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Nel corso della Conferenza Regionale sull'Immigrazione del 4 luglio 2025, è stato presentato un quadro aggiornato sulla presenza dei cittadini di Paesi terzi nei comuni della Sardegna, tra bisogni, opportunità e prospettive. Durante la Conferenza Regionale sull'Immigrazione è stato presentato un focus dettagliato sulla presenza dei cittadini di Paesi terzi nei comuni della Sardegna. L'incontro, supportato da dati aggiornati e testimonianze dirette, ha fornito uno spaccato importante sul ruolo crescente delle popolazioni migranti nei territori locali. Secondo le analisi illustrate, i cittadini provenienti da Paesi extra-UE sono presenti in modo significativo in molte aree della regione, sia nei grandi centri urbani che nei piccoli comuni. Le comunità più numerose provengono da Senegal, Marocco, Nigeria, Pakistan, Ucraina e Bangladesh, con una distribuzione che varia tra costa e interno. La realtà nei territori: criticità e contributi Nel corso del dibattito, è emerso come la presenza migrante rappresenti una risorsa fondamentale per molti comuni colpiti da spopolamento e invecchiamento demografico. Tuttavia, restano forti criticità legate alla carenza di servizi, alla fragilità abitativa, alla scarsa integrazione linguistica e culturale, e alla mancanza di politiche locali strutturate. Molti comuni faticano a garantire servizi adeguati di mediazione culturale, formazione linguistica, assistenza sanitaria e accesso al lavoro. Spesso, le amministrazioni locali si trovano isolate e senza risorse sufficienti per affrontare le sfide dell'inclusione. Le proposte emerse Dal confronto tra istituzioni, operatori e comunità migranti sono emerse alcune proposte condivise. Tra queste, la necessità di rafforzare la collaborazione tra Regione e Comuni, promuovere reti territoriali di accoglienza e istituire osservatori locali sull'integrazione. I partecipanti hanno inoltre suggerito di valorizzare il contributo delle associazioni di migranti, garantire trasparenza e continuità nei fondi per l'integrazione e avviare percorsi di cittadinanza attiva nei territori. Il quadro presentato conferma che la presenza dei cittadini di Paesi terzi in Sardegna è una componente strutturale della società regionale. Per costruire una convivenza equa e sostenibile, è essenziale agire su più livelli: locale, regionale e nazionale. Il futuro dell'integrazione passa dalla capacità dei territori di trasformare la diversità in opportunità e i migranti in protagonisti del cambiamento.
Durante la Conferenza Regionale sull'Immigrazione del 4 luglio 2025, si è discusso del ruolo dei migranti nel mercato del lavoro sardo, tra integrazione, diritti, competenze e nuove sfide occupazionali. Il 4 luglio 2025, nell'ambito della Conferenza Regionale sull'Immigrazione, si è tenuto un importante incontro dedicato al rapporto tra migrazioni e mercato del lavoro. L'iniziativa ha visto la partecipazione di esperti del lavoro, sindacati, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e membri delle comunità migranti, con l'obiettivo di analizzare criticità e opportunità legate all'inserimento lavorativo dei migranti in Sardegna. Il dibattito ha messo in evidenza il ruolo fondamentale dei lavoratori stranieri in settori chiave dell'economia regionale, come agricoltura, edilizia, logistica, turismo e cura alla persona. Tuttavia, sono emerse anche numerose problematiche: dalla precarietà contrattuale allo sfruttamento, passando per il mancato riconoscimento delle competenze professionali maturate nei Paesi d'origine. Sfide e prospettive per l'integrazione lavorativa Le difficoltà principali segnalate riguardano l'accesso al lavoro regolare, la burocrazia legata ai permessi di soggiorno, la scarsa formazione linguistica e la mancanza di servizi di orientamento professionale pensati specificamente per i migranti. A questi ostacoli si aggiungono fenomeni di discriminazione sistemica e condizioni di fragilità abitativa, che incidono negativamente sulla stabilità lavorativa e sull'inclusione sociale. Per affrontare queste sfide, i partecipanti hanno proposto di rafforzare i percorsi di formazione professionale, migliorare i servizi di accompagnamento al lavoro e incentivare il riconoscimento delle qualifiche acquisite all'estero. È stato inoltre suggerito di promuovere reti territoriali tra enti pubblici, imprese e terzo settore, e di tutelare attivamente i diritti dei lavoratori migranti, attraverso un efficace sistema di monitoraggio e contrasto allo sfruttamento. Un'economia più giusta e inclusiva L'incontro ha evidenziato come la presenza migrante rappresenti una risorsa per l'economia regionale, non un'emergenza. Investire in integrazione attiva, formazione continua e tutela dei diritti non solo migliora la qualità del lavoro, ma contribuisce a una società più equa, dinamica e coesa. La Conferenza Regionale Immigrazione 2025 ha lanciato un messaggio chiaro: lavoro e inclusione devono procedere insieme. Solo attraverso politiche strutturate, partecipazione e responsabilità condivisa sarà possibile costruire un modello di sviluppo che riconosca il valore di ogni persona, indipendentemente dalla sua origine.
Durante la Conferenza Regionale sull'Immigrazione, i giovani sono stati al centro del dibattito, offrendo proposte, visioni e riflessioni sulla costruzione di un futuro equo, multiculturale e partecipato in Sardegna. Il 4 luglio 2025, nell'ambito della Conferenza Regionale sull'Immigrazione, si è svolto un incontro speciale dal titolo “Il futuro è qui: i giovani e la costruzione del futuro”. L'iniziativa ha visto protagonisti giovani italiani e di origine straniera, studenti, attivisti, educatori e rappresentanti delle istituzioni. Il tema centrale è stato il ruolo delle nuove generazioni nella trasformazione della società sarda in una direzione più aperta, equa e interculturale. Attraverso testimonianze, interventi e laboratori partecipativi, i giovani hanno raccontato le proprie esperienze quotidiane di integrazione, le sfide vissute tra scuola, lavoro e cittadinanza, ma anche le loro aspirazioni e idee per il futuro. Le parole chiave dell'incontro: partecipazione, inclusione, identità I giovani hanno evidenziato la necessità di essere ascoltati, coinvolti attivamente nei processi decisionali e riconosciuti come parte integrante del tessuto sociale. Hanno parlato di identità plurali, del bisogno di spazi in cui poter esprimere liberamente la propria cultura e dei limiti ancora presenti nei contesti educativi, istituzionali e lavorativi. Sono emerse proposte chiare: educazione interculturale, accesso equo alle opportunità, politiche giovanili inclusive, valorizzazione della diversità, supporto alla creatività e all'autoimprenditorialità, lotta contro ogni forma di discriminazione. L'incontro ha mostrato quanto i giovani siano pronti a contribuire attivamente alla costruzione di una Sardegna accogliente e dinamica, capace di valorizzare ogni esperienza di vita come risorsa collettiva. “Il futuro è qui” non è solo un titolo, ma una dichiarazione d'intenti. I giovani, migranti e non, chiedono spazi, diritti e fiducia. Sono pronti a partecipare, creare e innovare. Le istituzioni hanno ora il compito di trasformare le loro voci in politiche concrete, capaci di costruire una società più giusta, inclusiva e multiculturale. Il coinvolgimento dei giovani nella Conferenza Regionale sull'Immigrazione ha dimostrato quanto sia fondamentale dare spazio alle nuove generazioni nella definizione delle politiche pubbliche. Ascoltare le loro esperienze e valorizzare le loro idee rappresenta un passo essenziale verso una Sardegna inclusiva, dove ogni individuo, indipendentemente dalle proprie origini, possa sentirsi parte attiva della comunità. Il futuro non è un orizzonte lontano: è fatto di scelte concrete che iniziano oggi. La partecipazione giovanile deve essere sostenuta, ascoltata e tradotta in azioni, affinché i valori di uguaglianza, solidarietà e diversità diventino realtà quotidiana.
