Italian judge
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Viviana Mazza racconta che cosa si sono detti il presidente degli Stati Uniti e il cancelliere tedesco nel loro primo incontro. Giusi Fasano parla della nuova organizzazione che controlla la distribuzione del cibo a Gaza. Giovanni Bianconi spiega perché l'ex boss di Cosa Nostra, responsabile dell'uccisione di Giovanni Falcone e di decine di altri omicidi, è uscito di prigione dopo trent'anni.I link di corriere.it:Dazi di Trump, ecco il conto pagato dall'EuropaSpari sulla folla a Gaza per gli aiuti: 31 morti. Israele e Hamas si scambiano accuseTorna in libertà Giovanni Brusca, il capomafia che azionò il telecomando nella strage di Capaci
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Dall'unico film italiano in concorso alle prime interviste dalla Croisette con Alice Rohrwacher e Pierfrancesco Favino. Apriamo con uno speciale su questa 78ma edizione del Festival di Cannes con Andrea Chimento, critico cinematografico del Sole 24 Ore"L'infinito", con Umberto Contarello, Eric Claire e Carolina Sala è il film d'esordio alla regia di Umberto Contarello, sceneggiatore che collabora da lunghissimo tempo con Paolo Sorrentino, con il quale ha vinto peraltro anche l'Oscar con "La grande bellezza". Al recente Bifest di Bari lo abbiamo incontrato e intervistato in occasione della presentazione del film.“One to One: John & Yoko” è un documentario diretto da Kevin Macdonald e Sam Rice-Edwards che racconta la New York di inizio anni Settanta, dove John Lennon e Yoko Ono si erano stabiliti e organizzarono, tra mille difficioltà, il celebre concerto benefico "One to One" dell'agosto 1972. Ce lo racconta Enzo Gentile, critico musicale e appassionato di cinema.In "Francesca e Giovanni", film diretto da Simona Izzo e Ricky Tognazzi, con Ester Pantano, Primo Reggiani e Alessandra Carrillo tornano sulle schermo due figure fondamentali della lotta alla mafia nel nostro Paese, come Francesca Morvillo e Giovanni Falcone. Ne parliamo con i registi Simona Izzo e Ricky Tognazzi."Black Tea" è un film diretto da Abderrahmane Sissako, con Ke-Xi Wu, Michael Chang e Han Chang. Lo ha visto per noi e ce lo racconta Chiara Pizzimenti
Il y a presque 31 ans, en mai 1992, un piège mortel se tendait sur le plus célèbre des juges antimafia, Giovanni Falcone. Pendant des semaines, la Cosa Nostra, la mafia sicilienne, a mis au point cette spectaculaire opération... Retrouvez tous les jours en podcast le décryptage d'un faits divers, d'un crime ou d'une énigme judiciaire par Jean-Alphonse Richard, entouré de spécialistes, et de témoins d'affaires criminelles. Distribué par Audiomeans. Visitez audiomeans.fr/politique-de-confidentialite pour plus d'informations.
durée : 00:08:09 - Le Masque et la Plume - "Giovanni Falcone", roman de Roberto Saviano, retrace le parcours du juge anti-mafia assassiné en 1992. Un récit poignant sur la lutte contre le crime organisé et le courage solitaire d'un homme face à la menace. Chef d'œuvre littéraire pour Arnaud Viviant, le livre n'a pas laissé indifférent.
Tommaso Buscetta, condannato a morte da Riina, è stato estradato dal Brasile; al suo rientro incontra Giovanni Falcone e conferma la sua intenzione di collaborare con la giustizia. Buscetta inizia a fare il nome di diversi mafiosi ma anche quello Vito Ciancimino, il politico in mano ai corleonesi di Salvatore Riina. Inizia il percorso che porterà al Maxiprocesso. ISCRIVITI AL CANALE: https://www.youtube.com/@italiamistero?sub_confirmation=1 #italiamistero #mafia #buscetta #riina www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/
C'è un confine tra la propaganda e la bestemmia civile. Forza Italia lo ha superato il 23 marzo 2025, al Politeama Garibaldi di Palermo, usando la voce di Giovanni Falcone come sottofondo al proprio convegno sulla giustizia. Un partito fondato da un pregiudicato, costruito da un condannato per concorso esterno, che si prende il lusso di evocare Falcone nel salotto dove si riabilita D'Alì e si cita Mangano come “eroe”. Falcone parlava di codice penale, di riforme, di impegno. Parlava da magistrato che conosceva il peso delle parole. Ma chi lo cita oggi lo fa per spingere una riforma – la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri – che lo stesso Falcone temeva. In Cose di Cosa Nostra, nel 1991, spiegava che una tale separazione avrebbe indebolito la lotta alla mafia, spezzando l'unità della magistratura e rendendo più vulnerabile il lavoro delle procure alle pressioni esterne. E mentre Forza Italia si commuove davanti alle sue frasi, ignora il proprio archivio giudiziario: Marcello Dell'Utri, condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa; Antonio D'Alì, 6 anni, stessa imputazione; Amedeo Matacena, 3 anni per contiguità con la 'ndrangheta; Nicola Cosentino, 10 anni per concorso esterno con il clan dei Casalesi; Giancarlo Pittelli, 11 anni in primo grado per aver operato a favore della 'ndrangheta; Salvatore Ferrigno, 10 anni in primo grado per voto di scambio politico-mafioso. Falcone non appartiene a un partito. Non può essere brandizzato. Non può essere usato come copertura da chi ha contribuito, anche solo per affinità, a rendere questo Paese meno giusto. Bisogna ricordarsi di ricordare, anche quando non conviene. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
CAMPOBELLO DI MAZARA (TRAPANI) (ITALPRESS) - "Lo Stato anche se in un periodo lungo vince sempre. E quindi dobbiamo andare avanti in questa direzione, cercando che la società di domani sia migliore di quella di oggi. Certo, in questi trent'anni che ci separano dalla strage di Capaci, ci sono stati vari momenti, varie illusioni e varie delusioni. Una delle ultime delusioni è vedere che, nonostante tutto, la mafia continua a esserci, con gli arresti che sono stati fatti ultimamente: 180 mafiosi in carcere. Però li abbiamo messi in carcere". Così Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone, a margine della cerimonia di inaugurazione nel comune del trapanese di un murale in memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nell'ambito del progetto "Le Strade da Seguire...", ideato e portato avanti dalla Fondazione Federico II. L'opera è stata collocata in via Vittorio Emanuele II, a pochi passi dal covo in cui ha trascorso gli ultimi anni di latitanza il boss Matteo Messina Denaro, prima di essere catturato dai Carabinieri del ROS il 16 gennaio 2023. "Io credo che chi guarderà questo murale - sottolinea - si ricorderà che cosa ha significato per l'Italia tutta il 23 maggio e il 19 luglio del '92. Però quelle date rappresentano uno spartiacque tra quello che era prima e quello che è dopo. Adesso, anche attraverso il loro lavoro che si è perpetuato negli anni, abbiamo tutti quei mezzi per combattere la mafia che prima non c'erano. Giovanni e Paolo hanno lavorato in un clima completamente diverso perché mancavano appunto i mezzi. Adesso i magistrati, le forze dell'ordine ce li hanno. Hanno una legislazione che ci invidia il mondo. Una legislazione antimafia che ci invidia il mondo. Quindi dobbiamo continuare in questa direzione. Soprattutto educando i giovani". xa3/vbo/gtr
CAMPOBELLO DI MAZARA (TRAPANI) (ITALPRESS) - "Certamente la missione della Fondazione Federico II vuole essere quella di portare la gente a capire quali siano veramente le strade da seguire e questo è il nostro claim. Purtroppo la Sicilia è conosciuta per essere la terra di Riina, Provenzano, Matteo Messina Denaro, invece noi riteniamo che la Sicilia sia differente, sia la Sicilia di Falcone, Borsellino, Boris Giuliano, Carlo Alberto della Chiesa. Allora abbiamo voluto intraprendere questo percorso all'interno delle nove province siciliane e adesso devo dire che a macchia d'olio oggettivamente sembra che stia attecchendo sempre di più una voglia di riscatto di quella Sicilia assolutamente differente dagli stereotipi a cui ci associano". Così Gaetano Galvagno, presidente dell'Ars e della Fondazione Federico II, a margine della cerimonia di inaugurazione nel comune di Campobello di Mazara, nel trapanese, di un murale in memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nell'ambito del progetto "Le Strade da Seguire...", ideato e portato avanti proprio dalla Fondazione Federico II. Uno dei tanti già realizzati e sono decine le opere pronte a essere realizzate da est a ovest, da sud a nord dell'Isola. Il murale è stato collocato in via Vittorio Emanuele II, a pochi passi dal covo in cui ha trascorso gli ultimi anni di latitanza il boss Matteo Messina Denaro, prima di essere catturato dai Carabinieri del ROS il 16 gennaio 2023. xa3/vbo/gtr
