecisi se cambiare o no la scuola di nostro figlio per una serie di motivi. Ma come facciamo a decidere?”Perché a volte pensiamo sia la cosa giusta, ma poi diciamo: “E se avessimo problemi anche nella scuola nuova?”.Insomma, è un argomento importante, ma ci sono dei segnali che ci possono aiutare a prendere una decisione.Quali? Ve ne parlo nel podcast del lunedì.P.S. Se avete già affrontato questo passaggio, cosa ha fatto la differenza nella vostra decisione?
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Ogni vino ha il suo bicchiere, alto, panciuto, stretto, largo. Insomma non è facile prendere una decisione, così intanto che scegliete scoprite la storia del bicchiere di vetro, come associare ad ogni vino il calice giusto e qualche aneddoto che non fa mai male. Buon ascolto!———Unisciti al gruppo Telegram The Digital Wine Lovers e al canale The Digital Wine, chatta con me su Telegram e seguimi su Instagram, mi trovi come Wine Roland. Puoi finanziare il podcast abbonandoti alla newsletter o con una donazione offrendomi un caffé:La Newsletter: https://thedigitalwine.com/newsletterOffrimi un caffè: https://ko-fi.com/thedigitalwineFai una donazione: https://thedigitalwine.com/grazieIl sito web: https://thedigitalwine.com———Soundtrack: Funk 'n' Jazz by texasradiofish (c) copyright 2015 Licensed under a Creative Commons Attribution Noncommercial (3.0) license. https://dig.ccmixter.org/files/texasradiofish/51247 Ft: Bill Ray, Stefan Kartenberg, Reiswerk
L'Associazione Culturale Il Cornetto Acustico, con sede in via San Giovanni, nello storico quartiere di Villanova, è una bella novità nel panorama culturale di Cagliari. Ne parliamo col Presidente dell'associazione, Giampiero Spanedda. Giampiero Spanedda, Presidente dell'Associazione Culturale Il Cornetto Acustico, ci racconta della nascita dell'associazione, dalla fondazione con un gruppo di amici alla scelta della sede in via San Giovanni 219, nello storico quartiere di Villanova, fino alla curiosa origine del nome. Proprio quest'ultimo è l'aspetto più interessante che lega i destini dell'associazione a quelli di un libro scritto da Leonora Carrington intitolato, appunto, Il Cornetto Acustico. Nel corso dell'intervista, Giampiero ci ha fatto conoscere questa straordinaria figura di scrittrice e pittrice, consigliando al nostro pubblico alcuni testi e dipinti dell'artista. L'associazione è nata il 29 febbraio del 2024 dall'idea di un gruppo di amici con l'idea di aprire un nuovo spazio culturale a Cagliari e con l'obiettivo di dare spazio ad artisti poco conosciuti al grande pubblico anche se di grande talento. La scelta di collocare la sede nel quartiere storico di Villanova ha avuto un impatto fondamentale nella crescita di questa bella realtà culturale. Giampiero, nel corso dell'intervista, ci ha parlato del rapporto sempre più stretto con gli abitanti di Villanova, un quartiere dove sono presenti ancora qualche bottega artigiana e qualche bed & breakfast di troppo. L'associazione tra passato e presente Nel corso del suo primo anno di vita Il Cornetto Acustico ha organizzato numerose e interessantissime attività culturali che spaziano in diversi campi: dalle mostre d'arte ai concerti di musica (dalla musica classica al jazz) passando per conferenze riguardanti temi di più stretta attualità affidate a studiosi di grande competenza. Il presidente dell'associazione ci ha ricordato la conferenza presentata dal Professor Gessa o, più recentemente, quella di Roberto Zanata, Professore di Tecnologia del Suono e della Multimedialità del Conservatorio di Cesena e Rimini, riguardante i rischi e le potenzialità dell'intelligenza artificiale nella composizione musicale; entrambe hanno richiamato un numero importante di partecipanti. Per quanto riguarda le mostre d'arte, il 7 maggio è stata inaugurata la mostra di pittura di Attilio Della Maria, un'istituzione nel panorama pittorico cagliaritano, dal titolo Cronache dai Metamondi e che è stata visitabile fino al 25 maggio. Tra le sfide per il futuro dell'associazione culturale c'è senz'altro quella di coinvolgere sempre di più un pubblico giovane cercando di dare vita ad una collaborazione con gli studenti del Conservatorio di Cagliari, che potranno trovare nei locali del Cornetto Acustico un luogo suggestivo per la loro arte. Insomma, ad un anno dalla fondazione, l'associazione culturale Il Cornetto Acustico si sta rivelando una delle realtà culturali più interessanti e affascinanti di Cagliari.
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Ma non solo gli italiani! C'è anche stato chi ha parlato dell'Italia, o chi è in parte italiano. Insomma decisamente più Italia del solito. Ma in tutto cio', Matteo e Raffaele hanno visto l'Eurovision?! Mettetevi comodi, stiamo per iniziare... Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio An Everyday Conversation in Slow Italian | https://www.youtube.com/watch?v=DtkPriOj59U O partiamo con le notizie dall'estero. Come è andato l'Eurovision? Come sono andati i tanti italiani e non che hanno parlato dell'Italia? Purtrioppo qualcuno è arrivato addirittura ultimo! Ma c'è stata anche una sorpresa, è arrivato Topogigio! Ma chi è? https://it.wikipedia.org/wiki/Topo_Gigio E poi torniamo a Milano! Per un coro molto particolare che sta diventando sempre più frequentato. L'Hardcoro! https://base.milano.it/en/event/hardcoro-il-coro-formato-pop-up/ Una attività molto interessante, non solo per il suo lato musicale ma anche per il suo lato sociale! Quindi invitiamo tutti i cantanti e non che passano per Milano a partecipare a questo evento. E sicuramente prima e dopo aver cantato si parla, in italiano! Concludiamo in un molto generico angolo dell'italiano, con persone molto generiche, come Tizio, Caio e Sempronio. Ma non solo! Ci sono altri tre "Tali" che si usano, o si usavano, in italiano quando ci si riferisce a persone generiche. Trascrizione Raffaele: [0:23] Buongiorno Matteo, come va? Matteo: [0:26] Buongiorno, bene, bene, qui è arrivata la primavera. Raffaele: [0:30] Io devo dire che metterei la firma per avere il tempo sempre così. Ovvero attorno ai 20 gradi, soleggiato, un po' di vento. Quindi hai la possibilità di sentire caldo se sei seduto al sole, e sentire fresco la sera se sei all'aperto. Quindi va tutto bene. A te piace il clima così? Matteo: [0:55] Sì, mi piace molto, purtroppo quello che viene dopo non mi piace tantissimo. E quindi scappo. Io scappo. (No!) Scapperò, scapperò, poi ne parleremo. Raffaele: [1:09] Ah, parli del caldo. Io pensavo che non ti piaceva il tema di cui parleremo questa settimana e quindi scappavi. Matteo: [1:16] No no no. Il tema ci sta, anche perché, insomma, ne hanno cantate fino a poco tempo fa... Raffaele: [1:24] Non dire "maestro"! Matteo: [1:33] E così mi difendo, nel senso, non dico "maestro" adesso. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
Sono quasi 5.000. In crescita del 27% rispetto al 2024.Su 1.500 aziende prese in esame, la crescita del loro fatturato fa registrare un incremento medio del 26% (contro il +15,4% delle altre imprese esaminate).E ottengono risultati migliori.Insomma, essere società benefit e prendersi cura del bene comune conviene. A tutto l'ecosistema. Con grandi benefici per tutti.A dirlo è la Ricerca nazionale sulle società benefit 2025, promossa da NATIVA, Intesa Sanpaolo, InfoCamere, Camera di Commercio di Brindisi-Taranto e Assobenefit, con l'Università degli Studi di Padova.E quali sono gli ingredienti del successo delle società benefit?Ne ho parlato con due dei suoi artefici: Silvia Zanazzi, Chief Regeneration Scientist in NATIVA, e Paolo Gubitta, Presidente della laurea magistrale in Management for Sustainable Firms all'Università di Padova.Approfondimenti: La ricerca sulle società benefit 2025 (Report)FOLLOW MELinkedIn: www.linkedin.com/in/robertofiorettoIG: www.instagram.com/leaderetici
Dopo oltre 15 anni di inchieste, processi e colpi di scena, il delitto di Garlasco è ancora un enigma che divide opinione pubblica e giustizia. In questa puntata di True Crime Diaries, Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro analizzano uno dei casi di cronaca nera più controversi d'Italia: l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nell'agosto 2007. Com'è possibile che le indagini siano state condotte in questo modo? Com'è possibile che dopo tutti questi anni sia stato riaperto il caso? Che ruolo ha avuto Sempio? E le cugine Cappa? Insomma, questa storia rappresenta uno dei casi più assurdi della storia criminale italiana.___________________________Qui trovi i nostri libri!
