Podcasts about italia viva

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Pecore elettriche
Renzi contro Calenda e Meloni

Pecore elettriche

Play Episode Listen Later Apr 2, 2025 6:03


Matteo Renzi non ha gradito molto il tentativo esplicito di Carlo Calenda di parlare ai moderati per cercare di fare quello che al leader di Italia Viva non è riuscito, almeno fin qui: un appello alle “armi” - politiche beninteso - che vada dai forzisti ai riformisti del Pd

Breaking News Italia - Ultime Notizie
Licia Ronzulli, Senato: La Gaffe Contro Renzi!

Breaking News Italia - Ultime Notizie

Play Episode Listen Later Mar 22, 2025 2:34


Licia Ronzulli, Senato: La Gaffe Contro Renzi!Una frase sfuggita in Aula da Licia Ronzulli scatena il caos politico tra Forza Italia e Italia Viva. Ecco che cosa è accaduto!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #accuse #aula #diretta #fdi #fratelliditalia #gaffe #gravi #italiaviva #liciaronzulli #matteorenzi #parole #politica #senato #social #parlamento

Non Stop News
Non Stop News: #Ilpostinazienda, la festa del papà, la tregua totale in Ucraina, i dazi americani

Non Stop News

Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 133:26


Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. La telefonata tra Putin e Trump, Draghi in parlamento, le riforme in Germania. #Ilpostinazienda con Italfluid Geoenergy,'azienda italiana leader nel settore dei servizi petroliferi. Nata a Genova nel 1975 ha oggi 12 sedi in tutto il mondo. Con 165 dipendenti ne cerca subito almeno 10, puntando sulla formazione continua grazie a Fondimpresa. In diretta con noi, Elsa Di Paolo, Chief Financial Officer di Italfluid Geoenergy. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Oggi è la festa del papà. Ne abbiamo parlato con l'imprenditore Alessandro Benetton, che proprio oggi dedica una lunga lettera (da papà) alla figlia 18enne. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sentito ieri l'omologo russo, Vladimir Putin, l'ipotesi di una tregua totale in Ucraina appare ancora lontana. Ne abbiamo parlato con Dario Fabbri, direttore di Domino. Torniamo a occuparci di Dazi. Lo facciamo con la prospettiva dei produttori di alcune delle eccellenze che rischiano di essere colpite dalle misure economiche minacciate dagli Stati Uniti. In diretta con noi Ettore Prandini, presidente di Coldiretti. Oggi tra l'altro sarà impegnato in una manifestazione a Parma, una mobilitazione che chiede all'Europa risposte coraggiose su tanti fronti. L'attualità politica, commentata dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in libreria con “L'influencer" edito da Piemme. All'interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Verso la manifestazione del 15 marzo: partiti e associazioni divisi sulla partecipazione | Il Corsivo di Lunedì 10 Marzo 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 10, 2025 2:29


Verso la manifestazione del 15 marzo: partiti e associazioni divisi sulla partecipazione. L'appello di Michele Serra sulle pagine di La Repubblica per l'organizzazione della manifestazione a sostegno dell'Europa non unisce le associazioni della società civile, anzi provoca laceranti divisioni soprattutto nel centrosinistra e nel suo potenziale bacino di riferimento. Lo dice senza tanti fronzoli il segretario della Cgil Maurizio Landini: l'Unione Europea o è per la pace, i diritti e il lavoro o non è. La Cgil rifiuta l'idea di Europa che agisce come se la guerra fosse uno strumento giusto di regolazione dei conflitti, dunque porterà in piazza le domande di un'Europa alternativa. Qui sta il punto di non ritorno. L'Arci, associazione del volontariato laico con 1 milione e mezzo di iscritti, non sarà presente all'iniziativa del 15 marzo, nemmeno con le storiche bandiere della pace. L'Anpi invece non rifiuta l'invito, ma ha dato libertà di scelta ai comitati provinciali, e già molti, tra cui Roma e Rieti, non saranno presenti. Libera di don Ciotti, impegnata da sempre nelle battaglie dell'antimafia, garantisce la sua partecipazione perché si rimettono al centro i cittadini e i loro problemi, così come Cisl, Uil, Coop, Agesci, Legambiente, e numerosi intellettuali. La divisione dei partiti. Sul piano politico, c'è un fronte che difende il piano di difesa europeo e che mette insieme Azione, Italia Viva e +Europa. C'è Avs che sarà in manifestazione con le bandiere della pace. C'è il Pd spaccato tra chi è favorevole e chi è contrario al riarmo, e chi il 15 marzo farà altro come il M5s. Insomma, le frizioni tra le associazioni del volontariato e le loro articolazioni territoriali sul corteo del 15 marzo sono il riflesso di una più generale mancanza di visione e di leadership dei partiti del centrosinistra a loro volta divisi sul piano di riarmo europeo da 800 miliardi e la destinazione degli investimenti. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Cresce il fronte a sostegno della manifestazione pro Europa del 15 marzo | Il Corsivo di Martedì 04 Marzo 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 4, 2025 2:17


Cresce il fronte a sostegno della manifestazione pro Europa del 15 marzo. Dopo l'appello di Michele Serra sulle pagine di Repubblica, cresce il fronte politico, sindacale, della società civile, per la manifesta a sostegno dell'Europa dopo i duri attacchi del presidente americano Donald Trump. Si terrà il 15 marzo in piazza del Popolo, e nell'intento degli organizzatori non deve apparire come una iniziativa di destra o di sinistra, bensì trasversale, in difesa dei valori europei, di libertà e di autodeterminazione dei popoli. Ma nell'assenza di una leadership forte , la piazza per l'Europa rischia di diventare un'occasione di visibilità dei partiti, per altro divisi sulle finalità. Partecipanti e contrari alla manifestazione. Ci saranno certamente i sindaci delle città come Gualtieri a Roma e Sala a Milano. Saranno presenti Calenda di Azione, Magi di +Europa, Renzi di Italia Viva che sostengono Zelensky contro Trump e Putin. Confermano vari esponenti del Pd che risultano però uniti sul progetto di una identità europea forte, e al contempo divisi sull'invio di nuove armi a Kiev e sull'aumento di spese militari come chiesto dal presidente americano e dalla Nato. Ci sarà Avs, ma con una connotazione pacifista contro la guerra. In forse viene data Forza Italia, molto più tiepidi quelli di Fratelli d'Italia, contraria la Lega. Il M5s si sfila e si concentra su un appuntamento contro il Governo il prossimo 5 aprile. Serra si immagina piazza del Popolo come un luogo emotivo, di orgoglio europeo in un momento in cui l'Europa vive una situazione molto complicata, e rischia grosso perché da una parte c'è Trump e dall'altra c'è Putin. Ma non ci ha detto ancora quale Europa vuole: quella dei volenterosi disposti a schierare una forza di interposizione, quella che ha finanziato la guerra oppure l'Europa cdi pace e progresso che riprende i valori scritti nella sua Costituzione. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Va Pensiero
Va pensiero di domenica 16/02/2025

Va Pensiero

Play Episode Listen Later Feb 16, 2025 57:06


Chi ha messo sotto controllo i telefoni di alcuni attivisti per i diritti dei migranti e quello di Francesco Cancellato, il direttore di Fan Page? Quale agenzia governativa italiana ha stipulato i contratti con Paragon Solutions, la società israeliana che produce gli spyware che sono stati utilizzati per spiare queste persone? E' vero o non è vero che Paragon Solutions ha disdetto i contratti con l'Italia perché gli spyware sono stati usati in modo distorto, non consono alle regole di utilizzo dell'azienda israeliana? Perché il ministro Ciriani, su questo ultimo punto, ha dato una versione diversa da quella del quotidiano Guardian? Di tutto questo abbiamo parlato con Matteo Renzi, leader di Italia Viva, Giuliano Tavaroli, esperto informatico, ex carabiniere e con Stephanie Kirchgaessner, giornalista del Guardian che ha fatto scoppiare il caso Paragon. A cura di Michele Migone.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Fine vita, approvata la legge in Toscana per accedere al suicidio assistito | 12/02/2025 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Feb 12, 2025 1:58