CAMPOBELLO DI MAZARA (TRAPANI) (ITALPRESS) - "Certamente la missione della Fondazione Federico II vuole essere quella di portare la gente a capire quali siano veramente le strade da seguire e questo è il nostro claim. Purtroppo la Sicilia è conosciuta per essere la terra di Riina, Provenzano, Matteo Messina Denaro, invece noi riteniamo che la Sicilia sia differente, sia la Sicilia di Falcone, Borsellino, Boris Giuliano, Carlo Alberto della Chiesa. Allora abbiamo voluto intraprendere questo percorso all'interno delle nove province siciliane e adesso devo dire che a macchia d'olio oggettivamente sembra che stia attecchendo sempre di più una voglia di riscatto di quella Sicilia assolutamente differente dagli stereotipi a cui ci associano". Così Gaetano Galvagno, presidente dell'Ars e della Fondazione Federico II, a margine della cerimonia di inaugurazione nel comune di Campobello di Mazara, nel trapanese, di un murale in memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nell'ambito del progetto "Le Strade da Seguire...", ideato e portato avanti proprio dalla Fondazione Federico II. Uno dei tanti già realizzati e sono decine le opere pronte a essere realizzate da est a ovest, da sud a nord dell'Isola. Il murale è stato collocato in via Vittorio Emanuele II, a pochi passi dal covo in cui ha trascorso gli ultimi anni di latitanza il boss Matteo Messina Denaro, prima di essere catturato dai Carabinieri del ROS il 16 gennaio 2023. xa3/vbo/gtr
CAMPOBELLO DI MAZARA (TRAPANI) (ITALPRESS) - "Lo Stato anche se in un periodo lungo vince sempre. E quindi dobbiamo andare avanti in questa direzione, cercando che la società di domani sia migliore di quella di oggi. Certo, in questi trent'anni che ci separano dalla strage di Capaci, ci sono stati vari momenti, varie illusioni e varie delusioni. Una delle ultime delusioni è vedere che, nonostante tutto, la mafia continua a esserci, con gli arresti che sono stati fatti ultimamente: 180 mafiosi in carcere. Però li abbiamo messi in carcere". Così Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone, a margine della cerimonia di inaugurazione nel comune del trapanese di un murale in memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nell'ambito del progetto "Le Strade da Seguire...", ideato e portato avanti dalla Fondazione Federico II. L'opera è stata collocata in via Vittorio Emanuele II, a pochi passi dal covo in cui ha trascorso gli ultimi anni di latitanza il boss Matteo Messina Denaro, prima di essere catturato dai Carabinieri del ROS il 16 gennaio 2023. "Io credo che chi guarderà questo murale - sottolinea - si ricorderà che cosa ha significato per l'Italia tutta il 23 maggio e il 19 luglio del '92. Però quelle date rappresentano uno spartiacque tra quello che era prima e quello che è dopo. Adesso, anche attraverso il loro lavoro che si è perpetuato negli anni, abbiamo tutti quei mezzi per combattere la mafia che prima non c'erano. Giovanni e Paolo hanno lavorato in un clima completamente diverso perché mancavano appunto i mezzi. Adesso i magistrati, le forze dell'ordine ce li hanno. Hanno una legislazione che ci invidia il mondo. Una legislazione antimafia che ci invidia il mondo. Quindi dobbiamo continuare in questa direzione. Soprattutto educando i giovani". xa3/vbo/gtr
CAMPOBELLO DI MAZARA (TRAPANI) (ITALPRESS) - "Mi sono attivato per cercare di capire dove potevamo realizzare questo murale. Potevano essere tanti i posti da potere utilizzare, ma ho deciso di farlo in questo sito che è a pochi metri di distanza dall'ultimo covo di Messina Denaro, che ha rappresentato un momento nefasto per la nostra comunità". Così il sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione, a margine della cerimonia di inaugurazione nel comune del trapanese di un murale in memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nell'ambito del progetto "Le Strade da Seguire...", ideato e portato avanti dalla Fondazione Federico II. L'opera è stata collocata in via Vittorio Emanuele II, a pochi passi dal covo in cui ha trascorso gli ultimi anni di latitanza il boss Matteo Messina Denaro, prima di essere catturato dai Carabinieri del ROS il 16 gennaio 2023. "Oggi questo murale - aggiunge il primo cittadino - vuole rappresentare ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, il risveglio della città, anche con questo mezzo, così maestoso, che guarda proprio verso il covo di Messina Denaro per dire che lo Stato è più forte, che lo Stato vince e che la gente per bene sta da questa parte e non sicuramente dalla parte dove guarda il murale stesso. Questo è un significato che io voglio lanciare fortemente alla nostra città, ma soprattutto ai giovani. La scritta che ho deciso di fare appoggio sul murale è proprio rivolta ai giovani. Se i giovani negheranno la condivisione e il consenso, la mafia svanirà nell'obbligo. Questo è un messaggio forte e chiaro che io voglio lanciare ai giovani, su cui Campobello deve puntare e deve sperare per un futuro migliore della nostra Campobello". xa3/vbo/gtr
CAMPOBELLO DI MAZARA (TRAPANI) (ITALPRESS) - "Mi sono attivato per cercare di capire dove potevamo realizzare questo murale. Potevano essere tanti i posti da potere utilizzare, ma ho deciso di farlo in questo sito che è a pochi metri di distanza dall'ultimo covo di Messina Denaro, che ha rappresentato un momento nefasto per la nostra comunità". Così il sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione, a margine della cerimonia di inaugurazione nel comune del trapanese di un murale in memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nell'ambito del progetto "Le Strade da Seguire...", ideato e portato avanti dalla Fondazione Federico II. L'opera è stata collocata in via Vittorio Emanuele II, a pochi passi dal covo in cui ha trascorso gli ultimi anni di latitanza il boss Matteo Messina Denaro, prima di essere catturato dai Carabinieri del ROS il 16 gennaio 2023. "Oggi questo murale - aggiunge il primo cittadino - vuole rappresentare ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, il risveglio della città, anche con questo mezzo, così maestoso, che guarda proprio verso il covo di Messina Denaro per dire che lo Stato è più forte, che lo Stato vince e che la gente per bene sta da questa parte e non sicuramente dalla parte dove guarda il murale stesso. Questo è un significato che io voglio lanciare fortemente alla nostra città, ma soprattutto ai giovani. La scritta che ho deciso di fare appoggio sul murale è proprio rivolta ai giovani. Se i giovani negheranno la condivisione e il consenso, la mafia svanirà nell'obbligo. Questo è un messaggio forte e chiaro che io voglio lanciare ai giovani, su cui Campobello deve puntare e deve sperare per un futuro migliore della nostra Campobello". xa3/vbo/gtr
Salvatore Riina ha dato il benestare a far fuori Rocco Chinnici ma qualcuno è dietro la sua decisione? Dopo la morte di Rocco Chinnici si apre un solco fra la lotta alla mafia prima e dopo quest'evento. Giovanni Falcone diventa il nuovo obbiettivo. Riina colpisce Chinnici per salvare i Salvo? ISCRIVITI AL CANALE: https://www.youtube.com/@italiamistero?sub_confirmation=1 ùVuoi approfondire? Vai alle seguenti playlist su Youtube: Oppure vai alla pagina di italiamistero.it: #italiamistero #riina #chinnici #mafia www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/
Il 2024 è stato un anno cruciale per Citroen Italia, con il raggiungimento del 3,9% di quota di mercato, in crescita rispetto agli anni precedenti. Un trend ascendente confermato anche dai primi dati dei 2025, con il brand francese a recuperare ancora qualche punto di share. A trainare il successo del marchio senz'altro il bestseller C3 che, con oltre un milione di esemplari venduti solo in italia, convince soprattutto per il design, per l'accessibilità e per l'ampio novero di motorizzazioni proposte - spiega Giovanni Falcone, Managing director di Citroen italia.
