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Introduzione: Francesca Zanni, autrice di podcast true crime, accompagna gli host del podcast lungo il Naviglio Martesana. Introduzione all'intervista e ai temi principali.Podcast e ascolto: Francesca parla della sua passione per l'ascolto di altri podcast e come questa pratica influenzi il suo lavoro.Attività fisica e nuoto: Aneddoti sul nuoto come attività fisica preferita di Francesca e discussione sugli stili di nuoto.Contatto con il podcast: Come i conduttori del podcast hanno conosciuto Francesca Zanni e il motivo per cui l'hanno invitata. Si menziona il podcast "Come una marea" e la canzone "Addio Lugano bella"."Addio Lugano bella" e il suo significato: Discussione sulle diverse versioni e interpretazioni della canzone "Addio Lugano bella", incluso l'utilizzo in diversi contesti politici e culturali.Musica nei podcast di Francesca: Francesca spiega come collabora con il compositore Francesco Imbriaco per creare le colonne sonore dei suoi podcast e come definisce l'atmosfera e il sound.Montaggio e produzione: Francesca descrive come ha realizzato il montaggio del suo primo podcast, "Rumore", e come il processo è cambiato quando ha iniziato a lavorare con Radio 24."Irrisolti. I misteri del crimine": Francesca parla del suo primo podcast, "Irrisolti", e di come si è evoluto nel tempo, includendo interviste con i protagonisti delle storie. Intervista alle figlie di Pino Pinelli: Francesca descrive l'emozione e l'importanza dell'intervista alle figlie di Pino Pinelli, sottolineando la loro capacità di raccontare la storia del padre.Anarchici e storie di impegno civile: Francesca parla del suo interesse per le storie di anarchici e di impegno civile, menzionando l'episodio sugli anarchici della Baracca.Strumentazione e software: Francesca descrive la strumentazione e il software che utilizza per registrare e montare i suoi podcast, tra cui Audacity.Upgrade tecnologico: Upgrade della strumentazione e utilizzo dello Shure MV7 e del Rodecaster Duo.Backup e imprevisti: Strategie per gestire imprevisti durante la registrazione.Sensibilità dei protagonisti: La capacità di figure come il padre di Aldrovandi e le figlie di Pinelli di affrontare temi dolorosi con coraggio e profondità.Parliamo anche di cucina: l'erbazzone!Vuoi pagarci un caffè? Ti ringraziamo moltissimo. Stefano di solito prende un macchiato soia, mentre Ale preferisce un macchiato con latte di mucca. Tutt'e due gradiscono una spolverata di cacao.Siamo in giro sulle strade della Lombardia, se ti va di offrircelo di persona, scrivici. Se no, puoi usare questi link:- Ko-fi- Buy Me a CoffeePer contattarci:- Email: doremind.music@gmail.com- Sito Web- Instagram Doremind Music- Instagram Walkadelici
Oggi a Cult: Danilo De Biasio sul podcast "Milano: memoria e futuro dei diritti a cura della Fondazione Diritti Umani; Tiziana Ricci e Silvia Mazzucchelli sul nuovo calendario di Radio Popolare dedicato alle foto di Giulia Niccolai; Marco Dell'Acqua sul suo libro "Milano in tutti i sensi" (Laurana); Audrey ANPI per un appuntamento musicale in memoria di Pino Pinelli; la rubrica di fumetti di Antonio Serra...
A Milano, in Piazza Fontana, il 12 dicembre del 1969 una bomba è esplosa all'interno della sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura, facendo diciassette vittime e ottantotto feriti. Sono passati 55 anni, di cui trentasei di indagini, con sette processi e nessuna condanna definitiva per strage: i responsabili, che facevano parte del gruppo eversivo di estrema destra “Ordine Nuovo” attivo in quegli anni in Italia, sono stati individuati ma non condannati, tra depistaggi, silenzi e complicità.All'indomani della strage a essere imboccata è la pista anarchica, viene fermato il ferroviere Giuseppe, detto Pino, Pinelli che il 15 dicembre del 1969 precipita, in circostanze mai chiarite dalla magistratura, dalla finestra del quarto piano della Questura di Milano. Un'altra vittima innocente di Piazza Fontana.Quel 12 dicembre del 1969, le vittime e le famiglie, il difficile cammino verso una verità visibile ma irraggiungibile in via giudiziaria, con le testimonianze del giornalista Corrado Stajano, uno dei primi ad entrare nella Banca Nazionale dell'Agricoltura dopo lo scoppio della bomba, Fortunato Zinni, ex impiegato della banca miracolosamente sopravvissuto, Paolo Silva, che nella strage ha perso suo padre Carlo Silva, Claudia Pinelli, figlia di Pino Pinelli, e Guido Salvini, magistrato ora in pensione, che negli anni Novanta ha riaperto le indagini cercando fino in fondo la giustizia sulla strage di Piazza Fontana.
