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Maurizio Crozza in uno dei suoi monologhi durante una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://www.discoveryplus.it/programmi/fratelli-di-crozza Support the show: https://it.dplay.com/nove/fratelli-di-crozza/ See omnystudio.com/listener for privacy information.
Puntata 218 di Lavoradio, progetto di giornalismo costruttivo che indaga il presente e si proietta nel futuro: In questo numero: Scenario planning di Angela Wilkinson, immaginare diversi scenari, anche distopici, per allenarsi al futuro, anche legando campi molto differenti come arte ed economia. @nicolò andreula, economista, autore di Flow Generation, ha raccontato il futuro del lavoro da un'ottica estremamente particolare e affascinante nel keynote speech della Milano Digital Week, provando a miscelare automazione, macchine che provano emozioni e la loro attitudine nei confronti degli umaniPer ripartire ai tempi del coronavirus occorre mettere al centro le persone: ce lo sentiamo ripetere sempre più spesso ma per evitare che resti solo un mantra, magari di moda, abbiamo bisogno di strumenti, come il rafforzamento della comunicazione interna aziendale. È questa la chiave di lettura proposta nel libro “Tempo di Iop: Intranet of people” (Dario Flaccovio Editore): scritto dal giornalista professionista e comunicatore Filippo Poletti, dal 9 maggio disponibile come ebook e dal 28 maggio in formato cartaceo nelle librerie. Benvenuto Filippo, intervistato da Giuseppe Franco. Spiegaci allora cos'è questa formula magica che si nasconde dietro l'acronimo Iop:Tirocini retribuiti da Europo all'Aja: ci dice tutto Antonino Imbesi, il faro sull'Europa, dall'associazione @euro-net e dalla rete @europe directBuon ascolto!Lavoradio aderisce al Manifesto del Constructive Network per un'informazione costruttiva. Se vuoi sostenere questa causa, firmalo anche tu
di Riccardo GazzanigaLa bufera di libertà che soffia sull'Europa nel 1989 arriva da lontano: inizia con la salita al soglio pontificio di Papa Wojtyla nel 1978, continua con l'azione di Lech Walesa in Polonia e deflagra grazie alle mosse di Mikhail Gorbachev in Russia. Nell'estate del 1989, due mesi prima della caduta del Muro, trova anche la più improbabile delle colonne sonore: un festival che per la prima volta porta il rock occidentale al di là della cortina di ferro. Si chiama Moscow Music Peace Festival, e per due giorni ospita dentro lo stadio Lenin esaurito Bon Jovi, Motley Crue, Ozzy Osbourne, Skid Row, Cinderella, Scorpions e molti altri: un evento che rappresenta per il blocco sovietico quello che Woodstock è stato per l'Occidente. E chissà che la fine dell’Unione Sovietica per come il mondo l’ha conosciuta non cominci proprio qui, mentre una rockstar americana taglia in due la folla dello Stadio Lenin e tutto il 1989.Inizia con questo prologo il nuovo viaggio di Riccardo Gazzaniga in quell'anno di ribellione, scontri, musica e libertà, dopo il quale nulla sarà più come prima.
Avete votato? Non avete votato? Cos'è "votato"? Si mangia? Qualunque sia la vostra opinione sull'Europa, con questa puntata vogliamo fare un po' di fact-checking sull'argomento. Buon ascolto!