Nuovi e vecchi personaggi che riemergono, un possibile innocente condannato ingiustamente, clamorose nuove svolte annunciate dai media, le impronte vicino al cadavere, il martello nel canale, la gemella della vittima col borsone. Insomma sul delitto di Chiara Poggi a distanza di 18 anni si sono accesi i riflettori. Interviene Albina Perri, direttrice del settimanale "Giallo".
Il metilfenidato è un farmaco psicoattivo, sì. Agisce sul sistema dopaminergico e noradrenergico, in particolare in quelle aree fronto-striatali che, nell'ADHD, mostrano una ridotta attivazione e una minore efficienza funzionale. Inibisce il reuptake di dopamina e noradrenalina, aumentando la disponibilità sinaptica di questi neurotrasmettitori e migliorando così le funzioni esecutive, l'attenzione sostenuta e l'autoregolazione emotiva. Ma, e qui lo dico da medico che si occupa di ADHD da anni, il metilfenidato non è la cura. È un supporto, potente e utile, ma va inserito dentro una strategia terapeutica molto più ampia.Il vero trattamento dell'ADHD è sempre multimodale. Serve psicoeducazione per comprendere il proprio funzionamento, serve la Lifestyle Medicine per correggere quegli stili di vita che spesso amplificano il disadattamento (poca attività fisica, sonno irregolare, alimentazione infiammatoria). Serve la mindfulness per allenare la consapevolezza e la capacità di stare con quello che c'è. E serve, in molti casi, un percorso di riabilitazione cognitiva mirata, per potenziare quelle funzioni esecutive che sono il vero tallone d'Achille del disturbo.Insomma, il metilfenidato può essere una chiave. Ma la porta la devi comunque aprire tu.#adhd #metilfenidato ⭐️ "ADHD Consapevole", psicoeducazione, Lifestyle Medicine e Mindfulness per persone ADHD: https://lifeology.it/adhd-consapevole/?utm_source=yt_organico&utm_medium=go&utm_campaign=sp ⭐️⭐️ TRAPPOLE MENTALI, Test Gratuito: https://lifeology.typeform.com/test-trappole/?utm_source=yt_organico&utm_medium=go&utm_campaign=testtrappole ⭐️⭐️ LIFESTYLE MEDICINE, entra nel nuovo progetto: @LifestyleMedicineOfficial ⭐️⭐️ CHANGE - Scienza e Arte del CAMBIAMENTO: https://lifeology.it/change/?utm_source=yt_organico&utm_medium=go&utm_campaign=sp ⭐️⭐️ "La Scienza degli Integratori", scopri qui: https://lifeology.it/la-scienza-degli-integratori/ ⭐️⭐️ VIDEO LEZIONE GRATIS "Perché le diete non funzionano: la verità su fame nervosa e perdita peso", ACCEDI QUI: https://lifeology.it/nutrizionalmente-sq-main/?utm_source=yt_organico&utm_medium=go&utm_campaign=sq_videolezione ⭐️⭐️ SCOPRI il NUOVO Coaching di Gruppo "NutrizionalMente" per cambiare il tuo rapporto con il cibo per sempre. Candidati tramite un colloquio qui: https://lifeology.it/nutrizionalmente/?utm_source=yt_organico&utm_medium=go&utm_campaign=sq_videolezione ⭐️⭐️ Scopri il VideoCorso "PREVENZIONE PRATICA": https://lifeology.it/prevenzione-pratica/ ⭐️⭐️ Vai alla VideoLezione Gratutia "PREVENZIONE EFFICACE": https://lifeology.it/prevenzione-sq/ ⭐️⭐️ Scopri “BODY BRAIN ROUTINE”, il nuovo libro di Valerio Rosso, Gennaro Romagnoli e Marco Zamboni: https://lifeology.it/bodybrain-routine/ ⭐️⭐️ Scopri MoveMotivation, un'esperienza trasformativa per far emergere e consolidare la motivazione all'attività fisica: https://lifeology.it/move-motivation/?utm_source=yt_ads_ret&utm_medium=mm_vale_1⭐️⭐️ Scarica GRATIS la tua copia di “psiq: Lifestyle Principles” ⭐️ È un eBook che ti permetterà di scoprire i principi della Lifestyle Medicine e migliorare drasticamente la tua vita: https://psiq.it/lifestyle-principles/ ⭐️⭐️Iscriviti subito a MINDFITNESS, un mini corso GRATUITO in cui imparerai delle strategie pratiche per ottimizzare il tuo cervello: https://psinel.com/br-iscrizione-mini-corso-mindfitness/ ⭐️⭐️ Scopri “psiq: Salute Mentale: Istruzioni per l'uso”, il nuovo libro del Dr. Valerio Rosso: https://bit.ly/psiqVR oppure anche https://www.psiq.it ⭐️⭐️ Accedi adesso GRATUITAMENTE alla VideoLezione "La Verità Scientifica sugli Integratori": https://lifeology.it/integratori-sq/ ⭐️
L'amministratore delegato di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, ha lanciato un avvertimento: i mercati e le banche centrali stanno sottovalutando i rischi creati dai deficit record, dai dazi e dalle tensioni internazionali negli Stati Uniti. Insomma, è troppo presto per tirare un sospiro di sollievo, il mercato azionario può ancora crollare. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
«La vulcanologia non è fisica, non è matematica. Non può fare previsioni» è quanto ammette uno degli scienziati intervistati, il giorno dopo l'ennesimo sciame sismico che ha scosso i Campi Flegrei, tutta Napoli e il suo golfo. Un paradiso dove emergono meraviglie come Capri, Ischia e Procida, ma che sovrasta una grande conca ribollente che, oltre a generare terremoti continui, potrebbe dare vita ad un altro Vesuvio con altre Pompei e Ercolano. Con conseguenze ancora più catastrofiche sulle persone e le sue case, concentrate cento volte di più di quanto fosse duemila anni fa. Insomma, un paradiso che può trasformarsi in inferno.
Non sempre la gravidanza e il parto filano lisci.Anzi, molto spesso qualcosa accade, si chiama Vita, e non la si può controllare. Oggi vi racconto una storia di maternità sentita, sofferta, vissuta. E' la storia di Giuliana Arena che ha partorito il suo secondo bambino pretermine. Dalla voce vellutata di questa scrittrice, che ho avuto il piacere di incontrare a Roma, esce una forza inaspettata quando parla dei mesi in ospedale, del rapporto con il personale medico, delle preoccupazioni e delle strategie che ha messo in atto non solo per resistere, ma per trasformare questa esperienza intensa in una narrazione condivisa.Oggi Giuliana Arena è una mamma expat, vive a Bucarest, è autrice del libro 'Nido di Vetro' ed è anche autrice del Podcast Sconfinate, dove racconta storie di donne espatriate. Insomma, ascoltatela perché è davvero una mamma e una professionista che ha molto, ma molto da dire.
Una prima implementazione prartica di CISA riapre il dibattito sui prossimi aggiornamenti di Bitcoin, la Russia vuole limitare l'acquisto di Bitcoin ai soli oligarchi, gli attivisti africani si coalizzano e usano Bitcoin come strumento di lotta, nuovi indicatori ci mettono in allerta sulla centralizzazione del mining.Insomma: un nuovo sfavillante episodio del BIPSHOW!It's showtime!
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Sono a torto chiamati “secoli oscuri”, ovvero il periodo che va dall'ottavo al 15esimo secolo. E invece per l'Africa si tratta di un periodo di storia ricchissima, come conferma il Prof. François-Xavier Fauvelle, storico, archeologo, professore di storia e archeologia dei mondi africani al Collège de France di Parigi.Simbolo di quell'epoca è un rinoceronte d'oro, rinvenuto in una tomba in Sudafrica e che anche il nome ad un saggio del professore, edito da Einaudi. Il rinoceronte è il simbolo degli scambi commerciali e delle contaminazioni tra popoli africani e asiatici, anche se lascia molte domande in sospeso. Così come i tentativi di raccontare la storia dell'impero più ricco di sempre, ritrovato nel Mali tra il XII e il XIII secolo. E si potrebbe continuare a lungo, dal Ghana alla Tanzania, dallo Zimbabwe al Congo. Insomma, la storia dell'Africa non si ferma con gli Egizi e non riprende con la colonizzazione europea e con la tratta degli schiavi. È molto di più anche se moltissimo deve ancora essere scoperto.
