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La Ferrari vince, Sainz ribalta le gerarchie di Maranello, la Red Bull naufraga, Alonso che sperava di vincere sparisce nel nulla insieme a tutta l'Aston Martin... ma soprattutto, perché la voce di Giorgio suona così strana, come se arrivasse da lontano? Insomma, qui non ci si capisce più nulla. Ma niente paura, a rimettere insieme i pezzi ci pensa, o ci prova, la nuova puntata del podcast più effervescente del paddock, che passa in rassegna le tante sorprese di Singapore, proiettandosi verso la prossima tappa in Giappone. Con una piccola deviazione in Francia.
"Tasmania" di Paolo Giordano (Einaudi) è un romanzo che narra di crisi: crisi personale, crisi di coppia, crisi climatica. Narra anche di traumi collettivi passati, come le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, e di traumi collettivi più recenti, come gli attentati terroristici in Europa nel 2015 a Parigi, Berlino, Londra. Tutti elementi che creano nel protagonista, che è anche voce narrante, un certo disorientamento. Il narratore viene chiamato semplicemente P.G., è un uomo fra i 35 e i 40 anni, laureato in fisica, fa lo scrittore e scrive sui giornali. Insomma il ritratto dello stesso Paolo Giordano che per la prima volta "gioca" con l'autofiction.
Giovanni Iozza, Direttore del resort IGV- Club Santagiusta, ci fa riflettere sull'importanza di indirizzare le nuove generazioni ad apprezzare i prodotti del nostro territorio Giovanni Iozza, Direttore del resort IGV- Club Santagiusta, ci fa riflettere sull'importanza di indirizzare le nuove generazioni ad apprezzare i prodotti della nostra terra. La caratteristica del resort IGV- Club Santagiusta è quella di creare un'occoppiata vincente tra turismo e sostenibilità. "La nostra cifra è quella di scegliere la qualità dei prodotti - commenta Giovanni Iozza-, io, personalmente, non credo al Km zero, ma bensì sostengo e applico la filiera corta alla mia produzione. Per fare questo mi avvalgo della collaborazione di Fabio Barbato anche perchè la sua famiglia ha dei terreni importanti e molto fertili". "I Barbato producono esclusivamente per me tutte quelle che sono le "ortive" e alcune piante di frutta come può essere l'uva- continua Iozza-, tra questi ortaggi, da tre/quattro anni, coltiviamo melanzane, zucchine, peperoni, pomodori, cetrioli e basilico. Adesso abbiamo aggiunto patate, angurie e meloni". Nel mese di luglio, a Costa Rei, dei bambini del nord Italia hanno vissuto le loro vacanze in maniera costruttiva, nel resort IGV- Club Santagiusta, assaporando i frutti genuini della terra a pochi chilometri di distanza in particolare a Castiadas. "In quell'occasione ho riscontrato un maggiore apprezzamento da parte dei genitori più che figli -conclude-, cosa che avviene, perchè le nuove generazioni non sono state abituate a gradire un semplice panino con pomodoro e sale. Affinchè si possa verificare un'inversione di tendenza la base rimane sempre la famiglia, ovvero se un padre legge un libro lo farà anche il figlio, altrimenti guarderà il cellulare. Il buon esempio dei genitori conta molto nel loro percorso di crescita. Ricordo che noi eventi come quello del mese scorso li facciamo ogni due settimane. Insomma perseguiamo la via ancora in modo che i bambini si possano rendere conto di tutte le cose buone che la terra ci può offrire".
21 agosto 2023 - Italiano in Podcast. Lunga pausa per il Podcast. Una pausa durata per tutta la settimana di Ferragosto. Nessuna vacanza e niente ozio, solo molti incontri e qualche momento di riposo tra i tuffi e le lezioni. Belle giornate d'estate durante la settimana più affollata dell'anno ma negli ultimi giorni il caldo afoso è tornato a minacciare i mie allenamenti. Il Ferragosto è stata una buona giornata ma senza niente di speciale. Domenica una corsa lunga di 32 km, con qualche piccola difficoltà alla fine, ma ottima per la preparazione a Berlino. Insomma settimana di assenza ma solo per riprendere fiato in mezzo a tanti piccoli e grandi impegno. Vi chiedo scusa per la lunga assenza ma ora si riparte con iSpeakItaliano e con i prossimi episodi di Italiano in Podcast. A prestissimo! Abbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe Supporta iSpeakItaliano su BuyMeACoffee Il negozio di iSpeakItaliano https://www.ispeakitaliano.it/merchandise iSpeakItaliano https://www.ispeakitaliano.it/collegamenti/ --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/ispeakitaliano/message
Ancora oggi chi guida le proteste popolari si appella alla democrazia e alla necessità di ristabilire i principi democratici quale soluzione ai problemi dei tempi correnti. Insomma si chiede più Stato per risolvere i problemi causati dallo Stato stesso. Un corto circuito mentale davvero insopportabile. Ecco qualche pensiero e riflessione stimolata da libri come Oltre...
31 luglio 2023 - Italiano in Podcast. Un bellissimo fine settimana tra la rimpatriata molto divertente e la corsa di domenica davvero ottima. Venerdì sera mi sono divertito moltissimo insieme ai miei amici, forse abbiamo anche bevuto qualche bicchiere di troppo, ma è stata davvero una bellissima rimpatriata e non vedo l'ora di fare la prossima. Ottima anche la domenica. Una corsa di 30 Km fantastica in cui per la prima volta mi sono sentito davvero in forma e in cui non ho sofferto quasi per niente. Mancano ancora 8 settimane a Berlino ma finalmente la mia mentalità è cambiata e nella mia testa non ci sono più i dubbi che avevo all'inizio dell'allenamento. Insomma finalmente Berlino non mi spaventa più e so che senza infortuni posso riuscire a correre questi 42 km a fine settembre. Per chiudere un paio di notizie e due aforismi sull'amicizia. Grazie per avermi ascoltato anche oggi e ci sentiamo nel prossimo episodio di Italiano in Podcast . A presto! PS: non dimenticate di rispondere al sondaggio per dare il vostro giudizio su questo episodio o di scrivere un commento sugli argomenti della puntata. Abbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe Supporta iSpeakItaliano su BuyMeACoffee Il negozio di iSpeakItaliano https://www.ispeakitaliano.it/merchandise iSpeakItaliano https://www.ispeakitaliano.it/collegamenti/ --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/ispeakitaliano/message
Metareferenzialità, ovvero, Barbie che parla di Barbie alle Barbie nel nuovo film di Barbie. Quando il confine tra realtà e finzione si assottiglia, possono uscire fuori ragionamenti interessanti oppure grandi schifezze. Nel cinema e nelle serie tv è ormai un espediente utilizzato. Ma nei videogiochi? Conoscete esempi di videogames che parlano del Medium o che coinvolgono il giocatore in un ragionamento sul suo ruolo? Insomma oggi Nolan con quella trottola demmerda ci spiccia casa. TUTTI I NOSTRI LINK
Molti i gusti che colorano la vetrina di Tonka, gelateria artigianale di Aprilia e ricca è la scelta per gli amanti del gelato sano, buono e anche vegano. I naturalissimi gelati a base di frutta sono tutti senza latte né uova per esaltare al massimo i sapori della frutta scrupolosamente selezionata, come i limoni di Amalfi, il melone Cantalupo, i mirtilli che in questo periodo abbondano nella pianura pontina senza dimenticare i kiwi IGP di Latina e le fragole nostrane. Tra la frutta esotica non manca il dolcissimo mango proveniente in questa stagione dal sud America ma poi a settembre sostituito da quello proveniente dalla Sicilia. Non solo dolcissima e freschissima frutta ma anche golosissimo cioccolato. Valerio Esposito, titolare di questa realtà artigianale, oltre che essere un grande maestro gelatiere è anche un selezionatore di fave di cacao e maestro cioccolatiere. Il suo gelato fondente al cioccolato, rigorosamente a base acqua, utilizza masse di cacao di diverse monorigini che, con i loro diversi sentori e aromaticità, aprono le porte a un'imperdibile esperienza gustativa tutta da scoprire. Altra delizia da assaporare, priva di latte o derivati animali, la Nocciola Green, realizzata con nocciola del Piemonte IGP e zucchero integrale di canna che, a palato, ricorda un po' la liquirizia. Ma se infine oltre a un gelato che sia vegano siamo alla ricerca di un vero e proprio concentrato di salute e vogliamo porre in essere un'azione virtuosa attraverso un gesto semplice come degustare un gelato, Tonka propone dei gusti legati al mare che sostengono le campagne di sensibilizzazione portate avanti dalla onlus Plastic Free Italia a favore della quale questa realtà artigianale, a fine stagione, farà una donazione. Al via allora questi nuovi gusti salubri, vegan e solidali come quello dal divertente nome A Pesca di Alghe. Un gioco di parole che nasce da uno dei frutti che più identifica l'estate, la pesca, in unione con un'alga che molti di noi hanno imparato a conoscere, l'alga spirulina: un vero e proprio superfood ricco di omega 3 e omega 6, vitamine, ferro calcio e sali minerali. Insomma, una potente fonte di benessere che, oltre a conferire un'intensa colorazione naturale verde blu che richiama il colore del mare, dona una spinta sapida alla dolcezza del gusto della pesca. A chiudere la proposta vegana di Tonka non potevano che essere i suoi coni che, a base di farina di avena, orzo, frumento e aggiunta di olio, fibre e zucchero sono tutti naturalmente vegan.