La trattativa Stato-mafia è uno dei capitoli più controversi della storia italiana. Si tratterebbe di un presunto patto segreto tra esponenti delle istituzioni e Cosa Nostra per mettere fine alla stagione delle stragi del 1992-1993. Difatti, dopo il Maxiprocesso e dopo le condanne ai boss mafiosi, la reazione di Cosa Nostra fu brutale: gli omicidi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino segnarono il definitivo punto di svolta. Da quel momento, secondo le indagini, uomini dello Stato avrebbero cercato un compromesso per fermare le stragi in cambio di condizioni detentive più morbide per i mafiosi, ridiscutendo l'applicazione del 41 bis. A rivelarne l'esistenza sono stati collaboratori di giustizia, intercettazioni e documenti processuali, fino alla sentenza del 2018 che ne ha certificato la realtà. Ma chi fu a condurre davvero questa trattativa? E quali conseguenze ha avuto sulla politica e sulla società italiana? Proviamo a scoprirlo insieme a Francesco Paolo Esposito: professore di criminologia forense, perito legale, ma anche podcaster. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
Salvatore Riina deve fermare il nuovo gruppo di giudici di Palermo. Rocco Chinnici muore per un autobomba sotto casa, insieme a due uomini della scorta ed al portiere del palazzo. A schiacciare il pulsante è stato Antonino Madonia, uomo legato a Riina, che già mesi prima era stato visto presso quel palazzo. Il diario di Chinnici diventa un caso. Ora il nuovo bersaglio e Giovanni Falcone. ISCRIVITI AL CANALE: https://www.youtube.com/@italiamistero?sub_confirmation=1 ùVuoi approfondire? Vai alle seguenti playlist su Youtube: Oppure vai alla pagina di italiamistero.it: #italiamistero #riina #mafia #chinnici
durée : 00:24:35 - L'invité de 8h20 : le grand entretien - par : Nicolas Demorand, Léa Salamé - Le journaliste et auteur italien Roberto Saviano était l'invité du Grand entretien de France Inter ce jeudi matin. Il publie "Giovanni Falcone" chez Gallimard. - invités : Roberto SAVIANO - Roberto Saviano : Ecrivain et journaliste
durée : 00:28:23 - Les Midis de Culture - par : Marie Labory - L'écrivain italien Roberto Saviano poursuit son engagement opiniâtre contre la mafia débuté avec la publication choc de "Gomorra" il y a près de 20 ans. Après Naples, l'auteur se tourne cette fois vers la Sicile en publiant "Giovanni Falcone", hommage au juge sicilien assassiné en 1992. - réalisation : Laurence Malonda - invités : Roberto Saviano Ecrivain et journaliste
durée : 00:24:35 - L'invité de 8h20 : le grand entretien - par : Nicolas Demorand, Léa Salamé - Le journaliste et auteur italien Roberto Saviano était l'invité du Grand entretien de France Inter ce jeudi matin. Il publie "Giovanni Falcone" chez Gallimard. - invités : Roberto SAVIANO - Roberto Saviano : Ecrivain et journaliste
NEW YORK (ITALPRESS) - Il 15 novembre 2024, alle Nazioni Unite si celebra la prima Giornata internazionale per la prevenzione e la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata transnazionale, istituita dalla risoluzione 78/267 dell'Assemblea Generale. Una iniziativa che evidenzia "l'urgente necessità di solidarietà globale per contrastare la crescente minaccia della criminalità organizzata, che mina la pace, la sicurezza e il progresso verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile". A Palazzo di Vetro è stata inaugurata una mostra sulla lotta alla mafia condotta dai magistrati siciliani Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L'ambasciatore Maurizio Massari spiega i motivi e i contenuti dell'iniziativa: "Falcone e Borsellino - ha detto all'Italpress - sono stati un esempio. Abbiamo coniato il 'metodo Falcone' proprio per tracciare i flussi finanziari, il 'follow the money' per combattere il crimine organizzato. L'Italia è protagonista nella lotta al fenomeno. La Convenzione di Palermo rimane lo strumento principale e ormai l'intera comunità internazionale vi aderisce, con 192 stati su 193". xo9/abr/gsl (Video di Stefano Vaccara)
NEW YORK (ITALPRESS) - Il 15 novembre 2024, alle Nazioni Unite si celebra la prima Giornata internazionale per la prevenzione e la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata transnazionale, istituita dalla risoluzione 78/267 dell'Assemblea Generale. Una iniziativa che evidenzia "l'urgente necessità di solidarietà globale per contrastare la crescente minaccia della criminalità organizzata, che mina la pace, la sicurezza e il progresso verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile". A Palazzo di Vetro è stata inaugurata una mostra sulla lotta alla mafia condotta dai magistrati siciliani Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L'ambasciatore Maurizio Massari spiega i motivi e i contenuti dell'iniziativa: "Falcone e Borsellino - ha detto all'Italpress - sono stati un esempio. Abbiamo coniato il 'metodo Falcone' proprio per tracciare i flussi finanziari, il 'follow the money' per combattere il crimine organizzato. L'Italia è protagonista nella lotta al fenomeno. La Convenzione di Palermo rimane lo strumento principale e ormai l'intera comunità internazionale vi aderisce, con 192 stati su 193". xo9/abr/gsl (Video di Stefano Vaccara)
PATERNÒ (CATANIA) (ITALPRESS) - "Quello di oggi è un messaggio chiaro, noi rappresentiamo la Sicilia che non è quella di Riina, Provenzano o Matteo Messina Denaro, ma è quella di Piersanti Mattarella, Boris Giuliano, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tanti altri, che hanno combattuto contro il fenomeno mafioso". Così il presidente dell'Ars e presidente della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno, che ha inaugurato, nell'ambito del progetto “Le strade da seguire...”, tre opere di arte urbana, completate dagli artisti Abramo, Ligama e Ruce su tre edifici di Paternò, che fece parte del "triangolo della morte". "Le Strade da seguire...” è un progetto di arte urbana voluto dal Presidente della Fondazione Federico II e condiviso da tutto il Consiglio di Amministrazione che si espande per tutta la Sicilia. Gli artisti sono chiamati a rappresentare l'iconografia dei testimoni del contrasto alle mafie, una celebrazione degli eroi siciliani, più in generale della lotta tra il bene e il male per una cultura della legalità. Da Paternò, in provincia di Catania, in un territorio che faceva parte del cosiddetto triangolo della morte, parte questo viaggio nelle “strade da seguire”, quasi un monito, la rappresentazione della volontà collettiva di uscire dagli stereotipi che rischiano di imprigionare questa terra. Un'altra importante opera è stata già realizzata a Gela da Roberto Collodoro e stanno per prendere vita altri murales in diverse località siciliane. co1/vbo
PATERNÒ (CATANIA) (ITALPRESS) - "Quello di oggi è un messaggio chiaro, noi rappresentiamo la Sicilia che non è quella di Riina, Provenzano o Matteo Messina Denaro, ma è quella di Piersanti Mattarella, Boris Giuliano, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tanti altri, che hanno combattuto contro il fenomeno mafioso". Così il presidente dell'Ars e presidente della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno, che ha inaugurato, nell'ambito del progetto “Le strade da seguire...”, tre opere di arte urbana, completate dagli artisti Abramo, Ligama e Ruce su tre edifici di Paternò, che fece parte del "triangolo della morte". "Le Strade da seguire...” è un progetto di arte urbana voluto dal Presidente della Fondazione Federico II e condiviso da tutto il Consiglio di Amministrazione che si espande per tutta la Sicilia. Gli artisti sono chiamati a rappresentare l'iconografia dei testimoni del contrasto alle mafie, una celebrazione degli eroi siciliani, più in generale della lotta tra il bene e il male per una cultura della legalità. Da Paternò, in provincia di Catania, in un territorio che faceva parte del cosiddetto triangolo della morte, parte questo viaggio nelle “strade da seguire”, quasi un monito, la rappresentazione della volontà collettiva di uscire dagli stereotipi che rischiano di imprigionare questa terra. Un'altra importante opera è stata già realizzata a Gela da Roberto Collodoro e stanno per prendere vita altri murales in diverse località siciliane. co1/vbo
