Podcasts about corno

  • 208PODCASTS
  • 433EPISODES
  • 35mAVG DURATION
  • 1WEEKLY EPISODE
  • Jun 12, 2025LATEST
corno

POPULARITY

20172018201920202021202220232024


Best podcasts about corno

Latest podcast episodes about corno

News dal pianeta Terra
In Calabria, psicologo di base alle medie e superiori

News dal pianeta Terra

Play Episode Listen Later Jun 12, 2025 9:33


La Calabria è una delle prime regioni a attuare un servizio di psicologo gratuito in tutte le scuole medie e superiori della regione per favorire la consulenza e il supporto psicologico a ragazze e ragazzi. Gli Stati Uniti crollano nell'indice di democrazia percepita a livello mondiale, anche sotto la Cina. E cambiano perfino nome alle navi della Marina intitolate agli attivisti del movimento LGBTQ+. Tagliare il corno ai rinoceronti funziona come deterrente per evitarne il bracconaggio e l'uccisione: è l'amara scoperta validata da uno studio di Science condotto in Sudafrica. Gianumberto Accinelli, entomologo, ci racconta dei ladri di nettare che si spostano da un fiore all'altro, rubando cibo ma senza aiutare le piante a diffondere i semi. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it.   Rassegna stampa: La Calabria è la prima regione a istituire lo psicologo nelle scuole, Simone Santi 

Perfect Guru
Die Entdeckung der Selbstwertschätzung

Perfect Guru

Play Episode Listen Later Jun 8, 2025 31:26


Was tust du, wenn dein Herz zu ist – wenn du morgens aufwachst und einfach keine Kraft spürst?In dieser Folge spricht Corno über eine oft vergessene Praxis: Selbstwertschätzung. Keine Selbstoptimierung, kein Zwang, kein „Reiß dich zusammen“ – sondern echtes Zuhören.✨ Du erfährst:– Warum echte Motivation nur aus dem Herzen kommt– Wie du Selbstwertschätzung als tägliche „Medizin“ einsetzen kannst– Was „Teilzeitlangsamkeit“ bedeutet und wie sie dich mit deiner Energie verbindet– Wie du ohne spirituelle Dogmen eine leuchtende Ausstrahlung entwickelst

Laser
“Sulla rotta dell'Est: viaggio tra i migranti del Corno d'Africa” 

Laser

Play Episode Listen Later May 30, 2025 23:07


Ogni anno migliaia di giovani etiopi, somali ed eritrei affrontano la “Eastern Migration Route”, una delle rotte migratorie più battute e meno raccontate del mondo. Dal cuore dell'Etiopia fino alle coste del Golfo di Aden, passando per Somaliland e Puntland, inseguono il miraggio dell'Arabia Saudita, meta finale di un viaggio pieno di sofferenze, inganni e pericoli.Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione, IOM, almeno 96.670 persone sono passate dal Corno d'Africa allo Yemen nel corso del 2023, circa un terzo in più rispetto al 2022. Circa il 95% di questi migranti proveniva dall'Etiopia.In questo reportage realizzato sul campo, ascoltiamo le voci dei migranti, dei familiari rimasti a casa, degli attivisti e degli operatori umanitari. Cerchiamo di capire quali sono le ragioni che spingono tutti questi giovani a partire e come i trafficanti sfruttano il fenomeno. Un viaggio segnato da illusioni, sofferenze, abusi e dalle celle sovraffollate delle prigioni saudite dove molti finiscono per poi essere rimpatriati.

Uacanda
Kabila a Goma: il ritorno che divide la Rd Congo

Uacanda

Play Episode Listen Later May 29, 2025 14:52


L'ex presidente riappare tra i ribelli dell'M23. Complotto secessionista, manovra ruandese o mossa disperata? Le conseguenze per la RDC e per l'equilibrio della regione dei Grandi Laghi analizzate da Giusy BaioniMeloni-Ahmed: diplomazia in bilico tra il Piano Mattei e le tensioni del Corno d'Africa. Il punto di Mario GiroLeone XIV: un papa in missione – La bussola di Nigrizia, raccontata dal direttore Giuseppe Cavallini

Non spegnere la luce
Il mistero dietro la morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin - Sapevano troppo?

Non spegnere la luce

Play Episode Listen Later May 28, 2025 83:41


Mogadiscio, 20 marzo 1994 – Ilaria Alpi, giornalista del TG3, e il suo operatore Miran Hrovatin sono in Somalia per documentare gli effetti della guerra civile e indagare su traffici pericolosi che collegano l'Italia al Corno d'Africa. Le loro ultime ore sono frenetiche: incontri con fonti locali, riprese in aree di conflitto e interviste scomode a personaggi legati a traffici di armi e rifiuti tossici. Quel giorno, dopo una visita al porto di Bosaso, la loro jeep si muove tra le strade caotiche di Mogadiscio, ma viene improvvisamente bloccata da un gruppo armato. Si parla di un possibile tentativo di rapimento andato storto, di una manovra disperata per sfuggire agli assalitori e di un conflitto a fuoco che lascia poche tracce ma molti interrogativi. Ma cosa avevano scoperto Ilaria e Miran in quei giorni concitati? Quali segreti avevano portato alla luce e, soprattutto, chi voleva che quei segreti rimanessero sepolti per sempre? Proviamo a scoprirlo insieme a Francesco Paolo Esposito: professore di criminologia forense, perito legale, ma anche podcaster. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast

Rádio Comercial - Momentos da Manhã

Restaurantes, unicórnios, eurovisão e resmas de papel nas ventas.

AI CONFINI - di Massimo Polidoro
Alla ricerca dell'unicorno

AI CONFINI - di Massimo Polidoro

Play Episode Listen Later May 8, 2025 28:54


Tra gli animali fantastici, quello che più colpisce la fantasia degli adulti e ancora di più dei bambini è senz'altro l'unicorno, il mitico cavallo bianco con un singolo corno spiralato sulla fronte. Nelle leggende occidentali, è simbolo di purezza, grazia e poteri magici. Ma è esistito davvero? E se non è esistito, è possibile almeno trovare l'animale che lo ha ispirato?Una produzione Think about Science: thinkaboutscience.comCon: Massimo Polidoro e Giulio Niccolò Carlone; Video editing: Elena Mascolo, Fotografia: Claudio Sforza; Musiche: Marco Forni; Logo e animazioni: Zampediverse; Social - Comunicazione: Giacomo Vallarino - Grafiche: Roberta Baria; Distribuzione audio: Enrico Zabeo; Titoli: Jean SevillaLEGGI la mia graphic novel: "Figli delle stelle" (con Riccardo La Bella, per Feltrinelli Comics): https://amzn.to/47YYN3KLEGGI: "Sherlock Holmes e l'arte del ragionamento" (Feltrinelli), il mio ultimo libro: https://amzn.to/3UuEwxSLEGGI: "La meraviglia del tutto" l'ultimo libro di Piero Angela che abbiamo scritto insieme: https://amzn.to/3uBTojAIscriviti alla mia NEWSLETTER: L' "AVVISO AI NAVIGANTI": https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantiAderisci alla pagina PATREON, sostieni i miei progetti e accedi a tanti contenuti esclusivi:   /massimopolidoroScopri i miei Corsi online: "L'arte di Ragionare", "Psicologia dell'insolito", "L'arte di parlare in pubblico" e "l'Arte del Mentalismo": https://www.massimopolidorostudio.comPER APPROFONDIRELe musiche sono di Marco Forni e si possono ascoltare qui: https://hyperfollow.com/marcoforniLEGGI i miei libri: "Sherlock Holmes e l'arte del ragionamento": https://amzn.to/3UuEwxS"La meraviglia del tutto" con Piero Angela: https://amzn.to/3uBTojA"La scienza dell'incredibile. Come si formano credenze e convinzioni e perché le peggiori non muoiono mai": https://amzn.to/3Z9GG4W"Geniale. 13 lezioni che ho ricevuto da un mago leggendario sull'arte di vivere e pensare": https://amzn.to/3qTQmCC"Il mondo sottosopra": https://amzn.to/2WTrG0Z"Pensa come uno scienziato": https://amzn.to/3mT3gOiL' "Atlante dei luoghi misteriosi dell'antichità": https://amzn.to/2JvmQ33"La libreria dei misteri": https://amzn.to/3bHBU7E"Grandi misteri della storia": https://amzn.to/2U5hcHe"Leonardo. Genio ribelle": https://amzn.to/3lmDthJE qui l'elenco completo dei miei libri disponibili: https://amzn.to/44feDp4Non perdere i prossimi video, iscriviti al mio canale: https://goo.gl/Xkzh8ARESTIAMO IN CONTATTO:Ricevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantie partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Patreon: massimopolidoroCorsi: massimopolidorostudio.comInstagram: @massimopolidoroPagina FB: Official.Massimo.Polidoro X: @massimopolidoro  Sito: http://www.massimopolidoro.comQuesta descrizione contiene link affiliati, il che significa che in caso di acquisto di qualcuno dei libri segnalati riceverò una piccola commissione (che a te non costerà nulla): un piccolo contributo per sostenere il canale e la realizzazione di questi video. Grazie per il sostegno!

Perfect Guru
FRUST! Warum du ALLE GEFÜHLE zulassen solltest!

Perfect Guru

Play Episode Listen Later May 4, 2025 30:28


Viele denken, ein Meister ist immer im Gleichgewicht – ruhig, gelassen, erleuchtet. Aber das ist tote Erleuchtung!