Se l'intelligenza artificiale diventa aggressiva Com'è andata la Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina? La protesta contro gli esami di maturità Jannik Sinner incoronato a Wimbledon I dieci anni della Apple Academy di Napoli
Un approfondimento dettagliato su come l'informazione di confine, raccontata nell'audio del 3 luglio 2025 trasmesso da Unica Radio, valorizza le voci marginali, stimola il dibattito pubblico e difende la verità giornalistica, contrastando disinformazione e favorendo dialogo intercomunitario in un'epoca digitale complessa. “Sguardi e parole di confine – l'importanza dell'informazione”, affronta temi cruciali del giornalismo contemporaneo: l'ascolto delle comunità marginalizzate, la lotta alla disinformazione, il valore della pluralità e l'impatto della radio come mezzo di informazione critica. L'informazione di confine come atto politico Il programma sottolinea quanto sia fondamentale ascoltare e amplificare le voci marginalizzate, spesso ignorate o distorte nei media mainstream. L'informazione di confine non è solo una scelta editoriale, ma un atto politico, un modo per promuovere il pluralismo, la trasparenza giornalistica e una comunicazione più giusta e rappresentativa. L'audio mette in evidenza l'importanza di una narrazione partecipativa, dove il microfono diventa uno strumento di empowerment culturale e sociale. Il valore del giornalismo partecipativo Durante l'episodio, viene ribadito come la radio – soprattutto in ambito universitario – possa svolgere un ruolo essenziale nella costruzione di una media literacy diffusa. Coinvolgere studenti, cittadini e comunità locali significa favorire un'informazione più inclusiva e critica. La verifica delle fonti, l'ascolto attivo, il racconto delle identità locali e la diffusione di contenuti autentici diventano elementi centrali in questa visione del giornalismo partecipativo. La voce diventa quindi uno spazio di resistenza alla manipolazione e un ponte tra saperi ed esperienze. La radio come strumento di cittadinanza Oltre ad essere un mezzo di intrattenimento, la radio si conferma uno degli strumenti più efficaci per favorire la partecipazione civica, stimolare il dialogo intergenerazionale e costruire consapevolezza. L'informazione locale, quando ben curata e raccontata in modo autentico, diventa un elemento di coesione sociale e di inclusione. È proprio questo che emerge dall'audio pubblicato da Unica Radio: un invito a restituire dignità e visibilità alle storie che spesso restano inascoltate. Questo contenuto dimostra come l'informazione di confine possa diventare un potente strumento di partecipazione democratica e rappresentazione inclusiva. In un panorama mediatico frammentato, produzioni come questa confermano il valore della radio come spazio libero e voce per chi altrimenti resterebbe inascoltato. Dare spazio all'ascolto significa creare comprensione, e la comprensione è il primo passo verso una società più giusta e consapevole.
Durante l'incontro del 3 luglio 2025, dedicato al tema scuola e immigrazione, esperti, educatori e rappresentanti istituzionali hanno discusso strategie inclusive per migliorare l'accesso all'istruzione e contrastare la dispersione scolastica. Il 3 luglio 2025 si è svolto un importante incontro sul tema scuola e inclusione, parte del percorso di confronto avviato dalla Conferenza Regionale sull'Immigrazione. L'iniziativa ha riunito docenti, dirigenti scolastici, mediatori culturali, rappresentanti delle istituzioni regionali e delle comunità migranti. L'obiettivo era condividere pratiche educative efficaci, analizzare criticità e costruire insieme un modello scolastico più equo e accessibile per tutti. Il focus è stato sull'importanza della scuola come strumento di integrazione sociale, in particolare per i minori di origine straniera che vivono in Sardegna. Le testimonianze raccolte durante l'incontro hanno evidenziato tanto le buone pratiche in atto quanto i limiti strutturali ancora presenti nei contesti scolastici. Le principali sfide emerse Tra le criticità più discusse figurano il ritardo nell'apprendimento linguistico, la mancanza di personale formato per l'insegnamento interculturale, l'insufficienza di mediatori linguistici, e i frequenti casi di discriminazione o esclusione indiretta. Inoltre, è emerso il problema della dispersione scolastica, che colpisce in modo più marcato gli studenti con background migratorio. Per far fronte a queste difficoltà, i partecipanti hanno proposto diverse soluzioni condivise. Tra le più rilevanti, la necessità di potenziare i corsi di italiano L2 all'interno delle scuole, garantire una formazione interculturale adeguata per gli insegnanti e attivare sportelli di ascolto rivolti sia agli studenti che alle famiglie. È stato inoltre sottolineato quanto sia importante valorizzare le competenze multilingue e multiculturali degli studenti, così come favorire il coinvolgimento attivo delle famiglie migranti nella vita scolastica, considerandole parte integrante del processo educativo. La scuola come ponte per la cittadinanza Uno dei messaggi chiave emersi dall'incontro è che l'educazione interculturale non riguarda solo gli studenti stranieri, ma l'intera comunità scolastica. Promuovere una scuola inclusiva, aperta e attenta alle differenze significa contribuire alla costruzione di una cittadinanza attiva, consapevole e plurale. L'incontro ha confermato che la scuola è un nodo centrale nei percorsi di integrazione. Investire in formazione, ascolto e dialogo è essenziale per garantire pari opportunità a tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro origine.
Il documento finale presentato durante la Conferenza Regionale sull'Immigrazione del 4 luglio 2025 raccoglie proposte operative, impegni politici e obiettivi condivisi per una gestione inclusiva e strutturale del fenomeno migratorio in Sardegna. La Conferenza Regionale sull'Immigrazione, tenutasi il 4 luglio 2025 in Sardegna, si è conclusa con la pubblicazione ufficiale del documento conclusivo. È un documento che sintetizza il confronto tra istituzioni, comunità migranti, enti locali e realtà del terzo settore. Il documento non è solo una sintesi, ma una vera e propria roadmap per l'inclusione, pensata per guidare le future politiche migratorie regionali. Al suo interno si delineano azioni concrete, priorità condivise e principi fondamentali per una gestione sostenibile e strutturata del fenomeno migratorio. Viene evidenziata l'importanza di un approccio basato su partecipazione, ascolto e diritti, superando definitivamente la logica dell'emergenza. Le priorità del documento conclusivo Il documento si articola in diverse aree tematiche, affrontando tutti gli aspetti fondamentali dell'integrazione. Tra le priorità indicate, si sottolinea l'importanza di un'accoglienza diffusa, sostenibile e gestita in stretta sinergia con i territori. Viene valorizzata l'integrazione linguistica e culturale, promossa attraverso corsi di lingua e attività interculturali. Centrale anche l'inserimento lavorativo, che passa per il riconoscimento delle competenze acquisite nei Paesi d'origine e il contrasto deciso a ogni forma di sfruttamento. Altri punti chiave sono il pieno accesso ai servizi pubblici, in particolare sanità, scuola e alloggi dignitosi, e la promozione della partecipazione civica, con il coinvolgimento diretto delle persone migranti nei processi decisionali. Il testo sottolinea infine la necessità di istituire un coordinamento permanente tra istituzioni, indispensabile per monitorare l'efficacia delle misure adottate e rispondere in modo tempestivo alle nuove sfide che interessano il territorio. Un impegno condiviso per il futuro Tra le proposte accolte vi sono l'istituzione di un Osservatorio Regionale sull'Immigrazione, il potenziamento dei progetti SAI, campagne contro la disinformazione e un maggiore sostegno ai mediatori culturali. Le comunità migranti hanno espresso soddisfazione per essere state ascoltate e coinvolte nella stesura del testo, segno di un cambiamento culturale in atto. Il documento conclusivo rappresenta un punto di partenza per rendere la Sardegna più inclusiva, giusta e partecipativa. La sfida ora sarà trasformare queste linee guida in azioni concrete, monitorabili e durature. Il coinvolgimento di tutti – istituzioni, cittadini, migranti – sarà fondamentale per costruire una società più coesa e aperta alla diversità.
