Upper house of the Italian Parliament
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Secondo gli 007 americani, sarebbe imminente un attacco israeliano alle centrali nucleari iraniane. Intanto Uk e Ue si sfilano dal sostegno a Netanyahu, mentre la situazione umanitaria a Gaza resta drammatica. Ne parliamo con Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali.Capitolo migranti: l'Ue apre ad accordi sul modello Ruanda, il Senato italiano approva il ddl Albania. Sentiamo Matteo Villa, responsabile del DataLab ISPI.L'ISTAT presenta il suo "Rapporto annuale sullo stato del Paese". Con noi Sabrina Prati, ricercatrice ISTAT.
Giorgia Meloni torna alla prova dell'Aula. E' il quarto premier time per la leader di Fdi negli oltre 900 giorni del suo esecutivo.
ABD Başkanı Trump, “Anti-Neocon Trumpçılar”ın hedefe koydukları Ulusal Güvenlik Danışmanı Mike Waltz'u görevden aldı. Ancak Trump bunu yumuşak bir şekilde yaparak Waltz'u BM Büyükelçiliğine aday gösterdi. Ulusal Güvenlik Danışmanlığı'ndan farklı olarak “BM Büyükelçiliği” Senato onayı gerektiriyor. “Signalgate Skandalı”ndaki rolü sebebiyle Waltz'un onay süreci bir hayli sıkıntılı geçecektir. Bilhassa Demokrat senatörler Waltz'u fena halde terletecekler. Bazı yorumlara göreyse Trump, Waltz'u otobüsün önüne attı.
Sono cominciate con l'omaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle più alte cariche dello Stato all'Altare della Patria le celebrazioni per l'80esimo anniversario della Liberazione.Presenti anche Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, presidenti di Camera e Senato, oltre alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8144I VERI PATRONI D'EUROPA, ALTRO CHE URSULA VON DER LEYEN di Cristina Siccardi I patroni d'Europa non sono Ursula von der Leyen, Roberta Metsola, António Costa, Kaja Kallas e neppure Macron e Steinmeier, bensì i santi Benedetto da Norcia, Cirillo e Metodio, Brigida di Svezia, Caterina da Siena e Teresa Benedetta della Croce, sui quali il Senato della Repubblica italiana scriveva nel 2017 in una pubblicazione dal titolo Patroni d'Europa. Percorsi di unità, di pace, di cultura: «In modi speciali essi sono stati tutti profondamente europei [...]. Se pace, cultura, dialogo, difesa dei diritti umani sono oggi imperativi morali per tutti i cittadini d'Europa, e non solo per chi si professa credente, dobbiamo riconoscere il merito a straordinari precursori. La loro voce, a distanza di secoli, ancora ha molto da dirci e da insegnarci». Leggendo queste considerazioni, occorre fare alcuni doverosi distinguo. L'allora presidente del Senato, Pietro Grasso, aveva riconosciuto il patronato dell'Europa dei santi menzionati; tuttavia, ha compiuto un'operazione conforme a tutti coloro che da molti anni cercano di assorbire le figure dei santi nell'agone del liberalismo laicista politico e religioso, strumentalizzando i loro insegnamenti.I santi patroni d'Europa hanno operato nella pace di Cristo e non del mondo; hanno tessuto le loro relazioni non in un vacuo dialogo, ma sulle linee costruttive del Vangelo; non hanno pensato e agito in modalità antropocentrica, ma evangelica e con spirito soprannaturale alla luce della Grazia di Dio; hanno dato priorità alla Gloria di Dio e non del mondo, concentrandosi sulla salvezza delle anime, considerando lesive le proposte e tentazioni mondane. Essi non sono stati «straordinari precursori» dell'ideologia europeista anticristiana, bensì Maestri nell'instaurare il Regno di Dio attraverso Cristo Re.San Benedetto da Norcia (480-547) è stato dichiarato «Santo patrono di tutta l'Europa» da papa Paolo VI il 24 ottobre 1964 con la lettera apostolica Pacis Nuntius. Cirillo e Metodio sono stati proclamati compatroni da papa Giovanni Paolo II il 31 dicembre 1980 con la lettera apostolica Egregiae virtutis; lo stesso Papa ha inoltre proclamato compatrone d'Europa santa Brigida di Svezia, santa Caterina da Siena e santa Teresa Benedetta della Croce il 1º ottobre 1999.SAN BENEDETTO, SANTI CIRILLO E METODIOLa statura umana e cristiana di san Benedetto resta nella Storia un luminoso punto di riferimento in un'epoca di profondi mutamenti (come la nostra), quando l'antico ordinamento romano stava ormai crollando e stava per nascere una nuova era sotto l'impulso di nuovi popoli emergenti all'orizzonte dell'Europa. Attraverso la fondazione delle abbazie e dei monasteri nel continente, san Benedetto risanò le anime, bonificò i villaggi, promuovendo la coltivazione razionale delle terre, offrendo lavoro alle famiglie che vivevano e lavoravano intorno ai centri benedettini; salvò l'antico patrimonio culturale e letterario greco-romano, influì sulla trasformazione dei costumi dei barbari. La Regola benedettina portò ordine e civilizzazione grazie a due parole profondamente applicate «Ora et labora», che instillarono il senso del dovere, stando attenti alla propria coscienza e allo sguardo di Dio (ciò implicava, conseguentemente, il rispetto per i legittimi diritti altrui) e che promossero responsabilizzazione, coraggio, determinazione, tutto ciò, disse Giovanni Paolo II durante la sua visita pastorale a Norcia il 23 marzo 1980, «sulla base e in forza di una vita spirituale di fede e di preghiera assolutamente intensa ed esemplare».La missione dei fratelli Cirillo (826/827-869) e Metodio (815/825-885), evangelizzatori bizantini dei popoli slavi in Moravia e Pannonia (antica regione compresa tra i fiumi Danubio e Sava, che comprendeva la parte occidentale dell'attuale Ungheria, il Burgenland oggi Land austriaco, fino a Vienna, la parte nord della Croazia e parte della Slovenia), produsse nel IX secolo l'invenzione dell'alfabeto glagolitico, noto come «cirillico», dal nome del suo inventore e nato dal geniale sforzo di conciliare le lingue latina, greca e slava. Come san Benedetto aveva posto le basi dell'Europa latina, i due fratelli di Tessalonica innestarono nel continente la tradizione greca e bizantina, come riconobbe papa Pio XI con la Lettera Apostolica Quod Sanctum Cyrillum del 1927, definendoli «figli dell'Oriente, di patria bizantini, d'origine greci, per missione romani, per i frutti apostolici slavi».Le nazioni europee, con le loro lingue, le loro culture, i loro usi e costumi furono unite sotto il Sacro Romano Impero, che si instaurò sotto l'egida e il faro del Cristianesimo, un credo non rivoluzionario, non distruttivo, ma forte nei suoi principi e nei suoi valori del Dio Uno e Trino, di patria, di famiglia e proprietà privata. È di tutta evidenza che il collante di tante diversità fu la Fede religiosa, che rispettava ogni identità, a differenza della surrettizia Unione Europea che vuole imporre, senza rispetto di quelle identità, il livellante pensiero unico alle genti europee.Aver eliminato il Cristianesimo dalla linfa europea, come ben vediamo, ha trasportato il continente nel baratro del pensiero neonietzschiano, che nega verità oggettive, imponendo una pluralità di prospettive opinabili, in cui le “verità soggettive” e i presunti diritti sono legati all'ideologia schizofrenica di chi domina con politiche sovranazionali, tiranniche e schiavizzanti, che vanno contro le Leggi di Dio, ma anche contronatura, riproponendo in definitiva il «non serviam» di matrice luciferina. Se l'Europa era stata ferita e incrinata dalla rivoluzione protestante, oggi la presunta Unione Europea, claudicante e persa in un labirinto di confusione, è il frutto del suo tradimento a se stessa.SANTA BRIGIDA DI SVEZIA ED EDITH STEINSanta Brigida di Svezia (1303-1373) fu sposa, madre, monaca, mistica, donna di grande carità e coordinatrice di ordine e di pace dentro e fuori la Chiesa. Si recò a Roma per celebrare l'Anno Santo del 1350 e qui trovò una situazione drammatica: il Papa si era trasferito ad Avignone e il popolo romano era come un gregge senza pastore. C'era la peste e in Europa infuriava il conflitto tra Francia e Inghilterra. Nelle stanze di Palazzo Farnese e nelle chiese romane ricevette rivelazioni divine, intanto parlava direttamente al Papa, ai cardinali, ai governanti europei, anche per intercedere per la pace in Europa al fine di porre termine alla guerra dei Cent'anni. Si prodigò per il ritorno del Pontefice a Roma, come fece anche vigorosamente la mistica domenicana e sua contemporanea santa Caterina da Siena (1347-1380), la quale, sopravvivendole, sarà testimone del ritorno definitivo a Roma di Gregorio XI nel 1377. Particolarmente devota della Passione di Cristo, giunse il tempo dei pellegrinaggi brigidini: da Assisi al Gargano, arrivando poi in Terra Santa, quando aveva quasi settant'anni.Cinque santi medioevali come patroni d'Europa ed una dell'età moderna, l'ebrea Edith Stein (1891-1942), atea convertita al Cattolicesimo, che divenne carmelitana scalza. Dalla brillante intelligenza, scelse il ramo universitario della filosofia e dopo essere stata allieva di Edmund Husserl, divenne membro della facoltà di Friburgo. Un giorno rimase folgorata quando vide una donna con i sacchetti della spesa entrare in una chiesa per pregare... un atto semplicissimo, ma che a Edith rivelò che Dio può essere pregato in qualsiasi momento e quindi apprese, grazie a quella donna, che il punto centrale del Credo cristiano è lo stabilire un rapporto personale fra l'anima e il Padre Creatore. Nel 1921, durante una vacanza, lesse l'autobiografia della mistica carmelitana Teresa d'Avila e da allora abbracciò Santa Romana Chiesa, ricevendo il battesimo il 1° gennaio 1922. Dopo un periodo di discernimento spirituale, entrò nel monastero carmelitano di Colonia nel 1934, prendendo il nome di Teresa Benedetta della Croce e qui scrisse il libro metafisico Endliches und ewiges Sein (Essere finito ed Essere eterno) con l'obiettivo di conciliare le filosofie di san Tommaso d'Aquino e di Husserl.Per proteggerla dalle leggi razziali, l'Ordine delle Carmelitane scalze la trasferì nei Paesi Bassi, ma non fu sufficiente: il 26 luglio 1942 entrò in vigore l'ordine di Hitler che anche gli ebrei convertiti dovevano essere catturati e internati. Fu così che Edith e sua sorella Rosa, anche lei divenuta cattolica, furono deportate nel campo di concentramento di Auschwitz, dove vennero uccise nelle camere a gas il 9 agosto 1942 e i loro corpi furono bruciati nei forni crematori.ROBERTO BENIGNI ESALTA IL MANIFESTO DI VENTOTENEAlcuni giorni fa Roberto Benigni ha teatralmente declamato e inneggiato con lo spettacolo intitolato «Il Sogno» il Manifesto di Ventotene per un'Europa libera e unita, manifesto che è stato protagonista di una ormai nota manifestazione progressista a Roma, ma anche di molteplici polemiche politiche e mediatiche. Nel decantare l'Europa culturale e l'indiscutibile suo primeggiare nel mondo, Benigni si è però completamente “scordato” di far presente che è stata la religione cristiana ad aver dato vita ad uno straordinario sviluppo dell'arte, della letteratura, della musica nel segno della bellezza; ma ha anche “scordato” di dire che è stato il Cristianesimo ad avviare lo studio scientifico degli esseri animati e inanimati, si pensi alle realtà monastiche che si sono occupate della catalogazione del mondo vegetale e animale, nonché dello studio medico delle erbe officinali; ma si pensi anc
