Dal lunedì' al venerdì, ogni mattina, il buongiorno. E poi le letture. E tutto quello che ci viene in mente.
Chissà quando tornerà di moda studiare prima di parlare.
Lo scrisse benissimo Italo Svevo: «Che io forse abbia amato tanto la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l’uomo ideale e forte che m’aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è un modo comodo di vivere… Leggi tutto »Credersi grande di una grandezza latente
Ma non è che sull’immigrazione questo governo è la versione omeopatica del precedente e a molti basta solo essere feroci con eleganza e buona educazione per non accorgersene? No, vero?
Una testimonianza. Abbiamo ritenuto utile diffonderla. Nei prossimi giorni approfondiremo la questione. Ma siamo sicuri che la vicenda sia raccontata con lealtà?
Ora, ci sta che la dialettica politica sia un elemento normale anche in una compagine di governo ma c’è qualcuno da quelle parti che si rende conto quanto sia difficile dare credito a questo spettacolo qui fuori?
Tra quei privilegi, viene il dubbio, probabilmente considerano anche la loro evasione fiscale.
Anche perché il punto sostanziale è proprio qui: c’è un pezzo di Paese che si dichiara non disposto a aiutare e c’è un pezzo di Paese che invece decide di volgere lo sguardo su chi ha bisogno. Semplice, lineare.
Un buffetto, mica una manganellata, perché ancora crediamo nella legge, qui, dalle nostre parti.
E chissà se un giorno non tornerà di moda l’essere gentili. Gentili mica perché nobili per reddito. Gentili perché nobili nell’accarezzare i cuori degli altri, con cura, come se fossero qualcosa che ci dovrebbe interessare.
Doveva essere il governo della svolta e invece sembra la versione omeopatica di quello di prima.
E se serve un pallone anche il pallone val bene una messa.
Il cinghiale congelato di queste ore è Erdogan.
Intanto la gente muore. Lui spara e in più, non contento, ricatta.
Quando esisterà un partito che riuscirà a essere integralista contro le nostre vigliacche storture io lo voto di sicuro. Avrebbe dovuto essere la sinistra, una volta si diceva così.
«Dovevi dirmelo già quando tu e il tuo compagno avete deciso di avere un altro bambino»
Perché in fondo da sempre gli odiatori provano a travestirsi di contenuti ma senza odio rimangono in mutande, vuoti, sono niente.
Insomma, è una roba enorme quell’incontro tra istituzioni e carnefice. E come sempre loro fingeranno che non sia successo niente.
Difendono il diritto di essere armati, difendono (anche se in questo caso è da dimostrare) il diritto alla violenza e all’odio, difendono il diritto di pulire armi illegali sul balcone e poi frignano. Come sempre, frignano.
Il governo del fare ha risolto tutti i nostri problemi. Finalmente. C’è voluto tempo ma hanno trovato finalmente la soluzione a tutti i nostri mali.
Falsi benpensanti, moralisti con il culo degli altri.
Ci vorrebbe un nuovo patto sociale, un nuovo ecologismo anche lessicale per avere la dignità di chiamare le cose con il proprio nome. E bonificare il “per favore”.
Ora decidete voi chi siano i gretini e chi siano i cretini.
Come diceva Einstein “la vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l’equilibrio devi muoverti”
Ma si sa che gli uomini grigi sono incapaci anche solo di immaginarli, i colori. Sembra una fiaba di Rodari. Ora vieteranno anche lui.
Magari smetterla di essere un sevizio pubblico che continua a lasciare spazio a ignobili conduzioni e a tutte le bugie che qualcuno insiste nel propinarci.
L’integrazione funziona mica solo nei programmi elettorali, perfino negli asili funziona.
Sono capaci solo di raccontare una persona attraverso gli unici particolari che ne colgono. Perché sono ineducati alla complessità, anche loro
Perché il problema resta sempre lo stesso: cambiare i modi, oltre che le persone.
Ditemi chi di voi affiderebbe la conduzione della propria azienda, a un consiglio di amministrazione così.
E mentre ci pensavo alla fine l’ho scritto.
«Il sapere e la ragione parlano; l’ignoranza e il torto urlano» scriveva Arturo Graf.
Ma è sempre così: gli aizzatori appena vengono disinnescati frignano. E sanno solo vedere gli aizzamenti degli altri. Anche dove non ci sono.
E poi ci si stupisce che quei modi e quei gesti escano dallo stadio e si riversino nelle strade. Come la gente alla fine della partita, del resto.
Ma Pasquale è morto prima, quando l’hanno cancellato, tutto, tranne le sue braccia.
O forse, se ci pensate, con questa informazione è tutto terribilmente più chiaro.
E poi, come tutte i reality viene fuori che deve votare anche il pubblico da casa.
Insomma, a dirsela tutta, non è che facciano proprio un figurone quelli che vorrebbero rassicurarci dicendo che stanno spalando l’acqua fuori dalla chiglia e dovremmo essere felici di non affondare.
Insomma, provare ad essere seri, fare tornare di moda la serietà, alzare il livello. Volare alto: una volta si diceva così.
Le Ong scafisti delle foreste è una roba da mettersi le mani nei capelli.
Se dovessi scegliere un punto del prossimo contratto di governo, qualsiasi governo, con qualsiasi traballante e improbabile alleanza, chiederei di inserire un nuovo dovere: il dovere all’empatia.
Però quattordici mesi per accorgersene non sono certo un lampo di genio. No.