Storie di Videogame ora è anche un LIBRO! Acquista qui il primo volume: https://bit.ly/SdVITOMI ************* Seconda puntata Update dedicata alle novità del podcast: parliamo, naturalmente, del primo libro di Storie di Videogame in uscita a giugno 2025, di come è nato il progetto, dei contenuti del primo volume, dei due successivi già confermati. Insomma, se avevate delle domande in merito, è molto probabile che qui troviate le risposte che cercate! Vi aggiorno poi sui numeri più recenti del podcast, e in coda due piccole indiscrezioni sulle prossime puntate in arrivo. Se desiderate supportarmi: ko-fi.com/storiedivideogame Telegram @storiedivideogame Instagram @storiedivideogame email: storiedivideogamepodcast@gmail.com Bibliografia e disclaimer: https://medium.com/@storiedivideogamepodcast Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La Ferrari che si fa squalificare dal Gp di Cina (dopo l'illusione della sprint e due piazzamenti non esaltanti), la Juventus che silura Thiago Motta e chiama Tudor e, infine, il 3-3 di Germania-Italia con quel secondo gol dei tedeschi da Scherzi a parte che ci condanna all'opzione più difficile per la qualificazione ai Mondiali. Insomma, una domenica degli errori-orrori dalla quale cerchiamo di venire a capo col Professor Paolo Condò e con Umberto Zapelloni. In più, una videochiamata speciale a Coach Dan Peterson che ci presenta la sua ultima fatica letteraria "La mia Olimpia in 100 storie +1".
La Tribù delle Scarpe Erranti | Parte Tre e Quattro: L'Inverno, la Primavera e il RitornoTrascorsa l'estate splendente di luce e l'autunno piovigginoso ma affascinante nei suoi colori, la Tribù delle Scarpe Erranti ripartì per nuove avventure misteriose, sorprendenti e, naturalmente, un po' pericolose. Più decise che mai, pronte a superare ogni prova, ripresero il loro viaggio.L'inverno non si fece attendere: a dicembre arrivò la prima neve sulle montagne. La Tribù salì su un pullman diretto alle Dolomiti, dove i monti innevati all'orizzonte le aspettavano. Appena sistemate in albergo, l'entusiasmo prese il sopravvento. Non vedevano l'ora di tuffarsi nella neve fresca e costruire un gigantesco pupazzo di neve! Si misero subito all'opera, accumulando palate su palate di neve. Con una scaletta, scalino dopo scalino, raggiunsero l'altezza del viso. Due palline per occhi, una carota per naso, una pipa in bocca e una sciarpa avvolta intorno al collo: era perfetto!“Brrr! Che freddo!” — esclamò una di loro, e tutte, guardandosi le punte, si accorsero che erano completamente congelate.“Qui ci vuole un miracolo!” — dichiarò una scarpa con aria solenne.“Magari un termosifone portatile…” — mormorò un'altra con i lacci tremanti.Decisero di chiamare il Soccorso Alpino, che arrivò con un jet supersonico carico di borse d'acqua calda, tè bollente e coperte termiche. Ma proprio in quel momento, la stazione meteorologica situata su una navetta spaziale in cima alla montagna segnalò l'arrivo di una violenta bufera di neve. La Tribù, preoccupata, chiese di tornare subito a valle, ma il jet non poteva trasportarle in modo tradizionale. L'unica soluzione? Catapultarle come palle di neve avvolte nelle coperte termiche!“Ehm… scusate, ma qualcuno ha mai provato questo sistema prima?” — chiese una delle scarpe con sospetto.“No, ma che vuoi che succeda?” — rispose un'altra.“Male che vada, ci spalmeremo sulla neve come marmellata su una fetta di pane!”Il volo fu rocambolesco: rimbalzarono contro una cabinovia, fecero roteare in aria un paio di aquile e avvoltoi che, sorpresi, esclamarono: “Oh! Oh!”Fortunatamente, gli abeti della montagna offrirono loro un morbido atterraggio con i rami innevati. Le scarpe atterrarono slacciate, un po' ammaccate, ma salve.“Mi sa che abbiamo inventato il primo sport estremo per calzature,” — commentò una, ancora stordita.Gli abitanti del borgo sottostante le trovarono e, colpiti dalla loro storia, le portarono dal vecchio calzolaio del paese. L'uomo, con decenni di esperienza nella riparazione di scarpe da montagna, rimase inizialmente perplesso nel vedere quel gruppo colorato e malandato. Quella notte, il calzolaio non riuscì a dormire, riflettendo su come aggiustarle. All'alba, con determinazione, si mise al lavoro.“No, no, aiuto! Mi farai male!” — protestò la scarpa viola alla vista degli attrezzi.“Ma figurati!” — rispose il calzolaio con un sorriso. “Sono anni che rimetto a nuovo scarponi da montagna. Farò di te una scarpa nuova di zecca, fidati!” E così, con mani esperte, cucì, incollò e ravvivò i colori, lavorando con passione finché tutte le scarpe tornarono splendenti.La Tribù trascorse giorni felici nel borgo. Con il Natale alle porte, aiutarono a decorare le strade illuminate, gli alberi innevati e le vetrine dei negozi. Ormai tutti conoscevano la loro storia e le chiamavano a destra e a sinistra per consigli sugli addobbi e l'atmosfera era magica e festosa.Presto, le giornate si fecero più luminose e si percepiva nell'aria il risveglio della primavera. L'avventura sulla neve era ormai alle spalle, ma una nuova sfida era pronta ad aspettarle. La Tribù cominciava a sentire la mancanza della città da cui era partita e decise di tornare. Si misero in marcia una dietro l'altra e alla prima rotatoria presero la strada giusta. Seguirono il percorso di un ruscello e, dopo un lungo tragitto, si fermarono sulla riva a riposare.Entrarono a filo d'acqua per rinfrescarsi, quando una di loro, più scaltra delle altre, notò qualcosa di strano sotto alcuni rami secchi.“Venite, venite!” — chiamò.Le altre corsero curiose e, con un grande sforzo, riuscirono a raddrizzare ciò che si rivelò essere una vecchia barchetta di legno rovesciata. Saltarono su spintonandosi.“Passo prima io!”“No, prima io!”Bisticciavano fra di loro inciampando nei lacci, ma considerato che erano un po' stanche a forza di camminare, presero ognuna il proprio posto. Ben presto si accorsero di un problema.“Ehm… qualcuno ha visto i remi?”“Oh no! E ora come facciamo a muoverci?”Proprio in quel momento, un luccio lucente e una carpa gigante emersero dalle onde spumeggianti e, senza dire una parola, spinsero la barchetta facendola scivolare sull'acqua fino a sollevarla in aria.“Ma… è magia!” — esclamò una scarpa, incredula.Quando il ruscello si allargò in un fiume, intravidero in lontananza la loro città. I due straordinari pesci le fecero sbarcare sulla riva e, in un battito di ciglia, scomparvero tra i riflessi dorati dell'acqua.“Perdindirindina, cosa è successo?” — esclamarono tutte.Ancora incredule e silenziose, si avviarono verso il grande parco alberato della città. Distese sull'erba, guardarono il cielo azzurro e si resero conto di quanto gli fosse mancato il grande negozio affollato e il via vai della gente. Fu allora che notarono qualcosa di strano. Per la prima volta, osservarono con attenzione l'insegna luminosa sopra l'ingresso: “Grandi Magazzini Sorelle Soletta”Si guardarono tra loro incredule. La Streghetta Soletta… era la proprietaria del negozio!Una volta sistemate sugli scaffali, con i lacci ben tirati e le suole lucidate, le scarpe si guardarono tra loro sorridendo.“Che avventura ragazzi…” — disse la scarpa viola con un sospiro.“Eh già,” — rispose quella rossa, “ma quanto è bello tornare qui!”“Con tutto il rispetto per le aquile, i calzolai e i pesci volanti… niente batte il profumo del negozio al mattino,” — aggiunse la scarpa blu con aria sognante.“E poi qui abbiamo le tende, i camerini, e i clienti che ci provano con cura…”“…senza contare la Streghetta Soletta che ci protegge e ci osserva!” Si misero tutte a ridere.“Insomma,” — concluse quella con i lacci dorati,“viaggiare è bellissimo, ma tornare a casa lo è ancora di più.”E da quel giorno, ogni volta che un cliente, bambino o adulto, sceglieva una di loro, partiva un'altra storia. Ma questa… ovviamente… è un'altra avventura! Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/
Alla napoletana, alla romana... Al taglio, al padellino? O magari preferite quella che vi fate voi, al forno, in casa? E quali sono gli ingredienti che preferite sulla base? Vi piace scrocchiarella o morbida? Insomma, vi abbiamo chiesto di raccontarci la vostra pizza ideale.
