Former municipality of Switzerland in Graubünden
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Servono 40 miliardi all'anno per i soli edifici residenziali. Ai quali sommare 19 miliardi per la riqualificazione energetica degli immobili strumentali. Una mole di investimenti superiore a quella movimentata dal superbonus: in due anni, infatti, il 110% ha convogliato 62 miliardi di lavori su circa 360mila edifici (tra condomini, case unifamiliari e unità indipendenti). Sono stime dell'Ance, che danno la misura di quale potrebbe essere l'impatto della direttiva Ue sulle case green, attualmente in discussione a Bruxelles.Un impatto gigantesco che, comunque, parte da una premessa prudente: nei calcoli sono considerati, infatti, solo gli edifici sui quali per la direttiva sarà prioritario intervenire, cioè il 15% del patrimonio più energivoro, ossia oltre 1,8 milioni di edifici in sette anni. Proprio per questa ragione, oggi in un'intervista a la Stampa, il sottosegretario all'Economia Federico Freni (Lega) ha spiegato che ci sono contrasti con l'Europa: "Stanno emergendo dubbi e riserve anche da altri Paesi, tra cui la Germania. È presto per tirare una linea, e sono convinto che si troverà un punto di equilibrio ragionevole, ma dovranno tenere conto delle peculiarità strutturali del nostro patrimonio immobiliare". Ne parliamo con Giuseppe Latour de Il Sole 24 Ore. A poche ore dallo sciopero, per l'autotrasporto lamenta ancora carenza di personale e caro carburanti Saltata l'ultima mediazione con il governo, inizia oggi alle 19 sulla rete ordinaria (e alle 22 sulle autostrade) la serrata di 48 ore dei distributori di carburante e termina alla stessa ora (rispettivamente 19 e 22) di giovedì 26 gennaio. Per le imprese dell'autotrasporto il problema dei costi dei carburanti rimane insieme a quello della mancanza di autisti. Approfondiamo il tema con Patrizio Ricci, presidente Cna Fita. Gb: indebitamento pubblico record a 27,4 mld di sterline a dicembre 2022 L'indebitamento del settore pubblico (Psnb ex) in Gran Bretagna nel dicembre 2022 è stato di 27,4 miliardi di sterline, il dato più alto di dicembre da quando sono iniziate le registrazioni mensili nel gennaio 1993, in gran parte a causa di un forte aumento della spesa per i programmi di sostegno all'energia e di un aumento degli interessi sul debito. Lo indicano i dati dell'Ufficio nazionale di statistica Ons. Si tratta dell'ennesimo effetto negativo della Brexit? Ne parliamo con Giorgia Scaturro, corrispondente Radio 24 da Londra.
Aumenta il prezzo della benzina (anche grazie all'aumento delle accise voluto dal governo Meloni) e il governo Meloni dà la colpa ai fantomatici "speculatori" senza dirci chi siano costoro. L'assalto al Parlamento brasiliano, l'inflazione che mangia stipendi e pensioni e i sindacalisti che si limitano a "propostine", la carenza di medici ospedalieri. Sono alcune delle notizie di oggi sulle prime pagine dei giornali commentate da Matteo Bernabè.
Dopo aver introdotto il tema nell'episodio precedente ed essere entrati nel dettaglio delle problematiche che possono emergere già prima che l'inchiostro venga scaricato dalle testine di stampa, questa puntata chiude l'argomento focalizzandosi sui fenomeni di repellenza che subentrano nel momento in cui una sospensione di smalto o granglia viene stesa a stampa digitale già avvenuta.La diversa natura chimica tra gli inchiostri a base solvente e tutte le sospensioni a base acquosa che si susseguono lungo la linea di smalteria è alla base del ben noto problema che si concretizza in un sostanziale fenomeno di incompatibilità tra le due applicazioni.Un po' come avviene quando si prova a mescolare olio con acqua.Cosa succede nello specifico e come si può intervenire per gestire al meglio il problema?