PATERNÒ (CATANIA) (ITALPRESS) - "Quello di oggi è un messaggio chiaro, noi rappresentiamo la Sicilia che non è quella di Riina, Provenzano o Matteo Messina Denaro, ma è quella di Piersanti Mattarella, Boris Giuliano, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tanti altri, che hanno combattuto contro il fenomeno mafioso". Così il presidente dell'Ars e presidente della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno, che ha inaugurato, nell'ambito del progetto “Le strade da seguire...”, tre opere di arte urbana, completate dagli artisti Abramo, Ligama e Ruce su tre edifici di Paternò, che fece parte del "triangolo della morte". "Le Strade da seguire...” è un progetto di arte urbana voluto dal Presidente della Fondazione Federico II e condiviso da tutto il Consiglio di Amministrazione che si espande per tutta la Sicilia. Gli artisti sono chiamati a rappresentare l'iconografia dei testimoni del contrasto alle mafie, una celebrazione degli eroi siciliani, più in generale della lotta tra il bene e il male per una cultura della legalità. Da Paternò, in provincia di Catania, in un territorio che faceva parte del cosiddetto triangolo della morte, parte questo viaggio nelle “strade da seguire”, quasi un monito, la rappresentazione della volontà collettiva di uscire dagli stereotipi che rischiano di imprigionare questa terra. Un'altra importante opera è stata già realizzata a Gela da Roberto Collodoro e stanno per prendere vita altri murales in diverse località siciliane. co1/vbo
PALERMO (ITALPRESS) - "La Fondazione Falcone sta facendo su un grandissimo lavoro, ed è un riferimento non soltanto per i tanti giovani siciliani, ma per l'intero mondo. Il legame con gli Stati Uniti, che sono nostro punto di riferimento ormai da decenni, si potrà consolidare attraverso uno dei simboli di Palermo, rappresentato non solo dalla memoria di Giovanni Falcone ma dalla fondazione stessa che sta creando una sorta di fucina dell'intelligenza e del riscatto dell'intera Sicilia". Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, a margine dell'inaugurazione dell'American Corner Palermo all'interno del 'Museo del presente' a Palazzo Jung.xd8/col3/gsl
Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso un francobollo commemorativo in onore di Silvio Berlusconi, l'ex Presidente del Consiglio deceduto l'anno scorso. Questa decisione non è solo inopportuna, ma un vero e proprio affronto alla giustizia e allo stato di diritto. Berlusconi non è stato uno statista. È stato un pregiudicato, condannato in via definitiva per frode fiscale a quattro anni di reclusione. Solo cavilli legali e prescrizioni lo hanno salvato da ulteriori condanne. Fino alla sua morte, è rimasto indagato dalla Procura di Firenze in relazione alle stragi mafiose del 1993. Le sentenze hanno stabilito che Berlusconi pagava la mafia siciliana. Il suo stretto collaboratore Marcello Dell'Utri, cofondatore di Forza Italia, è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. La Cassazione ha stabilito che dal 1974 al 1992, Dell'Utri è stato il garante “decisivo” dell'accordo tra Berlusconi e Cosa Nostra, fornendo “un costante canale di significativo arricchimento” per la mafia e garantendo a Berlusconi la sua “sicurezza personale ed economica”. Negli anni '70 incontrò i boss mafiosi e assunse Vittorio Mangano, un noto mafioso, nella sua villa di Arcore. Era inoltre iscritto alla loggia massonica segreta P2, il cui “Piano di rinascita democratica” mirava a infiltrare e controllare le istituzioni politiche, giudiziarie e mediatiche italiane. Emettendo questo francobollo, lo Stato italiano equipara Berlusconi a eroi nazionali come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Rosario Livatino, magistrati che hanno dato la vita lottando contro la mafia. È un insulto alla loro memoria e a tutti gli italiani che credono nella giustizia. Questo francobollo non onora uno statista. Commemora un uomo che ha svilito la nostra politica e ridicolizzato l'Italia a livello internazionale. È un francobollo del disonore, che rivela la bancarotta morale di chi eleva un pregiudicato allo status di eroe nazionale. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Il y a presque 31 ans, en mai 1992, un piège mortel se tendait sur le plus célèbre des juges antimafia, Giovanni Falcone. Pendant des semaines, la Cosa Nostra, la mafia sicilienne, a mis au point cette spectaculaire opération... Retrouvez tous les jours en podcast le décryptage d'un faits divers, d'un crime ou d'une énigme judiciaire par Jean-Alphonse Richard, entouré de spécialistes, et de témoins d'affaires criminelles.
We evaluate and discuss the claims of former Sicilian hitman Maurizo Avola. He claims John Gotti sent a bomb maker to Sicily to help with the assassination of Judge Giovanni Falcone.
We evaluate and discuss the claims of former Sicilian hitman Maurizo Avola. He claims John Gotti sent a bomb maker to Sicily to help with the assassination of Judge Giovanni Falcone.
Le 23 mai 1992, l'Italie est plongée dans l'horreur suite à l'attentat contre le juge anti-mafia Giovanni Falcone. Letizia Battaglia, célèbre photojournaliste, se retrouve au cœur de ce drame, bouleversée par la perte d'un ami et témoin de la violence de la Cosa Nostra. À travers ses souvenirs et ses photographies poignantes, Letizia retrace la lutte acharnée de Falcone contre la mafia et l'impact de son assassinat sur la société sicilienne. Elle documente la montée en puissance de Toto Riina et la terreur imposée par la mafia, tout en capturant l'espoir d'une Sicile libérée du joug mafieux. L'arrestation de Riina et de Provenzano marque un tournant dans la lutte contre la mafia, mais Letizia continue son combat, témoignant de la résilience du peuple sicilien et de l'importance de la mémoire face à la violence. Son œuvre photographique constitue un héritage inestimable pour les générations futures. Merci pour votre écoute Retrouvez l'ensemble des épisodes de l'Heure H sur notre plateforme Auvio.be : https://auvio.rtbf.be/emission/22750 Et si vous avez apprécié ce podcast, n'hésitez pas à nous donner des étoiles ou des commentaires, cela nous aide à le faire connaître plus largement.
Una scrivania vuota con un assegno sopra. Il giudice istruttore Giovanni Falcone osserva in silenzio quel foglio di carta rettangolare. Falcone ha poco più di 40 anni. Quell'assegno lo condurrà ad altri conti bancari, altri nomi, altri indirizzi in una catena che coinvolgerà centinaia di mafiosi e di loro complici. Fino ad arrivare al primo maxiprocesso di Palermo e alla sentenza del 30 gennaio 1992, grazie al suo metodo investigativo: segui i soldi e troverai la mafia.
Nel 1978 Giovanni Falcone lascia Trapani e torna a Palermo, dove entra nel pool antimafia. Qui avrà la possibilità di sviluppare il suo metodo investigativo. Sono anni terribili, scanditi dagli omicidi eccellenti di mafia.
Giovanni Falcone non è stato solo un grande giudice istruttore ma anche uno stratega ed un uomo umile. Raccogliere l'eredità di questo Servitore dello Stato non è facile ma sono molti i magistrati che onorano la sua memoria e quella di altre vittime di mafia come Paolo Borsellino
Největší mafiánský soudní proces. 338 mafiánů bylo odsouzeno dohromady k 2665 letům vězení. Prokurátor Giovanni Falcone za něj zaplatil svým životem. Byla sobota 23. května roku 1992 17 hodin a 59 minut. Pod vozovkou umístěná trhavina způsobila explozi, která poškodila dálnici v délce 100 metrů a vytvořila v ní osmimetrový kráter.
Giovanni Falcone (geboren am 18.5.1938) war der wichtigste Mafia-Jäger. Er bewies, dass man die Mafia wohl nicht besiegen, aber bekämpfen kann. Dafür zahlte er mit seinem Leben. Von Edda Dammmüller.
