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Un viaggio nella vita artistica di Tiziana Martucci, tra debutti inattesi, teatro come identità, anni di ricerca, collaborazioni internazionali e nuovi progetti che uniscono voce, corpo e sperimentazione musicale. Tiziana Martucci: una vita in scena tra ricerca, identità e nuovi linguaggi Il percorso artistico di Tiziana Martucci non nasce da un piano, ma da un incontro fortuito, uno di quelli che spostano il baricentro della vita. Studentessa di ingegneria, timida e convinta che il palcoscenico non facesse per lei, viene spronata a tentare. Un piccolo corso al Crogiolo con Mario Faticoni e Rita Zeri diventa l'inizio di una strada lunga trent'anni. Un debutto inatteso che diventa destino Il primo ruolo con Acroama, assegnato da Lelio Lecis e Alice Capitanio, segna l'avvio di un percorso intenso. Ogni spettacolo, racconta Tiziana, “mi regala una parte nuova di me”, perché recitare significa trasformarsi, crescere, esporsi. Tra le produzioni più importanti di oggi, spicca “Come vent'anni fa”, un monologo che intreccia una commessa contemporanea con la tragica figura di Ecuba. Il risultato è un'alternanza scenica complessa, dove l'enfasi della tragedia classica lascia spazio alla naturalezza cinematografica del presente. Il pubblico come centro del teatro Per Martucci, il teatro vive nel rapporto con il pubblico. A differenza del cinema, dove tutto è frammentato, sulla scena l'interprete respira con la platea, ne avverte i silenzi, le tensioni, le emozioni. È questo scambio che rende ogni replica unica e irripetibile. Acroama: una famiglia artistica In quasi trent'anni, Acroama è diventata per lei una casa, una famiglia scelta. Una compagnia che costruisce spettacoli essenziali e visionari, dove la scena si fonda sul corpo dell'attore, sulle luci e sui suoni più che sulla scenografia. Un teatro poetico, rarefatto, che deve molto all'impronta estetica di Lelio Lecis e che Tiziana ha imparato ad amare anche dopo numerosi studi con maestri internazionali, da Jean-Paul Denizon a Emma Dante. Anche il teatro per ragazzi fa parte di questa dimensione: tra i prossimi impegni, un divertente spettacolo natalizio diretto da Elisabetta Podda, dove interpreterà una strega cattiva “più convincente di quanto si pensi”. Formazione e contaminazioni La crescita artistica non si è mai fermata: workshop, regie, collaborazioni con il Ctb di Braga e spettacoli come “Spettri” di Ibsen hanno arricchito la sua visione e affinato la sua sensibilità scenica. Tra teatro e musica: nuove strade Parallelamente al teatro, Martucci porta avanti un progetto musicale con i Black Solanas, collettivo guidato da Valentino Murru. Qui esplora lo spoken word, una forma di narrazione vocale che definisce “come dipingere con la voce”. Prodotto da un'importante etichetta tedesca, il progetto ha già pubblicato due EP e continua a evolversi, fondendo elettronica, parola e ricerca sonora. Guardando al futuro Tra tournée, nuovi spettacoli e collaborazioni internazionali, Tiziana continua a navigare fra linguaggi diversi, mossa da quella curiosità creativa che da sempre la guida. Una vita in scena che si rinnova continuamente, dove la ricerca è l'unica vera direzione.
Trascrizione con glossario (gratis)In questo episodio di livello intermedio, scopriamo il mondo affascinante del teatro dei burattini e delle marionette italiano, esplorando maschere celebri come Arlecchino, Pulcinella, Pantalone e Rugantino, e il loro legame con Pinocchio.Altri link e risorse utili:Dentro l'Italia - Corso di italiano avanzato (C1)Ebook gratuito: come raggiungere il livello avanzato in italiano"Ebook gratuito, "50 modi di dire per parlare come un italiano"YouTubeInstagramFacebook
Il bando assegna incarichi per svolgere servizio di guardaroba, di maschera, di sorveglianza e di hostess in occasione delle iniziative culturali e degli spettacoli organizzati nella stagione culturale 2025/2027.
L'attrice sarda Michela Cogotti Valera porta sul palcoscenico del Teatro Alidos a Quartu Sant'Elena storie per bambini e adulti, unendo recitazione, partecipazione e cultura locale in spettacoli emozionanti Michela Cogotti Valera è protagonista di una scena teatrale viva e radicata nella Sardegna. Michela Cogotti Valera interpreta ruoli importanti per il Teatro Actores Alidos di Quartu Sant'Elena, contribuendo a portare sul palco storie che parlano a famiglie e appassionati. La sua presenza sul palcoscenico rappresenta un ponte tra tradizione, creatività e comunità. Una compagnia storica radicata nella Sardegna Il Teatro Actores Alidos opera dal 1982 ed è riconosciuto come compagnia di ricerca e sperimentazione teatrale. Nel corso dei decenni ha costruito una produzione teatrale che mescola arti sceniche, espressività fisica, musica e video, puntando su un linguaggio teatrale che va oltre la semplice parola. La compagnia gestisce il “Teatro Centrale Alidos” a Quartu Sant'Elena e organizza tour teatrali, rassegne e festival. Ogni anno il teatro propone stagioni diverse: spettacoli per adulti, spettacoli per ragazzi e famiglie, e collaborazioni con artisti italiani e internazionali. Questo approccio rende il Teatro Actores Alidos un punto di riferimento culturale nell'isola. Michela Cogotti Valera: talento e versatilità Tra gli interpreti abituali della compagnia figura Michela Cogotti Valera, che ha partecipato a produzioni rivolte a bambine, bambini e famiglie. Un esempio è la rassegna per ragazzi “Il Teatro delle Meraviglie”, in cui l'attrice ha recitato nel ruolo di “Miss Emoticon”. Le sue performance dimostrano una versatilità notevole: sa passare da ruoli comici a ruoli più intensi, sa recitare in contesti pensati per i più piccoli e in altri più complessi e densi di significato. Questa poliedricità la rende un volto prezioso per la compagnia e per il pubblico che frequenta il teatro. Teatro per famiglie: emozione e valori condivisi Grazie al lavoro di attrici come Cogotti Valera, il teatro diventa un luogo di aggregazione e crescita. Spettacoli come “La strega dei bottoni – Una storia nella preistoria sarda” mostrano quanto il teatro possa raccontare storie di comunità, valori, resilienza, solidarietà e trasformazione. In questi contesti, il coinvolgimento del pubblico — famiglie, bambini, adulti — aiuta a riscoprire radici culturali e a creare momenti di condivisione emozionale. Il Teatro Actores Alidos non si limita a rappresentare fiabe e spettacoli: attraverso scelte registiche e creative riesce a dare valore a contenuti profondi, spesso vicini al mondo dell'infanzia, ma con uno sguardo capace di parlare anche agli adulti. Dal palco alla comunità: un ruolo culturale importante L'attività teatrale della compagnia sarda si estende oltre la scena. Organizza laboratori, eventi, progetti speciali, promuove cultura e partecipazione sociale. Attrici come Michela Cogotti Valera diventano così veicoli di crescita culturale per i cittadini, soprattutto per le nuove generazioni. In un territorio come quello sardo, con una forte identità e una storia culturale profonda, il teatro diventa elemento di coesione e viva testimonianza dell'arte scenica come strumento di comunità. Sfide e speranze per il futuro del teatro Portare avanti una compagnia stabile significa affrontare sfide: mantenere viva la creatività, coinvolgere nuove generazioni, adattarsi ai cambiamenti sociali e culturali. Il Teatro Actores Alidos, co
