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- In che modo mettersi all'ascolto di Dio, che è silenzioso ma non muto? Dubitando di lui: bisogna dubitare di conoscerlo, per dargli spazio e possibilità di manifestarsi. È quanto afferma Elisabetta Tisi, parroca della Chiesa cattolica cristiana del Ticino, che durante il mese di maggio propone un ciclo di quattro meditazioni su cosa significhi la resurrezione nella vita e nella fede. Pasqua – spiega – significa liberazione dall'Egitto, cioè da tutti quei luoghi stretti che ci tengono lontani dalla pienezza della vita. “Qualunque sia il luogo stretto nel tuo mondo, nella tua mente, nella tua vita, Dio ti dice: ti porto via di lì”, afferma Elisabetta Tisi.- In più di 60 paesi nel mondo l'omosessualità è considerata un reato; in alcuni di essi è punibile con la pena di morte. A Lugano si tiene il 21 maggio una Veglia ecumenica di preghiera, per il superamento dell'omobitransfobia, presso la basilica del Sacro Cuore. Promuove l'iniziativa il gruppo “La Porta aperta”, nato in seno all'Azione cattolica ticinese. Aderiscono anche la Chiesa evangelica riformata nel Ticino (Cert) e la Chiesa cattolica cristiana del Ticino. Ne parliamo con Emilio Motta, del gruppo promotore. - Il numero di maggio del mensile “Voce evangelica” – edito dalla Conferenza delle Chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera propone un Dossier dedicato al tema “Sessualità, dono di Dio”. Ne parliamo con la caporedattrice, Gaëlle Courtens.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Benvenuti in America. La terra delle opportunità. Una nazione che dietro la sua copertina luminosa e trionfante, c'è tanta oscurità. Il Cinema ha saputo mostrare il lato più tetro e "scomodo" degli USA con film provocatori, lugubri e talvolta crudi. Perché quindi non riscoprirli? Quante volte abbiamo sentito di gente "qualunque" che un giorno perdono la testa e diventano (non volontariamente) degli eroi. Ecco "Un uomo qualunque" parla proprio di questo e non solo.
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PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Invertiamo la rotta ed eccoci quindi con una rubrica in cui voglio esprimere opinioni riguardo film o serie tv che spesso vengono poco considerate ma che, per un motivo o l'altro, a me invece piacciono.Uno dei più grandi insuccessi commerciali della storia del cinema...ma anche un film pessimo?Qualunque sia la risposta, "Waterworld" rimane uno dei miei piaceri peccaminosi che mi concedo durante l'estate per rilassarmi e farmi due risate.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
In tempi così tetri come questi dove la nebbia è più minacciosa che mai, in cui non possiamo fare un nuovo presidente e forse anche il Signore del Male è in agguato...beh, perché non andare a trovare il buon vecchio John Carpenter insieme al suo cinema così cinico eppure irresistibile? Carpenter torna a riflettere sull'Apocalisse e lo fa con un film che tratta uno dei temi più ricorrenti della sua poetica ovvero l'eterno confronto tra ragione e fede, scienza e religione, ignoto e certezze. Qualunque sia la risposta, "Il signore del male" è là fuori ed è pronto a prenderci.
Il 56% delle donne abbandona il lavoro dopo il secondo figlio. Più della metà. Ci rendiamo conto? In questa puntata dialogo con Antonella Inverno, che ci racconta l'impegno di Save the Children per supportare le famiglie in Italia attraverso progetti concreti come gli Spazi Mamme, i Poli 0-6 e i Punti Luce. Riflettiamo sui dati del report “Le Equilibriste”, e sull'importanza di misure di supporto a livello sociale, economico e culturale per invertire la tendenza alla denatalità. Condividiamo consigli pratici per genitori, come il valore delle reti di vicinato, che possono essere fondamentali per affrontare i momenti difficili. Vi invito a creare una rete di supporto per promuovere il benessere delle vostre famiglie. Sentite un po' questa intervista e ditemi che cosa ne pensate ! Se volete approfondire, ascoltate il loro podcast sulla genitorialità: Save the Genitori - playlist by Save the Children Italia | Spotify sul loro account Spotify Spotify – Save the Children Italia Trovate l'organizzazione su tutti i social come @Savethechildrenitalia www.savethechildren.it Fatemi sapere se vi piace questo tipo di puntate, se ne volete di più, e che cosa ne pensate con una recensione su spotify o un DM su ig (@elisabettapesenti_coach) ! Alla prossima puntata! Se ancora non l'avete fatto, mettete le 5 stelline su Spotify !
Grande, vivace, multiforme, Busan, la seconda città della Corea del Sud, ha qualcosa per tutti. Voi cosa preferite? Le spiagge alla moda o lo street food dei mercati, l'architettura moderna o i murales variopinti? Qualunque sia la vostra scelta, Busan vale il viaggio! ****Saluti e baci: cartoline dal mondo è un podcast felicemente autoprodotto da me, Federica Capozzi. Clicca SEGUI per non perdere i nuovi episodi, lascia una valutazione a 5 stelline e parla di questo podcast con i tuoi amici. Saluti e baci è anche su Instagram come @salutiebacipodcast : segui l'account per vedere le foto dei luoghi da cui ti scrivo!****PS: Hai mai sentito parlare di Milano è il diavolo? È l'altro mio podcast 100% indie, vincitore de Il Pod come miglior podcast Diversity 2024: se ancora non lo conosci, cercalo su tutte le app free, ascoltalo, sostienilo! Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"È orribile dirlo così, ma è la verità: qualunque dentro è meglio di qualunque fuori" Una filosofia di vita deprimente o tristemente consapevole? Qualunque sia la risposta a tale quesito, eccomi a parlare del mio personale rapporto da lettore con Michele Rech alias Zerocalcare e le sue opere. Un mosaico caricaturale e spesso sarcastico ma fin troppo consapevole del fallimento dei suoi sogni e delle sue imprese all'interno di un paese quale l'Italia che non ha ancora compreso come valorizzare e stimolare i sognatori. Questo è il mondo (fumettistico ma non solo) di Zerocalcare.