A cura di Daniele Biacchessi Il 19 luglio 1992, 31 anni fa, la mafia colpiva a Palermo, in via d'Amelio, Paolo Borsellino e la sua scorta. L'attentato chiudeva la prima stagione delle stragi di Cosa Nostra, iniziata il 23 maggio 1992 con l'eccidio di Capaci con la morte di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della sua protezione. 31 anni dopo, la memoria di Paolo Borsellino, al di là delle parole spesso di circostanza, non è condivisa. La premier Giorgia Meloni non parteciperà alla tradizionale fiaccolata serale in via D'Amelio organizzata storicamente dalla Destra e sarà presente a una cerimonia ufficiale, alla caserma Lungaro. Si tratta di una scelta più istituzionale che ha spiazzato gli esponenti di FdI. Il motivo? Secondo il ministero dell'Interno ci corre il rischio di innescare possibili contestazioni durante il corteo di Giorgia Meloni, soprattutto dopo le dichiarazioni del ministro Guardasigilli Carlo Nordio favorevole all'abolizione del reato di concorso esterno alla mafia. Il fratello del giudice, Salvatore Borsellino, alla testa di un corteo organizzato da associazioni antimafia, chiede a gran voce che la premier Meloni si discosti pubblicamente dalle posizioni di Nordio. Insomma, la memoria di Paolo Borsellino, la sua eredità, le sue intuizioni, il suo sacrificio, non trova nelle istituzioni e nelle piazze una visione comune. E fa impressione notare che, gli strumenti di indagine inventati da Falcone e Borsellino, l'attribuzione di ruoli e reati, come ad esempio il concorso esterno alle cosche, hanno portato enormi passi avanti nella lotta contro la criminalità organizzata di stampo mafioso. Un insegnamento che dovrebbe essere seguito da tutto il Paese.
Esperienza mistica all'aeroporto di Lipsia dove la sicurezza la prendono non sul serio, di più! Mi hanno addirittura infilato le mani dentro i pantaloni! TRASCRIZIONE [ENG translation below]Se volete fare un'esperienza mistica andate all'aeroporto di Lipsia.Lipsia è una città deliziosa. Io non c'ero mai stata e l'ho scoperta, una vera e propria perla, per me deliziosa, anche perché ho avuto la fortuna di essere lì con degli amici che mi hanno fatto vedere anche gli aspetti più, diciamo più trendy, meno conosciuti della città.Però la cosa divertente è stata alla mia partenza da Lipsia, quando sono andata all'aeroporto. L'aeroporto di Lipsia è molto piccolo ed evidentemente chi l'ha costruito si aspettava grandissimi traffici perché l'aeroporto è costituito da un lunghissimo corridoio dove poi si arriva alle sale d'imbarco.Comunque, la cosa divertente è alle sale d'imbarco. Ho fatto la fila, come sempre, bagaglio a mano, e quando sono arrivata ai controlli, dove si mettono le valigie ai raggi X per vedere quello che c'è dentro, è iniziata la cosa divertente.Davanti a me c'era una ragazza che aveva un cagnolino e la coda di cavallo, due dettagli importanti. Allora, le hanno preso il cagnolino e l'hanno fatta mettere, sapete, in quel coso dove ti devi mettere gambe aperte, braccia aperte ti fanno tutte le cose, e poi come si è avvicinata col cane, le hanno chiesto, e il cane morde? No, era un cagnetto piccolo, hanno palpeggiare la ragazza, hanno proprio così come si fa la perquisizione e hanno addirittura palpato il cane, hanno proprio toccato tutto il pelo del cane e hanno fatto sciogliere la coda di cavallo alla ragazza per toccarle i capelli.Quando è stato il mio momento, io come sempre ho tolto orologio, monetine, messe nella borsa che poi faccio passare sotto i raggi X, ho tenuto in tasca il mio piccolo portamonete che è un elastico con della pelle cucita e dentro ci sono solo le carte di credito e boh, qualche biglietto in contanti, quindi non c'era metallo, non c'era niente, come sono passata, anche io mani in croce eccetera, e poi mi hanno perquisito, mi hanno addirittura infilato le mani dentro i pantaloni, non era mai successo in vita mia, un signorone mi ha detto, questa signora, devo metterle le mani sotto l'elastico, m'ha passato la mano sotto l'elastico dei pantaloni a contatto con la pelle, poi tra l'altro ero anche sudata perché faceva un caldo boia, e niente, poi mi hanno fatto tornare indietro e per mettere anche ai raggi X il mio portamonete con le carte di credito.Insomma io ero lì che ridevo, non sapevo se ridere una cosa, non lo so, era una cosa estremamente divertente. Mi era già capitato di tutto, che mi avessero fatto togliere le scarpe, andare scalza, eccetera. Ma la mano dentro i pantaloni all'aeroporto non me l'aveva ancora messa nessuno.Evidentemente all'aeroporto di Lipsia ci tengono moltissimo a quello che si chiama il teatrino della sicurezza. Eh vabbè, dai, un'altra esperienza.TRANSLATIONIf you want to have a mystical experience go to Leipzig Airport.Leipzig is a delightful city. I had never been there and discovered it, a real gem, delightful for me, partly because I was lucky enough to be there with friends who also showed me the more, let's say trendier, lesser-known aspects of the city.However, the funny thing was at my departure from Leipzig, when I went to the airport. Leipzig Airport is very small, and evidently those who built it expected very large traffic because the airport consists of a very long corridor where you then get to the boarding lounges.Anyway, the funny thing is at the boarding halls. I stood in line, as always, carry-on luggage, and when I got to the checkpoints, where they put the suitcases through X-ray to see what's inside, the funny thing started.In front of me was a girl who had a small dog and a ponytail, two important details. So, they took her little dog and made her put, you know, in that thing where you have to put open legs, open arms they do all the things, and then as she approached with the dog, they asked her, does the dog bite? No, it was a small dog, they groped the girl, they just like this how to do the search and they even groped the dog, they touched all the dog hair and made the girl loosen the ponytail to touch her hair too.When it was my turn, I as always took out watch, change, put in the bag which I then pass under X-ray, I kept in my pocket my little purse which is a rubber band with some leather sewn in it and inside there are only credit cards and IDK, some cash notes, so there was no metal, there was nothing, as I passed, I too cross hands and so on, and then they frisked me, they even slipped the hands inside my trouses, that had never happened in my life, a massive woman told me, this lady, I have to put my hands under the elastic band, she passed her hand under the elastic band of my trouses in contact with my skin, and by the way I was also sweating because it was hot as hell, and nothing, then they made me go back and put my coin purse with credit cards in X-ray as well.I mean I was there laughing, I didn't know whether to laugh what a thing, I don't know, it was an extremely surreal situation. I had already had everything happen to me, having my shoes taken off, going barefoot, etc. but the hand inside my trouses at the airport hadn't happened to me yet.Evidently Leipzig Airport cares a great deal about what is called the security theater. Eh whatever, come on, another experience.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7450OMELIA XVI DOM. TEMPO ORD. - ANNO A (Mt 13,24-43) di Giacomo BiffiDa dove viene la zizzania? (Mt 13,27). Da dove è venuta questa erbaccia maligna e soffocatrice che infesta il campo di Dio? È una delle domande più serie e decisive, e siamo tutti costretti a formularla quando ci poniamo di fronte al mistero dell'esistenza: o neghiamo l'evidenza della zizzania, cioè del male (ed è un'impresa disperata), o ci interroghiamo circa la sua provenienza. Sulle labbra dei contadini della parabola l'interpellanza sembra esprimere non solo stupore, ma anche delusione e quasi una specie di rabbia. Sembra anzi marcata da un accento di velato rimprovero verso il padrone, che in fin dei conti è il primo responsabile della coltivazione: "Non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove dunque viene la zizzania?". Dobbiamo dire però che quei contadini almeno una fortuna ce l'hanno, ed è di avere un padrone con cui lamentarsi: è già una consolazione prendersela con qualcuno. A chi ritenesse che il campo non sia di nessuno e ogni accadimento sia in esso del tutto casuale, non sarebbe consentito neppure di protestare o di fare domande, per assenza di destinatari responsabili. Se non esiste un proprietario del campo con un suo programma operativo, se tutto nell'universo è fortuito, allora, pur avvertendo ancora i morsi del male, non siamo più autorizzati né a lagnarci né a enunciare problemi, perché in quel caso non sidà spazio per nessuna verità e quindi per nessuna ricerca. Dove si prende per buona l'ipotesi del caso e dell'assenza di un "Signore" dell'universo (ed è l'ipotesi degli atei), non può sorgere alcuna plausibile investigazione: bisogna rassegnarsi all'esistenza enigmatica della malvagità e all'assurdo della condizione umana. Deve essere tremenda la condizione degli atei, e proprio per questo: per il fatto di non poter riconoscere di fronte a sé nessun interlocutore adeguato. Un ateo vero e coerente è in realtà il più sfortunato degli uomini: si priva perfino della soddisfazione di protestare con qualcuno e di bestemmiare con una certa coerenza.IL PECCATO ORIGINALEL'insegnamento di Gesù a questo proposito è estremamente sintetico ma limpidissimo: il nemico che ha frammischiato l'erbaccia alla buona coltivazione di Dio è il diavolo (cf. Mt 13,39). Mette conto che abbiamo a richiamare, sia pure in cenni rapidissimi, l'intera concezione della fede cattolica circa il male del mondo (concezione che è implicitamente evocata da questa breve frase del Signore). Essa oggi è così faziosamente e acriticamente contrastata dalla cultura che da oltre due secoli è dominante. Ma le illusioni culturali anticristiane, tra l'altro, si sono rivelate storicamente molto pericolose. L'ottimismo naturalistico del secolo XVIII (che si contrapponeva, irridendoli, ai dati della fede) di fatto negli ultimi anni di quel secolo è approdato all'omicidio perpetrato, per così dire, su scala industriale, con indici inauditi di produzione resi possibili dalla geniale invenzione della ghigliottina. Le ideologie che si rifiutavano di credere alla malvagità del cuore dell'uomo, hanno dato vita ripetutamente in questi due secoli a forme esasperate di crudeltà. L'iniquità umana c'è, ed è largamente diffusa. Così diffusa da costituire un problema: come mai gli uomini, più o meno tutti, sconfinano nell'ingiustizia? La Rivelazione cristiana risponde con la dottrina del peccato originale. La verità del peccato originale, come ogni mistero, è oscura in se stessa, ma è illuminante per noi e per la nostra condizione. Indubbiamente si fa fatica a capirla nella sua natura e nelle sue cause; ma senza di essa tutto nel mondo e nell'uomo si fa ancora più impenetrabile, a cominciare dal mare di lacrime e di sangue che ricopre la nostra storia.LA RADICE PRIMA DEL MALEA dire il vero, il libro della Genesi, raccontando la colpa di Adamo e di Eva come frutto della istigazione perfida del serpente, sembra insinuare che l'inizio assoluto del male nell'universo vada ricercato antecedentemente