POPULARITY
Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d'Elci e Livio Pacella. Distribuita in Italia da Disney+ all'inizio del 2025, Paradise è una serie thriller fanta-politica ideata da Dan Fogelman, creatore del successo mondiale This is Us, e interpretata da Sterling K. Brown, già premiato per quel ruolo con un Emmy e un Golden Globe. 8 episodi che mischiano politica e catastrofe, tensione morale e manipolazione, riflettendo sul rapporto tra verità e potere.Apparentemente una serie “minore”, e infarcita di non pochi errori e pasticci, Paradise conquista progressivamente lo spettatore con una storia tesa e distopica che si sviluppa sotto una gigantesca cupola. Andandosi a inserire nel filone ormai sempre più ricco delle rappresentazioni dark della politica, dei governi, delle istituzioni. E qui intrecciandosi a un altro grande tema del nostro tempo: quello post-apocalittico. “2 voci, 1 serie”: dialoghi sulle cose che ci piacciono, o ci interessano, nel podcast di Mondoserie.Leggi l'articolo su Paradise: https://www.mondoserie.it/paradise/ Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/ Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita o su: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoserie https://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Mary Ann Clibbery aveva un brutto presentimento. Pochi giorni prima della sua morte, confidò al compagno: "Se mi succede qualcosa, andate subito alla polizia." Forse sapeva di essere in pericolo, ma non poteva immaginare la ferocia con cui sarebbe stata assassinata. Il suo corpo venne trovato in una pozza di sangue all'interno della sua azienda. Apparentemente, un furto finito male. Ma c'era qualcosa che non tornava: il sangue sul pavimento raccontava una storia diversa. Qualcuno aveva colpito, aspettato... e poi colpito di nuovo. Perché? E soprattutto, chi aveva così tanta rabbia da ridurla in quello stato?-------------------------------------------Seguimi anche sul canale Youtube:https://bit.ly/3TXVGEdInstagram:@scarymonstertruecrimeTwitter:@scarycrimeFacebook:https://www.facebook.com/scarymonstertruecrimeIscriviti al Gruppo Facebook True Crime Italia:https://www.facebook.com/groups/true-crime-italia---------------------------------------------------------Contatti:Antonello Salea.sale@cbsnet.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scary-monster-true-crime-podcast--4789759/support.
L'arrivo di DeepSeek (la famosa AI cinese) ha creato un bel terremoto nel mondo dell'intelligenza artificiale.Un gruppo di ricerca, con poco più di 5 milioni, è riuscito a ottenere le performance che le aziende americano stanno ottenendo bruciando diversi miliardi.E in più rilasciando tutto open source e spiegando in un paper tutto il funzionamento.Apparentemente questo ha fatto calare Nvidia in borsa, ha fatto tremare Google, OpenAI e Microsoft, e sta mettendo in discussioni molti aspetti dati per scontati fino ad oggi.In questo episodio voglio analizzare 5 cose importanti che secondo me dobbiamo portarci a casa da tutta questa storia.Buon ascolto
Il Brutto Il Cattivo - Il meglio e il peggio di cinema e serie tv
Il 2025 inizia in solitaria con l'atteso (non so da chi) Squid Game 2. Sarà riuscito Hwang Dong-hyuk nell'impresa di far contenti tutti coloro che (non so chi) aspettavano con ansia il ritorno di 1, 2, 3 Stella mortale? Apparentemente no, ma vorrei ricordare che la prima stagione non era certo Breaking Bad. Con Il Brutto, troppo pigro per guardarlo, giochiamo al "sarà vero?" di Squid Game 2024. Altro titolo chiacchierato è il ritorno di Robert Eggers con Nosferatu, remake del classico del cinema muto con una bella protagonista - Lily-Rose Depp - e due bei manzi come Nicholas Hoult e Aaron Taylor-Johnson. Willem Dafoe non lo nominiamo perché è fuori scala. Buon ascolto Iscrivetevi al podcast, cliccate sulla campanella per ricevere gli aggiornamenti, condividetelo con gli amici e (in)seguiteci su Spotify, Apple Podcasts e tutte le app di ascolto gratuite per podcast. Link diretto allo show ⬇️⬇️⬇️ https://open.spotify.com/show/06wRlaUWQ5NdWusO25uqZk?si=4PkqQwHCT86xZaWk5pDiHA Link su Audible https://www.audible.it/pd?asin=B0BL9FP3QJ&source_code=AITtm161101121020J&share_location=podcast_show_detail ➡️PAGINA FACEBOOK: https://www.facebook.com/ilbruttoilcattivo2.0
Chi si rivede: il senatore leghista Claudio Borghi. Lo scambio del parlamentare con un utente su X è una scena da bancone del bar a fine serata. “Non posso più prendere una bottiglia di vino al ristorante con la mia ragazza”, si lamenta un utente dopo l'approvazione del nuovo Codice della strada, che aumenta le sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza. La risposta di Borghi non tarda ad arrivare: "Se te la scoli da solo ti sconsiglierei di guidare ma anche scolandotela da solo non arrivi a 0,8 perché una bottiglia non è un litro, ma 75 cl. NB i limiti alcolemici non sono stati toccati, anche oggi il limite consentito è 0,5 e 0,8 è il limite per l'ubriachezza grave al volante”. Insomma, per Borghi, con una bottiglia di vino si può guidare tranquillamente, alla faccia del Ministero della Salute, che indica come limite massimo tre bicchieri di vino per un uomo di 70 chili. “Apparentemente, il senatore è persuaso che il tasso alcolemico si misuri in litri di vino anziché in grammi per litro di sangue. E c'è pure chi gli dà credito quando parla di modelli climatici”, commenta il giornalista scientifico Marco Cattaneo. Ma veniamo ai conti: se lo stesso uomo di 70 chili, cui si riferisce la tabella del ministero della Salute, beve un'intera bottiglia (750 cc, circa sei bicchieri) a stomaco pieno, avrà nel sangue un tasso alcolemico pari a 0,15 (per un singolo bicchiere da 125 cc) moltiplicato per 6, quindi 0,9 e ben oltre il limite legale di 0,5. La base della Lega è in rivolta, rivendicando il diritto di guidare un po' brilli. Il senatore Borghi risponde inciampando sulla legge che ha votato. A questo punto, per misurare le capacità di guida potremmo istituire una nuova scala: la “scala Borghi”. L'automobilista fermato dovrebbe semplicemente dimostrare di avere capito la legge meglio del senatore. Se supera la prova, via libera. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Trump sempre più (apparentemente) invincibile
La maglia nera assorbe il calore? Sì. Quindi vanno indossati colori chiari se si vuole stare al fresco? No. Apparentemente queste due risposte sono in contraddizione, ma vi stupiremo raccontandovi come mai in realtà siano perfettamente compatibili tra loro. E in più facciamo un accenno alla questione dei beduini che resistono alle alte temperature del deserto tutti bardati e ci mettiamo anche una bella bicicletta col cambio Shimano.See omnystudio.com/listener for privacy information.
“We should start back” sono le primissime parole de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” di George R.R. Martin e noi abbiamo pensato di fare esattamente così. In questo episodio vediamo Tyrion incontrare di nuovo Symon Lingua d'argento in una bettola di Approdo del Re. Tyrion vorrebbe corrompere il menestrello con dell'oro al fine di convincerlo a lasciare la capitale, per evitare che si sparga la voce su lui e Shae; Symon invece vorrebbe che Tyrion lo aiutasse a partecipare alla competizione tra menestrelli che si terrà durante il banchetto del matrimonio reale tra Re Joffrey e Lady Margaery Tyrell. Apparentemente i due si accordano, ma poco fuori la locanda, Tyrion ordina a Bronn di uccidere Symon nel giro di tre giorni. Tornato alla Fortezza Rossa, Tyrion viene convocato dal padre nella Torre del Primo Cavaliere. Qua a Tyrion vengono mostrate due spade, una più corta e sottile, il regalo di Tywin a Joffrey per il matrimonio, e l'altra più lunga e spessa destinata a Jaime. Le due nuove spade di Casa Lannister sono della fattura più fine e pregiata, di acciaio di Valyria lavorato col cremisi, i colori del loro stemma. Sono meravigliose, chissà da dove proveniva l'acciaio necessario per forgiarle. Sempre parlando di spade, Tywin chiede a Tyrion della sua mancata consumazione, e questo porta a non pochi attriti tra padre e figlio. I due, poi, vengono interrotti da Pycelle che porta notizie dal Nord: il Lord Comandante Mormont è morto per cause che francamente a Lord Lannister non interessano e i Bruti a nord della Barriera si stanno sempre più avvicinando al confine. Senza badare minimamente al pericolo, Tywin ordina a Pycelle di mandare dei corvi al nord per scusarsi del mancato sostegno ai Guardiani in questo momento di estremo bisogno, sottolineando il sostegno della corona a un certo Lord Janos Slynt, che lui vorrebbe come prossimo Lord Comandante dei Guardiani, un ennesimo lecchino da posizionare negli uffici a lui più utili. Ed è proprio per questo che, ora più che mai, Tyrion si pente di non averne ordinato l'esecuzione quella sera di tanto tempo fa. Ovviamente condividete su tutte le piattaforme, spargete la voce e mettete like al video. Potete trovarci su tutti gli altri social tramite i link qua sotto Facebook: https://www.facebook.com/tronodispadepod/ Twitter: https://twitter.com/tronodispadepod Instagram: https://www.instagram.com/tronodispadepod/ Spotify: https://open.spotify.com/show/4mdslx4Nd8vunpc7nP3B45 Google Podcast: https://www.google.com/podcasts?feed=aHR0cHM6Ly9hbmNob3uZm0vcy81MDk3ZTk4OC9wb2RjYXN0L3Jzcw== Patreon: https://www.patreon.com/ilpodcastdelghiaccioedelfuoco Ko-fi: https://ko-fi.com/ilpodcastdelghiaccioedelfuoco Linkt.ree: https://linktr.ee/ilpodcastdelghiaccioedelfuoco
Cosa hanno in comune il carbon footprint di Taylor Swift, i New York Jets, Andrew Huberman e un podcast sul sonno?Apparentemente nulla, ma in realtà sono l'occasione per parlare di una tecnica di pulizia della reputazione chiamata ''overload semantico'' molto usata per ''coprire'' scandali tra i divi di Hollywood e che mi è capitato di usare anche con diversi clienti.Dopo questo video inizierete a guardare in maniera diversa le ''parole chiave'' utilizzate negli articoli e nei comunicati stampa di vip e personaggi pubblici...P.S. I Jets fanno football americano, non baseball... Sorry!»»»Con la [Membership PRO] puoi supportare il Canalehttps://www.youtube.com/channel/UCm5H2LH2ISgpX-X5-SP4Vrg/join»»»Sono MATTEO FLORA e sono professore (ac) in Fondamenti di Sicurezza delle AI e delle SuperIntelligenze (ESE) e Corporate Reputation e Crisis Management (Pavia).Sono un Imprenditore Seriale del digitale e ho fondato The Fool, la società italiana leader di Customer Insight, co-fondato The Magician un atelier di Advocacy e Gestione della Crisi, e sono Partner e co-fondatore dello Studio Legale 42 Law Firm.Sono Future Leader IVLP del Dipartimento di Stato USA sotto Amministrazione Obama nel programma “Combating Cybercrime (2012)”, conduco in TV “Intelligenze Artificiali” su Mediaset/TgCom, scrivo di “Artificial Intelligence” su Il Riformista e da questa è la casa di “Ciao Internet!” il più seguito video-podcast di Tech Policies in lingua italiana.CANALE WHATSAPP » https://link.mgpf.it/waCANALE TELEGRAM » https://mgpf.it/tgCORSO (Gratis) IN FUTURO » https://mgpf.it/nlInfo sulle Aziende: http://matteoflora.com/#aziendePer contatti commerciali: sales@matteoflora.com
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"Con i miei film, Non serve nessun sforzo, non c'è niente da capire, niente da spiegare. Quello che voglio è solo che la gente si diverta. O che si annoi o che si senta frastornata. Annusateli, lasciatevi andare: è solo un film" E' giunta l'ora di fare una capatina in Oriente e nello specifico nel cinema di un grande maestro. Benvenuti nel mondo di Takeshi Kitano, artista poliedrico, regista e autore di film sofferenti, eccentrici, profondi e imprevedibili. Deciso a riprendersi dal suo traumatico incidente, Takeshi Kitano trasmette tutto il suo dolore e la sua epifania in uno dei suoi capolavori ovvero "Hana-Bi". Apparentemente un film sullo yakuza ma in realtà qualcosa di più profondo e toccante. E tutto da scoprire. Link per iscriversi ai servizi di Amazon: http://www.amazon.it/amazonprime?tag=pendente90-21 https://www.amazon.it/music/unlimited?tag=pendente90-21 https://www.primevideo.com/offers/ref=atv_nb_lcl_it_IT?tag=pendente90-21 https://www.amazon.it/kindle-dbs/hz/signup?tag=pendente90-21 http://www.amazon.it/joinstudent?tag=pendente90-21 https://www.primevideo.com/offers/nonprimehomepage/ref=atv_nb_lcl_it_IT?_encoding=UTF8&tag=exampleAssociateStoreID-21?tag=pendente90-21 https://www.amazon.it/tbyb/huc?pf=1&tag=AssociateTrackingID?tag=pendente90-21 --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/madmike3/message
Cosa accomuna il Barça a Kaunas? Apparentemente nulla, se non fosse che la città di Riga ha prima ospitato un girone di Elite Round della Champions League e, nel prossimo futuro, sarà la sede, insieme alla città lituana, dell'Europeo. Si parlerà di tutto questo, con opinioni e polemiche che condiscono il tutto. E anche di Serie A, ovviamente.
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Questa settimana vi portiamo un po' in giro per l'Italia, e poi un po' in giro per i ricordi, perché a quanto pare c'è un oggetto molto usato in passato che a breve verrà eliminato da tutte le città italiane! Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Cosa è successo nell'ultima puntata di Easy Italian? - https://www.youtube.com/watch?v=MgPBaYc_2Gs Perso o perduto? Quale forma è quella corretta? In teoria tutte e due le forme sono corrette. "Perduto/a" è la forma più usata fino a cinquanta anni fa, mentre "perso/a " è la forma più usata negli ultimi anni. Oggi iniziamo andando un po' in giro per l'Italia, precisamente iniziamo con un lago. Ma quale? Bè il paesino di cui parliamo si chiama Malcesine: https://it.wikipedia.org/wiki/Malcesine Ma cosa è successo? - Per questa volta vi diciamo qualcosa, ma solo un piccolo indizio, anzi una frase, vabbè quasi un... "messaggio", in bottiglia. E poi finalmente si parla di cibo! Ma che cibo? Apparentemente cibo che non è cibo. Ma di cosa stiamo parlando? ...di sassi, sassi di mare, e spaghetti. Una ricetta a quanto pare antica e molto usata nei paesi delle coste italiane, prevalentemente coste sul Mar Tirreno. Prima il modo di dire che Matteo ha usato all'inizio della sezione: "Sono rimasto di sasso" Cosa vuol dire? “Restare di sasso” è un'espressione che usiamo spesso per indicare quando ci sentiamo sorpresi, senza parole…quindi fermi come un sasso, immobili. E poi le ricette di cui abbiamo parlato: https://youtu.be/gzxFejgebN8 https://youtu.be/2xHEoxr8JHQ Trascrizione Raffaele: [0:24] Ciao Matteo! Matteo: [0:25] Buongiorno! Raffaele: [0:27] Buongiorno a te, come va questo inizio di mese d'agosto? ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
A febbraio, l'associazione no-profit "4 Day Week Global" ha presentato i risultati di uno studio condotto in UK sulla cosiddetta "settimana corta", ovvero un taglio sensibile dell'orario lavorativo senza però diminuire lo stipendio. I dati emersi dalla ricerca sembrano entusiasmanti: la maggior parte dei partecipanti ha visto migliorare il proprio benessere psicosociale e, allo stesso tempo, le aziende hanno registrato una crescita nel fatturato, abbattendo contestualmente anche i costi dell'energia.Apparentemente sembra essere una situazione "win-win", ma è davvero così?Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4135463/advertisement
Che cosa succede dentro di te quando ti ritrovi catapultata/o in un incubo, e quell'incubo si chiama guerra? Apparentemente senza motivo, da un giorno all'altro?È difficile parlarne, ma potrai vivere con me quelle emozioni, affrontando insieme perdite e cercando di aggrapparci a nuove speranze. Iscriviti alla mia newsletter per ricevere contenuti scritti e audio inediti: shorturl.at/EJQV7 E qui è dove puoi leggere i miei articoli, i miei racconti e le storie dei personaggi del podcast: shorturl.at/bhoqT Seguimi su Instagram: @potenza_teresa
"In che modo per me sarebbe più facile?" In questa puntata di Questioni di Fava partiamo proprio da questa domanda. Apparentemente una domanda banale, ma che in realtà è molto importante e che troppo spesso dimentichiamo di porci. Buon ascolto!