Durante la Conferenza Regionale sull'Immigrazione, tenutasi il 4 luglio 2025, i rappresentanti delle comunità straniere in Sardegna hanno condiviso testimonianze, criticità e proposte per costruire un modello di convivenza equo e partecipativo. La Conferenza Regionale sull'Immigrazione, svoltasi il 4 luglio 2025 in Sardegna, ha posto al centro del dibattito le voci dirette delle comunità migranti presenti nel territorio. Un momento di confronto fondamentale, non solo tra istituzioni e operatori del settore, ma soprattutto tra cittadini e cittadine di origine straniera. Questi ultimi hanno potuto raccontare le proprie esperienze e avanzare proposte concrete per migliorare i percorsi di accoglienza, integrazione e partecipazione. Tra gli interventi più significativi, si segnalano quelli dei rappresentanti di comunità provenienti da Senegal, Nigeria, Marocco, Ucraina, Bangladesh, Pakistan, e altre realtà migranti ben radicate nell'isola. Le testimonianze hanno evidenziato sia i progressi fatti, sia le criticità ancora presenti nei servizi pubblici e nella percezione sociale. Le richieste delle comunità: ascolto, formazione, diritti Durante gli interventi, le comunità migranti hanno espresso con forza alcune richieste fondamentali. Tra le richieste più ricorrenti, il bisogno di corsi di italiano accessibili per adulti e minori. È stata sottolineata anche l'importanza del riconoscimento delle competenze professionali acquisite nei Paesi d'origine, spesso ignorate o sottovalutate. Un'altra esigenza riguarda un accesso più equo al mercato del lavoro, privo di sfruttamento e discriminazioni. Le comunità hanno chiesto inoltre il potenziamento dei servizi pubblici, in particolare quelli di mediazione culturale, sanità e istruzione, che sono strumenti essenziali per una vera integrazione. Infine, è emersa con chiarezza la necessità di garantire la presenza attiva dei rappresentanti delle comunità migranti nei tavoli istituzionali, affinché possano contribuire direttamente alle politiche che li riguardano. Questi temi riflettono l'urgenza di superare una gestione emergenziale dell'immigrazione e di adottare una visione strutturale, fondata su diritti, doveri e corresponsabilità. Verso una Sardegna più inclusiva Molti interventi hanno sottolineato il desiderio di essere parte attiva della società sarda. Le comunità hanno chiesto di poter contribuire alla crescita economica, culturale e sociale dell'isola, promuovendo inclusione, pluralismo, interculturalità e rispetto reciproco. Il coinvolgimento delle nuove generazioni, nate o cresciute in Sardegna, è stato indicato come elemento chiave per costruire una convivenza sostenibile e contrastare la marginalizzazione. La conferenza ha rappresentato un'occasione importante per ascoltare le esigenze reali delle comunità migranti. Le istituzioni regionali hanno preso l'impegno di valutare le proposte e potenziare le politiche di inclusione, partendo proprio dal dialogo costruttivo con chi vive ogni giorno i territori.
Durante la Conferenza Regionale sull'Immigrazione si è discusso del ruolo dei migranti nel mercato del lavoro sardo, tra integrazione, diritti, competenze e nuove sfide occupazionali. Il 4 luglio 2025, nell'ambito della Conferenza Regionale sull'Immigrazione, si è tenuto un importante incontro dedicato al rapporto tra migrazioni e mercato del lavoro. L'iniziativa ha visto la partecipazione di esperti del lavoro, sindacati, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e membri delle comunità migranti, con l'obiettivo di analizzare criticità e opportunità legate all'inserimento lavorativo dei migranti in Sardegna. Il dibattito ha messo in evidenza il ruolo fondamentale dei lavoratori stranieri in settori chiave dell'economia regionale, come agricoltura, edilizia, logistica, turismo e cura alla persona. Tuttavia, sono emerse anche numerose problematiche: dalla precarietà contrattuale allo sfruttamento, passando per il mancato riconoscimento delle competenze professionali maturate nei Paesi d'origine. Sfide e prospettive per l'integrazione lavorativa Le difficoltà principali segnalate riguardano l'accesso al lavoro regolare, la burocrazia legata ai permessi di soggiorno, la scarsa formazione linguistica e la mancanza di servizi di orientamento professionale pensati specificamente per i migranti. A questi ostacoli si aggiungono fenomeni di discriminazione sistemica e condizioni di fragilità abitativa, che incidono negativamente sulla stabilità lavorativa e sull'inclusione sociale. Per affrontare queste sfide, i partecipanti hanno proposto di rafforzare i percorsi di formazione professionale, migliorare i servizi di accompagnamento al lavoro e incentivare il riconoscimento delle qualifiche acquisite all'estero. È stato inoltre suggerito di promuovere reti territoriali tra enti pubblici, imprese e terzo settore, e di tutelare attivamente i diritti dei lavoratori migranti, attraverso un efficace sistema di monitoraggio e contrasto allo sfruttamento. Un'economia più giusta e inclusiva L'incontro ha evidenziato come la presenza migrante rappresenti una risorsa per l'economia regionale, non un'emergenza. Investire in integrazione attiva, formazione continua e tutela dei diritti non solo migliora la qualità del lavoro, ma contribuisce a una società più equa, dinamica e coesa. La Conferenza Regionale Immigrazione 2025 ha lanciato un messaggio chiaro: lavoro e inclusione devono procedere insieme. Solo attraverso politiche strutturate, partecipazione e responsabilità condivisa sarà possibile costruire un modello di sviluppo che riconosca il valore di ogni persona, indipendentemente dalla sua origine.