Modem
Sudan, guerra dimenticata

Modem

Play Episode Listen Later Apr 28, 2025 30:18


Compare raramente sulle prime pagine dei giornali, nelle edizioni dei radio o telegiornali. Nelle ultime settimane i media che ne hanno parlato lo hanno fatto soprattutto per ricordare un triste anniversario: sono due anni che in Sudan è scoppiata – o riscoppiata – la guerra civile che ha portato a quella che oggi è la più grande crisi umanitaria al mondo.Un conflitto poco mediatizzato, lontano da noi e – denuncia chi sul posto cerca di aiutare la popolazione civile, vittima di aggressioni e violenze - ormai dimenticato, ignorato. Eppure stiamo parlando di oltre 13 milioni di sfollati – più della metà sono bambini - e quasi 25 milioni di persone a rischio fame.Purtroppo non s'intravvede, nell'immediato futuro, nessuna soluzione negoziale all'orizzonte. Perché, e quali sono le dinamiche interne ed esterne (a livello geopolitico) che muovono questo conflitto saranno tema a Modem.Ne discuteremo con tre ospitiIrene Panozzo, analista politica esperta di Sudan, già rappresentante speciale UE per il Corno d'Africa Vittorio Oppizzi, responsabile programmi MSF in SudanEmiliano Bos, appena rientrato dalla regione

Nessun luogo è lontano
Sudan 2 anni di guerra e la trappola dei lunghi conflitti

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025


A due anni dall’inizio della guerra, il Sudan è al centro della più grave crisi umanitaria al mondo. La sua posizione strategica, tra Corno d’Africa, Sahel e Medio Oriente, è causa del coinvolgimento di almeno dieci attori esterni. Ne parliamo con Laura Ena, coordinatrice medica dell’ospedale pediatrico di Emergency a Nyala, e Sara De Simone, ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca dell’Università di Trento.Se in politica estera Donald Trump fatica a raggiungere risultati, sul fronte interno sta concretizzando alcuni dei propositi dichiarati in campagna elettorale, come una maggiore stretta agli ingressi nel Paese e il taglio delle spese pubbliche. Ma a che prezzo? Ne parliamo con Nadia Urbinati, docente di Teoria politica alla Colombia University.

Convidado
Reconquista de Cartum é "passo determinante para o controlo estratégico da região"

Convidado

Play Episode Listen Later Mar 31, 2025 11:52


O líder sudanês das Forças de Apoio Rápido (RSF), Mohamed Hamdane Daglo, admitiu este domingo, 30 de Março, ter perdido o controlo da capital, Cartum, reconquistada pelo exército, garantindo que as tropas vão agir com "maior determinação" e rejeitando qualquer possibilidade de negociação. Segundo Ana Cascão, a investigadora especializada em geopolítica no Corno de África e no Médio Oriente, a reconquista de Cartum - "uma área crucial, que liga o oeste e o leste do país- foi um passo determinante para o controlo estratégico da região". RFI: Que impacto é que a reconquista de Cartum pelo exército sudanês pode ter na configuração do poder no Sudão e pode levar a uma solução política ou prolongar o conflito?Ana Cascão: Talvez começássemos pelo início da guerra, que foi há cerca de dois anos, em Abril de 2023. Esta é uma guerra atípica ou o início de uma guerra atípica no sentido em que começou na capital. Isto não é normal, diremos, começa na periferia e depois a capital sendo tomada pode ser considerada uma vitória. Neste caso, a guerra começou em Cartum, o que foi muito problemático porque as pessoas foram saindo, fugindo para outros países e para outras regiões do Sudão. E, portanto, podemos imaginar o impacto que isto teve ao longo da guerra, as Rapid Support Forces, ou seja, os paramilitares, foram ocupando vários locais na capital. Alguns são muito estratégicos e gostava de relembrar que, em Cartum, os bairros se juntam e depois continuam a ser unidos e, portanto, há muitas pontes, o que significa que ninguém consegue controlar toda a capital, mas partes da capital. O exército sudanês, chamado SAF -Sudanese Armed Forces-, foi sempre avançando para oeste, mais para perto do Mar Vermelho, sob controlo da capital podíamos considerar que estava a ganhar a guerra.Esta volta do exército sudanês à capital é, acima de tudo, simbólica no sentido de recuperar território que é importante para retomar o palácio presidencial, o Banco Central, que estão destruídos, mas é poder simbólico e também as pontes que ligam as três partes de Cartum. É a principal ou a mais importante foi exactamente porque recuperaram uma parte da cidade que é muito importante para ligar os dois lados, oeste e leste, do país.Pergunto-lhe se o facto de as forças rápidas terem sido expulsas pode afectar a dinâmica entre as diferentes facções militares?Não estamos a falar de uma força militar que não é organizada como um exército regular, como é o exército sudanês e outros na região. Estamos a falar de paramilitares que têm uma estrutura não hierárquica. Obviamente que há líderes militares, mas que funcionam por diversos grupos. Eles não vão desaparecer. Há uma força muito rápida, altamente armada e sofisticada. Não têm Força Aérea, que é a única desvantagem, diremos, mas têm muito poder de se movimentar pelo país. Segundo eles, estão a posicionar-se noutras regiões que também são muito importantes. E onde estão a haver grandes batalhas porque, normalmente, lá está o poder simbólico de conquistar Cartum, muito provavelmente, o exército está a perder noutras regiões estratégicas e, portanto, isto não é o fim da guerra. Pode ser o começo de uma guerra com contornos completamente diferentes.O que é que muda, qual é a novidade desta vez?A novidade desta vez porque temos que perguntar então por que foi possível agora, passados dois anos, e não antes. Porque os atores externos são extremamente importantes aqui e eu gostava de fazer aqui a ressalva que o Sudão é um país extremamente importante por diversas razões. Na região não só pela sua localização, tem vários vizinhos, mas também pelo Mar Vermelho, bem como com o Médio Oriente. É muito importante porque tem petróleo, que está no sul do Sudão. Mas, seja como for, é transportado através do Sudão. Tem muito ouro, por isso também há interesse. E tem uma costa no Mar Vermelho, do outro lado do Iémen, do outro lado da Arábia Saudita, que é muito importante em termos militares, além das rotas comerciais. E, portanto, é óbvio e acho que ninguém descarta que as forças rápidas foram apoiadas pelos Emirados, que têm um grande poder no Sudão desde sempre, mas que aqui, ainda mais em termos de apoio militar e logístico. E o governo do Sudão foi sempre apoiado pelo Egipto. O Egipto, que era um país seguro, e as Forças Armadas foram sendo treinadas pelo Egipto. E também temos aqui um actor que é a Rússia, que apoiava as forças, porque é aí que está o ouro, nas regiões controladas pelas forças paramilitares, mas que ao mesmo tempo está interessado no Porto, que é controlado pelo exército sudanês. Portanto, neste caso, a Rússia vai apoiando uma facção ou outra. E uma novidade é Irão que tem um grande interesse no Mar Vermelho pelo que está a acontecer: O genocídio em Gaza, os ataques do Iémen no Mar Vermelho e, portanto, há aqui uma jogada no Mar Vermelho entre as várias forças da região, os Estados Unidos também. Um Sudão seguro também é muito importante para o Egipto, por causa do Canal de Suez, e ter capacidade militar no caso do Iémen e dos houthisnão poderem atacar há o Sudão do outro lado. Portanto, há aqui todo um refazer de estratégia em que o exército sudanês está a beneficiar e por isso é que isto foi possível agora e não antes. Não é só pela capacidade militar que aumentou, mas também psicologicamente e moralmente ser apoiado por grandes poderes.Outra notícia tem que ver com a detenção de Riek Machar no Sudão do Sul. Esta detenção pode, a seu ver, desencadear um novo conflito armado? Está em causa um acordo de paz que agora deixou de ser respeitado?É outro problema grande na região. Isto só para dar um contexto histórico; o Sul do Sudão tornou-se independente do Sudão em 2011 e herdou bastantes problemas, não é? Portanto, houve uma guerra civil entre o Sudão e o Sul do Sudão durante várias décadas, com várias razões por trás, mas uma delas tinha a ver também com o facto de o Sul do Sudão ter muito petróleo. Isto é sempre uma coincidência com os recursos estratégicos. E quando o Sul do Sudão se tornou independente, o risco de haver uma guerra civil entre os vários actores era grande. Na altura, havia um líder que era o John Garang, o líder da independência do Sul do Sudão, que morreu tragicamente num acidente de avião, o que deu jeito ao Riek Machar e Salva Kiir que já eram pessoas muito importantes no sistema e que pertencem a etnias diferentes. E houve uma luta de poder já nessa altura. Podemos dizer que a guerra civil propriamente dita entre facções dentro do Sul do Sudão aconteceu pouco depois da independência e era sempre uma questão de como partilhar o poder entre estas duas forças. Há aqui dois níveis, que são os poderes, os movimentos e depois as personalidades das pessoas. Salva Kiir tendo-se tornado o presidente e Riek Machar mais tarde tornando-se o vice-presidente. E é isto agora que está em causa: a partilha de poder com o Presidente Salva Kiir, provavelmente não interessado que as forças aliadas ao Riek Machar tenham posições de poder muito, muito grandes.Esta detenção também não é nova. Já aconteceu mais vezes Riek Machar estaar nos países vizinhos. Mas há sempre uma possibilidade de um acordo, que é a divisão do poder político. É provável que a guerra civil, que nunca propriamente acabou, ainda que houvesse um acordo de paz, se torne muito mais frágil do que era anteriormente. E é um país muito complicado. O Sudão também é complicado, mas o Sul do Sudão, geograficamente, não há acesso a muitas das áreas, não é? Quer dizer, a maior parte da população vive ao longo do Nilo. O poder vai sendo partilhado pelas várias etnias que vivem aqui. Mais uma vez, tal como no Sudão, há aqui o envolvimento de outros poderes, neste caso, mais poderes regionais, como o Uganda, a Etiópia e o próprio Sudão também. Isto nos últimos anos. Já houve os ex-vizinhos que combatiam e queriam ajudar como mediadores nos conflitos dos outros, o que é bastante irónico.Quer o Sul do Sudão, quer o Sudão, estão a enfrentar das maiores crises humanitárias que observamos nas últimas décadas, em particular o Sudão, porque não há qualquer acesso a grande parte do território sudanês e no Sul do Sudão também, com o problema adicional de que muitos sudaneses do norte ultrapassaram a fronteira para o Sul do Sudão. E os RSF estão a ter reforços de recursos humanos para combater no Sul do Sudão. Não é por acaso que estas duas coisas estão a acontecer ao mesmo tempo. Poderá haver aqui uma reconfiguração desta região.De que forma é que a comunidade internacional, em particular a União Africana, as Nações Unidas, podem actuar para tentar mitigar a crise humanitária e impedir uma escalada ainda maior dos conflitos na região?É bastante limitada. Nós conseguimos ver e basta olhar para os últimos dez anos, para não ir mais para trás. A União Africana não tem poder para resolver muitos conflitos, ainda que tenha algumas missões ou mediadores para os vários conflitos, chamemos-lhe no Corno de África, mas sabemos que há sempre interesses dentro da própria União Africana e isso acaba por impedir a acção daquela que seria a organização que devia estar exactamente envolvida nestes conflitos, visto todos os países fazem parte dela, mas não têm poder para isso.As Nações Unidas, sabemos que há vários outros conflitos mais importantes, salvo seja, a acontecer no mundo, que tiram a atenção a estes conflitos, em particular o Sudão. As Nações Unidas, neste momento, nem estão a conseguir fazer a distribuição da ajuda básica. Portanto, imaginemos uns quantos passos à frente ou uns quantos passos acima, a achar que se poderia ter um processo de paz. Em particular no Sudão, as partes não se querem sentar - seja lá quem for o mediador.As Nações Unidas têm um poder simbólico de chamar a atenção e levar resoluções ou o Conselho de Segurança. Em qualquer dos casos, cada vez mais os países do Golfo, e eu estou a falar dos Emirados Árabes Unidos e da Arábia Saudita, que têm interesses vastos nestas regiões por várias razões geopolíticas e geo-económicas, provavelmente estão na linha da frente para serem os mediadores, com grandes trocas, obviamente financeiras.A nova moda das relações internacionais é o transacional, a transacção de favores. Mas, no caso do Sul do Sudão, isto não é novo. Os actores não são novos, conhecem-se, imagino que haverá algum tipo de solução interna com a ajuda de alguns mediadores da região, como, por exemplo, o Uganda. No sul do Sudão não me parece que haja, se conquistaram Cartum ou outras regiões, que haja interesse da parte das Rapid Support Forces ou mesmo do exército sudanês para começarem negociações no curto prazo, pelo menos. E até porque a ajuda humanitária é a prioridade número um, é a prioridade número um, independentemente de onde estão as batalhas a decorrer e a região, claro mais problemático é o Darfur. Isto é um grande problema em qualquer negociação futura; se o Darfur poderá vir a ser um novo país, tal como aconteceu com o Sul do Sudão ter independência do Sudão, algumas forças poderão pedir a independência do Darfur, que é uma região muito rica em todos os recursos e por isso é que há tantas batalhas no Darfur e não parece que o exército sudanês alguma vez tenha capacidade de vir a conquistar essa região.

