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Carlo Allemano"Start Storia Arte Saluzzo"La Mostra Nazionale Antiquariato di Saluzzo, curata da Franco Brancaccio, dopo alcuni anni di crescendo in termini di proposta e pubblico, torna con uno spazio di grande fascino, la Castiglia, il Castello dei Marchesi di Saluzzo, e si conferma come uno dei luoghi dell'Antiquariato italiano. Per la settima edizione consecutiva, il curatore Franco Brancaccio si propone di raccontare storie di antiquariato e oggetti pregiati e antichi, proseguendo, e anzi rilanciando, la scia del successo che la storica manifestazione saluzzese, anno dopo anno, ha saputo ottenere. Il gusto e la definizione di “bellezza” cambiano negli anni, ma Saluzzo resta una nicchia dove la tradizione ha radici che affondano nel secolo scorso e l'attenzione all'arte antica non è mai venuta meno. Tante le meraviglie che il pubblico potrà ammirare grazie alla selezione di case Antiquarie che ancora una volta scommettono su una manifestazione capace di consolidarsi negli anni come scrigno in grado di unire l'innovazione dell'Antiquariato di oggi alla storia che permea la città. Da alcuni anni, grazie all'intuizione e alla caparbietà del curatore, è stata proposta una curiosa novità introducendo l'Antiquariato da giardino: uno spazio di grande suggestione nel bellissimo cortile della Castiglia ispirata da Paolo Pejrone, storico del giardino e architetto. Si è così sviluppato un nuovo ambito di interesse che ha offerto uno sguardo anche sulla bellezza dell'esterno, da sempre oggetto di un vero e proprio mondo di arte antica in pietra, marmo, ferro battuto. Anche il 2025 vedrà un ampliamento e una rivisitazione dello spazio esterno. La Mostra Nazionale dell'Antiquariato si conferma fiore all'occhiello di START / Storia Arte Saluzzo, manifestazione che per un mese racconta la cultura, la storia, la bellezza di Saluzzo. Antiquariato come narrazione del bello senza tempo, del lavoro di gallerie che caparbiamente portano l'arte in tour offrendo al mondo la possibilità di ammirare, acquistare e comprendere il procedere della storia e con esso l'evoluzione dell'arte. Anche il 2025, oltre a ospitare grandi Case d'Arte italiane e internazionali, porterà in Castiglia una Mostra collaterale capace di incuriosire e sorprendere. Tema: la giovinezza. Prendendo spunto da quegli affreschi che impreziosiscono il bellissimo Castello della Manta, ricchi di eroi ed eroine rappresentati alle pareti del Salone che esprimono la passione della società aristocratica del Quattrocento e dalla fontana della giovinezza, la Mostra Nazionale dell'Antiquariato vuole dedicare alcuni spazi della Castiglia di Saluzzo all'arte pittorica che nei secoli ha descritto giovinezza e bellezza. In concomitanza con la 48^ Mostra Nazionale dell'Antiquariato, il Castello della Manta, Bene del FAI Fondo per l'Ambiente Italiano, nel periodo dal 17 al 25 maggio, dedicherà un focus specifico alla Fontana della Giovinezza durante le visite guidate in programma. Inoltre, per tutti i visitatori, sarà attiva una speciale convenzione sul biglietto d'ingresso per chi effettuerà le visite ad entrambe le mostre: per ottenere lo sconto in entrambi i musei sarà sufficiente mostrare il biglietto di ingresso ricevuto alla prima visita. Maggiori info sul sito di startsaluzzo.it.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Turno prepasquale con li pari arrivato al 91': su Radio Pnr nello spazio condotto da Brocks il commento dell'allenatore bianconero.
Serena D'Italia, Simone Caldano"Piemonte rinascimentale"55 luoghi da scoprire e visitareEdizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.it «Era lontana la regione subalpina dai centri ove più vitale si svolgeva l'arte del Rinascimento» e le forme nuove «vi trovarono più ostacoli che altrove, essendo più inerte e più radicato il vecchio stile». Così nel 1911 scriveva il grande storico dell'arte Pietro Toesca. Il pregiudizio secondo cui il Rinascimento non interessò il Piemonte-la cui arte tra il XV e il XVI secolo sarebbe stata solo una parentesi trascurabile e passatista tra un glorioso Medioevo e la fiorente stagione barocca-ha avuto vita assai lunga. Il volume di Simone Caldano e Serena D'Italia (con la collaborazione di Michelangelo Giaccone e Laura Marino) sfata quella errata credenza e “sdogana” il Rinascimento piemontese, portando a testimonianza 55 luoghi che dimostrano come le novità rinascimentali centroitaliane siano state recepite appieno, in pittura (Giovanni Martino Spanzotti, Defendente Ferrari, Macrino d'Alba, Gaudenzio Ferrari, Gerolamo Giovenone, Bernardino Lanino) come in architettura, facendo convivere tutti gli elementi del Rinascimento tosco-romano con quelli della tradizione tardogotica e dell'Ars Nova fiamminga, dando vita a un dialogo unico e di grande fascino. Merito anche di una raffinata committenza. Un esempio fu l'arrivo a Chieri di due trittici di Roger van der Weyden, che influenzarono l'arte locale in modo duraturo.Nel prologo ci si sofferma su tre edifici di impianto gotico ma che contengono già echi rinascimentali (Santa Maria della Scala a Chieri, Collegiata di Santa Maria Assunta a Chivasso e San Giovanni a Saluzzo), mentre nel capitolo conclusivo ci si sofferma su una serie di edifici manieristi che segnano il passaggio tra Rinascimento e Barocco (Santa Croce a Bosco Marengo, Palazzo Scaglia di Verrua a Torino, i Castelli Tapparelli d'Azeglio a Lagnasco, la Cappella di San Dalmazzo a Cigliè, San Gaudenzio a Novara e Palazzo del Maresco a Savigliano). Torino: Cattedrale di San Giovanni Battista, Palazzo Madama (che custodisce anche la Madonna Tucher dello Spanzotti), Galleria Sabauda, il Castello di Vinovo, la Chiesa di San Giovanni ad Avigliana, la Chiesa di San Bernardino ad Ivrea (che ospita il ciclo di affreschi Storie della vita e della Passione di Cristo, il più noto capolavoro dello Spanzotti). Vercelli: San Cristoforo, Palazzo Centori, il Museo Borgogna, la Pinacoteca Arcivescovile, Santa Maria delle Grazie ed il Sacro Monte a Varallo. Biella: San Gerolamo, San Sebastiano, il Museo del Territorio, il Castello di Gaglianico. Novara: la Cattedrale, Santa Maria delle Grazie (oggi San Martino), Casa Tornielli di Nibbiola, già Canobio. Verbano Cusio Ossola: Palazzo Silva a Domodossola, San Gaudenzio a Baceno, il Santuario della Pietà a Cannobio, Madonna di Campagna a Verbania Pallanza, Santi Pietro e Paolo, a Crevoladossola. Alessandria: Santa Maria di Castello, Santuario di Santa Maria a Crea, cattedrale di Santa Maria Assunta ad Acqui Terme, San Domenico e San Michele a Casale Monferrato. Asti: Santa Maria Assunta, San Secondo e Santa Maria Nuova ad Asti, Santa Maria Annunziata, a Roccaverano. Cuneo: Casa Cavassa a Saluzzo, la committenza dei marchesi di Saluzzo a Revello, Santa Maria Assunta ad Elva, il Castello degli Acaja a Fossano, San Giovanni ad Alba, San Lorenzo a Saliceto, la Cappella del Buon Gesù a San Michele Mondovì, la Cattedrale di Mondovì, la Certosa di Chiusa di Pesio. Simone Caldano: Dottore di ricerca in Storia dell'architettura e dell'urbanistica, è stato assegnista in Storia dell'architettura presso le Università di Firenze e Roma, e docente presso l'Università di Ferrara. Con Capricorno ha pubblicato Piemonte medievale (2020), Liguria medievale (2022) e Il Piemonte che non c'è più (2023).Serena D'Italia: Dottoressa di ricerca in Storia del patrimonio archeologico e artistico, si occupa di pittura norditaliana ed europea dal Quattrocento al Seicento. È stata co-curatrice della mostra “Rinascimento privato” alla Fondazione Accorsi-Ometto di Torino.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ivana Mulatero, Gabriele Reina"Simboli dalle Terre del Monviso"Museo Mallé, Dronero (Cuneo)www.museomalle.orgNel 2025 il Museo Mallé festeggia il trentennale della sua apertura con una serie di eventi ad ampio respiro in rappresentanza dei quali s'erge la prima e scenografica mostra «Simboli dalle Terre del Monviso » ad apertura del ricco programma di attività. Un'esposizione "leonardesca" per qualità, quantità e varietà delle opere esposte: le sale sono letteralmente rivestite di ritratti che paiono del XV secolo, cofani dipinti, grandi vedute del "Re di Pietra", enormi e raffinati stendardi eseguiti a olio su damasco, stemmi araldici rievocanti le glorie del Marchesato di Saluzzo e ancora decine di taccuini di viaggio ricoperti da volti, paesaggi, schizzi.La tematica che contraddistingue la mostra è il perduto mondo cavalleresco del saluzzese e del Vecchio Piemonte e le arti figurative in grado di esprimerlo; che permeavano con vibranti colori la vita e la cultura dell'epoca. Un mondo descritto da Victor Hugo con queste parole "La prima metà del Medioevo è scritta nel simbolismo delle chiese romaniche, la seconda negli stemmi araldici. Sono i geroglifici del feudalesimo dopo quelli della teocrazia". Un vero e proprio giacimento d'arte dai significati ben specifici e tuttora semisconosciuto proviene dai pennelli di una singolare figura di pittore e viaggiatore - Gabriele Reina - già allievo di un maestro futurista, instancabile cercatore di storie nelle vaste terre dell'Occitania, di qua e di là dal Monviso.La mostra «Simboli dalle Terre del Monviso» annovera paesaggi, ritratti e stemmi che quasi ricreano una perduta «camera delle meraviglie» e rievocano l'antico mondo dei Marchesi di Saluzzo: generosi mecenati delle arti, che ricoprirono il territorio di castelli, abbazie, santuari, oratori campestri. Ci sono anche gli stemmi, dipinti alla maniera antica, dei signori provenzali di Baux (cantati da Mistral e protettori dei trovatori), dei signori del Delfinato, della Savoia, dei Sabran, dei conti di Tolosa il cui emblema è oggi simbolo dell'Occitania, dei signori di Coucy, cui i Saluzzo erano strettamente imparentati e ai quali Alexandre Dumas s'ispirò per delineare la figura del moschettiere Athos. L'esposizione ne raccoglie i simboli più arcani e leggendari, attingendo ad una piccola parte dei dipinti eseguiti da Gabriele Reina e custoditi nella sua casa-museo, al cui interno si trovano oltre mille stemmi araldici (la più grande raccolta privata al mondo e già prenotata da istituzioni anglosassoni), altrettanti ritratti, paesaggi e ancora centinaia di maioliche e circa duecentocinquanta taccuini di viaggio contenenti oltre ventimila disegni.Ma il 2025 non è solo una data importante per il Museo Mallé, ricorre infatti il cinquecentenario della battaglia di Pavia (1525) ed è un anniversario perfetto per questa mostra incentrata sui simboli dell'antico Marchesato di Saluzzo. Poiché sui fatali campi pavesi combatté Michele Antonio di Saluzzo (1495-1528), valoroso generale di Francesco I di Francia, passato nella leggenda per il suo celeberrimo “Testamento del Capitano”, divenuto uno delle più famosi e toccanti testi delle canzoni dei nostri Alpini durante la Grande Guerra.Allievo del maestro futurista Sibò (Pier Luigi Bossi, 1907-2000), il percorso artistico di Gabriele Reina è sempre stato affiancato a quello professionale: due vecchie lauree (prima in lingue, poi storia dell'arte a Milano), un dottorato di ricerca elvetico in storia dell'arte (Losanna), una carriera nella storica FMR/Franco Maria Ricci come ricercatore, scrittore e infine caporedattore, quindi la carica di conservatore di una delle più grandi collezioni artistiche private europee. E' un pittore specialista in tutte le tecniche, dai grandi ritratti a olio a figura intera, alla pittura di paesaggio, ai piatti maiolicati da parata e all'acquarello. Public Program Sabato 1° febbraio – ore 17.00Giuseppe Bottero presenta il volume ”La Chiesa di San Costanzo al monte e l'Abbazia millenaria”, Fusta editore, 2024 Domenica 23 febbraio – ore 17.00Marco Piccat presenta il volume “Il duca e il bastardo. L'invenzione di un'intesa e gli affreschi al Castello della Manta”, Centro Studi Piemontesi, 2023 Domenica 2 marzo – ore 17.00Manuela Vico presenta una “Introduzione alla lettura degli stemmi araldici francesi”, Alliance Française di CuneoL'inaugurazione della mostra dal titolo “Simboli dalle Terre del Monviso. Dipinti Stemmi Stendardi”, curata da Ivana Mulatero, direttrice del Museo Mallé, è prevista sabato 25 gennaio 2025 alle ore 17:00 e resterà aperta fino a domenica 2 marzo 2025.L'ingresso alla mostra è libero e gratuito e rientra nel circuito Abbonamento Musei. La mostra è sostenuta dal Comune di DroneroOrari di visita: ogni sabato e domenica dalle ore 15:00 alle ore 19:00.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giancarla Bertero"Giambattista Bodoni da Saluzzo all'Europa"Fusta Editorewww.fustaeditore.itTra i numerosi saluzzesi illustri Giambattista Bodoni è il più noto a livello internazionale. La sua opera di disegnatore di caratteri costituisce una pietra miliare nella storia della tipografia e al tempo stesso, trascorsi più di due secoli, è ancora ben presente, nella nostra quotidianità: marchi noti come IBM ed Emporio Armani veicolano i loro messaggi pubblicitari attraverso i caratteri bodoni e i loro ridisegni, il giornale La Repubblica, collane editoriali come la Biblioteca Universale Rizzoli (BUR), l'editoria di qualità li hanno scelti a garanzia di leggibilità ed eleganza. Tuttavia Bodoni non ha soltanto creato caratteri, ci ha lasciato un modello d'impaginazione, opera di studio e di gusto personale, in un momento in cui la tipografia era decaduta rispetto ai primi maestri rinascimentali e i prodotti editoriali che circolavano erano poco leggibili. Il libro racconta la vicenda umana e professionale di un uomo, che lavorando con rigore e tenacia ha inventato quell'arte che oggi esiste, ma che prima di lui non c'era: l'arte grafica ovvero il graphic design.Giambattista Bodoni (Saluzzo 1740- Parma 1813) è stato tipografo secondo l'idea dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, ovvero stampatore, disegnatore, incisore e fonditore di caratteri, nonché editore, impegnato a curare le varie fasi di produzione dei libri e il rapporto con committenti, mecenati, autori, come testimonia il suo archivio di dodicimila lettere. Il francese Firmin Didot e Bodoni inventarono il carattere romano moderno, chiudendo l'era dei tipi umanistici. Didot lo usò per primo nel 1784 e Bodoni lo perfezionò per tutta la vita ricercando le giuste proporzioni e l'armonia perfetta. Tre città, Saluzzo, Roma e Parma furono di importanza capitale per la sua affermazione professionale. Nella città natale compì i primi studi e la famiglia di tipografi gli diede i primi rudimenti dell'arte, a Roma svolse l'apprendistato nell'ambiente cosmopolita della stamperia poliglotta della congregazione di Propaganda Fide. Con questo bagaglio rispose all'invito del duca di Parma di creare dal nulla una tipografia di Stato, che nel giro di pochi anni divenne un'attrattiva celebre in città per viaggiatori colti nell'epoca del Grand Tour. Carlo Dionisotti ha scritto che tra Sette e Ottocento, subito al di sotto dello scultore Antonio Canova, il rappresentante più noto della cultura italiana non fu un letterato, un Monti, Foscolo o Alfieri ma il tipografo Bodoni. Giancarla Bertero non tralascia alcun aspetto della biografia, della produzione editoriale del Saluzzese e del contesto in cui si svolse, riportando talvolta notizie inedite o poco note. Di capitolo in capitolo percorre l'itinerario bodoniano, con successi, difficoltà e riconoscimenti ufficiali come il premio all'Esposizione Universale di Parigi del 1806, vincendo la concorrenza di Didot, e l'apprezzamento del re di Napoli Gioacchino Murat per la stampa dei classici francesi. Completa l'opera una rassegna sintetica dei ridisegni dei caratteri Bodoni nel corso del Novecento e fino ai giorni nostri.Giancarla BerteroDopo la Laurea in materie letterarie conseguita all'Università di Torino e il lavoro di catalogazione alla Biblioteca Centro Rete di Pinerolo, dal 1988 al 2018 è stata direttrice della Biblioteca Civica e della sezione storica di Saluzzo. Ha riordinato gli oltre 17.000 volumi del patrimonio librario antico della Città, comprendente la prestigiosa collezione bodoniana e ha contribuito a far conoscere e a valorizzare il patrimonio storico-artistico comunale attraverso l'allestimento di mostre, l'organizzazione di convegni, attività didattiche, visite guidate rivolte agli studenti e al pubblico adulto, conferenze e studi. Sono numerose le sue pubblicazioni, tra le quali quelle relative a Bodoni sono le seguenti: Il disegno di Bodoni, in AND Rivista di Architetture, Città e Architetti, Firenze, 2017, n. 31; l'introduzione alla riproduzione anastatica dell'Oratio Dominica, Savigliano, L'Artistica Editrice, 2008; Biografia di G.B. Bodoni, L'opera di G.B. Bodoni, Le edizioni illustrate, Volumi di tecnica tipografica, in La collezione bodoniana della Biblioteca Civica di Saluzzo, cd-rom, Comune di Saluzzo - Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, 2003; ha curato il volume La Collezione Bodoniana della Biblioteca Civica di Saluzzo, Collegno, Altieri, 1995.