Le imprese Cooperative sono un pezzo importante della nostra economia, in Italia sono 60.000, danno lavoro a 1.200.000 persone e hanno una base di 12 milioni di soci. Cosa sappiamo di tutto ciò? La sensazione è che l’opinione pubblica conosca poco le Coop
In alcune zone d'Italia, le cooperative di comunità hanno saputo valorizzare il territorio, creare circuiti turistici di successo, generare opportunità di lavoro e benessere per chi ci vive.
Sul finire degli anni settanta, Dario Fo e Franca Rame decisero di abbandonare i teatri tradizionali, giudicati «borghesi», e di portare la loro arte nelle case del popolo. In collaborazione e con il sostegno del Circolo Cooperatori APS.
Piattaforme come Tripadvisor, Airbnb o BlaBlaCar si autorappresentano come una comunità, ma in realtà hanno un proprietario. Viceversa, sono sorte esperienze analoghe in forma cooperativa che invece creano vere e proprie comunità.
L'innovazione è il motore dell'impresa, anche di quella cooperativa. Raccontiamo tre casi tratti dalle storie di Cooperativa sociale Onyvà, Fondazione Guetti e Cooperativa Imballaggio.
Le persone acquistano sempre meno i quotidiani, perché li leggono online. Molte edicole hanno chiuso, ma alcune hanno ripensato la propria funzione.
Nel corso del XIX secolo, l'esperienza cooperativa si radicò in un contesto peculiare: quello del credito. A oltre un secolo di distanza questa storia prosegue. Ne parliamo con Samuel Boscarello.
Le case del popolo sono state un luogo di aggregazione soprattutto maschile, ma anche un contesto che ha progressivamente favorito l'emancipazione femminile: vediamone i motivi. In collaborazione e con il sostegno del Circolo Cooperatori APS.
Cpl Concordia è una delle cooperative più antiche tra quelle ancora in attività. Se ne raccontano le vicende, dalle origini bracciantili al contesto delle costruzioni, dalla realizzazione delle prime reti di metano alla svolta green.
Dal Codice di commercio del 1882 alla riforma del diritto societario del 2003, passando attraverso la Costituzione italiana: quali sono i principi e come funziona una impresa cooperativa?
A cavallo tra gli anni sessanta e settanta, a Vidiciatico, nel Bolognese, si ebbe una pionieristica e innovativa esperienza di formazione. Ce la racconta Gianni Bragaglia il protagonista di quel progetto.
Il fascismo ebbe un rapporto controverso con le cooperative. Mussolini, ex socialista e romagnolo, non cercò di distruggere queste esperienze, quanto piuttosto di assoggettarle al regime.
Le case del popolo sono state una straordinaria esperienza collettiva che dal tardo Ottocento si è protratta fino ad oggi. In Romagna sono particolarmente diffuse e radicate, vediamo insieme la loro evoluzione. In collaborazione e con il sostegno del Circolo Cooperatori APS.
A volte un'impresa privata tradizionale sta per fallire e viene salvata dai dipendenti che la trasformano in cooperativa. Queste realtà si chiamano workers' buy-out o, anche, rigenerazioni cooperative.
Gustavo Trombetti è ricordato per due vicende: aver co-fondato e diretto una grandissima impresa cooperativa, quale è Camst, e aver contribuito a salvare i Quaderni dal carcere di Antonio Gramsci.
Sugli scaffali dei punti vendita Coop troviamo i prodotti a marchio Coop. Apparentemente assomigliano a quelli della concorrenza; in realtà hanno una storia molto peculiare incentrata sulla qualità.
In passato, gli intermediari che acquistavano il latte dagli allevatori trattavano sul prezzo da una posizione di forza, perché il latte è deperibile. Poi gli allevatori si sono organizzati e sono nate le latterie sociali e i caseifici cooperativi.
Nel 1844, a Rochdale, in Inghilterra, 28 persone ebbero l'idea di creare un'impresa con regole e principi differenti da quelli di un'azienda tradizionale: nasceva così la prima cooperativa al mondo.
Negli ultimi decenni si sono aggravati problemi di spopolamento montano o di degrado di beni comuni. La soluzione a tutto questo c'è e si chiama cooperativa di comunità.
Negli anni settanta, chi aveva un disagio psichico rischiava di essere internato in manicomio. Poi un grande psichiatra di nome Franco Basaglia ebbe un'idea rivoluzionaria. Ecco come sono nate le cooperative sociali di tipo B.
Il movimento cooperativo nasce con dei valori: una testa un voto, reinvestimento degli utili, mancanza di un mercato delle quote azionarie. Le false cooperative tradiscono completamente questo spirito, sono imprese travestite da cooperative, orchestrate da imprenditori spesso senza troppi scrupoli.
La prima cooperativa di braccianti al mondo è nata in Italia: l'idea fu di un certo Nullo Baldini, nello scenario di una Romagna tardo-ottocentesca trasformata dai lavori di bonifica.
Libera Terra è l'anima agricola delle cooperative sociali che, sotto il segno dell'associazione Libera, gestiscono terreni e strutture confiscati alle mafie in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania.
Che rapporto c'è stato tra il movimento cooperativo e le donne? La storia fra donne e cooperazione comincia già a metà 800 in Inghilterra, per poi sviluppare e fiorire in Europa e Italia.
Come una cooperativa nata all'inizio degli anni ‘60 dall'unione di 14 gruppi di acquisto e 420 piccoli commercianti, é riuscita a diventare il primo gruppo della grande distribuzione italiana?
Le imprese Cooperative sono un pezzo importante della nostra economia, in Italia sono 60.000, danno lavoro a 1.200.000 persone e hanno una base di 12 milioni di soci. Cosa sappiamo di tutto ciò?