Attrice e regista, Francesca Cabiddu ha trasformato anni di studio e collaborazioni in un progetto educativo unico: la scuola teatrale Atruté, aperta a Quartucciu e dedicata a crescita personale e creatività. Un percorso artistico costruito passo dopo passo Francesca Cabiddu è un'attrice e regista che ha trasformato il teatro in una scelta di vita. Nel corso degli anni ha partecipato a numerosi laboratori, affinando tecniche e sensibilità. Inoltre, ha avuto modo di confrontarsi con diversi metodi interpretativi, esperienza che le ha permesso di sviluppare un approccio personale fondato sull'ascolto e sulla relazione umana. Con il tempo ha compreso che la scena non è solo un luogo di rappresentazione, ma anche uno spazio in cui crescere. Di conseguenza, ha dato grande valore allo sviluppo emotivo delle persone con cui lavora. Il suo obiettivo è quello di portare ognuno a riconoscere le proprie potenzialità, attraverso esercizi mirati e percorsi calibrati sulle esigenze del gruppo. Collaborazioni che arricchiscono e orientano la visione Durante la sua carriera Francesca ha collaborato con varie compagnie teatrali, tra cui Ferai Teatro. Grazie a queste esperienze ha potuto approfondire nuovi linguaggi scenici e comprendere meglio la complessità del processo creativo. Inoltre, i contesti lavorativi stimolanti le hanno offerto l'occasione di sperimentare e di osservare come il teatro possa evolvere in base alle necessità del pubblico e degli artisti. Parallelamente, queste collaborazioni hanno rafforzato in lei la convinzione che il teatro sia anche un potente strumento educativo. Per questo motivo ha iniziato a immaginare un progetto capace di unire arte, formazione e comunità. La riflessione, maturata nel tempo, è diventata la base dell'idea che l'ha accompagnata verso una nuova fase della sua carriera. Atruté: una scuola che mette al centro la persona Da questo desiderio nasce Atruté, la scuola di teatro aperta a Quartucciu. Il progetto è pensato come un laboratorio permanente di creatività e benessere. Infatti, i corsi sono rivolti a bambini, adolescenti e adulti, e sono costruiti per favorire un clima accogliente e inclusivo. All'interno della scuola gli allievi lavorano non solo sulle tecniche teatrali, ma anche sulla fiducia, sulla comunicazione e sul rapporto con il gruppo. In questo modo il percorso diventa un'esperienza completa, che aiuta a superare timidezze, a migliorare la consapevolezza corporea e a sviluppare capacità espressive utili anche nella vita quotidiana. Atruté si distingue per un metodo che alterna giochi teatrali, improvvisazioni, esercizi vocali e momenti di costruzione scenica. Inoltre, chi lo desidera può partecipare a saggi e piccole produzioni, seguiti da Francesca con cura artigianale. Un nuovo polo culturale per Quartucciu La scuola rappresenta una risorsa anche per il territorio. Grazie alle attività proposte, Quartucciu può contare su uno spazio culturale che favorisce l'incontro e la socialità. Per questa ragione il progetto di Francesca contribuisce a rafforzare il tessuto comunitario, offrendo un percorso creativo accessibile a tutti. Oggi Francesca Cabiddu continua a lavorare con entusiasmo, convinta che il teatro sia molto più di un'arte: è un modo per conoscersi, condividere e costruire legami. Il suo cammino dimostra come una passione, se coltivata con costanza, possa diventare un dono per un'intera co
Oggi ai nostri microfoni abbiamo ospitato Ivano Cugia: attore, regista e autore teatrale, vicepresidente e Direttore Artistico dell'Associazione Culturale Origamundi. Ivano si definisce un "factotum del teatro" essendo dedito a tante attività in questo ambito artistico. Gli esordi nel teatro Ivano ha iniziato a rapportarsi con il teatro a 19 anni, in una compagnia amatoriale a Monastir. Successivamente ha studiato canto lirico. Nel 2002 è passato al mondo professionistico, crescendo sempre di più negli anni. La sua formazione è appunto di canto lirico, ma appassionatosi poi al teatro è cresciuto dentro esso. Ha scritto tanti spettacoli e ha lavorato anche dietro le quinte. Si è specializzato poi nel teatro ragazzi con la sua vecchia compagnia: I menestrelli. Portavano, come i menestrelli di un tempo, il teatro dove non c'era: nelle scuole, nelle piazze e nei piccoli paesi. Il ruolo del direttore artistico La scelta di Ivano come direttore artistico è quella di preferire il teatro contemporaneo. Favorisce gli spettacoli inediti degli artisti sardi, invece che puntare solo sui grandi classici. L'idea di base è quella di stupire il pubblico, portando in scena qualcosa che i loro occhi non hanno mai visto. La passione per Fred Buscaglione Tra i tanti spettacoli che Ivano ha scritto spicca A qualcuno piace Fred dedicato alla vita del cantautore Fred Buscaglione. Ivano ci racconta della sua grande passione per questo artista, molto spesso dimenticato. Racconta anche della passione per la musica jazz e per l'innovazione che ha portato il cantante torinese. Ivano ha aiutato, tramite questo spettacolo, a far riscoprire la persona di Fred Buscaglione. Ha riscontrato forti commozioni da parte del pubblico per la sua storia tragica, essendo scomparso prematuramente per un incidente stradale a neanche 39 anni. Il giovane teatro diffuso "L'obiettivo del giovane teatro diffuso è quella di rendere i ragazzi tanto spettatori quanto critici" così riassume Ivano. I ragazzi, oltre a vedere lo spettacolo, lo valutano. Predispongono così un pensiero critico per valutare uno spettacolo invece di un altro, mostrando i loro gusti e le loro inclinazioni. L'obiettivo di Ivano è di creare una sorta di ricambio generazionale anche all'interno del teatro. Cerca di smarcarlo dall'idea collettiva di un luogo "per anziani", quando in realtà è dotato di un linguaggio estremamente contemporaneo. Futuro del teatro Per Ivano Cugia il teatro non potrà essere sostituito da nessuna forma di intelligenza artificiale. È un lavoro, come ha espresso lui stesso, "artigianale" e gli artigiani sono ancora insostituibili. Ivano si augura poi maggiore sensibilizzazione anche da parte dei giovani. Auspica che ritorni in auge lo spettacolo dal vivo, ad appannaggio di una crescita culturale di cui non si è mai sazi.