Fine vita, approvata la legge in Toscana per accedere al suicidio assistito. Quella approvata dalla Regione Toscana è la prima legge italiana che determina le regole per accedere al suicidio assistito. E' una svolta nel nostro paese che giunge dopo un interminabile dibattito che ha diviso la politica e la società civile. A favore hanno votato Pd, M5s, Italia Viva e gruppo Misto-Merito e Lealtà; contrari Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega; la consigliera Lucia De Robertis del Pd non ha partecipato al voto. Il presidente dell'assemblea Antonio Mazzeo ha elogiato tutti i consiglieri per aver dato vita a un dibattito intenso, dando una prova di alta politica. "La legge Toscana sul fine vita si pone con assoluta legittimità perché segue le condizioni indicate dalla Corte Costituzionale", sostiene il presidente della Toscana Eugenio Giani. Come nasce la legge. La proposta di legge di iniziativa popolare è stata promossa dall'associazione Luca Coscioni alla quale hanno aderito oltre 10mila persone. Nella sostanza ka Toscana è la prima Regione italiana a introdurre una regolamentazione sulla procedura con la quale le persone che vogliono accedere al suicidio assistito possono far domanda all'Asl, e su tempi e modalità di risposta della commissione preposta a verificare la sussistenza dei requisiti fissati dalla Consulta affinché l'aiuto al suicidio non costituisca reato. È una legge di civiltà perché impedisce il ripetersi di casi, da ultimo quello di Gloria, proprio in Toscana, di persone che hanno dovuto attendere una risposta per mesi, o addirittura per anni, in una condizione di sofferenza insopportabile e irreversibile. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Almasri, la Corte penale internazionale apre fascicolo sull'Italia | 11/02/2025 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Feb 12, 2025 1:58


Fine vita, approvata la legge in Toscana per accedere al suicidio assistito. Quella approvata dalla Regione Toscana è la prima legge italiana che determina le regole per accedere al suicidio assistito. E' una svolta nel nostro paese che giunge dopo un interminabile dibattito che ha diviso la politica e la società civile. A favore hanno votato Pd, M5s, Italia Viva e gruppo Misto-Merito e Lealtà; contrari Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega; la consigliera Lucia De Robertis del Pd non ha partecipato al voto. Il presidente dell'assemblea Antonio Mazzeo ha elogiato tutti i consiglieri per aver dato vita a un dibattito intenso, dando una prova di alta politica. "La legge Toscana sul fine vita si pone con assoluta legittimità perché segue le condizioni indicate dalla Corte Costituzionale", sostiene il presidente della Toscana Eugenio Giani. Come nasce la legge. La proposta di legge di iniziativa popolare è stata promossa dall'associazione Luca Coscioni alla quale hanno aderito oltre 10mila persone. Nella sostanza ka Toscana è la prima Regione italiana a introdurre una regolamentazione sulla procedura con la quale le persone che vogliono accedere al suicidio assistito possono far domanda all'Asl, e su tempi e modalità di risposta della commissione preposta a verificare la sussistenza dei requisiti fissati dalla Consulta affinché l'aiuto al suicidio non costituisca reato. È una legge di civiltà perché impedisce il ripetersi di casi, da ultimo quello di Gloria, proprio in Toscana, di persone che hanno dovuto attendere una risposta per mesi, o addirittura per anni, in una condizione di sofferenza insopportabile e irreversibile. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Notizie a colazione
Mar 19 nov | La vittoria del centro sinistra in Emilia-Romagna e in Umbria; l'ok di Biden a utilizzare missili a lungo raggio in Ucraina; la guerra usata come Welfare da Putin

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Nov 19, 2024 13:33


L'Umbria torna ad essere guidata dal centro sinistra, dopo cinque anni di parentesi a guida Lega, mentre per l'Emilia-Romagna l'elezione del presidente candidato dal Pd è una conferma. Dal Pd di Elly Schlein a Italia Viva di Matteo Renzi il commento è lo stesso: uniti si vince. Intanto dall'altra parte dell'oceano Joe Biden dà il suo permesso a Kiev per utilizzare missili a lungo raggio contro la Russia, mentre Putin utilizza la guerra come sistema di welfare per le famiglie dei cittadini più poveri che manda a morire al fronte. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Le interviste di Radio Number One
Cianfanelli (YouTrend): «FdI rimane in vetta nelle intenzioni di voto»

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later Oct 29, 2024 9:03


Nella mattinata di martedì 29 ottobre, nel programma Degiornalist, Fabiana e Claudio hanno intervistato Francesco Cianfanelli di YouTrend per parlarci delle intenzioni di voto degli italiani, punto fondamentale dal quale ripartire. Nel sondaggio, pubblicato da Youtrend e realizzato per Sky Tg24 qualche giorno fa, emergono due partiti: Fratelli d'Italia - che è il primo in classifica dalla vittoria di Giorgia Meloni rimanendo in maniera costante al 28.2% - e il Partito Democratico che si aggiudica un 23,2%, situazione simile alle Elezioni Europee. Il Movimento Cinque Stelle, che due anni fa era così vicino al PD, è invece oggi a metà dei consensi, andando così sotto al 10% nei sondaggi. Poi troviamo Forza Italia al 9.8%, la Lega al 9.1%, Italia Viva al 2.5% fino ad arrivare ad Alleanza Verdi Sinistra che ha raggiunto il 7%, la sorpresa più grande alle elezioni Europee.

Ultim'ora
Palermo, Cannella “Accordo Lagalla-Mpa non cambia equilibri interni"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Oct 15, 2024 0:47


PALERMO (ITALPRESS) - “L'Mpa non ha consiglieri comunali, quindi sono certo che l'accordo con il sindaco non crea alcuno scompiglio: il primo cittadino può in piena autonomia federarsi come meglio crede, ma gli equilibri interni non cambiano”. Lo sottolinea il vicesindaco di Palermo Giampiero Cannella a margine della presentazione della Domenica favorita, tenutasi al Museo Pitré. “Bastava dire a Faraone che essendo lui e Renzi senza casa politica quello che gli serviva era un luogo dove fare la doccia, visto che si sono presentati a Palazzo d'Orleans in accappatoio - prosegue Cannella, - Quello che è successo non coinvolge il Comune, perché i ponti con Italia Viva erano stati tagliati già da tempo: è una compagine completamente diversa, sono certo che le avvisaglie di crisi siamo assolutamente rientrate“. xd8/pc/gtr

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Palermo, Cannella “Accordo Lagalla-Mpa non cambia equilibri interni"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Oct 15, 2024 0:47


PALERMO (ITALPRESS) - “L'Mpa non ha consiglieri comunali, quindi sono certo che l'accordo con il sindaco non crea alcuno scompiglio: il primo cittadino può in piena autonomia federarsi come meglio crede, ma gli equilibri interni non cambiano”. Lo sottolinea il vicesindaco di Palermo Giampiero Cannella a margine della presentazione della Domenica favorita, tenutasi al Museo Pitré. “Bastava dire a Faraone che essendo lui e Renzi senza casa politica quello che gli serviva era un luogo dove fare la doccia, visto che si sono presentati a Palazzo d'Orleans in accappatoio - prosegue Cannella, - Quello che è successo non coinvolge il Comune, perché i ponti con Italia Viva erano stati tagliati già da tempo: è una compagine completamente diversa, sono certo che le avvisaglie di crisi siamo assolutamente rientrate“. xd8/pc/gtr

24 Mattino - Le interviste
L'Italia paese di spioni

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Oct 11, 2024


Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano così su X, la premier Giorgia Meloni, ha sottolineato l'inchiesta della procura di Bari in merito agli accessi effettuati, anche sul suo conto corrente, da un ex dipendente di una banca. Ma è solo l'ultimo caso di spiate eccellenti.Ne parliamo con Giovanni Donzelli, deputato di FdI e vicepresidente del Copasir ed Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato e membro del Copasir.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Quel pasticciaccio brutto del voto del campo largo sul Cda della Rai