Marco Ansaldo"La morte di Papa Francesco"L'annuncio della morte di Papa Francesco è stato dato nella Cappella di Casa Santa Marta dal camerlengo, il cardinale Kevin Farrell. Accanto a lui il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, il Sostituto mons. Edgar Pena Parra e il Maestro delle Cerimonie mons. Diego Ravelli: “Carissimi fratelli e sorelle - le parole di Farrell - con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino.” Emorragia cerebrale possibile causa della morte. Ieri, a Pasqua, l'ultima apparizione davanti a 35mila fedeli. Bandiere a mezz'asta a Palazzo Chigi, Camera, Senato e Quirinale. Ma anche ambasciate e caserme. Migliaia in preghiera a piazza San Pietro.Marco Ansaldo è considerato uno dei più autorevoli esperti di Turchia, paese dove da più di trent'anni viaggia, lavorando e abitando a Istanbul. Si è occupato di politica e cultura scrivendo centinaia di reportage e una lunga serie di interviste con i maggiori protagonisti, dal presidente Recep Tayyip Erdogan al premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk. Ha redatto le voci dell'Enciclopedia Treccani e del Dizionario Utet, e inventato il Foro di dialogo intergovernativo Italia-Turchia. Da Istanbul ha collaborato anche con La7 al programma Atlantide.Per sette anni, dal 2010 al 2016, è stato vaticanista di Repubblica, dove ha seguito i pontificati di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco. Ha seguito due Conclavi, decine di viaggi papali, il caso dei Corvi in Vaticano e gli scandali Vatileaks 1 e 2. Da più di dieci anni scrive di Vaticano per il prestigioso settimanale tedesco Die Zeit.Genovese, è ambasciatore all'estero dell'U.C. Sampdoria e ha scritto tre testi sul calcio; per anni disc-jockey e conduttore radiofonico, allievo di tre Conservatori di Stato si occupa anche di musica collaborando oggi con Rai Radio 3.È curatore di cicli e convegni culturali e tiene conferenze in organismi e istituzioni sui vari temi di cui è esperto. Ha scritto una quindicina di libri e oggi vive fra Istanbul, Genova e Roma. È probiviro della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Un nuovo taglio dei tassi, come ampiamente previsto. Una nuova, preoccupata, diagnosi dell economia. La Banca centrale europea ha ridotto il costo ufficiale del credito di 25 punti base per la settima volta da giugno portando il tasso sui depositi, quello di riferimento, al 2,25% dal 2,50%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,40% dal 2,65% e quello sui prestiti marginali al 2,65% dal 2,90%. La decisione è stata unanime, e se sono state discusse «ipoteticamente» diverse opzioni - ha spiegato in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde - nessuno ha proposto un taglio più incisivo. Soprattutto è stata modificata la diagnosi dell'economia. Ormai l'unico riferimento alle pressioni sui prezzi, nel comunicato ufficiale, è l'«elevata crescita delle retribuzioni» che è però parzialmente assorbita dalla moderazione dei profitti: la dinamica dei prezzi, come già a marzo, è ormai orientata a tornare all'obiettivo del 2% su basi sostenibili. «Anche l'inflazione dei servizi ha segnato una marcata attenuazione negli ultimi mesi», è l'aggiunta importante ai comunicati delle precedenti riunioni: era tassello mancante, e atteso, nel processo di disinflazione. Non sembra quindi esserci più bisogno, nelle parole della Bce, di una politica monetaria restrittiva: un tasso al 2,25% è del resto in un'area compatibile con il tasso nominale neutrale (difficilmente individuabile). Lagarde ha però ricordato che il concetto di tasso neutrale è rilevante «in un'economia senza shocks», e non è il caso attuale. Anche in questa occasione Lagarde non ha spiegato meglio in che modo è "pronta a utilizzare gli strumenti a sua disposizione" ora che l'incertezza sta terremotando i mercati. La Banca centrale europea continuerà a seguire il suo approccio: deciderà i suoi prossimi passi riunione dopo riunione», sulla base delle prospettive di inflazione. La politica monetaria, ha aggiunto Lagarde, dovrà essere «pronta», e quindi «attenta a tutti gli sviluppi e in particolare a quelli dei nuovi shocks», e «agile», per avere «un approccio coerente». A una domanda sulle accuse di Donald Trump a Jerome Powell, Lagarde ha detto di avere «molto rispetto per il mio stimato collega e amico Jay Powell e noi abbiamo un solido rapporto tra banchieri centrali decisivo per avere una solida infrastruttura finanziaria». Questo rapporto continuerà «in modo imperterrito e senza cambiamenti, ne sono sicura». Intanto l'euro, che continua a veleggiare intorno 1,13 sul dollaro terremotato da Trump, toglie pressioni inflazionistiche dal campo per la Bce, ma se sale troppo si aggiunge ai dazi nel togliere competitività all'export europeo. Interviene per commentare la notizia Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Il Sole 24 Ore.Dfp: Giorgetti, quadro soggetto anche a rischi positivi. Ma per Upb 68mila occupati a rischio con i daziSi sono tenute questa mattina le audizioni alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sul Documento di finanza pubblica, che andrà inviato alla Commissione europea entro il 30 aprile dopo l'esame del Parlamento. In commissione è intervenuto anche il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha spiegato: tutte le simulazioni contenute nel Dfp "sono basate su ipotesi più sfavorevoli e pertanto forniscono indicazioni in senso peggiorativo sulla crescita e finanza pubblica. Ciò nonostante, sembra prospettarsi uno scenario meno avverso di quello messo in conto nelle previsioni ufficiali; più favorevole in termini sia di possibile esito finale della struttura dei dazi a livello internazionale, sia di variabili esogene (quali i prezzi dell'energia e i tassi d'interesse) che condizionano la crescita. Il quadro macroeconomico è pertanto soggetto anche a rischi positivi". A mettere però in guardia sull'esito della guerra commerciale in atto ci ha pensato la presidente dell'Upb Lilia Cavallari che in audizione sul Documento di finanza pubblica ha spiegato: "I dazi Usa impatteranno, tenendo conto anche degli effetti indotti, su quasi tutti i settori dell'economia italiana, con una perdita a livello aggregato di valore aggiunto nell'ordine di tre decimi di punto percentuale". E ha aggiunto: "In termini di occupazione l'effetto è quantificabile in circa 68 mila occupati totali in meno". A risentirne maggiormente, secondo le simulazioni dell'Upb, sarebbero i settori farmaceutico, attività estrattive, automotive, prodotti chimici, attività metallurgiche e fabbricazione di macchinari. Upb, insieme alla Corte dei Conti, denuncia anche che le informazioni del Dfp sono incomplete e forniscono un quadro limitato. Per una disamina del quadro offerto dal Dfp, spiega la Corte dei Conti, "manca non solo lo sviluppo programmatico (inciso dalla difficoltà di definire al momento una ricostruzione puntuale delle necessità in gioco), ma anche (e soprattutto) un dettaglio informativo determinante su diversi capitoli della politica finanziaria di breve e medio periodo: sono limitate le indicazioni sulla composizione della spesa per settori, non vi sono elementi e indicazioni adeguate sulle modifiche su cui si sta lavorando per il ridisegno del Pnrr, mancano indicazioni sulle scelte che ci si propone di assumere sul fronte della spesa per il settore della difesa. Elementi che rendono difficile valutare la tenuta del quadro complessivo e la sua coerenza con quelle che sono le priorità dell'azione di governo". Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.Meloni alla Casa BiancaLa Casa Bianca ha reso noto il programma dell'incontro di oggi alla Casa Bianca del presidente Donald Trump con la premier italiana Giorgia Meloni. Alle 12.05 (le 18.05 in Italia) è previsto un lunch nel cabinet room tra i due leader (chiuso alla stampa), quindi un'ora dopo il bilaterale nello Studio Ovale (con il pool dei reporter della Casa Bianca e i giornalisti italiani). Stamattina Trump ha dichiarato: "Ho avuto un colloquio molto produttivo con la presidente del Messico ieri. E ho incontrato i rappresentati al commercio giapponesi, è stato un incontro produttivo. Tutti i Paesi, inclusa la Cina, vogliono incontrarci. Oggi l'Italia". In attesa dell'incontro un alto dirigente Usa durante una call sulla visita alla Casa Bianca della premier italiana ha spiegato che Trump e Meloni hanno una "very special relationship" è "un partner economico chiave per gli Stati Uniti, uno dei principali mercati Ue per beni e servizi americani, e ospita importanti installazioni militari statunitensi e Nato. L'importanza della lunga relazione tra gli Stati Uniti e l'Italia non può essere sottovalutata". Lo stesso dirigente ha spiegato che: Donald Trump e la premier Giorgia Meloni parleranno di dazi ma la visita non è concentrata solo sulle tariffe. Il Washington Post, il foglio della capitale Usa, stamattina ha titolato: «L Europa affida le sue speranze commerciali a Meloni, la sussurratrice di Trump». È la terza volta che Giorgia Meloni siederà nello Studio Ovale, ma è come se fosse la prima. Una prima assoluta, perché - inutile girarci intorno - incrocia interessi globali e non solo bilaterali. La premier italiana, a quanto trapela, punta a facilitare un incontro tra Trump e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, puntando su investimenti negli Usa e sull acquisto di gas naturale liquefatto. E dall'altra intende proporre uno scudo militare a Kiev. Proprio ieri Meloni e von der Leyen si sono sentite al telefono: Bruxelles ha ribadito che sui dazi la competenza negoziale resta all Ue. Intanto l'Unione si prepara all'eventualità di non trovare alcun accordo sul tema, lavorando alle contro-tariffe doganali nei confronti degli Usa e guardando alla Cina. Parliamo con l'inviato a Washington Vincenzo Miglietta, Radiocor.