(00:00) Intro (03:17) Confronto tra due giovani leader politici della Lega e del M5S (22:27) Cosa dice l'ultimo rapporto Svimez su Sud, Pnrr, giovani e industria (31:45) Le 5 storie mitologiche della settimana
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Finalmente! La Toscana. Ma dove andiamo? Oggi vi portiamo in un meraviglioso borgo, che non solo ci stupirà con i suoi scorci eccezzionali ma ci fare pensare con il suo...Teatro! Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Learn the Colors in Italian - https://www.youtube.com/watch?v=rNth4MQT6TM&t=6s Iniziamo subito in Toscana. Un borgo. Ma non il solito borgo. Monticchiello https://it.wikipedia.org/wiki/Monticchiello In questo borgo da anni, ma tanti anni, organizzano una stagione teatrale, portando ogni anno un'opera originale, scritta e messa in scena dal paese, nel paese! Molto interessanti i temi degli spettacoli, con l'ultima opera messa in scena che prende in considerazione le problematiche del turismo di massa. Siamo tutti molto curiosi! Ci tocca andare a Monticchiello la prossima estate per vedere il prossimo spettacolo! Dal teatro passiamo al giornalismo. Nello specifico oggi parliamo di una giornalista che Raffaele ha conosciuto tramite il podcast che lo accompagna quasi ogni giorno nei suoi viaggi in macchina. Ebbene si, Raffaele non ascolta il nostro podcast! Ma come? E quale podcast ascolta? Oggi Raffaele ci parla di Stories, un podcast di Cecilia Sala che ha visto in una delle puntate, la giornalista non solo narratrice ma anche protagonista di una delle sue Stories. Molto interessante, sia per i temi che per avere un podcast italiano interessante e ben scritto. Concludiamo con il cibo, mettendo sempre alla prova la nostra fame. Questa volta si parla di un dolce italiano molto famoso all'estero. Una crema spalmabile. Ma cosa sarà successo e dove andaimo? Curiosi? Trascrizione Raffaele: [0:10] È tornato! Matteo: [0:22] Chi è tornato? (Babbo Natale!) Ma come Babbo Natale è tornato? Ma sei un po' confuso... Raffaele: [0:28] Hai ragione, ho fatto confusione con l'introduzione della puntata scorsa, Babbo Natale era tornato, se n'è andato... no, quello che è tornato è il sole. Matteo: [0:39] Il sole, sì: è tornato il sole finalmente e ovviamente come succede tutte le volte, torna il sole e dopo un paio di giorni di sole inizio a temere il giorno in cui ritornerà la pioggia. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
La ricerca teatrale di Andrea Ibba Monni si muove tra performances colorate e fuori dagli schemi e irriverenti provocazioni: la grande lezione di vita di Ferai Teatro Fra Andrea Ibba Monni e il teatro è stato amore a prima vista, sin dalle prime recite a scuola. La sua formazione ha incluso diversi laboratori e scuole, in parallelo a quella universitaria: consegue infatti una laurea in Scienze Politiche, e in seguito, inizia a collaborare con Ga'. Dopo un'infelice esperienza sotto la direzione di un regista, "incoraggiati" dallo stesso a farsi il loro teatro, Andrea e Ga' lo presero in parola. Nasce così Ferai Teatro: compagnia teatrale, ma anche scuola di teatro, in continua evoluzione. Quello che caratterizza Ferai è la costante ricerca e sperimentazione tra performances e spettacoli, a volte anche agli estremi, e le tematiche sempre molto attuali e all'insegna dei diritti civili e dell'inclusione. Andrea Ibba Monni contribuisce a rendere questa atmosfera carica e coinvolgente con uno stile recitativo poliedrico e senza confini né compromessi. Un attore dai tanti volti La creatività e la solida formazione di Andrea hanno permesso la creazione di personaggi originali che compaiono a più riprese nelle produzioni di Ferai. Ma non è finita qui: queste creature bucano la quatra parete, e spesso e volentieri si interfacciano con il pubblico. Sono tre, tutti di sesso femminile. Il primo è Nastasia Philippovna, nato da un rifiuto da parte di Pierfranco Zappareddu nel prendere Andrea in un suo spettacolo. Non certo per carenza tecnica, ma per il fatto che fosse pensato "per sole donne". Alla fine, il personaggio verrà ricordato dallo stesso maestro Zappareddu come "La santa dai sette volti", riconoscendo di fatto la qualità del lavoro di Ibba Monni. Nel 2021 nasce invece Greta Sofia Pilloni. L'attore la definisce una "supereroina", una Diva, una Drag Queen simpatica ed esuberante che si diverte a provocare la platea e a raccontare le sue avventure. Infine, degna di menzione è la professoressa Maria Gabriella Cotza. Docente di idee conservatrici, xenofobe e omofobe, e grande ammiratrice di Paolo Truzzu. Insomma, un'evidente caricatura satirica nei confronti dell'ex-sindaco del capoluogo. Uno sguardo al futuro Nell'attuale sede di via del Fangario, nei prossimi tempi ci saranno diversi appuntamenti. I più prossimi sono "Non si sc**a con i Fascisti", che avrà come protagonista proprio Greta Sofia, e poi le repliche di Resa Totale e Incondizionata, andato in scena nella prima metà dell'anno, il quale si propone di chiudere un percorso lungo e toccante, iniziato con lo spettacolo "La Battaglia delle Bestie Ferite" e i workshop paralleli "Hole of Fame: Beasts of Love" e "Hole of Fame: Showdown".