Attilio Bolzoni"Controvento"Racconti di frontieraZolfo Editorewww.zolfoeditore.itÈ un viaggio che dura da quasi mezzo secolo.Da Palermo a Kabul, dalla polvere dei paesi siciliani alle paure di Bagdad, dalle mafie alle guerre. Poi i grandi misteri e i grandi delitti italiani.E il Sud con le sue inquietudini e i suoi incarognimenti, terre assetate, tribù, rapacità e patti indicibili. Confini oltrepassati su quello che era una volta «il corpo del reato più lungo del mondo», i 443 chilometri dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, percorso ingannevole che precipita verso un Ponte che ancora non c'è.Fra le pagine di questo libro la Sicilia di Totò Riina e di Matteo Messina Denaro, l'inferno di Capaci, le origini e le evoluzioni di una mafia che ci ha resi ovunque famosi. Ma anche la Sicilia di Leonardo Sciascia, di Danilo Dolci, di Giovanni Falcone, di Letizia Battaglia.Con i suoi racconti e le sue inchieste Attilio Bolzoni ci accompagna di qua e al di là del mare, fino alle prime dune di quel deserto attraversato dal popolo nero in fuga. E, andando ancora più lontano, ci fa conoscere personaggi e vicende che non sono poi così distanti da casa nostra.Anno dopo anno, di luogo in luogo, cronache controvento.Attilio Bolzoni, giornalista, ha iniziato la sua attività al quotidiano «L'Ora» di Palermo. Per quarant'anni inviato speciale a «Repubblica», oggi scrive per «Domani».Con Giuseppe D'Avanzo ha firmato Il Capo dei Capi (Mondadori, 1993), La Giustizia è Cosa Nostra (Mondadori, 1995), Rostagno, un delitto fra amici (Mondadori, 1997) e con Saverio Lodato C'era una volta la lotta alla mafia (Garzanti, 1998).Fra le altre sue pubblicazioni: Parole d'onore (Bur Rizzoli, 2008), Faq Mafia (Bompiani, 2010), Uomini Soli (Melampo, 2012; nuova edizione Zolfo, 2022) e Il Padrino dell'Antimafia (Zolfo, 2019). Alcuni suoi libri sono stati tradotti in inglese, tedesco e francese.Autore di testi teatrali (Words of Honour, 2009), sceneggiatore di serie televisive, regista di cortometraggi (Silencio, 2015), nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 1991 «Il Premiolino»; nel 2009 il «Premio Luchetta» e il premio «È Giornalismo» creato da Giorgio Bocca, Enzo Biagi e Indro Montanelli; nel 2013 il «Premio Giuseppe Fava».IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
1ère partie : Roosevelt, Truman, Kennedy, Nixon, Clinton, Obama, Trump... L'influence de la mafia sur la Maison Blanche.Jean-François Gayraud est commissaire général de la Police nationale. Diplômé de Sciences Po Paris, de l'Institut de criminologie et docteur en droit, il est un spécialiste réputé du crime organisé, ce qui lui a valu de recevoir le prix Giovanni-Falcone en 2014. Il a écrit plusieurs ouvrages, mais dans cet épisode nous parlons presque exclusivement de son dernier livre intitulé La mafia et la maison blanchePour comprendre les évènements du monde il faut questionner d'où ils proviennent, ce qui les fait émerger. Parmi les structures qui tirent les ficelles, il y a le crime organisé et en particulier les mafia. Ça donne quoi aux USA depuis 100 ans?Interview enregistrée le 27 février 2024Chapitres0:00 - Intro4:10 - L'hésitation entre deux vies8:12 - Plongée dans les relations obscures13:04 - Sources déformées et analyse critique16:26 - Définition et spécificité de la mafia20:36 - Histoire et liens entre mafia et pouvoir23:45 - Origines des familles criminelles italiennes39:49 - Collaboration entre la mafia et les services de renseignement46:44 - Truman et l'influence de la mafia---Retrouvez tous les épisodes et les résumés sur www.sismique.frSismique est un podcast indépendant créé et animé par Julien Devaureix.
Roosevelt, Truman, Kennedy, Nixon, Clinton, Obama, Trump... L'influence de la mafia sur la Maison Blanche.Jean-François Gayraud est commissaire général de la Police nationale. Diplômé de Sciences Po Paris, de l'Institut de criminologie et docteur en droit, il est un spécialiste réputé du crime organisé, ce qui lui a valu de recevoir le prix Giovanni-Falcone en 2014. Il a écrit plusieurs ouvrages, mais dans cet épisode nous parlons presque exclusivement de son dernier livre intitulé La mafia et la maison blanchePour comprendre les évènements du monde il faut questionner d'où ils proviennent, ce qui les fait émerger. Parmi les structures qui tirent les ficelles, il y a le crime organisé et en particulier les mafia. Ça donne quoi aux USA depuis 100 ans? Interview enregistrée le 27 février 2024---Retrouvez tous les épisodes et les résumés sur www.sismique.frSismique est un podcast indépendant créé et animé par Julien Devaureix.
Roosevelt, Truman, Kennedy, Nixon, Clinton, Obama, Trump... L'influence de la mafia sur la Maison Blanche.Jean-François Gayraud est commissaire général de la Police nationale. Diplômé de Sciences Po Paris, de l'Institut de criminologie et docteur en droit, il est un spécialiste réputé du crime organisé, ce qui lui a valu de recevoir le prix Giovanni-Falcone en 2014. Il a écrit plusieurs ouvrages, mais dans cet épisode nous parlons presque exclusivement de son dernier livre intitulé La mafia et la maison blanchePour comprendre les évènements du monde il faut questionner d'où ils proviennent, ce qui les fait émerger. Parmi les structures qui tirent les ficelles, il y a le crime organisé et en particulier les mafia. Ça donne quoi aux USA depuis 100 ans? Interview enregistrée le 27 février 2024---Retrouvez tous les épisodes et les résumés sur www.sismique.frSismique est un podcast indépendant créé et animé par Julien Devaureix.
Er ist der meistgehörte Sender Israels und wird von den israelischen Verteidigungsstreitkräften betrieben: Galgalatz. Eine Innenansicht des populären Radio-Programms in Zeiten des Krieges von Sandra Demmelhuber, derzeit in Tel Aviv im Rahmen des Deutsch-Nahost-Journalistenstipendiums / "Falcone" - Der italienische Bestsellerautor Roberto Saviano setzt dem Mafiajäger Giovanni Falcone ein Denkmal in Form eines Tatsachenromans / Franz Kafka und sein Einfluss auf die bildende Kunst - Ausstellung im Kulturzentrum DOX
Lo hanno chiamato "boss dei due mondi", ma lui era solo un soldato. Gli amici si riferivano a lui col diminutivo di Masino, altri poi lo avrebbero definito traditore. Solo un termine però dava davvero fastidio a Tommaso Buscetta: "Non sono un pentito", diceva, riaffermando la volontà di voler far luce sulle deviazioni di Cosa Nostra senza rinnegare il proprio passato criminale. Cosmopolita, amante delle belle donne, interlocutore privilegiato di Giovanni Falcone, Buscetta ha attraversato la storia della malavita e della società italiana lasciando segni indelebili. Soprattutto nei processi che l'hanno visto come testimone, dalla Pizza Connection al delitto Pecorelli.Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinSostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeatDentro La Storia lo trovi anche qui: https://linktr.ee/dentrolastoriaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Desentrañamos el escalofriante asesinato de Giovanni Falcone y el despiadado mundo de la Cosa Nostra.
Con Sergio del Molino viajamos hasta la isla de Sicilia para iniciarnos en la literatura siciliana y conocer autores y títulos más allá del 'Gatopardo' de Lampedusa. Uno de los enterrados en el Panteón de hombres ilustres sicilianos -y cuya tumba es muy visitada- es el juez Giovanni Falcone, asesinado por la mafia hace 30 años y cuya muerte marcó "el comienzo de un trauma". Con este asesinato, y el de Paolo Borsellino, se produjo una convulsión cultural que transformó por completo la visión que los sicilianos tenían de sí mismos y, por supuesto, la literatura. Así, se traza una barrera entre la visión de los autores clásicos y los actuales, que hablan de una Sicilia muy alejada del tópico tradicional, pero del que también se influencia. A la conversación se unen Juan Carlos Reche, director del Instituto Cervantes de Palermo, y Roberto Alajmo novelista, periodista y dramaturgo palermitano.