La Conferenza Regionale sull'Immigrazione ha riunito la Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde e numerosi rappresentanti istituzionali per affrontare insieme sfide, criticità e opportunità legate ai flussi migratori e all'integrazione sociale. La Conferenza Regionale sull'Immigrazione, svoltasi il 4 luglio 2025, ha visto la partecipazione della Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde. All'evento erano presenti anche numerosi rappresentanti delle istituzioni locali, organizzazioni del terzo settore, sindaci e associazioni attive nei settori dell'accoglienza e dell'integrazione. Un evento fondamentale per fare il punto sulla gestione dei flussi migratori, ma anche sulle politiche di inclusione sociale e sul rafforzamento dei servizi territoriali. Durante la conferenza, sono stati affrontati temi chiave come: accoglienza diffusa, integrazione culturale, inclusione lavorativa, accesso ai servizi sanitari, istruzione per i minori stranieri, diritti umani, sicurezza e coesione sociale. La Regione ha sottolineato la necessità di interventi strutturati, pianificati su base locale e regionale, per garantire un'accoglienza dignitosa e sostenibile. Le parole di Todde: "L'immigrazione non è un'emergenza, ma una realtà da governare" Nel suo intervento, Alessandra Todde ha dichiarato che la Regione intende superare la logica dell'emergenza, puntando su una strategia a lungo termine. "L'immigrazione è una componente strutturale della nostra società – ha detto – e va gestita con responsabilità, ascolto e collaborazione tra enti pubblici e privati". I sindaci presenti hanno ribadito l'importanza del ruolo dei comuni, spesso lasciati soli ad affrontare le difficoltà dell'accoglienza. Le associazioni, invece, hanno sottolineato l'urgenza di rafforzare i servizi di mediazione culturale e i percorsi di inserimento lavorativo. Verso un nuovo modello di accoglienza Tra le proposte emerse: potenziamento dei progetti SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione), promozione della formazione professionale per i migranti, campagne di sensibilizzazione per combattere la disinformazione, supporto psicologico e sociale, maggiore coinvolgimento delle comunità locali. L'obiettivo dichiarato dalla Regione è quello di costruire un modello sardo di accoglienza, basato su solidarietà, diritti e partecipazione attiva. la Conferenza Regionale sull'Immigrazione ha rappresentato un importante momento di dialogo e confronto tra istituzioni e territorio. Le sfide sono molte, ma l'impegno condiviso dimostra che è possibile costruire percorsi di integrazione efficaci, capaci di valorizzare le competenze dei migranti e rafforzare il tessuto sociale locale. La Regione Sardegna intende proseguire su questa strada, promuovendo un approccio basato su inclusione, diritti e partecipazione attiva. Un modello che, se ben attuato, potrà diventare un riferimento anche a livello nazionale. La collaborazione resta la chiave per affrontare il fenomeno migratorio con equilibrio, responsabilità e visione a lungo termine.
Un confronto aperto e concreto sull'inclusione sociale dei giovani con background migratorio, tra discriminazioni vissute, sfide normative e il ruolo cruciale di scuole, social e istituzioni locali. Durante la conferenza si è discusso dell'esperienza quotidiana dei giovani con background migratorio. Questi ragazzi affrontano spesso pregiudizi, emarginazione e aggressioni, causati da credenze radicate nella società. Tali stereotipi si trasmettono di generazione in generazione, alimentando discriminazioni ancora presenti. Il messaggio principale è che la società deve mettere in atto un cambiamento culturale profondo. Sensibilizzazione nelle scuole È emersa la necessità di promuovere interventi educativi dedicati all'integrazione e al rispetto. Si è sottolineato il ruolo di conferenze, laboratori e momenti di socializzazione, gestiti da esperti o da giovani testimoni, per mostrare che i migranti non sono una minaccia ma alleati e compagni di vita. Social media come strumento educativo I social media sono stati identificati come canale strategico per veicolare messaggi di inclusione sociale. Non più solo strumenti di intrattenimento, ma piattaforme per dare visibilità a progetti regionali e nazionali, informare i giovani e diffondere valori importanti come il rispetto, la solidarietà e la comprensione inter-culturale. Partecipazione attiva e consulte giovanili È stato evidenziato l'importanza dei tavoli di coprogettazione e delle consulte giovanili, sia scolastiche sia comunali e regionali. Soltanto coinvolgendo giovani migranti si può superare la contraddizione di "parlare di loro senza di loro". L'inclusione attiva è la chiave per politiche più efficaci e aderenti alla realtà vissuta. Ostacoli normativi e ingiustizie familiari La relatrice ha denunciato la rigidità della legislazione nazionale sull'immigrazione, che limita l'accesso alla cittadinanza, i ricongiungimenti familiari e la regolarizzazione dei minori. È stato richiamato l'esempio della recente modifica della normativa sulla cittadinanza, che ancora limita i diritti dei figli conviventi per meno di due anni. Ruolo della Regione e delle istituzioni locali A questo punto, il testo ha evidenziato come le Regioni e le istituzioni locali possano intervenire su temi come istruzione, formazione professionale e lavoro – tutte aree di loro competenza – per alleggerire gli effetti delle norme nazionali e rispettare il dettato costituzionale, in particolare l'art. 3, che impone allo Stato di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale allo sviluppo delle persone.
Appuntamento di due giorni a Olbia dedicato al tema dell'immigrazione, l'intervento dell'assessora Desirè Manca La prima Conferenza Regionale sull'Immigrazione si è svolta a Olbia, presso il Museo Archeologico, nei giorni 3 e 4 luglio. Un'iniziativa storica promossa dalla Regione Sardegna e coordinata dall'assessora regionale al Lavoro Desirè Manca, con l'obiettivo di dare visibilità alla diversità come fonte di ricchezza e includere cittadini provenienti da paesi terzi nel tessuto socio-economico dell'isola. Confronto tra istituzioni e comunità per l'inclusione sociale L'evento si è aperto con il saluto del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, e ha visto la partecipazione attiva della presidente della Regione Alessandra Todde, che ha sottolineato il ruolo della Sardegna come "popolo di migranti" e ha ribadito l'impegno per una Sardegna inclusiva, capace di trasformare la paura del diverso in opportunità di crescita. La presenza della prefetta, del vescovo, dell'imam e della presidente di ANCI Sardegna Daniela Falconi ha arricchito il confronto, rendendolo un momento di confronto tra istituzioni, società civile e comunità straniere. Inclusione, lavoro e diritti: le priorità al centro della conferenza Desirè Manca ha evidenziato i risultati concreti: oggi in Sardegna vivono circa 55.000 cittadini stranieri, pari al 3,5% della popolazione regionale, con presenze stabili grazie ai permessi di lungo soggiorno, lavoro, familiari o protezione internazionale . Dalla conferenza sono emerse due priorità. La prima riguarda l'istituzione urgente di un Osservatorio regionale contro lo sfruttamento lavorativo, strumento fondamentale per monitorare il mercato del lavoro, prevenire le situazioni di sfruttamento e accompagnare politiche attive d'inclusione. La seconda priorità sono le misure di politiche attive del lavoro, come corsi di lingua italiana, formazione professionale e programmi POR per facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro, con particolare attenzione a donne migranti e vittime di violenza. Durante la conferenza sono stati organizzati laboratori tematici su lavoro, scuola, sanità, imprenditorialità e mediazione culturale: un percorso partecipativo che ha messo al centro il dialogo tra istituzioni, rete delle imprese, sindacati, associazioni, centri di studio come il CESPI, e le comunità migranti. L'iniziativa si è conclusa con l'impegno della Giunta regionale e del consiglio sull'avvio di politiche stabili per favorire la convivenza multiculturale, promuovere ingressi programmati e contrastare ogni forma di odio, razzismo e tratta .