PALERMO (ITALPRESS) - “Sono assolutamente orgoglioso di quello che ho fatto, ho mantenuto le promesse fatte e ho contrastato l'immigrazione di massa. Qualunque sia la sentenza per me oggi è una bella giornata perché sono fiero di avere difeso il mio paese. Rifarei e rifarò tutto quello che ho fatto e sono felice delle dimostrazioni di affetto che tantissimi italiani mi stanno portando. Andrò in aula orgoglioso del mio lavoro. Se non mollerò in ogni caso? Assolutamente”. Così il vicepremier Matteo Salvini, arrivato nell'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, dove è attesa la sentenza del processo Open Arms, nel quale il vicepremier e leader della Lega, all'epoca dei fatti ministro dell'Interno, è imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per il caso della nave dell'ong spagnola che nell'agosto 2019, dopo aver salvato 147 migranti, rimase in mare per 19 giorni a causa di un divieto di sbarco al porto di Lampedusa. Salvini rischia 6 anni.xd6/fsc/gsl
PALERMO (ITALPRESS) - “Sono assolutamente orgoglioso di quello che ho fatto, ho mantenuto le promesse fatte e ho contrastato l'immigrazione di massa. Qualunque sia la sentenza per me oggi è una bella giornata perché sono fiero di avere difeso il mio paese. Rifarei e rifarò tutto quello che ho fatto e sono felice delle dimostrazioni di affetto che tantissimi italiani mi stanno portando. Andrò in aula orgoglioso del mio lavoro. Se non mollerò in ogni caso? Assolutamente”. Così il vicepremier Matteo Salvini, arrivato nell'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, dove è attesa la sentenza del processo Open Arms, nel quale il vicepremier e leader della Lega, all'epoca dei fatti ministro dell'Interno, è imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per il caso della nave dell'ong spagnola che nell'agosto 2019, dopo aver salvato 147 migranti, rimase in mare per 19 giorni a causa di un divieto di sbarco al porto di Lampedusa. Salvini rischia 6 anni.xd6/fsc/gsl
✨ Uscire dal dramma può far paura quando non hai una trama ✨Lezione numero 339 del libro Un corso in Miracoli. Questo numero è anche interessante dal punto di vista della numerologia secondo cui rappresenta il supporto nelle decisioni difficili della vita. Dovrebbe darti coraggio e aiutarti ad accettare te stesso e far spazio all'amore. Ricorda sempre che non sei mai solo e abbi fiducia che le cose stiano andando nella giusta direzione.Questo è un viaggio di spiritualità universale, che non ha niente a vedere con la religione. È una lettura per riconoscere sè stessi e vivere la Vita con pienezza e senza pesi inutili ed illusori.Trovi il testo della lezione nel profilo IG @Leggendomiracoli.Se desideri, puoi condividermi qui la tua esperienza, ora mi è possibile rispondere.Buona continuazione di viaggio in questa seconda parte ✨Letto da @gloria.dalio
MILANO (ITALPRESS) - La vicenda di Stellantis, dopo le dimissioni dell'AD Carlos Tavares, “è disgustosa. Quello che sta accadendo è semplicemente disgustoso”. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro dei trasporti Matteo Salvini a margine dei Transatlantic Awards in corso a Milano. “Da italiano sono offeso dalla gestione degli Elkann e dalle cifre che si stanno leggendo a proposito della fuga dell'ex amministratore delegato - ha ribadito Salvini - Conto che rendano conto al Parlamento e ai cittadini di come hanno speso, evidentemente male, i soldi che gli italiani hanno dato a questa che una volta era una grande azienda italiana negli anni”. Per il ministro, quello di Stellantis è “un tracollo economico, peraltro preannunciato grazie alle politiche demenziali pseudo green imposte da Bruxelles”. Una vicenda “con una persona che rischia di chiudere fabbriche, licenziare migliaia di dipendenti eva via con un bottino di decine di milioni di euro, con degli azionisti che non riesco a commentare”. “Qualunque impresa al mondo dovrebbe rendere conto del denaro pubblico che ha incassato e che ha evidentemente sperperato. È veramente uno spettacolo imbarazzante”, ha concluso Salvini.xh7/pc/red
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Il passo evangelico riferisce un dialogo amichevole tra Gesù e uno degli scribi; è un racconto unico nei Vangeli sinottici. Ecco, un dottore della legge che non si perde nella casistica, ma va alla ricerca dell'essenziale, gli disse: “Maestro, qual è il primo di tutti i comandamenti?” Gesù rispose: “Il primo è: Ascolta, Israele”. Lo rimanda quindi alla professione di fede del pio israelita. Questo comandamento, concepito tale da Gesù, scaturisce dall'ascoltare, - si riceve per fede - e coinvolge l'intera persona: la volontà, i sentimenti, l'intelligenza, tutte le forze. A questo comandamento Gesù ne aggiunge un secondo che dichiara essere uguale al primo, come un'unica cosa: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. Lo scriba approva Gesù per la giusta risposta, e Gesù di rimando gli dice: “Non sei lontano dal regno di Dio”. Per entrarvi infatti gli occorre conoscere e amare Gesù. Soltanto aderendo con fede a Gesù, e vivendo in lui l'uomo potrà amare Dio e amare il prossimo in modo da fare parte del regno di Dio e avere la vita. La legge dell'Antico Testamento ha il suo pieno compimento nella persona di Gesù. Leggendo questa pagina del vangelo ci si può chiedere: quale è il rapporto tra il comandamento dell'amore di Dio e il comandamento dell'amore del prossimo? Possiamo dire: l'amore di Dio si dimostra e si realizza nell'amore al prossimo. Infatti nell'amore a Dio l'uomo può soltanto rispondere all'iniziativa di Dio, accettandola: “Non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato per noi il suo Figlio”. Nei confronti del prossimo, invece, l'uomo può avere l'iniziativa, è lui che va, o meglio che deve andare incontro al prossimo, offrendogli il suo servizio. In breve, abbiamo la conferma di Gesù per comprendere la reciprocità di questi due comandamenti e per verificare la genuinità del nostro amore in quelle solenni e consolanti parole: “Qualunque cosa avete fatto agli altri, l'avete fatta a me”. L'apostolo Giovanni ci dice: “Siamo passati dalla morte alla vita, la Vita di Dio, perché amiamo i fratelli”. Il Vangelo termina: “E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo”.