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=478IL TALENTO ARTISTICO DI MEL GIBSON di Roberto MarchesiniGran bel film, La Battaglia di Hacksaw Ridge: splendido dal punto di vista tecnico, commuove, appassiona ed eleva lo spirito.Prima di parlarne, ripercorriamo la carriera dell'autore, il famoso Mel Gibson. Che, forse, dà uno spaccato dell'evoluzione del pensiero di un cattolico negli Stati Uniti... Diventa una star di Hollywood negli anni '70 e '80 grazie alle serie Mad Max e Arma letale. Sembra destinato al genere avventuroso-fracassone quando, nel 1990, Zeffirelli lo chiama per vestire i panni di Amleto. Gibson coglie l'occasione, e sfodera una prova da grande attore. Nel 1993 esce il suo primo film da regista: L'uomo senza volto. Un grande, commovente e drammatico film sulla figura paterna, oggetto di diffidenza e anche odio, ma necessaria.BRAVEHEART (1996), IL PATRIOTA (2000) & WE WERE SOLDIERS (2002)Tre anni dopo ecco l'epico e monumentale Braveheart Cuore impavido. Di questo film ricordiamo il realismo, la violenza ed uno dei più grandi discorsi della storia del cinema («Agonizzanti in un letto, fra molti anni da adesso...»), probabilmente ispirato all'Enrico V di Shakespeare. Emerge anche il tema politico: l'indipendenza della Scozia dalla tirannia inglese. Il film regala a Gibson, oltre ad un importante incasso, 5 premi Oscar. [leggi: UN CUORE IMPAVIDO PER LA LIBERTA', clicca qui, N.d.BB]Nel 2000 Gibson interpreta Il patriota. Apparentemente un film sull'indipendenza degli Stati Uniti che nasconde però ben altro. Innanzitutto, il patriota del titolo non combatte per la patria, anzi: al momento dell'arruolamento, si rifiuta, anteponendo i suoi doveri di padre a quelli nei confronti della «nazione americana» («Perché dovrei scambiare un tiranno a tremila miglia di distanza con tremila tiranni lontani solo un miglio?»). Feroce guerriero, Benjamin Martin si schiera risolutamente dalla parte della pace («Vi sono alternative alla guerra»). Più che un film patriottico, Il patriota è piuttosto un film libertario; la sua bandiera non è quella a stelle e strisce, ma quella che verrà usata anni dopo dal Tea Party. [...]Nel 2002 Mel Gibson è impegnato in un film alla Berretti verdi: We were soldiers - Fino all'ultimo uomo. Interpreta un ufficiale - cattolico ed oltremodo eroico - impegnato nella guerra del Vietnam. Siamo all'esordio alla presidenza di Bush Jr: Gibson sembra concedere un minimo di fiducia alle istituzioni statunitensi dopo due mandati Clinton. [leggi: WE WERE SOLDIERS - FINO ALL'ULTIMO UOMO, clicca qui, N.d.BB]LA PASSIONE DI CRISTO (2004) & APOCALYPTO (2006)Nel 2004 esce La passione di Cristo: un film brutale e realistico su passione, morte e risurrezione di Gesù, con luci caravaggesche e recitato in aramaico, ebraico, latino. Prima dell'uscita nelle sale si diffonde la notizia secondo la quale il padre di Mel Gibson sarebbe un cattolico sedevacantista antisemita. Appena il film esce nelle sale fioccano le stroncature: si schierano Natalia Aspesi («Un'orgia di sangue...») e Vittorio Zucconi («Sangue, torture e integralismo»); persino eminenti prelati criticano il realismo del film, rimpiangendo la passione proletaria di Pasolini. Ma l'accusa più grave (anche se non ben circostanziata) è quella di antisemitismo: Jim Caviezel, interprete di Cristo, dirà di essersi giocato la carriera con questo film. Nonostante questo, il film incassa più di seicento milioni di dollari. Alle accuse di antisemitismo si accompagnano altri giudizi: Mel Gibson è padre di otto figli ed è sempre stato sposato con la stessa donna, un unicum, ad Hollywood. [leggi: UNA PASSIONE DI VIOLENZA E DI AMORE, clicca qui, N.d.BB]Due anni dopo Gibson sforna un altro capolavoro: Apocalypto. Ambientato nella brutale e feroce America precolombiana, narra la vicenda di Zampa di Giaguaro, che sfugge alla morte per salvare la famiglia. Alla fine del film, quando il protagonista sta per essere ucciso, ecco sbarcare dall'oceano una nave: trasporta soldati, religiosi e la croce di Cristo. [...] Oltre al tema della lotta per la famiglia, ne emerge prepotentemente un altro: quello dell'aborto. Cos'altro è il sacrificio umano praticato incessantemente dai capi del popolo Maya, se non l'uccisione di milioni e milioni di bambini? La società americana pre-cristiana è dunque quella statunitense? [...] [leggi: UNA CIVILTA' VIENE DISTRUTTA DALL'ESTERNO SOLO QUANDO SI E' GIA' CORROTTA AL SUO INTERNO, clicca qui, N.d.BB]Dall'uscita di Apocalypto, la carriera di Gibson va a rotoli. La sua immagine di padre di famiglia irreprensibile è deturpata: al suo fianco compare una giovane musicista russa ebrea Oksana Grigorieva (ma Gibson non era antisemita?), divorzia dalla moglie e va a vivere con lei. Viene fermato illegalmente da un poliziotto (alla presenza di telecamere) mentre è alla guida in stato di ebbrezza: si lascia scappare frasi antisemite («Gli ebrei sono responsabili di tutte le guerre del mondo»). Ha altri progetti cinematografici (un film su Giuda Maccabeo - ma Gibson non era antisemita? - ed un altro sugli insorgenti italiani), ma rinuncia: erano film - dirà - che interessavano solo a me. Solo pochi amici gli restano vicino (Robert Downey Junior e l'attivista lesbica Jody Foster - ma Gibson non era intollerante?). Nel 2010, a carriera ormai distrutta, viene lasciato dalla musicista russa, che lo denuncia per averle detto al telefono frasi razziste (registrate su nastro). Da quel momento Gibson recita in alcuni (anche ottimi) film d'azione: Fuori controllo, Viaggio in paradiso, Machete Kills, Blood father; come autore sembra finito. [leggi: DEBOLEZZE UMANE NELLA VITA DI MEL GIBSON, clicca qui, N.d.BB]LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE (2017)Ed eccoci arrivati al febbraio 2017 con la sua nuova prova da regista: La Battaglia di Hacksaw Ridge. È la storia vera di Desmond Doss, un obiettore di coscienza che si arruola volontario durante la Seconda Guerra Mondiale. Non vuole toccare le armi per motivi religiosi (è avventista del settimo giorno); ma non si sente da meno rispetto agli altri giovani che decidono di servire il loro paese in guerra. La sua posizione non viene compresa e, considerato un vigliacco, durante l'addestramento è fatto oggetto di insulti, punizioni e violenze. Viene addirittura incriminato per aver disobbedito agli ordini, rischia il carcere, ma non rinuncia ai suoi principi. Alla fine, grazie all'intervento del padre, alcolizzato e violento, traumatizzato dalla Prima Guerra Mondiale, viene riconosciuto il suo status di soldato obiettore di coscienza ed assegnato alla sanità militare. I compagni e gli ufficiali continuano a considerarlo un vigliacco, ma Doss riuscirà a dimostrare il contrario. Viene inviato nel Pacifico e partecipa alla battaglia di Okinawa; viene assegnato a Hawksaw Ridge, una impervia montagna controllata dai giapponesi. Il primo giorno di battaglia è cruento, ma vede la vittoria degli statunitensi; il giorno seguente, però, i giapponesi riconquistano la posizione. É il momento della ritirata, ma non per tutti: Doss resterà in cima, recupererà uno ad uno i suoi compagni calandoli con delle corde, sarà l'ultimo a calarsi dopo aver salvato commilitoni e giapponesi feriti. Una cinquantina, disse Doss; un centinaio, lo corressero i suoi compagni (alla fine gli vennero attribuiti 75 salvataggi, una via di mezzo).Del film notiamo l'eccellente tecnica e l'ottima recitazione, soprattutto del protagonista Andrew Garfield (al quale era stato «sconsigliato» di lavorare con Gibson). Colpiscono anche la castità del fidanzamento di Doss (quando mai, nei film hollywoodiani?) e i dialoghi, che rimandano ai valori più nobili. Il film gronda eroismo e fede religiosa: ogni volta che Doss cala un compagno dalla montagna, si ferma a pregare: «Fammene trovare ancora uno». Gibson chiarisce che la vera forza non è quella dei muscoli (la recluta culturista «Hollywood» - sottile ironia - non si distingue, in battaglia, per il coraggio), ma quella interiore: la virtù della fortezza.E torna, nuovamente, il tema della guerra. Il realismo è terribile e spettacolare: la guerra è morte, dolore e sofferenza. [...] Gibson, pur avendo firmato film di guerra, non è mai stato un guerrafondaio; ma con questo film sembra compiere un passo ulteriore. «Non mi sembra una brutta cosa rimettere insieme qualche pezzo del mondo, mentre sono tutti così intenti a farlo a pezzi», dice Desmond Doss. Lo pensa anche Gibson. [...]Il suo messaggio è chiaro: la guerra non è di per sé eroismo. L'eroismo è quello di chi - anche in guerra - è disposto a donare la vita per i propri fratelli, anche se di un'altra nazione. L'eroismo è quello di Doss, che salva uno ad uno i propri compagni e i propri nemici, e che prega «Fammene trovare ancora uno». Non per ucciderlo: per salvarlo.
RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita
Da inizio anno, Piazza Affari perde circa il 19%, ma non siamo troppo distanti dalla media europea in questo anno disgraziato e non solo per il Vecchio Continente. Dal 1970 a oggi il rendimento medio annuo reale (ovvero depurato dell'inflazione) di Piazza Affari è stato del 4,5% annuo. Apparentemente non male, ma le azioni europee hanno avuto nello stesso tempo un rendimento medio annuo del 7% e quelle statunitensi quasi del 9% ma quello che fa più impressione è la volatilità del listino italiano che è stata quasi doppia.La capitalizzazione di Piazza Affari da diversi lustri si sta purtroppo restringendo con sempre più società quotate medio grandi che scelgono il delisting (ultimo è il caso di Tod's) o di quotarsi in altri mercati (vedi il caso di Exor) e la capitalizzazione del listino italiano (570 miliardi di euro) confrontata con quella tedesca o francese (circa 2700 miliardi di euro) evidenzia il nostro capitalismo in scala ridotta quando si parla di mercati, contendibilità e trasparenza. Il tesoro di Piazza Affari sono soprattutto le aziende a media e bassa capitalizzazione (rendimento medio annuo nominale di quasi il 10% nel decennio) dove sono emerse, in questi anni, molte società capaci (definite talvolta “multinazionali tascabili”) di conquistare i mercati e competere a livello globale nonostante tutto seppure nell'ultimo triennio il passo si è ridotto o quasi annullato se si analizzano le performance degli indici large contro small e medium cap.
Obiettivo Leader - Il podcast italiano interamente dedicato alla leadership
Sento spesso utilizzare le parole GRUPPO e SQUADRA come sinonimi. Apparentemente nulla di sbagliato ma in realtà accostare questi due termini rappresenta un grosso errore concettuale e non solo. Infatti se un leader non conosce questa differenza allora sarà inevitabilmente esposto ad una serie di errori durante il suo ruolo di guida. Quali sono le differenze? Scoprilo all'interno di questa puntata! Buon Ascolto. Se ti interessa un argomento in particolare e vuoi che sia approfondito scrivi a podcast@obiettivoleader.it Se invece vuoi trovare altri spunti per la tua LEADERSHIP visita il sito www.obiettivoleader.it Ti interessa questo podcast e vuoi che si sviluppi ancora più rapidamente? Vai su https://it.tipeee.com/obiettivo-leader e contribuisci anche tu! Grazie
Nel sito del Comune di Venezia c'è un documento sulle presunte "aree bioenergetiche" che sarebbero presenti nel parco Savorgnan, nel capoluogo veneto. Quel documento, presentato come "studio", tale non è. Ma è normale che una amministrazione pubblica avalli certe cose? Apparentemente, come vedremo... sì...