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Sep 27, 2024 2:37


Quel pasticciaccio brutto del voto del campo largo sul Cda della Rai. Ogni partito è andato per conto proprio nella votazione delicata sul nuovo cda della Rai. Il primo passo lo si è visto di primo mattino che ha determinato la fine dell'impasse dopo un lungo travaglio durato settimane e settimane. La maggioranza ha sostenuto la giornalista Federica Frangi in quota Fratelli d'Italia. Su Roberto Natale, proposto da Alleanza sinistra e verdi, si è invece realizzata la convergenza del M5s che ha mandato l'opposizione in pezzi, perché al contrario Partito democratico, Azione e Italia Viva hanno scelto di disertare l'emiciclo di Montecitorio, imboccando la strada aventiniana contro qualunque possibilità di negoziato. Il Senato ha eletto Antonio Marano (indicato dalla Lega) e Alessandro Di Majo (espressione del M5S). E, a completare il quadro, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha proposto alla presidenza del Consiglio dei ministri la nomina di Simona Agnes e Giampaolo Rossi nell'ambito del consiglio di amministrazione di Viale Mazzini. Tra Giuseppe Conte e Elly Schlein posizioni divergenti. Il cda non è una poltrona. Il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte conferma il suo voto sulla vicenda Rai. "Chi non vuole occupare le poltrone in Rai dica ai suoi: uscite fuori dalla Rai e abbandonate le poltrone. La riforma della governance dell'azienda non si può fare in tempi rapidi. E nel frattempo cosa facciamo? Rimaniamo senza cda? ", ha spiegato Conte. La posizione della segretaria del Pd Elly Schlein è di tutt'altro tono. "La maggioranza ha chiarito che questo cda viene votato per durare tre anni. Vuol dire che, diversamente da quanto tutte le opposizioni hanno sostenuto, si rischia di rimandare al duemilamai la riforma necessaria della governance della Rai per renderla indipendente da politica e partiti", ha affermato la Schlein. Dunque si è persa l'occasione per affermare ciò che è scritto nel Media Freedom Act. La normativa chiede che finalmente la Rai sia indipendente dalla politica e dai partiti. Coraggio, abbiamo tempo fino all'8 agosto del 2025 per allinearci, anche perché è già in vigore in tutti i Paesi europei. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Quel pasticciaccio brutto del voto del campo largo sul Cda della Rai

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Sep 27, 2024 2:37


Quel pasticciaccio brutto del voto del campo largo sul Cda della Rai. Ogni partito è andato per conto proprio nella votazione delicata sul nuovo cda della Rai. Il primo passo lo si è visto di primo mattino che ha determinato la fine dell'impasse dopo un lungo travaglio durato settimane e settimane. La maggioranza ha sostenuto la giornalista Federica Frangi in quota Fratelli d'Italia. Su Roberto Natale, proposto da Alleanza sinistra e verdi, si è invece realizzata la convergenza del M5s che ha mandato l'opposizione in pezzi, perché al contrario Partito democratico, Azione e Italia Viva hanno scelto di disertare l'emiciclo di Montecitorio, imboccando la strada aventiniana contro qualunque possibilità di negoziato. Il Senato ha eletto Antonio Marano (indicato dalla Lega) e Alessandro Di Majo (espressione del M5S). E, a completare il quadro, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha proposto alla presidenza del Consiglio dei ministri la nomina di Simona Agnes e Giampaolo Rossi nell'ambito del consiglio di amministrazione di Viale Mazzini. Tra Giuseppe Conte e Elly Schlein posizioni divergenti. Il cda non è una poltrona. Il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte conferma il suo voto sulla vicenda Rai. "Chi non vuole occupare le poltrone in Rai dica ai suoi: uscite fuori dalla Rai e abbandonate le poltrone. La riforma della governance dell'azienda non si può fare in tempi rapidi. E nel frattempo cosa facciamo? Rimaniamo senza cda? ", ha spiegato Conte. La posizione della segretaria del Pd Elly Schlein è di tutt'altro tono. "La maggioranza ha chiarito che questo cda viene votato per durare tre anni. Vuol dire che, diversamente da quanto tutte le opposizioni hanno sostenuto, si rischia di rimandare al duemilamai la riforma necessaria della governance della Rai per renderla indipendente da politica e partiti", ha affermato la Schlein. Dunque si è persa l'occasione per affermare ciò che è scritto nel Media Freedom Act. La normativa chiede che finalmente la Rai sia indipendente dalla politica e dai partiti. Coraggio, abbiamo tempo fino all'8 agosto del 2025 per allinearci, anche perché è già in vigore in tutti i Paesi europei. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

24 Mattino
La giornata in 24 minuti del 25 settembre

24 Mattino

Play Episode Listen Later Sep 25, 2024


L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti. Tutto in meno di 30 minuti.Nel giro di pochi giorni migliaia di persone hanno hanno partecipato alla raccolta firme per indire il referendum sulla cittadinanza proposto all’inizio del mese dal segretario di +Europa, Riccardo Magi. Il referendum propone che si riducano da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia che oggi sono richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni. Non mancano le polemiche politiche da parte della Lega, il Pd si è mobilitato in parte e non mancano dei dubbi anche tra Azione e Italia Viva. Sentiamo proprio il segretario di +Europa, Magi.

Speciali e fili diretti con Matteo Renzi
Speciali Leopolda - Intervento di Matteo Renzi da Milano per i 5 anni di Italia Viva

Speciali e fili diretti con Matteo Renzi

Play Episode Listen Later Sep 25, 2024 77:12


Intervento di Matteo Renzi da Milano per i 5 anni di Italia Viva

BASTA BUGIE - Politica
Il manifesto di Ventotene: l'oligarchia tecnocratica al potere