REDIFF - Il y a presque 31 ans, en mai 1992, un piège mortel se tendait sur le plus célèbre des juges antimafia, Giovanni Falcone. Pendant des semaines, la Cosa Nostra, la mafia sicilienne, a mis au point cette spectaculaire opération... Retrouvez tous les jours en podcast le décryptage d'un faits divers, d'un crime ou d'une énigme judiciaire par Jean-Alphonse Richard, entouré de spécialistes, et de témoins d'affaires criminelles. Ecoutez L'heure du Crime du 08 mai 2023 avec Jean-Alphonse Richard.
REDIFF - Il y a presque 31 ans, en mai 1992, un piège mortel se tendait sur le plus célèbre des juges antimafia, Giovanni Falcone. Pendant des semaines, la Cosa Nostra, la mafia sicilienne, a mis au point cette spectaculaire opération... Retrouvez tous les jours en podcast le décryptage d'un faits divers, d'un crime ou d'une énigme judiciaire par Jean-Alphonse Richard, entouré de spécialistes, et de témoins d'affaires criminelles. Ecoutez L'heure du Crime du 08 mai 2023 avec Jean-Alphonse Richard.
This is Garrison Hardie with your CrossPolitic Daily Newsbrief for Wednesday, January 18th, 2023. Club Membership Plug: Let’s stop and take a moment to talk about Fight Laugh Feast Club membership. By joining the Fight Laugh Feast Army, not only will you be aiding in our fight to take down secular & legacy media; but you’ll also get access to content placed in our Club Portal, such as past shows, all of our conference talks, and EXCLUSIVE content for club members that you won’t be able to find anywhere else. Lastly, you’ll also get discounts for our conferences… so if you’ve got $10 bucks a month to kick over our way, you can sign up now at fightlaughfeast.com. Now, let’s go to Italy! The Godfather Theme Song- Play 0:07-0:20 https://nationalpost.com/pmn/news-pmn/crime-pmn/arrest-of-last-godfather-deals-new-blow-to-ailing-sicilian-mafia Arrest of 'last godfather' deals new blow to ailing Sicilian mafia ROME — The arrest of Sicilian mafia boss Matteo Messina Denaro deals a powerful blow to the mythology of the Cosa Nostra, toppling a symbol of the group’s resistance to police efforts to break up organized crime. Messina Denaro, 60, was Italy’s most wanted mafia boss and had been on the run for three decades. He had been sentenced in absentia to a life term for his role in the 1992 murders of anti-mafia prosecutors Giovanni Falcone and Paolo Borsellino. His arrest comes almost 30 years to the day after police caught Salvatore “Toto” Riina, Cosa Nostra’s biggest figure of the 20th century, and marks the last step in efforts to dismantle the group’s historical clan leadership. Experts describe Cosa Nostra, its fame amplified by movies such as “The Godfather,” as an ailing crime group facing several difficulties, including competition in the highly lucrative drugs market. Although Cosa Nostra retains control of its Sicilian territory and a capacity to infiltrate the broader economy, it has been supplanted by groups such as the Calabrian ‘Ndrangheta in the drugs trade. Sergi said it was not clear who would step in to replace Messina Denaro in what is now a more factionalised mafia. https://www.theepochtimes.com/biden-administration-urges-judges-to-lift-stay-on-cdcs-airplane-mask-mandate_4990674.html?utm_source=partner&utm_campaign=BonginoReport President Joe Biden’s administration in a court hearing on Jan. 17 urged judges on a federal appeals court to overturn a ruling from a lower court that struck down the administration’s airplane mask mandate. The U.S. Centers for Disease Control and Prevention (CDC) had “good cause” to impose the mandate and bypass the notice- and comment period required by the Administrative Procedure Act (APA), Brian Springer, an attorney for the government, told judges of the U.S. Court of Appeals for the 11th Circuit. At the time the mandate was imposed, in early 2021, “there were variants that had just been detected that showed signs of increased transmissibility, and people were starting to travel again,” Springer said. “In those circumstances, the CDC had good cause to issue this order, particularly when the CDC detailed the reasons why in this particular environment, namely in the transportation sector and in transportation settings, COVID had a specific tendency to spread among people who are traveling together because they’re standing together in lines and sitting together on conveyances.” One of the judges expressed skepticism with the line of thinking, accusing the CDC of issuing “boilerplate” language to impose the mandate without a notice and comment period. Under a ruling in a separate case, boilerplate statements that COVID-19 exists and that there’s a public emergency aren’t sufficient to satisfy the “good cause” exception to the APA. Springer disagreed, saying the CDC’s statement provided rationale that met the standard. U.S. District Judge Kathryn Kimball Mizelle, a Trump appointee, said in her 2022 ruling that the CDC violated the APA by only issuing a single conclusory sentence to support ducking the notice requirements. She noted that at the time the order was issued, around a year had passed since the beginning of the pandemic, and COVID-19 cases in America were on the decline. Brent Hardaway, arguing for Health Freedom Defense Fund, which brought the case, said that the mandate was “very strange” given that airplanes and many airports already had mandates in place, in addition to the decline in cases. Other portions of the hearing went over arguments as to whether the CDC has the authority to mandate masks. U.S. code gives the federal government the power to enforce regulations judged as “necessary to prevent the introduction, transmission, or spread of communicable diseases from foreign countries into the States or possessions, or from one State or possession into any other State or possession.” The government, to enforce such measures, “may provide for such inspection, fumigation, disinfection, sanitation, pest extermination, destruction of animals or articles found to be so infected or contaminated as to be sources of dangerous infection to human beings, and other measures, as in his judgment may be necessary,” the statute says. In striking down the CDC’s moratorium on evictions, the Supreme Court found that the agency overstepped the authority outlined in the law. But the court also said the law empowered the CDC to impose measures that “directly relate to preventing the interstate spread of disease by identifying, isolating, and destroying the disease itself.” https://www.dailyfetched.com/study-finds-journalists-are-now-among-the-most-distrusted-groups-in-the-world/ Study Finds Journalists Are Now among the Most Distrusted Groups in the World According to The Edelman Trust Barometer, more than two-thirds of respondents worried that journalists and reporters are “purposely trying to mislead people by saying things they know are false or gross exaggerations.” Out of all the groups presented, the percentage of journalists is the highest. The findings also show that the percentage is the highest among the groups presented, with one percentage point above government leaders. The newest finding is eight points higher than last year, proving that people are rapidly losing trust in the media. However, when the question was phrased differently, journalists fared slightly better. Out of the groups presented, Government leaders ranked the lowest at 42%, with journalists coming in second with 46%. The most trusted groups were scientists and fellow coworkers, at 75% and 74%, respectively. The new findings reflect the gorwing lack of trust in media. Of those surveyed, 46% said media divided society, compared to just 35% who said media are a unifying force. There were also concerns about the weaponization of fake news, with over three-quarters of respondents saying they were concerned about it. President Ronald Reagan extolled the central role of the media in American democracy. “Since the founding of this nation, freedom of the press has been a fundamental tenet of American life,” Reagan said on Oct. 6, 1983. “There is no more essential ingredient than a free, strong, and independent press to our continued success in what the Founding Fathers called our ‘noble experiment’ in self-government.” However, the media has changed a lot since then, becoming an entity that is no different from a Government lobbyist. https://www.washingtonexaminer.com/restoring-america/fairness-justice/illinois-counties-not-enforce-assault-weapon-ban More than 70 Illinois counties say they will not enforce state 'assault weapon' ban: Report Illinois sheriffs of almost 80 counties are refusing to enforce the state's " assault weapons " ban that was recently signed into law by Gov. J.B. Pritzker . Pritzker signed the Protect Illinois Communities Act into law on Jan. 10, which bans the distribution and sale of "assault weapons," high-capacity magazines, and switches in Illinois. Those who own such guns are expected to register them with Illinois State Police by Jan. 1, 2024. However, at least 74 sheriff's departments have publicly stated they will not enforce the ban, stating it infringes on the Second Amendment, according to ABC News. Edwards County Sheriff Darby Boewe wrote in a statement that part of his duty is to protect the right to keep and bear arms. "The right to keep and bear arms for defense of life, liberty, and property is regarded as an inalienable right