alla comparsa dell'uomo sulla terra. E il libro della Sapienza - implicitamente citato da san Paolo nella lettera ai Romani - dà una lettura teologica dell'antico racconto indicando nel demonio la prima fonte delle nostre sciagure: La morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono (Sap 2,24). Ci ritroviamo così all'identico insegnamento offertoci da Gesù appunto nella parabola che stiamo tentando di capire: Il nemico che ha seminato la zizzania è il diavolo (Mt 13,39). Come si vede, la nostra meditazione sul male del mondo è stata progressivamente sospinta dalla verità del peccato personale a quella del peccato che dall'alba della vicenda umana universalmente contamina la nostra stirpe; e dalla verità del peccato originale a quella dell'esistenza del demonio, prima e oscura fonte di ogni perversione. Siamo così invitati a risalire a poco a poco l'enigmaticità delle cose fino a raggiungere la soglia del mondo invisibile che precede la storia dell'uomo; vale a dire la soglia della realtà che sta al di fuori e al di sopra del nostro tempo.IL TENTATIVO DI NEGARE L'ESISTENZA DEL DEMONIONella cristianità contemporanea è in atto invece un curioso processo di smarrimento, tanto che si arriva a percorrere in senso contrario la strada sulla quale, come s'è visto, siamo stati guidati dalla fede. Tra i teologi c'è chi si impegna alacremente in un lavoro cosiddetto di smitizzazione, dopo il quale del demonio non resta neppure la coda. Questi teologi - diversamente da Gesù Cristo - pare che non pensino più a satana come a un essere reale concretamente e personalmente esistente; sembrano piuttosto ridurlo a una sorta di immagine simbolica della intrinseca inclinazione al male che c'è nelle creature. Ma - tolto di mezzo il diavolo - anche il peccato originale non è più plausibile; e infatti in molte odierne presentazioni teologiche esso fatalmente si estenua e si sbiadisce fino a essere la cifra dell'umana finitezza o al più la denominazione collettiva di tutte le colpe individuali. Le quali, a loro volta, tendono a essere considerate non tanto come peccati responsabilmente commessi, quanto come turbe psichiche conseguenti a squilibri congeniti o alla violazione di tabù senza fondamento. Insomma, prima si risolve l'idea del demonio in quella del peccato originale, poi del peccato originale in quella dei peccati dei singoli, infine l'idea dei peccati dei singoli in quella di un malessere senza colpevolezza. Così l'universo diventa una specie di innocente giardino d'infanzia, senza malvagità e senza malvagi, dove però non si capisce più perché tanto spesso ci si imbatta nella ferocia umana, e soprattutto non si capisce più che senso abbiano la morte, il dolore, la redenzione di Cristo.LA SCONFITTA DEL MALIGNO COMINCIA NEL MOMENTO IN CUI LO SI PRENDE SUL SERIOLa vera misericordia - quella di Dio - batte la strada opposta. Il grande avversario comincia a essere sconfitto non nel momento in cui lo si relega tra le favole, ma nel momento in cui lo si prende sul serio, in modo da prendere sul serio la vittoria ottenuta su di lui dalla morte e dalla risurrezione del Figlio di Dio; vittoria che quotidianamente si impianta nella vicenda di ognuno di noi mediante la nostra crescente partecipazione al mistero pasquale. L'universale decadenza della natura umana può essere superata solo partendo dalla persuasione che Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per usare a tutti misericordia (cf. Rm 11,32). E dal mio peccato personale incomincio con la grazia divina a risorgere non nel momento in cui lo ignoro o lo censuro psicologicamente, ma nel momento in cui, pentendomi, lo riconosco come atto veramente cattivo e veramente mio. Questo è il senso della proposta evangelica della metànoia (della conversione), che Gesù ci ha indicato come necessaria premessa della nostra salvezza. Il Vangelo non è la notizia che siamo già tutti innocenti per incapacità di intendere e di volere o perché i fatti non costituiscono reato; è la notizia che siamo tutti peccatori e, proprio per questo, siamo i fortunati destinatari dell'invincibile misericordia del Padre.
Torniamo con uno speciale episodio estivo per fare un po' il punto della situazione: cos'è uscito (un po' di cose), cosa ci è piaciuto (poco, ma con entusiasmo), cosa non abbiamo retto (molto e con molta amarezza).Insomma, da brave bussole vi diciamo cosa per noi vale la pena vedere e per cosa potete invece risparmiare il vostro tempo.Ci si risente in autunno!---Merchandising:http://store.polonerd.netPer sostenerci offrendoci uno o più caffèhttps://www.buymeacoffee.com/polonerdSito, Mail e Contatti:redazione@polonerd.nethttps://www.polonerd.nethttps://www.polonerd.net/contattiPagina dell'episodio: https://www.polonerd.net/?p=1344
Una ricerca pubblicata dalla rivista Science mette in evidenza i risultati di uno studio comparato condotto su elaborati frutto di mano umana con l'ausilio dell'intelligenza artificiale e testi prodotti senza il contributo della tecnologia. E' risultato un tasso di produttività maggiore nei primi sia in termini di tempo risparmiato che di qualità degli scritti. Insomma l'Ai potrebbe presto soppiantare gli operatori in ambito editoriale, dagli scrittori ai giornalisti. Ne parliamo in questa puntata. Prima parliamo di doping sportivo in ambito agonistico e a seguire della sentenza del Consiglio di Stato che ha salvato l'orsa Jj4.
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Obiettivo Leader - Il podcast italiano interamente dedicato alla leadership
In questa puntata del podcast a condividere le sue riflessioni sulla leadership e sui modelli di management sarà Guido Stratta, Direttore del personale del Gruppo Enel. Oltre a dirigere circa 67.000 persone Guido è anche Founder e presidente dell'Accademia della gentilezza. Insomma, come sempre, tantissimi spunti da ascoltare e mettere in pratica. Buon ascolto! ---------------------- ✅ SOSTIENI QUESTO PODCAST Stai ascoltando il podcast e ti piacciono questi contenuti? Allora lasciami un voto a ⭐⭐⭐⭐⭐ oppure metti una recensione. ---------------------- ✉️ I MIEI CONTATTI E LA MIA NEWSLETTER Se vuoi parlarmi del tuo team o vuoi semplicemente metterti in contatto con me aggiungimi su LINKEDIN oppure scrivimi all'indirizzo mail podcast@roberto-deangelis.com Se invece vuoi ricevere riflessioni e approfondimenti legati ai temi della leadership, iscriviti alla mia NEWSLETTER GRATUITA ---------------------- CHI SONO Sono Roberto De Angelis e mi occupo di formazione e coaching per manager, aziende e tutte quelle persone o contesti che hanno bisogno di migliorare le competenze legate allo sviluppo della leadership e alla gestione del team. Guarda la mia storia cliccando qui: https://roberto-deangelis.com/chi-sono/ ----------------------
Anna Segre"A corpo vivo"Marietti 1820https://mariettieditore.itQuesto discorso amoroso, spezzato in 84 poesie è in realtà una sola frase, pronunciata come unica fino alla fine; è una tela senza giunte, dove l'interpunzione serve solo a prendere fiato. È un viaggio nei processi del pensiero, nel dentrodello sperare, del volere, ma anche un tentativo di varare una caravella. Prima delle caravelle, l'oceano era come una montagna d'acqua inaffrontabile, invalicabile: si navigava seguendo la costa. Arrivare e scoprire, conoscere, esplorare. Avventurarsi, a dispetto del pericolo. C'è qualcosa di più rischioso che amare davvero qualcuno?"Insomma chi è Anna? A Gerardo Perrotta che gliel'ha chiesto, lei ha risposto così: "Sono medico, psicoterapeuta, anche ebrea, e in più lesbica (...) Metaforicamente sto sempre con la spada in mano, e questa è anche una forma di paura. Sono una creatura piena di spavento, ma di questo so pochissimo mentre del callo osseo potrei parlare cinque minuti di seguito."Cara Anna, perché non hai detto che sei pure poeta? O forse la poesia è quella spada che impugni com un "angela" dell'Apocalisse?"Franca AlaimoAnna Segre, psicoterapeuta e poetessa, ha pubblicato Judenrampe, curato con Gloria Pavoncello (Elliot 2019), Fatina Sed, biografia di una vita in più, curato con Fabiana Disegni (Elliot 2018), 100 punti di ebraicità e 100 punti di lesbicità (Elliot 2018).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Chissà quante volte sarà capitato anche a voi: volete baciare un insetto ma non sapete bene come fare. Niente paura! Le vostre preghiere sono state accolte, della serie: il gadget che non sapevate di volere! La bocca artificiale bacia-insetti! Sì, lo so cosa state pensando. Intanto vi metto il link per l'acquisto e con le immagini in fondo alla pagina, poi fate voi.TRASCRIZIONE [Eng translation below]Chissà quante volte sarà capitato anche a voi di voler baciare un insetto e però di non farlo per paura di ferire, se non ammazzare, se non ingoiare l'insetto in questione. Bene, ora non dovrete avere più paura, perché qualcuno ha inventato una bocca artificiale che vi permetterà di baciare gli insetti.Allora, cominciamo. C'è questo ragazzo, un giovane ragazzo che aveva questo desiderio di baciare gli insetti, però si è reso conto che con le nostre labbra carnose da essere umano sarebbe stato un po' complicato. Allora cosa si è inventato? Immaginatevi una specie di cucciolotto, di quelli che si mettono in bocca ai bambini, dove dalla parte dell'essere umano c'è appunto il ciucciotto di gomma o di silicone, non lo so, che si mette in bocca, dalla parte esterna c'è una molla, e alla molla c'è attaccato, ci sono attaccate delle minuscole labbra. Quindi cosa fate? Vi mettete in bocca questo cicciotto, vi avvicinate all'insetto e poi poggiate delicatamente la mini bocca sopra l'insetto in questione.Non sto scherzando, non me lo sono inventata. Questa cosa qua esiste davvero e si chiama Bugkiss e il ragazzo in questione l'ha messo su quelle piattaforme che raccolgono i soldi, chiedendo alla gente di investire in un progetto che ancora non è stato fatto, quindi un kickstarter, e lui inizialmente aveva chiesto 5.000$ e al momento sto guardando il sito, ci sono 1420 persone che hanno aderito alla sua richiesta e dei 5.000$ che erano il suo obiettivo e che lui voleva raggiungere, è arrivato a quota, tenetevi forte 43.350$ americani. Adesso il suo prossimo obiettivo penso che sia 50.000$ e vuole fare una piccola lingua che così si può leccare direttamente l'insetto. Insomma, è un mondo tutto da scoprire. Si possono fare, si può acquistare, quindi chi vuole può acquistare questa novità, il Bugkiss, c'è il link, vi metto il link nelle note del programma, per la modica somma di 10€ si riceve questa specie di ciucciotto per baciare gli insetti, insieme poi a un libricino che lui ha fatto coi disegni fatti a mano, molto male, ma volutamente fatti male, dei vari insetti che lui ha già baciato, con poi le note che spiega un po' com'è stata l'esperienza di baciare questi questi insetti. Quindi quest'estate andate in giro, cercate gli insetti e fate amicizia con un insetto. TRANSLATIONWho knows how many times it may have happened to you to want to kiss an insect but not to do it out of fear of hurting, even killing, or swallowing the insect in question.Well, now you don't have to be afraid anymore because someone has invented an artificial mouth that will allow you to kiss insects.So, let's