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Venerdì 6 ottobre, dalle 9 alle 12, nel complesso monumentale di Bosco marengo si terrà il convegno organizzato da Libera Piemonte “il riuso dei beni confiscati alla criminalità organizzata”. Nel seminario si farà il punto sullo stato dell'arte dell'applicazione della L109/1996, sulle procedure e buone prassi di riuso dei beni confiscati sul territorio nazionale e regionale, sul concetto di antimafia sociale, sulle opportunità di accesso a bandi pubblici e privati, con esempi concreti di fruizione sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. A seguire, visita a Cascina Saetta, il primo bene confiscato e riutilizzato per la collettività in provincia di Alessandria. Ne parliamo con Andrea Vignoli, vicepresidente di Parcival ETS.
L'ombra della 'ndrangheta sull'omicidio di Salvatore Silipo nel reggiano. A Torino un ristorante con il nome di un ex boss di Camorra: la denuncia di Libera Piemonte. L'operazione sull'Appenino bolognese contro una consorteria criminale vicina alla 'ndrangheta. Foggia e la richiesta di incandidabilità per l'ex sindaco e alcuni consiglieri, dopo lo scioglimento del Comune. La scorta a Sigfrido Ranucci. Pizzo e appalti per mantenere i familiari di mafiosi in carcere: l'operazione nel palermitano. Il blitz a Latina contro il clan Di Silvio.Sono le notizie della nuova puntata di Fresche di stampa, a cura di Silva Almacolle, Giovanni Soini, Sofia Nardacchione, Francesca Palumbo, Pietro Scagliotti, Marta Mezzadri, Bianca Franco, con il commento di Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte.
Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte, ci parla della pericolosità delle mafie in questo periodo di crisi causata dall'emergenza sanitaria e ci illustra le iniziative di Libera Piemonte legate a questo periodo di quarantena
La Regione Piemonte intende modificare la legge sul contrasto al gioco d’azzardo patologico votata dal Consiglio Regionale a maggioranza centrosinistra nel 2016. Molte le opposizioni, tra cui il mondo della scuola. Ne abbiamo palrato con Paolo Jarre, direttore dipartimento del Serd, il servizio Dipendenze dell'Asl To3 e con Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte, attiva nella campagna "Regione Piemonte: a che gioco stai giocando?"
Parliamo del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino con Maria Jose Fava di Libera Piemonte. (prima parte)
Parliamo del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino con Maria Jose Fava di Libera Piemonte. (prima parte)
Venerdì 22 novembre è in programma la quarta Giornata Nazionale della Sicurezza Scolastica: con Cinzia Caggiano, madre di Vito Scafidi, vittima in un crollo all'Istituto Darwin di Rivoli nel 2008, e membro del comitato Benvenuti in Italia, abbiamo parlato del senso della giornata, della situazione attuale dell'edilizia scolastica e della funzione dell'Osservatorio Nazionale dell'edilizia scolastica.Con Giulia Toffanin di Libera Piemonte abbiamo invece analizzato il ruolo di Libera in questo contesto e abbiamo parlato dell'atteggiamento degli studenti nei confronti di questa problematica.
Il 21 marzo si celebra la giornata della memoria delle vittime di mafia. In Piemonte la città scelta da Libera è Novara. Ai nostri microfoni Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte, ci parla della manifestazione e degli ultimi importanti sviluppi nella lotta alla criminalità organizzata sul nostro territorio.Anche il mondo della scuola partecipa alla giornata: a Volpiano c'è "Un miglio per la legalità", staffetta in ricordo delle vittime della mafia che vede la partecipazione di 27 classi tra scuole primarie e secondarie. Ai nostri microfoni l'insegnante Gloriana Leone
Ecco la scaletta degli argomenti di stasera✅ L'approfondimento di oggi è dedicato all'aumento di ettari protetti nella Città Metropolitana di Torino: da 4.000 a 31.000. Ne parliamo con Gabriele Bovo, responsabile aree protette, Città Metropolitana Torino✅ L'intervista con Mauro Raffini, fotografo, sulla mostra MigrEye, in corso a Torino a Palazzo Lascaris fino a settembre.✅ La commemorazione a San Giusto Canavese di Libera Piemonte in uno stabile confiscato alla mafia, in occasione dell'anniversario della strage di via D'Amelio✅ Presto soldi ai creditori e agli ex dipendenti Agess, si va verso la conclusione della pratica fallimentare dopo l'accordo siglato dalle Unioni Montane✅ il terremoto di magnitudo 3,3 in valle Maira, un po' di allarme ma nessun ferito
Siamo stati con Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte per raccontarci le iniziative in Piemonte a favore della solidarietà e del risveglio dell'umanità. Molte iniziative tra cui anche Torino, Orbassano e Pinerolo. Nella seconda parte siamo stati con Francesco Piperis per continuare a raccontare le manifestazioni di Borgate dal vivo. La rassegna itinerante in tutto l'arco alpino che con eventi, concerti, teatro e manifestazioni.
