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Il commento di Françoise Marie sugli ultimi sviluppi dell'inchiesta a carico del camionista tedesco Wolfgang Rieke e sulla sua imminente estradizione in Italia nei prossimi giorni. "Davide era una persona rispettosa di tutti e aveva tanti progetti. Il camionista non ha mai chiesto scusa o mostrato segni di pentimento"
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E' morta improvvisamente a 76 anni, forse per un malore, la moglie di Romano Prodi, Flavia Franzoni. È caduta all'improvviso, su un sentiero francescano in Umbria durante una passeggiata con il marito e alcuni amici, tra cui l'ex ministro Arturo Parisi.
Una telefonata di una giovane donna disperata e sofferente ha subito messo in moto ieri sera la squadra delle Volanti di Vicenza, dirette in zona San Pio X per mettere al sicuro una ragazza nigeriana e la sua figlioletta di soli 6 anni dopo una lite. Il marito, un 25enne nato in Nigeria, l'avrebbe picchiata al volto ed era ubriaco al momento dell'arrivo dei militari
Arianna Mortelliti"Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni"Mondadorihttps://mondadori.itArturo Baldi, novantacinque anni, viene portato d'urgenza in ospedale, dove scivola in un coma profondo. A dispetto dei neurologi, che lo escludono categoricamente, la coscienza di Arturo è ancora vigile. In questo misterioso tempo sospeso Arturo riesce a sentire, uno per uno, tutti i componenti della famiglia che vengono a fargli visita in una incessante sequenza di confessioni, sfoghi, preghiere. In quei meandri della coscienza, domina il faccia a faccia con Dado, il fratello inquieto, il pittore talentuoso, il ribelle che manca da anni dentro il teatro famigliare. In questa sorta di popolata immobilità, Arturo risale dall'infanzia fino alla costruzione della grande famiglia che ora, intorno al suo letto, stilla parole e memoria.Così seguiamo l'amore che lo lega a Carolina da tutta una vita, le figlie Dori e Fiore, le nipoti Margherita e Nina, prossima alle nozze, e la pronipote Anna, che ha ereditato dal prozio mai conosciuto l'occhio e la mano da pittrice. Dado è lo specchio per tornare indietro nel tempo, nel formicolio di segreti che alligna là dove la famiglia sembra più salda.Arianna Mortelliti, alla sua prima prova narrativa ma cresciuta alla scuola del nonno Andrea Camilleri, scrive un romanzo decisamente intrigante, calibrando suspense e informazioni all'interno di una struttura a dialoghi che, progressivamente, scioglie nodi e ambiguità.Arianna Mortelliti (Roma, 1987) si è laureata in Scienze Biologiche e lavora come insegnante nella scuola.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
A Torremaggiore in provincia di Foggia durante la notte si è consumato un duplice omicidio e un tentato omicidio. Un uomo di 51 anni, Massimo De Santis, e una sedicenne sono stati uccisi a coltellate in una palazzina di via Togliatti.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7351FESTA DELLA DONNA, LA MOGLIE DI BIDEN PREMIA UN TRANSESSUALE, CIOE' UN UOMONon stupisce che i democratici non sappiano nemmeno dire cos'è una donna visto che usano le loro energie per promuovere l'agenda LGBTdi Valerio PeceNel giorno della Festa della Donna, la first lady Jill Biden e il segretario di Stato americano Antony Blinken hanno consegnato il "Premio Internazionale Donne di coraggio" ad un trans. L'articolo potrebbe anche finire qui, ma è giusto almeno registrare la reazione di chi, non potendo fare altro, per manifestare il proprio disappunto si è adoperato su Twitter con ogni possibile registro e colore. Ecco allora il realismo politico di Sarah Sanders, governatore dell'Arkansas, che twitta così: «È la Giornata internazionale della donna, un buon momento per ricordare che i democratici non possono nemmeno dirti cos'è una donna».Ma c'è anche l'ironia amara della conduttrice tv Dana Loesch («La first lady è stata gentile a incoraggiare lo svilimento delle donne nella "Giornata internazionale della donna". Cancellare le donne è un abuso»), nonché il black humor del giornalista Derek Hunter («A quanto pare gli uomini sono molto meglio delle donne a fare