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7026DOPO LA DISNEY GAY FRIENDLY, ARRIVA LA BARBIE TRANSGENDER di Giuliano GuzzoChe cosa centrano una drag queen come Nina West e un'associazione di attivisti trans come Glsen con l'intrattenimento per bambini? Apparentemente nulla. Sono e dovrebbero essere e restare ambito, anzi universi paralleli, destinati quindi - in primis, per ovvie ragioni di salvaguardia dell'infanzia - a non incontrarsi mai. Sfortunatamente, non la pensa così la principale casa mondiale di prodotti audiovisivi per i minori, la Disney, che, come segnalato con sdegno su Twitter dallo scrittore Christopher F. Rufo, «ha promosso uno speciale per bambini realizzato da drag queen».In effetti, lo spezzone condiviso da Rufo non lascia spazio a dubbi ed immortala, come si diceva, Nina West - negli improbabili panni di fatina - e vari altri personaggi, allo scopo d'incoraggiare «i bambini fin dall'asilo a unirsi all'organizzazione di attivisti trans Glsen», al cui sito esplicitamente si rinvia. Ora, è fuori discussione come un simile spot sia d'una gravità inaudita. E per varie ragioni. In primo luogo, perché si serve di un marchio da decenni sinonimo di cartoni innocenti e spensierati - quello disneyano - per veicolare contenuti nella più rosea delle ipotesi di parte ed eticamente più che sensibili.Inoltre, come se non bastasse, va ricordato che non è la prima volta che la Disney si appoggia a organizzazioni Lgbt di questo tipo. Esattamente un anno fa, infatti, sempre a maggio, proprio la Disney faceva «il conto alla rovescia» per il mese del Pride e ribadiva l'impegno della Walt Disney Company nel finanziare in modo costante le «organizzazioni di tutto il mondo che sostengono le comunità LGBTQ+». Tra queste proprio la Glsen.In seconda battuta, va evidenziato come proporre ai bambini sotto una chiave giocosa e colorata - quale è, almeno a prima vista, quella drag queen - il tema del transgenderismo è irresponsabile. Per un fatto molto semplice, e cioè che «i sintomi» del disturbo dell'identità di genere in eta prepuberale, come segnalava già nel 2008 un lavoro uscito sul Journal of Sexual Medicine, «diminuiscono o addirittura scompaiono in una percentuale considerevole di bambini (le stime vanno dall'80 al 95%). Pertanto, qualsiasi intervento nell'infanzia sembrerebbe prematuro e inappropriato».Ecco che allora appare davvero pericoloso avviare alla galassia dell'associazionismo Lgbt bambini che, nella stragrande maggioranza dei casi, risolveranno in modo autonomo e naturale ogni forma di disagio che dovessero percepire sulla loro identità di genere. Non c'è alcun bisogno che Glsen, Disney o altri facciano nulla: questi minori vanno semplicemente lasciati in pace. È così difficile accettarlo, senza ricorrere per forza alla leva dell'indottrinamento? A quanto pare, per alcune realtà purtroppo lo è.Tornando a noi, va detto che avviare i bambini alle transizioni precoci - o alle associazioni Lgbt che di transgederismo, nello specifico, si occupano - è inaccettabile anche perché, come annotava nel 2012 un lavoro uscito sul Journal of Homosexuality, i bambini che si sottopongono o si sono sottoposti a questi trattamenti «si rendono a malapena conto di appartenere all'altro sesso natale. Sviluppano un senso della realtà così diverso dalla loro realtà fisica da rendere inevitabilmente difficile l'accettazione dei molteplici e prolungati trattamenti di cui avranno bisogno in seguito. Anche i genitori, che assecondano questo comportamento, spesso non si rendono conto di contribuire alla mancanza di consapevolezza di queste conseguenze da parte del bambino».Sono parole senza dubbio dure, ma dense di verità. E che devono fungere da motivo circa il fatto che chiunque osi propinare ai piccoli il tema del transgenderismo - sia pure in una prospettiva apparentemente soft, come fatto da Disney - vada guardato con estrema diffidenza: anche se porta un nome rispettabile e a suo modo glorioso, come indubbiamente è quello disneyano. Il fatto è che tanti, evidentemente, non hanno ancora compreso che, se i bambini non sono proprietà dello Stato - aberrazione possibile solo sotto i regimi totalitari -, essi non sono neppure ostaggi dei media.Le loro famiglie, e soltanto loro, sono infatti titolari della facoltà educativa, esercizio che perfino le scuole possono realizzare solamente in delega rispetto ai genitori i quali, non a caso, debbono sempre e comunque formalizzare il loro consenso informato prima di qualsivoglia attività che non sia prettamente didattica. Una regola sacrosanta che alcuni media, però, stanno tentando di aggirare. E di questo papà e mamme vanno resi consapevoli, prima che ai loro bambini sia rifilato il prossimo spot.Nota di BastaBugie: Mauro Faverzani nell'articolo seguente dal titolo "Ora inventata anche la Barbie transgender" parla della deriva gay friendly della Mattel.Ecco l'articolo completo pubblicato su Radio Roma Libera il 30 maggio 2022:Se la Disney ha "sposato" la causa Lgbt, pur tra cali nelle vendite, proteste dei dipendenti e sit-in di famiglie, la Mattel non intende essere da meno: detto fatto, ecco uscire sui mercati la nuova «Barbie transgender», ispirata al "modello" di Laverne Cox, transessuale e attivista Lgbt. Può essere acquistata online al prezzo di 40 dollari con tanto di abiti di ricambio già in catalogo.L'iniziativa non ha mancato di sconcertare il pubblico e di scatenare prevedibili polemiche, anche perché questa, più che un giocattolo, è un'arma ideologica. Molte le organizzazioni pro-life e pro-family, che hanno alzato la propria voce, biasimando la scelta del noto marchio di bambole. Giuliana Caccia, presidente dell'associazione Origen, ha parlato espressamente di «un sistema noto e perverso».Il fatto che la mossa della Mattel possa rivelarsi un prevedibile fallimento sul fronte commerciale probabilmente poco importa ai suoi paladini, già soddisfatti d'aver messo a punto l'ennesimo «strumento politico utile all'agenda Lgbt», come ha aggiunto Caccia, lasciando intendere che chi procede su questa strada lo fa «perché c'è qualcuno dietro le quinte che finanzia», facendo così intravvedere una sorta di regia più o meno occulta.D'altra parte, tutto questo si colloca in un brodo socio-culturale sostanzialmente favorevole o quanto meno ammiccante ai "piani alti" ovvero in una significativa parte del sistema politico, culturale e mass-mediatico, benché risulti al contempo problematico e turbolento a livello di opinione pubblica, di gente comune. Da un lato, infatti, il tribunale regionale di Brema ha assolto nei giorni scorsi un pastore luterano, Olaf Latzel, accusato di «incitamento all'odio» per un suo intervento critico circa il corteo Lgbt del «Christopher Street Day», definito «profondamente diabolico e satanico», nonché «un attacco all'ordine della Creazione di Dio», intervento tenuto nel corso di un seminario sul matrimonio. In primo grado era stato condannato ad una multa da 8.100 euro, ora invece l'ammenda è stata cancellata, in quanto la Corte d'Appello ha invocato i principi di libertà di religione e di opinione. D'altra parte, però, a vanificare tale risultato, provvedono notizie quali quella relativa alla concessione da parte della diocesi di Friburgo a Theo Schenkel, biologicamente donna ma dichiaratamente transgender, di una licenza permanente per l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali. La decisione contrasta nettamente col Codice di Diritto Canonico e viene complicata ulteriormente dalle annunciate "nozze lesbo" dell'insegnante con la sua "compagna". Ciò che fa ancora problema a Roma, del resto, non fa più problema per la Chiesa tedesca, che ha da tempo intrapreso una propria deriva, pur proclamandosi ancora "cattolica" ed essendolo, almeno per ora, sulla carta, il che dovrebbe indurla a condotte coerenti e non a naufragi dottrinali.Intanto, nell'Europarlamento si cerca di rimpiazzare il termine «sesso» con quello di «genere». In una direttiva sulla trasparenza salariale, si propone infatti di ridurre il divario retributivo tra uomini e donne, come auspicato precedentemente dalla Commissione per l'occupazione e gli affari sociali, nonché dalla Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere. Tuttavia, la parola «sesso» è stata sistematicamente sostituita nel testo dal termine «gender», che non è esattamente la stessa cosa, mentre le parole «donne» o «uomini» sono state rimpiazzate dall'iperbolica espressione «lavoratori di genere diverso», trasformando una campagna retributiva in una campagna ideologica. Per l'approvazione, Strasburgo ha peraltro deciso furbescamente di bypassare il dibattito in plenaria, sottraendosi così al voto - e soprattutto alla discussione in aula - dei 705 deputati, per avviare piuttosto negoziati interistituzionali diretti con altri organi legislativi dell'Ue.È del gennaio scorso, inoltre, la decisione della Corte di Giustizia europea d'imporre a tutti gli Stati membri dell'Unione che i «genitori» dello stesso sesso o, per esteso, Lgbtqi ed i loro figli vengano riconosciuti come una "famiglia" a tutti gli effetti, per garantire ai piccoli il diritto alla libera circolazione: si tratta della sentenza nella causa C-490/20 relativa al caso di una bimba, cui le autorità bulgare hanno rifiutato il rilascio del certificato di nascita, essendo affidata a due donne, mentre si è fatto notare come nessun bambino possa avere due madri.La Corte di Giustizia ha agito, infischiandosene del fatto che nessun trattato europeo riconosca alle istituzioni di Bruxelles, compresa questa, la benché minima competenza in materia di diritto di famiglia. Ma, si sa, le leggi vengono applicate o trascurate a piacimento ovvero sempre e solo, chissà perché, a "senso unico"...
Scegliere un team di esperti di Intelligenza artificiale è come cercare un ago in un pagliaio oggiPartiamo dal presupposto che in Italia pochi sanno che cosa sia effettivamente l'Intelligenza Artificiale.Certo, se ne sente molto parlare in giro - soprattutto negli ultimi tempi di crescita del mercato -, ma la si confonde troppo spesso con Terminator.Questa "ignoranza" rappresenta un danno per le aziende che rischiano di sembrare portatrici di distruzione (Bluetensor compresa)...Ma soprattutto per gli imprenditori che vorrebbero avvicinarsi all'Intelligenza Artificiale...Infatti, alla fine della fiera, sono sempre gli imprenditori e le aziende a pagarne le conseguenze.Ci dispiace anche un po' ammetterlo, ma persino un'azienda improvvisata che scrive "machine learning" sulla propria homepage può trovare clienti e anche con una certa facilità!(Magari anche proponendo soluzioni che non hanno nulla a che vedere con l'Intelligenza Artificiale, il Machine Learning o il Deep Learning).Nel senso che la richiesta sul mercato per i suoi servizi è talmente alta che potrebbe rimpiazzare con facilità un cliente perso.Dall'altra parte però un imprenditore rischia spesso di scegleire un'azienda APPARENTEMENTE capace che si fa pagare per un lavoro EVIDENTEMENTE scarso.Il ritorno sull'investimento per quel lavoro non sarà mai effettivamente positivo.Di conseguenza l'imprenditore dovrà lavorare ancora di più per recuperare quell'investimento...Ma i danni nel frattempo però si ingigantiscono.1. Nel peggiore dei casi l'imprenditore perde fiducia nell'Intelligenza Artificiale e decide di abbandonare la strada della Digital Transformation - GRAVISSIMO ERRORE, soprattutto adesso con tutto quello che sta succedendo.2. Nel migliore dei casi tornerà a cercare un'azienda di Intelligenza Artificiale - forse con un po' più di attenzione, tenendo conto delle esperienze pregresse...Ma non è sufficiente.L'obiettivo di un imprenditore che vuole affidarsi ad un team di esperti di Intelligenza Artificiale è avere la certezza matematica che non sia composto solo da bravi chiacchieroni, ma che porti anche risultati buoni e misurabili (o che per lo meno sia in grado di consegnare il lavoro promesso nella quantità e nei tempi concordati - cosa molto rara per chi si improvvisa esperto in intelligenza artificiale e che non ha un metodo di lavoro consolidato).Ecco perché se vuoi essere sicuro di affidarti ad un vero team di esperti, dovresti conoscere tre caratteristiche imprescindibili per qualsiasi azienda che produce intelligenze artificiali, di cui noi parleremo nella nuova puntata del podcast!Per ora buon ascolto e ricordati che ci puoi ascoltare anche su:►GOOGLE PODCAST: https://bit.ly/32TDZei ►SPOTIFY: https://spoti.fi/2D3ttGF ►APPLE PODCAST: https://apple.co/2CBsSfzOppure puoi vederci su:► YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC7t_EfzzusBj3y_GauT_JCg
Apparentemente, questo era il SuperBowl delle vecchie glorie. Nell'intermezzo si sono esibiti Dr. Dre, Snoop Dogg, Mary J Blige, 50 Cent, Eminem. Lo show si è chiuso sulle note di “Forgot About Dre”, uno storico pezzo rap del ‘99. Eppure, qualcosa di ancora più vecchio - addirittura del ‘94 - ha catturato l'attenzione del pubblico: un QR code. Attenzione: ci scusiamo con tutti gli ascoltatori con la qualità della registrazione che è fortemente compromessa intorno al minuto 17. “Il Bernoccolo” è il podcast che parla di comunicazione, tecnologia e cultura nel mondo post-digitale. Con Andrea Ciulu e Pasquale Borriello. Ricordate di iscrivervi al podcast su Apple Podcast, Spotify, Google Podcast o Alexa e di seguirci su ilbernoccolopodcast.com e su Instagram @ilbernoccolo. Potete ricevere i link commentati in questa puntata iscrivendovi alla newsletter https://ilbernoccolo.substack.com/about Vi è piaciuta l'intro? Trovate la trascrizione completa e i dettagli della colonna sonora qui https://ilbernoccolo.substack.com/ Licenza SIAE APOD 5277/I/4999
Apparentemente, questo era il SuperBowl delle vecchie glorie. Nell'intermezzo si sono esibiti Dr. Dre, Snoop Dogg, Mary J Blige, 50 Cent, Eminem. Lo show si è chiuso sulle note di “Forgot About Dre”, uno storico pezzo rap del ‘99. Eppure, qualcosa di ancora più vecchio - addirittura del ‘94 - ha catturato l'attenzione del pubblico: un QR code. Attenzione: ci scusiamo con tutti gli ascoltatori con la qualità della registrazione che è fortemente compromessa intorno al minuto 17.“Il Bernoccolo” è il podcast che parla di comunicazione, tecnologia e cultura nel mondo post-digitale. Con Andrea Ciulu e Pasquale Borriello.Ricordate di iscrivervi al podcast su Apple Podcast, Spotify, Google Podcast o Alexa e di seguirci su ilbernoccolopodcast.com e su Instagram @ilbernoccolo.Potete ricevere i link commentati in questa puntata iscrivendovi alla newsletter https://ilbernoccolo.substack.com/aboutVi è piaciuta l'intro? Trovate la trascrizione completa e i dettagli della colonna sonora qui https://ilbernoccolo.substack.com/Licenza SIAE APOD 5277/I/4999
Lo sapete che il fish and chips mangiato con lemani è più buono se ascoltiamo i Beatles? Un'insalata è più gustosa se viene impiattata come un quadro di Kandinskij. E un calice di vino a 45 euro ci sembra migliore dello stesso vino pagato 5 euro. Sembra essere una questione di testa, perché non mangiamo o beviamo solo con la bocca, ma anche con il cervello. Come ci spiega Sofia Erica Rossi nel libro 'Guida per cervelli affamati? scritto con Carol Coricelli, edizioni Il Saggiatore. E' stata rinvenuta in una grotta in Liguria la più antica sepoltura di una neonata di pochi giorni. Apparentemente una notizia triste, ma che racchiude aspetti molto affascinanti sulla vita e sulle abitudini sociali dei nostri antenati. Ci facciamo raccontare tutto da Stefano Benazzi, docente di Antropologia Fisica all'Università di Bologna, coordinatore della scoperta .
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6801L'UNIONE EUROPEA CENSURA IL NATALE E IL SESSO BIOLOGICO di Giuliano GuzzoSi chiama #UnionOfEquality. European Commission Guidelines for Inclusive Communication ed è un documento di una trentina di pagine contenente i criteri da adottare per i dipendenti della Commissione europea in tutto ciò che è comunicazione interna ed esterna. Apparentemente, si tratta dunque di un testo innocuo, senza risvolti ideologici e che non presenta particolari criticità né, tanto meno, insidie. Invece purtroppo non è così.Sì, perché a pagina 19 di questa guida per la comunicazione europea si trovano espliciti e reiterati inviti ad ignorare tutto ciò che sia cristiano, a partire dal Natale. Sembra uno scherzo, specie considerando che l'Avvento è appena iniziato, eppure il documento parla chiaro e chiede d'«evitare di dare per scontato che tutti siano cristiani» dato che «non tutti celebrano le feste cristiane» e che «le persone hanno diverse tradizioni religiose e calendari».GENDER FLUIDNon solo il Natale, però. A pagina 6 del documento, infatti, troviamo anche l'esplicita indicazione a «non utilizzare Miss o Mrs - quindi Signora o Signore ndr - a meno che non sia l'esplicita preferenza del destinatario», meglio usare il nuovo costrutto, universale, «Ms», qualunque sia la sua traduzione. Stessa "soluzione" per quanto riguarda la parola "ladies and gentlemen" da usare davanti ad un pubblico. «Meglio usare l'espressione "Cari Colleghi"», eliminando, di fatto, ogni riferimento al sesso biologico.Ma andiamo avanti perché il meglio - o il peggio, dipende dai punti di vista - deve ancora arrivare. #UnionOfEquality prosegue infatti incoraggiando in «esempi e storie» a non utilizzare «un nome cristiano», oltre a quelli «che sono tipicamente di una religione». Insomma, ai dipendenti Ue viene chiesto, anziché di parlare di Giuseppe, Maria o Francesco, di ripiegare su nomi più neutri, come Fabio o Lucrezia.Nel caso il concetto non fosse sufficientemente chiaro, sempre a pagina 19 è riportato addirittura un esempio esplicito, laddove si spiega che, invece di «Maria e Giovanni sono una coppia internazionale», si consiglia di dire «Malika e Giulio sono una coppia internazionale». Naturalmente, quale di preciso sia o possa essere la pericolosità di «un nome cristiano» resta a tutti gli effetti un mistero.In omaggio a quell'inclusione che è il mantra del politicamente corretto nel documento si invita poi a non utilizzare la frase «il periodo natalizio può essere stressante», cui sarebbe preferibile «il periodo delle vacanze può essere stressante». Insomma, sia pure in forma velata #UnionOfEquality si presenta come un documento volto a censurare il Natale. Per quale ragione? Quella ufficiale, naturalmente, è l'inclusione, ma non è un segreto per nessuno quella cristianofobia che, a livello europeo, si fa sempre più tangibile. E aggressiva.CRISTIANOFOBIANel solo anno 2019 e nella sola Francia, per fare un esempio, si sono consumati 1.052 attacchi ai luoghi di culto cristiani, secondo le statistiche ufficiali Ministero dell'Interno. Chi ritenesse simili conteggi eccessivi, è bene sappia che altre fonti offrono stime ancora più allarmanti, sostenendo che sono stati almeno 3000 gli edifici cristiani vandalizzati nel 2019 in Europa, tra chiesa, scuole, cimiteri e monumenti. Una escalation che ha toccato soprattutto la citata Francia, è vero, ma che ha interessato anche Germania, Belgio, Irlanda.Proprio in Irlanda, che pure è una nazione di note radici cattoliche, è stato da poco diffuso un report - Inclusive Religious Education: The Voices of Religious Education Teachers in Post Primary Schools in Ireland - con cui è emerso come siano di fede cattolica, gli studenti maggiormente bullizzati. Naturalmente, neppure l'Italia è sua svolta estranea a fenomeni di cristianofobia e intolleranza verso tutto ciò che sia cristiano. Perché mai, allora, l'Unione europea anziché stigmatizzare questi fatti adotta linee guida che aggravano la situazione, chiedendo neppure di nominare il Natale, le feste ed i nomi cristiani?Il sospetto, ma purtroppo è anche più di un sospetto, è che la cristianofobia abbia messo radici anche ai vertici europei. E questa, non solo per il Natale - ma anche in prospettiva futura -, è davvero una pessima notizia.