La ricerca teatrale di Andrea Ibba Monni si muove tra performances colorate e fuori dagli schemi e irriverenti provocazioni: la grande lezione di vita di Ferai Teatro Fra Andrea Ibba Monni e il teatro è stato amore a prima vista, sin dalle prime recite a scuola. La sua formazione ha incluso diversi laboratori e scuole, in parallelo a quella universitaria: consegue infatti una laurea in Scienze Politiche, e in seguito, inizia a collaborare con Ga'. Dopo un'infelice esperienza sotto la direzione di un regista, "incoraggiati" dallo stesso a farsi il loro teatro, Andrea e Ga' lo presero in parola. Nasce così Ferai Teatro: compagnia teatrale, ma anche scuola di teatro, in continua evoluzione. Quello che caratterizza Ferai è la costante ricerca e sperimentazione tra performances e spettacoli, a volte anche agli estremi, e le tematiche sempre molto attuali e all'insegna dei diritti civili e dell'inclusione. Andrea Ibba Monni contribuisce a rendere questa atmosfera carica e coinvolgente con uno stile recitativo poliedrico e senza confini né compromessi. Un attore dai tanti volti La creatività e la solida formazione di Andrea hanno permesso la creazione di personaggi originali che compaiono a più riprese nelle produzioni di Ferai. Ma non è finita qui: queste creature bucano la quatra parete, e spesso e volentieri si interfacciano con il pubblico. Sono tre, tutti di sesso femminile. Il primo è Nastasia Philippovna, nato da un rifiuto da parte di Pierfranco Zappareddu nel prendere Andrea in un suo spettacolo. Non certo per carenza tecnica, ma per il fatto che fosse pensato "per sole donne". Alla fine, il personaggio verrà ricordato dallo stesso maestro Zappareddu come "La santa dai sette volti", riconoscendo di fatto la qualità del lavoro di Ibba Monni. Nel 2021 nasce invece Greta Sofia Pilloni. L'attore la definisce una "supereroina", una Diva, una Drag Queen simpatica ed esuberante che si diverte a provocare la platea e a raccontare le sue avventure. Infine, degna di menzione è la professoressa Maria Gabriella Cotza. Docente di idee conservatrici, xenofobe e omofobe, e grande ammiratrice di Paolo Truzzu. Insomma, un'evidente caricatura satirica nei confronti dell'ex-sindaco del capoluogo. Uno sguardo al futuro Nell'attuale sede di via del Fangario, nei prossimi tempi ci saranno diversi appuntamenti. I più prossimi sono "Non si sc**a con i Fascisti", che avrà come protagonista proprio Greta Sofia, e poi le repliche di Resa Totale e Incondizionata, andato in scena nella prima metà dell'anno, il quale si propone di chiudere un percorso lungo e toccante, iniziato con lo spettacolo "La Battaglia delle Bestie Ferite" e i workshop paralleli "Hole of Fame: Beasts of Love" e "Hole of Fame: Showdown".
Vicenza sale sul palcoscenico nazionale grazie a Lunaspina Musica e Teatro Aps, la compagnia di Montecchio Precalcino che, nel mese di ottobre 2025, porterà il suo spettacolo Vite Parallele in due prestigiose rassegne teatrali: il XVI Festival Nazionale “Di Scena a Fasano” e la rassegna Fita di Terni. Un doppio appuntamento che consacra il talento e la passione del teatro amatoriale vicentino.
Il teatro italiano del secondo Novecento, da Eduardo De Filippo a Dario Fo e le loro opere più importanti.
Dalla fondazione della compagnia teatrale italiana di Sydney ai successi sul palco, Annibale Migliucci racconta i momenti più intensi della sua vita artistica, culminata nella nomina a Cavaliere della Repubblica Italiana.
La terza puntata della settima stagione del Late Tech Show! Questa settimana, un parterre di ospiti eccezionali:• Stefano Epifani presenta il suo libro "Il Teatro delle macchine pensanti", svelando i 10 falsi miti sull'AI e denunciando una narrazione distopica che porta alla deresponsabilizzazione e a fraintendere la vera natura dell'AI, spesso presentata come imparziale e infallibile per interessi economici. L'AI generativa, di tipo non deterministico, si basa su calcoli statistici, non autocoscienza.• Franco Francia, Amministratore di FitStrategy e Vicepresidente di Dama Italy, sottolinea che i dati sono le fondamenta essenziali per qualsiasi applicazione di intelligenza artificiale. Discuteremo come la percezione dell'AI sia cambiata con i modelli generativi e l'importanza di una cultura che supporti un'innovazione sostenibile, affrontando l'AI come "pappagallo statistico" e abbracciando un approccio olistico e multidisciplinare per non subirne l'evoluzione.Contattami per moderazioni, speech e consulenze: https://forms.gle/jtcv577NAd6gLWbi8
Cos'è il teatro, come nasce e quali sono le principali caratteristiche. La Storia del teatro antico e la diffusione della tragedia e della commedia.
S.3 Ep. 11 - Questa settimana parliamo di ironia e più precisamente di autoironia. Si perchè l'ironia è proprio quella che ci salva la vita nei momenti difficili. Hai mai pensato che anche l'ironia puó essere mindful? Vieni con me in questo viaggio meraviglioso che è la mindfulness. Oggi lo facciamo con una meditazione mindful-comica . Ci stai? Meditiamo insieme
Nel 2025 Napoli celebra i 2.500 anni dalla sua fondazione con una programmazione di iniziative culturali che si protrarrà nell'arco dei prossimi mesi, grazie alla collaborazione tra il Comune e oltre 80 enti, istituzioni culturali, università e realtà del territorio ma anche importanti centri internazionali. Con questa docuserie anche Storiainpodcast darà il suo contributo al racconto di Napoli Millenaria, con l'ambizione di mettere in luce il patrimonio storico, artistico e scientifico di Neapolis. Il terzo contributo è di Maria Procino (Storica e archivista) che racconta il rapporto di Eduardo Scarpetta, Eduardo De Filippo e suo figlio Luca con Napoli. Maria Procino da giovanissima ha lavorato con la compagnia Il Teatro di Eduardo e più tardi come assistente di Luca De Filippo nella Compagnia di teatro di Luca De Filippo. Ha collaborato con il regista Francesco Rosi e per il Museo nazionale del cinema di Torino si è occupata del riordino dei fondi di Francesco Rosi, Elio Petri e Gian Maria Volonté, Carla Gravina. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nel 2025 Napoli celebra i 2.500 anni dalla sua fondazione con una programmazione di iniziative culturali che si protrarrà nell'arco dei prossimi mesi, grazie alla collaborazione tra il Comune e oltre 80 enti, istituzioni culturali, università e realtà del territorio ma anche importanti centri internazionali. Con questa docuserie anche Storiainpodcast darà il suo contributo al racconto di Napoli Millenaria, con l'ambizione di mettere in luce il patrimonio storico, artistico e scientifico di Neapolis. Il terzo contributo è di Maria Procino (Storica e archivista) che racconta il rapporto di Eduardo Scarpetta, Eduardo De Filippo e suo figlio Luca con Napoli. Maria Procino da giovanissima ha lavorato con la compagnia Il Teatro di Eduardo e più tardi come assistente di Luca De Filippo nella Compagnia di teatro di Luca De Filippo. Ha collaborato con il regista Francesco Rosi e per il Museo nazionale del cinema di Torino si è occupata del riordino dei fondi di Francesco Rosi, Elio Petri e Gian Maria Volonté, Carla Gravina. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Come si racconta la storia artistica di una città ai suoi abitanti? Se lo è chiesto Davide D'Antonio, direttore artistico del teatro Idra di Brescia, davanti alla sfida di costruire un racconto omogeneo e attrattivo della città, in primis per i suoi stessi concittadini. È nato così il progetto "Prossima fermata: '900", portato avanti dal teatro Idra insieme ad altri dodici partner. Vuoi raccontarci anche tu la storia di un progetto italiano sviluppato grazie ai fondi europei? Scrivici a europa@willmedia.it.