29 ottobre - Italiano in Podcast. Sono tornato come promesso per raccontarvi di più del mio viaggio. Iniziamo oggi un piccolo ciclo di episodi sulla vacanza siciliana del vostro sindaco. Partiamo con Taormina. Vi racconto un po' di questa magnifica città. Ci sentiamo nei prossimi giorni per le altre tappe del viaggio con la prossima puntata di Italiano in Podcast. "Qualunque cosa possa accadere ai Siciliani, essi lo commenteranno con una battuta di spirito" - Marco Tullio Cicerone - Abbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe Supporta iSpeakItaliano su BuyMeACoffee
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7958IL PAPA CREERA' 21 NUOVI CARDINALI... MA COS'E UN CARDINALE? di Roberto de MatteiL'8 dicembre la Chiesa Cattolica avrà 21 nuovi cardinali. Il Sacro Collegio conterà quindi 256 membri, di cui 141 con diritto di voto nel prossimo conclave. L'annuncio della creazione dei nuovi cardinali è stato dato il 6 ottobre da Papa Francesco, che il giorno dell'Immacolata imporrà loro la berretta color porpora, segno della disponibilità a versare il sangue, pronunciando la solenne formula: "A lode di Dio onnipotente e a decoro della Sede Apostolica ricevete la berretta rossa come segno della dignità del Cardinalato, a significare che dovete essere pronti a comportarvi con fortezza, fino all'effusione del sangue, per l'incremento della fede cristiana, per la pace e la tranquillità del popolo di Dio e per la libertà e la diffusione della Santa Romana Chiesa."Questa solenne formula non è solo un modo di dire: indica la responsabilità dei cardinali, che sono i più diretti collaboratori e consiglieri del Papa e formano una sorta di Senato della Chiesa. Per comprendere questa altissima missione dei cardinali è illuminante un episodio che traggo dal bel libro di don Charles T. Murr, L'anima segreta del Vaticano. Il profondo legame tra Pio XII e suor Pascalina, pubblicato nel 2024 dalle Edizioni Fede e Cultura di Verona (pp. 84-88).IL PRIMO CARDINALE CINESELa storia dunque è questa. Nel 1946 il Papa Pio XII elevò alla dignità di cardinale l'arcivescovo di Pechino Thomas Tien Ken-Sin (1880-1967), dando alla Chiesa cattolica il primo porporato cinese.Nel 1949 la Cina cadde sotto il controllo del rivoluzionario marxista-leninista Mao Zedong, uno dei più feroci dittatori comunisti, che tenne il potere fino alla sua morte, nel 1976. In coerenza con i princìpi del marx-leninismo, Mao intendeva eliminare ogni presenza religiosa dalla nuova Repubblica popolare cinese. Tra tutte le religioni non gradite in Cina, il cattolicesimo romano era particolarmente odiato da Mao, che non solo detestava la dottrina della Chiesa, ma aveva timore della sua organizzazione a livello nazionale e internazionale. Tutti i vescovi e i preti cinesi furono invitati a rinnegare la loro fede per contribuire all'edificazione dello Stato socialista. Morte, prigionia, rieducazione nei campi di lavoro attendevano coloro che avessero voluto rimanere fedeli alla Chiesa di Roma.Quando il cardinale arcivescovo di Pechino Tien Ken-Sin apprese che il presidente Mao aveva intenzione di accusarlo di tradimento e di farlo arrestare, riuscì a fuggire nottetempo e a raggiungere la città di Roma.Una mattina il cardinale si presentò al portone di bronzo della Città del Vaticano, con le insegne cardinalizie, vestito di rosso dalla testa ai piedi. Si aspettava forse una calorosa accoglienza da parte del Papa, ma non fu così.È a questo punto che interviene la testimonianza di Suor Pascalina, che era una fedelissima collaboratrice di papa Pacelli e al giovane don Murr, che la frequentava negli anni Settanta, raccontò: "Il Santo Padre mi chiamò nel suo ufficio quella mattina e mi disse che alla porta c'era un visitatore di eccezione. Poiché monsignor Tardini aveva in precedenza informato Sua Santità che il cardinale Tien era fuggito dalla Cina per salvarsi la vita, l'arrivo del cardinale alla soglia del Santo Padre non era stata una completa sorpresa. "Ad ogni modo - continua suor Pascalina - il Santo Padre non ne era affatto contento" e diede alla suora precise istruzioni per trasmettere un messaggio all'illustre porporato cinese . "Riferito da una donna - aggiunse il Papa - sarà più chiaro e la nostra rabbia sarà meno evidente".PERCHÉ I CARDINALI VESTONO DI ROSSOSuor Pascalina, alquanto nervosa, si presentò al cardinale Tien, che attendeva notizie in segreteria di Stato e, vincendo la sua ritrosia, gli disse: "Vostra Eminenza, il Santo Padre non può riceverla oggi, né in nessun giorno nel prossimo futuro"."Ma io devo parlare a Sua Santità personalmente", protestò il cardinale. "Temo che non sarà possibile", rispose la suora. "Qualunque cosa desidera dire al Santo Padre, può dirla a monsignor Tardini appena rientrerà. Il Santo Padre mi ha chiesto però di porle una questione che lo lascia perplesso. Il Santo Padre desidera sapere a che cosa ha pensato quando ha accettato la berretta rossa. Vorrebbe anche chiederle perché pensa che i cardinali di Santa Romana Chiesa vestano di rosso. Se pensava che significasse qualcosa di diverso dalla disponibilità a versare il proprio sangue per Cristo e la sua Chiesa, allora qual'era per lei il significato di quel colore?".Il cardinale non rispose e chiuse gli occhi rimanendo in silenzio. Suor Pascalina, prima di allontanarsi dalla stanza, diede un ultimo consiglio al cardinale. Gli disse che il Santo Padre era estremamente rattristato che avesse abbandonato il suo gregge nel momento in cui il suo popolo aveva più bisogno di lui. Avrebbe dovuto restare al posto che gli era stato assegnato. Se questo avesse significato la prigione o la morte, allora sarebbe dovuto ritornare in Cina, correndo tali rischi, invece di starsene seduto nella Città del Vaticano vestito di rosso. "Se decide di non tornare in Cina - aggiunse - credo che dovrebbe rassegnare le dimissioni al Santo Padre e lasciare la tonaca a qualcuno che sappia perché è rossa".Il cardinale non si dimise e si ritirò a Chicago. Si può immaginare quanto severo fu il giudizio di Pio XII nei suoi confronti. Ma che avrebbe detto Pio XII sapendo che oggi il Vaticano collabora apertamente con gli eredi dei persecutori comunisti di allora? Eredi che non rinnegano, ma anzi rivendicano con orgoglio, il lascito di Mao Zedong e l'ideologia comunista del loro paese.Intanto consiglio vivamente di leggere il libro di don Charles Murr, un sacerdote americano che, tra il 1971 e il 1979, ha passato la sua vita a Roma. Don Murr ha già pubblicato nel 2023, sempre per le edizioni Fede e Cultura, un importante libro dedicato a Massoneria vaticana. Logge, denaro e poteri occulti nell'inchiesta Gagnon.Il nuovo libro è ricco di molti altri episodi e aneddoti che ci aiutano a leggere la storia della Chiesa dall'interno. Il pregio delle due opere di don Murr è che sono scritte con stile brillante, serietà storica e soprattutto vero amore alla Chiesa.