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Andrea Icardi"Onde di terra"www.ondediterra.itDopo aver emozionato oltre 6.500 spettatori nella Provincia di Cuneo, il film Onde di Terra, diretto da Andrea Icardi, si prepara a stupire il pubblico di Mondovì e non solo. Con un successo travolgente, la pellicola ha registrato il tutto esaurito in molte città e continua ad attrarre spettatori con nuove proiezioni, come al Multilanghe di Dogliani, dove ogni sera si registra il sold out e le proiezioni sono già confermate fino a marzo.Dopo i numerosi premi italiani e internazionali (miglior film al festival di Parigi, menzione d'onore a quello di Salerno, premio del pubblico in quello di Asti), Onde di Terra ha recentemente conquistato un prestigioso riconoscimento per la colonna sonora firmata dal maestro Enrico Sabena, artista impegnato sulla scena internazionale e originario di Saluzzo.La colonna sonora, infatti, è stata inserita tra le 100 migliori del 2024 dal magazine colonnesonore.net, grazie alla sua capacità narrativa ed emozionale. «È una gioia immensa vedere riconosciuto il valore del proprio lavoro», ha dichiarato Sabena, attualmente impegnato su due nuovi progetti cinematografici americani per la BLT di Paramount.Il regista Andrea Icardi ha commentato: «Siamo commossi dall'affetto del pubblico e dai numerosi messaggi di apprezzamento ricevuti. È straordinario vedere come la storia di Fulvia, ambientata nelle Langhe degli anni '70, abbia toccato il cuore di così tante persone. Un ringraziamento è d'obbligo a Renato Sevega, Ceo di Siscom, azienda leader nei software per la pubblica amministrazione, che da imprenditore visionario ha deciso di investire in cultura, supportando la realizzazione di Onde di Terra e contribuendo a promuovere storie che riflettono e valorizzano il territorio e le sue tradizioni».Anteprima a Torino al Cinema Massimo: Lunedì 20 gennaio ore 20.30 Per tutte le informazioni sulle proiezioni è sufficiente cliccare qui https://www.ondediterra.it/sale/ :La sinossi: un film che racconta l'anima delle LangheAmbientato negli anni '70, Onde di Terra restituisce un affresco autentico della vita nelle Langhe in un periodo di trasformazione epocale. La trama si sviluppa attorno a Fulvia, una giovane calabrese che, attraverso un matrimonio combinato, si trasferisce nelle Langhe per incontrare un uomo che non è come appariva nelle lettere ricevute durante il fidanzamento. Fulvia è una donna appassionata e coraggiosa, ligia, determinata a interpretare il proprio destino e a non esserne succube, emblema di schiere di donne che dal Sud giunsero nelle Langhe a rischio di spopolamento, per sposare contadini che nessuna aveva voluto.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Massimo Tallone, Carla Negretti"La Marchesana di Saluzzo"Margherita di Foix-CandaleFusta Editorewww.fustaeditore.it(Margherita di Foix-Candale Foix, 1473 – Castres, 9 agosto 1536) ha portato il Marchesato di Saluzzo al massimo splendore e lo ha accompagnato a viva forza nella sua parabola finale. Discussa, controversa, ambigua e crudele, capace di imprese esaltanti nel campo delle arti e di efferatezze non redimibili in quello degli uomini, la Marchesana, vedova di Ludovico II, si è distinta per la scaltrezza politica e l'ambizione senza freni. Per queste sue asprezze, unite a una discutibile forma di lealtà al Marchesato e data anche la scarsità di documenti storici, gli studiosi hanno tracciato ritratti svelti e severi di questa donna dal carattere senza dubbio estremo e volitivo. Ci volevano due letterati, uno scrittore e una scrittrice, per scandagliare in profondità, con la libertà offerta dalla letteratura, ma sulla base di solidi presupposti bibliografici, la vita di Margherita di Foix-Candale. Con spettacolare spregiudicatezza stilistica, gli autori hanno estratto da un cilindro magico il manoscritto lasciato, in fin di vita, dalla marchesana, addomesticandolo alla lingua d'oggi. Poi, il colpo di genio: a ogni capitolo vergato dalla donna, fa da contraltare la Storia, voce che diventa personaggio, e che replica da par suo alla ‘versione della marchesana'. Così, il testo diventa dialogo a distanza, sfida e battaglia, dove la verità dell'una si scontra con quella autorevole e definitiva dell'altra, in uno stile impeccabile, secco e fiorito insieme. Un libro che è una sfida, eccellente per palati fini, gustoso per chi maneggia la forma romanzo e le sue possibili evoluzioni, affascinante e implacabile per chi ama le biografie letterarie."Sono Margherita di Foix-Candale, vedova di un marchese di Saluzzo morto con onore in guerra, madre di un altro marchese perito sul campo di battaglia. Sono colei che ha generato tutti i futuri marchesi, serva leale del re di Francia, e avrò la mia vendetta, in questa vita o nell'altra…"Massimo Tallone. Scrittore e saggista, nato a Fossano (Cn), vive e opera a Torino. Ha pubblicato con Fratelli Frilli Editori, UTET, Edizioni E/O, Buendia Books Edizioni. Di recente ha pubblicato per Golem Edizioni i saggi: Lezioni di lusso e di immor(t)alità (2022) e, con Omar Fassio, Corrispondenze 1 (2023) e Corrispondenze 2 (2024); per le Edizioni del Capricorno i noir: La ragazza del Bristol (2023), L'agenzia matrimoniale (2024). Dirige, con Giorgio Ballario, la scuola di noir “Distretto 011”. Ha fondato la scuola di scrittura “Collegio Benjamenta”.Carla Negretti. Viaggiare e leggere hanno sempre rappresentato le sue maggiori passioni. E se il viaggio era il protagonista indiscusso delle sue avventure... è stato l'incontro con la scrittura a rivelarle la possibilità di immergersi in mondi mai visti, intraprendere incredibili esplorazioni e scovare realtà nascoste. Dopo aver frequentato corsi di scrittura di “Scuola Holden”, “Belville” e “Parolario”, ha scritto vari racconti vincitori di premi e raccolti in antologie. La Marchesana è il suo romanzo d'esordio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Die WM in Helsinki 2005 wird zur ersten sportlichen Sternstunde von Alex Schwazer. Er gewinnt dort Bronze. Weil er während des Rennens pinkeln geht, verpasst er die Silbermedaille. Zum Thema: Beim Grande Fratello „Ich war einfach nur müde“ Lackierte Schuhe „Für mich war es ein Alptraum“ Serie auf SALTO Die Podcasts auf SALTO Abonniere SALTO
Die WM in Helsinki 2005 wird zur ersten sportlichen Sternstunde von Alex Schwazer. Er gewinnt dort Bronze. Weil er während des Rennens pinkeln geht, verpasst er die Silbermedaille. Diese Folge in voller Länge gibt es exklusiv für unsere Abonnenten. Schließe jetzt ein SALTO+ Abo ab und erhalte Zugang zu allen Inhalten auf SALTO. Zum Thema: Beim Grande Fratello „Ich war einfach nur müde“ Lackierte Schuhe „Für mich war es ein Alptraum“ Serie auf SALTO Die Podcasts auf SALTO Abonniere SALTO
Marco Gallo"Adesso, non domani"Il Giubileo della speranzaEdizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itIl giubileo del 2025 segue la scansione ordinaria degli anni santi. Se ordinario è il ritmo, il tema e l'evento saranno eccezionali. Papa Francesco invita a mettersi in cammino sul tema della speranza. Il libro prova ad accettare la sfida. Dopo aver ricostruito brevemente la vicenda biblica e storica dei giubilei, ci si interroga su che cosa sia la speranza. Si entra poi nel cuore del tema apprendendo i gesti tipici dell'anno giubilare: la penitenza, il pellegrinaggio, le indulgenze, la riconciliazione e Roma. Dato spessore ai riti giubilari, sulla via del ritorno si propongono pratiche ordinarie di elemosina, indulgenza e speranza.Marco Gallo, presbitero della diocesi di Saluzzo, è parroco e docente di liturgia e sacramenti. Insegna a Fossano (Cn), Torino e Parigi. È direttore della Rivista di Pastorale Liturgica.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Marco Piccat"Christine e Thomas"Un amore italiano nella Parigi del QuattrocentoEdizioni del Mulinowww.mulino.itFesta del libro antico e medievale di Saluzzo (Cuneo)Sabato 26 ottobre 2024Marco Piccat, medievista e precedente curatore, nonché ideatore e fondatore, della Festa del libro medievale e antico di Saluzzo, sarà in dialogo con la nuova curatrice Beatrice Del Bo, per presentare il suo nuovo libro Christine e Thomas. Un amore italiano nella Parigi del Quattrocento (Il Mulino).«Il Libro del Cavaliere Errante» di Tommaso di Saluzzo, testo biografico e allegorico composto nei primi anni del Quattrocento, è anche la storia dei rapporti culturali e umani tra due italiani alla corte di Parigi: lo stesso Tommaso, che si trovava in Francia per difendere la causa della sua famiglia in lotta da decenni contro i Savoia e la scrittrice Christine de Pizan, a quei tempi già dedita alla composizione di ballate d'amore e alla copia di manoscritti, ma ancora lontana dalla notorietà. In questo volume Marco Piccat, noto studioso di filologia romanza, getta per la prima volta luce su una «liaison» che cambiò la vita di Tommaso, ma che Christine, per non offuscare la propria reputazione di giovane vedova, dovette nascondere con ogni mezzo. Eppure questa avventura giovanile ci regala l'immagine inedita di una donna in carne e ossa, molto diversa dalla scrittrice celebre e celebrata, che lo stesso Tommaso finì poi per raffigurare nelle vesti di una figura ideale cui diede il nome di Conoscenza.Marco Piccat, già ordinario di Filologia romanza nella Facoltà di Lettere dell'Università di Trieste, ha pubblicato tra gli altri l'edizione de «Il Libro del Cavaliere Errante. BnF ms. fr. 12559» (Araba Fenice, 2008), «Donne piemontesi e corti d'Amore. Una raccolta di liriche dell'antica Provenza» (Centro Studi Piemontesi, 2016), «Il duca e il bastardo. L'invenzione di un'intesa e gli affreschi del castello della Manta» (Centro Studi Piemontesi, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Biba Giacchetti"Elliott Erwitt. L'ideale fuggevole"Mostra fotograficaCastiglia di Saluzzo (Cuneo)fino al 23 febbraio 2025Fondazione Arteawww.fondazioneartea.orgElliott Erwitt. L'ideale fuggevole è la prima mostra originale in Italia dopo la scomparsa del grande autore, avvenuta nel novembre 2023, che riunisce fotografie in bianco e nero e a colori.Concepita come la summa della sua arte, il progetto espositivo affianca alle immagini più iconiche opere raramente esposte. Quasi cento gli scatti selezionati, i più amati dall'autore, che la curatrice Biba Giacchetti ha scelto per rendere omaggio alla filosofia di vita e al modo di intendere la fotografia di Erwitt: i celebri ritratti di Marilyn Monroe, Che Guevara, Jack Kerouac, Marlene Dietrich, ma anche fotografie che hanno fatto la storia, come il diverbio tra Richard Nixon e Nikita Chruščëv, il funerale di John Fitzgerald Kennedy, l'indimenticabile match tra Joe Frazier e Muhammad Alì, così come le icone più amate dal pubblico per la loro forza romantica, come il California Kiss, o quelle più intime e private come il tenero scatto alla sua primogenita neonata, distesa sul letto, con la madre che la osserva. Conclude il percorso espositivo una sezione interamente dedicata agli ineffabili cani, metafore antropomorfe della condizione umana.Mostra promossa e organizzata da: Città di Saluzzo e Fondazione ArteaIn collaborazione con: Fondazione Amleto Bertoni, Terres Monviso, Orion57Con il contributo di: Fondazione CRC, Fondazione CRT, ATL – Azienda Turistica Locale del CuneeseChi era Elliott ErwittNato a Parigi nel 1928 da genitori ebrei trascorse l'infanzia a Milano, fino al 1939, quando dovette trasferirsi negli Stati Uniti con la famiglia per fuggire dalle leggi razziali. Un uomo che parlava tante lingue e assorbi la cultura di questi paesi. Ebbe quattro mogli, sei figli e un grande numero di nipoti.Dopo l'adolescenza ad Hollywood e gli studi in fotografia a Los Angeles e New York, conobbe Robert Capa, Edward Steichen e Roy Stryker, divenuti suoi mentori. Quest'ultimo lo assunse alla Standard Oil Company per la quale lavorò ad un libro fotografico e ad un reportage sulla città di Pittsburgh. Nel 1953 Robert Capa lo chiamò nell' agenzia Magnum e dal 1960 al 1963 ne fu presidente; oltre a collaborare con riviste del calibro di “Life”, dagli anni ‘70 si concentrò maggiormente sul cinema, realizzando film e documentari e negli anni ‘80 commedie satiriche oper la televisione. Dagli anni Novanta ha svolto una intensa vita professionale che tocca gli aspetti più disparati della fotografia. Ad oggi i libri pubblicati da Erwitt sono più di 45. Ha presentato i suoi lavori nelle piu prestigiose sedi espositive del mondo. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Beatrice Del Bo"Festa del libro medievale e antico di Saluzzo"Da venerdì 25 a domenica 27 ottobre 2024 a Saluzzo (Cuneo)www.salonelibro.itNel Basso Medioevo, a partire dal XII-XIII secolo, in Italia si sviluppa una colorata rivoluzione: si diffonde l'uso di una più ampia palette cromatica . Nei secoli precedenti al Mille ci si limitava, infatti, a utilizzare i tre colori polari: bianco, nero e rosso. Dal Duecento in poi la tavolozza si amplia e l'uso degli altri colori si radica sempre più nell'arte figurativa, nelle miniature, nell'araldica e nell'abbigliamento femminile e maschile. A ciascun colore sono associati particolari significati allegorici e simbolici, positivi e negativi, ma anche specifici lavoratori e mestieri. La veste cromatica delle città muta, con nuovi colori per gli edifici religiosi e non, e per la popolazione. Proprio attorno al tema “I colori nel medioevo” ruota la quarta edizione della Festa libro medievale e antico di Saluzzo , che si svolgerà da venerdì 25 a domenica 27 ottobre 2024, con tappe di avvicinamento nelle settimane precedenti ed eventi nei giorni successivi.Un viaggio nei Colori nel Medioevo che sarà presentato attraverso diversi sguardi, aspetti, collegamenti edespressioni e a partire dal loro valore simbolico per approdare a quello materiale. Dopo le fortunate edizioni curate dal medievista Marco Piccat, tra gli ideatori e fondatori della manifestazione, la curatela passa ora alla medievista Beatrice Del Bo, docente all'Università degli Studi di Milano, che affianca Marco Pautasso, segretario generale del Salone Internazionale del Libro di Torino, nella cura del programma.«Un Medioevo a colori: finalmente! Il verde della Fortuna, del veleno e dell'instabilità; il giallo dei discriminati e dello zafferano; il nero dei lupi e degli omicidi; il rosso delle eretiche, del kermes e delle vesti dell'aristocrazia; l'azzurro dell'acqua, del guado e del manto della Madonna; il bianco della castità e dell'unicorno. Di questo sentiremo parlare a ottobre nella variopinta Saluzzo». Beatrice Del Bo.Beatrice del Bo"Arsenico e altri veleni"Una storia letale nel MedioevoLe Edizioni del Mulinowww.mulino.itUomini e donne, santi e assassini, animali fantastici, antidoti e amari calici, speziali e confidenti, crimini e processi. Ecco gli ingredienti di questa storia.Nel Medioevo, il veleno era una minaccia costante, tanto che le morti per avvelenamento erano relativamente comuni, e l'arsenico, con la sua letale efficacia e la sua invisibilità, era una delle sostanze più micidiali. Le narrazioni letterarie, le cronache e le rappresentazioni artistiche hanno alimentato un immaginario del veleno come arma segreta e insidiosa e delle donne come le principali «avvelenatrici». A partire dalle fonti storiche, Beatrice Del Bo decostruisce alcuni falsi miti di un fenomeno che ha affascinato e spaventato l'umanità per secoli: l'uso del veleno coinvolgeva uomini e donne di ogni ceto sociale, infiltrandosi tanto nelle corti nobiliari quanto nei mercati e nelle taverne delle città, e non era solo uno strumento di morte, ma anche di cura e un simbolo di autorità e controllo, capace di sconvolgere le dinamiche del potere e della vita quotidiana. La vera storia di un nemico spesso invisibile.Beatrice Del Bo insegna Storia economica e sociale del Medioevo e Didattica della storia nell'Università degli Studi di Milano. Il suo ultimo libro con il Mulino è «L'età del lume. Una storia della luce nel Medioevo» (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c'era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l'un l'altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.Commento di Don Fede (Pucci), sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Enrico Miolano"Suoni dal Monviso"www.suonidalmonviso.it13 eventi distribuiti nell'arco di 6 mesi, che vedranno impegnati 10 comuni del territorio Saluzzese e della Granda Il calendario completo degli eventi è consultabile sul sito www.suonidalmonviso.it, tra i quali si citano: - “The Swingle Singer” il 06 Luglio ore 21:00 presso Il Quartiere, Saluzzo (ticket sul circuito www.ticketone.it) - “Musica al Monviso” il 14 Luglio ore 7:00 presso Pian del Re – Sorgenti del Po e ore 12:30 presso Rifugio Quintino Sella al Monviso- “Diodato” il 04 Agosto ore 15:30 presso Agliasco, Paesana (ticket sul circuito www.ticketone.it)- “Buon Compleanno Suoni dal Monviso” il 1° Settembre ore 17:30 presso Villa Radicati, Saluzzo13 appuntamenti distribuiti nell'arco di 6 mesi, che vedono impegnati 10 comuni, con afflusso stimato di circa 12.000 persone: «Daremo spazio: agli artisti di fama internazionale, ai giovani, ai cori, alle grandi produzioni sinfonico-corali e ai luoghi di alta montagna; il tutto con un'attenzione speciale: alle nostre comunità, alle famiglie e ai bambini, alle persone più disagiate e deboli, al nostro patrimonio architettonico e storico e alla sostenibilità ambientale».Tra le “perle” della stagione 2024, citiamo il concerto del cantautore Diodato (vincitore del Festival di Sanremo nel 2020 e fresco vincitore del David di Donatello per la categoria miglior canzone originale, contenuta nel film “Palazzina Laf”), che salirà sulle montagne di Paesana (in frazione Agliasco) domenica 4 agosto.Prima di lui, sabato 7 luglio, il Gruppo Vocale “The Swingle Singers”, uno dei gruppi a cappella più famosi e seguiti al mondo, sarà in concerto a Saluzzo, al Quartiere.Citiamo, infine il concerto proprio dei Polifonici, che torneranno ad esibirsi in città, insieme ai Musici del Marchesato, domenica 1 settembre, nel giorno di S. Chiaffredo, nello spazio aperto di Villa Belvedere, già Villa Radicati.