Cosa accomuna Roberto Bolle e Iman Shumpert? Apparentemente nulla, in verità entrambi hanno una carriera da ballerini. Per altre fantastiche notizie di questo genere seguite la puntata 4 del B.ball Podcast.
Siamo ufficialmente in autunno!E che cosa c'entra l'autunno con l'Intelligenza Artificiale?Apparentemente nulla, ma in realtà questo è il periodo in cui cominciano ad uscire le prime previsioni su ciò che accadrà nel prossimo anno....che noi abbiamo voluto tradurre con “i trend del 2022”, un termine molto più usato dai giornalisti.Ora, sappiamo bene che quando c'è da parlare di “nuovi trend”, bisogna prenderli con le pinze, perché sono pieni di sensazionalismi inutili.Infatti, questa volta abbiamo voluto selezionare 7 trend (+1) dell'AI nel 2022 che secondo noi sono sia rilevanti per il business, e soprattutto credibili.Eccoti un anticipo:► Come gli specialisti dell'IT verranno liberati del 20% delle task più ripetitive e usuranti,► Le diverse conseguenze di un dataset che continua a crescere con il tempo sul modello di Intelligenza Artificiale,► Come cambieranno le nostre abitudini di acquisto grazie all'Intelligenza Artificiale,► Il metodo con cui i piccoli imprenditori riusciranno ad avvicinarsi all'Intelligenza Artificiale senza dover investire denaro per soluzioni personalizzate,► Le figure che più di tutte contribuiranno alla cosiddetta “democratizzazione” dell'Intelligenza Artificiale,► Le nuove regole che - a partire dalla Cina dominante - influiranno sulla gestione dei dati personali,► Come il Cloud Computing crescerà in maniera esponenziale nei prossimi anni.Che ne dici? Ti ho incuriosito a sufficienza?Per ora buon ascolto e ricordati che ci puoi ascoltare anche su:►GOOGLE PODCAST: https://bit.ly/32TDZei ►SPOTIFY: https://spoti.fi/2D3ttGF ►APPLE PODCAST: https://apple.co/2CBsSfzOppure puoi vederci su:► YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC7t_EfzzusBj3y_GauT_JCg
Queer hip hop. Apparentemente un ossimoro, eppure no. Con Lil Nas X abbiamo visto che la scena si è finalmente aperta alla diversità. Rapper dichiarati, drag, crossdresser: artisti e collaborazioni ieri impensabili oggi non sono solo possibili ma addirittura cool. Insieme a Stephanie Glitter, make-up artist e attivista del mondo LGBTQ, le nostre miss ci mostreranno questo mondo ancora troppo poco conosciuto.
Analizziamo il trionfo degli All Blacks sull'Australia e il proseguo del Rugby Championship, con Sud Africa e Argentina pronte a tornare in campo nel weekend.Invece in Europa le azzurre affrontano le qualificazioni del prossimo Mondiale.Infine Aldo scopre una nuova e sconosciuta versione del rugby su twitter.___________________________⠀⠀⠀⠀⠀⠀Canale Ovale è prodotto da Vita Sportiva, realtà editoriale di approfondimento sportivo nelle diverse vesti digitali, nonché una rete di podcast.L'obiettivo di VS è contribuire alla creazione e alla diffusione di una vera Cultura Sportiva.⠀⠀⠀⠀⠀
Luisa Mattia"Tu non sai di me"Edizioni Lapishttps://www.edizionilapis.it/Storie di ragazzi a cui le regole stanno troppo strette, divisi tra obbedienza e trasgressione. Razionalità, emozioni e provocazione connotano l'agire di questi giovanissimi disobbedienti confusi e spavaldi. Apparentemente perfetti adolescenti eppure spezzettati, contraddittori. Sono preda di sentimenti e comportamenti contrastanti. Si mostrano cattivi e come tali agiscono, scandalizzando gli adulti, meravigliando i coetanei. Sempre in bilico tra bene e male, obbedienza e sregolatezza.Ogni voce adolescenziale di questo libro dichiara le sue “colpe”, senza cercare giustificazioni con il mondo adulto che non riuscendo a capirli, prova a imbrigliarli, li accusa o li disconosce. Una sola memorabile azione per rompere gli schemi e sentirsi finalmente liberi. Per ogni protagonista, un oggetto impugnato, rubato, distrutto, simbolo di una rivolta apparentemente senza senso. Ma nella loro vita tutto ha un senso. Mattia LuisaAutrice, editor, traduttrice. Dopo aver lavorato diversi anni nel mondo della scuola, si è dedicata alla scrittura per ragazzi pubblicando romanzi, albi illustrati e racconti, molti dei quali tradotti anche all'estero, che le sono valsi diversi premi e riconoscimenti. Nel 2008 vince il Premio Andersen come Migliore scrittrice. È tra le autrici dello storico programma per bambini di RAI TRE “Melevisione” e di un'altra amatissima trasmissione per i più piccini: “L'albero Azzurro”. Da sempre in ascolto del mondo dei giovani, ogni anno Luisa incontra i suoi lettori in scuole, librerie, biblioteche e Festival letterari. È docente di Narrativa per l'infanzia presso “Bottega Finzioni”, la scuola di scrittura diretta da Carlo Lucarelli. Vive e lavora tra Roma e l'Isola d'Elba.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Sugli scaffali dei punti vendita Coop troviamo i prodotti a marchio Coop. Apparentemente assomigliano a quelli della concorrenza; in realtà hanno una storia molto peculiare incentrata sulla qualità.
Puntata dedicata allo stato di ebbrezza e alle tante cose che ha da raccontarci. Apparentemente un invito alla dissolutezza, si rivela invece essere una riflessione sulla dissoluzione di ciò che non siamo veramente, quelle pesanti maschere di noi stessi che continuamo a portare in giro per il mondo. *** CONTATTI: www.gayayoga.it ; info@gayayoga.it ; Blog “Manciate di Vita” *** Canale Telegram: Roberta Pagliani 3.0.; Link d'invito: t.me/robertapagliani *** YouTube e FB: Roberta Pagliani *** === Music Credits: "The Messanger" by SAVFK, license CC BY 4.0. / "As Above so Below" by SAVFK, license CC BY 4.0. / "Glorification" by Walperion Music, Royalty Free / "Epical Inspiration" by Music4Video Library, Royalty Free === Grazie ===
In questo articolo affronteremo un argomento grammaticale molto importante per chiunque stia imparando l'italiano. Apparentemente sembra una cosa abbastanza semplice, ma, in realtà, non lo è per niente! Ci occuperemo, infatti, degli avverbi "prima" e "dopo", molto usati sia nell'italiano colloquiale, quello di tutti i giorni, sia in contesti decisamente più formali, ecco perché è veramente importante essere capaci di utilizzarli nel modo più corretto. Scelta tempi e modi verbali con PRIMA e DOPO Dovete sapere che gli avverbi "prima" e "dopo" seguono delle regole piuttosto precise che, però, non è sempre facile riuscire a decifrare e a riconoscere. Per questo è necessario imparare queste regole bene, così da evitare errori grossolani. Noi abbiamo individuato ben otto regole da conoscere, 4 per "prima" e 4 per "dopo". Regole avverbio PRIMA 1) PRIMA DI + SOSTANTIVO Vediamo alcuni esempi: "Prima del tuo arrivo, ho sistemato tutta la casa" "Il progetto dovrà essere finito prima di Natale" "Oggi vorrei pranzare presto, sicuramente prima delle due e mezza" 2) PRIMA DI + PRONOME Pronome personale: prima di me, prima di lui, prima di loro "Stamattina mi sono svegliata molto prima di loro" Pronome relativo: prima del quale, prima della quale, prima dei quali, prima delle quali "Il giorno del mio diciottesimo compleanno, prima del quale non ero mai ubriacata, è stato molto divertente" Pronome possessivo: prima del mio, prima del tuo, prima del suo, prima dei nostri "Tuo figlio ha imparato a parlare molto prima del mio!" Pronome dimostrativo: prima di questo, prima di quella "Ti consiglio di vedere questo film prima di quello" 3) PRIMA DI + INFINITO PRESENTE o PASSATO Questa struttura si può usare soltanto se il soggetto di entrambi i verbi, quello all'infinito e quello nella frase principale, è lo stesso, vediamo degli esempi: "Ricordati di avvisarmi prima di uscire di casa" "Prima di parlare, pensa" "Vi dirò tutta la verità, ma non prima di aver fatto una premessa necessaria" 4) PRIMA CHE + CONGIUNTIVO Si utilizza questa forma quando il soggetto della frase principale è diverso dal soggetto della frase subordinata: "Preparo una frittata prima che loro vadano al supermercato" "Prima che mi confessassi i tuoi sentimenti non avevo idea di quello che pensavi di me" "Mi aveva detto che sarebbe venuto alla mia festa ancor prima che io lo avessi invitato" Perché usiamo il congiuntivo con PRIMA CHE? Perché l'azione espressa dal verbo introdotto da "prima che" non è ancora successa nel momento in cui si svolge l'azione espressa dall'altro verbo, pertanto non è certa. Se io dico: "Preparo una frittata prima che loro vadano al supermercato" nel momento in cui io preparo la frittata, l'azione di andare al supermercato non è ancora successa e forse non succederà. Oppure se dico: "Mi aveva detto che sarebbe venuto alla mia festa ancor prima che io lo avessi invitato" nel momento in cui lui dice che verrà la festa, l'azione di invitarlo non è ancora successa e non sappiamo se succederà oppure no. Regole avverbio DOPO 1) DOPO + SOSTANTIVO "Dopo il loro divorzio, i suoi genitori si sono trasferiti in due città diverse" "Dopo quel giorno, Luca non è stato più lo stesso" "Dopo Ferragosto, tutti gli italiani tornano al proprio lavoro" 2) DOPO DI + PRONOME Pronome personale: dopo di me, dopo di te, dopo di loro "Di sicuro tuo fratello si sposerà dopo di te" Pronome relativo: il quale e simili, dopo del quale, dopo della quale, dopo dei quali, dopo delle quali "A Napoli abbiamo mangiato una pizza fenomenale dopo della quale tutte le altre sembrano quasi spazzatura" Pronome possessivo: dopo del mio, dopo dei loro "Il tuo compleanno è dopo del mio, quindi tu dovrai farmi un regalo per primo" Pronome dimostrativo: dopo di questo, dopo di quella "Dopo di quello i miei ricordi sono molto confusi"
Avete mai sentito parlare dell'effetto Lindy? L'effetto Lindy è un fenomeno nato negli anni '60 a Broadway, New York, in un bar/ristorante chiamato Lindy e frequentato da comici e artisti di teatro. Apparentemente, la credenza e diceria popolare tra i teatranti era semplice: gli artisti con più apparizioni teatrali alle spalle hanno più probabilità di successo, cioè di continuare ad essere popolari anche in futuro. Da questo fenomeno, soprannominato Lindy, dal nome del ristorante, statistici e matematici del calibro di Mandelbrot e Taleb hanno creato delle teorie interessati e che possiamo applicare in diversi campi, tra cui la finanza....sintonizzatevi e scoprite come fare!Effetto Lindy - Formalizzazione matematica di N. N. Taleb: https://www.academia.edu/44944654/Lindy_as_a_Distance_from_an_Absorbing_Barrier_Chapter_from_SILENT_RISK_CONSULENZE: https://mataandassociates.com/consulenzeLISTA LIBRI: https://mataandassociates.com/lista-libriNEWSLETTER: https://mataandassociates.com/newsletterSITO: https://mataandassociates.comFACEBOOK: https://www.facebook.com/mataandassociatesCONTATTO: staff@mataandassociates.com
* Lontani dai dettami dell’autorità costituita, denunciano i misfatti della loro famiglia e del Sistema in cui vivono * Apparentemente non portano più rispetto agli adulti. * E se fossero solamente Specchio dei Tempi di una generazione che non sta al gioco e nè sottostà al ricatto? * Una generazione che pretende onestà e correttezza, e un Mondo che (finalmente) giri come dovrebbe girare? E tu che cosa ne pensi? - Scrivimi a ivan@ivanferrero.it - Vai su www.psicologiaetecnologia.it per trovare altro materiale su come aiutare a tuo figlio a gestire la sua vita digitale
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6480OMELIA V DOMENICA DI PASQUA - ANNO B (Gv 15,1-8)Domenica scorsa, Gesù si è paragonato al Buon Pastore che dà la vita per le sue pecorelle, che le ama e che da esse è amato; oggi Egli usa un'altra immagine molto bella: quella della vite, alla quale sono uniti i tralci. Egli è la vite, noi siamo i tralci. L'immagine è molto semplice e piena di profondi significati. Vediamo ora di trarre da questa stupenda pagina del Vangelo degli insegnamenti per la nostra vita spirituale.Prima di tutto impariamo l'importanza di vivere sempre uniti a Gesù. Siamo uniti a Gesù quando viviamo in Grazia di Dio, quando in noi non regna il peccato mortale. Sappiamo dal Catechismo che con il peccato mortale noi perdiamo la Grazia che è il bene più prezioso, più prezioso della nostra stessa vita. Per questo motivo, i Santi avrebbero desiderato mille volte morire piuttosto che perdere l'amicizia con Dio.Anche se ci capitasse questa sventura, con animo pentito, ricorriamo al sacramento della Confessione, il quale, cancellando i nostri peccati, ci ridona il bene inestimabile della Grazia divina. Staccandoci da Gesù con il peccato, noi saremo come un tralcio strappato dalla vite e destinato a seccarsi.Siamo uniti a Gesù, in maniera particolare, quando viviamo in profonda amicizia con Lui, coltivando bene la nostra vita di preghiera. La preghiera non dovrebbe lasciarci mai, fino a diventare il respiro della nostra anima. Nel corso della nostra giornata, tra le varie preghiere, non dovrebbe mai mancare un intimo colloquio con il Signore, da prolungare il più possibile, magari anche durante le nostre occupazioni. Il momento d'oro di questo colloquio sarà quello della Comunione eucaristica, quando Gesù è nel nostro cuore. Gesù è la sorgente della vita, e quanto più saremo uniti a Lui, tanto più si riverserà su di noi la Vita divina di Colui che ci ha redenti.Dobbiamo essere dei "tralci viventi" di questa vite: in tal modo porteremo molto frutto. Gesù lo dice chiaramente: «Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla» (Gv 15,5). Questa precisa e secca dichiarazione: «senza di me non potete far nulla» non ha bisogno di molti commenti. È di una tale importanza e di una tale gravità da non lasciare alcun dubbio sull'assoluta necessità per l'uomo di rimanere in grazia di Dio. Come ad un tralcio staccato dalla vite è impossibile far frutto, così, e molto di più, ad un'anima separata da Gesù a causa del peccato, non è possibile riuscire a far qualcosa di meritorio per la Vita eterna, qualcosa per cui il Padre Celeste si compiaccia.Da questa considerazione deve nascere in cuor nostro una profonda umiltà: da soli siamo proprio una nullità. Bisogna rimanere stabilmente in Lui, in uno stato permanente di grazia. Gesù ci dice: «Rimanete di me e io in voi» (Gv 15,4). Questo rimanere in Lui viene indicato come premessa e condizione di una vita fruttuosa, colma di una profonda gioia. Come il ramo pieno di frutti maturi si abbassa a terra fino quasi a spezzarsi per il gran peso, così il cristiano unito a Gesù dovrebbe giungere alla sua maturità cristiana così colmo di frutti spirituali e di buone opere, da consumarsi lentamente per amore. Certo non mancheranno i sacrifici, ma non mancherà neppure la gioia di aver raggiunto lo scopo per cui siamo stati creati.Affinché possiamo portare più frutto, il vignaiolo, ovvero il Padre Celeste, opererà nella nostra vita delle potature: «Ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto» (Gv 15,2). Queste potature sono le inevitabili prove della vita, le sofferenze, gli insuccessi. Apparentemente queste prove ci privano di qualsiasi frutto; ma, a lungo andare, ci donano una messe abbondantissima. Chi ama il Signore non si meraviglia della sofferenza, ma la sa valorizzare in vista di un amore più puro e di un frutto più grande.Se l'anima si mantiene fedele anche in mezzo alla prova, verrà poi il tempo del raccolto, e sarà tempo di gioia e di consolazione. Se l'anima si mantiene generosa con Dio anche nel tempo della sofferenza, il Signore esaudirà poi ogni sua supplica, secondo la promessa fatta da Gesù nel Vangelo: «Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto» (Gv 15,7).Lo scopo per cui siamo stati creati è quello di portare frutti abbondanti e di amare, come ci dice san Giovanni nella seconda lettura di oggi, «con i fatti e nella verità» (1Gv 3,18). E questo lo realizzeremo solo se rimarremo uniti a Gesù, come il tralcio è unito alla vite.La Madonna, Madre nostra tenerissima, ci unisca sempre di più al Figlio suo diletto.