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«Solo un pazzo può stare di fronte a questo mosaico e dire che la nostra fede è senza vita o un credo di morte». E così ci siamo messi alla prova, ad ammirare il mosaico absidale dedicato al Trionfo della Croce nella basilica dedicata a S. Clemente a Roma, a cui fa riferimento lo scrittore inglese Gilbert Keith Chesterton in un suo scritto degli anni Trenta.Abbiamo incontrato altri tipi di “pazzi”, quelli mossi dall'amore per la storia di Roma fatta a strati e per il gusto della scoperta incessante, persone di fede e curiosi visitatori, pellegrini venuti da lontano e vicini abitanti del quartiere.Per ricomporre opposti sentimenti vale allora la pena entrare nella Basilica e immergersi nei diversi livelli da cui è composta: la Basilica attuale risale XII secolo, scendendo sotto si entra nella chiesa paleocristiana del IV secolo, scendendo ancora più in basso si scopre l'area del I secolo con il tempio dedicato al culto di Mitra e, attraverso uno stretto vicolo, un grande edificio pubblico che sovrasta sorgenti d'acqua perdute dell'antica Roma.Insomma, un complesso archeologico che richiama visitatori di tutto il mondo e che unisce la chiesa cattolica e ortodossa visto che qui nel IX secolo fu sepolto San Cirillo, apostolo degli slavi: i patroni d'Europa Cirillo e Metodio vengono celebrati nella Basilica di San Clemente il 14 febbraio.
Le incisioni dei Camuni sono arrivate a noi ancora leggibili dopo millenni. Carta e papiri hanno resistito molti secoli. L’aspettativa di vita di un disco BluRay è di qualche decina di anni. Insomma: delle montagne di dati che produciamo potrebbe non rimanere nulla. Ma agenzie governative, istituti di ricerca e archivi nazionali hanno bisogno di supporti che ne garantiscano l’integrità per moltissimo tempo senza troppa manutenzione. Un gruppo di ricercatori della Università di Scienza e Tecnologia della Cina è riuscita a creare una memoria ad altissima densità basata su un cristallo di diamante: una specie di cristallo dati, come se ne sono visti a decine nei film di fantascienza, capace di metterli al sicuro per milioni di anni. Commentiamo la notizia insieme a Nicole Fabbri, Prima Ricercatrice dell’INO del CNR.
Oggi a Doppiopasso su radio3i, abbiamo avuto il piacere di ospitare Luca Piccolo, arbitro di Super League, Stefano Tonini arbitro e Gran consigliere, Matteo Conconi atleta di Mountain Bike e Downhill che corre con una protesi al braccio sinistro... Insomma storie di SPORT, PASSIONE E DETERMINAZIONE!!
L'Europa starebbe valutando la possibilità di consentire anche alle auto ibride plug in di restare sul mercato dopo il 2035, anno che per ora segna il divieto di vendita di auto a benzina e diesel. È quello che ha scritto der Spiegel, in un articolo che cita un documento strategico di fine gennaio che metterebbe in dubbio la linea finora seguita. Sul portale tedesco Energie-Bau, si pubblica lo stralcio del paper europeo, che aprirebbe a una maggiore flessibilità, in seguito alle pressioni della lobby dell'auto. "Come parte del dialogo, individueremo soluzioni immediate per salvaguardare la capacità dell'industria di investire, guardando a possibili flessibilità per assicurare alla nostra industria di restare competitiva, senza perdere le ambizioni complessive del 2025", si legge nel testo in inglese circolato.Intanto l inizio del 2025 non sorride a Tesla, soprattutto in Germania. Il colosso delle auto elettriche sta vivendo un momento complicato nei principali mercati europei, con un calo delle vendite di una magnitudo inattesa. Il dato più clamoroso arriva dalla Germania, dove a gennaio le immatricolazioni sono crollate del 59%, fermandosi a 1.277 unità. Ma il trend negativo non si ferma qui: in Francia le vendite sono scese del 63%, nel Regno Unito del 12%, e complessivamente, in Europa, il calo medio è stato del 47,7% rispetto a gennaio 2024. A preoccupare è il fatto che questa contrazione non è generalizzata: mentre Tesla arranca, il mercato delle auto elettriche in Germania è cresciuto del 54% lo scorso mese. Insomma, i tedeschi hanno ricominciato a comprare auto a batteria, sempre meno a marchio Tesla. Commentiamo insieme a Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 Ore.Fallisce Fwu, colpiti 110.000 risparmiatori italianiArriva il fallimento per la compagnia assicurativa tedesca Fwu Life Insurance Lux e 110mila risparmiatori italiani, che hanno sottoscritto le loro polizze, dovranno ora attendere degli anni per recuperare una parte delle loro somme. La decisione da parte del Tribunale del Lussemburgo, presa il 31 gennaio ma comunicata solo lunedì, era attesa ma è comunque un brutto colpo per i clienti del nostro paese che già in estate avevano appreso della crisi della casa madre e che nei giorni scorsi si erano visti bloccati gli accessi ai sistemi informatici.Si tratta di risparmiatori concentrati specialmente in Lombardia e Veneto con un taglio medio di circa 4.000 euro a polizza, per un controvalore totale di circa 400 milioni di euro. Prodotti complessi, poco adatti a investitori non professionali, con costi caricati nei primi anni e legati all'andamento volatile dei mercati finanziari. Ne parliamo con Andrea Franceschi, Sole24ore autore del podcast Market Mover e di "Squali".Milano-Cortina: -365 giorniSi è acceso ieri il countdown ufficiale che segna l ultima volata verso le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali di Milano Cortina, che si terranno dal 6 al 22 febbraio 2026. A un anno dai Giochi iniziano i primi test event per collaudare e simulare l organizzazione delle gare. I 365 giorni che mancano all arrivo della fiamma a San Siro sono fondamentali anche per la consegna degli impianti e delle infrastrutture. Sui primi c è il nodo degli extracosti da 120 milioni di euro, che il governo dovrebbe sciogliere a breve. Sulle seconde si corre, sapendo che non tutte saranno pronte in tempo. Il 15 gennaio si è chiusa la pre-registrazione alla piattaforma di vendita, a cui si sono iscritte 350.000 persone (il 70 per cento straniere). Sono 1,6 milioni i ticket disponibili, con prezzi che sono stati studiati per garantire l accessibilità alla maggior parte delle gare: il 20 per cento costerà meno di 40 euro, mentre il 57 per cento sarà sotto i 100 euro. Oltre, ci sono le esperienze premium, dove si spazia tra cifre anche a tre zeri arrivando a 7.500 euro. Venendo agli extracosti: 120 milioni di euro circa, 80 per l Arena di Santa Giulia e 40 per il Villaggio Olimpico di Porta Romana. Ieri mattina si è tenuto un vertice olimpico a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri dell Economia e dello Sport Giancarlo Giorgetti e Andrea Abodi, con l amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina Andrea Varnier: all ordine del giorno, l organizzazione dei Giochi e lo stato di avanzamento delle infrastrutture. Stando ad alcune indiscrezioni, la premier avrebbe dato il via libera alla copertura degli extracosti, ma resta da capire bene con quali strumenti. Nel frattempo i privati, i quali stanno comunque portando a termine opere che rimarranno (e porteranno guadagni) anche dopo le Olimpiadi, contemplano anche la peggiore delle ipotesi, quella di pagare tutto da soli. Approfondiamo il tema con Marco Bellinazzo, Sole 24 Ore.