Iniziamo la puntata collegandoci con Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York, che ci aggiorna con le ultime notizie che arrivano dagli Stati Uniti.Oggi sono due anni dall’inizio del conflitto in Sudan, una guerra dimenticata. Ne parliamo con Elena Giovanella, anestesista e coordinatrice medica del Centro Salam di EMERGENCY (Khartoum), era presente in Sudan durante lo scoppio della guerra. Processo a Santanchè, “da riscrivere i capi di imputazione”. Udienza rinviata al 13 maggio. Ci spiega tutto Sara Monaci, giornalista de Il Sole 24 Ore.Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la “Legge Morandi”, sul ristoro dei parenti delle vittime di crolli di strade e autostrade, ma invia una lettera ai Presidenti di Camera e Senato per indicare il rischio incostituzionalità. Alfonso Celotto, docente di diritto costituzionale all’Università degli Studi Roma Tre, ci spiega il motivo.
da https://www.civile.it/internet/visual.php?num=99586Reazioni all'invenzione del cannocchiale: argomenti pro e contro con fonti Argomenti a favore del cannocchialeProva empirica diretta: I sostenitori valorizzavano l'osservazione diretta come metodo per acquisire conoscenza.Fonte: Nel "Sidereus Nuncius" (1610), Galileo documenta: "Ho osservato le stelle fisse e i pianeti con incredibile meraviglia [...] tutte le controversie che per tanti secoli hanno tormentato i filosofi sono risolte dalla certezza della vista."Verifica del sistema copernicano: Le osservazioni delle fasi di Venere e dei satelliti di Giove fornivano prove convincenti.Fonte: Nella lettera di Kepler "Dissertatio cum Nuncio Sidereo" (1610), l'astronomo tedesco scrive: "Questi nuovi corpi celesti confermano ciò che i calcoli matematici avevano già suggerito."Innovazione metodologica: Rappresentava un nuovo approccio alla conoscenza scientifica.Fonte: Nel "Saggiatore" (1623), Galileo afferma: "La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri nè quali è scritto."Utilità pratica: Aveva applicazioni militari e navali immediate.Fonte: Nel 1609, il Senato veneziano raddoppiò lo stipendio di Galileo dopo una dimostrazione del cannocchiale, riconoscendone il valore per avvistare flotte nemiche, come riportato nei documenti ufficiali della Repubblica di Venezia.Argomenti contro il cannocchialeInaffidabilità dello strumento: Gli oppositori sostenevano che producesse illusioni ottiche.Fonte: Ludovico delle Colombe nel "Contro Il Moto della Terra" (1611) scrisse: "Questi tubi con vetri possono facilmente ingannare, mostrando cose che non esistono o alterandone la vera natura."Contraddizione con l'autorità classica: Le osservazioni minavano la cosmologia aristotelica.Fonte: Cesare Cremonini, professore a Padova e contemporaneo di Galileo, si rifiutò di guardare attraverso il cannocchiale dichiarando: "Non voglio che il cielo di Aristotele venga demolito da questi vetri," come riportato da Paolo Gualdo in una lettera del 1611.Incompatibilità con le Scritture: Sembrava contraddire l'interpretazione letterale della Bibbia.Fonte: Il cardinale Roberto Bellarmino, nella lettera a Paolo Antonio Foscarini (1615): "Interpretare le Scritture contrariamente al consenso unanime dei Padri della Chiesa è espressamente proibito dal Concilio di Trento."Imperfezione dei cieli: Le osservazioni delle macchie solari e dei crateri lunari contraddicevano la perfezione attribuita ai corpi celesti.Fonte: Christoph Scheiner, nel suo "Tres Epistolae de Maculis Solaribus" (1612), inizialmente sostenne che le macchie solari fossero satelliti che orbitavano attorno al sole, piuttosto che imperfezioni sulla sua superficie.Confutazione dell'esperienza sensoriale comune: Contraddiceva ciò che era visibile a occhio nudo.Fonte: Francesco Sizzi nel suo "Dianoia astronomica" (1611) argomentò: "I pianeti aggiuntivi sono invisibili a occhio nudo, quindi non possono influenzare gli eventi terrestri e sono irrilevanti, se non addirittura illusori."Fonti primarie aggiuntiveDialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (1632) di Galileo Galilei: articola il dibattito tra sistema tolemaico e copernicano alla luce delle osservazioni telescopiche.Lettere sulle macchie solari (1613) di Galileo: documentano la controversia con Scheiner sulle macchie solari e la loro interpretazione.Atti del processo a Galileo (1633): mostrano come le osservazioni telescopiche e le loro interpretazioni furono centrali nelle accuse di eresia.Almagestum Novum (1651) di Giovanni Battista Riccioli: pur essendo anti-copernicano, accetta molte osservazioni telescopiche ma le interpreta nel contesto del sistema tychonico.La controversia sul cannocchiale rappresenta un momento cruciale nella storia della scienza in cui si scontrarono metodi empirici emergenti e tradizioni filosofiche consolidate, illustrando la complessa interazione tra osservazione, autorità e interpretazione nella costruzione della conoscenza scientifica.
Sondaggi Politici 2025: Un Terremoto Scuote I Partiti!Tra cadute inaspettate, recuperi sorprendenti e nuovi equilibri, lo scenario politico ridisegna la classifica dei partiti italiani. Ecco i sondaggi!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #2025 #azione #calenda #ellyschlein #fratelliditalia #giorgiameloni #giuseppeconte #m5s #movimento5stelle #partito #partitodemocratico #pd #politica #politici #senato #sondaggi #youtrend
Stupefan eccoci qui!Con un giorno di ritardo, ma sempre al solito orario. D'altronde non potevamo pensare di saltare un episodio come questo, vista l'urgenza sicurezza in Italia. Chiaramente siamo alle porte della guerra civile sennò non si spiega l'urgenza di stralciare un anno e mezzo di (pessimo) lavoro parlamentare su una delle leggi più liberticide degli ultimi anni: il fu DDL, ora DL Sicurezza. Ma cosa cambia, cosa è successo, perché è successo e soprattutto, c'è o non c'è l'articolo che proibisce la vendita di infiorescenze di canapa industriale? Ve lo raccontiamo nell'episodio di oggi e sappiamo già che le risposte vi andranno di traverso proprio come è successo a noi. Di leggi con profili di incostituzionalità, però, son pieni i codici: uno su tutti il codice della strada. Avete avuto notizia di un ricorso per sollevare la questione di costituzionalità del nuovo articolo 187 presentato da Meglio Legale per la vicenda dell'insegnante Elisa? Quindi ora?Scopritelo al play.Note dell'episodio: - DL, chi che cosa e perché: https://www.ilpost.it/2025/04/04/disegno-di-legge-sicurezza-decreto-legge/ - Cosa c'è e quali le modifiche: https://www.repubblica.it/politica/2025/04/04/news/decreto_sicurezza_cosa_prevede_cannabis_007_polizia-424106812/ - Il nuovo rapporto sul mercato della canapa: https://www.fuoriluogo.it/speciali/cannabis-light/canapa-il-ddl-sicurezza-relega-allillegalita-un-mercato-potenziale-di-2-miliardi/ - Meglio Legale solleva la questione di costituzionalità: https://www.lastampa.it/cronaca/2025/04/01/news/codice_della_strada_ricorso_cannabis_meglio_legale-15084174/ - Il paradosso di Elisa: https://www.instagram.com/antonellasoldo/reel/DH3ssSTIIRN/ - La conferenza stampa alla Camera: https://www.radioradicale.it/scheda/755457/le-prime-vittime-del-nuovo-codice-della-strada Entra in contatto con noi usando la mail stupefatticast@gmail.com o seguendo su Instagram il @stupefatti_podcast! Puoi anche iscriverti a STUPEGRAM, il nostro canale telegram, a questo link https://t.me/stupegram!
Come sempre, apriamo il nostro programma con uno sguardo alle notizie di attualità. Inizieremo con la recente sentenza che ha coinvolto Marine Le Pen, la quale ha provocato reazioni e attacchi all'autorità giudiziaria da parte di leader di destra e populisti in Francia, in Europa e negli Stati Uniti. Proseguiremo con l'annuncio dell'Ungheria di voler uscire dalla Corte Penale Internazionale. Il primo ministro Viktor Orbán ha definito la CPI un “tribunale politico” e ha citato il mandato d'arresto contro Netanyahu come esempio di faziosità. Nella nostra sezione dedicata alla scienza, parleremo di un nuovo studio secondo cui gli europei più poveri vivono in media più a lungo degli americani più ricchi. Infine, chiuderemo la prima parte del programma raccontandovi del discorso da record pronunciato al Senato statunitense dal senatore Cory Booker. Nelle sezioni dedicate alla grammatica e alle espressioni, proporremo dei dialoghi che ci porteranno alla scoperta della cultura italiana. L'argomento grammaticale del primo dialogo è il Past Tense: Irregular Past Participles in the passato prossimo. L'ultima conversazione, invece, sarà incentrata su un proverbio italiano molto comune: dare una mano. - La condanna di Marine Le Pen ha indignato l'estrema destra, ma le implicazioni politiche restano incerte - L'Ungheria annuncia il ritiro dalla Corte penale internazionale - Anche i più poveri in Europa vivono quanto i ricchi americani - Il senatore statunitense Cory Booker batte un record di 68 anni con il suo discorso di 25 ore - Le nozze di Jeff Bezos nella città più fragile del mondo - Borghi spopolati in vendita: la sfida del Trentino
25 ORE FILATE!Per contestare l'amministrazione Trump, Cory Booker ha stabilito un record al Senato: il discorso più lungo nella storia della Camera, senza pause per mangiare, usare il bagno o sedersi. Ha preparato oltre 1164 pagine di materiale, conquistando milioni di visualizzazioni sui social. Quando è stata l'ultima volta che ti sei dedicato intensamente a qualcosa per così tanto tempo? Che sia per concentrarti sul lavoro o per staccare dai social, oggi è sempre più difficile disconnettersi. Per questo arriva al momento perfetto il Digital Detox Festival: dal 20 al 22 giugno a Sauris, in Friuli, un'occasione unica per disintossicarsi dal digitale e liberare la mente. E indovina? Ci saremo anche noi! ▫️ Vieni al Digital Detox Festival?