Addio a Licia, moglie di Pino Pinelli, l'anarchico morto innocente nei giorni di piazza Fontana. Licia Pinelli, moglie di Pino Pinelli, è partita per il suo ultimo viaggio. La schiena dritta, la dignità, la forza di chi aveva certamente ragione. È stata una vita in salita quella di Licia. Lei contro gli apparati dello Stato, lei contro le menzogne, lei, e poi Claudia e Silvia , poi migliaia di persone, un'intera città, Milano, un Paese pronto a chiedere verità e giustizia sulla morte dell'anarchico Pinelli, volato giù innocente dalla finestra del quarto piano della Questura di Milano, la notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969, mentre erano in corso le inchieste sulla strage della Banca Nazionale dell'Agricoltura di piazza Fontana, le cui responsabilità sono da attribuire a Ordine Nuovo, alla destra eversiva. Licia chiedeva una verità sulla morte di suo marito Pino. Licia non voleva che emergesse una verità qualsiasi. L'unica verità è quella di un uomo che venne chiamato dal commissario Luigi Calabresi per un interrogatorio di routine. Pinelli non era formalmente indagato per l'attentato. In quelle ore era stato arrestato l'anarchico Pietro Valpreda. Si seppe in tempi più recenti che, nei locali della Questura, giunsero da Roma tredici funzionari zelanti dell'Ufficio Affari Riservati del Viminale, guidati da Federico Umberto D'Amato e Silvano Russomanno che diressero nei fatti i gravissimi depistaggi degli apparati sull'eccidio. Sta di fatto che Pino Pinelli entrò vivo nella Questura di Milano il 15 dicembre, e ne uscì morto il 16 dicembre 1969, fatto volare dal quarto piano dell'edificio, innocente, estraneo alla bomba di piazza Fontana e a tutte le altre bombe collocate a Milano e Roma. Buon viaggio cara Licia. Le tue figlie Claudia e Silvia proseguiranno a mantenere viva la memoria. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Addio a Licia, moglie di Pino Pinelli, l'anarchico morto innocente nei giorni di piazza Fontana. Licia Pinelli, moglie di Pino Pinelli, è partita per il suo ultimo viaggio. La schiena dritta, la dignità, la forza di chi aveva certamente ragione. È stata una vita in salita quella di Licia. Lei contro gli apparati dello Stato, lei contro le menzogne, lei, e poi Claudia e Silvia , poi migliaia di persone, un'intera città, Milano, un Paese pronto a chiedere verità e giustizia sulla morte dell'anarchico Pinelli, volato giù innocente dalla finestra del quarto piano della Questura di Milano, la notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969, mentre erano in corso le inchieste sulla strage della Banca Nazionale dell'Agricoltura di piazza Fontana, le cui responsabilità sono da attribuire a Ordine Nuovo, alla destra eversiva. Licia chiedeva una verità sulla morte di suo marito Pino. Licia non voleva che emergesse una verità qualsiasi. L'unica verità è quella di un uomo che venne chiamato dal commissario Luigi Calabresi per un interrogatorio di routine. Pinelli non era formalmente indagato per l'attentato. In quelle ore era stato arrestato l'anarchico Pietro Valpreda. Si seppe in tempi più recenti che, nei locali della Questura, giunsero da Roma tredici funzionari zelanti dell'Ufficio Affari Riservati del Viminale, guidati da Federico Umberto D'Amato e Silvano Russomanno che diressero nei fatti i gravissimi depistaggi degli apparati sull'eccidio. Sta di fatto che Pino Pinelli entrò vivo nella Questura di Milano il 15 dicembre, e ne uscì morto il 16 dicembre 1969, fatto volare dal quarto piano dell'edificio, innocente, estraneo alla bomba di piazza Fontana e a tutte le altre bombe collocate a Milano e Roma. Buon viaggio cara Licia. Le tue figlie Claudia e Silvia proseguiranno a mantenere viva la memoria. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
(60 - 251) Dove si cerca di scoprire, ammesso che esista, il collegamento fra neve e smog. E alla fin fine non si riesce a scoprirlo poi tanto. Per la rubrica della Presidenza ospitiamo il prof. Domenico Ciccone, Dirigente scolastico dell'Istituto Statale di Istruzione Superiore "Montalcini - Ferraris" di Saviano (NA). Nella terza parte è con noi “Babbo bastardo” o “Babbo letale” come preferisce essere chiamato, con la bellezza di un Babbo Natale speciale spesso un po' sopra le righe. In chiusura ricordiamo Pino Pinelli morto il 15 dicembre 1969 collegandoci con la figlia Claudia in piazza Fontana.