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Franco Brancaccio46a mostra nazionale dell'antiquariato di SaluzzoA Saluzzo dal 13 al 21 maggio 2023, nell'ambito della 7ma edizione di START/SToria e ARTe Saluzzo ritorna la Mostra Nazionale Antiquariato di Saluzzo, curata da Franco Brancaccio, giunta quest'anno alla sua 46ma edizione. Sede espositiva sarà uno spazio di grande fascino, la Castiglia, il Castello dei Marchesi di Saluzzo, che si candida per diventare uno dei luoghi dell'Antiquariato italiano. Inaugurazione venerdì 12 maggio alle ore 18.Per la quinta edizione consecutiva, il curatore si propone di raccontare storie di antiquari e oggetti pregiati e antichi, proseguendo, e anzi rilanciando, la scia del successo che la storica manifestazione saluzzese, anno dopo anno, ha saputo ottenere. Il gusto e la definizione di “bellezza” cambiano negli anni, ma Saluzzo resta una nicchia dove la tradizione ha radici che affondano nel secolo scorso e l'attenzione all'arte antica non è mai venuta meno. Tante le meraviglie che il pubblico potrà ammirare grazie alla selezione di case Antiquarie che ancora una volta scommetteranno sulla manifestazione piemontese, capace di consolidarsi negli anni come piccolo scrigno che unisce l'innovazione dell'Antiquariato di oggi alla storia che permea la Città e a quel secolo, il Novecento, l'ha resa celebre a livello internazionale. Durante il 2022, grazie all'intuizione e alla caparbietà del curatore Brancaccio, è stata proposta una curiosa novità introducendo l'Antiquariato da giardino: attraverso la costruzione di uno spazio nel bellissimo cortile della Castiglia curata da Paolo Pejrone, storico del giardino e architetto. Si è così sviluppato un nuovo ambito di interesse che ha offerto uno sguardo anche sulla bellezza degli spazi esterni, da sempre oggetto di un vero e proprio mondo di oggetti in pietra, marmo, ferro battuto. In mostra, fra gli altri, un pozzo in marmo statuario del 1480 circa e una fontana genovese in marmo bianco del 1500. Anche il 2023 proporrà una rivisitazione in questa chiave per continuare a sorprendere. La Mostra Nazionale dell'Antiquariato si conferma fiore all'occhiello di START / Storia Arte Saluzzo, manifestazione che per un mese racconta la cultura, la storia, la bellezza di Saluzzo. Antiquariato come narrazione del bello senza tempo, del lavoro di gallerie che caparbiamente portano l'arte in tour offrendo al mondo la possibilità di ammirare, acquistare e comprendere il procedere della storia e con esso l'evoluzione dell'arte. Per l'edizione 2023 in programma anche una collaterale che ci farà viaggiare in Asia insieme al curatore Anacleto Spazzapan, che propone MAJAPAHIT | 1295 – 1450/1500, terrecotte provenienti da Trowulan e Jombang (provincia di Mojokerto), Java centro-orientale, in Indonesia. Anacleto Spazzapan ha con l'Indonesia e in particolare con Giava orientale un rapporto molto personale. Tale rapporto non sembra appartenere a questo secolo, quanto piuttosto al novero dei “viaggiatori incantati” dei cinque secoli passati, capaci di immergersi con meraviglia e in profondità nelle culture, nei patrimoni e nell'ambiente di terre lontanissime da noi, senza perdere nulla della propria personalità di osservatori esterni dell'occidente – e senza esserne, in fondo, minimamente scalfiti. Le opere che la mostra presenta tornano in luce, nei territori visitati da Anacleto Spazzapan, in circostanze che ben poco hanno a che fare con la ricerca archeologica tradizionale, come è puntualmente documentato dalla scrittura e dalla ricca documentazione fotografica di accompagno. Queste statue in terracotta sono poco studiate da archeologi e storici dell'arte, ancor meno dagli specialisti in archeometria; e non sono per nulla note al grande pubblico. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Alberto Dellacroce"Start. Storia e Arte a Saluzzo"www.startsaluzzo.itMercoledì 24 aprile 2024 alle ore 17.30 nella sede di Casa Cavassa e poi a seguire a Palazzo Monterosso inaugura la Mostra Nazionale dell'Artigianato, in programma dal 24 aprile all'1 maggio, primo appuntamento del ricco cartellone di START giunta quest'anno alla sua 86ma edizione. Rifacendosi a una tradizione radicata nel territorio, dal centro di Saluzzo alle terre e valli del Monviso, la manifestazione muta ancora, così come mutevole è l'artigianato contemporaneo, capace di scoprire spazi, collaborazioni, idee e adattarsi ai tempi. In questa edizione sono oltre sessanta tra artigiani, ditte artigiane e associazioni del territorio che si occupano di artigianato, con il supporto fondamentale delle Associazioni del territorio, che hanno deciso di raccontarsi a Start 2024 popolando con le loro migliori creazioni gli spazi aulici di Casa Cavassa (la “Casa dell'Artigianato"), le Scuderie del Quartiere, il Porticato dell'Antico Palazzo Comunale e Palazzo Saluzzo di Monterosso, l'ex Istituto d'Arte - fucina di idee e saper fare - in un continuo scambio fra meraviglia, esperienza e possibilità di laboratori e di acquisto per adulti, ragazzi e bambini. La loro storia e le loro esperienze saranno materia vivente sul sito di START, uno spazio dedicato on line che mette in primo piano il loro lavoro e offre la possibilità di entrare in contatto con il pubblico. Diversi i laboratori creativi per adulti e bambini, in particolar modo quelli sulla ceramica e per la valorizzazione dell'arte del filare a mano con il sostegno a donne e famiglie immigrate.START è anche l'occasione per dare visibilità alla formazione professionale svolta all'interno dell'istituto penitenziario “Rodolfo Morandi” di Saluzzo con uno spazio dedicato. La Mostra Nazionale Artigianato oggi è tanti e diversi argomenti: i laboratori e la partecipazione, le sfide formative, la produzione in serie che entra nella quotidianità dell'artigianato con Barbero/Bouquet, una sorta di sublimazione della globalizzazione come a cogliere il meglio della modernità e del progresso senza snaturare l'artigianato come frutto di un processo creativo. Anche questo è innovare.Lo spazio KIDS perché un gioco ed un abito possono anche essere cultura e formazione per le nuove generazioni. L'arte del creare dalla lana e dal feltro. I lavori di un tempo - dai coltelli alle campane - e la formazione perché questi saperi non si disperdano. La falce, la sedia, il tessuto: e sarà ancora hackathon. Sessanta tra artigiani, ditte artigiane e associazioni del territorio che si occupano di artigianato, con il supporto fondamentale delle Associazioni del territorio che legano saper fare a solidarietà e sostegno, hanno deciso di raccontarsi a Start 2024. Ecco l'occasione per scoprirle.● Partage e la sedia Barocca PiemonteseChe condivisione sia. Sarà l'artigianato a dare vita, insieme ad una giovane start up, al simbolo di Start 2024. 8 le sedute, unite in maniera curiosa dai giovani studenti dell'Istituto Denina come progetto di costruzione partecipata, che verrà mostrato durante il mese di Start e arricchito con parti in materiali riciclate. Poste in centro alla Città saranno un luogo dove sedersi, parlare, guardare, condividere appunto. START chiama all'arte, alla partecipazione, al gusto del bello. ● Arrediamo la ForesteriaUltimo tassello de IL QUARTIERE, la casa della Partecipazione alla quale START ha molto collaborato in questi anni, una Foresteria. Ecco allora l'ultima sfida. Insieme ad un giovane artigiano - Simone Garnero - e ad uno “della vecchia guardia” - Bruno Arnaudo, una serie di laboratori partecipati da giovani e non, aperti a tutti (non solo a studenti di uno specifico percorso), e costruzione di un mobilio semplice e seriale ma capace di dare identità ad un luogo che sarà residenza, casa, spazio comune. Importante in questa fase, e da segnalare per l'impegno produttivo, i giovani studenti di creazione, progettazione e costruzione di due diversi Istituti. ● PlastizÈ ora di fare un nuovo passo in avanti. Da anni la FAB collabora con IZMADE, gruppo torinese che ha pensato di rendere accessibile artigianato del legno e manualità aprendo uno spazio dove vedere il lavoro, chiedere, progettare, co-realizzare e, nel caso, anche acquistare.Oggi IZMADE - che nel frattempo ha aggiunto il ferro al suo saper fare - condivide un percorso Green con una start up estremamente interessante e START non poteva che accettare la sfida. Plastiz è una startup italiana che nasce come risposta all'emergenza ambientale e sociale derivante dalla crescente invasione di rifiuti plastici. Un contributo concreto ai processi dell'economia circolare attraverso la valorizzazione degli scarti di materiale plastico e la produzione di lastre e barre compatte di alta qualità e valore estetico.A Saluzzo - in collaborazione con la Green Community Terre del Monviso - l'occasione per conoscere questa ditta, il suo pensiero sostenibile, ma anche il suo saper fare. ● Artigianato & Sound StorytellingSe le opere devono approdare online, anche il loro racconto deve essere fruibile da chiunque, sia da chi visita START dal vivo, che da chi la scopre navigando nel web. Ogni artigiano sarà protagonista del racconto del proprio lavoro. Video individuali al fianco di una narrazione che unisce suono, parola, gesto attraverso i tre bellissimi video confezionati grazie alla collaborazione con la Scuola Alto Perfezionamento di Saluzzo. ● Design & HackathonContinua la collaborazione con Ditte e Artigiani per ridisegnare spazi e renderli fruibili ai cittadini. Ora, dopo il gioco di colori e forme del dehor dell'Antico Palazzo Comunale, si entra negli spazi del Bistrot per una nuova sfida che vedrà impegnati Architetti, designer, Professori Universitari, insieme ad alcune Classi del Liceo Artistico Soleri Bertoni.Il RISTO-LAB sarà la sfida: ridisegnare uno spazio che nella Caserma Musso sarà messo a disposizione per i giovani, uno spazio di ristoro ma, e soprattutto, di condivisione. ● Incontri, formazione e filiere | i giardini e la lanaStart darà corpo anche ad una serie di interessanti momenti di confronto. Manuela Cavallo - interessante artigiana che con Produzione Lenta e Claudia Comar ha avviato la scorsa edizione un percorso di confronto - sarà protagonista di un workshop/incontro in cui raccontare una filosofia di vita e spiegare gli aspetti negativi del Fast Fashion. Durante la settimana, poi, spazio anche agli incontri dedicati questa volta ai giardini di una Saluzzo che cambia, ma che mantiene radici ben salde. Saranno due i momenti in cui storia d'un tempo e nuovi disegni del verde verranno narrati al pubblico: mercoledì 1° maggio ore 15.30 racconto dei giardini e degli spazi di Palazzo Monterosso a cura del Prof. Aldo Molinengo;- giovedì 2 maggio ore 18 presentazione dei lavori di recupero del giardino di Villa Belvedere Radicati a cura dei progettisti.● KidsI bambini, i loro sogni a misura di territorio, sostenibili e riutilizzabili, in legno ed in tessuto. Giochi, abbigliamento con le ditte di Start, Lab con il nuovo percorso della Fondazione APM dedicato ai piccolissimi. Insomma, nessun dettaglio lasciato al caso per uno START che guarda a 360°, ma, soprattutto, che guarda al futuro. ● Palazzo Monterosso e i Workshop di eccellenzaPalazzo Monterosso sarà la sede di un palinsesto di eventi da vivere in prima persona. Primi fra tutti i workshop che daranno la possibilità al pubblico di toccare con mano il lavoro in bottega. Gli appuntamenti saranno inseriti su piattaforme online di settore, che contribuiranno a promuoverli in Italia e all'estero. Saranno calendarizzati per tipologie e quindi prenotabili dal pubblico.Ci sarà anche la possibilità di incontrare realtà come quella svolta all'interno dell'istituto penitenziario “Rodolfo Morandi” alla città di Saluzzo: fare in modo di portare fuori dalle mura carcerarie le competenze apprese durante i vari corsi di formazione. ● PodcastLorenzo Baravalle è autore, startupper e divulgatore di cultura pop. Ama le storie, dallo sport alla politica, e con "Qui Si Fa L'Italia", il podcast di enorme successo prodotto da Spotify, ha raccontato i momenti che hanno segnato un prima e un dopo nella storia italiana contemporanea. “Lollo” è saluzzese e - dato che START ama raccontare “profeti in patria”, giovani e innovativi - e ha deciso di partecipare all'avventura. si è imbarcato proponendo un podcast live che, grazie al supporto tecnico di Fondazione Scuola APM, percorrerà 8 storie, storie che hanno un filo, o che questo filo lo spezzano, per fare di START uno spazio di confronto, una scintilla per ciò che verrà. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Fulvio Beltrano, Enrico Camanni"Terre del Viso"Le sue valli, la sua genteFusta Editorewww.fustaeditore.itL'obiettivo di Fulvio Beltrando, capace di dominare luci e ombre della natura trasformandole in opere d'arte, accompagnato dal racconto di uno dei maggiori esperti del territorio alpino, Enrico Camanni, affondano lo sguardo – o, meglio, il sentimento – nell'anima degli abitanti delle Terre del Viso, nelle Alpi Cozie, i luoghi in cui resistono e sono motivo di orgoglio le tradizioni occitane. Dall Parco naturale del Monviso alla Valle Stura, Maira, Grana, Varaita, Po, Bronda e Infernotto fino alle piane di Saluzzo, sconfinando in Francia nelle valli del Queyras. Vivrete un magico viaggio nel tempo e nello spazio, tra emozioni e riflessioni, sempre pronti a rialzare lo sguardo per non perdere di vista il Monviso.Si chiamano Terre del Monviso o più semplicemente “Terres”, come recita il progetto transfrontaliero che le ha riportate al centro. Terre del Viso, direbbe la gente delle valli. Con la sua mole di piramide lanciata nel cielo come una sentinella, il Viso guarda le sue terre come un faro, amico e protettore di una comunità. Per non perdersi mai. Le Terres hanno meritato il riconoscimento UNESCO di Riserva della Biosfera. Terre discrete ma di straordinaria bellezza e unicità; dal Viso “montagna sacra” nasce il Po, il fiume d'Italia. L'obiettivo di Fulvio Beltrando, capace di dominare luci e ombre della natura trasformandole in opere d'arte, accompagnato dal racconto di uno dei maggiori esperti del territorio alpino, Enrico Camanni, affondano lo sguardo – o, meglio, il sentimento – nell'anima degli abitanti di questi luoghi in cui resistono e sono motivo di orgoglio le tradizioni occitane. L'unico modo per capirle e amarle è conoscerle di persona, lasciarsi guidare su per strade e sentieri, come in queste pagine: dal Parco naturale del Monviso alla Valle Stura, Maira, Grana, Varaita, Po, Bronda e Infernotto fino alle piane di Saluzzo, sconfinando in Francia nelle valli del Queyras. Vivrete un magico viaggio nel tempo e nello spazio, tra emozioni e riflessioni, sempre pronti a rialzare lo sguardo per non perdere di vista il Monviso.