le donne. Datevi più da fare, signore!»). C'è lo sdegno "classico" di Jennifer Barreto, analista politica e voce della comunità ispanica («Tutto ciò è vergognoso e inaccettabile!»), e c'è la sconsolata presa d'atto di Christopher Bedford, direttore della Common Sense Society: «Non siamo un paese serio». Infine la questione vera, un misterioso interrogativo di fondo che emerge dal tweet della repubblicana Karoline Leavitt: «Perché i democratici fanno gli straordinari per promuovere l'agenda trans?».SE È IL VOCABOLARIO A DECIDERE COS'È UNA DONNAAlla cerimonia tenuta alla Casa Bianca l'attivista argentina Alba Rueda è stata presentata da Jill Biden come una «donna transgender che ha lavorato indefessamente per porre fine alla violenza contro la comunità LGBTQ plus in Argentina». Per la cronaca, a Rueda si deve l'approvazione della legge che in Argentina riserva alle persone transgender l'uno per cento dei posti di lavoro del settore pubblico. A fronte di tutto ciò, se anche il Cambridge Dictionary ha aggiornato la sua definizione di "donna" al fine di includere i transgender (donna, adesso, è anche «un adulto che vive e si identifica come femmina anche se può aver avuto un altro sesso alla nascita»; ad esempio, sempre secondo il Cambrige, «Mary è una donna a cui è stato assegnato il genere maschile alla nascita»), l'operazione di "normalizzazione" (e di alterazione della realtà) sembra essere completamente riuscita. Con l'ovvia conseguenza che a ogni rimostranza verrà messa la mordacchia (compresi gli scempi accaduti in quelle cliniche che avviavano alla transizione persino preadolescenti autistici).Per annusare l'antifona, basta leggere l'accigliato e perentorio messaggio dell'ultraprogressista premier canadese Justin Trudeau, che proprio l'8 marzo così scriveva: «[...] voglio essere molto chiaro su un'altra cosa: le donne trans sono donne. Resisteremo sempre a questo odio, ogni volta che si verificherà». Ora, «chiamare "odio" la biologia di base», come su twitter gli ha risposto un utente, è il solito giochino liberal, perché se è lecito restituire la complessità della realtà, tutt'altra cosa è ridisegnarla completamente, lasciando - all'interno di una vera e propria "guerra alla donna" i cui contorni si allargano ogni giorno di più - che il sesso femminile dipenda soltanto da un'autopercezione.Questo è esattamente il piano a cui anela il potente e variegato universo progressista: da Biden a Trudeau, da Sanchez a Macron, da un sistema scolastico appiattito all'inverosimile alla martellante industria dell'intrattenimento (senza nemmeno considerare la violenza blasfema con cui in questi giorni si è sbeffeggiata la Madonna per le vie di Milano). Il tutto con i grandi dizionari e le storiche enciclopedie a fare da zerbino al pensiero unico, forse il colpo peggiore. Il sulfureo disegno lo ha spiegato benissimo Anna Perenna, che in un articolo su Feminist Post ha parlato in un modo inedito e trasparente del rapporto (malato) tra la sinistra e le donne, che dal pensiero progressista si sentono ormai «tradite, maltrattate, umiliate. E infine soppiantate da neo-donne auto-identificate ben più attraenti e funzionali delle "vecchie" donne per nascita».DONNE E SINISTRA: UN AMORE TOSSICOUn rapporto tossico, quello tra progressismo e donna - ben approfondito sul Timone di marzo -, tale che, scrive Perenna, «a un certo punto bisogna per forza aprire gli occhi, soprattutto quando l'adulterio è talmente grosso e palese che non è più possibile far finta di niente». La giornalista, esponente del femminismo radicale gender critical, intravede l'inizio della fine nell'apertura di credito incondizionata e senza distinguo (fondamentalmente miope) al movimento lgbtq+. «Siamo state noi a sostenere ed accogliere il movimento omosessuale prima e transessuale poi», scrive la giornalista, «quei maschi ci apparivano fragili, dolenti, rassicuranti, non minacciosi dal punto di vista sessuale, amici sinceri ed alleati convinti nelle battaglie contro l'odiato patriarcato. E anche coloro che chiedevano di vivere sereni con un nome femminile ed un corpo sofferto e ricostruito, che male ci facevano, quali minacce