Simonetta Sciandivasci"I figli che non voglio"https://mondadori.itInverno demografico: e davanti a noi si stendono pianure infeconde e ghiacciate da far impallidire Il Trono di Spade, nella mente risuonano echi di tragedie shakespeariane.In Italia non si fanno più figli, dove andrà a finire la nostra civiltà, ma soprattutto: chi pagherà le nostre pensioni? Ma che senso ha insistere a credere che l'unico modo per tenere in piedi il sistema sia procreare, anche laddove le donne – per la precisione una minoranza di donne quantificata dall'Istat nel 5 per cento – pur essendo nelle condizioni di fare figli, non li vuole? Rispetto al tema della maternità spesso vincono gli schematismi e le donne si trovano rappresentate o come vittime di un Paese in cui fare figli è un privilegio- la precarietà del lavoro, gli stipendi bassi, gli asili inaccessibili, lo stato sociale che non provvede come dovrebbe -, o come un manipolo di ciniche, superficiali, carrieriste e future pentite destinate a una vecchiaia solitaria e amareggiata dal rimpianto di non essersi riprodotte. Tra questi due poli ci sono le persone vere, a cui danno voce gli interventi raccolti in questo libro. Tante donne, ma anche alcuni uomini, che hanno raccolto la sfida lanciata da Simonetta Sciandivasci con lucidità e ironia sulle pagine dello “Specchio”, inserto culturale della “Stampa”, una sfida a interrogarsi sui motivi per cui si diventa genitori oppure no, a ragionare sulle diverse possibili fisionomie di una famiglia.C'è chi si dichiara fautrice dell'agnosticismo procreativo, perché diventare genitore è qualcosa di così intimo e personale da rendere impossibili posizioni di principio, chi insiste sulla necessità di rendere più semplice l'adozione per i genitori single, chi accusa il peso dei condizionamenti del passato e chi prova a sostenere le ragioni dell'incoscienza. Chi valuta il congelamento degli ovuli prima di intraprendere un percorso di transizione da donna a uomo, chi sostiene che i padri siano ben felici di non avere la parità genitoriale e chi patisce l'onnipotenza delle madri in caso di separazione. Ci sono donne che chiedono più rispetto per la scelta di non essere madri, uomini che provano a smontare i narcisismi, le fragilità, le contraddizioni dell'essere padre.E poi ci sono doti che attendono pazienti nei bauli, nonne e madri che attendono nipoti da figlie che con noncuranza varcano la soglia dei trentacinque anni…Una carrellata di interventi non ortodossi, pieni di intelligenza e senso critico, un vademecum fondamentale per chiunque sia interessato all'argomento. Un dibattito che ci fornisce ottimi strumenti per “smettere di pensare che l'inverno demografico sia una questione morale o economica: è, invece, una questione di prospettiva, che impone nuove lenti; è una questione di geografia politica e riorganizzazione del mondo secondo nuovi criteri”.Con i contributi di:Viola Ardone • Sandro Bonvissuto • Maria Cafagna Elisa Casseri • Francesco Ditaranto • Marco Franzoso Flavia Gasperetti • Loredana Lipperini • Elena Loewenthal Andrea Malaguti • Michela Marzano • Daniele Mencarelli Assia Neumann Dayan • Gianluca Nicoletti • Raffaele Notaro Melissa Panarello • Veronica Pivetti • Silvia Ranfagni Francesca Sforza • Caterina Soffici • Giorgia Soleri Elena Stancanelli • Giorgia Surina • Nadia Terranova Maria Sole Tognazzi • Alec Trenta • Carlotta Vagnoli • Ester Viola.Simonetta Sciandivasci è nata a Tricarico nel 1985 ed è cresciuta a Matera. Lavora alla redazione cultura della “Stampa”. Ha scritto per “Il Foglio”, “Linkiesta”, “Rolling Stone”, “La Verità”, “la Repubblica”. Ha collaborato con la Rai, in radio e in tv, come consulente e autrice. Collabora con la Scuola Holden e l'Accademia Molly Bloom. È redattrice di “Nuovi Argomenti”.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it