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Marco Aime"Festa del Libro Medievale e Antico di Saluzzo"www.salonelibro.itSabato 21 ottobre 2023, ore 18:00Festa del Libro Medievale e Antico di SaluzzoIl Quartiere, SaluzzoIncontro con Marco Aimein occasione della pubblicazione di “La carovana del sultano”in collaborazione con Giulio Einaudi Editorewww.einaudi.itNel 1324 Mansa Musa, il sultano del Mali, «l'uomo piú ricco che il mondo abbia mai visto», intraprende il suo pellegrinaggio verso La Mecca, a capo di un immenso corteo lungo decine di chilometri e composto da migliaia di uomini e da altrettanti dromedari carichi di quintali e quintali d'oro. Un viaggio destinato a entrare nella storia, ammantato di leggenda, grazie alle cronache arabe dell'epoca e dei secoli a venire. L'autore ricostruisce quel cammino, inserendolo nel contesto storico e culturale del tempo, rivelandone gli aspetti politici e strategici oltre a quelli religiosi ed economici. Il percorso della carovana del sultano diventa cosí una sorta di metafora, utile a spiegare la fitta rete di legami e di scambi, che avvolgeva il Mediterraneo, unendo l'Africa all'Europa. Si viene cosí a delineare una lettura nuova e multicentrica della storia, in cui l'Africa è un'importante protagonista e non la terra isolata dell'hic sunt leones.Marco Aime insegna Antropologia culturale all'Università di Genova. Presso Einaudi ha pubblicato Eccessi di culture (Vele 2004), Il primo libro di antropologia (Pbe Mappe, 2008), Una bella differenza. Alla scoperta delle diversità nel mondo (ultima edizione Super ET, 2016, con Anna Cossetta), Il dono al tempo di Internet (2010), L'altro e l'altrove. Antropologia, geografia e turismo (Pbe Ns, 2012, con Davide Papotti), La fatica di diventare grandi (Super ET Opera Viva, 2014, con Gustavo Pietropolli Charmet), Contro il razzismo (2016, con Guido Barbujani, Clelia Bartoli e Federico Faloppa), Invecchiano solo gli altri (2017, con Luca Borzani), Il soffio degli antenati (2017), Classificare, separare, escludere (2020) e La carovana del sultano. Dal Mali alla Mecca: un pellegrinaggio medievale (2023). Per Einaudi ha inoltre curato M. Mauss, Saggio sul dono (Pbe 2002) e l'edizione italiana del Dizionario di antropologia e etnologia (Grandi Opere 2006 e Piccola Biblioteca Einaudi 2009).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Enzo Bianchi"Vita dei monaci nel Medioevo"Festa del Libro Medievale e Antico di SaluzzoSabato 21 ottobre, ore 17:00Il Quartiere, Saluzzo (Cuneo)Enzo Bianchi è il fondatore della Comunità monastica ed ecumenica di Bose, di cui è stato priore fino al gennaio 2017 e della Casa della Madia di Albiano. Ha insegnato Teologia biblica presso la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Esperto di mistica e di spiritualità, ha attinto alla Scrittura e alle fonti del monachesimo dei primi secoli, è autore di commenti a libri della Bibbia (Genesi, Cantico dei Cantici, Apocalisse), svolge un'intensa attività di pubblicista ed è in dialogo con il mondo della cultura e dell'arte. Ha fondato la casa editrice le Edizioni Qiqajon, ha ricevuto diversi premi ed è membro a vita del Consiglio della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna. Tra le sue opere recenti: Ama il prossimo tuo (con Massimo Cacciari, Bologna 2011); Fede e fiducia (Torino 2013); Dono e perdono (Torino 2014); Raccontare l'amore. Parabole di uomini e donne (Milano 2015); Spezzare il pane. Gesù a tavola e la sapienza del vivere (Torino 2015); Gesù e le donne (Torino 2016); Ero straniero e mi avete ospitato (Milano 2017); La vita e i giorni. Sulla vecchiaia (Bologna 2018); «Non muri ma ponti». Per una cultura dell'incontro e del dialogo (con Nunzio Galantino e Gianfranco Ravasi, Cinisello Balsamo 2018); L'acqua è insegnata dalla sete. Riflessioni sull'errore umano (con Piero Coda, Alessandro Deho', Francesco Occhetto, Antonietta Potente, Luigi Verdi, Torino 2022); Cosa c'è di là. Inno alla vita (Bologna 2022).Festa del Libro Medievale e Antico di Saluzzowww.salonelibro.itIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Laura Ramello"Le meraviglie del mondo nel viaggio ad inizio Quattrocento, di quattro cavalieri"Festa del Libro Medievale e Antico di Saluzzowww.salonelibro.itSabato 21 ottobre 2023, ore 11:00Saluzzo, Il QuartiereLaura RamelloLe meraviglie del mondo nel viaggio, ad inizio Quattrocento, di quattro cavalieriAmazzoni e mitici sovrani orientali, cinocefali e unicorni: questi sono solo alcuni degli straordinari incontri che quattro favolosi cavalieri erranti, globe trotters ante litteram, fanno nel corso di un viaggio che, a inizio Quattrocento, li conduce dapprima verso Oriente, serbatoio di tutte le meraviglie che la cultura occidentale aveva condensato lungo i secoli, e poi verso Ovest, attraverso un'Europa in cui lo stupore di fronte alle mirabilia del profondo Nord convive con i drammatici echi della fase socio-politica che il Continente sta attraversando.Il viaggio narrato è fittizio, ma così ben costruito da sembrare vero; esso si offre al lettore moderno come un manifesto dello spirito del suo tempo, impregnato di un immaginario che ancora crede che da qualche parte in Oriente viva Prete Gianni, ma che deve drammaticamente fare i conti con la realtà di un'Europa segnata dall'inesorabile declino della società cavalleresco-cortese.Laura Ramello è professoressa di Filologia e Linguistica romanza all'Università di Torino. I suoi ambiti di ricerca sono i romanzi cavallereschi, il teatro medievale, i volgarizzamenti, la letteratura didattico-scientifica, le mises en prose, le danses macabres e l'odeporica. Ha pubblicato I Ludi Sancti Nicolai in francoprovenzale (2011), i volumi Un mito alla corte di Borgogna. Ciperis de Vignevaux in prosa (2012) e Turpino e la saga carolingia. Intrecci di culture (2022) e, in collaborazione con Marco Piccat, il Livre du Chevalier Errant di Tommaso III di Saluzzo (2008) e l'Histoire di Griseldis (2011). Per le Edizioni dell'Orso ha curato Epica e cavalleria nel Medioevo. Atti del Seminario Internazionale, Torino, 18-20 novembre 2009 (2011), Il canzoniere provenzale To e altri saggi filologici di Giuliano Gasca Queirazza (2013), Memento mori. Il genere macabro in Europa dal Medioevo a oggi (2014), “Par estude ou par acoustumance”. Saggi offerti a Marco Piccat per il suo 65° compleanno (2016) e L'Historia Turpini in Europa. Ricerche e prospettive (2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Joseph Rivolin"Gli ospizi di San Bernardo: pellegrini e mercanti in Valle d'Aosta nel Medioevo"Festival del Libro Medievale e Antico di SaluzzoSabato 21 ottobre, ore 17:30Palazzo dei Vescovi, SaluzzoGli ospizi di San Bernardo: pellegrini e mercanti in Valle d'Aosta nel MedioevoConversazione con Joseph RivolinJoseph-Gabriel Rivolin,In occasione della lezione di Joseph Rivolin sarà allestita l'esposizione Percorsi del sacro: Gerusalemme in un' antica edizione della Biblioteca Diocesana di Saluzzo, visitabile dalle 14,30 alle 19 dello stesso giorno, organizzata dal'Ufficio Beni Culturali della Diocesi.Si tratta dell'anteprima di una prossima presentazione al pubblico saluzzese di un testo ricco di informazioni e di immagini sui luoghi visitati nel tempo dai pellegrini a Gerusalemme.Joseph Rivolin, nato ad Aosta nel 1956, è un appassionato studioso della storia, della cultura e delle tradizioni valdostane e opera da diversi anni nel settore della valorizzazione e divulgazione del patrimonio artistico e culturale della sua regione. Segretario dell'Ufficio delle Attività culturali dell'Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, ha assunto successivamente le funzioni di archivista, di cui è il direttore dal 1993, dopo una breve parentesi alla direzione dell'Ufficio Stampa della Presidenza della Giunta regionale valdostana. È membro dell'Accademia di Sant'Anselmo e di numerose associazioni culturali, socio fondatore e tesoriere della Società internazionale di studi medievali Moyen Age Alpin, componente dei comitati scientifici dell'Istituto Storico della Resistenza in Valle d'Aosta e del Centro di studi storico-letterari "Natalino Sapegno". Ha ricoperto, tra l'altro, le cariche di presidente del Comité des Traditions Valdôtaines e dell'Association Valdôtaine d'Archives Sonores. Giornalista pubblicista, è iscritto all'Union Internationale des Journalistes et de la Presse de Langue Française. Ha realizzato numerose pubblicazioni di carattere storico, etnografico e divulgativo, tra le quali si segnalano: Pollein, materiali per una storia (1993); La città di Aosta (1994); Aosta (1996).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Lucia Rutigliano"Dal segno alla scrittura"Festa del Libro Medievale e Antico di Saluzzowww.salonelibro.itwww.segnoscrittura.comSabato 21 ottobreOre 15.30, 17:00, SaluzzoBiblioteca civicaSala Laboratoriopiazza Montebello, 1Laboratorio di calligrafia per adultiin collaborazione con l'associazione Dal segno alla scritturaDomenica 22 ottobreOre 10 – 18Banchetto di calligrafia dell'associazione Dal segno alla scritturaL'Associazione Culturale Dal Segno alla Scrittura, da sempre attenta alle opportunità offerte dal territorio per divulgare lo studio e la pratica della calligrafia, metterà a disposizione il proprio materiale calligrafico. L'associazione, con sede a Torino, punta a diffondere la conoscenza, lo studio e la pratica della calligrafia, recuperando gli stili storici della scrittura e avvalendosi della collaborazione di esperti calligrafi: professionisti, grafici, insegnanti, illustratori e appassionati, sia italiani che stranieri. L'Associazione collabora con il Circolo dei Lettori ed il Borgo medievale di Torino.Domenica 22 ottobre, ore 15.30 e ore 17:00Saluzzo Biblioteca civica Sala Laboratoriopiazza Montebello, 1 Laboratorio di calligrafia per adultiin collaborazione con l'associazione Dal segno alla scritturaScopri i corsi di calligrafia dell'associazione "Dal segno alla scrittura"www.segnoscrittura.comCorsi di baseI corsi di base hanno l'obiettivo di approfondire uno stile calligrafico specifico o un argomento di interesse nell'ambito della calligrafia, con il supporto di un'insegnante e un assistente dell'Associazione.Essi sono suddivisi in:• Corsi pomeridiani: sette incontri di due ore ciascuno;• Corsi preserali: da cinque a otto incontri di due ore ciascuno;• Corsi serali: otto lezioni di due ore ciascuno.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Marco Piccat"Festa del Libro Medievale e Antico di Saluzzo"www.salonelibro.itDa venerdì 20 a domenica 22 ottobre 2023, Saluzzo (CN) Terza edizione dedicata al viaggio nel Medioevo«Chi va lontan da la sua patria, vede / cose, da quel che già credea, lontane;/ che narrandole poi, non se gli crede» Orlando Furioso, Ludovico AriostoTra gli ospiti:Marco Aime, Nicolas Ballario, Enzo Bianchi, Nicoletta Bortolotti,Federico Canaccini, Franco Cardini, Beatrice del Bo, Fabio Genovesi, Roberto Mercadini, Maria Giuseppina Muzzarelli, Laura Ramello, Joseph Rivolin, Matteluo Saudino “Barbasophia”, Domenico Scarpa, Virtus Maria Zallot, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, Castello di Rivoli, Teatro Liquido Barcelona Tra gli appuntamenti: aperitivi medievali, caccia al tesoro,simultanea di scacchi, spettacoli teatrali e di strada Tappe di avvicinamento a partire dal 14 ottobre con“Per viam” percorso di 5 km nella città d Saluzzoconcerti di musica classica, canti gregoriani.La terza edizione è dedicata al tema del viaggio nel Medioevo e si svolgerà da venerdì 20 a domenica 22 ottobre 2023, con diversi momenti di avvicinamento – come le camminate a tema, i concerti di musica medievale e canti gregoriani. La Festa è, in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino, che ne cura il programma e la comunicazione.Il tema del viaggio nel Medioevo sarà affrontato attraverso diversi aspetti ed espressioni. Il viaggio propriamente inteso, come itinerario da intraprendere – non senza pericoli – per spostamenti pratici o per necessità di lavoro e commerciali; il viaggio visto come desiderio di scoperta e avventura, come sfida per il superamento di confini e condizioni; il viaggio fantastico, epico e cavalleresco; il viaggio spirituale e mistico in un periodo di fervente religiosità, senza trascurare i pellegrinaggi militari di conquista che furono le crociate in Terra Santa, causa di migliaia di morti. Come ha sottolineato lo storico Franco Cardini: “Per il mondo medievale, il viaggio è fondamentale come esperienza simbolico-metaforica perché è la metafora della vita: la vita è un viaggio, dalla nascita fino alla morte, dopo la quale vi è il passaggio alla vita eterna”.Scopri il programma su: salonelibro.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Fabio Severo"La teoria del vuoto"Fondazione Garuzzo"La teoria del vuoto"Il Quartiere, Saluzzo (Cuneo)Dal 13 al 20 ottobre 2023 La Teoria del Vuoto, progetto vincitore del bando MiC Strategia Fotografia 2022 e destinato ad entrare a far parte del patrimonio pubblico della Città di Saluzzo. A dieci anni di distanza dal lavoro fotografico Corpi di Reato. Un'archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell'Italia Contemporanea, esposto alla Castiglia nel 2022, gli autori Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo hanno deciso di ritornare sul tema con una nuova prospettiva, non più estesa a tutto il territorio italiano, ma circoscritta a due luoghi ben definiti, Buccinasco e Platì, per sviscerarne l'intrinseca natura e le comuni, criminali, relazioni. Senza rinnegare lo sguardo che caratterizzava Corpi di Reato, legato alla tradizione fotografica italiana del paesaggio, da Ghirri a Chiaramonte, il nuovo lavoro parla un linguaggio più contemporaneo, sfruttando il mezzo fotografico e il display come dispositivi che mettono in dialogo l'approccio documentario con quello concettuale.La Teoria del Vuoto prende in considerazione diversi aspetti del fenomeno ‘ndranghetista, da quello dello sviluppo urbanistico aquello processuale, dai rapporti tra clan e istituzioni alle affinità elettive che emergono tra Nord e Sud, narrando una storia e un'indagine che partono da alcuni lanciarazzi di matrice jugoslava e percorrono un tragitto che va da Buccinasco, cittadina dell'hinterland milanese fino a Platì, in Calabria per approdare ai Balcani. La Teoria del Vuoto trae spunto da due referenze puntuali: da un lato il saggio di Nando Dalla Chiesa e Martina Panzarasa Buccinasco: la ‘ndrangheta al nord, dall'altro una delle teorie della fisica quantistica secondo la quale il vuoto non è vuoto per davvero, ma interessato da incessanti fluttuazioni quantistiche capaci di produrre energia anche in assenza di materia.“Realizzare progetti che creino un forte legame tra la cultura del contemporaneo e la società civile è una delle vocazioni della nostra Fondazione” dichiara il Presidente Rosalba Garuzzo “Grazie al bando Strategia Fotografia abbiamo avuto l'opportunità di sviluppare e dare nuova vita a un racconto iniziato più di dieci anni fa. Con La Teoria del Vuoto i tre autori descrivono una nuova stagione delle organizzazioni mafiose riflettendo, attraverso uno sguardo inedito, su un fenomeno che ha condizionato e continua a condizionare il nostro paese. La nostra speranza è che il progetto, destinato al Comune di Saluzzo, città che ha dato i natali al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa , possa generare nuova consapevolezza e costituisca un monito a non dimenticare.”IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Walter Guadagnini"Fotografia è donna"L'universo femminile in 120 scatti dell'agenzia Magnum Photos, dal Dopoguerra a oggi.A La Castiglia di Saluzzo dal 13 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024Donne fotografe, autrici di immagini attraverso cui esprimono la propria visione del mondo, interpretandone società, costumi e culture con le lenti della femminilità. Donne fotografate, immortalate da scatti che ne ritraggono sia l'esistenza intima sia l'impegno pubblico, e il cui corpo, con la sua presenza e le sue posture, diventa centrale nel racconto del cammino verso l'emancipazione. Le une come le altre, donne protagoniste del processo di evoluzione e riscatto del proprio ruolo nel corso degli ultimi settant'anni, raccontato con intensità dalla mostra “Fotografia è donna.L'universo femminile in 120 scatti dell'agenzia Magnum Photos, dal Dopoguerra a oggi”, visitabile dal 13 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024, nelle sale dell'antico castello, oggi museo, de La Castiglia di Saluzzo in provincia di Cuneo.