Appuntamento di due giorni a Olbia dedicato al tema dell'immigrazione, l'intervento di Daniela Sitzia ANCI. La direttrice dottoressa Sitzia, ha portato un contributo prezioso alla conferenza, sottolineando il ruolo fondamentale delle istituzioni pubbliche e dei soggetti del terzo settore nell'affrontare il tema dell'immigrazione e dell'integrazione in Sardegna. Dall'accoglienza alla coprogettazione In un dialogo tra istituzioni e terzo settore, emerge la distinzione tra l'accoglienza strutturata dei migranti – con i problemi evidenziati precedentemente dalla Garante – e l'integrazione dei cittadini stranieri già stabilmente presenti nel territorio regionale, spesso soggetti a vulnerabilità e precarietà. La dr.ssa Sitzia ha evidenziato che, grazie a una ricerca recente, è emerso uno “spaccato” positivo: in quindici anni i comuni hanno accumulato un bagaglio di esperienze solide, condivise da associazioni, enti locali, università e scuole. Il concetto chiave proposto è quello di coprogrammazione e coprogettazione, strumenti che vanno oltre le semplici idee e si traducono in progetti amministrativi concreti. Sitzia ha insistito sulla necessità di collaborare, di “misurare” l'esperienza, riconoscere il valore acquisito e trasformarlo in sistemi strutturati che durino nel tempo. Verso un approccio interassessoriale L'Italia rurale, in particolare la Sardegna, conta 28 comuni medio-grandi e decine di piccoli, costieri e interni, che hanno già maturato una alleanza istituzionale storica con l'ANCI e la Regione, collaborando con assessorati al lavoro, affari generali, politiche sociali, sanità e istruzione. La sfida è far evolvere la cabina di regia da settoriale a interassessoriale, in modo da integrare le procedure amministrative con gli investimenti allocati dalla Regione senza duplicazioni, ma con sinergie operative. Durante la conferenza, sono stati descritti i primi risultati di questa trasformazione, con la firma di protocolli d'intesa tra l'ANCI e l'associazione dei comuni del Senegal. Questo salto in avanti segna un impegno concreto verso la cooperazione internazionale, finalizzata a creare una nuova consapevolezza politico-istituzionale tra gli amministratori locali, attraverso lo scambio di competenze e conoscenze. Una comunità amministrativa integrata L'obiettivo delineato da Sizia è ambizioso: trasformare i “corridori umanitari” in strumenti di accoglienza paritaria, rafforzando l'emancipazione culturale e amministrativa. Solo così è possibile costruire una comunità partecipata, in cui le istituzioni e i cittadini collaborano per inclusione, sicurezza, opportunità e crescita collettiva. Attraverso questo nuovo paradigma, la Sardegna può diventare un modello di integrazione ben strutturata, dove ogni processo è condiviso, ogni risorsa è valorizzata e ogni attore ha un ruolo attivo nella costruzione di un futuro più equo.
Stefano Pioli si è presentato in conferenza stampa dopo il suo ritorno da allenatore della Fiorentina. Tanti spunti tirati fuori dal tecnico dal legame con la città di Firenze fino agli obiettivi del suo triennio, passando per i giocatori chiave della sua rosa. A Potrero Simone Indovino ed Enrico Zambruno analizzano le parole dell'allenatore. Potrero, dove tutto ha inizio. Un podcast sul calcio italiano e internazionale.Su Mola powered by Como TV (https://tv.comofootball.com) nel 2025 potete seguire in diretta ed in esclusiva le partite della Copa Libertadores, Copa Sudamericana, Recopa, Liga Profesional Argentina, Copa de la Liga Profesional Argentina, Eredivisie, HNL croata, Scottish Premiership, Coppa di Scozia, Super League greca, Coppa di Grecia e Coppa di Portogallo.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/potrero--5761582/support.
A partire dal primo agosto, Arno Zanetti, nato nel 1960 e poschiavino doc, andrà ufficialmente in pensione, concludendo una carriera straordinaria nel mondo dell'educazione e dell'insegnamento. Zanetti ha dedicato la sua vita alla scuola: prima come studente, poi come insegnante e, negli ultimi otto anni, come ispettore scolastico del Circondario del Grigione Italiano, ruolo che ha condiviso con entusiasmo e affiatamento con la brusiese Manuela Della Ca-Tuena.Nel corso della sua carriera, Zanetti ha accumulato un'esperienza vasta e diversificata, che gli ha permesso di conoscere a fondo il sistema educativo e tutti i suoi meccanismi. Oltre ad essere stato insegnante, ha ricoperto il ruolo di presidente della Conferenza regionale del distretto Bernina, è stato membro del Comitato centrale degli insegnanti, direttore scolastico delle scuole comunali di Poschiavo dal 2003 al 2017 e, infine, ispettore scolastico. In quest'ultimo ruolo, si è dedicato a valutare e sostenere la scuola, monitorando costantemente la qualità dell'insegnamento.Come ispettore scolastico, Zanetti ha interagito con oltre 220 insegnanti (per un totale di 1350 alunni), offrendo consulenza su questioni di pianificazione scolastica, gestione dei conflitti e supporto didattico-metodico e pedagogico.
Secondo giorno della “Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina” alla Nuvola di Roma, dove i leader di 32 Paesi ieri hanno firmato accordi per più di 10 miliardi in favore del Paese di Zelensky. Mentre il presidente degli Stati Uniti Trump ha annunciato che gli Usa stanno inviando armi alla Nato e che la Nato sta pagando per quelle armi, il 100%, quindi - afferma all'Nbc - quello che stiamo facendo è che le armi inviate vanno alla Nato e poi la Nato darà quelle armi all'Ucraina e la Nato sta pagando per queste armi" ha aggiunto il presidente.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
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I titoli Diplomazia al lavoro per un accordo di cessate il fuoco a Gaza, intanto ancora vittime nella Striscia. Prosegue a Roma la Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina Leone XIV nel messaggio in occasione dell'AI for Good Summit 2025: lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale si affianchi al rispetto dei valori umani e sociali Trent'anni fa il massacro di Srebrenica, l'arcivescovo di Sarajevo Tomo Vuksic ai Media Vaticani: “La memoria va alle vittime, la riconciliazione passa dal perdono” Conduce: Gianmarco Murroni In regia: Gabriele Di Domenico
Prima giornata, ieri della Conferenza internazionale per la ripresa dell'Ucraina, che si concluderà oggi alla Nuvola dell'Eur a Roma. Presenti oltre 8.
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. La conferenza a Roma per la ricostruzione dell'Ucraina, il voto sulla mozione di sfiducia alla von der Leyen. I fatti di attualità commentati da Francesco Delzio. L'acquisizione di Kellogg da parte di Ferrero e la forza (nascosta) del Made in Italy. Il commento di Roberto Arditti, sulla conferenza per l'Ucraina ieri a Roma. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Il Giro d'Italia Women di cui RTL 102.5 è radio ufficiale. Lo sta seguendo per noi la nostra Ludovica Marafini. Ieri la quinta tappa. Nuovo appuntamento con le eccellenze nazionali del nostro Paese. Oggi andiamo alla scoperta di Mirano, nel veneziano.Molto rinomate le ville venete dal sapore Palladiano. Estate, la pelle torna ad essere esposta. Come prevenire i tumori? Solo il 14% degli italiani fa controllare regolarmente i nei. E poi: tempo di creme solari! Buttiamo quelle aperte dello scorso anno, ogni quanto vanno applicate? Con il prof Antonino DI Pietro, dermatologo. "Non chiudere gli occhi", la rubrica di RTL 102.5 in collaborazione con Autostrade per l'Italia dedicata alla sicurezza stradale. Sono intervenuti Luciana Baron, Primo Dirigente della Polizia di Stato e Massimiliano Nigro, Direttore Coordinamento Esercizio di Autostrade per l'Italia. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Ludo Marafini.