Vite recluse scritte in pochi fogli. Le cartelle cliniche del manicomio S. Lazzaro di Reggio Emilia. Quando Dorina arriva all'ex manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia ha 14 anni, il suo rendimento a scuola è scarso, oggi si direbbe che “è una bambina difficile”. Apparentemente viene “corretta” durante il suo primo ricovero, poi però dopo due anni ritorna e solo a quel punto si scopre che il padre la costringeva a prostituirsi. Storie come questa e come quelle di tutte le persone che hanno vissuto in un manicomio, le incontriamo ogni giorno: sono storie di depressione, di persone con disabilità fisiche che non si riusciva a gestire in casa, di bambini orfani o anziani colpiti dal Parkison, di coppie omosessuali che manifestavano il loro amore provocando “pubblico scandalo”...Se i manicomi non fossero stati chiusi nel 1978, queste persone oggi sarebbero ancora recluse. Se oggi le possiamo conoscere, è anche grazie al lavoro di documentazione promosso da realtà come la biblioteca scientifica Carlo Livi e dell'archivio dell'ex ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio-Emilia, uno dei più grandi in Italia. “Dobbiamo immaginarci – dice Chiara Bombardieri, responsabile della biblioteca dell'archivio dal 2009, intervistata dalla redazione – che nella società di cento anni fa era un attimo finire in un ospedale psichiatrico. Guardandole con gli occhi di oggi certe storie ci fanno sorridere, ma chissà poi cosa diranno di noi tra 200 anni”.
Vite recluse scritte in pochi fogli. Le cartelle cliniche del manicomio S. Lazzaro di Reggio Emilia. Quando Dorina arriva all’ex manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia ha 14 anni, il suo rendimento a scuola è scarso, oggi si direbbe che “è una bambina difficile”. Apparentemente viene “corretta” durante il suo primo ricovero, poi però dopo due anni ritorna e solo a quel punto si scopre che il padre la costringeva a prostituirsi. Storie come questa e come quelle di tutte le persone che hanno vissuto in un manicomio, le incontriamo ogni giorno: sono storie di depressione, di persone con disabilità fisiche che non si riusciva a gestire in casa, di bambini orfani o anziani colpiti dal Parkison, di coppie omosessuali che manifestavano il loro amore provocando “pubblico scandalo”...Se i manicomi non fossero stati chiusi nel 1978, queste persone oggi sarebbero ancora recluse. Se oggi le possiamo conoscere, è anche grazie al lavoro di documentazione promosso da realtà come la biblioteca scientifica Carlo Livi e dell’archivio dell’ex ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio-Emilia, uno dei più grandi in Italia. “Dobbiamo immaginarci – dice Chiara Bombardieri, responsabile della biblioteca dell’archivio dal 2009, intervistata dalla redazione – che nella società di cento anni fa era un attimo finire in un ospedale psichiatrico. Guardandole con gli occhi di oggi certe storie ci fanno sorridere, ma chissà poi cosa diranno di noi tra 200 anni”.
Apparentemente il punk hardcore nel 1985 sta vivendo un momento d'oro, è ormai conosciuto e apprezzato in tutto l'occidente e la case discografiche mainstream iniziano a drizzare le orecchie.Ma dietro le quinte, al riparo da occhi e orecchie indiscrete, qualcosa si è rotto, si è arrivati a un punto in cui i vincoli stilistici del punk e il crescente tributo di carne umana dovuto all'hardcore hanno iniziato a perdere il loro fascino per molti musicisti facenti parte delle scena.Diversi di loro iniziano così ad allontanarsi dalla spavalderia macho del pit per aprirsi a una maggiore espressione creativa, sperimentando con il loro suono, introducono le melodie e la sottigliezza dell'indie rock, assordanti ondate noise rock o in alcuni casi eclettiche composizioni jazz. Con una prospettiva più emotiva, il POSTHARDCORE diventa così il genere preferito da coloro che amano l'emotività e l'empatia nella musica senza dover però rinunciare alla rabbia. Questi sono 11 dischi delle migliori band che hanno urlato col cuore ...---------------------------------------------PUNKCAST------------------------------------------------------------Punkcast è un podcast DIY che parla del mondo hardcore punk a 360 gradi, lo puoi ascoltare e scaricare sulle principali piattaforme di podcasting e qui su YouTube. Iscriviti al mio canale e attiva gli avvisi per rimanere sempre aggiornato.----------------------------------------------PODCAST-------------------------------------------------------------SPREAKER https://www.spreaker.com/show/punkcast_1APPLE PODCAST https://podcasts.apple.com/it/podcast/punkcastSPOTIFY https://open.spotify.com/show/4akW3E2aGvE6OCT1PJ0LlT?si=WUAUhBxoQ4yMjHUXdMd2_AGOOGLE PODCAST https://podcasts.google.com/?feed=aHR0cHM6Ly93d3cuc3ByZWFrZXIuY29tL3Nob3cvNDM3MDg5NS9lcGlzb2Rlcy9mZWVk-------------------------------------SOCIAL NETWORK--------------------------------------------------------INSTAGRAM https://www.instagram.com/punkcast_podcastINSTAGRAM https://www.instagram.com/ale18021981FACEBOOK https://www.facebook.com/Punkcast-112546450493378TIK TOK https://www.tiktok.com/@punkcast?lang=it-IT---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Oggi vi porto in Nuova Zelanda e vi racconto una storia che apparentemente non ha nulla a che fare con tombe e cimiteri. Apparentemente. Per maggiori informazioni: https://camposantopodcast.comSe vuoi contribuire al progetto: https://ko-fi.com/camposantopodcastCredits:Canzone della sigla: "Beat the Burglar" by scottholmesmusic.com
Apparentemente, l'atto di accumulare continuamente Bitcoin è una pratica che la società di software intelligens MicroStrategy ha trasformato in tradizione. La società ha appena acquistato 253 Bitcoin, che al momento della stampa vale 15 milioni $, ad un prezzo medio di $ 59.339. Ciò porta il totale delle partecipazioni in Bitcoin della società a 91.579 bitcoin, acquistati con 2,226 miliardi di $. --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app Support this podcast: https://anchor.fm/bitcoin-informa/support
Apparentemente, l'atto di accumulare continuamente Bitcoin è una pratica che la società di software intelligens MicroStrategy ha trasformato in tradizione. La società ha appena acquistato 253 Bitcoin, che al momento della stampa vale 15 milioni $, ad un prezzo medio di $ 59.339. Ciò porta il totale delle partecipazioni in Bitcoin della società a 91.579 bitcoin, acquistati con 2,226 miliardi di $.--- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/appSupport this podcast: https://anchor.fm/bitcoin-informa/support
Che rapporto c’è tra le storie della Terra di Mezzo e l’universo di Star Wars? Apparentemente i mondi sembrano lontani, lontani, ma in realtà hanno tantissimi punti in comune. Ne parleremo con Filippo Rossi, forse il massimo esperto italiano di “Guerre Stellari” e anche attento lettore di J.R.R. Tolkien. Rossi ha recentemente pubblicato il libro “tutte le Guerre Stellari” (Runa Editrice, 2020) L'evento è gratuito ed è possibile partecipare on line dalla nostra pagina Facebook, e dalla pagina Facebook o il canale youtube di Sentieri Tolkieniani: www.radiobrea.net/streaming www.youtube.com/sentieritolkieniani Co-organizzatori. AIST, Sentieri Tolkieniani e Radio Brea
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6490LA CORTE COSTITUZIONALE NEGA AL PADRE IL DIRITTO DI DARE IL COGNOME AI FIGLIIl cognome paterno sarebbe contrario all'uguaglianza tra uomo e donna... ma cosa resta ai padri, già privati della patria potestà, se togli loro anche quest'ultimo diritto?di Giuliano GuzzoCognome paterno retaggio patriarcale? Ne è convinta la Corte Costituzionale che, con una specifica ordinanza in replica al Tribunale di Bolzano, ha adombrato l'idea che il solo cognome paterno dato ai figli costituisca, appunto, il retaggio di una concezione della famiglia patriarcale. Nello specifico, la Consulta è intervenuta in risposta al tribunale altoatesino, che chiedeva lumi sulla costituzionalità della norma - l'articolo 262 del Codice civile - nella parte in cui non prevede, dato l'accordo tra i genitori, la possibilità di dare al figlio il cognome della madre invece di quello paterno.Conseguentemente, l'attuale sistema di attribuzione del cognome paterno ai figli è stato giudicato essere il «retaggio di una concezione patriarcale della famiglia», e di «una tramontata potestà maritale, non più coerente con i principi dell'ordinamento e con il valore costituzionale dell'uguaglianza tra uomo e donna». Non è la prima volta che il «giudice delle leggi» si esprime in questi termini. Già nel 2016, infatti, con un'altra sentenza, la suprema Corte aveva definito «indifferibile» l'intervento del legislatore per riformare in maniera organica «secondo criteri finalmente consoni al principio di parità» la questione del cognome da attribuire ai figli.COSA RESTA AI PADRI?Tornando però al pronunciamento di questi giorni, ci sono più considerazioni che meritano di essere svolte. La prima concerne il fatto che l'assunzione del cognome paterno, pur prevista dal citato articolo 262 del Codice civile, non è già più - alla luce di quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, con la sentenza 26 maggio 2006, n. 12641 - una prescrizione inderogabile alla luce della dichiarata non autorizzazione alla stessa in caso di pregiudizio per il minore (si pensi al caso della cattiva reputazione del padre) o allorquando «il minore» avesse già «maturato una precisa, infungibile identità individuale e sociale per il fatto di essere riconosciuto col cognome della madre nella cerchia sociale in seno alla quale è vissuto».Al di là di quanto osservato dalla Consulta, insomma, è scorretto riferire o lasciare intendere che sussista in Italia un obbligo inderogabile al cognome paterno. Che comunque, attenzione, rappresenta un elemento che va valutato con attenzione, prima di esser messo da parte. «Cosa resta ai padri, già privati della patria potestà», si chiedeva in proposito Camillo Langone, intervenendo sul Foglio su questo tema, «se togli loro anche la possibilità di dare il cognome ai figli? Perché un uomo dovrebbe ancora contribuire alla riproduzione? Per la gioia di versare assegni di mantenimento?». Apparentemente provocatoria, questa domanda non è affatto banale.UNA FORTE CRISI DELLA FIGURA PATERNAAnche perché va aggiunto che, se è vero una legislazione per esempio sul doppio cognome è già presente in vari Stati Europei - leggi del genere sono presenti in Francia, in Spagna, in Germania, in Inghilterra -, è altresì indubbio come tale legislazione poggia sempre su una tradizione radicata e del tutto assente nel nostro Paese. Senza dimenticare che appare retorico e approssimativo un argomentare che rimandasse agli ordinamenti esteri lasciando intendere come le scelte di questi siano, ove simili, certamente buone. E se fosse la scelta del doppio cognome ad avere risvolti critici? Perché trascurare in toto tale ipotesi?Simili quesiti non paiono affatto oziosi in una fase storica in cui già si osserva - sul versante psicologico, sociologico e culturale - una forte crisi della figura paterna, indebolita a sua volta da un'eclissi della virilità. Insomma, il padre è già purtroppo estremamente in difficoltà o assente, come denunciato anni or sono da un bel libro di Claudio Risè, Il padre l'assente inaccettabile (San Paolo). C'è quindi il serio rischio che pronunciamenti come quello della Consulta possano avere effetti esiziali, accelerando un pericoloso processo di decostruzione della figura paterna già in corso da tempo. E per il quale la cultura dominante non sembra preoccupata, anzi. Titolo originale: Consulta choc. Il cognome paterno sarebbe un retaggio patriarcaleFonte: Provita & Famiglia, 16 febbraio 2021Pubblicato su BastaBugie n. 705
Apparentemente nulla sta accadendo, ma uno dei nostri ascoltatori si è ritrovato per sbaglio ad ascoltare telefonate abbastanza inquietanti. Non conosciamo ancora fatti e circostanze, ma gli investigatori di italianamente sono attualmente a lavoro per capire meglio. Volevamo intanto essere i primi a condividere la notizia, chiunque abbia più informazioni può contattare la nostra redazione.