Semana em África
Angola retira-se da mediação do conflito no leste da RDC, mas mantém negociações

Semana em África

Play Episode Listen Later Mar 28, 2025 8:23


Os Presidentes de Angola e da República Democrática do Congo reafirmaram boas relações e garantiram manter consultas sobre a crise no leste da RDC, apesar de Angola ter deixado a mediação do conflito no leste do país. Em Moçambique, o Presidente Daniel Chapo reuniu-se com o antigo candidato presidencial, Venâncio Mondlane, para promover a estabilidade. No Sudão, o exército retomou Cartum após quase dois anos de guerra contra as Forças de Apoio Rápido, um avanço simbólico na recuperação da capital. Os Presidentes de Angola e da República Democrática do Congo, João Lourenço e Félix Tshisekedi, estiveram esta terça-feira reunidos, em Luanda, onde reafirmaram as boas relações entre os dois países. Apesar da saída de Angola da mediação do conflito no leste da RDC, João Lourenço esclareceu que isso "não significa o distanciamento das relações diplomáticas entre os países implicados". No entanto, havia desconfiança sobre a neutralidade angolana, especialmente por parte do Ruanda e do grupo M23. Segundo o coordenador do Observatório Político e Social de Angola, Sérgio Camundongo, “havia um mal-estar, provavelmente mais do lado do Ruanda, quer do M23, com a mediação angolana”.Em Moçambique, o Presidente Daniel Chapo encontrou-se com Venâncio Mondlane para promover a estabilidade nacional. Daniel Chapo destacou que “foi um bom encontro porque vai permitir estabilizar Moçambique politicamente, socialmente e economicamente”. Entre os acordos alcançados, Venâncio Mondlane anunciou garantias de assistência médica gratuita para os feridos nos protestos pós-eleitorais, incluindo membros da polícia e da Frelimo, além de um consenso para conceder indultos a detidos. O antigo candidato presidencial reforçou que "deve acabar todo o tipo de violência contra aqueles que não estiverem de acordo connosco".Em São Tomé e Príncipe, o Orçamento Geral do Estado foi aprovado com um tecto financeiro de 265 milhões de euros. O documento prevê um crescimento do PIB em 3 ponto percentuais, redução da inflação em 7 ponto percentuais e investimentos em saúde, educação e infraestrutura.No Sudão, o exército anunciou a retomada da capital Cartum após quase dois anos de conflito contra as Forças de Apoio Rápido. A investigadora independente em assuntos de geopolítica no Corno de África e Médio Oriente, Ana Cascão, destacou que esta guerra é atípica porque “começou na capital, o que não é normal”, e que a recuperação de Cartum é “simbólica no sentido de recuperar território que é importante recuperar”. 

Perfect Guru
Heute hüh, morgen hott - steter WANDEL wirkt!

Perfect Guru

Play Episode Listen Later Mar 16, 2025 34:08


✨Perfektion? Stabilität? Oder doch stetige Veränderung? In dieser Folge von "Perfect Guru" spricht Corno über den Wandel im Leben und im Qi Gong und warum sich Methoden immer wieder ändern. Von den fünf Übungen, magischen Kristallkugeln bis hin zu chinesischen Kräutern – es geht um persönliche Entwicklung, innere Energie und die ewige Suche nach dem perfekten Zustand. Oder etwa nicht?

Uacanda
Armi senza regole

Uacanda

Play Episode Listen Later Feb 20, 2025 12:45


Il piano italiano per un export senza etica va fermato, spiega il coordinatore Rete italiana Pace e Disarmo, Francesco Vignarca. E sul fronte della sicurezza europea: "Dannoso aumentare indiscriminatamente la spesa militare ancor prima di una politica comune. Trump torna ad attaccare l'Isis in Somalia. Obiettivo, garantire sicurezza alle merci nell'Oceano Indiano. L'analisi di Luca Puddu, politologo ed esperto di Corno d'Africa all'Università di Palermo

Perfect Guru
Der Ozean der Wahrnehmung

Perfect Guru

Play Episode Listen Later Feb 16, 2025 32:53


Diese Folge von "Perfect Guru" ist wichtig für zukünftige Meister:innen, aber auch sehr spannend für alle anderen. Denn nach einer lockeren Plauderei über Ginseng, Luftfeuchtigkeit und Süchte macht Corno mit dir einen kurzen Ausflug in die Tiefen des Qi Gongs.Mehr Infos zum Weg der Kraft:https://myablefy.com/s/qigongclub/dein-weg-der-kraft Mehr Infos zu unseren Seminaren: https://myablefy.com/s/qigongclub/seminare-mit-cornoViel Freude beim Anhören!

Perfect Guru
Kennst du schon dein neues Hobby?

Perfect Guru

Play Episode Listen Later Feb 9, 2025 33:49


Langfristige Gesundheit erlangst du nur durch beständige Erneuerung. Corno stellt dir heute einen genialen Weg vor, um dein Qi Gong zu vertiefen, weiter zu wachsen und tieferliegende Probleme aufzulösen. Aber sei gewarnt: Ohne Fleiß kein Preis! Viel Freude mit der neuen Folge von "Perfect Guru"!Hier mehr Infos und alle Termine zur Energiemassage:https://myablefy.com/s/qigongclub/energiemassage-mit-corno

Perfect Guru
Egal welchen Weg du gehst: dranbleiben!

Perfect Guru

Play Episode Listen Later Feb 2, 2025 31:53


Egal, ob du Qi Gong, Yoga oder Pilates übst: um wirklich etwas zu verändern, brauchst du Geduld und Kontinuität! Nur so kannst du dauerhaft Gesundheit erlangen und ein langes glückliches Leben führen. Warum es wichtig ist, dranzubleiben und was du dafür tun könntest, erzählt dir Corno in der neuen Podcastfolge von "Perfect Guru" - wie immer locker-flockig und mit viel Humor ;-)Mehr Infos zum Weg der Kraft, kostenlos 14 testen: https://myablefy.com/s/qigongclub/dein-weg-der-kraft SEI DABEI! Unsere Qi Gong-SEMINARE 2025: 7.-9. März: Leipzig, 10./11. Mai: Bitterfeld, 15.-18. Mai: MFZ Leipzig, 14./15. Juni: Berlin, Bodhicharya, 16./17. Juni: Berlin, Bodhicharya, 21./22. Juni: München, 28./29. Juni: Innsbruck, 13./14. September: Köln, 18./19. September: Bitterfeld, 20./21. September, MFZ Leipzig, 22./23. November, Frankfurt (Main)Qi Gong mit Schwerpunkt Energiemassage:22./23. März, 3./4. Mai, 6./7. September, 29./30. November 2025Mehr Infos zu unseren Seminaren: https://myablefy.com/s/qigongclub/seminare-mit-corno

Convidado
Novas alianças em África: "Há uma nova Guerra Fria com Rússia e China"