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Sep 24, 2024 11:36


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7930IL MANIFESTO DI VENTOTENE: L'OLIGARCHIA TECNOCRATICA AL POTERE di Riccardo PedrizziFin dalla campagna elettorale per le europee tutti i candidati di Italia Viva, Più Europa e della sinistra in genere avevano ripetuto la litania: "Ventotene da sogno di pochi diventerà una necessità per tutti", dimenticando tutti gli altri fondatori. Per realizzare questo sogno si è subito ricostituito il "Gruppo Spinelli" in questa legislatura del Parlamento europeo. Con l'obiettivo ambizioso di costituire un'Unione federale, sovrana e democratica. Per ultimo, nei giorni scorsi, Josep Borrell, alto rappresentante della Politica estera dell'Ue, ha detto che: "Il Manifesto di Ventotene è la base dell'Unione europea e rappresenta tutti i valori in cui crediamo, lo manderei a Putin". Ed è naturale che la pensi cosi lui che è del Partito Socialista Operaio spagnolo, inaugurando domenica 1° settembre sull'isola pontina il murales che riproduce il testo dello scritto di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, considerato dalla sinistra internazionale il documento fondativo dell'Unione europea.Ora, che siano esponenti della sinistra più o meno estrema a sognare "Ventotene" è anche comprensibile, quello che non si capisce, invece, è il giudizio positivo espresso su quel manifesto da qualche rappresentante della gerarchia cattolica, che alla vigilia del voto sul laicista giornale Repubblica dichiarava: "Mi auguro che l'Europa torni ad essere coerente con lo spirito di Ventotene che prevalgano i principi della solidarietà, della condivisione e della fraternità". Non so, a questo punto, se si possa parlare di ignoranza o di mala fede di questi vescovi italiani.Come molti sanno, il manifesto di Ventotene sull'Europa unita era stato redatto nell'omonima isola da un gruppo di confinati dal regime fascista, di ideologia socialista, marxista e atea. Pochi però sanno, perché non l'hanno mai neppure letto che quel manifesto voleva attuare una rivoluzione socialista, abolire la proprietà privata; rifiutava il metodo democratico; il popolo doveva essere guidato da pochi esperti e soprattutto doveva essere "educato".UN'EUROPA AUTORITARIA, ATEA E ANTICRISTIANAIn estrema sintesi quello di Ventotene è il manifesto di un'Europa autoritaria, atea e anticristiana, guidata da una categoria di esperti illuminati. Ciononostante qualche ecclesiastico si augurava che l'Europa ritornasse ancora di più a quello spirito. L'offensiva su e con Ventotene era iniziata qualche anno fa con la venuta nell'isola di personaggi delle istituzioni europee come Ursula von del Layen, presidente della Commissione e come lo scomparso David Sassoli, presidente del Parlamento europeo.Il decollo dell'attenzione - come si ricorderà - era proseguito, con il vertice promosso da Matteo Renzi il 22/8 del 2016 e con la partecipazione di Francois Holland e di Angela Merkel sulla portaerei Garibaldi, perché - disse l'allora il presidente del Consiglio italiano - "l'Isola di Ventotene rappresenta i valori e gli ideali che hanno fondato l'Unione europea". Poi arrivò il 20 agosto del 2021 il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, si recò in occasione dell'ottantesimo anniversario del "Manifesto di Ventotene" e del 40° "Seminario per la formazione federalista europea" sull'isola pontina, rendendo omaggio alla tomba di Altiero Spinelli, sulla quale depose una corona di fiori. In pratica anche lui, ex democristiano e, quindi, presumibilmente cattolico, contribuì ad alimentare la tesi secondo la quale il "Manifesto di Ventotene" sarebbe il fondamento della Unione europea.Da allora il leit-motive di tutte le manifestazioni è stato quello, appunto, di far passare sempre più l'idea che quel "manifesto" fosse la base, l'atto di battesimo della causa europeista. [...]In realtà le istituzioni europee erano nate con tutt'altra ispirazione molto diversa di quella del Manifesto per principale impulso dei tre statisti, tutti e tre cattolici, i quali avevano preso le mosse dalle comuni radici cristiane dell'Europa ed avevano assunto come riferimento simbolico il Sacro Romano Impero (attualmente il massimo riconoscimento europeo è proprio e non a caso un premio intitolato a Carlo Magno) e pochi sanno che le stelle che circondano il vessillo europeo sono le stelle che ornano il capo della Vergine Maria.Il filone "laico" era già allora presente, ma aveva i suoi antesignani nel francese Jean Monnet e nel belga Paul-Henri Spaak e non certo negli autori del Manifesto di Ventotene e nella loro Unione dei Federalisti Europei.Ora ci si dovrebbe chiedere perché si sta insistendo tanto su tale manifesto e perché si rende omaggio alla tomba di Altiero Spinelli, sepolto a Ventotene? Ciò è evidente. Perché la cultura, e quindi il progetto politico attuale dell'Europa, sono del tutto subalterni proprio a quei circoli politico-culturali, eredi del mondo da cui provenivano gli autori del Manifesto di Ventotene.C'è dunque un obbiettivo ideologico e ci sono poi gli aspetti simbolici per celebrare col massimo risalto possibile il "Manifesto di Ventotene". Scritto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colosini e altri, infatti è molto celebrato dalla cultura di sinistra italiana, ma in effetti largamente ignoto altrove. In pratica si sta facendo passare quel Manifesto come se fosse davvero la pietra angolare delle istituzioni europee e si parla dei suoi autori come se fossero davvero i padri dell'Europa.IMAGINE THERE'S NO COUNTRIESLa verità è che, redatto da intellettuali di sinistra, futuri co-fondatori del Partito d'Azione, il documento è un vessillo di quell'idea d'Europa molto "laica", se non laicista, e molto statalista, che in effetti all'inizio del processo di unificazione ebbe ben poco peso e che prevalse più tardi, solo dagli anni '80 del secolo scorso, fino a condurre l'attuale Unione europea nella situazione in cui si trova adesso.In effetti l'Europa di Spinelli e compagni è oligarchica e mondialista, vuole superare le differenze nazionali e non è pensata come il coronamento di un'unità di popoli europei, basata sui loro caratteri comuni (etnici, culturali, religiosi), ma come l'embrione di una futura aggregazione di livello mondiale, che elimini definitivamente dalla faccia della Terra ogni confine, ogni differenza culturale e che riunisca tutti i popoli del Mondo. Insomma l'Europa del Manifesto è solo un primo passo di una struttura che dovrebbe preludere ad un internazionalismo indifferenziato ed uniforme con un governo globale mondialista.È la visione, per essere ancora più chiaro, di un insieme di tutti i popoli che costituiscono l'umanità, di cui la federazione europea dovrebbe essere la garanzia perché i rapporti con i popoli asiatici e americani possano svolgersi su una base di pacifica cooperazione, in attesa di un avvenire, in cui diventi possibile l'unità politica dell'intero globo. Risulta chiaro pertanto l'impostazione antinazionale di tutto il progetto.Basta leggere bene tutto il documento.Nella prima parte del Manifesto si sostiene che gli Stati nazionali sono stati uno strumento utile a ridurre il potere reazionario del Vaticano, ma poi sono diventati gli artefici di nazionalismi e totalitarismi; sono stati una tappa, che è da superare in vista di una sempre più grande aggregazione statale, prima europea e poi mondiale.Nessun riferimento alla comune identità europea, alla cultura, alle tradizioni, alla religione che hanno costituito la storia del continente europeo è rilevabile all'interno del freddo e burocratico manifesto spinelliano, che vuole l'unità europea perché "è la tendenza storica della Modernità a volerlo".LA RELIGIONE COME FATTORE DI OSCURANTISMOAncora, considerata la religione come fattore di oscurantismo, [...] si propone di sostituirla con la fratellanza universale che ignora le differenze tra i popoli. Il Manifesto di Ventotene ha, inoltre, un sapore elitario: Spinelli critica il processo democratico e la sovranità popolare e chiarisce che deve essere una minoranza "veramente rivoluzionaria" a guidare il processo di integrazione europea.Di fronte a questa vera e propria ideologia antidemocratica, oligarchica, tecnocratica e persino dittatoriale [...] non viene riconosciuto spazio alcuno all'autonomia della persona, alla società civile, insomma al principio di sussidiarietà.Come tutte le leggende, dunque, anche quella dell'Ue ha i suoi miti. Uno dei più significativi e falsi è il Manifesto di Ventotene; ma la semplice lettura di quel documento dovrebbe indurre i suoi apologeti ad avere un po' di pudore nell'esaltarlo, visto che in quel Manifesto vi è la radice ideologica di istituzioni lontane dai popoli ed oggi arroccate in burocrazie, che guardano alla democrazia come a un pericolo, che ritengono l'unificazione europea non l'esito di un percorso di federazione fra popoli e nazioni, nel rispetto delle specificità di ciascuna, ma l'imposizione dall'alto di regole comuni.Ora questa leggenda, con i suoi falsi miti, mostra i suoi limiti nel confronto con la realtà.L'alternativa vera oggi non è fra europeismo e nazionalismo (o sovranismo), ma fra Ventotene e Magistero della Chiesa quanto al rispetto delle identità e della volontà dei popoli, alla consapevolezza di una storia e di un destino comune.In pratica Altiero Spinelli avrebbe voluto alla guida della futura Unione europea un organismo indipendente, senza legittimità democratica, non eletto, competente (i migliori di oggi) e non soggetto a scrupoli di carattere morale o sentimentale; in una

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Renzi "Governo contro il Sud se si va al referendum sull'autonomia"

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Play Episode Listen Later Sep 18, 2024 1:10


NAPOLI (ITALPRESS) - “Io faccio un ragionamento politico e dico che l'autonomia crea disuguaglianze al Sud e più burocrazia al Nord, quindi è una sconfitta per tutti. Se ci sarà il referendum, come io mi auguro che ci sia, sarà evidente che il Governo è contro il Mezzogiorno e che non è capace di gestire la sanità. Le regioni fanno del proprio meglio, ma è il governo che con l'autonomia crea diseguaglianze incredibili”. Lo dice il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, parlando con i giornalisti a Napoli a margine di un'iniziativa contro la legge sull'autonomia differenziata organizzata insieme al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Sull'autonomia differenziata - aggiunge - è certo che c'è una contraddizione interna alla maggioranza perché Forza Italia non è un partito nazionale, è forte in tre regioni: Calabria, Campania e Sicilia. Se il referendum ci sarà, Forza Italia esploderà ed esploderà Forza Italia del Sud”. xc9/vboTitolo da lancio su autonomia

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Renzi "Governo contro il Sud se si va al referendum sull'autonomia"

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Play Episode Listen Later Sep 18, 2024 1:10


NAPOLI (ITALPRESS) - “Io faccio un ragionamento politico e dico che l'autonomia crea disuguaglianze al Sud e più burocrazia al Nord, quindi è una sconfitta per tutti. Se ci sarà il referendum, come io mi auguro che ci sia, sarà evidente che il Governo è contro il Mezzogiorno e che non è capace di gestire la sanità. Le regioni fanno del proprio meglio, ma è il governo che con l'autonomia crea diseguaglianze incredibili”. Lo dice il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, parlando con i giornalisti a Napoli a margine di un'iniziativa contro la legge sull'autonomia differenziata organizzata insieme al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Sull'autonomia differenziata - aggiunge - è certo che c'è una contraddizione interna alla maggioranza perché Forza Italia non è un partito nazionale, è forte in tre regioni: Calabria, Campania e Sicilia. Se il referendum ci sarà, Forza Italia esploderà ed esploderà Forza Italia del Sud”. xc9/vboTitolo da lancio su autonomia

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Centrodestra, De Luca "Serve coalizione progressista con dentro tutti"