Che rapporto c'è tra QAnon e i videogiochi? Apparentemente nessuno. È una roba molto blanda, tipo che uno dei facinorosi di Capitol Hill aveva un tatuaggio di Dishonored e basta, tutto lì. C'è andata di culo che l'America è ancora sotto shock per il tentato attentato alla democrazia in casa loro e sulla cosa non ha tanto battuto. Solo che ad analizzare un po' più in profondità le cose ci si accorge che in un modo o nell'altro c'entra sempre la destra...Unisciti alla ribellione su Telegram
Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Che rapporto c'è tra QAnon e i videogiochi? Apparentemente nessuno. È una roba molto blanda, tipo che uno dei facinorosi di Capitol Hill aveva un tatuaggio di Dishonored e basta, tutto lì. C'è andata di culo che l'America è ancora sotto shock per il tentato attentato alla democrazia in casa loro e sulla cosa non ha tanto battuto. Solo che ad analizzare un po' pig 1920w" sizes="auto, (max-width: 1024px) 100vw, 1024px" />Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Mai sottovalutare i giochini… Continua il filone tutto ignoranza del podcast videoludicamente scorretto. Di più, continua il filone ludico, quello dove col pretesto di parlare di giochini infiliamo in mezzo le peggio cose. Tipo il primo design del film di Sonic in cosplay da Pyramid Head col cazzo di Andrea Sorichetti di fuori. Parliamo di […]
Cosa accomuna due cantanti apparantemente così lontani come Lola Falana - meteora pop-soul, tutta voce e stacchi di coscia - e Ronnie James Dio - idolo dei metallari, tutto voce e attacco dei capelli più alto del dovuto? Apparentemente niente, e invece...Nella puntata del rientro dalle ferie, cerchiamo qualcosa di speciale; qualcosa di stuzzichevole; qualcosa che non avevamo mai proposto prima.Ecco allora una playlist di brani cantati in italiano da artisti straniera. Con qualche chicca tutta per voi.Una playlist eccezionalmente di 8 brani, invece che i soliti 6.Gli artisti di questo episodio sono appunto Lola Falana e Ronnie Dio - rispettivamente in apertura e chiusura -, Ito Yukari, Roberto Carlos, Evy, The Rokes, Nino Ferrer, Rocky Roberts.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6251OMELIA XXV DOMENICA T. ORD. - ANNO A (Mt 20,1-16)La parabola riportata nel Vangelo di oggi non è di facile comprensione e urta contro il nostro modo di pensare e di giudicare. Davvero, come dice la prima lettura di oggi, «i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie [...] quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri» (Is 55,8-9).La parabola di oggi, prima di tutto, ci insegna che Dio chiama tutti a lavorare alla sua vigna che è la Chiesa. Ognuno di noi, secondo le proprie capacità e doni ricevuti, è tenuto a collaborare per la diffusione del Regno dei cieli. Questo vale per i sacerdoti, per i religiosi, e anche per i laici. Ciascuno deve vivere secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri (cf 1 Pt 4,10).Servire il Signore qui in terra significherà regnare con Lui in Cielo. Dio non ha bisogno di noi; ma, per un mistero della sua Misericordia, Egli si vuole servire delle creature per compiere le sue meraviglie. Dobbiamo ringraziare Dio per questo suo dono, ritenendoci sempre dei servi inutili, per nulla indispensabili. Se riusciamo a fare del bene, pensiamo che Dio poteva servirsi di mille persone diverse per compiere la stessa cosa; anzi, poteva fare benissimo da solo.La parabola del Vangelo presenta però delle difficoltà. Apparentemente, sembra che il padrone della vigna abbia fatto un'ingiustizia retribuendo allo stesso modo gli operai dell'ultima ora e quelli che invece avevano affrontato il peso di tutta la giornata. Non è un'ingiustizia. Tale parabola ci insegna che davanti a Dio nessuno può pretendere dei diritti. La ricompensa di Dio è un dono, non un diritto. La parola "grazia" indica proprio il dono gratuito di Dio. Per comprendere il modo di agire di Dio bisogna comprendere la logica dell'amore e non quella della nostra pretesa giustizia.Al termine della parabola, a chi mormorava contro di lui, il padrone della vigna disse: «Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?» (Mt 20,15). Queste parole ci fanno comprendere la sovrana libertà di Dio. Egli è Padrone della sua grazia e la dona alle sue creature come vuole, quando vuole, e nella misura che Lui vuole. L'atteggiamento della creatura deve essere quello dell'umile riconoscenza e non quello dell'arrogante pretesa. Ricordiamo sempre che i nostri pensieri non sono i suoi pensieri, le nostre vie non sono le sue vie.Il secondo insegnamento che riceviamo da queste parole riguarda quello che, forse, è il più brutto di tutti i vizi, quello che maggiormente si oppone alla virtù della carità, ovvero l'invidia. L'invidia è l'unico vizio che non dà proprio nulla. Gli altri vizi, apparentemente, danno qualcosa; l'invidia è solo tristezza e rancore. È invidioso chi si rattrista per il bene che vede negli altri, soprattutto quando invidia la grazia di cui uno è arricchito. L'invida della grazia altrui è un peccato contro lo Spirito Santo.Non è invidioso chi invece si rallegra per il bene onesto che vede negli altri, anche se lo vorrebbe anche per se stesso. Chi fa così sarà premiato da Dio e sperimenterà la sua Provvidenza.Il Vangelo di oggi è un invito rivolto a ciascuno di noi ad esaminare la nostra coscienza e a togliere ogni traccia di questo brutto peccato. Anche noi saremo premiati da Dio se gioiremo per il bene altrui; anche noi riceveremo le grazie che ammiriamo nelle anime buone, che amano il Signore e lo servono con generosità.In Paradiso si gioirà della gloria che vedremo brillare in tutti i nostri fratelli e sorelle. Ne gioiremo come se fosse nostra. La carità farà sì che ci rallegreremo nello scoprire tutte le meraviglie che Dio avrà operato negli altri. Fin da ora impariamo a comportarci così e la nostra vita diventerà un anticipo di Paradiso.Passiamo ora alla seconda lettura che riporta le parole che san Paolo rivolse ai Filippesi, parole che ci rivelano quello che è stato il suo dramma interiore. Egli, che aveva lavorato alla vigna del Signore forse più di tutti gli altri Apostoli, da una parte desiderava morire «per essere con Cristo» (Fil 1,23), e dall'altra parte sentiva l'importanza di rimanere ancora sulla terra, per il bene dei fratelli. Non si sentiva certamente necessario, ma l'amore per il prossimo lo spingeva a spendere tutte le sue energie per illuminare e confortare i fratelli nella fede e per guadagnarne a Cristo un numero ancora più grande. Di se stesso affermò: «Per me vivere è Cristo e morire un guadagno» (Fil 1,21). Ormai era impensabile vivere senza Gesù, Egli era tutta la sua vita. Il suo desiderio era quello di lasciare al più presto questa terra per esser eternamente con Lui. Lo tratteneva solo il bene delle anime, per le quali consumava volentieri la sua vita.Impariamo da san Paolo ad essere generosi nella nostra dedizione al Signore, e a sentire l'esigenza di lavorare per la salvezza eterna di tante anime.Nota di BastaBugie: lo sai che familiari e amici possono partecipare alla Messa accanto in una stessa panca? Lo dice la Nota del Ministero dell'Interno del 14 Agosto 2020 in risposta ai quesiti della CEI: "Durante lo svolgimento delle funzioni religiose, non sono tenuti all'obbligo del distanziamento interpersonale i componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi/congiunti, parenti con stabile frequentazione; persone, non legate da vincolo di parentela, di affinità o di coniugio, che condividono abitualmente gli stessi luoghi e/o svolgono vita sociale in comune". Fonte: Il settimanale di Padre PioPubblicato su BastaBugie n. 682
Ci sono domande le cui risposte ci sembrano scontate. Eppure basta pensarci un pò su e ci accorgiamo che le cose stanno diversamente....
Apparentemente distanti, sport e cucina posseggono molte cose in comune, dall'adrenalina che si vive ai fornelli all'immaginazione presente sia in un piatto di spaghetti che sotto porta. Cristina, Nadia e Marco sono andati alla scoperta di questi magici mondi, scovando storie di chef e campioni uniti dalla passione per la gastronomia.
Cosa accomuna i Galaxy S20, gli Oppo Find X, gli iPhone di Apple ed il servizio Prime Video di Amazon? Apparentemente nulla, tuttavia utilizzeremo alcuni esempi relativi a questi prodotti per capire ed analizzare come fare (e non fare) alcune scelte quando si sviluppa un prodotto o un servizio.- WWDC 2020, Google I/O, tecnologia e prodotti: i primi impatti da coronavirus- WWDC 2020: solo streaming?- Oppo Find X: alzare l'asticella si può, ma...- Samsung Galaxy S20: come NON fare un prodotto- Apple: perché ancora niente pannello a 120Hz?- Tra scheda tecnica e soddisfazione del cliente: la scelta di Apple- WhatsApp: arriva la dark mode. In ritardo e fatta male.- Amazon Prime Video: un servizio di qualità?- Apple: la direzione sui pannelli sarà il MiniLED?- Seguire un sito sull'hi-tech? W W W. T E E E C H . I TLink utili:- CANALE TELEGRAM OFFERTE! https://t.me/offertecafeConduttori:Giovanni Longo: www.twitter.com/giolongooClaudio Sardaro: www.twitter.com/clauoitaFeedback?Potete segnalarci temi da approfondire, dire la vostra o darci qualunque tipo di feedback su Twitter col consueto hashtag #iPhoneItaliaPodcast.Potete, inoltre, darci una valutazione su Apple Podcast e seguirci su Spreaker per aiutare più persone a scoprire il nostro podcast.I vostri consigli ed i vostri commenti sono preziosi per noi, sul serio.
Apparentemente solo una semplice domanda ma in realtà qualora la vostra risposta sia (come la mia) affermativa vi ritroverete una valanga di domande "conseguenti" che vi impegneranno non poco. Buon ascolto e benvenuti alla nona puntata di questo podcast che con oggi entra nel suo terzo mese di vita!
Che cosa c'è che unisce il calciatore del Real Madrid Marcelo ed il maestro dell'ipnosi moderna Milton Erickson?Apparentemente nulla, ma in realtà, andando a vedere nel dettaglio, scopriamo che entrambi sono dotati di una enorme forza di volontà e motivati verso il raggiungimento di un obbiettivo.La stesso fenomeno possiamo metterlo in atto anche noi! In questo episodio vedremo come, una enorme forza di volontà possa realmente frantumare degli ostacoli, abbattere barriere e rendere migliore la vita di chiunque. Motivazione, pianificazione corretta dei nostri obbiettivi, metodologia e... copiare le strategie altrui ed adattarle alle nostre esigenze ci aiuta a migliorare la nostra vita!Le canzoni ascoltate nel podcast sono tratte dai lavori di Michael Tembadis, incluso il suo nuovo album "Eclectic".
Cosa c’entra una MELA con la NIGHTLIFE? In questi giorni in cui tutto è fermo a causa dell’emergenza di cui ormai tutti siamo a conoscenza... Quale miglior modo per passare il tempo se non formarsi sempre di più?Ma...Torniamo al titolo.Mele e Clubbing... che legame hanno?!Apparentemente nessuno, ma non è così, credetemi.Lasciate che vi spieghi...Oggi voglio parlarvi del “PACKAGING MENTALE”.Cosa significa questo termine?Si tratta in poche parole di “ri-programmare” e cambiare la percezione che un cliente ha, di un determinato “prodotto o servizio”‼tutto ciò è applicabile nel nostro settore.Infatti è una delle armi più efficaci che abbiamo a disposizione per elevare l’esclusività e/o la portata dei nostri Party! Per il resto, non demoralizziamoci e continuiamo a pensare positivo, fidatevi di noi! E, nel caso di un vostro evento, quale potrebbe essere la vostra metaforica “Mela da passeggio?!”Un abbraccio.Ale
Se non conoscete "Social boom" significa che non avete usato YouTube negli ultimi due anni, poiché il suo è un vero e proprio caso mediatico. Apparentemente la sua fama è dovuta esclusivamente al fatto di parlare di personaggi popolari nel mondo del web, utilizzando titoli click bait e provocatori. Eppure non è stato né il primo né l'unico a cimentarsi in questa attività. Come ha fatto allora a sbaragliare la concorrenza? Ne parlo in questo podcast.
#healthmefood #alimentazione #etichette********************************************************************SOCIAL E WEBSITE:website: http://www.healthmefood.com/itFacebook: https://www.facebook.com/healthmefood/Instagram: https://www.instagram.com/healthmefood78*******************************************************************PODCASTPodcast Addict: http://podplayer.net/?podId=2406272Podcast Spotify: spotify:show:4kP34YHaLYweiSeJD41eo2Podcast Itunes: https://podcasts.apple.com/us/podcast/langolo-del-nutrizionista/id1447943400?uo=4Podcast Spreaker: https://www.spreaker.com/show/langolo-del-nutrizionistaGoogle Podcast; https://www.google.com/podcasts?feed=aHR0cHM6Ly93d3cuc3ByZWFrZXIuY29tL3Nob3cvMzI4MjE0MS9lcGlzb2Rlcy9mZWVk*******************************************************************Libri di Alimentazione consigliati: (link affiliati in cui io ho una commissione se li acquistate da questi link):PROJECT NUTRITION: https://amzn.to/2MpG4r1GUIDA ALIMENTAZIONE SPORTIVA: https://amzn.to/31PRMyUBUFALE SUL CIBO: https://amzn.to/2ZgPQCDMITI ALIMENTARI: https://amzn.to/2Ns0sH******************************************************************Links e Studi consultati:https://www.lboro.ac.uk/news-events/news/2019/december/labelling-foods-amount-of-physical-activity-needed/https://jech.bmj.com/content/early/2019/11/24/jech-2019-213216https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=9fyaE6ALdDwhttps://www.bbc.com/news/business-50742094******************************************************************Dopo tanto tempo, ritorno a parlare di etichette, ma questa volta in maniera completamente diversa. Infatti non sarò' qui a spiegarti come leggerle, anche perché' trovi due video al riguardo che trovi qui da qualche parte nello schermo, ma invece di come la creazione di etichette particolari, che riportino quanto esercizio fisico sia necessario per consumare le calorie appena ingerite, possa aiutare a ridurre l'apporto calorico e per cui contrastare i problemi di salute e di peso, legati all'alimentazione. Ci vogliono in media 4 ore di passeggiata, per smaltire le calorie prese, mangiando una pizza. Circa 22 minuti di corsa, per consumare una barretta di cioccolata. Se trovassi queste indicazioni sulle etichette alimentari, compreresti veramente tutto quello che compri ora? Il fatto di trovarti di fronte allo sforzo ed esercizio fisico necessario, per consumare tutte le calorie in eccesso che hai ottenuto attraverso un determinato alimento, ti limiterebbe nell'acquisto o perlomeno, te ne farebbe ridurre il consumo? Apparentemente questa risposta sembra essere positiva. Uno studio condotto dalla Universita' di Loughorough con la collaborazione della University of East Angli di Birmingham, ha effettivamente constatato che in media, una persona sarebbe in grado di tagliare circa 200 Kcal giornaliere, grazie a questo espediente. Le persone sembrano fare delle scelte piu' oculati e salutari, se queste etichette vengono messe sugli alimenti. Tali etichette vengono definite con l'acronimo inglese PACE che sta per Physical Activity Calories Equivalent, equivalente in calorie della attivita' fisica. Come mau pero' c'era questa diminuzione nella assunzione delle calorie? In fondo ci sono gia' molte informazioni utilissime sulle etichette dei prodotti che andiamo a comprare.Il discorso sembra risiedere nel fatto che al consumatore comune, le etichette degli alimenti, sembrano essere un pochino troppo complicate da comprendere e lontane dalla vita reale. Dire ad una persona che deve cammiare un ora per consumare un alimento, oppure dirle che quell'alimento contiene 200 Kcal sono due unita'di misura, dello stesso argomento, ma la prima e' piu' tangibile. Cioe' e' molto piu' pratico capire quanto devo camminare e per cui quanto devo spaventarmi nel comprendere che quell'alimento e' talmente calorico, che lo smaltiro' solo dopo tanto movimento. Accade un pochino la stessa cosa nella finanza. Io ho un secondo canale in cui mi occupo di risparmio e di investimenti, una mia passione. Lo stesso concetto pero' lo ho applicato in un video relativo al risparmio. Se io ti dicessi che un Iphone costa 1000 euro, tu ne percepiresti il costo elevato, ma magari con un finanziamento, non lo sentiresti pesantissimo. Ma pensa se io ti dicessi che in base al tuo stipendio, du devi lavorare 100 ore per comprarti quell'Iphone, la tua percezione del costo sarebbe totalmente diverse, perche' sarebbe tangibili con la tua vita privata e per cui con quanto tempo devi lavorare per pagarti quel bene. E'per cui molto utile pensare come queste etichette possano, in linea di massima, dare un aiuto a mangiare meglio.