“Fotografia è donna”, curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, è un progetto organizzato da Comune di Saluzzo e Fondazione Artea, in collaborazione con CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, Magnum Photos e Fondazione Amleto Bertoni.L'esposizione si sviluppa lungo un percorso costituito da sei nuclei tematici, ai quali è affidato il compito di descrivere la vita delle donne, esplorandola da altrettanti punti d'osservazione e proponendone una narrazione corale che conduce all'essenza della condizione femminile, immortalata nei più disparati luoghi del mondo e in epoche diverse.Spazio e tempo si intrecciano così in un'indagine sui grandi cambiamenti sociali che hanno caratterizzato la seconda metà del XX secolo e i primi decenni di XXI, un continuo oscillare fra vicende individuali ed episodi d'attualità che si sviluppa affrontando ilcontesto familiare, la crescita, l'identità, i miti della bellezza e della fama, le battaglie politiche e la guerra.La mostra “Fotografia è donna” è accessibile al pubblico dalle ore 15.00 alle 19.00 del venerdì e dalle ore 10.00 alle 19.00 di sabati, domeniche e festivi ed è possibile acquistare i biglietti in prevendita su www.ticket.it, oppure alla biglietteria fisica della mostra presso La Castiglia di Saluzzo (chiusura ore 18.30).In stretto collegamento con la mostra di Saluzzo, la Fondazione Artea propone inoltre al Filatoio di Caraglio (CN), dal 19 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024 la monografica “Inge Morath. L'occhio e l'anima” che celebra, nelcentenario dalla nascita, la prima fotogiornalista nella storia della Magnum, portando oltre 200 delle sue opere nelle sale dello storico opificio. Conservando il biglietto d'ingresso si potrà avere diritto a un biglietto ridotto per la mostra “Fotografia è donna”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Lucetta Paschetta"VajontS 23"Trent'anni fa Il racconto del Vajont era la voce e il corpo di Marco Paolini. La sera di lunedì 9 ottobre 2023, nel 60esimo anniversario della caduta della frana del Vajont che costò la vita a 2000 persone, diventerà un racconto corale che coinvolgerà in contemporanea oltre 100 teatri in Italia e in Europa: VajontS per una Orazione Civile Corale. Grandi attori e allievi delle scuole di teatro, teatri stabili e compagnie di teatro di ricerca, musicisti e danzatori, maestranze, personale dei teatri, e spettatori arruolati come lettori si riuniranno nei posti più diversi dallo Strehler di Milano ai piccoli teatri di provincia, ai luoghi non specificamente deputati al teatro come scuole e centrali dell'acqua, e ciascuno realizzerà un proprio allestimento di VajontS sulla base delle peculiarità del suo territorio. E poi, tutti si fermeranno alle 22.39, l'ora in cui la montagna è franata nella diga. L'obiettivo è un'azione di teatro civile che affronti la sfida della crisi climatica. L'acqua e la tragedia del Vajont diventano un punto di partenza per avviare «pratiche di prevenzione civile».La sera del 9 ottobre Marco Paolini sarà una delle voci che daranno vita al racconto dal teatro Strehler di Milano. Il coro chiamato a raccolta in mesi di lavoro da parte del Comitato promotore di Fabbrica del Mondo e dalla Fondazione Vajont attraversa tutto il teatro italiano ed è ancora in crescita perché chiunque può decidere di aderire alla rete. A Savigliano (Cuneo) Vajonts 23 sarà messo in scena dal Teatro del Marchesato nella sala Sant'Agostino - Biblioteca Civica Piazzetta Arimondi, come lettura corale.La Biblioteca Civica Luigi Baccolo di Savigliano, in collaborazione con i lettori del Teatro del Marchesato di Saluzzo, per non dimenticare e soprattutto per far conoscere, alle giovanigenerazioni, la tragedia del 9 ottobre 1963. Da quei morti ricordare e lavorare insieme per ri-costruire il mondo.Lettura corale con Norma Abram, Maurizio Ballatore, Paola Barbero, Nicoletta Bernardelli, Alberto Gagia, Andrea Fenoglio, Lucetta Paschetta, Salvatore TafuriSavigliano - Sala Sant'Agostino - Piazzetta Arimondi.Per info Biblioteca Civica Savigliano tel. 0172 22727IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Sami Imami"La primavera arriva sempre in ritardo"Fusta Editorewww.fustaeditore.itQuanti ostacoli deve superare un giovane che lascia la dura realtà di montagna per andare a studiare nella capitale? Nessuno immagina il dolore di chi deve tacere e mascherare il suo disagio nei confronti dei compagni più “evoluti”. Anche l'amore diventa un problema, perché i costumi radicati nei secoli possono incrinare ogni sentimento, indurre timori e ansie insormontabili. In un'Albania ancora gravata dalla dittatura comunista, la vita del giovane Arben si snoda fra i monti freddi e duri e la dolcezza di Tirana, fra il desiderio di donarsi e il peso delle norme millenarie, fino al disperato espatrio. Ma porterà con sé, ben chiuso nel profondo del cuore, proprio come i segreti occultati nella sua agendina rossa con segni indecifrabili, l'enigma della sua sofferenza. E il finale, su una panchina del parco, a Tirana, chiuderà quel cerchio di sofferenza.Sami ImamiNasce a Tirana in Albania nel 1961. Laureato in agronomia, lavora come insegnante presso il Liceo agrario Iballe, a nord dell'Albania, fino al 1990.Costretto ad emigrare in seguito al collasso economico e i disordini sociali del Paese arriva in Italia nel 1994.Da allora lavora nel torinese, luoghi che ama particolarmente e lo inducono a scrivere in italiano. Diventato cittadino italiano dal 2011, vive a Saluzzo con la propria famiglia. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Franco Giletta"I volti del sogno""I volti del sogno" è il titolo della mostra personale dell'artista e scrittore Franco Giletta nei suggestivi spazi della Chiesa di Santa Maria del Monastero a Manta, con il patrocinio del Comune di Manta e di grandArte. L'esposizione, a cura di Fabrizio Garelli e Cristiana Addis, sarà visitabile fino al 24 settembre, il sabato e la domenica dalle 14,30 alle 18,30, con ingresso libero.La mostra rappresenta una sorta di percorso onirico attraverso la bellezza del volto femminile. In particolare, nove opere realizzate appositamente per questa esposizione attraverso le quali l'artista, partendo dalla sua passione per la storia, propone una serie di volti che rimandano alle nove eroine dell'antichità rappresentate nella Sala Baronale del Castello della Manta e che dialogano con gli affreschi quattrocenteschi di Santa Maria del Monastero.Un'esposizione site-specific dunque, che punta anche a valorizzare uno dei luoghi simbolo dell'antico Marchesato di Saluzzo attraverso l'arte contemporanea. Gli affreschi del Castello della Manta e di Santa Maria del Monastero testimoniano la presenza sul territorio di una inesauribile creatività che dal gotico internazionale si proiettò verso la straordinaria epoca rinascimentale e con cui i volti sognanti di Franco Giletta, in una sorta di eco della storia, paiono connettersi in un senso di continuità nel contemporaneo.Così, nel percorso espositivo si rivedranno, come risvegliate da un sonno misterioso, i volti di Pentesilea, Teuca, Tomiri, Lampeto, Etiope, Semiramide, Ippolita, Sinope, Deipile.Volti di ideale e classica bellezza, figure femminili in primo piano, con occhi spesso socchiusi, forse a rappresentare il pensiero, il sogno, l'immaginazione, come a voler sentire il profumo della storia. Sono molti I volti del sogno.Franco Giletta è nato a Saluzzo nel 1967. Artista e scrittore, dal 1995 ha iniziato un'intensa attività espositiva in Italia e all'estero con la partecipazione a una serie di mostre sulla nuova figurazione italiana presso sedi istituzionali in Australia, Belgio, Egitto, Francia, Giappone, Giordania, Libano, Marocco, Portogallo, Siria, Spagna, Stati Uniti. Sempre nel 1995 è stato invitato, unico italiano dell'anno, dalla Royal Society of Portrait Painters di Londra all'esposizione annuale dei ritrattisti. Nel 2004 una sua pala d'altare raffigurante S. Antonio Maria Claret è stata collocata in permanenza nella Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone a Roma. Nel 2011 è stato invitato ad esporre dal Prof. Vittorio Sgarbi alla 54° Biennale di Venezia. Nel 2013 ha realizzato il ritratto di Lucia Bosè utilizzato per il manifesto del film Alfonsina y el mar. Nel 2015 la sua opera Omaggio al Monviso è stata esposta nella mostra Il Tesoro d'Italia a cura di Vittorio Sgarbi a Expo Milano 2015. Nel 2016 ha realizzato il dipinto Angel of Peace esposto nella sede di Eataly al World Trade Center a New York. Dal 2019 un suo ritratto dedicato a Sandro Botticelli è collocato a fianco della tomba dell'artista toscano nella Chiesa di San Salvatore in Ognissanti a Firenze. Ha pubblicato i libri La tavolozza di Leonardo e L'ombra della torre di Saluzzo editi da Fusta Editore. Nel 2022 è stato ospite narrante del programma TV di Rai Uno A Sua Immagine nella puntata dedicata alla storia dell'antico Marchesato di Saluzzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Silvana Peira"Luoghi"Mostra d'Arte di Anna VallaFino al 24 Settembre 2023,Villa Radicati, SaluzzoIl FondacoII Fondaco, riprende l'attività artistica, nonostante i caldi estivi, e Vi invita alla personale dell'artista Anna Valla, a cura di Silvana Peira, negli spazi della Villa Belvedere già Radicati, nel verde paesaggio collinare saluzzese.Anna Valla espone una ventina di opere dai grandi e medi formati che si riferiscono al periodo degli anni '80 sul segno e sulla scrittura.Anna Valla è nata a Saluzzo, dove vive e lavora. Ha studiato all'Accademia Albertina di Torino e ha completato la sua formazione nell'ambiente culturale dell'avanguardia torinese degli anni ‘70. La sua prima personale è del 1979. Successivamente ha partecipato ad altre personali in Italia (Bologna, Napoli, Parma, alassio, Ascoli Piceno, Bra, Perugia, Genova, Omegna, Roma, Firenze, Bari, Torino) e all'estero (come a Basilea, Parigi, Dusseldorf, Melbourne e Geelong). Le sue opere sono presenti in varie Gallerie d'Arte Moderna di Gallarate, Termoli, Marradi, Torre Pellice, a Milano presso la Banca Commerciale Italiana, a Saluzzo presso la Banca Regionale Europea, e in collezioni private. Tra il 1990 e il 1996 ha realizzato sculture in ceramica nei laboratori di Albisola e anche in vetro presso una vetreria d'arte di Savona. Gli elementi principali che caratterizzano le sue opere sono il colore e il segno gestuale, accomunate da un astrattismo lineare, senza però che la sua pittura si esaurisca nell'una o nell'altra, e senza che l'una prevalga sull'altra, in un rapporto di mediato equilibrio e di coerente complementarietà. Il risultato a cui perviene è quindi straordinariamente unitario : il rigore concettuale dell'astrazione geometrica viene utilizzato non per elidere ma, al contrario, per rendere viva e vibrante la carica emotiva e pulsionale espressa attraverso il colore. La realtà viene quindi filtrata da una sorta di “occhio-ombelico”, un'attenta tensione percettiva sia fisico-emotiva che intellettuale, con un'esigenza di contatto-distacco tra la realtà percepita e la sua riflessione meditata, mediata e resa finalmente nell'opera. Nelle sue creazioni prevalgono i bruni, le terre, gli ocra e i colori tenui. Le opere di Anna Valla denotano un gusto per il ritmo, l'armonia e l'equilibrio, sintetizzati in forme semplici. Un motivo costante nei suoi elaborati sono linee abbozzate e schizzate che danno dinamicità alla composizione.Dieci di Diecisaperne di più"Dieci di Dieci" è un format de "il posto delle parole"Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Raffaele Bertola"D'Acord Fest"RiCostruire CulturaLagnasco (Cuneo)Con il “D'Acord Fest” che si svolgerà a Lagnasco dal 20 agosto al 3 settembre, saranno riaperti al pubblico i castelli di Tapparelli di Lagnasco chiusi dal 2020 non solo a causa della pandemia, ma per l'esigenza di adeguare i sistemi di sicurezza alle normative vigenti che ha visto un intervento realizzato con una spesa di 200 mila euro, grazie ad un importante contributo di 120 mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo.Un ricco calendario di appuntamenti è stato realizzato a Lagnasco per lanciare l'apertura dei Castelli e, come dicono gli organizzatori “Ri-costruire cultura" a partire dallo storico motto d'Acord che venne coniato nel XIV secolo in seguito all'accordo che garantì il predominio della famiglia Tapparelli sul territorio di Lagnasco.“Negli anni '90, – spiegano gli organizzatori – ‘d'Acord' era diventato il nome con cui un gruppo di giovani si era impegnato a suscitare interesse su un bene di immenso valore storico ed artistico, dimenticato nei decenni precedenti.Oggi è diventato il motto della festa che celebra la riapertura dei Castelli, tanto attesa e significativa per il territorio che si riappropria e promuove questo bene prezioso non solo per Lagnasco.L'obiettivo - desiderano precisare gli organizzatori - vuole essere quello di rilanciarne anche la valenza storico – culturale e renderli fruibili ad un pubblico interessato ed attento, il programma del d'Acord Fest è variegato, ma con lo scopo principale di ricostruire cultura”.Doppio appuntamento domenica 20 agosto, nella corte interna dei Castelli: alle 20,30 “I promessi sposi che non hai mai letto prima”, un modo inconsueto di guardare al grande romanzo di Alessandro Manzoni, nel 150° anniversario della sua morte, nel castello che fu di suo genero.Massimo Tapparelli D'Azeglio aveva infatti sposato la figlia maggiore del Manzoni, Giulietta.Sarà presentata una riscrittura con le riflessioni insolite a cura di Silvio Pautasso.L'incontro con l'autore sarà moderato da Paolo Persico, medico appassionato di storia ed ex sindaco di Lagnasco, che durante le sue legislature a cavallo degli anni 2000 avviò il primo grande cantiere di recupero dei manieri lagnaschesi.La presentazione del libro sarà inoltre impreziosita dalle letture all'attore saluzzese Mario Bois.Alle 21,30 tornerà a far tappa nei Castelli di Lagnasco, il Festival Internazionale Antidogma, proponendo “Favole al cinema”, un concerto con proiezioni con le migliori colonne sonore di Nino Rota. Le interpreteranno, con la regia del direttore artistico Luigi Giachino, il flauto di Giuseppe Nova, il violino di Andrea Bertino ed il contrabbasso Giorgio Botta, tre musicisti di indiscussa fama internazionale.Il primo fine settimana di settembre il d'Acord Fest vivrà il suo clou: venerdì 1° settembre, nella vasta area esterna dedicata agli eventi, “Lou Tapage canta De Andrè”. Un viaggio itinerante nella carriera del cantautore genovese, condotto dalla sua stessa voce, che se non fossero passati ventiquattro anni dalla sua scomparsa, si potrebbe quasi credere che sia proprio lì, dietro le quinte.In questo spettacolo la band piemontese Lou Tapage ripercorre il viaggio di Fabrizio attraverso le sue canzoni.Biglietti in vendita sul circuito mailticket.itDomenica 3 settembre, a chiudere la prima edizione del Festival, salirà sul palco lagnaschese uno dei più interessanti cantautori italiani: Niccolò Fabi, con una serata del suo “SoloTour Estate 2023”.Dopo il grande successo di pubblico e critica del tour orchestrale “Meno per meno tour”, l'artista romano, recente Targa Tenco per la migliore canzone d'autore, porta sui palchi di festival e rassegne della penisola uno spettacolo in solo mettendo al centro il suono acustico e leggero della sua voce, accompagnato da chitarra e pianoforte.I biglietti sono in vendita sul circuito di ticketone.itL'iniziativa è stata promossa dall'Amministrazione Comunale di Lagnasco ed è organizzata dalla Pro Loco e dell'associazione “Riapriamo i Castelli”, ha ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte, il contributo della Fondazione CR Cuneo e la partnership di tutte le associazioni di promozione turistica e culturale del territorio, di cui il Comune è parte integrante: Fondazione Artea, ATL del cuneese, Associazione Octavia, Terre dei Savoia e Terres Monviso. Ulteriori informazioni sul sito: castellidilagnasco.it o in mail all'indirizzo dacordfest@gmail.com IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Alessandro TrancheroRifugio Quintino Sellahttps://rifugioquintinosella.comIl 9 agosto 1863, Quintino Sella, sostò all'Albergo Corona Grossa di Saluzzo, che condotta la prima salita italiana del Monviso, e disceso dalla montagna con i suoi compagni, decise di fondare il Club Alpino Italiano.Abbiamo voluto ricordare questa data con un collegamento col Rifugio Quintino Sella al Monviso.Dieci di Diecisapere di piùDieci di Dieci è un format "il posto delle parole"Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