by the people," Boewe wrote. "Therefore, as the custodian of the jail and chief law enforcement officer for Edwards County, that neither myself or my office will be checking to ensure that lawful gun owners register their weapons with the State, nor will we be arresting or housing individuals that have been charged solely with noncompliance of this act." The statement was drafted by Illinois Sheriffs' Association Executive Director Jim Kaitschuk, according to ABC News, and sent out to sheriff's departments to use or make edits if desired. DuPage, Sangamon, and Iroquois counties are among the 74 departments that have released similarly modified statements. Iroquois County Sheriff Clinton Perzee said he would not use his jails to detain people exercising their civil rights, according to the Lake and McHenry County Scanner. At an event in Quincy on Jan. 12, Pritzker told the crowd that law enforcement needs to enforce the law or leave the field. Several counties have reportedly designated themselves "Second Amendment sanctuary cities," something that Pritzker dismissed at the Quincy event. https://www.dailywire.com/news/good-things-will-happen-brendan-fraser-chokes-up-after-critics-choice-win ‘Good Things Will Happen’: Brendan Fraser Chokes Up After Critic’s Choice Win During the peak of his success, being one of the highest-paid actors of the time for blockbusters like The Mummy, George of the Jungle and Bedazzled, Fraser completely disappeared from the movie scene. While the movie was all action-packed fun with Fraser portraying the tough and oh so handsome Rick O’Connell, the actor suffered several major injuries during the shooting of the three films. During the filming of The Mummy in 1999, Fraser was almost choked to death during his hanging scene in the opening of the movie, as per The Things. His co-star Rachel Weisz recalled that he stopped breathing and even needed CPR. And that was just one mishap. The injuries he received from the ancient Egyptian-themed films led to multiple surgeries including a laminectomy, a back procedure to relieve pressure on the spinal cord or nerves; a partial knee replacement; more back surgeries to bolt compressed spinal pads together; vocal cord repair and other procedures, as per People magazine. Just as his professional life took a hit, his private life also resulted in a blow when his ex-wife, Afton Smith, split from him in 2007. Fraser was then required to pay around US$900,000 for child support, as per the New York Post. Six years after the divorce, Fraser allegedly asked the court to reduce the payment as he said he was no longer able to afford the hefty sum due to lack of work. Fast forward to today… Fraser broke down in tears during his acceptance speech during Sunday evening’s Critic’s Choice Awards. Fraser was nominated for his performance as Charlie — a morbidly obese teacher who was attempting to repair his damaged relationship with his daughter (played by Sadie Sink) while eating himself to death — in “The Whale,” and he took home the Best Actor prize. Fraser was clearly already emotional when his name was announced, and everyone at his table got to their feet and cheered. The applause continued as he made his way to the stage, stopping only to offer hugs and handshakes to a few people along the way. Once Fraser took the stage, it was clear that he was not going to make it through the speech without his emotions getting the best of him. https://twitter.com/i/status/1614819071098343426 - Play Video New Saint Andrews: Today’s culture shifts like sand. But New Saint Andrews College is established on Christ, the immovable rock. It is a premier institution that forges evangelical leaders who don’t fear or hate the world. Guided by God’s Word, they take the world back because they’re equipped with the genius of classical liberal arts and God-honoring wisdom, thanks to a faculty dedicated to academic rigor and to God’s kingdom.Find out more, at nsa.edu/ And finally, it’s time for my favorite topic, sports! The Cincinatti Bengals advanced to the semi-finals of the AFC conference playoffs, and this play had a lot to do with it: Baltimore Ravens vs. Cincinnati Bengals | 2022 Super Wildcard Weekend Game Highlights-Play 10:23-10:41 The Bengals defeat the Ravens 24-17 in a close game. The Bengals advance and will take on the Buffalo Bills… the team they were playing when Damar Hamlin suffered his terrifying injury. The Bills by the way… Miami Dolphins vs. Buffalo Bills | 2022 Super Wild Card Weekend Game Highlights- Play - 15:05-15:47 The Bills hold off a feisty Dolphins’ team and win 34-31.
This is Garrison Hardie with your CrossPolitic Daily Newsbrief for Wednesday, January 18th, 2023. Club Membership Plug: Let’s stop and take a moment to talk about Fight Laugh Feast Club membership. By joining the Fight Laugh Feast Army, not only will you be aiding in our fight to take down secular & legacy media; but you’ll also get access to content placed in our Club Portal, such as past shows, all of our conference talks, and EXCLUSIVE content for club members that you won’t be able to find anywhere else. Lastly, you’ll also get discounts for our conferences… so if you’ve got $10 bucks a month to kick over our way, you can sign up now at fightlaughfeast.com. Now, let’s go to Italy! The Godfather Theme Song- Play 0:07-0:20 https://nationalpost.com/pmn/news-pmn/crime-pmn/arrest-of-last-godfather-deals-new-blow-to-ailing-sicilian-mafia Arrest of 'last godfather' deals new blow to ailing Sicilian mafia ROME — The arrest of Sicilian mafia boss Matteo Messina Denaro deals a powerful blow to the mythology of the Cosa Nostra, toppling a symbol of the group’s resistance to police efforts to break up organized crime. Messina Denaro, 60, was Italy’s most wanted mafia boss and had been on the run for three decades. He had been sentenced in absentia to a life term for his role in the 1992 murders of anti-mafia prosecutors Giovanni Falcone and Paolo Borsellino. His arrest comes almost 30 years to the day after police caught Salvatore “Toto” Riina, Cosa Nostra’s biggest figure of the 20th century, and marks the last step in efforts to dismantle the group’s historical clan leadership. Experts describe Cosa Nostra, its fame amplified by movies such as “The Godfather,” as an ailing crime group facing several difficulties, including competition in the highly lucrative drugs market. Although Cosa Nostra retains control of its Sicilian territory and a capacity to infiltrate the broader economy, it has been supplanted by groups such as the Calabrian ‘Ndrangheta in the drugs trade. Sergi said it was not clear who would step in to replace Messina Denaro in what is now a more factionalised mafia. https://www.theepochtimes.com/biden-administration-urges-judges-to-lift-stay-on-cdcs-airplane-mask-mandate_4990674.html?utm_source=partner&utm_campaign=BonginoReport President Joe Biden’s administration in a court hearing on Jan. 17 urged judges on a federal appeals court to overturn a ruling from a lower court that struck down the administration’s airplane mask mandate. The U.S. Centers for Disease Control and Prevention (CDC) had “good cause” to impose the mandate and bypass the notice- and comment period required by the Administrative Procedure Act (APA), Brian Springer, an attorney for the government, told judges of the U.S. Court of Appeals for the 11th Circuit. At the time the mandate was imposed, in early 2021, “there were variants that had just been detected that showed signs of increased transmissibility, and people were starting to travel again,” Springer said. “In those circumstances, the CDC had good cause to issue this order, particularly when the CDC detailed the reasons why in this particular environment, namely in the transportation sector and in transportation settings, COVID had a specific tendency to spread among people who are traveling together because they’re standing together in lines and sitting together on conveyances.” One of the judges expressed skepticism with the line of thinking, accusing the CDC of issuing “boilerplate” language to impose the mandate without a notice and comment period. Under a ruling in a separate case, boilerplate statements that COVID-19 exists and that there’s a public emergency aren’t sufficient to satisfy the “good cause” exception to the APA. Springer disagreed, saying the CDC’s statement provided rationale that met the standard. U.S. District Judge Kathryn Kimball Mizelle, a Trump appointee, said in her 2022 ruling that the CDC violated the APA by only issuing a single conclusory sentence to support ducking the notice requirements. She noted that at the time the order was issued, around a year had passed since the beginning of the pandemic, and COVID-19 cases in America were on the decline. Brent Hardaway, arguing for Health Freedom Defense Fund, which brought the case, said that the mandate was “very strange” given that airplanes and many airports already had mandates in place, in addition to the decline in cases. Other portions of the hearing went over arguments as to whether the CDC has the authority to mandate masks. U.S. code gives the federal government the power to enforce regulations judged as “necessary to prevent the introduction, transmission, or spread of communicable diseases from foreign countries into the States or possessions, or from one State or possession into any other State or