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Play Episode Listen Later Sep 18, 2024 0:57


NAPOLI (ITALPRESS) - "Per quello che mi riguarda, noi siamo per una coalizione progressista, fondata su un programma che veda una convergenza sui temi fondamentali. Chiariamoci, se vogliamo proporre un'alternativa di Governo, abbiamo bisogno di un'alternativa di coalizione e di programma". Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, parlando a margine di un'iniziativa contro la legge sull'autonomia differenziata organizzata insieme al leader di Italia Viva, Matteo Renzi. "Sì al campo largo? Io non adopero mai questa espressione perché porta 'seccia', come si dice a Napoli - scherza il governatore -. Però dobbiamo far capire, utilizziamo un'espressione da cristiani normali, che serve un'alleanza politica, una coalizione, così si dice in tutti i paesi del mondo. E ci devono stare tutti - aggiunge De Luca riferendosi anche al Movimento 5 Stelle e ad Italia Viva -. È giusto pretendere coerenza politica da parte di tutti quelli che partecipano alla coalizione. Questo è ragionevole".xc9/pc/gtr

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Centrodestra, De Luca "Serve coalizione progressista con dentro tutti"

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Play Episode Listen Later Sep 18, 2024 0:57


NAPOLI (ITALPRESS) - "Per quello che mi riguarda, noi siamo per una coalizione progressista, fondata su un programma che veda una convergenza sui temi fondamentali. Chiariamoci, se vogliamo proporre un'alternativa di Governo, abbiamo bisogno di un'alternativa di coalizione e di programma". Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, parlando a margine di un'iniziativa contro la legge sull'autonomia differenziata organizzata insieme al leader di Italia Viva, Matteo Renzi. "Sì al campo largo? Io non adopero mai questa espressione perché porta 'seccia', come si dice a Napoli - scherza il governatore -. Però dobbiamo far capire, utilizziamo un'espressione da cristiani normali, che serve un'alleanza politica, una coalizione, così si dice in tutti i paesi del mondo. E ci devono stare tutti - aggiunge De Luca riferendosi anche al Movimento 5 Stelle e ad Italia Viva -. È giusto pretendere coerenza politica da parte di tutti quelli che partecipano alla coalizione. Questo è ragionevole".xc9/pc/gtr

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Quindi in Liguria è Renzi contro Renzi?

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Sep 12, 2024 2:06


Matteo Renzi, 25 maggio 2022: “Orgoglioso di sostenere Marco Bucci che è un ottimo Sindaco di Genova e che continuerà ad esserlo anche con il sostegno di Italia Viva. Grazie a Lella Paita per il suo lavoro”. Quello stesso giorno, intervistato da il Secolo XIX, su Bucci dice Renzi: “Ci ha convinti lui, la sua serietà, il suo stile di governo. È un sindaco civico formidabile soprattutto nella sua credibilità sulle infrastrutture come abbiamo visto per il Ponte Morandi”. Mercoledì 25 maggio 2022: “Bucci si è rimboccato le maniche, - prosegue Renzi - ha rimesso a posto la speranza di una città, ha delle idee che noi apprezziamo, rispetto allo sguardo cinico del M5s, preferiamo quello civico di Marco Bucci”. Poi, il 26 novembre 2022: “Bucci? E' bravo, non vogliamo minimamente farlo cadere. W Bucci, che possa governare bene”. Il giornalista Mario Lavia (sempre oltremodo amichevole con Renzi) su Linkiesta (sempre oltremodo amichevole con Renzi) il 21 aprile del 2022 scriveva un sentitissimo articolo per spiegarci che l'appoggio del leader di Italia Viva a Bucci “è uno strappo politico e simbolico, ma viene consumato in nome della coerenza (prima i programmi, poi le bandiere) e del fatto che, in realtà, il sindaco non ha niente a che vedere con le istanze di Lega e Fratelli d'Italia”. “È da chiedersi infatti - scriveva Lavia - cosa c'entri un amministratore serio come Marco Bucci con i sovranisti che si sono sempre mostrati più che inadeguati a governare le città, o anche solo a candidarsi per diventare sindaci”. Ora Marco Bucci è il candidato del centrodestra per le regionali in cui Renzi vorrebbe invece abbracciare il Pd e il M5S. Non è tutto bellissimo? #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

24 Mattino
La giornata in 24 minuti del 10 settembre

24 Mattino

Play Episode Listen Later Sep 10, 2024


L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti. Tutto in meno di 30 minuti. Luigi Marattin lascia Italia Viva e crea un nuovo soggetto politico col nome "Orizzonti liberali" che vuole unire le forze liberali appunto del nostro paese. Il politico-economista, da anni vicino a Renzi, rompe con l'ex segretario del Partito Democratico e si mette in proprio, con quale futuro? Lo chiediamo al diretto interessato, Luigi Marattin, deputato oggi nel gruppo misto.

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Nel suo partito personale Renzi perde anche l'ombra

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Sep 10, 2024 2:07


Luigi Marattin ha finalmente deciso di abbandonare il Titanic di Italia Viva, portando con sé un centinaio di dirigenti territoriali. Una vera e propria Waterloo per il partito personale di Matteo Renzi, che si vede abbandonato persino da chi, fino a ieri, ne cantava le lodi. Il motivo? Una svolta a sinistra troppo repentina, imposta dal capitano senza consultare l'equipaggio. "Non condividiamo la decisione di entrare nel campo largo", tuona Marattin, come se fino a ieri non avesse notato la rotta zigzagante del suo ex leader. E aggiunge, con una punta di amarezza: "Una scelta del genere avrebbe dovuto essere presa in un Congresso". Ah, la democrazia interna, concetto sempre alieno in casa Renzi, dove la base e i dirigenti servono solo per amplificare gli applausi. Ma il bello viene dopo. Marattin annuncia la nascita di "Orizzonti liberali", l'ennesima associazione-non-partito-ma-forse-sì che dovrebbe salvare l'Italia. Perché si sa, nel circo della politica italiana, non c'è nulla di più liberale che cambiare casacca ogni due per tre. E Renzi? L'eterno Houdini della politica italiana si ritrova ancora una volta a fare i conti con la sua più grande illusione: la lealtà dei suoi seguaci. Mentre gli altri abbandonano la nave lui si affanna a raccattare briciole di consenso alla festa dell'Unità - passando in tre mesi dal "il PD è finito" al "non massacrate Schlein" con la disinvoltura di un contorsionista. Eppure, nonostante tutto, il nostro eroe non si arrende. Come un giocoliere che ha perso tutte le palline continua imperterrito il suo show, convinto che prima o poi qualcuno tornerà ad applaudire. Ma la verità, caro Matteo, è che il pubblico se n'è andato da un pezzo. Manca solo il sipario. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

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Renzi "L'intervista di Sangiuliano al Tg1 un'indecorosa pagliacciata"

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Play Episode Listen Later Sep 5, 2024 0:46


ROMA (ITALPRESS) - "Quindici minuti di intervista al Tg1? Un'indecorosa pagliacciata, mi dispiace per lui ma mi dispiace soprattutto per le istituzioni, a questo punto dico, un direttore del Tg diamo direttamente a Maria de Filippi". Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a margine di un evento al Tempio di Adriano. "La questione politica è quella di discutere della cultura, di come creare posti di lavoro - ha aggiunto - di come evitare che i giovani laureati se ne vadano all'estero".xc3/col3/gsl

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Renzi, non è questione di veti ma di numeri