Dire addio al fumo allunga la vita a qualunque età si decida di farlo. Questo è quanto sottolinea uno studio pubblicato sull'American Journal of Preventive Medicine che commentiamo a Obiettivo Salute con la prof.ssa Silvia Novello, Ordinaria di Oncologia Medica presso Università degli Studi di Torino e Presidente Walce.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Gesù, quando vuole rendere più incisivo il suo insegnamento, ricorre spesso a segni e parabole, con l'intento di smuovere gli ascoltatori a riflessioni più profonde e ad un confronto più efficace. Alla disputa dei suoi apostoli su chi di loro fosse il più grande, il Signore risponde con una efficacissima gestualità. Prende un fanciullo, se lo mette vicino e poi pronunzia il suo insegnamento: «Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande». La grandezza Gesù l'identifica con la semplicità e l'innocenza di un bambino e con la capacità di accoglierlo. È davvero sconvolgente per noi, spesso affascinati da manìe di grandezza, sentirci dire che «il più piccolo» è davvero grande agli occhi di Dio. Dobbiamo allora concludere che per essere grandi, bisogna essere capaci di amare e di servire gli altri nella gratuità completa. Bisogna dotarsi della virtù dell'umiltà, che ci rende semplici come bambini. Nell'ultima cena Gesù offrì un luminoso esempio di grandezza ai suoi discepoli: si prostrò dinanzi a tutti per lavare loro i piedi, come fa lo schiavo con il suo padrone. Poi pronunciò la sua sentenza: «Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi». In altra occasione ci darà la misura più sublime dell'amore che è il dono della vita. L'umiltà del cuore e la semplicità dei bambini ci liberano anche da assurde gelosie, come quella del vangelo di ieri, che nutre Giovanni nei confronti di quell'anonimo, che scaccia i demòni nel nome di Cristo, senza appartenere alla schiera dei discepoli. Gesù conclude: «non glielo impedite, perché chi non è contro di voi è per voi». Probabilmente quell'esorcista aveva solo ascoltato e preso sul serio quanto Gesù aveva affermato: «Qualunque cosa chiederete nel mio nome, il Padre celeste ve lo concederà».
Qualunque scafo immerso in acqua sperimenta il biofouling, quel fenomeno per cui una serie di organismi come alghe, cozze, vongole e cirripedi vi si attaccano e lì iniziano a crescere, rendendo l’imbarcazione sempre più pesante e aumentando drasticamente l’attrito dello scafo con l’acqua. La soluzione consiste tipicamente nell’applicazione di vernici dette anti-vegetative, che tuttavia sono tossiche e rilasciano in acqua sostanze inquinanti; oppure nell'applicazione di siliconi, che tossici non sono ma che richiedono operazioni aggressive allo scafo quando è il momento di “rinfrescare” la protezione. Ma un’alternativa è stata ora messa a punto da EHYFA, start-up del gruppo Y, che al Salone Nautico di Genova ha presentato un procedimento anti-vegetativo innovativo chiamato SeaProtector, ispirato alle decalcomanie. Ne parliamo con Massimo Tosi responsabile progetto SeaProtector.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"Qualunque sia il suo legame con noi, ci ha fatti venire qui… E sarò tranquilla solo quando sarà sotto terra"
Il professore ci invita a passare una giornata nell'antica Roma rispondendo a una serie di domande sulla vita quotidiana dei suoi abitanti.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
CINEMA! E ANCORA CINEMA! Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA! Un omicidio sconvolge una comunità. Una donna è stata uccisa in riva al fiume. Chi è stato? Ma soprattutto cosa comporterà tutto ciò nella vita del detective incaricato di risolvere il caso? Qualunque sia la risposta, "Il mistero scorre sul fiume" e vi auguro di non sprofondare prima di raggiungerlo.
Trovare il tuo equilibrio significa trovare la tua giusta misura, una stabilità interiore capace di sostenerti ed auto-accrescersi. In quanto equilibrio, porterà sempre buone cose, a te ed alla tua vita. Si tratta di una ricerca vitale, anche in senso letterale, perché ti permette di non perderti in mezzo alle influenze della vita, ai pensieri degli altri, alle visioni che non ti appartengono. Qualunque problema, può essere affrontato e risolto, nel modo migliore per te, quando coltivi il tuo equilibrio. Qualunque obiettivo, può essere raggiunto ed ampliato, nel modo più giusto per te, quando esprimi il tuo equilibrio. L'equilibrio visibile, quello che ogni giorno impieghi nel tuo vivere quotidiano, non lo puoi inventare. Se, nella tua vita, noti disarmonia, nelle relazioni, oppure nel lavoro, in famiglia, o dentro di te, significa che il tuo equilibrio interiore non è nella sua forma migliore. Parti da lì, perché i disequilibri non arrivano dal nulla, e come contribuisci a crearli, puoi anche contribuire a trasformarli. Una stabilità ed armonia di vita che è, soprattutto, una scelta fondamentale: quella di rispettare il valore del tuo essere e della tua esistenza, in ogni sua dimensione. “Non muovere mai l'anima senza il corpo, né il corpo senza l'anima, affinché difendendosi l'uno con l'altra, queste due parti mantengano il loro equilibrio e la loro salute” (Platone)- Puoi leggere la trascrizione dell'audio qui: https://annarosapacini.com/trovare-il-proprio-equilibrio- E da questa pagina puoi iscriverti liberamente al mio podcast Comunicare per essere®: https://annarosapacini.com/podcast/ una filosofia di vita pratica e concreta, che permette di mettere da subito in atto il cambiamento- Comunicazione valoriale, Relazioni, Professione, Benessere. Scrittura evolutiva®, grafologia evolutiva®, soluzioni e percorsi sempre e solo su misura. Per informazioni sul progetto, sui contenuti, sugli strumenti e sui percorsi attivabili scrivi a info@annarosapacini.com- Rinforza la tua motivazione e la tua visione interiore: ogni giorno, per te, nuove prospettive che potrai applicare per trasformare la tua vita. Seguimi su Meta-Facebook e sul tuo social preferito, cerca “Annarosa Pacini”➡️ E non dimenticare di iscriverti al mio canale YouTube https://www.youtube.com/@AnnarosaPacini
✨Puoi stare completamente tranquillo e senza paura sentendo quello che senti perché sai che non è parte di Te.✨Lezione numero 248 del libro Un corso in Miracoli.lascia che l'esercizio sia semplicemente un inizio… e lascia che ti venga mostrato come proseguire, senza giudizio e senza aspettativa.Questo è un viaggio di spiritualità universale, che non ha niente a vedere con la religione. È una lettura per conoscere sè stessi e arrivare alla fonte della Vita.Trovi il testo della lezione nel profilo IG @Leggendomiracoli.Se desideri, puoi condividermi qui la tua esperienza, ora mi è possibile rispondere.Buona continuazione di viaggio in questa seconda parte ✨Letto da @gloria.dalio
Qualunque sia il vostro genere preferito, la regione ha qualcosa per tutti: dalla A come Arosa Humorfestival alla Z come Peter Zumthor. I Grigioni: il più bel palcoscenico per la cultura.Questo lo slogan che si legge sul sito di “graubünden Cultura”, l'associazione che si è data 4 anni di tempo per posizionare i Grigioni come una delle regioni leader del turismo culturale nelle Alpi. Per raggiungere questo obiettivo è necessario mettere in rete in modo proficuo i partner dei settori della cultura e del turismo e creare una consapevolezza della diversità culturale dei Grigioni e della domanda di offerte turistiche culturali tra il pubblico e i visitatori. “graubünden Cultura” nasce per volere dell'Istituto grigionese per la ricerca culturale, dell'associazione Graubünden Ferien, dell'ufficio del marchio Graubünden e del Centro di ricerca per il turismo e lo sviluppo sostenibile ZHAW Wergenstein. “graubünden Cultura” si propone come centro di sviluppo e di servizi a livello cantonale per le organizzazioni e gli attori del turismo culturale nei Grigioni. “graubünden Cultura” non è un programma di finanziamento per singole iniziative progettuali, ma è comunque legato all'intenzione di creare un valore aggiunto per i singoli professionisti della cultura, gli attori del turismo o le organizzazioni attraverso il posizionamento culturale nel turismo.