Calcio, il punto sulla Serie A con Paolo Pacchioni. MotoGP ad Austin, in Texas. Stasera la gara, ieri qualifiche e sprint. L'inviato speciale di RTL 102.5, Max Biaggi. Parliamo di salute femminile. Venerdì si è ricordata la Giornata Mondiale dell'Endometriosi. In Italia ne soffrono almeno tre milioni di donne. L'endometriosi può creare un ambiente sfavorevole alla gravidanza, ma non rappresenta necessariamente un ostacolo insormontabile alla maternità, e una diagnosi precoce è fondamentale. Ne parliamo con il prof. Pasquale Bilotta, direttore scientifico del Centro Alma Res, centro di medicina della riproduzione. E torniamo a parlare anche della situazione a Gaza: l'emergenza umanitaria e l'impatto psicologico dopo la ripresa dei bombardamenti. Raccogliamo la testimonianza di Aurelia Barbieri, psicologa di Medici Senza Frontiere, impegnata a fornire assistenza sul posto. Si trova a Khan Younis, a pochi passi dall'ospedale Nasser colpito pochi giorni fa da un raid israeliano. Paolo Ruffini torna a teatro con "Sapore di Mare", il musical, con adattamento di Enrico Vanzina e Fausto Brizzi, in scena a Milano al Teatro Arcimboldi fino al 13 aprile, ma ha già girato tutta Italia. Ancora un commento sull'attualità, dalla politica agli esteri. Ci ha raggiunto il direttore de La Verità, Maurizio Belpietro.
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Da domenica 9 marzo, e per altre quattro domeniche, presso il Teatro Civico di Tortona ritornerà l'associazione "Moto Perpetuo" che insegnerà ai più piccoli a stare sul palco di un teatro, a recitare e a scrivere una sceneggiatura. Ce ne parla nei dettagli il responsabile Alessandro Bonzani
Il tamburino di sabato 23 settembre, la rassegna sulla vita culturale di Roma. Al microfono Leonardo Zaccone, poeta, performer e musicologo. Sabrina Vedovotto intervista Luca Lo Pinto sul suo Macro, in attesa della nuova direzione in inspiegabile ritardo.Due mostre romane al MattatoioPaesaggi d'autore nel periodo del Covid a BLOCCO13LATTE FRESCO, il venerdì queer a Largo VenueAlice Sinigaglia a Carrozzerie n.o.t.Leggére fuori per la giornata internazionale dei diritti delle donne al Santa Maria della PietàStand up comedy in giro per RomaSveja è un progetto indipendente sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della fondazione Charlemagne.
À l'époque baroque, l'opéra est un milieu de rivalités et de scandales . Cet épisode explore la jalousie du compositeur Benedetto Marcello envers Antonio Vivaldi , un musicien prodigieux et influent à Venise. Dans son pamphlet Il Teatro alla moda (1720), Marcello critique violemment la musique « facile » de Vivaldi et tourne en dérision les excès de l'opéra. Vivaldi, visionnaire et controversé, est attaqué pour son mode de vie et sa proximité avec des chanteuses, notamment Anna Giraud , ce qui lui vaut le mépris du cardinal Ruffo. L'épisode évoque également Joseph Bologne, Chevalier de Saint-Georges , un violoniste métisse, talentueux mais victime de racisme à la cour de Versailles. Venise devient un centre de spectacles fastueux, où l'opéra se démocratise, mais aussi un lieu de décors grandioses et de machineries extravagantes . Malgré les critiques, Vivaldi reste une icône musicale, tandis que Marcello sombre dans l'oubli. Réalisation Axelle Thiry. Merci pour votre écoute Un Jour dans l'Histoire, c'est également en direct tous les jours de la semaine de 13h15 à 14h30 sur www.rtbf.be/lapremiere Retrouvez tous les épisodes d'Un Jour dans l'Histoire sur notre plateforme Auvio.be :https://auvio.rtbf.be/emission/5936 Intéressés par l'histoire ? Vous pourriez également aimer nos autres podcasts : L'Histoire Continue: https://audmns.com/kSbpELwL'heure H : https://audmns.com/YagLLiKEt sa version à écouter en famille : La Mini Heure H https://audmns.com/YagLLiKAinsi que nos séries historiques :Chili, le Pays de mes Histoires : https://audmns.com/XHbnevhD-Day : https://audmns.com/JWRdPYIJoséphine Baker : https://audmns.com/wCfhoEwLa folle histoire de l'aviation : https://audmns.com/xAWjyWCLes Jeux Olympiques, l'étonnant miroir de notre Histoire : https://audmns.com/ZEIihzZMarguerite, la Voix d'une Résistante : https://audmns.com/zFDehnENapoléon, le crépuscule de l'Aigle : https://audmns.com/DcdnIUnUn Jour dans le Sport : https://audmns.com/xXlkHMHSous le sable des Pyramides : https://audmns.com/rXfVppvN'oubliez pas de vous y abonner pour ne rien manquer.Et si vous avez apprécié ce podcast, n'hésitez pas à nous donner des étoiles ou des commentaires, cela nous aide à le faire connaître plus largement.
Prima del tour di ritorno sulle scene della sua storica band, Il Teatro degli Orrori, il bassista e produttore Giulio "Ragno" Favero passa dal "mondo di Manuel".Playlist:Buke & Gase - "Hard Times"Shellac - "Prayer To God"Il Teatro degli Orrori - "L'Impero Delle Tenebre"
Luca Radaelli"Il teatro è la mia vita"Cinquesensi Editorewww.cinquesensi.itUn'autentica saga familiare, dove i caratteri e i destini dei tanti protagonisti, tratteggiati con una brillante, talvolta divertita penna drammaturgica, si intrecciano con le complesse vicende sociali e politiche della prima metà del Novecento.Un romanzo d'autore destinato a risvegliare in noi un'obbligata riflessione sul significato e il valore dei nostri rapporti affettivi più profondi, che come un'impronta indelebile, orientano immancabilmente il nostro destino.Una serie di immagini tratte dagli album di famiglia, accompagna il racconto.Luca Radaelli è un attore affermato e poliedrico ed è ideatore e direttore artistico di rassegne e festival teatrali di rilievo nazionale. La sua multiforme attività intorno al teatro e alla parola recitata e scritta si declina nei ruoli di insegnante e regista. Drammaturgo prolifico, ha recentemente dato alle stampe il suo primo e molto apprezzato libro di poesie.Il teatro è la mia vita è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
L'appuntamento annuale che chiama la cittadinanza nella sede del mondo culturale della città è quest'anno per domenica 15 dicembre alle 10.30. In vesti di cerimoniere il sindaco Giampi Michelusi che annuncerà le onorificenze decise dagli amministratori e destinati a thienesi distintosi nei settori dell'economia, della cultura, del sociale e dello sport.