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Sep 5, 2024 2:13


Dicono che non bisogna porre veti, che bisogna sconfiggere la destra e soprattutto che ciò che conta sono i numeri e non le antipatie. I numeri, appunto. Un sondaggio commissionato dal Fatto a Cluster17, quotata società francese di rilevazioni, dice che il 59% dell'elettorato complessivo si dice “contrario” al fatto che Avs, Pd e M5S “concludano un'alleanza elettorale con Matteo Renzi e il suo partito Italia Viva”. La percentuale sale al 65% tra l'elettorato del centrosinistra all'interno del quale è suddivisa tra il 78% dei 5 Stelle, il 65% di Avs e il 53% del Pd dove il 43% si dice invece favorevole. L'unico partito che si esprime maggioritariamente a favore dell'alleanza è Azione di Carlo Calenda con il 56% di sì. Nessuno, tranne stavolta gli elettori di Stati Uniti d'Europa, crede che l'ingresso di Renzi “potrebbe rafforzare le probabilità di vittoria del centrosinistra”. Non lo credono quelli del M5S, 85% di No, quelli di Avs, 71%, del Pd, 61% e nemmeno gli elettori ed elettrici di Azione, 60% di No. Quelli potrebbero dire: contano i voti, non le avversione. I voti, appunto. Non sarebbero disposti a votare una coalizione con Renzi l'82% dell'elettorato 5 Stelle, il 63% di Avs, il 42% di Stati Uniti d'Europa e il 37% del Pd. Il 50% degli elettori della coalizione di centrosinistra sono convinti che Renzi una volta eletto tradirà. Sono il 57% nel Pd e 56% in Avs, 68% nel M5S e 44% perfino tra i “suoi” di Stati Uniti d'Europa. Secondo il sondaggio il Partito democratico perderebbe un elettore su quattro. Non è questione di veti o di antipatie: Renzi porta in dote una contrarietà molto più pesante del suo risicato nugolo di voti. Lo dicono i numeri. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

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Autonomia, Renzi "Referendum occasione per sfiduciare il governo"

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Play Episode Listen Later Aug 8, 2024 1:31


ROMA (ITALPRESS) - "Noi siamo stati tra i primi a dire 'referendum sull'autonomia' perché questa legge complica la vita delle aziende al Nord, con più burocrazia, e riduce gli spazi di uguaglianza dei cittadini al Sud, soprattutto sulla sanità". Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a margine della raccolta firme contro l'autonomia differenziata. "Questa legge può essere cancellata perché il referendum che si terrà nell'aprile-maggio 2025 è la prima occasione per dare un segnale chiaro di sfiducia al governo Meloni, da parte dei cittadini", ha aggiunto.xc3/col3/gsl

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Le opposizioni unite contro le riforme: “Difendiamo la Carta Costituzionale” | 18/06/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 18, 2024 2:38


A cura di Daniele Biacchessi Le opposizioni unite contro le riforme: “Difendiamo la Carta Costituzionale” Quella di oggi a Roma, è la prima manifestazione unitaria contro le riforme del premierato e dell'autonomia differenziata. Già questa sarebbe una notizia, visto che dal 25 settembre 2022, giorno della vittoria del centrodestra a guida Giorgia Meloni, le opposizioni uscite sconfitte dalle elezioni politiche non hanno mai trovato una sintesi e hanno marciato sostanzialmente ognuno per la propria strada. Pd, M5S, Verdi-Sinistra e +Europa protestano dopo le violenze alla Camera e dicono no a premierato e autonomia, provvedimenti arrivati al rush finale in parlamento. Azione di Carlo Calenda e Italia Viva, pure loro ormai separati e sconfitti alle recenti elezioni europee, non parteciperanno all'iniziativa. Oltre ai partiti ci saranno forze civiche e sociali, sindacati e associazioni, rete degli studenti e Anpi, Acli, Arci. Un grande happening chiuso da Monica Guerritore, che dal palco leggerà l'appello sottoscritto da 180 intellettuali, fra cui giuristi e presidenti emeriti della Consulta, uniti contro il ddl Meloni-Casellati: da Enzo Cheli a Ugo De Siervo fino a Gustavo Zagrebelsky, allineati a fianco di Liliana Segre. Prove tecniche di alleanza anti destre L'iniziativa è nei fatti il debutto dell'alleanza contro il centrodestra, sebbene in formato ridotto per l'assenza di Azione e Italia Viva. Ma anche questo schieramento alternativo risulta diviso. Elly Schlein, sull'onda del 24% preso alle europee, rimane convinta che si debba costruire un fronte comune per tentare di bloccare premierato e autonomia. Giuseppe Conte è alle prese con l'analisi della sconfitta che, con il 9,9%, porta il M5s ai minimi storici e in posizione subalterna rispetto al Pd. Chiede un peso maggiore il duo Bonelli-Fratoianni, con Avs che ha ottenuto il 6,8%. +Europa di Riccardo Magi si lecca ancora le ferite per il mancato raggiungimento della soglia di sbarramento con la lista Stati Uniti d'Europa, insieme a Matteo Renzi. Non sarà facile per Schlein mettere insieme i cocci un'opposizione rissosa e lacerata, priva di un progetto politico comune. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Le opposizioni unite contro le riforme: “Difendiamo la Carta Costituzionale” | 18/06/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 18, 2024 2:38


A cura di Daniele Biacchessi Le opposizioni unite contro le riforme: “Difendiamo la Carta Costituzionale” Quella di oggi a Roma, è la prima manifestazione unitaria contro le riforme del premierato e dell'autonomia differenziata. Già questa sarebbe una notizia, visto che dal 25 settembre 2022, giorno della vittoria del centrodestra a guida Giorgia Meloni, le opposizioni uscite sconfitte dalle elezioni politiche non hanno mai trovato una sintesi e hanno marciato sostanzialmente ognuno per la propria strada. Pd, M5S, Verdi-Sinistra e +Europa protestano dopo le violenze alla Camera e dicono no a premierato e autonomia, provvedimenti arrivati al rush finale in parlamento. Azione di Carlo Calenda e Italia Viva, pure loro ormai separati e sconfitti alle recenti elezioni europee, non parteciperanno all'iniziativa. Oltre ai partiti ci saranno forze civiche e sociali, sindacati e associazioni, rete degli studenti e Anpi, Acli, Arci. Un grande happening chiuso da Monica Guerritore, che dal palco leggerà l'appello sottoscritto da 180 intellettuali, fra cui giuristi e presidenti emeriti della Consulta, uniti contro il ddl Meloni-Casellati: da Enzo Cheli a Ugo De Siervo fino a Gustavo Zagrebelsky, allineati a fianco di Liliana Segre. Prove tecniche di alleanza anti destre L'iniziativa è nei fatti il debutto dell'alleanza contro il centrodestra, sebbene in formato ridotto per l'assenza di Azione e Italia Viva. Ma anche questo schieramento alternativo risulta diviso. Elly Schlein, sull'onda del 24% preso alle europee, rimane convinta che si debba costruire un fronte comune per tentare di bloccare premierato e autonomia. Giuseppe Conte è alle prese con l'analisi della sconfitta che, con il 9,9%, porta il M5s ai minimi storici e in posizione subalterna rispetto al Pd. Chiede un peso maggiore il duo Bonelli-Fratoianni, con Avs che ha ottenuto il 6,8%. +Europa di Riccardo Magi si lecca ancora le ferite per il mancato raggiungimento della soglia di sbarramento con la lista Stati Uniti d'Europa, insieme a Matteo Renzi. Non sarà facile per Schlein mettere insieme i cocci un'opposizione rissosa e lacerata, priva di un progetto politico comune. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

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Calenda "Con Renzi non si può lavorare, errore mio averci provato"

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Play Episode Listen Later Jun 7, 2024 1:43


ROMA (ITALPRESS) - "Il problema di Renzi è che non riesce a resistere alla tentazione di fregare chiunque faccia una cosa con lui. Dopo il fallimento del Terzo Polo non posso dire che abbiamo scherzato. La lista Stati Uniti d'Europa subito dopo le elezioni europee non esisterà più, lo dicono loro stessi. Questo non è un modo serio di fare". Lo dice il leader di Azione, Carlo Calenda, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano - Elezioni Europee" dell'agenzia Italpress.sat/mrv

Non Stop News
Non Stop News: chiedere l'aumento, figli e scuole chiuse, elezioni europee, si celebra l'Opera italiana

Non Stop News

Play Episode Listen Later Jun 6, 2024 126:22


Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. La Meloni in Albania, Mosca attacca sui social l'UE, l'evasione fiscale. Spazio Donna Moderna. Parliamo di lavoro, in particolare di come chiedere l'aumento. In diretta con noi Myriam Defilippi, di Donna Moderna. Si avvicina la lunga pausa estiva e per milioni di famiglie torna l'annoso problema di come gestire i propri figli per le oltre 12 settimane in cui le scuole resteranno chiuse. L'opzione centro-estivo quest'anno, però sembra particolarmente cara. Il punto con Anna Rea, presidente dell'Adoc. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Viaggio verso le elezioni europee. Ci ha raggiunti in diretta Matteo Renzi, leader di Italia Viva. Musica. L'evento che vede coinvolto il Ministero della Cultura celebrare l'Opera italiana con un appuntamento molto importante all'Arena di Verona. Ne abbiamo parlato con Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura. Le notizie di attualità, commentate dal direttore del giornale Italia Oggi, Pierluigi Magnaschi. All'interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi.