Francesca Basso parla della strategia decisa dall'Unione europea per replicare alle tariffe imposte dagli Stati Uniti. Greta Privitera spiega come si è arrivati ai futuri colloqui tra gli Usa e il regime degli ayatollah, annunciati dal presidente Usa dopo l'incontro con Netanyahu. Giuseppe Guastella racconta della richiesta di archiviazione per violenza sessuale (e di rinvio a giudizio per revenge porn) nei confronti del figlio del presidente del Senato.I link di corriere.it:La linea dura della Cina, i contro-dazi Ue, Israele già alla Casa Bianca: come rispondono i Paesi a TrumpL'Iran conferma: «Vertice con gli Usa in Oman, ma i colloqui saranno indiretti»Leonardo Apache La Russa, la Procura chiede l'archiviazione per la violenza sessuale. «Ma va processato per revenge porn»
Matteo Salvini Vuole Il Potere: Lancia Guanto Di Sfida Alla Meloni!Mentre Giorgia Meloni sceglie il silenzio, Salvini rilancia la sfida sul Viminale. Dietro le apparenze, cresce la tensione nella maggioranza. Ecco che cosa sta accadendo!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #giorgiameloni #interno #italia #matteosalvini #ministero #ministro #parlamento #politica #potere #senato #sfida #trasporti #viminale #lega #fdi #congresso
Il crollo delle borse, dazi, Pnrr, politica interna, riarmo europeo e violenza di genere i temi della puntata di sabato 5 aprile della trasmissione di Daniele Bellasio con Marianna Aprile.In apertura Lorenzo Bini Smaghi, presidente del CdA della banca Societe Generale, già membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea.Nostri ospiti anche il Sen. Stefano Patuanelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato e l'On. Irene Tinagli, economista ed europarlamentare del Partito Democratico.In chiusura, torna Alessandra Sardoni, giornalista e conduttrice televisiva del TgLa7.
Nordio Al Centro Della Bufera: Gravissime Accuse Si Abbattono Su Di Lui!Alcune dichiarazioni del ministro Nordio fanno esplodere la polemica. Ma che cosa è successo?#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #accuse #ministro #caso #motivo #nordio #parlamento #polemiche #politica #giorgiameloni #senato #razzismo #etnie
ChatGPT è andata in tilt perché troppi utenti si sono messi ad usare una nuova funzionalità che permette di creare disegni con lo stile tipico dello studio Ghibli, il laboratorio di fumetti e animazione del famoso illustratore giapponese Hayao Miyazaki. Ma siamo sicuri che qualcuno abbia dato il permesso all'intelligenza artificiale di copiare così spudoratamente? In questa puntata parleremo anche del Myanmar, colpito da uno dei terremoti più devastanti della sua storia e ancora lacerato da una guerra civile che rende difficili i soccorsi. Il presidente americano ha imposto i dazi sui prodotti stranieri che vogliono entrare negli Stati Uniti, compresi da quelli (ma quali?) che provengono da isole dove abitano solo pinguini. Intanto in Senato italiano ha cancellato 30mila vecchie e buffe leggi mentre gli scienziati hanno scoperto il segreto delle macchie delle giraffe
Sembra svanire decisamente la pazienza con la quale, fino alla scorsa settimana, gli Stati Uniti avevano fatto buon viso a cattivo gioco, dinanzi alla sostanziale indifferenza mostrata dai Russi nei confronti dei loro sforzi per il raggiungimento di almeno un breve “cessate il fuoco” in Ucraina. E non ci riferiamo tanto allo stato di forte irritazione espresso, a inizio settimana, da Donald Trump proprio nei riguardi di Vladimir Putin, quanto alle nuove sanzioni che sono appena state ipotizzate da una proposta di legge bipartisan – presentata cioè, da cinquanta senatori (25 repubblicani e 25 democratici) – che prevede l'imposizione di una tariffa (fino al 500 per cento !) sulle importazioni dai Paesi che continueranno a fare scambi commerciali con la Russia, acquistando il suo gas o il suo petrolio. Tali misure punitive – spiegano a Washington – verranno applicate se il Cremlino non compirà “passi significativi” sulla strada che porta alla fine del conflitto. Non c'è dubbio sul fatto che l'introduzione (o, comunque, la minaccia) di queste sanzioni, segni un infastidito cambio di atteggiamento degli Stati Uniti, fino a ieri rimasti fin troppo accomodanti rispetto alle furberie diplomatiche di cui la Russia si è servita esclusivamente per guadagnare tempo utile all'avanzata – per la verità assai lenta - dei suoi soldati . Naturalmente, data l'umoralità dell'uomo che, per i prossimi quattro anni, governerà il Paese più potente del mondo, sarebbe, comunque, azzardato parlare di un vero e proprio rimescolamento di carte tra Mosca e Washington: tuttavia non si può neanche negare il fatto che, ultimamente, Donald Trump sia apparso sempre più insofferente verso certi giochetti di prestigio che, forse, Vladimir Putin si è illuso di poter portare avanti all'infinito. Tra le tante promesse che il Tycoon aveva venduto agli elettori statunitensi durante la sua campagna elettorale, c'era, infatti, anche quella di poter chiudere la questione ucraina in quattro e quattr'otto, grazie, soprattutto, all'esistenza di un suo presunto feeling con l'autocrate russo. Feeling che, invece, si sta evidentemente rivelando ben poco contraccambiato... Trump, per andare incontro alle esigenze del suo interlocutore russo, si era esposto fino al punto di addebitare a Zelensky le responsabilità principali circa lo scoppio della guerra: ma neanche questo è bastato, perchè Putin, in cambio, non gli ha neppure concesso lo striminzito contentino di quei 30 giorni di sospensione dei combattimenti che gli avrebbero almeno permesso di sbandierare un minimo di risultato utile in faccia ai suoi detrattori politici: sia in America, che altrove. Pertanto, visto lo stato di imbarazzante confusione in cui sembrano procedere le trattative tra Cremlino e Casa Bianca, è più che comprensibile che un risentito senso di frustrazione si stia, adesso, impossessando dell'animo di Donald Trump. Staremo, quindi, a vedere come evolveranno le cose, ma è certo che il testo di legge presentato al Senato di Washington – se approvato – andrebbe veramente a colpire la Russia dove fa più male, prevedendo sanzioni così drastiche proprio a carico di quei Paesi che - anche se non direttamente - di fatto sostengono l'espansionismo militare del Cremlino. Come, ad esempio, India e Cina che sono, al momento, tra i maggiori clienti di Mosca per quanto concerne gli acquisti di gas e petrolio: e tutti sappiamo come le esportazioni di energia e di altre materie costituiscano le sue principali fonti di finanziamento della guerra. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Scontro Tra Tajani E Boldrini: Questa Volta Si Sono Spinti Oltre!Durante un'audizione alla Camera, è esploso un duro scontro tra Tajani e Boldrini. Il video ha fatto il giro del web. Ecco che cosa è successo!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #accuse #affari #antoniotajani #camera #gravi #lauraboldrini #lite #ministro #partitodemocratico #pd #polemiche #scontro #senato #social #virale #web
C'erano piani di guerra nelle chat segrete sull'attacco americano contro gli Houthi. Non svaniscono le polemiche sul contenuto delle chat segrete relative all'attacco americano contro gli Houthi nello Yemen, soprattutto dopo la pubblicazione di nuovi documenti da parte del magazine "The Atlantic". Il direttore del giornale Jeffrey Goldberg era stato inserito per errore nel gruppo Signal, una piattaforma di messaggistica non intercettabile, e poi introdotto in un gruppo ristretto, di cui faceva parte anche il vicepresidente J. D. Vance. In queste ore ha pubblicato i piani di guerra contro gli Houthi. Dagli stralci emerge come il capo del Pentagono Pete Hegseth non si era informato su chi facesse parte del gruppo, non si era neppure insospettito per la presenza di un utente sconosciuto come il giornalista Goldberg, comunque ha pubblicato la mattina del 15 marzo tutto il piano d'attacco, trentuno minuti prima che gli F-18 americani entrassero in azione e due ore e un minuto prima che il primo bersaglio Houthi venisse colpito. Le menzogne della Casa Bianca. Oggi Vance commenta: “È molto chiaro che Goldberg ha venduto più di quanto avesse". Ma negli ultimi giorni le figure apicali dell'amministrazione americana avevano affermato menzogne che sono smentite dai fatti, cioè da quello che loro stessi avevano scritto nella chat. Il capo del Pentagono Pete Hegseth aveva dichiarato che nella chat non c'erano piani di guerra. Il capo dell'intelligence Tulsi Gabbard aveva detto alla commissione Intelligence del Senato che non c'era materiale riservato condiviso sul gruppo Signal. Il direttore della Cia, John Ratcliffe, aveva rassicurato la commissione che le sue comunicazioni nel gruppo di messaggi Signal erano assolutamente permesse e legali e non c'erano informazioni riservate. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva difeso il suo staff, affermando che nella chat non c'erano informazioni riservate. Oggi sappiamo invece che i quattro hanno mentito e ci sono le prove. La sensazione è che, in assenza di una opposizione forte e organizzata, tutto passerà in cavalleria ed altre priorità emergeranno nell'agenda di Trump, in grado di distogliere l'attenzione su una sorta di Watergate moderno. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Giorgia Meloni ha una capacità sorprendente: con una frase riesce a condensare tutta la sua visione del mondo. «Se andassimo a verificare, ci accorgeremmo che le competenze della Commissione europea sono maggiori di quelle del presidente degli Stati Uniti», ha dichiarato in Senato. Non era una provocazione, non un tentativo di ironia. Era proprio la sua idea. Pagella Politica ha smontato l'affermazione con un'analisi dettagliata: gli Stati Uniti sono uno Stato federale, l'Unione europea una confederazione. Il presidente Usa ha poteri esecutivi che vanno dalla politica estera alla difesa, dalle nomine ai trattati. La Commissione europea, invece, ha competenze delegate dai governi nazionali, limitate dai trattati e condivise con Parlamento e Consiglio. Paragonare i due ruoli non ha senso. Eppure, per Meloni, funziona. Perché nel suo mondo la realtà non è un dato oggettivo ma una costruzione ideologica. Il fine non è comprendere il funzionamento dell'Ue o degli Usa, ma demolire la prima per alimentare l'illusione di una sovranità nazionale che non esiste più. Così la Commissione europea diventa un mostro centralista e il presidente Usa un innocuo burocrate. Un capolavoro di propaganda. Il problema è che questa narrazione ha conseguenze reali. Se chi governa un Paese ha un'idea distorta delle istituzioni internazionali, finirà per prendere decisioni altrettanto distorte. Ed è esattamente quello che sta accadendo: un'Italia isolata, incapace di incidere nelle dinamiche globali, mentre Meloni racconta agli elettori una fiaba in cui l'Ue è il male e gli Stati nazionali sono la soluzione. Governano con l'ignoranza, ecco perché non sopportano cultura e scuola. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Irpef, il governo ammette l'errore. In arrivo nuova norma e aliquote. Alla fine, dopo un lungo tira e molla con la Cgil, il Governo ha ammesso che norma e aliquote Irpef era totalmente sbagliate e bisogna ora rimediare all'errore. Nella sostanza l'acconto Irpef era stato ricalcolato con le vecchie aliquote Irpef più alte. Quindi tutto da rifare. Si, ma come? L'esecutivo annuncia di voler intervenire anche in via normativa per consentire l'applicazione delle nuove aliquote del 2025. Si creerebbe un buco da 250 milioni anche se la cifra però non viene confermata dal ministero dell'Economia: il dicastero di Giorgetti sostiene che l'intervento normativo sarà realizzato in tempo utile per evitare ai contribuenti aggravi in termini di dichiarazione e di versamento delle tasse. Già così, il pasticcio tecnico-politico è fin troppo evidente anche perché un errore grossolano non è mai avvenuto nella storia della Repubblica italiana. Come nasce l'errore. Tutto nasce dal decreto legislativo 216 del 30 dicembre 2023: il provvedimento che ha ridotto da quattro a tre gli scaglioni dell'Irpef riducendo l'aliquota dal 25 al 23% per i redditi tra 15 mila e 28 mila euro. E alzando le detrazioni da lavoro dipendente da 1.880 a 1.995 euro per redditi da lavoro dipendente fino a 15 mila euro. Nel decreto si prevede anche – per gli anni 2024 e 2025 – di ricalcolare le dichiarazioni dei redditi con le vecchie aliquote e detrazioni per determinare se il contribuente è in debito col fisco e quindi deve un acconto. I tecnici di Camera e Senato avevano manifestato un dubbio e chiesto al governo che ne fosse quantificato l'effetto di cassa. Poi in molti se ne sono scordati. I numeri della Cgil. La denuncia della Cgil parlava di un impatto profondo, fino all'intero importo stanziato dal governo per tagliare le tasse e pari a 4,3 miliardi. Il ministero dell'Economia sin da subito aveva invece circoscritto le conseguenze ai soli lavoratori dipendenti titolari di altri redditi. Il sindacato però aveva contestato Giorgetti perché invece ritiene coinvolti pure autonomi e pensionati, anche senza altre entrate oltre a quelle di lavoro e pensione. Per la Cgil la cifra eventuale di 250 milioni non è oggettivamente credibile. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Ansa - di Anna Laura Bussa.