⏳ Un orologio più preciso che mai?Giorgio ci racconta gli ultimi passi avanti verso la costruzione di un orologio nucleare, un dispositivo che potrebbe rivoluzionare il modo in cui misuriamo il tempo. A settembre 2024, un gruppo di ricercatori è riuscito a misurare con estrema precisione la frequenza necessaria a portare allo stato eccitato il nucleo di torio, un elemento chiave per questo tipo di orologi. Risultato? Se tutto va come sperato, presto potremmo avere il primo orologio nucleare della storia, ancora più stabile e accurato degli attuali orologi atomici. A quel punto, scordatevi le scuse per arrivare in ritardo!Per approfondire:ArticoloNews da NatureI ragni annusano con le zampe!Ilaria, invece, ci porta nel mondo affascinante (e un po' inquietante) dei ragni. Nonostante siano nostri vicini di casa da sempre, ci sono ancora tantissime cose che non sappiamo su di loro. Per esempio: come fanno a sentire gli odori? Un recente studio pubblicato su PNAS ha finalmente risolto il mistero. I maschi di ragno usano delle microscopiche setole sensoriali sulle zampe, chiamate wall-pore sensilla, che funzionano come un vero e proprio naso. Grazie a questi peli speciali, riescono a captare i feromoni rilasciati dalle femmine e a trovarle per l'accoppiamento. Insomma, per un ragno, annusare con le gambe è la norma.ScientifiBook – I consigli del meseNon poteva mancare la nostra rubrica dedicata ai libri! Giuliana e Andrea V ci propongono una selezione di titoli per chi ama esplorare il mondo attraverso la lettura:Geopolitica dell'intelligenza artificiale – Alessandro Aresu, Feltrinelli (568 pp, 24 euro)L'alba della storia – Guido Barbujani, Editori Laterza (201 pp, 20 euro)Soffrire di adolescenza – Loredana Cirillo, Raffaello Cortina Editore (194 pp, 19 euro)Passeggiate astronomiche – Stefano Giovanardi, Trèfoglie-Flaco Edizioni (428 pp, 20 euro)Chele – Piccolo catalogo di granchi, gamberi e paguri – Marco Colombo e Francesco Tomasinelli, Nomos Edizioni (127 pp, 19,90 euro)Tra scienza, tecnologia e curiosità sul mondo naturale, questa puntata ha davvero di tutto! Non perdetevela e fateci sapere: preferireste un orologio ultra preciso o il super olfatto di un ragno?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scientificast--1762253/support.
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Oggi con Matteo e Raffaele facciamo un bel giro d'Italia, un po' in autobus, un po' in treno. Ma c'è un colpo di scena! Dove? Chi? Come? Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Come scaricare la trascrizione Apri l'episodio in Transcript Player (https://play.easyitalian.fm/episodes/) Scarica come HTML (https://www.dropbox.com/scl/fi/t6rdrebszx77r5d6xwg7i/easyitalianpodcast152_transcript.html?rlkey=9mkr17vumb42fxohmy3onyi8g&st=3vl90hev&dl=1) Scarica come PDF (https://www.dropbox.com/scl/fi/0x1l219o8j1tlifcyhuv8/easyitalianpodcast152_transcript.pdf?rlkey=evmdruuu8y0insvshiyo6ce1v&st=dlvfpb8m&dl=1) Vocabolario Scarica come text file (https://www.dropbox.com/scl/fi/d9axrfbstqzeh1kj2mpof/easyitalianpodcast152_vocab.txt?rlkey=qmakhgvt1h5egdp5jatqyoctw&st=s6qosig3&dl=1) Scarica come text file with semicolons (https://www.dropbox.com/scl/fi/p11epld3u2q5djxenomcm/easyitalianpodcast152_vocab-semicolon.txt?rlkey=c66oyhl98msptdv4nns4ritle&st=0igf16hs&dl=1) (per app che utilizzano flashcard) Iscriviti usando il tuo feed RSS privatoper vedere la trascrizione e il vocab helper subito sulla tua applicazione per ascoltare i podcast sul tuo cellulare. Note dell'episodio Italian Conversation Phrases (For Absolute Beginners) - https://www.youtube.com/watch?v=xqCiQc7auqU Iniziamo con una parola un po' strana usata subito da Matteo: Cioncarsi - vuol dire mozzare e si usa, specialmente al sud, in frasi come: mi sono cioncato di freddo - che vuol dire mi sono spezzato, mozzato dal freddo. Ma "bando alle ciance"! iniziamo con la puntata, con un famoso ponte, in una famosa città, disegnato da un famoso architetto. Indovinato? Il ponte di Calatrava a Venezia. Un bel ponte, ma a quanto pare un po' pericoloso. E quindi sostituiranno il vetro con pietra. E quindi niente più ponte di vetro! https://arte.sky.it/news/2024/venezia-ponte-calatrava-pietra Altre parola usata da Matteo, oggi è in grande spolvero... Annoso - che è durato o dura da molti anni. Poi vi portiamo in giro per l'Italia, questa volta in autobus, per alcuni comodo ed economico, per altri un po' più scomodo, soprattutto se ti trovi su quello sbagliato e sei costretto a scendere in mezzo all'autostrada. Cose da pazzi! Ma a chi è successo? Curiosi? Concludiamo con un piccolo borgo in Sicilia, un borgo d'arte che è stato una ottima idea di un imprenditore. Ma come è andata la storia? Trascrizione Matteo: [0:23] Buongiorno! Raffaele: [0:24] Buongiorno, Matteo! Matteo: [0:25] Come va? Raffaele: [0:26] Anche a te la sigla fa i capricci? Matteo: [0:29] No. Perché? Che succede? Raffaele: [0:31] Un po' ballerina questa sigla. Mi andava veloce, mi andava lenta... Matteo: [0:36] È il freddo, il freddo ha congelato tutti i collegamenti e quindi è un po' ballerino tutto internet oggi. Raffaele: [0:46] E sì, freddo, vento, stamattina c'è tantissimo vento qui a Napoli, nuvoloni che coprono il sole, ieri c'erano nuvoloni che coprivano le stelle. Non riuscivo a vedere le stelle. Matteo: [0:59] Invece noi qui le vediamo ma ci cionchiamo di freddo. Forse questo è anche un po' dialettale come modo di dire. Raffaele: [1:12] E credo sia solo comprensibili ai campani. Matteo: [1:15] Sì. E comunque abbiamo molto freddo, ovviamente rispetto a quello che c'è di solito, non rispetto... (Non sento mai freddo, neanche quando racconto le peggiori freddure.) Raffaele: [1:25] Ma chi è? Abbiamo invitato qualcuno al podcast e non lo so? Matteo: [1:30] No, sta succedendo di tutto... Il mio tablet che uso per prendere gli appunti per la nostra puntata, ha deciso di rispondere a quello che stavo dicendo, non so per quale motivo. Quindi lui non ha freddo, però io sì. Raffaele: [1:50] Mattinata complicata, eh, Matteo? Matteo: [1:52] Molto complicata, molto complicata. Raffaele: [1:55] In tutto questo io ti avevo fatto l'assist per le stelle: non vuoi raccontarci qualcosa che riguarda alcune stelle? Matteo: [2:02] Voglio proprio raccontarvi qualcosa. Prima di partire volevamo dirvi di lasciarci tante stelle, perché così anche Raffaele che non può vederle perché è nuvoloso e non riesce a vederle... ma anche per diffondere di più il podcast e cercare di farlo sentire a tutti e ascoltare a tutti. Quindi tante stelline e lasciateci anche una bella review e in questo modo potremo diffondere il podcast di Easy Italian a tutti. Ma ora partiamo! Raffaele: [2:47] E dove andiamo? Matteo: [2:49] Partiamo da nord, vicino casa. Raffaele: [2:52] Partiamo da nord, sì, diciamo che questa puntata sarà un lungo viaggio, come spesso facciamo, da nord a sud. Partiamo da nord, partiamo da Venezia. Se fa freddo a Napoli, potete immaginare a Venezia. Matteo: [3:08] E quando fa freddo, troppo freddo, soprattutto in città d'acqua... Raffaele: [3:13] Poi è una città molto umida, è una città lagunare, quindi potete immaginare che soprattutto di notte e nelle prime ore del mattino si forma sempre un po' di ghiaccio, ma non in tutta la città, ma in un punto particolare. Dobbiamo parlare, dobbiamo affrontare il problema del ponte di Calatrava. Conosci quest'opera? Matteo: [3:37] Sì, abbastanza famosa e anche quasi subito visibile a Venezia. Raffaele: [3:46] Se arrivi dalla stazione, sì. Matteo: [3:47] Sì, sì, è un po' strano. (Perché strano?) Beh, perché