Pino Pinelli è morto il 15 dicembre del 1969 precipitando dalla finestra della Questura di Milano e la verità non è stata mai accertata in sede giudiziaria. E tanti, troppi anni, ci sono voluti prima che le istituzioni restituissero la dignità a un uomo innocente, sottraendolo all’oblio. Nella seconda puntata dedicata alla sua storia, Sabrina Pisu ne parla con Claudia Pinelli, una delle sue due figlie, il professore Carlo Smuraglia, avvocato di parte civile, il giornalista Corrado Stajano, che è stato tra i primi, insieme a Camilla Cederna, ad accorrere in Questura quando si diffuse la notizia della sua morte, e l’avvocato penalista Gabriele Fuga. Ospite anche il grande attore Massimo Popolizio che legge la poesia incisa sulla tomba di Pino Pinelli, tratta dal suo libro più amato «L'Antologia di Spoon River» del poeta americano Edgar Lee Masters.
Il 15 dicembre del 1969 il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli precipitò, in circostanze mai chiarite dalla magistratura, dalla finestra del quarto piano della Questura di Milano, nel corso di un interrogatorio costellato di accuse false per la strage di Piazza Fontana. «Non è stato un suicidio né un omicidio, è morto per un malore»: concluse nel 1975 il giudice Gerardo D’Ambrosio. Pino Pinelli, diciottesima vittima della prima strage nera, è rimasto senza verità e giustizia. Il caso viene raccontato da Sabrina Pisu in due puntate: in questa prima ci sono le testimonianze di Arianna Ruota, la giovane nipote di Pinelli (esclusiva), Claudia Pinelli, una delle due figlie di Pinelli e il professor Carlo Smuraglia, avvocato di parte civile.
Prima parte: voto sul Mes e liti sul Recovery Fund. Con Davide Faraone capogruppo di Italia Viva al Senato e Daniela Preziosi giornalista di Domani. - Seconda parte: la ricandidatura di Sala, intervista a Jacopo Tondelli direttore de Gli Stati Generali - Terza parte: la ricandidatura di Sala, quali alleanze? Con Elena Comelli di Sinistra X Milano e Gianluca Corrado del Movimento 5 Stelle. - Verso l'anniversario della strage di piazza Fontana: Saverio Ferrari direttore dell'osservatorio democratico sulle nuove destre ci racconta l'iniziativa alle lapidi per Pino Pinelli e ci ricorda la vicenda di Saverio Saltarelli, ucciso dalla polizia il 12 dicembre 1970
Prima parte: voto sul Mes e liti sul Recovery Fund. Con Davide Faraone capogruppo di Italia Viva al Senato e Daniela Preziosi giornalista di Domani. - Seconda parte: la ricandidatura di Sala, intervista a Jacopo Tondelli direttore de Gli Stati Generali - Terza parte: la ricandidatura di Sala, quali alleanze? Con Elena Comelli di Sinistra X Milano e Gianluca Corrado del Movimento 5 Stelle. - Verso l'anniversario della strage di piazza Fontana: Saverio Ferrari direttore dell'osservatorio democratico sulle nuove destre ci racconta l'iniziativa alle lapidi per Pino Pinelli e ci ricorda la vicenda di Saverio Saltarelli, ucciso dalla polizia il 12 dicembre 1970
All'Auditorium Demetrio Stratos. Con Enrico Deaglio e Massimo Pisa. A cura di Lorenza Ghidini.
All'Auditorium Demetrio Stratos. Con Enrico Deaglio e Massimo Pisa. A cura di Lorenza Ghidini.
oggi parliamo del opera I FUNERALI di Enrico Bay dedicata a l'anarchico Pino Pinelli che si troverà a palazzo citterio. Caso Siri ne parliamo con francesca brunati Giornalista giudiziara dell'Ansa. (prima parte)
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1) Pino Pinelli: pittura oltre il limite 2) Antologica di Agostino Bonalumi 3) L'oro dei Faraoni 2500 anni di oreficeria nell'Antico Egitto 4) Impressionismo e Avanguardie dal Philadelphia Museum of Art.
1) Pino Pinelli: pittura oltre il limite 2) Antologica di Agostino Bonalumi 3) L'oro dei Faraoni 2500 anni di oreficeria nell'Antico Egitto 4) Impressionismo e Avanguardie dal Philadelphia Museum of Art.
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1) Milano: prime domeniche del mese gratuite nei musei con le opinioni di direttori di musei e dell'assessore alla Cultura di Milano Filippo del Corno. 2)Atene: il Museo Archeologico festeggia con una grande mostra i suoi 150 anni. 3)Sempre ad Atene: una mostra fotografica che racconta la Grecia prima dell'avanzare del turismo di massa. 4) PINO PINELLI e la sua pittura analitica raccontato da Francesco Tedeschi.
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