Convidado

Play Episode Listen Later Jan 6, 2025 11:35


A Costa do Marfim anunciou a saída do contingente francês a partir desde mês de Janeiro, em resposta ao movimento crescente de novas parcerias como a Rússia e a China em África. "Podemos pensar neste cenário como uma nova Guerra Fria, mas com características económicas e geopolíticas específicas", defende o historiador, antropólogo e investigador permanente do Instituto Nacional de Estudos de Pesquisa da Guiné-Bissau, João Paulo Pinto Có. RFI:  Que leitura faz deste anúncio do Presidente Alassane Ouattara, que revelou que o contingente francês vai começar a sair do país ainda este mês de Janeiro?João Paulo Pinto Có: Esta decisão do Presidente Ouattara acompanha o anseio de um movimento muito grande e forte no continente africano, nomeadamente de uma juventude e de novas políticas, também de relações diplomáticas mais horizontais com os antigos colonizadores. Visa, portanto, reclamar a soberania do próprio país. É uma decisão que não me surpreende muito, porque Ouattara já vinha fazendo alguns discursos que apontavam para esse caminho. Não só ele, mas muitas outras lideranças africanas.Neste momento, o que se tem no continente africano são diversos actores que buscam uma relação e uma cooperação internacional para o desenvolvimento, nomeadamente com a China, a Rússia e a Turquia. Esses novos actores oferecem novos moldes de cooperação, países que não foram colonizadores no continente e, portanto, têm interesse em buscar uma nova dinâmica de colaboração. A África tenta, assim, traçar novas metas e quebrar paradigmas para alcançar uma cooperação mais clara e transparente.Há um efeito dominó nesta decisão: Depois do Chade, do Mali e do Níger, de que forma a saída das forças francesas desses países pode afectar a luta contra o jihadismo e outros grupos extremistas, sobretudo no Sahel?A presença militar francesa no continente africano sempre foi um tema controverso. Embora a França procure combater o jihadismo e o terrorismo no continente, para muitos países africanos essa presença também significava algo negativo. Muitos viam essa presença como maligna, acusando a França de, além de combater, financiar o próprio terrorismo.Por exemplo, o actual regime maliano acusou a França de ser a principal patrocinadora do jihadismo, seja através da venda de armas, seja de outras formas. Um agravante disso foi a denúncia feita pelo Mali há alguns anos, numa reunião de emergência no Conselho de Segurança das Nações Unidas, acusando a França de patrocinar operações que desestabilizam o continente africano.A presença francesa é vista nalguns países como um suporte a regimes tirânicos e ditatoriais que querem perpetuar-se no poder. Por outro lado, para outros, a França tem tido um papel que pode, em algumas circunstâncias, dissuadir líderes de violar os valores democráticos e constitucionais. No entanto, a conjuntura actual está a mudar, impulsionada por dinâmicas internacionais, como a guerra no centro da Europa e a perda de hegemonia de potências como a Rússia. Com isso, o cenário africano também está a ser reconfigurado, com novos regimes a emergirem e a França a ser pressionada a sair de certos países.Falava da Rússia, estamos perante uma transição para novas alianças com potências como a Rússia? E de que forma essas novas alianças podem ter um impacto na segurança da região?A Rússia, embora não tenha sido uma potência colonizadora no continente africano, sempre manteve relações com os países africanos, como na comercialização de armamentos. Além disso, a Rússia apoiou muitos movimentos de independência no continente.O que vemos agora é, de certa forma, uma transição de influência: de uma França para uma Rússia, ou até para uma China, que procuram estabelecer novos moldes de cooperação com os países africanos. A Rússia, por exemplo, tem uma pressão muito forte no continente africano. Muitos dos regimes actualmente no poder, como no Mali e em Burkina Faso, têm relações próximas e cordiais com a Rússia.Este é, de facto, um momento de mudanças: tanto no sentido de ruptura com a França quanto na construção de novas parcerias com actores emergentes. Além disso, essas mudanças reflectem lideranças mais jovens e dinâmicas que buscam maior independência e soberania.A Rússia entra nesses países num momento de transição política, como no caso do Níger ou do Burkina Faso. Qual é o interesse da Rússia em África? São as matérias-primas?A Rússia procura expandir a sua influência em África, especialmente perante as perdas hegemónicas que enfrenta no continente europeu e noutros países ocidentais. No entanto, além de tentar ampliar a sua influência, a Rússia também tem interesse em explorar matérias-primas e recursos naturais africanos.Além disso, as acções russas no continente também podem ser vistas como uma retaliação às potências ocidentais que a combatem no contexto da guerra na Ucrânia. Assim, o continente africano torna-se um novo palco estratégico. Podemos até pensar nesse cenário como uma nova Guerra Fria, mas com características económicas e geopolíticas específicas, sendo a África Ocidental um espaço central nesse jogo.O Djibuti e o Gabão continuam a ter bases militares francesas. O Djibuti, em particular, parece ser um caso à parte, já que não prevê, pelo menos para já, cortar relações com a França.O Djibuti, no Corno de África, não tem interesse em cortar relações com a França. A França desempenha um papel estratégico para a manutenção do actual governo, além de actuar no combate à pirataria e a crimes no Oceano Índico.Portanto, o interesse da França em manter a sua base militar no Djibuti é evidente. Isso permite que o país continue a operar na região do Índico e a desempenhar um papel activo na luta contra o terrorismo e outras ameaças.Como é que aFrança prevê redefinir a sua presença e influência no continente africano? Penso, por exemplo, na Guiné-Bissau. Pergunto-lhe, até onde pode ir o reforço de cooperação entre a Guiné-Bissau e a França, uma relação muito valorizada por Emmanuel Macron e Umaro Sissoco Embaló?As relações entre a França e a Guiné-Bissau foram marcadas por altos e baixos, especialmente após o conflito político-militar de 1998. Na época, a França apoiou o regime de Nino Vieira, sem o consentimento da Assembleia Nacional Popular, o que arranhou seriamente as relações bilaterais.No entanto, essas feridas têm sido saradas, especialmente com a aproximação entre Macron e Embaló. As recentes visitas de ambos os líderes mostram uma tentativa de reestruturar essa parceria.Ainda assim, é importante lembrar o histórico conturbado das relações entre a França e muitos países africanos. Os jovens e os líderes africanos estão cada vez mais politizados e conscientes dos valores do pan-africanismo, estão a exigir uma nova dinâmica diplomática. A França, por sua vez, precisa rever as suas políticas e enfrentar o desafio de se adaptar a essa nova realidade, que inclui a procura por relações mais justas e transparentes.

Convidado
2024, o ano em que Moçambique votou, desceu à rua e protestou

Convidado

Play Episode Listen Later Dec 23, 2024 56:50


Entramos na fase final de 2024 e, como todos os anos, tentamos esboçar um balanço dos últimos meses que passaram em África. Neste sentido, falamos com diversos estudiosos, nomeadamente o escritor e analista cabo-verdiano António Ludgero Correia, o professor de Relações Internacionais angolano Osvaldo Mboco, o analista moçambicano Justino Quina, o jornalista guineense Diamantino Lopes, o sociólogo são-tomense Olívio Diogo e o especialista português do Corno de África, Manuel João Ramos. Neste balanço do ano, não podíamos deixar de dar destaque a Moçambique cuja actualidade tem sido trágica com a recente passagem do ciclone Chido no norte do país, provocando numerosos mortos e afectando muitos milhares de pessoas.A nível político, estas últimas semanas foram também intensas em Moçambique, depois das eleições gerais de 9 de Outubro, com a CNE a declarar a Frelimo no poder vencedora com mais de 70% dos votos.Resultados rejeitados pela oposição, em particular pelo partido extraparlamentar 'Podemos' e o seu candidato presidencial Venâncio Mondlane que apelou regularmente a manifestações e bloqueios por todo o país.A repressão desses movimentos resultou em mais de 130 mortos, de acordo com a sociedade civil, o que abriu uma ferida profunda no seio da população. Para o cientista político Justino Quina, houve um extremar de posições de parte a parte. Só que "o país não tem condições de viver períodos de instabilidade cíclica", adverte o estudioso.Este foi também um ano de dor no Sudão, onde pelo segundo ano consecutivo, o exército do general Abdel Fattah al-Burhane se opôs aos paramilitares das Forças de Apoio Rápido do general Hamdane Daglo, com um balanço que ascende a várias dezenas de milhares de mortos, 12 milhões de deslocados e a "maior crise humanitária do mundo", segundo a ONU. Uma situação que infelizmente não tem fim à vista, de acordo com Manuel João Ramos, especialista do Corno de África ligado ao Instituto Universitário de Lisboa, para quem este "é o problema mais grave em todo o mundo, mas aquele é mais esquecido".A zona do Sahel também continuou em ebulição em 2024, nomeadamente com o Níger, o Mali e o Burkina Faso a anunciarem no começo do ano a sua decisão de sair da CEDEAO. Esta decisão foi confirmada em meados deste mês na última cimeira da Comunidade Económica do Estados da África do Oeste, com os dirigentes da organização a dizerem que esta saída será definitiva dentro de seis meses. Para o jornalista e analista guineense Diamantino Lopes, "factores políticos, diplomáticos e também factores económicos nesses países e ainda associados à segurança" contribuíram para esta decisão.Este foi também um período particularmente conturbado no Senegal, onde após o anúncio do adiamento das presidenciais inicialmente previstas em Fevereiro, eclodiram manifestações violentas. O escrutínio que acabou por ser realizado em Março, foi marcado pela vitória do opositor Bassirou Diomaye Faye. O seu partido venceu igualmente as legislativas de Novembro, confirmando Ousmane Sonko no posto de primeiro-ministro. Esta alternância política traduziu-se por uma viragem, designadamente em termos de relações com parceiros tradicionais como a França.Recentemente, o Senegal disse que não quer mais a presença de tropas francesas no seu território, por uma questão de soberania. "Agora, vemos um novo grupo político que é pan-africanista, tem uma outra visão política, uma outra visão da sociedade", considera Diamantino Lopes ao falar em "mudança geracional".Pelo contrário, na Guiné-Bissau, 2024 marcou a continuidade da viragem assumida em finais de 2023, após a dissolução do parlamento.A instabilidade política e a repressão de protestos populares, foram alguns dos aspectos marcantes deste ano. Após ter anunciado a realização de legislativas antecipadas para 24 de Novembro, o Presidente da República acabou por anunciar o seu adiamento quinze dias antes da data prevista para o escrutínio. Para Diamantino Lopes, 2024 não foi um ano de surpresas. "Já se vislumbrava a instabilidade política porque não houve uma mudança como deve ser (…) Voltou-se a um processo de estagnação", lamenta Diamantino Lopes.Noutras latitudes, nos Grandes Lagos, não se alcançou ainda a paz no leste da RDC.No poder desde o ano 2000, o Presidente ruandês Paul Kagame foi reeleito a 15 de Julho para um novo mandato de cinco anos, com mais de 99% dos votos.Considerado como o principal factor de desestabilização do leste da República Democrática do Congo, ele tem sido assiduamente solicitado por Angola para se sentar à mesa das negociações com o Presidente Tshisekedi.Uma ronda negocial que devia marcar a possível assinatura de um acordo de paz, no passado dia 15 de Dezembro, acabou por ser cancelada devido a desacordos persistentes entre as partes. Osvaldo Mboco, professor de Relações Internacionais na Universidade Técnica de Angola e autor do livro "Política externa de Angola, Principais marcos, desafios e perspectivas", dá conta da importância do envolvimento de Angola na mediação do conflito do leste da RDC. "Independentemente de todo esse envolvimento de Angola, conhecemos o desfecho que não tem sido muito favorável e, reparando nesta dimensão, Angola deve continuar a trabalhar com o intuito de buscar as melhores soluções e também defender os seus interesses na região", considera o universitário.Noutro aspecto, a visita no começo deste mês do Presidente americano Joe Biden a Angola, foi considerado um marco histórico para Luanda, Osvaldo Mboco sublinhando que "os americanos têm muitos interesses em Angola".Entretanto, desta vez em São Tomé e Príncipe, este ano esteve uma vez mais colocado sob o signo das dificuldades económicas. Esta situação foi o motivo invocado pelo chefe do governo, Patrice Trovoada, para tentar abrir brechas e gerar liquidez no país.Uma dessas brechas é a sua decisão de aumentar substancialmente o valor das taxas aeroportuárias pagas por quem vem de fora. Esta decisão gerou mal-estar entre o chefe do governo e o Presidente da República, apesar de serem da mesma cor política, com Carlos Vila Nova a vetar essa decisão e Patrice Trovoada a levar esse projecto avante, através de uma resolução que entrou em vigor no passado dia 1 de Dezembro.Para o sociólogo são-tomense Olívio Diogo, este episódio apanhou a população de surpresa, o estudioso vincando que "o país não precisa disso (…) As partes deviam dialogar, não trazer para a praça pública mais um conflito desnecessário que não vai fazer bem à saúde política" do país.Em Cabo Verde, este ano foi marcado por uma epidemia de dengue e por controvérsias, nomeadamente em torno do dossier dos transportes aéreos. Para o escritor e analista cabo-verdiano António Ludgero Correia, "um país arquipelágico e pobre como Cabo Verde devia ter uma boa rede de transportes marítimos. Nós temos estado a esbanjar dinheiro, a entregar pérolas a porcos, tentando fazer grandes coisas na área de transportes aéreos. A companhia de bandeira tem custado um balúrdio ao Estado".Por fim, na África do Sul, 2024 marcou uma mudança no cenário político, com o ANC a perder a maioria absoluta nas eleições gerais de Maio, obrigando o partido no poder há 30 anos a formar um executivo de coligação. Para o analista moçambicano Justino Quina, esta é a tradução de um descontentamento da população sul-africana que já vem de longe. "Há um conjunto de demandas sociais às quais ao longo do tempo o ANC não tem sabido responder de forma significativa", refere o estudioso.Por outro lado, ao evocar os próximos tempos naquele país, em particular a perspectiva de a África do Sul presidir o G20 em 2025, Justino Quina diz esperar que "a África do Sul use esta grande oportunidade para fazer valer não só os seus interesses, mas também os interesses da região".