rispetto a tutta Venezia, è molto moderno. Raffaele: [4:00] Eh sì. Noi parliamo di Venezia, uno si aspetta di sentir parlare di arte, di storia... Invece qui parliamo di architettura e design. E non vuol dire che Venezia non può essere moderna, però è un matrimonio non sempre facilissimo. E il design secondo me non è neanche il problema maggiore di questo ponte, Allora, in ordine, come dici tu, si vede subito se arrivi alla stazione di Santa Lucia, perché questo ponte collega proprio la stazione a Piazzale Roma. Ha diversi nomi, in realtà si chiama Ponte della Costituzione, lo chiamano quasi tutti Ponte di Calatrava perché l'architetto è quello che oggi si chiama un archistar, cioè un architetto star, ovvero Santiago Calatrava. Spagnolo. Ma in tanti lo chiamano il ponte di vetro, perché una delle caratteristiche di questo ponte super moderno è che è fatto tutto in [vetro] ed acciaio. Anche i gradini sono in buona parte fatti di vetro. E già insomma con la premessa che abbiamo fatto all'inizio con il freddo e il ghiaccio, sai già dove stiamo andando a scivolare... Matteo: [5:26] Scivoliamo tutti quanti sul ponte che diventa improvvisamente un ottimo punto per gli slittini. Raffaele: [5:33] È proprio quello che hanno affermato negli anni diversi cittadini: sembra quasi una disciplina delle olimpiadi invernali. Prova a non scivolare sul ponte di Calatrava, se arrivi dall'altro lato vinci un premio. Alcuni hanno fatto i paragoni con le piste di pattinaggio. Insomma è un ponte che, ti devo dire la verità, non è nato benissimo. Già dal principio i costi sono stati molto elevati, già di base sono stati più alti di quello che era stato messo a preventivo, si è arrivati a superare la decina di milioni di euro per un ponte di circa 100 metri. E insomma anche per il discorso artistico che dicevamo inizialmente, che fa un po' a cazzotti questa struttura super moderna con una città storica come Venezia. Ma questo ponte è tornato a far parlare di sé proprio nelle ultime settimane perché le persone continuano a scivolare, continuano a cadere. Matteo: [6:40] E non vincono nessuna medaglia... Perché dicono "Scusate, però qua facciamo questa disciplina olimpica ma almeno una medaglia alla fine..." Raffaele: [6:49] Pensa che negli anni per aiutare i partecipanti [di] questa disciplina le hanno provate tutte. Hanno provato a mettere del sale sui gradini per evitare la formazione di ghiaccio ma niente da fare. Hanno persino messo, sai, queste striscioline ruvide antiscivolo che trovi spesso nelle stazioni? Le hanno messe proprio sui gradini. E tu puoi immaginare, un ponte che è costato sopra i 10 milioni di euro e poi metterci lo scotch sopra, non è proprio il massimo. E nonostante tutto si scivolava e le strisce non aderivano bene. E quindi Matteo c'è stata un'unica soluzione da prendere in considerazione. (Tolgono il ponte!) No, non è una soluzione così drastica, sarebbe davvero un peccato. Però tolgono una parte del ponte, tolgono i gradini in vetro, che saranno sostituiti con dei gradini in pietra. Sì, una pietra molto particolare che prende il nome di trachite... Io non so come funziona la trachite: mi auguro che non faccia scivolare la gente. Matteo: [8:01] Quella che conosco io è una scocciatura: ti fa male la gola, non riesci a parlare... Raffaele: [8:08] Matteo, quella è la tracheite, che è l'infiammazione della trachea, che è una parte della gola. Ma questa che mettono a Venezia non è il mal di gola a terra... ma è la pietra per evitare che le persone... scivolino... è scivolata anche la mia lingua. E quindi alla fine un'altra spesa, quindi un milione e mezzo di euro. Una spesa extra che si aggiunge al fatto che originariamente questo ponte era stato pensato anche per far attraversare i disabili. C'era una cosiddetta ovovia, ovvero una sorta di trenino a forma di uovo, per trasportare persone disabili da un lato all'altro. Ha avuto più problemi del ponte questa ovovia ed è stata rimossa qualche anno fa. Che ne pensi tu di tutta questa storia? Matteo: [9:06] E mi dispiace, è un ponte che non decolla, che da un certo punto di vista è buono, però non so. Il problema è che quando si vuole fare qualcosa di artistico e contemporaneamente utile, ci vogliono altro che i Calatrava, ci vogliono i Da Vinci. Cioè nel senso, non basta essere un archistar, devi essere quasi un genio per riuscire ad arrivare a creare qualcosa di artisticamente bello e contemporaneamente utile per una città che ospita migliaia, anzi milioni di persone all'anno. Quindi non stiamo parlando di un paesino o di una città normale, stiamo parlando di Venezia. Raffaele: [10:04] Io penso che il punto sia sempre quello. Adesso non mi voglio sostituire agli architetti, ma io penso che il punto sia sempre quello che quando fai un'opera d'arte che viene esposta in un museo, allora deve essere bella o suscitare una riflessione. Ma in questo caso stiamo parlando di architettura pratica, un ponte sul quale le persone ci dovranno salire, dovranno salire e scendere senza cadere, quindi bisognerebbe sempre mettere al primo posto la praticità di un'opera e al secondo posto tutti gli abbellimenti architettonici e così via. Se facciamo il contrario rischiamo di dover fare le cose due volte o persino più volte. Matteo: [10:52] Sì, purtroppo è un problema, un annoso problema, un problema... questo annoso già lo abbiamo incontrato. Raffaele: [11:04] Che vuol dire annoso? Ecco qua, lo hai detto, adesso annoso cosa vuol dire? Matteo: [11:09] Che è un problema che c'è da tanto tempo, da anni, cioè... che... no? Raffaele: [11:15] Sì, sì, sì, che si trascina da molto tempo. Matteo: [11:18] Che si trascina da molto tempo per, in questo caso anni, direi anche secoli. E ovvero il riuscire a far coesistere arte e utilità, però secondo il mio modestissimo e ignorante parere se si vuole fare una cosa del genere si dovrebbe prima partire dall'utilità, come hai detto tu, e poi abbellire questa utilità. Nel momento in cui si fa il contrario, e in questo caso capisco anche perché si fa il contrario, perché Calatrava ha un suo stile, e parte dal suo stile. Raffaele: [11:58] Sì, ma sai, a Venezia i ponti ci sono sempre stati. Poche città come Venezia al mondo sanno fare i ponti. Perché prendere un architetto che ha come particolarità quella di fare ponti ultramoderni in vetro e acciaio, quando bastava fa re un ponte più semplice eumile, più economico, magari anche abbellito esteticamente, ma più in sintonia con l'estetica della città e più pratico per i cittadini stessi? Matteo: [12:30] È vero, bastava andare un po' in giro per l'Italia, forse trovavamo anche qualche esempio giusto. Raffaele: [12:38] Ci sto. Torniamo indietro, non attraversiamo il ponte, torniamo in stazione ma invece del treno, prendiamo un autobus. Matteo: [12:51] Allora, in autobus in giro per l'Italia è una cosa simpatica, però è stancante, eh? Vi avverto... Raffaele: [12:59] Fino a un certo punto. Matteo: [13:01] È un po' stancante. Raffaele: [13:03] C'è però chi lo deve fare, che non ha tante alternative. Certo, l'alternativa è sempre il treno, ma il treno per lunghi tragitti è sicuramente una forma più cara rispetto all'autobus. Oggi si può viaggiare in autobus comodi, seduti, con la presa della corrente, con il wifi, da nord a sud grazie a compagnie come... Flixbus. Matteo: [13:30] Questa puntata non è sponsorizzata da Flixbus, vogliamo specificare. Lo capirete più avanti. Raffaele: [13:39] Sì, sì, non siamo stati pagati né per parlarne bene né per parlarne male, a dir la verità. Però questa storia riguarda proprio