possession.” The government, to enforce such measures, “may provide for such inspection, fumigation, disinfection, sanitation, pest extermination, destruction of animals or articles found to be so infected or contaminated as to be sources of dangerous infection to human beings, and other measures, as in his judgment may be necessary,” the statute says. In striking down the CDC’s moratorium on evictions, the Supreme Court found that the agency overstepped the authority outlined in the law. But the court also said the law empowered the CDC to impose measures that “directly relate to preventing the interstate spread of disease by identifying, isolating, and destroying the disease itself.” https://www.dailyfetched.com/study-finds-journalists-are-now-among-the-most-distrusted-groups-in-the-world/ Study Finds Journalists Are Now among the Most Distrusted Groups in the World According to The Edelman Trust Barometer, more than two-thirds of respondents worried that journalists and reporters are “purposely trying to mislead people by saying things they know are false or gross exaggerations.” Out of all the groups presented, the percentage of journalists is the highest. The findings also show that the percentage is the highest among the groups presented, with one percentage point above government leaders. The newest finding is eight points higher than last year, proving that people are rapidly losing trust in the media. However, when the question was phrased differently, journalists fared slightly better. Out of the groups presented, Government leaders ranked the lowest at 42%, with journalists coming in second with 46%. The most trusted groups were scientists and fellow coworkers, at 75% and 74%, respectively. The new findings reflect the gorwing lack of trust in media. Of those surveyed, 46% said media divided society, compared to just 35% who said media are a unifying force. There were also concerns about the weaponization of fake news, with over three-quarters of respondents saying they were concerned about it. President Ronald Reagan extolled the central role of the media in American democracy. “Since the founding of this nation, freedom of the press has been a fundamental tenet of American life,” Reagan said on Oct. 6, 1983. “There is no more essential ingredient than a free, strong, and independent press to our continued success in what the Founding Fathers called our ‘noble experiment’ in self-government.” However, the media has changed a lot since then, becoming an entity that is no different from a Government lobbyist. https://www.washingtonexaminer.com/restoring-america/fairness-justice/illinois-counties-not-enforce-assault-weapon-ban More than 70 Illinois counties say they will not enforce state 'assault weapon' ban: Report Illinois sheriffs of almost 80 counties are refusing to enforce the state's " assault weapons " ban that was recently signed into law by Gov. J.B. Pritzker . Pritzker signed the Protect Illinois Communities Act into law on Jan. 10, which bans the distribution and sale of "assault weapons," high-capacity magazines, and switches in Illinois. Those who own such guns are expected to register them with Illinois State Police by Jan. 1, 2024. However, at least 74 sheriff's departments have publicly stated they will not enforce the ban, stating it infringes on the Second Amendment, according to ABC News. Edwards County Sheriff Darby Boewe wrote in a statement that part of his duty is to protect the right to keep and bear arms. "The right to keep and bear arms for defense of life, liberty, and property is regarded as an inalienable right by the people," Boewe wrote. "Therefore, as the custodian of the jail and chief law enforcement officer for Edwards County, that neither myself or my office will be checking to ensure that lawful gun owners register their weapons with the State, nor will we be arresting or housing individuals that have been charged solely with noncompliance of this act." The statement was drafted by Illinois Sheriffs' Association Executive Director Jim Kaitschuk, according to ABC News, and sent out to sheriff's departments to use or make edits if desired. DuPage, Sangamon, and Iroquois counties are among the 74 departments that have released similarly modified statements. Iroquois County Sheriff Clinton Perzee said he would not use his jails to detain people exercising their civil rights, according to the Lake and McHenry County Scanner. At an event in Quincy on Jan. 12, Pritzker told the crowd that law enforcement needs to enforce the law or leave the field. Several counties have reportedly designated themselves "Second Amendment sanctuary cities," something that Pritzker dismissed at the Quincy event. https://www.dailywire.com/news/good-things-will-happen-brendan-fraser-chokes-up-after-critics-choice-win ‘Good Things Will Happen’: Brendan Fraser Chokes Up After Critic’s Choice Win During the peak of his success, being one of the highest-paid actors of the time for blockbusters like The Mummy, George of the Jungle and Bedazzled, Fraser completely disappeared from the movie scene. While the movie was all action-packed fun with Fraser portraying the tough and oh so handsome Rick O’Connell, the actor suffered several major injuries during the shooting of the three films. During the filming of The Mummy in 1999, Fraser was almost choked to death during his hanging scene in the opening of the movie, as per The Things. His co-star Rachel Weisz recalled that he stopped breathing and even needed CPR. And that was just one mishap. The injuries he received from the ancient Egyptian-themed films led to multiple surgeries including a laminectomy, a back procedure to relieve pressure on the spinal cord or nerves; a partial knee replacement; more back surgeries to bolt compressed spinal pads together; vocal cord repair and other procedures, as per People magazine. Just as his professional life took a hit, his private life also resulted in a blow when his ex-wife, Afton Smith, split from him in 2007. Fraser was then required to pay around US$900,000 for child support, as per the New York Post. Six years after the divorce, Fraser allegedly asked the court to reduce the payment as he said he was no longer able to afford the hefty sum due to lack of work. Fast forward to today… Fraser broke down in tears during his acceptance speech during Sunday evening’s Critic’s Choice Awards. Fraser was nominated for his performance as Charlie — a morbidly obese teacher who was attempting to repair his damaged relationship with his daughter (played by Sadie Sink) while eating himself to death — in “The Whale,” and he took home the Best Actor prize. Fraser was clearly already emotional when his name was announced, and everyone at his table got to their feet and cheered. The applause continued as he made his way to the stage, stopping only to offer hugs and handshakes to a few people along the way. Once Fraser took the stage, it was clear that he was not going to make it through the speech without his emotions getting the best of him. https://twitter.com/i/status/1614819071098343426 - Play Video New Saint Andrews: Today’s culture shifts like sand. But New Saint Andrews College is established on Christ, the immovable rock. It is a premier institution that forges evangelical leaders who don’t fear or hate the world. Guided by God’s Word, they take the world back because they’re equipped with the genius of classical liberal arts and God-honoring wisdom, thanks to a faculty dedicated to academic rigor and to God’s kingdom.Find out more, at nsa.edu/ And finally, it’s time for my favorite topic, sports! The Cincinatti Bengals advanced to the semi-finals of the AFC conference playoffs, and this play had a lot to do with it: Baltimore Ravens vs. Cincinnati Bengals | 2022 Super Wildcard Weekend Game Highlights-Play 10:23-10:41 The Bengals defeat the Ravens 24-17 in a close game. The Bengals advance and will take on the Buffalo Bills… the team they were playing when Damar Hamlin suffered his terrifying injury. The Bills by the way… Miami Dolphins vs. Buffalo Bills | 2022 Super Wild Card Weekend Game Highlights- Play - 15:05-15:47 The Bills hold off a feisty Dolphins’ team and win 34-31.
Italy's most wanted Mafia boss, Matteo Messina Denaro, has been arrested in Sicily after thirty years on the run. Over a hundred members of the security forces took part in his arrest at a private clinic in the city of Palermo. Messina Denaro has been sentenced in absentia to life in prison for his role in the murders of anti-mafia prosecutors Giovanni Falcone and Paolo Borsellino in 1992. Also in the programme: German Defence Minister resigns; and Italian actress Gina Lollobrigida passes away. (Photo: A screengrab taken from a video shows Matteo Messina Denaro the country's most wanted mafia boss being escorted out of a Carabinieri police station after he was arrested in Palermo, Italy. CREDIT: Carabinieri/Handout via REUTERS.)
Nativity with St. Francis and St. Lawrence considered a 17th century masterpiece, created by Italian painter Caravaggio in 1609. Nativity has been missing since it was nicked by thieves in Palermo in 1969. No one for sure knows who stole it, or why they stole it, but what might have become of it has sparked dozens of tales. One prominent theory is that it was stolen by the mafia – and, quite possibly, eaten by pigs.See omnystudio.com/listener for privacy information.