PALERMO (ITALPRESS) - "Come tutte le attese, anche per me quella del nuovo mandato è stata piena di pensieri e riflessioni: è stato un momento costruttivo, perché in questa nuova fase sto immaginando una serie di percorsi non solo in continuità con le strategie del Teatro Massimo, ma inserite in un piano quinquennale di attività propulsive che sto elaborando in questi giorni". Così il sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, Marco Betta, durante un incontro con i giornalisti. "Da un lato vogliamo proseguire i progetti già iniziati per la città e per i suoi giovani, portando la cultura musicale dappertutto, dall'altro vogliamo portare avanti il processo di internazionalizzazione, che è fondamentale per tutte le fondazioni lirico-sinfoniche, continua Betta". "Il Teatro Massimo ha i conti in ordine e questa è una priorità: l'organizzazione gestionale e i conti economici sono alla base di un percorso saldo, preciso e potente", sottolinea poi il sovrintendente Marco Betta, che aggiunge: "Il rapporto con i sindacati per me è sempre stato costruttivo e collaborativo, così come con tutte le altre parti sociali - aggiunge Betta -. Insieme siamo sempre stati propositivi e propulsivi in tante battaglie, come ad esempio quella del precariato: abbiamo accolto con grande favore la legge Bonisoli, proprio per eliminare il precariato il più possibile e creare un percorso importante di stabilizzazione di tutti i lavoratori. I sindacati hanno contribuito e continuano a contribuire a un percorso virtuoso della Fondazione con un rapporto chiaro, aperto, solare e sincero". xd8/vbo/gtr
Ospiti l'attrice, regista teatrale e Direttrice Artistica della Stagione Teatrale "E palcoscenico sia" Maria Rita Leotta e la giornalista Rita Patané
Il teatro musicale del NovecentoBéla Bartók (1881 - 1945) - A kékszakàllù Herceg vara (Il castello del principe Barbablù) Opera in un atto op. 11, BB 62 (SZ 48) Libretto: Béla BalázsIl duca Barbablù (baritono) - John Tomlinson Judith , sua moglie (soprano) - Anne Sofie von Otter Narratore (voce recitante) - Sandor ElèsFilarmonica di Berlino Bernard Haitink , direttore0:00 - Prologo e apertura 16:29 - Prima porta / La camera delle torture 20:37 - Seconda porta / L'armeria 25:09 - Terza porta / Il tesoro 27:35 - Quarta porta / Il giardino segreto 32:34 - Quinta porta / Il regno di Barbablù 39:16 - Sesta porta / Il lago delle lacrime 52:43 - Settima porta / Le ex mogli di BarbablùLibretto A proposito di A kékszakàllù Herceg vara
3 novembre - Italiano in Podcast. Prosegue il racconto del mio viaggio in Sicilia. Oggi parliamo di tre luoghi che vi consiglio di visitare se decidete di passare qualche giorno a Taormina. Questo episodio è un po' in ritardo con la pubblicazione a causa di qualche problemino tecnico. Tornerò presto con l'ultima episodio dedicato al mio viaggio. Non mancate e tornate ad ascoltare anche la prossima puntata di Italiano in Podcast. Ciao a Tutti! "Se ci si colloca nel punto più alto occupato dagli antichi spettatori [del Teatro antico], bisogna riconoscere che mai, probabilmente, un pubblico di teatro si vide davanti qualcosa di simile.....Davanti a noi l'intero, lungo massiccio montuoso dell'Etna; a sinistra la sponda del mare fino a Catania, anzi a Siracusa; e il quadro amplissimo è chiuso dal colossale vulcano fumante, che nella dolcezza del cielo appare più lontano e più mansueto, e non incute terrore. " - Goethe - Viaggio in Italia - Abbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe Supporta iSpeakItaliano su BuyMeACoffee
Buongiorno Italia. Podcast di cultura e lingua italiana.Il nostro libro: qui. Vuoi fare lezione di italiano con me? QuiVuoi 10$ di crediti su Italki? QuiVuoi la trascrizione di questo podcast? - QuiVuoi sostenermi con una piccola mancia? QuiFacebookInstagramSito webEmail
Oggi Quilisma affronta Le jeu de Robin et Marion, una narrazione in musica della seconda metà del XIII secolo che porta la firma di Adam de la Halle. È una delle più antiche opere di teatro volgare conosciute in Francia, scritta in dialetto piccardo. Rappresentata probabilmente nel 1283 a Napoli in presenza della corte angioina, racconta dell'amore tra i pastori Robin e Marion disturbato da un nobile cavaliere di nome Aubert. Il tema dell'amore è sempre presente nell'espressione dei Trovieri, categoria che annovera Adam de la Halle, che era nato ad Arras nel 1235 circa e morto probabilmente a Napoli 1287. Visse dal 1283 presso la corte angioina di Napoli lasciando una trentina di poesie liriche e due ludi scenici, il Jeu de la feuillée e il Jeu de Robin et Marion, che sono fra i più antichi saggi del teatro profano del Medioevo e ci offrono due quadri vivaci, l'uno della vita cittadina, l'altro della vita pastorale. Adam deve la sua educazione musicale a studi compiuti presso l'abbazia di Vaucelles essendo destinato alla vita ecclesiastica. Le sue composizioni sono o per sola voce, o a tre voci con accompagnamento di viola oppure d'altro strumento. È musica semplice e facile, con melodie agevoli e ingenue, composta per lo più nello stile del discanto assai in voga in quel momento storico.
Oggi Quilisma affronta Le jeu de Robin et Marion, una narrazione in musica della seconda metà del XIII secolo che porta la firma di Adam de la Halle. È una delle più antiche opere di teatro volgare conosciute in Francia, scritta in dialetto piccardo. Rappresentata probabilmente nel 1283 a Napoli in presenza della corte angioina, racconta dell'amore tra i pastori Robin e Marion disturbato da un nobile cavaliere di nome Aubert. Il tema dell'amore è sempre presente nell'espressione dei Trovieri, categoria che annovera Adam de la Halle, che era nato ad Arras nel 1235 circa e morto probabilmente a Napoli 1287. Visse dal 1283 presso la corte angioina di Napoli lasciando una trentina di poesie liriche e due ludi scenici, il Jeu de la feuillée e il Jeu de Robin et Marion, che sono fra i più antichi saggi del teatro profano del Medioevo e ci offrono due quadri vivaci, l'uno della vita cittadina, l'altro della vita pastorale. Adam deve la sua educazione musicale a studi compiuti presso l'abbazia di Vaucelles essendo destinato alla vita ecclesiastica. Le sue composizioni sono o per sola voce, o a tre voci con accompagnamento di viola oppure d'altro strumento. È musica semplice e facile, con melodie agevoli e ingenue, composta per lo più nello stile del discanto assai in voga in quel momento storico.