A daily news briefing from Catholic News Agency, powered by artificial intelligence. Ask your smart speaker to play “Catholic News,” or listen every morning wherever you get podcasts. www.catholicnewsagency.com - The next World Youth Day will be held in Seoul, South Korea, in 2027, Pope Francis announced at the conclusion of the final Mass of World Youth Day 2023 in Lisbon, Portugal. More than 1,000 Korean Catholics attended WYD 2023 in Lisbon. South Korea has nearly 6 million Catholics, 11% of the total population, according to 2022 statistics from the country's Catholic bishops' conference. Pope Francis visited South Korea in 2014. During the five-day trip, he beatified 124 Korean martyrs and took part in the sixth Asian Youth Day. https://www.catholicnewsagency.com/news/255018/next-world-youth-day-to-be-in-south-korea-in-2027 Pope Francis celebrated Mass for an estimated 1.5 million participants in Tejo Park in Lisbon, concluding the six-day youth festival and his own five-day trip to Portugal. Echoing the well-known call of his predecessor and the founder of the international youth gathering, Saint John Paul II, Pope Francis told the young people: “Be not afraid.” Jesus, Pope Francis told young people, “knows your hearts. He sees our hearts. And he tells you today here in Lisbon, on this World Youth Day: ‘Be not afraid, be not afraid, take heart, be not afraid.'” https://www.catholicnewsagency.com/news/255019/be-not-afraid-pope-francis-tells-young-people-at-end-of-world-youth-day Mother Elvira Petrozzi, who founded Comunità Cenacolo in 1983 to provide hope and healing to those suffering from addiction, died on August 3 in the formation house and residence of her congregation in Saluzzo, Italy. She was 86. In the decades since she founded Comunità Cenacolo, the community has grown to encompass 72 Cenacolo houses in 20 countries, including four in the United States. Mother Elvira called the Cenacolo a “School of Life” because it took people off the streets and gave them a “rebirth” that was “based on a simple, family-oriented, orderly life” with the foundation of prayer, physical labor, discipline, and fraternal sharing. https://www.catholicnewsagency.com/news/255015/mother-elvira-who-shared-god-s-love-with-those-struggling-with-addiction-dies-at-86 San Francisco Archbishop Salvatore Cordileone on Friday revealed that it was “very likely” that the archdiocese would be filing for bankruptcy in the near future due to the hundreds of clerical abuse lawsuits that have been filed against it. The “vast majority of the alleged abuse occurred in the 1960s, 1970s, and 1980s and involved priests who are deceased or no longer in ministry.” More than two dozen dioceses have filed for bankruptcy in the United States, the vast majority of them in the last decade. https://www.catholicnewsagency.com/news/255016/archbishop-cordileone-chapter-11-bankruptcy-for-san-francisco-very-likely Today, the Church celebrates Saint Cajetan, one of the great reformers of the Church during the period of the Reformation, remaining loyal to the Church regardless of the corruptions and excesses that led many others to betray Her. https://www.catholicnewsagency.com/saint/st-cajetan-562
Paolo Fusta"Libreria Alpina"Casteldelfino, Valle Varaita, CuneoLa nuova libreria sarà inaugurata sabato 8 luglio alle ore 17in Via Pontechianale n.31 nel fabbricato ex Centro Escartouns nel cuore del centro storico del Capoluogo. Aprire, di questi tempi, una libreria in montagna è un gesto coraggioso, in un momento di difficoltà per l'editoria: ci ha pensato Paolo Fusta, titolare della omonima casa editrice indipendente con sede a Saluzzo, che non a caso ha scelto Casteldelfino per il nuovo book shop.“Abbiamo pensato a Casteldelfino” dichiara Paolo Fusta “perché proprio da questo paese sono partite le prime spedizioni che salirono verso la vetta del Monviso. Tra le tante, da ricordare la prima salita femminile al Monviso che avvenne nel 1864 con Alessandra Boarelli e Cecilia Fillia”.Ma le novità non finiscono qua: il nuovo locale punta ad essere un luogo di incontro per i turisti che frequentano la valle, organizzando attività culturali e presentazioni.La collaborazione tra il Comune di Casteldelfino e Fusta Editore vuole portare l'editoria di settore direttamente in quota per promuovere il lavoro in montagna e diffondere la conoscenza di queste tematiche dove gli appassionati tendono a cercare una guida per frequentare i monti consapevolmente. Inoltre, nel catalogo della casa editrice, non mancano libri dedicati allo sport, alle tradizioni popolari, al benessere e ai racconti delle persone, per narrare storie da non dimenticare.Il sindaco di Casteldelfino, in merito, dichiara: “Si è trattato di una occasione epocale, quella dell'apertura di una nuova attività, da non perdere in un piccolo Comune montano a quota 1300 di soli 143 abitanti qual è Casteldelfino per cui è stato deciso di concedere in comodato gratuito per 10 anni ilfabbricato ex Centro Escartouns, stante la scadenza del contratto di comodato con il Parco del Monviso non più rinnovato per il suo immotivato rifiuto di provvedere all'abbattimento delle barriere architettoniche per l'acceso dei disabili dalla scala esterna al piano rialzato. Grazie, pertanto, a Paolo Fusta che ha scelto la montagna di Casteldelfino per il raddoppio della sua casa editrice con l'apertura di una libreria di montagna e con l'impegno da parte del Comune di assicurare in prosieguo l'abbattimento delle barriere architettoniche del fabbricato nonostante il silenzio assordantedi oltre un mese del Consorzio BIM Varaita sulla richiestamotivata di anticipazione urgente di fondi che, per la legge dei sovracanoni idroelettrici, spettano ai Comuni per l'anno 2024”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Simona Ressico"Attraverso Festival"https://attraversofestival.itArriva l'estate e torna ATTRAVERSO il Festival nato sotto le stelle dell'UNESCO che riunisce ancora una volta oltre 20 comuni di tre provincie piemontesi (Alessandria, Asti e Cuneo) e di quattro territori (Langhe, Monferrato, Roero e Appennino Piemontese). L'obiettivo è, come sempre, quello di contribuire ad abbattere le frontiere immaginarie e reali tra province per farle diventare un unico scenario, diverso per caratteristiche, ma uguale per potenzialità e armonia, nel nome della bellezza e del paesaggio umano, agricolo e architettonico.ATTRAVERSO, giunto alla sua ottava edizione, accompagna l'estate piemontese dal 15 luglio al 9 settembre tra piazze, cortili, Forti possenti, Auditorium, giardini e natura, sempre mantenendo la proposta di appuntamenti di qualità e non usuali, differenti rispetto a quelli normalmente in circuitazione, piccole produzioni in luoghi particolari di grande bellezza e suggestione. Quasi 40 appuntamenti tra concerti, spettacoli teatrali, incontri, dialoghi, “attraversamenti” di genere, di linguaggi per un'estate da vivere nella bellezza dei luoghi del territorio piemontese.Tanti i nomi in programma, tra ritorni e prime volte: i concerti in acustico di Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Paolo Fresu e Rita Marcotulli e le canzoni urgenti di Vinicio Capossela. E poi gli spettacoli con Elio, Carlo Lucarelli,Marco Paolini, Giobbe Covatta, Gioele Dix, Andrea Pennacchi, Roberto Mercadini, Giuseppe Cederna, Neri Marcorè, Federico Sacchi, le Mammadimerda. E gli incontri con Vera Gheno, Alessandro Barbero, Umberto Galimberti, Gianrico Carofiglio e tanti altri ospiti ancora che con il loro lavoro ben rappresentano il tema “Le parole nuove”, sottotitolo di questa ottava edizione del Festival che intende approfondire l'esigenza ormai stringente di provare a costruire un nuovo alfabeto per la contemporaneità, una sorta di mappa di istruzioni per far fronte ai grandi cambiamenti del nuovo millennio e a quello spaesamento che ne è conseguito.L'#parolenuove accompagnerà dunque tutto il Festival.Attraverso Festival è un progetto dell'Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour e Produzioni Fuorivia con la collaborazione dell'Ente Aree Protette Appennino Piemontese. Con il patrocinio di Unesco World Heritage List – Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato e Ministero della Cultura, è realizzato grazie al sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione CRC e Fondazione CRAL. Con la collaborazione e il sostegno dei comuni di Alba, Barolo, Bergolo, Borghetto Borbera, Bosio, Bra, Calamandrana, Casale Monferrato, Cassano Spinola/Gavazzana, Cherasco, Gamalero, Gavi, La Morra, Morbello, Nizza Monferrato, Ovada, Parodi Ligure, Rocca Grimalda, Saluzzo, San Cristoforo, Serravalle Scrivia, Spigno Monferrato, Tortona e grazie al contributo di Gruppo Entsorga e di Banca d'Alba. Un ringraziamento speciale va inoltre alla Direzione Regionale Musei Piemonte, ai numerosi soggetti che operano sul territorio e che sono partner fondamentali di questo Festival: Distretto Culturale Ambientale Oltregiogo, Associazione Libarna Arteventi, Associazione Memoria della Benedicta, Fondazione Amleto Bertoni, Green Community Terre del Monviso, Rete italiana di cultura popolare, Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero, Alexala, Quarto Piemonte, i Consorzi dei vini, i produttori e le associazioni culturali e sociali del territorio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Davide De Luca"Città in Note. La musica dei luoghi"Fondazione Arteahttps://fondazioneartea.orgUn concentrato di linguaggi musicali differenti nei più rappresentativi beni storici e naturali di Cuneo: “Città in note. La musica dei Luoghi” torna dal 24 al 29 maggio con un fitto programma di concerti, talk, workshop e incursioni musicali che animeranno per sei giorni il capoluogo della Provincia Granda.La rassegna, ideata e prodotta da Fondazione Artea con il Comune di Cuneo, oggi alla sua terza edizione, nasce per valorizzare attraverso la musica luoghi simbolo del patrimonio storico, culturale e paesaggistico della città e riscoprirli sotto una nuova luce.Oltre 20 appuntamenti musicali per sei giorni di rassegna, spaziando dalla classica al pop, dalla world music all'elettronica, dal jazz alla contemporanea, regaleranno esperienze uniche diffuse che dal centro storico cittadino si propagheranno fino al parco fluviale.“Città in note vedrà la partecipazione di oltre cento artisti, per sei giorni di rassegna, che attraverso la musica dialogheranno con i luoghi e i beni culturali più significativi di Cuneo – dichiara Davide De Luca, direttore della Fondazione Artea –. Arte e musica per un palinsesto di altissimo livello che dimostra come la manifestazione sia ormai un appuntamento consolidato nella programmazione culturale del territorio. Intergenerazionalità, interculturalità e parità di genere sono i temi conduttori di questa edizione, che offrirà esperienze uniche diffuse”.Al Teatro Toselli si esibirà Motta, mercoledì 24 maggio, accompagnato da Giorgio Maria Condemi e Cesare Petulicchio. Giovedì 25 maggio sarà il turno di Tosca. A seguire, presso il Complesso Monumentale di San Francesco, la cantante si esibirà in acustico (solo per i possessori del biglietto). Sabato 27 maggio, infine, lo spettacolo di Mario Brunello.Il complesso monumentale di San Francesco ospiterà due concerti a lume di candela: venerdì 26 maggio Vaggelis Merkouris in un concerto per oud (un liuto a manico corto) e voce. Sabato 27 maggio verrà proposta musica iraniana da Marina Dolati alla voce e Faraz Entessari al tar (uno strumento musicale a corde, specifico e tradizionale della zona iranica, simile a un liuto). Nella stessa giornata, alle 15.30 e, in replica, alle 16.30, il complesso monumentale di San Francesco ospiterà il fisarmonicista Fausto Beccalossi. Domenica 28 maggio, alle 11, l'Academia Montis Regalis presenterà Ave Crux Benedicta, un concerto dedicato al repertorio sacro.Il complesso monumentale di San Francesco ospiterà anche uno degli appuntamenti più importanti della rassegna: la performance itinerante di Alvin Curran venerdì 26 maggio, alle 18.30. La Chiesa di Santa Croce, sarà palcoscenico di tre appuntamenti dedicati alla musica classica: il concerto dell'Orchestra Scuola APM di Saluzzo dedicato a Igor Stravinskij sabato 27 maggio alle 11; la musica da camera di Mozart con l'Academia Montis Regalis di Mondovì, alle 18 e l'omaggio al Maestro Giovanni Mosca dell'Orchestra sinfonica “Bartolomeo Bruni” domenica 28 maggio, alle 18.30, con brani di Haydn e Mozart. Al Parco Fluviale domenica 28 maggio, dalle 10 alle 12.30, si esibirà l'Orchestra Reusónica Trio, mentre l'ensemble di percussioni Tamtando suonerà domenica 28 maggio, alle 11.30 e in replica alle 12.30 e alle 15.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Giacomo MensioLaboratorio di Liuteria, SaluzzoLaboratorio artigianale in cui si costruiscono chitarre classiche e si eseguono riparazioni, setup, modifiche, restauri su tutti gli strumenti a corda pizzicata, acustici ed elettrici.Giacomo Mensio Liutaio"Nato a Pagno (CN) nel 1991. Fin da bambino suono la chitarra classica in una scuola di musica Suzuki.Dopo essermi diplomato all'Istituto d'Arte di Saluzzo, sezione restauro ligneo, mi sono iscritto alla Civica Scuola di Liuteria di Milano, mentre proseguivo con gli esami da privatista al conservatorio e mi diplomavo nel 2013 in chitarra classica.Al quarto anno della scuola ho effettuato il tirocinio presso il liutaio milanese Lucio Antonio Carbone. Dopo il diploma di Liutaio conseguito nel 2014 sono ritornato in Piemonte, insegnando chitarra nella scuola media. Nel 2017 apro il mio laboratorio di liuteria a Saluzzo, dove costruisco chitarre classiche ed eseguo lavori su tutti gli strumenti a pizzico."Corso IV Novembre, 4/C, 12037, Saluzzo+39 320 262 7554info@giacomomensioguitars.itDIECI di DIECIsaperne di più"Dieci di Dieci" è un format "Il posto delle parole"Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Franco BrancaccioMostra Nazionale dell'AntiquariatoSaluzzo, dal 13 al 21 maggioAl secondo anno, la proposta della rivisitazione degli spazi esterni del Castello della Castiglia:La pietra, il giardino, la storia.L'Arch. Paolo Pejrone disegna gli spazi esterni della Castigliaper una Mostra nazionale che vuole sorprendere Sarà visitabile la mostra collaterale MAJAPAHIT1295 – 1450/1500Terrecotte provenienti da Trowulan e Jombang (provincia di Mojokerto),Java centro-orientale, in IndonesiaA cura di Anacleto Spazzapan A Saluzzo dal 13 al 21 maggio 2023, nell'ambito della 7ma edizione di START/SToria e ARTe Saluzzo ritorna la Mostra Nazionale Antiquariato di Saluzzo, curata da Franco Brancaccio, giunta quest'anno alla sua 46ma edizione. Sede espositiva sarà uno spazio di grande fascino, la Castiglia, il Castello dei Marchesi di Saluzzo, che si candida per diventare uno dei luoghi dell'Antiquariato italiano. Inaugurazione venerdì 12 maggio alle ore 18.Per la quinta edizione consecutiva, il curatore si propone di raccontare storie di antiquari e oggetti pregiati e antichi, proseguendo, e anzi rilanciando, la scia del successo che la storica manifestazione saluzzese, anno dopo anno, ha saputo ottenere. Il gusto e la definizione di “bellezza” cambiano negli anni, ma Saluzzo resta una nicchia dove la tradizione ha radici che affondano nel secolo scorso e l'attenzione all'arte antica non è mai venuta meno. Tante le meraviglie che il pubblico potrà ammirare grazie alla selezione di case Antiquarie che ancora una volta scommetteranno sulla manifestazione piemontese, capace di consolidarsi negli anni come piccolo scrigno che unisce l'innovazione dell'Antiquariato di oggi alla storia che permea la Città e a quel secolo, il Novecento, l'ha resa celebre a livello internazionale. Durante il 2022, grazie all'intuizione e alla caparbietà del curatore Brancaccio, è stata proposta una curiosa novità introducendo l'Antiquariato da giardino: attraverso la costruzione di uno spazio nel bellissimo cortile della Castiglia curata da Paolo Pejrone, storico del giardino e architetto. Si è così sviluppato un nuovo ambito di interesse che ha offerto uno sguardo anche sulla bellezza degli spazi esterni, da sempre oggetto di un vero e proprio mondo di oggetti in pietra, marmo, ferro battuto. In mostra, fra gli altri, un pozzo in marmo statuario del 1480 circa e una fontana genovese in marmo bianco del 1500. Anche il 2023 proporrà una rivisitazione in questa chiave per continuare a sorprendere. La Mostra Nazionale dell'Antiquariato si conferma fiore all'occhiello di START / Storia Arte Saluzzo, manifestazione che per un mese racconta la cultura, la storia, la bellezza di Saluzzo. Antiquariato come narrazione del bello senza tempo, del lavoro di gallerie che caparbiamente portano l'arte in tour offrendo al mondo la possibilità di ammirare, acquistare e comprendere il procedere della storia e con esso l'evoluzione dell'arte. Per l'edizione 2023 in programma anche una collaterale che ci farà viaggiare in Asia insieme al curatore Anacleto Spazzapan, che propone MAJAPAHIT | 1295 – 1450/1500, terrecotte provenienti da Trowulan e Jombang (provincia di Mojokerto), Java centro-orientale, in Indonesia. Anacleto Spazzapan ha con l'Indonesia e in particolare con Giava orientale un rapporto molto personale. Tale rapporto non sembra appartenere a questo secolo, quanto piuttosto al novero dei “viaggiatori incantati” dei cinque secoli passati, capaci di immergersi con meraviglia e in profondità nelle culture, nei patrimoni e nell'ambiente di terre lontanissime da noi, senza perdere nulla della propria personalità di osservatori esterni dell'occidente – e senza esserne, in fondo, minimamente scalfiti. Le opere che la mostra presenta tornano in luce, nei territori visitati da Anacleto Spazzapan, in circostanze che ben poco hanno a che fare con la ricerca archeologica tradizionale, come è puntualmente documentato dalla scrittura e dalla ricca documentazione fotografica di accompagno. Queste statue in terracotta sono poco studiate da archeologi e storici dell'arte, ancor meno dagli specialisti in archeometria; e non sono per nulla note al grande pubblico. DIECI di DIECIsaperne di più"Dieci di Dieci" è una produzione "il posto delle parole"Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