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Boschi: "Servono misure che incidano su redditi medi"

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Play Episode Listen Later May 20, 2024 1:01


ROMA (ITALPRESS) - "Il ceto medio è sempre più povero, la prima misura è alleggerire la pressione fiscale" come aveva fatto il governo Renzi 10 anni fa con "gli 80 euro in busta paga. Oltre al tema della pressione fiscale c'è anche un tema di equità: bene ridurre le tasse ai lavoratori autonomi ma si dimenticano sempre i lavoratori del pubblico, i grandi assenti della riforma del governo Meloni", ha detto Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, a margine della presentazione del Rapporto Cida-Censis.xi2/ads/mrv

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Faraone “L'Europa va sostenuta, bisogna rafforzare la sua identità"

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Play Episode Listen Later May 20, 2024 2:08


PALERMO (ITALPRESS) - “Abbiamo l'unico messaggio chiaro, nitido, proposto al Paese. L'Europa serve e lo abbiamo compreso bene quando il governo Meloni ha fatto tagliare la misura sulla decontribuzione per gli imprenditori che decidono di investire al Sud”. Così Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, a Palermo per presentare la lista ‘Stati Uniti d'Europa', in vista delle elezioni europee di giugno. “Era una misura concordata dal governo Draghi, che noi sostenevamo, con l'Europa - sottolinea Faraone -. Il governo Meloni non è stato in grado di mantenerla, quindi, vuol dire che gli imprenditori che investiranno qui pagheranno il 30% di più di tasse ogni assunzione. Per cui Stati Uniti d'Europa pensa che l'Europa possa essere utile a questo Paese, per cui va promossa, sostenuta e deve mettere in campo tutte le misure che servono per rafforzare la propria identità”. Poi sul ruolo che può svolgere l'Europa per lo sviluppo del Sud: “Noi quello che pensiamo per l'Europa è quello che è accaduto qualche decennio fa negli Stati Uniti d'America - spiega Faraone -. Erano tanti Stati che hanno deciso di cedere parte della propria sovranità e fare una federazione fra Stati con un'elezione diretta del presidente degli Stati Uniti d'America: è quello che deve accadere anche qui. È l'unico modo per dare potenza all'Europa in un mondo in cui ci sono già tante potenze. Il mondo è multipolare, non è più né bipolare né con un solo gendarme tra virgolette, che sono gli Stati Uniti d'America. In questo mondo multipolare l'Europa non esiste perché non ha istituzioni che funzionano, non ha una guida forte, per cui spingere in quella direzione è quello che vogliamo noi. Dall'altro lato ci sono Meloni e Salvini che invece pensano che bisogna frammentare addirittura l'autonomia differenziata, che significa contrapporre le regioni alle grandi potenze internazionali. Un po' ridicolo...”. xd6/vbo/gtr

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Faraone “L'Europa va sostenuta, bisogna rafforzare la sua identità"

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Play Episode Listen Later May 20, 2024 2:08


PALERMO (ITALPRESS) - “Abbiamo l'unico messaggio chiaro, nitido, proposto al Paese. L'Europa serve e lo abbiamo compreso bene quando il governo Meloni ha fatto tagliare la misura sulla decontribuzione per gli imprenditori che decidono di investire al Sud”. Così Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, a Palermo per presentare la lista ‘Stati Uniti d'Europa', in vista delle elezioni europee di giugno. “Era una misura concordata dal governo Draghi, che noi sostenevamo, con l'Europa - sottolinea Faraone -. Il governo Meloni non è stato in grado di mantenerla, quindi, vuol dire che gli imprenditori che investiranno qui pagheranno il 30% di più di tasse ogni assunzione. Per cui Stati Uniti d'Europa pensa che l'Europa possa essere utile a questo Paese, per cui va promossa, sostenuta e deve mettere in campo tutte le misure che servono per rafforzare la propria identità”. Poi sul ruolo che può svolgere l'Europa per lo sviluppo del Sud: “Noi quello che pensiamo per l'Europa è quello che è accaduto qualche decennio fa negli Stati Uniti d'America - spiega Faraone -. Erano tanti Stati che hanno deciso di cedere parte della propria sovranità e fare una federazione fra Stati con un'elezione diretta del presidente degli Stati Uniti d'America: è quello che deve accadere anche qui. È l'unico modo per dare potenza all'Europa in un mondo in cui ci sono già tante potenze. Il mondo è multipolare, non è più né bipolare né con un solo gendarme tra virgolette, che sono gli Stati Uniti d'America. In questo mondo multipolare l'Europa non esiste perché non ha istituzioni che funzionano, non ha una guida forte, per cui spingere in quella direzione è quello che vogliamo noi. Dall'altro lato ci sono Meloni e Salvini che invece pensano che bisogna frammentare addirittura l'autonomia differenziata, che significa contrapporre le regioni alle grandi potenze internazionali. Un po' ridicolo...”. xd6/vbo/gtr

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Faraone “L'Europa va sostenuta, bisogna rafforzare la sua identità"

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Play Episode Listen Later May 20, 2024 2:08


PALERMO (ITALPRESS) - “Abbiamo l'unico messaggio chiaro, nitido, proposto al Paese. L'Europa serve e lo abbiamo compreso bene quando il governo Meloni ha fatto tagliare la misura sulla decontribuzione per gli imprenditori che decidono di investire al Sud”. Così Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, a Palermo per presentare la lista ‘Stati Uniti d'Europa', in vista delle elezioni europee di giugno. “Era una misura concordata dal governo Draghi, che noi sostenevamo, con l'Europa - sottolinea Faraone -. Il governo Meloni non è stato in grado di mantenerla, quindi, vuol dire che gli imprenditori che investiranno qui pagheranno il 30% di più di tasse ogni assunzione. Per cui Stati Uniti d'Europa pensa che l'Europa possa essere utile a questo Paese, per cui va promossa, sostenuta e deve mettere in campo tutte le misure che servono per rafforzare la propria identità”. Poi sul ruolo che può svolgere l'Europa per lo sviluppo del Sud: “Noi quello che pensiamo per l'Europa è quello che è accaduto qualche decennio fa negli Stati Uniti d'America - spiega Faraone -. Erano tanti Stati che hanno deciso di cedere parte della propria sovranità e fare una federazione fra Stati con un'elezione diretta del presidente degli Stati Uniti d'America: è quello che deve accadere anche qui. È l'unico modo per dare potenza all'Europa in un mondo in cui ci sono già tante potenze. Il mondo è multipolare, non è più né bipolare né con un solo gendarme tra virgolette, che sono gli Stati Uniti d'America. In questo mondo multipolare l'Europa non esiste perché non ha istituzioni che funzionano, non ha una guida forte, per cui spingere in quella direzione è quello che vogliamo noi. Dall'altro lato ci sono Meloni e Salvini che invece pensano che bisogna frammentare addirittura l'autonomia differenziata, che significa contrapporre le regioni alle grandi potenze internazionali. Un po' ridicolo...”. xd6/vbo/gtr

Va Pensiero
Va pensiero di domenica 05/05/2024

Va Pensiero

Play Episode Listen Later May 5, 2024 26:04


La macchina di propaganda occulta del Cremlino per interferire nelle elezioni europee è già in moto da tempo. L'obiettivo è condizionare il risultato della consultazione, diffondere dei messaggi di sfiducia nelle istituzioni della UE, favorire le forze antieuropeiste, per lo più dell'estrema destra, e minare il sostegno di Bruxelles all'Ucraina. Questo progetto fa parte della guerra ibrida che Vladimir Putin ha dichiarato all'Occidente. Ne abbiamo parlato con Enrico Borghi, senatore di Italia Viva e membro del Comitato Parlamentare per i Servizi di Sicurezza; con Matteo Pugliese, docente all'Università di Barcellona ed esperto di Cyberwars, e con Guido Caldiron, giornalista, esperto di estrema destra.