ROMA (ITALPRESS) - “Il governo italiano è impegnato a difendere il diritto d'autore in tutti i settori, lo ha fatto anche con un disegno di legge approvato in Senato”, ha spiegato Alberto Barachini, Sottosegretario all'Informazione e all'Editoria, intervenuto al seminario del MIC Musica e intelligenza artificiale. “La musica è un bene che va difeso nella sua sostenibilità creativa, finanziaria ed economica. Il mondo si chiede come difendere il diritto d'autore creativo. Noi, in contatto con le norme europee, stiamo cercando di operare in questa direzione per trovare norme solide, sicure che possano evolversi con l'evolversi dei sistemi di intelligenza artificiale. Siamo al fianco della battaglia di SIAE per difendere il diritto d'autore dei creativi e musicisti italiani, come con AGICOM, per riconoscere quello degli editori italiani”. Barachini ha poi parlato fatto riferimento al disegno di legge che “identifica la nuova fattispecie di reato di deepfake, perché sia un materiale editoriale che audio e video sono un grande rischio nel rapporto reputazionale con i cittadini che potrebbero non sapere più cosa sia reale e umano e cosa sia solo frutto di tecnologia”.xl5/tvi/mrv
ROMA (ITALPRESS) - "È il secondo incontro ad alto livello che ho avuto, devo registrare un grande interesse per il rapporto della Cina con l'Italia e una grande attenzione, specie dopo la visita del Presidente della Repubblica e della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che hanno rinnovato i termini del nostro partenariato che sembra in crescita importante". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ai microfoni di Senato Tv, a margine dell'incontro a Pechino con il vicepresidente della Repubblica Popolare Cinese, Han Zheng.Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni "ha avviato un percorso, io mi sono limitato a cercare di consolidarlo e a dare il segnale che il Parlamento italiano e il Senato sono nella stessa direzione e nella stessa lunghezza d'onda di ricercare uno sviluppo commerciale e culturale, ma soprattutto un ruolo comune per una pace giusta e duratura nei luoghi di conflitto che purtroppo sono presenti nel mondo", ha aggiunto La Russa.xi2/vbo/mca3/sat
ROMA (ITALPRESS) - “Il governo italiano è impegnato a difendere il diritto d'autore in tutti i settori, lo ha fatto anche con un disegno di legge approvato in Senato”, ha spiegato Alberto Barachini, Sottosegretario all'Informazione e all'Editoria, intervenuto al seminario del MIC Musica e intelligenza artificiale. “La musica è un bene che va difeso nella sua sostenibilità creativa, finanziaria ed economica. Il mondo si chiede come difendere il diritto d'autore creativo. Noi, in contatto con le norme europee, stiamo cercando di operare in questa direzione per trovare norme solide, sicure che possano evolversi con l'evolversi dei sistemi di intelligenza artificiale. Siamo al fianco della battaglia di SIAE per difendere il diritto d'autore dei creativi e musicisti italiani, come con AGICOM, per riconoscere quello degli editori italiani”. Barachini ha poi parlato fatto riferimento al disegno di legge che “identifica la nuova fattispecie di reato di deepfake, perché sia un materiale editoriale che audio e video sono un grande rischio nel rapporto reputazionale con i cittadini che potrebbero non sapere più cosa sia reale e umano e cosa sia solo frutto di tecnologia”.xl5/tvi/mrv
ROMA (ITALPRESS) - “Il governo italiano è impegnato a difendere il diritto d'autore in tutti i settori, lo ha fatto anche con un disegno di legge approvato in Senato”, ha spiegato Alberto Barachini, Sottosegretario all'Informazione e all'Editoria, intervenuto al seminario del MIC Musica e intelligenza artificiale. “La musica è un bene che va difeso nella sua sostenibilità creativa, finanziaria ed economica. Il mondo si chiede come difendere il diritto d'autore creativo. Noi, in contatto con le norme europee, stiamo cercando di operare in questa direzione per trovare norme solide, sicure che possano evolversi con l'evolversi dei sistemi di intelligenza artificiale. Siamo al fianco della battaglia di SIAE per difendere il diritto d'autore dei creativi e musicisti italiani, come con AGICOM, per riconoscere quello degli editori italiani”. Barachini ha poi parlato fatto riferimento al disegno di legge che “identifica la nuova fattispecie di reato di deepfake, perché sia un materiale editoriale che audio e video sono un grande rischio nel rapporto reputazionale con i cittadini che potrebbero non sapere più cosa sia reale e umano e cosa sia solo frutto di tecnologia”.xl5/tvi/mrv
ROMA (ITALPRESS) - Il presidente cinese Xi Jinping tifoso del Milan? "Credo che dovrà ricredersi". Così il presidente del Senato, l'interista Ignazio La Russa, ai microfoni di Senato Tv, a margine dell'incontro a Pechino con il vicepresidente della Repubblica Popolare Cinese, Han Zheng. "Mi parlavano anche di calcio, il vicepresidente era ferrato. Ho detto loro che l'anno prossimo ci sono le Olimpiadi invernali a Milano. È un'occasione buona per ricambiare la visita, li aspetto sia a Roma che a Milano", ha aggiunto, rispondendo a una domanda su una prossima visita in Italia dei rappresentanti della Cina. xi2/ari/mca3/Italpress(ITALPRESS).
ROMA (ITALPRESS) - Il presidente cinese Xi Jinping tifoso del Milan? "Credo che dovrà ricredersi". Così il presidente del Senato, l'interista Ignazio La Russa, ai microfoni di Senato Tv, a margine dell'incontro a Pechino con il vicepresidente della Repubblica Popolare Cinese, Han Zheng. "Mi parlavano anche di calcio, il vicepresidente era ferrato. Ho detto loro che l'anno prossimo ci sono le Olimpiadi invernali a Milano. È un'occasione buona per ricambiare la visita, li aspetto sia a Roma che a Milano", ha aggiunto, rispondendo a una domanda su una prossima visita in Italia dei rappresentanti della Cina. xi2/ari/mca3/Italpress(ITALPRESS).
A Bruxelles i Ventisette riuniti in Consiglio tra riarmo e libro bianco per la difesa. Ci colleghiamo con Marco Bresolin, corrispondente de La Stampa da Bruxelles. Riarmo europeo che pone interrogativi (e ricette diverse) di finanziamento: ci concentriamo sul lato più economico con Andrea Roventini, direttore dell'Istituto di Economia e professore ordinario di economia politica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Dopo quello del Senato, arriva anche l’ok della Camera: il ddl intercettazioni è legge. Ci spiega tutto Giovanni Negri, esperto di giustizia de Il Sole 24 Ore. Meta AI si prepara a sbarcare in Europa. Spazio: arrivano i primi dati scientifici del telescopio Euclid. Sentiamo il nostro Enrico Pagliarini.