potevano presentare per noi?».Ma ecco l'inganno, inaspettato come un agguato nella notte: «Ebbene, proprio in quel mondo lì, dove ci sentivamo a casa, al sicuro, protette e rilassate, è nato un movimento strano, colorato ma aggressivo, militaresco [...], e tanti nostri vecchi compagni ci si sono ritorti contro. Tanti di quei maschi complici di nostre confidenze e di battaglie contro l'odiato patriarcato hanno cambiato fronte, l'alleanza maschile a sinistra è diventata un patto d'acciaio in nome di comuni ideali raccontati come progressisti».Lo scritto di Feminist Post si spinge anche a osare l'inosabile, descrivendo ciò che davvero cova dietro il subdolo piano declinato al maschile, e cioè «un brodo ancestrale di livore, invidia, rancori millenari, desideri inespressi verso il nostro corpo sessuato e la nostra capacità di dare la Vita. I maschi hanno fatto catenaccio fra di loro contro di noi, cosa che sanno fare egregiamente da millenni, e ci hanno letteralmente tolto la terra sotto i piedi». Quale fotografia migliore del premio "Donna Coraggio dell'anno" consegnato dalla first lady e dal Segretario di Stato ad uomo che si percepisce donna? Nel giorno della Festa della Donna, ovvio. Per evitare di essere fraintesi.La chiosa finale di Anna Perenna, a seconda di come si voglia leggerla, è un pugno nello stomaco, una sveglia, una gomitata benevola ad un mondo femminile che con troppa lentezza sta accorgendosi della guerra che gli è stata dichiarata; un passaggio che in ogni caso rappresenta un salutare cambio di passo nella storia recente del femminismo italiano. Le parole della giornalista sono da meditare: «Geniali, hanno addirittura creato le neo-donne: quelle tradizionali, cioè noi, siamo superate: tutti sono donne, tutti possono esserlo, problema risolto. Qualcosa non torna, che ne è di noi?».
Convegno a Montecitorio con la moglie del fondatore di Wikileaks. Il punto con Alessandro Di Battista.
La sindrome di Capgras (più correttamente "Delirio di Capgras" oppure "Fenomeno di Capgras"), anche nota come "illusione dei doppi", è un disturbo psicologico raro ma complesso ed affascinante, nella sua drammaticità.In questa sindrome, una persona crede che un individuo importante della propria vita, un familiare o anche un amico, sia stato sostituito da un impostore o un sosia. La sindrome di Capgras è stata descritta per la prima volta nel 1923 dallo psichiatra francese Joseph Capgras, che la osservò in una donna che credeva che sua madre fosse stata sostituita da un'estranea. Da allora, sono state riportate numerose casi di sindrome di Capgras in tutto il mondo.I sintomi della sindrome di Capgras possono variare da persona a persona. Tuttavia, i sintomi più comuni includono la convinzione del paziente che un individuo importante sia stato sostituito da un impostore, la sensazione che l'impostore sia estraneo o minaccioso, l'insistenza del paziente che l'impostore non è ciò che sembra, e la difficoltà di riconoscere e identificare le persone familiari. Le cause della sindrome di Capgras non sono del tutto chiare.Tuttavia, alcuni esperti suggeriscono che la sindrome potrebbe essere il risultato di una lesione cerebrale o di un disturbo psichiatrico come la schizofrenia o il disturbo bipolare. Altri esperti suggeriscono che la sindrome potrebbe essere legata a problemi di connettività tra il sistema limbico e la corteccia prefrontale. Il trattamento della sindrome di Capgras può variare a seconda della causa sottostante del disturbo.Il Dr. Valerio Rosso, su questo canale YouTube, si dedica a produrre delle brevi lezioni di psichiatria rivolte ai pazienti, agli operatori della salute mentale, ai famigliari dei pazienti, agli studenti di medicina, agli specializzandi in psichiatria e a chiunque sia interessato alla salute mentale, alla psichiatria ed alle neuroscienze. ISCRIVETEVI AL MIO CANALE ► https://bit.ly/2zGIJorScoprite tutti i miei libri: https://bit.ly/2JdjocYScoprite la mia Musica: https://bit.ly/2JMqNjZVisitate anche il mio blog: https://www.valeriorosso.comAvete mai sentito parlare del progetto psiq? Andate subito ad informarvi su https://psiq.it ed iscrivetevi alla newsletter.