Buon 21 marzo! E buon primo giorno di Primavera!✅ Ma il 21 marzo è anche la Giornata Nazionale in memoria delle vittime delle mafie di Libera Contro le Mafie. Saremo con Libera Piemonte che oggi ha organizzato l'incontro regionale a Saluzzo.✅ Poi, approfondiremo la nascita del Comitato Torino Respira che si è svolta a Città di Torino per la Conferenza stampa di presentazione del Comitato Torino Respira✅ Nelle prossime settimane inizieranno i lavori per aggiornare la legge regionale sugli #ecomusei, su una proposta di legge della consigliera regionale del Partito Democratico Valentina Caputo
Lo stabilimento di Pinerolo della NN Europe (200 dipendenti circa), insieme a tutti gli altri siti industriali del Gruppo che producono componenti per cuscinetti di precisione ("Pbc"), è stato venduto a una multinazionale giapponese del settore - si tratta della Tsubaki Nakashima Co. Ltd. - per una cifra di 375 milioni di dollari. Ne abbiam parlato con il sindacalista interno Rsu Fiom Cgil Alberto Coalova. La transazione dovrebbe essere completata nella seconda metà del 2017. Poi con Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte, abbiamo commentato la recente sentenza di condanna all'ergastolo di Rocco Schirripa, come partecipe all'omicidio del procuratore torinese Bruno Caccia nel 1983.
Davide Mattiello è un deputato eletto come indipendente nelle liste del Pd e fa parte della Commissione Antimafia. E' un parlamentare alla prima legislatura. Ha 43 anni ed è nato a Torino e in Piemonte si è svolta gran parte della sua attività politica e civile: prima nella Gioventù Operaia Cristiana, poi nell'associazione Acmos che a Torino si occupa di “inclusione democratica” e formazione, poi in Libera Piemonte di Don Ciotti e alla Fondazione Benvenuti in Italia. Ha raccolto in un libro (“L'onere della prova”, Melampo, 2015) alcune riflessioni sulla stagione delle stragi del '92-93 e documenti della Commissione Antimafia di allora, in particolare le conclusioni contenute nella relazione finale. «Oggi – racconta quella relazione del '93 - sono superate le condizioni oggettive che hanno favorito quel processo che si è definito di coabitazione. Il tragico spartiacque è costituito dalle stragi di capaci e di via D'Amelio». Per Davide Mattiello «la verità sui fatti compresi tra il 1989 e il 1994 e la capacità di assumere questa verità sul piano politico, facendola diventare spartiacque tra il mondo mafioso e il mondo democratico, è una condizione necessaria per la liberazione dell'Italia». L'intervista a Memos con il deputato Mattiello tocca anche il tema del rapporto tra mafia e politica, un rapporto che non si esaurisce con le figure criminali di Cosa Nostra ma che passa anche attraverso gli impresentabili delle liste regionali della Campania e i “personaggi dal passato e presente equivoco” denunciati dal giudice Scarpinato.
Davide Mattiello è un deputato eletto come indipendente nelle liste del Pd e fa parte della Commissione Antimafia. E' un parlamentare alla prima legislatura. Ha 43 anni ed è nato a Torino e in Piemonte si è svolta gran parte della sua attività politica e civile: prima nella Gioventù Operaia Cristiana, poi nell'associazione Acmos che a Torino si occupa di “inclusione democratica” e formazione, poi in Libera Piemonte di Don Ciotti e alla Fondazione Benvenuti in Italia. Ha raccolto in un libro (“L'onere della prova”, Melampo, 2015) alcune riflessioni sulla stagione delle stragi del '92-93 e documenti della Commissione Antimafia di allora, in particolare le conclusioni contenute nella relazione finale. «Oggi – racconta quella relazione del '93 - sono superate le condizioni oggettive che hanno favorito quel processo che si è definito di coabitazione. Il tragico spartiacque è costituito dalle stragi di capaci e di via D’Amelio». Per Davide Mattiello «la verità sui fatti compresi tra il 1989 e il 1994 e la capacità di assumere questa verità sul piano politico, facendola diventare spartiacque tra il mondo mafioso e il mondo democratico, è una condizione necessaria per la liberazione dell’Italia». L'intervista a Memos con il deputato Mattiello tocca anche il tema del rapporto tra mafia e politica, un rapporto che non si esaurisce con le figure criminali di Cosa Nostra ma che passa anche attraverso gli impresentabili delle liste regionali della Campania e i “personaggi dal passato e presente equivoco” denunciati dal giudice Scarpinato.
Davide Mattiello è un deputato eletto come indipendente nelle liste del Pd e fa parte della Commissione Antimafia. E' un parlamentare alla prima legislatura. Ha 43 anni ed è nato a Torino e in Piemonte si è svolta gran parte della sua attività politica e civile: prima nella Gioventù Operaia Cristiana, poi nell'associazione Acmos che a Torino si occupa di “inclusione democratica” e formazione, poi in Libera Piemonte di Don Ciotti e alla Fondazione Benvenuti in Italia. Ha raccolto in un libro (“L'onere della prova”, Melampo, 2015) alcune riflessioni sulla stagione delle stragi del '92-93 e documenti della Commissione Antimafia di allora, in particolare le conclusioni contenute nella relazione finale. «Oggi – racconta quella relazione del '93 - sono superate le condizioni oggettive che hanno favorito quel processo che si è definito di coabitazione. Il tragico spartiacque è costituito dalle stragi di capaci e di via D’Amelio». Per Davide Mattiello «la verità sui fatti compresi tra il 1989 e il 1994 e la capacità di assumere questa verità sul piano politico, facendola diventare spartiacque tra il mondo mafioso e il mondo democratico, è una condizione necessaria per la liberazione dell’Italia». L'intervista a Memos con il deputato Mattiello tocca anche il tema del rapporto tra mafia e politica, un rapporto che non si esaurisce con le figure criminali di Cosa Nostra ma che passa anche attraverso gli impresentabili delle liste regionali della Campania e i “personaggi dal passato e presente equivoco” denunciati dal giudice Scarpinato.