Quasi tre ore di telefonata iniziata intorno alle 10.00 di mattina, ora di Washington. Il responso è che il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin concordano su una pace duratura. Intanto l'altra notte Israele ha infranto la tregua che durava dallo scorso 19 gennaio, mentre ieri Draghi è intervenuto in Senato parlando, tra le tante cose, soprattutto, di Europa. ... Clicca qui per la promo primavera ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Frena l interscambio tra Italia e Germania nel 2024 e rallenta l'export italiano. Il valore dei rapporti commerciali tra i due Paesi è sceso del 4%, mentre le vendite delle imprese italiane sul principale mercato di sbocco per il Paese sono scese da 74,7 a 71 miliardi, in base al rapporto appena pubblicato dalla Camera di commercio Italo-Germanica, Ahk Italien.Nonostante la flessione, causata dalla frenata tedesca e dal complesso contesto internazionale, l'interscambio nel 2024 si è attestato a 156 miliardi di euro ed è stato «il terzo più alto di sempre, a riprova della solidità dei rapporti tra le due economie», spiega Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di commercio Ahk Italien. Italia e Germania sono due Paesi votati all export e lo scenario globale «non favorisce il nostro modello di business», sottolinea Buck. Di fronte alle nuove sfide e alla minaccia dei dazi Usa, «è allora importante che collaboriamo e che definiamo insieme una politica industriale. Il tema dei prossimi anni sarà appunto quello di rafforzare l industria europea». Serve quindi più Europa, seguendo le linee guida indicate dal rapporto Letta e da quello Draghi, con più integrazione, con investimenti in innovazione e ricerca, con il recupero dei livelli di competitività e rafforzando le infrastrutture. E con una «strategia comune per tornare a prezzi dell energia più favorevoli per le aziende, perché questo è cruciale per le nostre industrie», afferma ancora Buck.Il commento di Joerg Buck Consigliere Delegato Camera di commercio Italo-Germanica AHK Italien. Venier, scenario incerto, Snam rafforza infrastruttura nazionaleSnam, ha rivelato oggi, ha chiuso il 2024 con ricavi totali pari a 3.568 milioni di euro, in riduzione di 373 milioni di euro (-9,5%) rispetto all'esercizio 2023. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si registra una crescita significativa dei ricavi (+422 milioni di euro, +14,9%). In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-795 milioni euro, -71,9%) per il minor contributo dell'efficienza energetica a fronte del termine degli incentivi del Superbonus. Per quanto riguarda gli investimenti totali hanno raggiunto il livello record di 2.875 milioni di euro (+31,0% rispetto al 2023), trainati dall'avanzamento dei lavori per il terminale GNL di Ravenna, dall'avvio dei lavori della Linea Adriatica e dagli investimenti nello stoccaggio. Il 65% degli investimenti complessivi è allineato ai Sustainable Development Goals (SDGs) e il 31% alla Tassonomia Europea."In uno scenario energetico che rimane incerto, stiamo rafforzando l'infrastruttura nazionale". Lo afferma l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier che oggi ha fatto il punto sui risultati del 2024 e sull'avanzamento del Piano Strategico al 2029. Venier ricorda l'acquisizione di Adriatic Lng ed Edison Stoccaggio e il piano di investimenti di 12,4 miliardi di euro al 2029, "il più significativo - sottolinea - della nostra storia". "Chiudiamo il 2024 con risultati molto positivi - aggiunge - superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa e riflettono il nostro impegno a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti del paese e ad accelerare la sua transizione sostenibile verso il Net Zero, con investimenti record pari a circa 3 miliardi di euro". "L'ambizione di diventare un operatore infrastrutturale pan-europeo multi-molecola - conclude il manager - va di pari passo con l'innovazione e la sostenibilità, aree in cui nel 2024 abbiamo fatto progressi, anticipando gli ambiziosi obiettivi fissati dal nostro Transition Plan".L'intervento di Stefano Venier, amministratore delegato di SNAM ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Elkann alla Camera: «Per noi l Italia ricopre un ruolo centrale»Inizia puntuale l'audizione del presidente di Stellantis John Elkann alla Camera dei Deputati incarico che ha ricevuto dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 2 dicembre 2024, a seguito delle dimissioni di Carlos Tavares .«Ci siamo preparati all'audizione di oggi con grande attenzione; perché per noi l'Italia ricopre un ruolo centrale» ha premesso Elkann ai membri della X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei deputati e della 9a Commissione (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato della Repubblica.Nel suo discorso Elkann ricostruisce il ruolo della Fiat in Italia negli ultimi venti anni, conferma il piano industriale presentato al tavolo del Mimit lo scorso 17 dicembre e infine punta a condividere con i membri del Parlamento la prospettiva del settore automotive, non solo in Italia ma anche in Europa e nel Mondo. «Il 2025 evidenzia Elkann - sarà un altro anno difficile: il mercato Italia nei primi due mesi è in contrazione del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; dal 2026 si prevede un aumento della produzione grazie al lancio di 10 nuovi aggiornamenti di prodotto nelle fabbriche italiane i cui livelli produttivi dipenderanno dal mercato e da fattori esterni come i dazi».Sull'azione dell'Europa,Elkann parla di azioni «di corto respiro» e fa appello ad un maggiore impegno sul fronte delle infrastrutture di ricarica. «In Italia - dice - ci sono un terzo delle colonnine che ci sono in Olanda». I produttori automobilistici europei «stanno affrontando uno svantaggio strutturale rispetto ai loro concorrenti cinesi, pari al 40% del costo manifatturiero complessivo. In particolare, i prezzi dell'energia di paesi produttori di auto europei risultano cinque volte più alti di quelli cinesi».L'aumento della produzione in Europa e in Italia nel prossimo ventennio dipenderà dalla crescita del mercato, che sarà sempre più elettrico", ha detto John Elkann ricordando che "il mercato mondiale degli autoveicoli conta circa 80 milioni di unità vendute nel 2024. La Cina occupa il primo posto con 30 milioni, seguita dagli Stati Uniti (16 milioni) e dall'Unione Europea (15 milioni). Rispetto a 20 anni fa, le vendite in Cina sono esplose (+400%), negli Usa sono leggermente diminuite del 5%, mentre in Europa sono calate del 12% e in Italia sono calate del 30%". Filomena Greco, Il Sole 24 Ore a Focus Economia.Dazi, in 22 province export pari a oltre la metà del PilAlla crisi dell'automotive legata a transizione energetica e alla fine della globalizzazione, vanno ora a sommarsi i dazi imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump al settore. Anche nel caso in cui i dazi Usa non dovessero essere imposti all Europa, ma solo nei confronti di Messico e Canada, le case automobilistiche di tutto il mondo (Stati Uniti compresi) subirebbero un duro impatto in termini di mancati profitti e perdite economiche.Al di fuori del Nord America, Giappone, Corea del Sud e Germania sono in cima alla lista dei Paesi che registrano un surplus commerciale con gli Stati Uniti. Ma a fine 2024 gli scambi internazionali di merci sono risaliti anche per l economia italiana. Nel 2024 oltre il 48% del valore dell export italiano è stato indirizzato al di fuori dell Ue, una quota superiore a quelle tedesca, francese e spagnola. Tra i principali partner commerciali, gli Stati Uniti hanno assorbito circa il 10% delle vendite all estero dell Italia e più di un quinto di quelle di prodotti italiani destinati ai mercati extra europei. L analisi svolta dall Istat in un focus suggerisce che l applicazione dei dazi preannunciati dall amministrazione statunitense nei confronti dell Ue potrebbe avere effetti rilevanti sull Italia.In Italia negli ultimi cinque anni le vendite all estero hanno trainato i conti di molti settori produttivi con importanti ricadute sui territori. Tanto che molte aree del Paese oggi si trovano particolarmente esposte a un eventuale inasprimento delle politiche commerciali sui mercati internazionali: le province italiane in cui l export genera un valore superiore al 50% del prodotto interno lordo sono 22 su 107. Ciò significa che in una guerra commerciale globale come quella che si sta profilando, sarebbe ad alto rischio l economia di una provincia su cinque.Il commento di Aldo Bonomi, direttore Consorzio Aaster.
Ore febbrili per il futuro del conflitto tra Russia ed Ucraina dopo il contatto telefonico tra Trump e Putin. La premier Meloni, parlando in Senato, ha ribadito la posizione atlantista del governo rallentando ulteriormente il dibattito sul futuro della difesa europea. Ne parliamo con Vittorio Emanuele Parsi (nella foto), professore ordinario di Relazioni Internazionali e di Studi Strategici all'Università Cattolica di Milano, e poi con Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera.
Giorgia Meloni, intervenendo in Senato prima del Consiglio europeo, ha ribadito l'importanza dell'alleanza con gli Stati Uniti, la centralità della NATO e il rifiuto di un mero "riarmo puro", sottolineando la necessità di garanzie finanziarie per l'aumento della spesa per la difesa. Ha inoltre criticato l'eccessiva regolamentazione europea, sostenendo la necessità di maggiore semplificazione. Sul tema dei dazi, ha escluso rappresaglie contro gli USA, avvertendo che una guerra commerciale danneggerebbe tutti. Parallelamente, Mario Draghi ha presentato al Parlamento il suo Rapporto sulle sfide dell'Europa, individuando tre priorità: innovazione, decarbonizzazione e difesa. Ha proposto investimenti per 800 miliardi, con un approccio basato su debito comune e una deregolamentazione significativa ma controllata. Ha anche sottolineato la necessità che l'Europa agisca come un unico Stato, soprattutto alla luce dei cambiamenti nella politica estera statunitense. Ne parliamo con Dino Pesole, editorialista de Il Sole 24 Ore.Draghi, per rilancio competitività Ue priorità è ridurre bolletteMario Draghi, in audizione al Parlamento, ha indicato la riduzione del costo dell'energia come priorità per rilanciare la competitività europea. Ha evidenziato l'aumento dei prezzi del gas e dell'elettricità in Europa, sottolineando che l'Italia è tra i Paesi più colpiti, con costi dell'energia significativamente superiori rispetto a Francia, Spagna e Germania. Per contrastare il caro energia, si discute una riforma del mercato europeo che disaccoppi il prezzo del gas da quello dell'elettricità, proposta sostenuta dal governo italiano. Tuttavia, Elettricità Futura contesta questa strategia, affermando che il vero problema è la scarsa diffusione dei contratti a lungo termine (PPA), ritenuti lo strumento più efficace per stabilizzare i prezzi, e chiede lo sblocco di 150 gigawatt di energia rinnovabile fermi per questioni burocratiche. Il commento è di Giuseppe Argirò, Amministratore Delegato CVA Compagnia Valdostana delle acque.