un viaggio della speranza, un viaggio in autobus. Parliamo di un giovane ragazzo pugliese, Giuseppe De Nicolo, che è un 19enne pugliese che è andato in Trentino-Alto Adige per lavorare durante le vacanze [natalizie]. Finite queste sue settimane lavorative, decide di ritornare a casa. E prenoto un autobus che da Trento, quindi estremo nord, l'avrebbe dovuto portare a casa vicino Bari. Purtroppo però i giorni delle vacanze sono giorni di molto traffico, poi ecco c'è il freddo, il ghiaccio e così via... Gli autobus in quelle giornate subivano dei fortissimi ritardi. Fatto sta che l'autobus prenotato di fatto viene annullato, non partirà. E Giuseppe si trova nella difficoltà di capire come fare adesso per tornare a casa. Era tra l'altro un autobus notturno, quindi senza prenotazione alberghiera per la notte, come fai? Trova un'alternativa: c'è un altro autobus che fa la stessa tratta, però con cambio autobus a Bologna. Quindi Trento-Bologna, a Bologna scendi, prendi un altro autobus e fai Bologna-Bari. Tutti contenti, no? Matteo: [15:12] Eh, sì? Raffaele: [15:14] Il problema è che il biglietto era valido solo per quella corsa senza cambi. E allora l'autista di questo autobus Trento-Bologna con il controllore cominciano a fare un po' di storie: "non sarebbe questo l'autobus giusto, bisogna sentire il centralino, fai così, sali a bordo, poi vediamo..." Mai fidarsi di qualcuno che dice poi vediamo. (Poi vediamo...) Parte tranquillamente l'autobus, nel frattempo è difficile mettersi in contatto con il numero verde di Flixbus persino per l'autista stesso. Ma quando risponde il centralino, gli dicono: "Sì, effettivamente, c'è un problema: il ragazzo non può stare a bordo, non ha un biglietto valido, non sarebbe mai dovuto salire a bordo". (Ahia!) A questo punto autista e controllore comunicano la notizia al ragazzo e il ragazzo dice: "Adesso che volete fare? Mica mi potete abbandonare qui sull'autostrada?" "Ah no? E se facciamo proprio così?" Il ragazzo minaccia di chiamare i carabinieri per vedere chi ha ragione. Chiamano i carabinieri effettivamente. Secondo te i carabinieri cosa hanno detto? Matteo: [16:31] "Non lo sappiamo". Raffaele: [16:32] "Mi dispiace, non possiamo aiutarvi, non possiamo occuparci di questo." A questo punto però l'autista e il controllore sono arrabbiatissimi, alla più vicina corsia d'emergenza accostano, davanti agli occhi di tutti gli altri passeggeri che non hanno fatto nulla tra l'altro, fanno scendere il ragazzo, gli danno il bagaglio e lo abbandonano in autostrada. Matteo: [16:57] Ma in corsia d'emergenza? Raffaele: [16:58] Eh sì. Matteo: [17:00] Vabbè, però mi sembra una cosa ridicola. Raffaele: [17:01] Lui fortunatamente riesce a raggiungere la stazione di servizio, chiama un Uber e si fa portare a Bologna. E da qui prenota un treno che lo porta vicino casa, a Molfetta. Matteo: [17:15] Allora, qui c'è un problema fondamentale, che non capisco perché non lo abbiano lasciato alla prima stazione di servizio. Che stava facendo? Stava facendo impazzire tutti? Urlava? Era un pericolo? Raffaele: [17:33] Può darsi che stavano... i toni si stavano alzando, e a dir la verità questa corsetta emergenza era poco prima di una stazione di servizio. Quindi non credo il ragazzo abbia dovuto fare dei chilometri. Però comunque è stato abbandonato in autostrada un cliente, alla fine, perché il ragazzo aveva un obiettivo valido e l'autobus era stato cancellato non per suo volere. Ma si può fare una cosa del genere? . Matteo: [17:59] Evidentemente sì, nel senso che... Raffaele: [18:02] Nel senso che l'hanno fatta, quindi si può fare. (L'hanno fatto, esatto.) Fisicamente è possibile. Matteo: [18:08] Però l'errore grande è stato probabilmente farlo entrare, cioè nel senso, non puoi arrabbiarti con qualcuno che è sul tuo autobus dopo che lo hai fatto entrare. Raffaele: [18:20] Esatto, quindi l'autista e il controllore hanno fatto due errori gravi. Il primo forse dettato dalla volontà di aiutare, il secondo proprio cattivo nell'animo, perché non si fa, non si abbandona una persona in autostrada, è pericoloso e tra l'altro penso sia proprio vietato dal codice della strada. Il ragazzo fortunatamente è riuscito a tornare a casa, ma ha contattato i media per diffondere questa notizia e ha anche protestato nei confronti della compagnia. Flixbus ha risposto e ha sospeso l'autista e il controllore dicendo però che il ragazzo non sarebbe mai dovuto salire su quell'autobus, perché non aveva il titolo adatto a salire. Quindi come dire hanno sbagliato autista e controllore ma sbagliato anche il ragazzo che non doveva essere lì. Che è una, come dire, una soluzione che non so quanto mi fa contento. Matteo: [19:19] Sì, diciamo che è un po' scaricare responsabilità: la responsabilità è dell'azienda. Raffaele: [19:27] Punto, punto, non facciamo scaricabarile. Matteo: [19:30] Esatto, la responsabilità dell'azienda e se proprio dobbiamo andare a cercare un errore, l'errore più grande dell'azienda è stato quello di formare male il controllore e l'autista in modo da non dare a loro la conoscenza per dire al ragazzo "non puoi salire". Raffaele: [19:55] Esatto. Matteo: [19:55] Quindi l'errore più grande è quello, è l'unico errore. Perché poi se l'autista non sapeva bene cosa fare... Ha fatto un gesto umano facendolo salire. Poi c'è stata un'escalation, però il gesto era ovviamente umano, perché non c'era una regola ben scritta. Quindi colpa dell'azienda, non incolpiamo gli autisti. Raffaele: [20:23] Io ci metto il carico e ti dico che un altro disservizio dell'azienda è il fatto che il numero verde non rispondeva, non c'era nessuno disponibile, nessuno che sapesse dare una risposta alle domande in primis dell'autista e del controllore e poi anche del ragazzo. Il ragazzo quando è sceso in corsia d'emergenza stava ancora al telefono provando a contattare il servizio clienti di Flixbus. E io sono un po' preoccupato perché ilmese prossimo dovrei prendere un autobus Flixbus... Matteo: [20:55] E noi non vediamo l'ora di sentire la tua esperienza. Raffaele: [20:58] Vi racconterò, se tornerò a casa. Matteo: [21:01] Sì, sicuramente. Raffaele: [21:02] Nel frattempo, invece di scendere a Bari, noi proseguiamo, passiamo anche lo stretto di Messina e andiamo in Sicilia. Matteo: [21:18] Oh, che bello, anche perché penso che in Sicilia ci sarà anche una buona temperatura adesso, rispetto a Milano. Raffaele: [21:27] Ti faccio sapere subito. Palermo meteo: 11 gradi e pioggia, non benissimo. Diciamo che tutta l'Italia è attraversata da questa ondata di freddo. (Sì.) Però sopra i dieci non si sta male. Matteo: [21:44] Eh, direi. Raffaele: [21:46] E io ti porto in una cittadina vicino Palermo, ti porto in uno dei borghi più piccoli d'Italia. In termini di abitanti parliamo soltanto di venti abitanti. Matteo: [22:02] Venti? Raffaele: [22:03] Soltanto venti. E sono tanti rispetto a quelli che ci vivevano circa trent'anni fa, che era soltanto una famiglia, quindi suppongo quattro o cinque persone. Matteo: [22:14] Quindi una famiglia in un bor.... un borgo per una famiglia. Bello, però... Raffaele: [22:19] Un borgo unifamiliare. Il borgo è davvero piccolissimo, parliamo di due, tre strade. Per farti capire meglio dove siamo, siamo a circa 30 chilometri da Palermo. La cittadina si chiama Partinico, ma questo borgo si chiama Borgo Parrini. Matteo: [22:39] Nome interessante. Raffaele: [22:41] Eh sì, perché ha un significato in siciliano. I parrini in siciliano sono i preti, i sacerdoti. E questo nome ci racconta un po' la storia del borgo un po' isolato, perché era