Monica Guerzoni racconta la prima giornata della conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina, a Roma. Virginia Piccolillo spiega gli sviluppi sul caso del generale libico liberato dall'Italia che sta creando problemi al governo e al ministro della Giustizia. E Leonard Berberi parla della novità introdotta dall'Enac per cui negli aeroporti, all'imbarco, non sarà più chiesta la carta d'identità.I link di corriere.it:Von der Leyen alla Conferenza di Roma lancia il Fondo azionario Ue per la ricostruzione dell'Ucraina. Mattarella: «Kiev può contare sul nostro sostegno»Caso Almasri, Nordio: «Io dimissionario? Hic manebimus optime. E gli atti smentiscono i giornali». Anche Bartolozzi restaPer volare in Italia e in Europa non serve più mostrare la carta d'identità: ecco cosa cambia
Al via a Roma alla Conferenza per la Ripresa dell'Ucraina. Ne parliamo con Emanuele Bussa, giornalista freelance, collabora con Radio24, Corriere della Sera, Il Post e Atlante delle Guerre, e con Carolina De Stefano, docente di Storia e politica russa alla Luiss Guido Carli.
Al via a Roma la Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina. Oggi anche una call dei “volenterosi”. Ne parliamo con Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali. Gaza: 24 vittime per attacchi dell'Idf. Ci colleghiamo con Roberto Bongiorni, inviato del Sole 24 Ore nella Valle del Giordano. Trasporto aereo: Secondo nuove disposizioni dell’ENAC, nell’area Schengen non occorre più mostrare documenti d’identità ma solo la carta d’imbarco. Oggi 36 voli ITA cancellati per uno sciopero Assoholders. Sentiamo Andrea Giuricin, docente di economia dei trasporti all’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Un’altra maturanda decide di non fare l’orale della maturità, e il Ministro Valditara annuncia che prossimamente verrà varata una riforma che prevede la bocciatura in casi del genere. Ne parliamo con Antonello Giannelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi.A Roma la Conferenza per la ripresa dell’Ucraina. Ne parliamo con Riccardo Alcaro, responsabile del programma Attori globali dell’Istituto Affari Internazionali.Tutti gli aggiornamenti dal Medio Oriente con l’inviato de Il Sole 24 Ore Roberto Bongiorni.In aereo solo con la carta d’imbarco? Ci spiega tutto Davide Madeddu, giornalista de Il Sole 24 Ore.
Al vertice di due giorni a Roma sulla ricostruzione dell'Ucraina la premier Giorgia Meloni ha dichiarato: "Vogliamo immaginare già ora un'Ucraina ricostruita, libera e prospera" ha detto la presidente del Consiglio che ha anche annunciato investimenti per 10 miliardi.
Mentre gli attacchi russi si intensificano giorno dopo giorno, il più duro quello di ieri si apre a Roma la due giorni della Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina, appuntamento annuale per confermare la solidarietà a Kiev, l'impegno dei donatori e l'appoggio dell'Europa in un momento in cui appare elevato il rischio di un disimpegno americano. Quindici capi di Stato e di governo e duemila aziende registrate, tra italiane, ucraine e straniere, quattromila partecipanti: questi alcuni dei numeri 'da record' della conferenza. Di adesione all'Ue e fondo per la ricostruzione parla la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
Una giornata intensa per la politica italiana, tra il caso Almasri e le parole di Piersilvio Berlusconi. Ne parliamo con Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.Visita in Italia per il Presidente Volodymyr Zelensky, per partecipare domani alla Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina. Oggi giornata di incontri con Papa Leone XIV e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Con noi Marco Di Liddo, Direttore del Centro Studi Internazionali.Scuola, rapporto Invalsi: cala la dispersione ma resta il gap Nord-Sud. Il commento di Antonello Giannelli, Presidente Associazione Nazionale Presidi.È semifinale di Wimbledon per Jannik Sinner. Mentre stasera in campo Psg e Real Madrid si giocano un posto per la finale del Mondiale per club. Tutti gli aggiornamenti dal nostro Dario Ricci.
Si apre una settimana europea importante, scandita dalla scadenza delle trattative sui dazi con gli Stati Uniti e dalla Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. Ci colleghiamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24 Ore da Bruxelles. "Governance Poll" sul gradimento dei primi cittadini e governatori, realizzata dall'Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore: in testa c’è Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno.
Nella conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore del Milan Massimiliano Allegri ha offerto vari spunti di riflessione, tra risposte ironiche in linea con il personaggio e dichiarazioni d'intenti, modalità di lavoro e mercato. A Potrero Angelo Taglieri e Tommaso Murdocca commentano le parole del tecnico livornese.Potrero, dove tutto ha inizio. Un podcast sul calcio italiano e internazionale.Su Mola powered by Como TV (https://tv.comofootball.com) nel 2025 potete seguire in diretta ed in esclusiva le partite della Copa Libertadores, Copa Sudamericana, Recopa, Liga Profesional Argentina, Copa de la Liga Profesional Argentina, Eredivisie, HNL croata, Scottish Premiership, Coppa di Scozia, Super League greca e Coppa di Grecia.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/potrero--5761582/support.
Come ci adattiamo a un clima che cambia più in fretta di quanto previsto? Raccontiamo l’ECCA25, la conferenza europea sull’adattamento climatico che quest’anno si è tenuta a Rimini, organizzata dal CMCC.Un incontro tra scienza, istituzioni e società per parlare non solo di emissioni e obiettivi, ma anche di soluzioni concrete: come proteggere le città, l’agricoltura, le coste. Come rendere più resilienti i territori. Come trasformare la conoscenza in azione.Gli ospiti di oggi:Carlo Buontempo - direttore del Climate service di Copernicus ovvero il l programma di osservazione della Terra dell'Unione EuropeaRoberto Rando - European Investment BankAnna Montini - assessora alla Transizione Ecologica del comune di RiminiAntonio Navarra - Docente della università di bologna e Presidente della Fondazione "Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici"Elisa Furlan - ricercatrice CMCC
1-Striscia di Gaza. La fame è usata come arma di guerra. Il giornale Haaretz dà la parola ai soldati israeliani. Le testimonianze raccolte confermano le denunce delle Ong. ( Martina Stefanoni) 2-Nucleare iraniano: Donald Trump gioca la carta degli incentivi per rilanciare i negoziati. ( Nima Bahlevi, Alfredo Somoza) 3-Gran Bretagna. Più welfare meno armi. Il premier Starmer fa marcia indietro sui tagli ai sussidi dopo la rivolta dei deputati laburisti. ( Daniele Fisichella) 4-Allarme disuguaglianza. Negli ultimi dieci anni la ricchezza dell'1% più ricco è aumentata di circa 34 mila dollari. Il rapporto Oxfam alla vigilia della Conferenza sul finanziamento dello sviluppo di Siviglia. ( Giulio Maria Piantadosi) 5-Cervelli in fuga dall'oscurantismo. Marsiglia ha accolto ieri primi ricercatori americani. ( Francesco Giorgini) 6-Massive Attack. Concerti oltre i confini della musica. La recensione di Pier Giorgio Pardo.