Oggi la telefonata Trump/Putin - Alle 15 “l’equilibrista" Meloni al Senato
Oggi si è tenuto a Bruxelles la riunione dei ministri della Difesa della Nato. Sul tavolo inevitabilmente quanto annunciato ieri da Donal Trump in merito all'inizio delle trattative per una pace in Ucraina e la richiesta all'Europa, avanzata dal Segretario americano alla Difesa Pete Hegseth, di farsi carico della maggior parte dei finanziamenti all'Ucraina. Dai 31 membri della Nato Trump continua a pretendere un impegno finanziario maggiore del 2% del loro Pil, mentre complessivamente i Paesi Nato della Ue sono all 1,9%, con l Italia per esempio che non arriva all 1,6%. Nello specifico Cambio in un intervento all'incontro dello Ukraine Defence Contact Group, che riunisce più di 40 paesi alleati dell'Ucraina, tenutosi ieri a Bruxelles, il Segretario americano alla Difesa Pete Hegseth ha dichiarato che l'Europa dovrà fornire la maggior parte dei finanziamenti all'Ucraina, segnando un cambio di rotta nella politica di Washington. Se tutti i Paesi Ue fossero al 2% del Pil, così come chiede la Nato già ora, ci sarebbero 60 miliardi in più da spendere. I singoli Paesi europei in questi mesi dovranno decidere se mantenere l inefficiente frammentazione e rimpolpare i loro sistemi di difesa, pagando ognuno di tasca propria e portando acqua all industria militare Usa, o accordarsi per una Difesa comune europea. Per finanziarla, sempre nel quadro della Nato, è in discussione la possibilità di emettere debito comune. In questo caso gli scenari sono due: 1) acquisti centralizzati dai miglior offerenti per spendere meno; 2) concentrare le risorse sulla industria europea per uniformare le forniture. A margine della Ministeriale della Nato a Bruxelles si è espresso anche il ministro della Difesa Guido Crosetto: 'Su obiettivo oltre 3% concordi quasi tutti' L'impegno di spendere per la difesa una somma annua pari ad almeno il 2% del Pil "ormai è ampiamente superato". Il segretario alla Difesa degli Usa Pete Hegseth "ci ha ribadito che la richiesta di Donald Trump sarà al 5%. Noi abbiamo ribadito che per molti Paesi è impossibile pensare di raggiungere un obiettivo di questo tipo". "Probabilmente - ha aggiunto - a fine giugno, quando si riunirà la Nato, ci sarà un'ulteriore proposta" di obiettivo per la spesa per la difesa, "che non sarà più sicuramente il 2%, neanche il 2,5%. Si parla di oltre il 3%", obiettivo che, conclude, "trova concordi quasi tutti i Paesi". Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles.La Lega insiste sulla pace fiscale ma Giorgetti non si sbilanciaL obiettivo per ora è soprattutto mediatico. Matteo Salvini ha riunito ieri alla Camera il Consiglio federale della Lega per rilanciare la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali che secondo il vicepremier del Carroccio potrebbe arrivare in primavera, anche con un decreto ad hoc. Toccherà ora a Giancarlo Giorgetti mettere in pratica l idea riuscendo a far quadrare i conti di quella che il segretario della Lega ha battezzato pace fiscale . E qui viene il difficile. Lo si capisce dalla risposta sibillina del ministro dell Economia. Ai giornalisti che gli chiedono se sia d accordo con questa nuova rottamazione risponde con un sibillino «non smentisco». A spanne il costo si aggirerebbe attorno ai 5 miliardi di euro. Tanto, troppo per un bilancio in sofferenza. Oggi il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti durante il question time al Senato ha spiegato che lavora sempre sulle coperture di ogni tipo perché purtroppo il lavoro il Mef è su tutte le coperture, rispondendo alla domanda se fosse in corso la ricerca di risorse per la rottamazione delle cartelle fiscali. Intanto ieri è arrivato ieri sera in extremis l emendamento fiscale al Milleproroghe che riapre i termini della rottamazone quater (domande entro il 30 aprile) e corregge la stretta sulle auto aziendali: i contratti firmati nel 2024 eviteranno l aumento di costi. Intanto la Lega insiste sulla sanatoria in 10 anni. Alleati freddi. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 OreTim, ok a Mef-Retelit su Sparkle La firma per il distacco di Sparkle da Telecom Italia è fissata per l 11 aprile, ma la vendita sarà completata «entro il primo trimestre del 2026», una volta ottenute le prescritte autorizzazioni antitrust e golden power. Il cda Tim ha approvato ieri l offerta Mef-Retelit. Della società dei cavi sottomarini il Mef rileverà il 70%, la controllata italiana del fondo Asterion il 30%, finanziando l operazione per circa la metà a debito, con il supporto di un pool di banche (Intesa, Ing, Bpm e Mps). L offerta, che valuta la società dei cavi sottomarini internazionali 700 milioni in termini di enterprise value, era diventata vincolante prima di Natale, ma il termine di validità, inizialmente fissato nel 27 gennaio, era poi slittato al 15 marzo. L offerta è passata al vaglio del Comitato parti correlate per la presenza nel capitale di Cdp (9,8%) e nel board del presidente della Cassa Giovanni Gorno Tempini. Ieri il board ha esaminato anche il preconsuntivo del 2024 che ha riportato risultati anche migliori degli obiettivi aziendali. La nota Tim sottolinea che «sono state centrate tutte le guidance per tre anni consecutivi». I ricavi consolidati sono cresciuti del 3,1% a 14,5 miliardi, con un miglioramento dell 1,5% a 10,2 miliardi sul mercato domestico e un progresso del 6,8% a 4,4 miliardi in Brasile. L Ebitda aumenta dell 8,3% a 4,3 miliardi, con contributo analogo e identica progressione dalle attività in Italia e nel Paese sudamericano. L Ebitda after lease sale del 10,1% a 3,7 miliardi (+8,5% sul mercato domestico a 2 miliardi e +11,9% in Brasile a 1,7 miliardi). Sul mercato domestico Tim consumer ha riportato ricavi per 6,1 miliardi (+0,6%) e Tim enterprise per 3,3 miliardi (+4,1%). Ne parliamo con Antonella Olivieri Il Sole24OreConfindustria: dai dazi effetti profondi sull ItaliaTrump firmerà presto un ordine per imporre dazi a tutti i Paesi che applicano dazi sulle importazioni statunitensi. Il presidente statunitense ha già annunciato dazi su acciaio e alluminio dal 12 marzo, scatenando reazioni negative da Canada, Ue e Messico.In questo contesto secondo il Centro Studi di Confindustria, che oggi ha pubblicato una nota, l export italiano è più esposto della media Ue al mercato Usa. Tra i settori maggiormente esposti: bevande (39%), autoveicoli e altri mezzi di trasporto (30,7% e 34%) e farmaceutica (30,7%). Nel 2024 le vendite di beni italiani negli Usa sono state pari a circa 65 miliardi di euro, generando un surplus vicino a 39 miliardi. "I lavori empirici basati sull esperienza della prima amministrazione Trump - si legge nella nota - mostrano che i dazi si sono scaricati interamente sui prezzi di acquisto, con un impatto finale di minori margini per le imprese e maggiori prezzi per i consumatori. Per Italia ed Europa si prefigurano considerevoli rischi, accanto ad alcune opportunità, in termini di quote di mercato potenzialmente contendibili nel mercato Usa liberate dal decoupling con la Cina". I dazi, spiega il Centro Studi, sono uno strumento "estremamente distorsivo" e nel caso dell'Italia " le connessioni economiche sono estremamente profonde". Il commento è di Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.
Iniziamo questa puntata commentando la giornata della politica italiana, segnata dalle discussioni in Camera e Senato sul caso della scarcerazione del generale libico Almasri. Lo facciamo insieme a Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore. Proseguiamo analizzando il piano proposto da Donald Trump per la Striscia di Gaza: controllo americano e l’espulsione dei palestinesi. Sentiamo Giuseppe Dentice, analista dell’Osservatorio Mediterraneo dell’Istituto di Studi politici S. Pio V.Andiamo poi sulle novità di un altro conflitto, quello in Ucraina. Il Cremlino ha infatti aperto ai negoziati diretti con Zelensky, nonostante ritenga illegittimo il presidente ucraino. Con noi Alessandro Marrone, responsabile del programma “Difesa” dell’Istituto Affari Internazionali.Infine, il nostro Dario Ricci, in diretta da San Siro, ci aggiorna sui quarti di finale di Coppa Italia: in campo Milan contro Roma.
Ieri la Commissione finanze del Senato ha espresso «parere favorevole» al provvedimento che prevede il riallineamento delle accise che pesano su benzina e gasolio. A farne le spese sarà quella sul gasolio che per allinearsi appunto a quella della benzina verrà alzata di 1-2 centesimi in un percorso graduale fino al 2030. Intanto cerchiamo di capirci di più sul caso del rilascio del capo della polizia giudiziaria libica, mentre in Thailandia si festeggiano i primi matrimoni omosessuali legali. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In apertura la quotidiana lettura critica dei giornali con Paolo Mieli.Il ministro dell'Interno ha spiegato al Senato che il generale libico era a piede libero in Italia e presentava un profilo di pericolosità sociale. Hanno fatto molto discutere le parole pronunciate dal ministro Piantedosi. L'opposizione si ribella. Ricostruiamo le vicenda insieme a Cuno Tarfusser, ex magistrato, per dieci anni Giudice presso la corte penale internazionale dell'Aia.Chiediamo a Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera ed esponente Forza Italia, un commento su questo caso e ci soffermiamo sugli altri temi caldi di giornata: le parole di Trump ieri a Davos, il conflitto in Ucraina e il caso Santanchè.Foto Ansa
Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Oggi parliamo del 46° presidente degli Stati Uniti, il democratico Joseph Rubinette Biden, per tutti Joe, in carica da gennaio 2021 a gennaio 2025. Biden è nato a Scranton, in Pennsylvania, primo di quattro figli di Catherine Eugenia Finnegan Biden e Joseph Robinette Biden, Sr. A 29 anni, il Presidente Biden è diventato uno dei più giovani americani mai eletti al Senato degli Stati Uniti. In qualità di senatore del Delaware per 36 anni, l'allora senatore Biden ha svolto un ruolo di primo piano nell'affrontare alcune delle più importanti sfide nazionali e internazionali della nostra nazione, compresa la stesura della legge sulla violenza contro le donne. Come vicepresidente, ha lavorato al fianco del presidente Obama per garantire l'approvazione dell'Affordable Care Act, supervisionare il più grande piano di ripresa economica della storia e rafforzare la leadership americana sulla scena mondiale. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Oggi parliamo del 46° presidente degli Stati Uniti, il democratico Joseph Rubinette Biden, per tutti Joe, in carica da gennaio 2021 a gennaio 2025. Biden è nato a Scranton, in Pennsylvania, primo di quattro figli di Catherine Eugenia Finnegan Biden e Joseph Robinette Biden, Sr. A 29 anni, il Presidente Biden è diventato uno dei più giovani americani mai eletti al Senato degli Stati Uniti. In qualità di senatore del Delaware per 36 anni, l'allora senatore Biden ha svolto un ruolo di primo piano nell'affrontare alcune delle più importanti sfide nazionali e internazionali della nostra nazione, compresa la stesura della legge sulla violenza contro le donne. Come vicepresidente, ha lavorato al fianco del presidente Obama per garantire l'approvazione dell'Affordable Care Act, supervisionare il più grande piano di ripresa economica della storia e rafforzare la leadership americana sulla scena mondiale. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Oggi parliamo del 46° presidente degli Stati Uniti, il democratico Joseph Rubinette Biden, per tutti Joe, in carica da gennaio 2021 a gennaio 2025. Biden è nato a Scranton, in Pennsylvania, primo di quattro figli di Catherine Eugenia Finnegan Biden e Joseph Robinette Biden, Sr. A 29 anni, il Presidente Biden è diventato uno dei più giovani americani mai eletti al Senato degli Stati Uniti. In qualità di senatore del Delaware per 36 anni, l'allora senatore Biden ha svolto un ruolo di primo piano nell'affrontare alcune delle più importanti sfide nazionali e internazionali della nostra nazione, compresa la stesura della legge sulla violenza contro le donne. Come vicepresidente, ha lavorato al fianco del presidente Obama per garantire l'approvazione dell'Affordable Care Act, supervisionare il più grande piano di ripresa economica della storia e rafforzare la leadership americana sulla scena mondiale. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Gli ordini di fabbrica in Germania sono scesi del 5,4% a novembre rispetto al mese precedente, a poche settimane dalle elezioni politiche tedesche di febbraio (le elezioni federali tedesche si svolgeranno il 23 febbraio). Il dato è molto peggiore delle attese degli economisti. Quelli consultati da Bloomberg si aspettavano un calo dello 0,2%. Rispetto a un anno fa la variazione è in discesa dell'1,7%. Senza gli ordini su larga scala il dato risulta invece crescita dello 0,2% su ottobre. Intanto sondaggio della Bild per le prossime elezioni tedesche del 23 febbraio, il primo del 2025, segna un quadro ancora in evoluzione, ma in cui conducono i conservatori di Cdu e Csu con il 31%, uniche forze stabili rispetto ai rilevamenti di fine 2024. Cerchiamo di fare chiarezza con Beppe Russo, economista e direttore del Centro Einaudi.Dal 1 Gennaio nuove limitazioni al traffico sul ponte Lueg. Il Brennero diventa imbuto d'EuropaSono iniziate dal 1 Gennaio le nuove limitazioni alla circolazione sul ponte Lueg. il ponte Lueg al Brennero, uno degli snodi più importanti per il trasporto frontaliero italiano su gomma è ora percorribile solo a una corsia per senso di marcia a causa di lavori di ristrutturazione inevitabili secondo Asfinag (la società che gestisce le autostrade austriache). Questi interventi potranno protrarsi fino al 2030 e avranno un impatto economico considerevole sul settore dell'autotrasporto ma anche su commercio e turismo. Secondo lo studio Worst Case Brenner, condotto da Uniontrasporti e presentato due mesi fa alla Camera di commercio di Bolzano, le limitazioni al traffico dei mezzi pesanti sul ponte di Lueg si tradurranno in un aumento di costi di 93,5 milioni di euro. Questo nell'ipotesi migliore. Nella peggiore i costi lieviteranno di tre volte e mezzo: fino a 327,3 milioni di euro. Approfondiamo il tema con Antonello Fontanili, direttore Uniontrasporti.Dall'Antitrust le indicazioni per il nuovo ddl concorrenzaL'Antitrust apre il nuovo cantiere della legge per la concorrenza. Il provvedimento del governo relativo al 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 dicembre, e adesso l Autorità presieduta da Roberto Rustichelli, in una segnalazione inviata ai presidenti del Senato e della Camera e alla presidente del Consiglio, mette in fila le proposte in vista del prossimo Ddl annuale. Il garante sottolinea come rilanciare la produttività costituisca una priorità che può essere raggiunta stimolando gli investimenti in tecnologia, riducendo le barriere all'entrata, migliorando l'efficienza del settore pubblico e del sistema giudiziario, riducendo la complessità normativa, la regolamentazione dei mercati dei beni e dei servizi e del mercato del lavoro. Alla fine di questo decennio, il livello del Pil italiano potrebbe essere più alto, di un valore compreso tra il 3,5 e l'8 per cento, rispetto a quanto sarebbe stato in assenza delle riforme strutturali volte alla liberalizzazione dei mercati dei servizi tra il 2011 e il 2017. Ne parliamo con Marcello Clarich, Professore Ordinario di Diritto Amministrativo della Sapienza di Roma.