il borgo dei gesuiti che si erano stabiliti fuori Palermo, quindi dei preti. Parliamo del '500-'600. A fine Settecento i gesuiti vengono espulsi da quello che all'epoca era il regno di Napoli e il regno di Sicilia, e quindi il borgo diventa in pratica abbandonato. E ti ripeto, fino a trenta anni fa ci viveva solo una famiglia, la famiglia Gaglio, di cui però faceva parte Giuseppe, Giuseppe Gaglio, che ha un'idea interessante. Siccome tutte le casette di questo borgo erano in vendita più o meno a un euro, dice: "ma sai che faccio? Ne compro io la buona parte, le ristrutturo e ne faccio un'attrazione turistica artistica." Ispirato alle città del Mediterraneo e alla storia della Sicilia, decide di abbellirle in maniera artistica. Quindi ceramiche colorate, pittura dai colori molto forti, richiami a figure artistiche dell'area mediterranea ma un po' anche a livello internazionale. E questo posto trent'anni dopo prende il soprannome della piccola Barcellona, perché buona parte delle ricostruzioni in ceramica sono ispirate ad Antoni Gaudi, il padre del modernismo, se lo vogliamo chiamare così. Matteo: [24:24] Bello, beh in effetti è molto bello, è molto affascinante e caratteristico il borgo. Tu sei mai stato? Raffaele: [24:34] No, io non sono... mi vergogno a dirlo tantissimo... Non sono mai stato in Sicilia, Matteo... Matteo: [24:42] Ma come? Io non sono stato lì, però in Sicilia sì. Ma è strano, Napoli-Sicilia non è una cosa impensabile. Raffaele: [24:52] Allora in autobus, no. In treno, è difficile anche se si fa. In nave sarebbe la cosa più facile. C'è anche l'aereo adesso, ce ne sono tanti. Il punto sai qual è? Che dovendo prendere un mezzo di trasporto come l'aereo, o come la nave, a me non piace tantissimo viaggiare in nave. Però c'è sempre l'idea che se devo prendere un aereo, vado all'estero. Anche quando facciamo i preventivi per viaggi durante l'anno, c'è sempre qualcosa che mi fa dire: "vabbè, ma a questo punto vado a... una città estera, in una città estera." Matteo: [25:24] Ma come? Questa è una cosa che tutti i nostri ascoltatori ti diranno: "Ma no!" Raffaele: [25:30] Però anche loro poi vogliono viaggiare in Italia [all'estero], è un po' quello, no? (Eh sì, in effetti sì.) Però ci metterò una pezza, come si dice: prometto che a breve andrò in Sicilia, anzi possiamo fare una cosa, Matteo. Possiamo andare insieme, possiamo fare le nostre vacanze durante l'anno tutti quanti in Sicilia: un bel team retreat di Easy Italian in Sicilia. Matteo: [25:53] In Sicilia, bah, possiamo provare. Non lo so, vediamo, ché... fa caldo. Raffaele: [26:01] Tornando a Borgo Parrini, Matteo, che ne pensi di questa idea di Giuseppe Gaglio, che da solo ha praticamente ridato vita a questo borgo, borgo che è diventata una delle attrazioni della Sicilia, e uno dei posti più fotografati e condivisi sui social di tutta la Sicilia. Matteo: [26:23] Mi sembra un'ottima idea, è un ottimo modo per prendere, rendere qualcosa di ormai morto, una cosa di nuovo viva e utile. Anche per, come dire... Queste cose secondo me sono anche utili forse per alleggerire il peso turistico che ha Palermo e cercare di reindirizzarlo anche in altri luoghi lì vicino. Raffaele: [26:55] Sì, tra l'altro è un'escursione interessantissima, anche perché è vicino Palermo, a conti fatti, ma vicino anche l'aeroporto e altre cittadine come Terrasini e Castellammare del Golfo, quindi si presta benissimo ad essere visitato anche solo in una giornata. E poi il tocco extra dell'imprenditore Gaglio, che all'interno di alcune di queste abitazioni ristrutturate artisticamente ci ha aperto dei musei, come il Museo dei Pupi, ad esempio, che sono le tipiche marionette siciliane. Matteo: [27:33] Molto bello. Peccato che c'è un piccolo colpo di scena. (Che succede?) Il colpo di scena è che il signor Giuseppe Gallio è indagato. Raffaele: [27:47] Ah! Che è successo? Matteo: [27:51] Hai capito? Hanno fatto tutto. Ha fatto il ponte, cioè il ponte, mi sono confuso. Ha fatto il villaggio, ha creato i musei: è indagato per corruzione. Raffaele: [28:05] Oh no, arrestato per corruzione. Matteo: [28:07] Mannaggia, non si riescono a fare due cose positive in Italia che poi esce fuori qualcosa di non proprio pulito. Raffaele: [28:18] Hai proprio ragione, vedi? In Italia è difficile fare due cose buone positive una dietro l'altra. Detto questo, il borgo non è arrestato. Matteo: [28:28] Il borgo è visibile, visitabile: visitatelo. Raffaele: [28:32] Mi hai lasciato con l'amaro in bocca, Matteo, con questa notizia. Matteo: [28:36] Direi di parlare di questo colpo di scena nel nostro privé. E continuiamo. Anche perché sono curioso di sapere l'effetto che ha fatto su di te. (Eh sì.) Ho lasciato. questa notizia proprio alla fine fine, Raffaele non sapeva questa cosa. Raffaele: [28:55] Parliamone di là, vai: attraversa il ponte di vetro e vieni nella nostra sala VIP. (Senza scivolare!) Non scivolare! Diamo un grosso abbraccio a tutti i nostri ascoltatori. Matteo: [29:06] Mi raccomando, tante stelline e tante review. Raffaele: [29:09] Ciao! Matteo: [29:10] Ciao!
Oh-oh-oh, rieccoci qui! Pronte a portarvi un episodio da favola con la nostra mitica Sabrina! Questa volta ci tuffiamo nel lato più artistico del Natale. Perché, diciamocelo, chi non ama un po' di magia con un tocco di pennello? Partiremo da tempi antichi (praticamente quando Babbo Natale aveva ancora la barba corta) per arrivare alle opere moderne che vi faranno dire "Wow!". Non mancheranno curiosità sulle tradizioni natalizie da più parti del mondo. Insomma, un mix esplosivo di divertimento e cultura, perfetto per accompagnarvi mentre impacchettate regali (o li scartate di nascosto). Pace, amore e un carico di glitter a tutti voi: correte ad ascoltare questo episodio bellissimo, ne vale la pena! Dani & Lia ~~~~ Oh-oh-oh, here we are again! With our amazing Sabrina, we're diving into the most artistic side of Christmas. Because let's be honest, who doesn't love a bit of magic with a brushstroke? We'll talk about times when Santa Claus had a short beard and move on to modern works that'll make you say, "Wow!" This is an explosive mix of fun and culture, perfect for keeping you company while you wrap presents (or secretly unwrap them).
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Ero cieco ed ora vedo”!24 Così, per la seconda volta, i capi giudei mandarono a chiamare lʼex cieco e gli dissero: «Sii riconoscente a Dio, non a Gesù, perché sappiamo che Gesù è una persona poco raccomandabile!» 25 «Io non so se sia buono o cattivo», rispose lʼuomo, «ma di una cosa sono sicuro: prima ero cieco, e ora ci vedo!» 26 «Ma che cosa ti ha fatto?» insistettero gli altri. «Comʼè che ti ha guarito?» 27 «Insomma!» si spazientì lʼuomo. «Ve lʼho già detto una volta e non mi avete ascoltato. Perché volete che ve lo ripeta? Per caso volete diventare anche voi suoi discepoli?!» 28 Allora lo insultarono e gli gridarono: «Sarai tu un discepolo di quello là, noi siamo discepoli di Mosè! 29 Sappiamo che Dio ha parlato a Mosè, invece di quel tale non sappiamo un bel niente!» 30 «Strano!» osservò lʼaltro. «Molto strano! Quellʼuomo riesce a guarire i ciechi e ancora non sapete nulla di lui! 31 Ma noi sappiamo che Dio non ascolta i malvagi; esaudisce invece, quelli che lʼadorano e fanno la sua volontà. 32 Da che mondo è mondo nessuno ha mai ridato la vista ad un uomo cieco fin dalla nascita! 33 Se quel tale non venisse da Dio, non potrebbe farlo!» 34 «Sporco bastardo!», gridarono quelli. «Vuoi farci da maestro?» E lo cacciarono fuori.lascia un commentoSupport the show