Oggi ti parlo della Commitment Phobia: la paura di impegnarsi seriamente in una relazione.Scopri in cosa consiste ascoltando la storia di Sara e Mario.Ecco le principali cause che si nascondono dietro questa paura:
Predicazione espositiva del Pastore Daniel Ransom di Colossesi capitolo 3 versetti 12 a 17. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 23 Giugno 2024.Titolo del messaggio: "Tre evidenze della nostra nuova vita"COLOSSESI 3 V12-1712 Vestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. 13 Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. 14 Al di sopra di tutte queste cose vestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione. 15 E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti. 16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali. 17 Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.
In queste ore sta prendendo forma il prossimo Parlamento Europeo. Qualunque sia la sua forma e gli equilibri che si creeranno, il nuovo emiciclo avrà importanti sfide da affrontare. E dalla sua composizione dipenderà molto del modo in cui lo farà.
Qualunque donna o uomo egiziano vissuto all'ombra della civiltà faraonica aspirava a diventarlo. Essere dichiarati Maa Kheru (Giusto/Vero di Voce) al termine del periglioso viaggio oltremondano che i morti, si credeva, dovessero affrontare era, infatti, approdare ad un destino di eterna prosperità e beatitudine. Ma come la mettevano gli antichi egiziani con quelli che per loro erano ritenuti peccati? Come si salvavano dalla dannazione che parimenti alla beatitudine poteva toccar loro in sorte a seguito del giudizio postumo e del celebre momento della pesatura del cuore (psicostasia)? La risposta non è ovvia, perché, oltre a vivere delle vite rette, valeva "barare" (anche da morti)! Bibliografia: E. BRESCIANI, Letteratura e Poesia dell'Antico Egitto. Cultura e società attraverso i testi, 4 ed., Torino, Einaudi, 2007, 129-133; T. G. Allen, The Book of the Dead or Going Forth by Day. Ideas of the Ancient Egyptians Concerning the Hereafter as Expressed in Their Own Terms, in SAOC, vol. 37, Chicago, University of Chicago Press, 1974; R. O. Faulkner, The Egyptian Book of the Dead, The Book of Going forth by Day. The First Authentic Presentation of the Complete Papyrus of Ani, a cura di Eva von Dassow, San Francisco, Chronicle Books, 1994; J. H. Taylor, (a cura di), Ancient Egyptian Book of the Dead: Journey through the Afterlife, Londra, British Museum Press, 2010. Musiche: 'Whispers of the Desert Wind' Music by Aleksey Chistilin from Pixabay; 'Meditative Background Mystical Yoga Nature Fantasy Music' Music by Dubush Miaw from Pixabay; 'Horror Background Atmosphere with Creepy Clown Laughter' Music by UNIVERSFIELD from Pixabay Suoni: http: //bigsoundbank.com by Joseph Sardin; http://freesound.org CONTATTI: e-mail: info@kheru.it Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100086674804348 Instagram: https://www.instagram.com/kherupodcast/?igshid=MmIzYWVlNDQ5Yg%3D%3D Music by UNIVERSFIELD from Pixabay
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"È orribile dirlo così, ma è la verità: qualunque dentro è meglio di qualunque fuori" Una filosofia di vita deprimente o tristemente consapevole? Qualunque sia la risposta a tale quesito, eccomi a parlare del mio personale rapporto da lettore con Michele Rech alias Zerocalcare e le sue opere. Un mosaico caricaturale e spesso sarcastico ma fin troppo consapevole del fallimento dei suoi sogni e delle sue imprese all'interno di un paese quale l'Italia che non ha ancora compreso come valorizzare e stimolare i sognatori. Questo è il mondo (fumettistico ma non solo) di Zerocalcare. “A scuola ti insegnano FELICE-TRISTE-ARRABBIATO Il senso di colpa non te lo spiega nessuno” Zerocalcare si prende una pausa dai suoi reportage a fumetti e dalle sue vignette umoristiche. Stavolta è giunto il momento di trattare un dettaglio del suo passato ancora sconosciuto a noi lettori: il rapporto con genitore 2, alias suo padre. Come "Dimentica il mio nome" a suo tempo, "Quando muori resta a me" vede Zerocalcare protagonista di un viaggio nel viale dei ricordi che lo spingerà a riflettere sul tempo e su come non lasci scampo a nessuno. Lui compreso. P.S.: Essendo una rassegna fumettistica, ecco a voi una playlist di Spotify contenente musiche di sottofondo per la lettura (con brani spesso citati nell'opera stessa e altri che personalmente considero adatti per il racconto): https://open.spotify.com/playlist/0bcf4V0kgEss6koQX64hWY?si=0178e21a9be44ec4 --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/madmike3/message
Il termine “abbondanza” ha significati diversi per ognuno di noi. Qualunque sia il tuo significato, puoi lavorare sul tuo mindset per creare maggiore abbondanza nella nostra vita. In questo episodio ti lascio alcune domande che possono aiutarti a riflettere e a cambiare la storia che ti racconti. ➡️Pratica con me: https://www.momoyoga.com/simplyoga-76/
Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su PatreonEcco cos'è il mercato di oggi: non basta più tirare fuori un gioco sostanzialmente perfetto – perché se l'unico difetto è "un po' poco content" ma te lo vendono a €7.99 ma che cazzo vuoi –, bisogna che quel tiro di dadi che abbiamo deciso di chiamare genericamente "algoritmo" ti sorrida. Qualunque algoritmo: si tratti di Steam, di social,del cazzo di SEO di Google che decide che le recensioni di Gambit Shifter da mostrare nel suo snippet sono la media di quelle Steam e quella supercazzola scritta da Fra qui sul blog, in culo ai "professionisti" del settore che l'han recensito. Professionisti che poi in realtà latitano visto che l'unico altro stronzo ad averlo coperto su un sitino di giochini sono io su TGM. Mo spiegalo a chi rompe che "ti sei venduto" che presidi quello spazio proprio per restituire qualcosa a tutti quei Gambit Shifter che quando li giochi ti restano dentro.