Lavoro domesticoSecondo la Corte di Giustizia UE i datori di lavoro domestico devono approntare un sistema per la rilevazione della presenza e per la timbratura del cartellino da parte di colf, badanti e babysitter. Commentiamo questo pronunciamento e ne approfittiamo per riepilogare le principali scadenze e gli obblighi da tenere a mente per i datori di lavoro domestico nel 2025 con Andrea Zini, presidente di Assindatcolf.Il nuovo contratto "ibrido": dipendente e autonomoIl Ddl Collegato Lavoro approvato definitivamente dal Senato l'11 dicembre scorso introduce un contratto ibrido a causa mista, con la possibilità di assumere un lavoratore in parte con un contratto dipendente, in parte con un rapporto autonomo a partita Iva, beneficiando del regime forfettario per il reddito autonomo. Vediamo come funziona e in quali casi si potrà applicare. Ne parliamo con l'Avv. Giampiero Falasca - giuslavorista ed esperto per Il Sole 24 ORE.
Oggi alle 14.00 dovrebbe arrivare alla Camera il disegno di legge sulla finanziaria su cui è previsto il voto venerdì. Se tutto dovesse filare liscio, il testo passerà al voto del Senato dopo Natale, giusto in tempo per approvare la legge entro fine anno. Intanto ci spostiamo a Mosca dove ieri è stato ucciso il generale russo Igor Kirillov (era a capo dell'unità che si occupa delle armi chimiche), mentre a Milano dal 1° gennaio scatta il divieto di fumo anche all'aperto. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
È saltata l equiparazione dei compensi dei ministri e sottosegretari non parlamentari a quelli dei colleghi eletti. Un emendamento alla legge di Bilancio riformulato dei relatori riscrive la norma, prevedendo per i membri del Governo non parlamentari e non residenti a Roma solo il «diritto al rimborso delle spese di trasferta per l espletamento delle proprie funzioni». Si tratta di una delle novità frutto della maratona notturna in commissione Bilancio alla Camera che, nelle intenzioni della maggioranza, ha l obiettivo di concludere i lavori entro oggi, martedì 17 dicembre, con il via libera al mandato ai relatori. L approdo in Aula è programmato per mercoledì 18 dicembre e il voto venerdì. Con il rischio però con l ultimo sì del Senato sia rinviato a dopo Natale. I lavori sono stati sospesi e riprenderanno intorno alle 15, dopo l intervento della presidente del consiglio Giorgia Meloni in Aula per le comunicazioni in vista del consiglio europeo. Non escluso l arrivo in commissione del ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti: «Ho dato disponibilità, se mi chiamano ci vado» ha risposto ai cronisti in Transatlantico. Come detto oggi è stato anche il giorno dell intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. Tra i vari argomenti trattati, dai dazi ai rimpatri passando ai fondi per la difesa, la presidente del Consiglio ha parlato anche dell'aumento dei salari detassando: "Sono d'accordo sulla detassazione degli aumenti contrattuali di secondo livello. Giorgetti sa che varie volte ho cercato le coperture". E ha aggiunto: "È un tema su cui lavoro da due anni. Salvo fare come dice Milei, 'afuera ministero della cultura'. Ma non mi sento di replicarlo in Italia. La detassazione degli aumenti contrattuali sarebbe un bell'aiuto, forse il più concreto, che si può dare sul tema dell'aumento salariale". Ne parliamo con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore.Tavolo Stellantis: "Tutti gli stabilimenti italiani resteranno attivi"Si è tenuto oggi pomeriggio al Ministero delle Imprese e del Made in Italy al ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo Stellantis. A presiederlo il ministro Adolfo Urso e per Stellantis Jean-Philippe Imparato, responsabile per l'Europa. Una delle notizie principali emerse durante i lavori è che arriverà in Italia la piattaforma Stla Small di Stellantis. La nuova archietettura produttiva sarà disponibile a partire dal 2028 a Pomigliano, con due nuovi modelli. Il numero uno di Stellantis in Europa, Jean Philippe Imparato, ha parlato di nuovi modelli per gli stabilimenti italiani a partire dal 2026. «Per Stellantis è venuto il tempo di fare squadra con l Italia per affrontare le sfide esistenziali che affrontiamo e sottovalutate da alcuni in Europa» ha detto in apertura del Tavolo in corso al Mimit. «Odio le promesse non mantenute e non voglio essere smentito dai fatti. Quindi, ci metto la faccia» è stato l impegno di Imparato.Imparato conferma il via alla produzione della Fiat 500 ibrida a Mirafiori a fine 2025, con l impegno a sviluppare la nuova famiglia di Fiat 500 fino al 2032-33. Il reparto produttivo dedicato ai cambi elettrificati arriverà a quota 600mila unità all anno, con una valutazione sulla possibilità di portare a 900mila il totale dei pezzi prodotti. Dal punto di vista istituzionale il Gruppo posizionerà a Torino il centro decisionale per l Europa. Per Pomigliano l impegno è allo sviluppo della nuova Pandina a partire dal 2030Intanto però il ministro Urso ha ricordato che la battaglia per sopravvivenza automotive è in Europa: "Oggi l'Italia può cambiare la politica industriale europea. Siamo in prima linea per superare le ideologie del green deal e realizzare finalmente un approccio pragmatico e realistico, capace di coniugare la sostenibilità ambientale con le esigenze produttive e sociali del nostro sistema industriale". Approfondiamo il tema con Alberto Annicchiarico de Il Sole 24 Ore.Inapp, giovani senza bussola, 1 su 2 non sa cosa vuole fareSenza bussola, con servizi di orientamento che risultano poco attrattivi: sono i giovani di oggi secondo l'ultima indagine Inapp, secondo cui il 38,2% degli under 30 afferma di non aver mai usufruito di un servizio di orientamento, con una percentuale ancora più alta (42%) nella fascia dei giovanissimi (15-17enni). Tra i motivi di questa scelta il 55,6% dichiara di "non averne avuto bisogno". Eppure di orientamento ci sarebbe la necessità, sottolinea l'Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche, dal momento che ben il 57,3% degli stessi giovani sostiene di non avere le idee chiare su cosa "farà da grande". L'indagine, svolta in collaborazione con Geo, Anvur e Centro di Ateneo della Federico II e ha coinvolto 3.642 giovani 15-29enni e oltre 2.700 servizi di orientamento tra Università, Centri per l'Impiego, Istituti di formazione e scuole secondarie di primo e secondo grado. La ricerca evidenzia che in Italia esiste un insieme articolato di strumenti e servizi di orientamento (accoglienza, informazione, colloquio orientativo, tirocini, tecniche di ricerca attiva del lavoro, bilancio di competenze, tutorato nelle transizioni, outplacement, mentoring, career counselling, bilancio di competenza) che appare molto eterogeneo e frammentato e poco ancorato a stabili modelli culturali di riferimento. Ne parliamo con Natale Forlani, presidente Inapp.
Ieri il Senato ha approvato in via definitiva, o anzi, sarebbe meglio dire, ha convertito in legge il cosiddetto “decreto Flussi”, cioè il decreto legge emanato dal governo che contiene misure che riguardano, appunto, la gestione dei flussi migratori. Parliamo di cosa cambia. Intanto a causa di una norma che obbliga le scuole a gestire le spese sopra i 140mila euro con appalti pubblici complicati, molti dirigenti stanno annullando le gite scolastiche, mentre per chi ha l'app IO è finalmente possibile inserire la patente e il codice fiscale. Qui per la Promo Natale ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Giovedi grasso. Sinwar è morto. Non chiedeteci commenti, ma provate a sentire Fulvio Grimaldi.Giacomo Urtis commenta il voto in Senato sulla GPA. Poi si scontra con Gerlando e Anna. Medellin, pianista dal cuore d'oro, ha i tatuaggi dedicati alla Chiesa. Giacinto Butindaro dice che è fuori dalla legge di Dio. Jonny Viper, pornoattore omosessuale si trova davanti Maurizio Ruggiero. Elogio della sodomia?