Nella mattinata di venerdì 10 febbraio, ai microfoni dei nostri Filippo Marcianò e Alessandra Valtolina, all'interno del programma “La Combriccola“, sono stati ospiti i Coma Cose. Questa è la loro seconda partecipazione al Festival di Sanremo con la canzone L'addio. Il brano racconta una crisi che hanno superato, essendo Fausto e Francesca una coppia anche nella vita: «Con il nostro progetto abbiamo raccontato tutta la nostra vita, e non ci fa paura perché è come se facessimo sempre dell'autoanalisi, ti spinge a scavare a fondo e raccontare: è emozionante e difficile, ma è anche terapeutico».LA PROPOSTA DI MATRIMONIO - Ma le novità non finiscono qui: «Il sentimento si è rinfrancato, perché dopo 8 anni di convivenza diventeremo marito e moglie! Sanremo è un saliscendi di emozioni e ci doveva stare nel racconto di un'annata del genere. Siamo due persone molto diverse sotto tutti i fronti, e forse questa cosa ci fa discutere e visto che teniamo molto alla nostra personalità, ci spinge sempre a trovare un nuovo punto di vista per unirci».IL DUETTO CON I BAUSTELLE - Questa sera i Coma Cose duetteranno insieme ai Baustelle e proporranno la canzone Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri: «La collaborazione è nata da un nostro desiderio, ci siamo trovati in sala prove in mezzo a un po' di strumenti. Francesco Bianconi aveva tra le note del telefono una bozza di Sarà perché ti amo e quindi l'abbiamo riarrangiata portandola vicino al nostro mondo sonoro».I PROSSIMI APPUNTAMENTI - Il 10 febbraio uscirà il nuovo album dei Coma Cose Un meraviglioso modo di salvarsi: «È un po' un invito alla riflessione, è come un'ammissione, ognuno ha il suo modo di salvarsi che cambia con l'età, per noi fare musica è fondamentale però è anche essere curiosi e ricercare sempre qualcosa di nuovo che ci stupisca: lo stupore ci salverà». In primavera partirà anche il loro tour, con due tappe internazionali a Parigi e Londra e poi in tutta Italia.
Un tempo pensavo che gli psicologi non servissero a niente, ma come dovrebbero fare tutte le persone che hanno intenzione di crescere, ho rivisto i miei convincimenti e sono cresciuto culturalmente. Oggi cerco di trasmettervi quanto ho imparato per capire come sradicare le nostre convinzioni e diventare persone migliori. (riflessioni dal bosco #55)
Questa storia parla di un'amicizia tradita dall'ingordigia!Questa storia è stata raccolta da fra Terence, un quarantunnne origninario della città di Buea in Camerun, impegnato nelle missioni dei frati minori Cappuccini a Shisong.Scritta da Maria Angela CeruttiVoci e suoni di valeria BattainiTema musicale di BELGA
C'era una volta un uomo e sua moglie che vivevano in una casa con un bel giardino, distante alcune miglia dal villaggio. Una sera venne un giù un gran temporale, la pioggia si sentiva battere forte sul tetto della casa e il vento soffiava all'impazzata, tanto che pareva volesse portare via ogni cosa. Appena l'uomo e sua moglie accesero il camino e si sedettero per scaldarsi, si sentì battere piano alla porta. Continue reading
#Trapani uccide #moglie per #gelosia; #Manovra, si torna in aula il 27 per approvare il 29 dicembre; Scontri a #Parigi tra manifestanti e polizia; In #America il #Natale più freddo di sempre
C'era una volta un contadino povero che una sera se ne stava seduto vicino al camino ad attizzare il fuoco, mentre sua moglie filava. A un certo punto disse: “Moglie mia, che cosa triste è non aver bambini! E' così silenziosa la nostra casa, mentre dagli altri c'è tanto chiasso gioioso e allegria!” “Hai ragione marito mio,” rispose la donna “Anche se fosse un solo bimbo, uno solo e pure se piccino piccino, dio solo sa quanto sarei contenta.” Continue reading