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CINEMA! E ANCORA CINEMA! Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA! Cos'è e soprattutto Chi è "Caracas"? Un vecchio amico in cerca d'aiuto? Un fantasma del passato? Un monito per il futuro? Il nostro lato oscuro che si è materializzato con le sembianze di un omone ricco di vita ma anche tormentato? Qualunque sia la risposta, Marco D'Amore torna a parlare di Napoli attraverso una storia fatta di nostalgia e amarezza. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/madmike3/message
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7755PRINCIPESSA, SCHIAVA E INFINE SUORA di Rino CammilleriOggi parliamo di una suora africana, negra ed ex schiava. No, non si tratta di Giuseppina Bakhita, che è già canonizzata. Mi riferisco a Teresa Chikaba, che non era sudanese come Bakhita, ma veniva dall'Africa subsahariana, quella che ai suoi tempi veniva chiamata Africa nera. Teresa Chikaba è in attesa di beatificazione, e sarebbe anche l'ora, dati i molti miracoli testimoniati per sua intercessione. Ma andiamo con ordine. Non sappiamo se avesse altri nomi oltre a Chikaba; in base ai suoi racconti sappiamo che era nata in Guinea nel 1676 e che era una principessa. Ora, il termine principessa ci fa subito pensare alle case reali europee, col loro fasto e le trine e le parrucche incipriate. Quanto fosse esteso il "regno" di suo padre non è dato conoscere, ma è probabile che quest'ultimo non fosse altro che uno dei tanti capitribù. Chi comandava davvero da quelle parti erano i portoghesi, che avevano fatto della Guinea, insieme ai confinanti Angola e Mozambico, una loro colonia fin dal secolo precedente. Sì, perché, dopo che il rullo islamico aveva spazzato via l'Africa romana e cristiana, il continente aveva visto secoli di guerre inter-tribali per procurarsi schiavi da vendere agli arabi. Fino a quando i navigatori portoghesi nel XV secolo non inaugurarono il ritorno dei missionari al seguito dei coloni.FUTURA REGINADietro esploratori e poi coloni spagnoli, francesi e, via via, olandesi belgi, inglesi, tedeschi e infine italiani, la parola Vangelo era rientrata in Africa, con i suoi successi più o meno limitati e i suoi, ovviamente, martiri. Per questo è altresì probabile che la famiglia di Chikaba, i suoi genitori e i fratelli fossero venuti in contatto con i missionari cattolici, dato che questi sempre seguivano la fondazione di una colonia da parte di una potenza cattolica. Lei stessa narrò che, una volta, dovendo seguire la sua famiglia nel prescritto pellegrinaggio all'idolo che i nativi chiamavano Lucero, mentre eseguiva la prostrazione rituale sentì una sorta di vuoto dentro, un senso di insoddisfazione infinita, una delusione cocente. Perché? Qualunque cosa fosse quella sensazione inaudita e insopportabile, fu forse l'inizio della sua conversione. In ogni caso, il risultato fu per lei un desiderio di imitazione dei missionari cristiani, nel senso che da allora prese a occuparsi dei malati, dei bambini, dei bisognosi con un trasporto che finì col procurarle la stima degli altri indigeni. Tanto da allarmare i suoi fratelli. Infatti, questi temevano che, quando fossero morti i loro genitori, il popolo avrebbe riversato il suo favore su Chikaba, eleggendo lei come regina e defraudando le aspettative dei maschi della famiglia sul trono. Chikaba dovette fare i salti mortali per rassicurarli: non aveva alcuna mira politica, anche se non sapeva bene nemmeno lei che cosa volesse nella vita. In ogni caso, ci pensarono gli eventi a decidere per lei.RAPITA DAGLI SPAGNOLIUn brutto giorno un raid di razziatori spagnoli rapì lei e altri nativi per venderli come schiavi. Non avrebbe rivisto mai più la sua terra e la sua famiglia. Caricata con gli altri schiavi su una nave, fu portata in Spagna. Durante il tragitto i trafficanti appresero che si trattava di una principessa e cominciarono a trattarla bene. Oh, non per riguardo al rango, ma perché da lei si poteva cavare un miglior prezzo. Infatti, venne acquistata dai duchi di Mancera, che la portarono nel loro palazzo di Madrid. La differenza tra gli schiavi domestici nei luoghi cattolici e in quelli protestanti stava in questo: i primi erano considerati dei paggi e praticamente adottati, entravano cioè a far parte della famiglia, come si può vedere in molti dipinti dell'epoca. Gli spagnoli non tenevano dunque schiavi? Sì, ma si trattava quasi sempre di saraceni catturati e messi ai remi o adibiti ai lavori più pesanti, in attesa di poterli scambiare con gli schiavi cristiani in mano ai barbareschi o ai turchi. Chikaba poté dunque per l prima volta in vita sua indossare dei veri abiti e nutrirsi con una vera cucina, dormire in un vero letto e avere una o più stanze tutte per sé. Volentierissimo accolse il Battesimo, per il quale ebbe gli stessi duchi come padrini. Si accorse anche di aver trovato quel che sempre aveva cercato, che il cristianesimo riempiva totalmente quel vuoto che le si era impresso dolorosamente dentro da quando era andata ad adorare Lucero. E tanto sul serio prese il suo Battesimo che, compiuti i ventiquattro anni, espresse il desiderio di farsi suora. Si tenga presente che la sua educazione, i suoi modi e la famiglia adottiva le avrebbero consentito un buon matrimonio. Gli spagnoli non erano razzisti: Darwin era inglese e di là da venire. Forse che il padre di san Martino de Porres non era un gentiluomo spagnolo (e la madre una africana?)? Forse che molti conquistadores non si erano sposati con donne incas e azteche? Forse che il grande scrittore Garcilaso de la Vega non era di madre inca? E poi una buona dote non avrebbe mancato di attirare gli hidalgos iberici.GLI ANNI IN CONVENTONo, la vocazione di Chikaba era sincera e totale. Solo che c'era un problema. Nessun convento la accettava. Sì, c'entrava proprio il colore della sua pelle. Non c'erano precedenti di suore africane in Spagna, e una suora negra avrebbe finito col trasformare il convento in cui fosse ospitata in un'attrazione per i curiosi, con nocumento della necessaria clausura, una clausura che - va detto - a quel tempo era piuttosto larga e certe visite altolocate non si potevano rifiutare. Solo nel 1708, convinto dalla schiettezza della sua vocazione, l'Arcivescovo di Salamanca ordinò alle suore domenicane del Terz'ordine di Santa Maria Maddalena di accoglierla come conversa. Finalmente, Chikaba poté prendere il velo e il nome religioso di Teresa. Malgrado la sua estrazione nobile, si adattò facilmente ai lavori domestici ai quali fu adibita. Ci vollero ancora degli anni prima che un altro Vescovo decidesse di ammetterla ai voti. E finalmente fu suora domenicana. I quarant'anni di vita che le restavano li trascorse tutti lì, a Salamanca, nel convento dove aveva spazzato e lavato i pavimenti. Morì in odore di santità il 6 dicembre 1748. Il suo corpo riposa nel monastero che a Salamanca chiamano delle Duenas. Molti miracoli sono attribuiti a questa principessa africana, schiava, adottata dal duca di Mancera, suora domenicana. I progressi del suo processo canonico? Mistero. Sotto papa Bergoglio tutti i lavori della Congregazione apposita sono stati segretati, chissà perché.
Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini.Colossesi 3:23
1 – A Gaza è iniziato il Ramadan, ma le bombe non si fermano. Mentre la popolazione nella striscia continua a morire di fame, e i colloqui per una tregua sembrano in fase di stallo, cresce la tensione anche in Cisgiordania. (Paola Caridi, Emanuele Valenti) 2 – Qualunque cosa accada, in Portogallo, ha vinto l'estrema destra. Alle elezioni legislative nessun partito ha ottenuto la maggioranza necessaria per governare e ora l'ago della bilancia sarà il partito di destra Chega.(Goffredo Adinolfi - Università di Lisbona) 3 – In Germania, un gruppo di ambientalisti lotta contro il gigante della Tesla. (Alessandro Ricci) 4 – Spagna, 20 anni fa la strage della stazione di Atocha. Un attentato che ha segnato per sempre la coscienza spagnola. (Giulio Maria Piantadosi) 5 – Serie Tv. Arriva in Italia, la commedia Broad City. (Alice Cucchetti)
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In questo episodio del nostro podcast in italiano comprensibile voglio essere un po' introspettivo. Cosa può avere di speciale una giornata qualunque? Scopriamolo insieme! Buon ascolto! ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
Andremo a Pisa per parlare dell'assistente virtuale Sibylla, un sistema di chat basato su AI sviluppato dall’ateneo pisano in grado di dare informazioni puntali su regolamenti e funzionamento dell’ateneo in qualsiasi lingua. Sibylla è infatti in grado di rispondere nella stessa lingua in cui viene posta la domanda, ma la sua base di conoscenza è l’Italiano, e presto sarà messo a disposizione di tutto il sistema universitario nazionale e delle pubbliche amministrazioni che potrebbero dotarsi di sistemi simili per molte attività informative che svolgono abitualmente. Ne parliamo con l'ospite Antonio Cisternino, ricercatore di informatica all’Università di Pisa e presidente del sistema informatico di Ateneo.
In questa lezione scopriremo quali sono gli errori più comuni commessi dagli stranieri con gli aggettivi e pronomi indefiniti, come QUALCHE, ALCUNO o NESSUNO. Errori frequenti e uso dei pronomi e degli aggettivi indefiniti «Ci sono ancora qualche argomenti di cui non hai parlato nei video? Alcuno te li suggerisce? Come funziona? Me lo sono sempre chiesta. Chiunque vuole farti delle domande, può scriverle nei commenti e tu poi rispondi nei video? So niente di tutte le dinamiche dietro i video! Dimmi di più, altrimenti non ti aiuto più! Non ho alcuna voglia di aiutarti rimanendo all'oscuro!» Non avete notato niente di strano nella frase? Ebbene, la frase contiene diversi errori, tutti con i pronomi e gli aggettivi indefiniti: in questo articolo, li identificheremo, ve li spiegherò e vi mostrerò come fare per evitarli! 1. QUALCHE + PLURALE (Qualche argomenti) Qualche è un aggettivo indefinito che indica una piccola e non specificata quantità di qualcosa. Chiaramente però la quantità è “più di uno”. Perciò un errore molto frequente tra gli studenti di italiano è quello di utilizzare, dopo QUALCHE, un sostantivo plurale, proprio perché si pensa che si riferisca a più di una cosa. Però forme come qualche persone, qualche mele, qualche libri sono sbagliate! Esempi: C'era qualche persona in fila prima di noi. Ho mangiato qualche mela prima di venire qui. Gli ho prestato qualche libro. Se voleste invece usare il sostantivo plurale, dovreste sostituire qualche con il suo sinonimo, alcuni/alcune, infatti questa parola (che ha lo stesso significato di qualche) va sempre seguita da un nome plurale e varia dal maschile al femminile, quindi si potrebbe dire anche alcune persone, alcune mele, alcuni libri. 2. ALCUNO in frasi affermative e interrogative (Alcuno te li suggerisce?) Attenzione! ALCUNI, che abbiamo appena visto come sinonimo di “qualche”, è molto diverso dal singolare ALCUNO. Si usano in maniera diversa e significano anche due cose diverse! Infatti, alcuno, alcuna e alcun si usano solamente nelle frasi negative e al singolare, con il significato di “nessuno”. Esempi: Non mi ha fatto alcuno sconto! Non c'è alcuna ragione per arrabbiarsi così tanto. Non c'è alcun dubbio riguardo alla sua identità. Mai alcuno, alcuna e alcun possono essere usati in frasi affermative o interrogative. Dunque, frasi come… Alcuno ha visto i miei occhiali? oppure C'è alcuna persona ad aspettarti. …sono sbagliate! In questi casi, bisognerebbe proprio sostituire “alcuno”. Qualcuno ha visto i miei occhiali? C'è qualche persona ad aspettarti. 3. CHIUNQUE/QUALUNQUE: indicativo o congiuntivo? (Chiunque vuole) Qui la questione si fa un po' più complicata. Infatti, il pronome indefinito chiunque (= qualsiasi persona), così come l'aggettivo qualunque (= qualsiasi), può essere seguito sia dall'indicativo che dal congiuntivo, in base a quello che esprime: Quando è usato con il senso di “ognuno, qualunque persona, tutti”, allora è seguito dall'indicativo (Chiunque può apprezzare la sua bellezza / Qualunque persona può apprezzare la sua bellezza) Quando è usato con il senso di “tutti quelli che”, “qualunque persona che”, allora è seguito dal congiuntivo (Chiunque studi l'italiano teme questo argomento. / Qualunque sia la ragione, non ti perdonerò) 4. NULLA/ NIENTE/NESSUNO con altre negazioni (So niente) Nulla, niente e nessuno sono pronomi indefiniti che negano il verbo. Ma attenzione a come si usano! Si possono usare in due modi diversi: Se nulla/niente/nessuno seguono il verbo, allora sarà necessaria la cosiddetta “doppia negazione”, aggiungendo “non” prima del verbo (Non ho visto nessuno / Non ho nulla da dire / Non ho mangiato niente) Se nulla/niente/nessuno precedono il verbo, allora la doppia negazione non serve (Nessuno mi ha visto / Nulla mi spaventa / Niente ha senso)
Qualunque religione Fai-Da-Te può offrire solo una soluzione superficiale ad una coscienza sporca - serve Gesù, il sommo sacerdote del nuovo patto per veramente lavarci tramite il suo sacrificio perfetto.