®Nanni Moretti debutta in veste di regista teatrale con la direzione dello spettacolo “Diari d'amore”. Per questo esordio sceglie due commedie intitolate “Fragola e panna” e “Dialogo”, ambedue scritte da Natalia Ginzburg rispettivamente nel 1966 e nel 1970. Nei vari ruoli sul palco si alternano le attrici Daria Deflorian, Alessia Giuliani, Arianna Pozzoli, Giorgia Sanesi e l'attore Valerio Binasco. Nanni Moretti a Laser illustra perché ha deciso di intraprendere questa nuova avventura artistica. Racconta come è nato il progetto, come è stato sviluppato e portato a termine. Inoltre racconta l'impegno per il grande schermo ed il suo pubblico.Prima emissione: 20 dicembre 2023
Mirco Tugnoli"Il teatro giardino"Lo spettacolo della vita raccontato dalle pianteTarka Edizionihttps://tarka.itUna divertente narrazione che illustra come sia possibile trasformare qualsiasi giardino in un vero e proprio teatro grazie alla creatività che scaturisce dall'incontro fra l'amore per le piante e la voglia di vivere la vita.Tutto nasce quando Morgan Arte comprende che il futuro del verde non consiste nel realizzare nuovi parchi ma nel valorizzare quelli già esistenti. Ogni giardino ha una dignità propria che non può venire continuamente calpestata dall'ignoranza e dall'incuria di noi esseri umani.Al contrario. Un vero amante della natura riconosce il valore della vita presente in qualsiasi angolo verde, bello o brutto, grande o piccolo e, mosso da un incondizionato impulso affettivo, se ne prende cura oltre gli inganni della ragione e della convenienza.Per fare questa magia servirebbe però un visionario, un eroe romantico d'altri tempi, forse addirittura un mago. Ed ecco allora che entra in scena lui, Morgan Arte, poi conosciuto come “Il mago dei giardini”, che con slancio generoso, cavalcando un sogno strampalato, decide di donare la condizione di teatro a ogni giardino che incontra.Il paesaggio è l'immenso palcoscenico e le piante sono gli attori inconsapevoli, magici dispensatori di narrazioni imprevedibili, d'insegnamenti inaspettati e di inviti al gioco tanto bizzarri quanto divertenti. Signore e signori, questo è il teatro giardino.Siete tutti invitati.Per vedere la bellezza anche quando la bellezza trema bisogna andare oltre le semplici apparenze. Così facendo anche un banale giardino si può trasformare in un ammirevole teatro. Perché in tutti i giardini, ogni giorno, va in scena lo spettacolo più bello del mondo: lo spettacolo della vita.Seduzioni botaniche, amori romantici, insegnamenti inaspettati e giochi stravaganti sono le astuzie per inventare teatri dove appaiono semplici giardini.Il libro può essere letto partendo dalle acrobazie visionarie del mago oppure sbirciando senza alcun ordine all'interno del suo diario, ascoltando le 35 piante che si raccontano: le piante diventano zen e maestre di vita.Mirco Tugnoli , saggista e fotografo naturalista, è laureato in Scienze Naturali. Libero professionista progetta servizi per la gestione del verde. Guida certificata di "forest bathing" e operatore certificato di "forest therapy" conduce seminari esperienziali di immersione nella natura. Già autore dei saggi "Quanto valgo?" (2010), "Il valore economico degli alberi" (2012) e "Tutti i colori del verde" (2013). Il tema della relazione tra uomo e natura è presente anche nelle sue opere narrative "Nella bellezza io ritorno" (2015), "Lo spettacolo che nessuno vede" (2019) e "Il teatro giardino" (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Gaetano ToldonatoXIV Edizioni di TeatroComunitàDal 15 giugno al 9 luglio 2023 un ricco calendario di eventi, mostre, spettacoli e workshop per riscoprire la storia dell'Associazione Chorós e riflettere sull'utilità sociale del TeatroTeatroComunità in Festival è ormai un appuntamento rituale a Teatro Marchesa, che per la sua XIV edizione si trasforma e torna nelle vesti di Teatro Marchesa - Cantiere in Arte. Dal 15 giugno al 9 luglio, infatti, il ‘palco' di Barriera di Milano accoglierà un ricco programma di performance, spettacoli e workshop per ripercorrere la storia del teatro e dell'Associazione Culturale Choròs, che quest'anno festeggia anche i suoi 10 anni come presidio culturale e artistico di riferimento nel territorio della Circoscrizione 6.A caratterizzare questa nuova edizione di TeatroComunità in Festival, il tema di ‘cantiere artistico' che intende anticipare il cantiere reale che interesserà presto tutta l'area. Grazie ai fondi del PNRR e al sostegno progettuale ed economico della Città di Torino, infatti, Teatro Marchesa verrà ristrutturato. In questo modo, tutti gli spazi della Cascina (Teatro, Biblioteca, Scuola e Sala Colonne) potranno trasformarsi in luogo artistico, interagendo tramite linguaggi diversi: danza, teatro, letteratura, arte visiva, storia e musica. Da sempre, infatti, l'Associazione Culturale Choròs si interroga sull'utilità sociale del teatro: ascolto, cittadinanza, immaginazione, arte, territorio e solidarietà tra artisti e persone non sono che le parole più importanti che ne guidano l'operato. «Si è giunti a concepire questo luogo quale simbolo di una presenza culturale ed artistica in Barriera, dopo un lavoro decennale nella comunità e nel teatro – racconta Maria Grazia Agricola, direttrice dell'Associazione Choròs – Pensiamo a cosa sia successo in un remoto angolo della Sicilia con la costruzione da parte dell'artista pastore/scultore Lorenzo Reina del teatro Andromeda: con un atto artistico ha trasformato la sorte di un territorio abbandonato, restituendolo alla comunità e creando anche una nuova vitalità economica. Ecco, noi pensiamo che Teatro Marchesa, insieme ad altre realtà ed interventi artistici e culturali presenti in loco, possa, e lo ha già dimostrato in parte, essere un volano per la trasformazione e la riqualificazione di questo territorio. Crediamo nella potenza sociale dell'arte e del teatro e nella creazione di un modello culturale innovativo, capace di rispondere a nuovi bisogni di rappresentanza simbolica da parte di abitanti di diverse età, formazione culturale, provenienza geografica e sociale». A partire proprio da questo cantiere fisico, dunque, ne prenderà piede uno metaforico, che accoglierà appuntamenti, eventi e laboratori aperti a tutta la città (richiesta la prenotazione) acavallo tra giugno e luglio.Ad inaugurare il Festival il 15 giugno alle ore 18 sarà un'installazione evento, progetto nato da un'idea di Maria Grazia Agricola e Marianna Barbaro. Una mostra fotografica a cura di Lorena Tadorni – con scatti di Gaetano Toldonato – che verrà allestita nel Foyer del teatro per ripercorrere la storia di Choròs Comunità e dei suoi protagonisti. Questi ultimi