Perfect Guru
Akupunktur: Das solltest du wissen!

Perfect Guru

Play Episode Listen Later Dec 8, 2024 36:07


Neben Qi Gong ist die Akupunktur eine der 5 Säulen der Traditionellen Chinesischen Medizin. Corno selbst hat in China seine Akupunktur-Ausbildung erhalten. Er gibt spannende Einblicke in die chinesische Praxis, erklärt worauf du bei der Auswahl einer guten Behandlung achten solltest und was in Verbindung mit Qi Gong wichtig ist.

Perfect Guru
Die 7 Lehrschätze 7/7 - Chinareise

Perfect Guru

Play Episode Listen Later Dec 1, 2024 32:14


Der letzte Teil der Lehrschatz-Serie und Corno zeigt, dass er sprachlich noch gut funktioniert. Perfect Eloquenz. Wir haben jetzt auch Einblick (Einhör?) in den 7. Lehrschatz des Wudang Qi Gong und werden wie immer da abgeholt, wo wir stehen.

DiWineTaste Podcast - Italiano
Il Migliore Vino di Ottobre 2024: Friuli Colli Orientali Pinot Grigio Ramato Madonna d'Aiuto 2019, Valentino Butussi

DiWineTaste Podcast - Italiano

Play Episode Listen Later Nov 29, 2024 13:36


La cantina Valentino Butussi - a Corno di Rosazzo, in provincia di Udine - oltre a essere fra le principali protagoniste della denominazione Friuli Colli Orientali, è certamente fra i nomi di riferimento della produzione vitivinicola del Friuli-Venezia Giulia. Fra i vini di notevole qualità prodotti in questa cantina, si distingue il magnifico Pinot Grigio Ramato Madonna d'Aiuto, un capolavoro da Cinque Diamanti capace di stupire per personalità, finezza e carattere.

DiWineTaste Podcast - English
Best Wine of October 2024: Friuli Colli Orientali Pinot Grigio Ramato Madonna d'Aiuto 2019, Valentino Butussi

DiWineTaste Podcast - English

Play Episode Listen Later Nov 29, 2024 12:49


Valentino Butussi winery - in Corno di Rosazzo, in the province of Udine - in addition to being one of the main protagonists of the Friuli Colli Orientali denomination, is certainly one of the leading names in the wine production of Friuli-Venezia Giulia. Among the wines of notable quality produced in this winery, the magnificent Pinot Grigio Ramato Madonna d'Aiuto stands out, a Five Diamond masterpiece capable of surprising for its personality, finesse and character.

Focus economia
Forum agricoltura e alimentazione tra dazi e AI

Focus economia

Play Episode Listen Later Nov 28, 2024


Dai rischi legati al consumo di cibi ultraprocessati al rapporto cibo e salute, dall uso dell intelligenza artificiale alla transizione energetica e al nucleare, dai destini dell Europa fino al Piano Africa. Questi sono alcuni dei temi al centro dell edizione 2024 del Forum Internazionale dell Agricoltura e dell Alimentazione, organizzata da Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House Ambrosetti, che si tiene presso Villa Miani a Roma, dalle ore 9:30 di giovedì 28 fino a venerdì 29 novembre.In questo contesto è stato presentato oggi il rapporto Coldiretti/Censis secondo il quale oltre sei italiani su dieci temono che la proliferazione delle guerre e gli effetti dei cambiamenti climatici finiscano per ridurre la quantità di cibo disponibile. Ritorna dunque la paura di una carestia globale dinanzi alla quale occorre razionalizzare l'utilizzo delle risorse, a partire dalla necessità di destinare i fondi agricoli europei della Pac solo ai veri agricoltori per continuare a garantire in futuro la produzione alimentare.Tra i messaggi lanciati durante il Forum c'è anche la necessità di raddoppiare gli investimenti a 6 miliardi entro il 2030 per sostenere l'innovazione in agricoltura per contrastare i cambiamenti climatici e assicurare la produzione alimentare.L'intervento di Ettore Prandini Presidente Coldiretti ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Energia e politica al centro della decima edizione di MED Dialoghi MediterraneiSi è conclusa ieri la decima edizione della Conferenza MED Dialoghi Mediterranei iniziata lunedì 25 novembre. La conferenza, promossa dal 2015 dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) a Roma presso il Rome Cavalieri Waldorf Astoria HotelTra i temi dibattuti, la politica e le scelte strategiche in materia energetica nell'area del Mediterraneo e del Vecchio Continente. Con la regione dei Balcani che si candida a giocare un ruolo di primo piano, l'intesa tra Simest e Libyan foreign bank, la richiesta della Somalia per un aumento degli investimenti italiani diretti verso il Corno d'Africa. E, chiaramente, la guerra a Gaza, la crescente violenza in Libano e le tensioni crescenti tra Iran e Israele stanno portando il Medio Oriente e il Mediterraneo sull'orlo di una gravissima crisi.Il commento di Franco Bruni, presidente dell Ispi e professore emerito del dipartimento di Economia dell Università Bocconi.Urso all'Ue, sull'auto tempesta perfetta, agire subito"Quello che sta accadendo in Europa" all'automotive "è particolarmente drammatico: la rinuncia a realizzare in Europa le gigafactory e nel contempo la chiusura di stabilimenti sull'endotermico. E' in corso una tempesta perfetta: si rinuncia alla via dell'elettrico e nel contempo si chiudono gli stabilimenti per non pagare le penali" al via il prossimo anno con il regolamento Ue. Lo ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, al Consiglio Ue competitività. "Dobbiamo agire e subito", ha rimarcato Urso, che ha promosso con la Repubblica Ceca un non paper sul futuro dell'automotive, sostenuto da altre 5 capitali (Austria, Slovacchia, Bulgaria, Polonia, Malta e Romania), che è stato al centro del dibattito in queste ore. Ai firmatari, nel corso del dibattito si sono aggiunti una serie di interventi da parte di altri Paesi a sostegno della posizione italiana."Siamo particolarmente soddisfatti - ha aggiunto Urso - dell'ampia convergenza di posizioni espressa dai Paesi UE sul nostro non-paper, relativo al settore automotive europeo. Una proposta che, di fatto, si colloca oggi al centro dell'agenda della Commissione Europea. Come sottolineato oggi dalla vicepresidente Margrethe Vestager, la presidente Ursula von der Leyen ha confermato il suo impegno diretto su questo dossier. Questo rafforza l'importanza strategica del tema, cruciale per l'industria e l'occupazione in Europa, e ci rassicura sul fatto che sarà una delle priorità chiave nei primi 100 giorni della nuova Commissione".Il punto di Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles a Focus Economia.Per il Black Friday in Italia attese spese per oltre 2 miliardiSecondo le stime dell Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano, nei giorni compresi tra il Black Friday e il Cyber Monday, gli italiani spenderanno online oltre 2 miliardi di euro (+9% rispetto al 2023). In questa occasione, gli operatori particolarmente competitivi realizzeranno anche 10 volte il fatturato di un giorno medio, il doppio rispetto al 2023.Nato negli Stati Uniti negli anni '20 dalla catena di distribuzione Macy's per dare impulso alle spese all'indomani del giorno del Ringraziamento, il Black Friday è oggi un fenomeno globale che da il via alla stagione delle compere natalizie anche nel nostro paese. Le categorie più interessate da queste iniziative nel 2024, secondo lo studio dell'Osservatorio, saranno Abbigliamento, Beauty, Enogastronomia, Giocattoli, Informatica ed elettronica e poi ancora esperienze legate al mondo dei viaggi e degli eventi. Viene però evidenziato un trend decrescente per l Elettronica (-14% rispetto al 2023 ), che se un tempo rappresentava una delle categorie più performanti, oggi vede un calo delle vendite in favore di acquisti in altre categorie merceologiche.Le iniziative di sconto più comuni si suddividono equamente tra sconti applicati all intero catalogo e sconti riservati a una selezione di prodotti. Non mancano promozioni che sono finalizzate a premiare un target di clienti specifico: tra queste spiccano le iniziative di sconto anticipato per i clienti più fedeli. La maggior parte dei merchant manterrà una politica di sconti in linea con quella dell anno passato: su determinati prodotti i risparmi per il consumatore potranno superare anche il 30%. Per quanto riguarda le abitudini di acquisto, ci aspettiamo che quasi la totalità degli eShopper acquisti online durante questo periodo di promozioni, beneficiando di un risparmio medio di circa 20 ogni 100 spesi dichiara Valentina Pontiggia, Direttrice dell Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - Politecnico di Milano.Il commento di Valentina Pontiggia, Direttrice dell Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - Politecnico di Milano.