10 marzo 2025 - Conferenza con Giovanna Calvenzi in dialogo con i curatori Giovanni Battista Martini e Ilaria Bonacossa
- La meditazione biblica di questa puntata è tenuta dal pastore riformato Giuseppe La Torre. Di fronte ai mali e alle violenze del mondo – afferma nel suo commento – l'evangelo chiede di avere un chiaro atteggiamento di “fiducia operosa”. Fiducia: perché nel mondo agisce la forza positiva di Dio, che finirà per prevalere nonostante tutto; Operosa: perché non bisogna attendere inattivi, ma mettere le proprie forze e debolezze al servizio dell'umanità e della natura da proteggere. - Oggi il movimento anabattista conta circa 2,2 milioni di fedeli in tutto il mondo, 1,5 milioni dei quali sono mennoniti. In Svizzera - dove gli anabattisti dal sorgere della Riforma zurighese furono violentemente perseguitati, torturati ed espropriati - i mennoniti non sono più di 1.800 suddivisi in 13 comunità. Prendono il loro nome dal leader spirituale cinquecentesco Menno Simons, un olandese, che al centro della sua predicazione mise il Discorso della Montagna di Gesù e in particolare le beatitudini. Di qui l'importanza per i mennoniti - che tipicamente rifiutano la guerra e il porto d'armi - della pace e della non violenza. Ne parliamo con il copresidente della Conferenza dei mennoniti in Svizzera, il pastore Lukas Amstutz, e con Hanspeter Jecker, che negli anni '70 dovette andare in carcere perché renitente alla scuola reclute.
Com'è andata davvero la Conferenza ONU sugli oceani? E in che senso Samoa ha qualcosa da insegnarci? Che novità ci sono sul fronte israelo-iraniano? è lecito bombardare una tv di stato? E che cosa si sono detti i leader del G7 in Canada, e Trump vuole davvero lasciare a Putin l'iniziativa per la pace fra Iran e Israele?INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:41 - Conferenza Onu sugli Oceani00:14:07 - Protezione del mare: il caso di Samoa00:17:02 - Gli aggiornamenti su Israele-Iran e il G7Fonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/conferenza-onu-oceani/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw
- L'incontro fra Gesù e un uomo di nome Nicodemo; e l'affermazione più strana che quest'uomo potesse aspettarsi: “Bisogna nascere di nuovo, se si vuole vedere il Regno di Dio”. Il pastore Giuseppe La Torre prende in esame, nel suo commento biblico, questa nota storia evangelica. Nicodemo, uno dei farisei, è messo alle strette da Gesù. - Nella seconda parte della trasmissione raccontiamo di un lavoro che potremmo definire non vistoso, ma interessante: nella chiesa riformata di Lugano è visibile un modello dell'edificio, realizzato dall'architetto Claudio Mudry per rendere visibili a chi visita la chiesa le diverse fasi e riorganizzazioni architettoniche degli spazi che si sono succedute dal 1900 ad oggi. - Il dossier del numero di giugno del mensile “Voce evangelica”, edito dalla Conferenza delle Chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera, è dedicato all'emergenza vocazioni pastorali. In Svizzera si registrano infatti numeri impietosi, per quanto concerne la carenza di forze pastorali. Nel 2024 sono state notificate 109 posizioni aperte nella Svizzera tedesca: e questo numero è il doppio rispetto all'anno precedente.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di inviare la Guardia nazionale a Los Angeles dove sono in corso da alcuni giorni delle manifestazioni contro le deportazioni dei migranti irregolari. Con Lucia Magi, giornalista, da Los Angeles.È cominciata ieri a Nizza la terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani, in cui una sessantina di capi di Stato e di governo si riuniranno per cercare di fermare il degrado dell'ecosistema marino. Con Gabriele Crescente, editor di ambiente di Internazionale.Oggi parliamo anche di:Documentario • Honeydew di Marco Bengozi e Michael PetroliniCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Relatore: Sua Grazia Madhusevita prabhuQuesta conferenza è tratta dai libri e insegnamenti di A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada. Visita ora la nostra pagina https://www.prabhupadadesh.com/libri e scopri i libri che puoi avere con una libera donazione, direttamente a casa Tua. Spediamo ovunque Tu desideri.Tutte le domeniche dell'anno, a partire dalle ore 17:00, la comunità Hare Krishna di Albettone apre le porte ai visitatori con una gioiosa festa che prevede incontri culturali che affrontano tematiche di attualità tenendo presente i millenari insegnamenti della cultura dei Veda, i più antichi testi sapienziali conosciuti dal genere umano.In un'atmosfera intrisa di cordialità e devozione, gli ospiti possono apprendere gli insegnamenti del bhakti-yoga che include lo studio della filosofia e della spiritualità dell'India classica, la meditazione, la musica sacra e l'arte della cucina vegetariana.Ogni serata si conclude con l'offerta di gustose preparazioni vegetariane!L'ingresso è libero. Per informazioni visita il nostro sito https://www.prabhupadadesh.comVuoi fare una domanda? Scrivici a contatta@prabhupadadesh.com
Sono stati definiti dagli storici navali come "lo stato dell'arte in tema di incrociatori pesanti". I vascelli della classe "Admiral Hipper", costruiti per la Kriegsmarine nazista, furono in assoluto le migliori realizzazioni tra tutte le proposte delle Marine mondiali nel ventennio intercorso tra la Conferenza di Washington e la Seconda Guerra Mondiale. Gli "Hipper" erano caratterizzati da un notevole dislocamento, da una buona protezione, da una velocità buona e da un pesante armamento ed ebbero una carriera in alcuni casi particolare, in altri estremamente longeva o (è il caso del KMS "Bluecher") assai breve. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Si è appena conclusa a Las Vegas la criptoconferenza più grande del mondo. Sul palco principale tanti pagliacci, ma anche qualche spunto veramente interessante.Abbiamo selezionato e commentato per voi i pochi highlight.Inoltre: una grande novità per gli home miner italiani e il PSG è il primo club calcistico ad annunciare una riserva in bitcoin.It's showtime!