si racconteranno mettendo in scena la performance "Il Teatro nel Mondo" a cura di Maria Grazia Agricola e Marianna Barbaro. All'interno dell'allestimento saranno presentati, inoltre, dei video-racconti sulla storia e il futuro di Cascina Marchesa e sulle precedenti produzioni teatrali di Choròs Comunità, con la partecipazione dell'assessora Rosanna Purchia, il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto e della consigliera comunale Nadia Conticelli. Le produzioni video sono a cura di Andrea Deaglio, Gaetano Toldonato e Luciano Vivirito. Il 16 giugno alle ore 16.30 vedrà il debutto dello spettacolo “Maneggiateci con-tatto”, un progetto di Chiara Cau e Rita Stasi, scritto e interpretato dai ragazzi della cooperativa sociale Altramente: un viaggio nei vissuti personali di giovani con problematiche psichiatriche narrato attraverso i cinque sensi. Il 17 giugno alle ore 21.30 Teatro Marchesa accoglierà Associazione ArTeMuDa con il loro “Non avere paura”, uno spettacolo sull'amore e il coraggio di essere se stessi, scritto, diretto e interpretato da Roberto Micali, Jovana Panic e Patrizia Spadaro, liberamente ispirato a The Pride di Alexis Campbell. Il 18 giugno dalle ore 18, Giulietta DeBernardi e Paola Dusio proporranno in anteprima per bambini e famiglie una rilettura a rovescio del mito di Proserpina, con la performance itinerante “Il ritorno al pianeta Terra”. A seguire, un nuovo atto performativo di Choròs Comunità, seconda parte de “Il Teatro nel Mondo”, che ci porterà dentro all'incontro delle persone con Cascina Marchesa, metafora del nostro incontro con il teatro, con la vita.Si prosegue poi il 23 giugno alle ore 21 con il debutto, nella sua forma finale, dell'ultimo percorso teatrale dell'Associazione Choròs dal titolo "Quei sogni di felicità che credevamo al sicuro", presentato a dicembre 2022 come esito laboratoriale e poi nel marzo 2023 all'interno di Biennale Democrazia. Una drammaturgia corale, l'omonimo testo di Vera Brittain e una scenografia in movimento sono i perni fondanti di questa scrittura teatrale, che indaga nei vissuti dei protagonisti/autori per riflettere sulla fragilità della nostra democrazia e libertà.A chiudere il Festival sarà, infine, un workshop intensivo che si terrà dal 4 al 9 luglio a cura di Duccio Bellugi Vannuccini e Maria Grazia Agricola. Tramite la tecnica delle maschere balinesi applicate a una ricerca drammaturgica sui propri vissuti, i partecipanti avranno modo di lavorare sul testo “Le città invisibili” di Italo Calvino, alla ricerca dei propri luoghi del cuore, metaforici e no. DIECI di DIECIsaperne di piùDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il mezzosoprano Carmen Topciu ha interpretato Carmen in teatri di ogni tipo, inclusa l'Arena di Verona, ma quello di Cockatoo Island l'ha stupefatta.
Nancy Pelosi sfida la Cina L'alleanza impossibile La politica raccontata dai ragazzi Di Maio corteggia i sindaci Il Teatro alla Scala punta sulla sostenibilità ambientale
Ieri una diretta da Mosca condotta da Giletti per ascoltare le voci "del nemico" si è trasformata in una intervista di proaganda fatta alla portavoce del Ministro degli Esteri russo Lavrov. Intanto trapelano nomi di una lista di opinionisti e progessionisti dell'informazione che in Italia secondo il Copasir farebbbero il gioco della Russia. Intervengono Lucaino Tirinnanzi, editore, e Enrico Verga, esperto di geopolitica.
Ero timido, introverso e con un costante senso di inadeguatezza. La mia vita sociale e lavorativa risentivano di tutto questo... e il teatro mi ha salvato. _______ Troverai le trascrizioni di tutti gli episodi del podcast sulla mia pagina Patreon: https://www.patreon.com/vaporettoitaliano Sul canale Patreon di Vaporetto Italiano troverai: le versioni audio dei video pubblicati su YouTube pdf con le spiegazioni e gli esercizi relativi ai video le trascrizioni degli episodi del podcast con il vocabolario più importante (usato in contesto) tante lezioni in diretta durante le quali parleremo, faremo attività di comprensione orale, quiz e molto di più! Con i materiali di Vaporetto Italiano potrai imparare l'italiano sempre di più e parlare in modo sempre più naturale. Sono felice di averti qui con me!
"Una sceneggiata" è il nuovo album di Francesco Forni, cantautore napoletano attivo da molti anni anche come produttore e compositore per cinema e teatro. E proprio in teatro nasce questo nuovo lavoro, per la prima volta cantato in dialetto napoletano.
Il teatro come anello di congiunzione tra gli abitanti di un borgo antico nel cuore della Toscana, tra il presente e il passato, tra la modernità e la tradizione. Andiamo alla scoperta del Teatro Povero di Montichiello, un evento in cui, ogni estate, gli abitanti del paese vanno in scena per riportare in luce la storia rurale del borgo e danno voce ai propri desideri più profondi. _______ Troverai le trascrizioni di tutti gli episodi del podcast sulla mia pagina Patreon: https://www.patreon.com/vaporettoitaliano Sul canale Patreon di Vaporetto Italiano troverai: le versioni audio dei video pubblicati su YouTube pdf con le spiegazioni e gli esercizi relativi ai video le trascrizioni degli episodi del podcast con il vocabolario più importante (usato in contesto) tante lezioni in diretta durante le quali parleremo, faremo attività di comprensione orale, quiz e molto di più! Sono felice di averti qui con me!
Ripartono i viaggi di Italiano con Amore! Oggi andiamo in una regione ricca di storia e cultura: la Sicilia. Vi parlo di: Un po' di storia: le Influenze greche e arabe che rendono unica la Sicilia Alla scoperta di Siracusa, una delle città più ammirate dell'antichità Il Teatro greco: 2500 anni di storia Cos'è l'Orecchio di Dionisio e perché dovete assolutamente vederlo Un cannolo che “si scioglie in bocca” Luoghi di cui parlo nell'episodio: Ortigia (centro storico della città di Siracusa) Teatro Greco di Siracusa Orecchio di Dionisio Impara italiano insieme a me! Qui trovi i miei corsi: https://italianoconamore.com/iscriviti/ 67. Uma viagem à Sicília Recomeçam as viagens de Italiano con Amore! Hoje vamos a uma região rica em história e cultura: a Sicília. Estou falando sobre: Um pouco de história: as influências gregas e árabes que tornam a Sicília única Descobrindo Siracusa, uma das cidades mais admiradas da antiguidade O Teatro Grego: 2.500 anos de história O que é a "Orelha de Dionísio" e por que você deve conhecê-la Um cannoli que "derrete na boca" Lugares que falo no episódio: Ortigia (centro histórico da cidade de Siracusa) Teatro Grego de Siracusa Orelha de Dionísio Aprenda italiano comigo! Aqui você encontra meus cursos: https://italianoconamore.com/pt/corsi/