"C’è chi ha scambiato noi - che facciamo meme - con la pagina ufficiale della Commissione europea”Una parte l’avete già ascoltata nella puntata #01 (“il Re è Nudo”), ma Fiorella ha chiacchierato a lungo con e Nicolò Carboni, ideatore della pagina Facebook Gli Eurocrati, che fa satira sull'Europa e i suoi protagonisti, mostrando attraverso il sarcasmo alcune delle rigidità e delle storture dell'Ue. Qui vi presentiamo la versione integrale dell'intervista.Quello che sentirete è un po' del “dietro le quinte”, del laboratorio di idee poi strutturato nel discorso sui memi e sull’identità europea che potete sentire nella puntata #01. Nel corso dell'intervista, Nicolò ci parla ci come sono nati gli Eurocrati e dell'idea che si è fatto della satira via internet dopo cinque anni di gestione della pagina. Ci ha poi dato la sua opinione sull'identità europea e l'ascesa dei partiti populisti, commentando: “I partiti populisti sono il sintomo, non la causa. Negli ultimi anni, dopo la crisi, si è tentato di fare l’Europa senza occuparsi di due temi fondamentali, l’interesse nazionale e la sovranità - che i populisti hanno ritirato fuori distorcendoli”. Buon ascolto!
Puntata del 23 gennaio 2019 - A cura di Tommaso Perrone
Approfondimento sull'omicidio di Pesaro con Claudio Cordova, direttore de ildispaccio.it, poi speciale sull'Europa che verrà a cura di Alessandro Principe
Seconda parte della puntata sull'opera lirica nel '600. Chiara e Matilde ci offriranno una panoramica generale sull'Europa del tempo ed i gusti in campo musicale e teatrale. Con curiosità e tanti ascolti!
Pamela Anderson è o meno l'eroina che meritiamo contro il sovranismo? Una serie di tweet dell'attrice riflette sull'Europa, dall'appoggio ai Gilet Gialli contro Macron in Francia alla preoccupazione per l'Italia di Salvini che le ricorda «gli Anni Trenta» e, quindi, il fascismo. Una breve rassegna del Pamela-pensiero, diventato virale. La “notizia”: https://www.huffingtonpost.it/2018/12/06/pamela-anderson-allattacco-di-salvini-da-misure-anti-immigrazione-un-nuovo-fascismo-in-italia_a_23610444/ Lettura di accompagnamento consigliata: https://www.wired.it/attualita/politica/2018/12/06/pamela-anderson-sinistra-twitter/
Discorso di Papa Francesco sull'Europa del 28 Ottobre 2017, ai partecipanti alla Conferenza "ReThinking Europe"
Discorso del Papa sull'Europa del 28 Ottobre
Luciano Canfora è uno storico, un filologo. Insegna all'Università di Bari. E' stato uno degli ospiti di oggi a Memos, che torna sui fatti di Parigi della settimana scorsa. «Il concetto di scontro di civiltà – dice - lo trovo primitivo, rozzo, non ha alcun valore scientifico». Per Canfora sono altre e più profonde le radici di quanto accaduto a Parigi la settimana scorsa. «La sconfitta dell'ipotesi socialista nel mondo arabo, dovuta a vari fattori compresa la scelta delle grandi potenze occidentali di contrastare comunque il socialismo in tutte le sue forme, ha avuto come effetto inevitabile che grandi masse, per esempio del mondo islamico, riconoscessero la religione come àncora alternativa al modello occidentale. E' un gigantesco passo indietro rispetto al livello del XX secolo. Inoltre è strettamente connesso al fatto che, sconfitto il socialismo, per larghe masse l'alternativa è il fanatismo religioso. L'Occidente non può limitarsi a piangere, ma deve chiedersi quali sono le proprie responsabilità nel causare questa deriva. E' ammirevole che milioni e milioni di francesi si siano radunati, ma sarebbe bello evitare di dover fare funerali e molto meglio sarebbe prevenire le derive politiche». Massimo Cacciari, filosofo, è l'altro ospite della puntata di oggi e punta in particolare sull'Europa. «Le retoriche, come quelle di questi giorni sui valori, coprono sempre dei vuoti politici. In Europa si è affermata negli anni un'unica religione: quella tecnico-scientifica, quando va bene; quando invece va male quella della pecunia. Hai voglia di affermare valori, idee: da noi diventano pura retorica». Lo scontro è dunque politico, sulle scelte che si sanno o non si sanno compiere. Le civiltà non c'entrano.