Indispensabile ormai curare la parte della comunicazione sui social networks. Apparentemente molto semplice come mansione ma in realtà oltre alla semplice pubblicazione di una foto, di un video o di uno slogan, c’è l’impegno di essere costanti con la creazione di contenuti. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/carlosman/message
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5757OMELIA XXV DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C (Lc 16,1-13)L'evangelista Luca, di cui è la pagina del Vangelo di oggi, ha tra i suoi argomenti preferiti il pregio della povertà e il pericolo della ricchezza, al punto che il suo Vangelo potrebbe essere definito il Vangelo dei poveri. Come spiegare allora la parabola di oggi, che effettivamente, è tra le più difficili di tutto il Nuovo Testamento? Apparentemente, sembra che Gesù lodi la disonestà di quell'amministratore che si era procurato amici imbrogliando. Nella parabola si legge che «il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza» (Lc 16,8).Gesù non loda la disonestà, bensì la scaltrezza. In poche parole, noi dobbiamo imitare quella scaltrezza, non certo per essere disonesti, ma per fare il bene. Purtroppo, tante volte, «i figli di questo mondo [...] sono più scaltri dei figli della luce» (ivi) e ci mettono più impegno nel fare il male di quello che ci mettono i figli della luce a compiere il bene. L'espressione «figli di questo mondo» indica coloro per i quali gli orizzonti della vita si chiudono sugli interessi terreni; mentre l'espressione «figli della luce» designa quelli che vivono in funzione della Vita eterna. L'insegnamento della parabola risulta ora chiaro, esso ci esorta a procurarci il nostro autentico bene, quello spirituale.Secondo l'insegnamento della Bibbia, i beni della terra sono proprietà di Dio dati in amministrazione agli uomini, i quali devono servirsi di essi non per alimentare il loro egoismo, ma per fare il bene. Nel Vangelo di oggi, Gesù chiama "disonesta" la ricchezza ed è realmente disonesta quando viene sfruttata per il solo tornaconto personale. Un mezzo per utilizzare bene la ricchezza è quello di farne parte ai poveri, in modo che, «quando questa verrà a mancare, essi [i poveri] vi accolgano nelle dimore eterne» (Lc 16,9).Il discorso di Gesù continua con una frase abbastanza difficile da comprendere. Egli dice: «Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti. E chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti» (Lc 16,10). Cosa intendeva Gesù per «cose di poco conto» e per «cose importanti»? Le cose di poco conto sono i beni materiali; le cose importanti sono invece i beni spirituali, la grazia di Dio. Davanti a Dio, per quello che riguarda i beni spirituali, nessuno è povero: tutti hanno ricevuto, in misura più che abbondante, delle grazie, dei talenti, che dovranno amministrare con fedeltà e avvedutezza. Dobbiamo "corrispondere" alla grazia di Dio, ovvero farla fruttificare.Gesù, però, ci mette in guardia e ci dice che l'attaccamento smodato ai beni di questo mondo è pericoloso e non si possono servire due padroni: o si utilizzano le ricchezze terrene per il bene autentico, oppure se ne diventa schiavi. Con parole molto precise, Gesù afferma: «Non potete servire Dio e la ricchezza» (Lc 16,13). Guardiamo l'esempio dei Santi: alcuni di essi sono stati favoriti di grandi ricchezze, come santa Elisabetta d'Ungheria, ma tutto veniva utilizzato per la Gloria di Dio e il bene dei fratelli. Per non farci però dominare dalle ricchezze, bisogna amare Dio con tutto il cuore: quanto più lo ameremo, tanto più ci distaccheremo dalle ricchezze terrene e riusciremo a fare molto del bene.Si può ricavare un altro insegnamento dalle parole che prima abbiamo ascoltato: «Chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti» (Lc 16,10). L'insegnamento è molto importante ed è questo: chi si abitua alle piccole infedeltà, prima o poi cadrà anche nelle grandi infedeltà. Dobbiamo dunque prestare attenzione anche ai peccati che a noi sembrano piccoli e insignificanti e dobbiamo combatterli prontamente, per non cadere prima o poi nei più grandi peccati.
Tutti voi siete lieti di ricevere ricompense dinanzi a Dio e di diventare oggetto del Suo favore ai Suoi occhi. È il desiderio che ognuno prova dopo che ha iniziato ad avere fede in Dio, perché l’uomo tende con tutto il cuore verso qualcosa di più elevato, e nessuno è disposto a rimanere indietro rispetto ad altri. Questo è tipico dell’uomo. Proprio per tale ragione molti tra voi cercano costantemente di accattivarsi il favore del Dio nei cieli, eppure, in verità, la vostra lealtà e la vostra schiettezza verso Dio sono di gran lunga inferiori a quelle che riservate a voi stessi. Perché dico questo? Perché non riconosco affatto la vostra lealtà verso Dio, e inoltre nego l’esistenza del Dio che è presente nei vostri cuori. Vale a dire, il Dio che voi adorate, il Dio vago che ammirate, non esiste affatto. Il motivo per cui lo affermo con tanta convinzione è che voi siete troppo distanti dal vero Dio. Il motivo per cui avete lealtà è dovuto all’esistenza di un idolo dentro i vostri cuori; quanto a Me, il Dio che appare né grande né piccolo ai vostri occhi, tutto quel che fate è riconoscerMi a parole. Quando parlo della vostra grande distanza da Dio, Mi riferisco a quanto siate lontani dal vero Dio, mentre il Dio vago sembra essere vicinissimo. Quando dico “non grande” è in riferimento a come il Dio in cui credete oggi sembri essere semplicemente un uomo privo di grandi capacità; un uomo non molto elevato. Quando dico “non piccolo” significa che, sebbene quest’uomo non possa sollevare il vento e ordinare la pioggia, Egli è nondimeno in grado di invitare lo Spirito di Dio a compiere l’opera che scuote i cieli e la terra, lasciando l’uomo completamente disorientato. Apparentemente tutti voi sembrate molto obbedienti verso questo Cristo sulla terra, eppure in sostanza non avete fede in Lui né Lo amate. Ciò che intendo dire è che colui nel quale avete realmente fede è quel Dio vago nei vostri sentimenti, e quello che amate realmente è il Dio a cui anelate notte e giorno, eppure non avete mai visto di persona. Riguardo a questo Cristo, la vostra fede è semplicemente insignificante, e il vostro amore per Lui non è niente. Fede significa convinzione e fiducia; amore significa adorazione e ammirazione nel cuore, mai separazione. Eppure, la vostra fede e il vostro amore per il Cristo di oggi sono di gran lunga inferiori a questo. Per quanto riguarda la fede, in che modo avete fede in Lui? Per quanto riguarda l’amore, in quale modo Lo amate? Semplicemente non avete alcuna comprensione della Sua indole e ancor meno conoscete la Sua essenza; dunque, come credete in Lui? Dov’è la realtà della vostra fede in Lui? Come Lo amate? Dov’è la realtà del vostro amore per Lui?
Non siamo razzisti, siamo populisti e anti sistema Giulietto Il nuovo ambasciatore USA in Germania contro Angela Merkel Giulia In Europa, la Casa Bianca sembra voler scommettere sul cambiamento. Il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti in Germania, Richard Grenell, si e' ritrovato nel bel mezzo di uno scandalo prima ancora di mettersi al lavoro. Intervistato dal sito americano Breitbart, lo scorso 3 giugno, si e' detto favorevole alle politiche contrarie all'establishment, e ammicca al neoeletto cancelliere austriaco, Sebastian Kurz. Il diplomatico statunitense sarebbe già stato contattato da numerosi esponenti del conservatorismo europeo, che afferma di voler "assolutamente sostenere". Un proposito, questo, che Berlino non sembra aver apprezzato. Tanto che il ministero degli Affari Esteri della Germania ha già convocato Grenell, chiedendogli come andrebbero interpretate le sue dichiarazioni. Apparentemente dirette, soprattutto in riguardo alla politica migratoria della Germania, contro la cancelliera tedesca, Angela Merkel. "Abbiamo molto lavoro da fare, ma credo che l'elezione di Donald Trump abbia permesso alle persone di opporsi agli esiti predeterminati", sostiene Richard Grenell, che aggiunge: “E' un periodo davvero eccitante, in cui possiamo vedere oltre le parole di un piccolissimo gruppo elitista che ti dice che non hai alcuna chance di vittoria". Il vento del cambiamento sembra, tuttavia, risparmiare il settore militare, dove una delle prime missioni che l'ambsciatore americano dovra' portare a termine riguardera' la spesa per la NATO. Perché l’italiana UniCredit e la francese SocGen corrono verso la fusione? Masala Secondo il Financial Times, ripreso peraltro dai giornali italiani, Unicredit e la banca francese Société Générale starebbero correndo verso una fusione che creerebbe uno dei maggiori gruppi finanziari dell'Europa e del mondo. Se in apparenza questa può essere vista come una notizia che attesterebbe la dinamicità delle economie dei paesi coinvolti, la storia degli ultimi anni ci autorizza a nutrire qualche legittimo dubbio. Infatti, sia Unicredit che Société Générale, nei momenti peggiori della crisi economica e del caos finanziario, hanno rischiato più volte il fallimento e sono state salvate solo grazie a potenti iniezioni di capitale. Questo lascia ipotizzare che dietro questa possibile fusione vi sia in realtà la ricerca spasmodica di economie di scala da parte delle due banche al fine di abbattere i costi e tenere alti i livelli di profitto. Magari anticipando possibili e prossime tempeste economiche e finanziarie dovute alla fine del Quantitative Easing della BCE o alla guerra commerciale che si prospetta tra USA e UE. Insomma, potremmo essere di fronte al disperato tentativo da parte francese e italiana di mettere in sicurezza i loro due colossi dal piede d'argilla prima che i molti fattori di rischio che si profilano all'orizzonte diventino realtà. Vedremo se sarà sufficiente, ma nutrire qualche dubbio è legittimo. L’Iran risponde all’uscita degli USA dal trattato nucleare Margherita L’Iran risponde all'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare. L'ayatollah Ali Khamenei ha annunciato il via ai preparativi per riprendere l'arricchimento dell'uranio, precisando che "per ora” Teheran si muove "ancora nell'ambito dell'intesa". Khamenei ha anche avuto toni duri contro l'Europa che, a suo avviso, sta cercando di ingannare l'Iran, pretendendo che continui ad accettare i limiti al nucleare, senza godere di vantaggi economici. Poche ore dopo, il capo del programma di sviluppo nucleare, Ali Akbar Salehi, ha notificato all'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) che la Repubblica islamica intende aumentare il numero delle sue centrifughe nucleari. "Se le condizioni lo permetteranno, già questa notte a Natanz, l’Iran aprirà un centro di produzione di nuove centrifughe” senza violare l'accordo che prevede che, nell'arco del primo decennio, Teheran possa costruire parti delle centrifughe senza pero' renderle operative, e che possa continuare ad avere un arricchimento dell'uranio al 3,67% (il 90% è la soglia per l'arma nucleare). Nei giorni scorsi, il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, in una lettera aveva esortato la comunità internazionale a opporsi al "bullismo di Washington" per salvare l'intesa, frutto di "colloqui multilaterali meticolosi, sensibili e bilanciati”. La Peugeot lascia il mercato iraniano trainata da Israele Margherita Mentre la Peugeot francese ha annunciato che si ritirerà dall’Iran per rispettare le nuove sanzioni americane, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, a sua volta, risponde a Teheran con un tour europeo mirante a esercitare pressioni contro lo storico rivale. Netanyahu ieri a Berlino ha incontrato la cancelliera Angela Merkel, mentre oggi vedrà il presidente Emmanuel Macron a Parigi. Allo stesso tempo, il ministro dell'Intelligence israeliano, Yisrael Katz, ha chiesto la formazione di una coalizione militare contro l'Iran se il Paese dovesse riprendere ad arricchire l'uranio per scopi militari. Il ministro israeliano ha chiesto quindi una presa di posizione da parte del presidente degli Stati Uniti e di tutta la coalizione occidentale. Siria: USA e Turchia si spartiscono Manbij Giulia Stati Uniti e Turchia hanno concordato la sorte della città siriana di Manbij, che finora aveva rappresentato un ostacolo nei rapporti tra i partner per la forte opposizione di Ankara alla presenza curda al suo interno. Lunedì, i ministri degli Esteri dei due Paesi hanno adottato una road map per stabilizzare la situazione a Manbij. Sebbene il contenuto del documento sia tuttora ignoto, il capo della diplomazia turca, Mevlüt Çavuşoğlu, ha spiegato che tra gli obiettivi dell'accordo c'e' anche il ritiro delle truppe curde dalla citta', che Ankara spera di terminare entro i prossimi sei mesi. Dopo di che, saranno i soldati turchi e americani a occuparsi della sua sicurezza. È interessante notare che né i rappresentanti dei curdi né le autorità ufficiali della Siria sono stati invitati alle trattative sul destino della città siriana. Nel frattempo, con l'obiettivo di liberare il Paese dagli occupanti americani, turchi e francesi, i rappresentanti di 70 tribù provenienti dalle province di Raqqa, di al-Hasaka e di Aleppo si sono riuniti, sabato scorso, nella citta' di Dayr Hafir, nel Nord della Siria, dove hanno annunciato la nascita della "Resistenza popolare delle tribù". Mentre e' di lunedì la notizia di un'esplosione nei pressi della base militare franco-americana nei pressi di Ayn Issa, nella parte settentrionale della provincia di Raqqa. A riferirlo e' l'emittente televisiva Kurdistan-24, secondo cui la base ospiterebbe 200 soldati americani e 75 francesi. Al momento non sono disponibili informazioni sulle circostanze dell'incidente o su eventuali danni a persone o materiali. L'assedio al porto yemenita di USA e Arabia Saudita aumenta la fame della popolazione Giulia Dopo un mese di battaglie, la coalizione araba a guida saudita ha chiesto il sostegno degli Stati Uniti nell'offensiva che mira a conquistare il porto yemenita di al-Hudayda, porto strategicamente cruciale anche per gli Houthi, che da lì ricevono armi, ma anche aiuti umanitari. La richiesta avanzata dagli Emirati Arabi Uniti e' ora al vaglio della Casa Bianca e, stando a quanto scrive il Wall Street Journal, consisterebbe nell'utilizzo di droni americani sul campo di battaglia. I funzionari di Abu Dhabi e di Riad hanno assicurato a Washington che si asterranno dal conquistare il porto finche' non avranno il sostegno degli americani. Ma l'amministrazione Trump teme che la situazione possa sfuggire di mano. "Non siamo completamente sicuri che la coalizione sia in grado di lanciare un attacco in modo pulito ed evitando una catastrofe", afferma un alto funzionario Usa, citato dal Wall Street Journal. Intanto, nel timore che oltre 200mila abitanti di al-Hudayda siano costretti a fuggire, l'inviato speciale dell'Onu per lo Yemen, Martin Griffiths, ha chiesto, lunedi', agli Houthi di abbandore la citta', lasciandone il controllo a non meglio precisati "osservatori internazionali". L'ayatollah Ali Khamenei, da parte sua, ha annunciato, ieri, che l'Iran continuera' a sostenere le "nazioni oppresse" in Medio Oriente.