Nel secondo dopoguerra, Giannini fondò un movimento d'opinione chiamato Fronte dell'Uomo Qualunque, il cui motto era "non ci rompete più le scatole". Ma non tutti sanno che fu anche scrittore, giornalista e drammaturgo.
Qualunque sia la matrice, l'attentanto allo "Street Food Bar" di San Pietroburgo in cui è rimasto ucciso Maksim Fomin è preoccupante per la Russia.
Qualunque sia il piatto più strano che tu abbia mai mangiato, siamo sicuri che non sarà mai così peculiare come questo in esposizione nella Stanza delle Meraviglie.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Diario Estate 2021. La verità è tristemente meravigliosa, una lezione che si apprende solo accerchiati da quello che sembra esistere ma non è reale. La prima reazione dell'uomo quando ha sistemato i bisogni primari è quella di evadere, creare mondi, distanziarsi, entrare in un mondo fatto di alibi e illusioni, convincersene pur di crederci fino in fondo. Non riesco a non chiedermi continuamente qual' è la mia missione, il mio obiettivo in quest'epoca dove ognuno ostenta la sua guerra, mentre sento che è arrivato il momento della mia pace. Mi sembra come se non fosse più possibile ambire a cambiare il mondo, perché il mondo cambia in continuazione e sono stupidi pensieri adolescenziali che non mi toccano da un pezzo. Mi sembra come se non ci fosse più la possibilità concreta di fare qualcosa di utile nel prossimo che sia per l'altro e basta, non per un proprio interesse emozionale. Mi sembra che l'amore non esista, esiste coesistere con altre persone fino a che il tutto non diventa così disfunzionale. Esiste l'amore solo per chi crede di essere innamorato, così come Dio esiste per chi ci crede. Io non credo nell'amore perché ho perso la fede, ma non sarei completamente sincero se dicessi che ho perso la speranza, che del resto è la più grande forma d'amore, che è radice della spiritualità. Forse in questo momento di smarrimento e perdizione mi sono davvero aperto ai sentimenti, a differenza di quando ne sono stato completamente invaso. Cerco di racchiudere il mare in una conchiglia, cerco di capire cosa vuol dire essere adulto o semplicemente essere umano e mi sento così connesso alla paura. Questa terra non è fatta per le risposte, è la grande patria delle domande, il vero segreto è restare curiosi perché tutto sfugge a chi sa ed è chiaro a chi non è in grado di sapere. Non saprei rispondere se mi chiedessero se credo in Dio, mostratemi la sua esistenza attraverso la grandezza del suo operato, fatemi sentire quello che col tempo ho cessato di percepire. Passeggio all'alba con una ragazzina che sento di amare ma che non amo affatto. La vivo di nascosto, se mi palesassi saremmo perduti. Non ambisco al possesso, mi astengo dal sesso sentendomi un fallito a riguardo, purtroppo l'affetto non lo saprei gestire. Scegliere sé stessi vuol dire rinunciare a tutto il resto. Saper gustare senza mangiare davvero, semplicemente nutrirsi e di notte faccio a cazzotti con i miei sentimenti sopiti. A volte l'amicizia è una grande menzogna. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Questo podcast nasce con l'obiettivo di condividere gli errori che stanno alla base degli gli incidenti in montagna. In questo episodio però, oltre agli errori, parliamo anche delle azioni intraprese dopo l'incidente, e che hanno consentito di evitare che questo si tramutasse in una tragedia. L'autosoccorso in valanga è l'unico strumento che abbiamo a disposizione per salvare qualcuno travolto da una valanga, e questo vale ancora di più in zone remote dove non è possibile contare sull'aiuto del soccorso organizzato, come nel caso di questo episodio, avvenuto in Turchia. Allenarsi all'uso del kit di autosoccorso (ARTVA, pala e sonda) deve diventare un'abitudine per tutti coloro che frequentano la montagna invernale, perchè può davvero significare salvare la vita ai propri amici. Se hai ascoltato questo episodio su Apple Podcast o Spotify mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi, esprimendo una valutazione con le “stelline”. Qualunque sia l'app che stai utilizzando ti invito ad iscriverti, per essere sicuro di non perdere nessuno dei prossimi episodi del podcast. Sul sito www.ladinamicapodcast.it trovi immagini, link ed approfondimenti relativi agli argomenti trattati in questo e negli altri episodi. Puoi seguire il podcast anche tramite gli account social che trovi su Facebook e Instagram.
La virtù della speranza Nel Vangelo di oggi Gesù ci promette: “Qualunque cosa chiederete nel nome Mio, la farò”. Prendendo spunto da questo, Don Francisco Fernández Carvajal ci fa meditare sulla virtù della speranza, sui peccati contro di essa e sulla Vergine Maria, Speranza nostra.