begin.There's this boy, a young man who had this desire to kiss insects, but he realized that with our fleshy human lips it would be a bit complicated. So what did he invent? Imagine a kind of pacifier, like the ones babies put in their mouths, where on the human side there's a rubber or silicone teat that goes into the mouth, and on the other side there's a spring, and attached to the spring, there are tiny lips.So what do you do? You put this little thing in your mouth, you approach the insect, and then gently place the mini mouth on the insect in question.I'm not joking, I didn't make it up.This thing actually exists and it's called Bugkiss, and the boy in question put it on those crowdfunding platforms, asking people to invest in a project that hasn't been made yet, so a Kickstarter, and he initially asked for $5,000, and at the moment I'm looking at the website, there are 1,420 people who have supported his request, and out of the $5,000 that were his goal and that he wanted to reach, he has reached a whopping $43,350. Now his next goal, I think, is $50,000, and he wants to make a little tongue so that you can lick the insect directly.In short, it's a whole new world to discover. You can do it, you can buy it, so whoever wants can buy this novelty, the Bugkiss. There's a link, I'll put the link in the program notes, and for the modest sum of €10, you receive this kind of pacifier for kissing insects, along with a little book he made with hand-drawn, very poorly drawn, but intentionally poorly drawn, pictures of the various insects he has already kissed, along with notes explaining a little bit about the experience of kissing these insects.So this summer, go around, look for insects, and make friends with an insect.LINK La pagina kickstarter con immagini, video, spiegazioni e link per l'acquistohttps://www.kickstarter.com/projects/legbootlegit/bugkiss-little-lips-for-bug-lovins?utm_campaign=mb&utm_medium=newsletter&utm_source=morning_brew
Purtroppo, o per fortuna, questo lo deciderete voi, siamo arrivati alla fine di questa stagione. Tra voci nuove, pettegolezzi impensabili e tanta nuova musica ci siamo accompagnati per tutti questi giovedì... Ma non disperate, nei momenti di massima nostalgia noi ci saremo sempre (grazie a coloro che con tanta pazienza montano le nostre puntate). Intanto oggi, per concludere al meglio, abbiamo INNANZITUTTO riportato gli innumerevoli appuntamenti con la musica in giro per l'Italia, proseguendo con il nostro amato BLANCHITOBABEEEEE e la sua data esplosiva all'Olimpico. Insomma, senza troppi spoiler qui sopra troverete l'ultima puntata, e non rimane che dirci: Ci sentiamo presto!
Un ospite d'eccezione ai microfoni del BIP SHOW: Christian Decker, capo ingegnere di Core Lightning, Bitcoin Core contributor dal 2010, inventore di ELTOO, primo phD al mondo su Bitcoin e master sui sistemi distribuiti con tesi su BitTorrent. Insomma, uno di quelli che Bitcoin lo hanno letteralmente costruito sin dal principio, al fianco di Satoshi Nakamoto "in persona". Con lui parliamo dei nuovi protocolli pensati per scalare Bitcoin all'infinito, dello stato attuale della tecnologia, delle sfide future e di cosa significa essere un builder.Inoltre vi raccontiamo un caso d'uso inaspettato: audit elettorale per prevenire le frodi in Guatemala grazie a Bitcoin e alla start up Fiscal Digital.It's showtime!
Cultisti! Oggi episodio specialissimo, sotto ogni punto di vista! A tenere il fortino del DBC, mentre il 50% della gang è affaccendato in giro per l'Eurasia, ci sono i Jack Burton e Wang Chi del gioco da tavolo, A.K.A. i Beavis e Butt-head dello sproloquio ludico, A.K.A. i Mucca e Pollo del nerdismo: Doc Bolivia e il DucaConte! BRACE OURSELVES.Il Dinamico Duo ha confezionato per voi un intervento monstre su uno dei titoli che più hanno infiammato il nostro tavolo nell'ultimo mese: Guards of Atlantis 2! Analisi comparative, riflessioni puntuali, TRE TOP TRE, commenti a briglia sciolta: c'è davvero di tutto in queste (quasi) due ore di intervento dedicato ad un MOBA da tavolo che in breve tempo ha saputo catalizzare la nostra attenzione come pochi titoli erano riusciti a fare.Insomma, afferrate i pop-corn, una bevanda saporita e premete PLAY. Al resto, ci pensa il DBC.Buon ascolto e come sempre… Ci vediamo dall'altra parte!
Tutti richiedono i diritti. Anche Cruciani si accoda: "Ci vuole il diritto alla pompetta". Insomma, un messaggio a quelli a cui non si alza.Nomadismo sessuale e lotta contro gli omosessuali. Eh si, ha chiamato Luca Castellini di Forza Nuova e Parenzo non la prende bene.Stasera è un gran trionfo al centralino. Tony da Milano ci canta la hit estiva.Clizia de Rossi, transessuale, contro tutti. Prima contro Cruciani, poi contro gli ascoltatori. Si chiude tutto in amore con Andrea da Lucca che si dichiara e la difende dalle accuse di Mauro.Attention please, c'è Filippo Champagne in studio (P O V E R I). Il re della Gaina ci porta Nevio lo Stirato, uno che si ha perso quasi otto milioni di euro al gioco
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
L'Estate è ancora lunga e quindi mi concede questo divertissement sul Pendente, rimembrando le mie esperienze da videogiocatore. Dai magici (o quasi) anni '90 fino al cupo 2023, ecco una rassegna a tema videoludico tutta per voi. Divertitevi! Prima di vendersi completamente al Diavolo, la Disney dominava il mercato. Quale? Tutti! I videogiochi non erano certamente esclusi nelle grandi strategie commerciali della casa di Topolino. Ed essendo gli anni '90 quelli del Rinascimento Disneyano, allora potete immaginare il resto. Da trasposizioni videoludiche del classico di turno a prodotti originali e senza dimenticare le botteghe dei giochi e i laboratori creativi. Insomma, la Disney era già una costante opprimente delle nostre vite già allora! Link per iscriversi ai servizi di Amazon: http://www.amazon.it/amazonprime?tag=pendente90-21 https://www.amazon.it/music/unlimited?tag=pendente90-21 https://www.primevideo.com/offers/ref=atv_nb_lcl_it_IT?tag=pendente90-21 https://www.amazon.it/kindle-dbs/hz/signup?tag=pendente90-21 http://www.amazon.it/joinstudent?tag=pendente90-21 https://www.primevideo.com/offers/nonprimehomepage/ref=atv_nb_lcl_it_IT?_encoding=UTF8&tag=exampleAssociateStoreID-21?tag=pendente90-21 https://www.amazon.it/tbyb/huc?pf=1&tag=AssociateTrackingID?tag=pendente90-21
A volte le costrizioni e quello che viene percepito come un errore finisce per diventare la molla creativa più interessante. Quindi non arrabbiatevi più di tanto davanti errori, vostri e altrui.TRASCRIZIONE [ENG translation below]Non so se vi sia mai capitato di sbagliare strada e proprio per il fatto che avete sbagliato strada, scoprire qualcosa di bello, di diverso che non avevate mai visto, che non avevate mai notato. .A me capita spesso di sbagliare strada e a volte mi capita anche di scoprire delle cose che altrimenti non avrei mai visto. Questo perché? Perché quelli che alcuni chiamano errori, in effetti sono delle costrizioni che ci portano a fare le cose in modo diverso, ma anche a vedere il mondo in modo diverso. Un po' questo è quello che è capitato al regista Steven Spielberg quando ha fatto il film Lo squalo nel 1974. Che è successo? Che Spielberg voleva fare, aveva in mente questa questa idea di uno squalo assassino che terrorizza le spiagge. Insomma, la storia la conosciamo tutti, penso che tutti più o meno abbiamo visto, se non al cinema, almeno alla televisione qualche qualche passaggio del film Lo squalo.L'idea originale di Spielberg era di usare un enorme pupazzo animato, mosso meccanicamente che avrebbe dovuto essere onnipresente in tutte le scene del film, quindi a mettere in evidenza ancora di più l'ossessione la paura, il modo in cui questo squalo veramente terrorizzava tutte le persone che stavano attorno. E cosa succede? Succede però che una volta preparato questo pupazzone, immagino che ci avranno lavorato un sacco di tempo seguendo le indicazioni di Spielberg, così, cosà, grande, gigantesco, sicuramente non realistico, e che è successo? Hanno messo questo pupazzone nell'acqua del mare e, se voi avete mai messo qualcosa nell'acqua del mare sapete cosa fa la salsedine, rovina tutto. Quindi il pupazzone non è stato più utilizzabile, perché non funzionava praticamente, perché l'acqua del mare corrodeva a tutti i meccanismi, per cui Spielberg ha dovuto rinunciare in gran parte all'utilizzo del pupazzo, che infatti nel film si vede pochissimo.Però cos'è successo? Per dare agli spettatori il senso di incombenza, di terrore, di paura è dovuto ricorrere ad altri metodi. Quindi la musica, la musica dello squalo molto bella, molto incombente, ma soprattutto poi le riprese fatte dal punto di vista dello squalo in soggettiva che sono molto inquietanti e mettono paura. Questo per dire che non bisogna scoraggiarsi quando qualcosa non funziona, ma bisogna aggirare quello che gli altri chiamano problema e vederlo proprio come una possibilità di sviluppare ancora di più la nostra creatività.TRANSLATIONI don't know if you've ever happened to take the wrong road and precisely because you took the wrong road, discover something beautiful, something different that you had never seen before, that you had never noticed.It often happens to me to take the wrong road and sometimes I also happen to discover things that otherwise I would have never seen.Why is that? Because what some call mistakes are actually constraints that lead us to do things differently, but also to see the world in a different way. A bit. This is what happened to the director Steven Spielberg when he made the film Jaws in 1974. What happened?Spielberg wanted to make, he had in mind this idea of a killer shark that terrorizes the beaches. Well, we all know the story, I think most of us have seen it, if not at the cinema, at least on television, some scenes of the film Jaws. The original idea of Spielberg was to use a huge animated puppet, mechanically moved, which was supposed to be present in all the scenes of the film, to emphasize even more the obsession, the fear, the way this shark truly terrified everyone around. And what happened?However, what happened is that once this big puppet was prepared, I imagine they must have worked on it for a long time following Spielberg's instructions, so, like this, big, gigantic, definitely unrealistic, and what happened? They put this big puppet in the seawater, and if you have ever put something in seawater, you know what the saltwater does, it ruins everything. So the big puppet was no longer usable because it practically didn't work, because the seawater corroded all the mechanisms, so Spielberg had to largely give up using the puppet, which is actually seen very little in the film.But what happened? In order to give the viewers a sense of impending danger, terror, fear, he had to resort to other methods. So the music, the music of Jaws, very beautiful, very ominous, but above all the shots taken from the shark's point of view, which are very unsettling and scary.This is to say that we should not be discouraged when something doesn't work, but we should find a way around what others call a problem and see it as an opportunity to further develop our creativity.