Nessun luogo è lontano
Stati di guerra: Sudan

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Nov 25, 2024


Il 15 aprile 2023 sono scoppiati intensi combattimenti tra le Forze Armate Sudanesi e le Forze di Supporto Rapido (RSF) a Khartoum e in gran parte del Sudan. Se fino al 2021 Hemedti e al-Burhan avevano combattuto dalla stessa parte, nell'aprile del 2023 i due eserciti hanno assaltato le reciproche basi a Khartoum e combattuto per la presa del palazzo presidenziale, dell'aeroporto e dei canali televisivi. Da allora, il conflitto ha ucciso e ferito migliaia di persone. Ne parliamo con Irene Panozzo, già consigliera politica dell'Unione Europea sul Corno d'Africa, Giovanni Tozzi di Emergency, e con Giorgio Musso, professore di Storia e istituzioni dell'Africa all'Università Roma Tre.

Perfect Guru
Die 7 Lehrschätze 6/7 - Tees und Kräuter

Perfect Guru

Play Episode Listen Later Nov 24, 2024 31:15


"Da ist kein Kraut gegen gewachsen" sagt der Volksmund. Ist es doch. Und Tees ebenso. Ein Lehrschatz des Wudang Qi Gong, den Corno dir heute näher bringt. Hör mal rein!

Radio Bullets
26 settembre 2024 - Notiziario Africa

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Sep 26, 2024 23:46


Corno d'Africa: tensioni in una delle più fragili e strategiche aree del globoSudan: gli Emirati Arabi accusati di armare gruppi paramilitariIl Notiziario Africa di Radio Bullets con Elena Pasquini.

Pensa Che Ti Passa
Ep . 75 - Vivere una crisi umanitaria feat. UNHCR

Pensa Che Ti Passa

Play Episode Listen Later Sep 19, 2024 59:05


Ti è mai capitato di dover scappare dalla tua casa e non sapere cosa sarebbe successo all'indomani? Ti immagini come sarebbe trovarsi, dall'oggi al domani, senza cibo, acqua o un tetto sulla testa? Probabilmente no. Purtroppo, è esattamente quello che sta succedendo oggi nel Corno d'Africa: in Etiopia, Kenya e Somalia 31 milioni di persone vivono un'emergenza umanitaria di proporzioni inimmaginabili. Conflitti e scarsità di cibo, siccità estreme alternate a inondazioni disastrose, hanno portato ad una crisi umanitaria senza precedenti. Insieme ad UNHCR Itala abbiamo voluto creare uno spazio sul podcast in cui poter dare visibilità a questa emergenza, parlando delle sfide quotidiane delle persone che la stanno vivendo e di come possiamo concretamente dare una mano. In questa puntata abbiamo parlato con Lucrezia Vittori, Associate Public Information Officer per UNHCR che, direttamente dall'Etiopia, segue da vicino la situazione. Dopo averci raccontato le difficoltà concrete portate da questa crisi, siamo voluti andare oltre. Insieme abbiamo parlato anche dell'impatto emotivo che una crisi del genere ha sulle persone che la subiscono e di come stare a contatto con queste realtà abbia influenzato il suo modo di vedere la vita. Puoi sostenere UNHCR facendo una donazione a questo link. Seguici su ⁠⁠⁠⁠⁠⁠Instagram⁠⁠⁠⁠⁠⁠ Entra nel gruppo ⁠⁠⁠⁠⁠⁠Telegram⁠⁠⁠ Iscriviti al canale ⁠⁠⁠⁠⁠⁠Youtube

24 Mattino
La giornata in 24 minuti del 17 settembre

24 Mattino

Play Episode Listen Later Sep 17, 2024


L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti. Tutto in meno di 30 minuti.Preoccupa ancora la situazione in Sudan: nella giornata di domenica almeno 40 civili sono stati uccisi in un attacco dei paramilitari delle Rapid Support Forces (Rsf) contro un villaggio del Sudan centrale. Intanto, migliaia di bambini sono a rischio di colera a seguito di una grave epidemia causata da inondazioni diffuse, acqua contaminata e da un sistema sanitario decimato dopo 16 mesi di conflitto. Facciamo il punto con Irene Panozzo, analista politica, è stata Rappresentante Speciale Ue per il Corno d'Africa.

Globally
Sudan, la guerra che il mondo ha dimenticato

Globally

Play Episode Listen Later Sep 13, 2024 26:01


Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti con Irene Panozzo, analista politica ed ex consigliera politica del rappresentante speciale dell'UE per il Corno d'Africa, della drammatica situazione in Sudan.

PODDELAS
MISSÃO PODDELAS - “QUEM É O CORNO?” - com FLÁVIA VIANA

PODDELAS

Play Episode Listen Later Aug 14, 2024 38:06


No episódio de hoje, Flávia Viana e seus convidados especiais embarcam em uma missão tanto desafiadora quanto divertida: descobrir “Quem é o corno?” Prepare-se para histórias surpreendentes de infidelidade e muitas risadas enquanto eles tentam desvendar esse mistério. Não perca essa aventura cheia de humor e suspense no Missão PodDelas!

Daniel Ramos' Podcast
Episode 439: 08 de Agosto del 2024 - Devoción matutina para Jóvenes - ¨Decídete hoy¨-

Daniel Ramos' Podcast

Play Episode Listen Later Aug 7, 2024 4:33


====================================================SUSCRIBETEhttps://www.youtube.com/channel/UCNpffyr-7_zP1x1lS89ByaQ?sub_confirmation=1=======================================================================DECIDETE HOYDevoción Matutina para Jóvenes 2024Narrado por: Daniel RamosDesde: Connecticut, Estados Unidos===================|| www.drministries.org ||===================08 DE AGOSTO«SALMOS, HIMNOS Y CANTOS ESPIRITUALES» —SEGUNDA PARTE—«Canten y alaben de todo corazón al Señor» (Efesios 5: 19). Corno vimos ayer, los «salmos, himnos y cantos espirituales» son tres géneros musicales que el apóstol Pablo recomendó para nuestra adoración a Dios. Hoy consideraremos algunas pautas para elegir la música apropiada. Pero antes, debemos entender por qué este tema es importante. Como adventistas del séptimo día, creemos que Dios ha levantado a este movimiento para preparar a su pueblo para la segunda venida. En este contexto, el libro del Apocalipsis presenta a la adoración como el tema más importante del tiempo del fin. El primer ángel de Apocalipsis 14 proclama: «Teman a Dios y denle alabanza, pues ya llegó la hora en que él ha de juzgar. Adoren al que hizo el cielo y la tierra, el mar y los manantiales» (vers. 7). De manera similar, el tercer ángel declara: «El que adore a la bestia y a su imagen, y acepte llevar su marca en la frente o en la mano, también beberá del vino de la ira de Dios» (vers. 9, 10, PVC). Esto significa que nuestras decisiones en el tema de la adoración pueden definir nuestro destino eterno. Aquí es donde entra en juego la música, que ocupa un lugar prominente en nuestra adoración a Dios. Elegir la música adecuada para adorar a Dios es parte fundamental de nuestra preparación para su venida. Entonces, ¿qué tipo de música le agrada a Dios? Si tomamos como modelos de nuestra adoración a los «salmos, himnos y cantos espirituales», debemos reconocer que el mensaje de la música que escuchamos o cantamos debe ser coherente con las Escrituras. ¿Conoces alguna canción que tenga una teología contraria a la Escrituras? Me llega una a la mente: «Ya no llores por mí, estoy en un lugar lleno de luz...». Estas letras pertenecen al coro de Yo te extrañaré. No me malentiendas, no dudo de las buenas intenciones de sus compositores, que no comparten nuestra comprensión de las Escrituras, pero no creo que sea una música adecuada para quienes conocemos la doctrina bíblica del estado de los muertos. ¿Puedes recordar otros ejemplos de canciones que no contengan una teología bíblica? ¿Qué te parece si a partir de hoy decides comprobar si el mensaje de la música que escuchas está apegado a la Palabra? Dios recompensará cada esfuerzo que hagas en tu preparación para su venida. 