Non siamo razzisti, siamo populisti e anti sistema Giulietto Il nuovo ambasciatore USA in Germania contro Angela Merkel Giulia In Europa, la Casa Bianca sembra voler scommettere sul cambiamento. Il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti in Germania, Richard Grenell, si e' ritrovato nel bel mezzo di uno scandalo prima ancora di mettersi al lavoro. Intervistato dal sito americano Breitbart, lo scorso 3 giugno, si e' detto favorevole alle politiche contrarie all'establishment, e ammicca al neoeletto cancelliere austriaco, Sebastian Kurz. Il diplomatico statunitense sarebbe già stato contattato da numerosi esponenti del conservatorismo europeo, che afferma di voler "assolutamente sostenere". Un proposito, questo, che Berlino non sembra aver apprezzato. Tanto che il ministero degli Affari Esteri della Germania ha già convocato Grenell, chiedendogli come andrebbero interpretate le sue dichiarazioni. Apparentemente dirette, soprattutto in riguardo alla politica migratoria della Germania, contro la cancelliera tedesca, Angela Merkel. "Abbiamo molto lavoro da fare, ma credo che l'elezione di Donald Trump abbia permesso alle persone di opporsi agli esiti predeterminati", sostiene Richard Grenell, che aggiunge: “E' un periodo davvero eccitante, in cui possiamo vedere oltre le parole di un piccolissimo gruppo elitista che ti dice che non hai alcuna chance di vittoria". Il vento del cambiamento sembra, tuttavia, risparmiare il settore militare, dove una delle prime missioni che l'ambsciatore americano dovra' portare a termine riguardera' la spesa per la NATO. Perché l’italiana UniCredit e la francese SocGen corrono verso la fusione? Masala Secondo il Financial Times, ripreso peraltro dai giornali italiani, Unicredit e la banca francese Société Générale starebbero correndo verso una fusione che creerebbe uno dei maggiori gruppi finanziari dell'Europa e del mondo. Se in apparenza questa può essere vista come una notizia che attesterebbe la dinamicità delle economie dei paesi coinvolti, la storia degli ultimi anni ci autorizza a nutrire qualche legittimo dubbio. Infatti, sia Unicredit che Société Générale, nei momenti peggiori della crisi economica e del caos finanziario, hanno rischiato più volte il fallimento e sono state salvate solo grazie a potenti iniezioni di capitale. Questo lascia ipotizzare che dietro questa possibile fusione vi sia in realtà la ricerca spasmodica di economie di scala da parte delle due banche al fine di abbattere i costi e tenere alti i livelli di profitto. Magari anticipando possibili e prossime tempeste economiche e finanziarie dovute alla fine del Quantitative Easing della BCE o alla guerra commerciale che si prospetta tra USA e UE. Insomma, potremmo essere di fronte al disperato tentativo da parte francese e italiana di mettere in sicurezza i loro due colossi dal piede d'argilla prima che i molti fattori di rischio che si profilano all'orizzonte diventino realtà. Vedremo se sarà sufficiente, ma nutrire qualche dubbio è legittimo. L’Iran risponde all’uscita degli USA dal trattato nucleare Margherita L’Iran risponde all'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare. L'ayatollah Ali Khamenei ha annunciato il via ai preparativi per riprendere l'arricchimento dell'uranio, precisando che "per ora” Teheran si muove "ancora nell'ambito dell'intesa". Khamenei ha anche avuto toni duri contro l'Europa che, a suo avviso, sta cercando di ingannare l'Iran, pretendendo che continui ad accettare i limiti al nucleare, senza godere di vantaggi economici. Poche ore dopo, il capo del programma di sviluppo nucleare, Ali Akbar Salehi, ha notificato all'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) che la Repubblica islamica intende aumentare il numero delle sue centrifughe nucleari. "Se le condizioni lo permetteranno, già questa notte a Natanz, l’Iran aprirà un centro di produzione di nuove centrifughe” senza violare l'accordo che prevede che, nell'arco del primo decennio, Teheran possa costruire parti delle centrifughe senza pero' renderle operative, e che possa continuare ad avere un arricchimento dell'uranio al 3,67% (il 90% è la soglia per l'arma nucleare). Nei giorni scorsi, il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, in una lettera aveva esortato la comunità internazionale a opporsi al "bullismo di Washington" per salvare l'intesa, frutto di "colloqui multilaterali meticolosi, sensibili e bilanciati”. La Peugeot lascia il mercato iraniano trainata da Israele Margherita Mentre la Peugeot francese ha annunciato che si ritirerà dall’Iran per rispettare le nuove sanzioni americane, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, a sua volta, risponde a Teheran con un tour europeo mirante a esercitare pressioni contro lo storico rivale. Netanyahu ieri a Berlino ha incontrato la cancelliera Angela Merkel, mentre oggi vedrà il presidente Emmanuel Macron a Parigi. Allo stesso tempo, il ministro dell'Intelligence israeliano, Yisrael Katz, ha chiesto la formazione di una coalizione militare contro l'Iran se il Paese dovesse riprendere ad arricchire l'uranio per scopi militari. Il ministro israeliano ha chiesto quindi una presa di posizione da parte del presidente degli Stati Uniti e di tutta la coalizione occidentale. Siria: USA e Turchia si spartiscono Manbij Giulia Stati Uniti e Turchia hanno concordato la sorte della città siriana di Manbij, che finora aveva rappresentato un ostacolo nei rapporti tra i partner per la forte opposizione di Ankara alla presenza curda al suo interno. Lunedì, i ministri degli Esteri dei due Paesi hanno adottato una road map per stabilizzare la situazione a Manbij. Sebbene il contenuto del documento sia tuttora ignoto, il capo della diplomazia turca, Mevlüt Çavuşoğlu, ha spiegato che tra gli obiettivi dell'accordo c'e' anche il ritiro delle truppe curde dalla citta', che Ankara spera di terminare entro i prossimi sei mesi. Dopo di che, saranno i soldati turchi e americani a occuparsi della sua sicurezza. È interessante notare che né i rappresentanti dei curdi né le autorità ufficiali della Siria sono stati invitati alle trattative sul destino della città siriana. Nel frattempo, con l'obiettivo di liberare il Paese dagli occupanti americani, turchi e francesi, i rappresentanti di 70 tribù provenienti dalle province di Raqqa, di al-Hasaka e di Aleppo si sono riuniti, sabato scorso, nella citta' di Dayr Hafir, nel Nord della Siria, dove hanno annunciato la nascita della "Resistenza popolare delle tribù". Mentre e' di lunedì la notizia di un'esplosione nei pressi della base militare franco-americana nei pressi di Ayn Issa, nella parte settentrionale della provincia di Raqqa. A riferirlo e' l'emittente televisiva Kurdistan-24, secondo cui la base ospiterebbe 200 soldati americani e 75 francesi. Al momento non sono disponibili informazioni sulle circostanze dell'incidente o su eventuali danni a persone o materiali. L'assedio al porto yemenita di USA e Arabia Saudita aumenta la fame della popolazione Giulia Dopo un mese di battaglie, la coalizione araba a guida saudita ha chiesto il sostegno degli Stati Uniti nell'offensiva che mira a conquistare il porto yemenita di al-Hudayda, porto strategicamente cruciale anche per gli Houthi, che da lì ricevono armi, ma anche aiuti umanitari. La richiesta avanzata dagli Emirati Arabi Uniti e' ora al vaglio della Casa Bianca e, stando a quanto scrive il Wall Street Journal, consisterebbe nell'utilizzo di droni americani sul campo di battaglia. I funzionari di Abu Dhabi e di Riad hanno assicurato a Washington che si asterranno dal conquistare il porto finche' non avranno il sostegno degli americani. Ma l'amministrazione Trump teme che la situazione possa sfuggire di mano. "Non siamo completamente sicuri che la coalizione sia in grado di lanciare un attacco in modo pulito ed evitando una catastrofe", afferma un alto funzionario Usa, citato dal Wall Street Journal. Intanto, nel timore che oltre 200mila abitanti di al-Hudayda siano costretti a fuggire, l'inviato speciale dell'Onu per lo Yemen, Martin Griffiths, ha chiesto, lunedi', agli Houthi di abbandore la citta', lasciandone il controllo a non meglio precisati "osservatori internazionali". L'ayatollah Ali Khamenei, da parte sua, ha annunciato, ieri, che l'Iran continuera' a sostenere le "nazioni oppresse" in Medio Oriente.
In questi giorni le decisioni su questa che possiamo definire una guerra commerciale si accavallano e ci costringono spesso a inseguire: l'ultimo capitolo è arrivato giovedì 5 aprile, quando il presidente Trump ha chiesto ai suoi funzionari che si occupano di commercio di identificare nuove categorie di beni a cui applicare altri dazi sulle importazioni dalla Cina per un totale di 100 miliardi di dollari all'anno. Insomma, una nuova catena di reazioni e ritorsioni che sta rendendo sempre più grande la questione. Apparentemente la questione non ci tocca molto, ma in ballo non c'è solo la bilancia commerciale di Cina e Stati Uniti.Un diplomatico lussemburghese che si è sempre occupato di sicurezza alimentare e ambiente ci spiega che se la Cina imponesse una tariffa sulla soia statunitense, per garantirsi l'approvvigionamento di quello che da queste parti è un bene primario si rivolgerebbe a Brasile e Argentina. Dato l'enorme fabbisogno, si può ipotizzare che i due Paesi sudamericani comincerebbero a competere disboscando tutto il disboscabile per creare coltivazioni di soia sufficienti a soddisfare la domanda cinese. Questo semplice ragionamento ci dà la misura di come una ipotetica guerra commerciale tra Pechino e Washington non sia solo una questione che riguarda due superpotenze e che potrebbe addirittura diventare guerra vera nel futuro. In un mondo globalizzato e interconnesso, è un problema che ci coinvolge tutti subito.PLAYLIST- My Little Airport – The Ok Thing to Do On Sunday Afternoon Is to Toddle In the Zoo | https://www.youtube.com/watch?v=pudvYa-nd78- Turtle Island – 「この世讃歌」| https://www.youtube.com/watch?v=VTFVnPM5QPo
-RADDOPPIATE IN 10 ANNI ALLERGIE NEI BAMBINI Oltre 2 milioni di under 14 soffrono di una o più malattie allergiche, fra queste le più importanti sono la rinite, la congiuntivite e l'asma con sensibilizzazione ai pollini di erbe, alla polvere della casa e ai derivati epidermici degli animali domestici e le allergie alimentari: latte, uova, frutta, noci e nocciole le più frequenti. Nel dettaglio, circa un milione non tollera le comuni piante dei prati, cinquecentomila sono allergici agli acari della polvere e duecentomila non possono avere un amico a quattro zampe perché ipersensibili al pelo di cane o di gatto. -ARTRITE PEDIATRICA, COLPITI 10 MILA BIMBI OGNI ANNO Misconosciute, sottostimate, abbandonate. Apparentemente estranee a bambini e giovani. Ma così non è. Le malattie reumatiche non sono solo per vecchi. Colpiscono anche la popolazione infantile con un trend in aumento che non risparmia neanche i piccoli sotto l'anno di vita. La più subdola è l'artrite idiopatica giovanile: si stimano circa 15 mila nuovi casi l'anno, considerando che i bambini di età inferiore ai 10 anni in Italia sono poco meno di 10 milioni. Si tratta di un dato incerto: l'ampia forbice nel dato di prevalenza (da 15 a 150 casi ogni 100mila bambini) conferma una forte sottostima del fenomeno. -MENOPAUSA, UNA DONNA SU 3 HA L'OSTEOPOROSI L'osteoporosi è una patologia nella quale si riduce la quantità di minerali contenuta nelle ossa, rendendo molto più fragile lo scheletro. Questo porta di conseguenza a rendere più probabili le fratture: la più frequente è quella del femore, che a sua volta è legata a diverse altre patologie e ad una mortalità più elevata. Con l'invecchiamento della popolazione il problema dell'osteoporosi ha raggiunto dimensioni drammatiche, sia come numero di persone coinvolte che in termini di costi sanitari per curare queste fratture. Si stima che circa il 30% delle donne in menopausa sia colpito da osteoporosi, e ogni anno in Italia si contano 100mila fratture di femore, oltre ad un imprecisato numero di fratture alle vertebre. Considerando unicamente i costi per la gestione diretta di queste fratture, la spesa supera abbondantemente i costi per gestire l'infarto e l'ictus, che sono a loro volta due patologie molto frequenti nella terza età. -MEMORIA, UN AIUTO DALLA MUSICA 'DOLCE' DURANTE IL SONNO Una dolce e ritmata stimolazione sonora durante il sonno può migliorare la memoria. E' quanto stabilito dallo studio dell'università di Tubingen (Germania) pubblicato sulla rivista 'Neuron'. I ricercatori hanno verificato come le oscillazioni elettriche lente presenti nella corteccia cerebrale durante il riposo notturno sono responsabili dei ricordi al risveglio. Hanno poi verificato che riproducendo durante il sonno dei suoni 'ad hoc' sincronizzati con il ritmo di queste oscillazioni, si otteneva un miglioramento della capacità della memoria al mattino.
Michelin Pilot Performance Days Nell’agosto del 2009 Florian Gruber ha provato diversi pneumatici sportivi sulla Gumpert Apollo Sport nel tentativo di battere il record di velocità sul Nordschleife del Nürburgring. Alla fine ha montato un treno di Michelin Pilot Sport Cup. Risultato? Ha fermato il cronometro a 7’11”57, abbassando il suo miglior tempo con gli altri pneumatici di 11 secondi e ottenendo il record sul giro a 171,83 km/h di media. Basterebbe questo esempio simbolico per comprendere la bontà del lavoro degli ingegneri di Clermont-Ferrand che da oltre 100 anni si ostinano a trasferire nelle gomme stradali di tutti i giorni tutte le innovazioni tecnologiche apportate nelle competizioni. Per apprezzare dal vivo le differenze dei vari pneumatici della gamma Pilot, Michelin ha portato all’Estoril 20.000 CV di potenza. E noi li abbiamo provati...quasi tutti! Quando uno sportivo esce di casa sceglie accuratamente le scarpe più adatte all’attività che si accinge ad affrontare. Lo stesso concetto vale anche per le auto sportive. I requisiti richiesti ad uno pneumatico omologato per la circolazione stradale devono rispettare determinati parametri in termini di aderenza su asciutto e bagnato, durata, resistenza al rotolamento, comfort, acustica, ecc. Tipicamente le prestazioni migliori in una direzione peggiorano quelle in un’altra: maggiore è l’aderenza sull’asciutto, ad esempio, peggiore sarà la speranza di vita dello pneumatico. Si spiega così l’esigenza di offrire una gamma di prodotti specifici garantendo maggiori prestazioni in un senso o nell’altro, a seconda dell’impiego per il quale sono stati ideati e sviluppati. Apparentemente le esigenze di una vettura da corsa sembrano diametralmente opposte a quelle di una sportiva «street-legal». In realtà le similitudini sono tali da permettere a Benoît Tréluyer di battagliare con la sua Audi R18 TDI per oltre 750 km (3h20’) nell’ultima 24 Ore di Le Mans con un solo treno di gomme, andando a cogliere la 20a vittoria per Michelin dal 1923 (la 14a di fila) nella più prestigiosa gara di durata del mondo. Proprio l’esperienza nelle competizioni consente oggi a Michelin di offrire tre famiglie di pneumatici sportivi ai vertici assoluti per prestazioni, sicurezza e durata. Le attività sportive rappresentano infatti un vero e proprio banco di prova per tutte le nuove tecnologie che dopo poco trovano applicazione nella produzione di serie, dove spesso le velocità massime, la durata, le prestazioni in senso assoluto sono addirittura superiori. È il caso della Bugatti Veyron, ad esempio, che può viaggiare a 430 km/h, più velocemente di qualsiasi vettura da competizione contemporanea, pur dovendo assicurare tenuta sull’asciutto e sul bagnato, ed una certa durata nel tempo degli pneumatici. Michelin investe ogni anno 500 milioni di Euro in Ricerca & Sviluppo. Lo sviluppo di uno pneumatico di primo equipaggiamento avviene in tre fasi. La prima prevede l’utilizzo di tecnologie digitali alla ricerca di soluzioni che soddisfino le esigenze del costruttore. La seconda consiste nel mettere alla prova i prototipi di gomme scelti e prodotti dopo la validazione numerica. La terza si concretizza nel collaudo sui veicoli in condizioni reali per valutare la rispondenza al capitolato. In definitiva, Michelin considera le corse un investimento per l’innovazione. Le esclusive tecnologie delle gomme Michelin di serie (come Pilot Sport o Pilot Super Sport) sono state validate nelle competizioni per capire meglio le loro reazioni in condizioni estreme, sviluppando nel contempo soluzioni sempre più rispettose dell’ambiente per trasferire su strada le prestazioni ottenute nei circuiti o nei Rally. Per poter apprezzare le differenze reali tra diversi pneumatici il modo migliore è testarli sulla stessa vettura per apprezzare anche le più piccole differenze. Lo abbiamo fatto sul circuito dell’Estoril. I Pilot Super Sport sono perfetti per l’esuberante Audi R8 nell’uso quotidiano, così come i Pilot Sport 2 per la Porsche 911 GTS: la tenuta di strada è buona sia sull’asciutto che sul bagnato, la frenata avviene in spazi contenuti ed il comfort di marcia è sempre garantito. Montando invece i Pilot Sport Cup+ (sempre su cerchi da 19” anche se con gomme leggermente più larghe al posteriore) le differenze si avvertono dalla prima curva. L’inserimento è più preciso e la velocità di percorrenza delle curve – a parità di deriva – è nettamente superiore. La frenata è più efficace sull’asciutto, mentre sul bagnato si abbassa un pochino la soglia dell’aquaplaning in virtù di una proporzione vuoti/pieni del battistrada più favorevole alla guida sportiva sull’asciutto. Il salto di qualità con le slick è epocale. Affrontare le curve con un’Audi R8 GT3 o con una Porsche 997 Cup con cerchi da 18” (come da regolamento FIA) è una vera goduria. Bisogna cambiare completamente stile di guida: si stacca all’ultimo fin dentro la curva e si apre il gas ancor prima di arrivare alla corda. I cavalli non sembrano mai abbastanza per quanto le slick Michelin sono attaccate alla pista. Bisogna solo sperare che non piova, altrimenti sono guai! La morale è che ogni pneumatico è fatto per un uso specifico ed è sempre frutto di una serie di compromessi. La bravura sta nel trovare il miglior equilibrio possibile e Michelin ci riesce piuttosto bene.