Un successo annunciato quello di Pizza Village Napoli 2023, la dieci giorni che si è svolta alla Mostra d'Oltremare tra enogastronomia e intrattenimento.Nel corso della manifestazione, abbiamo avuto modo di visitare lo stand di Birra Leffe e di incontrare lo chef Roberto Valbuzzi del ristorante Crotto Valtellina, a Malnate in provincia di Varese, al quale abbiamo fatto alcune domande sul suo rapporto con questo prodotto.Qual è la tua esperienza con Leffe e perché l'hai scelta per il tuo menù di stasera?La mia esperienza con Leffe nasce ormai due anni fa a livello di Brand Ambassador, ma nasce molto prima perché ho scelto questa birra come birra di utilizzo quotidiano ed è una birra che sento veramente mi appartiene. E' una birra piena in tutte le sue sfumature, in tutte le sue declinazioni, dalla Blonde alla Rouge all'Ambrée. Insomma, una birra veramente piena, corposa, che quasi si fa masticare dalla pienezza che ha, ovvero riempie il palato con una serie di sfumature di profumi che sono unici secondo me, nel suo genere. L'ho scelta proprio per queste caratteristiche di unicità, ovvero una volta che si inizia a bere Leffe è difficile, poi bere altro.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1471ANTONIETTA MEO, TESTIMONE DI GESU' CROCIFISSO A 6 ANNI di Piersandro Vanzan S. I.Nennolina nasce in una famiglia di solidi principi morali e religiosi, dove si recita il Rosario ogni giorno. E' una bambina molto vispa, sempre allegra, che ama cantare. Un giorno cade sbattendo il ginocchio su un sasso. Ma il dolore sembra non voler passare. I medici, che inizialmente non capiscono la natura del suo male, alla fine le diagnosticano un "osteosarcoma", un tumore alle ossa. Le viene quindi amputata la gamba. Nennolina, che ha poco più di cinque anni, mette allora una pesante protesi ortopedica; comincia la salita al calvario, ma la vivacità è quella di sempre...Il 17 dicembre 2007 il Santo Padre, Benedetto XVI, ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto sulle virtù eroiche di Antonietta Meo, così la piccola è stata dichiarata "Venerabile". Potrebbe presto diventare la più giovane beata non martire nella storia della Chiesa, è infatti già allo studio una presunta guarigione miracolosa, segnalata negli Stati Uniti.Il suo corpo, dal 5 luglio del 1999, riposa in una piccola cappella adiacente a quella dove si conservano le reliquie della Passione di Gesù, all'interno della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme.Quella di Nennolina è una storia dolorosa, un'apparente storia ordinaria di quel vasto mondo dell'infanzia sofferente, ma è anche una storia rischiarata da una luce straordinaria, che illumina chi vi si accosta, introducendo al senso di quel grande mistero della vita che è il "dolore innocente"...ANTONIETTA MEO, DETTA NENNOLINA: UNA MISTICA DI SEI ANNI[...] Tra i piccoli grandi santi vogliamo ricordare Antonietta Meo (Roma, 1 dicembre 1930 - 5 luglio 1937) detta Nennolina perché, come scrive la mamma nel diario, "Antonietta sembrava troppo lungo. Allora pensammo di chiamarla con un diminutivo e dopo diversi pareri decidemmo per Nenne. Di qui poi il vezzeggiativo Nennolina". [...]Battezzata nella festa dei Santi Innocenti in Santa Croce di Gerusalemme, chiesa parrocchiale della famiglia, mai data e luogo furono più carichi di significato alla luce di quanto successe poi a questa bimba. Una vicenda profondamente segnata dalla croce di Cristo, abbracciata nella gioiosa convinzione dell'adimpleo paolino - "Completo in me quanto manca alle sofferenze di Cristo" (Col 1,24) - e costellata di fatti straordinari, generalmente riferiti nelle letterine che Antonietta dettò alla mamma. I contenuti di queste letterine, uniti ai fatti straordinari che vedremo più avanti, rivelano, secondo gli specialisti, un'autentica tipologia di esperienza mistica. Tanto più singolare in quanto Antonietta è una bimba normalissima: a 3 anni frequenta l'asilo delle suore, a 5 iscritta nelle "piccolissime" della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, a 6 inizia la prima elementare dalle stesse religiose e diventa "beniamina" della Gioventù Femminile. Ma già nell'aprile 1936 un osteosarcoma richiede l'amputazione della gamba sinistra e così inizia la sua dolorosissima via crucis, ma anche la sua ineffabile esperienza di Dio.Nel settembre 1936 va in prima elementare con una protesi che le dà molto fastidio, come dice a Gesù: "Ogni passo che faccio sia una parolina d'amore" (26 marzo 1937). Pure allacciargliela era difficile, perché non stava mai ferma, e Caterina, la domestica, ricorda che una volta le disse: "Tu vuoi sempre giocare e io non ho tempo da perdere; non ti metto più l'apparecchio". Nennolina allora tutta seria rispose: "Sii buona; starò ferma [...] Io lo porto per amor di Gesù e tu mettimelo per amore di Gesù". Infine, sconcertante per noi è leggere che il 25 aprile, anniversario dell'amputazione, lo volle celebrare con una novena alla Madonna di Pompei, perché le aveva ottenuto la grazia di offrire la sua gamba a Gesù, e con "un gran pranzo e aprire la bottiglia per fare il brindisi".Colpiti da quelle letterine e dalla maturità spirituale di Nennolina, preti e amici consigliarono la famiglia di anticipare la Prima Comunione alla notte di Natale 1936, nella cappella delle religiose sue insegnanti. Il 19 maggio 1937 ricevette pure la Cresima, alla quale è legata non solo un'impressionante, nuova conoscenza esperienziale dello Spirito Santo, ma anche la sua eccezionale insistenza nel chiedere i Sette doni. Era ormai la vigilia degli ultimi tremendi 40 giorni, e quello della fortezza si manifestò come il dono più vistoso. L'amputazione della gamba, purtroppo, non aveva fermato il tumore che, a metà giugno, si rivelò con metastasi al capo, a una mano e al piede, cistite, mughetto alla bocca e alla gola. Lancinanti i mali e ancor più le terapie: puntura esplorativa al polmone sinistro, estrazione di liquido dallo stesso, resezione di tre costole effettuata con semplice anestesia locale, data l'insufficienza cardiaca.In breve, nella vicenda di Antonietta si coniuga l'irruzione di una Grazia "tremenda e fascinosa" con una risposta generosa al massimo, e si rivelano così le meraviglie che il Dio e Padre di Gesù Cristo, nella potenza dello Spirito Santo, ama compiere sia nei "piccoli" come Maria (cfr. Magnificat), sia in quelli la cui età viene considerata immatura e nella quale invece si confermano le parole di Gesù: "Ti ringrazio, o Padre, perché hai nascosto queste cose ai dotti e le hai rivelate ai piccoli" (Me 11,25). Insomma, quello che sconcerta psicologi veterofreudiani o teologi iperscolastici è che Dio arricchisca di grazie speciali anche una Nennolina e che, senza forzarne la natura ma perfezionandola con la Grazia, realizzi in lei tanto una squisita finezza nelle cose dello Spirito quanto una eroicità nel patire-offrire che difficilmente si trova in persone di età matura e dopo un lungo cammino di fede.COEFFICIENTI UMANI NELL'EVOLUZIONE SOPRANNATURALE DI NENNOLINAPer valutare adeguatamente le meraviglie che Dio ha operato in questa bimba - e non restare sconcertati dalla via crucis percorsa nel cammino verso il Padre -, giova ricordare i fattori umani che ne accelerano la crescita spirituale e mistica: la famiglia, la parrocchia, l'associazionismo - nella fattispecie la Gioventù Femminile - e la scuola cattolica. Da questi ambiti la bimba ricavò linfe spirituali e apostoliche, tipiche nella teologia e pastorale degli anni trenta, che lei però ha sintetizzato in modo originale, tanto a livello del vissuto, quanto nella traduzione orante di esso. Volendo concentrarci di più sulla famiglia, alla parrocchia, alla scuola e all'associazionismo riserviamo poche cenni, sufficienti tuttavia per cogliere l'ottima sinergia esistente tra queste agenzie educative.Circa i sacerdoti, ricordiamo l'incontro di Nennolina con p. B. Orlandi (12 settembre 1936) - decisivo ai fini della Prima Comunione - e l'importanza del suo confessore, mons. Dottarelli (già famoso per il ruolo avuto nell'ordinazione sacerdotale di G. De Luca).Nennolina domandava spesso a Gesù di farle trovare un buon confessore, perché "vorrei farmi santa" (8 novembre e 21 dicembre 1936). Poi, trovatolo, raccomanda continuamente a Gesù "di fargli tutte le grazie necessarie" (2 giugno 1937). Di fatto, nei processi canonici vediamo quanto tatto mons. Dottarelli usò con Antonietta, non solo durante la via crucis - insegnandole a soffrire e offrire -, ma anche nel discernere le grazie straordinarie dell'ultimo periodo e nel raccomandarle di far silenzio con tutti.Per quanto riguarda l'associazionismo - mamma e papà ne davano continui esempi - i biografi sottolineano l'entusiasmo di Nennolina per ogni iniziativa, medaglia o pagellina della Gioventù Femminile, mentre per l'influsso delle suore, oltre alla gioia di Antonietta nel frequentare la scuola e il catechismo - lo dice ripetutamente a Gesù: "Ci vado volentieri, perché si imparano tante belle cose di Te e dei tuoi Santi" -, trapela spesso un evidente fascino imitativo, come quando scrive: "Voglio farmi suora, per essere la tua sposa, caro Gesù, e salvare molte anime" (5 e 21 dicembre 1936). Infine, nelle varie testimonianze raccolte al processo, le suore ricordano una caratteristica, anche un po' spettacolare, di Nennolina: chiedeva perdono, mettendosi in ginocchio e baciando la mano di chi la perdonava.Ma veniamo al fattore principale, la famiglia. Come quasi sempre accade - lo ricordava anche il Papa nella sua Lettera ai bambini -, la santità di Nennolina attecchisce nel buon terreno di una famiglia romana degli anni trenta, in cui regna un'atmosfera di serenità amorosa e di profonda fede. E' una famiglia che gode un certo benessere (il papà lavora alla Presidenza del Consiglio), tanto da permettersi una "ragazza alla pari" (dal 1933, Caterina: 17 anni di Colfiorito). Religiosissimi, i Meo non solo pregano molto - nei vari momenti del giorno e a sera recitando, tutti assieme, il Rosario -, ma sono anche caritatevoli verso i poveri, sicché non meraviglia il contagio riportatone da Nennolina. Ricorda la mamma che, quando incontrava un povero, "voleva un soldino bianco [di nichel] e glielo porgeva con tanta grazia: i suoi occhi sfavillavano di gioia alle benedizioni del beneficato. A casa, era sempre lei che voleva porgere l'elemosina ai poveri che venivano a bussare".