Esteri
Esteri di mercoledì 12/06/2024

Esteri

Play Episode Listen Later Jun 12, 2024 27:21


1-Sudan. La città di El-Fasher, in Darfur, al centro della guerra tra esercito e paramilitari. A rischio centinaia di migliaia di civili, molti profughi interni. Il conflitto va avanti da più di un anno (Irene Panozzo, ex-consigliere del rappresentante speciale dell'Unione Europea per il Corno d'Africa) 2- Il piano americano per un cessate il fuoco a Gaza è a rischio. Hamas ha chiesto delle modifiche. Secondo gli Stati Uniti alcune sono irricevibili, ma si continua a trattare. Blinken rimane nella regione (Roberto Festa) 3- Iran. Il regime ha scelto i candidati per le elezioni presidenziali di fine mese. Cinque conservatori e un riformista. Ma per capire quanto supporto abbiano ancora gli ayatollah sarà fondamentale l'affluenza (Farian Sabahi) 4- Nel mondo sono almeno 160 milioni i bambini costretti a lavorare e a non andare a scuola. E la metà fa lavori pericolosi. La causa è la povertà. Oggi è la giornata mondiale contro il lavoro minorile (Paola Maceroni, ActionAid International Italia) 5- Graphic novel. Polly, il romanzo a fumetti di Fabrice Melquiot e Isabelle Pralong (Luisa Nannipieri) 6- Come dirti addio. È morta a 80 anni Francoise Hardy, l'icona della cultura pop francese (Chawki Senouci)

QueIssoAssim
QueIssoAssim 302 – O Corno de Schrödinger (Coerência)

QueIssoAssim

Play Episode Listen Later May 15, 2024 67:40


O episódio de hoje é um Refillers! Sempre que encontramos alguma obra que trata de multiverso, acionamos o modo Refillers! E não poderia ser diferente com esse filme independente inacreditável chamado Coerência! Não conhece o filme? Para tudo o que você está fazendo, abre o Prime Video e assiste! Depois você volta e escuta. Hoje, Brunão e Baconzitos precisaram da ajuda da Andreia D'Oliveira do Livros em Cartaz pra gente conseguir começar a conversar. Neste episódio, aprenda a fazer um exercício de improvisação, grave um filme independente dentro de casa com seus amigos e quebre a sua cabeça tentando entender como que o gato entrou dentro da caixa desse tal de Schrödinger!

Esteri
Esteri di martedì 07/05/2024

Esteri

Play Episode Listen Later May 7, 2024 27:44


1- Carri armati israeliani prendono il controllo del valico di Rafah. Interrotto il flusso di aiuti umanitari. Appelli di Unione europea e Onu per la sua riapertura immediata. Secondo il premier Netanyahu, con il si alla tregua Hamas voleva solo impedire l'azione militare. Al Cairo diplomatici arabi e statunitensi al lavoro per l'ennesimo e forse ultimo tentativo di mediazione. (Paolo Pezzati – Oxfam Italia, Roberto Festa ) 2- Un asse tra Orban - Milei. La Spagna rischia di diventare il ponte che collega l' estrema destra europea e quella latinoamericana. Sarebbe questo l' obiettivo di un think tank ungherese che ha aperto una sede a Madrid. (Giulio Maria Piantadosi) 3- Sudan, un anno senza pace. Oggi la seconda parte dell'intervista all'analista politica Irene Panozzo, ex consigliere del rappresentante speciale dell'Unione Europea per il Corno d'Africa. 4- Vigilia della nona edizione del Festival dei diritti umani. La violenza di genere al centro della prima giornata. (Danilo De Biasio) 5- Rubrica sportiva. La morte dell'ex CT argentino Cesar Luis Menotti ha riaperto il libro degli anni della dittatura militare. (Luca Parena, Alfredo Somoza)

Storie di Geopolitica
La silenziosa crisi nel Corno d'Africa

Storie di Geopolitica

Play Episode Listen Later Apr 30, 2024 10:07


INSTANT GEOPOLITICA, il mio nuovissimo libro sulla Geopolitica: https://amzn.to/40RLZsiPROGETTO KIRGHIZISTAN: https://donorbox.org/reportage-kirghizistan-nova-lectioTesto e ricerca, Paolo ArigottiFonti:www.voanews.com/a/tensions-escalate-between-somalia-ethiopian-over-au-summit-incident-/7494152.htmlthecradle.co/articles/somalia-grants-turkiye-defense-rights-in-historic-maritime-dealhttps://www.aljazeera.com/news/2024/1/6/why-is-somalia-angry-about-neighbouring-ethiopias-new-port-dealit.insideover.com/guerra/dallucraina-al-mar-rosso-larco-di-crisi-che-perturba-lordine-globale.htmlwww.sicurezzainternazionale.com/africa/somalia-invita-etiopia-a-ritirarsi-da-accordo-su-accesso-al-mare-con-il-somaliland/www.limesonline.com/rubriche/il-mondo-oggi/il-mondo-questa-settimana-russia-etiopia-somalia-ecuador-coree-14867856/www.sicurezzainternazionale.com/africa/corno-dafrica-peggiora-la-crisi-umanitaria/www.notiziegeopolitiche.net/la-geopolitica-dei-porti-del-corno-dafrica/www.sicurezzainternazionale.com/africa/perche-laccordo-tra-etiopia-e-somaliland-per-accesso-al-mar-rosso-crea-tensioni-nel-corno-dafrica/www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/22/russia-e-cina-africa-francia-minerali-corno-dafrica-nuovi-colonizzatori/7415960/www.sicurezzainternazionale.com/africa/etiopia-assicura-di-non-avere-alcun-piano-di-invasione-per-accesso-ai-porti-del-mar-rosso/www.limesonline.com/limesplus/un-anno-dopo-la-guerra-del-tigrai-il-corno-d-africa-resta-una-polveriera-14718944/www.lindipendente.online/2023/06/23/gli-aiuti-umanitari-come-strumento-geopolitico-il-caso-emblematico-delletiopia/https://theconversation.com/somaliland-ethiopia-port-deal-international-opposition-flags-complex-red-sea-politics-221131 Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

Storie di Geopolitica
La silenziosa crisi nel Corno d'Africa

Storie di Geopolitica

Play Episode Listen Later Apr 30, 2024 10:37


INSTANT GEOPOLITICA, il mio nuovissimo libro sulla Geopolitica: https://amzn.to/40RLZsi PROGETTO KIRGHIZISTAN: https://donorbox.org/reportage-kirghizistan-nova-lectio Testo e ricerca, Paolo Arigotti Fonti: www.voanews.com/a/tensions-escalate-between-somalia-ethiopian-over-au-summit-incident-/7494152.html thecradle.co/articles/somalia-grants-turkiye-defense-rights-in-historic-maritime-deal https://www.aljazeera.com/news/2024/1/6/why-is-somalia-angry-about-neighbouring-ethiopias-new-port-deal it.insideover.com/guerra/dallucraina-al-mar-rosso-larco-di-crisi-che-perturba-lordine-globale.html www.sicurezzainternazionale.com/africa/somalia-invita-etiopia-a-ritirarsi-da-accordo-su-accesso-al-mare-con-il-somaliland/ www.limesonline.com/rubriche/il-mondo-oggi/il-mondo-questa-settimana-russia-etiopia-somalia-ecuador-coree-14867856/ www.sicurezzainternazionale.com/africa/corno-dafrica-peggiora-la-crisi-umanitaria/ www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/01/08/corno-dafrica-etiopia-un-patto-con-i-separatisti-anti-somalia/7403257/ www.notiziegeopolitiche.net/la-geopolitica-dei-porti-del-corno-dafrica/ www.sicurezzainternazionale.com/africa/perche-laccordo-tra-etiopia-e-somaliland-per-accesso-al-mar-rosso-crea-tensioni-nel-corno-dafrica/ www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/22/russia-e-cina-africa-francia-minerali-corno-dafrica-nuovi-colonizzatori/7415960/ www.sicurezzainternazionale.com/africa/etiopia-assicura-di-non-avere-alcun-piano-di-invasione-per-accesso-ai-porti-del-mar-rosso/ www.limesonline.com/limesplus/un-anno-dopo-la-guerra-del-tigrai-il-corno-d-africa-resta-una-polveriera-14718944/ www.lindipendente.online/2023/06/23/gli-aiuti-umanitari-come-strumento-geopolitico-il-caso-emblematico-delletiopia/ theintercept.com/2024/03/07/pentagon-somalia-africa-terrorism-failure/ www.analisidifesa.it/2024/01/nuove-tensioni-tra-mar-rosso-e-corno-dafrica/ lenuoveviedelmondo.com/blog-detail/post/219981/conflitto-israelo-palestinese:-yemen-e-corno-dafrica-i-due-volti-del-fronte-meridionale https://theconversation.com/somaliland-ethiopia-port-deal-international-opposition-flags-complex-red-sea-politics-221131 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Zuppa di Porro
L’intervista alla Schlein pare un romanzo della Valerio: non si capisce un corno

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Apr 24, 2024 16:54


Zuppa di Porro 24 aprile 2024: rassegna stampa quotidiana

Vaporetto Italiano Podcast
55. Il corno napoletano, tra storia e tradizione

Vaporetto Italiano Podcast

Play Episode Listen Later Feb 20, 2024 8:24


 In casa dei miei genitori ci sono cornini rossi dappertutto: sulle porte di ingresso, attaccati alle chiavi di casa e della macchina, sullo specchietto retrovisore delle macchine, in camera da letto. Cornini rossi ovunque! — Sarà un'idea di tuo padre! — starai pensando, visto che è napoletano. Ebbene, no. Mia madre è la fautrice di tutto questo: una delle persone più superstiziose che abbia mai incontrato. Scopriamo di più sulla storia e il significato di questo simbolo così importante. _______ Le trascrizioni di tutti gli episodi del podcast e gli esercizi sono disponibili sulla mia pagina Patreon: ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://www.patreon.com/vaporettoitaliano⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ Sul profilo Patreon di Vaporetto Italiano troverai:  pdf con spiegazioni ed esercizi relativi ai video pubblicati su YouTube;  le trascrizioni degli episodi del podcast con il lessico più importante (usato in contesto);  cruciverba per memorizzare il lessico nuovo di ogni episodio;  tante lezioni in diretta durante le quali parleremo, faremo attività di comprensione orale, quiz e molto di più!  Con i materiali di Vaporetto Italiano potrai imparare l'italiano sempre di più e parlare in modo sempre più naturale. Sono felice di averti qui con me!