durée : 00:58:03 - Cultures Monde - par : Julie Gacon - Depuis janvier 2023, l'Italie redevient la principale porte d'entrée vers l'Europe. Plus de 33 000 personnes ont débarqué dans le sud du pays, contre 7000 en 2022. La présidente du Conseil des ministres Giorgia Meloni, élue sur des promesses de fermeté, a instauré l'état d'urgence migratoire. - invités : Marie Bassi Maîtresse de conférences en science politique à l'Université de Nice; Marc Lazar Professeur émérite à Science Po, président de la School of government de la Luiss à Rome; Cristina Brovia Chercheuse en sciences politiques, autrice de la thèse intitulée “Migrants de saison : les camps de travailleurs agricoles étrangers comme problème public : le cas de Saluzzo”
Bruna Parodi, Carla Parodi"Geometrie al femminile"Neos Edizionihttps://neosedizioni.itForza e fragilità, traumi e passioni, vittorie e insuccessi si alternano nei ritratti femminili di questi racconti; l'autenticità che li caratterizza, delinea la geometria di un mondo al femminile fatto di forme chiuse o di confini valicabili, ricco di volumi e sfumature, imprevedibile e mai idealizzato.Le protagoniste di questa raccolta sono frutto della fantasia o ispirate a persone davvero esistite: madri, sorelle, figlie, amiche che amano, gioiscono, vivono le loro lotte quotidiane e soffrono. Non sempre sono donne forti e vittoriose, ma si mostrano con difetti e qualità, con le loro capacità e i loro limiti e sono quasi sempre colte in situazioni ordinarie, perché proprio nella quotidianità emerge la loro immagine vera.Con partecipazione e lucidità, e con un affiatamento che mimetizza i diversi contributi delle loro penne, le Autrici percorrono, in un ventaglio ampio e variegato di storie, tutto il corso dell'esistenza, dal momento che precede la nascita fino agli istanti finali: una infinità di esperienze che innescano continue riflessioni sulla società e sul ruolo femminile.Le due voci si intrecciano, giocano con diversi stili e si confrontano con contesti storici e sociali variegati, con una scrittura elegante, precisa, capace di narrare con vigore sia il dramma che la commedia della vita.Hester aveva giurato a se stessa, o meglio alla sua immagine riflessa nello specchio, che prima di compiere sessant'anni lo avrebbe rivisto. Si era convinta da tempo – e si era rafforzata nell'idea rileggendo I quaderni di Saramago – che la vecchiaia fa il suo ingresso quando diventa forte l'impressione di occupare sempre meno spazio nel mondo. Con tutte le sue forze però lottava contro questa verità e meno che mai si piegava all'idea, pur ritenendola veritiera, che si diventasse vecchi all'accorgersi che la nostra esistenza è indifferente al mondo. Non che prima il mondo le avesse dato prove inconfutabili del suo interesse per lei, ma solo ora, alla soglia della terza età, cominciava a interrogarsi sempre più di frequente nel merito.Bruna Parodi, vive a Torino dal 1974. Si è laureata in Lettere a Roma e ha insegnato nella scuola superiore. Ha seguito corsi di scrittura, di teatro e di lettura ad alta voce. Ha svolto attività di volontariato partecipando a svariati cicli di letture e maratone. Con l'Associazione Cascina Macondo ha preso parte al Progetto Europeo Parol (letture nel carcere di Saluzzo). Conduce da sette anni un laboratorio di lettura per afasici e scrive e pubblica fiabe e racconti.Per Neos edizioni ha pubblicato in tutte le tre edizioni della collana antologica Di arte in arte, 2020, 2021, 2022.Carla Parodi. Architetto e insegnante di Tecnologia nella scuola secondaria di secondo grado, ora in pensione, è dedita da sempre ad attività grafiche e artistiche (acquerello, grafica, pittura, collage, oggettistica). Ha scoperto e condiviso con la sorella la passione per la scrittura, pur non avendo, fino a ora, mai pubblicato.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Valeria Meirano, archeologa"Villa Romana a Costigliole Saluzzo"Dal 2003 al 2010 l'Università di Torino ha condotto regolari campagne di scavo volte a mettere in luce l'antico sito romano: un insediamento di notevole importanza, che si sviluppò a partire dall'età augustea fino al V secolo dopo Cristo.Il sito è ubicato in posizione strategica, all'incontro tra lo sbocco in pianura della Val Varaita e l'importante direttrice pedemontana che passava, tra le altre località, per Forum Germa (Caraglio) e Pedona (Borgo San Dalmazzo).Le varie emergenze sinora poste in luce rivelano un'occupazione molto estesa e fitta, per una superficie pari a quasi 4000 mq. L'area indagata in modo sistematico si estende per oltre 2000 mq; al suo interno si segnala un vasto complesso che ha conosciuto diverse fasi nel corso del tempo, a partire dall'età augustea fino al periodo tardo-antico. Esso ospitava apprestamenti e vasche per la pigiatura dell'uva e la raccolta del mosto. L'interesse di questa scoperta risiede nel fatto che si tratta a tutt'oggi del primo impianto per la produzione vinicola rinvenuto nel Piemonte meridionale, tra i meglio conservati in tutta l'Italia settentrionale. L'edificio serviva inoltre allo stoccaggio del vino e forse di altre derrate alimentari. Nel complesso erano presenti anche aree caratterizzate da un maggiore impegno costruttivo, a destinazione residenziale, come dimostra il rinvenimento di un ambiente pavimentato con un raffinato cocciopesto decorato da motivi a croce, realizzati con tessere in pietra bianca e grigia, nonché di un ampio cortile interno pavimentato con un'accurata gettata di pietrisco bianco impreziosita da bande in mosaico a tessere grigie.L'esplorazione ha inoltre consentito il ritrovamento di numerosi reperti – ceramiche fini da mensa di produzione regionale e di importazione dall'Italia centrale, dalla Gallia e dall'Africa settentrionale; ceramiche per la cottura e la conservazione dei cibi; anfore; utensili in metallo; piccoli contenitori in vetro; laterizi; vasi in pietra; lucerne ecc. – che contribuiscono a ricostruire le attività quotidiane e la rete dei rapporti commerciali in cui era inserito il sito romano di Costigliole.Tra le più interessanti scoperte nel principale edificio: ambienti residenziali e adibiti allo stoccaggio delle derrate agricole e una vasta sala che ha rivelato la presenza di due profonde vasche gemelle, decorate con modanature e accuratamente rivestite di malta, che rappresentano a tuttoggi un ritrovamento unico nell'edilizia privata di età romana nella nostra regione.Presso il corso del torrente Varaita sono stati trovati materiali dell'età del Ferro: (VI- V secolo a.C.) relativi a un villaggio ligure. 10D10per saperne un po' di piùQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Maria Giulia Brizio"Adotta uno scrittore"Salone Internazionale del Librohttps://salonelibro.itTorna “Adotta uno scrittore” del Salone del Libro con 40 autrici e autori accolti in 38 scuole di 9 regioni italiane Appuntamenti a partire dal 31 gennaio 2023Incontro conclusivo a maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino Quest'anno le studentesse e gli studenti coinvolti sono 976. La XXI edizione si caratterizza per alcune importanti novità: la partecipazione delle scuole della Liguria che si unisce alle altre regioni di Piemonte, Veneto, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia; l'ampliamento del numero degli ospiti coinvolti, che arrivano a essere 40, ciascuno dei quali terrà tre appuntamenti nella classe in cui è stato adottato; la varietà dei settori che saranno esplorati, partendo dai libri: dalla narrativa al fumetto e illustrazione, dalla scienza e ambiente alle questioni di grande attualità come la parità di genere, la legalità e l'accoglienza, fino allo sport e ai suoi valori, con escursioni anche nel settore musicale. Proprio per la volontà di portare all'attenzione delle studentesse e degli studenti un'ampia varietà di argomenti di discussione, nelle classi sono attesi non solo scrittrici e scrittori, ma anche fumettisti, illustratrici e illustratori, giornaliste e giornalisti, saggisti, librai, rapper, divulgatori scientifici, magistrati.Tra gli altri, infatti entreranno nelle scuole: la scrittrice Premio Strega Melania Mazzucco, il cui ultimo libro Self-Portrait. Il museo del mondo delle donne (Einaudi) è dedicato ai capolavori di artiste note e meno note; lo scrittore Alessandro Zaccuri, in libreria con Poco a me stesso (Marsilio), racconto della vita ipotetica di Alessandro Manzoni; i fumettisti LeoOrtolani, padre della fortunata saga Rat-Man (Panini Comics) e autore del recente Musa (Feltrinelli Comics), e Daniel Cuello con il nuovo Le buone maniere (Bao Publishing); l'illustratore Manuele Fior, apprezzatissimo anche all'estero e autore del recente graphic novel Hypericon (Coconino Press), storia d'amore ambientata nella Berlino di fine anni Novanta; la giornalista Tiziana Ferrario, che nel suo nuovo La bambina di Odessa (Chiarelettere) racconta la vita di Lydia Franceschi, il cui figlio venne ucciso dalla polizia negli anni Settanta; il saggista e narratore e Matteo Nucci, autore di Sono difficili le cose belle (HarperCollins), romanzo fiabesco, nato come dono per le sue nipoti colpite dalla perdita della nonna; lo psichiatra Paolo Milone, caso editoriale 2021 con L'arte di legare le persone (Einaudi) e ora in libreria con Astenersi principianti (Einaudi), in cui affronta il tema del lutto; la scrittrice Stefania Bertola; la magistrata Marzia Sabella, procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Palermo, autrice di Lo sputo (Sellerio), in cui parla del coraggio della prima testimone contro la mafia; Sabrina Efionayi, giovane afro-discendente che in Addio, a domani (Einaudi) ha raccontato la sua storia di ragazza con due mamme, nigeriana una, italiana l'altra; autori, disegnatori e illustratori per bambine, bambini e giovani, come FrancescaVecchioni (T'innamorerai senza pensare, Mondadori Electa, sulla scoperta dell'omosessualità), il Premio Andersen Arianna Papini, i vincitori del Premio Strega Ragazzi Francesco D'Adamo e Antonia Murgo, e poi Enrico Racca (L'estate dei ribelli. Una storia della Resistenza, Feltrinelli) e Fausto Boccati, libraio della storica Libreria dei Ragazzi di Milano, autore di L'uomo delle antenne (Bompiani) sulla scoperta dei sentimenti; il digital creator Francesco Cicconetti, che in Scheletro femmina (Mondadori) ripercorre la storia della sua transizione; il rapper e produttore discografico italiano Amir Issaa; l'autrice Irene Graziosi, fondatrice di Venti, podcast e piattaforma digitale dedicata ai ventenni; la giornalista Giorgia Mecca, vincitrice del Premio di letteratura sportiva Gianni Mura; autrici e autori che esplorano temi scientifici come Serenella Quarello con il suo Estintopedia(Camelozampa) sulle specie animali a rischio, Daniele Zovi con Ale e i lupi. Alla scoperta degli animali del bosco (De Agostini), Roberta Fulci, redattrice e conduttrice di Radio3Scienza, e la giornalista e autrice Vichi De Marchi, portavoce per l'Italia del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite.Anche per il 2023, ognuna delle adozioni prevede tre appuntamenti in presenza per ciascun autore e il quarto conclusivo lunedì 22 maggio alla XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. I numeri dell'edizione 2023L'edizione 2023 coinvolge 38 istituti scolastici italiani: 9 scuole primarie(scuole elementari), 7 scuole secondarie di primo grado (scuole medie); 10 scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori); 1 scuola superiore in ospedale (ovvero presso la Sezione Ospedaliera dell'Istituto Gobetti Marchesini Casale Arduino); 1 università, ovvero l'Università degli Studi di Torino. Quest'anno sono 11 le scuole carcerarie partecipanti (di queste 9 sono Cipia-Centri provinciali per l'istruzione degli adulti e 3 sono Istituti superiori) nelle città di Torino (Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino con Istituto Plana e CIPIA 1; Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti), Ivrea, Alessandria, Saluzzo, Genova, Venezia, Potenza, Catanzaro, Pozzuoli, Lecce.Grazie al progetto, nel corso degli anni sono state portate a termine 471adozioni per un totale di 13.618 studenti, dalla scuola primaria alle università fino agli istituti carcerari, coinvolgendo 300 tra gli autori e le autrici più importanti della letteratura italiana degli ultimi quarant'anni.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Giampiero Mattio"Montagne Nostre"Piasco (Cuneo) dal 19 al 21 gennaio 2023La Companìa Quat Pass della Polisportiva piaschese, con la Commissione Cultura comunale, propone la decima edizione di “Montagne nostre”: appuntamento ormai consueto per gli amanti della montagna che si terrà nella Sala Polivalente di Piasco, sempre alle 20.30.Giovedì 19 apre la rassegna Simone Aime che presenta il libro “Diga del Chiotas”, la storia del cantiere nell'alto Gesso raccontata da chi ci ha lavorato. Poi “Selvaggio blu”, il trekking più impegnativo ed originale d'Italia (tra una natura aspra e paesaggi mozzafiato sospesi tra il mare ed alte pareti rocciose) percorso da Ivan Tallone e Elio Silvestro.Venerdì 20 gennaio alle 20.30, Andrea Azzetti e Federico Massa presentano il loro film “Oltre il confine, la storia di Ettori Castiglioni”, uno tra i più famosi alpinisti italiani, medaglia d'oro per merito alpinistico e apritore, nel 1936, di un paio di notevoli itinerari nel gruppo Castello-Provenzale. Interverranno poi tre guide alpine nostrane (Nino Perino, Gigi Garro e Sergio Savio) per raccontare la loro originale avventura fatta di viaggio e arrampicate partendo dall'alta valle Maira a bordo di un piccolo trattore agricolo per arrivare alle falesie francesi del Verdon.Sabato 21 gennaio l'ultima serata, con la presentazione del libro di Irene Borgna “Il pastore di stambecchi. Storia di una vita fuori traccia”. Vita e aneddoti di Louis Oreiller, classe 1934, in Valle d'Aosta. Nella seconda parte della serata, alcuni rappresentanti del Soccorso Alpino Speleologico delle sezioni di Saluzzo e Cuneo apriranno una finestra sulla loro attività di soccorritori e su come prevenire le situazioni di pericolo.Domenica 22 gennaio, alle 17, con il contributo del ‘Gruppo Cinema' della Pro loco di Piasco, la proiezione del film “La pantera delle nevi”. Un programma ricco e vario, con ingresso libero. Durante le serate sarà possibile scoprire le prossime attività programmate dalla Companìa Quat Pass per il 2023 e tesserarsi. IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
In this episode, we spotlight an Italian breed of chicken - the Bianca di Saluzzo. We discuss all of the reasons you'll want to keep chickens if you don't already, share our recipe for delicious Italian Pizelle cookies, and chat with Andrea Hunter of Chicken Luv!Our sponsor, Grubbly Farms, is offering our listeners 30% off your purchase for first time buyers! That's a fantastic value! This offer does not apply to subscriptions and cannot be used with any other discounts. Click here for our affiliate link and use our code CWTCL30 to get your discount.Chicken Luv Box - use CWTCL50 for 50% off your first box of any multi-month subscription!https://www.chickenluv.com/Strong Animals Chicken Essentialshttps://www.getstronganimals.com/Breed Spotlight is sponsored by Murray McMurray Hatcheryhttps://www.mcmurrayhatchery.com/Nestera UShttps://nestera.us/Nestera on Amazon.comUse our code - CWTCLP10Roosty'shttps://amzn.to/3yMDJPizelle Cookieshttps://coffeewiththechickenladies.com/farm-fresh-egg-recipes/pizelle-cookies/Chicken Luvhttps://www.chickenluv.com/World Visionhttps://www.worldvision.org/#1664909086746-5c5ff3ee-355eCWTCL Websitehttps://coffeewiththechickenladies.com/CWTCL Etsy Shophttps://www.etsy.com/shop/CoffeeWChickenLadiesCWTCL Amazon Recommendationshttps://www.amazon.com/shop/coffeewiththechickenladiesSupport the show