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Renzi "Vogliamo fare della Sicilia la Florida d'Europa"

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Play Episode Listen Later May 4, 2024 1:02


PALERMO (ITALPRESS) - "Vogliamo fare della Sicilia la Florida d'Europa. La Sicilia è per l'Europa quello che la Florida è per gli Stati Uniti d'America. Bisogna scrollarsi di dosso la polvere della rassegnazione". Lo ha detto all'Italpress il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a margine di una iniziativa elettorale a Palermo.(ITALPRESS). xd8/abr/red

24 Mattino - Le interviste

In apertura il punto di vista di Paolo Mieli sulle principali notizie della giornata.Continuano i movimenti politici intorno alla costruzione delle liste per le elezioni Europee di inizio giugno. Questa è stata la settimana in cui si è consumato lo strappo tra i centristi liberali di Azione e quelli di Più Europa e Italia Viva. Ne parliamo con Carlo Calenda, leader di Azione. Dopo le recenti inchieste che hanno travolto la politica pugliese, Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha annunciato ieri l'uscita del suo partito dalla giunta guidata da Michele Emiliano. Un ulteriore strappo nei confronti del PD che vede allontanarsi la possibilità di un "campo largo" dei progressisti. Ne parliamo con Michele Gubitosa, vicepresidente del Movimento 5 Stelle.

24 Mattino - Le interviste
Il ciclone Milei in Italia

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Feb 12, 2024


In apertura il punto di vista di Paolo Mieli sulle principali notizie della giornata.Il presidente argentino è arrivato a Roma, dove ha incontrato Papa Francesco, e in giornata incontrerà la presidente Giorgia Meloni. Difensore del libero mercato, ha usato tutti i media come radio, giornali, tv e social network per allacciare un filo diretto con i più giovani, promettendo di smantellare l'intero sistema politico. Cosa dobbiamo aspettarci da questa visita in Italia di Milei? Lo chiediamo a Luigi Marattin, deputato di Italia Viva, e Antonella Mori, responsabile Programma America Latina dell'ISPI.

Notizie a colazione
Ven 20 ott | Possibile diminuzione dei vantaggi fiscali per il rientro dei cervelli; il divorzio-scontro tra Italia Viva e Azione; la polemica sulle quote blu in un concorso per dirigenti scolastici

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Oct 20, 2023 13:18


Oggi parliamo della possibile diminuzione dei vantaggi fiscali per il rientro dei cervelli, del divorzio-scontro tra Italia Viva e Azione della polemica sulle quote blu in un concorso per dirigenti scolastici. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Prima Pagina
3 agosto Bulli a scuola, nuove regole ; Divorzio Italia Viva-Azione ; La guerra del grano : di Italo Carmignani

Prima Pagina

Play Episode Listen Later Aug 3, 2023 16:06


#Bulli a scuola , lavoro alla Caritas @LorenaLoiacono ; #ItaliaViva e #Azione divorziano ecco come @AndreaBulleri ; #Ucraina l'assurda guerra del grano @CristianaMangani ; #susansarandon #intervista esclusiva #Messaggero voglio diventare italiana @GloriaSatta

Italic
Gli scontri in Italia Viva, il viaggio di Meloni in Tunisia, donne italiane e STEM e tutte le altre notizie del weekend

Italic

Play Episode Listen Later Jun 12, 2023 10:28


(00:00) Intro(04:02) Meloni, con der Leyen e Rutte in Tunisia(05:53) Donne italiane e STEM(08:30) Scompigli nel Corriere

MELOG Il piacere del dubbio
Dopo mezzanotte in auto massimo in due

MELOG Il piacere del dubbio

Play Episode Listen Later May 29, 2023


In questo week end 13 persone hanno perso la vita per incidenti sulle strade italiane, le vittime avevano un'età compresa tra i 17 e i 34 anni. Tra le tante proposte che sono state formulate per arginare in particolare le stragi del venerdì del sabato sera, la più recente è quella avanzata da un parlamentare di Italia Viva, Ettore Rosato, che prevede il divieto, per il conducente con meno di 21 anni, di portare a bordo più di un passeggero, nella fascia oraria tra la mezzanotte e le 5 del mattino, pena l'arresto fino a sei mesi e un'ammenda da pagare dagli 800 ai 3.200 euro.La stessa limitazione è estesa ai neopatentati.Vogliamo su questa proposta interpellare il nostro pubblico, con un sondaggio.

Notizie a colazione
Lun 22 mag | Miliardi mai spesi e 12 anni di piani anti-dissesto falliti; la vittoria del centrodestra in Grecia; Azione perde pezzi in favore di Italia Viva

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later May 22, 2023 17:50


Oggi parliamo dei miliardi mai spesi e 12 anni di piani-antidissesto falliti, della vittoria del centrodestra in Grecia, di Azione che perde pezzi in favore di Italia Viva. ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://linktr.ee/podclasseditori Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Musica https://www.bensound.com

Italic
Giornata di polemiche: “Open Meraviglia”, razzismo virale su TikTok, la lettera ai direttori dei musei e le altre storie di oggi

Italic

Play Episode Listen Later Apr 27, 2023 15:21


(00:00) Intro(00:47) Ancora polemiche su "Open Meraviglia"(03:20) Razzismo virale su TikTok(05:40) La lettera di Sangiuliano ai direttori dei musei(06:56) La ricostruzione di Italia Viva(09:08) Parliamo di Russia e Ucraina(12:10) Le riforme UE sulle regole di bilancio

Daily Five
La violenza della legge contro una madre, la morte della pallavolista Ituma e le altre notizie di oggi.

Daily Five

Play Episode Listen Later Apr 13, 2023 18:57


Il tribunale di Bergamo rimuove dal certificato di nascita di una bambina, una delle due madri. Morta in un hotel turco la promessa del volley italiano Julia Ituma. L'ipotesi del gesto volontario.Salta la fusione tra Azione e Italia Viva. Il progetto del Terzo Polo tra Renzi e Calenda è morto ancor prima di nascere.A Roma raffica di licenziamenti in Ama, tra furbetti del cartellino, ladri di carburante e dipendenti che usavano i mezzi della società per andare a prostitute.In Europa sarà finalmente obbligatorio pubblicare negli annunci di lavoro anche la retribuzione.Sciopero dei dipendenti Trenitalia domani 14 aprile.Documenti segreti rubati al Pentagono e pubblicati, si stringe il cerchio attorno alla spia: è un 20enne fanatico delle armiPer scriverci: dailyfive@cncmedia.itSeguici su Instagram:@emiliomola1@cnc_mediaDaily Five, ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 17:00 con Emilio Mola.Una produzione CNC MediaDirezione creativa e post produzione Likeabee Creative CompanyMusica Giovanni Ursoleo

24 Mattino - Le interviste
La sanità nel 2023: dal covid alla carenza di personale

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Jan 3, 2023


Le legge di Bilancio ormai definitivamente approvata secondo molti osservatori continua a sottolineare la scarsa spinta propulsiva alla salute dell'ex Finanziaria. In 10 anni, in Italia, sono stati chiusi 111 ospedali e 13 pronto soccorso, e ci sono 29 mila medici in meno. Trovare un medico di base è complicatissimo in diverse zone d'Italia. Sentiamo una voce dell'opposizione, Luigi Marattin, deputato di Italia Viva. Covid e influenza: uso delle mascherine al chiuso, lavoro domiciliare e riduzione delle aggregazioni di massa, ventilazione degli ambienti chiusi e intensificazione delle quarte dosi di vaccino anti-Covid e di un'ulteriore dose per alcune categorie a rischio. Sono alcune delle azioni indicate dal ministero della Salute, in caso di peggioramento della situazione epidemiologica, nella circolare 'Interventi in atto per la gestione della circolazione del SarsCoV2 nella stagione invernale 2022-23'. Con noi Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. In Regno Unito mancano medici e infermieri: il Sistema Sanitario Britannico (NHS) rischia il collasso, e le analogie con l'Italia non sono poche. Da Londra ci colleghiamo con Nicol Degli Innocenti, Il Sole 24 Ore.

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Prime misure economiche

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Play Episode Listen Later Oct 27, 2022


Il Governo alzerà la soglia del contante, lo ha ribadito la premier ieri al Senato durante la sua replica. Confermata anche l'intenzione di uno stralcio delle cartelle esattoriali come l'estensione della flat tax fino ai 100 mila euro per le partite iva. Ne parliamo con Luigi Marattin, deputato di Italia Viva e Roberto Pella, deputato di Forza Italia e presidente della commissione speciale per l'esame degli atti urgenti.

Notizie a colazione
Ven 19 ago | L'ingerenza russa nella campagna elettorale; Il programma di Azione e Italia Viva; L'incontro tra Zelensky, Guterres e Erdogan in Ucraina

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Aug 19, 2022 12:03