I parlamentari europei auspicano un laboratorio per difendersi dalle polizie che eseguono richieste eccessive dei governi.Il vizietto di spiare gli altri deve passare da un giudice, sempre.Non basta un laboratorio.Al centro lo scontro tra Garanti e Polizie. Da notare anche sul tema dell'intelligenza artificiale e il recente accordo tra le polizie mondiali sull'uso dell'intelligenza artificiale.Insomma: non fate cavolate. Lo spranno da voi o dagli altri, e ne resta sempre traccia.
Bill Watterson, il fumettista statunitense creatore della striscia Calvin & Hobbes, amava dire: “Non potrò mai divertirmi di domenica, perché non riesco a dimenticare che l'indomani ho scuola.” E più o meno da qui parte Sunday Blues. Quando le prime brume della sera iniziano a fare capolino, quando la pioggerellina domenicale diventa ancora più insopportabile, quando si accende la macchina per fare rientro a casa, quando arriva quel suono o quell'immagine che iniziano a farvi capire che il fine settimana è proprio finito allora è il momento di accendere la radio e ascoltare Sunday Blues. Abbiamo l'ardore e l'ardire di poter rappresentare l'ultimo colpo di coda del vostro fine settimana cercando di farvi passare quella tipica malinconia della domenica sera di quando si inizia a pensare che dopo poche ore riprenderà la routine settimanale. Insomma sarà una lotta collettiva contro il Sunday Blues; la tristezza della fine del fine settimana. Lo faremo con la musica, con qualche notizia, con il traffico ma soprattutto con le telefonate degli ascoltatori. Condotto da Davide Facchini e Luca Gattuso featuring Marina Catucci da New York. Tutte le domeniche dalle 19.00 alle 21.00
Ci sentiamo costantemente dire che abbiamo le macchine più potenti, i processori più performanti, teraflop come se piovessero, ma l'unica cosa che va avanti è la grafica. Inseguiamo il sogno del fotorealismo, ma è davvero giusto? Insomma: meglio avere il graficone e la simulazione della cacca di piccione o un ambiente meno definito, ma interattivo e con personaggi più evoluti? TUTTI I NOSTRI LINK
Torna il Cortocircuito con una nuova puntata in cui si parla - per l'ennesima volta - di Microsoft e Activision. Stavolta però lo facciamo in compagnia di Leonardo Stiz, legal officer della Commissione Europea, e Luca Tremolada, giornalista de Il Sole 24 Ore. Insomma, per una volta c'è qualcuno che ne sa qualcosa. Find out more at https://cortocircuito.pinecast.co
3 anni di podcasting Care amiche, cari amici, questa volta non parliamo di Carabinieri coraggiosi o di storia dell'Istituzione. No, questa volta tocca parlare di un tema completamente diverso: parliamo dei 3 anni di Storia dei Carabinieri, parliamo del podcast. Ogni anniversario rappresenta un momento propizio per fare una piccola pausa e qualche riflessione. C'è sempre un po' di introspezione e qui voglio condividere alcune idee; una prima considerazione che voglio condividere con voi è il pensiero che mi ha fatto iniziare questo progetto oramai qualche tempo fa: il desiderio di raccontare una storia sconosciuta, fatta di uomini (e più recentemente donne). Questi uomini hanno percorso nell'uniforme da Carabiniere tutta la storia nazionale a partire da quella Restaurazione avviata con la fine della stella radiosa di Napoleone. Si tratta in buona sostanza di una storia che si racconta molto poco, anche all'interno dell'Arma dei Carabinieri, e che questo tentativo vuole o pretende di poterla diffondere, far crescere, scoprendo i tanti lati meno noti di quelle vicende che videro i Carabinieri protagonisti. Dunque nel celebrare i tre anni di vita del progetto, che però ha radici molto più lontane, ho chiesto a qualche ascoltatore del podcast di lasciarmi un pensiero, una riflessione, un vocale (cioè un messaggio vocale). Inizierei da un ragazzo che si è molto entusiasmato di fronte alla mia richiesta: Giuseppe, un aspirante Carabiniere che si è imbattuto nel podcast su Instagram. Giuseppe ha fatto anche una piccola recensione e lo ascoltiamo dalla bella voce giovane, Giuseppe in bocca al lupo per il tuo futuro! (Viva il lupo). Vedete, dedicarsi ad un podcast non è cosa facile e porta via del tempo: deve essere una passione ed un piacere. Ci sono tanti bravi e volenterosi che iniziano un progetto ma dopo alcuni episodi buttano giù tutto. Il tempo è galantuomo ci ricorda addirittura Voltaire quando vuole sottolineare che il tempo riesce a restituire ciò che è dovuto a tutti, meriti e demeriti, ovviamente. E proprio pochi giorni fa, ho letto un post su Instagram di una podcaster, una di quelle brave sapete, La Fizza. Abbiamo storie e passioni diverse ma il magico potere del podcast riesce a far divertire tutti noi (ci siamo fatti una chiacchierata insieme nel suo podcast “Sorriso Sospeso”, la trovate pubblicata il 28 aprile come puntata extra il Carabiniere podcaster). Insomma, La Fizza si domandava “vale la pena?”. Tanti follone le hanno risposto. Anche io (stavolta al singolare), come Storia dei Carabinieri mi sono avventurato con una piccola riflessione: “Vale sempre la pena!!! Il confronto con le interviste è molto stimolante, gli episodi normali aiutano tante persone… anche se non ne hai la percezione … la restituzione con un grazie, UN SOLO GRAZIE, non ha prezzo! Ci sono tante parole belle che ho sentito nei vocali di chi ha partecipato a questa piccola festa dei 3 anni. Forse un passo tra tutti è quello di Emanuele che ringrazio tanto per la sua riflessione, quando parla di comunità, fatta di persone, di donne e uomini, giovani e meno giovani, incuriositi ma forse anche appassionati da questo piccolo progetto. Grazie a Giuseppe, ad Alessandro Maria ed Emiliano, a Matteo, a Biagio, a Maria Gabriella, a Letizia e ad Emanuele per aver donato la voce per comporre questo episodio. Grazie a tutti i podcaster e gli amici che ho incontrato in questo bel viaggio di saperi, grazie a voi che ascoltate questo podcast e che lo aiutate a crescere condividendo con i vostri amici i nostri episodi. La prossima volta tocca a voi, sappiatelo. Vogliamo ascoltare anche le vostre voci. Buon ascolto! --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/storiadeicarabinieri/message
RICCARDO MARCHESI: LE ESERCITAZIONI A PUNTEGGIO
In Italia ci sono lavoratori sempre più anziani e i giovani guadagnano sempre di meno rispetto ai colleghi più attempati. È la fotografia scattata da uno studio, tuttora in divenire dal titolo "Paesi per vecchi, analisi del divario salariale per età", realizzato da Matteo Paradisi Nicola Bianchi. Nello specifico avere meno di 35 anni nel 1985 in Italia voleva dire, in media, guadagnare circa il 20% in meno dei colleghi ultra 55enni. Sono bastati tre decenni per fare precipitare le cose: nel 2019 il divario è in sostanza raddoppiato e ora la differenza "generazionale" dei salari è di circa 40 punti percentuali. Tra le ragioni che emergono dallo studio la principale ragione della tendenza dei salari risulta essere uno spillover negativo delle carriere. Insomma: i lavoratori più anziani creano congestioni, ingorghi. Tengono le posizioni migliori e non lasciano spazio ai giovani, meno esperti, che devono attendere a lungo per salire nelle gerarchie. Per quanto riguarda l'invecchiamento dei lavoratori: nel 1985 l'età media degli addetti era di 35,8 anni, nel 2019 (anno a cui si riferiscono gli ultimi dati disponibili) era salita a 42,7 anni, il 19% in più. Una tendenza che diventa tragica che si considera che in Italia ogni 100 pensioni Inps ci sono 111 lavoratori attivi, e il conto scende a 103 se si escludono i professionisti che versano i contributi alle Casse private. E in 39 province su 107, quasi tutte al Centro-Sud, gli occupati sono meno degli assegni previdenziali. In Calabria il record: 67 lavoratori per 100 pensionati. Ne parliamo con Matteo Paradisi, assistant professor all'Istituto Einaudi per l'Economia e la Finanza (Eief), Gianni Trovati, del Sole 24 Ore. Banche regionali americane ancora sotto pressione Janet Yellen alza l'asticella della paura e ospite a This Week sulla ABC agita lo spettro della "crisi costituzionale" se il Congresso non alzerà il tetto del debito entro giugno, quando l'Amministrazione avrà esaurito i fondi per pagare obbligazioni e piani federali. Il segretario al Tesoro si muove fra timori di una recessione e tenuta del sistema bancario scosso dalle turbolenze degli istituti regionali, una ragnatela di 4 mila sigle che dall'11 marzo ha visto il fallimento di tre delle maggiori. Se l'effetto contagio non c'è stato dall'altra parte le vendite sul mercato delle azioni dei bancari è proseguita senza sosta. Inoltre l'indice finanziario dell'S&P 500 dopo i picchi del 2021 è ora a un passo dal valore del 2007, vigilia della grande crisi. Uno studio di quattro economisti, fra cui Amit Seru di Stanford, fatto in marzo e aggiornato di recente, ha scoperto che ci sono 186 banche regionali in pericolo a causa dello squilibrio fra depositi non assicurati e declino del valore degli asset. Il caso SVB ha consentito di accendere un faro: almeno il 10% delle banche regionali ha attualmente una condizione di capitalizzazione e potenziali perdite più seria di quella della banca della Silicon Valley. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, Direttore di Notizie.it. L'italiana Olidata torna in Borsa e si prepara alla sfida nello scenario globale delle nuove tecnologie A inizio aprile Olidata, azienda storica del settore ICT in Italia, è stata riammessa oggi da Borsa Italiana alle negoziazioni sul mercato Euronext di Milano, dopo il via libera della Consob avvenuto nei giorni scorsi. Il ritorno alla quotazione di Olidata era atteso da migliaia di piccoli azionisti, che sono stati preservati e tutelati durante questo lungo periodo. Con l avvio del nuovo percorso industriale, Olidata si pone come Innovation Partner per i clienti, con l obiettivo di accompagnarli nel processo di transizione digitale in cui è impegnato il Paese. I fronti sono numerosi: Big Data&Analytics, Cyber Security, Artificial Intelligence, Internet of Things, Software Development e ICT Infrastructure. Olidata immagina una crescita dei ricavi dagli attuali 49,3 milioni ad oltre 63,2 milioni a fine 2025, con un risultato economico netto previsto di 1,2 milioni nello stesso anno e un incremento del margine operativo lordo a circa 2,6 milioni pari al 4,1% dei ricavi. Ne parliamo con Cristiano Rufini, presidente del Cda di Olidata.
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In cui Alice, Andrea e, ospite speciale in qualità di esperta di videogiochi Eleonora Caruso parlano di come sopravvivere in un mondo pieno di cosi che non possiamo chiamare zombi ma andiamo mi pare evidente che sono degli zombie! Insomma, The Last of Us, la serie spaziale di HBO tratta dal videogame ancora più spaziale di Neil Druckmann e Bruce Straley per Naughty Dog.Se ti è piaciuto questo episodio dacci ⭐⭐⭐⭐⭐ su Spotify, consiglialo a tutti e seguici su Instagram e su TwitterSe vuoi sostenere Pilota e gli altri podcast di Querty, associati!Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1925693/advertisement
⚠️ PALLAVOLO E APPROCCIO ECOLOGICO: APPROFONDIMENTO
DANTE BONINFANTE: VI PORTO IN PALESTRA CON ME
Care amiche, cari amici, con questa puntata abbiamo pensato di introdurre alcuni elementi della storia dei Carabinieri orientati verso il servizio di polizia giudiziaria, un servizio che nella storia interna è poco raccontato ma che, a nostro giudizio, merita invece una certa attenzione, facendo emergere aspetti più propriamente riconducibili a quel ruolo che i Carabinieri svolgono da sempre: la polizia preventiva e la polizia giudiziaria. Dunque il tema dell'episodio è dedicato all'azione di contrasto dei Carabinieri alle altre forme di criminalità organizzata diverse dalla mafia e, ingiustamente, ritenute minori. In questo caso, si parlerà brevemente del fenomeno dei Mazzoni presente tra la Campania e il Lazio, ma anche si darà cenno all'azione di contrasto alla criminalità presente nell'aversano, nel nolano e in quelle zone limitrofe, per dare qualche indicazione relativa ad un'area che è rimasta ancora oggi tristemente famosa per la forte presenza di una criminalità organizzata e comune piuttosto violenta. Una seconda parte, questa più breve, dell'episodio è invece dedicata alla criminalità rurale dedita all'abigeato nella zona del foggiano e più precisamente nell'area del Gargano. Tale fenomeno, rilevato tra il 1922 e il 1925, fu contrastato con la creazione di alcune squadriglie e qualche posto fisso con l'obiettivo di controllare meglio le zone impervie e quelle di passaggio allo scopo di impedire il furto dei quadrupedi che si era espanso notevolmente in quel periodo. Sembra che anche in quest'area, l'azione dell'Arma fu piuttosto efficace se il fenomeno all'inizio del 1925 si poteva dire ridimensionato, leggendo le parole dello stesso prefetto di Foggia. Dunque, secondo i dati raccolti nella ricerca che ha dato vita a questa puntata, vogliamo ricordare qualche aspetto: di fronte alla recrudescenza di alcuni fenomeni criminali, si adottarono modalità d'intervento più “robuste” per eliminare rapidamente i problemi. Sembra, secondo le carte che abbiamo consultato, che i risultati ci furono. Effettivamente i fenomeni furono ridotti considerevolmente con un rientro dei singoli episodi criminali in termini fisiologici. Non va dimenticato però che tali servizi erano condotti spesso in condizioni difficili, con servizi a largo raggio che significava per i Carabinieri uscire per due/tre giorni di perlustrazione nelle campagne o nelle zone collinari a piedi e con il cibo necessario per una breve sosta, con poco riposo, spesso in posti di fortuna. Si trattava sicuramente di un servizio disagevole che comportava anche dei rischi. Insomma non era cosa facile ma, sembra anche importante ricordare, che tali servizi furono attivati anche in un periodo, sia pur di poco, precedente l'arrivo dei fascisti al governo, sebbene poi furono questi a rivendicarne per se stessi i meriti. Ecco, abbiamo voluto dare un'idea, qualche considerazione utile per comprendere come fosse il servizio nei Carabinieri nella metà degli anni Venti in zone apparentemente tranquilli o se si vuole meno famose della Sicilia del prefetto Mori ma non per questo meno pericolose. Dunque siamo arrivati alla fine. Se non siete ancora iscritti alla nostra newsletter, fatelo subito per ricevere tante info sui progetti avviati, su quelli conclusi e su quello che ci piacerebbe ancora fare. Nel frattempo, vi chiediamo di premiare il podcast con le stelline su #Spotify. In questo caso, è sufficiente andare sulla pagina del podcast e cliccare sulle stelline, valutando lo show. Non siate timidi! Grazie e a presto! --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/storiadeicarabinieri/message
Come rappresentiamo noi stessi sui social coincide con chi siamo realmente? È una domanda che ci siamo fatti spesso e di solito ci troviamo tutti d'accordo nel rispondere con un secco no, pur riconoscendo il fatto che ognuno di noi scelga una personalissima linea editoriale: quale social utilizzare, cosa pubblicare, quanto pubblicare e come farlo. E questo, in alcuni casi, può far emergere una piccolissima parte di chi siamo. Però, bisogna anche tener conto che in certe circostanze ciò che decidiamo di mostrare non ci rispecchi genuinamente, ma che piuttosto corrisponda a ciò che vorremmo essere. Insomma, è stato un argomento che ci ha portato in moltissime direzioni diverse, senza forse mai arrivare a un punto conclusivo. Per questo, saremmo felici di sentire anche le vostre opinioni a riguardo
Che tipo di generazione è quella nata negli anni '80 dal punto di vista del portafoglio? Siamo disposti a risparmiare o siamo spendaccioni? La regola aurea del capitalismo è che se un bene è difficile da trovare allora costerà di più e diventa un bene di lusso, ma nel 2023 ci sono tantissime cose gratuite come molte app, servizi di streaming come YouTube o banalmente i giornali on-line. E quindi vuol dire che valgono di meno? Insomma, chi decide oggi il valore delle cose? Ne parleremo con Luca Dann, co-fondatore di Bank Station e content creator.