Moglie e fidanzate al seguito dei calciatori inglesi trovano scomoda la sistemazione da crociera a 5 stelle e si spostano in resort di Doha
Come cambia la #manovraeconomica @lucacifoni; I tempi stretti del #governo @francescomalfetano; Giustizia, finalmente la riforma @marioajello; La #guerra in #Ucraina e il #Tribunale per i crimini @Mauroevangelisti; Ancora un femminicidio, lei massacrata con un coltello @claudiaguasco; Moltoeconomia; i contenuti@ alessandracamilletti
Daniele Pasquini"Un naufragio"SEM Librihttps://www.semlibri.com/Valentina e Tommaso sono due trentenni come tanti: un'esistenza incerta, in bilico tra contratti a progetto e il sospirato posto fisso, qualche aperitivo in riva all'Arno, la ricerca di una casa che, con i loro stipendi, non possono permettersi. Nel momento in cui si sposano, sono già in crisi, anche se fingono di non vederlo.Il viaggio di nozze alle Seychelles è un disastro. Moglie e marito parlano poco e, quando lo fanno, escono fuori solo recriminazioni e malcontenti. Così, il ritorno a casa è vissuto come una liberazione. Ma il destino ha piani diversi per loro: il piccolo aereo su cui sono in volo viene sorpreso da una tempesta, nella turbolenza il portellone si spalanca e i due giovani vengono scaraventati giù.È un miracolo che sopravvivano, e sembra ancor più un miracolo l'isola che riescono a raggiungere, allo stremo delle forze. Ma Valentina e Tommaso ci mettono poco a comprendere la terribile verità: l'atollo è deserto. Una lunga spiaggia bianca, qualche uccello marino, una foresta lussureggiante e, all'orizzonte, soltanto il blu sterminato dell'oceano. Per i due naufraghi comincia una lotta per la sopravvivenza: la ricerca dell'acqua e del cibo, il fuoco da accendere, un riparo da costruire. Una prova estrema, senza strumenti né competenze per affrontarla, che li porterà a confrontarsi con una natura tanto ostile quanto affascinante.Eppure, in quell'isolamento forzato, Valentina e Tommaso trovano finalmente il coraggio per guardarsi dentro, analizzando le paure e le incomprensioni che stanno disintegrando la loro storia. E così l'isola deserta diventerà anche un'insperata occasione di salvezza: un viaggio attraverso i propri incubi e i propri ricordi, per tentare di uscirne, ancora una volta, insieme.Con un mix perfettamente calibrato di ironia e di profondità psicologica, Pasquini attualizza il topos dell'isola deserta ai giorni nostri e se ne serve per raccontare l'avventura più pericolosa e affascinante di tutte: l'amore tra due esseri umani che si sono scelti, tra milioni di altri, con il folle obiettivo di diventare una cosa sola.Daniele Pasquini è nato nel 1988 in provincia di Firenze e lavora come comunicatore e addetto stampa. Ha esordito in narrativa nel 2009 con Io volevo Ringo Starr, seguito dal romanzo breve Le rockstar non muoiono mai e dalla raccolta Ripescati dalla piena, tutti usciti per Intermezzi Editore. Suoi racconti sono comparsi su riviste e antologie.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
La storia di Fabio Luciani, direttore del laboratorio di immunogenetica dell'University of New South Wales di Sydney.
Franco Papandrea è in Australia dal 1957. Ricercatore in passato all'Università di Canberra, oggi è rappresentante del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero.
Ciao Italiani Veri! In studio, di nuovo, con Max e Paolo, c'è la simpaticissima Katherine! Max fa un annuncio importante: il polpo
Ciao Italiani Veri! Episodio strepitoso con Katherine, Max e Paolo! La gradita ospite è la scrittrice del bellissimo libro