Daniel Ramos' Podcast
Episode 417: 01 de Enero del 2024 - Devoción para la mujer - ¨Virtuosa¨

Daniel Ramos' Podcast

Play Episode Listen Later Dec 31, 2023 5:53


====================================================SUSCRIBETEhttps://www.youtube.com/channel/UCNpffyr-7_zP1x1lS89ByaQ?sub_confirmation=1=======================================================================VIRTUOSADevoción Matutina Para Mujeres 2024Narrado por: Sirley DelgadilloDesde: Bucaramanga, Colombia===================|| www.drministries.org ||===================01 DE ENERO CUANDO LA AMBICIÓN ES BUENA«Buscad lo que basta y no queráis más. Lo que pasa de allí es agobio, no alivio». Agustín de HiponaSolemos pensar que tener ambición es mato, porque asociamos la palabra a lo material como, de hecho, lo hace el mismo Diccionario de la lengua en su primera acepción del término: «Ambición es el deseo ardiente de conseguir algo, especialmente poder, riquezas, dignidades o fama». Sin duda, ese tipo de ambición es malo.La Biblia nos advierte contra el poder (Jesús señala como negativas las ansias de poder de sus discípulos); la riqueza (Timoteo dice que el amor al dinero es raíz por toda clase de males); las dignidades (o, lo que es lo mismo, ambicionar ser vistos por los hombres, precisamente una de las críticas que Jesús hace a los fariseos); y la fama. Ir tras estas cosas es correr tras el viento. Pero el segundo significado de la palabra «ambición» es: «Cosa que se desea con vehemencia».  ¿Podemos desear con vehemencia cosas buenas? Si. De hecho, la Biblia nos invita a hacerlo.En 1 Tesalonicenses 4:11-12 leemos: «Tengan por su ambición el llevar una vida tranquila, ocuparse en sus propios asuntos y trabajar con sus manos, tal como les hemos mandado; a fin de que se conduzcan honradamente» (NBLA). Otras Biblias traducen «tengan por su ambición» como «procurad» o «traten de», pero el Comentario bíblico adventista es claro en señalar que La palabra original, filotiméomal, «significa aquí "ambicionar"» (tomo 7, p. 253). Por tanto, es bueno ambicionar estas tres cosas:➢ Llevar una vida tranquila, sin fanatismos, sin escandalizarse fácilmente por nada, sin explosividades, sin perder el control, sin afanarse tras lo que no aprovecha.  ¿Corno se logra? Dedicando cada día a lo que aprovecha, haciendo lo que nos viene a la mano con humildad y fe. «El Señor, el Dios Santo de Israel, dice: "Vuelvan, quédense tranquilos y estarán a salvo. En la tranquilidad y la confianza estará su fuerza» (Isa. 30: 15).➢ Ocuparnos en nuestros propios asuntos. ¿Eres una persona entrometida? Trabaja contigo misma para abandonar ese hábito. El apóstol Pedro aconseja: «Si alguno de ustedes sufre, que no sea por... meterse en asuntos ajenos» (4: 15). ➢ Trabajar con nuestras manos. Preciosa ambición, pues el trabajo digno es la mejor salvaguarda contra la ociosidad, que conduce a pensamientos inútiles y adicciones.Ambiciona lo que la Biblia dice que es bueno para el ser humano, y no quieras más.«Tengan por su ambición el llevar una vida tranquila, ocuparse en sus propios asuntos y trabajar con sus manos» (1 Tes. 4: 11, NBLA). 

Más de uno
La Cultureta Gran Reserva: "O Corno" en San Sebastián, judíos y conversos en el Prado

Más de uno

Play Episode Listen Later Oct 14, 2023 89:16


Los corresponsales culturetas han accedido con sus propios medios al Museo Nacional del Prado para ver la última exposición temporal: "El espejo perdido. Judíos y Conversos en la España medieval".

La Cultureta
La Cultureta Gran Reserva: "O Corno" en San Sebastián, judíos y conversos en el Prado

La Cultureta

Play Episode Listen Later Oct 14, 2023 89:16


Los corresponsales culturetas han accedido con sus propios medios al Museo Nacional del Prado para ver la última exposición temporal: "El espejo perdido. Judíos y Conversos en la España medieval".

De película - RNE
De Película - Desde el otro lado del río y entre los árboles divisamos a Brianeitor - 14/10/23

De película - RNE

Play Episode Listen Later Oct 14, 2023 122:17


Al otro lado del río y entre los árboles llega por fin a la gran pantalla, ha sido una mujer, la directora Paula Ortiz, con la que hablamos, la que se ha embarcado en esta aventura, es su tercera película, su primera rodada en inglés y con un elenco internacional increíble basada en la novela que escribió Ernest Hemingway y en la que está basada. toda una canción de amor, vida y muerte. O Corno ha sido una de las grandes sorpresas de la temporada cinematográfica no solo en nuestro país, Concha de oro reciente Festival de San Sebastián, también en el de Toronto. O' Corno, es el segundo largometraje de Jaione Camborda, una historia sobre la maternidad, el aborto y la voluntad de las mujeres. Los Colonos es la prueba evidente de cómo los conflictos abiertos en el presente tienen su origen en el pasado. Una cinta del director chileno Felipe Gálvez basada en hechos reales, que supuso la extinción de la población indígenas selk'nam. También basada en hechos reales llega a las salas Sound of Freedon, dirigida por el mexicano Alejandro Monteverde, la impresionante historia de Timothy Ballard interpretado por Jim Caviezel y su lucha contra la trata de menores, que nos va a llegar muy dentro tanto como no nos llegó la vida de Brianeitor, que ahora llega a las salas. Charlamos con Álvaro Longoria y Brian Albacete Oliver, más conocido por Brianeitor, El famoso youtuber, creador de contenidos que arrasa en redes, y también lo va hacer en salas. Me he hecho viral, es otra de las cintas que llega a las salas protagonizada por Blanca Suarez, una historia basada en el caso real de una mujer que usó en pleno vuelo el dedo de su marido dormido para desbloquear su teléfono y descubrir una infidelidad. En 1928, Virginia Woolf publica Orlando, la primera novela en la que un personaje principal cambia de sexo, en 2023 el filósofo Paul B. Preciado, ha dirigido, y guionizado, Orlando: mi biografía política, Un documental del que nos habla nuestra colaboradora Ángeles González Sinde. Todo esto además del resto de la cartelera, las mejores series con Pedro Calvo y la colaboración de Ana Vega Toscano con la que celebramos los 100 años de Walt Disney. Escuchar audio

Ninguém se importa podcast
Israel vs Palestina. Quem vence eu não sei, mas tu segue sendo corno

Ninguém se importa podcast

Play Episode Listen Later Oct 11, 2023 71:52


Loja do podcast: https://ninguemseimporta.store/ Instagram: https://www.instagram.com/hiranismo/ --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/ningum-se-importa-podcast/message

El Cine en la SER
El Cine en la SER: 'O corno', el drama sobre el cuerpo de la mujer que vale una Concha de Oro

El Cine en la SER

Play Episode Listen Later Oct 11, 2023 74:08


El nuevo cine español volvió a cosechar un triunfo en San Sebastián con 'O corno', película de la cineasta Jaione Camborda que llega a cines tras conquistar la Concha de Oro. Con ella charlamos de este drama sobre el cuerpo de la mujer y también hablamos de cuerpos y subversión con el filósofo Paul B. Preciado y su revolución trans en Orlando. Entre el resto de estrenos, destacamos 'Los colonos' con Alfredo Castro, hay comedia viral, nueva película de Paula Ortiz y el fenómeno taquillero 'Sound of freedom', envuelto en polémica por sus vínculos ultracatólicos. De religión solo queremos hablar con los Javis y su increíble reparto. Ya está aquí 'La Mesías', la serie de la temporada

El ojo crítico
El ojo crítico - Jaione Camborda y Janet Novás, 'O Corno' y la sororidad

El ojo crítico

Play Episode Listen Later Oct 9, 2023 18:02


Es la primera mujer española y primera película en galego en lograr la Concha de Oro. Dirige Jaione Camborda y protagoniza Janet Novás, primera vez como actriz. Escuchar audio

Italian Wine Podcast
S6E1579 Adriano Gigante | Slow Wine 2023

Italian Wine Podcast

Play Episode Listen Later Sep 28, 2023 6:03


Welcome to Episode 1579; part of our Italian wine interview series set in Bologna! Today's interview is between Cynthia Chaplin and Adriano Gigante Stevie Kim and her team traveled to the Bologna Slow Wine Fair in March 2023. There they conducted dozens of interviews with some of Italy's most inspiring producers. Join the fun every Thursday afternoon! Tune-in each Thursday as we bring you the great interviews that unfolded over the course of 3 days. More about today's winery: Grandfather Ferruccio was a miller, but his real passion was farming, especially winegrowing. In 1957 he bought the house and the vineyard in the Rocca Bernarda hills, initially focusing on the production of the Friuli white then called Tocai, a wine that goes perfectly with whatever you're eating. We know all this from the stories told by Ferruccio's son Arturo, who took part in that move along with the rest of the family, uprooting from the little town of Vencò, where the mill was located, and settling in what is now the Corno di Rosazzo wine estate. During the 1980s it was Arturo's son, Adriano, who took over the winery, choosing a peacock as a symbol of the winery, and launching the first bottles on the market. Today, the winery is headed by Adriano and his wife Giuliana, along with his cousin Ariedo, who joined the company as wine technician. Connect: Website: http://welcome.adrianogigante.it/it/ _______________________________ Let's keep in touch! Follow us on our social media channels: Instagram www.instagram.com/italianwinepodcast/ Facebook www.facebook.com/ItalianWinePodcast Twitter www.twitter.com/itawinepodcast Tiktok www.tiktok.com/@mammajumboshrimp LinkedIn www.linkedin.com/company/italianwinepodcast If you feel like helping us, donate here www.italianwinepodcast.com/donate-to-show/ Until next time, Cin Cin! Thanks for tuning in! Listen to more stories from the Italian Wine Community here on Italian Wine Podcast!

A Moment of Bach
Herr, gehe nicht ins Gericht (BWV 105): opening and closing

A Moment of Bach

Play Episode Listen Later Aug 7, 2023 22:54


Sir John Eliot Gardiner writes about this cantata: "[Bach] recognized that small lives do not seem small to the people who live them." Bach had an interest in portraying the ordinary anxiety of the guilt-ridden person. Nowhere is this more evident than in Cantata 105 where he focuses on the human rather than the divine. Voices plead "Lord! Lord! Enter not into judgment with your servant." The first two voices seem to shout early! This jarring effect overlaps the apparent beginning of the next section of music.  In the closing chorale, a quickly pulsating string heartbeat is fast and anxious. Bach incrementally slows it down using longer and longer note values. The result is a  gradual release of pressure, a bizarre and experimental structural device for its time.  "Now, I know, Thou shalt quiet my conscience that torments me." BWV 105: Netherlands Bach Society Netherlands Bach Society companion video on the obscurity of the Corno da Tirarsi