Puntata a cura di Untimoteo. Prodotto in Germania e distribuito da Netflix nel corso del 2022, Kleò è una miniserie di 8 puntate ciascuna della durata approssimativa di un'ora. Un'opera dalle premesse interessanti, seppur non originalissime: la vendetta di una giovane ex spia della DDR all'indomani del crollo del muro di Berlino.Purtroppo però la serie soffre di una certa mancanza di identità: un po' thriller, un po' spy story, alterna toni da commedia a qualche scena cruda, attinge alle fonti storiche ma svolta nel grottesco. Insomma: un prodotto che strizza l'occhio a Tarantino e Luc Besson ma finisce per essere l'ispettore Derrick in salsa pulp."5 minuti 1 serie" è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in poco più di cinque minuti (o meno di dieci!). Senza fronzoli, dritti al punto.Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcastCollegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/https://twitter.com/mondoserie_ithttps://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQhttps://www.linkedin.com/in/mondoserie/
I Borgia sono passati alla Storia come una delle famiglie più perfide e corrotte del Rinascimento. Ma era vero? Ancora nella prima metà dell'800, poco prima che cominciasse una riabilitazione dei Borgia, molti storici erano convinti che la storia del clan fosse stata solo una lunga sequenza di infamie. Ma incesti, avvelenamenti e corruzione che vengono loro attribuiti furono reali? Alessandro, Lucrezia e Cesare furono davvero spietati e lussuriosi come sono stati dipinti? La verità, come spesso accade, sta nel mezzo visto che i metodi con cui avevano governato non erano molto diversi da quelli usati da molte altre grandi famiglie dell'epoca. Ma, allora, perché tanto accanimento contro di loro? Perché, alla fine dei giochi, ai Borgia toccò la parte dei vinti. E la Storia, si sa, viene scritta dai vincitori. Insomma la loro leggenda nera nacque perché i primi a raccontarne la vicenda furono essenzialmente i loro nemici.Per Storiainpodcast, la scrittrice Carla Maria Russo, ci aiuta a capire meglio fatti e misfatti dei Borgia e ci racconta il controverso personaggio di Lucrezia Borgia che ha incarnato nell'immaginario collettivo, con. La ricerca storica ci ha invece restituito, specie negli ultimi anni, l'immagine di una donna non priva di punti oscuri, ma la cui fama negativa è stata spesso esagerata rispetto alle reali vicende, che l'hanno vista molto spesso essere a sua volta vittima delle dinamiche interne alla sua stessa famiglia. In tutti i casi la storia di Lucrezia, e quella dei Borgia più in generale, è la storia di una esponente di una tra le famiglie più illustri del Rinascimento italiano, la cui vicenda è fortemente segnata da un periodo, quello a cavallo tra XV e XVI secolo, di grandi cambiamenti culturali e di forte instabilità politica; fattori che hanno senza dubbio contribuito all'evoluzione della vita della giovane nobildonna.Carla Maria Russo ha scritto “Le nemiche” per Piemme.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
Oggi parliamo di arte, comunicazione e design con Federico Pepe.Federico è un comunicatore, un artista, un designer, un direttore creativo, un editore e un gallerista. Insomma, uno di quelli che si fanno in quattro per seguire il proprio sogno progettuale, qualsiasi forma esso prenda.Il suo volto pubblico si concretizza con le apparizioni di Le Dictateur, una realtà multiforme che proclama la “dittatura della creatività”, uno spazio libero che ha preso il via come progetto editoriale e che ora è anche la sua agenzia creativa.Con lui parliamo di come costruire spazi di arte libera, di comunicazione come lotta, della necessità di far pace con le proprie radici per avere uno sguardo universale.- Il sito di Le Dictateur Studio https://www.ledictateurstudio.com/- Il libro "Piccolo trattato di tecnica pittorica" di Giorgio De Chirico https://www.lafeltrinelli.it/piccolo-trattato-di-tecnica-pittorica-libro-giorgio-de-chirico/e/9788884167712
Quando compri una maglietta a 5€, pensi mai a cosa c'è dietro? La moda e i suoi continui cambiamenti sono qualcosa a cui siamo abituati fin da piccoli, è parte della vita. Col passare degli anni ci siamo abituati a vedere spuntare sempre più negozi e catene di abbigliamento, a veder diminuire i prezzi ed aumentare l'offerta e la quantità di capi a disposizione. Se prima eravamo abituati ad ereditare i vestiti dei nostri fratelli e sorelle più grandi e a riparare gli indumenti rotti, ora li buttiamo via e li sostituiamo con una velocità disarmante. Insomma, il fast fashion è diventato la nostra nuova normalità. In questa puntata ospitiamo una cara amica, Chiara, che attraverso il racconto della sua esperienza nel settore tessile in Bangladesh e del suo brand di costumi da bagno sostenibili ci spiega tutto quello che ancora non sappiamo sull'impatto del fast fashion sulle nostre vite. Parleremo delle principali problematiche e delle alternative che ci possono portare a compiere scelte più consapevoli e sostenibili quando si tratta di abbigliamento. Organico: il brand di costumi da bagno sostenibili di Chiara Seguici su Instagram Entra nel gruppo Whatsapp Entra nel gruppo Telegram
In questa puntata siamo partiti da Fifa 96 e siamo arrivati a Football Manager, passando per PES, This is Football, PC Calcio, Madden, NBA 2K, Ronaldo V Football, Liberogrande, e Smackdown: Here Comes The Pain. Insomma, preparate i gettoni...
Chris Watts ha tutto: una moglie Shan'ann sempre online, due figlie con un terzo in arrivo, una casa da favola, un tenore di vita al di là delle sue possibilità economiche e di conseguenza un sacco di debiti. Insomma, è il classico uomo che sta realizzando il sogno americano, almeno finché sua moglie e le bambine non spariscono nel nulla e Chris non sembra molto preoccupato. --------- Patreon: https://www.patreon.com/crimeandcomedy Youtube: https://youtu.be/gIzXt5NrL2g Tutti i Podcast: https://link.chtbl.com/CrimeandComedy Instagram: https://www.instagram.com/crimeandcomedy.podcast/ Telegram: https://t.me/crimeandcomedy Sito: https://www.crimeandcomedy.it Facebook: https://www.facebook.com/crimeandcomedy/ Youtube: https://www.youtube.com/c/CrimeComedy Instagram: Clara Campi: https://www.instagram.com/claracampicomedy/ Marco Champier: https://www.instagram.com/mrchreddy/ Caricature - Giorgio Brambilla: https://www.instagram.com/giorgio_brambilla_bookscomedy/ Capitoli: (00:00:00) | Intro (00:01:04) | Sigla (00:01:18) | Ringraziamenti Patreon (00:04:36) | Chris Watts, An American Murder: La Famiglia della porta Accanto (00:36:58) | Chi sono Shan'ann e Chris Watts? UùStoria di una famiglia come tante... (01:06:02) | Crescono le tensioni tra la famiglia di Chris Watts e Shan'ann (01:34:41) | Cosa ha fatto Chris Watts a Shan'ann e alle bambine? (02:20:11) | I nostri Patreon Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Come si vive in Italia? Vale la pena per uno straniero trasferirsi a vivere nel Bel Paese? In questo video, ho raccolto tutti i PRO e i CONTRO di vivere in Italia, così che possiate fare la vostra scelta sapendo a cosa state andando incontro! Quali sono i PRO di vivere in Italia? Cominciamo con i PRO e partiamo da quelli un po' più scontati e palesi. 1 - Bellezza L'Italia è anche chiamata “Il Bel Paese”, e non è un caso. L'Italia offre davvero molta bellezza, naturale e artistica. Innanzitutto, è un Paese che ha i più disparati paesaggi. Insomma, c'è tutto: mare, montagne, colline, laghi, spiagge, fiumi, grandi città, campagne. Ma allo stesso tempo, c'è anche tanta bellezza in senso storico e artistico: basti menzionare due città, Roma e Firenze, per averne un'idea. Ma in realtà ogni regione e quasi ogni città italiana ha qualche bellezza da offrire. 2 - Cibo Pochissimi sono gli stranieri che hanno dichiarato che a loro non piace il cibo italiano (e tra l'altro alcuni di loro si sono ricreduti dopo aver passato del tempo in Italia). La cucina italiana è gustosa ma anche molto diversificata: da Nord a Sud, ci sono decine e decine di piatti tipici con gli ingredienti più disparati (verdure, carne, pesce, pasta…). A chi non piace la pizza, la pasta, il gelato? Ma ovviamente la cucina italiana è anche molto altro ed è un piacere scoprirla tutta! Per esempio, se volete sapere come e cosa si mangia in un ristorante con tre stelle Michelin in Italia, potete dare un'occhiata al video in cui vi portiamo con noi da Osteria Francescana, il ristorante dello chef Massimo Bottura! 3 - Persone Spesso all'estero si dice che gli italiani siano solari, gentili, disponibili e amichevoli. Per la maggior parte, si può dire che questo è vero. Ovviamente ci sono eccezioni e alcune città vengono considerate particolarmente “fredde”, anche dagli stessi italiani. Però in generale l'esperienza che avrete con gli italiani dovrebbe essere piacevole! 4 - Clima In generale, il clima in Italia è gradevole: non è troppo rigido né troppo caldo. È chiaro che nelle Dolomiti in inverno fa molto freddo e che all'estremità più bassa della Sicilia in estate fa molto caldo, ma in media il clima è incantevole. Inoltre, è possibile spostarsi di poco per trovare un clima più caldo o più freddo nello stesso Paese. 5 - Costo della vita Chiaramente, dipende dal Paese da cui venite, dalla vostra moneta eccetera. Però si può affermare in senso generale che il costo della vita in Italia non è troppo alto. Certo, Milano è costosissima. Firenze e Venezia anche. Ma a parte poche eccezioni, in Italia si può vivere dignitosamente anche con poco. E qualora aveste bisogno di essere in queste città per lavoro, potreste sempre optare per una casa in una città più piccola nei dintorni delle grandi città, dove certamente affitti e vita sono più bassi. In particolare, i prezzi in Italia risultano più bassi (rispetto al Nord Europa o altri Stati) per affitti e cibo. Invece le bollette o la benzina sono abbastanza simili al Nord Europa, per esempio. 6 - Sanità pubblica Molti italiani si lamentano della sanità nel Bel Paese, e in generale hanno ragione. Le file sono interminabili e la prenotazione per una visita specialistica richiede almeno 3 mesi di attesa. Ma non bisogna dimenticare che, nonostante tutti i difetti, la sanità in Italia è pubblica e questo significa che non ci sono discriminazioni di nessun tipo: se sei malato, vieni curato, a prescindere dal tuo portafoglio. In più, bisogna ammettere che negli ultimi anni ci sono stati molti tagli alla Sanità da parte del Governo, il che non ha permesso di migliorare il sistema ma, al contrario, lo ha mandato in una situazione più difficile da gestire. 7 - Studi L'Italia ha ottime università e queste sono accessibili a tutti, senza discriminazioni di reddito. Le università pubbliche italiane sono molto buone e la retta è piuttosto bassa,...