Serena Bavo"La comunità che cura" A partire dal mese di aprile e fino ad agosto 2025 il territorio della Valchiusella, della Città Metropolitana di Torino, ospita nuovamente il progetto ViCo Vicinanza e Comunità, con un articolato programma di residenze artistiche, laboratori dedicati al benessere, rassegne cinematografiche, conferenze e un pranzo comunitario. ViCo nasce nel 2024 da Tékhné APS, come risposta al bisogno di sviluppo di uno spazio di comunità per gli abitanti dove svolgere attività libere e accessibili.Attraverso una serie di azioni mirate, ViCo Vicinanza e Comunità, ha l'obiettivo di promuovere la partecipazione attiva della comunità per migliorare la qualità della vita e la coesione sociale.Nel 2025 proseguono le azioni del progetto con l'obiettivo di rafforzare il tessuto sociale ampliando il target di riferimento con lo scopo di fornire alle cittadine e cittadini, esercenti e istituzioni gli strumenti necessari a sviluppare un programma di welfare culturale territoriale per la creazione di una comunità inclusiva, accogliente e non giudicante attraverso azioni e interventi basati su strumenti culturali pensati per incidere sulla salute e sul benessere delle persone in maniera significativa. Attraverso l'arte, la cultura e la partecipazione attiva il progetto lavora per rafforzare la comunità e per intercettare nuovi cittadini di fasce d'età diverse. Il progetto ViCo per il 2025 prevede due declinazioni “La Comunità che cura” e “Cultura e benessere” con un'offerta di interventi legati a cinque ambiti di attività: - la creatività e il benessere con la promozione di attività volte a esercitare la mente e le funzioni cognitive e relazionali attraverso incontri di creazione multidisciplinare (teatro, espressione corporea, canto, arte);- l'azione con la partecipazione attiva della cittadinanza alla realizzazione di una rassegna cinematografica partecipata- la buona alimentazione e il recupero delle tradizioni, attraverso la promozione di attività volte a migliorare lo stile alimentare insieme alla riscoperta di una cucina antica e territoriale;- la prevenzione e la condivisione di buone pratiche attraverso momenti di formazione e divulgazione scientifica;- la scoperta del territorio volto a promuovere il benessere, e conseguente radicamento, attraverso il percorso di narrazione e le residenze artistiche RASSEGNA CINEMATOGRAFICA PARTECIPATA giugno-luglio 2025In programma una rassegna cinematografica partecipata curata da Altera APS, con il supporto di tutti i partner di progetto, che con alcune operatrici avvia un processo di co-programmazione con un gruppo di cittadini/e. Il gruppo di lavoro sarà chiamato a proporre i temi su cui individuare i film, che graviteranno attorno all'invecchiamento attivo e al benessere in senso lato. Successivamente verrà stilata una lista di film di cui si visioneranno stralci e trailer collettivamente, portando avanti anche una pratica di educazione audiovisiva. Verrà poi effettuata la scelta finale su 3 titoli, di cui Altera APS si occuperà di reperire i diritti, e che verranno proposti alla cittadinanza tra giugno e luglio non solo come rassegna e momento di visione collettiva, ma anche come momento di riflessione e confronto sulle tematiche scelte. LABORATORI DEL BENESSERE aprile – luglioDa lunedì 28 aprile partono a Valchiusa i Laboratori del Benessere con cadenza settimanale, strutturati in un percorso di arti integrate indirizzato al benessere psicofisico dei partecipanti. Risultato del laboratorio una restituzione alla cittadinanza che prevede la creazione di una narrazione delle diversità attraverso il teatro, il canto, l'arte visiva e l'espressione corporea, tutte discipline che con strumenti diversi stimolano la memoria, il movimento fisico ma non faticoso e la creatività: così facendo prevengono il decadimento cognitivo e fisico negli anziani. CONFERENZA 30 maggioLa conferenza con il geriatra Stefano Serentha' (organizzata dalle società di mutuo soccorso di Brosso e Drusacco) prevista per il 30 maggio sarà un momento di divulgazione scientifica importante per tutta la comunità. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il 5 marzo si sono aperte in Cina le cosiddette due sessioni, il doppio appuntamento con la Conferenza consultiva del popolo cinese e il Congresso nazionale del popolo. Con Cecilia Attanasio Ghezzi, giornalista.Migliaia di minori stranieri, per la stragrande maggioranza ragazzi, arrivano ogni anno in Italia da soli, senza famiglia e senza un adulto di riferimento. Con Manuela Scarpinati, assistente sociale delle cooperative Aries e Nuova Aries.Oggi parliamo anche di:Scienza • “L'invenzione della moda” di Alison Georgehttps://www.internazionale.it/magazine/alison-george/2025/03/06/l-invenzione-della-modaLibro • A study on waitressing di Eleonora Agostini (Witty Books, 2024)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Inizieremo con una notizia che ha fatto molto discutere: l'intervento del Vicepresidente JD Vance alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, un discorso che ha sollevato serie preoccupazioni tra i leader europei, mettendo in discussione la stabilità della democrazia nel continente. A seguire, parleremo delle proteste che si stanno svolgendo davanti alle concessionarie Tesla negli Stati Uniti, nate in risposta al coinvolgimento di Elon Musk nella riduzione della spesa pubblica. Non ci occuperemo solo di politica. Nella nostra rubrica scientifica parleremo di felicità. Un recente studio ha rivelato che, nel Regno Unito, il grado di felicità, la soddisfazione per la vita e il senso di scopo tra gli anziani sono tornati ai livelli pre-pandemia. Infine, concluderemo la prima parte del programma con una storia affascinante: quella degli architetti reali che hanno ispirato il personaggio di László Tóth nel film candidato all'Oscar The Brutalist. Nella seconda parte della trasmissione ci immergeremo nella lingua e nella cultura italiana. Il primo dialogo sarà ricco di esempi legati al tema grammaticale della settimana: Prepositional Noun Phrases: Sostantivi + preposizioni. L'ultimo dialogo illustrerà invece l'uso dell'espressione italiana Passare acqua sotto i ponti. - Il discorso di JD Vance alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco rivela una spaccatura transatlantica - Manifestazioni contro Elon Musk colpiscono le concessionarie Tesla - I livelli di felicità degli anziani del Regno Unito sono tornati a quelli pre-pandemia - Il film candidato all'Oscar The Brutalist si ispira alla vita di veri architetti - Roma divisa sui cinema storici: salvarli o trasformarli? - Un inverno da dimenticare: il futuro incerto dei tartufi Bianchi del Piemonte
Giuseppe Sarcina racconta quello che è successo alla Conferenza sulla sicurezza internazionale di Monaco, dove il vicepresidente Usa ha illustrato con molta chiarezza le nuove linee guida della politica estera di Trump. Massimo Gaggi parla delle conseguenze della cacciata (spesso con metodi brutali) di un gran numero di dipendenti pubblici. Gaia Piccardi spiega che cosa farà il numero 1 del mondo durante la squalifica per doping patteggiata con la Wada.I link di corriere.it:JD Vance avverte l'Europa: la «lezione» sulla democrazia e l'incontro con al leader dell'AfdMusk e i videomessaggi ai dipendenti Usa da licenziare: «Hai 30 minuti per svuotare i cassetti»Cosa farà Jannik Sinner nei tre mesi di stop dopo il patteggiamento
"La minaccia per l'Europa non proviene dalla Russia o dalla Cina ma dal suo interno". Con queste parole il vice presidente JD Vance parla, alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, della perdita dei valori democratici europei, quelli che il vecchio Continente ha da sempre condiviso con gli Stati Uniti. Anche alla Conferenza sulla Sicurezza, quindi, si conferma la percezione trasmessa dalle mosse politiche statunitensi nei giorni scorsi: l'Europa perde la sua posizione di partner privilegiato degli Stati Uniti e la distanza tra le due potenze occidentali è sempre più marcata. Ne parliamo con Riccardo Sessa, presidente della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale, già ambasciatore d'Italia a Belgrado, Teheran, Pechino e alla Nato.Intanto, in Repubblica Democrratica del Congo, le forze ribelli dell'M23 continuano ad avanzare fino a bloccare l'aeroporto che serve Bukavo. Ne parliamo con Marco Doneda, vice capo missione di Medici Senza Frontiere a Goma.