Franco Giletta"L'ombra della Torre di Saluzzo"L'enigma della perfetta proiezione sul Campanile di San GiovanniFusta Editorehttps://fustaeditore.it/shop/A Saluzzo, in corrispondenza del solstizio d'inverno, si verifica una perfetta proiezione dell'ombra dell'antica Torre Civica sul Campanile della Chiesa di San Giovanni.I due monumentali e slanciati simboli dello skyline del centro storico si fondono magicamente in una nuova realtà. E' un'autentica “performance” di architetture che, grazie alla luce solare, diventano dinamiche: il Campanile gotico di San Giovanni “abbraccia”, fino a contenere perfettamente in tutte le sue parti, l'ombra della Torre rinascimentale.Chi furono i committenti e gli artefici delle due meravigliose costruzioni? Ma, soprattutto, l'effetto è puramente casuale o è voluto?Per la soluzione dell'enigma, l'autore ci propone un'articolata ed approfondita analisi del prodigioso fenomeno che diventa occasione per un itinerario tra monumenti e opere d'arte saluzzesi. Attraverso l'analisi della simbologia medievale e rinascimentale celata in alcuni capolavori, si giunge a mettere in luce la presenza di una sofisticata cultura ermetica nel territorio dell'antico Marchesato. Nell'epoca della riproducibilità questo evento, che per tipologia e perfezione rappresenta un unicum in Europa, diviene ogni anno un turistico richiamo iconico all'arte medievale e rinascimentale di Saluzzo, la cui bellezza non finirà mai di meravigliare.Franco Giletta (Saluzzo, 1967), avvocato e professore di discipline giuridiche ed economiche. Artista autore di opere pittoriche oniriche e visionarie. Suoi dipinti si trovano in collezioni provate e pubbliche in Italia e all'estero. Dal 2004 una sua grande pala d'altare dedicata a Sant'Antonio Maria Claret è collocata in permanenza nella Chiesa storica di Santa Lucia del Gonfalone a Roma.Nel 2011 ha esposto alla 54a Biennale di Venezia, nel 2013 ha realizzato il ritratto di Lucia Bosè utilizzato per il manifesto del film Alfonsina y el mar, nel 2015 il suo Omaggio al Monviso è stato esposto nella mostra il Tesoro d'Italia a cura di Vittorio Sgarbi al Padiglione Eataly di Expo Milano 2015.Nel 2021 pubblica "La tavolozza di Leonardo" da Fusta Editore.https://ilpostodelleparole.it/libri/franco-giletta-la-tavolozza-di-leonardo/IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Fulvia Viola Barbero"Diodata Saluzzo"Poetessa e scrittriceFusta Editorehttps://www.fustaeditore.it/Da questo racconto di verità e di fantasia dedicato a Diodata Saluzzo emerge un'icona sorprendentemente moderna. Ma chi è stata veramente questa nobildonna piemontese, discendente degli antichi marchesi saluzzesi, che Foscolo decantò come la Saffo italiana?Le sue radici si ramificano nelle terre di un marchesato medievale, per giungere a intrecciarsi con un'esistenza poetica che trascorre sullo sfondo della grande Storia tra antico regime, epopea napoleonica e ritorno alle monarchie assolute. Attraverso la rilettura di una delle intellettuali più in vista di quei tempi dilaniati da tumulti sociali e guerre di invasione, si rivela la ragazzina che si fa poetessa e domina il fraseggio dei versi con talento impeccabile. Poi si confessa la giovane autrice travolta dalla passione irrefrenabile per la parola pubblicata che vive intensamente i suoi trionfi internazionali. Prende così identità concreta la donna scrittrice di successo che suo malgrado deve confrontarsi con certezze e contraddizioni, in un ossessivo oscillare dell'anima lacerata da slanci convinti di autoaffermazione e indugi di omaggio alle convenzioni di rango. Vorrebbe imbracciare le armi come i fratelli, ma si consola con la scrittura che trasforma in una risorsa di rivincita. Nonostante la sua genialità sia celebrata ovunque, la contessa in carriera si interroga ansiosamente su quesiti universalmente esercitati dal vissuto femminile di ogni epoca, affacciandosi agli albori del primo femminismo. Incerta tra le stravaganze implicite nell'accettare ciò che è diventata e la necessità di rispettare le regole dell'eredità familiare, farà le sue scelte, non sempre scontate, e sperimenterà personalmente che Sanza espina nõ he roza. E la parabola della sua vita fu, in effetti, cosparsa di petali, pungente di spine, disseminata di rime amiche ma talvolta nemiche, sempre tesa alla conquista della fama immortale.Torinese di nascita, vive e lavora a Saluzzo (Cuneo). Terminati gli studi classici, ha conseguito il diploma di pianoforte presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino. Coniuga la passione per la scrittura all'insegnamento della musica nella scuola media. Per Fusta Editore ha pubblicato: Lune di Rame; In viaggio con Silvio Pellico: politica, donne e giustizia di un Europeo del Risorgimento (2010), premiato con il Marchio Microeditoria di qualità 2011 per la saggistica alla nona edizione del concorso di Chiari di Brescia e vincitore nel 2013 del Premio Speciale "Il Porticciolo" alla terza edizione del Premio Letterario Internazionale Montefiore; Il Tempio della Gloria, Diodata Saluzzo diario allo specchio (2012), ha conseguito Menzione Speciale della giuria nell'ambito della trentesima edizione del Premio Cesare Pavese 2013 a Santo Stefano Belbo; Il Marinaio, una storia vera di prigionia della seconda guerra mondiale (2013), che ha ottenuto svariati riconoscimenti: Premio Raccontare la storia, Concorso Internazionale Cinque Terre - Golfo dei Poeti Sirio Guerrieri 2014; Trofeo Pianeta Donna, Premio Letterario Internazionale Montefiore 2014; 2° classificato per la narrativa edita al Premio Letterario Internazionale Marchesato di Ceva 2014, al Premio Letterario Internazionale di Poesia Narrativa e Saggistica Priamar Savona,e al Premio Letterario Internazionale Città di Recco Flavia Adelma Brignani 2015. IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Marco PiccatFesta del libro medievale e antico di SaluzzoDa venerdì 21 a domenica 23 ottobre 2022, Saluzzo (Cuneo)https://www.salonelibro.it/salone-365-i-festival-tutto-l-anno/festa-del-libro-medievale Seconda edizione dedicata alle donne nel Medioevo“Uno spirto celeste, un vivo sole” Francesco Petrarca salonelibro.it - visitsaluzzo.it “Uno spirto celeste, un vivo sole”: sulla scia dei versi di Francesco Petrarca ispirati alla donna amata, torna la Festa del libro medievale e antico di Saluzzo, manifestazione libraria e fieristica, nata nel 2021 per raccontare e approfondire la cultura e storia medioevale attraverso romanzi, saggi, lezioni magistrali, spettacoli, performance, concerti, momenti conviviali e cene a lume di candela, azioni pittoriche, laboratori per adulti, bambine e bambini, occasioni di giochi a tema e gare di scacchi (gioco che giunse in Europa intorno all'anno 1000). Tra le ospiti e gli ospiti: Maria Giuseppina Muzzarelli, Lucia Tancredi, Adriana Valerio, Virtus Maria Zallot, la “regina degli scacchi” Marina Brunello, Franco Cardini, Antonio Manzini, Paolo Mieli, Dario Vergassola & David Riondino Marcello Simoni, Nicolas Ballario, Tommaso Ricci, Marco Piccat. E ancora: il Coro Gregoriano Haec Dies di Alba, il Marchesato Opera Festival, il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, cene medievali, falconieri, sbandieratori, gruppi e rievocatori storici, trampolieri, giocolieri, cantastorie, giullari, saltimbanchi, danzatori.Come esplicita il verso di Petrarca, tratto da una poesia del suo Canzoniere, l'edizione 2022 sarà dedicata alle donne nel Medioevo, per cercare di esplorare tutto ciò che caratterizzò la figura femminile in questo periodo storico, e per omaggiare Chiara Frugoni, scomparsa ad aprile. Frugoni, una delle più note e apprezzate medievaliste, non solo in Italia, fu ospite acclamata nell'edizione 2021, quando tenne una lectio magistralis sulle forti personalità femminili nel Medioevo. Sabato 22 ottobre, al Quartiere, il curatore ed esperto d'arte Nicolas Ballario terrà la lectio magistralis Viaggio nell'iconografia femminile nell'arte dal Medioevo ad oggi, per illustrare come la figura femminile è stata raffigurata e interpretata sino ai giorni nostri, mentre la storica dell'arte e studiosa di iconografia medievale Virtus Maria Zallot porterà una lezione su I capelli delle donne nel Medioevo. Forme, colori e gesti nelle immagini e nell'immaginario, tratta dal suo libro Sulle teste nel Medioevo. Storie e immagini di capelli (Il Mulino),una lezione sui capelli delle donne di cui, in questi giorni, dopo l'uccisione in Iran di Mahasa Amini, ne scopriamo anche il forte valore simbolico e di denuncia. La storica e teorica Adriana Valerio, docente di Storia del Cristianesimo e delle Chiese, partendo dal suo libro Eretiche. Donne che riflettono, osano, resistono (Il Mulino) e in dialogo con la giornalista Vanna Pescatori, parlerà delle donne che, anche nel Medioevo, hanno saputo scardinare gli equilibri del loro tempo, come Giovanna d'Arco: percorre due millenni di storia raccontandoci le vite di donne decise a lottare, conoscere, predicare ed esercitare ministeri in nome di una nuova chiesa inclusiva e senza confini. In serata David Riondino e Dario Vergassola andranno in scena al Cinema Teatro Magda Olivero con lo spettacolo Raffaello, la Fornarina, il Cinquecento e altre storie, per raccontare, a partire dalla vicenda sentimentale tra il pittore e la la modella Margherita Luti, gli stili di vita e gli amori di donne e uomini nelle corti, nelle città e nelle campagne italiane, tra la fine del Medioevo e i primi anni del 1500 (biglietti: prevendita 15 euro su mailticket.it; cinemateatromagdaolivero.it). Tra gli altri ospiti, sempre al Quartiere: Fulvia Viola Barbero con Diodata Saluzzo. Poetessa e scrittrice (Fusta); Joseph Rivolin con la lezione Tracce e avventure delle discendenti di Aleramo in Valle d'Aosta; le professoresse Silvia Mate e Giulia Manzone con un talk sul tema E se non tutto il Medioevo vien per nuocere?; Franco Giletta con il libro L'ombra della torre di Saluzzo. L'enigma della perfetta proiezione sul Campanile di San Giovanni (Fusta).Domenica 23 ottobre, al Quartiere, l'autrice e studiosa Lucia Tancredi con la sua lectio magistralis Ildegarda von Bingen, la potenza e la grazia tratteggerà la figura di una scrittrice, musicista, cosmologa, poetessa, filosofa, consigliera di pontefici e imperatori, monaca benedettina e veggente, affascinante per il carattere poliedrico della sua genialità. Nella sua lezione la medievista Maria Giuseppina Muzzarelli ci parlerà della storia del vestire nell'età medievale, sia nella sua materialità, sia nei gli usi sociali e nei significati che la società del tempo attribuiva agli abiti, partendo dal suo libro Guardaroba medievale. Vesti e società dal XIII al XVI secolo (Il Mulino). Marcello Simoni, scrittore e archeologo, autore bestseller di thriller storici ambientati soprattutto nel Medioevo, torna a Saluzzo con l'ultimo libro Il castello dei falchi neri (Newton Compton), per settimane in classifica, in dialogo con la giornalista Anna Grassero. Il ricordo in memoria di Chiara Frugoni ruoterà attorno al suo libro postumo A letto nel Medioevo. Come e con chi (Il Mulino), viaggio nelle camere da letto medievali, luoghi non solo di riposto, ma anche di incontro, di lavoro e di svago, oltre che territorio per amanti, rappresentative dello status sociale dei proprietari (con il medievista e curatore della manifestazione Marco Piccat, il giornalista Rai Tommaso Ricci, la storica Virtus Maria Zallot). Grande attesa per Antonio Manzini che a Saluzzo, in dialogo con Sabrina De Bastiani, presenta il suo nuovo noir La mala erba (Sellerio), in cui protagonista è una ragazza solitaria e ambientato in un futuro post medievale: un romanzo che è anche il racconto corale di un piccolo paese, una società quasi tribale con sudditi rabbiosi e disperati, sulla vendetta, l'ingiustizia, l'oppressione, in una provincia che è metafora del mondo in cui viviamo (prenotazione consigliata, www.eventbrite.it). Attesa al Quartiere la “regina degli scacchi” della Nazionale azzurra Marina Brunello, miglior giocatrice professionista italiana che vanta un ampio palmares, tra cui l'oro alle Olimpiadi individuali nel 2018 e titoli nazionali, individuali e a squadre: nel pomeriggio sfiderà in simultanea trenta scacchisti provenienti da tutto il Piemonte. Tra gli altri ospiti domenica : Alberto Basso, con Anfiteatro di memorie per servire alla storia antica e recente di Saluzzo; Luciana Rovera con Childerico Re dei Franchi (Araba Fenice); Francesca Carlini con Gothic revival (Il filo di Arianna); il Centro Studi Piemontesi con 1416: Savoie bonnes nouvelles. studi di storia sabauda nel 600° anniversario del Ducato di Savoia; Marisa Russotti Gullino con Saluzzo e le Terre del Monviso. Antiche dimore, ville di collina, giardini (Araba Fenice).Un gradito ritorno è quello di Franco Cardini, storico e saggista specializzato nello studio del Medioevo, docente di Storia medioevale all'Università di Firenze, con una lectio magistralis nella serata conclusiva di mercoledì 26 ottobre dal titolo Le donne e il potere nel Medioevo, un itinerario alla scoperta della figura femminile all'interno della società medievale, che si terrà negli ambienti medievali dell'ex convento di San Giovanni, in cui sono oggi situati il ristorante Castellana San Giovanni e San Giovanni Resort. Quasi tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuiti.Info e dettagli sul programma, con tutti gli aggiornamenti:salonelibro.it e visitsaluzzo.it.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Enrico Miolano"Suoni dal Monviso"https://www.suonidalmonviso.it/www.occitamofestival.it “Suoni delle Terre del Monviso”, il nuovo “contenitore” nato dalla collaborazione tra l'Associazione I Polifonici del Marchesato, organizzatrice del festival Suoni dal Monviso, e il Comune di Saluzzo (con la Fondazione Amleto Bertoni), organizzatore di “Occit'amo” per tutto il territorio delle Terre del Monviso.I due festival del territorio hanno scelto, dopo la collaborazione cresciuta negli anni, di incontrarsi, coordinarsi e lavorare insieme, per dare vita ad uno spettacolo lungo l'intera estate.Le due direzioni artistiche hanno realizzato un fitto programma di appuntamenti musicali per tutte le Terre del Monviso, dai luoghi storici e della tradizione, alle montagne e agli spazi incontaminati. Da questa collaborazione è nato il calendario condiviso, con alcune date che vengono co-prodotte.Concerto inaugurale della 18ª edizione di Suoni dal Monviso. L'appuntamento è in programma per sabato 18 giugno, ore 21, in piazza Gazelli a Rossana.Protagonisti di questo attesissimo momento saranno I Polifonici del Marchesato, il pianoforte del M° Stefano Eligi e la giovane orchestra d'archi dei Musici del Marchesato.Una serata assolutamente particolare, con un programma musicale nuovo di zecca, un'autentica “prima”, che vedrà l'esecuzione di tre opere: La Messa Jazz, per coro, orchestra d'archi e pianoforte del compositore statunitense Steve Dobrogosz e due capolavori del norvegese Ola Gjeilo: Dark Night of the Soul e Luminous Night of the Soul.Diretti dalla bacchetta del M° Enrico Miolano, direttore artistico della stagione Suoni dal Monviso, I Polifonici del Marchesato si cimenteranno su di un terreno musicale per certi versi mai esplorato prima, ovvero la musica contemporanea, con delle chiare contaminazioni jazz e atmosfere di grande effetto, prodotte dal coro diviso in 8 voci e il supporto strumentale del pianoforte e di un'orchestra d'archi. E, l'altra novità della serata sarà proprio la presenza di questa formazione orchestrale, composta totalmente da giovani musicisti che rappresentano le eccellenze dei Conservatori di Cuneo e Torino. Una scelta precisa, che va nella direzione di dare spazio ai giovani, nell'anno che la Comunità Europea ha voluto dedicare loro.L'ingresso è libero, fino ad esaurimento posti, senza prenotazione.Il prossimo appuntamento del festival è in programma il 3 luglio a Sampeyre, con l'attesissimo “Back to the future” che vedrà protagonista Elisa.Per info, si può consultare il sito web di Suoni dal Monviso, scrivere una mail a info@suonidalmonviso.it oppure telefonare ai numeri 349 3362980 – 349 3282223.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Aldo Molinengo"Il giardino del Maggio"Erbe, alberi, frutti e fiori negli affreschi del Castello della MantaMirabolanohttps://mirabolano.com/Un inedito e approfondito studio che analizza e identifica le numerose specie vegetali e le antiche simbologie che avvolgono personaggi storici, gente comune e soprattutto gli Eroi e Eroine di uno dei più affascinanti cicli pittorici quattrocenteschi: quelli del salone baronale del Castello della Manta.Nel libro dell'agronomo paesaggista, scorre una dettagliata analisi della vegetazione raffigurata 600 anni fa, affrescata da un raffinato artista identificato come Maestro della Manta, a cui fu commissionato il lavoro da Valerano, capostipite della casata dei Saluzzo della Manta, figlio illegittimo di Tommaso III, marchese di Saluzzo.L'autore è riuscito a mettere fiori e alberi sotto una lente di ingrandimento studiandoli non solo dal punto di vista botanico, ma anche antropologico.Coglie nei dipinti il rapporto tra uomo e pianta “ un binomio che non solo nel Medioevo, ma da sempre ha accompagnato la nostra storia, e continua a farlo”.Aldo Molinengo (Saluzzo, 1953) nella sua vita ha sempre avuto molti interessi, che ha coltivato con studio, letture, scrittura, osservazioni e ascolto. Una curiosità di sapere che da sempre mette in pratica con la professione di agronomo paesaggista. Ma anche un vario insieme di riflessioni e conoscenze che ha voluto trasmettere nei libri che ha scritto: Orto di casa (2000), Bambini affittati (2004), Roba bella comprate gente! (2008), Terra del Piemonte (2011) pubblicati da Priuli & Verlucca, e La collina di Saluzzo (2016) con Fusta editore, oltre a poesie, accompagnate dalle opere degli artisti Alessia Clema, Ugo Giletta, Lorenzo Griotti e Anna Valla, stampate da Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy. Con lo studio del paesaggio Mirabolano ha pubblicato Le pietre di Saluzzo (2018)IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/